le lettere di ferruccio busoni a isidor philipp. (l. rodoni) parte seconda 41-190

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RODONI Laureto - Le lettere di Ferruccio Busoni a Isidor Philipp. Toute supériorité est un exile - ISMEZ - 2004

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    LETTERA I1

    Bologna,2 29 A[vril] 1914

    Cher et trs-honor ami,cetait trs-agrable de recevoir une belle serie epistolaire3 de votre main, les livres4 ensui-te et les bonnes nouvelles sur le march.Vous ne pensez que faire du bien.Cest une manire dagir qui contient en elle mme la recompense.Quoique celle-ci narrive que rarement de dehors, soyez neammoins assur que vousnavez pas faire avec un indifferent.Vous ntes donc pas encore Mentone,5 comme vous annonciez?

    a me fait esperer que vous soyez parfaitement rtabli de votre indisposition, qui marendu bien triste.Le programme projet de vos leves6 est beau loreille du compositeur, mais celui-cidemeure assez-objectif pour reconnatre labnegation qui linspire. Jen suis bien touch etplein dattente.7

    Messieurs Br.[reitkopf] & H.[rtel]8 ont reu tout de suite mon ordre selon vos instructions,mais est-ce quils vous ont envoy le Concerto,9 dont je vous ai fait adresser la partition?Les deux premiers Concerts10 ici11 ont trs bien reussi12. La Symphonie du Faust13 fut unerevelation pour la ville, qui ctait consacre au rite Wagnerien, 14 et qui fut bouleverse parla decouverte de lorigine de plusieurs proceds du maitre prefr.15 Larrangement dutheatre Communale salle de Concert presente un aspect de haute festivit et du meilleurgout.La scne est transforme en une seconde salle, qui complte, en parfaite unit architecto-nique, la prmiere; avec des colonnes massives et de galeries practiquables (1), dont toutesles places etai[e]nt occupes. (a date encore du clbre Bibbiena!16)Je vous salue trs-affectueusement et suis votre dvouF. Busoni

    A Chantavoine17 et Piern18 milles choses. Rappelez moi Mlle Rackemann.19

    1 Lettera autografa (New York, Public Library). Philipp e Busoni si incontrarono nei mesi che

    precedettero linizio dellattivit didattica a Bologna (cfr. PREFAZIONE): dal 16 al 26 gennaio 1914,Busoni tenne infatti a Parigi (alla Salle Erard il 20 e il 26) cinque concerti, tra cui due nei quali

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    una parte, come qualche mese dopo a Bologna (cfr. nota n. 13) era dedicata a Liszt. Fece dinuovo ritorno nella capitale francese il 29 marzo per un concerto dedicato a sue composizioni.Allinizio di aprile si trasfer a Bologna, dove rimase fino alla fine di giugno.

    2 Su Bologna, cfr. la lettera del 1 novembre 1915 allamico ingegnere Emilio Anzoletti (cfr. nota n.

    46 della PREFAZIONE e APPENDICE I), scritta a Basilea (si noti linteresse, che percorre tutti i carteg-gi busoniani, per larchitettura: cfr. nota n. 137): A Bologna il contrasto tra laspetto della popo-lazione e quello delle facciate signorili ed ecclesiastiche stona al mio occhio penibilmente. IlSabbato, i tranvai, i cinematografi, gli affissi delle elezioni e delle corse, poi, introducono nuoviintervalli dissonanti al disaccordo. Perch disturbare la solenne quiete di quel scenario storico enon far sorgere nuovi quartieri, fuori del centro, con tutta quella disgustosa modernit, come lasi comprende in Italia, che stabilisce, che tutto ci che nuovo, per forza inferiore allantico.Grazie a Dio abbiamo superato alquanto tali umilianti e paralizzanti concetti, e come sappiamo,che nulla perfetto, sappiamo pure, che tutto perfezionabile (Bergamo, Archivio privato). Suifratelli Emilio e Augusto Anzoletti, cfr. nota n. 56 della PREFAZIONE e le APPENDICI I e IV.

    3 Tra cui anche una lettera (senza data ma sicuramente del 1914) che contiene un amichevole bia-simo per la scelta professionale decisa da Busoni: Vous directeur dun Conservatoire! Et surtout

    de celui de Bologne, qui tait une ptaudire du temps de [Marco Enrico] Bossi, ce que maracont le pauvre Mugellini [collaboratore di Busoni per la Bach-Ausgabe, morto nel 1912]. VousBusoni, lartiste libre, indpendant, lennemi des conventions et des prjugs de races ou de reli-gions, vous directeur dun Conservatoire! Je ne vois pas cela. Rappelez-vous ce que dit Swift:Lorsquun homme de gnie apparat quelque part, on le reconnat ce signe: tous les cuistresferont cause commune contre lui (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3786). Inutile dire che le perples-sit di Philipp erano tuttaltro che infondate. Cfr. PREFAZIONE, p. xy.

    4 Cfr. nota n. 142.5 In francese Menton, localit balneare sulla Costa Azzurra.6 Su Philipp didatta, cfr. PREFAZIONE.7 Il programma comprendeva soltanto composizioni di Busoni, tra cui le sette Elegie(cfr. nota n.

    187); la Sonatan. 2 per pianoforte e violino (cfr. nota n. 274), la Fantasia nach J. S. Bach(cfr.nota n. 220), la Fantasia indiana(cfr. nota n. 57) per due pianoforti (cfr. Mus.Nachl. F. BusoniB II, 3767). Nel programma Philipp inser anche laudacissima Sonatina seconda, KiV 259 (com-posta nel 1912 ed eseguita per la prima volta, in un clima tempestoso, a Milano il 12 marzo1913). Questa scelta dimostra le notevoli aperture in campo musicale di Isidor Philipp. SecondoRoman Vlad, la Sonatina seconda, allepoca, scavalcava, per modernit e audacia, tantoSchoenberg quanto Webern (cfr. SERGIO SABLICH, Busoni, Torino, EDT, 1982, p. 173).

    8 Breitkopf & Hrtel: gli editori di Busoni residenti a Lipsia. Negli ultimi mesi di vita Busoni nutri-va nei loro confronti un profondo risentimento poich sentiva di essere stato vergognosamen-te sfruttato e in gran parte derubato del guadagno di tutta la sua vita di lavoro (cfr. Busoni, gliultimi mesi di vita. Diario di Gottfried Galston, a cura di MARTINAWEINDEL, trad. MATILDE DEPASQUALE, Roma, ISMEZ, 2002, 18 IV1924, p. 43). Cfr. anche EVA HANAU, Der Briefwechsel zwischen

    Busoni und seinen Verlegern Breitkopf & Hrtel, in Busoni in Berlin. Facetten eines kosmopo-litischen Komponisten, hrsg. von ALBRECHT RIETHMLLERe HYESU SHIN, Wiesbaden, Franz SteinerVerlag, 2004, pp. 35-45.

    9 Si tratta del Concerto per pianoforte, coro maschile e orchestra, op. XXXIX, KiV 247 (=Kindermann Verzeichnis: cfr. JRGEN KINDERMANN, Thematisch-chronologisches Verzeichnis dermusikalischen Werke von Ferruccio B. Busoni, Regensburg, Gustav Bosse, 1980, pp. 222-225).Il Concertofu portato a compimento il 3 agosto 1904 e pubblicato nel 1906. La prima esecuzio-ne ebbe luogo il 10 dicembre 1904 a Berlino: Karl Muck (1859-1940) era sul podio e il compo-sitore stesso alla tastiera. A questo proposito Isidor Philipp aveva scritto a Busoni il 6 giugno:Piern (cfr. nota n. 18) voudrait donner de vous une uvre importante. uvre symphoniqueplutt. Le Concerto lui parat trop long pour le public turbulent du Chtelait (Mus.Nachl. F.Busoni B II, 3792).

    10 Busoni aveva gi ricoperto il ruolo di organizzatore di concerti: si tratta dei concerti sinfonicidedicati a musiche contemporanee o poco note che ebbero luogo a Berlino tra il 1902 e il 1909.

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    Cfr. A proposito dei Concerti sinfonici, I(1902) e A proposito dei Concerti sinfonici, II(1908),in BUSONI, Lo sguardo lieto, pp. 31-33 e 73-74; MARTINA WEINDEL, Busonis BerlinerOrchesterabende, in Busoni in Berlin, pp. 23-34; SABLICH, Busoni, p. 42 eAPPENDICE I. Nel 1906gi scriveva a Emilio Anzoletti: Quasi tutte le citt dItalia mancano di concerti orchestrali siste-

    maticamente organizzati. E di tutte nessuna mi soddisferebbe bastantemente per sceglierla solafra le altre. Perci mi venne in mente il progetto dunorchestra italiana che provvedesse a tuttele citt principali, regolarmente, seguendo un sistema ben maturato. Una solida orchestra, benpagata, meglio del solito, anche per garantir la stabilit dei suoi elementi, ben preparata e for-nita con dei programmi, senza pregiudizi di tempo n di nazionalit. Ci vuol poco. Del denaroe un segretario intelligente ed attivo. Il resto v da s. Bologna mi par propizia, Roma fornisceun pubblico internazionale ed anche a Trieste sarei certo dun successo. Firenze e Milanodovrebbero associarsi, mentre lascerei Torino da parte, che ha gi le sue tradizioni, fino a chenon mi desiderassero espressamente (Mus.Nachl. F. Busoni B I, 35).

    11 Il 22 e il 26 aprile. I concerti bolognesi furono complessivamente cinque: tre sinfonici (26 e 30aprile; 6 maggio) e due sinfonico-vocali (22 aprile e 1 maggio). Furono eseguite composizionidi Weber, Saint-Sans; Liszt (la Faust-Symphonie e Mazeppa), Beethoven, Brahms, Mozart,

    Berlioz, Bach e Busoni: di questultimo la Suite da Die Brautwahl (La Sposa sorteggiata).Orchestra bolognese della Societ del Quartetto; Coro della Societ Orfeonica; direttore dor-chestra: Ferruccio Busoni. Infine Egon Petri (cfr. nota n. 228) interpret due Elegiedi Busoni:AllItaliae Turandots Frauengemach. Intermezzo(Elegie nn. 3 e 4 cfr. nota n. 187). A PhilippDie Brautwahlpiaceva molto: Jai relu Brautwahl. Cest toujours trs-amusante. Hof[f]mann aeu du gnie... Mais ne vous figurez pas quon le connat chez nous. Dans le temps, oui, on livraitcertains contes. Mais aujourdhui!... Je crois quon serait intress par votre art. Ma conviction estque si vous prsentez vous[-]mme votre oeuvre Carr [cfr. nota n. 213; Carr era direttoredellOpra comique], il y prendrait intrt Il a un cahier de charges horrible. Et nos composi-teurs montrent toujours les dents lorsquon veut monter une oeuvre trangre nouvelleRappelez[-]vous la leve de bouclier contre Puccini. Si vous aviez un diteur puissant commeRicordi ou Sonzogno cela serait un rude atout dans votre jeu (Mus.Nachl. F. Busoni B II,3787). Questopera fu da alcuni, anche in tempi moderni, criticata perch conterrebbe elementiantisemiti. Gi nel 1898 Busoni respingeva linfamante accusa di essere antisemita in una impor-tante lettera allimpresario Wolff (cfr. ill. n. xy). Busoni nutriva una ammirazione sconfinata perHoffmann: il suo monumentale ciclo di racconti Die Serapionsbrder (I confratelli di SanSerapione)in cui inserito anche il racconto Die Brautwahlfa parte dei 100 libri pi belli secon-do la visione letteraria di Busoni: cfr. MARTINAWEINDEL, The hundred Best Books. Eine unverf-fentlichte Literaturliste aus dem Nachla Ferruccio Busonis, Archiv fr Musikwissenschaft, LIII,1, 1996, p. 82 e STEVEN-PAUL SCHER, Eine Berlinische Geschichte: Hoffmanns Brautwahl inBusonis Opernbuch?, in Busoni in Berlin, pp. 11-19. Nella sua biblioteca erano raccolte cinqueedizioni complete dello scrittore tedesco e oltre 50 volumi separati delle sue opere. Cfr. MAXPERL, Bibliothek Ferruccio Busoni. Versteigerungskatalog Antiquariat Max Perl (Auktion 96 am

    30./31. Mrz 1925), Berlin, Max Perl, 1925, pp. 49-53).12 Molto critico il giudizio che lallievo di Busoni Guido Guerrini espresse su questi concerti: i pro-grammi furono da lui giudicati ostici e indigesti e Busoni produsse unimpressione poco menoche disastrosa come direttore dorchestra (cfr. GUIDO GUERRINI, Ferruccio Busoni. La vita, lafigura, lopera, Firenze, Monsalvato, 1944, p. 128; cfr. anche BUSONI, Lettere con il carteggioBusoni-Schnberg, pp. 329-330, nota n. 1 e SABLICH, Busoni, p. 59). Lerrore di Busoni, secondoSablich, consistette nel fatto che egli volle elevare di colpo [] la vita musicale di una citt ita-liana, e sia pure di una citt allavanguardia come Bologna, al livello della sua sensibilit e dellasua cultura di stampo europeo: cosa ovviamente improponibile (pp. 54-55). Un parere diversorispetto a quello di Guerrini espresse Dino D. Poli: Mi ricordo della sua Settimadi Beethoven,piena di estro dionisiaco; dei Concertidi Beethoven e di Brahms per violino, suonati dal violi-nista Serato; dei Concertidi Chopin e di Liszt per pianoforte, suonati magistralmente dal suo

    allievo prediletto Egon Petri; degli incanti della Suitedalla sua Opera La sposa sorteggiata; delgrande poema sinfonico di Liszt, il Faustper coro, solo tenore e orchestra, solista il tenore bolo-

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    gnese Giuseppe Borgatti [...]. Indimenticabili serate per me, per Bologna e per lItalia musicale.[...] Certo le sue interpretazioni orchestrali potevano essere un po trascurate tecnicamente, maera indiscutibile lo stile e la penetrazione delle sue esecuzioni e il loro soffio magico. Non homai veduto suonatori vibrare di tanto entrusiasmo come al suo sguardo, e la sua bacchetta, seb-

    bene un po stanca, segnava il ritmo di un tempo sentito e trascinatore (Pretesti musicali,Edizioni del Milione, Milano, 1952, pp. 67-68).13 Composizione di Franz Liszt per tenore, coro duomini e grande orchestra; essa risale al 1854 e

    comprende tre ritratti orchestrali di altrettanti personaggi del Faust di Goethe: Faust stesso,Margherita e Mefistofele. Come sottintende Busoni nella lettera a Philipp, la composizione con-tiene momenti arditamente innovatori che ebbero un potente influsso sulla Musikanschauungwagneriana e (anche in misura minore) busoniana. Cfr. inAPPENDICE IVle note di Busoni su Liszte in particolare sulla Faust-Symphonie).

    14 A Bologna ebbe luogo il 1 novembre 1871 la prima rappresentazione italiana del Lohengrin. Aseguito del grande successo, il 31 maggio 1872 il Consiglio Comunale di Bologna decise di insi-gnire Wagner della cittadinanza onoraria. Lanno successivo si rappresent Tannhuser, nel1876 Rienzi, alla presenza del compositore stesso, e nel 1877 Il vascello fantasma. Busoni era

    profondamente, a tratti rabbiosamente, anti-wagneriano. Cfr. la lettera a Hugo Leichtentritt (suoprimo biografo) del 12-13 novembre 1915 (FERRUCCIO BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg. Scelta e note di Antony Beaumont, edizione italiana riveduta e ampliata a cura diSERGIO SABLICH. Traduzione di LAURA DALLAPICCOLA, Milano, Ricordi - Unicopli, 1988, n. 210, p. 306)e ad Hans Reinhart il 15 aprile 1917 (ivi, n. 259, p. 359), scrisse, tra laltro: [] sia il wagnerismosia il cristianesimo mi sono estranei [] Gli di di Wagner mi lasciano indifferente []. Galstonannot nel suo Diario(Busoni, gli ultimi mesi di vita, p. 31) che Busoni non poteva passare sera-ta senza attaccare Wagner in modo furioso e sprezzante. Ma il 5 luglio 1924, a poche settimanedalla morte, fu costretto ad ammettere che di Wagner non ci si libera e continua a essere il coro-namento e la conclusione di ogni conoscenza (ivi, p. 132). In giovent, alla fine degli anniNovanta, il giudizio su Wagner non era cos categoricamente negativo: [Wagner] non trov,come f Dante colla Divina Commedia, come riusc a Goethe col Faust, il soggetto di contenu-to universale, atto ad assorbire e concentrare tutte le qualit dartista chesso aveva in s; ma ledistribu nei quattro lavori dellultimo periodo [Tristan, Ring, Meistersingere Parsifal], la sommadei quali ci rende completa la personalit del suo genio (BUSONI, Lo sguardo lieto, pp. 381-382).

    15 Cfr. le lettere a Hugo Leichtentritt del 12-13 febbraio 1916 (BUSONI, Lettere con il carteggioBusoni-Schnberg, n. 221, pp. 319-320). Il 20 ottobre 1916, Busoni cita un brano di una letteradi Wagner a von Blow: vero che, da quando conosco Liszt, ho adottato unarmonia radical-mente diversa. Ma proprio necessario farlo sapere al pubblico? e chiosa: Ma non soltanto lar-monia, anche i temi e gli ornamenti di Wagner cambiarono dopo che ebbe conosciuto Liszt. [...]Ho coniato allora il seguente aforisma: Liszt sta a fondamento di tutti gli edifici musicali moder-ni e, in quanto fondamento, sepolto sottoterra e rimane invisibile (lettera a Vianna da Motta,ivi, n. 249, p. 348-349). Cfr. anche BUSONI, Lo sguardo lieto, p. 351 (cfr. APPENDICE III). La scoper-

    ta di Liszt avvenne nel 1883: Le opere di Liszt divennero le mie guide e mi aprirono a una cono-scenza intima della sua arte straordinaria, dal suo movimento costruii la mia tecnica (GALSTON,Busoni, gli ultimi mesi di vita, p. 85.) Busoni possedeva una formidabile collezione liztiana: 76volumi, tutte edizioni originali: si trattava sicuramente della collezione pi grande e importantedel mondo. Cfr. Le edizioni delle opere per pianoforte di Liszt, in BUSONI, Lo sguardo lieto, pp.315-343; SABLICH, Busoni, pp. 93-96; LARRYSITSKY, Busoni and the Piano. The Work, the Writings,and the Recordings, New York, Greenwood Press, 1986, pp. 207-241; BEAUMONT, Busoni theComposer, London and Boston, Faber & Faber, 1985, pp. 342-343.

    16 Si tratta di Antonio Bibbiena, o Bibiena (1700-1774) che progett e realizz il Teatro Comunaledi Bologna tra il 1756 e il 1763: cfr. il volume di CORRADO RICCI, I Bibiena Architetti Teatrali(Milano, Alfieri & Lacroix, 1915) che Busoni possedeva (cfr. PERL, Bibliothek Ferruccio Busoni,p. 8). Sullinteresse di Busoni per larchitettura, cfr. ivi, pp. 7-8 e nota n. 137.

    17 Jean Chantavoine (1877-1952), musicologo francese; a partire dal 1906 cominci a occuparsi diBusoni, di cui fu grande estimatore, come si evince dalla seguente recensione citata in ISIDOR

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    PHILIPP, Le virtuose pianiste Busoni, articolo senza data e indicazione di provenienza): Le jeu deM. Ferruccio Busoni est, je pense, lheure prsente, ce que lon peut entendre de plus completet de plus parfait. Et cest une rare fortune que cette adquation absolue dun interprte auxuvres quil interprte. M. Busoni possde une incroyable richesse de nuances et de touchers;

    il passe de lun lautre avec une subtilit tout ensemble et une prcision qui donnent son jeuune tendue de perspective dont ceux-l seuls ont lde qui viennent de lentendre. [...] Cet arti-ste est celui qui, dans toute lhistoire de la musique, personnifie le mieux ledit instrument et cetinterprte domine peut-tre (je dis peut-tre pour ne dsobliger personne) de haut tous ceuxde son poque; tout cela donne un concert comme celui de M. Busoni une importance peucommune et, du reste, une heure de perfection compte plus quun an de mdiocrit. Cfr. inol-tre MARC-ANDR ROBERGE, Busoni et la France, Revue de Musicologie, 82, 2, 1996, p. 277. Nel1920 Chantavoine pubblic un articolo su Busoni che ebbe grande risonanza, poich fu tradot-to in italiano, tedesco e inglese. (Cfr. MARC-ANDR ROBERGE, Ferruccio Busoni, A Bio-Bibliography, New York, Greenwood Press, 1991, p. 192.). Altri giudizi su Busoni interprete, inANTONIO LATANZA, Busoni pianista, in F. B. e il pianoforte del Novecento, a cura di MARCOVINCENZI, Lucca, LIM, 2001 (Quaderni di Musica/Realt, 50), pp. 129-141 (illuminante la testimo-

    nianza di Heinrich Neuhaus, pp. 132-139).18 Gabriel Piern (1863-1937), direttore dorchestra e compositore. Fu chef prsident dorchestredal

    1910 al 1932 dei celebri Concerts Colonne. Grazie al suo carisma, pot coragfgiosamente pro-porre prime esecuzioni di compositori contemporanei: Claude Debussy, Maurice Ravel, AlbertRoussel, Igor Stravinski (di cui diresse la prima assoluta de Luccello di fuoco). Aveva frequenticontatti personali ed epistolari con Isidor Philipp in occasione dei Concerti busoniani a Parigi.Philipp faceva da intermediario (o come egli stesso si definiva: trait dunion) tra Piern eBusoni: per le date, i programmi, le partiture occorrenti, lonorario...: Ds que vous maurezrpondu, jarrangerai tout. Il faudrait aussi savoir ce que vous voulez que lon joue de vous chezPiern et quelles sont vos conditions (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3852). En tous les cas nevous proccupez de rien pour Paris jarrangerai tout. Fu anche decisivo nel promuovere leopere dellamico nella capitale francese: Dites-moi aussi si vous voulez que jorganize encoreun concert de vos uvres chez rard. Ce sera fait avec joie (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3863, 7agosto 1920). Cfr. infine Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3858, 6 giugno 1920: Mon trs cher ami, nevous tracassez pas. Je ne comprends pas que lon ose refuser quoi que ce soit un Busoni Sitratta probabilmente dellesecuzione della 4 sinfonia di Sibelius. Perentoriamente il 20 luglio1920 Philipp gli scrive: crivez Gaubert (cfr. nota n. 316) pour la 4me Symphonie de Sibelius.Votre demande sera prise en considration (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3860+a+b). Altrove scri-ve: Usez de moi en tout, cher ami, vous savez avec quelle joie je le fais et combien je me rejouisde vous revoir (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3887). Senza le pazienti mediazioni di Philipp, senzala sua cortese ma ferma insistenza di fronte alle sfibranti esitazioni dellamico, difficilmenteBusoni avrebbe avuto gli spazi musicali che Parigi gli ha sempre accordato. Non era certo faciletrattare con Busoni. Un piccolo sfogo di Philipp nel febbraio 1921, provocato dalla rinuncia di

    Busoni ai concerti parigini (cfr. nota n. 425) lo dimostra: Que de fatigue pour vous! Ici cest unedception gnrale. Toutefois avant tout votre sant (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3877+a+b+c).Per i concerti del 1922, la storia si ripete. Busoni non risponde alle lettere di Philipp nellautun-no del 1921. Questa volta il paziente pedagogo si dimostra irritato: Je vous avoue que je suistrs-trs ennuy de navoir pas de rponse au sujet de Piern. Lello (cfr. nota n. 320) me dit quilveut aller Londres. Ne pourriez vous arranger de venir Paris pour quelques jours et de jouerau Chtelait? Vous lavez promis pour remplacer les Concerts annoncs lanne passe. Ilserait utile de venir Paris [] Ce nest pas par gosme que je vous le demande, quoique majoie de vous voir serait grande. Mais parce que je sais combien lon est nerveux chez nous. Vousavez jou lan pass Berlin, Londres, Rome, tous les journaux en ont parl. Et vous allezviter Paris de nouveau! Ne le faites pas: coutez le conseil de quelquun qui vous aime frater-nellement (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3885+a+b). La risposta di Busoni giunge Finalmente il 3

    dicembre (cfr. lettera LIII). Cfr. TAMARA LEVITZ, Teaching New Classicality Ferruccio BusonisMaster Class in Composition, Frankfurt am Main, Peter Lang, 1996, pp. 47-48.

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    19 Non stato possibile identificarla e stabilire che ruolo avesse nellambito dei rapporti tra i duemusicisti. Philipp la defin unamica molto devota (15 marzo 1915) e ringrazi Busoni per aver-gliela fatta conoscere, poich la sua natura era elitaria (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3766, s.d.). Il27 luglio 1915 scrisse a Busoni: Oui, Mlle Rackemann est une femme exceptionnelle: elle a pour

    vous une admiration dvoue qui gale la mienne et cette admiration commune a ciment nossympathies (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3799). Sicuramente era una musicista, forse una pianista,perch in grado di giudicare unopera alla lettura dello spartito: Mlle Rackemann me [a Philipp]que dit que cest [le Variazioni Goldberg] un chef-duvre... (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3798).

    LETTERA II20

    [carta intestata:Grand Htel Baglioni21]

    Bologna,22 22 Juin 1914

    Trs-Cher Ami et confrre,enfin, par ma sant rtablie suffisamment et par mes devoirs accomplis, je suis prt par-tir.23

    Lange gardien de notre bibliotheque vint moi et mapporta le messageJtais dans un etat de fivre, dindolence et, surtout, dindecision qui me defendaient deVous repondre dune manire prcise.La fivre a disparu, grce a Dieu, lindolence est mise de cot par le[s] preparatifs de voya-ge et le[s] cent petites affaires qui accompagnent le depart; mais lindecision, qui regne ausujet de mes projets, demeure.Jamais, depuis que jai reussi suivre une ligne droite24 dans le chemin de ma vie, je ne mesuis trouv dans un pareil tat dinitiative trouble.Je ne me reconnais pas le droit de choisir selon mes intimes inclinations et jai horreur deme fixer entre les alternatives qui se presentent. Ni lAmerique,25 ni helas! lItalie26 peuvent mattirer (au fond de ma conscience) maiselles menacent, en faisant valoir des raisons raisonnablement irrefutables, de prendre pos-session de moi.Pour reprendre mon sjour Berlin (ce que jestime devenu presque indispensable) mesexigences doivent saccentuer, ne serait-il que pour justifier cette contradiction 27 aux yeuxde ceux que je refuse,28 et aussi envers moi mme.Finalement, je narrive jamais moccuper de ce, que je contemple tre le but de mon exis-

    tence29 et jai peur de depasser le moment et de le perdre en des futilits.Vous tes en ce moment le seul de mes amis qui puisse mcouter avec interet et me com-prendre.30 [Pardonnez tout de mme si jose vous inquiter avec mes confidences.Maintenant, que vous avez suivi les penses qui me proccupent et que vous vous aurezform (2) une ide de mon cas prsent, vous deduirez avec plus dindulgence, que vousne lauriez fait sans cette prface plaintive, que les questions que vous mavez soumises etde lesquelles vous vous avez occup (3) en ma faveur, nentrent dans mes plans que parun ordre secondaire.31

    Jai manqu, au commencement de cette lettre, de vous en remercier; je le fais de tout moncur.

    Du reste je me tonne que vous, dont jai admir respectueusement et dune faon crois-sante, la renonante Filosofie en tout ce qui concerne vos propres aspirations,32 soyez

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    anim dune ferveur plus mondaine en ce qui regarde les intrts de votre ami].Et vous ne vous imaginez pas, au (4) quel point je me reconnaisse la prsomption de vousressembler.33

    Mais la fin dune longue et acharne saison je me trouve fatigu dun combat qui, mme

    en sortant victorieux, na pas pour but que de faire ressortir ce que je dois rpresenter etnon ce que je veux tre.Ainsi je suis plutt content que M. Piern34 refuse daccepter mon Concerto, ma pudeurse rebellant lide dassister mon propre depouillement publique pendant la duredune heure entire!La Berceuse legiaque35 et le Nocturne symphonique,36 deux pices de dernire importan-ce de style, pourraient bien tre dignes dtre prsentes aux publics parisiens; quoique jene sache pas au juste si celui des Concerts Colonne37 en soit le mieux choisi.38

    [Elles sont hardiment intimes et dlicates, et elles exigent de la concentration et de la foide la part de lauditeur. Elles durent ensemble 15 minutes et sont dites chez Breitkopf.

    Voil tout ce que je puis vous repondre pour le moment. Jespre que ma lettre prochainesera anime dun tout autre esprit, puisque jai la certaint (5) de retrouver chez moi lestrois quarts de mon tre,39 que je laisse toujours la maison en me rendant en voyage;comme on porte avec soi seulement les livres necessaires, et en les remplaant, au retour,dans la bibliothque complte et immouvable (6).Jai t une fois bien prolixe et je me hte de terminer.Je vous prie dadresser Berlin. Je vous salue trs affectueusement en me disant

    votre reconnaissant et dvouF. Busoni]

    20 Lettera autografa (Washington, Library of Congress). Lanno scolastico si era concluso il gior-no precedente. Busoni si affrett a tornare a Berlino dove giunse alla fine del mese di giugno.Ricopr la carica di direttore del Conservatorio di Bologna dallottobre del 1913 al giugno del-lanno successivo. Lesperienza, che fu interrotta a causa della guerra, lo deluse profondamentee non venne pi ripresa. Cfr. BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, nn. 158-161, pp.239-244 e n. 180, p. 266; cfr. inoltre alcune lettere a Gerda, in BUSONI, Lettere alla moglie, pp. 229sg.; EDWARDJ. DENT, Ferruccio Busoni A Biography, London, Oxford University Press, 1933,pp. 205 sg.; GUERRINI, Ferruccio Busoni, pp. 123-131; SABLICH, Busoni, pp. 53-55; DELLA COULING,Ferruccio Busoni. A musical Ishmael, Lanham, Maryland, Scarecrow Press, pp. 265-279.Sorprendentemente, a due mesi dalla morte, il 20 maggio 1924, Busoni confid a Galston di avernostalgia di Bologna, citt fantastica relativamente incontaminata e di desiderare ardente-mente di tornare a viverci (cfr. GALSTON, Busoni, gli ultimi mesi di vita, p. 83).

    21

    Cfr. la lettera alla moglie del 13 giugno 1914: Ieri, alle cinque, mi sono deciso, su due piedi, emi sono trasferito qui. Il soggiorno nella villa [che il Comune di Bologna gli aveva messo adisposizione] da solomi era impossibile, o almeno cos difficilmente sopportabile, che aveva uneffetto dannoso sul mio morale e, di conseguenza, anche sul mio fisico. [...] Come sono andatoa letto contento ieri sera, come mi sono svegliato allegro oggi! Mi sento gi quasi in viaggio (cfr.Lettere alla moglie, p. 239 e DENT, Ferruccio Busoni, pp. 218-219).

    22 In una lettera al violinista Mario Corti (1882-1957), Busoni espose i motivi che lo spinsero alasciare la direzione del Liceo Musicale di Bologna: Il Comune persistette a trattarmi da impie-gato municipale (ancora dopo quella mia lettera abbastanza espressiva e indiscutibilmente leale)e mi impose la data del 1 Aprile come limite del mio ritorno, per quanto fosse perfettamenteinformato dellimpossibilit materiale di questa condizione. Considerai che questa formula equi-valeva alla provocazione di un congedo e mi astenni dal rispondere oltre: non avendo io mai

    domandato di venire, non era logico chio esprimessi il desiderio dandarmene. Eccole i fattiautentici, che aggiunti alla corrispondenza di cui Ella fu testimonio a Berlino, costituiscono la

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    verit su questo caso. Le sar grato se Ella vorr divulgarla. Cosa fa la Societ del Quartetto?Lorchestra stabile? La pro aedificanda aula? Io mantengo tuttora lidea che lunione di questetre organizzazioni potrebbe risultare a [sic] forte importanza non solo per Bologna, ma per unabuona parte dellItalia. E non dispero ancora di questa possibilit. Se io fossi chiamato a dedi-

    carmi a questimpresa, indipendentemente dal Liceo, lo farei con sincera convinzione. Infineconto di rivedere Bologna. Mi saluti tutti quelli che pensano un po di bene sul mio conto. Ioserbo a tutti un simpatico ricordo (New York 17 aprile 1915; in GUSTAVO MARCHESI, Alcune let-tere di Busoni, La Scala. Rivista dellopera, n. 101, aprile 1958, p. 62).

    23 Scrisse a Gerda il 10 ottobre 1913: Passare qui la primavera e lautunno, viaggiare dinverno estare un po a Berlino (Natale e gennaio). Ma il luglio e lagosto [...] non sono sopportabili qui edesidererei perci molto di continuare il mio lavoro estivo a Berlino, e vorrei poter godere diquesta felicit, che mi necessaria, prima di essere decrepito. Mi mantiene giovane, altrimenticrollo prima del tempo. Per far questo dobbiamo conservare un appartamento a Berlino.Credo che tutto ci sia fattibile e vorrei sentire la tua opinione (Lettere alla moglie, p. 234).

    24 Leitmotivepistolare, soprattutto il suo contrario (la linea spezzata), riferito alla imminente, terri-bile esperienza della Grande Guerra e dellesilio in terra elvetica, a Zurigo. Cfr. LAURETO RODONI,

    Lesilio di Busoni a Zurigo (cfr. nota n. 30 della PREFAZIONE). Isidor Philipp era convinto chedopo lo scoppio della guerra (il 1 agosto 1914), Busoni avrebbe fatto ritorno in Italia. Gli scris-se infatti il 5 dello stesso mese: Je suppose que vous tes retourn dans votre belle Italie et jeserai heureux davoir un mot de vous qui me rassure de votre sort. Aucune imagination ne peutprvoir les misres, les deuils, les tristesses qui causera cette abominable guerre et on voudraittre rassur au moins au sujet de ceux qui lon aime (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3793).

    25 Busoni si era fatta nel tempo unidea molto negativa degli Stati Uniti: cfr. BUSONI, Lettere con ilcarteggio Busoni-Schnberg, nn. 204, 205, 235 e 287, rispettivamente pp. 299-300, 334 e 387. Il6 agosto 1915 scrisse ad Harriet Lanier, ivi, n. 200, p. 291:Ognuna delle cinque visite [1892-1894;1904; 1910 e 1915] stata una delusione, e ogni volta sono tornato con fede e aspettative rin-novate. Ho cercato di dare il meglio di me, ma lhanno rifiutato pretendendo la mediocrit. Ilrisultato [...] stato insoddisfacente per ambedue le parti. Cfr. anche DENT, Ferruccio Busoni,pp. 227-228. Torna sullargomento America il 7 febbraio 1916 in una lettera a Emilio Anzoletti:Il disegno dandare in America rappresenta a me, per chi lo concepisce, un atto di disperazio-ne, fratello del suicidio. Confesso per volentieri e ci valga a raddolcire la brutta impressio-ne del mio giudizio che questa interpretazione non imparziale ed forse, anzi esagerata.Ammetto pure senzaltro, che chi si occupa di macchine trover pi facilmente contatto con unpaese, che rifiuta tutto allartista (Bergamo, Archivio privato). Sorprendente la confessione fattaa Galston il 4 giugno 1924: Ah, accanto a tante cose ributtanti ci sono tante bellezze e grandez-ze indimenticabili. Una mattinata autunnale sullHudson in giovent, paese giovane, verginale ecos forte nella sua energia al risveglio. Le lacrime gli soffocavano la voce: era cos commos-so, sopraffatto dal ricordo pi intimo della giovent (GALSTON, Busoni, gli ultimi mesi di vita,p. 98). I soggiorni americani di Busoni sono stati mirabilmente ricostruiti da MARC-ANDR

    ROBERGE, Busoni and the United States, American Music, XIII, 3, 1995, pp. 295-332.26 Cfr. la lettera a Egon Petri, in BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, n. 134, p. 217: difficile concentrarsi sul futuro in un paese che deve ancora raggiungere il presente. Il 16giugno scrisse a Rosamond Ley (1883-1969; pianista e scrittrice di argomenti musicali, cfr. ILL. n.):As to Bologna, it is a dead point in the world and it depresses me to know that life and progressare going on elsewhere, and that I am not attending to them. But all that horror ends in five days,and a new period will begin. (I am still ready to begin again something) (Biasca, Archivio pri-vato L. Rodoni; Londra, British Museum).

    27 Cfr. FIAMMA NICOLODI, Equivoci del nazionalismo musicale: Ferruccio Busoni e i musicisti ita-liani del suo tempo, in Gusti e tendenze del novecento musicale italiano, Firenze, Sansoni, 1982,pp. 205-262; MARTINA WEINDEL, Ferruccio Busoni und der Nationalismus, in Italian musicduring the fascist period, edited by ROBERTO ILLIANO, Turnhout, Brepols, 2004, pp. 283-299;

    RODONI, Lesilio di Busoni a Zurigo, pp. 27-35.28 Probabilmente una carica didattica in Italia.

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    29 Leitmotiv epistolare. La composizione era lo scopo principale della sua esistenza. Soltantodurante lestate a Berlino (nel mio ambiente), Busoni poteva dedicarvisi intensamente, spessoin solitudine, poich Gerda non rinunciava mai a qualche settimana di vacanza: Devo fare anco-ra un progetto per il futuro e, per farlo, devo essere a casa. Se non altro per questa ragione

    sospiro quel momento e sono curiosodi vedere come riuscir il consulto con me stesso, comesar il seguito, dove mi porter il nuovo scossone (BUSONI, Lettere alla moglie, 15 giugno 1914,p. 240).

    30 Il manoscritto autografo incompleto in due punti (cfr. nota n. 38). Le righe mancanti sono trat-te dalla copia della Staatsbibliothek zu Berlin (Mus.Nachl. F. Busoni B I, 919a+b+c) e da quellaconservata a Cambridge (Rowe Music Library, Kings College, Dent Collection): si integra quin-di il manoscritto autografo con il risultato della collazione delle copie, ponendo il testo che nerisulta tra parentesi quadre.

    31 Si tratta dellorganizzazione di concerti parigini nella primavera del 1915, che, a causa della guer-ra, non ebbero luogo.

    32 Philipp ha dedicato gran parte della sua vita allinsegnamento, rinunciando alla carriera di solista.33 Potrebbe alludere al fatto che farebbe volentieri a meno dei successi mondani come virtuoso o

    direttore dorchestra per dedicarsi interamente alla composizione, che, come detto, era lo scoposupremo della sua vita.

    34 Cfr. nota n. 18.35 Berceuse lgiaque, op. 42, KiV 252a, composta in memoria della madre. Fu conclusa il 27 otto-

    bre 1909. Si tratta della trascrizione dellomonima composizione per pianoforte, la 7 e ultimaElegia (cfr. nota n. 187), di pochi mesi precedente (5 giugno 1909). Cfr. K INDERMANN,Verzeichnis, pp. 237-238; SABLICH, Busoni, pp. 172-173; BEAUMONT, Busoni the Composer, pp.140-147; GALSTON, Busoni: gli ultimi mesi di vita, pp. 111 e 112, nota n. 357; WILLIMANN, Facettendes Unerreichbaren: Busonis sechs Elegien fr Orchester, Busoni in Berlin, pp. 107-123.

    36 Nocturne symphonique, op. 43, KiV 262, concluso il 6 luglio 1913. Si tratta di uno degli Studiper il Doktor Faust (cfr. note nn. 188 e 389). Cfr. KINDERMANN, Verzeichnis, pp. 291-292;BEAUMONT, Busoni the Composer, pp. 185-189; SABLICH, Busoni, pp. 179-180; BUSONI, Lettere conil carteggio Busoni-Schnberg, n. 238, pp. 337-338). WILLIMANN, Busonis sechs Elegien frOrchester, Busoni in Berlin, pp. 107-123. Cfr. nota n. 60.

    37 Cfr. nota n. 18. Fondati da douard Colonne (1838-1910), direttore dorchestra e violinista.38 Sicuramente perch molto impegnativi allascolto per un pubblico medio. Cfr. le righe successi-

    ve, non autografe, ma trascritte collazionando le copie di Berlino con quelle di Cambridge (cfr.nota n. 30).

    39 Leitmotiv epistolare. Se sono a lungo in un posto, lontano da casa, ho la sensazione di esser lon-tano da me stesso e come se dovessi rientrare in me. Da ultimo nel posto estraneo sono solo colcorpo, che trascino a fatica (BUSONI, Lettere alla moglie, 17 giugno 1914, p. 241.)

    LETTERA III40

    New York, [15 mai41] 191542

    Ainsi, mon trs-vner Ami! Votre lettre du 4. Mars43 marrive aujourdhui, le 15 Mai, accompagne de quelques lignesplus recentes. Elle arrive au moment critique, satur dune indecision orageuse et oppri-mante44 pour tous ceux, qui sentent et pensent. Il me semble que ces derniers sont dansune minorit disproportionne; que la majorit des gens[,] qui nont pas des interetsserieux dans la vie[,] clate, que la manie micidiale, garde secretement dans les temps

    normaux, se presente effrontement en plein jour.Que la serenit remplace lhilarit, nous ne perderons rien.

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    Du reste jai souponn, que la plus triste realit, quand elle a lempreinte de levenement,soit prferable lodieuse indifference physiognomique de ce pays-ci.45

    Il y a des livres dUtopie qui dcrivent le mond[e] dans un tat parfait, et dont limage matoujours dconcert. LAmrique46 peut vanter quelques traits dans ce genre dabsurdit.

    Mais il y a en elle, par surplus, la totale absence de certaines choses, et sans mme quel-le se doute de la possibilit de leur existence.Nammoins je ne desespre pas. Votre grand David47 apass par toutes les formes din-quietude sociale et a s toujours travailler, crier; pour les rois, les Empereurs, les Consuls;en prison, en exil !Cest curieux voir, et mme surprennant, comment lart ne se laisse abattre,48 et comment,seule, elle survit les epoques historiques, qui delle prendent (7) leur nom! Ainsi laRenaissance et lEmpire. Et lamiti, et lamour, et lavenir perpetuel voil qui ne cessejamais.M.lle Rackemann, qui vous est une amie trs-devoue, mapporte vos nouvelles de temps

    en temps.Elles ont t reues avec la plus chaude affection; imaginez donc laccueil votre lettre! Jeme suis attard mentionner le fait et vous remercier de tout ce, qui mest precieux enVous, et que je reconnais dans chaque mot que vous madressez. Moi, je travaille assez regulirement et jspie (8) la probabilit de revenir en Europe.49

    Esperons donc: Au revoir.Votre trs-devouFerruccio BusoniHier, jai vu Saint-Sans.50

    40 Lettera autografa (Washington, Library of Congress). Durante lestate del 1914 Busoni rimasea Berlino, come sua abitudine, per attendere alla stesura di nuove composizioni e per lavorarealla monumentale edizione delle opere di Bach. Solo nel corso del mese di settembre compre-se la gravit di un evento (lo scoppio della Prima Guerra Mondiale) che avrebbe sconvolto lasua vita. Busoni era accanitamente, a volte rabbiosamente, antimilitarista e considerava le guer-re orrori organizzati. Il suo animo fu lacerato dalla ripugnanza, dallo sdegno e dallamara con-statazione che artisti europei di primo piano sostenevano il diritto dei loro governi di schiaccia-re gli avversari. Qualche mese prima dello scoppio della guerra aveva programmato un viaggionegli Stati Uniti. Per tutto lautunno del 1914 non seppe che cosa fare. Prese infine la decisionedi partire, anche per avere il tempo di riflettere sul suo futuro: restare in Germania, trasferirsi inItalia o esiliarsi in un paese non toccato dalla guerra. Cfr. RODONI, Lesilio di Busoni a Zurigo,pp. 27-37; DENT, Ferruccio Busoni, pp. 220-225; SABLICH, Busoni, pp. 56-58; COULING, Ferruccio

    Busoni, pp. 279-285.41 La lettera stata ricevuta il 15 maggio. La risposta potrebbe essere stata scritta il giorno stesso oqualche giorno pi tardi.

    42 Molte lettere dallAmerica sono intrise di nostalgia, delusione, amarezza e dubbi: stati danimo cheper non incrinarono nel compositore i saldi propositi di portare a compimento i suoi progettiartistici. Cfr. BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, pp. 271-298. Le lettere di IsidorPhilipp (cfr. infra) non solo esprimono amarezza e disperazione, ma anche desiderio di morte.

    43 Philipp gli scrisse il 4 marzo 1915: [...] votre lettre a t une grande joie, un oasis dans ce dsertdangoisses, de tristesses, de misres, de dsespoir. Depuis le 2 Aot [1914; il giorno prima erascoppiata la guerra] combien de fois ma pense a t prs de vous, je ne saurais le dire... Jusqulruption de cet affreux cataclysme on pouvait affirmer que le cur de lhomme est une ruchedin[n]ombrables soucis. Mais quoi que dire maintenant? On vit une vie factice mais, en soi,

    cest la certitude pour les gens de notre ge, quil ny a plus rien. Jai vu des choses abomina-bles: le cur me glace y penser. Paris ce Paris que vous aimez[,] a t noble, je vous assu-

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    re, au del de tout ce que lon peut dire... [...] Jespre de tout cur que les quelques mois quevous devez rester en Amrique, ne seront pas trop pnibles. Vous souffrez de beaucoup de cho-ses, plus que dautres: vous tes plus affin. Rappelez[-]vous le[s] mots de Diderot: Quand lanature cre un homme de gnie, elle lui secoue son flambeau sur la tte, et lui dit: Va, sois

    malheureux. [...] (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3794). E il 10 maggio: Il mest difficile de vousexprimer combien votre amiti mest prcieuse. Sont-ces temps tragiques[,] est-ce latmosphredans laquelle nous vivons, je suis encore plus sensible quavant tant de dmonstrations de sym-pathie et, je crois bien, que mon affection pour vous a augment, car je suis sr que votre cursouffre comme le mien. Ces dix mois ont fait de moi un vieillard. Vous parlez dune renaissan-ce! Quand? O? Comment? ct de choses admirables[,] de sentiments altruistes si touchants,dacts dhrosme, de courage magnifique, de volont, de dvouement, de bont que demesquineries, de ridicules ambitions[,] de petites lchets et de grandes aussi! Je parle l de ceuxqui ne se battent pas, hommes et femmes. Alors les hommes resteront toujours les mmes. Etles artistes plus encore car chez eux il faut compter avec le cabotinage. Quant la guerre!...Que diriez[-]vous, le latin aimant la tradition, les belles choses du Pass, vous lArtiste lme sigrande et belle, que diriez[-]vous si comme moi, vous aviez vu Reims, par exemple! De la vieil-

    le ville [,] de lhostelleriedu Lion dor, dtruite, en face de la Cathdrale presque dtruite, au cen-tre de cette cit de 13.000 habitant, vous pouvez voir la Campagne! Tout est saccag, tout ce quele temps a respect. Renaissance! Non! Aprs la guerre ce sera la ruine pour tous, lintolrance,la raction politique et religieuse, la rue vers le plaisir vers loubli dun instant la lutte dece ceux qui, tant dge combattre et ne layant pas fait voudront racheter par un patriotismeexagr, leur manque de courage... etc. Et que dannes perdues pour lArt, pour la Civilisation.Que de misres, que de deuils et avant tout quelles haines! Comme on hara, comme on hait dj!Les hommes de notre ge ne verront plus de jours de paix vritable. Et Paris, par ce printempssi doux, est si beau! Si vous voyiez, si vous pouviez admirer en ce moment la Seine, le Louvre,la vue du Carrousel lArc de Triomphe, tout cela baigne de lumire dans un air lger et pur,vous auriez les larmes aux yeux. Le cur souvre un instant et puis se glace vite voir les tho-ries de blesss et de mutils. Je voudrais ne plus exister (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3796).

    44 Dove stabilirsi durante la Guerra? Questa la preoccupazione tempestosa e opprimente diBusoni.

    45 Leitmotivepistolare. Cfr. nota n. 25. Busoni confida a Emile Blanchet il 17 marzo 1915 (cfr. notan. 87) di sentirsi un esule in America (cfr. BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, n.188, p. 275). A Edith Andreae (1883-1945; sorella di Walter Rathenau, ministro degli esteri dellaRepubblica di Weimar, assassinato a Berlino nel 1922) scrisse tre mesi dopo, il 23 giugno 1915:Non pu immaginare quanto limitato e limitativo sia questo paese. Dover trovare sempre e sol-tanto in se stessi ogni stimolo, ogni bellezza, ogni umanit, produce una rabbia dolorosa, tuttoquel che ne vien fuori grigio, non dissimile dalla teoria, senza vita e senza scopo. [...]Quando non si pipadroni dei propri movimenti, la vita non pi nulla. [] Non sono anco-ra abbastanza vecchio per rinunciare, non pi abbastanza giovane per perdere le occasioni.

    Non mi rassegner mai a questa criminale amputazione della mia vita. E quando La rivedr,sar pi vecchio (ivi, n. 196, pp. 285-286).46 SullAmerica, Philipp risponde: Je ne connais pas lAmrique mais je sens que vous ntes pas

    fait pour ce pays. Toute supriorit est un exil. Pour un artiste aussi rare que vous cet axiomeest doublement vrai. Je disais lanne passe que vous me paraissez dans le pays du Piano unesorte daristocrate affin et raffin entour de paysans brutaux et vulgaires: les autre pianistes.Et cest bien cela (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3797+a+b).

    47 Jacques-Louis David (1748-1825), pittore francese. Fu tra i principali protagonisti delNeoclassicismo europeo, in opposizione alle mollezze ed effeminatezze del Rococ. Moltodeterminato nelle sue idee, artista dal forte temperamento, David partecip alla RivoluzioneFrancese e fu attivo anche nel periodo napoleonico, dipingendo quadri storici che raffigurava-no accadimenti a lui contemporanei, con contenuti di elevato appello civile. Dopo la Restau-

    razione, David trascorse lultima parte della sua vita a Bruxelles, dove si dedic alla pittura disoggetti mitologici, in cui per non cercava pi finalit etiche.

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    48 Che cosa, se non larte, sopravvive a tutte le guerre? (BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, n. 205, p. 300.)

    49 Darei 100 Stati Uniti in cambio di un vecchio angolino europeo scrisse a Edith Andreae il 23giugno 1915 (ivi, n. 196, p. 286).

    50

    Busoni e Saint-Sans erano amici. Scrive Roberge: Busoni semble avoir connu Saint-Sans Bruxelles le 26 octobre 1900 lors dune reprsentation de Samson et Dalila. [] Busoni avaitaussi jou le Concerto pour piano et orchestre n. 5, op. 103, de Saint-Sans, et ce quatre repri-ses Paris (18 et 25 janvier 1914, 14 mars 1920, 12 mars 1922). Au lendemain de la troisime deces excutions, dirige par Philippe Gaubert (cfr. nota n. 316), Saint-Sans crivait Busoni quilntait pas tonn de son triomphe au concert du Conservatoire; il voyait l une rponse ceuxqui traitaient sa musique de vieillerie dmode (ROBERGE, Busoni et la France, p. 288). Cfr. iRicordi su Saint-Sans, in BUSONI, Lo sguardo lieto, pp. 403-405: Sin da principio la fama di pia-nista fu di ostacolo al giovane Saint-Sans nella sua carriera di compositore. Egli condivide que-sto destino con Liszt; ma mentre la fama di pianista sorpassa quella di Liszt compositore ancheal di l della tomba, la morte del maestro francese ci viene annunciata oggi come quella delcompositore Saint-Sans. [...] A Saint-Sans il talento naturale non faceva certamente difetto. Mi

    stato spesso raccontato a Parigi come egli scrivesse un nuovo lavoro direttamente in partiturasostenendo allo stesso tempo unanimata conversazione con amici e ospiti; e la partitura riusci-va calligraficamente pulita e pronta per la stampa. Sembrava che coltivasse la composizionecome un piacevole esercizio dello spirito; era un sereno sacerdote dellarte. Dalla sua musica,infatti, non si potrebbe dedurre se era danimo buono, se era capace di amare o di soffrire. [...]I giovani lo rinnegarono completamente ed egli si lamentava amaramente (ma senza pathos) diessere considerato ormai niente pi che un ferrovecchio. In lui non cera niente di demoniacon di sacro. Non si librava al di sopra della terra. Ma su questa stava da gran signore: un aristo-cratico nel regno della musica. qui ripubblicati nellAPPENDICE III). In una lettera a Guido M. Gatti,Busoni defin Saint-Sans lultimo maestro francese del Pianoforte (BUSONI, Lettere con il car-teggio Busoni-Schnberg, n. 373, p. 491). Infine a Emile Blanchet (cfr. nota n. 87) scrisse il 17marzo 1915 (ivi, n. 188, p. 275): Philipp ed io ci siamo trovati daccordo su una certa analogiatra Saint-Sans e A.[natole] France.

    LETTERA IV51

    New York, [27 mai52] 1915

    Mon ami, M.me Frisch53vous apportera (ou aura apport) une lettre; je risque encore cette-ci pour vous affirmer la votre, arrive ce moment, le 27 Mai. Elle est triste et decouragean-te, mais comme elle vient de vous, je lai le et rele. Je ne puis protester contre vos argu-

    ments, mais je mefforce de me conserver mon reste de vie! 54Je ne vois pas les desastres de si prs, mais [] croyez-vous? [] a ne me rend que plusinquiet.Ainsi, je ne pense qu revenir en Europe, pour travailler aux fortifications artistiques,autant quil mest donn de le faire.Or, la situation sest aggrave pour moi, depuis que mon pays est entr en action.Complication morale et pratique.55

    Jaimerai bien connatre votre opinion sur cet incident. 56

    Oui, jai travaill et je travaille.Je ne peux pas en faire moins, et au mme temps ce continuel travail abstrait, lazur

    (comme on dit en italien) mexaspre.Je souffre presque plus du lieu oje me trouve, que du temps oje vis.

    52 Ferruccio Busoni. Lettere a Isidor Philipp

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    Fantaisie Indienne,57 Goldberg,58 Clavecin59 sont tous prts. Et jai presque termin unRondeau Harlequinesque60 pour orchestre, morceau quon pourrait appeller une carica-ture serieuse, comme lest Don Quijotte61 ou sont les compositions de Goya.62 Jai vu unefois en Italie et sur la scne un acteur representer le personnage dArlecchino,63 qui ma lais-

    s une grande impression, par la force presque tragique, (au moins heroque) du caractre.Sur ce souvenir, et avec laide de ma petite filosofie personnelle, jai bati un libretto enun acte, dont ce morceau dorchestre est une spce de Resum. Avant de venir en Amerique jai compos un autre livret,64 qui sera la base de mon uvrela plus importante.Enfin jai russi me faire construir un harmonium avec les tiers de ton. 65Je mappliquerai en fonder un premier systme, ce qui represente un travail encore indetermin.Tout a resultera en un necrologue assez flatteux (9). Pourtant je voudrais encore vivreet je vous assure, que cette question assume journalment (10) une importance majeure. Jenai eu presque aucune jeunesse!66 Ne me depreciez pas pour ce sentiment.

    Dieu merci, ma famille est runie et intacte! Cest un grand privilge. Mais mes ami[s] sontlointains.Mon chant resonne pour la foule inconnue, dont les applaudissements me font gler lecur, comme dit Goethe dans sa preface au Faust. 67

    (Il faut avoir beaucoup vecu pour comprendre les poetes. Ici, dans ce pays, on comprendtout, et tout de suite!)Comme jai envie de vous embrasser! Je vous aime beaucoup. Au revoir.

    Votre Ferruccio Busoni

    Puisque je dmenage, adressez sil v.[ous] p.[lat], aux soins de Breitkopf et Haertel, 22West, 38me rue, 38th Street.

    51 Lettera autografa (Washington, Library of Congress).52 La lettera di Philipp arrivata in America il 27 maggio. Busoni potrebbe aver risposto lo stesso

    giorno o nei giorni successivi.53 Probabilmente si tratta della moglie delleditore viennese Justinian Frisch (Frisch & Co. Verlag).

    Philipp ricevette pi tardi questa lettera. Nella riga seguente il verbo affirmer usato in modoscorretto al posto di confirmer. Ecco il senso della frase: je risque encore celle-ci [lettre] pourconfirmer rception de la vtre qui vient juste darriver, ce27 Mai.

    54 Risponde Philipp l8 giugno: [...] Je comprends que vous ayez le dsir de vivre. Vous avez pourvous des dons si rares et si nombreux: un cur noble, un cerveau magnifique, le gnie musi-

    cal!... Vous avez prs de vous une femme admirable... Mais mon dsespoir est comprhensibleaussi! Seul ou presque seul toujours, je sens maintenant davantage tout ce qui me manque.Et qui suis-je? Rien. Lappui dont on peut le moins se passer cest lappui que lon trouve en soi[-]mme. Et je suis sans volont, tant jai eu des tristesses autour de moi depuis dix mois. Pertesdtres dlite que jaimais, trahisons viles dautres tres que jaimais aussi et qui mont rendu lemal pour le bien. Mais, quoi ma philosophie me permet de pardonner ceux[-]l mais pourles premiers, quel dsespoir en moi, lorsque je me dit que jamais plus, je ne les verrai. Jamaisplus... Que ces deux petits mots font souffrir et ont fait souffrir! (Mus.Nachl. F. Busoni B II,3797+a+b). Scrisse Bruno Goetz (1885-1954) nel Discorso commemorativo...: Lessere a cono-scenza dei tragici conflitti degli avvenimenti del mondo non lo paralizzava ma lo fortificava e lorendeva soltanto pi coraggioso. Perfino la malinconia profonda che a volte lo assaliva, eracome uno scintillio nascosto in una pietra preziosa nera. E cos brillante e sfavillante e spesso

    esuberante era la sua allegria. Molto tenero e multiforme nei suoi sentimenti, penetrante e chia-ro nel suo intelletto, rapido e agile nel suo temperamento, risoluto fino allestremo in tutte le

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    avventure dello spirito: possedeva un istinto infallibile e un cuore inattaccabile quasi puro comequello dei bambini. Tutte queste caratteristiche umane trovano la loro eco nella sua musica.

    55 Infatti lentrata in guerra dellItalia il 25 maggio 1915 aveva complicato ulteriormente la situa-zione di Busoni. Lespressione complication pratique spiegatada LEVITZ in Teaching New

    Classicality, p. 46: He had hoped to return to Germany, but when Italy entered the war in 1915German authorities had prohibited him from returning. Parodoxically, the Italian authorities alsobegan to view him with distrust because he had spent most of his adult life as a resident ofGermany. Cfr. anche la lettera a Hugo Leichtentritt del 15 agosto 1915 in BUSONI, Lettere con ilcarteggio Busoni-Schnberg, n. 202, p. 295: Che io possa restare in America ora escluso eanche, come temo, che possa rientrare a Berlino.

    56 Risponde Philipp: Vous me demandez ce que je pense de lentre de lItalie dans le cercle de lamort et de la gloire... Jaime lItalie et les Italiens mon cur se serre la pense du dangerqui menace toutes les merveilles que le Temps a su respecter pour la joie de lHumanit maisje suis heureux quils soient avec nous. Et peut-tre leur collaboration fera-t-elle cesser plus ttces boucheries (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3797+a+b).

    57 Fantasia indiana per pianoforte e orchestra, op. 44 (KiV 264), conclusa nellagosto del 1913, ma

    pi volte ripresa e modificata. La prima esecuzione ebbe luogo a Berlino il 12 marzo 1914. Fupubblicata per lappunto nel 1915. Philipp cos la giudic il 24 febbraio 1920: [...] votre fantai-sie est un chef[-]duvre. Je ne dis rien de votre criture pianistique: chaque lignes closentdes inventions rares et prcieuses. Mais jai t ravi de cet orchestre original, pittoresque, color,stupfiant dhabilet (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3849). Cfr. KINDERMANN, Verzeichnis, pp. 294-297; BEAUMONT, Busoni the Composer, pp. 190-203; SABLICH, Busoni, p. 180; SITSKY, Busoni andthe piano, pp. 126-132). La trascrizione per due pianoforti fu opera di Egon Petri.

    58 Aria con 30 Variazioni(Variazioni Goldberg) BWV998, KiV B 35, terminata in tempo di guer-ra nellagosto del 1914 e pubblicata nel 1916. Fu dedicata a Isidor Philipp e inserita nella Bach-Busoni Ausgabe, II, pp. 77-150. Cfr. KINDERMANN, Verzeichnis, pp. 426-427; SITSKY, Busoni andthe piano, pp. 192-194.

    59 Il clavicembalo ben temperato, II, BWV870-893, KiV B 25, concluso nellaprile del 1915 e pub-blicato lanno seguente. Cfr. KINDERMANN, Verzeichnis, pp. 417-418; BUSONI, Introduzione alClavicembalo ben temperato di J. S. Bach, in BUSONI, Lo sguardo lieto, pp. 251-255;Introduzione al IIvolume del Clavicembalo ben temperato, ivi, pp. 256-259; Conclusione al IIvolume del Clavicembalo ben temperato, ivi, pp. 260-261; SITSKY, Busoni and Bach, in Busoniand the piano, pp. 177-206. Cfr. il giudizio dellinsigne musicologo Paul Bekker nellaFrankfurter Zeitung dell11 giugno 1921: Per gli stimoli che offre nel campo tecnico, formale edi critica stilistica, la nuova edizione di Busoni del Clavicembalo ben temperatonon solo unarricchimento della letteratura didattica, degno della massima considerazione: il primo lavoro,primo perch radicale, che apra la strada al pianismo contemporaneo, la vera e unica alta scuo-la del virtuosismo moderno. E, al di l dellimportanza che riveste per questo strumento, essoinvestiga, sulla base di convinzioni profonde, i fondamenti spirituali e tecnici della musica tutta.

    60

    Rond Arlecchinesco per orchestra e una voce di tenore, op. 46, KiV 266: la mia partitura pimatura scrisse a Frederick Stock l8 giugno 1915 (BUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, n. 194, p. 282). Rispetto alla Sonatina secondae al Nocturne symphonique, essoappartiene al versante italiano, mediterraneo, luminoso ma tuttaltro che disimpegnato dellapoetica di Busoni (cfr. SABLICH, Busoni, pp. 179-180); inoltre BEAUMONT, Busoni the Composer,pp. 207-215; GALSTON, Busoni: gli ultimi mesi di vita, pp. 25-26 e 60.

    61 Busoni amava molto Cervantes, di cui possedeva le Smtliche Werke[lopera omnia] in 12 volu-mi (Quedlimburg 1825-1826) e 66 volumi singoli. Cfr. DENT, Ferruccio Busoni, pp. 151, 171 e189). Cervantes lo cita a proposito del suo Arlecchino (lettera a Edith Andreae, n. 237, p. 337: quel che gli antichi chiamavano Intermezzo, genere in cui Cervantes si cimentatootto volte

    con un comicit monumentale. In una lettera mai spedita a una Signora P. del 23 giugno 1908,inserita nelle Lettere alla moglie, p. 123, Busoni nega di essere un uomo troppo serio per scri-

    vere unopera comica: Io sento molta maggior seriet nellumorismo che non nelle sparate tra-giche. Per me i Maestri Cantori sono pi seri della Cavalleria, Figaro del Profeta; Leporello

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    la creazione di uno spirito pi serio che Fides; Don Chisciotte pi profondo che Una lotta perRoma [romanzo storico di Felix Dahn]. La mancanza di umorismo indizio altrettanto gravequanto la prevalenza del patetico, come si trova in V. Hugo. [] Aforisma: Lumorismo il fioredellalbero della seriet. Lo si vede in Shakespeare e in Ibsen. Perci mi sono posto un compi-

    to ben arduo, proponendomi di scrivere unopera comica.62 probabile che Busoni conoscesse le pagine che Baudelaire dedic a Goya caricaturista, poi-ch nella sua biblioteca vi erano, tra laltro, le Oeuvresin 8 volumi dello scrittore francese, Parigi1899-1901 (PERL, Bibliothek Ferruccio Busoni, p. 11). Cfr. CHARLES BAUDELAIRE, Alcuni caricatu-risti stranieri, in Opere, a cura di GIOVANNI RABONI e GIUSEPPE MONTESANO, Milano, Mondadori,1996 (I Meridiani), pp. 1149-1153. Su Goya, Busoni possedeva il saggio illustrato di TRISTANLECLAIRE, Les caprices de Goya. dition illustre de 80 reproductions des eaux-fortes delAcademie Royal de Madrid [...], Paris, s.d. (PERL, Bibliothek Ferruccio Busoni, p. 43.) Forse ilgenere in cui Busoni colloca la sua opera Arlecchino (capriccio teatrale) deriva proprio daGoya. Cfr. nota n. 108.

    63 L11 maggio 1912 Busoni assistette a Bologna a uno spettacolo di marionette rappresentato dallaCompagnia di Armando De Rossi, che si proponeva di far rivivere il repertorio della Commedia

    dellarte del 500 francese. La parte di Arlecchino era sostenuta dallattore Emilio Picello, reputa-tissimo, la cui arte colp Busoni. (Cfr. la lettera a Egon Petri del 3 maggio 1912, in BUSONI, Letterecon il carteggio Busoni-Schnberg, n. 134, pp. 216-217). Cfr. anche larticolo La genesi dellAr-lecchino, in BUSONI, Lo sguardo lieto, pp. 181-185. Lo spettacolo di marionette visto a Bologna come un seme che germoglier qualche anno dopo in America e fiorir nel 1916 a Zurigo.

    64 Si tratta del libretto del Doktor Faust(cfr. nota n. 162 eAPPENDICE VI), scritto fra il 24 e il 31 dicem-bre del 1915, pochi giorni prima di salpare per lAmerica (cfr. il Diario del 2 gennaio 1915, inBUSONI, Lettere con il carteggio Busoni-Schnberg, n. 183, p. 270). Nel 1918 fu pubblicato per laprima volta in una rivista svizzera (cfr. nota n. 163). Nel 1920 avvenne la pubblicazione definiti-va presso leditore Kiepenheuer su consiglio di Ludwig Rubiner in forma di libro, dedicato allaFacolt di Lettere dellUniversit di Zurigo che un anno prima gli aveva conferito il dottoratohonoris causain filosofia. Cfr. NANCYOTIS CHAMNESS, The Libretto as Literature. Doktor Faust by

    Ferruccio Busoni, New York, Peter Lang, 2001. Cfr. nota n. 415.65 Lacquisto annunciato gi nella lettera a Edith Andreae del 23 giugno 1915 (cfr. BUSONI, Lettere

    con il carteggio Busoni-Schnberg, n. 196, p. 286). Cfr. anche la lettera al Leichtentritt del 13gennaio 1916 (BUSONI, ivi, n. 218, p. 316) e il saggio Relazione sui terzi di tono, in BUSONI, Losguardo lieto, pp. 137-138. Inoltre: MARTINA WEINDEL, Ferruccio Busonis sthetik in seinenBriefen und Schriften, Wilhelmshaven, Florian Noetzel (Verlag des Heinrichshofen-Bcher),1996, pp. 106-109; GALSTON, Busoni: gli ultimi mesi di vita, pp. 77-78 e le note nn. 242 e 244;infine ANTONIO LATANZA, Ferruccio Busoni. Realt e utopia strumentale, Roma, Antonio PellicaniEditore, 2001, pp. 29-45.

    66 Busoni lo ripeteva spesso, ricordando quegli anni febbrili, oscuri e angosciosi: Mio padre, chedi pianoforte ne sapeva assai poco ed era anche malfermo nella ritmica, suppl a questi difetticon una energia, una severit, una pedanteria indescrivibili [...]. Fece tanto e cos bene che riu-sci a presentarmi al pubblico nell'autunno del 1873, allorquando contavo sette anni e mezzo oquasi otto di et. E dopo altri due anni mi giudic abbastanza maturo e meraviglioso per con-durmi a Vienna nella qualit di pianista, compositore ed improvvisatore [...]. Fummo abbastan-za fortunati dincontrare l Rubinstein (cfr. appendice I), presso di cui mio padre trov modod'introdurmi e di farmi sentire come si compiaceva di esprimersi. Quel fargli sentire mi suonaancora allorecchio, terribile [...] (Due frammenti autobiografici, in Busoni, Lo sguardo lieto, pp.164-165). Cfr. anche Sablich, Busoni, pp. 13 sg. e lappendice II).

    67 Busoni cita forse a memoria i due versi. Non si tratta di chant (canto) ma di Leid(dolore): MeinLeid ertnt der unbekannten Menge, / Ihr Beifall selbst macht meinem Herzen Bang [Il miodolore si espande verso una folla ignota; / persino il suo applauso opprime il mio cuore]. Inoltrei due versi non sono tratti dalla Prefazionema dalla Dedica.

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    LETTERA V68

    New York, 5 Juillet 191569

    Mon ami, jai rougi de honte davoir p me plaindre devant vous, devant une tristesse

    heroque et de destines tragiques.70Jai mme peur, que la lettre remise Mme Frisch71 nesoit t (11) pas digne, et sans le besoin de la pardonner, si jai manqu de bon sens (cequi serait tout fait mon propre desavantage) ou peut-tre mme de tact, ce qui serait...impardon[n]able.72

    Le clavecin bien temper73 est sous presse; je fais graver les planches ici N.[ew] Y.[ork] et reste dans cette ville pour surveiller le procs. Cest mon seul intert, et aussitt ter-mine la besogne, je crois que je filerai et en passant pour lItalie je me rendrai enSuisse. Quoique vos sentiments doivent tre (justement) contraires certaines sympathies,vous pourrez tout de mme comprendre, que je souffre de ne pouvoir revoir mon habita-tion, qui contient tout ce que jai ramass pendant 20 ans de sejour B.[erlin], de voir inter-

    rompre lexecution de projets bien initis, qui represantaient le fruit dun temps aussilongue, on peut dire: le resultat dun vie. Les Variations de G.[oldberg]74 sont graves maispas corriges, puisque on na pas os denvoyer le manuscrit.Le Clavecin se presente, dans la seconde partie, comme une espce dcole deContrepoint. Jai depos dans ce volume une partie de ce que jai appris et decouvert surla Poliphonie.75 Je continue travailler, je mne une vie dun savant, mais cette applica-tion mobsede, comme je crois davoir dj dit. Jai termin plusieurs uvres mineur[e]set je pense beaucoup une majeur[e] (pour la scne), dont le livret est prt.76 LeRondeau harlequinesque pour orchestre77 est aussi complt. Nammoins je sens le fauxde ma situation et jeprouve un invincible besoin demotion dun autre ordre. Jespre donc

    fortement de revenir en Europe pour y trouver ce que mon me cherche.Hier soir M.lle Rackemann tait chez nous. Cest une amie toute preuve. Je veux registrerle fait, quune carte postale, envoye dIrkutsch78 a su me rejoindre New York. Un pri-sonnier de guerre, ancienne connaissance, a trouv un portrait de moi dans ltablissementmusical du pays, et cest la seule chose quil possde.Je vous prie de mcrire. Mon amiti pour vous a grandi: elle est forte et mre. Je vousremercie de la vtre! Au revoir.Ferruccio Busoni

    68 Copia manoscritta (Mus.Nachl. F. Busoni B I, 922a+b+c).69 Philipp gli risponde che, nonostante le lettere dallAmerica esprimano tristezza e rimpianti,

    votre nergie de grand producteur ne varie pas. Et cest cela quil faut. Vous tes un artiste uni-que, une gloire de votre pays vous tes ncessaire. Et cest plutt rare les hommes indispen-sables! Je comprends fort bien tout ce que vous me dites au sujet de vos regrets. Mais qui neperd pas dans cet affreux cataclysme o tout ce qui a t trouv de bon, dutile, de grand pourle bien de lhumanit ne sert qu la martyrizer? Dailleurs je crois quil est imposssible de jugerles sentiments dun tre par sa conduite dans un cas dtermin. Plus tard, lorsque le recul vouspermettra de juger votre nature, si sensible, votre me, que je sens si belle[,] modifiera, je suissr, vos ides actuelles (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3798).

    70 Si tratta di un riferimento al secondo e terzo paragrafo della lettera precedente. Philipp assiste-va impietrito agli eventi bellici, mentre Busoni se ne era allontanato, provando sensi di colpa peressersi lamentato della sua situazione negli Stati Uniti, molto lontano dal cataclysme. Cfr. nota

    n. 43.71 Cfr. nota n. 53.

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    72 L8 luglio Philipp gli scrive (Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3798): Je sais bien que vous souffrez desaffreux vnements qui bouleversent le monde. Mais vous me dites aussi que vous souffrezdavantage du lieu o vous tes que du temps dans lequel vous vivez et que vous voudriez reve-nir dans nos pays. Vous ne savez pas, vous ne pouvez pas imaginer dans quelle atmosphre

    angoissante nous vivons ici! Que nous rserve lavenir? Quinventerons encore nos ennemis?Quelle trange monomanie les porte faire une guerre dont la cynique cruaut dpasse tout ceque les cerveaux moyengeux ont pu inventer. Cest une sorte de joie sauvage, de fureur sadi-que qui les incite tout dtruire... Ntes[-]vous loin de ces abominations? Pour moi, aprs dixmois de guerre je ne puis encore comprendre et mon cur, mon cerveau sont si torturs que jesouhaite mourir de toutes mes forces. Et dire que je ne trouve pas le courage de mettre un pointfinal une existence si inutile.

    73 Cfr. nota n. 59.74 Cfr. nota n. 58.75 Nel dicembre 1923, Gottfried Galston solleva con Busoni il problema della mancanza di opere

    didattiche per il circolo polifonico: Due giorni dopo FB mi conferm per iscritto di averglimesso una pulce nellorecchio molto utile. E cos sono nati i suoi Studien zur Frderung des

    poliph.[onen] Spiels, la cui composizione sembrava dargli grande gioia (GALSTON, Busoni: gliultimi mesi di vita, p. 11; fondamentale, a questo proposito, la nota n. 3, ibidem) Cfr. ancheKINDERMANN, Verzeichnis, pp. 296-298.

    76 Il Doktor Faust.77 Cfr. nota n. 60.78 Irkutz, localit sul lago Baikal in Siberia.

    LETTERA VI79

    Regina Hotelel Rebecchino

    Restaurant Franais

    Milano, 19 Septembre 191580

    Mon Ami, jai d marracher de lAmerique, qui me tuait; jai fait bon voyage, mais je suisarriv malade. (Enfin la reaction devait eclater; et encore elle est assez benigne et pas tropacharne.) On voudrait me faire Professeur de Piano Rome81 ce serait el final deNorma82 comme disent les espagnols. Pour le moment je pense daller en Suisse et dy rester un peu, dabord pour conduir[e]

    bonne fin certaines publications, pour lesquelles tout est prt.83Je donnerai des Concerts Rome84 et peut-tre ailleurs, jaimerais (quand je me sentirai fraiset libre) venir Paris85 incognito.Je nai vraimant pas de projects; je ne co[n]naissais pas assez la situation pour en faire. (Durest[e], on nest pas matre de ses decisions.)(Voil une semaine que jattends mon passeport pour sortir de lItalie!)Je suis sr que tout va se former naturellement.Ecrivez ladresse des Gebrder Hug86 Ble, oude Blanchet87 Lausanne o je marrete-rai dabord.Je vous embrasse de tout mon cur.

    Votre F. Busoni

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    79 Lettera autografa (Washington, Library of Congress). Il 21 luglio 1915 Philipp scrive a Busoni:Et louvrage que vous deviez crer avec DAnnunzio?. Busoni non risponde, probabilmente per-ch irritato a causa della mancata collaborazione con il Vate. I due artisti si incontrarono per laprima volta nellagosto del 1912 (cfr. BUSONI, Lettere alla moglie, pp. 198-199). I documenti con-

    servati al Vittoriale mettono in evidenza uninconsueta frenesia da parte di Busoni, nonostanteavesse sempre dichiarato di non poter lavorare su libretti non suoi. Purtroppo la lettera piimportante, del 27 febbraio 1913, ci pervenuta incompleta. Mancano infatti due fogli su cinque.Quel che resta costituisce comunque un documento di notevole importanza. Eccone la trascri-zione: Illustre Maestro, il soggetto, il quale minduce a prendermi lardire di scriverle, per medella massima importanza. Ed perci che La prego di sacrificarmi un quarto dora del di Lei pre-ziosissimo tempo ed un po della di Lei attenzione, per ascoltarmi. Son dieci anni, da ch ho ripre-so con energia i miei studj ed esperimenti di Composizione Musicale (che f la mia prima voca-zione) e son conscio daver ormai raggiunto la mia maturit dartista, daver inoltre []. Qui siconclude il primo foglio; il secondo manca; il terzo inizia con [] e di soggetto eminentementeitaliano e dun alto significato nazionale. Intento a rinforzare questo significato ed a raggiungerelaltissima atmosfera artistica, atta a corrispondere al purissimo alito ed alla elevata concezione

    dellopera ideata, / imploro la di Lei assistenza. / Se Ella me la accorda, io mi sento confidentedi poter regalare allItalia un lavoro superiore a quelli che vedo sorgere intorno a me. Se Ella [].A questo punto termina il terzo foglio; manca il quarto e il quinto inizia con [] gina-zione : / Leonardo da Vinci / ed ho la certezza che un tal motivo, nella di Lei mente, prenderforme e proporzioni ideali ed ispiratrici. Inutile aggiungere quale importanza io attribuisco alla diLei risposta. [] Londra, 27 Febbraio 1913 []. Il 14 giugno Busoni scrisse da Berlino una brevelettera in cui ribadiva il desiderio di un colloquio con dAnnunzio. Il 22 giugno, da Parigi, inviunaltra missiva al Poeta: Illustre Maestro, eccomi a Parigi. Ed anzitutto bramerei moltissimo assi-stere alla Pisanella [pice teatrale di DAnnunzio con musiche di scena di Pizzetti], di cui un fineconoscitore mi scrive esser cosa colossale e meravigliosa. Se Ella poi fosse in caso di accordar-mi il colloquio sospirato (e per me decisivo), ci renderebbe quieto in me ogni altro desiderio. lunico scopo che mi conduce a Parigi ed il mio tempo alla Sua disposizione. Gli incontri

    avvennero probabilmente dal 22 al 26 giugno (cfr. ivi, pp. 214-218), ma non ebbero lesito spe-rato da Busoni, che tuttavia manifest ottimismo a questo riguardo: Dai discorsi di DAnnunziomi nasce la convinzione che non appena si mettesse a scrivere la cosa potrebbe riuscire dimia piena soddisfazione (ivi, p. 218). Prima dellultimo incontro del 26 giugno, Busoni informdAnnunzio di non pi poter prolungare il suo soggiorno a Parigi. Manifesta poi tristezza per ilmalessere che ha colpito nel frattempo il Poeta: [] se non avessi temuto di rendermi inop-portuno mi sarei presentato alla Sua dimora per raccogliere notizie, possibilmente confortantisulla Sua salute []. Nel 1914, Busoni invi tre telegrammi a dAnnunzio, ancora residente aParigi, per fissare un altro incontro, che probabilmente ebbe luogo allinizio di aprile. Infatti il 5aprile il musicista, da Bologna, scrisse a dAnnunzio, ringraziandolo della serata chElla volleoffrire alla mia Signora e a me, serata piena di emozioni e di promesse. Lo ringrazi anche delbellimpulso che lo condusse al suo concerto. Gli comunic infine di essere in attesa del pre-

    zioso manoscritto, e spero di trovarlo a Bologna, dove conto di arrivare l8 di questo mese. Il 20giugno inform Busoni inform il poeta che entro pochi giorni avrebbe dovuto lasciare Bolognaper ritirarsi a lavorare nella sua abitazione berlinese. Mi prendo la libert dinformarla di questotrasloco sempre ancora sperando di ricevere un di Lei cenno. DAnnunzio non rispose, n invimanoscritti a Busoni. Il tentativo di collaborazione fall sia per lenorme diversit di tempera-mento, cultura, Weltanschauung, sia per la guerra che scoppi un mese dopo.

    80 Busoni lasci gli Stati Uniti ai primi di settembre del 1915 insieme alla moglie Gerda e al secon-dogenito Raffaello (Benvenuto rimase invece in America). Sbarc a Genova il 10 settembre sfi-nito e ammalato; si rec poi a Milano dove rimase due settimane in attesa del passaporto perpoter uscire dallItalia.

    81 Lofferta gli venne fatta dal Conte di San Martino, presidente dellAccademia di Santa Cecilia. Sulcomplesso significato di questo rifiuto, cfr. RODONI, Lesilio di Busoni a Zurigo, pp. 36 e 43-44.

    82 Nellopera di Bellini, Norma, sacerdotessa dei Galli, accusa se stessa dinanzi ai guerrieri e aisacerdoti di aver avuto rapporti amorosi sacrileghi con il proconsole romano Pollione. Si getta

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    poi nel rogo fatto erigere da lei stessa. Per Busoni quindi la nomina a Professore di pianoforte aRoma, equivaleva a una sorta di suicidio artistico. In questa espressione non sembrano esserciriferimenti alla novella El final de Norma (1855) dello scrittore spagnolo Pedro Antonio deAlarcn (1833-1891), che pure Busoni conosceva sin dai tempi della giovent.

    83

    Cfr. note nn. 57, 58, 59, 60.84 Cfr. Lettera LI e nota 426.85 Ho ritrovato qui [a Parigi] la mia atmosfera e mi sembra di svegliarmi, o di essere scappato da un

    ritrovo di maschere chiassose, bonariamente impertinenti e un tantino avvinazzate. Se questo miodire ti sembra duro, e forse ti suona irriconoscente, confido per certo, che lamore, che mi porti,cercher le ragioni per giustificarlo e trover la via per comprenderlo. Ho molto goduto da arti-sta in Italia, ma come artista ho piuttosto sofferto e quasi mi sembra temerario di voler affrontarenuove e certe sofferenze ora, che gli sforzi continuati di lunghi anni cominciavano ad agire conminor resistenza ed a portare qualche primo frutto di ricompensa. Anche quel poco di filosofia,che mi avevo accumulata, che lesito duna penosa disciplina morale, in Italia, pare, non abbiache un valore negativo, sia tenuta in poco conto ed interpretata piuttosto per uningenuit degnadi indulgenza e di cui si pu favorevolmente approffittare. Si fa gran caso dogni piccolezza,

    dogni diceria e si forza anche chi vorrebbe rimanere indifferente e calmo a mescolarsi a moltemeschinit. Si giudica molto alla leggera, ma contemporaneamente con molta intensit; di modoche una sconfitta morale preparata spensieratamente in cinque minuti[,] lascia delle tracce stori-che e viene sfruttata da qualunque ne possa trarre vantaggio, o semplicemente si compiaccia afarne un caso, anche senza vantaggio alcuno. In fondo li son temporali e naufragi in una gocciadacqua e piuttosto mere opportunit per sfogare un temperamento desideroso di discussioni espesso gonfio di cattiveria. Ma intanto ne va di mezzo, chi ha la sfortuna di intonare il tema a que-sto mediocre contrappunto. Il peggio la tendenza di voler dare limpronta di una cattiva azionea ci che era semplicemente una buona intenzione e di svisare cos il fatto ed il carattere di chilo compie. Correggimi, se ho sbagliato, che correggendomi mi conforterai; te ne sar anziprofondamente grato. Serbami la tua amorevole amicizia, che contraccambio di tutto cuore. Ieriqu al concerto mi fu conferita la Lgion dhonneur (lettera scritta da Parigi, 16 maggio 1913 aEmilio Anzoletti, in Bergamo, Archivio privato). Cfr. Mus.Nachl. F. Busoni B II, 3784+a+b).

    86 Hug: casa editrice musicale di Zurigo che ha conservato per anni una Glassharmonika (armoni-ca a calici) appartenuta a Busoni.

    87 Emile Blanchet (1877-1943), pianista e compositore svizzero. Studi al Conservatorio di Colonia;in seguito si perfezion con Busoni a Weimar e a Berlino, dove debutt come pianista nel 1902.Torn in patria nel 1904 e si stabil a Losanna, dove fino al 1917 fu professore di pianoforte alConservatorio (dal 1905 al 1908 ne fu anche direttore). Compose, tra laltro, oltre 500 pezzi perpianoforte. Cos Blanchet ricorda Busoni nel 1942 (Schweizer Radiozeitung, Nr. 45, Nov.[ember]1942): Es war 1898, in einer Stadt des Rheinlandes. Verfehlen Sie nicht, heute Abend Busonizu hren; Sie erleben den ersten Pianisten unserer Zeit! hatte mir ein Meister des Klavierspiel,der mit seiner Freunschaft beehrte, gesagt. Ich hrte das Konzert in A von Liszt. Es war fr mich

    die Enthllung eines Wunder. Busoni einen Rang, eine Nummer zumessen ich fhlte auf denersten Anhieb, dass Busoni ausserhalb des Messbaren stand. Nichts an ihm, das sich vergleichenliesse; weder sein Spiel, noch seine Hand. [...] Ich bin schliesslich sein Schhler geworden.Whrend einer leider allzu kurzen Zeit hat er mir das Beste seiner selbst gegeben, mit einerFreizgichkeit und Nachsicht, die mich seither immer mehr erstaunte. Philipp cos giudicaBlanchet: Jai eu le trs-grand plaisir davoir Blanchet pendant quelques jours: cest un bel etnoble artiste et je ne puis vous dire quel point il mest sympathique. (Mus.Nachl. F. Busoni BII, 3806). Nellarticolo citato, Blanchet fa anche una descrizione delle mani di Busoni: SeineHand sie hatte nichts gemein mit der typischen Hand des vollendeten Pianisten. Weder breit,noch massiv; einfach ausdrucksvoll und intelligent. Lange, fast zerbrechlich zarte Finger. Eineunglaubliche Spannweite zwischen Daumen und Zeigefinger, die sich bis zu einer vlligenGeraden auseinanderspreizen konnten. Ein Instrument, befhigt, abzuwgen und den

    Widerstand einer Taste unendlich zu stufen, erschtterungslos von einer geometrisch genauenFormung zur andern berzugehen. Das Geringste an Anstrengung, das Hchste an Ertrag.

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    LETTERA VII88

    Zurich, 20 N.[ovembre] 191589

    Cher inestimable,je vous ai crit deux lettres de la Suisse la seconde assez longue et detaille cest dplo-rable quelles ne vous soient parvenues.90 Donc je rsumerai. Arriv de lAmrique Gnes le 10 Septembre, trs indispos, jai employ 4 semaines remettre ma sant (12).De ce moment jai recommenc vivre en reprenant mes habitudes de travail et dactivit. Jai choisi Zurich pour mon sjour, la ville tant au prsent la plus internationale de laSuisse,91 et parcequelle moffrait plusieur[e]s occasions artistiques, par exemple la directionde la seconde moiti des Concerts dAbonnements, pendant laquelle le chef dorchestreregulier est appel son service militaire. (Le D[octeu]r Andreae92 est commandeur (13) deBataillon.)

    Jai reu et accept un groupe dinvitations Rome et Milan,93

    de faon que mon travailse partagera entre la Suisse et lItalie.Jai termin, resum et envoy lditeur des uvres en manuscrit au nombre de six,94 etprpar la pubblication dune dition complte, revue et augmente de mes essays surBach,95 qui paratra en six volumes, y compris la seconde partie du Clavecin bien tempe-

    60 Ferruccio Busoni. Lettere a Isidor Philipp

    ILL.X(a sinistra) Il direttore dorchestra e compositore svizzero Volkmar Andreaeche contribu in modo determinante a rendere sopportabile lesilio di Busoni a Zurigo

    ILL.XI (a destra) Albert Biolley, banchiere zurighese. Aiut finanziariamenteBusoni durante l'esilio e gli fece anche da impresario

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    r.96 Hier, jai pu entendre97 la premire lecture dun Rondeau harlequinesque pourorchestre.Dj la fin de lanne prcdente, javais achev un texte98 qui servira mon nouvelopra, dont je vais moccuper tout de suite. 99

    Dans mon petit coffre je garde une srie de languettes dharmonium, accordes en tiers deton. La dessus je commencerai une tude exprimentale.100

    Je suis bien fortun (14) dentendre, que ma Fantaisie indienne101 sera joue par une de vosexcellentes lves. Presentez cette occasion, mes hommages Piern.102 Esprons que lagallerie se montrera bienveillante......! Et remerciez la jeune Dame. 103

    Vous navez aucune raison de douter de mon affection, de mon invariable attachement.Vous tes mon meilleur ami, (permettez-moi de vous considrer ainsi) que jcouteattentivement comme homme et comme artiste.104

    Le voyage projet Paris prsente malheureusement plus de difficults que je mattendais.Cest possible, quau printemps je ne passerai en Espagne par la France.105

    Je vous salue de tout mon cur et me disVotre trs devouF. Busoni

    88 Lettera pubblicata anche in RODONI, Lesilio di Busoni a Zurigo, pp 87-88. Si tratta di una copiadattiloscritta (Mus.Nachl. F. Busoni B I, 924a+b+c).

    89 Ai primi di ottobre si trasfer a Zurigo, dove affitt un appartamento in Scheuchzerstrasse 36.Zurigo, dopo lo scoppio della guerra, era diventata una delle pi importanti citt europee, cen-tro di molte correnti intellettuali. Nei primi mesi dellesilio Busoni si sforz di uscire dallisola-mento e da una condizione di intimo dolore, approfondendo da una parte la conoscenza di per-sone che prima della guerra non appartenevano al suo Freundeskreis (Volkmar Andreae (cfr.nota n. 92), Hans Huber e Jos Vianna Da Motta), dallaltra instaurando nuovi legami di amici-zia, in particolare con il Marchese Silvio della Valle di Casanova e il musicista franco-spagnoloPhilipp Jarnach. Busoni conobbe Jarnach (1892-1982) nel dicembre del 1915: lincontro fu moltoimportante per la vita di entrambi i musicisti, sia sul piano umano, sia su quello artistico. Jarnachdivenne ben presto, nonostante la giovane et (nel 1915 aveva 23 anni) non solo un preziosoassistente del compositore, ma anche una sorta di alter ego, sostituendo in questo ruolo il pia-nista Egon Petri, che abitava troppo lontano da Zurigo in quel periodo. Busoni fu subito colpi-to dallintelligenza del suo giovane assistente e dalla facilit con cui si destreggiava nei meandridelle sue composizioni.Cfr. RODONI, Lesilio di Busoni a Zurigo, pp. 15-16 e pp. 45-47; IDEM, Il carteggio tra FerruccioBusoni e Silvio della Valle Casanova, Verbanus, n. 21, Intra-Pallanza, Alberti/Societ deiVerbanisti, 2000, pp. 23-33; VIRGILIO BERNARDONI,Jarnach e Busoni, in Ferruccio Busoni e la sua

    scuola, a cura di GIANMARIO BORIO e MAURO CASADEI TURRONI MONTI, Lucca, LIM, 1999 (Una cosarara-Nuovi percorsi musicali, 3), pp. 37-48; infine per Volkmar Andreae: Der Briefwechsel zwi-schen Ferruccio Busoni und Volkmar Andreae, 1907-1923 [herausgegeben von JOSEPHWILLIMANN], Zrich, Hug, 1994 (178. Neujahrsblatt der Allgemeinen Musikgesellschaft Zrich aufdas Jahr 1994). COULING, Ferruccio Busoni, pp. 289-325. Per Da Motta, cfr. nota n. 126.

    90 In tempo di guerra, tutte le lettere erano verificate per censura e non di rado il censore di turnocancellava parole o intere frasi. Busoni ne era molto irritato, tanto che in una lettera al Serato(del 20 dicembre 1916, in ANDREA DELLA CORTE, Arrigo Serato violinista, Siena, Ticci, 1950,Appendice) si sent costretto a rivolgersi direttamente allimpiegato doganale di turno: Mi per-metto di domandare alla rispettabile Censura il favore di far passare questa lettera, acci non sor-gano nuovi malintesi, pi difficilmente rimediabili; e di questo favore La ringrazio. Arrigo Serato(1877-1948) fu insigne violinista, allievo di Sarti e di Joachim. Dal 1895 al 1914 visse a Berlino.

    Allo scoppio della Grande Guerra rientr in patria, dove ottenne una cattedra di violino nelLiceo di Santa Cecilia a Roma.

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    91 Lo scrittore franco-tedesco Yvan Goll, defin aufregende Jahre [anni eccitanti] e eine grossebedeutende Zeit [unepoca estremamente significativa] (da una lettera dellArchivio privato L.Rodoni di Biasca) il periodo della Grande Guerra sulle rive della Limmat, mirabilmente rievoca-to da insigni testimoni, quali lo stesso Goll, Stefan Zweig, Leonhard Frank, Hans Richter, Hugo

    Ball, Elias Canetti e Otto Luening. Se sono ben note le efficaci e commoventi pagine che Zweig,amico di Busoni, dedic a Zurigo, meno conosciute sono le testimonianze degli altri artisti cita-ti. Tutti mettono in rilievo la relativa, ma per quei tempi eccezionale e quindi molto apprezzata,libert di parola e di azione di cui lartista godeva a Zurigo. (Cfr. RODONI, Lesilio di Busoni aZurigo, p. 39. Parte di questo saggio incentrato sul rapporto conflittuale tra Busoni e la cittelvetica). Cfr. la lettera (Bergamo, Archivio privato) a Emilio Anzoletti del 25 ottobre 1915:Abbiamo scelto Zurigo, che fra le citt svizzere offre pi delle altre. Appunto adesso c unmovimento cosmopolita abbastanza forte: per istrada si sente parlare molto triestino, la citt sisviluppa in modo soddisfacente allocchio; le nuove costruzioni sono di buon gusto. Lannoscorso fu terminata la nuova universit, che con tutti gli edifici adiacenti occupa un vasto quar-tiere. Giardini da pertutto, ordine ed agiatezza. Molta coltura consolante per chi vienedallAmerica. I musicisti p. es. sono in gran parte buoni letterati; le loro lettere squisite ne forni-

    scono la prova. Gerda purtroppo rimpiange lAmerica. Comodit e danaro sono gran tenta-tori. Lo comprendo, ma ne soffro.

    92 Volkmar Andreae nacque a Berna nel 1879. Dal 1906 diresse i concerti della Zrcher-Tonhalle-Gesellschaft e dal 1914 (fino al 39) fu direttore del Conservatorio di Zurigo. Era anche apprez-zato compositore. Una ventina di notevoli lettere di Busoni ad Andreae sono state tradotte einserite nella citata edizione italiana delle lettere (cfr. lelenco a p. 569). Colto e perspicace musi-cista, figlio di madre italiana ma di solida cultura germanica, Volkmar Andreae divenne subitoper Busoni un insostituibile punto di riferimento nella citt del rifugio (la definizione diBusoni stesso) sia sul piano artistico e professionale, sia su quello umano. Egli, comprendendosubito quale importante ruolo culturale avrebbe potuto svolgere linsigne Kulturmensch (ma cheallepoca era conosciuto e apprezzato soprattutto come sommo pianista) a Zurigo e nellaSvizzera intera, si diede subito da f