la pinch technology, sviluppo di un foglio di calcolo completo

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Università degli Studi di L’Aquila DIMEG Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale Corso di Gestione dei Sistemi Energetici Prof. Roberto Carapellucci Studenti Giacomo Calchi Lorenzo Patroncini LA PINCH TECHNOLOGY

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Università degli Studi di L’Aquila

DIMEG

Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale

Corso di Gestione dei Sistemi Energetici

Prof. Roberto Carapellucci

Studenti Giacomo Calchi Lorenzo Patroncini

LA PINCH TECHNOLOGY

La Pinch Technology

“Pinch Technology” è il nome dato ad una

tecnica sviluppata alla fine degli anni „70 dal

professor Linnhoff per ottimizzare il recupero

energetico e minimizzare i costi di una rete di

scambiatori di calore ( HEN – heat exchanger

network)

In una rete di scambiatori sono presenti fluidi

di processo caldi ( hot streams, h ) , freddi (

cold streams, c ) e fluidi esterni ( utilities ) che

permettono di completare il riscaldamento e il

raffreddamento

Esempio di una rete

Dati necessari

Dei fluidi di processo dobbiamo conoscere le

temperature di ingresso e uscita Ti e Tu, le

capacità termiche mcp, i coefficienti di scambio

termico h ; ipotizziamo che gli stessi non stiano

in passaggio di stato, e che scorrano in

scambiatori controcorrente

Le hot utilities possono essere vapore, acqua

calda, gas combusti, fluidi in passaggio di

stato; le cold utilities possono essere acqua,

aria o refrigeranti

Dovremo inoltre conoscere il costo degli

scambiatori e dell‟energia

Metodi di design

E‟ possibile “risolvere” la rete seguendo due

approcci: uno grafico, l‟altro analitico. In

entrambi i casi si valuteranno le potenze

termiche scambiate dai fluidi e si costruiranno

delle curve cumulative , per poter individuare

le zone dove poter effettuare l‟accoppiamento

dei fluidi e gli scambi minimi di energia con

l‟esterno, e sintetizzare la rete stimando le

superfici ( e i costi) richiesti .

Quindi potremo seguire due vie di

ottimizzazione della rete: MER design o Cost-

optimal Design

Metodi di design

Nel MER design ( max energy recovery ) si

divide la rete in due zone, sopra e sotto il

pinch, e si seguono alcune regole generali che

derivano da considerazioni energetiche ed

exergetiche, quali

non trasferire calore attraverso il pinch

non usare un refrigeratore esterno sopra il

pinch

non usare un riscaldatore esterno sotto il pinch

Metodi di design

Nel progetto in condizioni di costo ottimale (

Cost-optimal design ) valuteremo il

rilassamento della rete, ovvero se eliminare

uno scambiatore non assolutamente

necessario e/o scambiare calore attraverso il

pinch

Esempio di curva cumulativa

Il ∆Tmin

Nella Pinch Technology è di fondamentale

importanza il ∆Tmin, ovvero la minima

differenza di temperatura tra i fluidi in

corrispondenza del pinch. Esso influenza i le

superfici di scambio termico e i costi, e il

recupero energetico ottenibile. In generale il

∆Tmin in una rete i cui fluidi sono liquidi è di

circa 10°C, mentre si aggira sui 30-40°C per

scambiatori gas-gas

Diminuendo il ∆Tmin diminueranno i costi

gestione e aumenteranno quelli di capitale

∆Tmin

Vantaggi e svantaggi

Vantaggi: con la PT è possibile ottimizzare

facilmente la rete di scambiatori; il

procedimento è relativamente facile e

schematico

Svantaggi: la mole di calcoli da effettuare è

notevole, specialmente se aumenta il numero

dei fluidi di processo

Il metodo della PT ben si adatta ad essere

automatizzato tramite un foglio di calcolo

Il foglio di calcolo

E‟ stato quindi sviluppato un foglio di calcolo in

Excel, che a partire dalle caratteristiche dei

fluidi di processo e dei fluidi esterni, dal ∆Tmin

scelto e dai costi di energia e degli scambiatori

permette di:

disegnare le curve cumulative

calcolare i calori scambiati

stimare le superfici e i costi

calcolare il ∆Tmin ottimale per minimizzare i

costi

valutare l‟accoppiamento dei fluidi

Il foglio di calcolo

Il file Excel è composto da più fogli:

1. specifiche

2. grafici

3. analisi

4. stima superfici e costi

5. sopra-sotto il pinch

6. analisi di sensibilità

7. mer design

Specifiche

Inseriamo tutti i dati iniziali; il pulsante “calcola”

avvia tutte le macro fino alla stima del ∆Tmin

ottimale

Macro “Calcola”

Dopo aver inserito le specifiche la macro “ordina”

legge tutte le temperature dei fluidi caldi e le mette in

una colonna; poi confronta a due a due i valori per

trovare il minore ed ordinarli, ripetendo il processo

per ogni riga

Macro “Calcola”

Successivamente vengono eliminati i valori

uguali; questo ciclo si ripete poi per i fluidi

freddi e per le temperature modificate

Il codice in vba riconosce quando il valore è

zero col comando “diverso” : <>

Analisi

Quindi il foglio inizia a effettuare con il metodo

analitico il bilancio energetico modificato:

riconosce quali fluidi passano per un dato

intervallo di temperatura, ne segna la capacità

termica e ne calcola il calore scambiato, per

poi sommare i calori nel bilancio

en.cumulativo.

NB è necessario usare la funzione SE per far

riconoscere che il valore zero o il simbolo “ – “

indicano la non presenza del fluido

SE ( test; [se vero] ; [se falso] )

esempio =SE(K45="-";A62;-K45)

Analisi

Viene quindi creata la

tabella della curva

cumulativa; il primo e

l‟ultimo valore saranno

proprio il Qhu min e il

Qcu min

Analisi

Grafici

Il foglio grafici deriva direttamente dai calcoli di

Analisi, poiché è necessario conoscere il

valore di Qcu min, per sapere di quanto

traslare verso destra la curva cumulativa dei

fluidi freddi. L‟unica informazione aggiuntiva a

livello di calcolo è il Qhx max tra i fluidi di

processo; è utile inoltre per visualizzare il

pinch point.

Grafici

Grafici

Stima superfici e costi

In questo foglio stimiamo le superfici ( e quindi

i costi) degli scambiatori necessari, a partire

dai ∆H calcolati in grafici; vengono riordinati, e

abbinati alle temperature a cui vengono

scambiati. Quindi tramite la relazione Qh= U *

A * ∆Tmln troviamo le superfici.

Questo foglio permette di calcolare inoltre il

∆Tmin per avere i costi minimi annui ( di

gestione + quota costi fissi attualizzati)

Stima superfici e costi

La macro deltaTmin incrementa il ∆Tmin di

un‟unità (costi 2), e valuta di nuovo i costi; se

aumentano, esegue un ciclo do-loop until

facendo diminuire il deltaT, fino a quando è

ancora verificata la condizione costi2 –

costi>0, o finchè si arriva ad avere un Qcu

min=0, che è la condizione oltre cui non

possiamo andare.

vcv

Stima superfici e costi

Stima superfici e costi

Stima superfici e costi

Stima superfici e costi

Analisi di sensibilità

E‟ stato anche graficato per il ∆Tmin iniziale

l‟incidenza della variazione del tempo di

funzionamento, del costo dell‟energia e del costo

degli scambiatori sui costi totali