le parole del lavoro

LE PAROLE DEL LAVORO

Napoli, 8 ottobre 2014

Che cos’è LE PAROLE DEL LAVORO

Tre brevi incontri finalizzati a

provare ad assumere un linguaggio tecnico comune intema di mercato del lavoro, filiera dei servizi peril lavoro, misure e dispositivi.


Come affrontiamo LE PAROLE DEL LAVORO

Strategia:

1. Il ruolo del Comune di Napoli

2. Il senso del ciclo di incontri

Contenuti:

1. La classificazione europea delle politiche del lavoro (LMP)

1.1 Servizi

1.2 Misure

1.3 Interventi di supporto

Metodologia

1. Introduzione

2. Breve contestualizzazione

3. Confronto


Il ruolo del Comune di NapoliIl Comune di Napoli

• si pone al centro di un processo culturale e di cambiamento

• definisce le strategie per avvicinare cittadini e imprese allaPubblica Amministrazione

• coinvolge il sistema associazionistico e imprenditoriale

• ritiene utile e opportuna una condivisione di quanto si pone allabase delle politiche del lavoro

• consolida il percorso verso la coscienza collettiva e il senso diappartenenza alla comunità economica locale

• avvia le interlocuzioni per prepararsi alla programmazione 20142020


Il senso del ciclo di incontri

LE PAROLE DEL LAVORO• rende più fluida la comprensione della terminologia legata al

mercato del lavoro, soprattutto alla vigilia della nuovaprogrammazione europea

• finalizza il processo di condivisione ad una coerenza comune

• conduce verso quella rapidità e consapevolezza utili perindividuare quali politiche e quali misure possano essere ricondottia maggiore funzionalità delle nostre strutture di appartenenza.


La classificazione europea delle politiche del lavoro LMP

La classificazione degli interventi di politica occupazionalesegue le direttive metodologiche Eurostat (l’organostatistico della Commissione Europea) riferite alla bancadati LMP (Labour Market Policy).

Si definiscono gli interventi di politica occupazionale: “tutti gliinterventi pubblici nel mercato del lavoro che agiscano inmodo selettivo per favorire gruppi con difficoltàoccupazionali (disoccupati, occupati a rischio di perditainvolontaria del proprio lavoro, persone inattive cheintendono entrare nel mercato del lavoro e sono in qualchemodo svantaggiate)”.


I servizi per l’impiego sono separati dal resto degli strumentidi politica del lavoro, in considerazione anche della difficoltàdi misurazione e comparazione tra i paesi dell’Unione e deldiverso peso che assumono rispetto ad altri tipi diintervento.

L’ultima revisione della metodologia è rinvenibile in “LMPMethodology 2013” che consolida la "Metodologia LMP2006« con la "Addendum alla metodologia LMP 2006"(pubblicato nel 2009) e incorpora una serie di modificheapprovate dalla “Task Force LMP” e poi dal gruppo di lavoroLAMAS il 18 luglio 2013.




La classificazione distingue tra:

Servizi per il lavoro(categoria 1): attività legate all’ausilionella ricerca di lavoro;

Misure (categorie da 2 a 7): interventi che fornisconosupporto temporaneo per gruppi di soggetti svantaggiatinell’accesso al mondo del lavoro (compresi gli sgravi acarattere territoriale);

Interventi di supporto o sostegni al reddito (categorie 8 e 9):interventi di sostegno economico, diretto o indiretto, agliindividui per ragioni legate alla partecipazione al mercatodel lavoro.


Nella categoria 1 (LMP Services ) rientrano tutti i servizi e le

attività dei servizi pubblici per l’impiego (PES), inclusi altri

servizi finanziati con risorse pubbliche riservati alle persone

in cerca di lavoro.


Nelle categorie dalla 2 alla 7 (LMP Measures) rientrano l’insieme delle

politiche di attivazione riservate ai lavoratori svantaggiati ed ai disoccupati,

finalizzate a sostenere i processi di transizione dalla inattività involontaria

verso il lavoro o, per i lavoratori a rischio di disoccupazione, ad evitare la

perdita del lavoro.

Rientrano nelle politiche attive:

la formazione professionale (categoria 2 );

la job rotation o il job sharing (categoria 3);

gli incentivi all’occupazione (categoria 4);

i sostegni all’occupazione ed alla riabilitazione (categoria 5);

le misure per la creazione diretta di lavoro ed i supporti all’autoimpiego

(categoria 6);

gli incentivi per le start up di impresa (categoria 7).



Nelle categorie 8 e 9 (LMP Supports) rientrano, infine, le

cosiddette politiche passive ossia tutte le forme di sostegno

finanziario per chi è alla ricerca di un lavoro.

In particolare nella categoria 8 rientrano i sostegni al reddito per

chi non ha lavoro e nella categoria 9 le diverse forme di

prepensionamento.

Piste di riflessione per il confronto:- approfondimenti sulle categorie LMP- filiera dei servizi- politiche a target- uso dei dati amministrativi e statistici delle politiche- considerazione sulle politiche incentivanti- cenni sull’Accordo di Partenariato (obiettivi 8, 9 e 10)- quanto emerge durante la presentazione

le parole del lavoro

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