l'articolo sulla tomba romana di castenedolo
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L'articolo sulla tomba romana di Castenedolo installata alla Sala Don Recaldini di BuffaloraTRANSCRIPT
Il libro diMarcoMarzano Quelcherestadeicattolici haricevutomolte elusinghiererecensioni.Affronta itemi del«bancovuoto»inchiesa; del«fortinoassediato», immaginedellaChiesarefrattariaa ognicambiamentoedecisa aresisterepur perdendodrammaticamentefedelieclero;del «piccoloportosicuro»rappresentato daimovimenti ecclesialichedannodisél’immagine dell’unicaveraChiesa.Un’analisiforzatamenteparziale, machehailpregio delrilievo sulcampo,vistoche l’autorehaverificato dipersonai datiufficialicon la realtà.
RESTANO fuoridall’analisi altritemichemeriterebberoaltrettantaconsiderazionee
analisi: ilrapporto dellagerarchiaconil mondo politicoeamministrativo ele lusinghe pre epostelettoralidelvariopintoscenariopoliticoagli elettoricosiddetticattolici.Sonopochi,sonodivisi, ma sonouniversalmentecitati ericercati.Sonoportati amodello sulletribunedeiFamilyday eregolarmentesnobbati daglistessi impresentabilioratori. Ilreferendumsul divorziodel1974hadimostratodaquasiquarant’annichei cattolicinonvotano comeChiesa consiglia,masicontinua a crederealle sirenedeiconsigliper gli acquisti. V.Z.
CASTENEDOLO. Inaugurata nel parcosul retrodellasala pubblica«Don Recaldini»
Latombaromanavainmostra
Grazia Giordani
Chi ama la letteratura roman-tica, inoltre soffusa di misteroediuncertoafflatodimetafisi-ca, con Le parole del nostro de-stinodi BeatrizWilliams (tito-lo originale Overseas, EditoreNord, 468 pagine, 17,60 euro)è servito.L'autrice, laureata a Stan-
ford, ha lavorato per anni co-me consulente per la comuni-cazione di diverse aziende, siaaNewYorkcheaLondra.Que-stosuoprimoromanzorichia-ma alla mente il bellissimofilm di Hichtcock La donnache visse due volte. «Non loavrei mai scritto», spiega l'au-trice, «se nel 1992 non avessidovuto sostenere un esame distoria contemporanea, che haacceso in me la passione per ilperiodo della prima guerramondiale. In un certo senso, ilpersonaggiodiJulianènatoal-lora, anche se ci sono volutimolti anni prima di riuscire adargli un volto e un nome. Èsuccesso nel luglio 2007, du-rante un incontro di giovaniscrittori. All'improvviso, lasua immagine si è materializ-zata nella mia mente: era co-me se potessi vederlo, Julian,coni suoicapellibiondie ladi-visadaufficiale,checammina-vaper le stradedellaNewYorkdei giorni nostri. Da quel mo-mento, non ho smesso un se-condo di scrivere e, dopo annidifaticheenotti insonni, final-mente ho concluso la stesuradel manoscritto. La strada pe-rò era ancora lunga: dovevotrovare un editore...»L'ha trovato e non solo in pa-
tria, la fortunataautrice, tantoche adesso il suo romanzo staraggiungendolelibrerieditut-to il mondo.Siamo in Francia, ad
Amiens, nel 1916. Intravedia-mo Kate, una donna in attesafuori dalla cattedrale, sotto lapioggia. Tra gli oranti rifulgela figura del capitano JulianAshford, l'uomo per cui ha sa-
crificato tutta se stessa e chenonrivedràmaipiù.Ilbelcapi-tano troverà la morte in trin-cea.Ma l'ostinata Katesi trovalì con il proposito di «riscrive-re il loro destino».New York, oggi. Incurante
del gelo, una donna è in attesadavanti alla porta di JulianLaurence: deve consegnarglidocumenti urgentissimi, seb-bene sia la vigilia di Natale. Laloroconoscenzaèavvenutadapochissimo tempo, eppurel'uomo si comporta come sel'aspettassedasempre,soprat-tutto amandola da sempre.Contraccambiare quell'amo-
re sarà un atto spontaneo. Chiavrebberesistito?Julianèil fa-scino fatto uomo, per classe,passione e, non ultimo motivodi charme, per favolosa ric-chezza.La vita si trasforma in un pa-
radiso. Ma, c'è sempre un mache fa ridestare dai sogni.Spunta un libro: la biografiadi Julian Ashford, un corposotomo corredato di foto e lette-rescrittedalcelebrepoeta-sol-dato durante la prima guerramondiale. Kate — sì, la donnaè proprio lei e non ha dubbiche lui sia proprio lui — pren-desemprepiùconsapevolezzache quel libro sta per segnareil loro destino.La soluzione del metafisico
mistero l'affidiamo alla curio-sità del lettore.•
Vittorio Zambaldo
Se un «impiccione di profes-sione» e per giunta non cre-dente,«enonpropriosimpate-tico nei confronti del settari-smoreligioso», comesidefini-sce,simette intestadiesplora-rel’universodeicattolici italia-ni,nenasceun’analisi impieto-sa che si può condividere o ri-fiutare, in parte o in blocco,machenonlascia indifferenti.MarcoMarzano,docentediso-ciologia a Bergamo, autore dimanuali, saggi e inchieste et-nografiche — dalla Lega nordai malati di tumore, fino allareligiosità popolare — è parti-to per un viaggio alla ricercadel cattolicesimo dimentica-to,delleparrocchieedeinuovimovimenti, per capire il futu-ro della Chiesa in Italia. Ne èuscito il saggio Quel che restadei cattolici. Inchiesta sullacrisi della Chiesa in Italia,(Feltrinelli, 256 pagine, 16 eu-ro).Giàlacopertinadiunbian-coospedaliero, con duevistosicerottisormontatiamo’dicro-ce, lascia intendere chi sia ilmalato tanto poco immagina-rio di cui Marzano ha volutoleggere le cartelle cliniche,dando a volte l’impressione diessereal capezzale diunmori-bondo più che seduto sul lettodiun convalescente.La prospettiva che l’autore
hadipropositovolutoprende-re in esame è quella dei fedeli,dei praticanti, del clero di ba-se, quella popolare delle par-rocchie e degli oratori, «lamassa sommersa e invisibiledel grande iceberg religiosoitaliano». L’autore si è messosulle tracce del cattolicesimoitalianotrascurandodipropo-sito quello conosciuto e vene-rato dai media — le adunate
oceaniche, le giornate a temasullafamigliaesull’etica, i rife-rimenti ufficiali gerarchici —indossando un buon paio discarpe e armandosi di taccui-no e registratore per frequen-tare parrocchie e gruppi. Neha ricavato tre parti distinte:la prima cerca di capire comestianodavvero le cose, se i datisull’affluenza religiosa sianocredibili; la secondaentra nel-leparrocchieecercaachepun-tostia lamaturazionedei laici,presi sul serio dal Concilio Va-ticano II e meno dalla gerar-chia e dai preti; la terza parteinfine studia i movimenti reli-giosi ed è in particolare un’in-chiesta sul Cammino neocate-cumenale, fattadadentro,par-tecipando ad alcune tappe dellungo percorso di iniziazioneper poi uscirne alla ricerca ditestimonianze di fuoriusciti.
CAMPOdistudioèstatoilNordOvest fraTorinoeMilanodovel’autore vive e lavora, pocoNordEstequalcosadiSud(Pu-glia in particolare), dove i mo-vimenti religiosi sono in gran-de ripresa.Il disincanto c’è fin dalle pri-
me pagine, nelle quali il con-fronto di diversi quadri stati-stici conferma che il numerodicattolici italiani frequentan-ti la chiesa tutte le domenichenon supera il 12-15 per centodi media; se si analizzasse perfasce d’età il quadro sarebbeancorapiùimpressionante,co-me emerso da una ricerca del-la diocesi di Venezia del 2004doveil95percentodeigiovanidella laguna non entrava inchiesa la domenica.In compenso l’80 per cento
dei neonati viene battezzato,però più nessuno, quando su-pera l’età della ragione, si con-fessa e il sacramento è preso,
da chi lo frequenta, più comeun quarto d’ora dallo psicolo-gochecomeunincontrosalvi-fico con Dio. «I ragazzi di ogginon ti dicono più “ho litigatoconmianonna”», raccontaunparroco, «ma piuttosto di ave-re la tendenza a essere nevra-stenici con il prossimo».«Il giorno più bello», quello
del matrimonio, viene prepa-rato da corsi barzelletta, dovetuttisembranopentitiecontri-tiperavere«ilpatentino»efa-re poi, sotto e sopra le lenzuo-la, il contrario di quello che laChiesa si illude di aver inse-gnato.Ancheil ritodei funera-li smaschera l’assurditàdiunacerimoniadifacciata,conchie-se mute non per il dolore, maper il non saper cosa dire, do-po aver delegato anche l’ulti-mo saluto agli specialisti delcommiato.Sequesti sono i fedeli, il clero
eleparrocchienesonolospec-chioe l’analisidiMarzanosca-va e punge alla ricerca i preticheclassificacomeordinari,ri-nunciatariecarismatici. I laicisarannolasalvezzanellaChie-sadel futuro?Da qui è partito lo studio sui
neocatecumenali «alla con-quista del cattolicesimo», uncammino di fedee di riscoper-tadellapropriainiziazionecri-stiana per gli aderenti, un in-gannoperchihalasciatoilmo-vimento «dove la gente si tra-veste da Cristo per coprire lepeggiori meschinità».La conclusione di Marzano?
«La Chiesa rischia di essereunasortadiconfederazionedisette», più attrezzate a lavora-re in un mondo secolarizzato,«utilissime truppe di comple-mento, risorse praticamenteinsostituibili nel caso di unafutura Chiesa senza preti ocon tanto clero immigrato».•
SAGGIO. IlsociologoMarcoMarzano fadiscutere con lasuaricerca
L’ICEBERGCATTOLICO
Illibro
Le coincidenzetra epochediverseconiugatedafantasie metafisiche
CULTURA&SPETTACOLITelefono 030.2294.220 Fax 030.2294.229 | E-mail: [email protected]
MaiIgrupporesistecome«portosicuro»
Lacopertinadellibro
ILLIBRO.Romanticismo con BeatrizWilliams
Pioveofafreddo?Èinagguatol’uomodeldestino
Il sepolcro è stato datatoal primo secolo d.C.Al momento della scopertaaveva un ricco corredo
LarealtàsommersadelleparrocchieedeimovimentiParla«unimpiccionesenzasimpatieperlesette»Altre«truppedicomplemento»perunaChiesaincrisi
BeatrizWilliams
Riccardo Bartoletti
Nel parco retrostante la salaDon Recaldini di Buffalora èstata inaugurata l'installazio-nepermanentedellatombaro-mana rinvenuta nel 1989 du-rantei lavoriperlarealizzazio-ne della bretella di collega-mentodellastradastataleGoi-tese236 in direzione del casel-lo Brescia Est nella zona sud
est di Castenedolo.
LA SEPOLTURA, del tipo a inci-nerazione,è costituitada mat-toni rettangolari in terracottaposti di piatto e al momentodel rinvenimento presentavaun ricco corredo costituito dauna lucerna, alcuni balsamarie monete fra cui due assi diClaudio che inducono a data-re il sepolcro al I secolo d. C.,come spiega l'archeologa Raf-faella Massi, responsabile delprogetto e membro del Grup-po archeologico monteclaren-se (Gam), guidato da PaoloChiarini.Questa operazione, ha spie-
gatoGiambattistaGroli, sinda-co di Castenedolo, darà nuoviimpulsi agli studi sulle testi-monianze di età romana inquestazonadovenell'arcodell'ultimo ventennio sono staterinvenute necropoli non ante-riori al periodo altomedievaleo tardoantico.D'altraparteilprogettoèl'en-
comiabile risultato dovuto aduno sponsor privato, Giovan-ni Molinari, supportato dallaprofessionalità di associazio-ni radicate e competenti sulterritorio e dall'attenzione de-gli enti locali, nel caso specifi-co l'amministrazione castene-dolese, che, tramite l'ufficio
tecnico, ha richiesto e ottenu-to la necessaria autorizzazio-ne per la nuova collocazionedella tomba da parte della so-printendenza archeologica,cheha ugualmente indicato leoperazionidacompiereal finedel riassemblaggio del bene edellasuaesposizionealpubbli-co.
ANCHEi rappresentantidel co-mune di Brescia, Ennio Gar-zetti (presidente della Circo-scrizione Est) ed Elena Bono-metti, intervenuta in rappre-sentanza dell'assessore An-drea Arcai, hanno pienamen-te sottolineato la validità del
progettoe lasintoniamessa inatto fra pubblico e privato.A cornice dell'evento, l'asso-
ciazione culturale Carmagno-la di Castenedolo, impegnatacostantemente dal 2008 nellapromozione culturale-artisti-ca locale ha realizzato alcunipannelli che illustrano la cro-nologia e l'ubicazione dellescoperte archeologiche inquel territorio oltre al ricco einedito corredo scoperto nellasepoltura.
LA VISITA alla tomba romana,occasione per ammirare an-chelasalaDonRecaldiniorigi-narioedificioreligiosocinque-centesco, è sempre possibileprevia prenotazione alla bi-blioteca comunale «RenzoFrusca» di Castenedolo(0302731613).• LatombaritrovataaCastenedolo
Centro Massaggi Cinciuncian
Via Eritrea, 34 - Brescia
Tel. 377 9429318 - Tel. 366 4053300
Tel. 334 2495232 - Tel. 333 4865850
Orario: 10.00-24.00IO13084
BRESCIAOGGILunedì 17 Settembre 201256