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threttore Roep. • Propr
ALFONSO DI G IOVANNARedattóre
FRANCO L A BARBERAfifldanone
presso Ass. Pro loco "Adngna-Urboi"C. Umberto, 165 - Som-buca di S
Direzione ■ Amministrazione Agrigento - Via Atena* 296 • Tel. 23053
Aut. Tribunale Sciacca N. 1 del 7-1-195$
Abbonam ento annuo . Za. 500
So stoni toro • « « • c » 2000E ttaro (o rd in a rio ). . • » 2000
Servitovi del o/e p. 7/8724
U N A COPIA L. 50
LA VOCEdi SambucaIn 3* pag.
Anche Sambuca visse
le passioni politiche per l'unità d’Italia
Redazioni d'America Rag. AGOS MAGGIO
6517 N. Ashland AvenueCHICAGO 26, ILI.
FELIX VETRANO 215 Wyckoff Avenue
BROOKLYN 37 - H, Y.
Anno IV - Giugno 1962 - N. 6 M E N S I L E D I V I T A C I T T A D I N A Sped. Abb. Postale III gruppo
S I T U A Z I O N I O G G I E D O M A N I
Non. è sem pre cosa fa cile r iu sc ire a p u n tu a liz zare c e r ti a sp e tti di una s ituaz ione, anche e solo, di una c itta d in a come la nos tra .
Gli a sp e tti sono m olteplici ed ognuno m erita un a su a d iagnosi partico- la r ie g g ia ta , p er cu i non possiam o fare a ltro che t r a t ta r l i tu t t i , per sum m a cap ita , lasc iandone a ll’itu i- to dei le tto r i il g iudizio su lle cause , le conseguenze, le p ro sp ettiv e m orali e soc ia li.
M algrado l'assen za della g ra n d e e g a ia fo lla degli em ig ra ti, è s ta ta p o rta ta a te rm in e , con sfarzo e sole n n ità , la trad iz io n a le fes ta d e lla M adonna della U dienza. L’assenza di tu tta la n o s tra g io v en tù che lavora in G erm ania, O landa, S v izzera, F ran c ia , In g h ilte r r a e, o ttreoceàno , in Venezuela, è un fa tto che viene no ta to senza bisogno di arz igògo lo e di una F esta , come quella de lla Madonna.
La più recen te s ta t is t ica dà p er a ssen ti da Sambuca 1747 c itta d in i, c ifra che corrisponde al 22% dell’in te ra p o p o la z io n e .
| U na ta le som m a di giovani assen ti c rea il vuoto nel
| Corso U m berto, nei Bars, nei C ircoli. Si rico rdano i t r is t i g io rn i della g u e rra
, che spopolava le nostre fa- ; m ig lie e le no stre vie clt- i tad ine.
Certo anche oggi si com batte; s i tr a t ta , ben in teso* di tu t t ’a l t r a g u e rra , della fam osa « stug le fo r lire», che viene com battu ta su i fro n ti più d isp a ra ti del lav o ro ; ma è sem pre una specie di s ta to , m agari pacifico, di em ergenza che si vive.La loro assenza è m aggiorm ente n o ta ta nelle cam pagne, in modo p artico la re in questi g io rn i di in tenso lavoro. La m ie titrice abba tte e stende a al suolo le spighe e solo dopo un paio di g io rni, e non subito , sa rà possib ile am m annire i covoni, a causa della m ancanza di braccia. Si teme che per il nuovo anno , a quel che d icono g li ag rico lto ri, d ieci
ne di e tta r i di te rren o saranno lasciati inco lti.
♦
In compenso però, svar ia t i m ilioni, ogni mese, a rr iv an o a Sambuca dall ’estero .
Se vogliamo am m ettere che, t r a i 1747 em igati, solo mille lav o ra to ri pensino a m andare in fam iglia una rim essa di tren tam ila lire m ensile, dobbiamo concludere che tre n ta m ilioni al mese e trecen to ssan ta milio n i a ll’anno vengono ad a rr icc h ire l’economia ed il benessere cittadino. Nel g iro di un quinqnennio un paio di m iliard i en tre rà nei fo rz ieri dei classici m aterassi o fin irà alle banche. F ra tta n to ci sa ranno nuovi possidenti, perchè g li a ttu a li, con le te rre incolte e le tasse da pagare, an-
(Segue in 2. pag.)
p m j i n d u s t r i ayf NELL»AGRIG EN TINOII settore industriale è limitato oggi alle industrie estrattive» alle industrie alimentari della pastificazione e della conservazione dei prodotti ittici pescati m loco, all’industria elettrica e a quella dei concimi chimici. Molte le zone d'ombra che paralizzano lo sviluppo industriale. La crisi dello zolfo si attribuisce comunemente alla concorrenza internazionale: in molte
aziende però i mezzi estrattivi sono identici a quelli del 1905.
In questa provincia s iciliana tutto è vecchio, e tu tto ,è nuovo. Affermiamo ciò senza tema di contraddirci. Mentalità, usi e costumi, tradizionalism o e miseria si riflettono nell’aspetto brullo e arido delle colline dì gesso, bruciate dalla salsedine, tra Porto Empedocle e Ribera. sulle gobbe arse dei «tirrozzi» incolti che emergono quà e là, come fossilizzati teschi di giganti preistorici, sulle montagne nude e schistose dell’altipiano Racalmutese, di Camm arata e sui Pizzi di Cai-
senzn commemoIl se g u en te te legram
m a che il D ire ttore Provincia le delle PP. TT. ha inv ia to a l D irettore del nostro G iornale e il
nostro D irettore, a su a volta, ha fa tto perven ire a l S ig . Sindaco, a ttende ancora u na risposta :
D i r e t t o r e de “La Voce di Sambuca,, S a m b u c a di S icilia
In r e l a z i o n e a r t i c o l o app a r s o
e d i z i o n e s p e c i a l e ma g g i o comu n i c o l e di a v e r e d i s p o s t o invio c a s se t t a i m p o s t a z i o n e da ubicarsi codesto Corso
U m b e r t o p u n t oI n f o r m o l e a l t r e s ì v i r g o l a con ri
f e r i m e n t o at n e c e s s i t à i s t i t u z i o n e
s p o r t e l l o a v a n z a t o l o c a l i t à A d r a g n a
v i r g o l a di a v e r e g i à a v a n z a t o r e l a
t i v a f a v o r e v o l e p r o p o s t a c o m p e t e n t i
o r g a n i m i n i s t e r i a l i p u n t o
R i t e n g o t u t t a v i a i n d i s p e n s a b i l e
e s i s t e n z a s e g u e n t i p r e s u p p o s t i d ue
p u n t i a s s i c u r a z i o n e v i a b i l i t à p e r
l o c a l i t à i n t e r e s s a t a et a r r e d a m e n t o
i n d i s p e n s a b i l e p u n t o
E v e n t u a l i t à che s p o r t e l l o i s t i t u i
s c a s i p e r i o d o 1 u g 1 i o - s e t t e m b r e c.a.
tali p r e s u p p o s t i d o v r a n n o t e l e g r a f i
c a m e n t e e s s e r e c o m u n i c a t i at c u r a
c o d e s t o s i g n o r S i n d a c o p u n t o
D i s t i n t i s a l u t i
D i r e t t o r e P P .D r . Di B e n e d e 11 o
tabellotta, nelle lunghe e innumrevoli trazzere e callaie, uniche aride arterie di collegamento tra i paesetti e le .sterm inate campagne. Tutto come tanti secoli fa. È come tanti secoli fa, il tenace ancoraggio di queste popolazioni al passato. Ma il trattore va sostituendo l’aratro a chiodo e ogni macchina diabolica nuova che, sostituendo i vecchi strumenti, produce di più e allevia la fatica, qui è una ^coperta: qualcosa di me- ravigliosol■ Da un decennio a que
sta parte, la più gande novità, considerata sia come ineluttabile, n e c e s s ità di adattam ento,Jsia come improrogabile esigenza di vita di qusto am biente ricco e indigente, è l’industria e la industrializzazione di quelle risorse di cui dispone.
Qui non è 'm ai esistita l’industria, in te s a com e complesso o rg a n iz z a to e meccanico di sfruttam ento di m aterie commerciabili in greggio e in manufatti.
Alla fine del secolo scorso si è iniziata una forma, molto prim itiva quasi embrionale, dì industria, l’unica, con la scoperta nelle m iniere di più vasti giacimenti di zolfo, qui in Agrigento, Racalmuto, Aragona, F a v a r a , f C a s te l te r m in i , Cianciana, e di salgemma in Racalmuto e a Cattolica Eraclea.
Ma sono a tu tti note le tragiche vicede delle « zollare» dell'agrigentino, dove gli operai e i «carusi» sottoposti a fatiche inaudite, riuscivano con sistemi arcaici, a com porre il famoso «pane di zolfo», da spedire, su carrette, al molo di Porto Empedocle. Sino a un decennio fa l’industria agrigentina era tu tta quà. L’ar- tigianato era circoscritto al «catoio» della bottega.
Sciacca, grazie alla scuola d’arte e alla buona argilla, fabbricava ceram iche per pochi dilettanti; Burgio ceramiche meno fini per usi casalinghi, e cam pane per chiese; S. Margherita Belice pure cam pane per chiese. Sciacca si dedicava a ll'in dustria ittica. Sem brava cosa assurda, a queste popolazioni, che la terra, adusa sem pre a produrre il solito frum ento e le consuete biade, potesse nascondere nel suo grembo altre ricchezze, e quelle stesse che le erano state strappate col sudore e col sangue potessero essere m oltiplicate con meno dispendio di vite um ane e di energie.
La stessa agricoltura, favorita da un clima invidiabile per tutte le colture, si lim itava solo a sfruttare, in
lim itate zone circoscritte a Licata e a S iculiana, il p rim aticcio del pomidoro e dei piselli e nulla più.
Oggi invece è in atto una grande trasform azione in tu tta la vita economica di questa provincia ad opera dell ’ industrializzazione delle sue risorse: da quelle m inerarie a quelle agricole.ATTUALE SITUAZIONE
Ma oggi qual’è la reale situazione industriale nell’agrigentino, in questa provincia che occupa l’85° posto nella graduatoria nazionale, e l’ultim o in quella tra le provincie dell’isola, per quanto riguarda il reddito individuale ?
Il settore industria le é lim itato oggi alle industrie
ALFONSO DI GIOVANNA
(Segue in 2. pag.)
niHSCITISSIMA IN MAGGIO LA ({STA DELIA MADONIttA
La Fetta della Patrona, anche quest'anno, è stata portata a termine con il consueto fervore e la tradizionale riuscita.
Si è registrato un numeroso concorso di popolo e di pellegrini convenuti dai vicini paesi e dalle vicine provincie di Palermo e Trapani.
I due Gomitati della Festa Grande e delle Corse, costituitisi all'ultimo momento in sostituzione delle commissioni dimissionarie\ hanno realizzato iniziative superiori al previsto. È stato invitato il corpo bandistico di Ginisi, che ha dato vari concerti musicali, eseguiti con abilità e tecnica perfetta ; così pure soddisfacenti sono stati i fuochi d'artificio preparati dalla Ditta Ruffino di Corleone. Per
quanto riguarda le corse il Comitato è riuscito ad impegnare i migliori cavalli delle scuderie piii note nell ' ambiente.
Non è stata di meno la attività del Comitato della illuminazione.
Quindi un meritato plauso vada a Don Mario Risolvente e ai suoi collaboratori, al Comitato delle Corse, ai sigg. Guasto Francesco e Amo- deo Filippo e collaboratori del Comitato Illuminazione.
Facciamo voti che i componenti i Comitati per i festeggiamenti del '63, im itando gli esempi dei dinamici componenti i Comitati di quest’anno, possano far sempre meglio per la riuscita della Festa defila nostra Patrona, Maria SS.dell’ Udienza.
C O N T I N U A
l ' interessante
S E R V I Z I O S P E C I A L E
d i
A G O S T I N O M A G G I O
FAM IGLIE SAMBUCESI D 'AMERICA
E’ un’avvincente storia di alcuni pionieri sam- bucesi che in terra d’America, in tempi lontani, si sono costituiti una famiglia, un’avvenire, una casa, facendo grande il nome della terra che
diede loro i natali.F A M I G L I E S A M B U C E S I
che vivono a Chicago, Rockford. Calumet City, Gary Indiana, Broocklyn, New York, ed in altre città
D 'I M M I N E N T E P U B B L IC A Z IO N E
Sarà un documentario importante per la storia della nostra cittadina, oltre un servizio giornalistico di particolare
importanzaI
D ' A M E R I C A
Giovanni Giovinco
Joe Campisi
Frank Cimerà
Mike Maggio
Àw. Lorenzo Marino
LEGGETE in 3' pag.
Vincenzo Guasto
ju Antonino
Pag. 2 La Voce di Sambuca
un pouenoso RineRBzinmenio L ' I N D U S T R I AE una cosa rara oggi tro
vare persone d i responsabilità e di potere, che si mostrino sensibili e perentori d i fronte ad un ’in iziativa da realizzare o ad un provvedimento da prendere in favore del bene
pubblico al quale sono preposte. Ci fa piacere , e ciò pubblichiamo con un certo risalto , affermare che il senso del dovere e della comprensione esiste ancora se il Direttore Provinciale delle PP. T T ., D r .
Gruppo Folkloristico Ungherese a Sambuca di Sicilia
Il 18 Maggio il gruppo fo lk loristico ungherese, convenuto ad A grigento per il F estival In ternazionale del Folklore, è sta to d istaccato a S am buca, sede di P ro - Loco, per esibirsi in m an ifestazioni di ca ra tte re popolare .
Il gruppo , com posto da c irca 40 elem enti, è sta to osp itato , per tu tta la m attin a ta , presso i locali-uffici della Diga C arboi, dove è sta to offerto agli ospiti un p ranzo da p a rte dell’Amm in istraz io n e C o m u n a le . Nel pom eriggio ha fatto il suo ingresso in paese, p receduto da lla ban d a m usicale e seguito e circondato da lla folla curiosa.
Gli o sp iti vestivano ab iti del costum e popolare ungherese: gli uom ini calzoni a sacco e stivali, ca- m ic ion i lungh i sino a mezza gam ba dalle gampie m an ich e ; le ragazze indossavano lunghe gonne di velluto dai varii colori e b lusette d i se ta ricche di r icam i. II g ru p p o h a p resen ta to il suo rep e rto rio su un palco, a llestito a ll’uopo, nel centro
del Corso Um berto, accanto alle vecchie Scuole F em m in ili, accom pagnato dal com plesso violin istico di scorta al gruppo stesso.
T u tti i num eri hanno riscosso fragorosi applausi La com itiva partiva poi alla volta di Sciacca e indi di Agrigento, dove l’attendeva la r ib a lta del Tem pio della Concordia.
Gli ospiti hanno lasciato Sam buca, contenti e sodd isfatti per quello che h an no am m irato e per la cord ia lità dell’accoglienza.
Di Benetto, è stato così premuroso e sensibile ad una richiesta da noi avanzata da queste colonne, riguardante lo sportello postale avanzato in Adragna ed una cassetta di impostazione da collocare in Corso Umberto.
Non appena pubblicata la nostra proposta il Dr, Di Benedetto, telegraficamente in formava il nostro Direttore accondiscendendo al desiderio della nostra cittadinanza.
Dinanzi, a tanta premura noi restiamo confusi perchè abituati alle lungaggini, alla burocrazia, alle mezze frasi, al sordismo pervicace. Per questo voglia scusarci, Signor Direttore, se noi pubblicamente La ringraziamole al tempo stesso Le chiediamo* scuse se, non per colpa nostra, ma per colpa di chi avrebbe dovuto di dovere, non è stato sollecitamente risposto al di Lei telegramma,
Grazie a nome di tuttni cittadini dì Sambuca.
Perchè l'A. S. T. non sostituisce gli autobus sporchi e semiscassati?
L ’A S T che, com'è noto, sostituisce i servizi della soppressa ferrovia, non cura a ffatto d i ammodernare gli autobus delle autolinee in parola.
Questi sono semiscassati, sporchi, rumorosi e traballanti. I cittadini sono costretti a viaggiare m uniti di buone dosi d i <valontan* e d i sistema nervoso a posto.
S i sa che il Ministero dei
Trasporti paga bene l 'A S T che a sua. volta viene pagata bene anche dai viaggiatori, i quali pagarlo il biglietto sulla base delle tariffe ferroviarie che, come sappiamo, sono superiori a quelle dei servizi delle ditte private.
Perchè allora non servire bene i cittadini della Repubblica con autobus efficienti e decorosif
Mitinuaz, della 1' pag.)
'es tra ttiv e (zolfo, salgem m a, pietra di gesso e di calce), a l le industrie alim entari (m olitoria , della pastificazione e conservazione dei prodotti ittic i pescati in loco), all’industria elettirica e a quella dei concim i chim ici. Molto diffusa, come si è accennato, la trd izionale attiv ità artig ianale, che an cora oggi, in m olte zone sostituisce l’industria con una produzione non in serie ma esclusivam ente eseguita su ordinazioni.
L’industria estra ttiva è lim ita ta allo zolfo e al salgem ma principalm ente. Lo zolfo, p e r l’econom ia di questa provincia, ha rappresentato, per decenni, un fattore i in portantissimo,? sebbene da qualche lustro a questa parte, risenta di una grave crisi per il collocam ento del prodotto. La crisi va a ttribu ita alla concorrenza am ericana; è noto infatti come negli Stati Uniti la posizione dei giacim enti perm ette l’estrazione a costi bassissim i.
In questi u ltim i anni si é ^ tentato di ovviare a tale gravissim a crisi am moder- nizzando le più grandi a- ziende e verticalizzando, in quanto possibile, la produzione con sottoprodotti dello zolfo (acido solforico). Un m odernissim o im pianto del genere è sorto nelle m iniere di Passarello, nei pressi di L icata ad opera della Montecatin i.
Nelle a ltre aziende di F avara , Aragona, Castelter-
(Continuaz. della 1. pag.) d ran n o in sfacelo . Si in i ' z ie rù poi daccapo un unovo corso con le sue c ris i e i suoi esodi.
P e r in ta n to n e lla s ilen ziosa c i tta d in a si fa quel che s i può. Si tien e la ma* n n ten zio n e o rd in a r ia degli edifici pubblic i e delle s t r a do, d e ll’A m m iiiistrazione e del bene com une.
A proposito di s tra d e : fra g io rn i sa rà dato in ap- paltò il lavoro p er la pa- v im entazione di V ia B elvedere , P iazza N avarro e Cen- te llis e T errazzo B elvedere.
T ra le a l tre cose si vorrebbe pensare a m ette re un pò su il vecchio T eatro che va d is tru g g en d o si di g io rno in g io rn o ; ma sono pochi quelli che ci pensano p er cui s a rà difficile che venga sa lvato in ex trem is. La s tra d a di A dragna, cosi com’è sem pre s ta ta , si gode il bel sole di g iugno con le sue 5.500 lire p er m etro qu ad ra to ( p e r c h è . . . , sia de tto per Inciso, sino ad oggi su ogni m etro quad rato di s tra d a sono s ta te spese appun to 5.500 lire).
f/Ufficio di C ollocam ento, dato che g li operai se vanno a l l ’estero , non è più necessario co s tru irlo , secondo le p ronostica te e p re s ta b ili te p ro g ettaz io n i. Si
SITUAZIONEasp e tta di g io rno in g iorno di vedere in iz ia re i lavori p er g li im pian ti della luce in A dragna e, con a l tre tta n ta an s ia , i pesci a l Carboi. Si è parla to pure di s trad e di circum vallazione da sis tem are , escluse, si capisce, le trazzere , non p iù jn ecessa rie per la v ita dei cam pi che va in ro v in a ; di una s tra d a a tto rn o al lago Carboi, di posti di r is to ro al Q uadrivio Misil- besi e al C arboi; e... del serv iz io d ire tto Sam buca- A grigen to .
N essuna d i tu tte queste cose è s ta ta fa tta , m a lg rado il C onsiglio Com unale abbia approvato , di recen te , un O.d.G . « . . .p e r la costituz ione di Sciacca, Nuova P rov inc ia , p er la tra s fo r m azione della F erro v ia Caste l ve trano-P orto Empedocle, per la costituz ione dei lib e ri Consorzi dei Comuni e . . . p er l’ in c h ies ta su lla m alia !» , ed il famoso orologio su lla faccia ta del P alazzo Com unale con tinua a (non possiam o d ire « batte re » ) H upersueehiarsi le ore !
Ne v e rrà qualcosa di buono?
♦fi* cosa o ttim a che so r
ga presto l ’a lb e rg o -r is to
ran te di Mirino, di cui ta n to si p a rla ; è cosa buona pensare a co s tru ire una nuova fon tanella in Adrag n a ; ma è pure desiderabile che si sistem i il Vallone P isciaro , le a ltre adiacenze periferiche non meno indecen ti del Vallone, e le così dette « s trad e d ella p rocessione >.
♦li 20 m aggio, m entre
noi a Sam buca si ce lebrava la F esta della M adonna dell ’udienza, a B rooklyn, nel* l’hall del V ictorian Ilouse, più di 500 p e r s o n e tra o riu n d i sam bucesi e sim patizzan ti, festeggiavano una se ra ta di beneficenza P ro -C a sa del F anciu llo , rea lizzando la bella somma di 4.500 d o lla ri c irca facendo ferm i propositi di co n tin u are ad a iu ta re sino a lla fine l ’opera in tra p re sa . La «Casa del Fanciu llo» è orm ai una re a ltà , P u n ica g ran d e re a ltà di questo dopoguerra , a lla cui rea liz zazione hanno concorso la isp irazione di una in tre p ida S uora e tu tt i i Sam bucesi, in modo p rem inen te e d e t e r m i n a n t e q u e l l i d’America. D iruperà che le ffeneruzloni fu tu re apprezzeranno più di noi perchè raccog lie ranno i f ru tti di
ta n ti sacrifici e di ta n ta generosità . Dicevamo è una rea ltà ; perchè s in d’ora g ià si pensa a lla sua in au g u razione e a lla sua ap e rtu ra .
«Casa del F anciu llo» ! E noi chiudendo g li occhi pensiam o a questa opera in piena efficienza che non si lim ite rà a ricovera re ra gazzi poveri ed o rfanelli da essere educati ed is t ru iti sino alle elem en tari, ma che a questi stessi ragazzi, d ivenu ti g tovuni, d a rà una qualifica di specializzazione, m a g a ris ttra v e rso un’a ltra is titu z io n e consorella . La sua funzione sa rà cosi com pleta: sa ranno d a ti a lla società dei la v o ra to ri, p repara ti m oralm ente e r e l ig iosam ente, e al tem po stesso professionalm ente, perché presto siano im m essi nel g ran d e mondo del lavoro . A tu tto questo pensa certam ente la M adre Sup erio ra pensando a l l’a p e r tu ra che noi auguriam o im m inente.
T ra re a ltà e delusion i, t r a feste e an s ie , t r a a t te se | speranze, la n o s tra v ita c itta d in a sco rre s ilen ziosa e p lacida, o ra come le acque del Carboi negli in te rm in ab ili cana li d ’i r r i gaz ione , o ra a sc a tti e di botto come quelle benedette ore in g h io ttite d a ll’o ro logio d èi Palazzo Comunale.
m ini, in a tto s e n e s tu d ian o le possib ilità .
La so p ra rico rd a ta crisi appare m olto? ev idente se si raffron ta la p roduzione del ’55 con quella di q u a lche anno fa, ove^la p ro d u zione risp e ttiv am en te sta nei seguenti te rm in i: to n nellate 46.158 (1955), to n n e lla te 23.937.
Uua d iecina di aziende esercita l’estrazione del sa lgem m a nelle zone di R acal- m uto e di C atto lica E rac lea . Anche in fqueso se tto re si è avuta una p un ta m assim a di produzione nel ’55 con 202.288 tonnella te , e un calo poi nel ’57, in cui la p ro d u zione è sta ta d i 199.542 tonnellate.
La crisi dello zolfo si a t t r i b u i s c e com unem ente alla concorrenza in te rn a zionale: ciò è vero, ed è avvenuto in e lu ttab ilm en te se si pensa che i nostri mezzi estra ttiv i, in m olte aziende di seconda grandezza («Gabelle»), sono i d e n t i c i a quelli del 1905.
L’industria a lim en tare abbraccia esclusivam ente il settore dei p rodotti agricoli e, in p a rte più «modesta, quello dei p rodotti ittic i. L’industria m olito ria e d e lla pastificazione usa delle o ttim e q u alità di g rano p ro dotto in loco, d ispone di 23 m olini ad alta m acinazione. Notevole è la p roduzione di sfarinati che vengono e- sportate in a ltre prov incie della Sicilia, nel N apoletano in ragione del 20°/o c irca e in piccola q u an tità anche nell’Ita lia se tten trio n a le .
P er quan to rig u a rd a gli a ltr i p rodo tti agricoli non possiam o p a rla re di vere lndustrie ;so loquella o learea sem bra avviarsi a d iv en ire ta le e per il num ero dei fran to i e per la bon tà e q u an tità del p ro d o lto .
Oggi la p rov incia d isp o ne di 150 fran to i o leari con una potenzialità t e o r i c a , nelle 24 ore lavora tive di q .li 12.000 c irca . Le zone ove ta le iu d u stria è raz io nalm ente a ttrezzata , sono: P alm a di M o n te c h i a r o , Sciacca, S am buca di S ic ilia , A lessandria d e l l a Rocca, R ibera.
L’in d u stria itt ic a è scadente: sebbene Sciacca van ti il 1° posto per la pesca azzu rra si lim ita alla co n servazione, so tto sa lam oia , di sard ine , acciughe, a tto rn o ai porti di Sciacca, P orto E m pedocle, L icata ; o ltre a coprire il fabbisogno delia provincia, se ne esporta una d isc re ta q u a n tità tr a le p rov incie in te rn e dell’isola.
Da non L iascurare sono le in d u srie di la te riz i; le p iù im p o rtan ti sono quella di A grigento, Sciacca, e L icata. Le a ttrezzatu re im piegate consentono u n a notevole produzione an n u a di tegole, m atton i, tavelle, tavellon i a p re fab b rica ti, ta n to apprezzati anche a ll’estero . La Keram os di A grigento produce quasi lu tto l ’anno per la T unisia e il vicino o rien te
Notevole sv iluppo ha
consegu ito l’in d u stria term o e le ttrica che dal *52 ad oggi, ha quasi raddoppiato la p ro d u z io n e , passando da 34 m ilio n i di Kwh a 60 milion i c irc a . T ale quantitativo non h a tu ttav ia satu- ra to il fabb isogno della prov in c ia .
Già sono in corso a Porto E m p ed o e le i lavori per la costruzione della grande cen tra le term oelettrica capace di una potente produ zion e di k w h che contribu irà a sodd istare in parte la de fic ien za attuale.
L ’in d u s tr ia per la fabb ricaz io n e dei concim i chim ici è recen te , nel 1938 la M onteca tin i aveva creato un m odesto com plesso ind u s tr ia le à L ica ta .
Nel 1955 si inaugurava i| g ran d e com plesso indus tr ia le «A kragas» di Porto E m pedocle . In tal modo m e n tre il G ruppo M ontecatin i in iz iav a la creazione del fam oso « trian g o lo indus tria le» ne lla p a rte meri- d io n le del S ic ilia , com pleta to n e ll’o tto b re scorso con l’in a u g u ra z io n e dello stabil i m e n t o d i C am pofranco co llega to con le m in iere di S. C ata ldo , g e ttav a le prem esse di ta n te speranze che oggi v an n o realizzandosi, Due te rz i d i q u es to T rian golo In d u s tr ia le si inseriscono n e l l a p ro v in c ia di A grigen to e un terzo nella p ro v in c ia d i C altan isse tta ; un terzo d e lla su p erfic ie su cui in s is te il T rian g o lo si es tende su l m are ; su una vas tiss im a co lm ata e una scog lie ra a r tif ic ia le . La prod u z io n e a n n u a del com plesso d i P o r to E m pedocle é di 200 m ila to n n e lla te d i fertilizz an ti com plessi con un co n ten u to di azoto , fosforo e po tassa a m ed ia ed elevata c o n c en tra z io n e . E ’ facile, p e rc o rren d o la statale 115, a l l’a ltezza d i contrada V incìnzella , a m m ira re stag lia rsi t r a gli azzu rri del m are e dei cielo , sem pre bello su q ues to lem bo della S ic ilia , i g igan tesch i silos le g ru cu rv e su lla fatica, S u lle b a n c h in e del risorto cen tro m e rc a n tile sono disposte le a ttez za tu re di pesa tu ra , d i in sa c c a tu ra di ca rico d e i concim i chim ici d e s tin a ti a lla spedizione all’in te rn o e a l l’estero. L’attrez za tu ra del p o rto è dotata d i q u a ttro g igan tesch i silos de lla ca p a c ità di 2 m ila tonn e lla te e da u n a stazione c e n tra lizz a ta che può pesare ed in sa cc a re 120 tonnellate di p ro d o tto a l l’o ra, pesare, av v ian d o le poi a ll’imbarco, d uecen to tonnellate ora di m erce non insaccata.
I fertilizzanti prodotti d ail’Akragas di Porto Em* pedocle appartengono al gruppo dei fertilizzanti coni' posti e com plessi (tri-super* fosforizzato m . titolo 15/30. ecc.). Le m aterie prime: fosfato, am m oniaca, sterri d» zolfo, solfato potassico, acido solforico si ricavano lutti nell'aria del triangolo industriale.
(Segue al prossimo numero)
La Voce di Sambuca pag g
p n m i G L i e
s a m e u c e s i
D ’ n m e R i c nVINCENZO GUASTO
F U A N T O N I N O -Dei tanti sambucesi di Brookyn, dei quali parleremo prossimamente, Vincenzo Guasto è quello ehe merita un primato di cronaca, in questo nostro servizio, perchè il suo nome è legato a due importanti circostanze della scorsa terza domenica di maggio: LA FE ST A D E L L A M A D O N N A D ELL’U D IE N ZA e il GRANDE BANCHETTO PRO - CASA DEL FANCIULLO
tenuto nello^stesso giorno al Victorian House.
ServiziodiA G O S T IN OM A G G I O
Esattamente mezzo secolo fa, sulla bella nave < S. Guglielmo * arrivava in America il giovane, appena diciottenne, V I N C E N Z O GUASTO.
Aveva lasciato i familiari e la sua « Patria » accodandosi alle schiere dei paesani che nella via della America avevano trovato la promessa di un migliore avvenire e di un lavoro certo. Vincenzo Guasto arrivò in America con l’ intento di recarsi in Chicago; ma fermatosi alcuni giorni in New York, decisi di fermar- visi, attratto dalla ricca colonia paesana d’allora. Da quei giorni ormai lontani fino ad oggi, possiam o sintetizzare la vita di questo nostro am ico in poche parole : amore ed attaccam ento alla famiglia, al lavoro, a Sambuca, suo paese natio.
Da giovane lavorò in una grande fabbrica di scarpe, ove presto si distinse; poi si sposò e, viste avanti a sè altre possibilità migliori, pensò dopo un lungo lavoro in fattoria, di mettersi in affari. Istallò un completo negozio di scarpe, affini e riparazioni. Lavorò in questo negozio per tanti anni fino a che, alcuni anni fa, pensò di ritirarsi in riposo e godersi i nipoti, la famiglia, e rilassarsi i muscoli e la mente dopo tanto lavoro. Il figlio Antonino è un giovane appassionato di pittura e lavora in una grande industria di litografia. Le due figliole sono sposate a due giovani italiani. Uno di questi, Mike, lavora in un’industria meccanica ed elettronica che costruisce parti speciali per ogni diversità di macchine autom atiche e per industrie m issilistiche. In questa attività Mike è un collaudatoré di parti elettroniche, mentre parti da lui controllate sono state istallate sui satelliti americani in orbita attorno alia terra. Mr. Guasto è un uomo contento e soddisfatto che vive, ora, 1 suoi giorni nel riposo familiare, controllando la sua proprietà, visitando di tanto in tanto i figli, i paesani, gli amici, tenendo una corrispondenza, abbastanza intensa e continua, con Sambuca.
Nella sua bella e comoda casa Mr. Guasto, la sua allegra e simpatica moglie, Lene La Motta, sam- bueese anch’ essa, e i suoi •'gli non trascurano mai, nelle discussioni, nè Sam
buca nè i parenti, nè la Festa della Madonna, questo da lungo tempo, ed ora la Casa del Fanciullo, la Superiora e Suor Immacolata. Mr. Guasto appartenne alla vecchia Società Mutuo Soccorso «S am b u ca Zabut », sotto le presidenze di Baldassare Mitici, Calogero Margiotta, Giuseppe Fatone, Sebastiano Ferrara, Giuseppe Ganci; ne fu più volte relatore, segretario, tesoriere.
Partecipò alla fondazione del Circolo Sambucese con la presidenza di Pep- pino Guasto e poi ad un successivo Club Sambucese, sotto la presidenza di Francesco Riggio ed altri, e del quale egli stesso fu presidente. Fa uno dei principali promotori del Comitato per la Festa della Ma
donna, di cui tutt’ora è animatore. Iniziò accanto a Domenico Ferrara, George Viviano ed Emanuele Gallo assicurando a) «Comitato Illuminazione » di Sambuca uu vasto contributo annuale. Ancora oggi Vincenzo Guasto continua questa meritevole opera coadiuvato da Mario Maggio, Rosario Mangiaracina e Vincenzo Pizzuto. Per un breve tempo è stato presidente del Comitato di Brooklyn Pro Casa del Fanciullo; ma per ragioni di salute dovette declinare la carica, restandovi come tesoriere ed attivista. Per la Casa del Fanciullo Mr. Guasto sta conducendo una vera crociata assieme ad altri paesani ed è entusiasta della grande opera della quale tiene in casa una collezione di foto
grafie e films.Vincenzo Guasto non
dimentica mai Sambuca: ogni cosa, ogni ricorrenza, ogni festa, tutti i nomi degli amici, tutto il mondo paesano che da circa 32 anni non vede. Spera di recarsi in Sambuca in occasione della inaugurazione della Casa del Fanciullo in compagnia della moglie e spera di rivedere i fratelli, la sorella, i nipoti che di tanto in tanto si diletta vedere nei filins familiari.
La Voce di Sambuca ha visto in Vincenzo Guasto uno dei primi collabo- tori, uno dei più appassionati lettori e corrispondenti dagli USA; per questo e per la sua opera di attivissimo sambucese, gli siamo grati e gli auguriamo tanta felicità.
Vincenzo Guasto con la moglie in occasione del 25" anniversario di matrimonio -
Sullo sfondo una caratteristica veduta sambucese.
Un ignoto patrio ta sambucese, che chiama FRATELLI i compagni di lotta e si firma IL VOSTRO P A S Q U A L E , consiglia, in una laconica lettera, piani rivoluzionari e rivela nomi e aspetti della fazione borbon ica sambucese.
Ai ALFONSO DI GIOVANNA
ANCHE SAMBUCA visse le passioni politiche
per l'unità d’ItaliaNon è cosa rara scoprire,
presso le p iù aristocratiche e antiche famiglie sambucesi, documenti antichi.
In vecchie librerie, entro grandi cassapanche come quelle che si vedono ancora in certe anticamere pavimentate in ceramica antica , tarlata dal tempo, o in soffitte o in ammezzati, tra forte puzzo di stantio ed acri esalazioni di muffa, si rinvengono, tutt'ora, pergamene di lauree, vecchi testi di medicina e d i giurisprudenza dai dorsi di cartapecora, qualche rara edizione de *1 Promessi Sposi*, o de 4 II Dottor Antonio » e fasci di lettere, di atti notarili accanto a elogi funebri e a lerci registri d i contabilità riguardanti ceiizi enflteutici e affitti. Non molto tempo fa ho avuto la possibilità dì rovistare in un magazzino-bibblio- teca di una antica famiglia sambucese. Uno stanzone dal soffitto a vele e dal pavimento tutto bubboni; due soli scaffali, semisepolti da un grande acervo di avena, e un tavolo di noce. Nei cassetti e negli scompartimenti bassi dei due scaffali, di stile in certo, era solo uiui grande quantità di crusca di carta, lavorata dai topi, che poteva
no facilmente scorgersi, ub- briacati dalla luce, non appena si alzava un libro o si rimuoveva un fascio di carte. In mezzo a questo caos ha scoperto, tra tanti alt/ri interessanti documenti, la lettera che qui pubblichiamo. Non porta data. Non è indirizzata a persona o persone determinate. Non conosciamo né il luogo di provenienza nè l ’importanza e l'autorità del personaggio che scrive. E ’ solo un documento che può essere interpretato in base a nomi di persone e ad accenni ad avvenimenti e cose di cui esso parla. Quindi solo in base ad elementi interni, comparati con fa tti esterni alla missiva, di cui conosciamo data e personaggi che ne furono protagonisti, possiamo avvicinarci alla verità di stabilire in quale periodo fu scritta, a quali avvenimenti della storia nazionale e cittadina si riferisce, e chi siano i personaggi di cui si parla con spirito alquanto mordace o con benevola lode.
Ma per ora leggiamola assieme e dopo passiamo alla critica storica.Cari Fratelli
Oggi stesso ho ricevuto il vostro matematico piano
intorno agli affari politici del nostro dilaniato paese. Per eseguirsi il quale nella domenica vegniente domandate il mio sentimento.
Io non mi credo tale da poter consigliare o disapprovare i vostri sperimentati, onesti e sagaci pensamenti: ma per quanto me sia talento, giacché i diciotto maestri gli undici dei borgesi e li cinquantatrè dei distinti bracciali amano che ci mostrassimo a faccia scoverta, non posso in verun conto disapprovarlo, altri- mente sarei traditore della Patria, a cui dobbiamo premura, amore e fedeltà.
Sin’oggi io vi dico ci ha convenuto tacere ed osservare sol per vantaggio della Patria onde non permettere al volgo forsennato il menomo scompiglio, molto più che attualmente sta tutt’ il potere nelle mani del popolo.
In verità, non mi dò pace come Cioccio potè rischiarsi insinuare cose tali a quella bocca piena di bava livorosa di Peppe Oddo, perchè si dà credere come educato nei passato governo aristocratico che gli uomini di pace per non cimentarsi si affezionano alla so
lita prudenza e si rincolano nel più andito recinto delle loro case.
Non Io ha inteso che la squillante voce di Cigno tuona: passò quel tempo, vecchi scimoniti, di far pompa della vostra prepotenza di avvilire il Pupillo, la Vedova di divorare la Comune, le Opere di Beneficenza, lo stato e le Chiese. Ho (sic) buon Dio, la vera religione qual sia? Il proemio per massima insegnata da Cicerone a Marco suo figlio? «Nunc dicamus de gloria: quamquam ea quoque de re duo sunt nostri libri: sed attingamus quandoquidem ea in rebus majoribus ad- ministrandis adiuvat pri- mum. Summa igitur per- fecta gloria constat ex tri- bus his: si diligit multitudo, si fìdem habet, si cum ad- miratione quadam honore nos dignos putat».
Egli, il Cioccio, cogli occhi d’un ciclope, che ritiene il costume Spagnolo, qual volpe scaltrita nelle furberie, conobbe bene che l’esimio Navarro poteva qual Daniele coi Sacerdoti di Bel far nascere un fatto che ponesse ad evidenza la verità: malignò con fino pen
nello in quella bocca fertile di bava a carico dello stesso: afferrò pel muso al degno giovane Arciprete e zio , mordace, apatico per la gravezza degli anni, litigante in ogni ramo avaro e nemico de’ poveri.
Compito, a suo credere, il suo disegno, cominciò col maggior numero de’ Componenti ad interpetare a suo modo la chiara ed univoca legge dettata dal primo personaggio dell’Italia e questi applaudiscono, sortiti di materia (prima; Ma conosce il misero che il popolo non può centralizzarlo, che non può dargli credito, che non può reputarlo degno d’onore, adesso che si studia di vieppiù civilizzarsi.
E tutti conosciamo la sua sete ardente. Si sa attualmente che si studia come scroccare all’infamc repubblica caprina, pecorina e bovina che infesta le nostre campagne, dolce sotto mano, come sfacciatamente ottenne salme tre terre per la intitolazione de’ Cenzi a modo deU’ammiimtrazione baronale, contaminando il
AUTONSO DI GIOVANNA(Segue in 4. pag.)
UHi La Voce di Sambum
Offerte USA per l ’ illum inazione della Festa della MadonnaIl Comitato dell’illuminazione pubblica i nominativi di coloro che hanno inviato offerte e li ringrazia sentitamente
Dollari ricevuti per interessamento dei Sigg. j Vincent Guasto, Vincent Pizzuto,Mario Maggio, Rosario Mangiaraeina:C atalano Joseph S. e moglie 20, Mulè A gostino C harles e C aterina S ch iro 10, Mr. e Mrs» D om enica e Felice Cacioppo 10, Colletti S an to 10, Mulè Dr. N icholas 10, Mulè Jim m i 10, Bila V incent 5, Mr. e Mrs. Bir- b ig lia Charles 5, Mr. e Mrs, Buscem i 5, C acioppo Augu- st 5, A ntonella Vincenza P orcaro 5, C aruso Jo seph 5, Caruso Leo 5, Mrs. J. C alala netto 5, C iaccio Calogero 5, Mrs. D’Avito C aterina 5, fam iglia D am iano 5, Di Como M ary 5, Mrs. F on tana A ntonietta 5 F e rre ra Joseph 5, Gallo F ra n k 5, Mr. e Mrs. G uarino B arney 5, G uasto V incent 5, G uasto S im one 5, G ulotta Vincenzo 5, In candela C aterina 5, Maggio Mario 5, Maggio G aspare 5, Maggio M artino 5, M antalà A nlhony 5, M annina Vincen t 5, M angiaraeina Rosario 5, M angiaraeina Giusep-
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p ina 5, M ontalbano Bcnny 5, Mulè Audenzio 5, Parisi A. 5, Parisi Joseph 5, Per- rone C alerina 5, Pizzuto V incent 5, Riggio Maestro F rancesco 5, Salvato Jerom e A. 5, Scaccia V itina 5, Sciame D om enick 5, Scardino V incent 5, T am bure llo Pellegrino 10, T rap an i Calogero 5, T ru p ia M. 5, Tum m i- nello M argherita 5, Vetrano Felice 5, V etrano Jack 5, Mrs. Arbisi G. 3, Mr. e Mrs. Cacioppo N. 3, C atalanotto Tom m aso 3, G uasto Giuseppe 3, Mrs. Giaccone Rose 3, Ingàrra C aterina S iaiano 3, L om bardo Ignazio 3, Merlo Giuseppe 3, M ontalbano Vincenzo 3, Salvato P orcaro A nnina 3, Sparacino F ra n ck 3, Abbene Mario A, 2, Abbene Salvatore 2, Amo- deo Ben 2, Beccbina Bal- dassare 2, Mr. e Mrs. Bec- ch ina Sebastian 2, Cacioppo M. 2, Mr. e Mrs. Cacioppo John 2, Mr. e Mrs. Cacioppo Salvatore 2, Caruso Joseph 2, Mr. e Mrs. Cicero A ndrea 2, Cicero Joseph 2, Di P rim a L. 2, G ulotta Chri- stofer 2, Mr. e Mrs. Inzerillo 2, La Marca Paolo 2, La M arca Vincenza 2, Margiot- ta F rancesco 2, Marchese Calogero 2, M aurici T hom as 2, Nuccio Giuseppe 2, P in ielli Maria 2, Joseph Rom ano 2, Sagona Biagio 2, Sparacino Vito 2, Vaccaro F ran k 2, Vaccero C harles 2, Verde Stefano 2, S paracino Salvatore 1, F e d ita Lena M. 1, M aurici Calogero 1, In te rran te Dom enico 1.
I Signori Rosario Rabito e Franco Lamotta hanno raccolto la seguente somma:
20 dollari Caterina DI Giovanna.
5 dollari Russel Rabito, Frank Lamotta, Lanis Marturana, Charle Mulè, H arrj Di Giovanna,
Vittoria per tre a zero a Chiusa
RiLflncmmo fi snmBucnIL GIOCO P e L C A L C IOE* auspicabile un impulso in tutti i rami dello sport - primo obiettivo: Atletica leggera
(I 17 c.m . la rappresenta tiva di calcio ha d ispu tato un incontro a Chiusa, con la rappresen ta tiva del luogo, r ipo rtando la v itto ria per tre reti a due.
Mulino-Pastificio “Madonna del Balzo " S.p.A.BISACQUINO CPAJ
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QUALITÀ OTTIMA E FACILE DIGESTIONEHa, ficuUa di hi 'Vaudu " di mangiali doni di ftanàa, e dentei guai campati
Q uesto d im ostra come la nostra squadra, p u r senza guida e senza cam po, possiede in sè le prem esse necessarie per po ter affrontare d ignitosam ente qualsiasi avversario
Possiam o an tic ip arecb e i d irigenti della Pro Loco e dell’Enal hanno allo studio un rilancio del calcio a Sam buca.
La form azione che ha incon tra to v itto riosam ente la rappresen ta tiva di Chiusa è la seguente:
Mangiaraeina, Ferrara Puccio, Di Giovanna, Muni- steri, Di Giovanni, Rizzuto, Mirino, Affronti. Le tre reti sono state segnale tulle dal centravanti Mirino.
UN VIVO PLAUSOA L L A D E P U T A Z I O N E C O R S E
Rote Ransegnola, Joseph Cipolla, Mamie Fri»ina, Chale Margiotta, Nìagar D i Prima, Angela Napoli Torralla, Charle Fatone, Anna Montalbano.
3 dollari Gasper Ferrara, Jack Di Giovanna, Frank Lamotta.
2 dòllari Giorgio Margiotta, Matrina Mannina, Filomena Buccheri, Angelina Pandolfo, Gasper Lamotta, Antonio Lamotta, Josephina E n tra , P. Salasso, Margie Lomonaco, Gasper Lamotta, Joseph Montalbano, Filippa Vaccaro.
1 dollaro Josephina Mannina, Laida Vaiano, Charle Mannina, Elisabetta Rodonico, Elisa- betta Maiala, Geneve Bitten, Charle Lamotta, Louis La- motta, Albese, Elisabetta Al- bese, Giorgio Gagianello, Bill Pandolfo, Gasper Rabito, Jennie Tramontana, Bob Tramontana, Marie Lamotta, Mae Llantonio, Solino Pistacchio, M. Ciccarelìi, H. Bethon, S- Serravalli.
Il Signor Vetrano A. ha raccolto:
V etrano Antonino doli. 5Grisafi Giuiseppe > 5Becchina Epifania » 2Maggio Carlo > 5G ulotta G ianni » 3Sacco Leonardo > 15Gulotta E lisabetta > 2Gulotta Anna * 1Pum ilia G aspare » 3Cipolla Maria » 2Fem m inella Antonio > 3 Fem m inella E lisabetta
in D iana > 5Fem m inella Agostino » 5F errara P asquale > 5
PROSSIMAMENTEsu un supplemento speciale, Bara pubblicata un’ampia relazione sulle iniziative attuate in America e in Sambuca Pro- Casa del Fanciullo che non abbiamo potuto pubblicare in questo numero.
Un plauso veram ente m eritato vada ai giovani volenterosi che si sono prodigati dando vila, a ll’ultim o m om ento, ad un com itato di em ergenza per le Corse, in occasione della Festa dell’Udienza. Essi sono: Cacioppo Giuseppe, Cacioppo Vincenzo, Rizzuto Michele,
Maggio G iuseppe, Z inna Salvatore, Salvato M artino di Audenzio, F em m inella Bal- dassare di Agostino, Di Bella A udenzio, Maggio Giovann i, Maggio Vito fu Calogero, S paracino F elice, Arm ato F rancesco fu Calogero.
Q uesta sch ie ra di an imosi ci appare maggior-
ummo momemoMentre andiamo in macchina ap
prendiamo che il Ministero delle PP. TT. ha concesso, per il tempestivo interessamento del Direttore Provinciale, Dott. Di Benedetto, V apertura dello sportello avanzato in Adragna, con decorrenza dal i° luglio 1962.
RENDIAMO ALTRESÌ NOTOChe sino a quest'ultimo momento
nessuna risposta è pervenuta da parte dell' Amministrazione Comunale !
Ci rifiutiamo di commentare, convinti che questo è, anche per le Amministrazioni Comunali, il tempo in cui si desidera « latti vuddutu e pani minuz- zatu...! »
m ente degna di encom io e di am m iraz ione , in quanto ha dato esem pio di coraggio e d i generosità a quelli che, d ep u ta ti a ciò dallo u scen te co m ita to del 1961, si sono r it ira t i , ch i per una scusa e ch i p e r u n ’altra, e senza un p lau sib ile motivo, ren d en d o si degni di biasimo d in an z i a lla cittadinanza. Ne p u b b lic h ia m o i nomi- A rm ato S alva to re , Cacioppo Paolo , A bruzzo S im one fu A udenzio, Abruzzo Vito di M artino , Di G iovanna Dom enico, P a im eri Vincenzo, M aurici S alva to re,G uzzardo G iovanni, C iravolo Andrea,
Deputazione corse 19C3C apo D epu tato : Di Gio
vanna A n ton ino di Ignazio; S eg re ta rio : M elch iorre Rom ano; C a ss ie re : Pendola E m anuele ; D epu ta ti: Castronovo G aspare , L eggio Giuseppe, P endo la Vincenzo, C olletti M ichele, Marchese M ichele, Di L eo n a rd o Michele, Di L eo n a rd o Vincenzo, B uscem i S an ti.
A u g u riam o al nuovo com ita to co ragg io e genero s ità p erch è no n si rendano em uli dei com ponenti il co m ita to < ... ch e per vii- ta te h a fa tto il g ran rifiuto»!
Anche Sambuca visse le passioni politiche
Tip. ENZO (Ì.-M .LO Agrigento
(Continuaz. dalla 3‘ pag.)
bene patrio . Povera Comune, tu piangi perchè sei cadu ta novam ente negli a rtigli di questo Lupo rapace'? Hai raggione (sic), è vero, perchè continuam ente vedi innanzi gli occhi la stia casa fabbricata a tue spese.
O r qu ie tati, verrem o noi a tergerti le lacrim e, anzi siam o pronti a vendicarti, anche se uopo fosse, colle arm i alla m ano.
Or, cari fratelli, su la luce delia ragione ferm andoci, converrebbe attendere il colpo ad a ltra fiata. La nostra precisa Enciclopedia del patrio idiom a brontola tu tt’ora in una m ano o r in u n ’altra : è certo che ha porta to luce alle tenebre: segu itando si farà gigante e la g iusta causa verrà a collocarsi in una sublim e altezza che farà spaventare e dissipare ì furbi e gli ignoran ti.
Ino ltre stiam o a vedere se in opposizione al nostro p iano am m ettono Oddo tra i consulenti; se adem piscono alla legge stab ilita dagli E le tto ri; se elargono ancora sem inare a ltre notizie che l’eroe Ruggero Settimo e i M inistri s’aggiustano la pagnotta.
A ttendendo ed am m anendo tu tto in progresso sarà il caso di radunarsi gridare a basso il dabenato A rciprete e i suoi Apostoli, Ciaccio | gli a ltri A doratori della s ta tu a di Aristide.
F inalm ente , convenendo alla giustizia, ch iam arli alla barra , e a ' conti precisam ente delle inulte se corrispondono a quelle notate e ehe sarete per no tare , ob
bligare al C ancelliere verbalizzare progressivam ente il tu tto per adem pirsi q u an to s’è s ta tu ito nel p iano r imessomi e così verrà la c iviltà a togliere in te ram en te la barriera che l’ha separato a rendere p iù sem plice, ed uniform e l’andam ento e a d istruggere i n t e r a m e n t e questa genia di lad ri on o rati.
Vi conserviI l Vostro Pasquale
Senza dubbio si parla degli avvenimenti del ’ 48. La lettera fa intendere che a Sam buca esiste un folto gruppo d i animosi indipendentisti dallo spirito liberale e aperto, ed una fattone borbonica gretta, restia e negata alle nuove idee, La lettera sarà stata scHtta tra l ’aprile e il settembre del '48. Perchèt Che sia del '48 si desume dal fa tto che si parla d i un giovane Arciprete e in term ini p iu ttosto polemici ed acrimoniosi.
A) Detto Arciprete era Baldassare Viviani, allora giovanissimo, essendo stato eletto Arciprete nel 1840, ed essendo morto, Arciprete, nel 1899/ e d ’altra parte sappiamo quanto foste borbonico, detto Arciprete, se per le sue idee ebbe a so ffrire persino
un certo esilio, come risulta dall'elogio funebre dove t i fa cenno d i ciò.
B) Che sia stata scritta tra l'aprile e i l settembre del '48 si rileva dall'accenno a Ruggero Settimo i j Com 'i noto, a Palermo , dopo i moti del gennaio del ’48, t i dava vita ad un Parlamento d i cui Presidente Ruggero Settimo e che, in dnta 18-4 1848 dichiarava decaduta la dinastia bor
bonica. L 'ind ipenza sic ilian i aveva v ita sino a l settembre d i quell'anno, quando cioè essendo sta ti ricacciati i borbonici sino a M ilazzo e a Messina, per V interm ediariato" dei Francesi e degli Inglesi, i rivo luzionari deponevano le arm i, soddisfa tti d i una costituente liberale ottenuta che poco dopo veniva abolita, secondo il sistema reazionario borbonico .
C) Che la lettera si riferisca agli avvenim enti d i qtuil- l'anno è provato da un altro argomento in te rn o ; si parla d i <potere m mano del popolo*. Ora sappiamo che i mesi che vanno da marzo a giugno del 1848 furono per Sambuca mesi d i fuoco e d i morte perchè tra i sinceri rivoluzionar i si mescolarono dei volgari delinquenti e, presa occasione della conquista del potere, bruciarono il m unicipio e uccisero non poche persone psr m otivi tu tt'a ltro che patriottici. S ta provato però eh| si costituì u n comitato d i salute pubblica d i cui fu capo Vitti- cenzo N avarro che in quell'anno era anche sindaco di Sambuca.
Questi i riliev i che si possono fare a lla lettura d ii’ la laconica lettera.
Non credo si postano ricavare elementi più chiari anche perchè molte espression i appartengono ad un < * • * guaggio proprio d i chi cong iura e vuol mantenere U g l serbo e tà segretezza. 8
La lettera tu ttavia una grand4 importanza P*r la storia della nostra cittadi' na: ai rivela l'appatslonaet* ,' dramma dei nostri a n t e n a t i
dinaturi alle idee per l ’VnU^ e l'indipendenza d tlla PatriZr^,