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€uro—Helpdesk, Novembre/2015 In Europa si é concordi nel sostenere che tutte le forme di innovazione debbano essere supportate, al fine di garantire competitività, ricchezza e benessere. Il design viene sempre più concepito come elemento chiave in grado di lanciare nuove idee sul mercato e di trasformare queste in prodotti e servizi attraenti e semplici da utilizzare. L’"Innovation Union Flagship Initiative" della Strategia Europa 2020 per la crescita e l'occupazione riconosce l'importanza di concentrarsi sul potenziale creativo europeo, nonché, in particolare, sul ruolo che il design svolge nel portare nuove idee sul mercato. In questo contesto nel 2011 è stata lanciata la "European Design Innovation Initiative", con il compito di (Continua a pagina 10) Action Plan for Design-Driven Innovation 1-10 FOCUS ON: Il “Design & Creativity Group” di ERRIN Intervista ad Anna Spechtenhauser 1-2 I finanziamenti europei nel settore del design e delle industrie creative Intervista a Valentina Montalto 6 I servizi dell’uro- Helpdesk 12 Action Plan for Design-Driven Innovation Questo mese parliamo di: FOCUS ON: Il „Design & Creativity Working Group” di ERRIN” avevano manifestato il proprio interesse ad entrare in contatto più stretto con le Istituzioni europee e a cooperare con esse. Dall’altro lato anche la Commissione europea e diverse Direzioni Generali (DG) avevano sottolineato il fatto che il design avrebbe dovuto essere sfruttato soprattutto nell'ottica dell'innovazione e in connessione con questa. Questo gruppo di lavoro, infatti, si è sviluppato nell'ambito dell'”Innovation (Continua a pagina 2) Working Group” è stato creato nel 2011 dal direttore di ERRIN, Richard Tuffs, insieme ad alcune regioni, fra cui la Danimarca centrale e Helsinki, Capitale mondiale del design nel 2012. Fino al 2011 all'interno di ERRIN non esisteva un gruppo di lavoro che si occupasse del tema design e creatività e i membri avevano espresso l'esigenza di crearne uno. Da un lato diverse istituzioni nelle regioni (quali università o camere di commercio) Intervista ad Anna Spechtenhauser, collaboratrice dell’Ufficio europeo della regione di Stoccarda e membro del gruppo di lavoro sul design all'interno di ERRIN, la rete delle regioni europee per la ricerca e l'innovazione (European Regions for Research and Innovation). Come e per quali motivi si è creato il gruppo di lavoro sul design in ERRIN? Il „Design & Creativity

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€uro—Helpdesk, Novembre/2015

In Europa si é concordi nel

sostenere che tutte le forme

di innovazione debbano

essere supportate, al fine di

garantire competitività,

ricchezza e benessere. Il

design viene sempre più

concepito come elemento

chiave in grado di lanciare

nuove idee sul mercato e di

trasformare queste in

prodotti e servizi attraenti e

semplici da utilizzare.

L’"Innovation Union Flagship

Initiative" della Strategia

Europa 2020 per la crescita

e l'occupazione riconosce

l'importanza di

concentrarsi sul potenziale

creativo europeo, nonché,

in particolare, sul ruolo che

il design svolge nel portare

nuove idee sul mercato. In

questo contesto nel 2011 è

stata lanciata la "European

Design Innovation

Initiative", con il compito di

(Continua a pagina 10)

Action Plan for

Design-Driven

Innovation

1-10

FOCUS ON: Il

“Design &

Creativity Group”

di ERRIN

Intervista ad

Anna

Spechtenhauser

1-2

I finanziamenti

europei nel

settore del

design e delle

industrie

creative

Intervista a

Valentina

Montalto

6

I servizi dell’€uro-

Helpdesk

12

Action Plan for Design-Driven

Innovation

Questo mese

parliamo di:

FOCUS ON: Il „Design & Creativity Working Group” di

ERRIN”

avevano manifestato il

proprio interesse ad

entrare in contatto più

stretto con le Istituzioni

europee e a cooperare con

esse. Dall’altro lato anche

la Commissione europea e

diverse Direzioni Generali

(DG) avevano sottolineato il

fatto che il design avrebbe

dovuto essere sfruttato

soprattutto nell'ottica

dell'innovazione e in

connessione con questa.

Questo gruppo di lavoro,

infatti, si è sviluppato

nell'ambito dell'”Innovation

(Continua a pagina 2)

Working Group” è stato

creato nel 2011 dal

direttore di ERRIN, Richard

Tuffs, insieme ad alcune

regioni, fra cui la

Danimarca centrale e

Helsinki, Capitale mondiale

del design nel 2012.

Fino al 2011 all'interno di

ERRIN non esisteva un

gruppo di lavoro che si

occupasse del tema design

e creatività e i membri

avevano espresso l'esigenza

di crearne uno. Da un lato

diverse istituzioni nelle

regioni (quali università o

camere di commercio)

Intervista ad Anna

Spechtenhauser,

collaboratrice dell’Ufficio

europeo della regione di

Stoccarda e membro del

gruppo di lavoro sul

design all'interno di ERRIN,

la rete delle regioni

europee per la ricerca e

l'innovazione (European

Regions for Research and

Innovation).

Come e per quali motivi

si è creato il gruppo di

lavoro sul design in

ERRIN?

Il „Design & Creativity

Pagina 2

FOCUS ON: Il „Design & Creativity Working Group” di

ERRIN”

€uro—Helpdesk, Novembre/2015

Union”, una delle

iniziative centrali della

Strategia Europa 2020,

che riconosce il design

come elemento decisivo

per la crescita e lo

sviluppo. Inoltre, nel

2013 è stato lanciato

dalla Commissione il

"Piano d'azione europeo

per il design". Oltre a ciò,

è stata organizzata

l'iniziativa "EU Design

Days", che si svolge ogni

anno a Bruxelles e

rappresenta l'unica

conferenza a livello

europeo nel settore del

design.

Al gruppo di lavoro

partecipano circa 30

regioni che si incontrano

ogni otto settimane per

discutere di diverse

tematiche. Durante

questi incontri può

essere invitato un

esperto della

Commissione, per

ricevere informazioni su

uno specifico invito a

(Continua da pagina 1) presentare proposte,

oppure un rappresentante

di una regione, che ha la

possibilità di illustrare un

progetto pilota.

Quali compiti ha questo

gruppo di lavoro e quali

obiettivi si pone?

All'interno di ERRIN ogni

gruppo di lavoro ha un

proprio piano di lavoro, che

indica gli obiettivi per gli

anni seguenti. Le aree di

interesse principali possono

essere riassunte come

segue:

A. stimolare la

cooperazione fra i diversi

attori che si occupano di

design nel contesto

europeo. L'obiettivo è di

riunire designer, piccole e

medie imprese (PMI),

rappresentanti delle camere

di commercio, istituzioni

europee e diverse reti di

cooperazione;

B. migliorare la

cooperazione e lo scambio

fra le diverse DG che si

occupano di design,

esercitando un'attività di

lobby. Le DG interessate

sono la DG GROWTH per

l’ambito dell’innovazione,

la DG EAC per l’ambito

della formazione e della

cultura, come anche la DG

RTD per l’ambito della

ricerca e

dell’innovazione*;

C. migliorare la

cooperazione tra le

regioni e i diversi attori,

tra cui la Commissione,

affinché queste vengano

considerate degli

interlocutori diretti e degli

esperti nel settore del

design. Attenzione

particolare viene dedicata

ai progetti, sui quali si

focalizzano i bandi

europei, segnalando le

opportunità di

finanziamento esistenti,

come si possano trovare

partner, etc.;

D. scambiare informazioni

con reti già esistenti

nell'ambito del design,

come ad esempio i

progetti pilota che

vengono finanziati dalla

(Continua a pagina 3)

*DG GROWTH: DG Mercato

interno, Industria, Imprenditoria e

PMI

DG EAC: DG Educazione e

Formazione

DG RTD: DG Ricerca e

Innovazione

Pagina 3 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

Commissione: “Design

for Europe”, KEA etc.

Quanto frequenti

sono i progetti di

design all'interno

degli inviti a

presentare proposte

europei?

A causa della

multidisciplinarietà

nonché

dell'interdisciplinarietà

dei progetti nell'ambito

del design è difficile

misurare la regolarità o la

frequenza dei bandi su

questo tema specifico.

Inoltre i progetti sul

design possono avere un

ampio raggio e dunque

intervenire in diversi

settori. Peraltro vorrei

sfruttare questa

opportunità per attirare

l'attenzione sul fatto che

a fine ottobre sono stati

pubblicati diversi inviti a

presentare proposte

progettuali all'interno del

programma Horizon

2020, fra cui uno in

particolare nell'ambito

della „User-driven

innovation” che si

concentra sul tema del

design.

Come è stata

improntata la

collaborazione fra il

“Design&Creativity

(Continua da pagina 2) Working

Group” e la

Commissione

fino ad oggi?

Il lavoro del

gruppo sul

design e

creatività di

ERRIN viene

accolto molto

positivamente

dalla

Commissione

europea. Siamo

infatti

riconosciuti

come un partner

importante

quando si tratta

di ascolta la

"voce delle

regioni europee"

nel campo del

design e della

creatività.

A titolo esemplificativo cito

che siamo stati invitati a

prendere parte ad uno

scambio con la

Commissione e altri

importanti enti nel campo

del design, durante il quale

sono state discusse le

priorità del nuovo

programma di lavoro di

Horizon 2020. Attraverso la

compilazione di un

questionario abbiamo

riassunto quelli che, nella

nostra ottica, sono i punti

fondamentali che

dovrebbero essere presi in

considerazione nel

prossimo programma di

lavoro. In questa

occasione abbiamo anche

sottolineato quelli che, a

nostro parere, sono gli

ostacoli maggiori da

superare quando si

partecipa ad un bando

europeo: la difficoltà di

soddisfare i requisiti

richiesti, di trovare i

partner necessari o di

superare le barriere

linguistiche.

Sin da quando nel 2013

nel quadro di Europa 2020

è stato pubblicato lo

“European Action Plan for

Design” (cfr. l’articolo di

(Continua a pagina 4)

CC BY-NC-ND 2.0, BY *Katch*

Pagina 4 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

FOCUS ON: Il „Design & Creativity Working Group” di

ERRIN”

approfondimento a pag.

1, ndr.), il design ha

acquisito rilevanza

crescente per la

Commissione europea.

Ciò è riscontrabile anche

nel fatto che la presenza

di rappresentanti delle

istituzioni europee agli

ultimi Design Days è

aumentata sensibilmente.

Durante l'edizione di

quest'anno, dedicata al

tema “Design the Fu-

ture: Smart Trends in

Design & Innova-

tion” (Disegnare il futuro:

trend intelligenti nel

design e

nell’innovazione), hanno

avuto luogo due

presentazioni da parte di

funzionari della

Commissione europea.

Tra questi vi era Mark

Nicklas, Vice Capo

dell'Unità „Politica e

investimento innovativi

per la crescita“ della DG

Mercato interno,

Industria, Imprenditoria e

PMI, che ha tenuto una

presentazione sul tema

“Design in Motion:

Progress on the EU

Action Plan” (Design in

movimento: progressi sul

piano di azione europeo).

Perché si dovrebbe

(Continua da pagina 3)

prendere parte a questo

gruppo di lavoro, quali

sono i vantaggi?

In qualità di membri si ha la

possibilità di proporre

laboratori o organizzare

incontri con rappresentanti

regionali durante le riunioni

che si tengono

regolarmente oppure

durante gli “EU Design

Days”.

Nel frattempo gli “EU

Design Days” sono diventati

un marchio o, comunque,

un concetto che mira al

raggiungimento degli

obiettivi specifici del

settore, così che molte

personalità di spicco

nell’ambito del design vi

partecipano regolarmente e

li utilizzano come

piattaforma per curare i

propri contatti, costruire

reti e promuovere le

regioni d’origine come

leader nel campo del

design e delle industrie

creative. Le giornate del

design sono l'unico evento

europeo nel settore del

design a sottolineare e

promuovere l'importante

ruolo che giocano le

regioni nella creazione di

condizioni lavorative

favorevoli in questo

ambito. Attraverso la

partecipazione attiva nella

fase di pianificazione e

programmazione

dell’evento stesso si

creano le premesse per la

(Continua a pagina 5)

CC BY-NC-ND 2.0, BY *Katch*

Pagina 5 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

nascita di nuove reti di

cooperazione, a favore

soprattutto dei diversi

gruppi di interesse

regionali.

Quali sono i passi che

un’istituzione,

un'università, una

camera di commercio o

una PMI di una regione

dovrebbe intraprendere

per diventare membro

del gruppo di lavoro?

La cosa più importante è

capire quale sia

l'obiettivo che

(Continua da pagina 4) l’organizzazione in

questione vuole

raggiungere: presentarsi o

affermarsi a livello europeo,

trovare partner per

collaborazioni future,

avviare degli scambi con

altri partner, ampliarsi in

generale oppure

partecipare a progetti con

altri partner o proporre un

progetto come lead-partner.

Partecipare agli incontri del

gruppo di lavoro o ad

un’edizione degli “EU

Design Days” che si

tengono a Bruxelles é

un'occasione unica per

conoscere meglio il gruppo

stesso, i suoi membri, le

attività e le reti in cui

lavora.

CC BY-NC-ND 2.0, BY Anne-Sophie Leens

C’è sicuramente spazio in

programmi destinati

interamente al settore,

come Creative Europe, ma

anche all’interno di altri

programmi di

finanziamento come

Horizon 2020, COSME e,

a livello di sviluppo di

politiche territoriali per il

settore, anche Interreg e

URBACT.

Tuttavia, l’accesso ai

fondi rimane

estremamente

competitivo, di fronte ad

una platea di possibili

beneficiari che si sta

allargando e

professionalizzando

sempre di più. Da una

parte ciò è un bene,

perché significa che

questi strumenti sono

sempre più conosciuti e

che la qualità dei progetti

migliora. Fino ad una

decina di anni fa i

progetti europei erano

una novità per tutti gli

operatori, al giorno

d’oggi sono quasi la

norma.

È bene ricordare

comunque che spesso il

focus dei programmi

europei è posto sullo

sviluppo tecnologico o, in

altri casi,

sull’innovazione

economica o sociale.

Questo richiede alle

industrie culturali e

creative una buona

comprensione

di quello che è

l’obiettivo del

singolo

programma e

se il progetto

che l’impresa

vuole

presentare sia

effettivamente

finanziabile

all’interno di

questo tipo di

bandi.

Per fare un

esempio, nel

I finanziamenti europei nel settore del design e

delle industrie creative

Dopo aver parlato delle

politiche dell’Unione

europea nel campo del

design e delle industrie

creative, approfondiamo

invece l’aspetto dei

finanziamenti in questo

settore.

Ne parliamo con Valentina

Montalto, consulente

nell’ambito degli affari

europei e project manager

presso KEA, società di

ricerca e consulenza nel

settore delle industrie

culturali e creative*.

Innanzitutto, qual è lo

spazio riservato alle

industrie creative

all’interno dei programmi

di finanziamento europei?

Pagina 6 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

CC BY-NC-ND 2.0, BY David Salafia

programma Horizon 2020

ci sono numerose

opportunità rivolte alle

industrie creative, molte di

più rispetto al passato. Si

tratta però di bandi che

promuovono

principalmente attività di

ricerca e innovazione o di

applicazione di nuove

tecnologie al settore

culturale e creativo. Non si

tratta quindi di

finanziamenti per attività di

produzione o scambio

culturale, supportate

invece dal programma

Creative Europe.

Lei ritiene che la

situazione sia dunque

migliorata rispetto

all’ultimo periodo di

programmazione?

Dipende dal punto di vista,

ma tendenzialmente direi

di sì, come dimostra

nell’esempio che indicavo

sopra. Ci sono maggiori

possibilità per quanto

riguarda lo sviluppo di

nuovi business model e

l’applicazione di nuove

tecnologie al fine di

migliorare la competitività

del settore, nonché per lo

sviluppo di politiche

integrate a livello locale e

regionale (soprattutto in

programmi come URBACT e

(Continua da pagina 6)

Pagina 7 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

che vi hanno partecipato.

Si allarga la rete di

contatti in tutta Europa e

questo porta, in un’ottica

di lungo periodo, a dei

vantaggi in termini di

apertura dei mercati e di

internazionalizzazione.

Ci sono dei vantaggi

anche in termini di

competenze: le imprese,

il settore della ricerca e le

autorità locali e regionali

possono capire ed

imparare come lavorano

altre realtà. Sappiamo

che il modo di lavorare in

Italia è molto diverso

rispetto a quello che si

può osservare in

Interreg). Anche

in programmi,

che il cui focus

principale è

rimasto invariato

ma con una

maggiore

attenzione al

potenziale

economico del

settore, il budget

è stato

aumentato.

Questo è il caso

di Creative

Europe: € 1.49

miliardi sono

messi a

disposizione per

il periodo 2014-

2020, 9% in più

rispetto al

periodo di

programmazione 2007-

2013. Inoltre, Europa

Creativa prevede la

creazione di un nuovo

fondo di garanzia

(Guarantee Facility) con

l’obiettivo di facilitare

l’accesso ai prestiti

bancari per le imprese del

settore.

Ci sono aspetti positivi

nella partecipazione ad

un progetto europeo,

quali vantaggi si hanno

da un’esperienza simile?

Vi sono molti aspetti

positivi e lo dimostrano i

numerosi enti ed imprese

CC BY-NC-ND 2.0, BY *Katch*

dall’Unione europea?

La piattaforma “Design

for Europe”, per esempio,

è finanziata dal

programma COSME e

persegue l’obiettivo di

sensibilizzare le autorità

locali e le imprese all’uso

del design come

strumento di creatività e

di innovazione. Il

progetto consiste in una

serie di attività sul

territorio destinate sia ai

policy maker sia alle

pubbliche

amministrazioni e alle

imprese quali potenziali

beneficiari del design per

la creazione di nuove

politiche pubbliche,

prodotti o servizi

(pubblici e privati). Esiste

anche un sito web che si

può visitare al seguente

indirizzo:

www.designforeurope.eu

.

Un altro interessante

progetto è “Sparks”: è

finanziato dal

programma Horizon

2020 e prevede

l’organizzazione di una

mostra scientifica

I finanziamenti europei per nel settore del design e

delle industrie creative

Finlandia, Francia e via

dicendo: entrare in

contatto con altre best

practice può essere una

fonte importante

d’ispirazione e di

apprendimento.

Inoltre, la progettazione

europea spesso facilita

l’accesso a lungo termine

ai finanziamenti: i primi

tentativi possono essere

fallimentari, ma il fatto

stesso di entrare a far parte

di una rete di contatti o di

consorzi con enti che

potrebbero diventare

partner potenziali per

progetti futuri, rende più

semplice lo sviluppo di

progetti nei programmi

successivi. Sia perché si

hanno già i contatti, sia

perché si capisce cosa

significa far parte di un

progetto europeo.

Avrebbe un consiglio da

dare a chi muove i primi

passi in un contesto

europeo?

Innanzitutto è necessario

capire come funzionano i

bandi e per questo risulta

molto utile partecipare alle

sessioni informative

organizzate dagli enti di

gestione dei vari

(Continua da pagina 7)

Pagina 8 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

programmi. I siti ufficiali

sono fonti d’informazione

importanti ma possono

risultare complicati da

consultare, se prima non

si ha un’idea chiara di

cosa si stia cercando.

Per questo uffici come il

vostro (Ufficio di

collegamento a Bruxelles/

€uro–Helpdesk/Europe

Direct n.d.r.) ricoprono un

ruolo chiave, perché

fanno da ponte fra gli

operatori del territorio e

la dimensione europea.

Per realtà molto piccole,

Bruxelles può essere

molto complessa e

dunque lo scambio di

informazioni è molto

importante. Ci sono

inoltre agenzie come la

nostra che offrono diversi

tipi di servizi per enti e

imprese, tra cui dare

consigli su come

prepararsi alla

partecipazione a un

bando europeo o aiutare

nella fase di scrittura del

progetto e di creazione

del consorzio.

Ci potrebbe

illustrare un paio di

esempi pratici di

progetti che

potrebbero essere

finanziati

Parlamento europeo, che

le hanno commissionato

diversi studi (dal “The

Economy of Culture in

Europe” nel 2006 per la

Commissione europea,

fino al più recente

“Feasibility study on data

collection and analysis in

the cultural and creative

sectors in the EU” del

2015, per la medesima

istituzione). KEA si

occupa anche di

consulenza strategica a

livello regionale e locale.

http://www.keanet.eu// Cliccando sulle immagini è possibile

raggiungere i link ai diversi canali.

itinerante che coinvolge 29

Paesi (tutti i membri dell’UE

e la Svizzera). Lo scopo è di

promuovere un nuovo

modo di fare ricerca

scientifica e innovazione,

che sia più attento ai

bisogni della società (la

cosiddetta Responsible

Research and Innovation –

RRI). Il progetto è

innovativo in quanto

prevede la sperimentazione

di nuovi format

partecipativi (science cafés,

scenario workshops, ecc.)

nonché la combinazione di

elementi di tipo artistico,

interattivo e creativo che

permettano un maggiore

coinvolgimento del grande

pubblico nei temi

scientifici. Si instaura

quindi una proficua

collaborazione fra mondo

scientifico e mondo

artistico e creativo: gli

artisti son coinvolti fin dal

principio nell’ideazione

della mostra, insieme ai

musei della scienza e ai

centri di ricerca scientifica

(www.sparksproject.eu).

*KEA ha collaborato fra

l’altro con molti enti

pubblici e privati, in

particolare con la

Commissione europea e il

(Continua da pagina 8)

Pagina 9 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

Il gruppo “Creative Europe” su Facebook

europeo, nazionale e

regionale. Il supporto alle

industrie culturali e

creative, nell’ottica della

promozione della crescita

e della creazione di nuovi

posti di lavoro, viene

ribadito anche nella

Comunicazione

“Promoting cultural and

creative sectors for

growth and jobs in the

EU“ (Promuovere i settori

culturale e creativo per la

crescita e l’occupazione

in Europa, 2012) della

Commissione, al fine di

rafforzare l’arricchimento

reciproco fra i diversi

settori.

Gli ambiti di attività si

concentrano sul ruolo

strumentale del design

nel raggiungimento degli

obiettivi politici europei,

come ad esempio in

Horizon 2020, COSME e

nei fondi strutturali per il

periodo 2014-2020.

L’obiettivo è di ridurre il

divario fra le regioni più

avanzate e quelle che, al

contrario, hanno

sviluppato in misura

minore l’utilizzo

dell’innovazione design-

oriented.

Il documento “Design for

Growth and

Prosperity” (“Design per la

Crescita e il benessere”,

EDLB, 2010) definisce il

design come “attività

innovativa orientata alla

persona, attraverso la

quale vengono sviluppati

prodotti e servizi utili e

desiderabili”.

Nell’ambito di questo

piano di azione sono

stati individuati tre campi

di attività strategici:

1. Creazione delle

condizioni generali e

sviluppo delle

competenze per

stimolare una politica

efficiente nell’ambito

dell’innovazione

orientata al design:

Sostegno al ruolo del

design nell’innovazione e

sua promozione presso i

rappresentanti politici in

tutta Europa;

Misurazione

dell’impatto economico

del design e del suo ruolo

rispetto ad altri elementi

economici immateriali

nella creazione di valore

aggiunto;

Utilizzo di strumenti di

design nella ricerca

multidisciplinare e nei

programmi di

innovazione che

affrontano sfide

complesse;

Sviluppo di competenze

e utilizzo di innovazione

Pagina 10 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

Action Plan for Design-Driven Innovation

sfruttare il potenziale

dell’innovazione design-

oriented e di rafforzare il

collegamento tra design,

innovazione e

competitività. La

Commissione si è inoltre

rivolta allo "European

Leadership Board

Design” (EDLB), un gruppo

di 15 esperti del settore,

che provengono

dall’industria, dalle piccole

e medie imprese (PMI), dai

centri per l’innovazione

nazionali e regionali e dal

mondo accademico: a

questo gruppo è stato

chiesto di avanzare

proposte su come

integrare, nell’ambito delle

politiche per l’innovazione,

il design, un’innovazione

orientata all’utente e altri

fattori non tecnologici.

Il EDLB é convinto che la

maggior parte delle

aziende europee possano

trarre vantaggio

dall’utilizzo del design

come strumento di

innovazione.

Nel 2013, come risposta a

queste due iniziative, la

Commissione ha

pubblicato il cosiddetto

“Action Plan”, con

l’obiettivo di accelerare

l’inclusione del design

nelle politiche per

l’innovazione a livello

(Continua da pagina 1)

Pagina 11 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

nella ricerca e nello

sviluppo, al fine di

promuovere in maniera

più efficace quegli utilizzi

commerciali ed economici

che traggono profitto in

misura maggiore dal

forte orientamento verso

l’utente;

Identificazione delle

esigenze legate

all’attualizzazione della

protezione della proprietà

intellettuale per i beni

immateriali.

3. Promozione e utilizzo

del design per il

rinnovamento del

settore pubblico:

Rafforzamento del

design strategico e

implementazione di

direttive per

l’ammodernamento del

settore pubblico (nello

sviluppo dei prodotti

informativi e nella

formazione dei lavoratori

del settore pubblico);

Rafforzamento della

ricerca e dello sviluppo di

innovazione orientata al

design per un servizio

pubblico più efficiente e

user-friendly;

Promozione

dell’apprendimento

reciproco e della

cooperazione fra gli attori

del settore pubblico,

rivolgendo l’attenzione

soprattutto alle soluzioni

basate sul design.

orientata al design

nell’istruzione scolastica e

nella formazione;

Promozione di uno

scambio continuo di

informazioni tra i gruppi

di interesse che fanno

riferimento alle politiche

sull’innovazione orientata

al design.

2. Attuazione e

applicazione di azioni

politiche nel settore

industriale, al fine di

rafforzare la

competitività europea:

Promozione

dell’innovazione orientata

al design nelle imprese di

tutta Europa;

Rafforzamento della

capacità delle PMI europee

di utilizzare il design come

strumento strategico per

realizzare prodotti e servizi

dotati di maggiore

usabilità;

Aumento della

cooperazione fra le

imprese che ritengono un

investimento nel design un

vantaggio competitivo;

Promozione di nuove

strategie e pratiche

innovative che portino alla

creazione di nuovi modelli

di business;

Integrazione del design

(Continua da pagina 10)

€uro—Helpdesk

Pagina 12 €uro—Helpdesk, Novembre/2015

€uro-Helpdesk

[email protected]

I servizi offerti dall’€uro-Helpdesk

di scrittura di un progetto

europeo e sulla ricerca dei

partner per costruire un

consorzio forte e vincente.

Gli inviti a presentare

proposte della Commissione

europea vengono

regolarmente pubblicati

durante l’anno. L’€uro-

Helpdesk ti tiene informato

con le ultime notizie e gli

aggiornamenti sullo stato

delle iniziative europee nei

tuoi campi di interesse.

Nelle prossime edizioni della

newsletter verranno di volta

in volta analizzati i diversi

programmi e le opportunità

fornite da ciascuno di essi.

Verranno inoltre ospitati gli

interventi di esperti che

approfondiranno diversi

aspetti dei progetti europei.

A chiusura di ogni

newsletter inoltre verrà

pubblicato lo scadenziario

con i bandi per gli inviti a

presentare proposte aperti

dalle diverse Direzioni

Generali nel mese

precedente.

Il monitoraggio può essere

scaricato dalle pagine web

http://alpeuregio.org/

index.php/it/finanziamenti-

europei/euro-helpdesk e

http://www.provincia.bz.it/

europa/it/scadenziario.asp .

Il primo passo per realizzare

un nuovo progetto è la

conoscenza delle molteplici

opportunità a disposizione

delle imprese e degli enti.

L’€uro-Helpdesk organizza

InfoDays, conferenze e

seminari per illustrare i

programmi europei e le linee

di finanziamento che

supportano

l’internazionalizzazione e

l’accesso a nuovi mercati.

Attraverso lo sportello potrai

accedere a corsi di

formazione sui fondi europei

a gestione diretta, sulle

modalità di reperimento delle

informazioni, sulle tecniche

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