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La dissoluzione del Sacro
Romano Impero
Nell’806, Carlo Magno con la
Ordinatio Imperii regola la propria
successione secondo l’antica
usanza germanica, quella di
dividere i regni tra i figli.
Carlo intendeva regolare la
divisione prima della propria morte,
affinché potesse regnare la pace nei
propri stati anche dopo la sua
morte.
Questa “regolazione” risultò inutile
poiché, tra l’810 e l’811, muoiono i
figli Carlo e Pipino. Ludovico il Pio
resta l’unico erede.
813 (11 settembre): durante una
Messa, Carlo incorona suo
successore e imperatore, Ludovico
(a quel tempo 35enne).
Mentre nell’incoronazione del Natale dell’800 Carlo ricevette il titolo di imperatore per decisione e volontà del papa Leone III, ora Ludovico riceveva il titolo per decisione del padre.
Ludovico divenne imperatore per grazia di Dio e per designazione di suo padre. Da questo fatto si deduce che Carlo riteneva di ricevere la propria suprema autorità direttamente da Dio.
Dopo la morte di Carlo
magno, nella seconda metà
del IX° secolo, comincia un
periodo di grande decadenza
1. Lunga serie di invasioni
(arabi, normanni, ungari)
2. Si dissolve l’impero
carolingio e si assiste ad
una frantumazione del
potere.
3. L’economia agraria
rimane bloccata sul
modello della curtis.
4. Da queste situazioni si
origineranno però le basi
di una nuova area di
civiltà: l’Europa
Carlo Magno morì nel 814 e l’Impero entrò in crisi.
Durante il regno del figlio Ludovico, il potere imperiale iniziò a indebolirsi, rafforzando quello dei nobili.
Ludovico il Pio, ancora in vita, suddivise l’Impero tra i suoi tre figli: Lotario avrebbe governato l’Italia, Carlo il Calvo la Francia e Ludovico la Germania.
Lotario, re d’Italia dal 818 all’839
Ludovico volle affidare il
titolo di Imperatore al figlio
maggiore, Lotario, in modo
che egli garantisse l’unità
dell’Impero.
Alla nascita del quarto figlio,
Carlo il Calvo, inizia però una
lotta di tutti contro tutti: tra i
tre figli maggiori
(preoccupati delle possibili
rivendicazioni future del
piccolo Carlo II) e tra i figli
maggiori e il padre, deciso a
non cedere ai capricci dei tre
discendenti.
I continui contrasti con i figli
avidi e litigiosi prostrò il
regno e lo portò alla sua
frammentazione. Ludovico il Pio, 826 (soldato di Cristo), circondato
da un poema di Rabano Mauro
I figli di Ludovico il Pio
Figli nati dal primo matrimonio con
Ermengarda (†818):
1. Lotario
2. Pipino
3. Ludovico II il Germanico
Figli nati dal secondo matrimonio
con Giuditta,
4. Carlo II detto il Calvo
Incoronazione di Carlo il Calvo
819: seconde nozze di Ludovico il Pio. Nascita del figlio Carlo II. Nuova
divisione del regno: a Carlo II (il Calvo) assegnata l’Alemannia. Tensioni da
parte degli altri figli.
820-840: guerre continue tra Ludovico e i figli, e tra i figli tra loro per la
spartizione dell’eredità. Nell’833 l’imperatore Ludovico veniva addirittura
deposto dai figli e costretto ad una umiliante penitenza ecclesiastica.
Nell’835 era nuovamente restituito alla sua carica, ma la sua reputazione e
quella dell’impero avevano rimediato un colpo durissimo.
Ludovico muore nell’840. Gli succede come imperatore il figlio Lotario I.
L’Impero con il Trattato
di Verdun nell’843 è diviso
in 3 nuclei nazionali:
I contrasti familiari
condussero alla divisione
del regno in tre parti con
il trattato di Verdun
dell’843:
Regno franco-orientale (a
Ludovico il Germanico
843-876);
Regno franco-occidentale
(a Carlo II il Calvo 843-
877);
Regno franco-centrale e
Italia (a Lotario I 840-
855).
Finisce così il breve
periodo dell’impero
cristiano unito.
La disgregazione dell’Impero
Dopo il trattato di Verdun
(843) e la divisione in 3
parti del Sacro Romano
Impero, creato da Carlo
Magno, la disgregazione
non si arrestò.
Alla morte di Lotario il
titolo di Imperatore e di
re d’Italia andò al
primogenito Ludovico II
e la Lotaringia al minore,
Lotario II. Ludovico II
Lotario II
Il capitolare di Quierzy 877
Con il Capitolare di Quierzy ha
inizio l’anarchia feudale.
Esso fu sottoscritto da Carlo II il
Calvo, e stabiliva l’ereditarietà
dei grandi feudi.
Veniva meno il collante feudale
dell’ubbidienza e della fedeltà al
monarca
Il potere dei feudatari divenne
enorme tanto da divenire una
minaccia per lo stesso
imperatore.
Ludovico il Pio (nasce 771, regna 813-840)
Lotario I
(817-855)
Carlo II (il Calvo)
(+877) Ludovico il
Germanico (+876)
Pipino
d’Aquitania
(+838)
Carlo Magno: (nasce 742; regna 768-814)
Ermengarda (+818) Giuditta ( )
Lotario II
(+869)
Carlo (di Provenza)
(+863)
Ludovico II
(+875)
Carlo il Giovane
(+811)
Pipino d’Italia
(+810)
Carlo III il Grosso (+888)
Carlomanno
(+880)
Ludovico III il Giovane (+882)
Arnolfo
(+899)
La discendenza di Carlo Magno (in rosso gli imperatori)
Ludovico soprannominato il
Pio, era molto diverso dal
padre.
Temperamento bonario,
decisamente favorevole alla
chiesa, ma debole e incerto.
Non riuscì a mantenere unito
il regno ereditato dal padre.
Tuttavia dal punto di vista
della riforma della vita
culturale, spirituale ed
ecclesiastica Ludovico
proseguì il cammino che suo
padre aveva intrapreso e lo
portò a compimento.
Riforme della vita ecclesiastica
Regolò la vita dei sacerdoti, obbligandoli alla vita comune (Institutio
Canonicorum 816).
Regolò la vita dei monaci: obbligo per tutti i monasteri di seguire la
regola di S.Benedetto; Benedetto di Aniane eletto come ispettore
dell’intero regno (Capitulare monasticum 817).
Ludovico il Pio conferma beni territoriali a S. Vincenzo e all’abate Josue (Chronicon Vulturnense – Barb. lat. 2724 – B.A.V.)
Regolò alcuni aspetti importanti
della vita del clero secolare:
1. potevano essere ordinati
sacerdoti solo cittadini liberi (non
servi), e con mezzi di sussistenza
autonomi;
2. I sacerdoti potevano essere
nominati o destituiti solo col
permesso del vescovo;
3. Tutte le chiese venivano poste
sotto la giurisdizione dei vescovi
diocesani.
Questi provvedimenti erano presi
per arginare il sistema delle
“chiese proprie”, che facevano
dipendere i sacerdoti e le chiese
esclusivamente dal proprietario
terriero (Capitulare Ecclesiasticum
819).
L’Abate Josue dona la nuova basilica a S.
Vincenzo di Saragozza
Conseguenze della legislazione ecclesiastica di
Ludovico il Pio
Miglioramento della vita spirituale
dei corpi ecclesiastici (clero
regolare, clero secolare, monaci).
Moltiplicazione delle scuole che
sorgevano attorno alle cattedrali
(vescovi) e attorno ai monasteri.
Forte ripresa dell’attività
missionaria nel nord Europa
presso i Germani del nord
(Danimarca, Svezia, Norvegia) ad
opera soprattutto di S.Ansgario o
Oscar (+865) con Amburgo e
Brema sedi vescovili missionarie).
Carlo II il Calvo e la "mano divina" nella Prima Bibbia di
Carlo il Calvo (Parigi, BnF, Ms. lat. 1, f. 423r).
Il titolo di Imperatore era connesso a quello di re d’Italia.
Nell’887 i grandi feudatari deposero l’ultimo imperatore carolingio Carlo III, e la corona fu contesa dai grandi feudatari dell’Impero.
Fu l'ultimo imperatore, nella linea di discendenza legittima, della dinastia carolingia ed anche l'ultimo imperatore a governare su tutti i regni dell'impero.
Carlo III il Grosso, dipinto
da Max Barack, nel XIX
secolo.
888: alla morte di Carlo il Grosso l’impero si divide in 5 regni (Germania, Francia, Borgogna inferiore o Provenza, Borgogna superiore, Italia). Pullulano in tutta Europa, nell’antico impero di Carlo, piccoli re senza autorità.
Si compiva così la dissoluzione dell’Impero carolingio.
• Terminava così quella grande istituzione, che per quasi un secolo era stato l’Impero carolingio, che aveva reso possibile la realizzazione, in qualche modo, della Città di Dio, nella quale aveva trovato asilo la Chiesa d’Occidente.
• La dissoluzione dell’Impero determinava conseguenze inevitabili anche per la Chiesa: la protezione della Chiesa finiva prima in mano ai nobili italiani, poi in mano ai nobili romani.
• Il titolo imperiale cessa con l’assassinio di Berengario I del Friuli avvenuto a Verona in S.Pietro in Castello (+924).
Salterio di Carlo il Calvo, École du Palais de Charles le
Chauve, copiata da Liuthard prima del 869, BnF,
Manuscrits, Latin 1152 fol. 3v
814: Muore Carlo Magno, gli succede il figlio Ludovico il Pio (814-840) più
dedito alla fede che all’amministrazione del proprio regno.
«Ordinatio Imperii»
(817): l’Impero
Carolingio è diviso tra i tre figli di Ludovico.
Lotario (re d’Italia e co-imperatore), Pipino (re di Aquitania),
Ludovico (re di Baviera).
Al primogenito, Lotario, contro la
consuetudine va la maggior parte dei territori e il titolo
di imperatore.
Muore Pipino (838) e il suo posto è preso
dal quarto figlio di
Ludovico il Pio, Carlo il
Calvo.
Seguono scontri,
l’Impero si sgretola.
Trattato di Verdun (843).
Si riconosce definitivame
nte la divisione
dell’Impero in 3 parti.
La situazione in Italia
Il papato divenne
ostaggio delle
famiglie nobili
romane che
sceglievano il
papa di loro
gradimento.
La corona Imperiale
venne contesa dai
grandi signori
feudali (Friuli,
Spoleto, Borgogna,
Ivrea) che
combatterono fra
loro e si
indebolirono.
887-962
Tutto questo impedì in Italia il
formarsi di un forte potere
centrale.
La situazione in Francia
La situazione era
simile in Francia.
Nel 900 c’erano una
50ina di signorie e
tra nord e sud si
parlavano anche
lingue diverse.
Nel 987, Ugo Capeto
depose l’ultimo re
carolingio di Francia
e iniziò una nuova
lunghissima
dinastia.
Ugo Capeto
Conte di Parigi, suo zio era il
re di Germania e imperatore
del Sacro Romano Impero,
Ottone I. Iniziò la dinastia
capetingia che, per rami
cadetti (Valois, Borbone),
regnò fino alla Riv. Francese
Dopo aver sconfitto le ultime
resistenze dei carolingi,
nominò suo erede il figlio
Roberto II iniziando di fatto
la nuova dinastia.
Morì nel 996
La situazione in Germania
I carolingi di Germania resistono fino al 911
Poi si formarono alcune grandi regioni guidate da 5-6 dinastie autonome (Sassonia, Franconia, Svevia, Baviera e Turingia) e non ci fu la frantumazione come in Francia
Tra queste 5 famiglie si decideva la dinastia regnante.
Dal 919 toccò ai Sassoni
Gli Ungari
Con le loro incursioni
misero in serio pericolo il
Nord Italia e la Germania
dal 900 in poi
I duchi Sassoni però
opposero una resistenza
maggiore finchè il loro re
Ottone li sconfisse
definitivamente nel 955 sul
fiume Lech
Ottone I di Sassonia
Il Regno di Ottone I
L’obiettivo di Ottone era quello di riunire il regno di Germania a quello di Italia restaurando l’Impero
Scese perciò in Italia e sconfisse in 2 riprese il re Berengario del casato di Ivrea
Poi si fece incoronare dal papa, Imperatore restaurando il vecchio Impero romano cristiano di Carlo Magno
Incoronazione di Ottone I
Gli obiettivi di Ottone I erano
sostanzialmente tre:
• Costituire una dinastia, nella
fattispecie la Dinastia ottoniana di
Sassonia, in modo da ovviare alle
problematiche relative alle
successioni nel Sacro Romano
Impero.
• Istituire i vescovi-conti, in verità già
presenti nell'Impero carolingio. Il
fatto che questi non potessero avere
successori legittimi implicava il fatto
che i feudi loro destinati, benché
vitalizi, erano destinati a ritornare
nella disponibilità dell'imperatore.
• Contrastare in Italia il potere
dell'Impero bizantino, in modo da
proporsi come i legittimi
rappresentanti dell'Impero Romano
d'Occidente.
I sassoni nel sud d’Italia
L’anno dopo la sua incoronazione, Ottone depose il corrotto papa che lo aveva incoronato e iniziò un periodo di controllo dell’Impero sul papato.
Ottone I decise di legare il pontefice alla fedeltà verso il sovrano, sottoponendo il papato al suo controllo tramite il Privilegium Othonis: da allora ogni elezione pontificia avrebbe richiesto la conferma imperiale.
Poi tentò di conquistare il sud d’Italia, cosa non riuscita nemmeno ai Franchi e dove resistevano gli antichi ducati longobardi e bizantini.
973 muore Ottone I gli succede il figlio, Ottone II
Evangeliario di Ottone III: Luca evangelista
Ottone II
Ottone II si dovette
scontrare con la
complessa politica
meridionale.
Fece trattati di amicizia
coi bizantini, patti con le
famiglie romane, ma poi
restò solo a combattere
contro i saraceni
Nel 982 subì una
clamorosa sconfitta a
Stilo e pochi mesi dopo
morì di malaria. Ottone II e la moglie Teofano incoronati da Cristo
Ottone III
Alla morte del padre aveva
solo 6 anni
A 15 anni prese il potere,
tenuto sino a quel
momento, dalla madre
Teofano
Impose come papa
Gerberto che prese il nome
di Silvestro II (il I era il
papa di Costantino)
Insieme tentarono di far
rinascere l’impero romano
Ma una rivolta delle
famiglie nobiliari romane
lo costrinse a fuggire.
Morì a soli 22 anni. Registrum Gregorii, Ottone II in trono attorniato
dalle Province dell'Impero
Conclusioni
1
L’anarchia feudale
governa di fatto F. e
I. Il tentatico
imperiale di
sottometterla fallisce.
Anzi nel 1037
Corrado II è costretto
a emanare la
Constitutio de feudis
3
Ma ben presto,
l’arrivo di papi di
maggior personalità
porteranno ad uno
scontro durissimo fra
i due grandi poteri
che dominano
l’Europa: il papato e
l’Impero
2
Nella crisi generale,
in Germania si
ricostituisce una
forma imperiale
unitaria, che viene
sconfitto in Italia ma
che riesce ad imporsi
al papato