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0 LE CAMPANE DI NOVAZZANO Stendardo dei Santi patroni di Novazzano Quirico e Giulitta Bollettino Parrocchiale Primavera/Estate 2010

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LE CAMPANE DI NOVAZZANO

Stendardo dei Santi patroni di Novazzano Quirico e Giulitta

Bollettino Parrocchiale Primavera/Estate 2010

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La Parrocchia di Novazzano

Parroco: don Antonio Merlin, via alle Scuole 4, 6883 Novazzano

Tel. e Fax 091/683.50.61 - Natel 079/797.72.90 E-mail: [email protected]

Residente: don Luigi Cansani, via Marcetto 2, 6883 Novazzano

Consiglio Parrocchiale:

Presidente Merlin don Antonio

Membri Salvini Maria Concezione - nominata dal lodevole Municipio

Bortolotto Cristina

Flisi Elisabeta

Meroni Giancarlo

Piffaretti Giuseppe

Riva Andrea

Consulente:

Spinelli Franco

Catechisti parrocchiali:

Merlin Don Antonio

Bernasconi Milene

Perucchi Angela

Responsabile chierichetti:

Riva Andrea

Responsabili dell'Oratorio San Quirico:

Salvini Maria Concezione (settore adulti)

Bortolotto Cristina e Riva Andrea (settore giovani)

Responsabile del decoro della chiesa parrocchiale e delle chiese padronali:

Gerosa Rita

Corale Santa Cecilia:

Presidente Ruzzu Rita

Contatti:

Bollettino [email protected]

Oratorio San Quirico [email protected]

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Carissimi parrocchiani, giunge al termine, ormai, il tempo pasquale: la risurrezione di Cristo ci ha fortemente invitati a risorgere con Lui a vita nuova. Gesù, infatti, risorgendo assume una nuova vita, una vita glorificata. Non c’è più in Lui il legame con la terra, con la materia, il Lui c’è solo lo spirito; anche il suo corpo si è spiritualizzato. Questo è significativo per noi credenti in Cristo. Significa che, pur essendo ancora legati alla vita terrena, alla materia, dobbiamo tendere ogni giorno verso la spiritualizzazione della nostra vita. Certo, fin che viviamo quaggiù dobbiamo impegnarci nel dare alla nostra vita fisica tutto ciò che le spetta per liberarla dalle malattie, dalle sofferenze e da ogni degrado. Non dobbiamo, tuttavia, ridurre tutto alla materialità della vita, dimenticando l’anima, impoverendola della sua dignità. È l’anima che conta per il cristiano, perché essa ci è stata data da Dio per prepararla alla vita eterna. Il fine che l’anima deve raggiungere è Dio stesso e all’anima si accompagna anche il nostro corpo glorificato. Spero e credo, cari Parrocchiani, che questi pensieri vi abbiano fatto buona compagnia durante il tempo sacro di Pasqua e che tutti abbiate sentito il bisogno di riconciliarvi con Dio per vivere nella luce della grazia. In quest’ultimo scorcio del tempo pasquale vivremo un’ultima e importante festa solenne, la Pentecoste. A Pentecoste è nata la Chiesa dalla forza prorompente del Divino Spirito. Essa, malgrado le nostre povertà di spirito e i nostri ritardi nel corrispondere ai doni di Dio, arriverà fino alla fine del tempo, quando sorgeranno cieli nuovi e terra nuova e il Sole di giustizia illuminerà ogni spirito nella gioia vera e nella pace. Subito dopo la Pentecoste la nostra Comunità parrocchiale gioirà nel vedere alcuni nostri giovani ricevere il dono dello Spirito mediante il sacramento della Cresima. E’ per tutti un avvenimento che arricchisce la Parrocchia: nuovi figli di Dio, corroborati dall’azione del Divino Spirito, decidono di percorrere la stessa strada di Cristo, testimoniando con la vita santa la risurrezione del Signore. Certo, è per questo che si riceve la Cresima. Tutti noi, in prima linea i Genitori dei Cresimati, dobbiamo aiutare i cari Cresimati a raggiungere la pienezza dell’amore verso Dio e verso il prossimo. Qualche domenica fa abbiamo accompagnato all’altare, per ricevere per la prima volta il Corpo di Cristo, la candida schiera dei nostri giovanissimi. Il loro sorriso, la loro gioia, il loro candore hanno dato una ventata di novità alla nostra Parrocchia. Quanti buoni propositi sono sbocciati dal loro cuore in quel giorno di festa!

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Auguriamo che il tempo non cancelli dal cuore dei nostri piccoli la voglia di amare il Signore.

Il 19 e 20 Giugno vogliamo tutti insieme onorare i nostri Patroni Quirico e Giulitta. I nostri Avi hanno scelto questi due martiri di Tarso come protettori della nostra Parrocchia, della nostra Gente. Non possiamo dimenticarli, dobbiamo anzi pregarli insistentemente perché ci proteggano. Si tratta di una madre che, col suo figlioletto, ha sacrificato la vita pur di non

cedere alle lusinghe del paganesimo. Anche noi, in questo tempo di fede sempre più flebile, abbiamo bisogno dell’aiuto dei santi per rafforzare la nostra fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa. Concludo con l’augurio di pace e di bene: la benedizione del Signore, che ricevete mediante il ministero sacerdotale del vostro Parroco, entri nelle vostre famiglie e faccia fiorire la concordia, la gioia, la prosperità, la salute e la pace.

Il vostro prevosto don Antonio

Sante Messe Orario festivo Sabato e vigilie ore 17.30 Domeniche e feste ore 08.00 ore 10.00

Orario feriale* Da lunedì a venerdì ore 08.30

* L’orario feriale può subire dei cambiamenti in coincidenza con funerali o altre celebrazioni particolari

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Calendario liturgico

Domencia 30 maggio 2010 ore 10.00: solenne celebrazione presieduta da mons. Carlo Quadri, Cancelliere della Diocesi, che impartirà la Cresima a:

Aostalli Mara Brusati Gemma Calia Davide Cardinale Kevin Cereghetti Marica Cereghetti Nadia Cereghetti Samuel e Fenaroli Christian Ferdani Viola França Natasha Hunke Yannic Monticelli Mattia Orlando Gabriele Ostinelli Lorena Ottavi Elena Pagani Michele Vassalli Patrik Vitali Andrea Walter Alessio Zanini Daria

Giovedì 3 giugno 2010 – Solennità del Corpus Domini ore 08.00: santa Messa festiva ore 09.30: solenne celebrazione seguita dalla processione con il Santissimo Sacramento per le vie del Paese

Domenica 6 giugno 2010 ore 08.00: santa Messa festiva in chiesa parrocchiale ore 10.00: santa Messa a Castel di Sotto in onore della Santissima Trinità

Sabato 19 giugno 2010 – Festa patronale dei Ss. Mm. Quirico e Giulitta ore 17.30: santa Messa all’aperto sul campo da gioco dell’oratorio

Domenica 20 giugno 2010 – Festa patronale dei Ss. Mm. Quirico e Giulitta ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne celebrazione in Chiesa parrocchiale in onore dei nostri patroni Quirico e Giulitta con la partecipazione dalla corale Santa Cecilia;

Martedì 29 giugno 2010 – Solennità dei Santi Pietro e Paolo ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne celebrazione

Domenica 15 agosto 2010 – Assunzione della Beata Vergine Maria ore 08.00: santa Messa festiva ore 10.00: solenne celebrazione

Tombole a favore delle opere parrocchiali

5 giugno (ore 20.00 nel salone dell’Oratorio); 3 ottobre, 14 novembre e 5 dicembre (ore 14.30 nel salone dell’Oratorio).

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SANTA MESSA DI PRIMA COMUNIONE Domenica 2 maggio hanno ricevuto per la prima volta Gesù: Cereghetti Gaia, Cereghetti Renato, Coppa Chiara, Cristinelli Jessica, De Luca Dario, Dei Cas Samuele, Fazio Samuel, Gallello Simone, Maetzler Jordi, Maggio Mariangela, Pappalardo Elisa, Pavan Gea, Peverelli Giacomo, Plozner Davide, Proto Alessandro, Salvatore Matteo.

La preparazione alla Prima Comunione è sempre una bellissima, toccante ed indimenticabile esperienza. Viene vissuta dai ragazzi con grande entusiasmo, gioia, curiosità e vivacità. I nostri incontri sono stati caratterizzati da molto interesse e semplicità. Infinite sono state le domande, i perché e i dubbi espressi dai bambini che hanno permesso di conoscere meglio Gesù tanto da considerarlo un amico che non li abbandonerà mai. È uno scoprire l’amore, il perdono, la condivisione ed il bene che Gesù ci dona.

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Il cammino che abbiamo percorso assieme ha permesso di conoscerci meglio e di vivere ogni incontro con impegno anche quando la stanchezza, l’esuberanza, i vari allenamenti sportivi, avrebbero potuto avere il sopravvento. Poi il giorno più importante: la Prima Comunione! Il cielo era grigio domenica 2 maggio, ma un grande sole brillava sull’altare a riscaldare l’animo di ogni comunicando e di ogni presente. Con la loro immensa gioia i ragazzi hanno reso questa santa messa suggestiva, hanno coinvolto la comunità con le loro preghiere, il loro canto e il loro abbraccio ai genitori. Ma senza ombra di dubbio il momento più bello per ognuno di loro è stata la COMUNIONE. Dalle loro bocche sono sgorgate queste frasi: “ Come sono emozionata, finalmente anch’io ricevo Gesù.”

“ Ricevere Gesù nel mio cuore mi riempie di grande gioia.”

” Finalmente ora Gesù mi è più vicino”

“ Gesù è un bellissimo regalo che verrà ad abitare nel mio cuore”. Bravi ragazzi! Il mio augurio è che la luce apparsa nei vostri occhi al momento di ricevere per la prima volta l’Eucarestia possa sempre illuminare ogni vostro incontro con Gesù. Da qui parte la vostra avventura cristiana. Ai genitori, che hanno accompagnato in questo cammino i propri figli con pazienza e amore, l’auspicio che questo momento di condivisione cristiana possa ripetersi sempre. Il primo incontro con Gesù è un momento molto importante, che non deve rimanere isolato, ma rinnovarsi di domenica in domenica con la partecipazione alla Santa Messa. Milene Bernasconi

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Incontri quaresimali di Cristina Bortolotto

Sabato 13 marzo la Parrocchia di Novazzano ha vissuto una giornata di incontro e riflessione sulla campagna ecumenica promossa dal Sacrificio Quaresimale. Aderendo all’iniziativa “160'000 rose per il diritto al cibo” i giovani dell’Oratorio San Quirico accompagnati dai loro animatori hanno venduto nel corso del pomeriggio per le vie del paese 200 rose, il cui

ricavato è stato interamente devoluto a favore di progetti promossi da Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti. In serata i parrocchiani si sono riuniti nel salone dell’oratorio per consumare una frugale cena povera. Più di settanta persone sono intervenute per condividere insieme un piatto di minestra accompagnata da una torta salata di verdure ed una torta di pane. Questo importante appuntamento quaresimale si è concluso simpaticamente con diversi giri di tombola. Le diverse iniziative hanno permesso di raccogliere oltre 2'250 franchi in una sola giornata! Una ringraziamento particolare a tutti per la particolare generosità dimostrata a favore delle persone più bisognose.

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In cammino con il nostro Vescovo di Andrea Riva Sabato 27 marzo, alla vigilia della Domenica delle Palme, oltre venti giovani parrocchiani guidati da don Antonio hanno risposto con gioia all’invito del nostro vescovo a partecipare al Cammino della Speranza insieme a coetanei provenienti da ogni angolo della nostra diocesi. L’incontro ha avuto inizio nell’Aula magna dell’Università della Svizzera Italiana dove i numerosi giovani presenti hanno incontrato ed ascoltato un grande testimone di fede: don Pino Pellegrino, un prete che nonostante l’età avanzata, è riuscito ad animare la serata con grande simpatia e spontaneità attraverso l’ausilio di alcune vignette disegnate sul momento da una giovane artista che lo accompagnava. In seguito si è svolto il cammino “aux flambeaux” tra le vie del centro di Lugano fino a raggiungere con canti e preghiere la chiesa del Sacro Cuore dove don Mino ha rivolto ai ragazzi un breve pensiero ed impartito la sua benedizione.

Ad Assisi sulle orme di San Francesco di Mario Cavadini All’inizio di aprile la Parrocchia di Novazzano ha organizzato un pellegrinaggio ad Assisi sulle orme di San Francesco. Riportiamo alcune impressioni di un

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partecipante. “Fin dall’inizio si avverte un’aura di simpatia, di gioia e serenità nel gruppo che inizia senza indugi il proprio cammino visitando Perugia, scoprendo il fascino di questa cittadina appollaiata su una collina circondata da mura, cipressi e campanili, dove si fondono cultura, arte e tradizioni e dalla quale si scorge in lontananza la nostra meta principale: Assisi, annidata sulle pendici del monte Subasio e dominante la piana di Spoleto”. “… il gruppo raggiunge il vasto piazzale porticato che unisce il centro storico di Assisi con la Basilica stessa progettata intorno al 1230 dal monaco Elia da Cortona uno dei primi discepoli del Santo e Vicario generale dell’ordine dei francescani”. “… appare subito all’interno quella semplicità, si potrebbe dire francescana, nobilitata da dipinti e affreschi di Simone Martini, Cimabue, Giotto e del Lorenzetti”.

“La partecipazione dei ragazzi che partecipano al pellegrinaggio è intensa . Il trasporto con il quale osservano e meditano sui prodigi e le opere dei Santo e dei suoi discepoli è commovente”. Sono seguite le visite alle chiese di S. Pietro, al Duomo, alla Rocca, a San Damiano, alla Porziuncola… “Ma i ragazzi non hanno trascorso queste quattro meravigliose giornate solo visitando chiese e monumenti. Le epiche partite serali di calcio contro i marcantoni belgi sul sagrato di S. Maria degli Angeli e i concertini di flauto di Nicola e Mario vi hanno pure trovato spazio. Il ritorno non poteva escludere la tappa al Santuario della Verna in quel di Chiusi dove il Santo con alcuni suoi discepoli si ritirava in preghiera ricevendo nel 1224 le stimmate. Un bellissimo viaggio, un’esperienza indimenticabile”.

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Quarto torneo parrocchiale di calcio e unihockey di Mario Cavadini

Come da qualche anno a questa parte il gruppo giovani oratoriani ha organizzato il tradizionale torneo parrocchiale di calcio e unihockey comprendente la fase eliminatoria domenica 18 e la fase finale domenica 25 aprile. Coronate dal bel tempo le due giornate hanno coinvolto quasi 50 giovani di tutte le età. Clamorosa la vittoria dei Verdi nella finalissima ai calci di rigore dopo essersi classificata ultima nelle eliminatorie con una sola vittoria e ben cinque sconfitte! Grande l’entusiasmo dei giovani e dei non pochi genitori accorsi a bordo campo. Premiazione con le mitiche “figu” e festeggiamenti, come nella buona tradizione, hanno concluso il pomeriggio sportivo.

Pomeriggio in fattoria per i giovani oratoriani di Andrea Riva

La visita alla fattoria della famiglia Ostinelli organizzata dalla pastorale giovanile di Novazzano ha suscitato grande curiosità ed entusiasmo. I ragazzi che vi hanno partecipato hanno avuto la possibilità di conoscere ed apprezzare questa importante realtà agricola del paese. Dopo aver visionato i numerosi animali presenti e l’organizzazione della fattoria con le relative macchine agricole, i ragazzi

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hanno osservato ed appreso il metodo di mungitura delle mucche. Una prelibata merenda con latte appena munto ha poi coronato l’incontro deliziando i palati dei presenti. Quest’uscita rientra in un programma a lungo termine che prevede, tra i vari scopi dell’Oratorio San Quirico, anche quello di far conoscere meglio ai ragazzi il paese in cui crescono e vivono. Un ringraziamento infine alla famiglia Ostinelli per la generosità e l’ospitalità davvero fuori dal comune.

Benedetta la cappella della Madonna di Lourdes di Andrea Riva Novazzano ha da poche settimane una nuova, splendida cappella dedicata alla Madonna di Lourdes. Posta sulla sponda sinistra del torrente Roncaglia è stata fortemente voluta, come recita un’epigrafe posta ai piedi della cappella, da Antonio e Francesco Canova nella ricorrenza del loro 75mo anno di vita “ad onore della Beata Vergine Maria e in memoria di tutti i defunti della famiglia Canova che abitarono al Mulino del Re”. Lunedì 10 maggio Don Antonio ha benedetto con gioia questo nuovo, suggestivo luogo di culto per il popolo novazzanese.

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Mi trovo in chiesa per un momento di riflessione e preghiera. Nel frattempo entrano due persone con l’evidente desiderio di ammirare la struttura e le opere d’arte in essa contenute. Probabilmente hanno capito che io sono il prete della parrocchia. Mi si avvicinano e in un italiano molto stentato mi chiedono spiegazione della pala d’altare che campeggia nel fondo dell’abside. Si dicono meravigliati che in una chiesa cattolica si presenti davanti a tutti una scena così cruda: un bambino steso a terra in una pozza di sangue e una donna biancovestita bastonata da alcuni uomini assatanati, mentre un funzionario dell’impero romano guarda il tutto con assoluta indifferenza.

Io cerco di mettere sulla lingua le parole più semplici per spiegare il significato della preziosa tela. La scena, incomincio, rappresenta il martirio dei patroni di questa parrocchia di Novazzano. Ma torniamo al tempo nel quale avvenne questo martirio. Siamo a Tarso in Cilicia, nell’attuale Turchia. Tarso, lo ricordiamo per inciso, è la città natale di san Paolo, l’apostolo delle genti. Siamo al tempo dell’imperatore romano Diocleziano, conosciuto nella storia come persecutore dei cristiani. La giovane matrona Giulitta, madre del piccolo Quirico, si era convertita al cristianesimo e come cristiana venne denunciata all’autorità romana di Tarso.

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Trascinata davanti al procuratore romano Alessandro, dichiarò d’essere cristiana, affermando che per nessuna ragione avrebbe abbandonato la sua fede in Cristo. Dovette dapprima subire una specie di lavaggio del cervello per indurla a lasciare il cristianesimo: promesse molto allettanti di beni materiali, di carriera e quant’altro. Tutto inutile. Allora gli aguzzini ricorsero alle percosse con bastoni. Il piccolo Quirico, di appena tre anni, vedendo la mamma bastonata reagì piangendo disperatamente: il piccolo non aveva altri mezzi per difendere la sua mamma. Il pianto insistente di Quirico, anziché commuovere, inasprì l’ira del procuratore Alessandro, che, preso il bambino, lo scaraventò giù dalle scale o lo uccise all’istante. La morte del figlio raddoppiò la resistenza della madre nella sua fede contro le insidie dei persecutori. Così anch’ essa morì con la decapitazione. Il piccolo Quirico e sua madre Giulitta impreziosirono il martirologio con il loro nome scritto col sangue. Tertulliano, grande pensatore dei primi secoli del cristianesimo, scrisse che “il sangue dei martiri era seme di nuovi cristiani”. Infatti le migliaia di martiri fecero fiorire nella Chiesa migliaia e migliaia di nuovi credenti in Cristo. Concludendo, vogliamo porci una domanda. Perché i nostri Avi hanno scelto Quirico e Giulitta come patroni della nostra comunità parrocchiale? Alla domanda le risposte potrebbero essere molte. Per esempio, si potrebbe dire che all’epoca in cui sorse la comunità cristiana di Novazzano i santi Martiri erano particolarmente venerati nella chiesa. Io credo che i nostri Avi, scegliendo come patroni i martiri Quirico e Giulitta, volessero esprime questa convinzione: da quando il divin Maestro, Cristo Signore, morì sulla croce e fino alla fine dei tempi la Chiesa, in diversi modi, sarà sempre perseguitata. Alla persecuzione della nostra fede deve seguire la nostra fedeltà a Cristo, senza paure, senza tentennamenti, come fecero Giulitta e Quirico. Perciò la scelta dei Patroni contiene in sé un augurio: che tutte le generazioni cristiane, susseguitesi nella parrocchia di Novazzano, abbiano la stessa fede e lo stesso ardire di Giulitta e di Quirico nel professare la propria fede. Don Antonio Merlin

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In questo intenso e laborioso anno, l’oratorio ha saputo raccogliere i frutti generosi della mirabile opera che esso compie con audacia e perseveranza sempre nuove; supportata dalla benevolenza e dalla disponibilità di molti, meritanti il titolo di costruttori di pace. Sono molte, infatti, le attività richiedenti l’aiuto unanime di giovani e adulti operosi, offerenti le loro energie per l’allegrezza dei fanciulli. In ciascuno rimane il ricordo gioioso delle ore festose trascorse, dei giochi compiuti, degli insegnamenti acquisiti, dei sorrisi ricevuti e donati. Questa rigogliosa opera parrocchiale è divenuta portatrice fra i giovani di fede e speranza, entrambe accolte e tradotte in azioni concrete; dalle quali nascono l’esperienza della carità fraterna, la gioia della condivisione e la forza del perdono. L’azione oratoriana racchiude in se una grande opera sociale che arricchisce ogni individuo, segnando la sua formazione cristiana, alimentando la sua crescita spirituale e umana. Questo luogo di comunione accoglie chiunque bussi alla sua porta, in un ambiente semplice, dove ognuno impara ad amare e a vivere per il gruppo, a contribuire con la propria ricchezza umana e a mettere a frutto i propri talenti. Così il nostro Oratorio adempie con sempre vivo entusiasmo alla vocazione che lo eresse a tempio di misericordia, dove l’amore di Cristo ed i suoi insegnamenti sono sempre attuali. Luca Cereghetti

ORATORIO SAN QUIRICO – IL CALENDARIO

SABATO 29 MAGGIO: scambio delle mitiche “figu” all’oratorio;

SABATO 5 GIUGNO: scopriamo la via Crucis di Novazzano

SABATO 12 GIUGNO: uscita con pic-nic al Roncaglia

(Iscriversi tramite SMS al numero 076 503 64 38)

Dalle 17.00 in avanti, banco del dolce a favore delle attività dell’oratorio, chi

volesse sostenerci con una torta può consegnarcela durante il sabato pomeriggio.

SABATO 19 GIUGNO: Festa di chiusura (vedi programma in fondo);

A partire da giugno saranno proiettate all’oratorio alcune partite dei mondiali di

calcio, il calendario delle partite proiettate sarà disponibile entro breve.

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L’OSTENSIONE DELLA SACRA SINDONE Questo spazio di approfondimento del bollettino parrocchiale lo dedichiamo ad un grande evento che ha contraddistinto in modo particolare il periodo pasquale appena concluso: l’ostensione della sacra Sindone a Torino. Quest’immagine, misteriosa per la scienza, sfida per l’intelligenza come l’ha definita Giovanni Paolo II, è per i credenti un grande segno della Passione di Cristo. Per noi oggi la Sindone è richiamo forte a contemplare, nell’immagine, il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome: per questo il motto dell’ostensione è stato: «Passio Christi passio hominis». Questo è il cuore del messaggio della Sindone.

Riportiamo di seguito il testo integrale della meditazione del Santo Padre Benedetto XVI, in occasione della venerazione della santa Sindone nell’ambito della visita pastorale a Torino di domenica 2 maggio 2010.

Cari amici,

questo è per me un momento molto atteso. In diverse altre occasioni mi sono trovato davanti alla sacra Sindone, ma questa volta vivo questo pellegrinaggio e questa sosta con particolare intensità: forse perché il passare degli anni mi rende ancora più sensibile al messaggio di questa straordinaria Icona; forse, e direi soprattutto, perché sono qui come Successore di Pietro, e porto nel mio cuore tutta la Chiesa, anzi, tutta l’umanità. Ringrazio Dio per il dono di questo pellegrinaggio, e anche per l’opportunità di condividere con voi una breve meditazione, che mi è stata suggerita dal sottotitolo di questa solenne Ostensione: “Il mistero del Sabato Santo”.

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Si può dire che la Sindone sia l’Icona di questo mistero, l’Icona del Sabato Santo. Infatti essa è un telo sepolcrale, che ha avvolto la salma di un uomo crocifisso in tutto corrispondente a quanto i Vangeli ci dicono di Gesù, il quale, crocifisso verso mezzogiorno, spirò verso le tre del pomeriggio. Venuta la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato solenne di Pasqua, Giuseppe d’Arimatea, un ricco e autorevole membro del Sinedrio, chiese coraggiosamente a Ponzio Pilato di poter seppellire Gesù nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia a poca distanza dal Golgota. Ottenuto il permesso, comprò un lenzuolo e, deposto il corpo di Gesù dalla croce, lo avvolse con quel lenzuolo e lo mise in quella tomba (cfr Mc 15,42-46). Così riferisce il Vangelo di san Marco, e con lui concordano gli altri Evangelisti. Da quel momento, Gesù rimase nel sepolcro fino all’alba del giorno dopo il sabato, e la Sindone di Torino ci offre l’immagine di com’era il suo corpo disteso nella tomba durante quel tempo, che fu breve cronologicamente (circa un giorno e mezzo), ma fu immenso, infinito nel suo valore e nel suo significato.

Il Sabato Santo è il giorno del nascondimento di Dio, come si legge in un’antica Omelia: “Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme … Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi” (Omelia sul Sabato Santo, PG 43, 439). Nel Credo, noi professiamo che Gesù Cristo “fu crocifisso sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto, discese agli inferi, e il terzo giorno risuscitò da morte”.

Cari fratelli e sorelle, nel nostro tempo, specialmente dopo aver attraversato il secolo scorso, l’umanità è diventata particolarmente sensibile al mistero del Sabato Santo. Il nascondimento di Dio fa parte della spiritualità dell’uomo contemporaneo, in maniera esistenziale, quasi inconscia, come un vuoto nel cuore che è andato allargandosi sempre di più. Sul finire dell’Ottocento, Nietzsche scriveva: “Dio è morto! E noi l’abbiamo ucciso!”. Questa celebre espressione, a ben vedere, è presa quasi alla lettera dalla tradizione cristiana, spesso la ripetiamo nella Via Crucis, forse senza renderci pienamente conto di ciò che diciamo. Dopo le due guerre mondiali, i

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lager e i gulag, Hiroshima e Nagasaki, la nostra epoca è diventata in misura sempre maggiore un Sabato Santo: l’oscurità di questo giorno interpella tutti coloro che si interrogano sulla vita, in modo particolare interpella noi credenti. Anche noi abbiamo a che fare con questa oscurità.

E tuttavia la morte del Figlio di Dio, di Gesù di Nazaret ha un aspetto opposto, totalmente positivo, fonte di consolazione e di speranza. E questo mi fa pensare al fatto che la sacra Sindone si comporta come un documento “fotografico”, dotato di un “positivo” e di un “negativo”. E in effetti è proprio così: il mistero più oscuro della fede è nello stesso tempo il segno più luminoso di una speranza che non ha confini. Il Sabato Santo è la “terra di nessuno” tra la morte e la risurrezione, ma in questa “terra di nessuno” è entrato Uno, l’Unico, che l’ha attraversata con i segni della sua Passione per l’uomo: “Passio Christi. Passio hominis”. E la Sindone ci parla esattamente di quel momento, sta a testimoniare precisamente quell’intervallo unico e irripetibile nella storia dell’umanità e

dell’universo, in cui Dio, in Gesù Cristo, ha condiviso non solo il nostro morire, ma anche il nostro rimanere nella morte. La solidarietà più radicale.

In quel “tempo-oltre-il-tempo” Gesù Cristo è “disceso agli inferi”. Che cosa significa questa espressione? Vuole dire che Dio, fattosi uomo, è arrivato fino al punto di entrare nella solitudine estrema e assoluta dell’uomo, dove non arriva alcun raggio d’amore, dove regna l’abbandono totale senza alcuna parola di conforto: “gli inferi”. Gesù Cristo, rimanendo nella morte, ha oltrepassato la porta di questa solitudine ultima per guidare anche noi ad oltrepassarla con Lui. Tutti abbiamo sentito qualche volta una sensazione spaventosa di abbandono, e ciò che della morte ci fa più paura è proprio questo, come da bambini abbiamo paura di stare da soli nel buio e solo la presenza di una persona che ci ama ci può rassicurare. Ecco, proprio questo è accaduto nel Sabato Santo: nel regno della morte è risuonata la voce di Dio. E’ successo l’impensabile: che cioè l’Amore è penetrato “negli inferi”: anche nel buio estremo della solitudine umana più assoluta noi possiamo ascoltare una voce che ci chiama e trovare una mano che ci prende e ci conduce fuori. L’essere umano vive per il fatto che è amato e può amare; e se anche nello spazio della morte è

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penetrato l’amore, allora anche là è arrivata la vita. Nell’ora dell’estrema solitudine non saremo mai soli: “Passio Christi. Passio hominis”.

Questo è il mistero del Sabato Santo! Proprio di là, dal buio della morte del Figlio di Dio, è spuntata la luce di una speranza nuova: la luce della Risurrezione. Ed ecco, mi sembra che guardando questo sacro Telo con gli occhi della fede si percepisca qualcosa di questa luce. In effetti, la Sindone è stata immersa in quel buio profondo, ma è al tempo stesso luminosa; e io penso che se migliaia e migliaia di persone vengono a venerarla – senza contare quanti la contemplano mediante le immagini – è perché in essa non vedono solo il buio, ma anche la luce; non tanto la sconfitta della vita e dell’amore, ma piuttosto la vittoria, la vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio; vedono sì la morte di Gesù, ma intravedono la sua Risurrezione; in seno alla morte pulsa ora la vita, in quanto vi inabita l’amore.

Questo è il potere della Sindone: dal volto di questo “Uomo dei dolori”, che porta su di sé la passione dell’uomo di ogni tempo e di ogni luogo, anche le nostre passioni, le nostre sofferenze, le nostre difficoltà, i nostri peccati - “Passio Christi. Passio

hominis” -, da questo volto promana una solenne maestà, una signoria paradossale. Questo volto, queste mani e questi piedi, questo costato, tutto questo corpo parla, è esso stesso una parola che possiamo ascoltare nel silenzio. Come parla la Sindone? Parla con il sangue, e il sangue è la vita! La Sindone è un’Icona scritta col sangue; sangue di un uomo flagellato, coronato di spine, crocifisso e ferito al costato

destro. L’immagine impressa sulla Sindone è quella di un morto, ma il sangue parla della sua vita. Ogni traccia di sangue parla di amore e di vita. Specialmente quella macchia abbondante vicina al costato, fatta di sangue ed acqua usciti copiosamente da una grande ferita procurata da un colpo di lancia romana, quel sangue e quell’acqua parlano di vita. E’ come una sorgente che mormora nel silenzio, e noi possiamo sentirla, possiamo ascoltarla, nel silenzio del Sabato Santo.

Cari amici, lodiamo sempre il Signore per il suo amore fedele e misericordioso. Partendo da questo luogo santo, portiamo negli occhi l’immagine della Sindone, portiamo nel cuore questa parola d’amore, e lodiamo Dio con una vita piena di fede, di speranza e di carità. Grazie.

Papa Benedetto XVI

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PREGHIERA DAVANTI ALLA SANTA SINDONE

Signore Gesù, mentre in silenziosa preghiera contemplo la santa Sindone il mio cuore si riempie di commozione perché vedo in quel misterioso

sacro lino tutti i segni dell’atroce sofferenza da Te vissuta nella tua Passione, così come è narrata dai Vangeli.

Il dramma del tuo dolore è reso evidente dal sangue che vedo sul tuo

corpo per la corona di spine e i colpi di flagello, per i chiodi nelle mani e nei piedi e per il cuore trafitto dalla lancia del soldato.

Quando, insieme con la Vergine Maria, tua e nostra Madre, adoro Te,

Gesù sofferente ed immolato, comprendo con maggior chiarezza che Tu hai preso su di Te i dolori e le croci di tutta l’umanità.

Ogni mia sofferenza, la “passio hominis”, unita alla tua sofferenza, la

“passio Christi”, riceve in dono un valore redentivo per cui mi sento da Te sostenuto, consolato e perdonato.

So che non c’è consolazione senza conversione, per cui, mentre col tuo

aiuto porto con fiducia le mie croci, ti prometto di iniziare una vita nuova allontanandomi dal peccato, così da poter sperimentare che “dalle tue

piaghe sono stato guarito”.

Amen

Severino Card. Poletto Arcivescovo di Torino

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BATTESIMI

sono rinati nell’acqua e nello Spirito Mobilio Gaia figlia di Nicola e di Rosalba, nata il 23 Settembre 2009 e battezzata il 24 Aprile 2010 Bianchi Melissa figlia di Andrea e di Lara, nata il 20 Settembre 2009 e battezzata il 1 Maggio 2010 Eymann Sascha figlio di Patrik e di Patrizia, nato il 18 Giugno 2002 e battezzato l’8 Maggio 2010

MATRIMONI

hanno consacrato il loro amore davanti a Dio con il sacramento del Matrimonio Trapletti Marco e Perrone Barbara nella chiesa di Sant’Antonio in Balerna il 10 Aprile 2010

DEFUNTI

Sono rientrati nella gioia del Padre Bianchi Romualdo, di anni 86, scomparso il 6 Marzo 2010 Croci Rosa Costantina, di anni 88, scomparsa il 9 Marzo 2010 Spinelli Anita Giuseppina, di anni 102, scomparsa il 24 Marzo 2010 Ferrari Ermo Giacomo, di anni 76, scomparso il 26 Marzo 2010

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Attività 2009

Nel corso del 2009 il Consiglio Parrocchiale si è riunito regolarmente e sono state prese diverse decisioni.

Ha proseguito nel 2009 nel dar forma al progetto di restauro delle pitture dell’Ultima Cena e degli altri affreschi della Cappella della Santissima Trinità. Si sono portati a termine in primo luogo tutti i lavori di ristrutturazione e restauro delle murature venute alla luce durante l’abbattimento delle strutture adiacenti al Campanile. Tali lavori hanno comportato una spesa totale di oltre CHF 240'000 interamente pagata.

Solo nelle ultime settimane si è potuto organizzare con le competenti autorità cantonali, l’architetto progettista Tita Carloni ed i rappresentanti del Consiglio Parrocchiale una riunione definitiva per stabilire i tempi e le modalità per portare a termine il restauro completo della Cappella.

Non posso qui chiaramente dimenticare tutte le attività svolte per l’ordinaria gestione della nostra parrocchia e qui vorrei ricordare:

l’organizzazione della Prima Comunione e della Cresima;

la festa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta;

la festa della Madonna del Rosario;

l’organizzazione della gita parrocchiale a Sotto il Monte e Bergamo.

Un particolare ringraziamento va a tutte le persone che, in varie occasioni e per tutte le manifestazioni si sono messe, con grande spirito e volontariamente a disposizione per l’organizzazione ed il regolare svolgimento di tutte le varie attività. Senza il loro prezioso contributo non saremmo riusciti a far quadrare i conti.

Non possiamo nemmeno dimenticare i giovani parrocchiani che si occupano, tramite l’attività dell’Oratorio di mettere in opera la Pastorale giovanile, con tanti benefici ovvi per i nostri bambini e giovani, creando tramite attività ricreative, sportive, di sostegno didattico e conoscenza del territorio un vero “ponte tra la Strada e la Chiesa” – concretizzando l’attualità e l’attrattiva di essere e diventare cristiano oggi. Grazie ancora.

Oltre a questo, ringraziamo sentitamente tutti coloro che hanno contribuito con i loro versamenti a sostenere tutte le varie attività ed i restauri.

Giuseppe Piffaretti, vicepresidente del Consiglio Parrocchiale

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OFFERTE PERVENUTE TRA IL 01.02.2010 ED IL 30.04.2010 2'500 Fr. Fam. Spinelli;

1'000 Fr. Fam. R.C. Novazzano;

600 Fr. Corale S. Cecilia;

500 Fr. Ceribelli Lucio e Ornella; Croci Emilio, Marialuisa e Giovanna; Piffaretti Eros; NN;

300 Fr. NN;

200 Fr. Merlo Antonia; Comune di Novazzano; Hofmann Malerei San Gallo; Famigliari defunta Soragni Maurizia; Zanini Moira ed Adriana; Agustoni Claudia;

150 Fr. Konrad Peter e Forster Willi di San Gallo; Meroni Luisa e Stefano;

100 Fr. Lietti Annunciata; Baserga Giambattista e Sabrina; Perucchi Graziella; Rossini Gianni; Molteni Elda ed Adriano; Avv. Katia Cereghetti Soldini; Piffaretti Graziano; Perucchi G.; Falco Fabrizio; Gagliardi Mariella; Baronchelli Roberto; NN; Grosa Offset Tipografia; Moglie Ermo Ferrari; D’Angiolillo Antonio; Agustoni Claudia; Genovese Floro e Rosa;

50 Fr. Zanini Sergio; Piffaretti Carlo; NN; NN; Sergi Pierina; Riva Andrea; Bianchi M. e B.; Bresciani Luciana; Merlo Antonia; Maggi Armando e Marisa; Merlo Adriana; Merlo Maurizio; Furger Gabriella; NN; Bernasconi Marina; Alippi N.; Arnaboldi Luigi; Corti Ornella; Ganzola Giovanni e Giulia; Storni Flavio; Croci Teresina; Ciresa Luciano; Mogliazzi Giuseppe;

40 fr. Rusca Giorgio; Caccavari Giuseppe;

30 fr. Bernasconi R.; Pappalardo Luigi; Bortolotto Pietro;

20 fr. Fenaroli Margherita; Ganzola A.; NN; Arrigoni Mario; Baserga Luigina e Gianfranco; Eymann Patrizia; Cereghetti Raimondo; Fam. Pilaro; Sala Luca; Quattropani Lorenzo e Roberto; NN;

10 fr. NN.

Grazie a tutti voi che con le vostre offerte sostenete le attività ed i lavori di restauro

della nostra Chiesa!

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SABATO 19 E DOMENICA 20 GIUGNO 2010 PARROCCHIA DI NOVAZZANO

Programma per sabato 19 giugno:

Ore 14.30: Inizio delle attività per i ragazzi all’oratorio (Oraolimpiadi, giochi d’acqua, ecc.);

Ore 17.30: Santa Messa all’aperto sul campo da gioco dell’oratorio (solo in caso di bel tempo);

Ore 19.00: Grigliata mista all’aperto;

Ore 20.30: Presentazione fotografica delle attività svolte dai nostri ragazzi durante l’anno;

Ore 21.00: Estrazione della riffa con ricchissimi premi!

In caso di cattivo tempo la manifestazione si terrà ugualmente all’interno del salone dell’oratorio!!!

Programma per domenica 20 giugno:

Ore 08.00: Santa Messa festiva;

Ore 10.00: Solenne celebrazione in Chiesa parrocchiale in onore dei nostri patroni Quirico e Giulitta con la partecipazione dalla corale Santa Cecilia;

Ore 11.00: Aperitivo.

Vi aspettiamo numerosi!!!