introduzione - diunitobaldoni/didattica/labpo0102/introduzione.pdf · 2 3 contenuti del corso...
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IntroduzioneLaboratorio di Programmazione ad Oggeti
Matteo BaldoniDipartimento di InformaticaUniversita` degli Studi di TorinoC.so Svizzera, 185 I-10149 Torino
[email protected]://www.di.unito.it/~baldoni/didattica
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Chi sono? Come contattarmi?Matteo Baldoni
Dipartimento di Informatica
Università degli Studi di Torino
Corso Svizzera, 185
I-10149 Torino (ITALY)
e-mail: [email protected]
URL: http://www.di.unito.it/~baldoni
Tel.: +39 011 670 67 56
Fax.: +39 011 75 16 03
Pagina del corso:
http://www.di.unito.it/~baldoni/didattica/
“Sono nato a Torino nel 1968, nel febbraio1993 mi sono laureato con lode in Scienzedell’Informazione e nel febbraio 1998 sonodiventato Dottore in Ricerca in Informatica.Dal luglio 1999 sono ricercatore inInformatica presso il Dipartimento diInformatica dell’Università degli Studi diTorino.”
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Contenuti del corso� Paradigmi di programmazione: il ruolo dell’astrazione
� Java: dove e come
� Ogni oggetto ha un’interfaccia
� Ogni oggetto ha un tipo
� Riuso del software: composizione
� Riuso del software: ereditarieta`
� Polimorfismo e binding dinamico
� Gli oggetti prima di tutto: GUI, Event-driven programming el’architettura Model-View-Controller
� Package, Eccezioni e Thread
� I/O
� Java oltre: Applet, Servlet , RMI, ...
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Bibliografia� Cay S. Horstman.
Concetti di Informatica efondamenti di Java 2.
Apogeo, 2001.
ISBN: 88-7303-668-6
Si veda anche:http://www.apogeonline.com/libri/00668/scheda
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Bibliografia� Eckel, B.
Thinking in Java.
Second Edition.
Prentice-Hall Computer Books,2000.
ISBN: 0130273635
� Disponibile anche gratuitamenteall’indirizzo
http://www.bruceeckel.com
dove e` possibile trovare anche“Thinking in C++” dello stessoautore
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Bibliografia� Horstmann, C.
S.Cornell, G.
Core Java 2:Fundamentals.
Prentice Hall, 1999.
ISBN: 0130819336
Core Java 2:Advanced Features.
Prentice Hall, 1999.
ISBN: 0130819344
� Anche in italiano: Java2 i fondamenti. McGrawHill, 1999. e Java 2Tecniche avanzate.McGraw Hill, 2000.
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Bibliografia
Altri riferimenti:
� Schimdt, D. Programming Principles in Java: Architecturesand Interfaces. http://www.cis.ksu.edu/~schmidt/CIS200/
� Fowler, M. UML Distilled (2nd ed.), Addison WesleyLongman, Inc., 2000.
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Paradigmi diProgrammazione:il ruolodell’astrazione
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Perché paradigmi diversi?
� Esistono numerose metodologie per lo sviluppo di software,che dipendono dalle applicazioni (studiate in Ingegneria delSoftware)
� La scelta opportuna di un linguaggio di programmazionepuò favorire l'adozione di una metodologia e facilitare lasoluzione di un problema
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Astrazione
� Astrazione: identificare le proprietà importanti di unfenomeno, trascurando quelle irrilevanti
� Un programma realizza delle astrazioni. E' essenzialeconcentrarsi solo sulle proprietà rilevanti del fenomeno chesi vuole modellare
� La mente umana può ricordare solo pochi concetticontemporaneamente
� Lo sviluppo di un programma può procedere per livelli diraffinamento successivo delle astrazioni
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Il ruolo dell'astrazione
� Un linguaggio di programmazione deve esser il piùpossibile svincolato dalla macchina su cui viene eseguito,ed essere vicino al problema da risolvere
� Un linguaggio di programmazione deve fornire strumentiche facilitino lo sviluppo di astrazioni. In particolare:
� astrazioni sulle operazioni (procedure)
� astrazioni sui dati (moduli, tipi di dati astratti, classi)
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Paradigmi
� Linguaggi imperativi: basati sulle nozioni di variabili eassegnamento - realizzano un astrazione sull'architetturadelle macchine
� Linguaggi funzionali e logici: basati su modelli astratti dicomputazione derivati da teorie formali (funzioni ricorsive,logica)
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Alcuni linguaggi Prolog
Lisp Scheme ML Miranda
Simula67 Smalltalk Java C#
C++
Cobol C Ada
Algol Pascal Modula2
Fortran
1960 1970 1980 1990 2000
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Linguaggi ad oggetti
� I linguaggi di programmazione ad oggetti consentono diapplicare metodologie di sviluppo di programmi "objectoriented", ossia basate sugli oggetti (dati) che il sistemasoftware manipola.
� Questa metodologia si contrappone a quella piùtradizionale di sviluppare un programma secondo unapproccio funzionale (programmazione strutturata).
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Programmazione ad oggetti
� In molti casi l'organizzazione ad oggetti risulta la piùnaturale perché rispecchia in modo diretto il mondo che sivuole rappresentare:
� simulazione (automobili, semafori, aerei, …)
� software grafico (finestre, bottoni, menu, …)
� Progetto object oriented di software: costruzione di sistemisoftware come collezioni strutturate di implementazioni ditipi di dati astratti (B. Meyer)
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I principali linguaggi ad oggetti
� Simula: progettato nel 1967 - capostipite dei linguaggi adoggetti
� Smalltalk: linguaggio ad oggetti "puro" - linguaggio"dinamico” non c'è controllo statico dei tipi
� C++: linguaggio "ibrido" - garantisce la compatibilità con il C
� Java: il più recente, creato dalla Sun
� C#: simile a Java, alla base della tecnologia .net diMicrosoft
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Caratteristiche dei linguaggi ad oggettiSette passi verso la felicità (secondo B. Meyer)
1. Struttura modulare basata sugli oggetti.
2. Gli oggetti sono implementazioni di tipi di dati astratti.
3. Gestione automatica della memoria.(garbage collection)
4. Classi.Ogni tipo non semplice è un modulo, e ogni moduload alto livello è un tipo.
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Caratteristiche dei linguaggi ad oggetti
5. Ereditarietà.
Una classe può essere definita come estensione orestrizione di un'altra.
6. Polimorfismo e binding dinamico.
Possibilità di fare riferimento ad oggetti di più diuna classe.
Le operazioni possono avere realizzazioni diversein classi diverse.
7. Ereditarietà multipla.Possibilità di ereditare da più di una classe.
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JAVA:dove e come
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Cenni storici
� Il paradigma Object-Oriented (OO) non e` nuovo: Simula,Smalltalk, C++
� “Green”, 1991 della Sun Microsystem, linguaggio perdispositivi di consumo non legato ad un particolaremicroprocessore
� HotJava, 1994, un browser per internet
� Netscape 2.0, 1995, abilitato all’uso di Java
� Java 1.02, 1996
� Java 1.1, 1997
� Java 2, 1998
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Java
� Le caratteristiche principali di Java
� Object oriented:
� progettato per essere un linguaggio ad oggetti, anche se meno purodi Smalltalk
� Robusto
� non ci sono puntatori
� garbage collection
� Distribuito
� costrutti per la concorrenza
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Java
� Indipendente dall'architettura
� il compilatore genera codice intermedio (bytecode) che vieneinterpretato
� Applicazioni su internet� applet
� sicurezza
� Ambiente ricco di tipi di dati predefiniti
� grafica
� programmazione su internet
� accesso a database
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Dove trovare Java?� Java e` disponibile
http://java.sun.com/j2se(Java 2 Standard Edition)
� Esistono versioni per:
� Sun Solaris
� Windows 95/98 e NT
� Linux (anche in RPM)
� Java 2 RuntimeEnvironment
� Java 2 S.E. Documentation
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Dove trovare Java?
� … spesso anche dal vostro giornalaio (soluzioneconsigliata se non si ha un collegamento a internet veloce)
� Java e` distribuito gratuitamente dalla Sun Microsystems
� Noi useremo la versione per Windows
� Attualmente e` disponibile la versione 1.3
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Cosa ci serve?
j2sdk1_3_0-win.exe(29,4 Mb)
j2sdk1_3_0-doc.zip(21,2 Mb)
tutorial.zip(9,15 Mb)
istruzioni di installazione
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Installazione di Java
� Per Windows… bastano due “click”
� Ricordarsi pero`:� set PATH=%PATH%;C:¥JDK1.3¥BIN
� E` utile installarsi anche la documentazione e il tutorial (informato HTML)
� Nota: la Sun NON distribuisce alcun ambiente di sviluppo,tutto viene eseguito dalla riga di comando
� Alcuni semplici editor sono (oltre il Notepad):� TextPad (http://www.textpad.com/)
� WinEdt (http://www.winedt.com/)
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Il Tutorial� Una semplice guida alla
programmazione in Java
� È un ipertesto in HTML quindiconsultabile mediante unqualsiasi browser
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La Documentazione� Contiene TUTTE le
informazioni sulla versione inuso di Java
� In particolare contiene il Java 2Platform API Specification
� E` in formato HTML
� Nota: il tutorial e ladocumentazione NON sonoinclusi nell’installazione di Java2
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JDK1.3: il direttorio
Gli eseguibili:• javac• java• javadoc• …
IMPORTANTE!!set PATH=%PATH%;C:¥JDK1.3¥BIN
La documentazione sulleLibrerie (in HTML)
Il tutorial diJava (in HTML)
Esempi diprogrammi Java(e applet)
I sorgenti dellelibrerie
Il nome del direttorio di installazione
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Il primo programma in Java� Un semplice programma che da` il benvenuto nel mondo
della programmazione Java
� Il linguaggio e` “case sensitive”
� In un file di nome BenvenutoInJava.java (per convenzionedello stesso nome dell’unica classe pubblica contenuta dalfile stesso)
public class BenvenutoInJava { public static void main(String[] args) { System.out.println("Benvenuto in Java!"); }}
BenvenutoInJava.java
nome della classe pubblica
metodooggetto di sistema
conclude unaistruzione
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Come usare javac e java
� Per compilare:� javac BenvenutoInJava.java
� … che produrra` un file BenvenutoInJava.class
� per eseguire il programma:� java BenvenutoInJava
javajavac
e` un compilatore e` un interprete
BenvenutoInJava.java BenvenutoInJava.class
Output
Bytecode !
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Interpretazione
� Interprete (JavaScript, Scheme, Prolog):Interazione. Più facile modificare un programmadurante l'esecuzione
Sparc/Solaris
Apple
Codice Sorgente
InterpreteSparc/Solaris
InterpreteMacOS
InterpreteIntel/GNU-Linux
Intel/GNU-LinuxIntel/Windows
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Interpretazione� Affinché le due persone di lingua
diversa possano dialogare tra diloro (nel caso nessuna delle dueconosca la lingua dell’altro) ènecessario che qualcunointerpreti (traduca sul momento)quanto dice una persona nellapropria lingua nella lingua di chiascolta
� Si interpreta quando ènecessario una strettainterazione, quando si desideradialogare e non solo trasmettereun messaggio
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Traduzione (o Compilazione)
� Compilazione (Pascal, C, Ada, C++):Efficienza di esecuzione. Il codice generatodal compilatore può essere ottimizzato,perché la compilazione è fatta una solavolta
Sparc/Solaris
Intel/GNU-LinuxIntel/Windows
Apple
Codice Sorgente
CompilatoreSparc/Solaris
CompilatoreMacOS
CompilatoreIntel/GNU-Linux
binario
binario
binario
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Traduzione (o Compilazione)� La traduzione è adatta per
comunicare messaggio, comead esempio una lettera
� Anche per effettuare unatraduzione è necessariol’intervento di qualcuno che siain grado di comprendere le frasidi un linguaggio e riportarle in unaltro ma questo può operare intempi separati rispetto lascrittura del messaggio e la sualettura
� La lettura è più rapida esemplice, il traduttore hasenz’altro avuto tempo permeglio adattare il testo
� ma si penalizza l’interattività
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Soluzione Mista: Java
� Soluzione mista (Java): Portabilità. Pereseguire un programma su macchinediverse è sufficiente implementarel'interprete del linguaggio intermedio, enon tutto il compilatore
Sparc/Solaris
Intel/GNU-Linux
Apple
Palm
Codice Java
Compilatore Java
bytecode
InterpreteJava/Solaris
InterpreteJava/MacOS
InterpreteJava/GNU-Linux
InterpreteJava/PalmOS
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Fondamenti
� La sintassi dei costrutti di base (dichiarazioni di variabili,istruzioni di base, ecc.) e` molto simile al linguaggio C
� Variabili e loro dichiarazione
� Controllo del flusso
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Commenti
� Commenti su piu` linee possono essere fatti racchiudendolitra i simboli /* e */
� Commenti su di una sola linea possono essere fattifacendoli precedere dal simbolo //
� I commenti non compaiono nel codice eseguibile
� Esiste anche il commento racchiuso tra /** e */
/* Commento su piu` linee */public class BenvenutoInJava { public static void main(String[] args) { System.out.println("Benvenuto in Java!"); // Commento su una sola linea }}
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Tipi primitivi
� Java e` un linguaggio fortemente tipato, ogni variabile deveavere un tipo dichiarato
� Esistono otto tipi primitivi, sei per i tipi di numeri, uno per icaratteri (codifica Unicode) e uno per boolean
� int (4 byte) - float (4 byte)
� short (2 byte) - double (8 bytte)
� long (8 byte) - char
� byte (1 byte) - boolean
� I tipi primitivi non sono oggetti (puntatori)
� Non dipendono dalla macchina di destinazione
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Dichiarazione di variabile
� identificatore = lettera (lettera | cifra)*
� lettera e cifra nel senso “Unicode”
� Lunghezza illimitata
� Per convenzione si usano nomi che iniziano con una letteraminuscola
� L’inizializzazione e` come in C
int variabileIntera;long variabileInteraDi8byte;
double piGrecoApprossimato = 3.1415;boolean flag = false; // o false o true !
Assegnamento
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Operatori
� Operatori aritmetici: + - * / %
� Assegnamento e operatori aritmetici: += -= *= /= %= (es. a+= i;)
� Operatori di incremento (in posizione di prefisso o disuffisso di una variabile numerica): ++ e -- (es. i++; a=--i;)
� Operatori relazionali e booleani: == != < > <= >= && || !
� Operatori sui bit: & | ^ ~ >> <<
� Parentesi: ( )
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Controllo del flusso
� Le stesse del C/C++� if then
� if then else
� while (loop indeterminato)
� do while (loop indeterminato)
� for (loop determinato)
� switch
� break
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If Then e If Then Else
� if (condizione) istruzione;
� if (condizione) istruzione; else istruzione;
� Al posto di un “istruzione;” puo` comparire un blocco diistruzioni: { sequenza istruzioni }
[…]if (etaPersona > 18) { System.out.println(“Maggiorenne”); System.out.println(“Eta`: “ + etaPersona);}else System.out.println(“Minorenne”);[…]
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While
� while (condizione) { blocco di istruzioni }
� Si puo` avere anche un’istruzione anziche` un blocco(quindi conclusa come sempre da ;)
[…] int temp; while (z != w) { if (z < w) { temp = z; z = w; w = temp; } z -= w; } System.out.println(“Massimo Comune Divisore: “ + z);[…]
Calcola il MCDtra I numeri interi z e w
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Do While
� do { blocco istruzioni } while (condizione);
� esegue il blocco di istruzioni almeno una volta
� simile al repeat until del Pascal ma “cicla” per vero anziche`per falso
� e` usato piu` raramente rispetto al while
[…] int i=0; int x=0; do { x = x * i; //oppure x = * i++; i++; } while (i<10);[…]
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For
� for (iniz.; condizione; step) { istruzioni }
� Tipicamente utilizzato per la scansione di vettori (array)
[…]for (int i=0; i<n; i++) System.out.println(“Elemento” + i + “ : “ + elemento[i]);[…]
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Break
� Permette di uscire da un loop� break;
� break etichetta;
[…]int i=0;for (i=0; i<n; i++) if (elemento[i] == elementoCercato) break;if (i != n) System.out.println(“Elemento trovato in pos.: “ + i);else System.out.println(“Elemento non trovato”);[…]
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Break
� Il codice precedente senza uso del break
� il codice e` piu` complicato, ma …
� … NON ABUSARNE
int i=0;boolean trovato = false;while (i<n && !trovato) { if (elemento[i] == elementoCercato) // oppure i++ trovato = true; i++;}if (trovato) System.out.println(“Elemento trovato in posizione: “ + i);else System.out.println(“Elemento non trovato”);
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Break� Serve per uscire da piu` loop annidati
� Simile al famigerato “goto”, ma …
� … NON ABUSARNE
[…]int i; int j;for_esterno:for (i=0; i<n; i++) for (j=0; j<m; j++) if (elemento[i][j] == elementoCercato) break for_esterno;if ((i != n) && (j != m)) System.out.println(“Elemento trovato in: “+i+“ “+j);else System.out.println(“Elemento non trovato”);[…]
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Swicth
� Permette di gestire condizioni di scelta con moltealternative (cascata di if then else)
� In Java applicabile solo su valori di tipo char e numerici (manon long)
swicth (scelta){ case 1: … break; case 2: … break; case 3: … break; … default: … break;}
Senza break si eseguirebberole istruzioni dei casi successivia quello selezionato in cascata
sequenza di istruzioni