l’analisi dei pagamenti in italia

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MAGGIO 2018 IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L’analisi dei pagamenti in Italia.

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Page 1: L’analisi dei pagamenti in Italia

MAGGIO 2018 IMPRESE E PUBBLICAAMMINISTRAZIONEL’analisi

dei pagamenti

in Italia.

Page 2: L’analisi dei pagamenti in Italia

22

MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

31 Miliardi di euro • I pagamenti della pubblica amministrazione in ritardo stimati al 2017 (-6% rispetto al

2016).

27 - 59 giorni

62% • La percentuale degli enti pubblici che hanno pagato in ritardo nel 2017.

+ 30 giorni

500• Le imprese che mediamente ogni mese presentano istanza di certificazione dei crediti

commerciali nei confronti della P.A..

I tempi di pagamento della P.A. sono stati calcolati su un campione di 346 amministrazioni pubbliche,monitorato trimestralmente a partire dal 2016.

I dati al 2017 sono stati stimati dall’ufficio studi di Banca IFIS su dati Banca d’Italia, ISTAT, Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

• I giorni di ritardo accumulati dagli enti pubblici nel 2017.

• Picchi di ritardo per le Province (fino a 543 giorni) ed i Comuni (fino a 310 giorni).

• I giorni di ritardo in più sugli incassi che i fornitori della pubblica amministrazione scontano

rispetto alla media del settore di appartenenza.

Debiti commerciali della P.A.: principali evidenze.

Page 3: L’analisi dei pagamenti in Italia

PANORAMAPAGAMENTIDELLA P.A.

a

Page 4: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

48

2010

82

34

2011

34

91

2012

50

41

33

28

2015

28

20162014

6861

65

27

37

31

72

2013

39 37 31

58

2017

70

52

25

2008

52

18

7782

59

22

2009

Componente fisiologica*Componente non fisiologica(pagamenti in ritardo)

Debiti Totalisu PIL Reale

4,2% 4,9% 5,0% 5,2% 5,8% 4,8% 4,3% 4,2% 3,8%

o Riduzione del debito commerciale rispetto al picco del 2012 determinato da:• Intervento statale straordinario di 45,5 miliardi di € (≈ 56 miliardi di € lo stanziamento complessivo)• Entrata in vigore del d.lgs192/2012 (fissati tempi massimi di pagamento)

o Si stima rimangano a fine 2017 58 miliardi di € di debiti a fornitori, di cui 31 miliardi di € con pagamenti in arretrato (53% del debito commerciale totale)

3,6%

Stima debiti commerciali della Pubblica Amministrazione – € Mld

Principali evidenze

Nel 2017 i ritardi nel pagamento dei debiti commerciali della P.A. sono stimatiin circa 31 miliardi di euro (-6% rispetto al 2016).

Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati Banca d’Italia; ISTAT; Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF)

*Componente fisiologica: debiti in linea con i tempi di pagamento concordati contrattualmente tra le parti.

Direttiva sui ritardi dei pagamentidella P.A. d.lgs192/2012 in vigore dal 30/11/2012

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

Enti P.A. giorni medi di ritardo / anticipo* - Campione di 346 enti - periodo 2016/2017**

Tempi di pagamento della P.A. ancora superiori ai vincoli normativi di30/60 giorni; maglia nera a Comuni e Province con massimi oltre i 300 giorni.

*Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) : differenza ponderata tra tempi effettivi di pagamento delle P.A. e termini di saldo delle fatture previsti dalla legge (30 giorni, o 60 in casi particolari , ASL e ospedali);**In caso di mancanza del dato annuale è stato utilizzato l’Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) più vicino.

Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati ufficiali da siti web della Pubblica Amministrazione

MINISTERO

-13,8[-0,1]

83,2[+17,4]

27,5[+5,2]

REGIONE

-26,6[-10,2]

108,7[-170,3]

36,1[-21,6]

PROVINCIA

-45,7[-23,6]

542,7[-58,1]

59,4[-5,3]

DATASCADENZAFATTURA

Giorni massimi di ritardo

Giorni massimi di anticipo

Giorni medi degli enti in ritardo

[ ] GAP 2016/2017

COMUNE

-21,0[+2,0]

310,5[+69,5]

51,7[-3,5]

ASL

-30,7[+3,9]

234,0[-453,0]

55,5[-10,0]

Principali evidenze

o Lo scenario del 2017 mostra un generale miglioramento nei tempi di pagamento della P.A., i picchi rilevati nel 2016 non sono stati riscontrati nel 2017 fatta eccezione per i Comuni e le Province.

Page 6: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

Incidenza % enti che pagano in ritardo* / Campione di 346 enti - periodo 2016/2017**

Nel 2017 diminuiscono gli enti che pagano in ritardo: -8 p.p. rispetto al 2016; Ministeri unico ente in controtendenza (+7 p.p.).

Ministero 86% 93%

Comune 79% 72%

ASL 70% 57%

Provincia 61% 54%

Regione 55% 45%

TOTALE CAMPIONE 70% 62%

2016 2017

Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati ufficiali da siti web della Pubblica Amministrazione

*Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) : differenza ponderata tra tempi effettivi di pagamento delle P.A. e termini di saldo delle fatture previsti dalla legge (30 giorni, o 60 in casi particolari , ASL e ospedali);**In caso di mancanza del dato annuale è stato utilizzato l’Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) più vicino.

Tipologia Ente Nel complesso diminuiscono gli Enti che pagano in ritardo con eccezione dei Ministeri il cui dato riflette il peggioramento di:

o Ministero del Lavoro

(+33 giorni rispetto all’ITP del 2016);

o Ministero della Salute

(+22 giorni rispetto all’ITP del 2016);

o Ministero della Difesa

(+17 giorni rispetto all’ITP del 2016).

Principali evidenze

Page 7: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

Le imprese fornitrici della P.A. incassano 30 giorni più tardi rispettoalla media del settore di appartenenza (ad eccezione delle aziende industriali).

Stima tempi di incasso dei crediti da parte delle imprese - # giorni

152

95 100 77 83

27

30 25

25

Industria

83

Costruzioni

102125

Tecnologia

0

Commercio all’ingrosso

125

Servizi

Tempi di incasso media settore

Maggiori tempi di incasso Fornitori P.A.*

Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati di bilancio 2016 e Open Data Consip

*Fornitori P.A. 2017 dati su un campione di 22.599 imprese da Open data P.A. - Giorni medi di settore calcolati su un campione di 413.625 imprese.

Distribuzione% Fornitori P.A.

11% 21% 10%34% 24%

Tempi di incasso Fornitori P.A.

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Page 8: L’analisi dei pagamenti in Italia

FATTURAZIONEELETTRONICA.

a

Page 9: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

Le evidenze della fatturazione elettronica e della certificazione dei crediti.

Fatturazione elettronica• Dal 2018 la fatturazione elettronica è un obbligo per tutti i rapporti commerciali

tra P.A. e imprese.

Domanda di certificazione• Sono 32.124 le imprese che hanno presentato istanza di certificazione crediti dal 2012 ad oggi

per un totale di 160.754 domande e 16 miliardi di euro di controvalore.

Certificazione come opportunità

• La certificazione dei crediti commerciali nei confronti della P.A. rappresenta

un’opportunità per le imprese, in termini di certezza e possibilità di anticipare il credito

o usarlo in compensazione.

Page 10: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

La fatturazione elettronica: numeri ed evoluzione

Fonte: Analisi interne Banca IFIS su dati Confartigianato, Legge di Bilancio 2018

2017 2018

B2P.A.

2019

Quasi 1 milionedi fornitori ha emessouna fattura elettronica

nei confrontidegli Enti Pubblici.

B2B

Dal 1° luglio 2018obbligo fatturazione elettronica

per i subappaltatoridella P.A. e gli operatori

della filiera dei carburanti.

Dal 1° gennaio 2019obbligo fatturazione elettronica

per tutte le transazioni B2B.

Nel 2019 arriveranno ad utilizzare la fatturazione elettronica circa 3,4 milioni di imprese.

Nel 2017 quasi 1 milione di imprese fornitrici ha emesso almeno una fattura elettronica verso la P.A.; dal 2018 la fatturazione elettronica è un obbligoper tutti i rapporti commerciali tra P.A. e imprese.

Page 11: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

Processo certificazione dei crediti dall’impresa alla P.A.

Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze

Impresa

L’impresa che certifica il proprio credito:

o può attendere il pagamento che la P.A. è tenuta ad effettuare entro la data indicata nella certificazione del credito

e comunque entro 12 mesi dalla certificazione;

o può acquisire liquidità immediata (totale/parziale), chiedendo un’anticipazione del credito presso una banca o un intermediario finanziario

abilitato;

o può compensare eventuali debiti verso l’erario, chiedendo all’Agenzia delle Entrate la compensazione totale/parziale del credito certificato.

La certificazione dei crediti commerciali verso la P.A. rappresentaun’opportunità per la pianificazione creditizia delle imprese.

*Valido per i crediti non prescritti, certi ed esigibili.

P.A.

1. Fatture*

4. Ricevute/Notifiche

2. Fatture validate

3. Notifiche

Sistemadi interscambio

Piattaforma certificazione crediti (PCC)

Page 12: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

20.945

11.179

32.124

91.423

69.331

160.754

Imprese che hanno chiesto la certificazione - # Imprese registrate

Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze: dati trasmessi tramite la Piattaforma per i crediti commerciali (PCC)

500 imprese al mese certificano online i propri crediti verso la P.A.sulla piattaforma PCC.

Istanze di certificazione - # istanze presentate dalle imprese

9 Maggio 201831 Ottobre 2014Nuove Imprese dal

2014 al 2018

N° Imprese registrate

9 Maggio 201831 Ottobre 2014Nuove Istanze dal

2014 al 2018

N° Istanze di certificazione

Nella fase di lancio dal o 2012 ad ottobre 2014 c’è stato un utilizzo intensivo delle certificazioni da parte delle imprese.

o L’intervento statale straordinario e l’entrata in vigore della d.l. 192/2012 (rif. slide #4) ha fatto sì che la domanda di certificazione delle imprese diminuisse.

Rimane comunque elevata la richiesta di certificazione dei crediti verso la P.A. a conferma della criticità in termini di temo pi di pagamento da parte della P.A..

Principali evidenze

# Impreseper mese

891 226 # Istanzeper mese

3.975 1.651494 2.473

Page 13: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze: dati trasmessi tramite la Piattaforma per i crediti commerciali (PCC)

L’84% dell’importo totale delle domande di certificazione (16,4 miliardi di euro) si concentra tra Enti locali (54%), Regioni e Province autonome (15%) ed Enti del SSN (15%).

o Ad oggi è stata richiesta la certificazione per un valore di 16,4 miliardi di euro di crediti.o L’84% dei volumi si distribuisce per il 54% sugli Enti locali e per il restante 30% in egual misura tra Regioni/Province autonome ed Enti del SSN.o Il dato relativo alle certificazioni dei crediti verso il SSN è condizionato dal vincolo che vieta di rilasciare certficazione per i crediti nei confronti degli enti delle

Regioni sottoposte a piano di rientro del debito sanitario.

Principali evidenze

Distribuzione% importi

54% 15%

*Enti tenuti alla registrazione ex art.1, comma 2, del D.Lgs. 165/01 ed art.1, comma 2, della L. 196/09.

Importo Istanze presentate ripartite per Ente – 9 Maggio 2018 - € Mld

1,60,7

Enti Locali Regioni e Province autonome

Enti del SSN Amministrazioni dello Stato

Altri Enti (*) Enti Pubblici Nazionali

0,2

2,52,5

8,8

Importo istanze

15% 10% 5% 1%

Page 14: L’analisi dei pagamenti in Italia

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MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018

La presente pubblicazione e stata redatta da Banca IFIS, utilizzando le seguenti fonti:

Banca d’Italia, Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), Consip, ISTAT, Corte dei Conti,

Confartigianato, Open data DBPA, Siti web amministrazioni pubbliche, Associazione Nazionale

Costruttori Edili (ANCE), Federfarma, Assobiomedica, bilanci 2016 depositati in Camera di Commercio.

Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Banca IFIS affidabili,

ma non sono necessariamente complete, e l’accuratezza delle stesse non può essere garantita.

La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione

non costituendo pertanto in alcun modo un parere fiscale e di investimento.

Avvertenza generale.