la reingegnerizzazione del business dei confidi … · 2 il fondo centrale di garanzia:...
TRANSCRIPT
Firenze, 28 febbraio 2013
Le recenti novità sull’operatività del Fondo Centrale
LA REINGEGNERIZZAZIONE DEL BUSINESS DEI CONFIDI ALLA LUCE DEL
NUOVO CONTESTO REGOLAMENTARE E DELL’ATTUALE CONGIUNTURA
ECONOMICA
2 2
Il Fondo Centrale di garanzia: infrastruttura di sistema
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
3 3
Il rafforzamento a partire dal 2008
L’attuale contesto economico-finanziario, l’emergenza per il sistema imprenditoriale
determinata in maniera crescente dal fabbisogno di credito e di fiducia, le politiche di
ripensamento della spesa pubblica, impongono la necessità di puntare su strumenti che
abbiano un grande effetto leva a favore del sistema produttivo
Una crescita esponenziale delle domande
accolte tra il 2008 e il 2012
Il Fondo Centrale di garanzia è
uno strumento di mitigazione
del rischio di credito, operativo
presso il MISE a sostegno delle
PMI.
E’ uno strumento che si
contraddistingue per un effetto
leva elevato: presenta, infatti un
MOLTIPLICATORE sul finanziato pari a 20,5: con € 1
addizionale del Fondo sono dunque attivabili circa € 20,5 di
finanziamenti.
Nel 2012:
• 61.408 operazioni
• per un volume di finanziamenti
attivati pari a 8,2 mld di euro
• e un importo garantito pari a 4,0
mld di euro
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
4 4
Un’infrastruttura di sistema: il ruolo degli operatori
IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA SI CONFIGURA COME UN’INFRASTRUTTURA DI
SISTEMA, UN PONTE TRA LO STATO E LE IMPRESE.
In questo rapporto, gli operatori finanziari (confidi, banche, fondi regionali e società di leasing)
ricoprono il ruolo di mediatori nell’erogazione del credito sostenuto dalla garanzia del Fondo.
COSA ACCOMUNA FONDO
CENTRALE E CONFIDI?
FINALITA’
”Assicurare una parziale
assicurazione ai crediti
concessi dagli istituti di credito
a favore delle
piccole e medie imprese”
TARGET
“PMI economicamente e
finanziariamente
sane”
Nel 2012, con il
Fondo hanno operato
320 soggetti
richiedenti:
•199 banche;
•113 tra confidi e altri
fondi di garanzia
•8 società di leasing
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
5 5
La controgaranzia e i benefici per i confidi che utilizzano il Fondo
CONTROGARANZIA
67,3%
GARANZIA DIRETTA 32,5%
COGARANZIA
0,2%
LA PONDERAZIONE ZERO: un grande vantaggio per gli operatori che richiedono la garanzia
del Fondo Centrale è il riconoscimento, a partire dal 2009, della garanzia di ultima istanza
dello Stato alle garanzie dirette e alle controgaranzie a prima richiesta concesse dal Fondo a
cui si applica il meccanismo della ponderazione zero. La garanzia dello Stato sulla copertura
prestata dal Fondo permette ai soggetti richiedenti di ridurre il fabbisogno di capitale ai fini
del patrimonio di vigilanza consentendo, a parità di ogni altra condizione, di praticare
condizioni di miglior favore alle imprese finanziate.
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
6 6
La concentrazione del mercato degli operatori
N. Operazioni % Finanziamento % Garantito %
EUROFIDI 20.474 33,3% 2.984.355.266 36,4% 1.331.721.207 33,0%
BANCA SELLA 2.280 3,7% 191.486.349 2,3% 113.884.288 2,8%
BANCO DI NAPOLI 1.875 3,1% 266.347.711 3,3% 186.555.998 4,6%
UNIPOL BANCA 1.545 2,5% 109.351.236 1,3% 69.451.865 1,7%
UNIONFIDI PIEMONTE 1.429 2,3% 187.867.695 2,3% 71.634.640 1,8%
BANCA CARIME 1.416 2,3% 129.588.900 1,6% 90.668.666 2,3%
CENTROFIDI TERZIARIO
1.281 2,1% 54.278.052 0,7% 21.209.569 0,5%
ARTIGIANCREDITO TOSCANO 1.223 2,0% 56.596.200 0,7% 22.612.255 0,6%
INTESA SANPAOLO 1.116 1,8% 139.159.352 1,7% 79.256.760 2,0%
UNIFIDI IMPRESE SICILIA
1.010 1,6% 29.153.162 0,4% 11.877.535 0,3%
CONFIDI LOMBARDIA 901 1,5% 137.389.849 1,7% 44.846.110 1,1%
FIDI TOSCANA 867 1,4% 114.049.004 1,4% 56.507.394 1,4%
BANCA POPOLARE DI ANCONA 830 1,4% 133.511.100 1,6% 77.509.360 1,9%
BANCA POPOLARE DI MILANO 806 1,3% 233.641.688 2,9% 126.797.904 3,1%
CONFESERFIDI 806 1,3% 28.230.022 0,3% 11.436.689 0,3%
L’attività del Fondo è molto concentrata: quasi 2/3 delle operazioni (62% circa) fa capo ai primi 15
operatori del Fondo.
In particolare si segnala il peso di Eurofidi che nel 2012 ha fatto registrare con il Fondo Centrale oltre
20.400 operazioni, pari al 33,3% del totale.
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
7 7
Il Fondo Centrale di garanzia: le riforme
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
8 8
Le riforme introdotte a partire dal 2008
A partire dalla fine del 2008 sono stati adottati alcuni provvedimenti che hanno favorito la continuità operativa e il
potenziamento dello strumento.
In particolare:
l’estensione alle imprese artigiane, creando così un unico fondo per tutte le tipologie di imprese, rafforzandone la mutualità;
concessione della Garanzia dello Stato agli importi garantiti dal Fondo, al fine di consentire agli intermediari finanziatori di
praticare condizioni più favorevoli alle imprese debitrici;
incremento della dotazione, come misura anticrisi, per il periodo 2008-2012: nell’ambito delle misure anticrisi attuate dal
Governo, con il decreto legge n. 5/2009 si è deciso di destinare il 30% del rifinanziamento agli interventi di controgaranzia del
Fondo a favore dei Confidi.
costituzione della Sezione Speciale dedicata alle imprese di autotrasporto merci, assegnandole 50 milioni di euro a titolo
di dotazione;
revisione dei criteri di valutazione delle imprese, individuando nuovi valori di riferimento per gli indicatori economico-
finanziari in grado comunque di selezionare imprese economicamente e finanziariamente sane, per far fronte alla particolare
dinamica congiunturale in atto, che ha determinato il peggioramento dei conti economici delle aziende;
revisione dei criteri per l’assegnazione dell’autorizzazione a certificare il merito di credito per confidi ed altri fondi di
garanzia, al fine di accelerarne l’iter e di monitorare costantemente le performances dei soggetti autorizzati ( tra le finalità della
riforma, la valorizzazione dei confidi virtuosi);
rifinanziamento per € 1.200 mln per il triennio 2012 – 2014 con la possibilità di elevare l’importo massimo garantito a € 2,5
mln, la copertura max all’80% e rivedere i coefficienti di accantonamento;
emanazione del decreto “fund raising”, che consente a regioni, banche, SACE ed altri importanti organismi di partecipare
alla dotazione del Fondo incrementandone la capacità operativa tramite la creazione di apposite sezioni speciali;
specifici criteri di valutazione per le imprese operanti su commessa o a progetto, che prevedono di affiancare alla classica
valutazione sui dati storici di bilancio anche la valutazione sull’iniziativa che si intende realizzare;
specifici criteri di valutazione per le imprese di autotrasporto merci per conto terzi, che, tenuto conto della specificità delle
aziende del settore per le quali è stata costituita apposita Sezione Speciale, dispongono una rimodulazione della selettività con
la quale stabilire il possesso dello status di impresa economicamente e finanziariamente sana.
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
9 9
La riforma introdotta con il Salva Italia (1/3)
RIFINANZIAMENTO (art.
33)
DIVERSE MISURE CHE
NE RAFFORZANO
L’AZIONE SENZA
INCREMENTARE IL
RISCHIO
(art. 39)
400 milioni di euro per ciascuno degli
anni 2012, 2013, 2014
Ad alcune di esse si è già data
attuazione, per altre sono stati istituiti dei
tavoli tecnici (ad esempio per i portafogli)
Salva
Italia
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
10 10
QUALI
INTERVENTI?
INTERVENTI PER SUPPORTARE LE
IMPRESE NELLA DIFFICILE FASE
CONGIUNTURALE
Ad esempio:
• Previsione della garanzia sull’anticipazione
dei crediti verso le PA
• La conferma di una copertura elevata per
le imprese dell’indotto delle grandi
imprese in AS
INTERVENTI PER FAVORIRE LA CRESCITA E LO
SVILUPPO E PER AUMENTARE L’EFFETTO LEVA
DELLO STRUMENTO
Ad esempio:
• Previsione della garanzia massima per alcune
categorie di imprese (femminili, Mezzogiorno,…)
• Gratuità per alcune tipologie di imprese (imprese
sociali, imprese che aderiscono a contratti di rete,…)
• Innalzamento dell’importo massimo garantito per
alcune tipologie di operazioni / imprese
• Rimodulazione percentuale a titolo di
coefficiente di rischio
Salva
Italia
La riforma introdotta con il Salva Italia (2/3)
La prima fase della Riforma è diventata pienamente operativa con la modifica delle disposizioni
operative dal parte del Comitato di gestione del Fondo di garanzia approvata dal Decreto del
Ministro dello sviluppo economico del 23 novembre 2012
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
11 11
Il valore delle percentuali di copertura, dell’importo massimo garantito, degli importi delle commissioni non saranno
più definiti in funzione della tipologia / ubicazione dell’impresa, ma in funzione della tipologia di operazione
finanziaria con alcune interventi ad hoc a favore di alcune categorie di imprese /territori
Salva
Italia
La riforma introdotta con il Salva Italia (3/3)
Anticipazione crediti Pubblica Amministrazione 70% € 2,5 mln 70% € 2,5 mln 70% € 2,5 mln 80% € 2,5 mln 70% € 2,5 mln
Operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi 80% € 2,5 mln 80% € 2,5 mln 80% € 2,5 mln 80% € 2,5 mln 70% € 2,5 mln
Consolidamento passività a breve su stessa banca/gruppo
bancario30% € 1,5 mln 30% € 1,5 mln 30% € 1,5 mln 80% € 2,5 mln 30% € 1,5 mln
Operazioni sul capitale di rischio 50% € 2,5 mln 50% € 2,5 mln 50% € 2,5 mln 80% € 2,5 mln 50% € 2,5 mln
Altra operazione finanziaria 80% € 1,5 mln 80% € 1,5 mln 80% € 2,5 mln 80% € 2,5 mln 60% € 1,5 mln
Anticipazione crediti Pubblica Amministrazione 80% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 90% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln
Operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi 80% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 90% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln
Consolidamento passività a breve su stessa banca/gruppo
bancario60% di 60% € 1,5 mln 60% di 60% € 1,5 mln 60% di 60% € 1,5 mln 90% di 80% € 2,5 mln 60% di 60% € 1,5 mln
Operazioni sul capitale di rischio 80% di 60% € 2,5 mln 80% di 60% € 2,5 mln 80% di 60% € 2,5 mln 90% di 80% € 2,5 mln 80% di 60% € 2,5 mln
Altra operazione finanziaria 80% di 80% € 1,5 mln 80% di 80% € 1,5 mln 80% di 80% € 2,5 mln 90% di 80% € 2,5 mln 80% di 80% € 1,5 mln
Garanzia diretta
Controgaranzia
Imprese ubicate nel
MezzogiornoImprese femminili Riserve PON e Poin
Imprese colpite dagli
eventi sismici del maggio
2012
Altre imprese
Quota di copertura / Importo massimo garantito
Operazioni a favore delle piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni: quota di copertura 80% e importo massimo garantito € 1,5 mln
(Operazioni dirette alla rinegoziazione e al consolidamento di passività a breve termine su diversa banca o gruppo bancario, nonché a fornire alle medesime imprese la liquidità necessaria per il
regolare assolvimento degli obblighi tributari e contributivi)
Operazioni a favore delle piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni: quota di copertura 80% di 80% e importo massimo garantito €
1,5 mln (Operazioni dirette alla rinegoziazione e al consolidamento di passività a breve termine su diversa banca o gruppo bancario, nonché a fornire alle medesime imprese la liquidità
necessaria per il regolare assolvimento degli obblighi tributari e contributivi)
Quota di copertura / Importo massimo garantito
Imprese ubicate nel
MezzogiornoImprese femminili Riserve PON e Poin
Imprese colpite dagli
eventi sismici del maggio
2012
Altre imprese
IMPRESE
OPERAZIONI
IMPRESE
OPERAZIONI
12 12
Il futuro: tavoli aperti e prossimi step
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
13
Normativa di riferimento Tipologia di intervento Stato di attuazione
Decreto «Fund Raising» in attuazione del Decreto Legge n.
185/2008 convertito con Legge 28 gennaio 2009, n. 2 – art. 11,
comma 5 – Incremento della dotazione del Fondo mediante
versamento di contributi da parte delle banche, delle Regioni e di
altri enti e organismi pubblici, ovvero con l’intervento della SACE
S.p.a. / pubblicato in G.U.R.I. il 24 aprile 2012
Convenzioni con soggetti
apportanti In corso definizione della
fase attuativa
con : 1) camere di
commercio; 2) regioni;
3) banche
Attuazione Convenzioni con soggetti apportanti: stipula di convenzione che definiscano le modalità di gestione degli interventi di garanzia con Regioni e Province
Autonome, Sace e Simest, altri enti (ad esempio le CCIAA).
L’attuazione del Fund Raising previsto dal Decreto Anticrisi 2008
Frutto di un dialogo costante con le Regioni, la
firma del Decreto interministeriale di attuazione
del DL anticrisi n. 185 del 2008 (Decreto “Fund
raising”) stabilisce le modalità di finanziamento del
Fondo Centrale da parte di soggetti diversi dalle
Amministrazioni centrali quali Regioni, Sace,
Simest, Camere di Commercio, banche, Confidi,...
Una straordinaria opportunità che consentirà di
incrementare le risorse del Fondo indirizzandole
verso settori strategici (internazionalizzazione,
innovazione, reti di impresa, start up…) e di
aumentare il moltiplicatore trasferendo ai territori e
al maggior numero di imprese il beneficio della
ponderazione zero.
STATO DELL’ARTE
Camere di Commercio:
è alle fasi finali il processo per la creazione di 19 sezioni speciali
attraverso le quali il Fondo andrà a garantire operazioni volte a
rafforzare la competitività internazionale delle PMI coinvolte. La
scelta è stata di delineare un perimetro di azione coerente con le
politiche di sviluppo economico dei territori di riferimento delle
CCIAA.
Regioni:
sta procedendo il lavoro in base alle indicazioni emerse nell’ambito
della Sede stabile di concertazione MISE-Regioni
Banche:
si sono tenuti i primi incontri con ABI per iniziare a definire le
specifiche attuative del decreto con le banche.
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
L’attuazione del comma 4 del “Salva Italia”: garanzie su PORTAFOGLI
14
Decreto Legge «Salva Italia» n. 201/2011 convertito con Legge
214/2011 – art 39, Comma 4
Decreto di natura non
regolamentare del MISE d’intesa
con il MEF
In corso tavoli di analisi e
confronto
Attuazione Garanzia su portafogli di finanziamenti – Comma 4: La Garanzia del Fondo può essere concessa, a titolo oneroso, su portafogli di finanziamenti erogati
a piccole e medie imprese da banche e intermediari finanziaria iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n.
385 e successive modificazioni. Sono definite le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità di concessione, i criteri di selezione nochè l’ammontare
massimo delle disponibilità finanziarie del Fondo da destinare alla copertura del rischio derivante dalla concessione di detta garanzia.
Normativa di riferimento Tipologia di intervento Stato di attuazione
STATO DELL’ARTE:
E’ operativo un tavolo tecnico che sta lavorando alla
definizione condivisa del testo di Decreto
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
Il piano della trasparenza
15 Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
Nella riunione del Comitato di gestione del Fondo del 14 febbraio 2013 è stato approvato il «Piano
della trasparenza».
OBIETTIVO DEL
PIANO
Far conoscere il Fondo di Garanzia quale misura pubblica di sostegno
all’accesso al credito, valorizzando il valore della garanzia dello stato.
Massimizzare i benefici dell’intervento del Fondo a favore delle imprese
determinando, grazie alla presenza della garanzia di ultima istanza dello
Stato, delle condizioni favorevoli in termini di pricing.
Migliorare il rapporto banca-confidi-impresa.
RIFERIMENTI
NORMATIVI
Art. 12 del decreto MISE MEF del 26 giugno 2012 (G.U. n. 193 del 20 agosto
2012): al comma 2 si dice che “il Comitato di Gestione può prevedere ulteriori
disposizioni in tema di trasparenza delle condizioni e di informazioni alle
imprese”.
I CONTENUTI
Il «Piano» prevede diversi obblighi informativi a carico dei soggetti che
richiedono la garanzia e del Gestore del Fondo verso le imprese.
Ad esempio, tra le novità:
• Obbligo per i soggetti richiedenti di comunicare al Gestore, in sede di richiesta di
ammissione al Fondo, le condizioni economiche applicate ai beneficiari finali;
• Dichiarazione da parte del soggetto richiedente del vantaggio riconosciuto
all’impresa per la presenza della garanzia dello Stato;
• Comunicazione all’impresa da parte del Fondo in merito allo stato di istruttoria
(numero assegnato, responsabile, recapiti per richiedere informazioni) e
dell’avvenuta concessione della garanzia, delle caratteristiche in termini di importo
garantito/finanziato, di commissione applicata al soggetto richiedente, ecc.
Altri temi su cui sta lavorando il Comitato di gestione
16
Il Comitato di gestione sta, inoltre, lavorando al altre tematiche di fondamentale importanza per
trasformare il Fondo in uno strumento di facile utilizzo, determinando un beneficio reale
all’imprese nell’accesso al credito.
Ad esempio, tra i temi sui quali il Comitato sta focalizzando l’attenzione:
Introduzione di interventi per una maggiore semplificazione: la finalità perseguita è quella
di rendere il Fondo uno strumento sempre più facile e accessibile da parte di tutti gli operatori a
beneficio delle imprese.
Sviluppo ulteriore della rete allargata di attori che interagiscono con il Fondo: il
coinvolgimento di un numero crescente di Istituzioni, Associazioni di categoria e altri soggetti
potrà portare un contributo concreto per la definizione di uno strumento in grado di adattarsi
alle mutevoli condizioni del contesto. Un sempre maggior numero di operatori che operano con
il Fondo permetterà, grazie alla loro presenza capillare sul territorio, di raggiungere le singole
imprese con un rapporto one to one.
Osservatorio del Comitato di Gestione del
Fondo di Garanzia per le PMI
Osservatorio del Comitato di gestione del Fondo di garanzia per le PMI
---
Dott.ssa Claudia Bugno