le cure palliative - infermieristicaunibo.altervista.org
TRANSCRIPT
Guido BiascoAccademia delle Science di Medicina Palliativa
& Centro di Ricerche sul Cancro “Giorgio Prodi”
Università di Bologna
LE CURE PALLIATIVE
Definizione Affermazione
Dimensione del bisognoLa Legge 38
L’Ospedale come nodo della rete
CURE PALLIATIVE
Definizione di Cure Palliative-di cosa parliamo?-
Cure di fine vitaMedicina palliativa
Terapie di supportoTerapia del dolore
Terapie complementari………………
Definizione di Cure PalliativePresa in carico globale attiva di quei malati lacui malattia di base non risponde più aitrattamenti specifici curativi. Fondamentale è ilcontrollo del dolore e degli altri sintomi, eaffrontare i problemi psicologici, sociali espirituali. Obiettivo delle cure palliative è ilraggiungimento della miglior qualità di vitapossibile per i malati e le loro famiglie.
(WHO, 1990)
PALLIATIVO CIOE’ ?
Definizione in negativo : «Rimedio di scarsa efficacia che non rimuove le cause di un problema»
Definizione in positivo: «Medicina o trattamento terapeutico, che combatte unicamente i sintomi della malattia senza eliminare le cause»
Nei Paesi occidentali
1:3 ammala di cancro2:3 ammalano di altre patologie
3:3 muoiono80% con sofferenza
Le Cure Palliative non possono togliere tutta la sofferenza ma possono togliere la sofferenza inutile
Definizione Affermazione
Dimensione del bisognoLa Legge 38
L’Ospedale come nodo della rete
CURE PALLIATIVE
1974: Balfour Mount crea il primo reparto di Cure Palliative al Royal Victoria Hospital a
Montreal 10 anni prima del primo reparto di terapia intensiva
Oggi ci sono reparti di terapia intensiva in ogni ospedale ma non reparti di cure
palliative
PRINCIPALI MOTIVAZIONI DELLA MANCATA AFFERMAZIONE DELLE CURE
PALLIATIVE
Ostacolo del mondo accademico e della medicina “moderna”
Caratteristiche della cultura sociale occidentale
PRINCIPALI MOTIVAZIONI DELLA MANCATA AFFERMAZIONE DELLE CURE
PALLIATIVE
Ostacolo del mondo accademico e della medicina “moderna”
(nasce dalla periferia, contro una medicina “guaritiva”, mette al centro il malato e non la malattia)
Caratteristiche della cultura sociale occidentale
(perdita del senso del limite)
FASI PRIMA DI ARRIVARE AD UNA AFFERMAZIONE DELLE CURE PALLIATIVE
NEGAZIONE: non abbiamo di questi problemi, il nostro sistema di controllo dei sintomi è perfetto, i nostri pazienti sono contenti, l’hospice si prende cura di tutti i nostri problemi, non riscontriamo un eccesso di sofferenza,…..PALLIFOBIA: terrore degli specialisti che vedono la medicina palliativa una medicina basata sulle non evidenze, senza basi scientifiche, che spaventa il pazientePALLILALIA: tutto il mondo parla di cure palliative senza saperne nientePALLIATIVISTA: raggiunta la struttura richiede ordine e la ricerca dei “15 minuti di gloria”
Definizione Affermazione
Dimensione del bisognoLa Legge 38
L’Ospedale come nodo della rete
CURE PALLIATIVE
Le dimensioni del bisogno di Cure Palliative nella AUSL di Bologna
3000 (2835) PAZIENTI ONCOLOGICI 2600 (90% fabbisogno di CP)
+ 50% di pazienti non oncologici
Le dimensioni del bisogno di Cure Palliative nel Policlinico
Circa 400 PAZIENTI ONCOLOGICI muoiono ogni anno per tumore nel
Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna
ELEMENTI PORTANTI PER LA AFFERMAZIONE DELLE CURE PALLIATIVE
FORMULAZIONE DI STRATEGIE OPERATIVE•Scelta del momento, Leggi e decreti•Assistenza domiciliare, Hospice, Ospedale
FORMAZIONE DI PERSONALE COMPETENTE•Corsi pre e post-laurea coinvolgendo la Accademia•Cura della “sindrome da Maradona” e del “male del microfono”•Team multiprofessionali in allenamento continuo per risalire la classifica
Definizione Affermazione
Dimensione del bisognoLa Legge 38
L’Ospedale come nodo della rete
CURE PALLIATIVE
Art. 5 Reti Nazionali
- Rilevazione dei presidi esistenti
- Identificazione: 1. Figure professionali 2. Tipologie delle strutture di TD e CP 3. Modalità di coordinamento delle due reti
- Definizione di standard strutturali qualitativi e quantitativi
- Integrazione tra strutture residenziali e unità operative domicilari
Art. 7 Obbligo di riportare la rilevazione del dolore all’interno della cartella clinica
All’interno di ogni cartella clinica deve essere riportato: caratteristiche del dolore rilevato e delle sua evoluzione nel corso del ricovero, tecnica antalgica e farmaci utilizzati, relativi dosaggi e risultato conseguito*
*Rlevazione secondo modalità scelte dalle strutture in ottemperanza alle linee guida del progetto “Ospedale senza dolore”
Art. 8 Formazione e aggiornamento del Personale
Ordinamenti didattici e master in accordo con il MURST
Aggiornamento continuo
“Abilitazione” - Identificazione di percorsi formativi obbligatori e
periodi di tirocinio *
Percorsi formativi omogenei per i volontari *
* Min Salute-Conferenza permanente Stato Regioni
: I MASTER
Master di I livello in Cure Palliative e Terapia del Dolore (60 CFU)
Master di Alta Formazione e Qualificazione in Cure Palliative (120 CFU)
Master di Alta Formazione e Qualificazione in Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche (120 CFU)
Master di Alta Formazione e Qualificazione in Terapia del Dolore (60 CFU)
Master di II livello in Cure palliative e Terapia del Dolore per Psicologi (60 CFU)
Definizione Affermazione
Dimensione del bisognoLa Legge 38
L’Ospedale come nodo della rete
CURE PALLIATIVE
ELEMENTI PORTANTI PER LA AFFERMAZIONE DELLE CURE PALLIATIVE
le strutture organizzative – la rete
OSPEDALE
HOSPICE
DOMICILIO
ELEMENTI PORTANTI PER LA AFFERMAZIONE DELLE CURE PALLIATIVE
le strutture organizzative – la rete/l’Ospedale
OSPEDALE
HOSPICE
DOMICILIO
Rete interna e cultura palliativa
AssistenzaTipo di assistenza domicialre
AUSL di Bo
Non in assistenza 41% (1163)
ADI 1 16% (461)
ADI 2-3 15% (416)
ANT 28% (795)
totale 100% (2835)
DecessoLuogo del decesso
AUSL di Bo
Abitazione 26% (739)
Istituto pubblico 40% (1125)
Istituto privato 25% (700)
-di cui hospice 18% (519)
Altro 10% (272)
Terminalità per tumori a Bologna
Dati ISTAT, ANT, database Regione ER
ACCANIMENTO TERAPEUTICO (?) Nel paziente oncologico i dati relativi al 2007 su 573
pazienti deceduti nei 9 Ospedali della
Azienda USL di Bologna ci dicono che:
Tempo medio di degenza (gg)
13,75
.
Numero di esami strumentali
2349Numero di esami
strumentali/pz4.09
“SOVRAMEDICAZIONE” DI PAZIENTI ONCOLOGICI DECEDUTI DURANTE RICOVERO IN OSPEDALE (ANNO 2007)
Danila Valenti, Comunicazione Personale, 14 maggio 2012
9%
32%
4%16%
7%
32%
tossicità (21)
sintomi di malattia (70)
stato terminale (9)
prima diagnosi (36)
altro/chirurgia (16)
non correlato (70)
Analisi retrospettiva dei ricoveri di pazienti oncologici con problemi acuti dal Pronto Soccorso
generale del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bolognanel mese di ottobre 2009
Guido Biasco et al, Comunicazione Personale, 2010
Analisi retrospettiva dei ricoveri di 100 pazienti con problemi oncologici acuti dal Pronto Soccorso
generale del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bolognanel mese di ottobre 2009
Consulenza onco/emato
10/20 pz tot (50%)
4/10 sono pz ematologici
Tox 6/10; Term 2/6; Dol 2/4
Media (ricovero-arrivo consulente) 2,4 gg
Range (ricovero-arrivo consulente) 1-8 gg
Consulenza Tp del dolore
7/20 pz tot (35%)
Tox 4/10; Term 1/6; Dol 2/4
Media (ricovero-arrivo consulente) 6,4 gg
Range (ricovero-arrivo consulente) 1-11 gg
Intervallo temporale intercorso dal momento del ricovero alla data di richiesta di consulenza oncologica e anestesiologica )
Analisi retrospettiva dei ricoveri di un campione di pazienti con problemi oncologici acuti dal Pronto
Soccorso generale del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna nel mese di ottobre 2009
Guido Biasco et al, Comunicazione Personale, 2010
From Palliative Care (PC) to
Palliative Care Unit (PCU)
The three levels of needs in Palliative Care:
PC experts could train …….
PC experts could be called as advisors or in consultation
Palliative Care Units
“It is inappropriate for hospitals with sophisticated inpatient units and emergency departments not to also have tertiary palliative care centers to provide appropriate, humane, interdisciplinary care and leadership.”
E. Bruera, Journal of Palliative Medicine 2006
La costituzione di del Team di Cure Palliative/di Supporto consente l’ottimizzazione del percorso del paziente, migliorando l’appropriatezza
degli interventi diagnostici e assistenziali (Modello 1)
Modalità di intervento
Richiesta consulenza
Team di Cure Pallliative/di Supporto• Hospic
e• ADI• ANT
Accesso Consulenza e indirizzo Fase terapeutico - assistenziale
Team di Cure
Palliative/di Supporto
Ambulatorio/consulenza
al letto
Da realizzare in linea con la struttura operativa della “rete”
PS/Medicina d’urgenza
Altre UUOO
Bologna, maggio 2013
CentralinaOperativa
AUSL
Outcome sul territorio
“SEN
SOR
I”“S
ENSO
RI”
*
*
°
°Azioni di concerto con i MMG
La costituzione di del Team di Cure Palliative/di Supporto consente l’ottimizzazione del percorso del paziente, migliorando
l’appropriatezza degli interventi diagnostici e assistenziali (Modello 2)
Percorso del paziente
Richiesta consulenza
Perimetro UO Oncologia di Area CriticaAmbulatorio finanziato / gestito da Fondazione Hospice MTC SeràgnoliUnità di Valutazione
Hospice/ADI
Degenzainterna UO
OAC(10 PL)
Altre UUOO
Accesso Consulenza e indirizzo Fase terapeutico -assistenziale
Ambulatorio/Day
Service
Ambulatorio CP
1) Per i pazienti oncologici già in carico al Policlinico2) Da realizzare in accordo /collaborazione rispetto ad eventuali unità di valutazione AUSL
2)
Il modello è stato definito sulla base di quanto realizzato allo
Sloan-Kettering Cancer Center
Domicilio1)
PS/Medicina d’urgenza
Altre UUOO
Bologna, febbraio 2013
Quando iniziare?
CURE PALLIATIVE
THE CONTINUOUS CARE FOR A PROGRESSIVE DISEASE
DIAGNOSIS DEATHEVOLUTION
NEED OF PALLIATIVE CARE
THE CONTINUOUS CARE FOR A PROGRESSIVE DISEASE
DIAGNOSIS DEATH
CURE OF THE DISEASE&
SUPPORTIVE CARE
EVOLUTION
NEED OF PALLIATIVE CARE
THE CONTINUOUS CARE FOR A PROGRESSIVE DISEASE
DIAGNOSIS DEATH
CURE OF THE DISEASE&
SUPPORTIVE CARE
PALLIATIVE CARE&
EOL CARE
EVOLUTION
THE CONTINUOUS CARE FOR A PROGRESSIVE DISEASE
DIAGNOSIS DEATH
CURE OF THE DISEASE&
SUPPORTIVE CARE
PALLIATIVE CARE&
EOL CARE
“OVERLAP” ZONE
EVOLUTION
1. L’isolamento sociale compromette la sopravvivenza
2. La depressione predice una minore sopravvivenza per cancro
3. L’ intervento precoce di un team di cure palliative aumenta la sopravvivenza di malati con cancro del polmone in fase avanzata
4. Donne con cancro della mammella in fase avanzata hanno una sopravvivenza migliore se sottoposte a psicoterapia
La morte è inevitabile ma è modificabile da fattori psico-sociali
D.Spiegel “Mind Matters in cancer survival” - JAMA, february 2, 2011; 502-3
August 19, 2010
August 19, 2010
August 19, 2010
HOSPICE CAMPUS ACCADEMIA
IL CAMPUS DI CURE PALLIATIVE A BENTIVOGLIO