l'articolo sulla tomba romana di castenedolo

1
Il libro di Marco Marzano Quel che resta dei cattolici ha ricevuto molte e lusinghiere recensioni. Affronta i temi del «banco vuoto» in chiesa; del «fortino assediato», immagine della Chiesa refrattaria a ogni cambiamento e decisa a resistere pur perdendo drammaticamente fedeli e clero; del «piccolo porto sicuro» rappresentato dai movimenti ecclesiali che danno di sé l’immagine dell’unica vera Chiesa. Un’analisi forzatamente parziale, ma che ha il pregio del rilievo sul campo, visto che l’autore ha verificato di persona i dati ufficiali con la realtà. RESTANO fuori dall’analisi altri temi che meriterebbero altrettanta considerazione e analisi: il rapporto della gerarchia con il mondo politico e amministrativo e le lusinghe pre e postelettorali del variopinto scenario politico agli elettori cosiddetti cattolici. Sono pochi, sono divisi, ma sono universalmente citati e ricercati. Sono portati a modello sulle tribune dei Family day e regolarmente snobbati dagli stessi impresentabili oratori. Il referendum sul divorzio del 1974 ha dimostrato da quasi quarant’anni che i cattolici non votano come Chiesa consiglia, ma si continua a credere alle sirene dei consigli per gli acquisti. V.Z. CASTENEDOLO. Inaugurata nel parco sul retro della sala pubblica «Don Recaldini» La tomba romana va in mostra Grazia Giordani Chi ama la letteratura roman- tica, inoltre soffusa di mistero e di un certo afflato di metafisi- ca, con Le parole del nostro de- stino di Beatriz Williams (tito- lo originale Overseas, Editore Nord, 468 pagine, 17,60 euro) è servito. L'autrice, laureata a Stan- ford, ha lavorato per anni co- me consulente per la comuni- cazione di diverse aziende, sia a New York che a Londra. Que- sto suo primo romanzo richia- ma alla mente il bellissimo film di Hichtcock La donna che visse due volte. «Non lo avrei mai scritto», spiega l'au- trice, «se nel 1992 non avessi dovuto sostenere un esame di storia contemporanea, che ha acceso in me la passione per il periodo della prima guerra mondiale. In un certo senso, il personaggio di Julian è nato al- lora, anche se ci sono voluti molti anni prima di riuscire a dargli un volto e un nome. È successo nel luglio 2007, du- rante un incontro di giovani scrittori. All'improvviso, la sua immagine si è materializ- zata nella mia mente: era co- me se potessi vederlo, Julian, con i suoi capelli biondi e la di- visa da ufficiale, che cammina- va per le strade della New York dei giorni nostri. Da quel mo- mento, non ho smesso un se- condo di scrivere e, dopo anni di fatiche e notti insonni, final- mente ho concluso la stesura del manoscritto. La strada pe- rò era ancora lunga: dovevo trovare un editore...» L'ha trovato e non solo in pa- tria, la fortunata autrice, tanto che adesso il suo romanzo sta raggiungendo le librerie di tut- to il mondo. Siamo in Francia, ad Amiens, nel 1916. Intravedia- mo Kate, una donna in attesa fuori dalla cattedrale, sotto la pioggia. Tra gli oranti rifulge la figura del capitano Julian Ashford, l'uomo per cui ha sa- crificato tutta se stessa e che non rivedrà mai più. Il bel capi- tano troverà la morte in trin- cea. Ma l'ostinata Kate si trova lì con il proposito di «riscrive- re il loro destino». New York, oggi. Incurante del gelo, una donna è in attesa davanti alla porta di Julian Laurence: deve consegnargli documenti urgentissimi, seb- bene sia la vigilia di Natale. La loro conoscenza è avvenuta da pochissimo tempo, eppure l'uomo si comporta come se l'aspettasse da sempre, soprat- tutto amandola da sempre. Contraccambiare quell'amo- re sarà un atto spontaneo. Chi avrebbe resistito? Julian è il fa- scino fatto uomo, per classe, passione e, non ultimo motivo di charme, per favolosa ric- chezza. La vita si trasforma in un pa- radiso. Ma, c'è sempre un ma che fa ridestare dai sogni. Spunta un libro: la biografia di Julian Ashford, un corposo tomo corredato di foto e lette- re scritte dal celebre poeta-sol- dato durante la prima guerra mondiale. Kate — sì, la donna è proprio lei e non ha dubbi che lui sia proprio lui — pren- de sempre più consapevolezza che quel libro sta per segnare il loro destino. La soluzione del metafisico mistero l'affidiamo alla curio- sità del lettore. Vittorio Zambaldo Se un «impiccione di profes- sione» e per giunta non cre- dente, «e non proprio simpate- tico nei confronti del settari- smo religioso», come si defini- sce, si mette in testa di esplora- re l’universo dei cattolici italia- ni, ne nasce un’analisi impieto- sa che si può condividere o ri- fiutare, in parte o in blocco, ma che non lascia indifferenti. Marco Marzano, docente di so- ciologia a Bergamo, autore di manuali, saggi e inchieste et- nografiche — dalla Lega nord ai malati di tumore, fino alla religiosità popolare — è parti- to per un viaggio alla ricerca del cattolicesimo dimentica- to, delle parrocchie e dei nuovi movimenti, per capire il futu- ro della Chiesa in Italia. Ne è uscito il saggio Quel che resta dei cattolici. Inchiesta sulla crisi della Chiesa in Italia, (Feltrinelli, 256 pagine, 16 eu- ro). Già la copertina di un bian- co ospedaliero, con due vistosi cerotti sormontati a mo’ di cro- ce, lascia intendere chi sia il malato tanto poco immagina- rio di cui Marzano ha voluto leggere le cartelle cliniche, dando a volte l’impressione di essere al capezzale di un mori- bondo più che seduto sul letto di un convalescente. La prospettiva che l’autore ha di proposito voluto prende- re in esame è quella dei fedeli, dei praticanti, del clero di ba- se, quella popolare delle par- rocchie e degli oratori, «la massa sommersa e invisibile del grande iceberg religioso italiano». L’autore si è messo sulle tracce del cattolicesimo italiano trascurando di propo- sito quello conosciuto e vene- rato dai media — le adunate oceaniche, le giornate a tema sulla famiglia e sull’etica, i rife- rimenti ufficiali gerarchici — indossando un buon paio di scarpe e armandosi di taccui- no e registratore per frequen- tare parrocchie e gruppi. Ne ha ricavato tre parti distinte: la prima cerca di capire come stiano davvero le cose, se i dati sull’affluenza religiosa siano credibili; la seconda entra nel- le parrocchie e cerca a che pun- to stia la maturazione dei laici, presi sul serio dal Concilio Va- ticano II e meno dalla gerar- chia e dai preti; la terza parte infine studia i movimenti reli- giosi ed è in particolare un’in- chiesta sul Cammino neocate- cumenale, fatta da dentro, par- tecipando ad alcune tappe del lungo percorso di iniziazione per poi uscirne alla ricerca di testimonianze di fuoriusciti. CAMPOdi studio è stato il Nord Ovest fra Torino eMilano dove l’autore vive e lavora, poco Nord Est e qualcosa di Sud (Pu- glia in particolare), dove i mo- vimenti religiosi sono in gran- de ripresa. Il disincanto c’è fin dalle pri- me pagine, nelle quali il con- fronto di diversi quadri stati- stici conferma che il numero di cattolici italiani frequentan- ti la chiesa tutte le domeniche non supera il 12-15 per cento di media; se si analizzasse per fasce d’età il quadro sarebbe ancora più impressionante, co- me emerso da una ricerca del- la diocesi di Venezia del 2004 dove il 95 per cento dei giovani della laguna non entrava in chiesa la domenica. In compenso l’80 per cento dei neonati viene battezzato, però più nessuno, quando su- pera l’età della ragione, si con- fessa e il sacramento è preso, da chi lo frequenta, più come un quarto d’ora dallo psicolo- go che come un incontro salvi- fico con Dio. «I ragazzi di oggi non ti dicono più “ho litigato con mia nonna”», racconta un parroco, «ma piuttosto di ave- re la tendenza a essere nevra- stenici con il prossimo». «Il giorno più bello», quello del matrimonio, viene prepa- rato da corsi barzelletta, dove tutti sembrano pentiti e contri- ti per avere «il patentino» e fa- re poi, sotto e sopra le lenzuo- la, il contrario di quello che la Chiesa si illude di aver inse- gnato. Anche il rito dei funera- li smaschera l’assurdità di una cerimonia di facciata, con chie- se mute non per il dolore, ma per il non saper cosa dire, do- po aver delegato anche l’ulti- mo saluto agli specialisti del commiato. Se questi sono i fedeli, il clero e le parrocchie ne sono lo spec- chio e l’analisi di Marzano sca- va e punge alla ricerca i preti che classifica come ordinari, ri- nunciatari e carismatici. I laici saranno la salvezza nella Chie- sa del futuro? Da qui è partito lo studio sui neocatecumenali «alla con- quista del cattolicesimo», un cammino di fede e di riscoper- ta della propria iniziazione cri- stiana per gli aderenti, un in- ganno per chi ha lasciato il mo- vimento «dove la gente si tra- veste da Cristo per coprire le peggiori meschinità». La conclusione di Marzano? «La Chiesa rischia di essere una sorta di confederazione di sette», più attrezzate a lavora- re in un mondo secolarizzato, «utilissime truppe di comple- mento, risorse praticamente insostituibili nel caso di una futura Chiesa senza preti o con tanto clero immigrato». SAGGIO. Il sociologo Marco Marzano fa discutere con la sua ricerca L’ ICEBERG CATTOLICO Il libro Le coincidenze tra epoche diverse coniugate da fantasie metafisiche CULTURA & SPETTACOLI Telefono 030.2294.220 Fax 030.2294.229 | E-mail: [email protected] Ma iI gruppo resiste come «porto sicuro» La copertina del libro IL LIBRO. Romanticismo con Beatriz Williams Piove o fa freddo? È in agguato l’uomo del destino Il sepolcro è stato datato al primo secolo d.C. Al momento della scoperta aveva un ricco corredo La realtà sommersa delle parrocchie e dei movimenti Parla «un impiccione senza simpatie per le sette» Altre «truppe di complemento» per una Chiesa in crisi Beatriz Williams Riccardo Bartoletti Nel parco retrostante la sala Don Recaldini di Buffalora è stata inaugurata l'installazio- ne permanente della tomba ro- mana rinvenuta nel 1989 du- rante i lavori per la realizzazio- ne della bretella di collega- mento della strada statale Goi- tese 236 in direzione del casel- lo Brescia Est nella zona sud est di Castenedolo. LA SEPOLTURA, del tipo a inci- nerazione, è costituita da mat- toni rettangolari in terracotta posti di piatto e al momento del rinvenimento presentava un ricco corredo costituito da una lucerna, alcuni balsamari e monete fra cui due assi di Claudio che inducono a data- re il sepolcro al I secolo d. C., come spiega l'archeologa Raf- faella Massi, responsabile del progetto e membro del Grup- po archeologico monteclaren- se (Gam), guidato da Paolo Chiarini. Questa operazione, ha spie- gato Giambattista Groli, sinda- co di Castenedolo, darà nuovi impulsi agli studi sulle testi- monianze di età romana in questa zona dove nell'arco dell' ultimo ventennio sono state rinvenute necropoli non ante- riori al periodo altomedievale o tardoantico. D'altra parte il progetto è l'en- comiabile risultato dovuto ad uno sponsor privato, Giovan- ni Molinari, supportato dalla professionalità di associazio- ni radicate e competenti sul territorio e dall'attenzione de- gli enti locali, nel caso specifi- co l'amministrazione castene- dolese, che, tramite l'ufficio tecnico, ha richiesto e ottenu- to la necessaria autorizzazio- ne per la nuova collocazione della tomba da parte della so- printendenza archeologica, che ha ugualmente indicato le operazioni da compiere al fine del riassemblaggio del bene e della sua esposizione al pubbli- co. ANCHE i rappresentanti del co- mune di Brescia, Ennio Gar- zetti (presidente della Circo- scrizione Est) ed Elena Bono- metti, intervenuta in rappre- sentanza dell'assessore An- drea Arcai, hanno pienamen- te sottolineato la validità del progetto e la sintonia messa in atto fra pubblico e privato. A cornice dell'evento, l'asso- ciazione culturale Carmagno- la di Castenedolo, impegnata costantemente dal 2008 nella promozione culturale-artisti- ca locale ha realizzato alcuni pannelli che illustrano la cro- nologia e l'ubicazione delle scoperte archeologiche in quel territorio oltre al ricco e inedito corredo scoperto nella sepoltura. LA VISITA alla tomba romana, occasione per ammirare an- che la sala Don Recaldini origi- nario edificio religioso cinque- centesco, è sempre possibile previa prenotazione alla bi- blioteca comunale «Renzo Frusca» di Castenedolo (0302731613). La tomba ritrovata a Castenedolo Centro Massaggi Cinciuncian Via Eritrea, 34 - Brescia Tel.377 9429318 - Tel.366 4053300 Tel.334 2495232 - Tel.333 4865850 Orario: 10.00-24.00 IO13084 BRESCIAOGGI Lunedì 17 Settembre 2012 56

Upload: riccardo-bartoletti

Post on 05-Feb-2016

221 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

L'articolo sulla tomba romana di Castenedolo installata alla Sala Don Recaldini di Buffalora

TRANSCRIPT

Page 1: L'articolo sulla tomba romana di Castenedolo

Il libro diMarcoMarzano Quelcherestadeicattolici haricevutomolte elusinghiererecensioni.Affronta itemi del«bancovuoto»inchiesa; del«fortinoassediato», immaginedellaChiesarefrattariaa ognicambiamentoedecisa aresisterepur perdendodrammaticamentefedelieclero;del «piccoloportosicuro»rappresentato daimovimenti ecclesialichedannodisél’immagine dell’unicaveraChiesa.Un’analisiforzatamenteparziale, machehailpregio delrilievo sulcampo,vistoche l’autorehaverificato dipersonai datiufficialicon la realtà.

RESTANO fuoridall’analisi altritemichemeriterebberoaltrettantaconsiderazionee

analisi: ilrapporto dellagerarchiaconil mondo politicoeamministrativo ele lusinghe pre epostelettoralidelvariopintoscenariopoliticoagli elettoricosiddetticattolici.Sonopochi,sonodivisi, ma sonouniversalmentecitati ericercati.Sonoportati amodello sulletribunedeiFamilyday eregolarmentesnobbati daglistessi impresentabilioratori. Ilreferendumsul divorziodel1974hadimostratodaquasiquarant’annichei cattolicinonvotano comeChiesa consiglia,masicontinua a crederealle sirenedeiconsigliper gli acquisti. V.Z.

CASTENEDOLO. Inaugurata nel parcosul retrodellasala pubblica«Don Recaldini»

Latombaromanavainmostra

Grazia Giordani

Chi ama la letteratura roman-tica, inoltre soffusa di misteroediuncertoafflatodimetafisi-ca, con Le parole del nostro de-stinodi BeatrizWilliams (tito-lo originale Overseas, EditoreNord, 468 pagine, 17,60 euro)è servito.L'autrice, laureata a Stan-

ford, ha lavorato per anni co-me consulente per la comuni-cazione di diverse aziende, siaaNewYorkcheaLondra.Que-stosuoprimoromanzorichia-ma alla mente il bellissimofilm di Hichtcock La donnache visse due volte. «Non loavrei mai scritto», spiega l'au-trice, «se nel 1992 non avessidovuto sostenere un esame distoria contemporanea, che haacceso in me la passione per ilperiodo della prima guerramondiale. In un certo senso, ilpersonaggiodiJulianènatoal-lora, anche se ci sono volutimolti anni prima di riuscire adargli un volto e un nome. Èsuccesso nel luglio 2007, du-rante un incontro di giovaniscrittori. All'improvviso, lasua immagine si è materializ-zata nella mia mente: era co-me se potessi vederlo, Julian,coni suoicapellibiondie ladi-visadaufficiale,checammina-vaper le stradedellaNewYorkdei giorni nostri. Da quel mo-mento, non ho smesso un se-condo di scrivere e, dopo annidifaticheenotti insonni, final-mente ho concluso la stesuradel manoscritto. La strada pe-rò era ancora lunga: dovevotrovare un editore...»L'ha trovato e non solo in pa-

tria, la fortunataautrice, tantoche adesso il suo romanzo staraggiungendolelibrerieditut-to il mondo.Siamo in Francia, ad

Amiens, nel 1916. Intravedia-mo Kate, una donna in attesafuori dalla cattedrale, sotto lapioggia. Tra gli oranti rifulgela figura del capitano JulianAshford, l'uomo per cui ha sa-

crificato tutta se stessa e chenonrivedràmaipiù.Ilbelcapi-tano troverà la morte in trin-cea.Ma l'ostinata Katesi trovalì con il proposito di «riscrive-re il loro destino».New York, oggi. Incurante

del gelo, una donna è in attesadavanti alla porta di JulianLaurence: deve consegnarglidocumenti urgentissimi, seb-bene sia la vigilia di Natale. Laloroconoscenzaèavvenutadapochissimo tempo, eppurel'uomo si comporta come sel'aspettassedasempre,soprat-tutto amandola da sempre.Contraccambiare quell'amo-

re sarà un atto spontaneo. Chiavrebberesistito?Julianèil fa-scino fatto uomo, per classe,passione e, non ultimo motivodi charme, per favolosa ric-chezza.La vita si trasforma in un pa-

radiso. Ma, c'è sempre un mache fa ridestare dai sogni.Spunta un libro: la biografiadi Julian Ashford, un corposotomo corredato di foto e lette-rescrittedalcelebrepoeta-sol-dato durante la prima guerramondiale. Kate — sì, la donnaè proprio lei e non ha dubbiche lui sia proprio lui — pren-desemprepiùconsapevolezzache quel libro sta per segnareil loro destino.La soluzione del metafisico

mistero l'affidiamo alla curio-sità del lettore.•

Vittorio Zambaldo

Se un «impiccione di profes-sione» e per giunta non cre-dente,«enonpropriosimpate-tico nei confronti del settari-smoreligioso», comesidefini-sce,simette intestadiesplora-rel’universodeicattolici italia-ni,nenasceun’analisi impieto-sa che si può condividere o ri-fiutare, in parte o in blocco,machenonlascia indifferenti.MarcoMarzano,docentediso-ciologia a Bergamo, autore dimanuali, saggi e inchieste et-nografiche — dalla Lega nordai malati di tumore, fino allareligiosità popolare — è parti-to per un viaggio alla ricercadel cattolicesimo dimentica-to,delleparrocchieedeinuovimovimenti, per capire il futu-ro della Chiesa in Italia. Ne èuscito il saggio Quel che restadei cattolici. Inchiesta sullacrisi della Chiesa in Italia,(Feltrinelli, 256 pagine, 16 eu-ro).Giàlacopertinadiunbian-coospedaliero, con duevistosicerottisormontatiamo’dicro-ce, lascia intendere chi sia ilmalato tanto poco immagina-rio di cui Marzano ha volutoleggere le cartelle cliniche,dando a volte l’impressione diessereal capezzale diunmori-bondo più che seduto sul lettodiun convalescente.La prospettiva che l’autore

hadipropositovolutoprende-re in esame è quella dei fedeli,dei praticanti, del clero di ba-se, quella popolare delle par-rocchie e degli oratori, «lamassa sommersa e invisibiledel grande iceberg religiosoitaliano». L’autore si è messosulle tracce del cattolicesimoitalianotrascurandodipropo-sito quello conosciuto e vene-rato dai media — le adunate

oceaniche, le giornate a temasullafamigliaesull’etica, i rife-rimenti ufficiali gerarchici —indossando un buon paio discarpe e armandosi di taccui-no e registratore per frequen-tare parrocchie e gruppi. Neha ricavato tre parti distinte:la prima cerca di capire comestianodavvero le cose, se i datisull’affluenza religiosa sianocredibili; la secondaentra nel-leparrocchieecercaachepun-tostia lamaturazionedei laici,presi sul serio dal Concilio Va-ticano II e meno dalla gerar-chia e dai preti; la terza parteinfine studia i movimenti reli-giosi ed è in particolare un’in-chiesta sul Cammino neocate-cumenale, fattadadentro,par-tecipando ad alcune tappe dellungo percorso di iniziazioneper poi uscirne alla ricerca ditestimonianze di fuoriusciti.

CAMPOdistudioèstatoilNordOvest fraTorinoeMilanodovel’autore vive e lavora, pocoNordEstequalcosadiSud(Pu-glia in particolare), dove i mo-vimenti religiosi sono in gran-de ripresa.Il disincanto c’è fin dalle pri-

me pagine, nelle quali il con-fronto di diversi quadri stati-stici conferma che il numerodicattolici italiani frequentan-ti la chiesa tutte le domenichenon supera il 12-15 per centodi media; se si analizzasse perfasce d’età il quadro sarebbeancorapiùimpressionante,co-me emerso da una ricerca del-la diocesi di Venezia del 2004doveil95percentodeigiovanidella laguna non entrava inchiesa la domenica.In compenso l’80 per cento

dei neonati viene battezzato,però più nessuno, quando su-pera l’età della ragione, si con-fessa e il sacramento è preso,

da chi lo frequenta, più comeun quarto d’ora dallo psicolo-gochecomeunincontrosalvi-fico con Dio. «I ragazzi di ogginon ti dicono più “ho litigatoconmianonna”», raccontaunparroco, «ma piuttosto di ave-re la tendenza a essere nevra-stenici con il prossimo».«Il giorno più bello», quello

del matrimonio, viene prepa-rato da corsi barzelletta, dovetuttisembranopentitiecontri-tiperavere«ilpatentino»efa-re poi, sotto e sopra le lenzuo-la, il contrario di quello che laChiesa si illude di aver inse-gnato.Ancheil ritodei funera-li smaschera l’assurditàdiunacerimoniadifacciata,conchie-se mute non per il dolore, maper il non saper cosa dire, do-po aver delegato anche l’ulti-mo saluto agli specialisti delcommiato.Sequesti sono i fedeli, il clero

eleparrocchienesonolospec-chioe l’analisidiMarzanosca-va e punge alla ricerca i preticheclassificacomeordinari,ri-nunciatariecarismatici. I laicisarannolasalvezzanellaChie-sadel futuro?Da qui è partito lo studio sui

neocatecumenali «alla con-quista del cattolicesimo», uncammino di fedee di riscoper-tadellapropriainiziazionecri-stiana per gli aderenti, un in-gannoperchihalasciatoilmo-vimento «dove la gente si tra-veste da Cristo per coprire lepeggiori meschinità».La conclusione di Marzano?

«La Chiesa rischia di essereunasortadiconfederazionedisette», più attrezzate a lavora-re in un mondo secolarizzato,«utilissime truppe di comple-mento, risorse praticamenteinsostituibili nel caso di unafutura Chiesa senza preti ocon tanto clero immigrato».•

SAGGIO. IlsociologoMarcoMarzano fadiscutere con lasuaricerca

L’ICEBERGCATTOLICO

Illibro

Le coincidenzetra epochediverseconiugatedafantasie metafisiche

CULTURA&SPETTACOLITelefono 030.2294.220 Fax 030.2294.229 | E-mail: [email protected]

MaiIgrupporesistecome«portosicuro»

Lacopertinadellibro

ILLIBRO.Romanticismo con BeatrizWilliams

Pioveofafreddo?Èinagguatol’uomodeldestino

Il sepolcro è stato datatoal primo secolo d.C.Al momento della scopertaaveva un ricco corredo

LarealtàsommersadelleparrocchieedeimovimentiParla«unimpiccionesenzasimpatieperlesette»Altre«truppedicomplemento»perunaChiesaincrisi

BeatrizWilliams

Riccardo Bartoletti

Nel parco retrostante la salaDon Recaldini di Buffalora èstata inaugurata l'installazio-nepermanentedellatombaro-mana rinvenuta nel 1989 du-rantei lavoriperlarealizzazio-ne della bretella di collega-mentodellastradastataleGoi-tese236 in direzione del casel-lo Brescia Est nella zona sud

est di Castenedolo.

LA SEPOLTURA, del tipo a inci-nerazione,è costituitada mat-toni rettangolari in terracottaposti di piatto e al momentodel rinvenimento presentavaun ricco corredo costituito dauna lucerna, alcuni balsamarie monete fra cui due assi diClaudio che inducono a data-re il sepolcro al I secolo d. C.,come spiega l'archeologa Raf-faella Massi, responsabile delprogetto e membro del Grup-po archeologico monteclaren-se (Gam), guidato da PaoloChiarini.Questa operazione, ha spie-

gatoGiambattistaGroli, sinda-co di Castenedolo, darà nuoviimpulsi agli studi sulle testi-monianze di età romana inquestazonadovenell'arcodell'ultimo ventennio sono staterinvenute necropoli non ante-riori al periodo altomedievaleo tardoantico.D'altraparteilprogettoèl'en-

comiabile risultato dovuto aduno sponsor privato, Giovan-ni Molinari, supportato dallaprofessionalità di associazio-ni radicate e competenti sulterritorio e dall'attenzione de-gli enti locali, nel caso specifi-co l'amministrazione castene-dolese, che, tramite l'ufficio

tecnico, ha richiesto e ottenu-to la necessaria autorizzazio-ne per la nuova collocazionedella tomba da parte della so-printendenza archeologica,cheha ugualmente indicato leoperazionidacompiereal finedel riassemblaggio del bene edellasuaesposizionealpubbli-co.

ANCHEi rappresentantidel co-mune di Brescia, Ennio Gar-zetti (presidente della Circo-scrizione Est) ed Elena Bono-metti, intervenuta in rappre-sentanza dell'assessore An-drea Arcai, hanno pienamen-te sottolineato la validità del

progettoe lasintoniamessa inatto fra pubblico e privato.A cornice dell'evento, l'asso-

ciazione culturale Carmagno-la di Castenedolo, impegnatacostantemente dal 2008 nellapromozione culturale-artisti-ca locale ha realizzato alcunipannelli che illustrano la cro-nologia e l'ubicazione dellescoperte archeologiche inquel territorio oltre al ricco einedito corredo scoperto nellasepoltura.

LA VISITA alla tomba romana,occasione per ammirare an-chelasalaDonRecaldiniorigi-narioedificioreligiosocinque-centesco, è sempre possibileprevia prenotazione alla bi-blioteca comunale «RenzoFrusca» di Castenedolo(0302731613).• LatombaritrovataaCastenedolo

Centro Massaggi Cinciuncian

Via Eritrea, 34 - Brescia

Tel. 377 9429318 - Tel. 366 4053300

Tel. 334 2495232 - Tel. 333 4865850

Orario: 10.00-24.00IO13084

BRESCIAOGGILunedì 17 Settembre 201256