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ZOOM Ancora un successo per la terza edizione di Oltrelamoda Quattordici imprese del settore hanno portato in passerella il frutto della loro creatività INTERVISTA Domenico Capitelli critica un abusato luogo comune Non si può generalizzare la responsabilità dell’eva- sione fiscale in Italia al solo mondo delle imprese L’IMPRESA DEL MESE Satisfashion: dalla tradizione di famiglia al tetto del mondo La titolare Antonietta Di Cola in settembre ha riconquistato il titolo iridato di acconciatura Anno XXXIV - n.113 del 17/11/2011. Quotidiano Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia- nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R. PARMA NOVEMBRE 2011 B5601111 Credito: that is the question... Il ruolo fondamentale di Unifidi nell’attutire la stretta creditizia e garantire ancora il credito alle imprese

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Io L'Impresa - Numero di novembre 2011

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Page 1: Io L'Impresa - Novembre 2011

zoom

Ancora un successo per la terza edizione di Oltrelamoda Quattordici imprese del settore hanno portato in passerella il frutto della loro creatività

intervista

Domenico Capitelli critica un abusato luogo comuneNon si può generalizzare la responsabilità dell’eva-sione fiscale in Italia al solo mondo delle imprese

l’impresa del mese

Satisfashion: dalla tradizione di famiglia al tetto del mondoLa titolare Antonietta Di Cola in settembre ha riconquistato il titolo iridato di acconciatura

Anno XXXIV - n.113 del 17/11/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 BolognaTel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

PARMANOVEMBRE 2011

B5601111

Credito: that is the question...

Il ruolo fondamentale di Unifidi nell’attutire la stretta creditizia

e garantire ancora il credito alle imprese

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EDITORIALE

Dopo mesi di stallo si è concluso il passaggio al Senato dello Statuto

delle Imprese. “Una buona notizia, senza dubbio, - ha commentato

Sergio Silvestrini Segretario Generale della nostra Associazione -

ma ora più che mai è necessario accelerare l’iter alla Camera per il

varo definitivo del provvedimento per dare un segnale di fiducia

a milioni di imprenditori”. Il documento è stato approvato all’una-

nimità, e questo in un momento di perdurante conflittualità e da

assumere come segnale positivo anche se in alcuni passaggi è

mancato il coraggio di approvare uno strumento veramente inno-

vativo che avrebbe potuto dar maggior respiro alle imprese. Il testo

approvato, mancherà infatti di una parte importantissima, quella

relativa alla possibilità di compensare i debiti e i crediti con la Pubblica Amministrazione, ma anche

senza, quanto approvato porterà comunque benefici di immediata efficacia per gli imprenditori. Lo

Statuto interviene, innanzi tutto in materia di semplificazione burocratica, di appalti e di contrasto

ai ritardi nei pagamenti.

Quando la legge entrerà in vigore, lo Stato, le Regioni, gli Enti locali e quelli pubblici saranno tenuti

a valutare l’impatto di ogni singola iniziativa legislativa e regolamentare sulle imprese, e questo

prima della loro adozione, prevedendo criteri di proporzionalità e gradualità. Benefici arriveranno

anche sul fronte della certezza della norma laddove le pubbliche Amministrazioni non potranno

più richiedere alle imprese adempimenti ulteriori rispetto ai requisiti minimi richiesti.

Altro strumento di forza per le imprese sarà la legittimazione ad agire che viene riconosciuta alle

Associazioni, una norma che le legittimerà a proporre azioni in giudizio sia a tutela di interessi col-

lettivi degli appartenenti a categorie professionali sia a tutela di interessi omogenei relativi a singoli

soggetti. In più le Associazioni saranno legittimate, ad ogni livello, ad impugnare atti amministrativi

lesivi degli interessi diffusi. Sono tutti spunti molto importanti per cominciare a costruire un conte-

sto legislativo più favorevole e più vicino ai bisogni di tantissimi piccoli imprenditori alle prese ogni

giorno con mille difficoltà.

Vogliamo sperare che l’approvazione del provvedimento da parte del Senato rappresenti un primo

segnale di discontinuità positiva nell’attenzione del Parlamento verso le imprese, e che questo

funzioni da stimolo per adottare rapidamente tutte quelle misure necessarie per ridare fiato e

fiducia all’economia e al lavoro. Noi salutiamo con favore il voto del Senato, volendo leggere in esso,

il riconoscimento del valore strategico delle piccole imprese nel sistema produttivo italiano, e la

volontà di favorirne la diffusione e il rafforzamento.

Gulatiero Ghirardi Presidente Provinciale

Primo PianoSpeciale Credito

L’intervistaDomenico Capitelli: gli imprenditori evasori?

newsMalavasi: scelte rapideperché il tempo è scadutoIl CNA-Next dayRaccolta fondi per le imprese alluvionateCNA Fita notizie

ProvinciaIntervista al Sindaco di Fontanellato Domenico Altieri Fidenza: rifiuti “tracciabili” Soragna: il senso unico della discordia

zoomIl successo di Oltrelamoda L’incontro con Antonella Zanardo

L’imPresa deL mese Satisfashion parrucchieri

creditoL’andamento dei tassi

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Anno XXXIV - n.113 del 17/11/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211Comitato di RedazionePer CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea MareschiGiornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika [email protected] grafico e impaginazione: Edicta edizioniPer la pubblicità: [email protected] - 0521.227211CNA Parma - Via Spezia 52/a0521.227211 - www.cnaparma.it

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uNa BuONa NOtizia: appROVatO al sENatOlO statutO dEllE iMpREsE

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pRImO pIAnO

La politica nazionale ed europea e le speculazioni internazionali ne condizionano l’operatività

alla crisi economica si aggiunge la problematica del credito

le pMi guardano con preoccupazione la situazione nonostante la tradizionale e comprovata propensione

all’innovazione e la capcità di unifidi di fornire garanzie

on ogni probabilità nessun eco-nomista nel 2008, cioè quando scoppiò ufficialmente la crisi

americana con il fallimento della Lehman Brothers, avrebbe previsto che tre anni dopo, quindi ai giorni nostri, l’economia mondiale, ma segnatamente quella “occi-dentale”, sarebbe ancora stata avviluppata tra le spire di una crisi i cui contorni (leg-gasi il classico spiraglio di luce in fondo al tunnel) sono ancora indefiniti. Se all’inizio del 2010 la ripresa dei più significativi in-dicatori finanziari ed economici facevano sperare al colpo di coda determinante per l’uscita dalla crisi, la situazione è in breve tempo peggiorata sino a determinare quello che oggi è definito il “debito sovra-no”, del quale soprattutto l’Area Euro ne è responsabile diretta. Le cause? Non facilmente rilevabili e im-putabili. Di certo quello che salta oggi agli occhi è un’Europa con una vistosa carenza di conduzione politica dove la tecnocrazia e la elefantiaca burocrazia di Bruxelles, Strasburgo o Francoforte, anziché una politica coesa e condivisa, sono le prassi consolidate, tanto che ogni Paese ha fatto la propria politica, per cui si è trovato pra-ticamente da solo a fronteggiare questa crisi, bombardato di volta in volta dalla speculazione internazionale. La situazione italiana, tra la negazione del Governo, per troppo tempo, dell’esistenza stessa della crisi, in un clima irreale di ottimismo illuso-rio, tra le reiterate e contrastate manovre finanziarie, gli ultimatum dell’Unione Eu-ropea, i Decreti Legge per lo Sviluppo che riescono a scontentare tutti con relative minacce di crisi di Governo, sta diventando

sempre più problematica, anche se l’eco-nomia legata alla reale produttività (vedi il più recente dato sull’export) sembra assegnarle ancora la forza di reagire. Certo è che gran parte degli economisti sono d’accordo nell’affermare che attra-verso una politica di liberalizzazioni e pri-vatizzazioni, la vendita di beni demaniali, spesso lasciati andare a sè stessi, un’equa politica fiscale e un serio potenziamento della lotta all’evasione, il nostro Bel Paese potrebbe uscire dalla palude del debito

C pubblico e contemporaneamente incen-tivare lo sviluppo, con relativa facilità.In un contesto del genere il mondo della PMI guarda la situazione con una certa preoccupazione nonostante la tradizio-nale propensione all’innovazione, alla fantasia, al coraggio stesso di intraprende-re, che sono gli elementi che ne fanno la spina dorsale dell’economia italiana, anche perché si trova ancora davanti ad ostacoli strutturali che, nonostante le promesse, non sono ancora stati rimossi: la burocra-

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spECialE CREditO

zia e le relative, e non mantenute, semplifi-cazioni (chi si ricorda lo slogan “impresa in un giorno”?), la farraginosa macchina della pubblica amministrazione, ed infine, ma non ultimo in quanto sta assumendo toni drammatici, il problema del credito. Un problema non di poco conto in quanto le imprese in molti casi escono da un triennio negativo, sono ancora toccate da una crisi economica e adesso devono affrontare questa stretta creditizia le cui dimensioni sono a dir poco preoccupanti, complici,

Il problema di oggi è che tutti credevamo che nel 2011 la crisi si sarebbe non solo attenuata, ma ci saremmo trovati davanti a forti segnali di crescita. Purtroppo così non è stato, per cui le imprese sono state costrette a ricorrere nuovamente al credito e di conseguenza a richiedere le garanzie a Unifidi che tuttavia, non avendo fondi di garanzia infiniti rispetto all’enormità delle richieste, si è vista costretta a selezionare gli interventi di garanzia da concedere agli istituti di crredito. A ciò si aggiunga la presa di posizione di numerosi istituti di credito che, unilateralmente, ogni mese alzano i tassi, smentendo di fatto gli accordi con il Consorzio Fidi, ma selezionando, in maniera cruda, la propria clientela esclusivamente attraverso lo stru-mento del rating. Cosa che crea problemi non piccoli al Consorzio stesso. è successo già più di una volta che il tasso, allorquando si arriva al momento della stipula, solitamente dopo circa due mesi, non sia più quello concordato, ma sia aumentato e spesso non di poco. Tuttavia nella situazione attuale questo non è il problema maggiore, in quanto il vero timore è il blocco completo dell’operatività. Altro elemento di debolezza del sistema è che ormai da tempo è venuto mancare il mercato interbancario, per cui, forse per sfiducia reciproca, le banche non si fanno più prestiti fra loro”

“Attraverso i fondi rischi

di Unifidi siamo riusciti a

veicolare alle imprese

migliaia di finanziamenti

per investimenti e per

liquidità L.Zolesi

SEGUE NELLE PROSSIME PAGINE

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pRImO pIAnOma non unico imputato, le perturbazioni degli ultimi mesi che fanno riferimento alle problematiche internazionali del Credito Sovrano. Questo fa sì che le banche non abbiano più le risorse necessa-rie per affrontare una politica del credito adeguata: restrin-gono quasi di giorno in giorno i criteri valutativi rispetto alle imprese, utilizzando gli accordi di Basilea, e di conseguenza elargiscono credito solamente a chi ha dei rating decisamente alti, innalzano i tassi d’interesse non rispettando non solo gli accordi presi con le coope-rative di garanzia (Unifidi nel nostro caso), ma con la stessa impresa contraente il prestito nel breve lasso di tempo di un

paio di mesi. Il problema è che le nostre im-prese si trovano in stragrande maggioranza in posizione intermedia nella scala dei rating per cui ogni giorno di più hanno problemi enormi a farsi finanziare e quando ci riescono subiscono condizioni sempre più onerose. Una situazione che negli ul-timi mesi ha di fatto messo in difficoltà anche Unifidi, il Consorzio Fidi che ha da sem-pre garantito alle banche il prestito alle aziende associate e che potrà avere uno sbocco solo quando perlomeno le economie europee saranno uscite dalla più profonda crisi economica che la memoria d’uomo ricordi.

nicola Gobbi, responsabile commerciale, sottolinea come in un momento difficile come l’attuale, Unifidi emilia romagna continui ad essere strumento fondamentale per le imprese associate

unifidi: la garanzia come mission

er comprendere meglio il rap-porto tra la situazione interna-zionale, gli istituti di credito a cui

le imprese fanno riferimento ed Unifidi, la cooperativa di garanzia degli artigiani, abbiamo sentito Nicola Gobbi, responsa-bile commerciale e agevolazioni di Unifidi Emilia Romagna. “La questione fondamentale è che dalla pri-mavera scorsa ad oggi il mondo è cambiato in modo radicale. Nulla è più come prima, per cui anche a livello locale si paga questa situazione di incertezza a livello politico nazionale e a causa del debito pubblico che a sua volta si riflette in prima istanza sulle banche”.Con che conseguenze? “Che le banche per continuare ad erogare credito a dei costi che siano remunerativi, aumentano gli spred. Per cui viviamo sem-pre alla giornata, ogni giorno può essere quello nel quale la raccolta della banca diventa molto più cara e di conseguenza le imprese pagano un tasso maggiore”. Questo può accadere anche se sussisto-no accordi garantiti da Unifidi? “Purtroppo anche in Emilia Romagna si registra un aumento degli insoluti, proble-

ma che inevitabilmente ripiega anche su Unifidi e sugli accordi preesistenti”. Quali strumenti Unifidi sta mettendo in campo per ovviare a questa situazione? “Innanzi tutto Unifidi ha a disposizione circa 23 milioni in un fondo di co-garanzia regio-nale per continuare a garantire il credito alle imprese. Questo ci ha permesso non solo di garantire in tantissimi casi il credito, ma di evitare il problema di una pericolosa stretta creditizia. Inoltre oggi siamo di fronte ad un nuovo problema: gestire al meglio, con attenzione e molta diplomazia, il rapporto con le banche, dal momento che non ci sembra opportuno, in un momento diffi-cile come questo, arrivare ad un punto di rottura completo. Cercare di mantenere in equilibrio le esigenze delle imprese e delle banche è sicuramente la sfida più grossa che Unifidi sta affrontando”. Le banche sempre più frequentemente operano, attraverso la verifica dei rating aziendali, delle vere e proprie selezioni. La cosa succede anche ad Unifidi? “Non è così. Prova ne sia che Unifidi con-tinua ad aumentare i propri volumi e ad erogare credito nonostante i problemi in essere. Bisogna rendersi conto che se Unifidi

non fosse intervenuta a garanzia del credito, centinaia di aziende sarebbero andate in default. Certo che stiamo operando con maggior prudenza cioè dobbiamo essere franchi con quelle imprese che, spesso dopo vari interventi a garanzia di imme-diata liquidità, riteniamo non possano più andare avanti. Fa parte della nostra mission sia garantire il credito che fermare appena possibile situazioni che non possono avere futuro. Il problema è che situazioni che ar-rivano a questo punto, stanno sempre più aumentando”.

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intervista al direttore di cna Parma domenico capitelli su un tema che in modo dozzinale e acritico viene sbandierato tutte le volte che si parla dei problemi legati al fisco del nostro Paese

Basta con la nomea che gli imprenditori sono tutti evasori

irettore Capitelli, il tema dell’eva-sione fiscale è un tema ricorren-te in particolare quando si parla

di risanamento economico del Paese e, quasi sempre, il riferimento è al mondo dell’impresa ed in particolare di quella medio piccola. Ultimo in ordine di tempo l’intervento dell’on. Bersani nella puntata di Ballarò del 13 Settembre. Cosa ci può dire nel merito?“è vero che l’ultimo in ordine di tempo è stato l’On. Bersani, ma potrei dire che è un pensiero ricorrente della maggioranza dei parlamentari che sistematicamente in quella affermazione ci casca. Nel corso della trasmissione, che ho avuto modo di vedere, si sono fatte, a mio avviso af-fermazioni dozzinali spesso smentite dai fatti, come l’assunto che nel nostro Paese, gli unici a pagare le tasse sono i lavoratori dipendenti e i pensionati. Non metto in dubbio che queste cate-gorie di persone paghino le tasse, ma non credo che siano gli unici a pagarle. Vi sono moltissimi imprenditori che le tasse le pagano tutte fino all’ultimo Euro e che sono stanchi di sentire questa lita-

nia. Qualche imprenditore associato mi ha scritto «Mi sono stancato di essere un imprenditore onesto che viene trattato da delinquente» e penso che non abbia torto. Se nel nostro Paese vi sono ampie sacche di evasione, la responsabilità non può essere generalizzata al solo mondo delle imprese”. Lei parla di responsabilità che non può essere generalizzata al solo mondo del-le imprese, a che cosa fa riferimento?“Questo è il Paese del doppio e qualche volta anche del triplo lavoro, e non credo che siano gli imprenditori a farlo, questo è il Paese dove si fanno lavorare anche i collaboratori parlamentari in maniera precaria e in casi che sono stati acclarati si pagano anche “in nero”, dove si può co-struire dove si vuole, tanto prima o dopo arriverà un condono. Non viene il dubbio, se vi sono situazioni di questo tipo, evasione compresa, che una certa accondiscendenza ci sia an-che da parte di chi dovrebbe legiferare in maniera seria, comprensibile e certa e pretendere il rispetto delle regole attraverso Organi in condizione di fare

controlli seri e approfon-diti e non come accade in molti casi solo routinari e vessatori? Non viene il dubbio che almeno negli ultimi venti anni nessun Governo abbia fatto in-terventi strutturali tali da abbassare con concreta evidenza la pressione fiscale e di conseguenza in questo Paese vi sia una pressione fiscale inaccet-tabile che penalizza le imprese sotto il profilo della concorrenza e del-la competitività anche se questo non giustifica l’evasione fiscale e con-tributiva?”.

Ma l’evasione sembra migliorare la competitività delle imprese, è cosi?“L’evasione è concorrenza sleale per tutte quelle imprese che non la praticano, e sono la maggioranza. Come Associazione non ci stanchiamo mai di ricordarlo, è una pratica che mette in difficoltà gli imprenditori onesti, ma non possono essere né l’Associazione e neppure le imprese corrette a farsi carico del fenomeno. A noi compete la sensibilizzazione e que-sto facciamo sistematicamente. I controlli, il rigore nei controlli, il far rispettare le regole compete allo Stato, se lo Stato non è in condizione di fare ciò, una qualche riflessione sulla sua efficienza, sulla sua credibilità e sulla credibilità e adegua-tezza di chi lo rappresenta sarà pure opportuno che qualcuno la faccia. In altro caso si continuerà qualunquisticamente a giustificare inefficienze e scarsa capacità dicendo che le cose non vanno bene per-ché gli imprenditori sono evasori, perché il sistema previdenziale non funziona, perché c’è una congiuntura economica difficile, ma i perché non sono risposte ai problemi del Paese”.

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pRImO pIAnO

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nEWS

il tEMpO è sCadutO E i daNNi sONO già iNgENtiQuesto il testo del comunicato con-giunto diffuso da Rete Imprese Italia, Confindustria, Abi, Alleanza delle Cooperative, Ania

La situazione sui mercati finanziari sta precipitando e il nostro Paese è al centro delle turbolenze internazionali. L’attuale condizione è insostenibile per l’Italia e per gli italiani. Non possiamo continuare ad assistere alla corsa degli spread e al crollo dei valori azionari. Non possiamo correre il rischio di perdere in poche settimane ciò che abbiamo costruito in decenni di lavoro. Non si possono più negare i rischi, non si può più dire che non c’è fretta, non si possono più privilegiare considerazioni di modesto cabotaggio politico rispetto all’esigenza pri-maria di salvare l’Italia. Il tempo è scaduto. I danni sono già ingenti. Dobbiamo arrestare l’emorragia. Dobbiamo evitare che la sfidu-cia dei mercati e della comunità internazio-nale ci travolga. Chiediamo al Governo di agire immediatamente, mettendo in atto i provvedimenti che ci sono stati chiesti ad agosto dalla BCE e nei giorni scorsi nel comunicato finale del Consiglio Europeo. Il G-20 del 3 e 4 novembre di Cannes deve essere l’occasione per presentare alla comunità internazionale i risultati concreti dell’azione di Governo. Se ciò non avverrà, il Governo si assumerà una responsabilità storica nei confronti degli italiani e di tutta la comunità internazionale. Rivolgiamo un appello forte al Presidente del Consiglio. Verifichi se ci sono le condizioni affinché questo Governo e questa maggioranza pos-sano assumere immediatamente le misure che sono necessarie per ripristinare la fiducia nell’Italia da parte dei mercati, dell’Unione Europea e della comunità internazionale. Ne tragga altrimenti le conseguenze e lo fac-cia rapidamente, nell’interesse dell’Italia.

il comunicato congiunto di tutti i ceti produttivi alla vigilia del G20

Malavasi: “Occorrono scelte rapide”

el momento in cui stiamo componendo le pagine del numero

di novembre del nostro men-sile, pur nel proposito di essere puntuali ed esaustivi, dobbia-mo quasi quotidianamente smontare testi e immagini per rincorrere gli avvenimenti che sul versante “euro, borse, titoli, speculazioni, manovre, tassi di sconto ecc...” in modo a dir poco tumultuoso, ci stanno investendo alla velocità di un uragano caraibico. Possibile che quando leggerete questa pagina si saranno succeduti tanti eventi da rendere il tutto già superato.Resta il fatto che la notizia che ha ottenuto la prima pagina dei più importanti organi d’informazione è stato il comunicato congiunto (vedi box a fianco) che Rete Imprese Italia, Confindustria, Alleanza

Cooperativa, l’ABI, l’ANIA (in pratica le rappresentanze di tutto il mondo produtti-vo e dei servizi) hanno reso pubblico alla vigilia del G20 di Cannes il 3 e 4 novembre. L’occasione ha avuto come conseguenza il fatto che Ivan Malavasi, sia in veste di presi-dente di turno di REI, nonché di CNA, sia stato intervistato da prestigiose testate. Con l’intento di chiarire i concetti fondamentali che hanno ispirato il comunicato nonché il pensiero dello stes-so Malavasi, ne pubblichiamo gli stralci più significativi. Corriere della Sera del 3 no-vembre: “Non è più tempo di schermaglie politiche. Servo-no scelte precise per salvare il Paese. Se questo governo non se la sente di assumere deci-sioni impopolari, lo lasci fare a chi può .... Per le imprese e per il Paese l’euro è stato impor-tante. La stabilità che ha por-tato è stata la condizione di forza dell’Europa. Certo oggi emergono difficoltà struttu-rali dell’Unione che hanno incrociato la debolezza della politica mondiale, sopraffat-ta e travolta da una finanza dissoluta ... La politica faccia il suo mestiere: a noi non

interessa un governo tecnico o altro, a noi interessa che la soluzione sia fattiva”. RAI Radio Due, Caterpillar edizione del mattino: “Quello che serve è individuare le priorità: patrimoniale, pensio-ni, vendita di proprietà dello Stato, non ha più importanza con che successione siano introdotte, l’importante è fare presto perché non c’è più tempo. Non è nemmeno più possibile rispondere alle autorità politiche e monetarie con il «faremo», che probabil-mente sarà anche fatto, ma oggi è già troppo tardi”. L’Unità del 3 novembre: “Una differenza di 400 punti base tra titoli di Stato italiani e tedeschi è tutto tranne che normale. Su questa strada, la raccolta delle banche calerà, il credito alle aziende verrà compromesso o concesso a tassi del 6-10% e così si ammazzerà quel lumicino di ripresa che avevamo iniziato a vedere. Così rischiamo di bru-ciare trent’anni di ricchezza e crescita economica .... Le medicine da adottare ci sono già tutte e sono due o tre, non di più. Si tratta solo di scegliere le meno pesanti da un punto di vista sociale”.

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9NOVEMBRE / 11

MEdiOli: NuOVi iNCaRiChiIn seguito alla scelta di Filippo Cavalli di accedere ad altra esperienza la-vorativa, si sono resi necessari alcuni cambiamenti nell’assetto organizzativo interno della CNA Provinciale e negli stessi incarichi. Paolo Medioli oltre la responsabili-tà dell’Area Mercato ora è anche il riferimento dell’Unione CNA Produ-zione, Unione CNA Comunicazione e Terziario Avnzato, Raggruppamento CNA Industria, Raggruppamento CNA Giovani Imprenditori

il meeting nazionale dei giovani imprenditori cna si è svolto a Bologna

una grande intelligenza collettiva

a connessione libera energia. Tutte le intel-ligenze parcellizzate

e non connesse sono sprecate. Una società, una economia, un’organizzazione distribuita può esplodere solo grazie ad un sistema nervoso molto efficiente che colleghi le sue parti”. Questo lo slogan che ha rac-chiuso il significato di CNA Next, il meeting nazionale dei giovani imprenditori CNA che si è svolto a Bologna il 14 e 15 ottobre al Teatro Comunale, sotto il titolo di “Organismi” in quanto con questo termine si intendono definire enti, isti-tuzioni, imprese, associazioni

culturali o del volontariato, gruppi, dove cioè l’elemen-to comune è la collettività e dove connettere le creatività, le intelligenze che vi operano significa mettere in campo una grande intelligenza collettiva che può essere in grado di risollevare l’Italia. Una intensissima “due giorni” che ha visto calcare il palcosce-nico del Comunale testimonial di grandissimo rilievo media-tico, economico e sociale. A cominciare da Jimmy Wales, il creatore di Wikipedia, la libera enciclopedia on line, che ha trattato del rapporto tra web e democrazia, un tema quanto mai attuale nel nostro Paese

dopo che nei giorni scorsi la versione italiana dell’enciclo-pedia si era auto-oscurata per protesta contro la cosiddetta “legge bavaglio”. Gli interventi della prima giornata sono stati di Don Luigi Ciotti, il fondatore dell’associazione antimafia Libera, di Enrico Giovanni-ni, presidente dell’ISTAT, di Andrea Segré, presidente di Last Minute Market, di Cuno Jacob Tarfusser, Giudice della Corte Penale Internazionale. Lo spettacolo “Pontiac, storia di una rivolta” ha chiuso la prima giornata. Sonia Villone, Vice Presidente di Amnesty Italia, ha aperto la giornata del 15 che ha poi visto l’alternarsi di una serie di tavole rotonde che hanno visto diversi ospiti approfon-dire i temi legati al significato intrinseco del meeting, visti da diverse angolazioni: l’intel-ligenza collettiva, l’informazio-ne, la cultura. Da segnalare l’intervista dop-pia tra il presidente di CNA Ivan Malavasi e Andrea Di Benedetto, presidente di CNA Giovani, per “confronto fra generazioni” e sempre tra Di Benedetto e Sergio Silvestrini, Segretario Generale CNA, per “CNA un sistema nervoso che connette il Paese”.

“l CCiaa: CONtRiButi pER iMpiaNti di siCuREzzaLa Camera di Commercio di Parma ha approvato un bando per la concessio-ne di contributi a fondo perduto per sostenere le imprese che vogliono ade-guare alla tecnologia digitale il proprio impianto di sicurezza ed “antirapina”. Per tali impianti si intendono quelli che con-sentono, attraverso l’attivazione di un collegamento con le sale operative delle forze dell’ordine, la visualizzazione e la registrazione di eventi criminosi in atto. Le domande possono essere presentate dal 20 Ottobre 2011 e fino al 20 Aprile 2012, e il contributo sarà erogato fino ad esaurimento fondi

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nEWSnEWS

MEdiOli: la pRiORità è pagaRE lE iMpREsE Paolo Medioli, già responsabile dell’area mercato, ha ricevutol’incarico di responsabile di CNA Produzione da poche settimane, in un contesto econo-mico nazionale per il settore edilizio a dir poco drammatico, mentre in ambito locale, a seguito delle dimissioni del Sindaco Vignali, Anna Maria Cancellieri si stava insediando in Minicipio in qualità di Commissario. Gli abbiamo chiesto, in virtù del suo nuovo ruolo, quale intervento suggeri-rebbe come prioritario al Commissario Cancellieri . “In questo momento riten-go debba esserequello del pagamento, senza più alcun ritardo, delle imprese già coinvolte nei cantieri per conto del Comune di Parma. Considerate le scarse risorse del Comune e i poteri e le competenze del Commissario, è inutile pensare di portare ancora avanti grandi progetti. A mo parere è neces-sario sanare la situazione, che ha già superato il limite, di quelle aziende che hanno prestato la loro opera per il Co-mune. Ci sono imprese che aspettano di essere pagate da troppo tempo, con un ritardo insostenibile, ciò ha generato una situazione gravissima, soprattutto in tempo di crisi, che mette a rischio la loro stessa permanenza sul mercato».

Il libro di Giovanni Pasquinelli prende in esame la coltivazione e la lavorazione della canapa in tutti i suoi aspetti. Il saggio parte da una descrcizione dettagliata delle varietà e caratteristiche della pianta, proseguendo con le origini e la diffusione nei secoli attraverso anche i relativi prospetti riepilogativi. Vengono in seguito illustrati i cicli di lavorazione della canapa ed i differenti metodi , con un excursus completo dalla tradizione famigliare a quella industriale, il tutto corredato da un apparato illustrativo di 52 foto. L’autore prende poi in esame gli opifici e le filande del passato e la loro relativa evoluzione tecnologica, i molteplici utilizzi della canapa, i motivi della scomparsa di questa pianta dopo l’ultimo conflitto mondiale e conclu-de con un’ampia documentazione sulla produzione in Italia ed in Europa e sui regolamenti CEE, sui tentativi di rilancio, sui problemi e le prospettive per il futuro. Un apposito capitolo di oltre dieci pagine descrive, accuratamente riportate da fonti attestate (saggi e ricerche), le condizioni dram-matiche fatte di sacrifici e soprusi

pER CONOsCERE uNa tRadiziONE E uN laVORO d’altRi tEMpispesso subiti nelle filande dai ceti più deboli: donne e bambini. Il libro è in vendita a 18 euro, ma l’autore ha voluto riconoscere a tutti gli associati CNA uno sconto di oltre il 30%, in modo da poterlo proporre a 12 euro. Chi fosse interessato all’acquisto può prenotare il libro presso la reception della sede provinciale della CNA.

Autore:Giovanni PasquinelliEditore: SilvaAnno: 2011Pagine: 190Formato: 17 x 24Prezzo: 12.00 Euro

la CaNapa, a Berceto c’è ancora chi la sa tessere con il telaio

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nEWS

iVa al 21% E tassaziONE RENditE fiNaNziaRiE: ECCO COsa CaMBiaSegnaliamo alcune delle novità introdotte col decreto 138 del 13 agosto, senza ovviamente entrare nelle ben più complesse questioni specifiche, per le quali si esige la consulenza di un esperto sempre ottenibile presso gli uffici di CNA Parma. L’Agenzia delle entrate ha fornito alcune precisazioni in merito all’aumen-to dell’aliquota ordinaria IVA al 21% (rimanendo quindi inalterata l’applicazione delle aliquote del 4% e del 10% per i beni ed i servizi a cui queste aliquote già si applicavano), per l’individuazione del momento di effettuazione dell’operazio-ne. Tra le molteplici indicazioni si ricorda che per le fatture emesse entro il mese di novembre, la regolarizzazione deve avvenire entro il termine stabilito per l’acconto, cioè il 27 dicembre, mentre per le fatture emesse nel mese di dicem-bre, la regolarizzazione deve avvenire entro il termine di liquidazione annuale, cioè il 16 marzo 2012. Dal 1° gennaio 2012 entrano in vigore le nuove aliquote inerenti i redditi diversi e redditi da capitale. Per approfondimenti: www.cnaparma.it

EffiCiENza ENERgEtiCa da iNCENtiVaRE“Sarebbe un errore gravissimo non confermare le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica (55%) in sca-denza a fine anno”. Lo ha dichiarato in veste di presidente di turno di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi. “Ben consapevoli delle difficoltà connesse al delicatissimo equilibrio del bilancio pubblico, che richiede di destinare le risorse dispo-nibili principalmente ad interventi per lo sviluppo, rileviamo con grande disappunto la mancata riconferma,

nel disegno di legge di stabilità, degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici. Evidenziamo inoltre il ruolo fonda-mentale delle detrazioni c he, dal 2007, hanno contribuito alla ridu-zione dei consumi e delle emissioni, hanno prodotto circa 11 miliardi di euro di investimenti e creato nuova occupazione, generando ritorni positivi sui conti pubblici. Per que-ste evidenti ragioni chiediamo con forza che vengano ricreate al più presto condizioni per dare stabilità al settore dell’efficienza energetica, al fine di dare prospettive certe sia alle imprese che ai cittadini”

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CNa fita: RiChiEstE ChiaRE E NON più tRattaBiliIn una nota ufficiale inviata aglli organi d’informazione lo scorso 2 novembre, la presidente nazionale della FITA Cinzia Franchini rende note le richieste più volte formulate ai competenti organi del Governo, ritenute non più trattabili. In sintesi si possono così riassumere. 1) Accesso alla professione: non saranno accettate le fasce distinte per capacità finanziaria. La soglia dovrà rimanere quella di 9mila euro per tutti. Così come l’esenzione dai requisiti per l’accesso alla soglia dovrà restare a 1,5 ton. 2) Siano perlomeno confermati gli attuali livelli dei costi minimi di sicurezza. Ulteriori ribassi sarebbero giudicati intollerabili. 3) A fronte di reiterati rincari, nonostante le promesse - mai mantenute - di provvedimenti per migliorare le condizioni di rimborso delle accise, CNA FITA richiede al Governo di predisporre quanto prima un provvedimento che estenda il rimborso alle sole imprese in conto terzi, escludendo il conto proprio, e allar-gando il beneficio a tutte le fasce di carico. In questo modo per una volta ciò che viene scritto nei piani troverebbe attuazione attraverso una scelta di campo a favore del conto terzi.

pagaMENtO pEdaggi E alBO autOtRaspORtatORi Sono attualmente in corso di paga-mento le riduzioni compensate dei pedaggi inerenti l’anno 2008 a quelle imprese che ne hanno diritto, mentre, sulla base delle nuove percentuali di riduzione compensata e sulla base dei fondi resi disponibili (circa 90 mi-lioni), il Comitato Centrale ha avviato le procedure relative al 2009. Anche gli sconti sui pedaggi 2009 saranno pagati in due momenti: una prima parte di acconto e, una seconda parte a saldo, l’anno prossimo. Non cambia

l’importo della quota per l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. Lo ha deciso il Comitato Centrale nel corso dell’ultima seduta di ottobre. La difficile situazione economica si fa sentire per molte aziende e l’Albo, la più importante istanza rappresentativa del settore ne è ben consapevole. Da qui la decisione di non applicare nessun aumento, per cui anche per il 2009 sono assicurati gli stessi importi per l’iscrizione e gli stessi criteri per la determinazione delle quote. Il pagamento deve avvenire entro il 31 dicembre 201, potendo scegliere la modalità on-line o il normale bollettino di conto corrente.

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L’InTERVISTA

modifica al regolamento Urbanistico edilizio e un rinnovato Piano strutturale comunale le ricette del sindaco domenico altieri

fontanellato e lo sviluppo del territorio

omenico Altieri è stato eletto Sindaco di Fontanellato nel maggio scorso, all’interno di

una lista civica che faceva riferimento al centro sinistra, con una percentuale che ha sfiorato il 50%. Paese tra i più attivi nell’organizzazione di eventi e manife-stzioni a sostegno delle attività produt-tive del territorio, soprattutto in ambito turistico e commerciale, Fontanellato si distingue anche per l’attenzione che da sempre ha rivolto a favore dell’artigianato e della PMI.Sindaco, quali azioni sono previste nell’immediato futuro per valorizzare le PMI e per riqualificare le aree pro-duttive?“Presenteremo nelle prossime settimane il nostro piano di sostegno allo sviluppo del nostro territorio.Viviamo una situazione economica sem-pre più difficile, se non drammatica. E l’Italia sembra incapace di attuare una politica industriale e di sviluppo. In as-senza di una politica nazionale i comuni, senza potere disporre di risorse adeguate, sono ancora una volta chiamati a supplire al deficit di governo. Qual è la nostra ricetta? Una modifica del Regolamento

Urbanistico Edilizio che premi, anche con incentivi volumetrici, il recupero del patrimonio residenziale e produttivo esistente, favorendone la riqualificazione edilizia (e quindi energetica e sismica) e funzionale. Questa misura da un lato potrà rimettere in moto il settore dell’edilizia, dal quale dipendono la maggior parte delle imprese artigiane di Fontanellato, e dall’altro metterà in condizione le PMI di potere attuare con maggiore flessibilità e celerità gli investimenti necessari per potere competere su un mercato sempre più complesso ed aggressivo”.Com’è, nello specifico, la situazione dei finanziamenti agevolati con le Coope-rative di Garanzia?Le cooperative di garanzia rappresentano uno strumento fondamentale per l’acces-so al credito per le PMI del territorio e, tra l’altro, riducendo il rischio di insolvenza, consentono di ottenere dei tassi migliori rispetto a quelli di mercato. Il contributo in conto interessi dato dal Comune di Fontanellato è un incentivo ulteriore. Ma oggi le cooperative di garanzia ri-schiano di essere insufficienti di fronte alla crisi finanziaria del nostro Paese. I tassi di interesse molto elevati, soprattutto

in relazione agli altri Paesi europei, e le banche in perenne difficoltà finanziaria rischiano di vanificare ogni sforzo. C’è bisogno di una svolta nella politica di governo nazionale”.Realizzare le condizioni per creare a Fontanellato 600 posti di lavoro in 10 anni: com’è partito questo proposito espresso nella campagna elettorale?“Sembra uno slogan invece è una necessi-tà. I dati ci dicono che nei prossimi 10 anni la popolazione residente del Comune di Fontanellato aumenterà di circa 1000 unità il che vuol dire 600 persone in età la-vorativa, quindi esclusi giovani ed anziani. Se non vogliamo creare delle distorsioni sociali dobbiamo creare le condizioni perché le persone che verranno a vivere nel nostro Comune abbiano l’opportunità di lavorarci. Il nuovo Piano Strutturale Co-munale che disegnerà lo sviluppo urbano, economico e sociale di Fontanellato nei prossimi 15/20 anni segnerà le linee di questo sviluppo”.Quali sono le prospettive di rinnova-mento per il centro città?“Il centro storico nei prossimi anni sarà oggetto di una ulteriore opera di riqua-lificazione. Sono sotto gli occhi di tutti i lavori in corso per la riqualificazione dell’area del Listone. Investiremo ancora sul progetto del Centro Commerciale Naturale per creare ulteriore sinergia tra il Comune i commercianti e gli artigiani del territorio. Credo che la chiave dello sviluppo passi ancora dalla valorizzazione dei beni monumentali e dalla promozione dei mercati che rappresentano il nostro punto di eccellenza”.

Quali sono le prospettive legate al turismo e al commercio? La Rocca, il Santuario e la figura del Parmigianino sono ancora un importante polo attrattivo per il paese?

“Il turismo ed il commercio sono una risorsa importante per la nostra economia soprattutto se letta in chiave di prospettiva futura. Oggi, se noi ci limitassimo ad osservare i dati, il settore terziario non rappresenta per Fontanellato la risorsa principale di produzione di reddito e di occupazione. In una economia sempre più globalizzata, però, noi dobbiamo valorizzare le risorse che gli altri non possono replicare. Puntare sul turismo appunto. Ma dobbiamo fare un salto di qualità. Dobbiamo potenziare il circuito dei Castelli del Ducato o quello dei Luoghi Verdiani e proporci al mondo come sistema.

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Giulietta Alfa Romeoe molte altre... A noLeGGIo

saN dONNiNO: lO staNd CNa E l’usO dEll’aCquaPer il secondo anno consecutivo il Direttivo CNA di Fidenza, in occasione della fiera di San Donnino di Fidenza, ha voluto che lo stand della CNA fosse alle-stito nella manifestazione sull’ingegno e la tecnologia nel ‘900, “A riva la machina”, giunta ormai alla sesta edizione, che si è tenuta l’8 e il 9 ottobre nel quartiere artigianale La Bionda di Fidenza. Tema di quest’anno è stata l’acqua, “elemento che ci circonda e che si nasconde, che va ricercato utilizzato e non sprecato”. CNA ha portato in fiera la dimostrazione di uno dei molteplici usi dell’acqua che l’uomo, nella sua storia millenaria, ha utilizzato per creare bevande come la birra, anche di tipologie, aromi e gusti diversi. Nello stand è stata invitata l’associazione culturale Birra Divin Piacere, proveniente da Crespellano in provincia di Bologna, ( http://www.birradivinpiacere.it ) che ha mostrato la produzione, con mezzi artigianali, utiliz-zabili da chiunque anche a casa propria, di una delle più diffuse e più antiche bevanda alcoliche. Numerosi i soci e i semplici curiosi che hanno visitato lo stand, nel quale, oltre il responsabile di zona Massimo Perotti, sono state presenti a turno le addette CNA di zona (Fidenza, Salso, Busseto).

Nella foto in alto: da sinistra Donatella Parizzi, Patrizia Balvi, Teodora Campa-nini e Chiara Bernardi

Presentato alle associazioni di categoria il nuovo progetto di raccolta

fidenza: i rifiuti diventano tracciabili

a gestione dei rifiuti: Fidenza si conferma all’avanguardia. Il 1°

gennaio 2012 diventa infatti operativo il progetto-pilota ela-borato dall’azienda del Comune, la San Donnino Multiservizi, sulla tracciabilità dell’indifferenziato: entra in vigore, in altre parole, un sistema che consentirà di stima-re la quantità di rifiuti prodotta da ogni utenza. Il progetto è stato illustrato in una specifica riunione alle associazioni di categoria dal presidente di San Donnino Multiservizi, Gianar-turo Leoni. Entro la fine dell’an-

no tutte le utenze, privati cittadini, ma anche attività commerciali e im-prese, riceveranno gratuitamente, per posta, alcuni fo-gli di etichette; su ognuna delle eti-chette verrà ripro-dotto il codice a barre identificativo di quell’utente. Da gennaio 2012 tutte le utenze do-vranno semplice-mente applicare al sacchetto dell’in-differenziato, pri-ma di esporlo nel

giorno di ritiro, una delle etichet-te. Nel momento del ritiro il co-dice presente sull’etichetta verrà “registrato” dal lettore utilizzato dall’operatore della San Don-nino, consentendo all’azienda (e solo a lei: le etichette, infatti, riporteranno esclusivamente il codice a barre) di capire quante volte ogni utente espone il pro-prio sacchetto di indifferenziato. San Donnino, inoltre, procederà a pesature a campione (ne sono previste da 6 a 10 per ogni utenza) che consentiranno di stimare in modo abbastanza accurato la quantità di rifiuti

conferiti da ogni cittadino». Anche gli operatori dell’azienda applicheranno ad ogni bidone un “tag”, un dispositivo elettro-nico che consentirà l’identifica-zione automatica dell’utenza ad ogni esposizione. L’obiettivo del progetto, che ha permesso al Comune di Fidenza di inter-cettare un consistente contri-buto regionale, è di arrivare un domani ad una tariffazione dei costi di raccolta rifiuti, che tenga presente dell’effettiva quantità prodotta dalle varie utenze aziendali. Attualmente nei regolamenti comunali, la tassa sui rifiuti solidi urbani è commisurata alle dimensioni della superficie della struttura dell’azienda e non è propor-zionale all’effettiva quantità di rifiuti prodotti, a discapito quindi del principio di equità. Questo succede soprattutto per le attività produttive che smal-tiscono i propri rifiuti in modo autonomo, anche a fronte di pagamento, mentre sono assai limitati quelli conferiti nel porta a porta. L’auspicio espresso dai rappresentanti delle categorie è stato che si giunga in tempi brevi ad applicare lo stesso cri-terio di passaggio dalla tassa alla tariffa, anche per i rifiuti specifici delle aziende.

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anche la cna di zona chiede di conservare il doppio senso in via Garibaldi

soragna: il senso unico della discordiai è tenuto martedì 4 ottobre l’incontro richiesto al Sindaco

di Soragna Salvatore Iaconi Farina (nella foto), dalla CNA di Fidenza, rappresentata da Luigi Fagandini, vicepresi-dente del Direttivo di zona e dal Responsabile di zona Mas-simo Perotti, oltre che dalle associazioni dei commercianti, per discutere della decisione presa dall’Amministrazione Comunale di rendere a sen-so unico la centralissima via Garibaldi, a partire dalla piaz-za in direzione Fontanellato, costringendo così il traffico veicolare proveniente da Fon-tanellato a percorrere la vec-chia circonvallazione.

Da parte delle associazioni di categoria è stato chiesto al Sindaco di prendere in consi-derazione il fatto che le attività presenti in centro subiranno dall’istituzione del senso unico una notevole diminuzione del passaggio di vetture e quindi di potenziali clienti, per le loro attività già messe a dura prova dalla situazione di crisi genera-lizzata. Dal provvedimento poi non si ravvisano molti benefici, sia dal punto di vista dell’in-quinamento, che si sposta di cento metri più in là, di traf-fico, che è già notevolmente ridotto, anche per la recente apertura della tangenziale, e di rischio, che, se in corrispon-denza dell’incrocio tra via

Garibaldi e la circonvallazione verso Fontanellato sarà sicu-ramente ridotto, aumenterà di certo sulla circonvallazione, proprio nei pressi delle scuole. è stato altresì chiesto all’Am-ministrazione un confronto aperto, fra qualche tempo, dove poter portare i dati ef-fettivi dell’impatto subito dalle attività del centro a seguito della decisione presa dall’Am-ministrazione.Mentre sulle argomentazioni portate dalle associazioni di categoria il sindaco di Sora-gna ha fortemente dissentito, difendendo la sua decisione come una delle promesse fatte ai cittadini durante la campagna elettorale dello

scorso anno, si è reso tuttavia disponibile a verificare fra qualche mese se ci siano state effettivamente delle conse-guenze negative sulle attività e presenti nel centro cittadino. Ha dichiarato inoltre la dispo-nibilità dell’amministrazione a verificare le condizioni per effettuare un referendum sull’ipotesi di chiudere al traffi-co tutto il centro di Soragna.

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La terza edizione dell’evento organizzato da cna Parma ha portato sulla passerella allestita al salone moresco di salsomaggiore quattordici imprese del settore tessile e abbigliamento del territorio. molto apprezzata anche la novità della “fusion” tra generi diversi nello stesso contesto

il grande successo di Oltrelamoda

uando le idee innovative, anche se a volte fuori dai canoni classici, un’ottima organizzazione, il buon

gusto e la creatività si fondono e, insieme, mettono in campo il massimo dell’impegno, il successo di qualsiasi evento o manifesta-zione è assicurato. Tutti questi elementi si sono fusi alla perfezione la sera del 28 ottobre quando nello splendido scenario del Salone Moresco di Salsomaggiore si è svolta la terza edizione di Oltrelamoda, l’evento organizzato dalla CNA di Parma proprio con l’intento di esaltare e far conoscere la crea-tività, la qualità e il fascino delle collezioni prodotte da imprese del territorio. “Un even-to – afferma Giulia Ghiretti, coordinatrice provinciale CNA Federmoda - che ha avuto come obiettivo primario promuovere, in questo periodo di difficoltà generale, l’atti-vità delle piccole imprese del settore tessile e abbigliamento. In particolare, abbiamo voluto sottolineare la qualità e l’unicità del lavoro artigianale che molte imprese radi-cate nel nostro territorio impiegano per la realizzazione dei loro prodotti”. Protagonisti, dunque, della bellissima kermesse i 14 magnifici creativi: sartorie femminili e maschili, magliaie, pelliccerie, istituti di moda, ma non solo. Questa terza edizione ha infatti introdotto una novità: la fusione, o meglio la contaminazione di generi diversi all’interno di uno stesso contesto, una forte sinergia tra il classico e il moderno, il lirico e il rock, la creatività e la ricerca della perfezione. Un mix di atmosfere ed emozioni che ne hanno decretato il successo, grazie anche al patrocinio del Comune di Salsomaggiore, della Camera di Commercio e della Provincia di Parma, al contributo di Ecipar e Fashion Vogue, alla regia di Nuova Futura Immagine, alla grazia e alla professionalità di Nicole Fouquè che ha presentato la serata, alle splendide modelle che in passerella hanno ben “interpretato” ogni abito, accessorio o oggetto che era loro proposto, all’atmosfera creata dall’accompagnamento e intratteni-mento musicale di Sara e Luca dei “Nofilter” e Tiziana Scaciga Della Silva, agli Artusi Parruc-

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ECCO i MagNifiCi sEttE.... più sEttESi sono presentati a ricevere gli scroscianti applausi del pubblico a conclusione di una serata davvero entusiasmante e a corona-mento di un lavoro ed un impegno durato mesi, paragonabile solo all’entusiasmo che quotidianamente mettono nel loro lavoro. Loro sono stati i veri artefici del successo della terza edizione di Oltrelamoda. Loro sono stati i magnifici quattordici che han-no portato in passerella le loro creazioni e la loro creataività. Istituto di moda “Atelier Alderuccio” Izabel Narciso Pellicceria Passera&Zambrelli L’angolo del cucito di Santaera Alessia Sartoria Atelier Rosa Abeli Sartoria Ghirardi Nella Costantini magliaia La boutique di Amani Aya Nadia Eve Legàmi “Tra feltro e feltro” La bottega dell’arte Laura Cadelo Bertrand IPSIA “Primo Levi” di Parma Lindera Spose Vogue Fashion (sponsor)

ZOOm

chieri ed estetica che hanno dietro le quinte preparato le modelle ed infine agli allievi e agli insegnanti dell’Istituto Alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore che al termine

della sfilata hanno allestito uno splendido buffet. Tutti elementi che, alla perfezione, si sono combinati per decretare il pieno suc-cesso della terza edizione di Oltrelamoda.

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L’incontro pubblico con Lorella zanardo, autrice dell’omonimo libro e del documentario proiettato in anteprima, organizzato da cna impresa donna di Parma al cinema d’azeglio

Riflessioni su “il corpo delle donne”

opportunità dataci da Lorella Zanardo, con la visione di questo documentario, è un momento

importante per noi di CNA, non solo per esprimere opinioni, ma soprattutto per ascoltare il punto di vista delle nostre donne, affrontando un tema «infuocato», che sarà senz’altro interessante. Insomma un momento tutto al femminile che non possiamo che apprezzare”. . Inizia così, con l’introduzione del Presi-dente di CNA Gualtiero Ghirardi, l’incon-tro pubblico con Lorella Zanardo, autrice e attrice del documentario “Il corpo delle donne”, tenutosi l’11 ottobre scorso al Cinema d’Azeglio che aveva come tito-lo molto significativo: “Attenti al lupo”. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare le persone rispetto al tema della donna, il cui corpo viene spesso usato per la pubblicità e la televisione, e stimolare i presenti a riflessioni fuori dagli schemi e dagli stereotipi. Molto apprezzati in apertura gli interventi delle assessore alle Pari Opportunità di Comu-ne (Andreana Bassanetti) e Provincia (Marcella Saccani) di Parma. Il documentario, realizzato da Lorella Zanardo con la collaborazione di Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi, è visibile interamente dal sito www-ilcorpodelle-donne.net (http://www-ilcorpodelledon-ne.net). Il punto di partenza della riflessio-ne della Zanardo, che si può trovare anche

“l’

sarà dato anche alla cancellazione dei volti adulti in tv, al ricordo, alla chirurgia estetica per cancellare qualsiasi segno del passaggio del tempo e alle conseguenze sociali di questa rimozione”. Sono state se-lezionate alcune tra le immagini televisive più significative dove il corpo della donna è stato usato e manipolato, ponendo delle riflessioni – direttamente dalla voce di Lo-rella – che interrogano sulla cancellazione dell’identità femminile.

nell’omonimo libro edito da Feltrinelli, è che le donne, quelle vere, stiano scom-parendo dal mondo della televisione finendo sempre più per essere sostituite da una volgare rappresentazione del pro-prio corpo. “La cancellazione dell’identità della donna – spiega Lorella Zanardo – ci è parsa enorme, sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti, ma non c’è un’adeguata reazione, nemmeno da parte delle don-ne stesse. Nel video, particolare risalto

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iNCONtRO puBBliCO

siNisCalChi: laVORO, Ma sENza saCRifiCaRE la Vita Tra gli interventi, da sottolineare quello di Alessandra Siniscalchi, Presidente di CNA Impresa Donna Parma,.“L’evento che abbiamo organizzato vuole essere un momento di riflessione e dialo-go sulla rappresentazione distorta della donna che ogni giorno la tv ci propina e che non ci rappresenta in nessun modo. Quello che cerchiamo noi donne è una competizione con gli uomini, ma in senso positivo: la possibilità di vivere il lavoro appieno, senza sacrificare la nostra vita per il lavoro stesso. Noi di CNA cerchiamo di aiutare le donne, non solo dal punto di vista imprenditoria-le, ma anche a livello sociale proponendo un’immagine della donna, senza utilizzare per forza il proprio corpo. è quello che cerchiamo di fare stasera: siamo dalla parte di tutte le donne, non giudichiamo nessuno, vogliamo solo portare una rifles-sione significativa e aprire un dibatitto”.

Al termine della proiezione del documen-tario, della durata di circa 25 minuti, ha avuto seguito un dibattito a cui hanno partecipato la stessa Zanardo, Marta Ca-gnola di Radio 24 – Il sole 24 ore, Monica

Bertini di TV Parma e Cristina Sivieri Tagliabue di Women Magazine. La serata è stata condotta da Nicole Fouquè, volto di Tv Parma Giorno e Notte.Info. www.ilcorpodelledonne.net

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L’ImpRESA DEL mESE

antonietta di cola, titolare col fratello cesare del negozio di parrucchieri satisfashion di via strobel, si è ancora laureata campionessa del mondo

Ecco la maglia iridata degli acconciatori

n palmares tutto d’oro quello collezionato da Antonietta di Cola, che insieme al fratello Ce-

sare gestisce il negozio di parrucchieri “Satisfashion” di via Strobel. Antonietta ha iniziato a fare gare per parrucchieri da giovanissima e il primo premio, il campio-nato regionale, lo vince a soli 16 anni. «Ho iniziato a fare gare – ci spiega- per seguire una tradizione di famiglia. Anche mia madre, Italia, le faceva ed è stata premiata dall’allora giovane Mike Bongiorno. Studiando all’acca-demia parrucchieri poi c’è l’apposita sezione ‘concorsi’ e allora ho provato». è proprio la madre Italia ad aprire il negozio di parrucchieri a Parma, in Viale Fratti, negli anni ’70; poi con l’aiuto di Antonietta ha allargato il negozio, spostandosi prima in via Montanara, dove madre e figlia lavorano per dieci anni e, infine, nel 1993, nell’attuale location di via Strobel. Cambia il posto, ma la professionalità di Antonietta e Italia, a cui si è aggiunto anche il fratello Cesare, rimane la stessa: i clienti lo sanno, tanto che continuano a frequentare il loro salone, nonostante il trasferimento. Attualmente nel negozio lavorano Antonietta, Cesare e due dipendenti. La clientela di Satifashion è varia, dai giovani che cercano acconciature innovative, fino alle persone più anziane che ricercano nelle mani di Antonietta un taglio classico e semplice. Nonostante l’impegno del salone, Antonietta però non abbandona le gare. Nel 1988 a Dusseldorf

vince il Campionato del mondo Juniores, nel 1989 gli Europei a Parigi e gli Internazionali d’Austria, nel 1990 i Campionati del mondo a Rotterdam. Dopo un periodo di pausa, torna alle gare a marzo 2011 e subito si aggiudica la Coppa d’Austria. Gli ultimi trofei sono l’Eu-ropeo a maggio e il Campionato del Mondo,

vinto a settembre a Milano. Antonietta d’oro, dunque. La specialità del salone sono le acconciature da sposa: nell’arco dell’anno lei e il fratello Cesare – che l’accompagna da sempre – partecipano anche a diversi eventi nei quali vengono realizzati questi tipi di acconciature, ad esempio ‘Domani Sposa’ di Reggio Emilia. «Il 2011 è stato un anno impegnativo: prepa-rare un mondiale – ci spiega il fratello Cesare – è una cosa molto impegnativa e difficile, comporta rischi e sacrifici nel lavoro e nella famiglia. L’Anto si allenava con la Nazionale a Modena la domenica e il lunedì e la sera

rimaneva in negozio fino a tardi per provare provare e riprovare». Ma visti i risultati, tanto impegno è stato sicuramente premiato. Adesso Antonietta è tornata a casa, al suo lavoro, nel suo salone e con i suoi clienti: quelli che da sempre l’accompagnano in quest’avventura e quelli che invece sono arrivati da poco, ma che già ne apprezzano la bravura. Una ulteriore soddisfazione è arrivata dal fatto che la RAI l’ha contattata a partecipare al programma “I Soliti Ignoti” in onda nel preserale di RAI Uno. Soddisfazione sua, ma anche del con-corrente che, grazie ad Antonietta, e all’iden-tità nascosta di campionessa del mondo di acconciature, ha vinto una bella cifra.

In alto: Antonietta solleva la Coppa di Campione del Mondo. A sinistra: Antonietta al lavoro durante la prova mondiale

CaRta d’idENtitàNOME: SATISFAShIoN PARRUCChIERI TITOLARI: ANToNIETTA E CESARE DI CoLADOVE SI TROVA: A PARMA, VIA STRoBEL 8TEL. 0521/772319

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resPonsaBiLe ProvinciaLe serviziMaura [email protected]

servizi fiscali e contabiliResponsabile: Rodolfo Riccò[email protected]

servizi pagheResponsabile: Fiorenza [email protected]

creaimpresaResponsabile: Giorgio [email protected]

consulenza di direzioneResponsabile: Roberta [email protected]

consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio [email protected]

consulenza creditoResponsabile: Lamberto [email protected]

consulenza contrattuale lavoroResponsabile: Graziano [email protected]

consulenza informaticaResponsabile: Marina [email protected]

cna innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello [email protected]

Previdenza - ePasa ParmaResponsabile: Augusto [email protected]

cna worldResponsabile: Augusto [email protected]

Formazione - ecipar ParmaResponsabile: Lorenzo [email protected]

SERVIZI

dal 30 novembre tutte le società dovranno essere in possesso di una casella di Posta elettronica certificata. Le offerte di cna

pEC: scade il termine obbligatorio

al 30 novembre sarà obbligato-rio per tutte le imprese costitui-te in forma societaria avere una

casella di posta certificata e averla depo-sitata in Camera di Commercio, questo è quanto disposto dalla legge 2/2009.Entro il 29 novembre 2011, quindi, tutte le società, dovranno essere in possesso di una PEC attiva e in modalità telematica mediante Comunicazione Unica, con le consuete modalità previste per l’invio telematico, comunicarla al Registro delle Imprese competente.Nelle intenzioni della riforma che l’ha istituita, la PEC dovrebbe diventare così l’unico mezzo di comunicazione tra imprese e Pubblica Amministrazione, in

quanto, attraverso il formato elettronico sarà possibile trasmettere qualsiasi tipo di dato, sostituendo anche la raccomandata con ricevuta di ritorno. Per questo CNA dà la possibilità alle imprese associate di adempiere a tale ob-bligo attraverso la richiesta di una casella di Posta Elettronica Certificata e/o il depo-sito in CCIAA. I nostri costi di richiesta PEC variano da euro15,00 a euro 50,00 annuo a seconda del dominio scelto, mentre il costo per la pratica di deposito in Camera di Commercio è 30,00 euro + iva, esente da bolli e diritti di segreteria.Per eventuali chiarimenti e info sui costi potete fare riferimento all’ufficio CreaIm-presa di ogni sede CNA.

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cREDITO

EuRiBORTASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO 3,05%EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. 1,594% EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g. 1,572%

OssERVatORiO dEi tassi - NOVEMBRE 2011VOla il tassO di RifERiMENtO pER l’agEVOlatO La misura del parametro in vigore dal 1° novembre arriva al 6,18% con un incre-mento dello 0,40% sul mese precedente; con questa variazione il valore del tasso si è incrementato di ben l’1% negli ultimi cinque mesi, superando così quota 6% per la prima volta negli ultimo dieci anni. Rimane invece stabile al 3,05% il valore del tasso del tasso di riferimento Comunitario da applicare alle operazioni di attualizzazione nella concessione di contributi pubblici alle imprese. Di conseguenza rimangono stabili i tassi dei provvedimenti ad esso collegati come la Legge Sabatini e la Legge 598. Presentano un’evoluzione in crescita i tassi legati all’Euribor, anche se in misure piuttosto contenute:L’Euribor tre mesi mmp 365 giorni passa dal 1,556% al 1,594% mentre con l’indicatore a 360 giorni sale dal 1,535% al 1,572%.Scende anche il Tasso ufficiale della Banca Centrale Europea che scende dal 1,50% al 1,25%.

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. 1,797%EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. 1,772%TASSO UFF. SCONTO B.C.E. 1,25%

Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo.

Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Scoperto di c/c 4,444 5,344 5,944 6,794

Effetti s.b.f. 2,594 3,094 3,594 4,494

Anticipo fatture 2,994 3,694 4,294 4,794

Le imprese che non hanno ancora aderito alla Convenzione per “fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni:

Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture

5,869% 4,244% 4,844%

Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture

4,769% 3,144% 3,744%

CARIPARMA

BANCA MoNTE PARMA

CONVENziONE CNa-BaNChE: tassi a NOVEMBRE 2011

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