kant giudizio

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  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    Kant

    Critica del GiudizioA cura di Pietro Gavagnin

  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    Critica della ragion Pura = visione della realt in termini meccdeterministici; non trova spazio la libert umana.

    Critica della Ragion Pratica = visione della realt in termini pa

    inalistici (si postula la libert delluomo e lesistenza di Dio)

    Nella Critica del Giudizio Kant studia il sentimento

    Per sentimento si deve ipeculiare facolt, medianluomo fa esperienza di qreale che la 1 critica espiano fenomenico e la 2postulava a livello noumAttenzione ! Non c

    contraddizione ! Il sentimentorappresenta per K. Solounesigenza umana che cometale NON HA un valore di tipoconoscitivo.

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    Per Kant i Giudizi sentimentali sono i GIUDIZI RIFLETTENTI

    In contrapposiziondeterminanti della determinano gli ogforme a priori

    Riflettono su una natura gi costituitamediante i giudizi determinanti e laapprendono attraverso le nostreesigenze di finalit e armonia.

    Ci sono due tipi di giudizi Riflettenti:

    Estetico (verte sulla bellezza)

    Teleologico (verte sugli scopi della

    natura)

    Giudizio Estetico e Teleologico

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    Giudizio Estetico e Teleologico

    Giudizio Estetico e Teleologico si distinguono fra di loro per

    il diverso rimando al finalismo. Infatti nel giudizio estetico

    noi viviamo intuitivamente la finalit della natura (ad

    esempio, di fronte ad un bel paesaggio lo sentiamo

    spontaneamente rispondente alle nostre esigenze di armonia

    estetica) mentre nel giudizio teleologico noi pensiamo

    concettualmente tale finalit mediante la nozione di scopo

    (ad esempioriflettendo sullo scheletro, diciamo che esso

    stato prodotto al fine di reggere lanimale).

    Nel primo caso, la finalit esprime quindi un venir incontro

    delloggetto alle aspettative estetiche del soggetto, quasi chela natura fosse bella apposta per noi, mentre nel secondo caso

    esso esprime un carattere proprio delloggetto. Per

    sottolineare tale diversit K. Parla di finalit soggettiva e

    finalit oggettiva. La terminologia per non deve trarre in

    inganno poich anche il giudizio teleologico esprime

    semplicemente unesigenza umana.

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    Lanalisi del bello e i caratteri del giudizio estetico

    Nella Crit. Del Giudizio il termine ESTETICA assume nuovam

    significato di dottrina della Bellezza.

    Kant si propone di chiarire la natura del giudizio estetico e peil giudizio estetico secondo la tavola delle categorie:

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    a) Secondo la qualit il Bello loggetto di un piacere s

    Infatti i giudicaratterizzatcontemplativ

    Es. Un camppunto di vist

    guadagno cdal punto di

    bellezza che

    Quando si tratta di giudicare se unacosa bella, non si vuol sapere se a

    noi o a chiunque altro importi, o

    anche soltanto possa importare, della

    sua esistenza. Si vuol sapere

    soltanto se questa semplicerappresentazione delloggetto

    accompagnata in me dal piacere.

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    b) Secondo la quantit il Bello ci che piace universalmeconcetto.

    Per K. Il giudizio estetico si presenta con una tipica pretesa di u

    Il giudizio esigsentimento dicondiviso da tbello sia sotto

    concetto o a qconoscenza.

    Il giudizio di gusto risulta qualcosadi sentimentale e di extralogico: lecose belle sono tali perch vissutespontaneamente come belle

    senza un ragionamento

  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    c) Secondo la relazione, la bellezza la forma della finalitn quanto questa vi percepita senza la rappresentazione d

    Kant intende dire che larmonia degli oggetti bell

    pur esprimendo un formale accordo delle parti fr

    di loro, e quindi una certa finalit, non soggiace

    ad uno scopo determinato, concettualmenteesprimibile. La bellezza un libero e vissuto gio

    di armonie formali che non rimanda a concetti

    precisi e non risulta imprigionabile in schemi

    conoscitivi.

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    d) Secondo la modalit il bello ci che, senza concetto, come oggetto di un piacere necessario.

    Il giudizio estetico si presenta come qualcosa cui tutti debbono essere daccordo, pur nonessendoci regole o concetti.

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    LUniversalit del Bello

    La tesi pi vistosa di K. Risiede nellUniversalit del Bello.

    Kant intende asserire prgiudizio estetico la bellezcome qualcosa che devcondiviso da tutti

    Kant: In tutti i giudizi con i qualidichiariamo bella una cosa, noi

    non permettiamo a nessuno di

    essere di altro parere pur senza

    fondare il nostro giudizio sopra

    concetti ma solo sul nostrosentimento.

    Per capire ci necessario tener presenti due cpnsiderazion

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    1 considerazione:

    K. Distingue

    a) Campo del piacevole

    b) Campo del piacere estetico

    = ci che piace ai sensensazione

    D luogo ai giudizi es

    Sono legati alle inclinperci sono privi di ungustibus non est disp

    La controprova di ci che nel linguaggio cotalvolta X mi piace o non bello oppure a

    bello per non mi attrla distinzione fra piacestetico puro.

    Piacere provocato dallimmagineo forma della cosa che diciamobella

    Il piacere estetico qualcosa dipuro e scaturisce dalla solacontemplazione della forma diun oggetto.

    Secondo K. La materialit

    sensibile non d mai bellezzapoich questa risiede solonellordine e nella forma deglielementi

    Solo qui c universalit in quanto non c condizionamento fis

    sensuale: ad es. arcobaleno sulla cascata

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    2 considerazione

    K. Distingue fra

    a) bellezza libera

    b) bellezza aderente

    Viene appresa senza alcun cun campo di fiori

    Solo questi sono giudizi este

    Implica un riferimentoad un determinatoconcetto o modello:

    Es: un vestito o unedificio

  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    La rivoluzione copernicana estetica

    E necessario legittimare la pretesa di universalit del giudizio e

    K. Propone la teoria della comune struttura della mente u

    K. Afferma che il giudizio estetico nasce da un libero gioco c

    spontaneo rapporto tra limmaginazione e lintelletto in virt d

    limmagine della cosa appare rispondente alle esigenze dell

    generando un senso di armonia. E poich tale meccanismo

    tutti gli individui resta spiegato perch certe esperienze di belalba) siano condivise da tutti.

    K. Allora fonda la bellezza e la sua universalit, sulla mente

    Rivoluzione Copernicana Estetica:

    La bellezza non propriet delloggetto ma il frutto diun incontro del nostro spirito con la cosa.

  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    IL SUBLIME

    Dopo aver trattato il Bello K. Analizza il Sublime

    Definizione:Per sublime si inte

    generale, un valore

    in tutte le varie sot

    (tragico, orrido, sol

    prodotto dalla perc

    qualcosa di smisur

    incommensurabile

    Kant distingue:

    1) Sublime matematico

    2) Sublime Dinamico

    quello in presenza di qualcosa dismisuratamente grande (es. Montag

    Stelle, Diametro terrestre )

    quello che nasce inpresenza distrapotenti forze

    naturali (es. Le nuvolen un temporale,vulcani, uragani )

  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    In presenza di simili cose nasce in noi uno stato ambivalente

    a) Proviamo dispiacere. Perch la nostra immaginazione noabbracciare il contenuto

    b) Proviamo piacere. Perch la nostra ragione si eleva allidScopriamo portatori dellidea di infinito.

    Per cui ancora una volta ci accorgiamo che il vero sublime n

    tanto nelloggetto che ci sta di fronte ma piuttosto in noi stes

    per concludere

  • 8/3/2019 Kant Giudizio

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    Due cose riempiono lanimo di ammirazione e di reverenza sempre

    nuove e crescenti, quanto pi spesso e pi a lungo il pensiero vi si

    ferma su: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.

    Queste due cose, non ho da cercarle fuori della portata della miavista, avvolte in oscurit, e nel trascendente; n devo,

    semplicemente, presumerle: le vedo davanti a me e le connetto

    immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima

    comincia dal luogo, che occupo nel mondo sensibile esterno, ed

    estende la connessione in cui mi trovo a grandezze immensurabili,

    con mondi sopra mondi, e sistemi di sistemi; e, oltre a ci, ai tempi

    senza confine del loro movimento periodico, del loro inizio e delloro durare. La seconda parte dal mio Io invisibile, dalla mia

    personalit; e mi rappresenta in un mondo che ha uninfinit vera,

    ma percepibile solo dallintelletto, e con il quale (ma, perci, anche

    al tempo stesso con tutti quei mondi visibili) mi riconosco in una

    connessione non semplicemente accidentale, come nel primo caso,

    bens universale e necessaria. La prima veduta, di un insieme

    innumerabile di mondi, annienta, per cos dire, la mia importanzadi creatura animale, che dovr restituire la materia di cui fatta al

    pianeta (un semplice punto nelluniverso), dopo essere stata dotata

    per breve tempo (non si sa come) di forza vitale. La seconda, al

    contrario, innalza infinitamente il mio valore, come valore di una

    intelligenza, in grazia della mia personalit, in cui la legge morale

    mi rivela una vita indipendente dallanimalit, e perfino dallintero

    mondo sensibile: almeno per quel che si pu desumere dalla

    destinazione finale della mia esistenza in virt di questa legge; la

    quale destinazione non limitata alle condizioni e ai confini di

    questa vita, ma va allinfinito.

    (Kant, Critica della ragion pratica , A 287-290)