l'arte e la scienza dell'eccellenza personale

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  • 7/23/2019 L'arte e la scienza dell'eccellenza personale

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    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI URBINOCARLO BO

    Facolt di Scienze della Formazione

    MASTER DI I LIVELLO IN

    COUNSELING AND COACHING SKILLS

    _____________________________

    LARTE E LA SCIENZADELLECCELLENZA PERSONALE

    Introduzione alla PNL (ProgrammazioneNeurolinguistica): Metamodello e

    Modellamento

    Tesi di:

    PAOLO MUSANODirettore:

    FRANCO NANETTI

    ANNO ACCADEMICO

    2010/2011

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    LARTE E LA SCIENZA DELLECCELLENZAPERSONALE

    Introduzione alla PNL (Programmazione Neurolinguistica): Metamodelloe Modellamento

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    I. Introduzione alla PNL (ProgrammazioneNeurolinguistica)

    Negli anni Settanta in America, un gruppo di accademici, guidati dalmatematico Richard Bandlere dal linguista John Grinder, gettarono lebasi per una nuova disciplina, a partire dallo sviluppo di una serie distrumenti adatti a riconoscere la struttura dellesperienza soggettiva.Bandler e Grinder formalizzarono gli schemi comunicativi di maggioreinfluenza.

    Questi lavori generarono un nuovo modello di cambiamento che prende ilnome di Programmazione Neurolinguistica (PNL). La parola composta da tre termini che rappresentano gi un modello del suofunzionamento:

    Programmazione: si riferisce al fatto che nella nostra mente sonoracchiusi dei patrimoni di programmi che possono esseremodificati.

    Neuro: si riferisce a come la fisiologia influenza gli stati interni eviceversa.

    Linguistica: si riferisce al fatto che attraverso linguaggi diprecisione, possiamo estrarre i limiti che ostacolano ilraggiungimento dei nostri obiettivi.

    La PNL il risultato del modellamento delleccellenza. Il suo obiettivofondamentale lindividuazione di risorse e alternative funzionali allasoluzione di problemi. In quasi tutti i casi, salvo gravi patologie

    invalidanti, possiamo affermare che ognuno di noi possiede le risorsesufficienti per realizzare ci che desidera. Se le scelte sono desiderabilie molteplici, maggiore il numero di alternative che abbiamo adisposizione, maggiori saranno le probabilit di successo.

    I campi di applicazione della PNL sono molto variegati, in quanto essa utilizzabile in tutti quei campi dove sia fondamentale imparare a replicarei risultati: da quello terapeutico a quello educativo e formativo, da quelloaziendale e lavorativo a quello dei servizi.

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    II. I presupposti fondamentali della PNL

    I modelli teorici della PNL si basano su alcuni presupposti fondamentali:

    1. Ogni comportamento comunicazione. E impossibile noncomunicare. Anche una persona che sta in silenzio ed immobileal centro di una stanza, sta veicolando dei messaggi, che ne siaconsapevole o meno.

    2. Ogni comportamento (verbale, paraverbale, non verbale)implica una trasformazione dei processi neurali interni e,

    pertanto, fornisce informazioni su questi processi.

    3. Ogni comportamento ha contenuto o contiene unintenzionepositiva per il soggetto, poich fornisce la migliore risposta

    possibile nel contesto in cui si manifestato o si manifesta.

    4. Ogni comportamento ha un suo significato a seconda delcontesto in cui si produce.

    5. La mappa non il territorio (la mappa della citt non lacitt)1. La realt soggettiva: quello che pensiamo sia allesternoin realt non coincide con gli elementi che realmente esistono.

    Descrivendo la realt non parliamo mai di qualcosa di oggettivo,ma siamo condizionati dalle rappresentazioni sensoriali checiascuno ha soggettivamente di quella realt. Questerappresentazioni influenzano regolarmente il nostro modo di

    relazionarci, di emozionarci e di vivere. Felicit e infelicit sonodei programmi mentali.Modificando la nostra mappa, quindi,

    possibile cambiare le nostre scelte, i nostri modi abituali di agire ereagire.

    6. La PNL lo studio dellesperienza soggettiva. La PNL sioccupa di quello che accede allinterno degli individui e di comeaccedere agli stati interiori.

    1La mappa non il territorio che essa rappresenta, ma se esatta, ha una struttura simile a quella del

    territorio, che ne spiega lutilit. (Korzybski)

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    7. Leccellenza limitata soltanto dalla nostra percezione di ciche possibile.La PNL estende i limiti di ci che possibile.

    8. Non esiste comunicazione corretta o sbagliata in assoluto.

    9. Lerrore necessario.Non esistono fallimenti ma solo risultati.

    10.Il buon comunicatore responsabile al 100 % dei risultati cheottiene (o che non ottiene).

    11.Se esiste anche una sola persona al mondo in grado dicompiere una determinata azione, possibile imparare la sua

    strategia e insegnarla a tutte le persone. La PNL si basa sulmodellamento, ovvero sullosservazione e sullo studio dimodelli di eccellenza, al fine di formalizzare schemi che possonoessere insegnati a chiunque ne abbia bisogno.

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    III. Il Metamodello

    IlMetamodellocomprende modelli di linguaggio identificati per la prima

    volta da Bandler e Grinder sulla base del modello di Virginia Satir,uneminente terapeuta familiare. Satir aveva un metodo particolare perraccogliere informazioni, usando il linguaggio per chiarire il linguaggio,in modo tale da ricollegare le parole usate dalle persone con le loroesperienze.

    Il Metamodello un modello linguistico di precisione che permette diaccedere alla struttura profondacelata dietro a quella superficialedellefrasi che il cliente pu esprimere. Il Metamodello si ispira, quindi,

    principalmente alla grammatica generativa trasformazionale di Noam

    Chomsky.Quando comunichiamo nel quotidiano, utilizziamo una serie ditransazioni verbali, alle quali non diamo importanza, e rappresentiamo larealt per mezzo di una struttura linguistica ridotta. Questultima sichiama, appunto, struttura superficiale, ed la rappresentazione dellastruttura profonda completa. Per accedervi, il programmatoreneurolinguistico pu utilizzare il Metamodello, utile per creare o otteneremessaggi precisi.

    Con il Metamodello o modello di precisione linguistica, vengonorilevate violazioni linguistiche generalizzazioni, cancellazioni,deformazioni al fine di ampliare la mappa della realtdellinterlocutore, per arricchirlo di risorse concettuali e operative.

    Il Metamodello uno strumento molto efficace nella relazione daiuto.

    Come dicono Bandler e Grinder ne La struttura della magia: Quandoci che dal linguaggio stato escluso viene recuperato, nellindividuo hainizio un processo di cambiamento.

    Questo strumento molto utile anche in sede di definizione degliobiettivi.

    Ogni episodio descritto viene quasi sempre falsificatoattraverso i nostrifiltri inconsci. Vale a dire che ogni messaggio linguistico forma edeforma le nostre rappresentazioni interne. Le violazioni contenute nellenostre espressioni linguistiche dovute ai nostri filtri inconsci possonoquindi essere svelate con opportune domande di confrontazione odomande metamodello.

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    Le domande di confrontazione:

    -

    Mostrano le generalit;- Rivelano lambiguit;- Recuperano le cancellazioni;-

    Correggono le deformazioni;- Chiariscono la vaghezza;- Estraggono il significato specifico;- Inducono luptime(sovrattempo) conscio;- Recuperano la struttura profonda del linguaggio.

    Nellapprendere il Metamodello, potete seguire queste fasi:

    -

    Ascoltate quello che dice laltro;- Ripetetelo a voi stessi;- Chiedetevi, Che cosa ha tralasciato?

    Quando diventerete pi esperti, potete farvi altre domande, quali:

    - Che cosa ha causato, o causa, questa limitazione?- Quale direzione bisogna prendere?- A che cosa devo rivolgere la mia provocazione?

    -

    Se uso questa provocazione, che risultato avr?- Riesco a pensare altre domande utili?

    1. Le generalizzazioni

    La Generalizzazione il procedimento attraverso il quale elementi o

    parte degli elementi sono estrapolati dallesperienza originaria e

    finiscono per rappresentare lintera esperienza.La Generalizzazione naturale ed essenziale in quanto, ad esempioquando impariamo a guidare unauto, sappiamo applicare ci cheabbiamo appreso anche su automobili di marche diverse. LaGeneralizzazione non n giusta n sbagliata, ma va valutata nel suocontesto, in quanto al suo interno che assume significato.

    Quando diventano violazioni linguistiche, le generalizzazioni sono

    espressioni linguistiche che deformano la realt in modo univoco,

    raggruppando le esperienze in categorie, come se non esistesserosfumature e differenze fra soggetti, oggetti e contesti.

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    Le pi comuni procedure di generalizzazione sono:

    1) I quantificatori universali, asserzioni assolutizzanti, del tipomai, sempre, nessuno, tutti, utilizzate per giudicare inmodo improprio eventi e persone.

    Esempi personali:

    La mattina mi alzo sempre tardi.

    Non riesco mai a essere gentile quando parlo con i miei genitori altelefono.

    Nessuno mi pu capire fino in fondo.

    Domande di confrontazione:

    Tutte la mattine ti alzi tardi? Non mai successo che ti sia alzato dibuonora dopo aver sentito la sveglia?

    Non sei mai gentile con i tuoi al telefono? Non mai successo che tu siastato felice di sentirli e abbia scherzato con loro?

    Non conosci proprio nessuno che ti capisca profondamente? Non potresti

    conoscere qualcuno che potrebbe capirti profondamente?

    2) Gli operatori modali di necessit o di possibilit: sonoespressioni linguistiche che indicano uno stato dobbligo,necessit, urgenza (devo, occorre, c bisogno, non

    posso), quando nella realt non si giustifica alcuno stato diobbligo, necessit, urgenza.

    Esempi personali:

    Devo finire di leggere i libri in sospeso, prima di iniziarne di nuovi.

    Non posso seguire unaltra attivit ricreativa per mancanza di tempo.

    E necessario che le mie entrate mensili aumentino.

    Domande di confrontazione:

    Che cosa cambia se cominci a leggere dei nuovi libri, avendone gi alcuniin sospeso? Il tuo apprendimento e la validit del testo ne risentono?

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    Che cosa ti impedisce di seguire unaltra attivit ricreativa? Se tuorganizzassi meglio il tuo tempo non potresti fare molte pi cose?

    Che cosa cambierebbe se le tue entrate mensili restassero costanti? E piimportante laumento della tua redditivit o il tuo benessere generale?

    3) Gli operatori modali di volont: con questi il soggetto esprime inmodo debolela volont di fare qualcosa.

    Esempi personali:

    Vorrei fare un viaggio studio questestate, ma non ho abbastanza soldi daparte.

    Vorrei perfezionare il mio inglese e imparare il francese, ma non ho iltempo e le risorse giuste per farlo.

    Domande di confrontazione:

    Che cosa ti impedisce di cominciare a mattere dei soldi da parte perquestestate a cominciare da ora? Che cosa ti dice che entro questestatenon acquisirai nuovi clienti avendo la possibilit di incrementare le tue

    entrate?Cosa ti impedisce di ritagliare un piccolo spazio quotidiano da dedicarealla pratica dellinglese e del francese? Che cosa ti impedisce diconsultare le tante risorse gratuite per imparare e perfezionare le lingue

    presenti anche su internet?

    2. Le cancellazioni

    La Cancellazione un fenomeno attraverso il quale ci si concentra su

    alcuni aspetti dellesperienza, escludendone altri.

    La Cancellazionepermette la riduzione del mondo in piccole fette chesiamo in grado di gestire. Alcune volte ci utile, altre limitante.

    Quando diventano violazioni linguistiche, le cancellazioni sono

    modalit di esprimerci attraverso le quali prestiamo attenzione ad

    alcune dimensioni della nostra esperienza, escludendone altre.

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    Le pi comuni procedure di cancellazione sono:

    1) Le cancellazioni semplici.

    Esempi:

    Non so che cosa fare.

    Sono confuso.

    Domande di confrontazione:

    Non so che cosa fare a proposito di che cosa e di chi?

    Sono confuso Ma che cosa mi confonde?

    2) La mancanza di comparativo.

    Esempio personale:

    Sono stato un grande.

    Domande di confrontazione:Sei stato un grande rispetto a chi o a cosa? In quale situazione?

    3) Falsi avverbi.

    Esempi:

    Chiaramente.

    Ovviamente.

    Domande di confrontazione:

    E chiaro per chi?

    E ovvio per chi?

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    4) Mancanza di indice referenziale.

    Esempi personali:

    Si dice che le cose non cambino mai.

    A quelli bisogna stare attenti.

    Domande di confrontazione:

    Si dice Ma chi lo dice? E non hai mai notato cambiamenti nella tua vitao intorno a te?

    A chi bisogna stare attenti?

    5) Verbi non specificati.

    Esempi:

    Lui mi ha ferito.

    Lei non mi apprezza.

    Domande di confrontazione:

    Come mi ha ferito? Offendendomi? Picchiandomi?

    Lei non mi apprezza In che modo specificatamente? Come fa a nonapprezzarmi?

    6) Nominalizzazioni: sono espressioni linguistiche chesostantivizzano un processo, ponendo la persona al di fuori delcontrollo di ci che dichiara.

    Esempi:

    Dobbiamo migliorare la comunicazione.

    Ho bisogno di comprensione Sono depresso.

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    Domande di confrontazione:

    Che cosa vuol dire per me migliorare la comunicazione? In che modo econ chi?

    Come sono depresso? In che modo e da chi voglio comprensione?

    3. Le deformazioni

    La Deformazione un fenomeno nel quale viene alterata la realt

    percepita.

    Attraverso la fantasia, ad esempio, consente di prepararci a eventi che

    dobbiamo ancora affrontare e ha permesso tutte le realizzazioni artistichedelluomo. Con lo stesso procedimento, possiamo limitare la nostrarealt.

    Quando diventano violazioni linguistiche, le deformazioni sono

    modalit di espressione che collegano in modo arbitrario eventi e

    situazioni, misconoscendo il fatto che in contesti diversi tali modalit

    di espressione non sono plausibili o veritiere.

    Le procedure pi comuni di deformazione sono:

    1) Causa-effetto: si presuppone in modo rigido che un evento A siacausa esclusiva di B.

    Esempi personali:

    Limpiegato mi risposto male, quindi la mia problematica probabilmenteera troppo fuori dallordinario.

    La barista, solitamente gentile, non mi ha sorriso come al solito, quindivuol dire che non le sto pi simpatico.

    Domande di confrontazione:

    Che cosa ti fa pensare che le tue problematiche siano fuori dallordinario?Limpiegato non potrebbe essere nervoso per motivi suoi?

    La barista non potrebbe avere qualche preoccupazione ogni tanto? Tuttele persone che non ti sorridono non ti trovano simpatico?

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    2) Equivalenze complesse: si presuppone in modo rigido cheunaffermazione X significhi Y.

    Esempi:Se ti arrabbi vuol dire che non mi vuoi bene o che mi vuoi nasconderequalcosa.

    Dici cos ma in passato affermavi cose diverse. Quindi vuol dire che staimentendo.

    Domande di confrontazione:

    Come faccio a sapere che X significa Y? E mai capitato che Xsignificasse qualcosa di diverso da Y? E accaduto che mi sia arrabbiatonon perch ero distaccato affettivamente o perch ero insincero, ma

    perch mi sentivo umiliato?

    Come faccio a sapere che la mia affermazione vera? Che cosa mi fapensare che? Il fatto che in passato diceva cose diverse non significa chestia mentendo. Ha semplicemente cambiato il suo modo di pensare.

    3) Lettura del pensiero: il soggetto si arroga il diritto di conoscere ipensieri, i desideri, le intenzioni dellaltro.

    La lettura del pensiero il contrario dellempatia. Spesso determinaleffetto pigmalione, ossia induce forme di profezia autoavverantesi. Ildire costantemente che cosa laltro pensa o sente diventa una sorta di

    messaggio ipnotico che lo costringe a modellarsi sulle nostre aspettative.

    Esempi personali:

    Ho capito perch hai fatto quella faccia.

    So che cosa desideri in questo momento.

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    Domande di confrontazione:

    Come fai a sapere con precisione a quali pensieri e stati danimocorrisponde unespressione facciale?

    Come fai a sapere che cosa desidera in questo preciso momento quellapersona?

    4) Presupposti.

    Esempi:

    Se lui sapesse quanto sto male non si comporterebbe cos.

    Tu che mi conosci bene

    Domande di confrontazione:

    Come faccio a sapere che lui sta male e che si comporterebbe cos?

    Quali prove ho per arrivare a questa conclusione?

    5) Performativo mancante.

    Esempi:

    E sbagliato essere disordinato.

    E disdicevole parlare ad alta voce.

    Domande di confrontazione:

    Per chi sbagliato o disdicevole?

    Chi lo dice?

    Come faccio a sapere che sbagliato o disdicevole?

    *

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    Come abbiamo detto, il Metamodello ricongiunge il linguaggio conlesperienza.

    In sintesi, pu essere usato per:

    -

    Ottenere informazioni;-

    Chiarire il significato;- Identificare i limiti;- Creare nuove scelte;- Formulare obiettivi migliori;- Interrompere o, a volte, ottenere un rapport;- Creare relazioni migliori;- Risolvere i problemi;- Aumentare lintuito.

    Va ricordato, infine, che in alcuni casi le domande di metamodellopossono risultare provocatorie e offensive. Per questo motivo vannosempre usate in precisi contesti e in modo soft, vale a dire che vanno

    poste con modalit comunicative dolci e gentili, in modo che nontraspaia mai alcuna forma di imposizione e manipolazione.

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    IV. Rapport e rispecchiamento

    Una delle cose pi importanti da fare per migliorare la comunicazionecon laltro sta nel creare rapport (rapporto empatico positivo), ossia nelsapere entrare in sintonia profonda con il sentire e il pensare del nostro

    partner o cliente.

    Il rapport direttamente legato alla capacit di adeguarsi alcomportamento verbale e non verbale dellaltro attraverso ilrispecchiamento.

    Il rispecchiamento rappresenta la forma di comunicazione profondaidonea a favorire uno stato di esclusiva accettazione da partedellinterlocutore.

    Il rispecchiamento uno dei metodi pi potenti alla base della PNL epermette di creare un rapporto empatico, basato sulla fiducia e sullasintonia emotiva.

    Esso indica lassunzione di una postura speculare a quella di chi difronte a noi. Lempatia possibile quando il corpo degli interlocutori insincronia.

    Pu avvenire a diversi livelli:

    - a livello non verbale, quando si riproducono, in modo diretto oincrociato la posizione, i gesti, i movimenti, la respirazione, lespressionedel viso dellaltro;

    - a livello paraverbale, quando si riproducono il tono della voce, ilvolume, il timbro, la velocit;

    - a livello verbale, quando si utilizzano i predicati verbali di uno stessosistema rappresentazionale e gli stessi metaprogrammi dellaltro.

    Il rispecchiamento, quindi, consiste nel ricreare la stessa fisiologia e lastessa postura del nostro interlocutore.

    Bisogna sottolineare unavvertenza molto importante: non bisognascimmiottare. Ovvero, il rispecchiamento non deve avvenire in tempo

    reale.

    Unapplicazione efficace del rispecchiamento consiste nel mimare i gestidel nostro interlocutore, quando partecipiamo a una discussione:aspettiamo che abbia finito il suo pensiero e poi, quando cominciamo a

    parlare, ne assumiamo la postura.

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    Il fondamento neurofisiologico del rispecchiamento depositato nellacorteccia visiva e nellamigdala.

    Bisogna ricordare anche che una della forme pi efficaci di rapport costituita dal rapport centrato su valori e credenze.

    Robert Dilts, ricercatore americano e trainer in PNL, ha individuato unagerarchia di valori denominata Livelli Logici. Partendo dalla base diunipotetica piramide, dalla gerarchia pi bassa si arriva alla gerarchia pialta di valori che comprendono in ordine:

    Ambiente Comportamento Capacit

    Credenze Valori Identit

    Per capire i valori e le credenze del nostro interlocutore dobbiamopraticare lascolto attivo. Nel caso non ottenessimo elementi sufficienti,possiamo procedere nel seguente modo:

    - Pratichiamo il rispecchiamento per creare rapport e fiducia;

    - In seguito, procediamo con una domanda diretta.

    Le domande che ci aiutano a instaurare rapport e fiducia sono leseguenti:

    1. Generalmente, cosa ti motiva?

    2. Cos importante per te?

    3. Cosa muove le tue azioni, o cosa ti fa alzare dal letto ogni mattina?

    Quando riusciamo a trovare i valoridel nostro interlocutore, questultimoprova un senso di soddisfazione e armonia.

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    V. Lottimizzazione degli obiettivi

    La formulazione di un obiettivo ben formato viene condotta utilizzando ilMetamodello.

    La programmazione neurolinguistica ha individuato alcune regole dibuona formazione degli obiettivi:

    1. In primo luogo, lobiettivo deve essere esplicitato in terminipositivi. Ci sono diverse ragioni che spiegano linutilit del non.Innanzitutto linconscio non computa il negativo.

    2. Lobiettivo deve essere formulato in termini sensorialmentebasati, in altre parole deve essere specifico, osservabile everificabile concretamente.

    3. Lobiettivo deve essere acquisito e mantenuto sotto la solaresponsabilitdel soggetto.

    4. Lobiettivo deve essere ecologico per il soggetto, ossia non deve

    danneggiare il suo equilibrio come individuo n il sistema delle suerelazioni con i gruppi di appartenenza e lambiente circostante.

    5.

    Lobiettivo esige la rinuncia a vantaggi secondari. Ilraggiungimento di ogni obiettivo comporta la perdita di qualchecosa e un prezzo da pagare.

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    VI. Il Modellamento

    Secondo uno dei fondatori della programmazione neurolinguistica,Richard Bandler, la vera essenza della programmazione neurolinguistica lapprendimento delleccellenza e la sua strategia di base ilmodellamento.

    Quando incontriamo persone molto brave a fare qualcosa, persone chehanno comportamenti eccellenti e abilit inusuali e fuori dallordinario

    per noi, dobbiamo sapere che tali qualit possono essere apprese conprocedure di Modellamento.

    Lo scopo del Modellamento, quindi, sta nellimparare leccellenza,elaborando nuovi apprendimenti, allargando il repertorio di competenze ecapacit e modificando la nostra mappa del mondo. Per imparareleccellenza occorre diventare degli imitatori sia del modo dicomportarsi dellaltro sia della sua configurazione esistenziale.

    Le ragioni per le quali potremmo effettuare unattivit di Modellamentopotrebbero essere le seguenti:

    1. Imparare qualcosa che per noi importante.

    2. Superare una mancanza;

    3. Comprendere meglio un comportamento sviluppando una

    maggiore metacognizione dei processi soggiacenti.

    4. Ripetere o perfezionare una prestazione.

    5. Disporre di pi scelte.

    6. Migliorarsi.

    Il Modellamento permette di ottenere due effetti simultanei: raggiungereun particolare risultato e, allo stesso tempo, imparare in modo esplicito ametterlo in pratica, ossia imparare cosa fare e, nel contempo, come farlo.Questo ci consente sia di imparare che di imparare ad imparare.

    Riferendoci alletimologia della parola, modellare significa creare unamappa estesa di una particolare capacit o abilit, ossia suddividerla in

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    frammenti, individuarne i tratti distintivi rilevanti e le fasi di processo,affinch venga appresa.

    Ogni individuo dispone di abilit che sono eccellenti e che meritano diessere apprese.

    Per imparare leccellenza bisogna in un certo senso diventare degliimitatori dellaltro eccellente in riferimento sia al suo modo dicomportarsi, sia alle sue strategie, sia alla sua configurazione esistenziale,compresa nei modi di pensare, valutare, immaginare.

    Uno dei fattori che ostacolano di pi il Modellamento che gran partedegli elementi costitutivi che consentono alle persone di successo dieccellere per lo pi inconscia ed intuitiva. Questo spiega, ad esempio,

    perch molte persone di talento, intervistate, hanno difficolt a spiegareleccezionalit del loro talento.

    Una delle finalit del Modellamento, quindi, sta nellindividuare lecompetenze inconsceper rederle consapevoli allo scopo di comprenderlemeglio, per perfezionarle e trasferirle a chi desidera migliorarsi.

    Le sequenze sono:

    I fase: incompetenza inconscia: non ho una capacit e non lo so.II fase: incompetenza conscia (Modellamento Implicito o Intuitivo):Osservo qualcuno e mi accorgo che la capacit esiste e che io non laconosco. Cerco di assumere direttamente il modo di essere del modello.

    III fase: competenza conscia (Modellamento Esplicito o Analitico):Mi alleno allimitazione di un modello. Mi metto in terza posizione, perosservare e descrivere la struttura esplicitadellesperienza del soggettoda prendere a modello.

    IV fase: competenza inconscia (Modellamento Automatico): Agiscosenza pi pensare, la capacit diventata automatica.

    Il Modellamento Implicito un processo induttivo mediante il qualeaccogliamo e percepiamo schemi del mondo attraverso procedure diidentificazione. Il Modellamento Analitico, invece, principalmente unprocesso deduttivomediante il quale scomponiamo il modello in parti,lo descriviamo e mettiamo in pratica gli aspetti essenziali in modotranscontestuale.

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    Per effettuare un Modellamento efficace sono necessari entrambi iprocessi.

    Nella metodologia di Modellamento possiamo raccogliere le informazioninecessarie servendoci di questionari e colloqui strutturati.

    Tuttavia i migliori risultati si ottengono attraverso il coinvolgimentodiretto della persona che si intende prendere a modello.

    Per fare questo, ci sono due modalit.

    La prima consiste nellinvitare la persona scelta come modello achiamare in causa il ricordo di un evento significativo, al fine di poter

    pensare o riflettere a posteriori sulla struttura dellesperienza stessa cheviene raccontata.

    La seconda, invece, consiste nel chiedere alla persona di realizzare uncompito che metta in luce le sue peculiari capacit o risorse, al fine diesplorare a caldo il modo di sviluppare labilit che si intendemodellare.

    Le fasi fondamentali del processo di Modellamento possono essereriassunte nei seguenti punti:

    - Decidi cosa vuoi modellare, che cosa ti manca, che cosa tiaffascina delle persone che ammiri, che cosa vuoi imparare.Individua una rappresentazione molto chiara e concreta di ci chevuoi modellare.

    - Individua i limiti e le ragioni che finora ti hanno impedito diraggiungere labilit che intendi modellare.

    - Individua un modello, ossia una persona che pratica labilit chedesideri apprendere. Osserva la persona che incarna quellaspecifica abilit (anche senza che lei lo sappia).

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    VII. I sistemi rappresentazionali

    Il canale sensoriale privilegiato orienta la nostra mappa nellatraduzione della realt sulla base di significati soggettivi.

    Secondo la PNL un modo efficace per modificare i nostri stati danimo ole nostre convinzioni limitanti consiste nel modificare i nostri sistemirappresentazionali.

    I sistemi rappresentazionali sono corrispondenti ai nostri canali sensorialie sono i seguenti:

    V Visivo (corrisponde alla vista);A Auditivo (corrisponde alludito);

    K Cenestesico o propriocettivo (corrisponde alle sensazioni tattili,

    alle sensazioni propriocettive e alle emozioni);

    O Olfattivo (corrisponde allolfatto);

    G Gustativo (corrisponde al gusto).

    Per modificare i nostri stati danimo occorre che modifichiamo lesottomodalit del sistema rappresentazionale.

    Secondo la PNL una delle vie privilegiate daccesso ai sistemirappresentazionali sono gli occhi:

    Visivo costruito (VC)

    Gli occhi in alto a destra indicano che la persona sta costruendounimmagine nuova, inventata.

    Visivo ricordato (VR)

    Gli occhi in alto a sinistra indicano che la persona sta ricordandounimmagine.

    Auditivo costruito (AC)

    Gli occhi al centro a destra indicano che la persona sta ricercando unsuono.

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    Auditivo ricordato (AR)

    Gli occhi al centro a sinistra indicano che la persona sta ricordando unsuono.

    Cenestesico (K)

    Gli occhi in basso a destra indicano che la persona sta provando unasensazione.

    Dialogo interno (DI)

    Gli occhi in basso a sinistra indicano che la persona sta dialogando con sestessa.

    Se prestiamo attenzione alle espressioni verbali che le persone utilizzanopossiamo riconoscere quale sistema rappresentazionale esse preferiscono.

    VIII. I Metaprogrammi

    Ognuno costruisce la propria mappa e processa i dati del mondoattraverso un sistema di filtri sensoriali, individuali, sociali e culturali. Fraquesti filtri ve ne sono alcuni, definiti metaprogrammi, cheintervengono nella struttura delle nostre scelte e sono alla base dellenostre motivazioni nei processi di decisione.

    I metaprogrammi pi utilizzati sono:

    Chunk-up / chunk-down

    Chi ha il metaprogramma Chunk-up, interpreta la realt per grandi pezzi,per vasti scenari, codensa lesperienza in un concetto molto generale; chiha il metaprogramma Chunk-down, interpreta la realt per piccoli pezzi,raccontandosela e raccontandola agli altri con minuziosi dettagli.

    Verso / via da

    Chi ha il metaprogramma Versosi muove sotto la spinta un obiettivo daraggiungere; chi ha il metaprogramma Via dasi muove per la spinta di un

    problema imminente da cui allontanarsi.

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    Uguaglianza / differenza

    Chi ha il metaprogramma Uguaglianza ha una spiccata tendenza avalorizzare ci che appare uguale; chi ha il metaprogramma Differenza

    procede in modo critico e facendo continue distinzioni.

    Riferimento esterno / riferimento interno

    Chi ha il metaprogramma Riferimento esterno estremamentepreoccupato delle conseguenze che il proprio comportamento puprodurre verso lesterno e del giudizio degli altri; chi ha ilmetaprogrammaRiferimento interno introverso, chiuso in se stesso, pernulla interessato a ci che gli altri possono pensare di lui.

    Stabilit / cambiamento

    Chi ha il metaprogramma Stabilitricerca nella propria vita punti fermi ecertezze; chi ha il metaprogramma Cambiamento alla continua ricercadel nuovo e di qualcosa di migliore.

    Passato / presente / futuro

    Chi ha il metaprogrammaPassatonon riesce a staccarsi dalle esperienzedel proprio passato, sia che ricordino cose piacevoli, sia che ricordinoeventi spiacevoli; chi ha il metaprogramma Futuro si proiettacontinuamente nel domani lasciandosi alle spalle qualsiasi avvenimento

    positivo o negativo che sia; chi ha il metaprogramma Presentevive allagiornata e nel qui ed ora, fa progetti a breve scadenza.

    Attivo / passivo

    Chi ha un metaprogramma Attivo agisce convinto di poter influenzarepersone e situazioni, si sente artefice del proprio destino; chi ha ilmetaprogramma Passivo si sente vittima delle circostanze ed evita ognitipo di responsabilit.

    I metaprogrammi di selezione primariasono:

    - Persone;- Luoghi;- Attivit;- Informazioni;

    -

    Cose.

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    I metaprogrammi di presentazione delle informazionisono:

    Descrittivo

    Chi ha il metaprogrammaDescrittivoracconta la realt come si configurapasso per passo.

    Valutativo

    Chi ha il metaprogramma Valutativo racconta la realt per quella chedovrebbe essere.

    Interpretativo

    Chi ha il metaprogramma Interpretativoracconta quello che si dovrebbepensare.

    I metaprogrammi di conoscenzasono:

    Elaborazione teorica

    Chi utilizza questo metaprogramma desidera procedere per spiegazioni,concettualizzazioni, modelli.

    Dimostrazione

    Chi utilizza questo metaprogramma desidera procedere peresemplificazioni e racconti di aneddoti.

    Esperienza

    Chi utilizza questo metaprogramma desidera procedere persperimentazioni pratiche.

    Autorit

    Chi utilizza questo metaprogramma desidera procedere ponendosi in unaposizione di totale fiducia nei confronti di chi propone un determinatoargomento o attivit.

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    IX. Le posizioni percettive

    La posizione percettiva il punto di vista dal quale ognuno percepisce,vive le cose o le rappresenta.

    La prima posizione percettivadefinisce la situazione in cui a partire danoi stessi percepiamo la realt.

    La seconda posizione percettiva definisce la situazione in cui cimettiamo nei panni di un altro.

    La terza posizione percettiva definisce la situazione in cui ci vediamoinsieme allaltro dallesterno, come sul palcoscenico di un teatro.

    X. La calibrazione

    Calibrare significa raccogliere i feedback non verbali dellaltro eassociarli con il suo stato interno, al fine di cogliere lincongruenza eleventuale inattendibilit del messaggio verbale.

    I segnali che opportuno cogliere e registrare sono:

    - Posizione e movimenti degli arti.

    -

    Posizione e movimenti di mani e piedi.- Posizione e movimenti delle spalle.- Variazione nella tensione delle spalle e del collo.- Inclinazione del busto in avanti o allindietro, inclinazione e

    movimenti del capo.-

    Movimenti delle palpebre e delle sopracciglia.- Dilatazione delle pupille.- Rughe di espressione intorno agli occhi e alla bocca.- Umidit degli occhi.

    -

    Tensione della mandibola.- Corrugamento della fronte.- Tensione delle labbra.-

    Movimenti delle orecchie.- Movimenti del naso, dilatazione delle narici.- Posizione della lingua.- Contrazione della muscolatura delle guance.- Colorito della pelle.- Sospiri.

    -

    Variazioni del respiro.- Sudorazione.

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    Appendice 1. Il rispecchiamento portato allestremo:Zeligdi Woody Allen

    Tra il 1980 e il 1983, Woody Allen produce e realizzaZelig. Si tratta diun film-mosaico costruito come un documentario (finto).

    Leonard Zelig il caso del momento. E' vittima di una malattia ignotaai medici, che si manifesta in una trasformazione psicosomatica deitratti secondo il contesto in cui l'individuo si trova. Cos, da cliente dinight si trasforma in un trombettista nero; in una sala d'oppio diventacinese autentico. I medici non vengono a capo di nulla. Solo una

    psichiatra, la dottoressa Eudora Fletcher, cerca lorigine del male in unadirezione ancora poco esplorata, linconscio, e inizia su di lui una nuova

    terapia. La dottoressa diagnostica una sindrome che viene chiamatacamaleontismo: luomo si protegge dalla perdita didentit

    trasformandosi in chiunque gli stia vicino. La Fletcher, che lo avevausato per farsi un nome, ora che sulla bocca di tutti scopre di essereveramente innamorata di Zelig.

    La critica americana saluta il film come summa dell'opera alleniana,concentrato perfetto dei suoi metodi e delle sue idee.

    La malattia di Zelig un male che appartiene a ciascuno di noi. Nel film

    portata all'estremo. Ovvero tutto ci che pu portare al conformismo einfine al fascismo, dichiara Woody Allen al The New York Times nel1983.

    Con Zelig Woody Allen entra nella storia del cinema giocando anascondino con la realt della vita. Dopo aver indossato i panni di

    personalit diverse un everyman che vuole sempre diventare Qualcuno ora ne impersona centomila. Zelig il trionfo del trasformismo comemalattia del secolo.

    La scelta del periodo storico non indifferente: tra la Depressione elascesa di Hitler, in America come in Europa il momento in cui siconsolida definitivamente il potere dei mass media come dominiouniversale sulle coscienze.

    Se Zelig imita gli altri per patologia congenita, la propaganda induce glialtri a imitare Zelig. La vera e unica malattia di Zelig un bisognoinconfessato di amore. La celebrit viene vista come esaltazionedellamore collettivo.

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    Parodia dellAmerican Dream, Zelig lautoesaltazione dellAutore (tuttii volti precendenti di Woody sono antologizzati nel film: dal rabbinovisto nel carcere di Prendi i soldi e scappa ad Ike di Manhattan).

    Leveryman, diventato famoso come campione dellanonimato, pirandellianamente uno, nessuno e centomila. La critica delconformismo vale come estrema difesa del principio e dellautonomiadellindividualit. La guarigione sta nellamore corrisposto: amare

    profondamente vuol dire essere se stessi . Non fu lapprovazione dellemasse ma lamore di una donna a cambiare le sua vita, conclude ilcommentatore del film. Nellaffettuosa parodia di un setting

    psiconanalitico (inizio, terapia, crisi, transfert-controtransfert, catastrofe,guarigione), per la prima volta completo sullo schermo, Allen mette anudo non solo la sua psiche ma quella di ciascuno di noi.

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    Appendice 2. Il Modellamento nella mia vita. Esempipersonali

    Esempio 1. Andare in biciclettaQuando frequentavo le scuole elementari, mio padre mi compr la primabicicletta. Prima di allora, sebbene avessi visto e conoscessi le biciclette,non mi ero mai posto il problema di andarci (incompetenza inconscia).

    Solo allora cominciai a chiedermi come la gente riuscisse a stare in sella,in equilibrio, e a non cadere. (incompetenza conscia)

    Provai, comunque, a stare sul sellino e a dare qualche pedalata(modellamento intuitivo), ma dopo le prime cadute, cominciai ad aver

    paura di farmi seriamente male. (La mia bici era senza rotelle.)Cos cominciai ad ascoltare i consigli di mio padre (competenza conscia)che, pazientemente, mi accompagnava durante le mie prove, mi dicevaquando facevo bene e quando sbagliavo (modellamento analitico) ecercava di prendermi al volo quando mi sbilanciavo troppo.

    A poco a poco cominciai ad acquisire equilibrio e sicurezza, e le cadutediminuirono. Ricordo che mi ci volle un po di tempo per superare la

    paura di cadere. Fu importante, in quei momenti, avere mio padre al mio

    fianco che, non solo mi consigliava e mi correggeva, ma a tutti gli effettimodellava le mie credenze e la mia sicurezza (grazie a lui cominciai aconvincermi che, se volevo, potevo evitare di cadere e pedalaretranquillamente in equilibrio).

    Di l a qualche settimana, ero in grado ormai di andare in bici senzalassistenza di mio padre, anche se ogni tanto avevo qualche esitazione.Pass qualche mese e divenni un ciclista quasi provetto, tant checominciai a fare le acrobazie pi assurde, anche su una ruota sola. Nonavevo pi paura e non dovevo pi pensare a come pedalare (competenza

    inconscia).

    Esempio 2. Come sono diventato un professionista del webSono un appassionato di tecnologia della prima ora. Da quandero

    piccolo, ho posseduto e usato computer e personal computer di ognigenere, fattezza e marca. Soprattutto Apple Macintosh. Ho seguitolevoluzione di internet, dagli albori fino allesplosione di massa,avvenuta a cominciare dai primi anni 90. Allepoca per me internet era

    solo una frivola forma di intrattenimento, una specie di giocattolotecnologico. (incompetenza inconscia)

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    Quando venne lanciata la versione italiana di Yahoo, nella seconda metdegli anni 90 il motore di ricerca pi usato, cominciai a usare internetanche per cercare informazioni che, tuttavia, il pi delle volte, erano didubbia fonte.

    Passarono una decina danni. Nel frattempo era nato Googleche, in pocotempo, aveva rubato lo scettro a Yahoo diventando il motore di ricerca

    pi potente e usato al mondo. Proprio allora il mio migliore amico sistava laureando in Ingegneria Informatica con una tesi sui Motori diRicerca.

    Fu allora che mi cominci a parlare di una figura specialistica moltoparticolare, il SEO (Search Engine Optimizer Esperto inOttimizzazione per i Motori di Ricerca), un tecnico informatico in

    grado di comprendere i complessi algoritmi di Google e di sfruttarli, contecniche e strumenti pi o meno leciti, per aumentare il traffico di un sitoweb o le conversioni (rapporto click / clienti) del sito di unazienda.(incompetenza conscia)

    Poich trovavo il SEO molto interessante, sia come materia di studio checome lavoro, ne volli sapere di pi. Quindi chiesi al mio amico, che eragi un SEO con una certa esperienza, di insegnarmi qualche trucco delmestiere e di trasmettermi le nozioni fondamentali della materia.

    Cos, nel tempo libero, cominci a darmi delle lezioni teoriche e pratichesui Motori di Ricerca e sulla SEO. Allo stesso tempo, mi forn dellerisorse utilissime, come gli indirizzi di forum specialistici, doveiscrivendomi e partecipando alle discussioni, potevo imparare dai veriesperti del settore e gli indirizzi dei migliori blog che parlavano di Web-Marketing (lambito informatico che comprende la SEO) dove potevoleggere articoli per aggiornarmi e per migliorare il mio apprendimentodella materia. (competenza conscia)

    Dopo questa formazione di base, nel corso degli anni, sono diventato

    sempre pi esperto e unabilit, quella del SEO, si trasformata in unacompetenza, quella del Web-Marketing Consultant (Consulente di Web-Marketing), che comprende diverse abilit tecniche-informatiche. Oramolte tecniche e molti strumenti sono diventati parte del mio DNA, li usosenza pensarci. (competenza inconscia)

    Tuttavia i feedback di cui devo tenere conto, dentro e fuori la Rete, sonocontinui, dal momento che internet (e tutti i servizi che vi ruotanoattorno) si evolve molto velocemente per via delle continue innovazioni.

    Quindi bisogna studiare e aggiornarsi quotidianamente per non restareindietro e perdere professionalit. (competenza conscia)

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    Bibliografia

    Adler, Harry e Heather, Beryl, PNL in 21 giorni. Un approcciorivoluzionario alla comunicazione umana e allo sviluppo personale,Vicenza, Edizioni il Punto dIncontro, 2010.

    Bandler, Richard e Grinder, John, La struttura della magia, Roma,

    Astrolabio-Ubaldini, 1981.

    Bandler, Richard, Usare il cervello per cambiare. Luso dellesubmodalit nella programmazione neurolinguistica, Roma, Astrolabio-Ubaldini, 1986.

    Bruno, Giacomo, PNL segreta. Raggiungi leccellenza con i segreti deipi grandi geni della PNL, Bruno Editore.

    Fanelli, Vincenzo, Coaching e PNL. Strumenti della PNL per aumentarelefficacia del coaching, Coriano di Rimini, Edizioni MyLife, 2010.

    Lori, Alberto, Dalla PNL alla Quantistica. Tecniche eccellenti per losviluppo umano, Bruno Editore.

    Nanetti, Franco, Counseling ad orientamento umanistico-esistenziale.Pluralismo teorico ed operativo nella formazione integrata alla

    comunicazione efficace in ambito clinico, educativo, familiare e

    professionale, Bologna, Pendragon, 2009.

    Nanetti, Franco, Il cambiamento intenzionale. Psicopedagogia dellinguaggio, dei processi cognitivi e della comunicazione, Bologna,Pendragon, 2007.