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CALENDARIO PROSSIMI WEEK END Ra.Mi. 2013 ANNO 02 | N. 04 BIMESTRALE | LUGLIO/AGOSTO 2013 FACCIAMO GLI AUGURI A: La Foglia BIMESTRALE DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE. Ra.Mi. Seguici su facebook Ra.Mi. - Ragazzi Missionari La Foglia AREA AFFARI NAZIONALI Quattro volte Ra.Mi. Sono volati quattro anni da quando, con un tempismo tutto mio, mi sono presentata al gruppo in piena estate, facendo così coincidere l’inizio del mio cammino con la chiusura dell’anno Ra.Mi. Quattro anni di incontri, ma anche di scontri, dispiaceri, alcune incomprensioni, e la stanchezza cominciava a farsi sentire … Allora ci voleva proprio, è il caso di dirlo, l’entusiasmo di alcuni improvvisamente presente e trascinatore, poche emozionatissime parole messe per iscritto, tanto mi è bastato per ricordarmi il mio primo incontro con quelle che, a mia insaputa, sarebbero diventate alcune delle persone più importanti della mia vita. III° Week end 11-12-13 ottobre “Non mi sono persa (come mio solito), soltanto ad un certo punto è stato chiaro che ovunque volgessi lo sguardo c’erano persone che vivevano in modo diverso, che, se lo volevo, anche io potevo vivere in un modo diverso… Pieno” Anche sforzandomi non riesco a ricordare la data, né tanto meno il mese, ma ricordo in ogni suo dettaglio quella serata: ricordo che c’erano il Presidente, Alessandra e Sara, ricordo che c’era Valentina ed il mio amico Alessio, che proprio quella sera mi aveva trascinata all' incontro con un’insistenza per niente sua, ricordo che c’era Andrea soprattutto, tornato da poco dall’ Amazzonia per restare (forse), il crepuscolo alle spalle della Basilica Superiore, e noi seduti in terra ad ascoltare i suoi racconti. Il mio percorso è cominciato lì, in quel momento, anche io volevo andare in Brasile, anche io volevo conoscere tutte quelle persone che vivevano in un modo così diverso … e poi testimoni di una Fede Vera soprattutto. Non mi sono persa (come mio solito), soltanto ad un certo punto è stato chiaro che ovunque volgessi lo sguardo c’erano persone che vivevano in modo diverso, che, se lo volevo, anche io potevo vivere in un modo diverso… Pieno. L’Amazzonia sta ancora aspettando, e nel frattempo continuo a collezionare racconti pieni di colori. Credo che partirò una volta o l’ altra, ma questo per me non è davvero importante, perché il Mio viaggio, quello che quando torni non vedi l’ora di raccontarlo a tutti, io l’ho già intrapreso: in quella serata di quattro anni fa di cui non riesco a ricordare la data. Chiara Ansideri Sabato 13 luglio, alle ore 17 e 30, abbiamo avuto un appuntamento fuori dal comune a Casa Emmaus: un incontro speciale per ricordare con la Santa Messa, animata dai ragazzi del laboratorio musicale, Andrea Fiorucci, un ragazzo che frequentava la Casa, venuto a mancare tre anni fa durante un viaggio a Lourdes. Ci siamo disposti nel solito cerchio di seggiole e di sedie a rotelle, abbiamo fatto il giro di presentazione per coloro che venivano per la prima volta o che comunque non si conoscevano e abbiamo iniziato le prove dei canti con le chitarre, i bonghi e i battiti di mani. Una confusa allegria ci ha investito, come sempre accade quando ci si ritrova intorno a quel cerchio così ricco di diversità, ma così povero di pregiudizi. I cori si sono mescolati a sguardi, battute, sorrisi e abbracci, generando quella sensazione bellissima che ogni volta mi investe e mi riempie il cuore di una gioia nuova e inspiegabile. Casa Emmaus Segue >> Silvia Pastore 1luglio Ilenia Repola 5 luglio Andrea Garzotti 5 luglio Ilenia Di Giorgio 6 luglio Carlo Mellini 13 luglio Dario Maiorana 18 luglio Angelo Labbate 23 luglio Fabrizio Fanini 4 agosto Chiara Ansideri 6 agosto Roberta Sclippa 6 agosto Fra Enzo Francesco Maria Iannaccone 10 agosto Omar Corradi 19 agosto Angelica Dieli 19 agosto Gin-Tonj Meconi 27 agosto Elisa Galeani 31 agosto Michela Sgalambro 1 settembre Alessio Allegrucci 3 settembre Leila Isolani 3 settembre Andrea Lombardi 5 settembre Francesca Coraini 17 settembre Roberta Rosati 20 settembre Giovanni Maria Lelli 21 settembre Fabio Galvan 22 settembre Marco Calcavento 25 settembre Chiara Lupattelli 11 ottobre Elisa Di Novo 12 ottobre Vincenzo Barbarossa 13 ottobre Monica Lollini 13 ottobre Daniele Micheli 14 ottobre Antonio Caschetto 26 ottobre Dorothy Rizzo 31 ottobre

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CALENDARIO PROSSIMIWEEK END Ra.Mi. 2013

ANNO 02 | N. 04 BIMESTRALE | LUGLIO/AGOSTO 2013

FACCIAMO GLI AUGURI A:

La FogliaBIMESTRALE DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE. Ra.Mi.

Seguici su facebookRa.Mi. - Ragazzi Missionari

La Foglia

AREA AFFARINAZIONALI

Quattro volte Ra.Mi. Sono volati quattro anni da quando, con un tempismo tutto mio, mi sono presentata al gruppo in piena estate, facendo così coincidere l’inizio del mio cammino con la chiusura dell’anno Ra.Mi. Quattro anni di incontri, ma anche di scontri, dispiaceri, alcune incomprensioni, e la stanchezza cominciava a farsi sentire … Allora ci voleva proprio, è il caso di dirlo, l’entusiasmo di alcuni

improvvisamente presente e trascinatore, poche emozionatissime parole messe per iscritto, tanto mi è bastato per ricordarmi il mio primo incontro con quelle che, a mia insaputa, sarebbero diventate alcune delle persone più importanti della mia vita.

III° Week end11-12-13 ottobre

“Non mi sono persa (come mio solito), soltanto ad un certo punto è stato chiaro che ovunque volgessi lo sguardo c’erano persone che vivevano in modo diverso, che, se lo volevo, anche io potevo vivere in un modo diverso… Pieno”

Anche sforzandomi non riesco a ricordare la data, né tanto meno il mese, ma ricordo in ogni suo dettaglio quella serata: ricordo che c’erano il Presidente, Alessandra e Sara, ricordo che c’era Valentina ed il mio amico Alessio, che proprio quella sera mi aveva trascinata all' incontro con un’insistenza per niente sua, ricordo che c’era Andrea soprattutto, tornato da poco dall’ Amazzonia per restare (forse), il crepuscolo alle spalle della Basilica Superiore, e noi seduti in terra ad ascoltare i suoi racconti. Il mio percorso è cominciato lì, in quel momento, anche io volevo andare in Brasile, anche io volevo conoscere tutte quelle persone che vivevano in un modo così diverso … e poi

testimoni di una Fede Vera soprattutto. Non mi sono persa (come mio solito), soltanto ad un certo punto è stato chiaro che ovunque volgessi lo sguardo c’erano persone che vivevano in modo diverso, che, se lo volevo, anche io potevo vivere in un modo diverso… Pieno. L’Amazzonia sta ancora aspettando, e nel frattempo continuo a collezionare racconti pieni di colori. Credo che partirò una volta o l’ altra, ma questo per me non è davvero importante, perché il Mio viaggio, quello che quando torni non vedi l’ora di raccontarlo a tutti, io l’ho già intrapreso: in quella serata di quattro anni fa di cui non riesco a ricordare la data.

Chiara Ansideri

Sabato 13 luglio, alle ore 17 e 30, abbiamo avuto un appuntamento fuori dal comune a Casa Emmaus: un incontro speciale per ricordare con la Santa Messa, animata dai ragazzi del laboratorio musicale, Andrea Fiorucci, un ragazzo che frequentava la Casa, venuto a mancare tre anni fa durante un viaggio a Lourdes. Ci siamo disposti nel solito cerchio di seggiole e di sedie a rotelle, abbiamo fatto il giro di presentazione per coloro che venivano per la prima volta o che comunque non si conoscevano e abbiamo iniziato le prove dei canti con le chitarre, i bonghi e i battiti di mani. Una confusa allegria ci ha investito, come sempre accade quando ci si ritrova intorno a quel cerchio così ricco di diversità, ma così povero di pregiudizi. I cori si sono mescolati a sguardi, battute, sorrisi e abbracci, generando quella sensazione bellissima che ogni volta mi investe e mi riempie il cuore di una gioia nuova e inspiegabile.

Casa Emmaus

Segue >>

Silvia Pastore 1luglioIlenia Repola 5 luglioAndrea Garzotti 5 luglioIlenia Di Giorgio 6 luglioCarlo Mellini 13 luglioDario Maiorana 18 luglioAngelo Labbate 23 luglioFabrizio Fanini 4 agostoChiara Ansideri 6 agostoRoberta Sclippa 6 agostoFra Enzo FrancescoMaria Iannaccone 10 agostoOmar Corradi 19 agostoAngelica Dieli 19 agostoGin-Tonj Meconi 27 agostoElisa Galeani 31 agostoMichela Sgalambro 1 settembreAlessio Allegrucci 3 settembreLeila Isolani 3 settembreAndrea Lombardi 5 settembreFrancesca Coraini 17 settembreRoberta Rosati 20 settembreGiovanni Maria Lelli 21 settembreFabio Galvan 22 settembreMarco Calcavento 25 settembreChiara Lupattelli 11 ottobreElisa Di Novo 12 ottobreVincenzo Barbarossa 13 ottobreMonica Lollini 13 ottobreDaniele Micheli 14 ottobre

Antonio Caschetto 26 ottobreDorothy Rizzo 31 ottobre

02 | La Foglia

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La Foglia

AREA INTERNAZIONALI

Manca pochissimo ormai alla partenza, e ritorno con la mente a tutte quelle che sono state le sensazioni, le emozioni che mi hanno portata fin qui, ad un passo da quest’esperienza fantastica!

Poco dopo abbiamo dato il benvenuto al Vescovo di Perugia S. E. Mons. Gualtiero Bassetti , venuto per celebrare la messa e, insieme a lui, tutta la “ carovana “ si è spostata nella chiesa di Lidarno insieme alla famiglia di Andrea, alle famiglie dei ragazzi e a quanti si sono voluti unire a noi. Abbiamo pregato insieme, cantato, parlato, ricordato e alla �ne siamo tornati alla base per cenare tutti insieme, perché ogni festa che si rispetti, �nisce così! Non conoscevo personalmente Andrea, l’ ho conosciuto attraverso i racconti dei ragazzi, dei volontari e di Angela che gestisce la casa famiglia, ma sono sicura che ha apprezzato il nostro modo di ricordarlo e ha cantato con noi da lassù. L’ a�etto incondizionato che ho trovato tra i miei nuovi amici è una cura infallibile per ogni cuore e per ogni anima… che dire quindi? Per me è tutto nuovo: nuova dei Ra. Mi., nuova di Casa Emmaus, non so bene se mai un giorno partirò per l’ Amazzonia o per Gornja, so solo che spesso ho vissuto nell’ ignoranza di una quotidianità cieca o pigra o semplicemente indi�erente e mi sono persa quello che ho appena raccontato e, pertanto, ora che ci sono dentro, è qui che voglio restare.

Sono entrata in un castello incantato, vi ho trovato dentro tanti splendidi angioletti, chiusi dentro una vita senza tempo, con�nata da sbarre di ferro. In quella serie in�nita di lettini, o forse, per meglio de�nirle, gabbie, c’erano loro: senza un’identità, senza una dignità, rinchiusi, legati, vestiti di stracci, immersi nella puzza della loro cacca e del loro dolore, come se non fossero degni dell’amore di una mamma, di un padre, di un fratello. Per certe persone loro sono tutti uguali e insigni�canti e questo ti fa rabbia, ti lacera il cuore. Ma ai bimbi di Gornja questo non importa, perché nell’immensità del loro dolore, continuano a dare a tutti noi la possibilità di prendercene cura. Ti accolgono con dei sorrisi in�niti, con le braccia spalancate pronte ad avvolgerti e a stringerti quasi a so�ocare. A loro non importa non ricevere Amore, te lo regalano comunque. Stai li ferma davanti a loro, con il cuore a pezzi perché la tua vita non è come la vorresti e loro ti prendono per mano, asciugano le tue lacrime, ti aprono l’anima e ci si piantano come chiodi nel muro. Compiono un miracolo grande, ti fanno ritrovare i pezzi del tuo cuore che avevi lasciato per strada, ti insegnano una nuova vita, ti ci sbattono dentro e ti fanno capire che il vero segreto è amare più forte che puoi senza chiedere, allora si che avrai tutto per essere felice. Attraverso le loro carezze riesci a ricordare l’importanza del contatto �sico, a quanto sia bello accarezzare la pelle di chi ti sta difronte, a quanto sia dolce accarezzare i capelli e sentirne l’odore, a quanto sia straordinario appoggiare le tue labbra sulle guance di un’altra persona, perché ci si mette in “sintonia”. In questo castello incantato ci sono bufere di bolle di sapone, oceani di palline colorate, orchestre che suonano musiche celestiali che suonano “bruchi”, “casette tanto carine”, “il rumore della felicità”… Perché si, che rumore fa la felicità? E’ un suono sordo che fa battere il cuore e scendere le lacrime. A questi bimbi mancano solo due cose: la parola Casa e la parola Famiglia, quelle che ognuno di loro avrebbe diritto di poter pronunciare. Mi mancate piccoli miei, mi mancherete ogni giorno �no al mio ritorno.

Così, seppur con delle di�coltà, questa idea di partire ha cominciato a concretizzarsi. Ho avuto la fortuna di essere sostenuta da tutti i miei compagni di viaggio, con i quali ho condiviso le perplessità e le paure, trovando in loro forza e coraggio! Mi è stato chiesto: -cosa ti aspetti da questa esperienza?- Mi aspetto di tirare fuori la parte migliore di me, di conoscere nuovi valori, di stupirmi davanti ad un sorriso, di sentirmi felice come, forse, non lo sono mai stata. Voglio spogliarmi di tutto, partire senza niente e tornare carica di Amore, perché l’Amore è l’occasione unica per maturare, per prendere forma, per diventare in se stessi un mondo. Questo tempo di attesa adesso, mi sembra un tempo bellissimo, un tempo che si capisce essere il MIO tempo, per tendere la mano all’altro, per seminare e raccogliere quello che aspettavo da sempre! Mi sento così in trepidazione all’idea di discendere il Rio delle Amazzoni, di attraversare �umi enormi e foreste impenetrabili, di trovarmi di fronte la spettacolare visione dell’ “incontro delle acque”, di viaggiare in canoa, di vivere in semplicità, di lavarmi nel �ume, di tu�armici, di scoprirlo come una fonte di vita. Sarà indescrivibile ritrovarsi a dormire sotto le stelle del cielo brasiliano, con la paura che ti caschino addosso, tanto saranno vicine, ritrovarsi ad ascoltare l’assordante silenzio della foresta amazzonica, piena com’è di tutte le sue creature! Mi chiedo come sarà ritrovarmi in una realtà così lontana! Poi penso ai bambini.. ai loro sorrisi, alla loro gioia, ai loro abbracci, ai loro occhi.. ce la farà il mio cuore a resistere a tutto questo? Ad accettare la so�erenza, la povertà, la malattia che non ha possibilità di essere scon�tta, a guardare come il mondo si è dimenticato di un’altra parte di sé.. ?! Cosa sarò in grado di fare io lì, per loro e con loro? Basterà amarli? e se dovesse mancarmi la forza? Avrei bisogno di mille altri cuori vicino a me, che siano vogliosi di dare..! A�ora un altro pensiero: come tornerò da tutto ciò? Come farò a riabituarmi alla super�cialità, al disinteresse, al sentimentalismo inutile? Come farò a non sentirmi una vagabonda nella mia terra? Io, che ho sempre bisogno di sostanza, di nutrimento, di riempire quello che mi sembra vuoto! Partire non è una fuga.. è la necessità di realizzare un progetto che mi è stato a�dato. Io farò del bene.. anche se non sarà abbastanza, anche se non cambierà nulla.. starò con il cuore aperto, avrò il coraggio di so�rire, di mettermi sulle spalle incarichi rischiosi.. portandomi dietro solo una cosa.. la forza di amare ad ogni costo!

Amazzonia

Michela Mastroforti

Valentina Marini

Durante un week-end Ra.Mi. ho avuto la possibilità di conoscere meglio l’operato dell’Associazine nell’Amazzonia brasiliana ed è stato un “colpo di fulmine”! Ho sentito subito dentro di me la voglia di partire, quasi la necessità, ho sentito che la mia anima si agitava, che aveva �nalmente trovato, illuminata da Dio, ciò che poteva renderla felice: la Missione.

Benedetta Viti

>> Segue

Gornja“ Mi mancate piccoli miei, mi mancherete ogni giorno fino al mio ritorno ”