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Cremona Numero 1 Febbraio 2012 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.signoreesignori.it Se millequattrocento vi sembran tanti A pagina 2 No al rigore a senso unico A pagina 3 Le pensioni nel 2012 A pagina 9 “Vogliamo essere un punto di riferimentoIntervista a Pesenti A pagina 11 Contrastare l’evasione fiscale A pagina 11 Anziano a chi? L’Auser si racconta A pagina 12 Anno nuovo vita vecchia A pagina 12 Al governo Monti diciamo: “Non è questa l’equità invocata” di Roberto Carenzi - Segretario generale Spi Cremona Equità e giustizia sociale sempre e per tutti, è ciò che chiedevamo, chiediamo, chie- deremo. La chiedevamo al governo Berlusconi e, per questo, lo abbiamo lunga- mente osteggiato facendoci interpreti dei disagi e delle necessità della gente che rap- presentiamo e più in genera- le delle esigenze di tutti i cittadini. Oggi in piena emergenza eco- nomica con il Paese ad un passo dall’intraprendere la strada della recessione, con migliaia di lavoratori in cas- sa integrazione e/o in mobi- lità o peggio licenziati, con centinaia di aziende in crisi, con un tasso di disoccupa- zione altissimo, non intrave- diamo discontinuità con le scelte fatte dal Governo ne- gli ultime tre anni. Chiedevamo di tamponare l’emergenza e nel contempo creare nuove misure di risa- questa una politica che af- fronta un periodo ove ci sa- ranno sacrifici da fare e as- sunzioni di responsabilità da parte di tutti. Un altro tipo d’intervento avrebbe potuto generare an- che le risorse, non solo per il contenimento del deficit pub- blico, ma anche per effet- tuare politiche più aggressi- ve tese al rilancio dell’occu- pazione. Continuare a prelevare risor- se dalla popolazione che gior- no dopo giorno vede restrin- gersi sia i livelli di reddito sia il numero di coloro che pos- siedono reddito non può portare da nessuna parte, oc- corre quindi allargare la base occupazionale e che conse- guentemente può pagare tas- se e far circolare il denaro so- stenendo la domanda interna. Da qui la paura di migliaia di famiglie, di pensionati e di la- www.lomb.cgil.it/spibg (Continua a pagina 2) namento, sviluppo e redistri- buzione della ricchezza. Stia- mo assistendo in questi gior- ni alla più classica delle poli- tiche dei due tempi, ove i sa- crifici si devono fare subito ma non in egual misura e poi, forse, si vedranno politi- che che tengano conto delle nostre richieste e delle nostre necessità. Una politica dei due tempi ove fra l’altro i due tempi riguardano solo i ceti medio-bassi e medi. Questa non è l’equità da noi invocata, non può essere Il 7 dicembre 2011, con Cisl e Uil, davanti alla Prefettura di Cremona per manifestare il nostro dissenso verso le misure annunciate dal governo. La manovra Monti, improntata al rigore e all’equità, ha colpito in primis – ancora una volta – lavoratori e pensionati. Come Spi riteniamo sbagliato agire a senso unico e chiediamo un confronto serrato al governo perché operi seriamente anche contro l’evasione fiscale, la criminalità, la corruzione, i privilegi. I dettagli sulla manovra Monti in pagina 4 - 5 La cinghia si fa sempre più stretta

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Page 1: La cinghia si fa - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · sibili a Monti, il quale in que-sto modo dimostrerebbe che il suo è un vero governo tec-nico,

Cremona

Numero 1Febbraio 2012

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.signoreesignori.it

Se millequattrocentovi sembran tanti

A pagina 2

No al rigore a senso unico

A pagina 3

Le pensioni nel 2012

A pagina 9

“Vogliamo essereun puntodi riferimento”Intervista a Pesenti

A pagina 11

Contrastarel’evasione fiscale

A pagina 11

Anziano a chi?L’Auser si racconta

A pagina 12

Anno nuovovita vecchia

A pagina 12

Al governo Monti diciamo:“Non è questa l’equità invocata”

di Roberto Carenzi - Segretario generale Spi Cremona

Equità e giustizia socialesempre e per tutti, è ciò chechiedevamo, chiediamo, chie-deremo. La chiedevamo algoverno Berlusconi e, perquesto, lo abbiamo lunga-mente osteggiato facendociinterpreti dei disagi e dellenecessità della gente che rap-presentiamo e più in genera-le delle esigenze di tutti icittadini.Oggi in piena emergenza eco-nomica con il Paese ad unpasso dall’intraprendere lastrada della recessione, conmigliaia di lavoratori in cas-sa integrazione e/o in mobi-lità o peggio licenziati, concentinaia di aziende in crisi,con un tasso di disoccupa-zione altissimo, non intrave-diamo discontinuità con lescelte fatte dal Governo ne-gli ultime tre anni.Chiedevamo di tamponarel’emergenza e nel contempocreare nuove misure di risa-

questa una politica che af-fronta un periodo ove ci sa-ranno sacrifici da fare e as-sunzioni di responsabilità daparte di tutti.Un altro tipo d’interventoavrebbe potuto generare an-che le risorse, non solo per ilcontenimento del deficit pub-blico, ma anche per effet-tuare politiche più aggressi-ve tese al rilancio dell’occu-pazione.Continuare a prelevare risor-se dalla popolazione che gior-no dopo giorno vede restrin-gersi sia i livelli di reddito siail numero di coloro che pos-siedono reddito non puòportare da nessuna parte, oc-corre quindi allargare la baseoccupazionale e che conse-guentemente può pagare tas-se e far circolare il denaro so-stenendo la domanda interna.Da qui la paura di migliaia difamiglie, di pensionati e di la-

www.lomb.cgil.it/spibg(Continua a pagina 2)

namento, sviluppo e redistri-buzione della ricchezza. Stia-mo assistendo in questi gior-ni alla più classica delle poli-tiche dei due tempi, ove i sa-crifici si devono fare subitoma non in egual misura epoi, forse, si vedranno politi-

che che tengano conto dellenostre richieste e delle nostrenecessità. Una politica deidue tempi ove fra l’altro idue tempi riguardano solo iceti medio-bassi e medi. Questa non è l’equità da noiinvocata, non può essere

Il 7 dicembre 2011, con Cisl e Uil, davanti alla Prefettura di Cremona permanifestare il nostro dissenso verso le misure annunciate dal governo.

La manovra Monti,improntata alrigore e all’equità,ha colpito in primis– ancora una volta –lavoratori epensionati.Come Spi riteniamosbagliato agire a senso unico e chiediamo unconfronto serrato al governo perchéoperi seriamenteanche control’evasione fiscale, la criminalità, la corruzione, i privilegi.

I dettagli sulla manovra Monti in pagina 4 - 5

La cinghia si fasempre più stretta

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Page 2: La cinghia si fa - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · sibili a Monti, il quale in que-sto modo dimostrerebbe che il suo è un vero governo tec-nico,

2Cremona

“1403 euro lordi. La cifra fa-

tale ha fatto nascere alla

fine del 2011 una nuova

categoria di pensionati che

sipotrebbe definire, – scher-

zosamente ma non troppo,

perché in realtà la cosa non

è divertente – dei “desapa-

recidos della perequazione”.

Una parola, perequazione,

che già era un po’ preten-

ziosa nel definire lo scarso

adeguamento all’inflazione

previsto a gennaio per le

pensioni. In realtà non ha

mai perequato un bel nien-

te! È infatti assodato che le

nostre pensioni, in poco più

di quindici anni, hanno

perso un terzo del loro pote-

re d’acquisto…”

Con queste parole il compa-gno Gino Felisari, collabo-ratore assiduo di questo no-stro giornale, esprime tutto ilsuo sdegno per una misurache ritiene iniqua e della qua-le percepisce tutta l’ingiusti-zia. Come non essere d’ac-cordo con lui?Infatti nonostante il sempli-ce trascorrere degli anni siastato già di per sè elemento

di svalutazione del valorereale delle pensioni, a mala-pena in parte tutelato dal si-stema di perequazione au-tomatica, chi oggi supera an-che di pochissimo quel limi-te lordo delle “tre minime”non avrà per due anni i co-siddetti aumenti perequativi.

In compenso dovrà cometutti far fronte alla non in-differente crescita delle im-poste locali e delle addizio-nali Irpef, al lievitare deiprezzi anche dei generi diprima necessità, all’aumentodelle tariffe dei servizi socialie sanitari e, se è proprietario

della sua abitazione, dovràreintrodurre nei suoi doverianche il pagamento dell’Ici-Imu.Se poi non interverranno mi-sure compensative che neraffreddino la progressione,la mancata indicizzazioneprodurrà, per effetto del tra-scinamento, un prelievo di di-verse migliaia di euro in po-chi anni.Una vera e propria patrimo-niale sui redditi medio bassi,anzi ormai più bassi chemedi! Sono i redditi di chi asuo tempo ha lavorato nellefabbriche, negli uffici, nellescuole, nei servizi… e che hacontribuito, con il suo lavoro,a far crescere questo Paese.Intendiamoci: non ci spa-ventano i sacrifici, se questaè la condizione per salvare ilpaese e ricostruire un futuroper tutti noi anziani e giova-ni, per chi lavora e per chideve trovare un lavoro. Maquello che si è fatto sullepensioni non è né equo, négiusto, è troppo anche per ilnostro senso di responsabili-tà e aggiunge ulteriore pe-

santezza al prezzo che i la-voratori, le donne e i giovanistanno pagando al posto dicoloro che detengono più omeno legalmente patrimoniimmensi o lucrano redditipiù o meno legittimi di sva-riate centinaia di migliaia dieuro, ancora oggi tutelati e di-fesi da quelle forze politichedel centro destra che ci han-no condotto a questi punti didissesto economico e mora-le. È possibile attenuare la pe-santezza di queste misure e ri-stabilire una dimensione piùequa degli sforzi per usciredalla grave crisi che ci atta-naglia? Crediamo di sì, il per-corso non sarà ne breve né fa-cile (quando mai lo è stato?)ma, per ciò che ci riguarda di-rettamente come pensionati,si tratta di rivendicare con for-za sia il mantenimento delmeccanismo perequativo siala trasformazione del bloccodell’indicizzazione in un pre-lievo di scopo limitato aglianni 2012 e 2013 così da evi-tare il trascinamento di que-sta penalizzazione per tutta lavita. ■

Se millequattro vi sembran tanti...di Eli Lazzari - Segreteria Spi Cremona

Dalla prima paginaAl governo Monti diciamo: “Non è questa l’equità invocata”voratori che oggi diventa su-periore all’amarezza per i sa-crifici che siamo chiamati asostenere. Paure ed incer-tezze verso il futuro che fre-nano i livelli di spesa, affos-sando la domanda internacome ampiamente stanno di-mostrando le statistiche ed isondaggi d’opinione, oltre-chè naturalmente le rifles-sioni e le confidenze che ri-ceviamo dagli iscritti. Frena-te economiche che inesora-bilmente si abbattono sulcommercio e sull’alimentaree naturalmente su tutti i set-tori manifatturieri, che fannoregredire l’economia obbli-gando tutti quanti a fare iconti con la dura realtà, quel-la di una spirale involutiva checorre inesorabilmente verso

una possibile recessione.A questo punto mi chiedo: do-vevamo portare al Governo idocenti della Bocconi peruna formula che prima col-pisce i settore più numerosie più deboli per far cassa?Ciò rende più facile e piùsemplice avviare le riforme egli interventi per il lavoro?Prescindendo dai tempi degliinterventi politici, oggi siamodavanti ad una grossa re-sponsabilità, da una partequella di accettare una ricet-ta che possa farci restare inEuropa a testa alta riportan-do il Paese con i nostri sa-crifici ad una soglia accetta-bile di autorevolezza e credi-bilità, dall’altra permettere aMonti quanto non abbiamopermesso a Berlusconi, con il

rischio di diventare incoe-renti e quindi risultare pococredibili. Non possiamo di-menticare le giuste rivendi-cazioni ed i nostri principi, manon possiamo solo dire no ecorrere il rischio dell’ isola-mento politico.Per questo i nostri NO nonsono a prescindere, ma ar-gomentati e sostenuti conconsiderazioni fondate e giu-ste. Per il momento poi nonsiamo ancora una volta soli:Cisl e Uil condividono le po-sizioni sulle questioni ri-guardanti le tematiche pre-videnziali, anche se il lorocruccio più forte riguardapiù il metodo che il merito.Bonanni e Angeletti più chealtro vorrebbero da Monti ilriconoscimento di interlocu-tori privilegiati e quindi poteravere la prerogativa di se-dersi al confronto con il Pre-sidente del Consiglio per av-viare una vera concertazione.La Cgil invece chiede un pat-to di cittadinanza basato sul-la consapevolezza della gra-vità del momento, in cuiognuno (e sottolineo ognunoper significare tutti) in ma-niera responsabile mette a di-sposizione quanto gli è pos-sibile in via straordinaria

per fare la propria parte eduscire dalla crisi con nuoveopportunità di lavoro e non

esclusivamente con tagli. Il rigore diventa digeribilese accompagnato da veraequità e non dal modellooggi applicato che è quello difar cassa con le pensioni per-ché è più facile e più veloce.Siamo consapevoli che i sa-crifici sono necessari ma laconsapevolezza è anche quel-la di pretendere giustizia nelnon gravare in larga percen-tuale sulle pensioni medio-basse o su misure che pro-vocheranno aumenti di prez-zi e tariffe di prima necessi-tà per non renderci complicidi un allargamento della po-vertà.Non possiamo regalare allaLega di Bossi, correa del mal-governo che ci ha portato aldisastro, una battaglia che è

nostra, ma al contrario dob-biamo ricordare di chi sono levere responsabilità e di chi hacontribuito nel sostenerle.Contestualmente dobbiamorilanciare le nostre richiesteper l’immediato: aumentodell’intervento sui capitaliscudati fino al 5%, introdu-zione di un’ aliquota più altaper i redditi sopra i 75.000euro, una patrimoniale chevada oltre i generi di lusso euna vera lotta all’evasione. Misembrano obbiettivi acces-sibili a Monti, il quale in que-sto modo dimostrerebbe cheil suo è un vero governo tec-nico, in grado di decidereciò che la politica non ha vo-luto o saputo, e non un go-verno ombra della politicadella destra e del capitale. ■

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3Lombardia

Ticket: occorre introdurrecriteri di equità

di Claudio Dossi*

No al rigorea senso unico

di Anna Bonanomi*

Ci siamo lasciati alle spalle un difficile 2011. Il governo Ber-lusconi e la sua maggioranza, a causa di un’irresponsabile eprolungata sottovalutazione della crisi, hanno lasciato ilcampo. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano haindicato, alle forze politiche rappresentate in parlamento, inMario Monti il Presidente del Consiglio, che ha scelto la suasquadra di governo. Un governo di tecnici, che ha avuto la fi-ducia del parlamento. I partiti della maggioranza, esclusa laLega Nord, e quelli di opposizione hanno tutti sostenuto il go-verno Monti. Di fronte all’epilogo dell’esperienza berlusconiana,sarebbe stato naturale indire le elezioni anticipate, ma la cri-si economica e finanziaria nel nostro paese era così grave daaffermare che eravamo giunti sull’orlo del fallimento, per que-ste ragioni la maggioranza dei partiti rappresentati in parla-mento ha aderito all’invito del Capo dello Stato e ha sostenutoquesta scelta. A distanza di due mesi dall’insediamento del nuo-vo Governo possiamo dire di aver riconquistato il nostro ruo-lo sulla scena europea e mondiale, ma la situazione di tanti pae-si europei compreso il nostro rimane molto grave. L’Europaè chiamata a scelte urgenti che abbiano il segno dello sviluppo,della crescita e del lavoro e non solo quelle dei tagli allo sta-to sociale e al lavoro. Nel nostro paese i consumi sono fermi,la produzione bloccata, l’occupazione, soprattutto quellagiovanile, precipita. La pesante manovra varata prima di Na-tale ci ha allontanato dal precipizio, ma troppi sacrifici sonostati chiesti ancora una volta a lavoratori e pensionati che nonhanno mai mancato di dare il loro contributo, anziché far pa-gare chi è più ricco o agiato. Abbiamo ribadito senza tenten-namenti che è necessario mettere i conti a posto ma questodeve essere fatto con più giustizia e più equità. Per queste ra-gioni ci siamo battuti e ci batteremo affinchè sia garantito l’in-cremento delle pensioni al reale costo della vita, sia reso piùgraduale l’innalzamento dell’età per andare in pensione, in par-ticolare per le donne, e si esentino dal pagamento delle nuo-ve tasse sulla casa le fasce di anziani più deboli. Voglio, an-che, ricordare che abbiamo giudicato sbagliato il rigore a sen-so unico perché equità e sviluppo continuano a rappresenta-re le priorità su cui chiederemo un confronto serrato con ilGoverno. Chiediamo di proseguire con azioni concrete con-tro l’evasione fiscale non solo per garantire giustizia, equitàma soprattutto risorse necessarie per rilanciare prima di tut-to l’economia. Vanno combattute con determinazione la cri-minalità e la corruzione, vere e proprie zavorre per la ripre-sa economica. Vanno aboliti i privilegi nel rispetto di tutti co-loro che pur avendo un reddito limitato compiono grandi sa-crifici per mantenere un tenore di vita dignitoso, dando nelcontempo il loro sostanziale contributo per portare fuori dal-la crisi il nostro paese. Insomma serve il rilancio dell’econo-mia e dello sviluppo per aumentare le opportunità di lavoroper giovani e donne, rendere meno precario il lavoro e garantirea chi lo perde la giusta copertura economica. Serve più equi-tà per lavoratori e pensionati, il cui carico fiscale è diventa-to talmente alto da mettere a rischio la possibilità di consu-mare il necessario per vivere con dignità. Serve più Europaunita, consapevole delle grandi sfide che ci riserva il futuro,pronta a competere con i grandi paesi che nel mondo stannocrescendo e diventando i nuovi protagonisti del futuro. Pen-so che noi e tutto il paese sarà capace di affrontare questa nuo-va sfida per dare un futuro più certo a noi e alle nuove gene-razioni. ■ *Segretario generale Spi Lombardia

Anche nella nostra regioneuna serie di prestazioni, chevanno dal ricovero in dayhospital alla erogazione am-bulatoriale, saranno soggetteal pagamento del ticket.Già nel 2011 alcune presta-zioni erano state trasferite,senza il pagamento di ticket.Ora invece in parte ciò cam-bia, poiché la Regione Lom-bardia, aumenta la quantità diprestazioni trasferite a livel-lo ambulatoriale (prestazio-ni sia mediche, chirurgiche edi riabilitazione) assogget-tandole così al pagamentodel ticket.Come Spi siamo preoccupa-ti di queste decisioni, in unmomento economicamenteparticolare, comporterannoun aumento significativo del-la spesa a carico dei pensio-

nati, provvedimento, che siaggiunge a quello già avutonel luglio 2011.Questo ci spinge a dire cheoccorre anche in Lombar-dia, così come in altre regio-ni si è fatto, trovare elemen-ti di maggior equità nellacompartecipazione, equitàche tenga conto, non solo delvalore della prestazione, maanche delle condizioni eco-nomiche degli assistiti, veri-ficando redditi e patrimonio.Nelle scorse settimane ci sia-mo mossi nei confronto del-l’assessorato alla Sanità, perevitare che il tema dell’esen-zione dei ticket si affrontas-se anche nel 2012, col calva-rio di interminabili file aglisportelli e abbiamo suggeri-to alla Regione di richiamareal rinnovo esclusivamente

coloro che hanno avuto va-riazioni reddituali.La proposta è stata accetta-ta e così la Regione Lom-bardia nel rispetto degli ac-cordi presi con il sindacatoha emanato una circolare indata 13 dicembre 2011, checonferma la validità delle au-tocertificazioni per l’esen-zione ai ticket per motivi direddito.Quindi non vi è più la neces-sità per i cittadini di recarsipresso gli uffici delle Asl perottenere una nuova certifi-cazione di esenzione, macontinua a valere l’esistente,purché non vi sia alcuna mo-difica di reddito.È bene però sapere che incaso di dichiarazioni non ve-ritiere, si è soggetti a sanzio-ne. ■ *Segretario Spi Lombardia

Le categorie esenti dal pagamento del ticket per redditoIl nuovo sistema di esenzione dal pagamento del ticket per età e reddito è composto da otto categorie.La maggior parte delle stesse prevede per il cittadino l’esenzione dal ticket sia per le visite specialistiche,sia per l’acquisto di farmaci. Alcune categorie di esenzione si riferiscono solo alle visite specialistiche.Di seguito la nuova codifica regionale che deve obbligatoriamente essere messa dal medico di base sullaricetta per avere diritto all’esenzione:

Nuova codificaCondizioni certificate da Ministero economia e finanza(MeF) o autocertificate in Asl

Codice esenzione Descrizione codice Validità del codice Validità del codice

e provenienza Esenzione in ambito specialistica in ambito

farmaceutico

EO1 (da MeF/ Cittadini di età superiore a 65 anni appartenenti Si Noautocertificazione ad un nucleo familiare con reddito complessivo Validità nazionale e in Asl) non superiore a 36.151,98 euro regionaleEO5 Cittadini di età superiore a 65 anni appartenenti Si No(autocertificazione ad un nucleo familiare con complessivo reddito Validità regionalein Asl) compreso tra 36.151,98 euro e 38.500,00 euro

E02 Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti Si Si(autocertificazione ad un nucleo familiare con un reddito complessivo Validità nazionale e Validità regionale in Asl) inferiore a 8.263,31 euro incrementato regionale

a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico

EO9 Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti Si Si(autocertificazione ad un nucleo familiare con un reddito complessivo Validità regionale Validità regionalein Asl) superiore a 8.263,31 euro incrementato

a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico

E08 Lavoratore/trice in mobilità (DGR n. 10804/2009) Si Si(autocertificazione e loro familiari fiscalmente a carico senza limiti Validità regionale Validità regionalein Asl) di reddito, per la durata della condizione

Lavoratore/trice in Cassa integrazione straordinaria(DCR n. 10804/2009) e loro familiari fiscalmente a carico, senza limiti di reddito per la durata della condizione Lavoratore/trice in Cassa integrazione in deroga(DGR n. 10804/2009) e loro familiari fiscalmente a carico, senza limiti di reddito, per la durata della condizione

Condizione registrata automaticamente in Anagrafe regionale

EE11 Soggetti minori di14 anni indipendentemente Si Si(0-14 anni tutti) dal reddito Validità regionale Validità regionale

Condizioni certificate da MEF

E04 Titolari di pensioni al minino di età superiore Si Si(da MEF) a 60 anni – e loro familiari a carico – con reddito Validità nazionale e Validità regionale

familiare: a 8.263,31 euro incrementato a regionale11362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico

E03 Titolari di pensione sociale Si No(da MEF) e loro familiari a carico Validità nazionale e (***)

regionale

(***) Per l’assistenza farmaceutica sono esenti solo i Titolari di pensione sociale.

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4Lombardia

fica per il pensionamento divecchiaia delle lavoratrici di-pendenti private iscritte al-l’Inps viene fissata nel 2012 a62 anni ed incrementerà pro-gressivamente di 18 mesi ogni2 anni fino a raggiungere 66anni a decorrere dal 1° gen-naio 2018. Per le lavoratrici au-tonome e per quelle iscrittealla gestione separata, invece,nel 2012 l’età per il pensiona-mento di vecchiaia viene fis-sata a 63 anni e 6 mesi ed au-menterà di un anno nel 2014,di un ulteriore anno nel 2016ed infine di altri 6 mesi nel2018, per raggiungere i 66anni. Purtroppo ai requisiti dietà previsti dalla manovra siaggiungono, con le scadenzetriennali dal 2013 e biennalidal 2019, gli incrementi au-tomatici legati alle speranzedi vita già introdotti da pre-cedenti norme. In presenza del requisito mi-nimo di contribuzione pari a20 anni, le lavoratrici dipen-denti nate nel 1952 potrannoandare in pensione di vec-chiaia, non prima di novembre2015, e le nate nel 1953 nonprima del gennaio 2020Dietro le pressioni sindacali, infase di trasformazione del De-creto Legge in legge è stata ap-portata una prima modificache introduce una deroga allanorma generale e per le nate

entro il 31.12.1952 è prevista

la possibilità di anticipare il

pensionamento a 64 anni

nel 2016 se in possesso dei 20

anni di contribuzione al 31

dicembre 2011.

Il meccanismo normativoideato porta a regime la nor-mativa già per le donne lavo-ratrici dipendenti nate nel

La manovra Monti-Fornero èun intervento radicale in ma-teria previdenziale che pe-nalizza i lavoratori e in par-ticolare modo le lavoratricidipendenti nonostante il fon-do pensioni lavoratori di-pendenti sia in attivo e il si-stema previdenziale italianoera definito il più sostenibilea livello europeo.Nonostante le pressioni eser-citate unitariamente dalleConfederazioni sindacali lerichieste di modifica avan-zate in materia pensionisticanon sono state recepite ne-anche in sede di conversionein legge.Il governo sottovalutando lacomplessità del sistema pre-videnziale ha voluto ridefinirela struttura del sistema pen-sionistico in tempi brevissimie con un provvedimento d’ur-genza, senza un reale con-fronto con le parti sociali e la-sciando dei buchi normativi.Siamo in attesa delle circolariministeriali e degli enti pre-videnziali per i chiarimentiche già abbiamo richiesto.La manovra fa salvi dal-

l’applicazione delle nuo-

ve norme i soggetti che

hanno già maturato entro

il 31 dicembre 2011 il di-

ritto a pensione di anzia-

nità o di vecchiaia, che con-servano il diritto al pensio-namento sulla base della nor-mativa vigente prima dell’en-trata in vigore delle norme epossono chiedere all’ente diappartenenza la certificazio-ne del diritto a pensione. Una particolare innovazioneriguarda i periodi di lavorosuccessivi al 2011 che saran-no calcolati, per tutti, con ilmetodo contributivo.

Hanno maturato il diritto apensioni entro il 31 dicembre2011:• i lavoratori dipendenti delsettore privato:- Vecchiaia: uomini e donneche hanno compiuto l’età pen-sionabile di vecchiaia, rispet-tivamente 65 anni e 60, inpossesso di almeno 20 anni dicontribuzione. Il requisitocontributivo può essere statoraggiunto con anzianità con-tributive non inferiori ai 15anni nel caso di autorizza-zione ai contributi volontariperima del 31.12.1992 e chealla stessa data aveva già ma-turato tale requisito contri-butivo (sono previste altrederoghe specifiche); - Anzianità: che hanno ma-turato i 40 anni di contribu-zione;che hanno maturato almeno60 anni di età, 35 anni di con-tribuzione e quota 96 (sommadi età e contribuzione);• i lavoratori dipendenti delsettore pubblico:- Vecchiaia. uomini e donneche hanno compiuto l’età pen-sionabile di vecchiaia, rispet-tivamente 65 anni e 61, inpossesso di almeno 20 anni dicontribuzione. Il requisito con-tributivo può essere stato rag-giunto con anzianità contri-butive non inferiori ai 15 anninel caso di autorizzazione aicontributi volontari prima del31.12.1992 e che alla stessadata aveva già maturato talerequisito contributivo;- Anzianità: che hanno ma-turato i 40 anni di contribu-zione; che hanno maturato al-meno 60 anni di età, 35 annidi contribuzione e quota 96(somma di età e contribu-zione);

• i lavoratori autonomi (siintendono anche quelli chehanno parte di contribuzioneda lavoro dipendente):- Vecchiaia: uomini e donneche hanno compiuto l’etàpensionabile di vecchiaia, ri-spettivamente 65 anni e 61, inpossesso di almeno 20 anni dicontribuzione. Il requisitocontributivo può essere sta-to raggiunto con anzianitàcontributive non inferiori ai15 anni nel caso di autoriz-zazione ai contributi volon-tari prima del 31.12.1992 eche alla stessa data aveva giàmaturato tale requisito con-tributivo;- Anzianità: che hanno ma-turato i 40 anni di contribu-zione; che hanno maturato al-meno 61 anni di età, 35 annidi contribuzione e quota 97(somma di età e contribu-zione);I nuovi requisiti non trovanoapplicazione, anche se per-fezionati dopo il 31 dicembre2011 (ma comunque entro il2015), anche per le lavoratriciche conseguono la pensionesulla base di un’anzianitàcontributiva di almeno 35anni e di un’età di almeno 57anni se dipendenti e di al-meno 58 se autonome e cheoptano per il calcolo contri-butivo. Questo calcolo com-porta un trattamento econo-mico molto meno favorevo-le rispetto al calcolo retribu-tivo.Tutti questi lavoratori pos-sono conseguire la pensioneall’apertura della finestra chesi colloca per i lavoratori di-pendenti trascorsi 12 mesidalla data di maturazione deirequisiti e per i lavoratoriautonomi trascorsi 18 mesi.

Le novità della manovraMontiIl pro-quota contributivoper tuttiLa quota di pensione relativaalla contribuzione maturata adecorrere dal 1° gennaio 2012verrà, in ogni caso, calcolatacon il sistema contributivo.Questo significa che per tuttii lavoratori anche con più di 18anni di contribuzione al 1995al quale fino a 2011 spettava ilcalcolo esclusivamente retri-butivo (cioè sulle retribuzionedegli ultimi anni di lavoro;mediamente 10) il calcolo del-la pensione verrà determina-to con il sistema misto e cioè: • con le regole del sistema re-tributivo per la quota di pen-sione relativa alla contribu-tiva maturata fino al 31 di-cembre 2011; • con le regole del sistemacontributivo per la quota dipensione relativa all’anzia-nità contributiva maturatadal 1° gennaio 2012. Con l’estensione del metodo dicalcolo contributivo in pro-quota a tutti i lavoratori, vie-ne meno il limite massimo direndimento pensionistico. In-fatti, l’anzianità contributivaeccedente i 40 anni maturatadal 1° gennaio 2012 sarà, co-munque, valutata ai fini delladeterminazione del tratta-mento pensionistico.Pensione di vecchiaiai nuovi requisitiÈ l’intervento più gravoso emeno graduale della manovra,cos’ì come era successo per ledonne del settore pubblico. Le donne del settore pubbli-co avevano un’età pensiona-bile di 61 anni per l’anno2011. Dal 2012 questa si in-nalza a 65 anni. L’età anagra-

Un provvedimento per niente equoLa manovra Monti e l’intervento sulle pensioni

(Continua a pagina 5)

Nuove modalità di pagamento delle pensioni superiori ai 1.000 euro

Il governo ha stabilito che tut-ti i pagamenti in contanti,comprese le pensioni, nonpossono superare il limitedi 1.000 euro. Sulla base diquesta disposizione l’Inps in-vierà una lettera a tutti colo-ro che ricevono dall’Istitutoun pagamento a titolo di pen-sione, indennità o renditaInail d’importo mensile nettocomplessivamente superiorea 1.000 euro, e li inviterà adutilizzare modalità alternati-ve per riscuotere la pensione,come ad esempio l’aperturadi conti correnti, o libretti di

risparmio alle Poste o in ban-ca, entro il 7 marzo prossimo.Abbiamo già espresso un giu-dizio negativo su questo prov-vedimento che crea preoc-cupazione per migliaia dipensionati costringendoli amodificare le modalità di ri-scossione della pensione cre-ando loro più problemi chebenefici. È corretto tracciarei pagamenti per combatterel’evasione fiscale, ma nonera il caso di coinvolgere ipensionati. Anche perchél’apertura di un conto cor-rente vuol dire costi in più,

nonostante sia prevista ladefinizione, entro tre mesi, diuna formula di conto cor-rente base semplice e gra-tuito.Questa nuova modalità con-tribuisce a mettere al riparodai rischi che derivano dallacircolazione di denaro con-tante, dai raggiri e rapine adanno dei pensionati quandovanno a riscuotere la pen-sione ma sappiamo ancheche gli anziani, soprattuttoquelli soli, hanno poca di-mestichezza con Iban, ban-comat, carte di credito, spe-

se e tassi. Per tutte queste ra-gioni abbiamo aperto un con-fronto con l’Inps affinchè sitrovino le giuste soluzioniper venire incontro a coloroche dovessero superare oc-casionalmente i 1.000 euro eper coloro che si trovano inparticolari condizioni di dif-ficoltà come ad esempio lepersone non autosufficienti.Ci stiamo attivando, con le al-tre organizzazioni dei sinda-cati pensionati, per attivareun confronto con le Poste Ita-liane e l’associazione delleBanche Italiane affinché non

ci siano costi aggiuntivi acarico dei pensionati per ef-fetto di questo provvedi-mento. Inoltre, come orga-nizzazioni sindacali dei pen-sionati abbiamo chiesto dimantenere comunque il pa-gamento in contanti nel li-mite massimo stabilito per isoggetti che lo richiedano,fermo restando l’accreditodel rimanente. Vi terremo in-formati sugli ulteriori svi-luppi di questi confronti e perqualsiasi informazione po-trete rivolgervi alle nostresedi. ■ A.B.

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5Lombardia

sulti inferiore all’importo di 1,5volte l’importo dell’assegnosociale relativo all’anno delpensionamento;• all’età di 70 anni, indipen-dentemente dalla maturazio-ne dei 20 anni di contribuzio-ne e dall’importo della pre-stazione. Il pensionamentoanticipato a partire dai 63sembra invece essere preclu-so, sulla base della formula-zione della norma, ai sogget-ti con accredito contributivoprecedente al 1° gennaio 1996,e che per ususfruire di questatipologia di pensionamentodovrebbero optare per il si-stema contributivo.Assegno socialei nuovi requisiti di etàI requisiti di età per l’assegnosociale erano già stati legati daprecedenti norme agli incre-menti legati all’innalzamentodelle aspettative di vita.La nuova norma ha previstoche dal 1° gennaio 2018, l’etàper il diritto all’assegno socialeviene aumentato di un anno.Di fatto dal 2018 il requisito dietà è lo stesso per il diritto apensione di vecchiaia.Tale requisito vale, anche,come limite per le prestazio-ni in favore degli invalidi civi-li e dei non udenti. In altre pa-role le prestazioni in favore de-gli invalidi civili saranno tra-sformate in assegno socialenon più a 65 anni ma al com-pimento dell’età anagraficarichiesta per il diritto all’as-segno sociale.

La rivalutazione delle pensioni negli anni 2012 e 2013È la norma più odiosa dellamanovra. La legge abrogaprecedenti regole con vali-dità temporanee e riduce laperequazione alla sola primafascia. La norma avrà valo-re per gli anni 2012 e 2013.Dal 2014 si ritornerà allanormativa generale.Ciò vuol dire che nel 2012 itrattamenti pensionistici diimporto complessivo supe-riore a 1.405,05 euro lordimensili non saranno rivalu-tati. È prevista una norma disalvaguardia per le pensio-ni di importo compreso tra3 volte il trattamento mini-mo Inps e il medesimo im-porto incrementato della ri-valutazione automatica. Intal caso l’aumento di riva-lutazione automatica è co-munque attribuito fino aconcorrenza del predettolimite di 3 volte il tratta-mento minimo maggioratodell’aumento di perequa-zione pari a 1.441,58. ■

1953 che potranno andare inpensione non prima del 2020.Per le donne lavoratrici auto-nome o parasubordinate, natenei primi mesi del 1952, la pri-ma decorrenza utile sarà a par-tire dal settembre 2018 men-tre la normativa si applicheràa regime già per le nate a par-tire da giugno 1952. Non sonopreviste deroghe. Il balzo ini-ziale di 2 o 3 anni e mezzo pre-visto per il 2012 e l’ulteriore in-cremento automatico fa venirmeno ogni gradualità. Le or-ganizzazioni sindacali non ri-tengono chiusa la partita inmateria pensionistica e hannochiesto al governo di ripristi-nare criteri di graduialità verisia per le pensioni di vec-chiaia che per le anzianitàcon le quote.Pensione di anzianitàLa nuova normativa aboliscela pensione di anzianità a par-tire dal 2012. In sostituzioneviene introdotta la pensioneanticipata. Viene introdottauna sola salvaguardia per i la-voratori dipendenti del setto-re privato che nel 2012 matu-reranno i requisiti di età con-tribuzione e quota (minimo 60anni, 35 anni di contribuzionee quota 96). Per loro la de-correnza della pensione è fis-sata al compimento di 64 annidi età. Per maturare il dirittoalla pensione anticipata è ri-chiesto per il 2012 il requisitocontributivo di:• almeno 42 anni ed 1 meseper gli uomini• almeno 41 anni e 1 mese perle donneAnche questo requisito è in-fluenzato dall’incremento le-gato alle speranze di vita, se-condo le stime dalla ragione-ria dello stato. Questo signifi-ca che già dal 2013 i requisitisi incrementano di 3 mesi e su-biranno ulteriori incrementialle scadenze triennali nel2016 e 2019 con ulteriori 4mesi per singola scadenza, epoi biennali con incrementi di3 mesi. A questa tipologia dipensione si applica inoltre,una riduzione percentuale sul-la quota di pensione calcola-ta sulla contribuzione versatafino al 31.12.2011 qualora ilpensionamento avvenga pri-ma del compimento dell’età di62 anni. Questa riduzione èpari all’1% per i primi dueanni mancanti al raggiungi-mento dei 62 anni di età (60-62) ed elevata al 2% per gli ul-teriori anni mancanti alla sud-detta età calcolati alla data delpensionamento. Il brusco in-cremento dell’anzianità con-tributiva di 13 mesi dal 2012 el’aggancio del requisito con-tributivo agli adeguamenti

della speranza di vita deter-minerà, per gli uomini, unrinvio del momento del pen-sionamento di almeno 18mesi. Esempio: un lavoratorenato a gennaio 1956 che, ma-turando a gennaio 2012 i 40anni di anzianità contributiva,aveva programmato di anda-re in pensione il 1° febbraio2013 (12 mesi dopo il perfe-zionamento dei requisiti), permaturare i nuovi requisiti (42anni e 1 mese nel 2012; 42anni e 5 mesi nel 2013; 42 annie 6 mesi nel 2014) dovrà con-tinuare a lavorare o, comun-que, a versare la contribuzio-ne fino a luglio 2014 e rinvia-re il pensionamento ad agosto2014. Per percepire il tratta-mento di pensione in misuraintera il requisito minimo dietà alla decorrenza è fissatoa 62 anni; se il pensiona-mento avviene prima di taleetà la quota di pensione cal-colata sulla base dell’anzia-nità contributiva maturatafino al 31 dicembre 2011 saràridotta dell’1% per i primidue anni mancanti al rag-giungimento dei 62 anni dietà e del 2% per gli ulteriorianni mancanti alla suddettaetà calcolati alla data delpensionamento (per le fra-zioni di anno la riduzioneviene applicata in modo pro-porzionale). Lo stesso lavo-ratore nato a gennaio 1956 cheva in pensione ad agosto del2014 all’età di 58 anni e 6mesi (3 anni e 6 mesi primadel compimento dei 62 anni dietà) l’importo della pensionedeterminato sulla contribu-zione maturata entro il31.12.2011 subirà una ridu-zione calcolata nel modo se-guente: • per i primi due anni man-canti ai 62 = 1% x 2 = 2%; • per l’ulteriore anno man-cante = 2% x 1 = 2%; • per le frazioni di anno (6mesi) = 2% x 6/12 = 1%. L’importo del trattamento dipensione maturato sulla basedella contribuzione accredi-tata fino al 2011 verrà ridottodel 5% (2%+2%+1%).Le organizzazioni sindaca-

li hanno chiesto al governo

l’unificazione del requisito

degli uomini a quello pre-

visto per le donne e l’abo-

lizione della riduzione.

Deroghe ai nuovi requisitiLa legge per salvaguardarealcune situazioni particolariprevede che continuano aconseguire il diritto a pensio-ne sulla base dei previgenti re-quisiti anche se perfezionatidopo il 31.12.2011, nei limitidelle risorse stabilite dal prov-vedimento di legge, i seguen-

ti lavoratori: • collocati in mobilità ordi-naria, sulla base di accordisindacali stipulati anterior-mente al 4 dicembre 2011che maturano i requisiti peril pensionamento entro il pe-riodo di fruizione dell'inden-nità di mobilità; • collocati in mobilità lungaper effetto di accordi collet-tivi stipulati entro il 4 di-cembre 2011; • titolari, alla data del 4 di-cembre 2011, di prestazionestraordinaria a carico dei fon-di di solidarietà di settore,nonché i lavoratori per i qua-li sia stato previsto da accor-di collettivi stipulati entro lamedesima data il diritto diaccesso ai predetti fondi di so-lidarietà; in tale secondo casogli interessati restano, co-munque, a carico dei fondifino al compimento di almeno59 anni di età; • autorizzati alla prosecu-zione volontaria anteceden-temente alla data del 4 di-cembre 2011; • dipendenti pubblici in eso-nero dal servizio alla data del4 dicembre 2011 – l’esonero siconsidera comunque in corsoqualora il provvedimento diconcessione sia stato emana-to prima del 4 dicembre 2011. Ai soggetti derogati continuaad applicarsi il regime delle de-correnze di 12 o 18 mesi.

Sistema ContributivoPensione di vecchiaia(lavoratrici e lavoratoricon prima contribuzionesuccessiva al 1995)Anche i lavoratori che rica-dono nel sistema contributivoe che avevano maturato i re-quisiti per il diritto a pensioneentro il 31 dicembre 2011sono salvaguardati, possonoesercitare il pensionamento inqualsiasi momento successivoall’apertura della finestra enon incorrono quindi nellenuove norme. I requisiti pre-visti dalle norme in vigore aldicembre 2011 erano:• anni di età per le donne, 5anni di contribuzione effettivae un importo di pensione paria 1,2 volte l’assegno sociale;• 65 anni di età 5 anni di con-tribuzione effettiva indipen-dentemente dall’importo del-la prestazione:• 40 anni di contribuzione, dicui 5 anni di contribuzione ef-fettiva, e un importo di pen-sione pari a 1,2 volte l’asse-gno sociale;La nuova normativa prevede,per i lavoratori con primo ac-credito contributivo succes-sivo al 1° gennaio 1996, i se-guenti requisiti per il diritto a

pensione:• età minima prevista dalla ta-bella per la pensione di vec-chiaia, requisito minimo di 20anni di contribuzione e unimporto pari a 1,5 volte l’im-porto dell’assegno sociale (nel2012 euro 643,49).• a 70 anni di età con almeno5 anni di contribuzione ef-fettiva (indipendentementedall’importo);• a partire da 63 anni, requisitominimo di 20 anni di contri-buzione effettiva e un impor-to pari a 2,8 volte l’importo del-l’assegno sociale (nel 2012euro 1.201,17).Di fatto alle lavoratrici ed ai la-voratori con primo accreditocontributivo successivo al 1°gennaio 1996 viene preclusa lapossibilità di andare in pen-sione prima del 2016, a menoche non abbiano compiano 70anni di età. Tutti i requisiti dietà subiscono gli incrementilegati alle aspettative di vita.Dal 2013 i requisiti di età si in-crementano di 3 mesi e subi-ranno ulteriori incrementi allescadenze triennali nel 2016 e2019 con ulteriori 4 mesi persingola scadenza, e poi bien-nali con incrementi di 3 mesi.All’età di 70 anni per matura-re il diritto alla pensione divecchiaia sono richiesti al-meno 5 anni di anzianità con-tributiva effettiva, indipen-dentemente dall’importo dipensione maturato.Sulla base della formulazionedella norma riteniamo che ilrequisito dei 70 anni, postocome età minima per conse-guire la pensione senza lacondizione della maturazionedell’importo minimo di pen-sione, non debba essere sog-getto agli adeguamenti dellasperanza di vita.Pensione di vecchiaiadegli optanti al sistema contributivo Restano confermate le di-sposizioni in materia di op-zione per il sistema contri-butivo per i lavoratori desti-natari del sistema misto. Valea dire che i lavoratori in pos-sesso di un’anzianità contri-butiva inferiore a 18 anni al1995 e con almeno 15 anni dicontributi di cui almeno 5successivi al 31.12.1995 pos-sono, ancora, optare per il si-stema contributivo. Secondo una nostra prima in-terpretazione l’opzione puòessere esercitata:• all’età minima prevista, a se-conda del sesso e della ge-stione previdenziale che li-quida la prestazione, con al-meno 20 anni di contribuzio-ne e a condizione che l’im-porto della pensione non ri-

a cura di Giambattista Ricci - Inca Lombardia

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6Lombardia

Il così detto Decreto “SalvaItalia” ha previsto l’antici-

pazione “in via sperimen-

tale”, a decorrere dal 2012

dell’applicazione dell’Imu(imposta municipale pro-pria) a carico dei proprie-

tari, così come previstodalla norma che regolaval’Ici, di terreni agricoli,aree fabbricabili e fabbri-

cati, compresa l’abita-

zione principale e sue

pertinenze.Viene precisato che per:- abitazione principale siintende “l’immobile,

iscritto o iscrivibile nel ca-

tasto edilizio urbano come

unica unità immobiliare,nel quale il possessore di-

mora abitualmente e ri-

siede anagraficamente”;- pertinenza dell’abitazioneprincipale si intende quellaclassificata “nelle categorie

catastali C/2, C/6 e C/7,

nella misura massima di

un’unità pertinenziale

per ciascuna delle cate-

gorie catastali indicate,

anche se iscritte in catasto

unitamente all’unità ad

uso abitativo”.

Base imponibile ImuVedi tabella 1

Aliquote ImuLe aliquote Imu, ordinaria eridotta, sono così stabilite:- ordinaria, nella misuradello 0,76% che i Comuni,potranno aumentare o di-

minuire dello 0,3%. La ri-duzione potrà essere dispo-sta fino allo 0,4% per gli im-mobili locati,

- ridotta nella misura:• dello 0,4% per l’abita-

zione principale e relati-

ve pertinenze che i Comu-ni possono aumentare odiminuire dello 0,2%;• dello 0,2% per fabbricati

rurali ad uso strumentale,che i Comuni possono di-

minuire fino allo 0,1%.

Detrazione per abitazioneprincipaleLa specifica detrazione

Imu riconosciuta per l’abi-

tazione principale e sue

pertinenze è di euro 200

rapportata “al periodo del-

l’anno durante il quale si

protrae tale destinazione”,

e al numero degli aventi di-

ritto che vi risiedono nel ri-

spetto dell’iscrizione in

anagrafe e della condizione

di dimora abituale. È stataintrodotta una maggiora-

zione pari a euro 50 per

ciascun figlio di età non su-periore a 26 anni che di-

mori abitualmente e ri-

sieda anagraficamente

nell’abitazione principale.Tale ulteriore detrazione èprevista solo per il 2012 e

2013 e fino ad un massimo

di euro 400. È inoltre con-fermato che:• il Comune interessato può“nel rispetto dell’equilibrio

di bilancio” aumentare

l’ammontare della detra-

zione fino a concorrenza

dell’imposta dovuta. In talcaso però il Comune nonpuò fissare, per gli immobi-

li a disposizione, un’ali-quota Imu superiore a

quella ordinaria;• l’aliquota ridotta, previ-sta per l’abitazione princi-pale e sue pertinenze, e la re-

lativa detrazione si appli-cano anche all’ex coniugenon assegnatario della casaconiugale purché non resi-dente nello stesso comune.I comuni possono delibera-re di assimilare all’abitazio-ne principale l’abitazione de-gli anziani e dei disabili ri-coverati in case di riposo oistituti purché l’immobilenon sia affittato

Termini e modalità di versamentoIl versamento dell’Imu vaeffettuato al Comune, perl’anno in corso:- in 2 rate di pari importo

(50%), la prima entro il 16.6

e la seconda entro il 16.12, - tramite il mod. F24, lemodalità saranno stabilitecon un Provvedimento del-l’Agenzia delle Entrate. ■

*Caaf Lombardia

Imu sperimentaledi Alessandra Taddei*

Tabella 1BASE IMPONIBILE IMUFabbricato Rendita catastale 160 Per categoria A

rivaluta del 5% moltiplicata (esclusa A10) - C/2; C/6; C/7140 Per categoria B

C/3; C/4; C/580 Per categoria A/10 e D560 Per categoria D escluso D5(65 dal 2013)

55 Per categoria C/1

Esempi ImuAbitazione principaleCategoria catastale A/2rendita catastale rivalutata 5% 1.600,00Icibase imponibile (1600x100) 160.000,00Ici dovuta 4x1000 640detrazione Ici ab. principale 103,29Ici da versare 536,71

ImuBase imponibile (1600x160) 256.000,00Imu dovuta (0,4%) 1.024,00detrazione abitazione principale 200Imu da versare 824Differenza imposta dovuta Più 287,29

Abitazione a disposizioneCategoria catastale A/3rendita catastale rivalutata 5% 900Icibase imponibile (900x100) 90.000,00Ici dovuta 6x1000 540

Imubase imponibile 900 x160) 144.000,00Imu dovuta 0,76x100 1.094,40Differenza imposta dovuta Più 554,4

Legenda delle categorie catastali

A/2 civile abitazione; A/3 abitazione economica; C/2 magazzini cantine; C/6 box garage;C/7 posto auto tettoia

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7Lombardia

Il Patronato IncaAl Patronato Inca assistiamo i lavoratori dipendenti, pubblici e privati,autonomi e parasubordinati, gli interinali, i pensionati nell’ambito di:Infortuni e malattie professionaliAssistiamo coloro che hanno subito infortuni emalattie professionali affinché ottengano il ri-conoscimento del danno ed i relativi benefici eco-nomici; offriamo gratuitamente la consulenza deinostri medici legali.

ContribuzioneAssistiamo coloro che devono verificare i contri-buti e controlliamo che i dati siano corretti e com-prensivi di servizio militare, maternità, malattia, cor-si di studio, periodi di lavoro prestati all’estero ein gestioni previdenziali diverse. Offriamo una con-sulenza volta a garantire la pensione nei tempi piùbrevi e alle condizioni più favorevoli.

PensioniAssistiamo coloro che devono presentare la do-manda per ottenere qualsiasi tipo di pensione, inItalia o all’estero, compresa quella integrativa,fornendo inoltre un calcolo preventivo dell’importo.

DisoccupazioneAssistiamo coloro che sono privi di occupazionenel conseguire le indennità economiche di mo-bilità e di disoccupazione.

Trattamenti di famigliaAssistiamo coloro che necessitano una valuta-zione circa la possibilità di richiedere gli assegnifamiliari al datore di lavoro, al Comune o al-l’istituto previdenziale, e compiliamo loro le do-mande.

Assistenza socio sanitariaAssistiamo coloro che devono richiedere le pre-stazioni relative alle cure termali, alle indennitàeconomiche in caso di tbc, in caso di malattia peri lavoratori agricoli e i disoccupati, in caso di ma-ternità per le lavoratrici parasubordinate e perquelle disoccupate.

Invalidità civileAssistiamo i soggetti disabili nella richiesta di ri-conoscimento dell’invalidità civile ed i relativi be-nefici economici, ad esempio l’assegno di ac-compagnamento, e ottenere il riconoscimento deipermessi dal lavoro per sé o per assistere fami-liari. A partire dal 2010 il certificato medico e ladomanda possono essere trasmesse solo tele-maticamente. ■

INCA Bergamovia Garibaldi, 3 Tel. 0353594120 Fax [email protected]

INCA Bresciavia Folonari, 20 Tel. 0303729240Fax [email protected]

INCA Como via Italia Libera, 25 Tel. 031239384/5Fax [email protected]

INCA Cremonavia Mantova, 25Tel. 0372448600Fax [email protected]

INCA Lecco via Besonda, 11Tel. 0341488201 Fax [email protected]

INCA Legnanovia Volturno, 2 Tel. 0331549519 Fax [email protected]

INCA Lodi via Lodivecchio, 31Tel. 0371616031/2Fax [email protected]

INCA Mantovavia Altobelli, 5Tel. 0376202202 Fax [email protected]

INCA Milano C.so di P.ta Vittoria, 43Tel 0255025309/320Fax [email protected]

INCA Monza e Brianzavia Premuda, 17 Tel. 0392731261 Fax [email protected]

INCA Pavia via Damiano Chiesa, 2Tel. 0382389205 Fax [email protected]

INCA Varesevia Nino Bixio, 37Tel. 0332276245 Fax. [email protected]

INCA Sondriovia Petrini, 14Tel.0342541320 Fax [email protected]

INCA Darfo Boario Termevia Ghislandi, 16 Tel. 0364543204 Fax [email protected]

Indirizzi INCA CGILLombardiawww.inca.lombardia.itCara pensionata, Caro pensionato,

Al momento in cui stiamo andando in stampa l’Inps non ha ancora emanatole circolari relative all’invio dei documenti sul rinnovo pensioni per l’anno2012 e la certificazione di quanto erogato nel 2011.I documenti che dovrete ricevere sono:• la lettera di spiegazione e il certificato pensione ObisM;

• eventuale modello per dichiarazioni degli invalidi civili;

• eventuali modelli da compilare e restituire all’Inps riguardanti:

- il pagamento unificato in caso di più pensioni non abbinate e con deleghe al-la riscossioni a soggetti diversi;- richiesta del codice fiscale trasmesso dall’Agenzia delle entrate nel caso risulti negli ar-chivi Inps un codice fiscale non validata dalla stessa agenzia;- accertamento dei requisiti per l’erogazione delle prestazioni assistenziali;• il certificato fiscale 2011 (CUD 2012), che serve in presenza di altri redditi per

la compilazione della dichiarazione fiscale (modello 730);

• il certificato utile per confermare il diritto alle detrazioni per i famigliari a cari-

co (Mod. Detr);

• eventuale richiesta reddituale (RED 2012).

Con gli ultimi provvedimenti del governo Monti sono state, inoltre, introdotte importantinovità come quelle relative all’Imu.

Per avere le informazioni corrette sui “bustoni” Inps e per essere aiutati nella compilazionee interpretazione della modulistica che riceverete e per conoscere i termini entro cui invia-re il tutto all’Inps contattate le nostre sedi Spi Cfs/Caaf e Inca più vicine a voi, i cui indiriz-zi sono di seguito riportati. ■

Informazioni importanti sui “bustoni” Inps

SpiInsieme01.2012Lombardia 01-31-12:Layout 1 1-02-2012 13:27 Pagina 5

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8Lombardia

Casaletto CeredanoComunemartedì 9-10Casaletto VaprioUfficio Servizi Sociali delComunelunedì 9.30-10.30CastelleoneSede Camera del LavoroVia San Realino, 8tel. 0374 57693Lunedì 9-11.30Mercoledì 9-12Venerdì 16-18ChieveBibliotecamartedì 14.30-16CremosanoARCImercoledì 9.30–10.30DoveraSede Auserlunedì 9-10FiescoOratorio-venerdì 15-16IzanoBiblioteca comunalevenerdì 14-15MadignanoCircolo Gerundo-Via Dante venerdì 15.45-16.45MontodineSala comunalevenerdì 9.30-10.30Monte CremascoBiblioteca ComunaleLunedì 10.15 – 11.15OffanengoMonolocali per anzianiVia Collegiata 2/a - AngoloPiazza Patrinigiovedì 16,15-17.30PandinoCamera del LavoroVia Milano, 26tel. 0373 91480lunedì 9-12venerdì 9-12PianengoCentro socialegiovedì 15-16QuintanoSala comunalelunedì 17-18Ripalta CremascaSala pubblica AVISvenerdì 10.30-11.30Rivolta d’AddaARCIlunedì 9.30-11mercoledì 9-12sabato 11-12RomanengoBar Tempi Nuovimartedì 16-17.30SalvirolaSala comunalevenerdì 14.30-15.30SergnanoSala comunalegiovedì 16.30-17.30SoncinoCamera del LavoroVia 4 novembre, 24tel. 0374 83582martedì 9-11.30giovedì 14.15-16.00sabato 9.30-10.30

SEDE SPI CGIL PROVINCIALEDI CREMONAvia Mantova, 25tel. 0372 448604fax 0372 448676Dal lunedì al venerdì8.30-12.30/14-18Sabato 8.30-11.30

CREMONA ZONE CITTÀSede Lega Spi CremonaVia Mantova, 35tel. 0372 459335dal lunedì al venerdì 9-12Sede Via Castelleone, 30/Adal lunedì al venerdì 9-12tel. 0372 410969CamboninoSala Punto SalutePiazza Aldo Moro 18Mercoledì 9–12

BonemerseSala Auser presso Comune1° e 3° sabato 10-11.30Cappella PicenardiSala Comunale2° e 4° martedì 9-11CastelverdeSala BibliotecaLunedì 9.30-11Cella DatiSaletta Comunalemartedì 10-11CicognoloCentro SocialeMercoledì 9-10Corte dè FratiLocale ex scuolegiovedì 10-12Gabbioneta B.Sala comunale2° e 4° martedì 9.30-11Gadesco Pieve DelmonaCentro Civico - S. Marino1° e 3° mercoledì 9-11(solo nel periodo fiscale)GrontardoCentro Anzianimercoledì 9-12Isola DovareseCentro Anziani2° e 4° giovedì 16.30-17.30MalagninoSala CivicaVia S. Ambrogio 20/B1° e 3° lunedì 10-11.30OlmenetaCentro Sociale2° e 4° lunedì 9-11OstianoSede sindacaleVia Garibaldi, 72giovedì 9-12PersichelloARCI2° e 4° venerdì 9.30-10.30Persico DosimoSala comunale2° e 4° venerdì 10.45-11.45PescaroloCentro Anziani1° e 3° martedì 9-11Pessina CremoneseCentro AnzianiGiovedì 9-11Pieve d’OlmiSala comunalemartedì 10-11.30

Ci puoi trovare...Pieve San GiacomoCentro Anzianimercoledì 10-12PozzaglioComune2° e 4° mercoledì 10-11.30Robecco d’OglioSala ex comune Via MartiriLibertàmartedì 9-12San Daniele PoSala Comunalevenerdì 10-11.30Scandolara Ripa d’Oglio“Il Parchetto”1° e 3° lunedì 9-12Sesto ed UnitiSala comunalemartedì 10-12SospiroSala comunalelunedì 10-11.30SpinadescoSala Assistente Sociale1° e 3° lunedì 10.30-11.30Stagno LombardoSede Cgil Piazza Romatel. 0372 57585giovedì 9.30-12VescovatoSede Cgil Piazza Roma, 16tel. 0372 830740lunedì 9.30-11.30mercoledì 9.30-11.30giovedì 9.30-11.30venerdì 9.30-11.30sabato 9.30-11.30VolongoSala comunale2° e 4° giovedì 13.30-15.30

UFFICIO ZONA DI CREMASede Cgil di CREMAVia Carlo Urbino, 9tel. 0373 86419fax 0373 80996Dal lunedì al venerdì8.30-12.30/14-18sabato 8.30-11.30

CREMA ZONE CITTÀCrema S. MariaARCI martedì 10.30-11.30Crema OmbrianoARCI martedì 9.15-10.15Crema NuovaARCILunedì 16.15-17.15Crema BocciodromoBocciodromo Comunalelunedì 15-16AgnadelloCentro Socialemartedì 9-10venerdì 16.30-17.30Bagnolo CremascoEx bibliotecagiovedì 15-16CamisanoSala consiliare1° e 3° martedì 10.40-11.40CapralbaSede PDGiovedì 16.30-17.30Casale CremascoComunemartedì 9.30-10.30

Spino d’AddaSede Camera del LavoroPiazza XXV Aprile, 6Tel. e fax 0373 980830Dal lunedì al sabatoore 9.30-11.30Trescore CremascoSala consiliaregiovedì 10.30-11.30TrigoloEx studio medicovenerdì 10-11Vaiano CremascoBiblioteca comunalegiovedì 16.15-17.15VailateBar Calistogiovedì 15-16

UFFICIO ZONADI CASALMAGGIORESede di CasalmaggiorePiazza Garibaldi, 3Tel. 0375 42412 fax 0375 40445Dal Lunedì al Venerdì8.30-12.30/14-18Sabato 8.30-11.30

Cà d’AndreaBiblioteca comunalemercoledì 10.30-11.30CalvatoneEx ufficio collocamentolunedì 15-17CasteldidoneCentro Anzianimercoledì 15-16Cingia de BottiSala Civicamartedì 10-11.30GussolaSala comunalelunedì 9-11Motta BaluffiSala comunalemercoledì 9-10Martignana di PoSala Comunale1° e 3° giovedì 10.30-11.30PiadenaCamera del LavoroVia Libertà, 98tel. 0375 380093martedì 8.30-12.30venerdì 16.30-18.30sabato 8.30-11.30Rivarolo del ReSala comunale1° e 3° venerdì 10.15-11.15San Giovanni in CroceSala comunalevenerdì 9-11.30San Martino del LagoSala comunale1° e 3° giovedì 10.30-11.30Scandolara RavaraSala EX bibliotecamercoledì 10.30-11.30SpinedaSala civica1° e 3° venerdì 9-10TornataSala comunalemercoledì 11-12.30Torre PicenardiSala comunalegiovedì 9-11.30Torricella del PizzoSala comunale1° e 3° giovedì 9–10

UFFICIO ZONA DI SORESINASede di Soresinac/o Torre CivicaVia IV Novembre 12/atel. 0374 341829fax 0374 340722Dal lunedì al venerdì8.30-12.30/14-18sabato 8.30-11.30Lega Spi presso Camera del Lavorolunedì, martedì, venerdì 9-12

Acquanegra CremoneseSala comunalevenerdì 9-11AnniccoCentro Sociale Pensionatimercoledì 10.30-11.30CasalbuttanoCamera del LavoroVia Jacini, 20tel. 0374 362344lunedì, mercoledì, venerdì 9-12sabato 9.30-11.30GenivoltaCentro Sociale Ausermercoledì 9.30-10.30Grumello CremoneseSala comunalelunedì 9-10Paderno PonchielliCamera del LavoroTel. 0374 67787martedì 9-12PizzighettoneCamera del LavoroVia Montegrappa, 36tel. 0372 730147 fax 0372 731161lunedì 11-12.30/14-15.30martedì 8.30-12.15/13.30-16.30mercoledì 14.30-15.30su appuntamentogiovedì 9-12.15venerdì 9-11S. BassanoCentro AnzianiVia Roma 90mercoledì 8.30-9.30

SEDI CAAFCremonaVia Mantova, 25Tel. 0372.453984/5CasalmaggioreP.za Garibaldi, 3Tel. 0375.40601CastelleoneVia Realino, 8Tel. 0374.57693CremaVia C. Urbino, 9Tel. 0373.250120PandinoVia Milano, 26Tel. 0373.91480PiadenaVia Libertà, 104Tel. 0375.380093PizzighettoneVia Montegrappa, 16Tel. 0372.730147Soresinac/o Torre CivicaVia IV NovembreTel. 0374.341752

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9Lombardia

Chi ha diritto alla 14a mensilitàAnni di contribuzione anno 2011

(soggetti nati prima del 1° gennaio, 1948)Lavoratori Lavoratori Limite imponibile Somma Limite redditi totali Aumentodipendenti autonomi pensioni aggiuntiva (max) del pensionato spettante

≤ 15 anni ≤ 18 anni Euro 9.370,34 Euro 336,00 Euro 9.706,34 Limite massimo(≤780 ctr.) (≤936 ctr.) - Totale redditi pensionato>15 ≤25 anni >18 ≤28 anni Euro 9.370,34 Euro 420,00 Euro 9.790,34 Limite massimo(≤781 ≤ 1.300 ctr.) (≤937 ≤1.456 ctr.) - Totale redditi pensionato>25 anni >28 anni Euro 9.370,34 Euro 504,00 Euro 9.874,34 Limite massimo(≤ 1.301 ctr.) (≤ 1.457 ctr.) - Totale redditi pensionato

Importo aggiuntivo 2012. Le pensioni al minimo, chenon hanno diritto alla maggiorazione, possono be-neficiare di un importo aggiuntivo di 154,94 euro sul-la 13a mensilità, a determinate condizioni di reddito.

La pensione minima

Assegno sociale

Pensioni Sociali

Assegni vitalizi

Assegno di Invalidità

Chi ha diritto all’intero importo della pensione minima

Pensione di reversibilità

LE PENSIONI NEL 2012

Limiti di reddito ed età per il dirittoEtà Limiti ind. Lim. Coniug. Imp. Magg.

60 Euro 7.321,21 Euro 12.159,68 Euro 25,8365 Euro 7.864,61 Euro 12.898,21 Euro 82,6470 Euro 8.020,61 Euro 13.275,21 Euro 136,44-124,44**per titolari 14a mensilità

ImportoFino a anni 70 Euro 273,84con maggiorazione

oltre 70 anni Euro 616,97

Limite individuale Limite coniugale Limite individuale Limite coniugale(in aggiunta al limite individuale) (in aggiunta al limite individuale)

Pensioni nate prima del 1994 Euro 6.246,89 - Euro 12.493,78 -Pensioni nate nel 1994 Euro 6.246,89 Euro 24.987,56 Euro 12.493,78 Euro 31.234,45Pensioni nate dopo il 1994 Euro 6.246,89 Euro 18.740,67 Euro 12.493,78 Euro 24.987,56

ImportoEtà Mensile Annuo

65 anni Euro 429,00 Euro 5.577,00Con maggiorazioni

65 anni Euro 441,92 Euro 5.744,9670 anni Euro 616,97 Euro 8.020,61

Limiti di reddito per il dirittoLimite individuale Limite individualeper i non coniugati per i coniugatioltre il quale l’assegno non spetta oltre il quale l’assegno non spetta

Euro 5.577,00 Euro 11.154,00

Importo intero:

con reddito annuo fino a Euro 24.987,56Importo compreso tra Euro 24.987,57 e 31.234,45avrà una riduzione del 25%Importo superiore a Euro 31.234,45la riduzione è del 50%Gli assegni in godimento precedentemente alla legge 335sono fatti salvi con riassorbimento sui futuri aumenti.

ImportoEtà Mensile Anno

Euro 480,53 Euro 6.246,89

Pensione minima con maggiorazione60 Euro 506,36 Euro 6.582,7865 Euro 563,17 Euro 7.321,2170* Euro 604,97 Euro 7.864,6170 Euro 616,97 Euro 8.020,61*per titolari 14a mensilità

ImportoEtà Mensile Annuo

Da 65 anni Euro 353,54 Euro 4.596,02Pensione sociale con maggiorazione

70 anni Euro 616,97 Euro 8.020,61

Limiti di reddito per il dirittoentro il quale spetta la pensione intera non spetta superando anche un solo limiteLim. Individuale Lim. Coniug. Lim. Individuale Lim. Coniug.

In aggiunta a Lim. Ind.- Euro 11.240,06 Euro 4.596,02 Euro 15.836,08

Aumento delle pensionisuperiori al minimoSi applica tenendo conto dell’importo totale dellepensioni spettanti al 31/12/2011.Aliquota 2,6% fino a Euro 1.405,05

Per il 2012 e 2013 la Manovra Monti ha previsto larivalutazione solo sulle pensioni di importo complessivo finoa 3 volte il trattamento minimo. Per il 2012 la norma disalvaguardia prevede che tutte le pensioni tra 1.405,05 e1.441,58 euro saranno portate a 1.441.58 euro.

Entro cui l’integrazione spetta in misura intera Oltre i quali non spetta l’integrazione

Reddito annuo % riduzione

Fino a Euro 18.740,67 interoDa Euro 18.740,68 a Euro 24.987,56 25%Da Euro 24.987,57 a Euro 31.234,45 40%Oltre Euro 31.234,45 50%Le riduzioni non si applicano ai beneficiari nei casi di presenzanel nucleo familiare di figli minori e inabili. I trattamentiesistenti prima della legge 335 sono fatti salvi conriassorbimenti futuri.

SpiInsieme01.2012Lombardia 01-31-12:Layout 1 1-02-2012 13:27 Pagina 7

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10Lombardia

Le proposte“Viaggi della Mongolfiera”2012

Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 46 - Milano

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - Legnano

Filiale di ComoVia Italia Libera 21 - Como

Filiale di BresciaVia F.lli Folonari, 18 - Brescia

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Val.fra.daz. srlVia Nino Bixio, 37 - Varese

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I Viaggi della Mongolfiera sono promossi con l’organizzazione tecnica di:

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Lilia Domenighini, Lorenzo Gaini,Osvaldo Galli, Grazia Longhi Meazzi,Armando Sala, Pierluigi Zenoni.Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

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Anche in questo 2012 lo SpiLombardia insieme a tuttigli Spi territoriali sosterràil progetto Scuole per la ri-

nascita ad Haiti, realizzatocon ProgettoMondo Mlal enato dopo il terribile terre-moto del 12 gennaio 2010.L’area di intervento è quelladi Leogane, epicentro delsisma, dove il 60 per centostrutture scolastiche è statacompletamente distrutta ele restanti sono gravementedanneggiate. La selezionedelle scuole è stata realiz-zata in accordo con le au-torità e comunità locali –direzione scolastica, dire-zione scuola, comunità diriferimento – e con il Coor-dinamento educazione diLeogane.Il 20 per cento delle scuoleesistenti, ha spiegato MarcoBordignon che segue i pro-getti a Leogane e che ab-biamo recentemente incon-trato, è pubblico, le altresono private e strutturatein diverse tipologie: comu-nitarie, confessionali o mi-

ste. Ad Haiti lo Stato è pres-soché assente per cui lescuole vengono messe inpiedi grazie alla collabora-zione fra varie organizza-zioni e le Aspam, che sonole associazioni di genitori etutto viene realizzato con il

lavoro della comunità. Inuna prima fase le scuolesono ripartite in hangar dimuratura provvisori perevitare una lunga interru-zione del corso di studi e siè operato per fare forma-zione per gli insegnanti, una

formazione comprensivadelle tematiche legate allosviluppo sostenibile e allagestione della catastrofi na-turali (Leogane è infattisoggetta a inondazioni e ci-cloni annuali); corsi sullasicurezza alimentare, neifuturi progetti le scuoleavranno anche degli orti co-munitari per fornire ali-menti, nei corsi sarannocoinvolti anche trecentoalunni delle classi quarte equinte oltre agli insegnantie ai genitori.Le forze saranno, però, con-centrate nella costruzionedi tre scuole antisismiche,le fasi preliminari da supe-rare sono tre: quella legaleper capire quali sono i ter-reni liberi su cui si può co-struire (cosa non facile inun posto dove non esiste uncatasto), la fase geotecnica(importante perché Leo-gane si trova sopra alla fa-glia sud di Haiti) e quelladella selezione per leaziende che verranno coin-volte nella costruzione. ■

Lea Melandri, ChiaraMartucci, Marina Piazzasaranno tra le animatricidella giornata del 27marzo che concluderà lemanifestazioni per l’8marzo.Cosa è stato il femmini-smo degli anni ’70-80,come si è sviluppato,come è cambiato ma so-prattutto cosa ha lasciatoalle giovani donne di oggisono i nodi della discus-sione che le donne lom-barde del CoordinamentoSpi affronteranno conun’autorevole esponentedel movimento come LeaMelandri, con Chiara Mar-tucci, giovane ricerca-trice, e con la sociologaMarina Piazza. Nella di-scussione verranno coin-volte anche esponenti delmondo della politica e delsindacato. ■

Haiti, il nostro impegno continuaSi punta sulla costruzione di scuole antisismiche

Donne:dagli

anni ‘70ad oggi

*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

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11Cremona

momento che stiamo vivendo?Le preoccupazioni per la cri-si e i suoi effetti sui già magriredditi e sui già modesti tenoridi vita si sommano ultima-mente a delusione e indigna-zione a fronte di misure anti-crisi che ancora una voltacolpiscono i soliti noti, lavo-ratori, giovani, pensionati eche riducono fortemente lapossibilità di una qualità de-cente della loro vita. Tuttisono consapevoli della dram-maticità del momento e dellanecessità di contribuire alla ri-soluzione dei gravi problemidel Paese, ma forse la loro di-sponibilità ai sacrifici richie-

La lega di Pizzighettone com-prende anche i comuni diAcquanegra, di Grumello, diSesto, di Crotta d’Adda e diFormigara. Associa 1370iscritti, ha un comitato di-rettivo di dodici componen-ti e un’ampia rete di attivistivolontari che collaboranocon il loro impegno alla buo-na riuscita di tutta l’attivitàpolitico-sindacale.Abbiamo rivolto alcune do-mande a Gigi Pesenti, segre-tario generale della lega, ine-renti soprattutto al ruolo chela lega Spi gioca nel rappor-to con i pensionati.Quali sono i motivi che mag-giormente inducono i pen-sionati a venire da noi, insede o durante le perma-nenze?Gli anziani e i pensionati in-dividuano nelle lega il luogodella rappresentanza e di tu-tela degli interessi loro e ditutti i cittadini; sanno che nel-le nostre sedi vengono accolticon cordialità e con profes-sionalità, vengono ascoltati eaiutati, se possibile, a risol-vere i loro problemi e che gli

vengono assicurati i sevizi ne-cessari per il disbrigo dellevarie pratiche previdenziali,assistenziali e fiscali graziealla collaborazione con Incae Caf.Ti sono capitati casi di pen-sionati che venendo in legahanno scoperto di avere di-ritti che non sapevano diavere?La giungla previdenziale eassistenziale è tale che capi-ta non di rado che i pensio-nati e gli anziani finiscano perignorare diritti e quindi di nonaverli mai esercitati. Esami-nando i loro documenti dipensione capita di intercet-tare questi diritti “nascosti” equindi di renderne consape-vole il pensionato. I casi piùcomuni sono quelli relativi aerrori nell’attribuzione degliassegni familiari o degli as-segni al nucleo, la mancanzadelle maggiorazioni socialio della 14a mensilità, la non li-quidazione delle prestazionilegate all’invalidità.Quali sono le preoccupazio-ni che i pensionati e gli an-ziani esprimono nel difficile

di tutto con gli iscritti, ma an-che con gli altri cittadini,per diventare punto di riferi-mento della comunità, cosìcome indicato dallo statutoSpi. Un passo concreto va fat-to nel costruire percorsi perrinfoltire e rinnovare i nostriquadri volontari, favorendol’inserimento di nuove figuree di nuove capacità. Nel pros-simo futuro la lega dovrà in-fatti dotarsi delle stutture edelle risorse per diventare ti-tolare di negoziazione socia-le con gli Enti Locali territo-riali. Un obbiettivo impor-tante quest’ultimo che im-pegnerà le energie e le intel-ligenze del quadro dirigentedella lega.A distanza di un anno dallamia elezione a segretarioposso dire che sono orgo-glioso dell’incarico che mi èstato conferito, un impegnoche svolgo con passione econvinzione, anche perché sodi avere al mio fianco ungruppo di compagni attivistipresenti e partecipi ad ogniiniziativa e a questi va il mioringraziamento. ■

Dobbiamo contrastarel’evasione fiscale

di Luigi Foglio - Segreteria Spi Cremona

Giovedì 15 dicembre 2011 si ètenuta alla camera del lavorodi Crema la tradizionale as-semblea dei Comitati direttividelle Leghe della zona cre-masca. La relazione introdut-tiva del compagno Santo

Borghi, della Segreteria pro-vinciale Spi e coordinatore dizona, è partita da una breveanalisi della preoccupante si-tuazione politico-economicadel Paese, generata in granparte, anche se non solo, dalmancato governo dell’econo-mia e della finanza da parte delgoverno Berlusconi (Leganord completamente parte-cipe), che ha perso ben treanni senza mettere in atto le ri-forme necessarie per affron-tare la crisi che, se prese contempestività, avrebbero ri-sparmiato ai cittadini moltedelle drammatiche misuremesse in atto dall’attuale go-verno Monti. Tuttavia, purgiudicando la manovra Mon-ti necessaria e urgente, Borghine ha segnalato con forza lamancanza di equità contenu-

ta in provvedimenti come ilblocco dell’adeguamento Istatdelle pensioni medio basse ola indiscriminata accelerazio-ne dell’aumento dell’età pen-sionabile, che colpiscono an-cora una volta i cittadini menoabbienti, i pensionati e i lavo-ratori e innescano una spira-le depressiva. Fra le moltemisure che la Cgil e lo Spi han-no da tempo indicato e anco-ra indicano per contrastare lacrisi e dare equità al necessa-rio rigore, Borghi ha partico-larmente sottolineato il con-trasto all’evasione fiscale inogni sua forma anche attra-verso azioni positive dei Co-muni. Questo ha aperto per laCgil e per lo Spi un’innovativapratica negoziale mirata a re-cuperare risorse per il soste-gno al Welfare e in favore deipensionati, degli anziani e del-le fasce deboli della popola-zione: “In questa direzione

come Spi ci siamo impegna-

ti e i risultati conseguiti

sono lusinghieri – ha detto

Borghi – La collaborazione

con i Sindaci, ha permesso,

con riferimento alla sola

zona cremasca, la stipula di

33 convenzioni con l’Ufficio

delle entrate”.Borghi ha poi proseguito toc-cando i temi del ruolo delle Le-ghe nella negoziazione terri-toriale, del tesseramento, delproselitismo e della necessitàdi intensificazione delle atti-vità dell’“area del benesse-re”. La relazione si è chiusacon “un ringraziamento ai

Segretari di Lega e ai colla-

boratori, senza l’impegno e il

sacrificio dei quali non sa-

rebbe possibile nè la realiz-

zazione né la programma-

zione delle veramente tante

iniziative che fanno dello

Spi un punto di riferimento

sul territorio per pensionati

e anziani”. Molti gli inter-venti dei convenuti che hannosviluppato e ragionato attornoalla situazione politica sinda-cale illustrata dalla relazio-ne. Come d’uso la riunione siè conclusa con un sereno mo-mento conviviale. ■

sti sarebbe maggiore se si ve-dessero attuate equità e giu-stizia sociale che pur eranostate dichiarate come base deiprovvedimenti. Per il mo-mento cioè non pare in via didiminuzione la forbice fra ric-chi e poveri che nel nostroPaese in questi ultimi ventianni si è allargata a dismisu-ra, anzi alcune misure fiscalifiniranno per impoverire ul-teriormente chi è già poveroo comunque non ricco.Pensi che la lega possa ul-teriormente accrescere ilproprio ruolo sul territorio ein che modo?Credo che in generale le le-ghe Spi possano ancora cre-scere politicamente e orga-nizzativamente, sviluppandola capacità di rappresentaresul territorio il mondo deipensionati e degli anziani,un mondo che non è mono-litico, ma ampio e eteroge-neo, in cui si esprimono nuo-vi bisogni accanto a quelli disempre. Per quanto riguarda la nostraLega stiamo operando perrafforzare il legame prima

“Vogliamo essere un punto di riferimento”Intervista a Gigi Pesenti, segretario della lega di Pizzighettone

di Eli Lazzari - Segreteria Spi Cremona

Quanto deliberatomartedì 13 Dicem-bre dal Cda (con-siglio di ammini-strazione) dell’uf-ficio d’ambito (uf-ficio che si occu-pa della nostra ac-qua) è un atto gra-vissimo nei con-fronti della demo-crazia, dei cittadi-ni e dei sindaci.Nonostante il vo-

to dei 102 sindaci a favore della revoca del piano presenta-to per la privatizzazione del nostro sistema idrico, a mag-gioranza, il cda Ato ha deciso, convocando per venerdì 16dicembre scorso una ulteriore assemblea, di riproporre aisindaci lo stesso piano, con l’evidente intento di indurneforzatamente l’approvazione. Nella serata del 16 dicembre2011 un lungo e partecipato corteo formato dai comitati perl’acqua pubblica, da numerosi esponenti di Cgil Cisl e Uil eda comuni cittadini decisi a far valere il risultato referen-dario della scorsa primavera, ha attraversato la città, con-cludendo il suo percorso all’ingresso della Fiera di Cà de’Somenzi, dove la maggioranza del c.d.a dell’ATO (Ente ter-ritoriale per la riorganizzazione dei servizi idrici) stava con-sumando l’ennesimo tentativo di far approvare alla ricon-vocata Assemblea dei Sindaci della Provincia il piano per laprivatizzazione del nostro sistema idrico. Il tentativo non èandato a buon fine: ancora una volta i Sindaci presenti al-l’Assemblea hanno ribadito la loro contrarietà alla privatiz-zazione. ■

In difesa dell’acqua pubblica

SpiInsieme01.2012Cremona 01-31-12:Layout 1 1-02-2012 13:15 Pagina 5

Page 12: La cinghia si fa - Portale SPIspicgillombardia.it/wp-content/uploads/2012/06/... · sibili a Monti, il quale in que-sto modo dimostrerebbe che il suo è un vero governo tec-nico,

“Anziano, a chi?” L’Auser si narraUn libro racconta i vent’anni dell’associazione

di Giuseppe Strepparola - Presidente Provinciale

12Cremona

per la sua nota disponibilità eprofessionalità; le Banche diCredito Cooperativo di Cre-mona, quella di Crema e quel-la dell’Adda e del cremasco -Cassa Rurale ne hanno so-stenuto la pubblicazione. Il li-bro narra di storie, persone eluoghi dei primi vent’anni di

In occasione del ventesimoanno dalla fondazione dellanostra Auser Comprensoria-le gli organismi dirigenti han-no voluto pubblicare un vo-lume dal titolo “Anziano, a

chi?”, come testimonianzatangibile del cammino com-piuto dalla nostra Associa-zione di volontariato.Il volume stesso è stato pre-sentato nel corso di una ce-rimonia che si è tenuta pres-so il Palazzo Cittanova diCremona il 17 dicembrescorso.Per il suo costante e fattivosostegno al mondo del vo-lontariato abbiamo scelto didedicare questo libro al Pre-sidente della Repubblica Ita-liana, Giorgio Napolitano, ilquale cortesemente ha rin-graziato attraverso l’invio diun telegramma.La stesura del volume è sta-ta affidata a Werther Pedraz-zi che già da anni collaboraamichevolmente con AuserLombardia e che ringraziamo

Auser nel territorio provin-ciale di Cremona, vent’annidi costante sviluppo, che cihanno portato nel pieno del-la maturità, ma ancora conidee ed energie proiettate nelprossimo futuro.Un libro, perché la nostraambizione è stata quella di far

emergere e dare significatoalle tante storie di vita quoti-diana, che raccontano di im-pegni e di persone che agi-scono a favore di chi ha piùbisogno. Insomma, un librosu Auser e la sua gente! Ed è attraverso un libro che,scavando nella nostra storia,

abbiamo voluto raccontare lanascita e la crescita dell’As-sociazione, le svolte e le nuo-ve idee che Auser ha portatonel cremonese per radicaresempre più l’organizzazionenel nostro territorio. Insomma, lo abbiamo pensa-to come una di quelle pietremiliari che si incontrano aibordi delle strade e che por-tano incisa la direzione incui si va, quanta strada è sta-ta fatta e quanta ne rimane dafare...Ecco, proprio questo è il si-gnificato vero di questo libro,pensato e voluto non certa-mente per auto-celebrazio-ne, ma come una testimo-nianza alla quale affidare unatestimonianza per fissare neltempo i valori di Auser e tra-smetterli ai volontari che ver-ranno dopo di noi...Coloro che volessero cono-scerne i contenuti lo possonotrovare presso la sede del-l’Auser Comprensoriale diCremona. ■

Anno nuovo, vita vecchiaa pagare sono sempre i soliti

di Franco Guindani

della burocrazia di cui non siaccorge ancora nessuno; carovecchio ministro della sem-plificazione che non si capi-sce cosa abbia semplificato ecaro vecchio ministro delleriforme che non sa quali ri-forme vantare. Cari vecchipersonaggi che, un po’ simi-li ai burattini che ci diverti-vano sulle piazze quando era-vamo bambini, sbraitano, ur-lano, fanno opposizione duraa leggi che loro stessi vole-vano ma hanno avuto pauradi decidere! Cari vecchi per-sonaggi che hanno perso lamemoria ad esempio del gra-done di Maroni che allunga-va l’età della pensione giàmolto prima di Monti, o del-l’Imu che il federalismo pre-vedeva avrebbe dovuto pren-dere il posto della soppressaIci, degli aumenti delle addi-zionali Irpef comunali e pro-vinciali permesse ancora daltanto vantato federalismo, incambio dei pesanti tagli im-posti agli enti locali e non a sestessi! Se non ci avessero tanto pre-so in giro, se non ci avesserofatto tanto male, quasi mi fa-rebbero pena, e invece mi fan-no solo arrabbiare quando

E così eccoci ad un nuovoanno. Veramente di nuovoc’è solo la data perché dopola soddisfazione per la cadu-ta di un governo scombinatoche non sapeva più che pescipigliare e la speranza in unamaggiore giustizia sociale,viste anche le promettentipremesse, prendiamo attoche quasi niente c’è di diver-so: come si dice da noi ècambiato il suonatore ma lamusica è sempre la stessa.Eh sì, a pagare sono semprei soliti: NOI. Noi pensionati,noi lavoratori dipendenti, noigiovani che non riusciamo aintravedere una certezza peril futuro. Va beh che ci siamoabituati, ma ora ci sembra ef-fettivamente un po’ troppo.Da altre parti però vengono leproteste più clamorose edrammatiche, in verità più dafarsa che da dramma. Abbia-mo visto tutti le piazzate inparlamento, luogo che do-vrebbe essere serio per ec-cellenza, abbiamo sentito esentiamo le esternazioni divecchie figure che speravamofossero finite in un angolo, ab-biamo letto e leggiamo suigiornali del nostro ex presi-dente del consiglio parole di

astio e veleno contro chi haosato usurpare il titolo al-l’uomo della provvidenza cheavrebbe risolto tutti i pro-blemi se lo avessimo lasciatolavorar in pace, e contro dinoi Cgil che caparbiamenteabbiamo osato chiedere,come sempre, il rispetto deidiritti più elementari. Care vecchie figure che daanni sono sulla scena conpromesse mai mantenute,con bizzarre idee di seces-sione, con accuse ora al-l’Islam, ora agli extracomu-nitari, ora al meridione, ora al-l’Europa, poi all’euro e via di-cendo, senza mai essere sfio-rati dal pensiero che forse unpo’ di colpa ce l’hanno ancheloro se hanno permesso cheil cambio dell’euro valesse2000 lire per gli stipendi e1000 invece per i prezzi, comese non sapessero, ma certo gliandava bene così, che c’èstato un trasferimento di ric-chezza dalla classe dei lavo-ratori dipendenti ad altri por-tafogli, da chi paga le tasse achi allegramente e impune-mente le evade. Caro vec-chio ministro che urlava con-tro i pubblici fannulloni van-tando una semplificazione

ulteriori, pesanti sacrifici ser-vano a far intravedere un do-mani migliore ai nostri figli enipoti, a riparare almeno inparte i danni che altri, non noiche paghiamo, hanno fatto,ad impedire che ancora unavolta la demagogia e le pro-messe abbiano il sopravven-to sulla realtà del lavoro e i di-ritti dei lavoratori. ■

Canone RAII pensionati che si trovano nelle seguenti condizioni:essere titolari di abbonamento TV; avere 75 anni di etàentro il termine di pagamento del canone; essere solio non convivere con altri soggetti diversi dal coniugetitolare di reddito proprio; possedere un reddito che uni-tamente a quello del proprio coniuge convivente, nonsia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tre-dici mensilità (euro 6.713,98 annui) possono chiederel’esenzione dal pagamento del canone RAI.È bene ricordare che in moltissimi casi anche una pen-sione fino a 616,97 euro/mese, se gode di maggiorazionisociali, che si rilevano da una attenta lettura del modelloObis M, possono consentire di godere della esenzione.I nostri attivisti (vedi indirizzi e sedi delle presenze Spisul territorio pubblicati in questo numero) sono a di-sposizione per una puntuale verifica dei requisiti richiestie per la compilazione dell’autocertificazione del dirit-to all’esonero. ■

pretendono di parlare innome di un popolo che nonrappresentano se non in mi-nima parte, quando invocanouna secessione che solo lorovogliono, perfezionando erinfocolando l’antico odioper i “terroni”.In quanto a noi, visto che lasperanza è l’ultima a morire,speriamo ancora che questi

SpiInsieme01.2012Cremona 01-31-12:Layout 1 1-02-2012 13:15 Pagina 2