la madonna del divino amore - santuariodivinoamore.it · muore ed è solo, come ha fatto «madre...

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Tariffa R.O.C. – Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. Postale – 353/2003 - 20/B (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - art.1 comma 1 DCB Roma La Madonna del Divino Amore Anno 82 - N° 4 - Novembre 2014 - 00134 Roma - Divino Amore Bollettino mensile

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La Madonna del Divino AmoreAnno 82 - N° 4 - Novembre 2014 - 00134 Roma - Divino AmoreBollettino mensile

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TELEFONISANTUARIOTel. 06.713518 - Fax 06.71353304www.divinoamoreroma.itwww.santuariodivinoamore.itE-mail:[email protected]:[email protected]

UFFICIO PARROCCHIALEore 9.00-12.00 e 16.00-19.00OGGETTI RELIGIOSI ore 8.30-12.30 e 15.30-19.00HOTEL DIVINO AMORE (CASA DEL PELLEGRINO)Tel. 06.713519 - Fax 06.71351515www.divinoamoreroma.itE-mail:[email protected]

SUORE:Congregazione delle Figlie della Madonnadel Divino Amore - Tel. 06.71355121

SEMINARIO OBLATI:Tel. e Fax 06.71351244www.divinoamoreroma.itCOMUNITÀ ALLOGGIO PER ANZIANITel. 06.71351627 - Fax 06.71351628COLLEGAMENTO NAZIONALE SANTUARI (CNS)Tel. 06.713518

RECAPITI DEL SANTUARIO IN CITTÀ Vicolo del Divino Amore, 12 - Tel. 06.6873640 Piazza S.Giovanni in Laterano, 4 - Tel. 06.69886313

PER RAGGIUNGERE IL DIVINO AMORE Uscita 24 del Grande Raccordo Anulare Autobus 218 da S. Giovanni in Laterano Autobus 702 dalla Stazione Laurentina Autobus 044 dalla Eur Fermi

PER OFFERTE (SS. Messe, opere di carità)Santuario Divino Amore:C/C Postale n. 721001

BANCADI CREDITO COOPERATIVO DI ROMAAGENZIA 119IBAN: IT03 M083 2703 2410 0000 0000 389

BANCAPOPOLARE DEL LAZIOAGENZIA SANTAPALOMBA (RM)IBAN: IT19 1051 0422 000C C016 0050 500

Associazione Divino Amore, OnlusC/C Postale n. 76711894

BANCADI CREDITO COOPERATIVO DI ROMAAGENZIA 119 IBAN: IT81 X08327 03241 0000 0000 1329

APERTURA DEL SANTUARIO Giorni feriali: 6.30-20.00 Giorni festivi: 6.00-20.00 (ora legale 5.00-21.00)

SANTUARIO DELLA MADONNA DEL DIVINO AMOREVia del Santuario, 10 (Km. 12 di Via Ardeatina) - 00134 Roma - Italy

ORARIO SANTE MESSEAntico Santuario Feriale ore 7.00-8.00-9.00-10.00-11.00-12.00-17.00-18.00-19.00 (ore 17.00 sospesa nell’ora legale);Festivo ore 6.00-7.00-13.00 (ora legale anche ore20.00)Nuovo SantuarioSabato ore 17.00-18.00 (ora legale 18.00-19.00)Festivo (ore 5.00 dalla domenica dopo Pasqua all’ulti-ma di ottobre)ore 8.00-9.00-10.00-11.00-12.00-16.00-17.00-18.00-19.00Chiesa “Santa Famiglia”Festivo ore 10.00 per bambini e ragazzi della ParrocchiaBattesimi Sabato ore 17.00 - Domenica ore 11.30 Matrimoni in criptaLITURGIA DELLE OREGiorni feriali ore 7.30 Lodi mattutine, 19.45 VespriGiorni festivi ore 9.15 Lodi mattutine, 12.15 Ora Sesta,15.00 Ufficio delle Letture e Adorazione Eucaristica,17.15 Vespri

ALTRE FORME DI PREGHIERANuovo Santuario - Cappella del SantissimoAdorazione Eucaristica continuata (ore 6.00-23.00)Domenica ore 19.00 Processione EucaristicaAntico SantuarioGiorni feriali ore 16.00 (ora legale 17.00)Adorazione Eucaristica e Santo RosarioGiorni festivi ore 10.15, 11.15, 16.15 Santo Rosarioore 12.00 Ora media, Angelus e Coroncina allaMadonna del Divino Amore

CONFESSIONI Cappella Antico Santuario Giorni feriali ore 6.45-12.45 e 15.30-19.30 Giorni festivi ore 5.45-7.45CONFESSIONI Cappella Nuovo Santuario Sabato ore 15.30-19.45Giorni festivi ore 7.45-12.45 e 15.30-19.45

VEGLIA Dl PREGHIERA PER LEVOCAZIONI Ore 21.00 di ogni giovedì.

PELLEGRINAGGIO NOTTURNO A PIEDI Ogni sabato dal 1° dopo Pasqua all’ultimo di ottobre.Partenza ore 24.00 da Roma, piazza di Porta Cape-na, davanti alla FAO. Ore 5.00 della domenica arrivoe Santa Messa. Pellegrinaggi notturni straordinari: il 7 dicembre per l’Immacolata, la vigilia di Pentecostee il 14 agosto per l’Assunta.

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Per la preghiera personale, la meditazione e momenti di silenzio, sono sempre disponibili le cappelle del Santurio e spazi all’aperto

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Carissimi amici e devoti del Santuario,

veniamo a voi dal luogo in cui sono certamente depositate le vostre preghiere e le vostre speranze. Oltrealla preghiera di richiesta legittima e fervorosa, dobbiamo anche consentire alla Madonna di poterci ri-volgere una parola materna; la conosciamo: “Quello che Gesù vi dice, fatelo” ! è scritta nel vangelo diSan Giovanni al cap. 2 dove si parla delle nozze di Cana. I servi avendo obbedito a Maria, Gesù fece ilprimo miracolo, offrendo agli invitati un vino eccellente e abbondante.

Sappiamo che Maria è educatrice della Chiesa col fascino delle sue virtù. Non si pensi che il materno in-tervento di Maria rechi pregiudizio all’efficacia predominante e insostituibile di Cristo, nostro Salvatore;al contrario, esso trae dalla mediazione di Cristo la propria forza e ne è una prova luminosa. Non si esau-risce, però, nel patrocinio presso il Figlio la cooperazione della Madre della Chiesa allo sviluppo dellavita divina nelle anime. Ella esercita sugli uomini redenti un altro influsso: quello dell’esempio. Influssoimportantissimo, infatti: le parole muovono, gli esempi trascinano.

Come, infatti, gli insegnamenti dei genitori acquistano un’efficacia ben più grande se sono convalidatidall’esempio di una vita conforme alle norme della prudenza umana e cristiana, così la soavità e l’incantoemananti dalle eccelse virtù dell’Immacolata Madre di Dio attraggono in modo irresistibile gli animi al-l’imitazione del divino modello, Gesù Cristo, di cui ella è stata la più fedele immagine. Perciò il Concilioha dichiarato: “La Chiesa pensando a lei con pietà filiale e contemplandola alla luce del Verbo fattouomo, con venerazione penetra più profondamente nell’altissimo mistero dell’incarnazione e si va semprepiù conformando col suo sposo”.

La vera devozione mariana consiste certamente nella preghiera, ma anche nella imitazione delle virtùdi Maria santissima: la fede, la speranza e la carità, con tutto il corredo delle altre virtù umane e cristiane.L’autentica devozione mariana viene proposta a tutti, dai sacerdoti Oblati e dalle suore, “Figli della Ma-donna del Divino Amore” secondo lo spirito del venerato Fondatore Don Umberto Terenzi, servo diDio, primo Rettore e Parroco del Divino Amore, racchiuso nel suo motto: “Conosce e far conoscere,amare e far amare la Madonna del Divino Amore”.

Per Don Umberto, questo carisma mariano fu il segreto della sua vita che gli consentì di vivere inten-samente il suo fecondo sacerdozio con un ardente amore all’Eucaristia, alla Chiesa e alla Madre di Dio.

Sappiamo che la Beata Vergine, in mezzo a tutti i santi, è la creatura più imitabile perché ha fatto le coseordinarie con un amore straordinario, seguendo umilmente Gesù, senza pretendere miracoli.

Guardiamo a Lei che ci attrae col fascino della sua persona e lasciamoci condurre ogni giorno all’incontrocon Gesù.

Ave Maria!

I Sacerdoti OblatiFigli della Madonna del Divino Amore

Lettera

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La Madonna del Divino AmoreBollettino N. 4 - Novembre 2014

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Bollettino N. 4 - Novembre 2014

La Madonna del Divino AmoreDirettore responsabileGiuseppe DaminelliAutorizzazione del Tribunale di Roma n. 56 del 17.2.1987

DIVINO AMORE ROMA.it

EditriceASSOCIAZIONE “DIVINO AMORE” ONLUSdel Santuario della Madonna del Divino AmoreN. 46479 - 07-06-06 - CF 97423150586Via del Santuario, 10 - 00134 RomaTel. 06 713518 - Fax 06 71353304C/C Postale N. 76711894

Redazione Sacerdoti Oblati e Suore“Figli della Madonna del Divino Amore”Stampa System Graphic s.r.l.Via di Torre S. Anastasia, 61 - 00134 RomaFoto Fotostudio Romadi Piero ZabeoAbbonamentoSpedizione gratuita ai soci

BOLLETTINO N. 4/2014 - FINITO DI STAMPARE NOVEMBRE 2014

«Siate Misericordiosi»

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La Madonna del Divino AmoreAnno 82 - N° 4 - Novembre 2014 - 00134 Roma - Divino AmoreBollettino mensile

Papa Francesco, durante la catechesi,di mercoledi 10settembre 2014 ha parlato della “maternità” dellaChiesa, maestra di misericordia. «Un buon educa-

tore – ha spiegato– punta all’essenziale. Non si perde neidettagli, ma vuole trasmettere ciò che veramente conta per-ché il figlio o l’allievo trovi il senso e la gioia di vivere. L’es-senziale, secondo il Vangelo, è la misericordia. Dio hainviato suo Figlio, Dio si è fatto uomo per salvarci, cioè perdarci la sua misericordia. Lo dice chiaramente Gesù, rias-sumendo il suo insegnamento per i discepoli: “Siate mise-ricordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”. Puòesistere un cristiano che non sia misericordioso? No. Il cri-stiano necessariamente deve essere misericordioso, perchéquesto è il centro del Vangelo. E fedele a questo insegna-mento, la Chiesa non può che ripetere la stessa cosa ai suoifigli: “Siate misericordiosi”, come lo è il Padre, e come lo èstato Gesù».La Chiesa si comporta come Cristo, «non fa lezioni teorichesull’amore, sulla misericordia. Non diffonde nel mondo unafilosofia, una via di saggezza ... Certo, il cristianesimo è anchetutto questo, ma per conseguenza, di riflesso. La madreChiesa, come Gesù, insegna con l’esempio, e le parole ser-vono ad illuminare il significato dei suoi gesti. La madreChiesa ci insegna a dare da mangiare e da bere a chi ha famee sete, a vestire chi è nudo. E come lo fa? Lo fa con l’esempiodi tanti santi e sante che hanno fatto questo in modo esem-plare; ma lo fa anche con l’esempio di tantissimi papà emamme, che insegnano ai loro figli che ciò che avanza a noiè per chi manca del necessario. Nelle famiglie cristiane piùsemplici è sempre stata sacra la regola dell’ospitalità: nonmanca mai un piatto e un letto per chi ne ha bisogno».

In copertina: stampa edita nel1908 in ricordo del 25°anniversario dell’incoronazioneMadonna del Divino Amore

Lettera del ParrocoRettore1Siate Misericordiosi2 – 3Convegno dei SeminaristiRomani4 – 5Oratorium Beati Luce 6 – 7 Cronaca9 – 10Pellegrinaggio al DivinoAmore10 – 11 – 12Suppliche eRingraziamenti12 –13So

mmario

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La Chiesa insegna ai suoi figli a stare accantoa chi è malato e a chi è in carcere perché «lamisericordia supera ogni muro, ogni bar-riera, e ti porta a cercare sempre il voltodell’uomo, della persona. Ed è la misericor-dia che cambia il cuore e la vita, che può ri-generare una persona e permetterle diinserirsi in modo nuovo nella società». Per-ché la Chiesa ci insegna a stare accanto a chimuore ed è solo, come ha fatto «Madre Te-resa per le strade di Calcutta; è ciò che hannofatto e fanno tanti cristiani che non hannopaura di stringere la mano a chi sta per la-sciare questo mondo». Madre Teresa non siarrendeva a chi le diceva che era inutile assi-stere i moribondi, anche quelli che vivevanole situazione più estreme, difficili e ripu-gnanti, «gente che mangiava il corpo i topidella strada e lei li portava a casa perché mo-rissero puliti, tranquilli, carezzati, in pace».«Cari fratelli e sorelle, così la Chiesa èmadre, insegnando ai suoi figli le opere di

misericordia. Lei ha imparato da Gesù que-sta via, ha imparato che questo è l’essenzialeper la salvezza. Non basta amare chi ci ama.Gesù dice che questo lo fanno i pagani.Non basta fare il bene a chi ci fa del bene.Per cambiare il mondo in meglio bisognafare del bene a chi non è in grado di ricam-biarci, come ha fatto il Padre con noi, do-nandoci Gesù».

TUTTO GRATUITO. E a braccio ha ag-giunto: “Ma quanto abbiamo pagato noiper la nostra redenzione? Niente, tutto gra-tuito! Fare il bene senza aspettare un’altracosa di ricambio, di contraccambio. Così hafatto il Padre con noi e noi dobbiamo farelo stesso. Fa’ il bene e vai avanti! Che belloè vivere nella Chiesa, nella nostra MadreChiesa che ci insegna queste cose che ci hainsegnato Gesù».

(cfr Papa Francesco - catechesi udienza 10/09/2014)

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La Madonna del Divino Amore Bollettino N. 4 - Novembre 2014

CONVEGNO DEISEMINARISTI ROMANI

Anche quest’anno, dal 4 al 7 Settembresi è tenuto un convegno a Sacrofano a cuihanno partecipato tutti i Seminaristi dellaDiocesi di Roma, provenienti dai vari Se-minar compreso il Seminario degli OblatiFigli della Madonna del Divino Amore;alcuni fra i relatori: Mons. Guerino DiTora, Mons. Paolo Giulietti, Vescovo au-siliare di Perugia, il Cardinale VicarioAgostino Vallini.Il tema lanciato dal Cardinale ai giovaniSeminaristi e giovani Sacerdoti presenti èstato :“La Carità pastorale dei giovani preti a ser-vizio dei ragazzi e giovani”.Molte e utili le testimonianze, sia di Sa-cerdoti che laici.

Inizialmente sono state messe a confrontole varie esperienze sia nella Pastorale coni giovani, sia quelle fatte prima dell’en-trata in Seminario chi come catechista, chi

come formatore o animatore.

E’ stata sottolineata l’importanza dellaformazione cristiana, nota come “inizia-zione cristiana” che inizia col battesimo,anzi anche prima del concepimento,quindi ai futuri genitori,arrivando pertappe all’Eucaristia ed alla Cresima finoalla proposta di una catechesi perma-nente.

Il Cardinale Vallini ha esortato tutti, Sa-cerdoti giovani e Seminaristi, a metterepassione facendo notare l’entusiasmo el’amore che i giovani educatori laici tra-smettevano.

Come poter testimoniare ed attirare i gio-vani a Cristo Gesù senza annoiarli? Que-sta la domanda. La risposta è:mantenendo il ruolo di guide, senza ade-guarsi troppo, ma agendo sempre comequella persona che ha trovato una perlapreziosa e la tiene tra le mani: la nostrafede, senza aver paura di fallire nel semi-

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Il gruppo dei partecipanti al Convegno: sulla de-stra i Seminaristi del Seminario della Madonna delDivino Amore.

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nare, perché si deve confidare nell’aiutodi Dio Padre.

E’ emersa l’importanza cruciale di colla-borare con le realtà già esistenti nelmondo giovanile,e la parrocchia devefarlo con la partecipazione sia dei gruppireligiosi che degli uffici di pastorale gio-vanile come il C.O.R. e l’ A.C.R. ( AzioneCattolica dei Ragazzi ). Hanno portato la loro esperienza di ora-torio, Don Stefano e Don Luca,eviden-ziandone tre aspetti:1. luogo e tempo di relazione; 2. “conte-nitore” delle attività dei gruppi; 3.luogodi evangelizzazione, sottolineando l’im-portanza della presenza assidua del Par-roco o Vice Parroco con delle regolechiare.

Don Andrea Franceschini, con il suo en-tusiasmante Punto Giovane (copia e in-colla- così lo ha definito-di una realtàgiovanile già esistente in Italia), ha susci-tato grande interesse. La sua propostaconsiste nell’accogliere per 4 settimane ungruppo di giovani per vivere insieme nellaquotidianità ( lavoro, scuola...) la presenzadel Signore, iniziando la giornata con lapreghiera e la S. Messa e concludendolacon la condivisione del vangelo delgiorno, l’Adorazione Eucaristica e le pre-ghiera della sera. Altri relatori hanno sot-tolineato aspetti tecnico-scientifici dellapastorale giovanile, esperienze parroc-chiali vissute sul campo.Il Cardinale Vicario ha sottolineato l’en-tusiasmo e la passione degli educatorilaici da cui prendere esempio.

I Seminaristi si sono salutati con la Cele-brazione Eucaristica presieduta dal Car-dinale Vallini e un’agape fraterna. Per ipartecipanti valgono le seguenti conclu-sioni:i futuri sacerdoti dovranno puntaresulla disponibilità, l’ ascolto e dovrannocercare di accompagnare i giovani nellevarie fasi della vita, collaborando contutte le realtà già esistenti e nascenti nellaChiesa, camminando assieme a loro per-ché, come si è detto durante il convegno,“Sono i ragazzi che ci danno molto”.

I Seminaristi

ACCOMPAGNA UN SEMINARISTA

Sentiamoci corresponsabili nel pro-muovere e sostenere le vocazioni;ogni fedele può dare il suo contri-buto alle spese necessarie per lostudio e i bisogni materiali dei se-minaristi. Proponiamo agli amici edai devoti del Santuario di prendersia cuore un seminarista ed accompa-gnarlo con la preghiera e con unaiuto materiale fino all’ordinazionesacerdotale.

Per un contributo si può usare:Banca di Credito Cooperativo diRoma Ag. 119 – IBAN: IT73Z08327 03241 0000 0000 0550.

Per ulteriori informazioni06.71351123

E-mail: [email protected]

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La Madonna del Divino Amore

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ORATORIUM BEATI LUCAE

Un’affascinante scoperta sulla chiesa di SanLuca a GuarcinoDon Federico Corruboloricercatore del Centro Studi Terenziani

Non leggo mai romanzi gialli. Sono rac-conti in cui è indispensabile una buona dosedi intelligenza ed almeno un morto, e perdi-più è tutto finto. Non mi sorride l’idea didover usare l’intelligenza per scoprire chi haucciso un uomo per finta. Preferisco la ricercascientifica: anche lì l’intelligenza è necessaria,ma non c’è nessun morto da scoprire, solofatti realmente accaduti più o meno oscuri suiquali provare a far luce. Qualche volta si svelaanche un mistero. Non sempre, perché, comegià ricordavo in precedenti articoli, il “piaceredella scoperta” è un’esperienza molto raranella vita dello studioso. Rara, ma non impos-sibile.

Devo confessarlo apertamente: ho fattouna scoperta affascinante sulla chiesa di sanLuca a Guarcino, e non smetto di guardarlae riguardarla, come fa il bambino col giocat-tolo che ha ricevuto per Natale quando puògridare: “proprio quello che volevo!” e sal-tare al collo di mamma e papà. Ebbene sì, ilricercatore “asettico” e imparziale non esiste,neppure se ha il camice bianco ed è disinfet-tato da capo a piedi. Anche noi studiosi distoria medievale abbiamo un cuore, i nostriaffetti, le nostre simpatie, perfino tra i libri, icodici e le biblioteche.

Prima di oggi non avevo mai amato parti-colarmente l’Archivio di Stato a sant’Ivo allaSapienza. Un luogo caotico e polveroso nellaquale entrare alle nove di mattina sapendo giàche dovrai tornare un altro giorno perchéquello che ti serve c’è, ma qualcosa non va (è

in restauro, te lo portano troppo tardi, le fo-tocopie si fanno solo un altro giorno, ecc….).Da ora in poi l’Archivio di Stato rimarrà sem-pre come uno dei luoghi più meravigliosidella mia vita di storico. Ripenserò agli impie-gati incontrati lunedì 1° settembre 2014 comead angeli sorridenti, e le grandi sale mi appa-riranno sempre come i saloni degli specchidei film di Walt Disney, quando Cenerentolainnamorata balla col principe azzurro. E’ illuogo in cui per la prima volta in vita mia hotoccato con mano e studiato da cima a fondola pergamena originale di un privilegio pon-tificio. Un foglio enorme vergato dalla su-perba mano del Cardinale Alberto de Morra,poi papa Gregorio VIII e firmato da papaLucio III, discepolo di san Bernardo da Chia-ravalle nell’anno del Signore 1183. Il primodocumento nel quale compare il nome dellachiesa di san Luca a Guarcino: “oratoriumbeati lucae in pede montis situm”.

Be’ tutto qui? Direte voi… Sì, è tutto qui.Quelle sette parole hanno avuto il potere dicommuovermi fino alle lacrime, fornendomiun indizio decisivo. Ed è pertanto con grandecommozione, signore e signori che posso an-nunciarvi di aver individuato, al di là di ogniragionevole dubbio, la ragione della costru-zione della chiesa di san Luca a Guarcino.Come direbbero Poirot e Maigret: “il caso èchiuso”.

Sto ovviamente scherzando, ma fino ad uncerto punto. Più ripercorro la concatenazionedegli eventi e degli elementi che ho trovato, epiù mi convinco di essere andato molto vicinoalla verità dei fatti. Forse di averla perfinoraggiunta. Cerco di andare con ordine.

Come tutti, ero molto incuriosito da que-sta denominazione. Perché una chiesa dedi-cata a san Luca in piena Ciociaria, in una zonaa forte connotazione benedettina? Guarcinoè sulla strada tra Subiaco e Montecassino.

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La Madonna del Divino AmoreBollettino N. 4 - Novembre 2014

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Cosa c’entra il terzo evangelista nella terrasancti Benedicti? Mi sono messo subito allaricerca delle fonti. Internet mi indica una edi-zione a stampa dellepergamene di sanLuca, opera del dottorGiuliano Floridi, pub-blicata nel 1967; il sitoriporta anche l’indicedettagliato ed il rias-sunto dei documenti.Si dice che la chiesacompare per la primavolta in un documentodel 1217. Prendo notae vado a scavare l’altrolato del tunnel, cioèsan Luca.

Cosa si sapeva disan Luca nel 1217 ?Che motivi avevano didedicargli una chiesa in quel periodo? Il suocorpo era stato ritrovato nella basilica disanta Giustina a Padova quarant’anni prima,nel 1177. La notizia era stata diffusa dai mo-naci benedettini colà residenti, e certamenteaveva raggiunto anche Subiaco e Montecas-sino. Papa Alessandro III era a Ferrara per letrattative di pace con Federico Barbarossa,ed era stato informato dallo stesso vescovo diPadova. Non fa meraviglia quindi che in unazona di benedettini, quarant’anni dopo il ri-trovamento delle sue reliquie in una chiesabenedettina si decidesse di venerare sanLuca. Certo, il legame era tenue ma più omeno ci si poteva stare. Un gruppo di monaciveneti trapiantati a Subiaco o a Montecassinopoteva benissimo portare con sé questa de-vozione e diffonderla pure a Guarcino.

Questa era l’ipotesi basata sui riassunti

delle pergamene trovati su internet. Biso-gnava però trovare il libro coi testi di quelleantiche pergamene. La storia si fa sui docu-

menti, non sui riassunti. Unsabato, sempre da internetricavavo la presenza del“mio” volume in diverse bi-blioteche di Roma: l‘Ange-lica, la Casanatense, la Besso… Scorro l’agenda: lunedìno, martedì neanche, merco-ledì forse, giovedì chissà ...Poi l’indomani, domenicapomeriggio alle due, squillail telefono da Casa Ma-donna: tra i libri di MadreLuigia c’è “un libro di Guar-cino che parla di perga-mene”. A volte sono i libriche ci cercano, mi diceva unvecchio studioso. Neanchemezz’ora dopo stringo tra le

mani proprio “quel” libro. Lassù qualcunovuole che mi spicci, evidentemente … Aprotremante le pagine che mi interessano. Trovola pergamena del 1217: san Luca è in effetticitato in bella evidenza. Prima però ce nesono altre due, una del 1175 in papa Alessan-dro III concede il possesso di vari beni alpriore ed ai frati di san Luca, e l’altra del1183 in cui il successore, Lucio III confermala concessione quasi con le stesse parole.Quasi.

Il buon Floridi, nello stendere i riassuntidei documenti ha letto molto bene la primapergamena, mentre ha tirato via sulla se-conda, che è quasi tutta copiata dalla primae perciò ha scritto solo: “Lucio III confermai privilegi”. Non si è reso conto che la chiesadi san Luca compare per la prima volta pro-prio lì, in mezzo a quelle noiose ripetizioni,ben 34 anni prima del “suo” 1217 ...

(segue nel numero di Dicembre)

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La Madonna del Divino Amore Bollettino N. 4 - Novembre 2014

Sabato 25 ottobre 2014Pellegrinaggio della Par-rocchia Sacro Cuore Eu-caristico di Montesano(SA), insieme al ParrocoDon Maurizio.

CRONACA

Martedì 14 ottobre2014, Pellegrinaggiodel gruppo di Ber-gamo.

Giovedì 13 novembre 2014 Pellegri-naggio della Parrocchia PreziosissimoSangue di Nostro Signore Gesù Cristodi Ragusa.

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Bollettino N. 4 - Novembre 2014 La Madonna del Divino Amore

CRONACASabato 11 ottobre2014 Pellegrinag-gio del Gruppodel Centro socio-culturale anzianidi Villa SantaLucia (FR).

8 Ottobre Pellegrinaggio da Foggia accompagnatodal Parroco Don Antonio

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La Madonna del Divino Amore Bollettino N. 4 - Novembre 2014

PELLEGRINAGGIO ALDIVINO AMORE

San Giovanni Paolo II in pellegrinaggioal Santuario ebbe a dire:

Anch’io sono venuto in pellegrinaggio inquesto luogo benedetto ai piedi dell’imma-gine miracolosa raffigurata seduta in tronocon in braccio Gesù Bambino e con la co-lomba discendente su di lei quale simbolodello Spirito Santo che è appunto il DivinoAmore.

Il titolo di Madonna del Divino Amoreproclama il rapporto fra Maria e lo SpiritoSanto, che è il Divino Amore. Da studi re-centi sembra che il titolo possa risalire alleCompagnie del Divino Amore, che fiori-rono in Roma agli inizi del ‘500. UnaCompagnia del Divino Amore veniva insoccorso dei poveri che abitavano fuori lemura della città. Sarebbero stati i membridi una tale Compagnia a raccogliere i con-tadini, servi dei loro padroni, a pregaredinanzi all’immagine di Maria e ad inse-gnare loro a chiamarla Madonna del Di-vino Amore. L’immagine, come ci appareora dopo i recenti restauri, è una icona la-ziale medioevale bizantineggiante, origi-nariamente ad affresco su parete, poistaccata e trasferita su tavola di legno.Anche a distanza è evidente che la co-lomba dello Spirito Santo che discende suMaria è una aggiunta successiva, forsedella metà del settecento, quando fu de-dicato il primo santuario.

Quando è cresciuta la venerazione dellaMadonna del Divino Amore – dopo il

primo miracolo del 1740 – probabilmenteper opera del cardinal Guadagni, alloravicario di Roma, è stata aggiunta la raffi-gurazione dello Spirito Santo, in forma dicolomba, che discende su Maria e sulBambino Gesù. Fu lui a legare, da allora,la festa del santuario al giorno di Pente-coste, alla solennità che celebra il compi-mento della Pasqua.

Venire in pellegrinaggio al Divino Amorevuol dire sì chiedere le grazie, per le qualiMaria intercede, ma vuol dire soprattuttochiedere, per sua intercessione, “la grazia”,la presenza del Divino Amore nella gioia enel dolore, nella salute e nella malattia. È Luiche penetrando nei cuori ci unisce al Figlio.Maria ha creduto nella sua vita terrena chenon c’è amore più grande di quello della Tri-nità ed ora, in cielo, bussa continuamentealla porta di quest’amore per intercedere pernoi viandanti e pellegrini in questo mondo.La Madonna del miracolo era stata dipintada ignoto, nel secolo XIV, su una torre delCastel di Leva (nome che deriva probabil-mente dall’antico nome Castrum Leonis),fortezza degli Orsini e poi dei Savelli, edifi-cata nel XII secolo. Distrutto il castello nelsecolo XV, era rimasta in piedi la sola torredove era dipinta la Madonna. A quell’imma-gine il pellegrino rivolse la sua preghiera. Inbreve tempo fu edificato, nel 1744, sui ru-deri del castello, il santuario che ancora oggipossiamo ammirare, per custodire l’imma-gine della Madonna.

L’affresco fu rimosso dalla torre, torre cheè ancora oggi in piedi all’esterno dellachiesa, e solennemente intronizzato nel-

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Mercoledì 15 ottobre 2014 Pellegrinaggio del gruppo "Università dellaTerza Età e del Tempo Libero di Bitritto" (BA).

l’altare maggiore, dove attualmente sitrova. Dopo periodi di grande devozione,la venerazione del santuario conobbe neiprimi decenni del nostro secolo una pro-gressiva decadenza fino ad essere quasiabbandonato, quando nel 1931 un gio-vane sacerdote, Umberto Terenzi, di-venne il rettore e lo fece rifiorire, giàprima della seconda guerra mondiale.Don Umberto era sacerdote romano e fuil promotore della devozione alla Ma-donna del Divino Amore fino al 1974,anno della sua morte.

Il 4 giugno 1944, in occasione della pre-ghiera alla Vergine perché

Roma fosse risparmiata dai bombarda-menti, la città promise di costruire unsantuario più vasto di quello antico. Dopoanni e vicissitudini, il voto è stato sciolto: il4 luglio 1999 il Santo Padre Giovanni PaoloII ha presenziato la dedicazione del nuovoSantuario. In quell’occasione ha parlato diMaria, di colei che è beata perché ha cre-duto, come di una tappa di sosta e di ripososulla strada che porta a Cristo. Per questoal Divino Amore si è continuato a venirecome si va ad un’oasi dell’anima, accessibilea tutte le persone che cercano Cristo in le-tizia ed in amicizia.

Bollettino N. 4 - Novembre 2014 La Madonna del Divino Amore

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Bollettino N. 4 - Novembre 2014La Madonna del Divino Amore

Al Divino Amore si verrà ancora, comeaccade da sempre, non solo per pregarela Madonna, ma anche per stare con gliamici, per vivere l’allegria cordiale di unascampagnata. Non è forse, anche per que-sto che, da secoli, il Divino Amore è di-ventato il santuario per eccellenza deiRomani? Pure la cornice festosa che cir-conda il pellegrinaggio e l’incontro pro-priamente religioso e liturgico, dice che è

buono, che è sacro, che è di Dio, tuttol’umano dell’uomo e che tutto va vissutoe celebrato in festa.

Pregando, conversando e facendo me-renda con gli amici, ricorderemo ciò cheaffermava Don Terenzi: “Il Divino Amoreè uno spazio di bellezza e uno spazioideale per ogni festa della vita”.

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Domenica 23 novembre 2014 Pellegrinaggio del gruppo di Civitanova Marche (MC).

Associazione Divino Amore Onlusuna donazione gratis, semplice e libera!

Via del Santuario, 10 – 00134 Roma Codice Fiscale n. 97423150586

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Bollettino N. 4 - Novembre 2014 La Madonna del Divino Amore

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S uppliche

Madonna del Divino Amore dai una possibilità di guarigione amamma. Ti prego ne ha bisogno, la stiamo perdendo e per noiè una persona molto importante, amata da tutti. Ti prego alle-

via la sua sofferenza e concedici la grazia della sua guarigione.

Sono tornata anche questo mese: ben trovata! Spero di poter tornareancora per molte volte e poterti far visita. Grazie per tutto quelloche in questi mesi mi hai dato. Il mio pensiero è poterti avere al mio

fianco nelle preghiere, e tu sai quanto bisogno ho della tua presenza e dellatua intercessione. Tu conosci le mie preghiere e sai quali sono le mie speran-ze per tutti quelli che mi circondano. Aiutami, se puoi, intercedi per mepresso Gesù e il Padre. Un pensiero con tutto l’amore che ho nel cuore pertutti quelli che tu sai e per il mio prossimo, un grazie a Te.

Maria, Madre del Divino Amore, sono qui presso di Te per rac-comandare i miei cari: un pensiero particolare per R. e G. chesono le ragioni della mia vita. Sii vicina a noi, aiutaci ad

affrontare le prove che la vita ci metterà davanti. Proteggi G. nel suo cam-mino di donna che la vedrà tra un po’ vivere la sua vita al di fuori di quelguscio che è la famiglia. Proteggi R. nella sue molteplici attività a sostegnodi suo padre; proteggi anche me di fronte alle nuove scelte che il lavoro michiama a prendere. Con devozione.

Maria, sento che mi stai vicino perché più spesso mio marito miaccompagna a partecipare alla Santa Messa. Il cammino è dif-ficile per tutti. Benedici la mia famiglia e aiutaci ad avere nel

cuore la pace di Cristo. Ascolta, Maria,la mia preghiera ed intercedi pressotuo Figlio.

Madre del Divino Amore, Ti ringrazio per tutto l’amore e lagioia che stai dando a me ed alla mia famiglia. Ogni domenicasono qui perché solo nella tua casa trovo serenità e forza.

Assistici nella salute, nel lavoro e negli affetti. Grazie.

Vergine SS.ma, grazie per quanto mi hai donato. Grazie per avermisostenuto nei momenti difficili in cui ho chiesto il tuo aiuto: anco-ra una volta confido in Te! Aiutami in questo nuovo progetto.

Proteggi la mia famiglia, i miei genitori, le mie figlie e mio marito.

e ringraziamenti

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in caso di mancato recapito rinviare a ufficio postale Rom

a - R

omanina per la restitu

zione al mittente previo addebito - taxe perçue - tassa riscossa - RM - Italy

Natale del Signore

24 dicembre 2014Notte di Natale

Santa Messa delle ore 24presieduta da Sua EccellenzaMonsignor Enrico del Covolo

Rettore Magnificodell’Università Lateranense

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