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E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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LA SCUOLA INTERNAZIONALE? E’ FERMA A UN TERZO DEL PERCORSO
Ma gli studenti sono in cammino. I docenti? Grava su di loro tutto il processo III° Rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca
realizzato da IPSOS per conto della Fondazione Intercultura
INTERNAZIONALIZZAZIONE: LA SCUOLA E’ FERMA....
La scuola italiana sta muovendosi verso l’internazionalità? La risposta può essere sibillina, ma è sia un sì che un no. E’ positiva, perché siamo a un terzo del percorso, con un indice di internazionalizzazione1 pari a 37/100. E’ negativa perché negli ultimi due anni questo indice è rimasto immutato, mantenendo pressoché inalterate le percentuali delle scuole attive in tal senso (dato medio: 50%) e quelle che non si sono attivate per promuovere soprattutto la mobilità, sia quella di gruppo che quella individuale (36%). (chart 47)
… MA GLI STUDENTI SONO IN CAMMINO
Non si ferma però il cammino autonomo degli studenti che, sempre più numerosi, aderiscono ai programmi scolastici di mobilità individuale che prevedono da un trimestre a un intero anno scolastico all’estero (la stima del fenomeno indica 4.700 studenti nel 2011, con una crescita del 34% negli ultimi due anni). A ulteriore conferma di questa tendenza vengono i dati sulle esperienze di stage brevi, svolti soprattutto nel periodo estivo: il 27% delle scuole intervistate ha ragazzi che si recano all’estero per stage di lavoro (senza l’aiuto della scuola nel 9% dei casi) e il 48% dichiara di avere ragazzi che effettuano stage di studio all’estero (di cui il 15% con progetti extra‐scolastici). (chart 55‐56).
GLI INSEGNANTI: VERO MOTORE E ATTUATORE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
1 L’indice di internazionalizzazione (chart 17) fornisce un’indicazione sintetica del livello di internazionalità delle 402 scuole intervistate sull’intero territorio nazionale, che si basa sulla loro capacità e volontà di partecipare a progetti di portata internazionale, oltre che di investire all’interno della propria scuola in attività che incentivino le relazioni con le altre scuole estere o che implementino progetti rivolti a migliorare la conoscenza della cultura e delle lingue straniere Le variabili individuate dall’Osservatorio l’indice di internazionalizzazione sono:
‐ Numero di lingue straniere insegnate presso l’istituto ‐ Insegnamento linguistico extra‐curriculare ‐ Attivazione dell’insegnamento CLIL (ovvero di una materia o parte di essa in una lingua straniera) ‐ Adesione ai progetti europei/internazionali nel corso dell’anno scolastico ‐ Adesione ai progetti europei/internazionali in passato ‐ Realizzazione di scambi di classe ‐ Partecipazione a gemellaggi con scuole straniere ‐ Adesione a progetti di solidarietà con scuole di Paesi in via di Sviluppo ‐ Gli studenti hanno svolto stage di studio all’estero ‐ Hanno studenti che frequentano un anno/semestre/trimestre scolastico all’estero ‐ Accolgono studenti stranieri che frequentano un anno/semestre/trimestre scolastico presso l’istituto ‐ Presenza di studenti appartenenti a gruppi linguistici diversi ‐ Numero di classi coinvolte sui diversi progetti ‐ Partecipazione attiva del corpo docenti ad incontri con docenti stranieri ‐ Organizzazione di corsi/lezioni di educazione alla cittadinanza ‐ Auto valutazione del grado di internazionalizzazione della scuola
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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Un processo lungo e impegnativo, quello dell’internazionalizzazione, gravato principalmente sulle spalle degli insegnanti che, oltre a portare a termine i programmi ministeriali, si mettono in gioco ‐conoscenza della lingua straniera permettendo‐ per attivare il CLIL, per promuovere l’insegnamento extracurriculare delle lingue, cinese compreso, per informarsi sui progetti di mobilità scolastica, per confrontarsi con docenti anche di altri Paesi, per accompagnare il singolo studente verso l’esperienza all’estero e quindi reintegrarlo una volta rientrato, nonostante le molte difficoltà di reinserimento.
LE NOVITA’ DELL’OSSERVATORIO: LE OPINIONI A CONFRONTO DEGLI INSEGNANTI DI TUTTE LE MATERIE ‐ PRESIDI E DOCENTI DI 402 SCUOLE DI TUTTA ITALIA.
Gli indicatori, la misurazione dell’apertura del nostro sistema scolastico oltre i confini nazionali e il riconoscimento dei motori di questo processo sono stati tutti identificati dall’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, giunto quest’anno alla sua terza edizione. L’Osservatorio, consultabile al sito www.scuoleinternazionali.org è promosso dalla Fondazione Intercultura Onlus, ed è stato attivato in collaborazione con la Direzione Generale per gli Affari Internazionali del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e l’Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola.
Il terzo rapporto dell’Osservatorio aggiorna e amplia l’indagine a carattere nazionale avviata nel 2009. Nel 2010 aveva raggiunto circa 500 scuole di 5 regioni (Lombardia, Toscana, Marche, Molise, Puglia), mentre quest’anno l’indagine è stata condotta intervistando 402 scuole secondarie su tutto il territorio nazionale, in modo da avere un aggiornamento nazionale utile a trarre le prime considerazioni a distanza di 2 anni dall’avvio dell’Osservatorio. I dati sono stati poi ponderati al fine di rappresentare l’universo di riferimento.
La novità di quest’anno, inoltre, è la realizzazione della prima indagine quantitativa presso 892 docenti (chart 10‐14) di materie umanistiche, scientifiche, tecniche e di lingue straniere, in modo tale da poter confrontare le loro opinioni, esperienze, atteggiamenti con quelle dei loro Presidi, spesso discordanti sia nei valori percentuali che nei contenuti. Gli insegnanti, difatti come vedremo di seguito, si dicono spesso meno propensi nei confronti dei progetti di mobilità e i più severi nel trattare con i ragazzi che vi hanno aderito ma, alla fine, se non ci fossero loro, tali progetti non verrebbero mai attuati.
Le immagini con in alto a destra il disegno del professore, indicano che si tratta delle risposte dei docenti. Le altre si riferiscono alle risposte dei presidi.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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Il presente documento seleziona e sintetizza i temi analizzati in quattro macroaree:
1. il grado e i termini di adesione ai progetti di internazionalizzazione 2. l’insegnamento delle lingue 3. le esperienze all’estero di tutta la classe 4. le esperienze di studio all’estero da parte di un singolo studente
Attraverso questi punti viene illustrato l’attuale stato dell’arte del grado di apertura delle scuole italiane verso l’internazionalizzazione e la capacità di attuazione di tale processo. Il risultato finale dell’indice di internazionalizzazione, pari a 37/100 (si veda il paragrafo successivo), è dato dalla media del punteggio ottenuto in ciascuna delle 16 variabili individuate dall’Osservatorio.
1) LA SCUOLA ITALIANA E’ FERMA A UN TERZO DEL CAMMINO VERSO L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: 37% (+0% DAL 2009)
La scuola italiana è ferma a un terzo del suo cammino verso l’internazionalizzazione. L’indice di internazionalizzazione del 2011 è pari a 37/100, come nel 2009, anno di avvio dell’Osservatorio. (chart 18): è quanto emerge dalle risposte dei 402 Presidi di altrettante scuole sul territorio nazionale e di una rappresentanza ponderata delle scuole (110 licei, 93 istituti tecnici, 62 istituti professionali, 131 istituti di istruzione superiore (ISS), 4 istituti d’arte, chart 5) interpellati da Ipsos per conto della Fondazione Intercultura.
LICEI E SCUOLE DEL NORD ITALIA IN POLE POSITION
I più ricettivi sono i licei e gli IIS, rispetto alle scuole professionali e agli istituti tecnici che devono fare i conti con numerosi problemi organizzativi, tra i quali l’inserimento in classe degli studenti di famiglie straniere che in alcuni casi, non sanno ancora esprimersi in italiano, imponendo nel 12% delle scuole un rallentamento significativo sull’andamento del programma. (Eventuali approfondimenti su questo tema nelle chart 155‐167). Le scuole del Nord e Centro Italia, in realtà, sono ben oltre la soglia dei 37 punti, mentre il Sud e le Isole si trovano al di sotto, soprattutto per problemi economici, come si vedrà più avanti.
PUNTE DI ECCELLENZA: SCUOLE CON UNA TRADIZIONE INTERNAZIONALE E CHE INSEGNANO IN INGLESE E’ il caso di dire, chi bene inizia è a metà dell’opera: l’indice di internazionalizzazione, infatti, da 37 passa oltre la soglia del 50, per arrivare oltre il 60, per le scuole che hanno al attivato dei progetti internazionali in un considerevole numero di classi, dimostrando quindi una fiducia nello strumento ed una pratica ormai consolidata. Questo pone la singola scuola in una posizione più favorevole rispetto alle altre e ne aumenta la probabilità di partecipazione. Un risultato evidente nei casi di istituti che hanno promosso il CLIL, gli scambi di classe, gli altri progetti di internazionalizzazione in generale. Insomma, internazionalizzazione passa attraverso l’esperienza.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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Indice medio di internazionalizzazione 2011 37 2009 37
Indice 2011
Indice 2009
TOTALE LICEI 38 39
Liceo classico 33 41
Liceo scientifico 41 40
Altri Licei 38 34
Istituto tecnico 33 34
Istituti Professionale 33 33
Istituto d’Istruzione Superiore 41 40
Indice 2011
Indice 2009
Nord Ovest 38 40
Nord Est 44 45
Centro 40 39
Sud + Isole 32 32
Scuole che hanno * studenti all’estero e in ingresso 52 52
Scuole che hanno attivato il * CLIL in qualche materia 50 52
Scuole con un elevato numero di * classi che partecipano ai progetti internazionali (21-50 classi) 62 57
“L’elemento cruciale per il processo di internazionalizzazione delle scuole superiori – spiega Roberto Ruffino, Segretario Generale della Fondazione Intercultura – sembra essere il momento dell’iniziazione: occorre accompagnarle nella fase iniziale del processo per dare loro modo di continuare il percorso in piena autonomia”.
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GLI INSEGNANTI VALUTANO L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA E DI SE STESSI: “ADELANTE CON JUICIO”
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LA SCUOLA
Base: Totale Campione
Valutazione del livello di internazionalizzazione:• della propria scuola • di sé stessi
42
40
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33
72
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37
42
37
45
44
38
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38
42
35
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1
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Voto 8-10 Voto 6-7 Voto 1-5 Non sa
SE STESSI
40
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39
37
46
55
46
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9
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41 4
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TOTALE
MATERIEUMANISTICHE
MATERIESCIENTIFICHE
MATERIETECNICHE
LINGUESTRANIERE
NORD
CENTRO
SUD
Voto 8-10 Voto 6-7 Voto 1-5 Non sa
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D41b Complessivamente, come giudica il livello di internazionalità della sua scuola?
Base: Totale Campione
6,7
7,0
6,8
6,3
7,6
7,2
5,6
7,1
7,2
6,6
6,6
8,3
7,3
7,0
6,9
7,1
TOTALE
M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere
Nord
Centro
Sud
ScuolaDocenti
Voto medio scala 1-10
Valutazione del livello di internazionalizzazione:• della propria scuola • di sé stessi
D41a Complessivamente, come giudica il suo livello di internazionalità, inteso come impegno che lei mette nell’aprire i suoi studenti all’internazionalizzazione?
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I PRESIDI VALUTANO L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA:
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Il livello di internazionalizzazione della propria scuola 2011 vs 2009
D41 Complessivamente, come giudica il livello di internazionalità della sua scuola?Utilizzi un punteggio da 1 a 10, dove 1 vuol dire “molto basso” e 10 vuol dire “molto elevato”.
Base: Totale Campione
6,3 6,3 5,8 5,86,7
5,7 6,0 5,5 5,25,8
TOTALE Licei Istituti Tecnici Scuole professionali IIS
2011 2009
Voto medio scala 1-10
6,5 6,5 6,3 6,05,9 6,1 5,8 5,5
Nord Ovest Nord Est Centro Sud + Isole
Come valutano presidi e insegnanti l’atteggiamento della scuola e di se stessi rispetto all’internazionalizzazione? Entrambe queste figure sembrano allineate nel considerare l’attuale livello non soddisfacente, nonostante si rilevi un generalizzato miglioramento che induce i Presidi di liceo e ISS ad attribuire la sufficienza alle proprie scuole, rispettivamente 6.3 e 6,7 (la media del 2009 era 5,7, quest’anno è il 6,3). (chart 19) Anche i docenti danno complessivamente la sufficienza piena al livello di internazionalizzazione della propria scuola (il 40% da 8 a 10), tuttavia con importanti differenze rispetto all’area geografica di appartenenza: valutazioni molto positive si riscontrano nel nord e nel centro Italia (voto medio 7,6 e 7,2), mentre sono negative nel sud del Paese (5,6), in linea con un indice internazionale più basso di 5 punti (32) rispetto alla media nazionale. (chart 20) E’ interessante notare che la percezione che invece hanno di sé i docenti e del proprio impegno verso l’internazionalizzazione è più che positiva ovunque, anche tra quelli del sud (6,9), con alcune sfumature rispetto alla lingua insegnata: il voto più alto se lo attribuiscono gli insegnanti di lingue straniere, tra i più attivi nel processo di internazionalizzazione (8,3), quello più basso i docenti di materie umanistiche e tecniche (6,6). (chart 21‐23)
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LE BARRIERE ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE:
DOCENTI: “I DO NOT SPIK INGLISH”….E TANTA BUROCRAZIA
PRESIDI: SCARSI FINANZIAMENTI
Cosa funziona Cosa NON funziona
- elevata attenzione ai valori della cittadinanza italiana
- elevata capacità di accoglienza e valorizzazione studenti stranieri
- scarsa conoscenza delle lingue da parte dei docenti non di lingue
- scarso sostegno ai programmi di mobilità - scarsa propensione al cambiamento
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Valutazione della scuola italianaIn generale
Base: Totale Campione
D9e Pensando alla scuola italiana in generale … Come giudica la scuola rispetto alle seguenti caratteristiche?Utilizzando una scala da 1 a 10 dove 1 indica per niente soddisfacente e 10 completamente soddisfacente.
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37
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34
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2
4
1
4
2
2
1
2
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Conoscenza delle lingue straniere da parte dei docenti non dilingue
Sostegno ai programmi di mobilità di gruppi, di classe, disingoli individui (studenti e docenti)
Predisposizione al cambiamento
Partecipazione ai programmi internazionali europei e non
Apertura alle collaborazioni con le scuole estere
Attenta ai valori della cittadinanza europea
Insegnamento delle lingue straniere
Capacità di accoglienza e valorizzazione degli studentistranieri
Attenta ai valori della cittadinanza italiana
Voto 8-10 Voto 6-7 Voto 1-5 Non soVoto
medio
6,8
6,4
6,2
6,0
5,9
5,8
5,6
5,6
4,3
Valori %
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Quali sono le principali problematiche che ostacolano il processo di internazionalizzazione? Diverse le risposte di presidi e docenti. Per i presidi prevale la mancanza di fondi e l’impossibilità di ottenere dei finanziamenti (36%), ma risentono anche della scarsa disponibilità da parte degli insegnanti (20%), della mancanza di tempo e dei problemi economici delle famiglie (entrambi 10%). (chart 26) Il limite principale per i docenti? La conoscenza della lingua straniera è ritenuta carente per tre quarti degli insegnanti intervistati (74%). La problematica più forte insomma (40%) è l’atteggiamento di chiusura, in parte anche culturale, che di fatto rende docenti e studenti più timorosi e insicuri rispetto ai colleghi stranieri, seguita da quelle burocratico‐amministrative (29%) e dalla mancanza di risorse (27%). (chart 27)
I PRESIDI
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Valori %
Base: Totale Campione
D46 Quali sono le principali problematiche che lei incontra nell’internazionalizzazione della scuola e della sua apertura all’estero?
TOTALE Almeno un progetto nell’anno in corso
Adesione in passato ma ora non più
Nessuna Adesione
Mancanza di fondi / scarsità di risorse economiche / Impossibilità di ottenere dei finanziamenti 36 35 49 32
Scarsa disponibilità da parte degli insegnanti 20 16 32 20
Motivi organizzativi / mancanza di tempo 10 9 13 11
Problemi economici delle famiglie 10 9 13 9
Scarsa disponibilità delle famiglie 8 7 10 9
Scarsa conoscenza delle lingue straniere (insegnanti - studenti) 7 10 2 4
Chiusura culturale/ mentalità non internazionale 6 6 8 7
Insufficienza di informazioni sui programmi 5 4 6 7
Procedure complicate per partecipare 4 4 1 4
Abbiamo altre priorità/ non interessa questa attività 4 1 2 9
Scarsa adesione da parte degli studenti 3 2 7 3
Incompatibilità con i programmi didattici/ problemi per la didattica 3 3 2 4
Difficoltà nel reperire scuole partner 2 2 2 3
Non sa 10 14 3 7
Principali problematiche nell’internazionalizzazione della scuola
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I DOCENTI
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Principali problematiche nell’internazionalizzazione della scuola
Valori %
Base: Totale Campione
D46 Quali sono le principali problematiche che lei incontra nell’internazionalizzazione della scuola e della sua apertura all’estero?
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA 40 50 55 35 21 32 43 45
Scarsa conoscenza delle lingue straniere (degli insegnanti, degli studenti) 25 31 37 23 7 19 28 27
Chiusura culturale/ mentalità non internazionale 16 20 19 12 13 13 16 18
ASPETTI BUROCRATICI-ORGANIZZATIVI 29 26 28 29 33 27 25 32
Insufficienza di informazioni sui programmi 9 8 11 7 8 5 7 14
Aspetti organizzativi troppo complessi 9 8 6 12 10 8 6 12
Procedure complicate per partecipare 7 4 6 2 16 5 10 6
Incompatibilità con i programmi didattici/ problemi per la didattica 6 7 8 9 2 10 6 3
MANCANZA DI RISORSE 27 21 23 29 36 34 28 21
Mancanza di fondi/ scarsità di risorse economiche (nella scuola) 20 16 15 19 32 27 20 16
Mancanza di tempo 6 5 6 9 5 8 6 5
Problemi economici delle famiglie 2 1 2 2 2 2 4 -
ASPETTI MOTIVAZIONALI 27 20 17 25 55 30 29 25
Scarsa adesione / interesse da parte degli studenti 7 6 4 4 15 6 3 10
Scarsa disponibilità delle famiglie 6 6 5 5 12 6 4 8
Scarso interesse della dirigenza 2 1 1 - 8 1 - 4
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Principali problematiche nell’internazionalizzazione della scuola
Valori %
Base: Totale Campione
D46 Quali sono le principali problematiche che lei incontra nell’internazionalizzazione della scuola e della sua apertura all’estero?
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
Scarsa disponibilità da parte degli insegnanti 19 11 10 18 44 22 24 15
Scarsa disponibilità in generale 10 6 6 8 23 13 9 9
Docenti refrattari per mancati riconoscimenti a fronte di tanto lavoro 7 3 3 7 17 5 12 5
Docenti dalla mentalità rigida/ antiquati/ legati solo alla didattica 2 2 1 2 5 4 3 1
Sono state attuate delle interessanti iniziative di apertura all'internazionalizzazione 2 4 2 1 1 2 1 2
Abbiamo altre priorità/ non interessa questa attività 1 1 1 1 3 1 1 2
Non ho riscontrato nessun problema 2 2 2 4 1 4 3 1
Non sa 6 4 7 8 2 5 5 7
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Detto ciò, nel processo di internazionalizzazione i docenti affermano l’importanza del proprio ruolo (fondamentale per il 45% degli intervistati, il 55% tra coloro che hanno al loro attivo almeno un progetto nell’anno in corso) e ancor più quello del Preside (57 e 63%): a lui compete la scelta delle linee guida da dare alla scuola rispetto alle iniziative da intraprendere, così come la gestione e destinazione delle risorse fondamentali per lo sviluppo dei diversi progetti. Agli insegnanti spetta un ruolo chiave all’interno della scuola, soprattutto nell’organizzazione e nel monitoraggio dei progetti e nella motivazione degli studenti. (chart 29‐31)
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sos
Ruolo di preside e docenti per avviare l’internazionalizzazione
Valori %
D 42-43 Quanto è importante secondo lei il ruolo del Preside/ dei docenti affinché la scuola avvii un processo di internazionalizzazione …?
RUOLO DEI DOCENTI
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63
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51
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37
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TOTALE
Hanno partecipato attivamente adalmeno un progetto nell'anno in corso
M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere
Nord
Centro
Sud
Fondamentale importante
poco importante ininfluente
Base: Totale Campione
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45
33
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49
55
36
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45
50
52
65
44
51
45
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TOTALE
Hanno partecipato attivamente adalmeno un progetto nell'anno in corso
M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere
Nord
Centro
Sud
Fondamentale importante
poco importante ininfluente
RUOLO DEL PRESIDE
META’ DELLE SCUOLE HA ALL’ATTIVO LA PARTECIPAZIONE A PROGETTI INTERNAZIONALI Andando dunque nel dettaglio delle variabili che incidono sull’internazionalizzazione, notiamo che la metà delle scuole interpellate dall’Osservatorio, il 50%, (chart 47) quest’anno ha partecipato almeno a un progetto internazionale2. Un dato positivo è l’aumento di coloro che hanno aderito quest’anno e in passato, passando dal 35% del 2009 all’attuale 41%, segno che l’internazionalizzazione passa e si conferma attraverso l’esperienza. Rimane purtroppo stabile negli anni, e questa è l’altra faccia della medaglia, la percentuale di coloro (36%) che invece non hanno mai preso parte ad alcun progetto (nel 2009 era il 35%).
2 Il 58% delle scuole ha aderito a un Progetto Comenius (mobilità degli individui‐insegnanti, mobilità degli individui‐studenti, sviluppo di partenariati, progetti multilaterali, ETwinning, reti multilaterali, Progetto Leonardo); il 52% ad altri progetti di mobilità, quali gli scambi di classi, progetti di mobilità internazionale finanziati dalle Regioni, soggiorni di studio/stage all’estero non nell’ambito Comenius, soggiorni di studio organizzati da Intercultura; il 14% ha aderito ad altre attività come: label lingue, gemellaggio con altre scuole, corsi di lingue extracurriculari con docenti madrelingua per certificazioni linguistiche, scambi culturali con altri Paesi, partecipazione a giornate/eventi internazionali. (chart 49)
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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Hanno aderito quest'anno e in
passato35%
Non hanno mai aderito ad alcun
progetto35%
Nessun progetto nell'anno ma
hanno aderito in passato
12%
Hanno aderito quest'anno ma non
in passato18%
Partecipazione a progetti internazionaliValori %
Base: Totale Campione
Adesione delle scuole a progetti internazionali quest’anno e in passato
Hanno aderito quest'anno e in
passato41%
Non hanno mai aderito ad alcun
progetto36%
Nessun progetto nell'anno ma
hanno aderito in passato
14%
Hanno aderito quest'anno ma non
in passato9%
20092011
Hanno aderito nel 2011e negli anni precedenti: 41%Hanno aderito nel 2009e negli anni precedenti: 35%
Hanno aderito nel 2011ma non in passato: 9%Hanno aderito nel 2009ma non in passato : 18%
50% 53%
Hanno aderito in passato ma non nel 2011: 14%Hanno aderito in passato ma non nel 2009 : 12%
SUD SI’ ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE, MA SE FINANZIATA VS IL NORD PIU’ INDIPENDENTISTA A credere in questi progetti sono gli IIS (54%) e le scuole del nord est (forse perché area ad alta densità imprenditoriale) che migliorano di 6 punti in due anni (60%), mentre la quota di partecipazione di quelle del sud scende al 47% rispetto al 57% di due anni fa. Quali i motivi di questa disaffezione? Il finanziamento rimane una variabile determinante per la partecipazione delle scuole del meridione: in quest’area è solo il 20% a partecipare senza ricorrere a finanziamenti, percentuale che aumenta vertiginosamente al 45% nel nord ovest del Paese, dove i progetti di mobilità di classe o individuale sono spesso demandate all’iniziativa del singolo insegnante o studente (chart 66). In generale, il 28% delle scuole non ha ricevuto finanziamenti, il 32% solo europei, in altri casi subentrano la Regione (16%), la Provincia (14%), il Comune (9%), enti, fondazioni, sponsor, associazioni di categoria, privati etc. (chart 64)
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
12
65
© 2
011
Ipso
s
Finanziamento dei progettiValori %
Base: Hanno aderito nell’anno scolastico a progetti Europei / Internazionali
Ha ricevuto SOLO
finanziamenti europei
32%
Ha ricevuto SOLO
finanziamenti da altri14%
Non ha ricevuto finanziamenti
28%
Ha ricevuto finanziamenti europei + altri
26%
Ha ricevuto SOLO
finanziamenti europei
29%
Ha ricevuto SOLO
finanziamenti da altri16%
Non ha ricevuto finanziamenti
23%
Ha ricevuto finanziamenti europei + altri
32%
20092011
Quanto costa la partecipazione della scuola a progetti internazionali? Più della metà degli istituti che vi hanno aderito (56%), non è costato nulla (grazie ai finanziamenti pubblici o privati ottenuti; per l’8% la scuola ha stanziato una cifra fino a 1.500 euro; per un altro 8% i fondi impegnati dalla scuola sono stati dai 2.000 ai 3.000 euro; per il 6% fino a 5.000 euro; per il 12% fino a 10.000 euro e per un 10% anche oltre i 10.000 euro.
PROGETTI INTERNAZIONALI: DOCENTI NON SEMPRE MOTIVATI, MA DI SICURO IN PRIMA LINEA Tra i docenti è il 28% che afferma di aver fatto parte attivamente a qualche progetto, lo sono soprattutto gli insegnanti di lingua con il 60% (22% le materie umanistiche, 17% quelle scientifiche, 21% quelle tecniche) (chart 57). Più che l’impegno richiesto, la vera barriera per il loro coinvolgimento, come già si è detto, è la lingua. Il loro sentirsi inadeguati e la bassa partecipazione anche a progetti indirizzati proprio ai docenti, li induce di riflesso ad assumere un atteggiamento a volte passivo anche nei confronti degli studenti, invece di motivarli all’adesione dei progetti.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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57
© 2
011
Ipso
s
Partecipazione ATTIVA dei docenti ai progetti internazionali
(lo ha coordinato/ha dato la disponibilità a qualche attività, ha partecipato in prima persona a qualcheduno indirizzato ai docenti)
Base: Totale Campione
Hanno aderito quest'anno e in
passato21%
Non hanno mai aderito ad alcun
progetto58%
Nessun progetto nell'anno ma
hanno aderito in passato
14%
Hanno aderito quest'anno ma non
in passato7%
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
HANNO ADERITO QUEST’ANNO 28 22 17 21 60 33 32 22
Hanno aderito quest'anno e in passato 21 14 12 17 44 25 27 13
Hanno aderito quest'anno ma non in passato 7 8 5 4 16 8 5 9
Nessun progetto nell'anno ma hanno aderito in passato 14 15 22 8 12 15 24 7
Non hanno mai aderito ad alcun progetto 58 63 61 71 28 52 44 71
Valori %
28% Hanno aderito quest’anno
Alla domanda sull’atteggiamento complessivo dell’intero corpo docenti della scuola verso i progetti di mobilità studentesca, gli insegnanti rilevano scarsa motivazione, tant’è che dichiarano che solo il 35% partecipa favorevolmente, mentre il 57% subisce la scelta della scuola e addirittura l’8% cerca di dissuadere gli studenti. E’ singolare come il dato venga esattamente confermato dai presidi che dichiarano che il 58% dei docenti subisce la scelta della scuola rispetto all’attivazione di progetti di mobilità scolastica (chart 136‐137), un numero identico a quello rilevato nel 2009.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
14
136
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011
Ipso
s
Atteggiamento dei docenti vs i progetti di mobilità studentesca
Valori %
D34 Fatto 100 il corpo docenti, inteso come tutti coloro che insegnano nella scuola, qual è all’incirca la percentuale di coloro che:
3235
313232
3235
3132
28
5856
556159
6058
5761
58
109
1479
87
127
14
TOTALE
Licei
Istituti Tecnici
IIS
Scuole professionali
TOTALE
Licei
Istituti Tecnici
IIS
Scuole professionali
Partecipano attivamente, sono favorevoli e proattivi
Subiscono la scelta della scuola
Cercano di dissuadere gli studenti dalla partecipazione
Totale Campione
Hanno partecipato a programmi di Mobilità Individuale
Gli stessi insegnanti si dimostrano refrattari a partecipare a incontri con docenti di altri Paesi, solo il 37% dei Presidi ne dichiara l’attivazione presso la propria scuola (tramite l’organizzazione di incontri diretti, discussioni online, conference call); solo il 17% degli insegnanti intervistati nell’ambito della ricerca dice di averne fatto parte. (chart 140‐141) E’ però opinione unanime che il docente sia in prima linea in alcune attività, come il reperimento di informazioni sui progetti (appannaggio di uno o più nel 90% dei casi). E’ lì che l’insegnante deve attuare ogni sua capacità personale e relazionale per assicurare l’efficacia della sua attività: la principale fonte si conferma essere internet (81%), seguita dai contatti con altre scuole (40%), a conferma che tutto il processo è affidato alle capacità e alla discrezione del singolo (chart 70‐72)
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
15
2) L’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE: SPAZIO AL CINESE
Se la lingua è percepita dagli insegnanti come una barriera per l’attivazione di progetti internazionali, l’insegnamento delle lingue straniere è un termometro dell’attitudine verso tali progetti. L’insegnamenti dell’inglese è un must nel 100% delle scuole, mentre scende di tre punti, al 57%, quello del francese; è invece stabile al 32% quello del tedesco. Aumenta l’insegnamento della lingua spagnola (dal 26% del 2009 al 29%) e del cinese che raggiunge un primo 1%. (chart 7). Significativo anche l’incremento di 2 punti dei casi in cui vengono insegnate tre lingue (39%), soprattutto negli IIS (56%) del nord ovest (44%) e il tempo dedicato: 6 ore e più nel 30% delle scuole (due anni fa erano il 25%). Insomma l’apprendimento delle lingue straniere è percepito dalla scuola italiana come un passo significativo per guadagnarsi un primo affrancamento da una dimensione autarchica e autoreferenziale solo italica.
7
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011
Ipso
s
Il campione – insegnamento linguisticoValori %
TOTALE Licei Istituti Tecnici
Scuole prof. IIS Nord
OvestNord Est Centro Sud +
Isole
Inglese 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Francese 57 49 44 61 75 60 46 56 61
Tedesco 32 32 22 22 44 40 56 31 21
Spagnolo 29 29 18 13 45 31 29 29 27
Cinese 1 2 - - 2 2 2 1 1
Altra 1 1 1 - - - 3 - -
Insegnata una lingua 37 42 53 38 20 38 29 42 37
Insegnate due lingue 24 22 21 35 24 18 30 18 28
Insegnate tre o + lingue 39 36 26 27 56 44 41 40 35
Fino a 3 ore 58 58 66 74 43 59 56 56 59
4 - 5 ore 12 9 4 1 26 11 15 12 11
6 ore e più 30 33 30 25 31 30 29 32 30
Pensando al programma scolastico degli studenti iscritti al quarto anno, quante ore alla settimana vengono dedicate per lo studio delle lingue nelle diverse tipologie di scuole presenti all’interno dell’istituto ?
Base: Totale Campione
Dato2009 (tot)
100
60
33
26
-
3
35
28
37
53
22
25
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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CLIL: UNA RIFORMA REALE Altro argomento rilevante è l’effettivo attecchimento nel nostro sistema scolastico del CLIL (rafforzato dalle norme della riforma Gelmini nel triennio del liceo linguistico e nell’ultimo anno di tutti gli altri indirizzi) quale mezzo idoneo a raggiungere una pluralità di obiettivi che concorrono alla formazione internazionale degli studenti. Questo approccio metodologico è presente nel 23% delle scuole intervistate (erano il 20% due anni fa), e in crescita significativa negli istituti professionali (dal 7% al 20%), a sottolineare la sua valenza formativa dal punto di vista dell’avviamento al lavoro. Tra le scuole che lo hanno attuato, una su cinque (il 19%) lo ha fatto proprio in seguito alla sua introduzione nella riforma scolastica. Le materie in cui è maggiormente applicato (soprattutto in inglese, nel 96% dei casi) sono quelle matematiche e scientifiche (il 41%) e quelle proprie degli indirizzi di studio, come l’economia aziendale e l’informatica. ( chart 33‐35) Tra i docenti di lingua è il 32% ad aver sperimentato il CLIL in affiancamento all’insegnante di una materia non linguistica, mentre tra quelli non di lingua, solo il 5% afferma di averlo attivato nella propria materia, in maniera equilibrata in inglese o francese. A farlo, sono soprattutto le leve più giovani (il 47% tra i 25 e i 40 anni) che, presumibilmente, nel proprio ciclo di studi si sono dedicati anche all’apprendimento delle lingue, tant’è che il 63% non ha dovuto seguire corsi specifici di preparazione. (chart 39‐41).
40
© 2
011
Ipso
s
Insegnamento di tipo CLIL(Content and Language Integrated Learning)
D6c Lei ha mai affiancato un altro docente di una materia non linguistica, per supportarlo nell’insegnamento della sua materia in lingua straniera?
Valori %Per i docenti di Lingue Per i docenti NON di Lingue
D7 Lei ha attivato nella sua materia l’insegnamento di tipo CLIL?
11
21
68
Sì, nell'ambitodel modulo CLIL
Sì in una fase disperimentazione
(no CLIL)
No mai
Sì5%
No95%
Base docenti di lingue: 184
Base docenti NON di lingue: 708
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
17
41
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Ipso
s
Insegnamento di tipo CLIL(Content and Language Integrated Learning)
Per i docenti NON di Lingue
D7 Lei ha attivato nella sua materia l’insegnamento di tipo CLIL?
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche Nord Centro Sud
Sì 5 9 10 1 6 13 -
No 95 91 90 99 94 87 100
Valori %
CHI HA ATTIVATO IL CLIL ..
ETA'25- 40 anni 47
41- 50 anni 28
51- 67 anni 25
Età media 43 anni
GENERE
Uomo 4
Donna 96
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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LINGUE: SI FA LARGO IL CINESE Diminuisce invece l’insegnamento extracurriculare delle lingue (dal 17% del 2009 al 12%), probabilmente a fronte di un maggior impegno richiesto dal CLIL. Tuttavia, si diffonde l’insegnamento del cinese (dal 2% al 3,4% delle scuole), in quanto percepito come sempre più importante all’interno delle dinamiche commerciali internazionali. (chart 8)
8
©20
11 Ip
sos
Il campione – insegnamento linguistico extracurricolare
D5 Vengono insegnate delle lingue straniere per le quali non e' previsto un voto (in pagella, a fine anno)?
No88%
Sì12%
38
28
19
19
18
12
6
Spagnolo
Cinese
Inglese
Francese
Tedesco
Russo
Arabo
D5: Quali lingue vengono insegnate per le quali non e' previsto un voto (in pagella, a fine anno) ?
2011 Licei Istituti Tecnici Scuole prof. IIS
vengono insegnate altre lingue senza
voto19 9 4 10
Valori %
Base: Totale Campione
Quali?
Dato2009
48
12
14
20
17
8
5
No83%
Sì17%2009
2011
Un’importante calo dell’insegnamento scolastico extracurriculare, dovuto anche ad un maggior coinvolgimento delle scuole su
altre attività: il CLIL innanzitutto.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
19
NON SOLO LINGUE STRANIERE : A SCUOLA DI CITTADINANZA MONDIALE L’apertura all’internazionalizzazione parte da una coscienza civile che ci fa sentire cittadini italiani, ma anche del mondo. E’ alto, 80% (complici forse anche le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia), il numero degli istituti che organizzano corsi o lezioni di educazione alla cittadinanza italiana, all’interno o all’esterno del normale programma di studi. Solo il 62% però riesce a ritagliare momenti di educazione alla cittadinanza europea. (chart 169)
169
© 2011 Ipsos
Corsi di educazione alla cittadinanzaValori %
D39 La scuola organizza dei corsi/lezioni di educazione alla cittadinanza italiana, all’ interno o all’esterno del normale programma di studi?
Base: Totale Campione
Licei Istituti Tecnici
Scuole prof. IIS Nord
OvestNord Est Centro Sud +
Isole
SI 75 79 85 82 82 80 77 81
NO 25 21 15 18 18 20 23 19
SI 62 60 69 63 66 72 58 60
NO 38 40 31 37 34 28 42 40
N o20%
Sì80%
D40 La scuola organizza dei corsi/lezioni di educazione alla cittadinanza europea, all’interno o all’esterno del normale programma di studi?
No38%
Sì62%
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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ALL’ESTERO ANCHE PER LAVORO Da segnalare, infine il buon 27% di studenti che durante il loro ciclo di studi svolge degli stage lavorativi all’estero, soprattutto nel caso delle scuole professionali (32%), quindi come un passo fondamentale per l’avviamento al lavoro e il 48% partecipa a degli stage di studio all’estero, in particolar misura nei licei (62%) e negli IIS (52%). (chart 55‐56)
55
© 2
011
Ipso
s
20
9
73
Sì, organizzati dalla scuola
Sì, extra-scuola, organizzatida altri soggetti
No, la scuola non neorganizza
Base: Totale Campione
D13 Gli studenti durante il loro ciclo di studi svolgono degli stage lavorativi all’estero (RISPOSTA MULTIPLA)?
Stage LavorativiValori %
Licei Istituti Tecnici
Scuole prof. IIS Nord
OvestNord Est Centro Sud +
Isole
SI 28 16 32 32 32 35 30 20
Sì, organizzati dalla scuola 14 13 30 26 22 28 18 17
Sì, extra-scuola, organizzati da altri soggetti 15 5 5 8 11 9 18 4
No, la scuola non ne organizza 72 84 68 68 68 65 70 80
SI 27%
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
21
3) ESPERIENZE ALL’ESTERO PER TUTTA LA CLASSE PER UNA SCUOLA SU TRE
PER IL 45% DELLE SCUOLE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE NON E’ DA PROGRAMMA
Rimane costante al 24% la vera e propria mobilità, ovvero quella che coinvolge le classi almeno quella delle scuole che effettuano progetti all’estero frequentemente (per intero con tutti gli studenti, nel 36% dei casi, o solo una parte nel rimanente 64%), mentre diminuisce la partecipazione di coloro che hanno sperimentato progetti di questo tipo, senza farli divenire una pratica usuale (6% dal 18% di 2 anni fa). Dal lato diametralmente opposto, rimane purtroppo costante anche la percentuale degli istituti che non hanno mai preso in considerazione queste attività (45%), praticamente, quasi la metà del campione. (chart 75)
75
© 2
011
Ipso
s
Partecipazione ai progetti di mobilità di classe / di gruppo
Valori %
Base: Totale Campione
D20 Pensando agli scambi di classe, all’interno della sua scuola durante l’anno scolastico in corso, sono stati realizzati o verranno realizzati degli scambi di classe con scuole straniere e quindi se la sua scuola ha accolto/accoglierà intere classi per un breve periodo (minimo 2 settimane)?
Sì, gli scambi di classe vengono realizzati
frequentemente24%
Sì, é capitato ma non é una pratica usuale
6%
No, ma stiamo progettando
l'organizzazione di scambi tra classi
25%
No, non é mai successo e non ci abbiamo mai
pensato45%
SI 30% NO 70%
20092011
Sì, gli scambi di classe vengono realizzati
frequentemente23%
Sì, é capitato ma non é una pratica usuale
18% No, ma stiamo progettando
l'organizzazione di scambi tra classi
17%
No, non é mai successo e non ci abbiamo mai
pensato42%
SI 41% NO 59%
A distinguersi sono i licei e gli IIS (30 e 41%) soprattutto del centro Italia (41%) e le mete più ambite sono le classiche Germania e Francia (44% e 39%), mentre l’Inghilterra si arena al 16%. Mancano citazioni di Paesi oltre oceano. (chart 77)
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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MOBILITA’ DI CLASSE IN MANO AI PROF DI LINGUA, MA ANCHE DI MATERIE TECNICHE E UMANISTICHE
Tra i docenti intervistati, è il 27% ad aver avuto classi in cui è stato attivato durante l’anno scolastico uno scambio, con un numero medio di studenti pari a 12.
Più che finalizzati allo studio della lingua straniera (31%), questi progetti vengono sviluppati su argomenti trasversali su più discipline (55%), mentre solo l’1% degli insegnanti li considera come una vera e propria interazione culturale con altre realtà.
81
© 2
011
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s
Sì, sono stati realizzati
20%
Sì, sono in programma, verranno
realizzati prossimamente
7%
Sì, in passato, non quest'anno
19%
No, mai54%
Partecipazione ai progetti di mobilità di classe / di gruppo
Base: Totale Campione
D20 Pensando alle sue classi, può indicare se durante l’anno scolastico in corso, sono stati realizzati o verranno realizzati degli scambi di classe con scuole straniere anche per un breve periodo ?
Quest’anno27%
NO 54%
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
SI 46 51 39 46 54 55 55 32
Si, sono stati realizzati 20 20 15 24 25 19 37 10
Si, sono in programma, verranno realizzati prossimamente
7 7 7 6 8 10 3 7
Si, in passato, non quest'anno 19 24 17 16 21 26 15 15
NO, mai 54 50 61 54 46 45 45 68
Valori %
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
23
I freni all’attuazione di questi progetti sembrano dettati più da un generale disinteresse dei docenti e dei genitori (secondo il parere dei Presidi, sono solo rispettivamente il 16% e il 29% a considerarli in modo molto favorevole) (chart 85), mentre l’atteggiamento più propositivo arriva dai presidi e dagli studenti (60% e 59%). Forse perché per gli insegnanti considerano gli scambi di classe più come un momento di socializzazione (74%) che come un vero e proprio scambio culturale (23%)
Il valore dell’esperienza, sia per presidi che per docenti è soprattutto quello umano, ovvero dell’arricchimento personale (valida rispettivamente per l’83% e il 77%), meno di quello formativo (65% e 58%). Una debolezza, questa da ricercare soprattutto nella scarsa capacità della scuola di integrare questi modelli nel percorso scolastico e didattico.
I PRESIDI
89
© 2
011
Ipso
s
Mobilità di classe / di gruppoIl valore delle esperienze
Valori %
D27-27b Ritiene che questo particolare tipo di esperienza di studio all’estero sia valida …
DAL PUNTO DI VISTA ISTRUTTIVO E FORMATIVO
DAL PUNTO DI VISTA UMANO E DELL’ARRICCHIMENTO
PERSONALE
83
78
86
86
82
14
16
11
12
15
1
3
2
3
5
3TOTALE
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud + Isole
Molto valida Abbastanza valida
Non molto valida Non sa
65
56
67
68
68
29
35
30
28
27
2
4
1 4
4
3
5
4TOTALE
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud + Isole
Molto valida Abbastanza valida
Non molto valida Non sa
Base: Totale Campione
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
24
I DOCENTI
91
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Ipso
s
Mobilità di classe / di gruppoIl valore delle esperienze
D27-27b Ritiene che questo particolare tipo di esperienza di studio all’estero sia valida …
DAL PUNTO DI VISTA ISTRUTTIVO E FORMATIVO
DAL PUNTO DI VISTA UMANO E DELL’ARRICCHIMENTO
PERSONALE
77
84
76
80
76
22
16
22
19
24
1
2
1
TOTALE
Hanno partecipato aprogrammi di mobilità
Nord
Centro
Sud
Molto valida Abbastanza valida Non molto valida
58
74
60
57
58
39
25
36
40
40
2
3
3
1
1
1
1
1
TOTALE
Hanno partecipato aprogrammi di mobilità
Nord
Centro
Sud
Molto valida Abbastanza valida
Non molto valida Non sa
Base: Totale Campione
Valori %
In ogni caso, nel momento in cui l’esperienza di classe viene attuata, in quanto primo vero e proprio passo verso un atteggiamento di apertura internazionale, questa viene promossa a pieni voti: 8,7% per i presidi e 8,4% per gli insegnanti, in modo uniforme in tutta Italia.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
25
I PRESIDI
93
©20
11 Ip
sos
La valutazione complessiva dell’esperienza di classe
Valori %
Base: Hanno partecipato a programmi di mobilità di classe / di gruppo
85
89
89
84
86
77
92
79
91
13
11
11
16
10
19
8
18
9
2
3
1
2
4
1TOTALE
Licei
Istituti Tecnici
Scuole professionali
IIS
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud + Isole
Voto 8-10 Voto 6-7 Voto 1-5 Non sa
8,9
8,3
8,9
8,5
8,8
9,0
8,3
8,6
8,7
Votomedio
D26 Come giudica l’efficacia degli scambi di classe/di gruppo per aprire gli studenti al mondo? Per esprimere il suo giudizio utilizzi un punteggio da 1 a 10, dove 1 vuol dire “molto basso” e 10 vuol dire “molto elevato”.
I DOCENTI
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Ipso
s
Base: Totale Campione
La valutazione complessiva dell’esperienza di classe
D26 Come giudica l’efficacia degli scambi di classe/di gruppo per aprire gli studenti al mondo? Per esprimere il suo giudizio utilizzi un punteggio da 1 a 10, dove 1 vuol dire “molto basso” e 10 vuol dire “molto elevato”.
65
68
56
57
66
84
69
65
63
27
28
36
35
26
13
23
29
28
5
3
3
7
4
2
6
5
5
3
1
5
4
1
2
1
4
1
TOTALE
Hanno partecipato a programmi di mobilità
M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere
Nord
Centro
Sud
Voto 8-10 Voto 6-7 Voto 1-5 Non sa Voto medio
8,1
8,4
7,9
7,8
8,1
8,8
8,2
8,1
8,1
Valori %
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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4) LE ESPERIENZE INDIVIDUALI ALL’ESTERO: ESEMPI VIRTUOSI IN UNA SCUOLA SU TRE
LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE
IL PESO SUL CV SCOLASTICO
IL RENDIMENTO NEGLI STUDI DOPO IL PERIODO ALL’ESTERO
L’Osservatorio infine, è andato ad indagare il fenomeno degli studenti che si recano individualmente all’estero per frequentare la scuola per un periodo che può variare dai tre mesi all’anno intero. Un fenomeno virtuoso, che premia le eccellenze della scuola, non necessariamente i primi della classe, ma quei ragazzi che sono pronti ad uscire di casa nonostante la giovane età (di norma hanno tra i 16 e i 18 anni) e che vanno a confrontarsi con una cultura totalmente diversa dalla propria, anche e soprattutto per capire meglio la nostra.
96
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011
Ipso
s
Scuole con studenti in uscitaVS
Scuole che non ne hanno Valori %
Base: Hanno studenti all’estero
Nessun studente in
uscita70%
STUDENTI IN USCITA
30%
20092011
Nessun studente in
uscita72%STUDENTI
IN USCITA28%
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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Aumenta, di due punti, ma arriva comunque all’importante soglia del 30% il numero di scuole che quest’anno contano studenti in uscita. (chart 96) Secondo Ipsos, nel 2011 la stima degli studenti all’estero con un programma di studio individuale raggiunge quota 4.700 (di cui 3.300 per il solo programma annuale), e registra un aumento del 34% in soli due anni. Solo con Intercultura, 1600 studenti dai 15 ai 18 anni frequenteranno un periodo all’estero tra le 4 settimane all’intero anno scolastico in oltre 50 Paesi in tutto il mondo.
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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UN ANNO ALL’ESTERO? ANCORA PREROGATIVA DEI LICEI Se gli scambi di classe sono attuati in modo più o meno omogeneo tra le varie tipologie di scuole, i progetti di mobilità individuale permangono una prerogativa di licei e degli IIS: rispettivamente, quest’anno il 46% e il 32% hanno avuto almeno uno o due ragazzi che hanno studiato all’estero per l’intero anno scolastico. (chart 97)
97
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Studenti italiani che nell’anno scolastico in corso sono andati in una scuola di un Paese straniero
Valori %
Base: Totale Campione
D21 Nell’anno scolastico in corso (2010/11), quanti studenti della vostra scuola sono andati all’estero a frequentare l’intero anno scolastico in una scuola di un Paese straniero? E quanti invece hanno frequentato un solo semestre all’estero? E un solo trimestre?
TOTALE Licei Istituti Tecnici
Scuole prof. IIS Nord
OvestNord Est Centro Sud +
Isole
ANNO SCOLASTICO INTERO
Nessuno/non sa 75 54 94 97 68 63 59 70 86
1-2 studenti 16 26 5 3 22 26 21 18 10
3-5 studenti 7 15 1 - 7 9 13 8 4
6 o più studenti 2 5 - - 3 2 7 4 -
SEMESTRE
Nessuno/non sa 88 75 98 98 91 85 82 80 96
1-2 studenti 9 18 2 2 7 9 13 17 3
3-20 studenti 3 7 - - 2 6 5 3 1
TRIMESTRE
Nessuno/non sa 97 94 97 99 98 95 92 97 100
1-3 studenti 2 5 2 1 1 4 7 1 -
Più di 3 studenti 1 1 1 - 1 1 1 2 -
75.5
14
7.5
3
90
7
3
Dato 2009 (tot)
96
4
-
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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PAROLA D’ORDINE: DIVERSIFICARE – NON SOLO USA MA ANCHE ASIA E CENTRO‐SUD AMERICA Alle mete tradizionali di matrice anglofona, come gli USA (62%), l’Australia (20%), l’Inghilterra (19%), si fanno strada i Paesi dell’economia emergente quali quelli del centro sud America (15%), la Cina (8%, con un aumento di ben 7 punti rispetto alla precedente rilevazione) e l’India (3%, nella precedente rilevazione la percentuale era prossima allo zero).
99
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Le mete degli studenti italianiValori %
Base: Hanno studenti all’estero
D22c E in quali Paesi sono andati gli studenti italiani?
622019
1515
121111
87
5443
2221
Stati Uniti
Australia
Inghilterra
Centro / Sud- America
Canada
Germania
Nuova Zelanda
Paese Scandinavo, Europa del Nord
Cina
Irlanda
Paese dell'Europa dell'Est
Belgio/ Paesi Bassi
Francia
India
Africa
Altri paesi dell' Estremo Oriente (Giappone, Thailandia)
Spagna
Austria / Svizzera
La risposta a questa domanda poteva essere multipla. I dati si riferiscono alle 121 scuole che hanno dichiarato di avere al proprio interno studenti che stanno frequentando un anno, un semestre o un trimestre all’estero . Nel caso di più studenti, ogni scuola ha indicato tutti i Paesi di destinazione degli studenti.
65
25
18
4
11
17
4
8
1
7
-
-
3
-
-
2
2
-
Dato2009
IL PESO DELLA PARTECIPAZIONE AI PROGRAMMI DI MOBILITÀ INDIVIDUALE SUL CV SCOLASTICO Nonostante questa crescita e la capacità degli studenti di individuare destinazioni meno scontate, ma che li aiutino a sviluppare le loro competenze interculturali, il fenomeno rimane di nicchia, anche a causa dell’assenza di una certezza circa l’attuazione di meccanismi di premio per l’esperienza fatta e la generale condivisione delle difficoltà incontrate dagli studenti al momento del loro rientro nel riallinearsi con i programmi svolti dai compagni. Infatti l’esperienza all’estero comporta nel 39% dei casi un aumento dei crediti scolastici, solo nel 21% incide sul voto di maturità, mentre per il 30% non incide direttamente in alcun modo (una percentuale che si è raddoppiata in due anni); il 29% dei presidi sottolinea però, che la partecipazione a questi progetti implica un riallineamento curricolare faticoso per lo studente. (chart 100).
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
30
100
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Il “ peso” della partecipazione ai programmi di mobilità individuale sul curriculum scolastico
Valori %
Base: Hanno studenti all’estero
D22f La partecipazione alle attività internazionali da parte degli studenti, come incide sul loro curriculum scolastico?(RISPOSTA MULTIPLA)
39
21
2
8
30
29
2
41
26
14
11
15
26
5
Comporta un aumento dei crediti scolastici
Viene preso in considerazione al termine del ciclo scolastico,sul voto di diploma
Comporta un aumento dei crediti / del voto nella materiatrattata dal progetto
Alcuni docenti sono più clementi nei primi mesi dopo il ritornodello studente
Non incide direttamente in alcun modo (si tratta di unarricchimento personale)
Implica un riallineamento curricolare a volte faticoso per lostudente
Alcuni docenti sono più severi nei primi mesi dopo il ritornodello studente
20112009
Licei IIS
32 42
28 17
1 4
9 8
36 25
29 26
3 2
L’ATTEGGIAMENTO DEI DOCENTI: I PROF DALLA PARTE DEI RAGAZZI (CHECCHE’ NE DICANO I PRESIDI) In realtà, i docenti nelle loro risposte, affermano di essere meno severi rispetto a quanto detto dai presidi. Il 60% dice di essere più flessibile nei primi mesi dopo il ritorno dello studente (solo l’8% secondo i dirigenti scolastici), ma ben il 63% ammette che il rientro del ragazzo implica un riallineamento curricolare a volte faticoso. (chart 112)
112
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Il “ peso” della partecipazione ai programmi di mobilità individuale sul
curriculum scolastico
Base: Hanno studenti all’estero
D22f La partecipazione alle attività internazionali da parte degli studenti, come incide sul loro curriculum scolastico?(RISPOSTA MULTIPLA)
34
20
60
4
63
12
Comporta un aumento dei crediti scolastici
Viene preso in considerazione al termine del cicloscolastico, sul voto di diploma
Alcuni docenti sono più flessibili nei primi mesi dopo ilritorno dello studente
Non incide direttamente in alcun modo
Implica un riallineamento curricolare a volte faticoso perlo studente
Alcuni docenti sono più severi nei primi mesi dopo ilritorno dello studente
43 28
13 24
47 68
5 4
60 66
14 10
Studenti all'estero nell'anno in corso
Studenti all'estero in passato ma non
quest'anno
Valori %
8% tra i presidi
29% tra i presidi
VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA: PIU’ COMPETENZE ACQUISITE CHE PROGRAMMI IMPARATI La valutazione, a detta dei presidi, si concentra non tanto sui programmi svolti, ma in base alle competenze acquisite (69%), soprattutto quelle tecniche, culturali e logiche, e alle capacità relazionali. (chart 103).
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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I PROF: VALUTAZIONI DIVERSE A SECONDA DELLA MATERIA INSEGNATA Per converso, è interessante notare che le risposte dei docenti, rimanendo nel totale pressoché simili, si differenziano molto a seconda della tipologia di insegnanti: quelli delle materie scientifiche danno molta importanza ai programmi svolti (40%), mentre quelli delle materie umanistiche e linguistiche ritengono fondamentale la crescita della persona e le competenze acquisite (79% e 74%) (chart 110). Ancora più nello specifico, gli insegnanti del centro Italia si differenziano dai colleghi del nord e del sud per l’importanza con cui valutano il potenziale di apprendimento del patrimonio culturale della società che ha accolto il ragazzo (19%). Per il 31% dei docenti di lingua, infine, si nota come sia molto importante nella valutazione lo sviluppo delle capacità comunicative. (chart 111)
111
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Base: Coloro che valutano gli studenti anche in base alle competenze acquisite
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
COMPETENZE TECNICHE, CULTURALI E LOGICHE 79 81 84 72 78 73 88 72
Competenze linguistiche (padronanza della lingua, ...) 64 55 50 68 73 61 65 69
Patrimonio culturale 9 20 24 1 - 2 19 1
Competenze tecnico/professionali (nelle varie discipline curriculari) 6 4 6 12 4 10 3 3
Capacità di ragionamento/ elaborazione critica 5 7 8 1 3 7 3 -
Altre competenze tecniche 4 3 4 7 3 4 4 1
CAPACITA’ RELAZIONALI 56 57 57 42 66 57 60 42
Capacità relazionali 19 20 19 25 14 27 8 25
Capacità comunicative 15 11 5 3 31 14 20 1
Livello di autonomia 13 21 27 4 9 5 23 11
Capacità di problem solving/ prendere decisioni 9 6 7 6 11 17 1 1
Tendenza alla interculturalità/ capacità di integrazione con culture diverse 8 4 - 15 14 11 3 15
capacità di adattamento/ flessibilità 7 6 7 2 8 10 5 2
Arricchimento personale in generale 3 3 4 3 2 4 3 -
Non sa 1 1 - 1 2 1 1 1
Valori %
Quali competenze sono state valutate?
Il ruolo della scuola rimane spesso marginale rispetto ai progetti di mobilità individuale, tant’è che il 56% dei docenti afferma di subire tali iniziative. (chart 137). Risultato: nel 69% dei casi di adesione ai progetti di mobilità individuale, questi si legano a un’iniziativa privata dello studente e solo nel 31% si svolgono nell’ambito di progetti internazionali attuati dalla scuola stessa. (chart 101)
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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137
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Atteggiamento dei docenti vs i progetti di mobilità studentesca individuale
Valori %
D34 Fatto 100 il corpo docenti, inteso come tutti coloro che insegnano nella scuola, qual è all’incirca la percentuale di coloro che:
353534
36333633
343435
575658
566057
57
595855
898
877
10
78
10
TOTALE
Hanno studenti all'estero nell'anno in corso
Hanno avuto studenti all'estero in passato
M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere
Nord
Centro
Sud
Partecipano attivamente, sono favorevoli e proattivi
Subiscono la scelta della scuola
Cercano di dissuadere gli studenti dalla partecipazione
Base: Totale Campione
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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LA CLASSE RARAMENTE BENEFICIA DELL’ESPERIENZA DEL SINGOLO Se dunque il docente si descrive poco attivo, secondo la ricerca appare che è anche difficile contestualizzare i progetti di mobilità individuale all’interno del programma scolastico, attribuendogli la giusta collocazione e valore. Il 56% dei docenti afferma che l’esperienza dello studente è stata pienamente condivisa, cercando di portarla a vantaggio di tutta la classe (chart 114), ma le modalità di attuazione si limitano quasi sempre alla condivisione attraverso un racconto (92%), mentre solo in un caso su cinque (21%) vi è stato un vero e proprio confronto tra modelli didattici e, più in generale, culturali tra le diverse realtà. Solo il 7% dei docenti dichiara che è stato possibile mettere a disposizione della classe le competenze acquisite dello studente, ovvero le abilità linguistiche e quelle tecniche.
115
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Come è stata valorizzata l’esperienza dello studente ?
Base: Coloro che hanno condiviso l’esperienza
D32f In che modo? (DOMANDA APERTA)TOTALE M.
UmanisticheM.
ScientificheM.
TecnicheLingue
straniere
CONDIVISIONE ATTRAVERSO IL RACCONTO 92 94 87 96 89
Esposizione orale/ racconto dell'esperienza / esposizione dei pro e contro dell'esperienza 45 57 43 24 53
Condivisione coi compagni dell'esperienza fatta (gen) 21 15 19 32 17
Condivisione tramite dibattito / discussione 14 18 9 27 6
Condivisione con l'utilizzo di foto / video / presentazione power point 7 11 2 5 9
Tramite una relazione scritta/ tesina condivisa 4 7 5 3 5
Vari momeni di scambio nel corso dell'anno 3 1 1 - 8
Contenuti delle discussioni / dei racconti 21 20 24 31 12
Confronto tra i modelli didattici / sistemi scolastici 11 16 18 5 6
Aspetti sociali/ specificità del luogo/ stile di vita 9 1 2 24 6
Esperienza umana/ personale 4 10 5 - 4
CONDIVISIONE METTENDO A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE LE COMPETENZE ACQUISITE 7 5 9 3 12
Abililità linguistiche 5 5 8 - 8
Competenze tecniche 2 - 1 3 4
CON CHI È STATA CONDIVISA L’ESPERIENZA 16 11 12 5 31
Compagni di classe e docenti 9 - - 2 23
Altre classi di studenti 5 10 12 - 7
Collegio docenti / consiglio d'istituto 2 - - 3 3
Non sa 2 2 5 1 2
Valori %
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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PROF PREPARATI NELL’INDIVIDUARE I RAGAZZI ADATTI ALL’ESPERIENZA ALL’ESTERO A riscattare le indubbie capacità dei docenti è però la loro grande apertura e sapienza nell’astrarre dal contesto scolastico quando sono chiamati ad individuare le caratteristiche e le attitudini che lo studente dovrebbe possedere per partecipare a un progetto di mobilità: innanzitutto la forte motivazione a fare l’esperienza al’estero (64%), un buon spirito di adattamento (59%), l’autonomia (44%) e solo al quarto posto la buona preparazione scolastica (20%). (chart 121)
121
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Valori %D34d Quali sono le caratteristiche, attitudini, che lo studente dovrebbe avere per poter partecipare ad un progetto di mobilita' individuale all'estero?
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
Una forte motivazione all'esperienza all'estero 64 64 69 55 67 60 70 63
Lo spirito di adattamento 59 60 57 65 58 62 58 58
L'autonomia 44 37 43 53 44 48 47 40
Una buona preparazione scolastica(voti alti) 20 22 19 19 20 21 17 22
Un buon controllo dell'ansia 4 7 3 2 2 3 4 4
Interesse interculturale/ voglia di conoscere altre culture 2 3 1 2 2 3 1 2
Curiosità intellettuale/ apertura mentale 2 1 2 2 3 3 1 1
Buona padronanza lingua straniera 1 - 1 3 1 1 1 1
Educazione/ rispetto per il diverso 1 2 - 1 - 1 1 -
Nessuna caratteristica specifica, l'esperienza all'estero e' per tutti 2 2 1 1 6 2 1 4
Base: Totale Campione
Le caratteristiche che lo studente dovrebbe avere per fare l’esperienza all’estero
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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UN ANNO ALL’ESTERO? SI MERITA L’8 IN PAGELLA
Al rientro dal programma di studio e di vita all’estero il 59% dei docenti dichiara di ritrovare studenti con sviluppate capacità relazionali (tra gli insegnanti di lingue straniere questa percentuale sale all’80%), con una maggiore chiarezza sul proprio futuro negli studi e professionale (47%), con una maggiore attenzione ai problemi della società che ci circonda (43% in totale; percentuale che sale al 65% per i docenti di materie umanistiche). Per converso, gli insegnanti devono fare i conti anche con un atteggiamento di alcuni studenti che dopo il ritorno mostrano distacco verso gli altri compagni (12%) e una maggiore confusione verso i proprio obiettivi (11%) (chart 122)
122
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Caratteristiche personali riscontrate negli studenti al loro ritorno
D32h Cosa ritiene sia più facile riscontrare?
Base: Hanno studenti all’estero
TOTALE M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere Nord Centro Sud
Maggiore loquacità e capacità di relazione 59 49 43 54 80 72 41 65
Più chiarezza sul proprio futuro negli studi e professionale
47 30 38 52 57 42 52 52
Maggiore attenzione ai problemi della società che ci circonda
43 65 48 51 28 37 45 59
Maggiore capacità di dominare l'ansia 12 9 7 14 15 16 9 5
Un atteggiamento di distacco verso gli altri compagni 12 16 29 2 5 3 28 -
Disorientamento, maggiore confusione verso i propri obiettivi
11 21 17 9 5 9 16 2
Valori %
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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In conclusione, comunque, nonostante le difficoltà messe in luce da docenti e presidi, la loro opinione complessiva sulla mobilità individuale appare positiva: l’82% dei presidi è favorevole (89% tra quelli che hanno avuto studenti che effettivamente sono stati all’estero), e attribuisce un più che ottimo voto di valutazione a questi programmi (8,4 in una scala da 1 a 10). (chart 123)
123
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11 Ip
sos
Atteggiamento nei confronti dei programmi di mobilità individuale studentesca
Valori %
D33 Come giudica l’atteggiamento di docenti, genitori, studenti e presidi rispetto alla partecipazione degli studenti ai programmi di mobilità studentesca individuale ?
10
22
48
48
50
43
35
34
Docenti
Genitori
Studenti
Presidi
Molto favorevoli Abbastanza favorevoli
10
35
62
55
59
45
29
34
Docenti
Genitori
Studenti
Presidi
Molto favorevoli Abbastanza favorevoli
82
83
65
60
89
91
80
69
Totale Campione
Hanno partecipato a programmi di Mobilità Individuale
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
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E’ invece il 65% dei docenti a ritenere i propri colleghi favorevoli (una percentuale che sale al 73% per chi ha studenti che attualmente stanno studiando in una scuola straniera), con un bell’ 8,3 in pagella di valutazione. (chart 124 e 129‐130)
124©
201
1 Ip
sos
Atteggiamento nei confronti dei programmi di mobilità individuale studentesca
D33 Come giudica l’atteggiamento di docenti, genitori, studenti e presidi rispetto alla partecipazione degli studenti ai programmi di mobilità studentesca individuale ?
11
14
38
26
54
51
48
45
Docenti
Genitori
Studenti
Presidi
Molto favorevoli Abbastanza favorevoli
71
86
65
65
Totale Campione
14
25
39
35
59
58
56
49
Docenti
Genitori
Studenti
Presidi
Molto favorevoli Abbastanza favorevoli
14
29
53
37
48
56
44
35
Docenti
Genitori
Studenti
Presidi
Molto favorevoli Abbastanza favorevoli
Studenti all’estero nell’anno in corso Studenti all’estero in passato ma non nell’anno in corso
84
95
83
73
72
97
85
62
Valori %
E’ possibile utilizzare questi dati, dopo il 29 settembre 2011, citando la fonte: “III rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, www.scuoleinternazionali.org “
38
130
© 2
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Base: Totale Campione
La valutazione complessiva dell’esperienza
D30 Come giudica l’efficacia di questi scambi individuali per aprire gli studenti al mondo? Per esprimere il suo giudizio utilizzi un punteggio da 1 a 10, dove 1 vuol dire “molto basso” e 10 vuol dire “molto elevato”.
Valori %
69
7371
60
6172
89
77
5771
23
2426
33
3219
9
18
3720
4
4
1
4
5
2
5
4
2
4
0
6
3
4
2
7
3
TOTALE
Studenti all'estero nell'anno in corso
Studenti all'estero in passato
M. Umanistiche
M. Scientifiche
M. Tecniche
Lingue straniere
Nord
Centro
Sud
Voto 8-10 Voto 6-7 Voto 1-5 Non sa Voto medio
8.3
8,2
8,5
8.1
7.9
8.3
8.9
8.4
8.0
8.4
Per informazioni e per ricevere la ricerca in formato power point:
Ufficio Stampa INTERCULTURA Onlus per costruire il dialogo interculturale
Corso Magenta 56, 20123, Milano
Tel‐Fax: +39 02 48513586 Raffaele Pirola [email protected] cell. 348 8201544 Anna Gomarasca [email protected] cell. 347 2570779
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