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irene fenara | portfolio 2013 2016 selected works

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irene fenara | portfolio 2013 2016 selected works

se il cielo fugge

2016 | video installazione site-specific | dimensioni ambiente

La giovanissima artista bolognese si impossessa delle sale espositi-ve: parcellizzazioni del mondo esterno e della natura entrano in Adiacenze decostruendo la percezione visiva e spaziale degli spettatori. Tutto diventa il contrario di tutto: il lontano si avvicina e il vicino si allontana; il sotto diviene il sopra e il sopra il sotto; il cielo è terra o mare; le stanze nelle stanze che contraddistinguono la nuova sede di Adiacenze, si voltano per poi tornare in piano in una nuova prospettiva orizzontale costruita dalla stessa artista attraverso immagini e video che instaurano tra di loro e con lo spettatore un dialogo ribaltato. Le coordinate delle geografie rappresentate e quelle dello stesso spazio sono confuse e i punti di riferimento vengono messi in discussione in modo tale da creare una sensazione di vertigine tattile.Lo spazio espositivo viene presentato semivuoto e questa assenza accentua l’idea di straniamento. L’artista porta a pensare che il vuoto è un punto di quiete in cui tutto può accadere e in questo senso provoca un sentimento di angoscia e disorientamento simile alla sensazione di vertigine che si ha di fronte a cose nuove molto più grandi di noi come ad esempio il mare o le montagne. Questo progetto, infatti, è stato pensato da Irene Fenara proprio nel momento di limbo dello spazio espositivo, nei mesi precedenti all’apertura, in cui le stanze sono caratterizzate solo dalla loro architettura, ma tutto è ancora vuoto, il momento in cui tutto può accadere ma ancora non se ne ha una coscienza visiva e percettiva. L’artista ribalta quindi questa visione dandone una propria e rimettendo in discussione l’idea stessa della rappresentazione del mondo: che cosa è realmente ribaltato, la struttura, le fotografie e i video o proprio noi stessi che guardiamo?

Se il cielo fugge | Adiacenze | 2016

sull’impossibilità di tenere lo sguardo fisso al cielo

2016 | video | 19’52’’

https://vimeo.com/162763955

Il video si concentra sull’impossibilità di tenere lo sguardo fisso al cielo da una videocamera di sorveglianza, che svolgendo il suo compito di controllore riporta sempre lo sguardo automatizzato verso il basso, verso ciò che va osservato. La possibilità di comandare la videocamera da un computer a grande distanza permette di deviare questo sguardo e perdersi per brevi momenti nel passaggio delle nuvole nel cielo, per poi subito tornare alle rigide architetture di un allevamento danese. La possibilità di guardare in ogni direzione è consentita dai movimenti di macchina della videocamera che permette di volgere lo sguardo verso l’alto, ma non ne permette la contemplazione. L’impossibilità di tenere lo sguardo fisso al cielo riflette la difficoltà di tenere vivi i grandi sogni e continuare a credere in essi. Il movimento verso l’alto è una tendenza, la forza ascensionale è la necessità di sognare e guardare verso l’alto per continuare ad alzare la testa nonostante le costrizioni. Lo spostamento verticale dal basso verso l’alto e viceversa è la tensione che muove tra i grandi sogni e la realtà quotidiana. Il cielo come luogo degli alti ideali e delle aspirazioni condivide lo spazio del video con la terra in un movimento di sintesi e unione degli opposti che convivono nell’uomo nelle archetipiche polarità alto e basso, cielo e terra, spirito e materia, attivo e passivo, etereo e tangibile.

quinto orizzonte

2016 | immagini da scanner

Strade, strisce pedonali e ambienti urbani sono il soggetto principale di questa serie di immagini create a partire da un pacchetto di fotografie trovate. Le fotografie vengono alterate da un gesto manuale, per mezzo di un movimento sul dispositivo di acquisizione immagini, portando le limitate caratteristiche tecniche dello strumento fino alle sue estreme conseguenze. Lo spostamento delle fotografie sullo strumento è un errore consapevole nella scansione che cambia il punto di vista e capovolge lo sguardo, provocando una visione obliqua della realtà. Le coordinate spaziali vanno a confondersi e a stravolgersi riflettendo un movimento mentale che immagina paesaggi e architetture che si piegano su se stessi, prendendo le forme di onde sinuose e flessibili. Il taglio dell’immagine favorisce una visione immersiva nelle fenditure della decostruzione dell’immagine, ricomposta preferendo la successione temporale a quella spaziale. Si possono rintracciare, analizzando le immagini, le varie posizioni che le fotografie come oggetto hanno assunto nel tempo, la traccia che hanno lasciato su un piano bidimensionale dal loro muoversi nello spazio.

paesaggio mobile

2015 | immagine da scannerstampa true gicleè su carta baritata, legno

Una cartolina in bianco e nero, che raffigura un luogo turistico di montagna, viene osservata e indagata in maniera ossessiva. E’ un lavoro sul modo di guardare. Gli occhi, infatti, quando rivolgono lo sguardo verso qualcosa continuano in realtà a muoversi impercettibilmente. Questi movimenti oculari sono significativi e generano la visibilità anche quando lo sguardo è fisso, perché se potessimo bloccarli le immagini scomparirebbero alla vista. E’ il movimento dell’osservare in funzione di un cercare, un inseguire e un desiderare qualcosa che attira la nostra attenzione, qualcosa che vogliamo scoprire, in cui volgiamo girovagare e infine perderci. Abbiamo sempre necessità di percorrere terre inesplorate, che siano le vette delle montagne ancora inviolate dall’uomo o quello che attira le nostre saccadi.L’esplorazione dell’immagine è guidata da un movimento in parte umano, prima l’occhio poi la mano, e in parte meccanico, tramite l’uso di uno scanner, creando immagini altre ottenute senza l’uso della macchina fotografica. La scansione diventa un’osservazione digitale assistita dal movimento, che crea una distorsione manuale, non post-prodotta. Tramite la scansione questa immagine degli anni ‘60 è stata digitalizzata, mescolando così i sistemi analogici e quelli digitali in una specie di ibridazione tecnica.

Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee | 2015

La disfatta dell’immagine | TRA Cà dei Ricchi | 2016

Galactic Adventure Ltd.

2015 | Polaroid | 9x11

Fotografie istantanee che suggeriscono un viaggio nell'universo e la suggestione di poter fotografare galassie e nebulose lontane, come se avessimo un obiettivo telescopico attaccato alla macchina fotografica Polaroid.E’ un’ipotesi di turismo spaziale, un fenomeno ancora agli albori ma che presenta alcuni casi isolati di viaggi a scopo di intrattenimento. Esistono alcune compagnie nel settore aerospaziale che si dedicano a imprese di turismo spaziale proponendo viaggi nello spazio a privati cittadini. Galactic Adventure Ldt. è una società fittizia il cui nome rimanda, tramite l’uso di parole come galattico, spaziale e cosmico a qualcosa di eccezionale come può essere il grande sogno di avere la possibilità di fare un viaggio spaziale interplanetario e di poterne catturare delle parti con la stesso mezzo quotidiano che è stato usato spesso per fotografia di famiglia.

How to build a universe that doesn't fall apart two days later: Relativities | Centre d'art de la Maison populaire | Monteuil, FR | 2016

alta frequenza

2015 | installazione multimediale

https://vimeo.com/131313956

Una macchina fotografica ruota su di un cavalletto modificato, scattando senza sosta alla frequenza di 360 fotografie l’ora, riempiendo nei tempi di apertura della galleria una scheda di memoria della capienza di 4GB a giornata. L’osservazione effettuata della macchina produce registrazioni e memorie autonome; rileva momenti, spazio e tempo limitati. E’ una riflessione sul fatto che oggi, anche grazie al digitale, si producono molte più fotografie in maniera quasi esponenziale rispetto al passato, continuamente e in ogni momento subiamo una saturazione di immagini che di rado vengono poi riguardare e rielaborate. Si tratta di un atto quasi rituale quello dello scatto, che lascia svanire l’immagine a beneficio della sua cattura.

Hado - Duetti | Localedue | 2015

mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole

2015 | video installazione site-specific | dimensioni ambiente

https://vimeo.com/131314457https://vimeo.com/131314329https://vimeo.com/142265040

Mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole, tutto il resto accade. In qualunque parte del globo ci si trovi, qualunque cosa si stia facendo, inesorabilmente ed impercettibilmente, il mondo si muove. Il lavoro che Irene Fenara presenta ad Adiacenze vuole attirare l’attenzione dello spettatore proprio su questo movimento, evidenziato dall’occhio della telecamera fissata su un pendolo. Che cosa si muove, che cosa è fermo? Attraverso una semplice operazione, questa giovane artista riesce a creare un effetto visivo straniante, relativizzando la percezione ottica dello spettatore e capovolgendo il punto di vista a cui si è abituati. Chi guarda è fermo, il mondo si muove. O forse no? Irene Fenara decide di mostrare il moto di un pezzo di universo, come parcellizzandolo, nella convinzione che tutte le cose molto grandi non siano comprensibili per intero, ma solo se fatte a pezzi.

E lo fecero a pezzi | Adiacenze | 2015

roBOt08 | Museo internazionale e biblioteca della musica | 2015

cercare per mare e per terra

2015 | collages fotografici | 30x40 50x70 cm

Vecchie fotografie scattate nell’infanzia a noiosi paesaggi diventano, tramite il riuso poetico, isole fluttuanti che non sembrano sentire la forza di gravità. Si tratta di porzioni di terra che hanno imparato a praticare la vertigine. L’orizzonte si specchia e si ribalta, si fa verticale, ruota a 180° e ritorna al punto di partenza.

Cercare per mare e per terra | Casabianca | 2015

identità mobile

2015 | Polaroid | 9x11

Questo lavoro nasce dal ritrovamento della fotografia di una sconosciuta in un mercatino. E’ un lavoro sul guardare che si basa sull’osservazione ossessiva e sull’indagine della fotografia alla ricerca di una somiglianza personale con la donna ritratta, attraverso un movimento da una parte umano, l’occhio e la mano, e dall’altra meccanico, lo scanner. Il movimento dell’osservare in funzione di un cercare, un movimento di ricerca di un’identità della figura che diventa una chimera fatta di parti di lei, parti di me e parti di altri; diventa una figura idealizzata, scomposta e ricomposta.La scansione diventa un’osservazione digitale assistita dal movimento, che crea una distorsione manuale, non post-prodotta.L’immagine trovata appartiene a un tempo in cui le fotografie venivano fatte in rare occasioni, probabilmente questa fotografia è stata l’unica testimonianza che questa donna abbia mai vissuto. Tramite la scansione questa vecchia fotografia realizzata in maniera analogica è stata digitalizzata, mescolando così i sistemi analogici e quelli digitali in una specie di ibridazione tecnica, amplificata dalla stampa su Polaroid. Le immagini che ne risultano sono figure palesemente (apparentemente) distorte in maniera digitale su un supporto fortemente analogico, come può essere quello della Polaroid che è oggetto oltre che immagine.

Primo Allestimento | Accademia di Belle Arti di Bologna | 2015

praticare la vertigine

2014 | serie video

praticare la vertigine Nr.1 | 2’18’’ https://vimeo.com/124139910praticare la vertigine Nr.2 | 2’05’’ https://vimeo.com/124146409

La sensazione di vuoto come punto di quiete in cui tutto può ancora accadere, provoca un’angoscia che è simile alla sensazione d’instabilità e disorientamento della vertigine di fronte alle cose che ci circondano e a quelle più grandi di noi, sia fisicamente, come può essere una montagna o il mare, che emotivamente, come può essere l’insicurezza di fare una scelta.La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale che influisce sul movimento della persona dandogli un'errata percezione del movimento nello spazio, caratterizzato da perdita di equilibrio. Praticare la vertigine è un tentativo di familiarizzare con la ricerca dell’equilibrio e della felicità, in una continua alternanza di forze e controforze, spinte e controspinte che si bilanciano in un equilibrio dinamico fatto di opposti in movimento. Disequilibrio di opposti che si bilanciano su un orizzonte che li separa e collega, come quello del mare che unisce finito e infinito.

tempo

2014 | diapositive e proiettore | installazione dimensione ambiente site-specific, Certosa di Bologna

l'installazione è stata progettata come intervento temporaneo presso il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, in occasione della mostra collettiva Come buoni vicini. Con questa proiezione viene scelto di raccontare la dimensione temporale, così strettamente interconnessa agli spazi della Certosa, nella sua declinazione meteorologica. Nel sito internet di previsioni meteo di Bologna, le condizioni in tempo reale sono segnalate da immagini che provengono da web-cam installate in alcuni luoghi della città. Dalla zona dell’aeroporto di Bologna, luogo di continui flussi e movimenti, proviene un’inquadratura in cui uno strano macchinario blocca la visione del paesaggio. Questo misterioso dispositivo, che assomiglia quasi ad un elettrodomestico o ad uno strumento spaziale, trasforma un’immagine del tutto banale, in una situazione sottilmente enigmatica: cos’è quell’oggetto? Cosa c’è dietro? Perché è stata installata una web-cam in un punto in cui l’immagine è ostruita? È frutto di un errore o si tratta di una misura di sicurezza? Questa piccola stranezza è stata raccolta in una grande quantità di immagini, poi trasferite in diapositive analogiche, in una contrapposizione tecnologica che ne aumenta l’effetto straniante.

mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole

2015 | video installazione site-specific | dimensioni ambiente

https://vimeo.com/131314457https://vimeo.com/131314329https://vimeo.com/142265040

Mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole, tutto il resto accade. In qualunque parte del globo ci si trovi, qualunque cosa si stia facendo, inesorabilmente ed impercettibilmente, il mondo si muove. Il lavoro che Irene Fenara presenta ad Adiacenze vuole attirare l’attenzione dello spettatore proprio su questo movimento, evidenziato dall’occhio della telecamera fissata su un pendolo. Che cosa si muove, che cosa è fermo? Attraverso una semplice operazione, questa giovane artista riesce a creare un effetto visivo straniante, relativizzando la percezione ottica dello spettatore e capovolgendo il punto di vista a cui si è abituati. Chi guarda è fermo, il mondo si muove. O forse no? Irene Fenara decide di mostrare il moto di un pezzo di universo, come parcellizzandolo, nella convinzione che tutte le cose molto grandi non siano comprensibili per intero, ma solo se fatte a pezzi.

Come buoni vicini | Certosa di Bologna | 2014

elastiche2013-2014 | installazione site-specific | Collegio Artistico Venturoli dimensioni ambiente

il lavoro tende gli elastici di una grande fionda per lanciare in aria giovani studenti come fossero proiettili, in un gesto che esprime una sensazione di energia trattenuta, minacciosa ed ironica al tempo stesso. E’ una riflessione sulla responsabilità dell’educazione che dipende da tanti fattori. Il progetto educativo è come una tensione e la responsabilità si traduce anche nel dovere di lasciare aperte le possibilità d’essere.

contrattempi, imperativo prossimo | Collegio Artistico Venturoli | 2014

termia2014 | polaroid e gesso dimensione ambiente 14x14

la temperatura percepita come fluido visibile che prende forma nella polarizzazione, il lavoro sfrutta la capacità della polaroid di sviluppare in maniere differenti in base al caldo e al freddo renden-do visibile l’invisibile. Le fotografie, con le loro cornici che diventano infissi, immerse nel gesso, che diventa intonaco, acquistano nuova forza e nuove prospettive in un continuo rovesciamento tra il guardare dentro e il guardare fuori.

Sollievo | Accademia di Belle Arti di Bologna | 2014

studio2013 | Polaroid | 9x11cm

diversi oggetti utilizzati nel sistemare lo studio, fotografati all’interno di uno spazio completamente vuoto. Il lavoro di pulizia dello studio come idea di tabula rasa, in cui lo spazio vuotato permette di creare qualcosa di nuovo e di ripartire. Il periodo di svuotamento, assieme alle fotografie, ha attraversato diverse temperature dando l’avvio al lavoro sulla termia.

Un certo sguardo | Spazio Labò | 2015

atlante2013 | matita su stampe | 10x15 cm

muri scrostati e vissuti, resi bidimensionali dalla macchina fotografica, diventano mappe all’interno di un libro d’artista, un atlante che raccoglie carte geografiche immaginarie.

vedute2013 | video 03’07’’ http://vimeo.com/81424375

i muri della gipsoteca sono raccontati in un video che ne esplora le imper-fezioni, come metafora di geografie e paesaggi visti dall’alto. Lo schermo diventa l’oblò di un aereo da cui osservare la terra.

germogli in gipsoteca | Collegio Artistico Venturoli | 2013

cv

nata nel 1990 a Bologna vive e studia a Bologna

formazione artistica

2016 tirocinio presso la galleria P420, Bologna2014 iscritta al Biennio Specialistico di Arti Visive, Accademia di Belle Arti di Bologna2014 Diploma di I livello in Scultura, Accademia di Belle Arti di Bologna2012 tirocinio presso lo studio di Davide Rivalta, Carteria, Bologna2010 Diploma di maturità artistica, Liceo Artistico “Francesco Arcangeli”, Bologna

workshop

2016 I mondi dell’arte, workshop a cura di Giusy Ragosa, Galleria Continua, San Giminiano2015 Artista e gallerista, workshop a cura di Giuseppe Lufrano, OTTO Gallery, Bologna2015 L'Accademia dell'immobilità, workshop con Luigi Presicce, MAMbo - Museo d'Arte Moderna, Bologna2015 Dalla parola al film, corso di Adriano Sforzi, Cineteca di Bologna, Bologna2014 Costruzione del libro fotografico, workshop con Discipula Edition, YarT Photography, Bologna2014 Pratiche dell'arte come poetica civile, workshop con Francesco Jodice, Fondazione Fotografia, Modena2014 A line with memory, workshop con Icaro Zorbar a cura di Claudia Löffelholz e Federica Patti, MAMbo - Museo d'Arte Moderna, Bologna

mostre personali

2016 Se il cielo fugge, a cura di Amerigo Mariotti e Daniela Tozzi, Adiacenze, Bologna2015 Mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole, a cura di Federica Patti, roBOt08, Museo internazionale e biblioteca della Musica, Bologna2015 Hado | Duetti, bipersonale a cura di Lelio Aiello, Localedue, Bologna2014 Contrattempi - imperativo prossimo, bipersonale, Collegio Artistico Venturoli, Bologna

mostre collettive

2016 How to build a universe that doesn't fall apart two days later: Relativities, a cura di Marie Koch e Vladimir Demoule, Centre d'art de la Maison populaire, Monteuil, Francia2016 La disfatta dell'immagine, mostra collettiva a cura di Carlo Sala, Cà dei Ricchi, Treviso2016 Il silenzio dopo , progetto a cura di Massimo Marchetti, Collegio Artistico Venturoli, Bologna2016 Minipimer | a 72 hours event, temporary show a cura di Gabriele Tosi, Localedue, Bologna2015 Quarta edizione Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee, sezione fotografia contemporanea, mostra collettiva a cura di Carlo Sala, Pieve di Soligo (Tv)2015 Palinsesti | Città che si vedono, mostra collettiva a cura di Giorgia Gastaldon, Palazzo Altan, San Vito al Tagliamento, Pordenone2015 Un certo sguardo, mostra collettiva a cura di Davide Tranchina, Spazio Labò, Bologna

2015 E lo fecero a pezzi, mostra collettiva a cura di Pietro Cortona e Teresa Serra, Adiacenze, Bologna2015 #Rebus, open visit workshop, OTTO Gallery, Bologna2015 Cercare per mare e per terra, mostra collettiva a cura di Anteo Radovan, Casabianca, Zola Predosa, Bologna2015 Transire e rimanere. Humanitas, Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Bologna2015 Mailbox, mostra collettiva a cura di Giulia Plebani, 9MQ, Bologna2014 Io vedo, io guardo, mostra collettiva a cura di Annalisa Cattani, Novella Guerra, Imola2014 Come buoni vicini, mostra collettiva, cimitero monumentale Certosa di Bologna2014 Senza avvertire le famiglie mostra collettiva a cura di Anteo Radovan, Casabianca, Zola Predosa, Bologna2014 Sollievo, mostra collettiva a cura di Luca Caccioni e Fabio Romano, Accademia di Belle Arti, Bologna2014 Open Studio, Collegio Artistico Venturoli, Bologna2013 Germogli in gipsoteca, mostra collettiva, Collegio Artistico Venturoli, Bologna

premi e borse di studio

2015 selezionata alla Quarta edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Pieve di Soligno (Tv)2015 selezionata call4roBOt08, roBOt Festival, Bologna2015 selezionata 1° Biennale d’Arte Don Franco Patruno, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Cento, Ferrara2014 selezionata Premio Roberto Daolio, Accademia di Belle Arti, Bologna2012 Borsista presso la Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Bologna2012 selezionata Premio Ugo Guidi – IV Edizione a cura di Enrica Frediani, Montignoso (Ms)

pubblicazioni

2015 Postcards, selezione video di Davide Tomaiuolo, 2 V I D E O rassegna trasversale di video d'artista, UnDo.Net http://www.undo.net/it/duevideo/14223609162015 ABABLOB, show-reel di video-ritratti a cura di Filippo Porcelli, sala di proiezione Rai, sede regionale Emilia Romagna, Bologna 2014 CROSSRADIOstream, a cura di John Duncan, traccia audio, johnduncan.orghttp://www.johnduncan.org/CROSSRADIOstream.html2014 Scultoreo, selezione video di Alessandra Casadei, 2 V I D E O rassegna trasversale di video d'artista, UnDo.Nethttp://www.undo.net/it/duevideo/13956787102014 Le conseguenze dell’amare, collaborazione video alla seconda puntata de L'Ora Blu, Un format video sulle culture contemporanee a cura di Maurizio Finotto 2014https://www.youtube.com/channel/UChRmNpJBqkut9rxfY6HGYlA/videos 2016 LOCALEDUE 2015/16, catalogo in collaborazione con NYR Magazine, Baraldi Editore, Cento, Ferrara2016 La disfatta dell'immagine, catalogo della mostra a cura di Carlo Sala, TRA Treviso Ricerca Arte, Treviso2015 Quarta edizione Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee, catalogo della mostra a cura di Carlo Sala, Grafiche Tintoretto, Treviso2015 Palinsesti, catalogo della mostra a cura di Giorgia Gastaldon, PILM International, San Vito al Tagliamento2015 ARTVERONA, catalogo della fiera, VERONAFIERE2015 Milena Broccoli, Fruibilità e musealizzazione dell’arte contemporanea: il lavoro dei borsisti della Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Tesi di laurea in Forma e Funzioni dell’arte contemporanea, Scuola di Lettere e Beni Culturali, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna2015 Biennale d’arte Don Franco Patruno, catalogo della mostra a cura di Gianni Cerioli, Si stampa, Ferrara 2015 Plutot la vie… plutot la vill, Premio Roberto Daolio, catalogo della prima edizione del premio, Fausto Lupetti Editore, Bologna 2012 Il maestro presenta l’allievo, catalogo della mostra a cura di Enrica Frediani, La Grafica e La Stampa, Massa Carrara

cv

nata nel 1990 a Bologna vive e studia a Bologna

formazione artistica

2016 tirocinio presso la galleria P420, Bologna2014 iscritta al Biennio Specialistico di Arti Visive, Accademia di Belle Arti di Bologna2014 Diploma di I livello in Scultura, Accademia di Belle Arti di Bologna2012 tirocinio presso lo studio di Davide Rivalta, Carteria, Bologna2010 Diploma di maturità artistica, Liceo Artistico “Francesco Arcangeli”, Bologna

workshop

2016 I mondi dell’arte, workshop a cura di Giusy Ragosa, Galleria Continua, San Giminiano2015 Artista e gallerista, workshop a cura di Giuseppe Lufrano, OTTO Gallery, Bologna2015 L'Accademia dell'immobilità, workshop con Luigi Presicce, MAMbo - Museo d'Arte Moderna, Bologna2015 Dalla parola al film, corso di Adriano Sforzi, Cineteca di Bologna, Bologna2014 Costruzione del libro fotografico, workshop con Discipula Edition, YarT Photography, Bologna2014 Pratiche dell'arte come poetica civile, workshop con Francesco Jodice, Fondazione Fotografia, Modena2014 A line with memory, workshop con Icaro Zorbar a cura di Claudia Löffelholz e Federica Patti, MAMbo - Museo d'Arte Moderna, Bologna

mostre personali

2016 Se il cielo fugge, a cura di Amerigo Mariotti e Daniela Tozzi, Adiacenze, Bologna2015 Mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole, a cura di Federica Patti, roBOt08, Museo internazionale e biblioteca della Musica, Bologna2015 Hado | Duetti, bipersonale a cura di Lelio Aiello, Localedue, Bologna2014 Contrattempi - imperativo prossimo, bipersonale, Collegio Artistico Venturoli, Bologna

mostre collettive

2016 How to build a universe that doesn't fall apart two days later: Relativities, a cura di Marie Koch e Vladimir Demoule, Centre d'art de la Maison populaire, Monteuil, Francia2016 La disfatta dell'immagine, mostra collettiva a cura di Carlo Sala, Cà dei Ricchi, Treviso2016 Il silenzio dopo , progetto a cura di Massimo Marchetti, Collegio Artistico Venturoli, Bologna2016 Minipimer | a 72 hours event, temporary show a cura di Gabriele Tosi, Localedue, Bologna2015 Quarta edizione Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee, sezione fotografia contemporanea, mostra collettiva a cura di Carlo Sala, Pieve di Soligo (Tv)2015 Palinsesti | Città che si vedono, mostra collettiva a cura di Giorgia Gastaldon, Palazzo Altan, San Vito al Tagliamento, Pordenone2015 Un certo sguardo, mostra collettiva a cura di Davide Tranchina, Spazio Labò, Bologna

2015 E lo fecero a pezzi, mostra collettiva a cura di Pietro Cortona e Teresa Serra, Adiacenze, Bologna2015 #Rebus, open visit workshop, OTTO Gallery, Bologna2015 Cercare per mare e per terra, mostra collettiva a cura di Anteo Radovan, Casabianca, Zola Predosa, Bologna2015 Transire e rimanere. Humanitas, Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Bologna2015 Mailbox, mostra collettiva a cura di Giulia Plebani, 9MQ, Bologna2014 Io vedo, io guardo, mostra collettiva a cura di Annalisa Cattani, Novella Guerra, Imola2014 Come buoni vicini, mostra collettiva, cimitero monumentale Certosa di Bologna2014 Senza avvertire le famiglie mostra collettiva a cura di Anteo Radovan, Casabianca, Zola Predosa, Bologna2014 Sollievo, mostra collettiva a cura di Luca Caccioni e Fabio Romano, Accademia di Belle Arti, Bologna2014 Open Studio, Collegio Artistico Venturoli, Bologna2013 Germogli in gipsoteca, mostra collettiva, Collegio Artistico Venturoli, Bologna

premi e borse di studio

2015 selezionata alla Quarta edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Pieve di Soligno (Tv)2015 selezionata call4roBOt08, roBOt Festival, Bologna2015 selezionata 1° Biennale d’Arte Don Franco Patruno, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Cento, Ferrara2014 selezionata Premio Roberto Daolio, Accademia di Belle Arti, Bologna2012 Borsista presso la Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Bologna2012 selezionata Premio Ugo Guidi – IV Edizione a cura di Enrica Frediani, Montignoso (Ms)

pubblicazioni

2015 Postcards, selezione video di Davide Tomaiuolo, 2 V I D E O rassegna trasversale di video d'artista, UnDo.Net http://www.undo.net/it/duevideo/14223609162015 ABABLOB, show-reel di video-ritratti a cura di Filippo Porcelli, sala di proiezione Rai, sede regionale Emilia Romagna, Bologna 2014 CROSSRADIOstream, a cura di John Duncan, traccia audio, johnduncan.orghttp://www.johnduncan.org/CROSSRADIOstream.html2014 Scultoreo, selezione video di Alessandra Casadei, 2 V I D E O rassegna trasversale di video d'artista, UnDo.Nethttp://www.undo.net/it/duevideo/13956787102014 Le conseguenze dell’amare, collaborazione video alla seconda puntata de L'Ora Blu, Un format video sulle culture contemporanee a cura di Maurizio Finotto 2014https://www.youtube.com/channel/UChRmNpJBqkut9rxfY6HGYlA/videos 2016 LOCALEDUE 2015/16, catalogo in collaborazione con NYR Magazine, Baraldi Editore, Cento, Ferrara2016 La disfatta dell'immagine, catalogo della mostra a cura di Carlo Sala, TRA Treviso Ricerca Arte, Treviso2015 Quarta edizione Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee, catalogo della mostra a cura di Carlo Sala, Grafiche Tintoretto, Treviso2015 Palinsesti, catalogo della mostra a cura di Giorgia Gastaldon, PILM International, San Vito al Tagliamento2015 ARTVERONA, catalogo della fiera, VERONAFIERE2015 Milena Broccoli, Fruibilità e musealizzazione dell’arte contemporanea: il lavoro dei borsisti della Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Tesi di laurea in Forma e Funzioni dell’arte contemporanea, Scuola di Lettere e Beni Culturali, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna2015 Biennale d’arte Don Franco Patruno, catalogo della mostra a cura di Gianni Cerioli, Si stampa, Ferrara 2015 Plutot la vie… plutot la vill, Premio Roberto Daolio, catalogo della prima edizione del premio, Fausto Lupetti Editore, Bologna 2012 Il maestro presenta l’allievo, catalogo della mostra a cura di Enrica Frediani, La Grafica e La Stampa, Massa Carrara

contact

+39 3491606940

[email protected]

studiovia Centotrecento 4, Collegio Artistico Venturoli, Bologna - Italy

http://irenefenara.weebly.com

https://vimeo.com/irenefenara/videoshttp://collegioventuroli.wordpress.com