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DOTTORATO DI RICERCA IN BIOLOGIA AMBIENTALE E BIODIVERSITA’
Dipartimento S.T.E.B.I.C.E.F.
Settore Scientifico Disciplinare Bio/02
LE PIANTE ALLERGENICHE DEI PARCHI E GIARDINI
SICILIANI
IL DOTTORE IL COORDINATORE
Sebastiano Antonino Ciccarello Prof. Marco Arculeo
IL TUTOR CO TUTOR Prof.ssa Vivienne Spadaro Prof. Pietro Mazzola
CICLO XXIX
ANNO 2016-2017
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Indice
Introduzione 2
Capitolo 1
Precedenti bibliografici per il territorio italiano. 5
Capitolo 2
Materiali e Metodi 6
Capitolo 3
Risultati 15
Capitolo 4
Rassegna delle piante allergeniche più frequenti e incisive 34
Capitolo 5
Conclusioni 125
Bibliografia 126
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Introduzione
La componente vegetale rientra notoriamente fra i fattori che più incidono sulla qualità
dell’ecosistema urbano e del contesto antropico in generale.
Il principale ruolo delle piante nella città è chiaramente estetico, fin da tempi remoti. Altre
importanti funzioni connesse a processi di natura ecologica, biologica, culturale, ecc., emerse
gradualmente in concomitanza con la crescente espansione dei centri abitati, hanno grande
importanza per i sensibili miglioramenti che nell’insieme apportano alla qualità di vita. In
particolare, la presenza delle piante nel contesto urbano ha come effetti la fissazione di gas nocivi
l’abbattimento del particolato disperso in aria, la riduzione dell’inquinamento acustico e la
regolazione del microclima. Inoltre, sotto gli aspetti sociali, mentre la fruizione del verde ha
azione distensiva sullo stress, parchi e giardini rappresentano i luoghi elettivi per lo svolgimento
di attività sportive, ricreative e culturali.
Ma accanto al polivalente ruolo sopra evidenziato si registrano anche altre proprietà, intrinseche
delle piante, che possono risultare più o meno problematiche per la salute, se non vengono
adeguatamente tenute in considerazione.
La classificazione ISPLESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro -Dipartimento
di Medicina del Lavoro) rispetto alle proprietà negative è la seguente:
-piante innocue, completamente prive di effetti nocivi;
-piante potenzialmente responsabili di danni meccanici (mediante spine o aculei);
-piante che contengono veri e propri tossici;
-piante potenzialmente responsabili di dermatiti da contatto e allergopatie.
Le allergopatie più diffuse sono le pollinosi. Si tratta di patologie di carattere immunitario,
determinate da ipersensibilità a certi composti detti allergeni. Il processo si realizza in due fasi:
nella prima l’allergene induce nelle cellule di difesa del sangue una reazione con espressione di
anticorpi specifici (immunoglobuline di classe E); nella seconda fase, quando il soggetto
sensibilizzato viene nuovamente esposto all’allergene, vengono liberati dei mediatori
farmacologicamente attivi in grado di esercitare vari effetti biologici sui tessuti.
Le pollinosi si sviluppano a carico del naso (prurito, starnuti, ostruzione, rinorrea), degli
occhi (prurito, lacrimazione, iperemia congiuntivale, fotofobia) e dei bronchi (tosse, respiro
sibilante, dispnea senso di costrizione toracica); le loro manifestazioni nei soggetti sensibili, si
presentano con periodicità stagionale corrispondente all’epoca di emissione dei pollini di piante
appartenenti alle varie famiglie. Si distinguono pertanto pollinosi primaverili, estive e autunnali a
seconda del periodo di emissione dei pollini che nell’arco dell’anno varia da famiglia a famiglia.
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Responsabili di processi di pollinosi sono nella maggior parte piante a impollinazione
anemofila (Oleaceae, Poaceae, Betulaceae, Urticaceae, Cupressaceae, ecc.), capaci di immettere
nell’aria enormi quantità di materiale pollinico durante l’antesi (Knox &Suphioglu, 1996). Anche i
pollini di molte piante entomogame hanno proprietà allergeniche; ma poiché sono prodotti in
quantità molto limitata e permangono poco in aria, limitata è l’importanza che essi hanno nel
processo generale.
Relativamente al potere allergenico di specifiche molecole, esse sono classificate come
allergeni “maggiori” quando risultano attivi sulla maggior parte dei soggetti sensibili; “minori”
quando il numero dei pazienti implicati è minore (Negrini & Arobba, 1992).
Per quanto attiene all’importanza attuale delle pollinosi, interessando fasce di popolazione
sempre più ampie, esse incidono significativamente sul benessere e sull’economia generale.
I rimedi per fronteggiare il problema o ridurne quanto meno la portata, a parte i trattamenti
terapeutici individuali, comprendono misure preventive indirette, consistenti nel monitoraggio
della concentrazione dei pollini nel corso dell’anno. In Italia, a tal proposito, vengono diffusi con
cadenza settimanale, in appositi bollettini, i dati attinenti alla concentrazione di pollini delle
famiglie di maggior peso allergenico – principalmente Cupressaceae, Fagaceae, Betulaceae,
Corylaceae, Poaceae, Urticaceae, Oleaceae, Asteraceae, ecc. – che restano dispersi in aria ,
avvicendandosi, tutto l'anno, tranne che nell'inverno. Questi dati, ottenuti principalmente da
rilevamenti effettuati nell’ambito dei centri urbani, vengono divulgati attraverso i succitati
bollettini. La rete che ne risulta ha valori informativi dipendenti dalla presenza delle piante in
prossimità delle stazioni di rilevamento e dalla distribuzione territoriale delle famiglie botaniche
rese in considerazione nei monitoraggi. Data la vastità della rete, che copre l’intero territorio
nazionale, il livello informativo che ne risulta è alquanto elevato in alcune regioni, ma carente o
addirittura irrilevante in altre, o addirittura carente in varie regioni.
In Sicilia, per esempio, le Betulaceae (che con Betula aetnensis sono presenti soltanto sulle
alte quote dell’Etna e quindi hanno incidenza allergenica urbana pressoché nulla) risultano fra le
famiglie regolarmente monitorate nei bollettini pollinici settimanali o mensili. Al contrario, altre
famiglie (Anacardiaceae, Fabaceae, Arecaceae, ecc.), ben rappresentate, negli ambienti urbani e
non di tutto il territorio, non state prese in considerazione. Ciò vale anche per tanti taxa esotici i
quali sono particolarmente frequenti nell'ambiente antropico dell'isola (Mazzola & Domina,
2010), ma assenti o rari nella Penisola (Viegi & al., 1974), anche sotto condizioni climatiche
favorevoli.
Da quanto esposto sopra risulta evidente che una dettagliata determinazione dell’apporto
allergenico dei singoli costituenti del patrimonio vegetale nativo ed esotico può fornire utili
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indicazioni sul carico allergenico globale dei territori su scala locale e regionale. Ciò, con speciale
riferimento alle aree metropolitane.
La presente tesi di dottorato riguarda il censimento delle piante allergeniche dei giardini e
parchi siciliani, sia storici1 che di nuova realizzazione. Rivolto alla valutazione dell’impatto nei
punti di massima concentrazione di allergofite (come sono appunto parchi e giardini), riguarda
implicitamente l'ambiente urbano siciliano nel suo insieme e comporta la verifica floristica e
l’approfondimento delle conoscenze sulle caratteristiche biologiche ed ecologiche dei singoli taxa.
Questi approfondimenti sono di particolare opportunità per la componente esotica – in parte non
rappresentata in Italia – per la quale spesso sono valse cognizioni non sempre ben precisate.
Finalità primaria è dunque la creazione di una scorta documentaria basata su dati rilevati in
Sicilia, relativamente all’impatto allergenico, alla fenologia – con riferimento alle antesi – e alle
emissioni polliniche con la relativa durata, per ogni singola entità.
Tutto ciò, nell’ottica di realizzare strumenti utili quali:
- un calendario pollinico regionale prodotto sulla base di osservazioni in campo e dati di
letteratura;
- calendari pollinici locali relativo a singoli parchi o giardini prodotto sulla base del
succitato elenco, tenendo conto della incidenza numerica in situ degli individui
allergenici;
- focalizzazione di orientamenti progettuali per il restauro o ricomposizione del
patrimonio vegetale dei giardini storici esistenti e per gli impianti di nuova realizzazione,
tenendo conto delle essenze a nullo o basso potenziale allergenico.
1 In Sicilia tali impianti che, sorti a partire dalla metà del secolo XVIII ad opera di facoltosi personaggi - soprattutto
nobili e prelati -, erano fin dall'origine ricchi di essenze decorative, lo divennero sempre grazie più al crescente
afflusso di elementi originari di regioni soggette a climi di tipo mediterraneo. Tra la fine dell'800 e la prima metà del
secolo successivo, il giardino siciliano si caratterizzava progressivamente come struttura ad elevata concentrazione di
essenze esotiche decorative, con funzioni di esclusivo diletto dei proprietari e dei relativi ospiti. Esso era tale ancora
alla metà del secolo ventesimo.
Nelle mutate condizioni economiche e sociali stabilitesi dopo l'ultima guerra, molti dei parchi e giardini annessi alle
grandi ville, ormai pubbliche, sono stati aperti alla generale fruizione.
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Capitolo 1
Precedenti bibliografici per il territorio italiano.
In Italia le prime indagini sulla flora urbana sono state intraprese nelle città di: Roma (Travaglini
& al., 2000), Benevento, Napoli (Guarino &.al., 2003 ), Bari (D’ Amato & al.,1992), Perugia
(Hurska, 1993), Firenze (ARRIGONI P. V., RIZZOTTO M., 1993-94).. Le osservazioni fenologiche
sulle allergofite, sono coordinate da alcuni anni a livello nazionale dall’Associazione Italiana di
Aerobiologia (AIA), la quale pubblica le concentrazioni di pollini allergeni per l’Italia escluse le
regioni Sicilia e Molise.. In Italia, a tal proposito, vengono diffusi con frequenza settimanale
bollettini pollinici attinenti alle famiglie di maggior peso allergenico, principalmente
Cupressaceae, Fagaceae, Betulaceae, Corylaceae, Poaceae, Urticaceae, Oleaceae, Asteraceae, le
cui emissioni polliniche coprono, avvicendandosi, tutto l'anno, tranne che nell'inverno. Ciò vale
anche per la Sicilia, per la quale si rileva che la presenza di alcune delle famiglie monitorate (per
es. le Betulaceae) è del tutto irrilevante, mentre non si dispone di dati sui pollini di altre famiglie
native ben rappresentate in tutto il territorio (Anacardiaceae, Fabaceae, ecc.) e di tanti elementi
esotici - ben distinti da quelli del resto del territorio nazionale - particolarmente frequenti
nell'ambiente antropico dell'isola.
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Capitolo 2
Materiali e metodi
La parte iniziale della ricerca è stata rivolta alla creazione di una base documentaria, desunta dalla
letteratura esistente sulla flora ornamentale siciliana (Bazan & al., 2005; Rossini Oliva & al.
2002a; 2002b; 2004; Domina & al. 2005; Mazzola & al. 1996; Mazzola & Raimondo 2001;
2002a; 2002b; 2005) integrata da verifiche nei parchi e giardini per i quali esistevano censimenti
floristici già pubblicati, oltre che dal rilevamento floristico di altri impianti inediti (*). L’elenco
dei parchi e giardini di riferimento è riportato nella seguente tabella 1.
Tab.1 - Elenco degli impianti visitati. Le abbreviazioni corrispondono a quelle della
cartina in Fig. 1 che rappresenta la distribuzione regionale.
Ma Giardini storici delle Madonie - (PA)
Er Giardino del Balio - Erice (TP)
Or Giardino del Duca D’Orleans - Palermo
Ta Giardino del Duca di Cesarò – Taormina (ME)
Ci Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita - Palermo
Ac Giardino di Acclimazione - Palermo
No Giardino di Palazzo dei Normanni - Palermo
Mi Giardino Garibaldi – Mistretta (ME) (Foto 1)
Ga Giardino Garibaldi - Palermo
Ib Giardino Ibleo - Ragusa
In Giardino Inglese - Palermo
Gs Giardino Sergio - Santo Stefano di Camastra (ME)
Df Parco di Donnafugata - Ragusa
Cn Parco di principe di Castelnuovo - Palermo
Pf Prefettura Palermo*- Palermo
Tv Teatro Verdura*- Palermo
Gm Villa a Mare*- Palermo
Am Villa Amedeo - Caltanissetta
Be Villa Bellini - Catania
Be Villa Belmonte - Palermo
Bo Villa Bonanno - Palermo
Ag Villa Bonfiglio - Agrigento
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Vb Villa Bonsignore – Leonforte (EN)
Cs Villa Casalotto - Aci Bonaccorsi (CT)
Md Villa Cascino - Modica (RG)
Cv Villa Cavallotti - Trapani
Cg Villa comunale – Caltagirone (CT)
Cr Villa Comunale – Corleone (PA)
Sq Villa Comunale - Santo Stefano di Quisquina (AG)
Lf Villa Comunale – Leonforte (EN)
Sc Villa Comunale – Sciacca (AG)
Vt Villa Comunale – Vittoria (RG)
Cv Villa Cordova - Caltanissetta
Gp Villa del Gattopardo - S. Margherita Belice (AG)
Li Villa Elena – Licata (AG)
Ch Villa Fegotto - Chiaramonte Gulfi (RG)
Vf Villa Filangeri - Santa Flavia (PA)
Gl Villa Galletti – Bagheria (PA) (Foto 3)
Pa Villa Garibaldi - Piazza Armerina (EN)
Rb Villa Garibaldi – Ribera (AG)
Gi Villa Giulia – Palermo (Foto2)
Ig Villa Igiea - Palermo
Ss Villa Italia - Santo Stefano di Camastra (ME)
Vf Villa La Falconara – Taormina (ME) ) (Foto 6)
Ce Villa Lanza - Cefalù*(PA)
Mf Villa Malfitano - Palermo
Mg Villa Margherita - Trapani
Pt Villa Margherita – Partinico (PA)
Rg Villa Margherita - Ragusa
Vm Villa Maria – Casteltermini (AG) (Foto 5)
Me Villa Mazzini - Messina
Vn Villa Natoli*- Palermo
Ni Villa Nicetta - Acquedolci*(ME)
Aq Villa Comunale – Acquedolci (ME)
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Ni Villa Niscemi - Palermo
Pc Villa Pacini - Catania
Pi Villa Paino*- Palermo
Tm Villa Palmeri – Termini Imerse (PA)
Vp Villa Piccolo - Capo d'Orlando (ME)
Pg Villa Pignatelli - Palermo
Sr Villa Reimann - Siracusa
Ri Villa Rizzo - Milazzo*(ME)
Bg Villa San Marco - Bagheria*(PA)
Vs Villa Sofia*- Palermo
Sp Villa Sperlinga - Palermo
Ts Villa Tasca - Palermo
En Villa Torre Federico - Enna
Ms Villa Regaleali – Valledolmo (PA)
Tr Villa Trabia – Palermo (Foto 4)
Zu Zucco - Carini (PA)
Md Giardino dell’educandato “Maria Adelaide”* - Palermo
Le sigle riportate nella prima colonna sono le stesse di quelle riportate nella mappa in Fig. 4.
L’ubicazione degli impianti nei territori comunali e nelle relative province sono riportate nella terza
colonna.
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Foto 1- Villa Garbaldi di Mistretta
La dislocazione dei parchi e giardini elencati nella Tab. 1 con le relative ubicazioni è
rappresentata nella cartina in Fig. 4. Essa mostra come la presente ricerca copre buona parte del
territorio siciliano.
Foto 2-Villa Giulia
Ciò, con evidente discontinuità distributiva, essendo gl’impianti diffusi prevalentemente
lungo la costa, mentre nell’interno sono dispersi disordinatamente con eccezione di alcune zone a
maggiore concentrazione come il Ragusano e le Madonie. L’area di massima concentrazione di
parchi e giardini è quella di Palermo con i centri circostanti. In ogni caso gl’impianti censiti
rientrano in massima parte all’interno dei tessuti urbani. A tal riguardo appare chiaro che le
essenze ornamentali presenti nelle aree circostanti agli impianti indagati vanno implicitamente
considerate come, sia pure indirettamente, rientranti nella ricerca quanto meno nelle implicazioni
relative all’impatto allergenico.
In riferimento alla completezza, va tenuto presente che nel presente studio sono stati presi in
considerazione i giardini e i parchi indagati negli ultimi decenni oltre a quelli censiti direttamente
nel corso di questa mia ricerca. Pertanto il materiale esaminato, per quanto abbondante non può
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essere considerato completo. Per raggiungere tale completezza, infatti, restano ancora da
analizzare i patrimoni di tanti impianti localizzati a Caltagirone come anche nelle aree del
Catanese, del Messinese, ecc. Va comunque precisato che i dati disponibili sono ampiamente
sufficienti per le finalità della presente tesi di dottorato, dato che si verrebbero a discostare di poco
da ciò che potrebbe rappresentare il patrimonio ornamentale siciliano nella sua completezza.
Fig. 4 - Parchi e Giardini indagati in Sicilia: ● impianti noti in letteratura; ▲ nuove acquisizioni.
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Foto 3- Villa Galletti
Nell’indagine sono state prese in considerazione tutte le specie legnose e alcune erbacee
stabilmente coltivate, escludendo le terofite e le emicriptofite, la cui presenza nei siti spesso varia
di anno in anno, essendo generalmente impiegate per le fioriture stagionali. Le identificazioni
tassonomiche e l’omogeneizzazione della nomenclatura, specialmente nei giardini e parchi storici,
hanno avuto come riferimento le opere floristiche e i repertori di corrente impiego per i taxa di
origine italiana ed europea (Pignatti 1982; Tutin & al. 1964-1980) oltre al repertorio di Giardina &
al. (2007) per la flora siciliana; per le entità esotiche o di origine colturale i principali riferimenti
sono stati Bailey (1925), Huxley & al. (1992), Graf (1978 e 1985), Traverso (1909), Walters & al.
(1984-1986 e 1989). Altre opere di frequente consultazione sono Dallimore & al. (1923) per le
Gimnosperme, Britton & Rose (1963) e Backeberg (1958-1962) per le Cactaceae, Jacobsen
(1960) per le altre succulente. Nei casi più controversi è stato utile il confronto con le collezioni
viventi dell’Orto Botanico di Palermo e con le raccolte secche dell’ Herbarium Mediterraneum
Panormitanum (PAL). Inoltre, alcuni exsiccata relativi a entità critiche ai fini dell’identificazione
o di particolare rarità sono stati depositati in PAL.
I dati concernenti la fenologia e le proprietà allergeniche delle singole entità sono stati
desunti dalla letteratura pertinente (Arrigoni & al., 1995; Atzei & Vargiu, 1990; Bazan & al.,
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2005; Caramiello, 2003; Caramiello & Siniscalco, 1988; Carinanos & al., 1998; Corsico & al.,
1999; Crimi & al., 1985; D’Amato & al., 1992; Feliziani, 1986; Frenguelli, 2005; Frenguelli &
Passaleva, 2003; Lorenzoni & al., 2000; Piarulli & al., 1994; Pignatti, 1982; Riccobono, 1907;
Sogni, 2000; Telloni & Hruska, 1997; Terracciano 1897, 1898) con integrazioni provenienti dalle
osservazioni effettuate direttamente nei siti inclusi nella ricerca in campo. Per le essenze presenti
in Sicilia (Cactaceae, Agavaceae, Euphorbiaceae, Aloaceae, Arecaceae, ecc.), ma rare o assenti in
altri territori mediterranei, si è fatto di volta in volta riferimento ai repertori attinenti alle relative
regioni di provenienza.
Foto 4- Villa Trabia
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Per quanto attiene all’epoca di fioritura e alla conseguente emissione dei pollini nell’arco
dell’anno, rispetto ai taxa nativi le informazioni essenziali sono state desunte dalle correnti opere
floristiche italiane (Pignatti, 1982) e regionali (Lojacono Pojero, 1888 – 1909) in uso; per le entità
esotiche sono state di riferimento le opere di Bailey (1925), Travaglini (2014), Ciampolini (1981),
e principalmente di Ostinelli (1910).
Foto 5 – Villa Maria di Casteltermini
Queste fonti bibliografiche hanno indirettasmente fornito le indicazione sulle emissioni
polliniche annuali sulla base delle quali sono state poi condotte le osservazioni dirette nei siti
studiati relativamente alle singole specie. Queste osservazioni hanno consentito di precisare date e
periodi di emissioni che in Sicilia, a causa delle particolari condizioni climatiche, sono distinte
rispetto alle altre regioni italiane. I dati raccolti per ogni singola allergofita sono riportati
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sinteticamente nella Tab. 2. Notizie più dettagliate sui singoli taxa sono riportate nello specifico
capitolo 4. Esse riportano binomio scientifico, famiglia di appartenenza, nome volgare,
descrizione, origine geografica, localizzazione nei singoli parchi e frequenza in ciascun impianto
exsiccatum, biologia ed ecologia, potenziale allergenico, oltre a eventuali note.
Foto 6 – Villa La Falconara di Taormina
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Capitolo 3
Risultati
Nella Tab 2 è riportata la lista floristica ottenuta sia per rilevamento diretto sia per
compilazione delle specie legnose presenti nei 72 impianti di parchi e giardini inclusi nella ricerca
(Tab. 1). Essa consiste complessivamente di 406 taxa specifici appartenenti a 191 generi di 83
famiglie. Tali dati corrispondono a quelli riportati da Bazan & al. (2005) per la flora ornamentale
dei giardini siciliani con esclusione del gruppo delle terofite ed emicriptofite che qui non è stato
preso in considerazione. Con riferimento al territorio regionale la dislocazione dei parchi e
giardini riportata in Fig. 1 indica che, limitatamente alla parte del patrimonio floristico presa in
considerazione, la ricerca copre l’intera area. Le entità elencate nella Tab 2 – ripartite
alfabenticamente per famiglia – sono rappresentate ciascuna con i relativi riferimenti, forma
biologica, origini geografiche, proprietà allergeniche (con valori crescenti da 0 a 4) e relative
manifestazioni fenologiche (epoca di fioritura ed emissioni polliniche).
Tab. 2- Prospetto di taxa allergenici dei parchi e giardini siciliani
Taxon Origine Geografica Forma Biol Alle
rge-
nicit
à
Fioritura Frequenza
Acanthaceae
Thunbergia coccinea Wall. Himalaya P lian rara
Adianthaceae
Adiantum capillus-veneris L. Tropici G rhiz non frequente
Aceraceae
Acer negundo L. C & N America P scap 3 IV - V non frequente
Acer palmatum Thunb. Giappone P scap 3 IV - V rara
Acer saccarinum L. N America P scap 3 IV - V rara
Agavaceae
Agave americana L. Messsico P caesp 1 VII-VIII frequente
Agave attenuata Salm-Dyck Messico P caesp 0 VII-VIII frequente
Agave engelmanni Trel. Messico P caesp 0 frequente
Agave ferox K. Koch Messico P caesp 0 VII-VIII frequente
Agave lurida W.T.Aiton Messico P caesp 0 rara
Agave ragusae Terr. Messico P caesp 0 rara
Agave salmiana Otto Messico P caesp 0 non frequente
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Agave sisalana Engelm. Messico P caesp 0 frequente
Cordyline australis (Forst.) Endl. Nuova Zelanda P caesp 2 IX-XII non frequente
Cordyline indivisa Steud. Nuova Zelanda P scap 2 VII-VIII non frequente
Dasylirion glaucophyllum Hook. E Messico P caesp 0 VII-VIII non frequente
Dracaena draco L. Canarie P caesp 0 frequente
Dracaena thalioides E.Morris Africa tropicale P caesp 0 rara
Furcraea gigantea Vent. S America P caesp 0 VII-VIII non frequente
Furcraea selloa C. Koch Guatemala, Messico,
Colombia
P caesp 0 non frequente
Nolina longifolia (Zucc.) Hemsl. Messico P caesp 0 V frequente
Nolina recurvata Hemsl. Messico P caesp 0 V frequente
Nolina stricta (Lem.) Cif. & Giac Messico P caesp 0 V frequente
Phormium tenax J.R & G. Forst Nuova Zelanda G rhiz 0 VII-VIII non frequente
Yucca aloifolia L. N America P caesp 0 V-IX frequente
Yucca elephantipes Regel C America P caesp 0 VIII-IX frequente
Yucca filifera Chab. N America P caesp 0 VIII-IX non frequente
Yucca gloriosa L. America boreale P caesp 1 V-IX frequente
Aizoaceae
Aptenia cordifolia (L. f.)
Schwantes
Africa australe H rept 0 IV-IX frequente
Carpobrotus acinaciformis L.
Bolus
Africa australe Ch suffr 0 IV-VI frequente
Aloaceae
Aloe arborescens Mill. Africa australe P caesp 0 IV-VIII frequente
Aloe ×caesia Salm-Dick. Ibrido P caesp 0 IV-VIII frequente
Aloe ×delaetii Radl. Africa australe P caesp 0 IV-VIII non frequente
Aloe ciliaris Haw. Africa australe Ch succ 0 IV-VIII frequente
Aloe marlothii A.Berger Africa australe P succ 0 IV-VIII non frequente
Aloe saponaria Haw. Africa australe Ch succ 0 IV-VIII frequente
Aloe striata Haw. Africa australe Ch succ 0 IV-VIII non frequente
Aloe vera (L.) Burm. E Africa, Arabia P succ/NP 0 IV-VIII frequente
Hemerocallis fulva L. Africa australe G bulb 0 V-VII non frequente
Kniphofia uvaria Hook. Africa australe P caesp 0 VII-IX non frequente
Amaranthaceae
Bosea yervamora L. Isole Canarie P scap 2 VI-VII rara
Anacardiaceae
Pistacia lentiscus L. Mediterraneo P caesp 3 III-V frequente
Pistacia terebinthus L. Mediterraneo P caesp 3 IV-VI non frequente
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Rhus coriaria L. Mediterraneo P caesp 3 V-VIII frequente
Rhus pentaphylla Desf. Mediterraneo, Africa
tropicale
P caesp 3 I-IV frequente
Rhus typhina L. America boreale P caesp 3 V-VI non frequente
Rhus undulata Jacq. Africa australe P caesp 3 VI-VII rara
Rhus viminalis Aiton Africa australe P caesp 3 X-XI non frequente
Schinus molle L. S America P scap 4 VI-VII frequente
Apocynaceae
Acokanthera venenata G. Don Africa australe P caesp 1 IV-VI non frequente
Carissa bispinosa Desf. Africa australe P caesp 0 IV-VI non frequente
Carissa grandiflora A.D.C. Africa australe P caesp 0 IV-VI non frequente
Catharanthus roseus (L.) G.Don Madagascar Ch frut 1 IV-VII frequente
Nerium oleander L. Mediterraneo P caesp 2 V-XI frequente
Plumeria rubra L. Messico, Panama P caesp 1 V-XI frequente
Thevetia peruviana (Pers.) Schum. S America P caesp 2 VI-IX frequente
Trachelospermum jasminoides
Lem.
Cina P caesp 0 VI-IX non frequente
Vinca major L. Mediterraneo Ch rept 1 IV-VII frequente
Aquifoliaceae
Ilex aquifolium L. Mediterraneo P scap 2 IV-V non frequente
Ilex cornuta Lindl. & Paxton N Cina P scap 1 IV-V rara
Arecaceae
Brahea armata S.Wats. Messico, California P scap 1 X-II non frequente
Brahea nitida André Messico P scap 1 X-II frequente
Butia capitata (Mart.) Becc. S America P scap 1 VI-IX non frequente
Butia yatay (Mart.) Becc. Brasile, Argentina P scap 2 VI-IX frequente
Howea forsteriana Becc. Isole Dominicane P scap 0 VI-VIII frequente
Jubaea chilensis Baill. America; Cile P scap 0 VI-VIII non frequente
Livistona australis (R.Br.) Mart. Australia P scap 0 VI-VIII frequente
Livistona chinensis(Jacq.) R. Br E Asia P scap 1 III-VI frequente
Chamaedorea elatior Mart. America, Messico P scap 0 II-V frequente
Chamaedorea elegans Mart. Messico, Guatemala P scap 0 II-V rara
Chamaedorea oblongata Mart. Brasile P scap 0 VIII-IX rara
Chamaedorea seifrizii Burret. Yucatan P scap 0 II-V rara
Chamaerops humilis L. Mediterraneo NP 2 V-VI frequente
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Phoenix canariensis Chabaud Isole Canarie P scap 3 III-V frequente
Phoenix dactylifera L. Paleo sub tropicale P scap 3 III-V frequente
Phoenix reclinata Jacq. Africa tropicale P scap 3 VI-VII non frequente
Phoenix roebelinii O‘Brien Africa tropicale, Africa
australe
P caesp 3 III-V non frequente
Sabal blackburniana (Cook)
Glazebr. ex Schult. & Schult.
C America P scap 0 VI-VIII non frequente
Sabal palmetto (Walter) Lodd. ex
Schult. & Schult.
N America P scap 0 VII-IX frequente
Syagrus romanzoffianum (Cham.)
Glassman
S America - Brasile P scap 2 V-VIII frequente
Trachycarpus fortunei H.Wendl. E Asia P scap 3 III-VI frequente
Washingtonia filifera H. Wendl. America - California P scap 2 VI-IX frequente
Washingtonia robusta H. Wendl. America - California P scap 2 VI-IX frequente
Araceae
Monstera deliciosa Liebm. Messico, Panama P lian 2-3 II-III frequente
Zanthedeschia aethiopica Spreng. Africa australe G rhiz 2-3 IV-VI frequente
Araliaceae
Fatsia japonica Decne & Planch. E Asia P caesp 2-3 IX-X frequente
Hedera helix L.j Mediterraneo P lian 2-3 IX-X frequente
Meryta denhamii Seem. Nuova Caledonia P scap 1 IV-VII frequente
Oreopanax dactylifolium Hort. Messico P scap 0 III-IX frequente
Schefflera actinophylla (Endl.)
Harms
Asia P scap 0 VII-X non frequente
Schefflera elegantissima Lowry &
Frodin
Nuova Caledonia P scap 0 IV-VI non frequente
Tetrapanax papyrifer K. Koch Taiwan P scap 2-3 VII-IX frequente
Araucariaceae
Araucaria heterophylla (Salisb.)
Franco
Australia P scap 2 III-V frequente
Araucaria bidwillii Hook. Australia P scap 2 III-V non frequente
Araucaria columnaris (G. Forst.)
Hook
Nuova Caledonia kP scap 2 V-VI non frequente
Araucaria cunninghamii Sweet Australia P scap 2 III-V non frequente
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Asteraceae
Eupatorium janthinum Hemsl. Messico H scap 0 I-III non frequente
Montanoa bipinnatifida C.Koch S Messico P caesp 0 I-III non frequente
Chrysanthemum frutescens L. Canarie Ch frut 2 VII-XI non frequente
Santolina chamaecyparissus L. Mediterraneo NP 2 V-VIII non frequente
Santolina rosmarinifolia L. Spagna, S Francia Ch suffr 2 V-VIII non frequente
Senecio cineraria DC. Mediterraneo Ch suffr 2 V-VIII frequente
Senecio kleinia Less. Canarie P caesp 2 VI-XI non frequente
Senecio angulatus L Africa australe Ch frut 2 VIII-X frequente
Senecio macroglossus DC. Africa australe Ch frut 2 VIII-X Non frequente
Senecio petasitis DC. Messico Ch frut 2 VIII-X frequente
Berberidaceae
Berberis ×stenophylla Hort. Ibrido NP 1 V-VI rara
Betulaceae
Alnus glutinosa (L.) Gaertn. Mediterraneo P scap 3 III-IV rara
Betula aetnensis Raf. Europa Asia Minore P scap 3 IV - V rara
Bignoniaceae
Distictis buccinatoria A.H.Gentry Messico P lian 2 VI-IX frequente
Jacaranda ovalifolia R. Br. America australe P scap 2 IV-VII X frequente
Macfadyena unguis-cati A.Gentry Messico S America P caesp 2 VI-IX frequente
Tecomaria capensis (Thunb.)
Spach
Africa australe P lian 0 VII-XI frequente
Bombacaceae
Chorisia speciosa A. St. Hil. Sud America Pscap 3 VIII-XI frequente
Boraginaceae
Ehretia tinifolia L. Messico, Indie occidentali P scap 0 IV-VII non frequente
Buxaceae
Buxus balearica Lam. Isole Baleari, S Penisola
Iberica; NW Africa
P caesp 2 III-IV non frequente
Buxus sempervirens L. Mediterraneo NP 2 III-IV frequente
Calycanthaceae
Chimonanthus praecox Lindl. Giappone P caesp 2 XII-I rara
Cactaceae
Cereus jamacaru DC. Brasile P succ 0 VII-IX frequente
Cereus validus Haw. S America P succ 0 VII-IX non frequente
Hylocereus undatus (Haw.) Britt &
Rose
America tropicale P succ 0 VII-VIII frequente
20
Opuntia dillenii Haw. Venezuela P succ 0 V-VII frequente
Opuntia exsaltata A.Berger Perù, Bolivia P succ 0 V-VII non frequente
Opuntia ficus-indica (L.) Mill. Messico P succ 0 V-VII frequente
Opuntia subulata Engelm. Perù, Argentina P succ 0 V-VII frequente
Opuntia tomentosa Salm-Dyck. Messico P succ 0 V-VII frequente
Cannaceae
Canna indica L. s.l. America tropicale G rhiz 0 VI-IX frequente
Caprifoliaceae
Lonicera inplexa Aiton Europa P lian 0 IV-VII non frequente
Lonicera japonica Thunb. Himalaya P caesp 2 V-IX frequente
Lonicera periclymenum L. Europa; N Africa, W Asia P lian 0 IV-VII non frequente
Lonicera pileata Oliv. Cina P caesp 2 V-IX rara
Sambucus nigra L. P caesp 3 IV-VI frequente
Viburnum tinus L. Mediterraneo P caesp 2 III-VI/ X frequente
Casuarinaceae
Casuarina equisetifolia L. Australia, Polinesia P scap 3 V-VII frequente
Celastraceae
Euonymus japonicus Thunb. Cina, Giappone P caesp 2 VII-VIII frequente
Cassine australis (Vent.) Kuntze Australia P scap 0 rara
Cephalotaxaceae
Cephalotaxus drupacea sieb. &
Zucc.
Giappone P scap 0 III-V non frequente
Cephalotaxus fortunei Hook. Cina P caesp 0 III-V non frequente
Cesalpinaceae
Bauhinia diphylla Buch.-Ham. SE Asia P scap 1 frequente
Ceratonia siliqua L. Mediterraneo P scap 3 IX-XI frequente
Cercis siliquastrum L. SE Europa P scap 2 III-IV frequente
Parkinsonia aculeata L. America tropicale P scap 2 IX-X frequente
Commelinaceae
Tradescantia fluminensis Vell. Brasile G rhiz 0 IV-VIII frequente
Convolvulaceae
Ipomoea alba L. America tropicale H scand 2 VI-X frequente
Ipomoea indica (Burm.) Merril. America meridionale G rhiz 2 VI-X frequente
Crassulaceae
Cotyledon macrantha L. Africa australe NP frequente
21
Cupressaceae
Chamaecyparis lawsoniana Parl. N America P scap 4 III-IV frequente
Cupressus arizonica Greene N America P scap 4 II-V frequente
Cupressus macrocarpa Hartw. N America P scap 4 II-V frequente
Cupressus sempervirens L. Mediterraneo P scap 4 II-V frequente
Juniperus communis L. Reg. Boreale Temp. P caesp 3 II-IV frequente
Juniperus virginiana L. N America P caesp 3 IV-VI non frequente
Platycladus orientalis (L.) Franco Asia P scap 3 III-IV frequente
Thuja plicata D. Don Nutt. N America P scap 3 III-IV rara
Thuja occidentalis L. N America P scap 3 III-IV rara
Cycadaceae
Cycas revoluta Thunb. Giappone P scap 1 IV-VI frequente
Cyperaceae
Cyperus alternifolius L. Madagascar G rhiz 2 I frequente
Cyperus papyrus L. Africa tropicale He 2 VII-IX frequente
Davalliaceae
Nephrolepis cordifolia (L.) C.Presl Tropici H caesp 0 frequente
Dryopteridaceae
Cyrtomium falcatum (L. f.) C.
Presl
Asia, Malesia, Africa G rhiz 0 non frequente
Ebenaceae
Diospyros kaki L. f. Asia P scap 2 V-VII frequente
Elaegnaceae
Elaeagnus angustifolia L. Europa, Asia boreale P scap 1 V-VI non frequente
Ericaceae
Arbutus unedo L. Mediterraneo P scap 1 II / X-XI non frequente
Euphorbiaceae
Euphorbia candelabrum Kotschy S, NE Africa P scap 0 VII-IX frequente
Euphorbia pulcherrima Klotzsch Messico P caesp 2 XI-I frequente
Euphorbia splendens Hook. Madacascar P caesp 0 IX-I frequente
Ricinus communis L. NE Africa, S Europa P scap 2 VII-X frequente
Fabaceae
Acacia arabica Willd. Africa, Asia Tropicale P scap 4 II-IV non frequente
Acacia cyanophylla Lindl. Australia P scap 4 II-IV frequente
Acacia dealbata Link Australia P scap 4 II-IV frequente
Acacia karroo Hayne Africa australe P scap 4 II-V frequente
Calliandra portoricensis Benth. America boreale P scap 2 III-VI non frequente
Coronilla emerus L. Mediterraneo, Europa NP 1 IV-VII frequente
22
Erythrina caffra Thunb. Origine incerta P scap 2 III-V frequente
Erythrina crista-galli L. S America P scap 2 IV-VII rara
Erythrina humeana Spreng. Africa australe P scap 2 IV-VII rara
Kennedya rubicunda Vent. Australia P lian 0 III-VI non frequente
Medicago arborea L. N Mediterraneo P caesp 2 V-VI non frequente
Pithecellobium pruinosum Benth. Nuova Guinea P scap 2 IX-XI rara
Retama monosperma Boiss. Mediterraneo P caesp 2 V rara
Robinia pseudacacia L. N America P scap 4 V-VI frequente
Sophora japonica L. Asia P scap 3 VI-VII frequente
Sophora secundiflora DC. Asia P scap 3 VI-VII frequente
Spartium junceum L. Mediterraneo P caesp 1 V-VI frequente
Wisteria floribunda (Willd.) DC. Cina P lian 1 V-VI frequente
Wisteria sinenis Sweet Cina P lian 1 V-VI frequente
Iridaceae
Antholyza aethiopica L. Africa australe G bulb 0 III-VI frequente
Freesia ×hybrida L. H. Bail. Origine ibrida G bulb 1 III-IX frequente
Gladiolus ×hortulanus L.H.Bailey Origine ibrida G bulb 2 II-III non frequente
Iris albicans Lange Arabia G bulb 2 IV-VI non frequente
Iris foetidissima L. S-Europa, N-Africa G rhiz 2 V-VIII rara
Iris germanica L. s.l. E Mediterraneo G rhiz 2 IV-VI frequente
Lamiaceae
Lavandula stoechas L. Mediterrarraneo NP 1 III-V non frequente
Leonotis leonurus (L.) R. Br. Africa australe P caesp 0 VII-X non frequente
Salvia officinalis L. Mediterraneo Ch suffr 0 III-VI frequente
Salvia splendens Ker-Gawl. Brasile Ch frut. 0 I-XII frequente
Rosmarinus officinalis L. Mediterraneo NP 1 I-XII frequente
Thymus vulgaris L. Mediterraneo Ch frut. 1 V-VI non frequente
Lauraceae
Laurus nobilis L. Mediterraneo P caesp 3 III-IV frequente
Laurus azorica (Seub.) Franco Isole canarie P caesp 3 XII-II rara
Persea indica (L.) Spreng. Isole Canarie P scap 0 VII-VIII rara
Liliaceae
Agapanthus orientalis F.M.Leight. Sud africa G rhiz 0 V-VI frequente
Asparagus asparagoides Druce Africa australe P lian 0 VI-IX frequente
Asparagus densiflorus Jessop Mediterraneo G rhiz 0 IV-V frequente
Asparagus setaceus Jessop SE Africa G rhiz 0 VII-IX frequente
Aspidistra elatior Bl. Giappone G rhiz 0 III-V frequente
23
Chlorophytum comosum Baker Africa australe H rept 0 VI-VIII frequente
Clivia miniata Reg. Africa australe G bulb 0 XII-II non frequente
Narcissus jonquilla L. Mediterraneo G bulb 0 III-IV frequente
Xanthorrhoea preissii Endl. Australia P caesp 0 VI-XII non frequente
Lythraceae
Lagerstroemia indica L. Giappone P caesp 2 VII-IX non frequente
Magnoliaceae
Magnolia grandiflora L. N America P scap 2 V-VI frequente
Magnolia ×soulangiana
Thiéb.-Bern.
Origine ibrida P scap 2 V-VI rara
Malvaceae
Lagunaria patersonii G. Don Australia P scap 0 IV-V frequente
Malvaviscus mollis DC. Messico P scap VI-X frequente
Abutilon ×hybridum (Lam.) Sweet Origine ibrida P caesp 2 X-II non frequente
Hibiscus cannabinus L. Tropici P caesp 2 II-III/X non frequente
Hibiscus mutabilis L. S Cina P caesp 2 X-II frequente
Hibiscus rosa-sinensis L. Asia tropicale P caesp 2 II-III/X frequente
Hibiscus syriacus L. E Asia P caesp 2 VI-VIII frequente
Meliaceae
Melia azedarach L. E Asia P scap 2 V-VI frequente
Menispermaceae
Cocculus laurifolius DC. Himalaya, Giappone P scap 0 III-IV non frequente
Mimosaceae
Albizia julibrissin Durazz. Asia, Africa tropicale P scap 1 VI-VIII frequente
Albizia lebbeck (L.) Benth. Asia, N Australia P scap 1 VI-VIII non frequente
Albizia lophantha Benth. Australia P scap 1 III-V frequente
Pithecellobium pruinosum Benth. Nuova Guinea P scap 2 IX-XI rara
Moraceae
Broussonetia papyrifera (L.) Vent. E Asia P scap 4 V-VI non frequente
Ficus carica L. Mediterraneo P scap 1 VI-X frequente
Ficus elastica Roxb. ex Hornem Asia P scap 0 VI-X frequente
Ficus lyrata Warb. Africa tropicale P scap 0 VI-X non frequente
Ficus macrophylla subsp.
columnaris (C.Moore) P.S.Green
Australia P scap 1 IV-VI frequente
Ficus microcarpaL. Asia P caesp 1 VI-X frequente
Ficus pumila L. 'Minima' Asia P scap 0 VI-X rara
Ficus rubiginosa Desf. Australia P scap 0 VI-X non frequente
Ficus watkinsiana Bail. Australia P scap 1 V-IX frequente
Maclura pomifera C.K.Schneid. N America P scap 4 V-VI non frequente
24
Morus alba L. E Asia P scap 4 IV-V non frequente
Musaceae
Musa ×paradisiaca L. Tropici G rhiz 0 VI-IX non frequente
Myoporaceae
Myoporum tenuifolium Forst. Australia N Caledonia P caesp 0 IV-VI frequente
Myrtaceae
Callistemon citrinus (Curtis)
Skeels
Australia P caesp 2 IV-VII rara
Callistemon laevis Anon. Australia P caesp 2 IV-VII rara
Eucalyptus camaldulensis Dehnh. Australia P scap 2 XI-VI frequente
Feijoa sellowiana O.Berg. S America P scap 0 V frequente
Leptospermum scoparium
J.R.Forst.
Australia, N Zelanda P scap 0 V-VIII non frequente
Metrosideros robusta A.Cunn. Nuova Zelanda P scap 0 IV-V rara
Myrtus communis L. Mediterraneo P caesp 3 VI-VII frequente
Nelumbonaceae
Nelumbo nucifera Gaertn. Asia meridionale I rad 0 VII-IX rara
Nyctaginaceae
Bougainvillea glabra Choisy Brasile P lian 0 V-VI frequente
Bougainvillea spectabilis Willd. Brasile P lian 0 VI-VII frequente
Nymphaeaceae
Nymphaea tuberosa Paine America boreale I rad 0 V-VIII non frequente
Oleaceae
Jasminum fruticans L. Mediterraneo P caesp 1 V-VIII frequente
Jasminum grandiflorum (L.) Kob. Himalaia P caesp 1 V-VIII frequente
Jasminum officinale L. Himalaia P caesp 2 V-IX frequente
Fraxinus angustifolia Vahl. subsp.
angustifolia
Mediterraneo P scap 4 XI-I non frequente
Fraxinus ornus L. Mediterraneo P scap 4 IV-V non frequente
Ligustrum lucidum W.T.Aiton Cina,Giappone P scap 3 IV-V frequente
Ligustrum ovalifolium Hassk.
‘Variegatum’
Giappone P caesp 3 IV-V non frequente
Ligustrum sinense Lour. Cina P scap 4 IV-V non frequente
Ligustrum vulgare L. Europa, N Africa P scap 3 IV-V frequente
Olea europaea L. var. europaea Mediterraneo P scap 4 IV-VI frequente
Olea europaea subsp. sylvestris
Hegi
Mediterraneo P scap 4 IV-VI non frequente
Phillyrea latifolia L. Mediterraneo P caesp 2 III-V frequente
25
Syringa vulgaris L. SE Europa Pcaesp/scap 2 IV-V frequente
Onagraceae
Fuchsia ×hybrida Hort. Origine ibrida P scap 0 VII-X frequente
Phytolaccaceae
Phytolacca dioica L. S America P scap 3 IV-VI non frequente
Pinaceae
Calocedrus decurrens N America 4 non frequente
Cedrus atlantica (Endl.) Carrière N Africa P scap 3 IX-XII non frequente
Cedrus deodara (Lambert ) G.Don Himalaia P scap 3 IX-XII non frequente
Cedrus libani A.Rich. Asia P scap 3 IX-X rara
Picea abies (L.) P.Karst. Europa P scap 4 IV-V rara
Pinus canariensis Spreng. Isole Canarie P scap 4 IV-V frequente
Pinus excelsa Wall. ex Lamb. Himalaya P scap 4 VI-VIII rara
Pinus halepensis Mill. Mediterraneo P scap 4 III-V frequente
Pinus laricio Poir. S Europa P scap 4 V-VII rara
Pinus pinea L. Mediterraneo P scap 4 IV-V frequente
Pittosporaceae
Pittosporum tobira (Thunb.)
W.T.Aiton
Cina, Giappone P caesp 1 III-V frequente
Platanaceae
Platanus ×hybrida Brot. Coltivata P scap 4 IV-VI frequente
Plumbaginaceae
Plumbago capensis Thunb. Africa australe P lian 0 VII-X frequente
Podocarpaceae
Podocarpus neriifolius D. Don ex
Lamb.
Himalaya P scap 3 IX-XII non frequente
Polygonaceae
Rumex lunaria L. Mediterraneo NP 2 V-VI non frequente
Portulacaceae
Portulacaria afra Jacq. Africa australe P succ 0 IV-V non frequente
Proteaceae
Grevillea robusta A.Cunn. Australia P scap 2 VI-VIII non frequente
Punicaceae
Punica granatum L. Mediterraneo P scap 2 IV-VI frequente
Ranunculaceae
Clematis cirrhosa L. Mediterraneo P lian 2 VIII-II non frequente
Clematis recta L. S Europa P lian 2 V-VI rara
Clematis vitalba L. Europa, Caucaso P lian 2 V-VII non frequente
Rhamnaceae
26
Rhamnus alaternus L. Mediterraneo P scap 3 II-IV frequente
Rosaceae
Cotoneaster pannosa Franch. Cina NP 2 IV-V non frequente
Crataegus monogyna Jacq. Europa, Asia temperata P caesp 2 IV-V poco frequente
Cydonia oblonga Mill. SW Asia P scap 2 IV-V non frequente
Eriobotrya japonica (Thunb.)
Lindl.
Cina, Giappone P scap 2 X-II Non frequente
Photinia serrulata Lindl. Cina P scap 1 V-VI non frequente
Prunus armeniaca L. Caucaso P scap 1 III-V non frequente
Prunus cerasifera Ehrh Asia minore, Iran P scap 1 III-IV non frequente
Prunus cerasifera
var. atropurpurea Dipp.
Asia minore, Caucaso P scap 1 III-IV non frequente
Prunus cerasus L. Caucaso, Macedonia P scap 2 IV-V non frequente
Prunus domestica L. W Asia P scap 2 III-IV rara
Prunus dulcis (Mill.) D.A. Webb W Asia P scap 2 II-III non frequente
Prunus persica (L.) Basch. W asia P scap 2 IV-V rara
Pyracantha coccinea Roem. Mediterraneo P caesp 3 IV-V non frequente
Pyrus communis L. Mediterraneo P scap 2 V-VI non frequente
Osteomeles schwerinae Schneid. China P scap 1 IV-V rara
Rosa banksiae R. Br. Cina NP 1 IV-VI non frequente
Rosa indica L. Or. Incerta NP 1 IV-VI non frequente
Spirea trilobata L. Cina P caesp 1 IV-V non frequente
Spiraea ×vanhouttei Zabel. Or. incerta P caesp 1 III-V frequente
Rubiaceae
Gardenia thunbergia L. f. Africa australe P caesp 0 X-III non frequente
Rutaceae
Citrus aurantium L. SE Asia P scap 1 IV-V frequente
Citrus deliciosa Ten. Indocina P scap 1 IV-V frequente
Citrus limon (L.) Burm. Incerta P scap 1 IV-V non frequente
Fortunella margarita (Lour.)
Swingle
Cina, Giappone P scp 1 III-VI non frequente
Salicaceae
Populus ×canadensis Moench Or. ibrida P scap 4 III-V frequente
Populus alba L. C e S Europa P scap 4 II-III frequente
Populus nigra L. Reg. paleotemperata P scap 4 II-III frequente
Salix alba Mill. Europa P scap 4 II-IV non frequente
Salix pedicellata Desf. Mediterraneo P caesp 4 III-IV non frequente
Salix purpurea L. Europa, Asia P scap 4 III-IV non frequente
Sapindaceae
27
Cardiospermum hirsutum Willd. W Africa P lian 2 frequente
Koelreuteria paniculata Laxm. Cina, Giappone P scap 2 VII-X frequente
Xanthoceras sorbifolia Bunge Cina P caesp 2 III-V rara
Saxifragaceae
Deutzia scabra Thunb. E Asia, Himalaya NP 3 V-VII rara
Scrophulariaceae
Halleria lucida L. Africa australe P caesp 0 VI-VIII rara
Hebe salicifolia (Forst. f.) Pennell. Nuova Zelanda, Cile P caesp 0 V-VII non frequente
Hebe speciosa (R.Cunn. ex Hook.)
Andersen
Nuova Zelanda P caesp 0 V-VII non frequente
Paulownia tomentosa Steud. Giappone P scap 2 V-VI non frequente
Simaroubaceae
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Himalaia Cina P scap 4 VI-VII frequente
Smilacaceae
Smilax aspera L. Europa, Asia minore NP 0 VIII-X frequente
Solanaceae
Cestrum parqui L’Hér. Cile NP 0 II-V frequente
Datura arborea L. S America P scap 0 I-XI frequente
Datura cornigera Hook Messico P scap 0 I-XI non frequente
Datura sanguinea Ruiz & Pav. America australe P scap 0 I-XI frequente
Datura suaveolens (Humb. &
Bonpl ex Willd.)
Brasile P scap 0 I-XI frequente
Iochroma coccinea Scheid. C America P scap 2 I-XII rara
Lycianthes rantonnetii Carr. S America NP 3 VI-IX non frequente
Nicotiana glauca Graham Argentina NP 3 I-XII frequente
Petunia ×hybrida Hort ex Vilm. Ibrido T scap 0 V-VIII frequente
Solandra maxima (Sessé & Moç.)
P.Green
Messico P lian 2 II-V frequente
Strelitzaceae
Strelitzia augusta Thunb. Africa australe G rhiz 0 III-IV non frequente
Strelitzia reginae Banks Africa australe G rhiz 0 III-IV frequente
Sterculiaceae
Brachychiton acerifolius F.Muell. Australia P scap 3 III-IX frequente
Brachychiton discolor F.Muell. Australia P scap 3 III-IX frequente
Brachychiton luridus F.Muell. Australia P scap 3 III-IX non frequente
Brachychiton populneus R. Br. Australia P scap 3 III-IX frequente
Tamaricaceae
28
Tamarix africana Poir W Europa, Mediterraneo P caesp 2 V-VI frequente
Tamarix chinensis Lour. Cina P caesp 2 IV-VI non frequente
Tamarix gallica L. Mediterraneo P caesp 2 IV-VI frequente
Tamarix parviflora Europa, Asia centrale P caesp 2 IV-VI rara
Taxaceae
Taxus baccata L. Reg. boreale temp. P scap 2 III non frequente
Taxodiaceae
Sequoia sempervirens (Lamb.)
Endl.
California P scap 3 II rara
Tiliaceae
Tilia ×europaea L. Origine ibrida P scap 3 V-VII non frequente
Tilia plathyphyllos Scop. Europa P scap 3 V-VI non frequente
Tropaeolaceae
Tropaeolum majus L. Perù, Ecuador P lian 2 II-III frequente
Typhaceae
Typha dominguensis (Pers.) Steud. Europa, N America G rhiz 2 VI-VIII rara
Ulmaceae
Celtis australis L. Mediterraneo P scap 3 IV - V frequente
Ulmus glabra Hudson Europa P scap 3 III-IV non frequente
Ulmus minor Mill. Europa P scap 3 II-III non frequente
Verbenaceae
Duranta repens L. America tropicale P caesp 0 IV-X frequente
Lantana camara L. America tropicale P caesp 3 VI-IX frequente
Lantana montevidensis Briq. S America P caesp 3 VI-IX frequente
Lippia triphylla (L'Hèr.) Kuntze America australe P caesp 0 VI-X frequente
Verbena ×hybrida Hort. Ibrido H scap 2 XI non frequente
Vitaceae
Cissus antarctica Vent. Australia P lian 0 V-VII frequente
Parthenocissus quinquefolia (L.)
Planch.
N America P lian 1 VI frequente
Tetrastigma harmandii Planch. Indocina, Filippine P lian 0 V-VI rara
Tetrastigma voinierianum Gagnep. SE Asia P lian 0 V-VI rara
Vitis vinifera L. Mediterraneo,Asia minore P lian 1 V-VII non frequente
Zamiaceae
Dioon edule Lindl. Messico P scap 0 V-VII rara
29
Delle 406 entità che compongono la lista, come risulta dalla tabella, 265 sono allergeniche.
Di queste, 182 sono esotiche di cui 81 altamente allergeniche. Vi prevalgono le essenze a
impollinazione anemofila, e fra esse hanno maggior peso le gimnosperme (Pinaceae,
Cupressaceae, Taxaceae, Araucariaceae) con 26 entità e, fra le fanerogame, le Oleaceae (11),
Salicaceae (6), Fagaceae (4), Anacardiaceae (4), Aceraceae (3) Ulmaceae (3). L’incidenza
complessiva di questi gruppi riferita al potenziale allergenico ammonta al 59%, come si evidenzia
nel grafico in Fig. 1, il quale mostra anche l’apporto delle prime 17 famiglie allergeniche, come
pure il ruolo che le famiglie esotiche rappresentate da un solo taxon giocano nell’insieme (41%
del grafico). A tal riguardo può valere il caso delle Simaroubaceae con Ailanthus altissima,
impatto allegenico 4 (Foto 6), suo unico rappresentante.
Foto 6 – Polline di Ailanthus altissima (SEM)
Va però notato che in corrispondenza alla potenzialità espressa per un determinato taxon,
nella valutazione dell’impatto effettivo esercitato su uno o più impianti ha peso il numero degli
individui che vi sono presenti. Appare evidente che l’incidenza allergenica va allora di volta in
volta valutata in base alla incidenza quantitativa degli individui dei singoli taxa.
30
Fig. 1 - Ripartizione percentuale delle famiglie botaniche a maggior impatto allergenico.
Rispetto alla stagionalità, il picco di massima impatto allergenico ricade in maggio, mese in cui si
registrano le fioriture di ben 142 specie. Inoltre, la curva presenta un flesso nella tarda estate
(settembre). Inoltre va tenuto conto del fatto che almeno una ventina delle essenze in questione va
in fioritura tra dicembre e gennaio. Tutto ciò pone in evidenza significative differenze tra la Sicilia
subtropicale e il resto dell’Italia in cui le stagioni sono ben più marcate, come è evidenziato nel
grafico della Fig. 2.
Aceraceae 1%
Anacardiaceae 4%
Araucariaceae 1%
Cupressaceae 5%
Fagaceae 2%
Poaceae 2%
Fabaceae 9%
Moraceae 4%
Oleaceae 9%
Pinaceae 7%
Salicaceae 3%
Tiliaceae 2%
Ulmaceae 1%
Cesalpinaceae 1%
Arecaceae 8%
Altro 41%
31
Fig. 2 - Variazione delle emissioni polliniche della florula allergenica nell'arco dell'anno.
Un altro aspetto di un certo peso riguarda il fatto che 736 specie che costituiscono la florula
ornamentale dei parchi e giardini siciliani (Bazan & al., 2005), almeno 497 risultano dotate di
proprietà allergeniche più o meno esigue se non del tutto nulle. In questo gruppo vanno pertanto
ricercate le essenze da adottare negli interventi di restauro e ricomposizione e nella realizzazione
di nuovi impianti. Nella lista della tabella 2, a ciascuna delle essenze è assegnato un valore
allergenico crescente da 0 a 4. Da questi valori, oltre alle valutazioni concernenti le singole
specie, disponendo della composizione floristica degli impianti, si ricava sia l’impatto
complessivo dei singoli impianti sia quello di territori più o meno estesi. Ciò in considerazione del
fatto che la flora dei parchi e giardini ha come riflesso la composizione qualitativa del verde
urbano (Palermo nel nostro esempio; ma questo può valere in generale per tutta la Sicilia). Ne
consegue che un calendario pollinico ricavato per un determinato parco urbano può fornire
indicazioni attendibili sulla qualità del verde urbano circostante, anche se basate su dati
ampiamente incompleti2 -. A tal proposito, con intenti non esclusivamente dimostrativi, sulla base
dell’elenco degli impianti visitati (Tab. 1) e delle relative localizzazioni nel territorio siciliano
sono stati preparati alcuni calendari individuali per alcune ville dell’ambito urbano di Palermo e
poi anche quelli relativi all’intera città e dell’ Isola. A titolo di esempio, nella Fig. 3 sono riportate
le fioriture delle 6 famiglie a maggior impatto allergenico nella regione (Anacardiaceae,
2 In particolare, basta evidenziare che la ricerca sui parchi e giardini della regione equivale
semplicemente a un’indagine per campioni sul territorio e che tali campioni sono speciali,
ospitando florule ben distinte dal patrimonio vegetale stratificato siciliano, ed essendo manchevoli
di informazione sulle terofite (queste ultime escluse a priori dalla ricerca stessa).
0
20
40
60
80
100
120
140
160
32
Cupressaceae, Oleaceae, Fabaceae, Pinacaeae). Oltre al periodo di massima antesi, che ricade fra
aprile e giugno; lo schema mostra che, a parte gennaio, non esiste alcun mese in cui le emissioni
polliniche potrebbero considerarsi nulle.
Fig. 3 fioriture delle sei famiglie a maggior impatto allergenico nella regione
L’insieme delle considerazioni sopra espresse consente di tracciare un quadro che, sebbene ancora
da completare, risulta potenzialmente utile nel campo della gestione programmata del verde. Per
esempio, la Tab. 2 consente la scelta di elementi a impatto nullo o comunque modesti (valori tra 0
e 2) impiegabili negli intereventi di restauro e ricomposizione, come anche la selezione di essenze
ad alto impatto (valori 3 e 4) da eliminare negli impianti sottoposti a interventi funzionali ai
processi migliorativi dell’ambiente. Analoghi criteri di scelta valgono evidentemente per il verde
urbano collegato e soprattutto nel caso della progettazione di impianti ex novo, o anche nella scelta
di individui isolati.
La stessa tabella torna a essere indirettamente utile a prevenire l’introduzione di elementi esotici
indesiderabili. Infatti indizi sul rischio rispetto alle pollinosi si ricavano dalle famiglie di
appartenenza.
33
Capitolo 4
Rassegna delle piante allergeniche più frequenti e incisive
Come anticipato, di seguito vengono presentate sotto forma di schede le allergofite rilevate nei
parchi e giardini siciliani, che per la loro frequenza e potenziale allergenico meritano di essere
attenzionate. Esse sono disposte secondo l’ordine alfabetico dei. binomi scientifici
34
Acacia saligna (Labill.) H. Wendl. Fam. Leguminosae
Nome volgare
Acacia foglia blu.
Descrizione
Arbusto o piccolo albero sempreverde, alto fino a 6 m,
con numerosi rami angolosi e in qualche caso ricurvi,
che si dipartono a 2-3 m dal colletto. Corteccia grigio
verdastro nei giovani individui, più scura e fessurata
nel’adulto. Foglie persistenti, alterne oblungo-
lanceolate, di 15-30 × 1-3 cm, di colore verde bluastro
glaucescenti, diritte o falcate e glabre. Infiorescenze
globose, fino a 1 cm di diametro, giallo acceso e riunite
in racemi che possono raggiungere le dimensioni di 7.5
cm. Il frutto è un legume, bruno, lungo fino a 12.5 cm.
Origine geografica
Australia occidentale.
Localizzazione e frequenza
Specie censita negli impianti di: Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Giardino di
Acclimazione, Villa Whitaker (Malfitano), Villa Trabia, Villa Sperlinga, Giardino della Casina
Cinese nel Real Parco della Favorita e Parco del Principe di Belmonte, Giardino Garibaldi
(Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Margherita
(Ragusa). Si rinviene con una certa frequenza in Viale Regione Siciliana in bordure e spartitraffici
Exsiccatum
10/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Piccolo (Capo d’Orlando).
Biologia ed ecologia
Pianta rustica con elevata resistenza alla siccità e alle alte temperature. Predilige terreni fertili,
umidi e a reazione acida. È una pianta allergenica e lo sono anche altre specie congeneri presenti
35
nel terrotorio. L’abbondante fioritura, che si verifica da marzo a maggio, rende la pianta molto
decorativa.
Allergenicità: 4
Nota: presenti nei giardini siciliani altre 4 specie del genere con lo stesso potenziale allergenico, e
sono : Acacia arabica Willd., Acacia cyanophylla Lindl., Acacia dealbata Link, Acacia karroo
Hayne
36
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Fam. Simaroubaceae
Nome volgare
Albero del Paradiso o Sommacco Americano.
Descrizione
Albero caducifoglio, alto fino a 30 m,
caratterizzato da una chioma molto ampia e
densa, con rami inseriti a 4 m dal colletto,
tomentosi e di colore bruno, quelli giovani, che a
maturità diventano grigiastri, lunghi e fragili. Il
tronco, diritto e pollonifero, può raggiungere il
metro di diametro. La corteccia, liscia nei
giovani esemplari, diventa rugosa e debolmente
striata in senso longitudinale a maturità. Le
foglie sono composte, imparipennate, lunghe
fino a 70 cm, formate da 13-29 foglioline ovato-
ellittiche, di 4-6 cm, con apice acuto. I fiori sono piccoli raccolti in infiorescenze a pannocchia
terminali. I frutti sono samare contorte, lunghe fino a 6 cm, riunite in grappoli penduli e
persistenti.
Origine geografica
Cina occidentale.
Localizzazione e frequenza
La pianta è molto diffusa; in coltivazione per ornamento, ma molto invadente in tutti gli ambienti
più o meno disturbati. È presente negli impanti di: Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino del
Duca D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo,
Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli- Florio,
Villa Palmeri (Termini Imerese), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi
(Ribera), Parco di Villa Bonsignore (Leonforte), Villa Garibaldi (Mistretta),Parco di Donnafugata,
Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa
Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Italia e Palazzo Sergio (S.Stefano di Camastra).
37
Exsiccatum
15/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Malfitano, (PAL).
Biologia ed ecologia
Pianta dioica, molto rustica, caratterizzata da rapido sviluppo. Predilige esposizioni soleggiate e
presenta una grande capacità di adattamento a diversi tipi di terreno. È molto resistente
all’inquinamento atmosferico e alle temperature elevate. La fioritura avviene da inizio giugno fino
a tutto luglio e la successiva fruttificazione dura tutto l’anno.
Allergenicità: 4
Nota
Le foglie hanno la caratteristica di emanare, se stropicciate, un odore pungente sgradevole. Un
altro inconveniente è una certa fragilità delle ramificazioni.
38
Araucaria heterophylla (Salisb.) Franco Fam. Araucariaceae
Nome volgare
Pino dell’Isola di Norfolk.
Descrizione
Albero con portamento colonnare, alto fino a 60 m,
chioma conico-piramidale costituita da un apparato
fogliare, verde più o meno intenso, persistente. Il
fusto è diritto con palchi disposti in verticilli
sovrapposti; corteccia rugosa di colore ocra
brunastro. Giovani foglie, 4-10 × 2 mm, subulate,
soffici, con un apice smussato curvo verso l’interno,
appiattite lateralmente; foglie adulte, invece, 3-6 ×
3-5 mm, ovato-triangolari, embricate, con la
venatura centrale poco visibile e più scure. Gli esemplari maschili portano coni di ca. 10 cm
all’apice dei rami; gli esemplari femminili recano, nella parte superiore dei rami terminali, coni
tondeggianti di ca. 15 cm.
Origine geografica
Isola di Norfolk (Australia).
Localizzazione e frequenza
Specie presente negli impianti di: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino inglese, Giardino di
Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano, -Villa Tasca,
Villa Sperlinga, Villa Niscemi (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini),
Villa Margherita (Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera),
Villa Comunale (Leonforte), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Comunale
(Acquedolci),Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa
Casalotto (Aci S.Antonio),Villa Margherita (Ragusa).
Exsiccatum
12/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Malfitano, (PAL).
39
Biologia ed ecologia
Si tratta di specie dioica, ben adattata al nostro clima, nei confronti del quale mostra un’elevata
tolleranza alle alte temperature e una buona resistenza alla siccità. Predilige esposizioni soleggiate,
mentre, mal sopporta le basse temperature e i terreni asfittici a causa di ristagno idrico. Fiorisce da
marzo a maggio.
Allergenicità: 2
Nota: Presenti altre specie congeneri anche allergeniche e sono: Araucaria bidwillii., A. cookii , A.
cunninghamii
.
40
Brachychiton acerifolius Cunn. ex F. Muell. Fam. Sterculiaceae
Nome volgare
Albero fiamma.
Descrizione
Albero, alto fino a 30 m, con fusto eretto,
robusto e slanciato dal quale si dipartono
poderose ramificazioni formanti una
chioma globoso-ovoidale. Presenta un
apparato fogliare persistente, fino al
periodo della fioritura, con una densità
medio-alta. Foglie, 10-25 × 5-25 cm,
glabre,verde scuro nella pagina superiore e
con forma variabile da palmato-lobata ad
ovata; picciolo lungo tra i 2 e i 24 cm.
Fiori sprovvisti di petali ma presentano un
vistoso calice campanulato, penta o
esalobato, di colore rosso acceso. I frutti sono dei grandi follicoli, 10-12 × 4 cm, con lungo
peduncolo, glabri e deiscenti.
Origine geografica
Australia.
Localizzazione e frequenza
Specie censita a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano, Villa
Tasca (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Lo Zucco (Carini), Villa comunale (Vittoria), Villa
Margherita (Ragusa). Presente come alberatura stradale in via Pitrè, via Archirafi e nel quartiere
Bonagia a Palermo.
Exsiccatum
16/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Galletti (Bagheria).
Biologia ed ecologia
41
È una specie molto adatta a vivere in un contesto urbano grazie all’elevata resistenza alla siccità,
alle fitopatie e all’inquinamento atmosferico. Predilige esposizioni soleggiate e, se esposta a basse
temperature, diventa semipersistente. La fioritura è compresa tra la prima decade di giugno e la
seconda decade di luglio, mentre è possibile osservare i frutti sull’albero per l’intero anno.
Allergenicità: 3
Nota: Presenti nei giardini siciliani altre specie congeneri allergeniche e sono: Brachychiton
discolor, Brachychiton luridus, Brachychiton populneus
42
Broussonetia papyrifera (L.) L’Hérit. Fam. Moraceae
Nome volgare
Gelso da carta.
Descrizione
Albero alto fino a 15 m, può, anche, presentarsi
sotto forma di arbusto con altezza massima di 3
m. Dal fusto, con corteccia grigia e fessurata, si
innalzano branche grigio-rossastre, grandi e
rigide, lievemente pubescenti che, assieme alle
foglie, formano una chioma larga e densa. Le
foglie, 7-20 cm, sono larghe, ovate e appuntite
oppure sono tri-lobate, soprattutto nelle giovani piante; con margine seghettato, superficie ruvida
e colorazione verde oliva nella pagina superiore, mentre sono glaucescenti e pubescenti, in quella
inferiore. L’infiorescenza maschile è un amento, lungo 3.75-7.5 cm, cilindrico e pendulo; quella
femminile è globosa e ha un diametro di ca. 1.25 cm.
Origine geografica
Giappone e Cina orientale.
Localizzazione e frequenza
Specie rinvenuta a: Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Malfitano, Villa
Trabia, Giardino di Villa Pignatelli (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri (Termini
Imerse), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera), Parco di Villa Bonsignore, Villa Comunale
(Leonforte), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Italia (S.Stefano Camastra), Villa Cascino (Modica),
Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa
Casalotto (Aci S.Antonio).
Exsiccatum
13/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello,. Villa Margherita (Ragusa).
Biologia ed ecologia
43
Pianta dioica con periodo di fioritura che va da marzo a maggio. Piuttosto rustica, indifferente al
substrato pedologico, si presta come buona colonizzatrice di terreni sterili; sopporta il freddo e
posizioni scarsamente luminose.
Allergenicità: 4
44
Celtis australis L. Fam. Ulmaceae
Nome volgare
Bagolaro o Spaccasassi.
Descrizione
Albero con chioma ampia ed abbondante , raggiunge i
20-25 m di altezza. Fusto diritto, liscio, ricoperto da
una corteccia grigio-cenere, dal quale si dipartono
massicce ramificazioni principali che portano un
apparato fogliare caduco; quest’ultimo è composto da
foglie, 5-15 × 1-3 cm, di colore verde scuro con pagina
inferiore più chiara, di forma ovale-lanceolata, acuminate con margine dentato, leggermente
asimmetriche. I fiori, verdastri, sono piccoli ed insignificanti. I frutti sono delle drupe sferiche, di
1 cm di diametro, prima verdi poi violacee a maturità.
Origine geografica
Mediterraneo - Medio Oriente.
Localizzazione e frequenza
La specie è presente a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano,
Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Giardino di Villa Niscemi, Villa
Bonanno (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri (Termini Imerese), Villa Torre
Federico (Enna), Villa Garibaldi (Mistretta),Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Parco di
Donnafugata, (Ragusa), Villa Cascino (Modica), Villa Comunale (Vittoria), Villa Bellini
(Catania).
Exsiccatum
18/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Garibaldi (Mistretta).
Biologia ed ecologia
Predilige un’esposizione soleggiata ed è indifferente al substrato, adattandosi bene ai terreni di
riporto cittadini. Presenta un’elevata resistenza alla siccità e all’inquinamento atmosferico; la
resistenza alla salinità è media. Poco adatto per piccoli giardini e per strade urbane strette, a causa
45
delle sue dimensioni, mostra una discreta funzione ecologica di tipo protettivo, per l’avifauna
cittadina, offrendo riparo e bacche zuccherine nei primi mesi d’autunno. La fioritura avviene tra la
metà di aprile e l’inizio di maggio.
Allergenicità: 4
46
Ceratonia siliqua L. Fam. Cesalpinaceae
Nome volgare
Carrubo.
Descrizione
Albero sempreverde, alto fino a 15 m, presenta
un tronco tozzo ed irregolare ricoperto da una
corteccia, bruno-rossiccia, fessurata. La chioma,
ampia e densa con rami sparsi, è costituita da
foglie composte, 10-20 cm, paripennate, alterne
e coriacee; le foglioline, 4-6 cm, da obovate ad
ellittiche, presenti in 3-4 paia, sono di colore
verde scuro lucido nella pagina superiore e
bruno rossastro in quella inferiore. I fiori sono molto piccoli, in racemi brevi di 2-6 cm, nascenti
sul ramo dell’anno precedente. Il frutto è un grosso legume, 10-30 × 1.5-2.5 cm, oblungo, coriaceo
e pendulo di colore marrone scuro, indeiscente.
Origine geografica
Paesi mediterranei orientali e Asia Minore.
Localizzazione e frequenza
La specie è presente a: Giardino Inglese, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione, Villa
Malfitano, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Parco del
Principe di Belmonte (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Torre Federico (Enna), Villa
Garibaldi (Mistretta), Villa Italia (S.Stefano Camastra), Parco di Donnafugata, Villa Comunale,
Villa Margherita (Ragusa), Villa Cascino (Modica), Villa Bellini (Catania),Villa “La Falconara”
(Taormina)..
Exsiccatum
12/11/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Niscemi, (PAL).
Biologia ed ecologia
47
Albero resistente alla siccità e alle temperature elevate; si adatta a svariati tipi di terreno
moderatamente fertili, anche se predilige quelli calcarei litoranei e ben drenati. La fioritura
avviene da novembre fino a dicembre.
Allergenicità: 3
48
Cercis siliquastrum L. Fam. Cesalpinaceae
Nome volgare
Albero di Giuda o Albero dell’amore.
Descrizione
Albero caducifoglio che può raggiungere
un’altezza di 10 m. Tronco leggermente
tortuoso, con corteccia bruna e fessurata, dal
quale si dipartono, a ca. 3 m dal colletto, rami
irregolari e rossastri. Chioma globoso-espansa
con foglie semplici, alterne, picciolate,
cuoriformi o reniformi, 6-10 × 12 cm, glabre e
di un verde vivace; la nervatura è più marcata nella pagina inferiore che appare, inoltre, più chiara
di quella superiore. I fiori, papilionacei, ermafroditi, sono rosa chiaro o violaceo, e riuniti in
infiorescenze sessili a grappolo, distribuite sui rami. I frutti, 5-10 × 1.3-1.8 cm, sono legumi
penduli bruni a maturazione.
Origine geografica
Paesi mediterranei orientali e Asia occidentale.
Localizzazione e frequenza
Specie molto diffusa nei giardini e nei parchi a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese,
Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa
Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita,
Villa Niscemi, Villa Pignatelli, Parco del Principe di Belmonte, Villa Palmeri (Termini Imerese),
Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Garibaldi (Mistretta),
Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Parco Donnafugata, Villa
Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla),Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa
Cascino (Modica), Villa Bellini (Catania).
Exsiccatum
13/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Giulia, (PAL).
Biologia ed ecologia
49
Specie adatta al contesto urbano per le modeste esigenze pedologiche e per l’elevata resistenza
alla siccità e all’inquinamento atmosferico. Caratterizzata da un lento accrescimento, è comunque
un elemento decorativo tipico della città per la bellezza dei suoi fiori che sbocciano sui rami nudi.
La fioritura è compresa tra la metà di marzo fino a tutto maggio. È resistente alle temperature
elevate e predilige una esposizione soleggiata.
Allergenicità: 2
50
Chamaerops humilis L. Fam. Arecaceae
Nome volgare
Palma nana, Palma di S. Pietro.
Descrizione
Palma dal portamento quasi cespuglioso
con stipiti, spesso contorti, alti da pochi
decimetri a 3-4 m, solitari o numerosi,
ricoperti dai resti fibrosi delle foglie
morte e recanti, alla sommità, una
rosetta di foglie palmate, lunghe fino a
80 cm, rigide e coriacee, divise in 10-20
lacinie, talvolta dentate, verde bluastro
o verde grigiastro. Piccioli allungati,
appiattiti e armati di robuste spine su ambo i lati. Le infiorescenze a pannocchia emergono
dall’ascella delle foglie portando fiori di colore giallo intenso (maschili) e giallo-verde
(femminili). I frutti, globosi, sono delle drupe, arancione-marrone, grandi 2-3 cm.
Origine geografica
Mediterraneo occidentale.
Localizzazione e frequenza
Specie comunissima rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino di Palazzo dei Normanni,
Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della
Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli (Palermo), Villa
Palmeri (Termini Imerese), Villa Galletti (Bagheria), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita
(Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Torre
Federico (Enna), Parco di Villa Bonsignore (Leonforte), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Italia,
Palazzo Sergio (S.Stefano di Camastra), Villa Nicetta (Acquedolci), Parco di Donnafugata
(Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale (Vittoria), Villa Pacini, Villa Bellini
(Catania), Villa “La Falconara” (Taormina).
Exsiccatum
51
6/05/2015, Palermo Sebastiano Ciccarello, Villa Margherita (Trapani).
Biologia ed ecologia
Pianta tipica della macchia mediterranea, si caratterizza per la sua spiccata resistenza alla siccità
ed alle temperature elevate. Presenta scarse esigenze pedologiche, adattandosi, anche, ai terreni
rocciosi e sabbiosi. Predilige esposizioni soleggiate e, grazie alla sua chioma sempreverde,
rappresenta un importante elemento di decoro arricchito dalla fioritura, che si verifica da maggio a
giugno, e dalla presenza, per buona parte dell’anno, dei frutti colorati.
Allergenicità: 2
52
Chorisia speciosa A. St. Hil. Fam. Bombacaceae
Nome volgare
Corisia, Falso Kapok.
Descrizione
Strano albero di grande effetto ornamentale,
nei paesi di origine può raggiungere l’altezza
di circa 20 m. E’ caratterizzato da un tronco
liscio e verdastro, rigonfio a forma di botte e
interamente ricoperto da grosse spine coniche.
Le foglie sono alterne e digitate, formate da 5-
7 foglioline glabre. I grandi fiori, paragonabili
a vistose orchidee, possono essere gialli, rosa
o violacei ed hanno un diametro di circa 10
cm. Il frutto è una grossa capsula a forma di
pera che si apre in primavera liberando
numerosi semi bruni avvolti da una fitta
peluria lanuginosa (kapok) che il vento disperde lontano dalla pianta madre.
Origine geografica
Specie originaria del Brasile e dell’Argentina, viene coltivata a scopo ornamentale nei viali e nei
giardini nelle zone costiere del Mediterraneo, per le sue eccezionali caratteristiche ornamentali di
chiaro sapore tropicale.
Localizzazione e frequenza
Specie ampiamente diffusa lungo diversi viali di Palermo Censita a: Villa Giulia, Villa Garibaldi,
Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa
Sperlinga e Villa Niscemi (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese), Villa Margherita (Trapani),
Villa Garibaldi (Ribera), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Comunale (Vittoria), Villa Bellini
(Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Margherita (Partinico), Parco del
Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Reimann (Siracusa)
Exsiccatum
53
02/11/2009, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Giardino Inglese, (PAL).
Biologia ed ecologia
Tale specie fiorisce dalla terza decade di agosto alla terza decade di novembre. Esige terreni ben
drenati anche di media o scarsa fertilità. Un ristagno idrico potrebbe comportare fenomeni di
marcescenza radicale difficilmente risolvibili. Resiste all’aridità.
Allergenicità: 3
54
Cupressus sempervirens L. Fam. Cupressaceae
Nome volgare
Cipresso italiano.
Descrizione
Albero sempreverde, alto fino a 40 m, con
portamento tipicamente colonnare con
chioma conica e affusolata; in certe
condizioni, la chioma può avere una forma
più aperta, specie in esemplari vecchi. Fusto
diritto, ramificato fin dalla base; corteccia
liscia, di colore brunastro nei giovani
esemplari, mentre diventa rugosa e grigiastra
negli adulti. Foglie squamiformi, verde scuro,
embricate e strettamente addossate ai rametti,
lunghe fino ad 1 mm. Apparati riproduttori
maschili, minuscoli, raggruppati in amenti posti all’apice dei brachiblasti; quelli femminili sono
contenuti in coni più grandi, detti galbuli, che a maturità sono legnosi, di colore brunastro con
sfumature grigie, e di forma sferica di ca. 2-3 cm.
Origine geografica
Mediterraneo orientale e Medio Oriente.
Localizzazione e frequenza
Specie molto comune rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Parco
D’Orlèans, Villa Malfitano,Villa Tasca, Villa Sperlinga, Parco del Principe di Castelnuovo,
Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli, Villa
Trabia (Palermo), .Villa Palmeri (Termini Imerse), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera),
Villa Torre Federico (Enna), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa
Comunale (Acquedolci), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Piccolo (Capo d’Orlando),
Parco di Donnafugata, Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Fegotto
(Chiaramonte Gulfi), Villa Bellini (Catania),Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa La
Falconara (Taormina).
55
Exsiccatum
3/03/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, via Cipressi, (PAL).
Biologia ed ecologia
Pianta monoica, con apparati riproduttori maschili riuniti in strobili di piccole dimensioni e
apparati riproduttori femminili riuniti nei caratteristici galbuli. La fioritura è compresa tra la prima
metà di febbraio e la metà di maggio. Predilige esposizioni calde e soleggiate; mostra un’elevata
resistenza alla siccità ed alle alte temperature.
Allergenicità: 4
Nota: Presenti nei giardini altre specie congeneri altamente allergeniche : C.Arizonica, C.
macrocarpa, C.sempervirens L. 'Pyramidale'
56
Erythrina viarum Tod. Fam. Fabaceae
Nome volgare
Albero del corallo.
Descrizione
Albero alto fino a 15 m. Fusto possente, nodoso,
corteccia grigio-giallastra, dal quale si dipartono, a
4-6 m dal colletto, grandi ramificazioni che
assieme alle foglie danno una forma globoso-
ovoidale alla chioma. Foglie caduche o
semipersistenti, alterne, composte, trifogliate, verde
intenso e picciolo uncinato; foglioline rombo-
ovoidali, la terminale di 10-16 × 15-19 cm. I fiori,
rosso intenso, lunghi 5-6 cm, tubolari campanulati
con stami prominenti, sono riuniti in racemi terminali. Il frutto è un legume, di colore marrone,
che presenta delle strozzature tra un seme e l’altro.
Origine geografica
Africa australe.
Localizzazione e frequenza
La specie è presente nel: Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Giardino di
Acclimazione, Villa Trabia, Villa Niscemi, Villa Giulia (Palermo), Villa Margherita (Trapani),
Villa Bellini (Catania), Villa Reimann (Siracusa) .
Exiccatum
03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).
Biologia ed ecologia
È una specie arborea tipicamente tropicale con defogliazione tardiva, compresa tra la prima
decade di febbraio e la seconda di marzo. La fioritura inizia intorno alla metà di marzo e continua
sino ai primi di giugno; durante tale periodo è possibile osservare l’abbondante fioritura apicale
sui rami ancora nudi all’inizio della primavera. Per le dimensioni raggiunte a maturità necessita di
ampi spazi per la messa a dimora; inoltre è caratterizzata da crescita molto rapida.
57
Allergenicità: 2
Nota:
Presenti nei Giardini altre specie congeneri: Erythrina crista-galli, E. humeana, E. insignis
58
Eucalyptus camaldulensis Dehnh. Fam. Myrtaceae
Nome volgare
Eucalitto.
Descrizione
Albero alto fino a 15 m in Italia. Tronco slanciato
ed eretto; corteccia liscia, di colore grigio con
riflessi argentei da giovane, poi di un colore più
scuro, sfaldantesi, ogni anno, in placche caduche di
varia forma e dimensione. Giovani foglie ovoidali o
ovato-lanceolate, glaucescenti; quelle mature,
lunghe 10-20 cm, sono sempre lanceolate con apice
acuto, coriacee e verde-glaucescenti. Fiori
peduncolati, ermafroditi e riuniti in gruppi di 5-10
unità. Il frutto, di 6-9 mm, è una capsula emisferica peduncolata di colore bruno.
Origine geografica
Australia.
Localizzazione e frequenza
Specie censita a: Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Malfitano, Villa Sperlinga, Giardino
della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Parco del Principe di Belmonte (Palermo), Villa
Palmeri (Termini Imerese), Villa Garibaldi (Ragusa), Villa Comunale (S.Agata di Militello), Villa
Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Cascino (Modica), Villa
Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa La Falconara (Taormina).
Exsiccatum
7/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Palazzo dei Normanni, (PAL).
Biologia ed ecologia
Pianta rustica capace di adattarsi a diversi tipi di terreno, anche poveri, come quelli sabbiosi;
resistente alla siccità, predilige zone soleggiate ed elevate temperature. La fioritura avviene a
maggio e si protrae fino a luglio; essa aumenta l’effetto decorativo della specie, ma allo stesso
59
tempo può causare allergie a causa dell’abbondante produzione di polline proprio nel mese di
giugno.
Allergenicità: 2
60
Ficus microcarpa L. f. Fam. Moraceae
Nome volgare
Ficus della Malesia.
Descrizione
Albero di 20-25 m dotato di apparato radicale
potente ed espanso anche in superficie; fusto
massiccio, spesso tortuoso e nodoso, con
ramificazioni molto espanse e radici aeree.
Chioma assurgente. Foglie persistenti, verde scuro
lucido, ellittico-obovate e glabre; hanno
dimensioni della lamina comprese tra 10-13 cm di
lunghezza e 4-9 di larghezza. Fiori insignificanti,
formanti a maturità piccoli siconi, ascellari e
sessili, di colore viola nerastro, globulari.
Origine geografica
Malesia.
Localizzazione e frequenza
Rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni,
Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa
Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Villa Pajno, Villa Natoli, Giardino della
Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi (Palermo), Villa Galletti (Bagheria),
Lo Zucco (Carini), Villa Margherita (Trapani), Villa Cavallotti (Marsala), Villa Garibaldi
(Ribera), Villa Elena (Licata), Villa Bonfiglio (Agrigento),Villa Italia (S.Stefano di Camastra),
Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Mazzini (Messina), Villa
Comunale (Vittoria), Villa Reimann (Siracusa),Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa
Casalotto (Aci S.Antonio).
Exsiccatum
3/08/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Cavallotti (Marsala).
Biologia ed ecologia
61
È specie indifferente al substrato pedologico ma, per le dimensioni delle radici, richiede una certa
profondità del terreno. Molto resistente alla siccità, all’inquinamento atmosferico e alle alte
temperature. La sua folta chioma, offre riparo a uccelli e piccola fauna, aumentando la biodiversità
dell’ecosistema città. Fiorisce da maggio a settembre.
Allergenicità: 1
Nota: Sono presenti altre specie congeneri come: Ficus carica F. benghalensis ,F. elastica F,
lyrata, F. macrophylla ,F. microcarpa ,F.rubiginosa , F. watkinsiana
62
Ficus macrophylla subsp. columnaris (C. Moore & F. Muell.) Fam. Moraceae
Nome volgare
Ficus magnolioide o Fico della Baia di Moreton.
Descrizione
E’ un grande albero sempreverde che nel suo habitat
naturale può raggiungere i 60 m di altezza. Le foglie,
simili a quelle della magnolia, sono larghe, ovali-
ellittiche, coriacee e di colore verde scuro, lucide nella
faccia superiore, argentee in quella inferiore, lunghe
da 10 a 25 cm. Il frutto è un siconio edibile, simile a
quello del ficus comune (Ficus carica), di forma
ovoidale e lungo circa 2 cm, di colore verde che con
la maturazione diventa violaceo con chiazze giallo-
verdi. Viene prodotto solo da alberi maturi cresciuti
all'aperto; usualmente si sviluppano a coppie.
Origine geografica
La specie è nativa degli stati australiani del Queensland e del Nuovo Galles del Sud.
Localizzazione e frequenza
La specie è molto comune nei giardini; è stata censita a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino
Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Pajno, Villa Natoli, Parco D’Orlèans, Giardino
di Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo,
Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi e Parco del Principe di
Belmonte (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita
(Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Comunale
(Caltagirone), Parco di Donnafugata (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale
(Vittoria), Villa Bellini (Catania), Villa Elena (Licata), Villa Scaturro (Sciacca), Villa Cavallotti
(Marsala), Villa Mazzini (Messina)
Exsiccatum
22/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Garibaldi, (PAL).
63
Biologia ed ecologia
È una pianta tipica delle foreste pluviali e, in questo ambiente, si accresce spesso in forma di
rampicante parassita. Infatti, quando germina sul ramo di un albero, propaga le sue radici attorno
al tronco dell'ospite, soffocandolo ed eventualmente uccidendolo per soppiantarlo e prenderne il
posto, da cui il nome comune di albero stritolatore. Il caratteristico aspetto "struggente" del F.
macrophylla è dovuto allo sviluppo dai suoi rami di radici aeree colonnari che, raggiungendo il
terreno, si tramutano in tronchi supplementari; dei pilastri che favoriscono il sostegno del grande
peso acquisito dalla sommità dell'albero. Queste radici sono comunque delle superfici di
assorbimento e l'albero risulta quindi abbastanza suscettibile alla compattezza del terreno attorno
al tronco, come avviene quando viene recintato al di fuori dei parchi e dei giardini. Essendo una
pianta affamata d'acqua, come molte altre specie australiane, non dovrebbe essere piantata in
ambienti urbani, perché le sue radici possono distruggere le tubazioni idriche ed i manufatti (es.
marciapiedi), né in aree con scarsità di risorse idriche. Fiorisce da aprile a giugno.
Allergenicità: 1
Nota: Vedi Ficus microcarpa
64
Fraxinus angustifolia vahl Oleaceae
Nome volgare:
Frassino.
Descrizione:
Albero deciduo alto fino a 20 m; rami glabri,
lucidi; gemme verdi o verde-bruno; chioma
folta, ombrelliforme. Foglie imparipennate;
segmenti 5-7, strettamente lanceolati, 1-1,5 ×
4-8 cm, denticolati. Fiori spesso unisessuati,
privi di calice e corolla; antere purpuree. Il
frutto è una samara lanceolato-ottusa, 7-8 × 30-35 cm, con seme di 15 mm.
Origine geografica:
Mediterraneo.
Localizzazione:
Presente nel Giardino Inglese, Villa Malfitano (Palermo), Giardini delle Madonie, Parco del
Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Comunale (Caltagirone),
Villa Comunale (Corleone), Villa Comunale (S.Stefano di Quisqina).
Biologia ed ecologia:
La Fioritura avviene nel mese di aprile prima della fogliazione. Le samare maturano in
estate, tra giugno e settembre.
Allergenicità: 4
Exiccatum
03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Comunale (S.Stefano di Quisqina).
Nota: Presente un'altra specie congenere F. ornus.
65
Ginkgo biloba L. Ginkoaceae
Nome volgare:
Ginco.
Descrizione:
Albero deciduo, dioico, alto fino a 25 m; fusto eretto,
piuttosto sottile, con corteccia poco screpolata; rami
subverticillati e quasi piani, muniti di brevi rametti.
Foglie alterne, spesso bipartite, sinuato-crestate,
lobulate superiormente, coriacee, glabre, 6-10 cm;
nervature parallele, appariscenti, verdi e con riflessi
glaucescenti. Fiori maschili in piccoli amenti cilindrici
giallastri; fiori femminili verdastri, solitari o geminati.
Seme globoso, peduncolato, giallastro, pruinoso e con polpa molle a maturità.
Origine geografica:
Cina.
Biologia ed ecologia:
La fioritura avviene in primavera; la specie si riproduce a partire dal seme.
Localizzazione:
Specie presente nel Giardino Inglese, Villa Garibaldi, Villa Malfitano (Palermo)
Allergenicità: 2 (♂)
Exiccatum
03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Garibaldi, (PAL).
66
Hibiscus rosa-sinensis L. Fam. Malvaceae
Nome volgare
Ibisco cinese.
Descrizione
Arbusto o piccolo albero alto fino a 2.5 m
in coltura; raggiunge i 5 m nei Paesi
d’origine. I rami si dipartono a pochi
centimetri dal colletto della pianta e sono
glabri o ricoperti da una rada peluria.
Foglie, fino a 15 × 9 cm, ovate larghe,
verde scuro e con margine seghettato. Fiori
appariscenti, molto variabili nella
colorazione, solitari, larghi fino a 12 cm, portati da un breve o lungo pedicello che si diparte
dall’ascella delle foglie superiori; stami tipicamente saldati a formare una colonna al cui apice
troviamo le antere. Il frutto è una capsula, pubescente, ovoidale lunga 3 cm.
Origine geografica
Asia tropicale.
Localizzazione e frequenza
. Essa è stata rinvenuta a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa
Malfitano, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real
Parco della Favorita, Villa Niscemi (Palermo), Villa Pajno, Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri
(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita (Trapani), Villa Garibaldi (Ribera), Villa
Torre Federico (Enna), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Cascino (Modica), Villa Margherita
(Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa La Falconara,
Giardino di Duca di Cesarò (Taormina), Villa Mazzini (Messina), Villa Reimann (Siracusa), Villa
Amedeo (Caltanissetta), Villa Elena (Licata), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa comunale
Scaturro (Sciacca), Villa Cavallotti (Marsala), Villa Comunale (Corleone), Villa Margherita
(Partinico).
Exsiccatum
13/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Niscemi, (PAL).
67
Biologia ed ecologia
Arbusto sempreverde caratterizzato da vistose fioriture, presenti a partire da aprile e si
protraggono fino a settembre, colorate in modo variabile in base alla varietà. È specie di ridotte
esigenze pedologiche e mediamente resistente alla siccità. Predilige esposizioni soleggiate e
temperature medio-elevate.
Allergenicità: 2
Nota: Sono presenti specie congeneri allergeniche come: Hibiscus mutabilis, H. syriacus L.
68
Hibiscus syriacus L. Fam. Malvaceae
Nome volgare
Ibisco.
Descrizione
Arbusto o piccolo albero alto fino a 3 m con fusto
grigiastro e ramificazioni irregolari che formano una
chioma assurgente ed irregolare grande fino a 2.5 m di
diametro. L’attività pollonifera è quasi assente e le radici
sono superficiali ed espanse. Foglie caduche, verde chiaro,
triangolari, trilobate, raggiungono dimensioni di 3-7 cm.
Fiori solitari o a coppie, molto vistosi, solitamente rosa
con l’interno porpora; colonna staminale fuoriuscente
dalla corolla e recante all’apice le antere. Il frutto è una
capsula ovale, grigio scuro, di appena 2 cm.
Origine geografica
India, Cina.
Localizzazione e frequenza
Meno frequente rispetto alla precedente specie, è stata rinvenuta a: Giardino Inglese, Villa
Malfitano, Villa Trabia (Palermo), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Italia, Palazzo Sergio (S.Stefano
di Camastra), Villa Nicetta, Villa Comunale (Acquedolci), Villa Cascino (Modica), Villa
Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale (Vittoria), Villa Comunale
(Corleone), Villa Elena (Licata), Villa Cordova (Caltanissetta), Villa Reimann (Siracusa)..
Exsiccatum
13/07/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Reimann (Siracusa).
Biologia ed ecologia
La defogliazione inizia a fine ottobre e si arresta a fine dicembre. La fioritura è compresa tra i
mesi di giugno ed agosto. È specie molto rustica, adattabile a diverse condizioni pedologiche,
69
tollera terreni argillosi e calcarei; resiste molto bene agli agenti inquinanti e mediamente alla
siccità e alle alte temperature.
Allergenicità: 2
Nota: Gli individui censiti mostrano tutti una forma di allevamento ad alberello con dimensioni
della chioma molto ridotta.
70
Lantana camara L. Fam. Verbenaceae
Nome volgare
Lantana.
Descrizione
Arbusto sempreverde, alto fino a 2 m, molto
ramificato, pubescente o quasi glabro.
Foglie opposte, di colore verde scuro,
lunghe fino a 12 cm e larghe fino a 7 cm,
ovate o ovato-oblunghe, pubescenti sia nella
pagina superiore che in quella inferiore;
picciolo, di 1-2 cm, anch’esso pubescente.
Fiori tubulosi, di svariati colori, riuniti in
infiorescenze ascellari portate da un peduncolo lungo fino a 14 cm. Frutto sferico, di 4 mm di
diametro, lucido, di colore viola o nero.
Origine geografica
America tropicale.
Localizzazione e frequenza
Specie censita a: Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Igiea,
Parco del Principe di Castelnuovo, Villa Niscemi e Parco del Principe di Belmonte (Palermo),
Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmieri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi
(Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Nicetta, Villa Comunale (Acquedolci), Villa
Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Cascino (Modica), Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo
(Ragusa Ibla), Villa Pacini, Villa Bellini (Catania), Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa
Comunale (Corleone), Villa Comunale Scaturro (Sciacca), Villa comunale (S.Stefano di
Quisquina), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa Elena (Licata), Villa La Falconara (Taormina).
Exsiccatum
12/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Bellini (Catania).
Biologia ed ecologia
71
La specie predilige esposizioni in piena luce e terreno ben drenato e fertile. Specie molto rustica;
tollera periodi di scarsa disponibilità idrica è sensibile a temperature inferiori a 10-13 gradi. La
fioritura comincia a giugno e si protrae fino a settembre inoltrato.
Allergenicità: 3
Nota: Presente un'altra specie congenere, Lantana montevidensis
72
Laurus nobilis L. Fam. Lauraceae
Nome volgare
Alloro.
Descrizione
Arbusto o albero sempreverde, alto da pochi
a 20 m, con corteccia grigia e liscia. I rami,
numerosi ed eretti, conferiscono alla chioma
un portamento tendenzialmente colonnare.
Foglie alterne, oblungo-lanceolate, grandi 5-
10 × 2-4 cm, con le due estremità acuminate
e margine appena ondulato; coriacee, glabre
e di colore verde scuro lucido nella pagina
superiore, più chiare in quella inferiore.
Fiori unisessuati, giallo-verde, riuniti in gruppi di 4-6 unità all’ascella delle foglie, formando
piccole infiorescenze a pannocchia. Il frutto è una drupa sferica, di 1-1.5 cm di diametro, di colore
nero lucente a maturità.
Origine geografica
Europa meridionale, Isole Canarie.
Localizzazione e frequenza
Specie molto comune in tutti i giardini e Parchi siciliani di Palermo. Essa è stata rinvenuta a:Villa
Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Pajno, Villa
Natoli, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Parco del Principe di Castelnuovo,
Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli.
Exsiccatum
7/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Giulia, (PAL).
Biologia ed ecologia
73
Pianta rustica, tipicamente mediterranea, predilige esposizioni soleggiate e si adatta a svariati tipi
di terreno. È resistente alle alte temperature, all’inquinamento atmosferico e mediamente alla
salinità. Fiorisce da marzo ad aprile inoltrato.
Allergenicità: 3
74
Ligustrum lucidum Ait. f. Fam. Oleaceae
Nome volgare
Ligustro cinese.
Descrizione
Albero sempreverde, alto fino a 10 m, con fusto marrone,
eretto, lenticellato, portante numerosi rami regolari che
formano una chioma densa e globosa; è specie fortemente
pollonifera. Foglie coriacee, verde lucido, lunghe fino a 10
cm, ellittiche, a margine intero e acuminate. Fiori
ermafroditi, piccoli, bianco giallastro, riuniti in
appariscenti panicoli terminali lunghi fino a 20 cm. Il frutto
è una bacca sferoidale, nerastra, di 1 cm ca. di diametro a
maturità.
Origine geografica
Cina, Giappone e Corea.
Localizzazione e frequenza
La specie risulta essere molto comune ed è rinvenuta nei Parchi e Giardini siciliani. a: Villa
Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans,
Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di
Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa
Pignatelli e Parco del Principe di Belmonte. Come alberatura stradale è adoperata nei quartieri
dell’VIII circoscrizione di Palermo.
Exsiccatum
05/08/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Giulia, (PAL).
Biologia ed ecologia
Specie indifferente al substrato pedologico, necessita di spazi idonei per potere estendere il
proprio apparato radicale espanso e superficiale. Predilige esposizioni da soleggiate a mediamente
soleggiate ed, inoltre, ha un’ottima resistenza alla siccità e all’inquinamento atmosferico. Non è da
75
sottovalutare la funzione decorativa dei suoi fiori e dei suoi frutti che si ha rispettivamente nel
periodo di giugno-settembre e ottobre-dicembre, vista la lunga permanenza degli stessi sulla
pianta.
Allergenicità: 3
Nota: Presenti altre specie congeneri :Ligustrum ovalifolium L.sinense L.vulgare
76
Ligustrum vulgare L. Oleaceae
Nome volgare
Ligustro
Descrizione: Arbusto sempreverde, alto fino a 3 m.
Ramificazioni folte, sottili e consistenti. Foglie
opposte, oblunghe e lanceolate, glabre, coriacee, di
colore verde-scuro-lucente nella pagina superiore,
pallide in quella in quella inferiore, lunghe 3-7 cm;
picciolo corto. Fiori bianchi, profumati, riuniti in
pannocchie terminali di 10 cm; calice piccolo, 4 denti;
corolla tubulosa, di circa 5 mm, lobi acuti ed aperti;
stami 2 con grosse antere; stilo breve. Bacche nero-violacee, globose di 5-7 mm, a polpa violacea
Origine geografica: Mediterraneo.
Localizzazione e frequenza: Specie censita nel Giardino Inglese (Palermo) Giardino Garibaldi
(Mistretta), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa Natoli, Villa Garibaldi (Ribera).
Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge in maggio-giugno. La riproduzione avviene per seme
e per talea.
Allergenicità: 3
Exsiccatum: 27. 7. 2015. Giardino Garibaldi di Mistretta
Nota: vedi Ligustrum lucidum.
77
Magnolia grandiflora L. Fam. Magnoliaceae
Nome volgare
Magnolia.
Descrizione
Albero sempreverde, alto fino a 30 m,
dotato di apparato radicale robusto e ben
strutturato; fusto, marrone-grigio, spesso
ramificato fin dalla base, che sorregge una
chioma conica-regolare di ca 10-12 m di
diametro. Foglie grandi 20 × 9 cm, ellittiche
o ovate, coriacee, verde lucido con la
pagina inferiore rossastra e tormentosa.
Fiori grandi fino a 25 cm di diametro, eretti,
solitari e apicali di colore bianco-crema e intensamente profumati. I frutti sono dei coni cilindrici,
lunghi ca. 7 cm, scuri, contenenti un gran numero di semi colorati di rosso.
Origine geografica
Sud-Est degli USA.
Localizzazione e frequenza
La specie è stata censita a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni,
Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga (Palermo), Lo Zucco (Carini),
Villa Margherita (Trapani), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Torre Federico (Enna), Villa Garibaldi
(Mistretta), Villa Comunale (Acquedolci), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Margherita
(Ragusa), Villa Bellini (Catania), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Parco di Villa Casalotto (Aci
S.Antonio), Villa Comunale (Corleone), Villa Margherita (Partinico), Villa Cavallotti (Marsala),
Villa Comunale Scaturro (Sciacca), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa Comunale (Caltagirone),
Villa Reimann (Siracusa)
Exsiccatum
05/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Torre Federico (Enna).
Biologia ed ecologia
78
La fioritura avviene tra maggio e luglio; i frutti, una volta formatisi, permangono tutto l’anno.
Predilige terreni non troppo argillosi ed esposizioni da soleggiate a mediamente soleggiate. Ha una
media resistenza alla siccità e alla salinità, mentre resiste con difficoltà agli agenti
dell’inquinamento atmosferico. Tollera mediamente sia le alte che le basse temperature.
Allergenicità: 2
Nota
Specie poco utilizzata nelle vie cittadine.
79
Melia azedarach L. Fam. Meliaceae
Nome volgare
Albero dei Rosari.
Descrizione
Albero caducifoglio con chioma globoso-espansa,
di media densità. Può arrivare fino a 15 m
d’altezza; presenta fusto diritto provvisto di
corteccia, bruno-verdastra, molto fessurata e
sfaldabile, a maturità, a piccole placche. Le
ramificazioni, anch’esse espanse, portano foglie
composte bipennate, di colore verde scuro, lunghe
fino a 80 cm; le foglioline, che misurano fino a 5
cm, sono ovato-ellittiche, con apice acuto e margine dentato. I fiori, ermafroditi, di 1-2 cm, lilla,
sono riuniti in lunghe infiorescenze, lasse, a panicolo di 10-20 cm. I frutti, giallo-ocra, sono drupe
sferoidali riunite in grappolo e portate da un lungo peduncolo.
Origine geografica
Nord dell’India e Cina.
Localizzazione e frequenza
Specie abbastanza diffusa specialmente nelle alberature stradali. Si rinviene: Giardino Inglese,
Villa Giulia, Villa Belmonte, Parco Principe di Castelnovo (Palermo), Villa Galletti (Bagheria),
Villa Palmieri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini9, Villa Margherita (Trapani), Villa Comunale
(Caltagirone), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra),
Exsiccatum
05/05/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, C.so Calatafimi, (PAL).
Biologia ed ecologia
La fioritura avviene tra la terza decade di aprile e la prima metà di giugno; i frutti permangono sui
rami per buona parte dell’anno. La defogliazione si ha tra la metà di dicembre e la metà di
gennaio. Intorno al mese di maggio è possibile osservare contemporaneamente il verde chiaro
80
della nuova vegetazione, il lilla delle infiorescenze ed il giallo ocra dei frutti dell’anno prima, con
uno straordinario effetto decorativo. Specie rustica, indifferente al substrato, predilige esposizioni
soleggiate.
Allergenicità: 2
81
Morus alba L. “Pendula“ Moraceae
Nome volgare:
Gelso.
Descrizione: Albero deciduo alto fino a 10 m.
Fusto, con rami diffusi, flessuosi e resistenti, legno
duro, di colore giallo-scuro, corteccia giallastra,
screpolata. Chioma larga e densa. Foglie alterne,
ovato-cuoriformi, lunghe 5-20 cm, 3-5 lobi distinti,
seghettate al margine, lisce o gibbose, di colore
verde lucente, pelose nella pagina inferiore; picciolo
robusto. Fiori monoici, riuniti in amenti cilindrici o
globosi, ascellari, peduncolati e riuniti, i maschili
con perigonio quadripartito e 4 stami sovrapposti, i
femminili con segmenti ovali, ovario con 2 stimmi.
Infruttescenza (sorosio) pseudodrupa, succulenta, dolce, di color bianco-roseo.
Origine geografica: Asia centrale.
Localizzazione e frequenza: Specie censita nel Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Trabia,
Villa Pignatelli (Palermo), Giardino Garibaldi (Mistretta), Villa Palmeri (Termini Imerese),
LoZucco (Carini), Parco di Donnafugata, Villa Margherita (Ragusa), Villa Comunale
(Corleone),Villa Cavallotti (Trapani),Giardini Storici delle Madonie.
Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge da aprile a maggio. La riproduzione avviene per seme
o per innesto. Pianta rustica di facile adattamento.
Allergenicità: 4
Exsiccatum: 04.10.2015 Giardino Garibaldi di Mistretta
Nota: Presente un'altra specie congenere Morus nigra.
82
Nerium oleander L. Fam. Apocynaceae
Nome volgare
Oleandro.
Descrizione
Cespuglio o piccolo albero, alto 2-6 m, con
numerose ramificazioni, lunghe e divaricate,
che partono fin dalla base. La corteccia,
grigia e liscia nei giovani esemplari, diventa
bruna e fessurata negli adulti. Foglie grandi
10-20 × 1-4 cm, persistenti, coriacee,
lanceolate, opposte, con margine intero e
apice acuto; di colore verde scuro e lucido,
nelle pagina superiore, più chiare e opache, in
quella inferiore. Fiori numerosi, di 5-6 cm, riuniti in corimbi terminali, bisessuali, presentano una
colorazione variabile dal bianco al porpora. I frutti sono follicoli, molto vistosi, allungati da 8 a 18
cm, formati da due valve che a maturità si aprono facendo fuoriuscire numerosi piccoli semi
brunastri.
Origine geografica
Mediterraneo e Cina occidentale.
Localizzazione e frequenza
Specie censita nella maggior parte dei giardini e parchi siciliani.: Villa Giulia, Giardino Inglese,
Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Igiea,
Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita e
Villa Niscemi.
Exsiccatum
05/05/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Giulia, (PAL).
Biologia ed ecologia
83
È una specie indigena della Sicilia e dell’Italia meridionale che cresce spontaneamente lungo il
greto dei fiumi. Diffusissima come pianta ornamentale, fiorisce abbondantemente dalla prima
decade di maggio fino a novembre; le molte cultivar si caratterizzano per il diverso colore dei fiori
e per la morfologia degli stessi, a 5 petali, nelle cultivar più comuni, e a molti petali, nelle cultivar
a fiore pieno. La fruttificazione avviene tra settembre e dicembre. È una pianta molto rustica,
indifferente al substrato e con grande adattabilità climatica.
Allergenicità: 2
Nota
Tutta la pianta è tossica per la presenza dell’oleandrina, un glucoside. La pianta viene allevata sia
ad alberello che a cespuglio. Talvolta per ridurre gli interventi colturali vengono effettuate
drastiche potature che deturpano l’effetto estetico.
84
Olea europea L. Fam. Oleaceae
Nome volgare:Olivo
Descrizione:
Albero sempreverde, molto longevo; le radici sono
prevalentemente di tipo fittonante nei primi 3 anni di età
, poi si trasformano quasi completamente in radici di
tipo avventizio, garantendo alla pianta vigorosità anche
su terreni rocciosi e formando un apparato radicale
alquanto esteso e molto superficiale. Altezza fino a
10÷15 m. Il tronco inzialmente è cilindrico ed eretto,
diviene con l'età largamente espanso alla base,
irregolare, sinuoso e nodoso, spesso cavo; con rami
assurgenti e ramuli angolosi, talora spinescenti nelle forme selvatiche, con chioma densa, molto
espansa grigio-argentea. La corteccia è grigio-verde e liscia fino al decimo anno circa, poi nodosa,
scabra con solchi profondi e screpolata in placchette quadrangolari. La ceppaia forma strutture
globose, da cui ogni anno sono emessi numerosi polloni basali. Le gemme sono perlopiù di tipo
ascellare. Le foglie si formano sul ramo dalla primavera all'autunno e restano vitali fino a 2 anni,
sono semplici, opposte, coriacee, lanceolate, attenuate alla base in breve picciolo, acuminate
all'apice, con margine intero, spesso revoluto. La pagina superiore è opaca, di colore verde glauco
e glabra, quella inferiore è più chiara, sericeo-argentea per peli stellati con nervatura mediana
prominente. I fiori ermafroditi, sono raccolti in brevi e rade pannocchie ascellari, dette mignole;
hanno calice persistente a 4 denti, corolla imbutiforme a tubo breve costituita da quattro petali
biancastri saldati fra di loro alla base; 2 stami sporgenti con grosse antere gialle; ovario supero e
stilo bilobo. I frutti sono drupe ovoidali (olive), hanno colore che varia dal verde al giallo al viola
al nero violaceo, con mesocarpo oleoso e nocciolo affusolato legnoso e rugoso.
Origine geografica: Mediterraneo
Localizazzione e frequenza: Specie presente: Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Pajno, Villa
Natoli, Villa Niscemi, Villa Pignatelli, Villa Sperlinga, Villa Giulia (Palermo), Villa Palmeri
(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci
S.Antonio), Villa Reimann (Siracusa), Villa Comunale (Caltagirone), Villa Margherita, Parco di
85
Donnafugata (Ragusa), Villa La Falconara (Taormina), Villa Margherira (Trapani),Villa Piccolo
(Capo d’Orlando), Giardino Duca di Cesarò (Taormina).
Exsiccatum
22/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Margherira (Trapani).
Biologia ed Ecologia: Olea europaea si distingue per la sua longevità e la frugalità. È specie
tipicamente termofila ed eliofila, predilige ambienti e climi secchi, aridi e asciutti ed è sensibile
alle basse temperature. Vegeta nei terreni sciolti, grossolani o poco profondi, con rocciosità
affiorante e fra gli alberi da frutto è inoltre, una delle specie più tolleranti alla salinità e può essere
coltivato anche in prossimità dei litorali. Dal piano sino a 900 m s.l.m. Fiorisce in primavera.
Allergenicità: 4
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Parkinsonia aculeata L. Fam.Cesalpinaceae
Nome volgare Parkinsonia.
Descrizione
Può presentarsi sottoforma di arbusto o di
piccolo alberello con portamento irregolare
ed espanso con rami a volte ricadenti,
verdastri e spinosi; può raggiungere i 10 m
di altezza. Il tronco è irregolare con
corteccia scura e rugosa. Le foglie sono
decidue, composte, bipennate lunghe fino a
20-30 cm con elementi lineari ovati o
lanceolati, alternati larghi da 1 a 3 mm e
lunghi sui 2-5 mm, più raramente la
lunghezza arriva ai 10-12 mm; le foglioline
tendono a chiudersi di notte. Sono presenti delle spine all’ascella delle foglie. La vegetazione
tende ad avere aspetto ricadente. I rami ed i rametti hanno andamento irregolare. Produce
infiorescenze racemose pendule. I peduncoli non arrivano a 2 cm, il calice ha sepali ricurvi e 5
petali: 4 di colore giallo chiaro e forma ovata, uno più arrotondato e apice allungato di colore più
intenso con macchie arancio-rossastre basali; gli stami sono rossastri. Il frutto è un legume lungo
fino a 15 cm contenente fino a 8 semi di colore bruno-verdastro.
Origine geografica
Originaria del Messico e della fascia tropicale del Sud America, viene coltivata in Italia come
ornamentale nelle zone più calde, arrivando a diffondersi spontaneamente in Sicilia.
Localizzazione e frequenza
Presente a Villa Malfitano e nel Parco del Principe di Belmonte (Palermo), Villa Margherita
(Trapani), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio).
Exsiccatum
02/10/2009, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Malfitano, (PAL).
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Biologia ed ecologia
Questa leguminosa fiorisce da settembre ad ottobre. E’ una pianta abbastanza delicata, non tollera
le gelate intense e prolungate, ama i suoli leggeri e drenanti; predilige esposizioni in pieno sole e
protette dalle correnti. A scopo ornamentale viene utilizzata come esemplare isolato e il suo
portamento dovrà essere controllato con le potature altrimenti sarà molto irregolare.
Allergenicità: 2
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Phoenix canariensis Chabaud. Fam. Palmae
Nome volgare
Palma delle Isole Canarie.
Descrizione
Pianta sempreverde, dioica, alta fino a 20
m, con uno stipite robusto, diritto,
ricoperto di cicatrici, tanto profonde
quanto lunghe, lasciate dalle vecchie
foglie; il suo diametro può arrivare a 90
cm. Chioma, rigogliosa, costituita da foglie
pennate lunghe fino a 6 m, pendenti, con
lacinie lunghe 40-50 cm. L’infiorescenza
femminile ha il calice grande quanto la corolla; quella maschile è composta da piccoli fiori di 1
cm. I frutti, 1.5-2.5 cm, sono delle drupe, oblungo-ellissoidali, di colore arancione tendente al
rossastro a maturità.
Origine geografica
Isole Canarie.
Localizzazione e frequenza
Specie presente in tutti i parchi e giardini di Sicilia. Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese,
Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione,
Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Giardino Inglese, Parco del Principe di
Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa
Pignatelli, Parco del Principe di Belmonte.
Exsiccatum
06/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Bonanno (PAL).
Biologia ed ecologia
La fioritura avviene tra marzo e maggio e la successiva fruttificazione tra agosto e dicembre. Si
caratterizza per la sua grande adattabilità ai diversi tipi di substrato pedologico e per la sua
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resistenza al freddo. Predilige esposizioni soleggiate e mostra un’ottima resistenza ai venti salsi.
La caduta dei frutti e delle foglie, provviste di spine, possono rappresentare elemento di pericolo
per i pedoni.
Allergenicità: 3 (♂)
Nota: Presenti altre specie congeneri quali:Phoenix dactylifera L.P. loureiri ,P. reclinata , P.
roebelenii ,P.reclinata, il polline è prodotto dagli esemplari maschili, che sono rari.
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Phoenix dactylifera L. Fam. Arecaceae
Nome volgare
Palma da datteri.
Descrizione
Pianta sempreverde, dioica, alta fino a 30
m, con uno o più stipiti slanciati, segnati
da numerose cicatrici lasciate dalle
foglie cadute. La chioma è costituita da
foglie pennate, lunghe fino a 3 m,
curvate ad arco, di colore grigio-verde;
le lacinie sono lanceolate, appuntite,
carenate e misurano 30-40 cm. I piccioli
sono spinosi. Infiorescenze a spadice;
quelle femminili, riccamente ramificate,
di ca. 40 cm, recano fiori di ca. 4 cm,
quelle maschili, lunghe 50-60 cm, ricoperte da brattee brune da giovani, presentano fiori più
piccoli di ca 8 mm. I frutti, 4-7 × 2.5 cm, sono delle drupe ellissoidali-oblunghe, hanno una
colorazione giallo-bruna e sono eduli.
Origine geografica
Asia occidentale e Nord Africa.
Localizzazione e frequenza
Specie molto diffusa; è stata rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino
di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Pajno, Villa Natoli, Giardino di
Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di
Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa
Pignatelli, Parco del Principe di Belmonte (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri
(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Comunale (Caltagirone), Parco di Donnafugata
(Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini (Catania), Villa Cavallotti (Marsala), Parco
del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Maria (Casteltermini), Villa Elena (Licata), Villa
Scaturro (Sciacca), Villa Comunale (Leonforte), Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa
91
Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Mazzini (Messina), Villa Reimann (Siracusa), Villa Falconara
(Taormina).
Exsiccatum
06/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Bonanno, (PAL).
Biologia ed ecologia
La fioritura avviene tra marzo e maggio e la successiva fruttificazione tra luglio ed agosto. Specie
molto rustica, originaria di ambienti aridi, predilige esposizioni soleggiate. Mostra grande
resistenza alla salinità, alle alte temperature e all’inquinamento atmosferico.
Allergenicità: 3 (♂)
Nota : Vedi Phoenix canariensis
92
Pinus halepensis Mill. Fam. Pinaceae
Nome volgare
Pino di Aleppo.
Descrizione
Albero alto fino a 15-20 m. Fusto sinuoso ed
inclinato, con corteccia brunastra, sfumata di
colore arancione o grigiastro a seconda dell’età,
fessurata e profondamente screpolata a placche
allungate. Chioma con portamento regolare, nei
giovani esemplari, e globosa-irregolare, negli
adulti. L’apparato fogliare è di tipo persistente e le
foglie, verde chiaro, sono aghiformi, con
andamento tendenzialmente ricurvo, riunite in gruppi di due, lunghe da 7 a 15 cm. Gli strobili
femminili, di colore rosso scuro lucido, presentano una forma conico-allungata, spesso ricurvi,
lunghi 7-12 × 2.5-3.5 cm, e maturano in ca. 2 anni.
Origine geografica
Mediterraneo orientale.
Localizzazione e frequenza
Presenti nella maggior parte dei parchi e giardini siciliani, come: Villa Giulia, Villa Garibaldi,
Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa
Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Villa Niscemi, Villa Pignatelli e Parco del Principe di
Belmonte.
Exsiccatum
07/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Giardino Inglese (PAL).
Biologia ed ecologia
Pianta monoica che inizia la fioritura nel mese di marzo e la termina nel mese di maggio. Si adatta
a diversi tipi di substrato, anche a quelli calcarei litoranei. Richiede un esposizione soleggiata e
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mostra una eccellente resistenza alla siccità e alla salinità; la tolleranza alle alte temperature è
elevata.
Allergenicità: 4
Nota: Presenti altre specie congeneri con elevato potenziale allergenico: P. excelsa P. laricio, P.
pinea, P. canariensis, P. pinaster
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Pinus pinea L. Fam. Pinaceae
Nome volgare
Pino domestico, Pino italico.
Descrizione
Albero sempreverde che può raggiungere i 25 m
d’altezza, presenta un fusto generalmente diritto,
fino ad 1 m di diametro, con ramificazioni
laterali solo nella parte alta dove la chioma
diventa espansa e globosa, formando un tipico
cappello. Corteccia bruno-rossiccia con
sfumature grigiastre e profonde solcature ed
incisioni longitudinali. Foglie aghiformi, lunghe
7-20 cm, con diametro di 1.5-2 mm, riunite in
gruppi di due e portate sui brachiblasti. Coni maschili cilindrici, color arancio, che si formano
all’ascella dei nuovi getti; i macrosporofilli femminili sono riuniti in uno strobilo che evolve in
una tipica pigna globosa e larga con apice arrotondato, che a maturità si apre liberando i semi.
Origine geografica
Regioni mediterranee dell’Europa meridionale.
Localizzazione e frequenza
Specie rinvenuta nella maggior parte dei parchi e giardini siciliani, come: Giardino Inglese,
Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano,
Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della
Favorita, Parco del Principe di Belmonte.
Exsiccatum
07/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, viale Regione Siciliana, (PAL).
Biologia ed ecologia
Pianta monoica con fioritura compresa tra il mese di aprile e maggio; gli strobili permangono sulla
pianta per buona parte dell’anno. Specie rustica, resistente alle più svariate condizioni climatiche,
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teme i venti salsi. Si adatta anche a substrati poveri. Presenta una resistenza medio-bassa
all’inquinamento atmosferico.
Allergenicità: 4
Nota: Vedi Pinus halepensis
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Pittosporum tobira Ait. Fam. Pittosporaceae
Nome volgare
Pittosporo giapponese.
Descrizione
Arbusto o piccolo albero, sempreverde, alto fino
a 3-6 m, con numerose ramificazioni, diffuse,
corte, spesso sub-verticillate, che si dipartono
dalla base del fusto. Foglie alterne o inserite in
verticillastri all’estremità dei rami, di 3-10 × 2-4
cm, oblungo-cuneiformi, coriacee, glabre, con
margine ricurvo e sinuoso; verde scuro lucido,
sulla pagina superiore, più pallide in quella
inferiore; il picciolo è corto. Fiori numerosi,
profumati, lunghi fino a 2 cm, bianco candido e
riuniti in un’infiorescenza terminale,
ombrelliforme. I frutti sono delle bacche globose o piriformi, di 1-2 cm di diametro, contenenti
due o più semi rossi, avvolti da una sostanza mucillaginosa.
Origine geografica
Cina e Giappone.
Localizzazione e frequenza
Specie molto frequente nei parchi e giardini siciliani. Essa si rinviene a: Villa Giulia, Giardino
Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa
Igiea, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli,
Parco del Principe di Belmonte.
Exsiccatum
12/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).
Biologia ed ecologia
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La fioritura avviene tra aprile e maggio; la successiva fruttificazione perdura fino a settembre
inoltrato. Pianta rustica, capace di adattarsi a svariati tipi di substrato; esigente in temperature
elevate, necessita di esposizioni soleggiate, mostra una buona resistenza alla siccità.
Allergenicità: 2
98
Platanus ×hybrida Brot. Fam. Platanaceae
Nome volgare
Platano ibrido.
Descrizione
Grande albero caducifoglio alto fino a 35 m, dotato
di troco robusto, con corteccia screziata, verde,
grigio o giallastra, desquamante, che porta ampie
ramificazioni, erette o tortuose, formanti una chioma
globoso-ovoidale, del diametro di 10-15 m a
maturità. Foglie grandi ca. 20-25 cm, alterne, verde
chiaro, con 3 o 5 lobi, triangolari-acuti, con margini
più o meno dentati e lobo mediano più largo della
sua lunghezza; glabre e hanno una consistenza membranacea. Picciolo lungo 3-10 cm. Fiori molto
piccoli e riuniti in un’infiorescenza globosa a capolino, pendulo e di colore giallo-verdastro. I
frutti sono acheni pelosi, riuniti in infruttescenze globulari, deiscenti e marrone chiaro.
Origine geografica
Platanus occidentalis: S-E USA.
Platanus orientalis: dall’Europa orientale all’Asia Minore.
Localizzazione e frequenza
Specie non molto frequente. Essa risulta presente a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Parco
D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Malfitano (Palermo), Villa Margherita (Trapani), Villa Garibaldi
(Mistretta), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa
Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Comunale (S.Stefano Quisquina), Giardini storici Madonie.
Exsiccatum
12/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Garibaldi (Mistretta).
Biologia ed ecologia
Pianta monoica con fioritura compresa tra la prima decade di aprile e la seconda decade di giugno.
Nello stesso periodo si ha l’emissione delle nuove foglie; i frutti permangono sull’albero per
99
l’intero anno. Specie molto rustica, di rapido sviluppo, con una medio-alta tolleranza sia alle alte
che basse temperature. Predilige esposizioni soleggiate e mostra una notevole indifferenza al
substrato. La resistenza all’inquinamento atmosferico è bassa.
Allergenicità: 4
Nota
Negli ultimi anni, se ne sta abbandonando l’utilizzo a causa di seri problemi fitosanitari dovuti
soprattutto al cancro colorato.
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Platycladus orientalis (L.) Franco Cupressaceae
Nome volgare
Tuia orientale.
Descrizione: Albero sempreverde alto fino a 20 m,
con chioma densa, piramidale con apice arrotondato di
colore verde brillante, fusto eretto; con ramificazioni
diffuse; corteccia di colore grigio-giallastra, fessurata
longitudilmente. Foglie squamiformi e triangolari,
disposte alterne sulla faccia dei ramuli, le laterali
sovrapposte alle facciali ad apice lievemente acuto con
una ghiandola resinifera al centro, di colore verde
brillante, odorore se stropicciate. Coni maschili ovoidi,
apicali, di colore giallognolo, i femminili ovoidi; eretti,
laterali, carnosi, di color verde glauco. I pseudo frutti sono galbuli terminali, solitari, bruno-
rossastri, con 6(8) squame pianeggianti, spesse e legnose, con apice carnoso e ricurvo ad uncino
che contengono 1-3 semi marroni, ovoidi, privi di ali, raramente, con ali molto strette.
Origine geografica: Asia orientale.
Localizzazione e frequenza:. Specie censita nel Giardino Garibaldi (Mistretta), Villa Palmeri
(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Torre Federico (Enna), Villa Cascino (Modica), Villa
Margherita (Ragusa), Villa Margherita (Partinico).
Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge da aprile a maggio. La propagazione avviene per
seme. La specie è indifferente al substrato e tollerante i rigori del clima.
Allergenicità: 4
Exsiccatum: 28.7.2015. Giardino Garibaldi di Mistretta
101
Populus alba L. Fam. Salicaceae
Nome volgare
Pioppo bianco, detto anche gattice o albera.
Descrizione
È un albero alto fino a 30 metri, con un'ampia chioma
arrotondata. Tra le numerose specie e varietà di pioppo
questa è la più sana e longeva, anche se raggiunge
raramente il centinaio d'anni d'età; esistono, tuttavia,
prove documentate di alcuni individui in Parchi storici
vissuti eccezionalmente oltre 180 anni. La sua corteccia
grigio chiaro, simile a quella della betulla, rimane per lungo tempo liscia e punteggiata da piccole
lenticelle suberose a forma di rombo; invecchiando diviene più scura e solcata longitudinalmente
dalla base dell'albero e progressivamente diventa ruvida e molto scura. Le foglie, sorrette da un
picciolo depresso lateralmente lungo fino a 5 centimetri, hanno una forma ovale o rotondeggiante,
ma talvolta irregolarmente lobata (4-8 centimetri). La pagina fogliare superiore è lucida, di colore
verde scuro, mentre quella inferiore, come gli interi getti giovani, è ricoperta da una fitta peluria
biancastra (tomento), da cui il nome comune della pianta. Come tutte le altre Salicaceae, il pioppo
bianco è una pianta dioica con i fiori unisessuali riuniti in amenti, che compaiono prima delle
foglie. Questo tipo di infiorescenza ad amento pendulo è comune nelle specie arboree a
impollinazione anemofila. Gli amenti maschili sono cilindrici, quelli femminili corti con fiori
ascellanti su una brattea pelosa. Anche la dispersione dei semi, contenuti in capsule, è affidata al
vento grazie alla presenza su questi di filamenti pelosi il cui insieme è detto pappo. Il pappo pur
costituito di finissima cellulosa provoca sempre fastidio a occhi e naso con spesso reazioni
allergiche. In giardinistica diventa, quindi, indispensabile raccomandare l'uso di piante di sesso
maschile pretendendole ai vivaisti che le possono ottenere per talea.
Origine geografica
È una specie centro europea meridionale, nativa della Spagna e del Marocco, il cui areale arriva
fino all'Africa settentrionale e all'Asia centrale.
Localizzazione e frequenza
Specie presente a Villa Reimann (Siracusa), Villa Lucio Piccolo (Capo d’Orlando).
102
Exsiccatum
05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Lucio Piccolo (Capo d’Orlando).
Biologia ed ecologia
Il suo habitat naturale è rappresentato da suoli incoerenti, sciolti limosi-argillosi, che rimangono
umidi tutto l'anno ma senza subire regolari inondazioni, dove si associa a specie arboree, quali
l'ontano, il frassino, l'olmo e il Salix alba. In Italia si trova dalla pianura fino a circa 1.500 m s.l.m.
È abbastanza resistente alla salsedine. È più termofilo di altre specie del genere. Fiorisce dalla
seconda metà di aprile alla metà di maggio.
Allergenicità: 4
Nota: Presenti altre 2 specie congeneri altamente allergeniche quali: Populus ×canadensis, P
nigra L .
103
Populus nigra L. Fam. Salicaceae
Nome volgare
Pioppo nero, detto anche pioppo cipressino.
Descrizione
Il tronco del pioppo nero è eretto, nodoso e solcato,
molto ramificato. Raggiunge in altezza i 35-40 m. Il
pioppo può arrivare a vivere fino a 200-400 anni. La
corteccia è di colore bruno–nerastro, con fessure
longitudinali. La chioma è ovale, dilatata e irregolare.
Nella varietà cipressino o piramidato o colonnare i
rami sono eretti. Le gemme invernali oblungo-
appiattite sono ricoperte da brattee brune, glabre e
vischioso-attaccaticce. Le foglie del pioppo nero
sono decidue, semplici, a inserzione alterna; la forma
è variabile, da triangolari romboidali, a triangolari con apice acuminato. Sono lunghe 8 cm, hanno
un lungo picciolo, sono di colore bruno-verde, lucide nella lamina superiore, più opache nella
superficie inferiore. I fiori spuntano prima delle foglie e sono disposti in amenti separati su alberi
diversi. Gli amenti maschili, rossastri, lunghi da 5 a 9cm, hanno fiorellini molto fitti e numerosi
stami. Gli amenti femminili sono esili, lunghi anche 12 cm, di colore giallo– verde; hanno
fiorellini più radi e l’ovario circondato alla base da una specie di calicello a forma di scodellino.
Dalle infiorescenze femminili si sviluppano delle capsule glabre di forma ovoidale. La capsula, a
maturità, si apre in due parti e lascia uscire numerosi e piccolissimi semi provvisti di una lunga
peluria cotonosa di colore bianco, questi si diffondono con il vento. I frutti spesso possono
generare allergie a causa del polline.
Origine geografica
Il pioppo nero è originario dell’Europa e dell’Asia. La varietà cipressina è comparsa in seguito a
una mutazione genetica nell’Asia Minore ed é stata importata in Europa dove è rappresentata
quasi esclusivamente da individui maschili.
Localizzazione e frequenza
104
Specie censita a: Giardino Inglese (Palermo), Giardini delle Madonie, Villa Comunale (Ribera),
Villa Comunale (Leonforte), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa Casalotto (Aci S.Antonio).
Exsiccatum
20/03/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Giardini delle Madonie.
Biologia ed ecologia
Vegeta bene lungo le sponde di corsi d’acqua, ai margini dei boschi, su terreni umidi e profondi o
alluvionali. L’areale del pioppo nero è esteso a tutta l’Europa Meridionale, dove viene
normalmente coltivato. Fiorisce da marzo ad aprile.
Allergenicità: 4
Nota: Vedi Populus alba
105
Quercus ilex L. Fam. Fagaceae
Nome volgare
Leccio.
Descrizione
Albero sempreverde alto fino a 25 m, provvisto
di apparato radicale robusto ed espanso; fusto
diritto, con corteccia, liscia e grigia da giovane,
ma, poi, diventa finemente screpolata e
suddivisa in piccole placche grigio-brune.
Rami ampi ed irregolari che formano una
chioma densa e ampia, globoso-ovoidale, che
tende ad appiattirsi col tempo. Foglie lunghe 2-
9 × 1-3 cm, semplici, alterne, di colore verde
scuro, lisce e lucide nella pagina superiore, più
chiare e tomentose in quella inferiore; di forma ovato-lanceolata con margine intero o dentato.
Fiori piccoli, giallastri e riuniti in amenti, maturanti con la nuova vegetazione tardo primaverile. Il
frutto è un achenio di colore bruno, sub-globoso, protetto sino a metà da una cupola a squame
piatte e tormentose.
Origine geografica
Regione mediterranea.
Localizzazione e frequenza
Specie molto comune in tutti i parchi e giardini siciliani. Essa risulta presente a: Villa Giulia, Villa
Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Giardino di
Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Giardino della Casina
Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi e Parco del Principe di Belmonte (Palermo),
Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Comunale (Leonforte), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa
Comunale (Caltagirone), Parco di Donnafugata (Ragusa), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Mazzini
(Messina), Giardino di Duca di Cesarò (Taormina)..
Exsiccatum
106
05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Trabia, (PAL).
Biologia ed ecologia
Specie rustica e molto longeva, tipicamente mediterranea, che può avere un portamento arbustivo.
È un ottimo rifugio per la piccola fauna cittadina. La fioritura è compresa tra la metà di aprile e la
fine di maggio e la fruttificazione rimane sull’albero per l’intero anno. Si adatta a tutti i tipi di
terreno ben drenati. Tollera molto bene alte e basse temperature e l’inquinamento atmosferico.
Allergenicità: 3
Nota: Presenti altre specie congeneri altamente allergeniche: Quercus coccifera,,Q. polymorpha,
Q.pubescens.
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Rhamnus alaternus L. Rhamnaceae
Nome volgare:
Alaterno
Descrizione
Specie arbustiva sempreverde, alta da 1 a 5 metri,
raramente alberello alto fino ad 8 metri, con fusti
ramosi; rami flessibili, a disposizione sparsa sul fusto,
rami giovani pubescenti; corteccia rossastra che si
screpola con l'età; chioma compatta e tondeggiante;
legno molto duro, di colore giallo-brunastro e dal
caratteristico odore sgradevole che emana appena
tagliato. Le foglie sono :sempreverdi, coriacee,
lanceolate o ovate, alterne, a volte quasi opposte, lunghe 2-5 cm, con margine biancastro
cartilagineo seghettato o intero, con nervatura centrale pronunciata e 4-6 paia di nervature
secondarie; pagina superiore lucida verde scura, quella inferiore più chiara. I fiori raccolti in un
corto racemo ascellare di qualche cm di lunghezza; fiori dioici (raramente fiori dei due sessi sono
presenti sulla stessa pianta), pentameri o tetrameri, di 3-4 mm di diametro, profumati; calice
verde-giallognolo con sepali eretti nei fiori femminili e riflessi in quelli maschili; petali nulli (o al
massimo 1); peduncoli fiorali lunghi 3 mm; stili fessurati in 2-4 parti. Il frutto sono drupe di forma
obovoide contenenti 3 semi, prima rossastre e poi nere, di 3-7 mm di diametro che giungono a
maturazione tra luglio e agosto. Emanano un odore intenso e sono velenose.
Origine Geografica: Mediterraneo.
Localizazzione e frequenza: Presente nei giardini di : Giardino Inglese, Villa Trabia, Villa
Malfitano, Villa Pignatelli, villa Niscemi, Villa Giulia (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese),
Villa Comunale 8Caltagirone), Villa Italia, Palazzo Sergio (S.Stefano di Camastra), Parco di
Donnafugata (Ragusa), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa
Reimann (Siracusa),Giardino del Balio (Erice), Villa La Falconara (Taormina).
Exsiccatum
22/07/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Italia (S.Stefano di Camastra).
108
Biologia ed Ecologia: diffuso nella macchia sempreverde termofila, nelle garighe e nelle leccete,
sui pendii collinari calcarei, nelle fenditure della roccia, in aree disturbate ed ai margini del bosco,
nel greto dei ruscelli costieri, nel sottobosco rado delle regioni a clima mediterraneo del livello del
mare fino ai 700 m di altitudine. Fiorisce dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera.
Allergenicità: 3
109
Robinia pseudacacia L Fam. Fabaceae
Nome volgare
Robinia, Falsa acacia.
Descrizione
Albero caducifoglio alto fino a 27 m, con
apparato radicale grossolano, poco ramificato
ma molto espanso; elevata attività
pollonifera. Fusto diritto, con corteccia
grigio-brunastra, fessurata longitudinalmente,
ramificazioni bruno-rossastre nei giovani e
grigio-bruno a maturità, spinose, espanse ed
irregolari. Foglie, lunghe fino a 30 cm,
imparipennate, verde chiaro, provviste di spine alla base del picciolo; composte da 9-19 foglioline,
di massimo 5 cm, ellittiche o ovato-ottuse con margine intero. Fiori bianchi, profumati, riuniti in
racemi penduli, lunghi fino a 15 cm. I frutti sono legumi, rosso-bruni a maturità, coriacei, penduli,
glabri e lunghi da 8 a 12 cm.
Origine geografica
Est e Centro degli USA.
Localizzazione e frequenza
Specie abbastanza comune nei parchi e giardini siciliani. Essa risulta presente a: Villa Giulia, Villa
Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Malfitano, Villa Trabia,
Villa Sperlinga, Villa Niscemi e Parco del Principe di Belmonte, via Leonardo da Vinci. Presente
inoltre a piazza Principe di Camporeale ed al Giardino della Zisa.
Exsiccatum
05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).
Biologia ed ecologia
La fioritura è compresa tra i mesi di marzo e maggio, la formazione dei frutti inizia con l’arrivo
dell’estate e resiste sull’albero tutto l’anno. La defogliazione comincia a fine novembre e termina
110
a metà febbraio. Estremamente rustica, di rapido accrescimento, è anche molto resistente
all’inquinamento atmosferico; se non controllata può diventare infestante.
Allergenicità: 4
111
Sambucus nigra L. Caprifoliaceae
Nome volgare
Sambuco
Descrizione: Arbusto o alberetto caducifoglio,
cespuglioso, alto fino a 6 m. Fusto con rami eretto-
patenti, ricchi di midollo molle e bianco; corteccia
giallognola, cosparsa di lenticelle brune, screpolata
e crostoso-sugherosa sul tronco. Foglie opposte,
imparipennate, con 5-7 foglioline ovato-acuminate,
seghettate, tenere, di colore verde-scuro-lucente,
lunghe cm 6-12, stipole piccole o nulle; picciolo
robusto. I fiori, raccolti in un’ampia infiorescenza
ombrelliforme di 10-20 cm, sono di circa 5 mm, bianchi e profumati; calice con 5 denti; corolla
piana, con 5 lobi arrotondati; stami 5 inseriti sulla corolla, disposti a stella, con grosse antere
compresse di colore bianco-crema; stilo capitato. Frutti (bacche) globosi, neri, 5-6 mm.
Origine geografica: Europa, Caucaso.
Localizzazione e frequenza: Specie censita nel Giardino Garibaldi (Mistretta), Parco di Villa
Casalotto (Aci S.Antonio), Giardini Storici delle Madonie
Biologia ed ecologia: La specie, indifferente al substrato, fiorisce e fruttifica tra aprile e maggio.
Si riproduce facilmente per seme e talea.
Allergenicità: 3
Exsiccatum: 28.5.2015. Giardino Garibaldi di Mistretta
112
Schinus molle L Fam. Anacardiaceae
Nome volgare
Falso pepe.
Descrizione
Piccolo albero sempreverde, alto fino a 15 m. Fusto
con corteccia nodosa e fessurata. Rami lunghi e
flessibili formanti una chioma globoso-pendula,
con diametro massimo di 10 m. Foglie di 10-30 cm,
imparipennate, alterne, dal verde al verde chiaro,
composte da 7-13 paia di foglioline, lineari-
lanceolate e coriacee. Fiori giallo-verdastri,
insignificati, raggruppati in pannocchie terminali o
laterali, pendule, lunghe fino a 25 cm. I frutti sono
delle drupe globose, di 6-7 mm di diametro, riuniti in grappoli penduli di colore rosa-violaceo.
Origine geografica
Centro e Sud America.
Localizzazione e frequenza
Essa risulta essere censita a: Villa Malfitano, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Villa Niscemi, Parco del
Principe di Belmonte (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri (Termini Imerese), Lo
Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Scaturro (Sciacca), Villa Bonfiglio (Agrigento),
Villa Comunale (S.Stefano Quisquina), Villa Elena (Licata), Villa Comunale (Caltagirone), Parco
di Donnafugata, Villa Margherita (Ragusa), Villa Cascino (Modica), Villa Maria (Casteltermini),
Villa Amedeo (Caltanissetta), Villa Comunale (Leonforte), Villa Falconara (Taormina), Villa
Bellini (Catania).
Exsiccatum
05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, viale Regione Siciliana, (PAL).
Biologia ed ecologia
La fioritura avviene tra l’ultima decade di aprile e la seconda decade di luglio; i frutti maturano a
fine estate e permangono sulla pianta per buona parte dell’inverno creando un gradevole effetto
113
decorativo. Predilige esposizioni soleggiate o mediamente soleggiate e resiste molto bene alla
siccità e all’inquinamento atmosferico. È resistente alla ventosità ed emana un buon profumo di
pepe dalle foglie e dai frutti.
Allergenicità: 4
Nota
Specie con moderata allergenicità, è di notevole valore ornamentale sia nei parchi e giardini che
nelle strade urbane.
114
Sophora japonica L. Fam. Fabaceae
Nome volgare
Sofora.
Descrizione
Nei nostri ambienti arriva a 10-15 m di altezza, ma sono stati osservati esemplari di oltre 25 m di
altezza. Ha portamento arboreo, con chioma densa, larga e tondeggiante che può arrivare al
diametro di 10 m. Il tronco è eretto, con l’invecchiamento diventa contorto e nodoso; la corteccia è
bruno-scura ed intensamente solcata. Le foglie sono caduche, composte e imparipennate. La foglia
è costituita da 7-13 foglioline, con lamina lanceolata, apice appuntito, margine intero e nervatura
penninervia. Hanno larghezza variabile da 2 a 3 cm e lunghezza media di 5 cm; la pagina
superiore è verde brillante, mentre quella inferiore tende più al grigio. I fiori sono ermafroditi,
giallo chiari o biancastri con sfumature dorate e/o rosate, di modeste dimensioni (1-2 cm di
diametro), papilionacei, riuniti in infiorescenze racemose erette di 20-25 cm, all’apice dei rametti.
Il frutto è un legume detto lomento lungo 6-10 cm, contenente da 3 a 7 semi, con interspazi tra
seme e seme. Inizialmente esso è verdastro e turgido, con la maturazione raggrinzisce e diventa
brunastro.
Origine geografica
Originaria dell’Asia orientale (Cina); in Italia è coltivata in tutte le regioni a scopo ornamentale
fino a 500 m di altitudine.
Localizzazione e frequenza:
Risulta presente a: Villa Garibaldi, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Trabia e Giardino di
Palazzo dei Normanni e Villa Niscemi (Palermo), Villa Comunale (Caltagirone), Villa Garibaldi
(Ribera), Villa Elena (Licata), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa Comunale (S.Stefano di
Quisquina), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Amedeo (Caltanissetta), Villa Margherita (Ragusa),
Villa Comunale (Vittoria), Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa Pacini, Villa Bellini
(Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio)
Exsiccatum
03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).
Biologia ed ecologia
115
Tale specie fiorisce durante i mesi estivi di giugno e luglio. Ha una buona resistenza
all’inquinamento e per la sua eleganza è diffusa nei parchi e nei viali cittadini. Ama posizioni
esposte al sole e riparate dalle correnti, in quanto soffre le basse temperature; si adatta a tutti i
terreni pur preferendo quelli sciolti, profondi, ben drenati, ricchi di S.O. ed elementi minerali.
Allergenicità: 3
Nota: Presente un’altra specie del genere Sophora secundiflora, con potenziale allergenico medio-
alto.
116
Tamarix gallica L. Fam. Tamaricaceae
Nome volgare
Tamerice.
Descrizione
Piccolo albero o arbusto alto fino a 6 metri.
È abbastanza longevo. Fusto rosso-brunastro
o grigio scuro, provvisto di corteccia liscia
nei giovani esemplari, che si fessura a
maturità; chioma con portamento espanso
con rami lunghi, abbondanti, flessibili, che si
dipartono sin dalla base. Foglie piccole,
squamiformi, embricate, ovato-lanceolate, di
colore verde-glaucescente e provviste di
ghiandole. Fiori piccoli, numerosissimi, di colore rosa, riuniti in racemi di 3-5 cm di lunghezza. I
frutti sono delle capsule trigono-piramidate, contenenti pochi semi pubescenti.
Origine geografica
Bacino del Mediterraneo.
Localizzazione e frequenza
Essa è stata censita nel Parco del Principe di Belmonte.
Exsiccatum
05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Principe di Belmonte, (PAL).
Biologia ed ecologia
Predilige i terreni sabbiosi litoranei e mostra una grande tolleranza ai venti salsi; è molto rustica,
resistente alla siccità, alla salinità e alle alte temperature. La fioritura avviene dall’inizio di aprile
alla metà di giugno.
Allergenicità: 2
117
Trachycarpus fortunei Wend. Fam. Arecaceae
Nome volgare
Palma di fortune, Palma cinese.
Descrizione: Palma alta fino a 15 m. Stipite
cilindrico, eretto, sottile, rivestito da feltro fibroso,
bruno-nerastro. Foglie riunite in rosetta terminale,
plicate, flabelliformi, con diametro di 50-80 cm,
coriace, di colore verde-scuro, lucente nella pagina
superiore, chiare e cineree nella pagina inferiore;
picciuolo più lungo della lamina, rigido, sottile, con
margine denticolato-spinoso. Fiori unisessuati,
piccoli, gialli; quelli maschili in spadici ascellari
densi, penduli, ramificati a guisa i grandi grappoli composti da diverse spate brune; quelli
femminili poco colorati, con ramificazioni aperte e numerose; frutti nero-bluastri, pruinosi,
oblunghi e bilobati.
Origine geografica: Asia orientale.
Localizzazione e frequenza: La specie è stata censita in molti giardini e parchi siciliani: Giardino
Garibaldi, Giardino del Palazzo dei Normanni, Villa Trabia, Villa Malfitano, Villa Niscemi, Villa
Giulia, Villa Bonanno (Palermo), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita (Trapani), Parco del
Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Comunale (Caltagirone), Villa
Garibaldi (Mistretta), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Margherita (Ragusa9, Villa Comunale
(Vittoria), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa Reimann (Siracusa), Villa Amedeo
(Caltanissetta), Giardino di Duca Di Cesarò (Taormina)
Exsiccatum: 28.7.2015. Giardino Garibaldi (Mistretta)
Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge da maggio a giugno. I frutti maturano un mese dopo.
Indifferente al substrato, la specie tollera bene l’inverno. Si riproduce per seme.
Allergenicità: 3
118
Washingtonia filifera (Lind.) H.A. Wendl. Fam. Arecaceae
Nome comune
Washingtonia della California.
Descrizione
Pianta legnosa sempreverde alta fino a 15 m.
Stipite diritto, robusto, tozzo può raggiungere il
metro di diametro alla base, con superficie bruno-
nerastra e rugosa. La vistosa chioma globosa è
accompagnata da un tipico manicotto costituito
dai residui delle foglie più vecchie e secche che
persistono a lungo prima di staccarsi; le foglie,
palmate con lamina a ventaglio, larga fino a 1 m,
sono divise in 50-70 segmenti lineari, acuti e rigidi e sono sorrette da piccioli lunghi fino a 2 m.
Questi sono dentati per tutta la loro lunghezza per la presenza di spine robuste ed uncinate. Fiori
bianchi, generalmente ermafroditi, raccolti in lunghi (3-4 m) e robusti spadici ascellari, ricurvi, le
cui ramificazioni terminano con varie spighette. I frutti sono ovali, di colore marrone scuro,
piccoli, ca. 6 × 4 mm a maturità.
Origine geografica
California e Sud-Ovest dell’Arizona.
Localizzazione e frequenza
Specie comunissima in tutti i parchi e giardini siciliaNI. Specie censita a: Villa Giulia, Villa
Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Pajno,
Villa Natoli, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione,Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa
Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real
Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli e Parco del Principe di Belmonte, Villa
Galletti (Bagheria), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Garibaldi (Piazza
Armerina), Villa Comunale (Caltagirone), Giardino ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale
(Vittoria), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Parco Bonsignore (Leonforte), Villa
Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Cordova, Villa
Amedeo (Caltanissetta), Villa La Falconara (Taormina).
119
Exsiccatum
22/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Pacini (Catania).
Biologia ed ecologia
La specie mostra grande tolleranza al trapianto, malgrado il profondo sistema radicale, e cresce
vigorosamente e velocemente da giovane. Si adatta agli areali a clima mite e temperato caldo, con
inverni piuttosto miti. Cresce su diversi tipi di substrato ma predilige quelli freschi e leggermente
umidi, non troppo compatti e asfittici. Fiorisce da giugno a settembre.
Allergenicità: 2 (♂)
Nota: Presente un'altra specie con potenziale allergenico basso la Washingtonia robusta
120
Washingtonia robusta H.A. Wendl. Fam. Arecaceae
Nome volgare
Washingtonia del Messico.
Descrizione
Palma a portamento arboreo con chioma alta e
stretta di forma più o meno ovoidale. Raggiunge
altezze di 18-20 m. Fusto eretto, colonnare,
generalmente slanciato, rivestito dai residui dei
piccioli delle foglie staccatesi col tempo. Lo
stipite tende a diventare quasi liscio, a maturità,
nella parte mediana e basale. Foglie larghe 1-1.5
m, persistenti, palmate, divise in segmenti
allungati ed appuntiti, con apice e margini
irregolari a loro volta incisi e divisi in filamenti
fibrosi; di colore verde-grigiastro, dotate di un lungo picciolo fino a 1 m, provvisto di arcuate e
robuste spine marginali; le foglie più vecchie e secche persistono a lungo sullo stipite prima di
staccarsi. I fiori sono ermafroditi, biancastri o giallastri, riuniti in lunghe infiorescenze a spadice
(fino a 3 m) pendenti. Il frutto è rappresentato da piccole drupe scure poste a grappolo
nell’infruttescenza.
Origine geografica
Nord-Ovest del Messico.
Localizzazione e frequenza
La specie è meno frequente rispetto alla precedente. Essa è stata rinvenuta a: Villa Giulia, Villa
Garibaldi, Giardino Inglese, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Pajno, Villa Natoli, Villa Niscemi
(Palermo), Villa Margherita (Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa
Garibaldi (Ribera), Villa Comunale (Caltagirone), Villa Comunale (Leonforte), Giardino Ibleo
(Ragusa Ibla), Villa Margherita (Ragusa), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Comunale
(Vittoria), Villa Bellini , Villa Pacini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa
Comunale (Corleone), Villa Cordova (Caltanissetta), Villa Cascino (Modica), Villa Reimann
(Siracusa)
121
Exsiccatum
22/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice).
Biologia ed ecologia
La fioritura avviene nei mesi compresi tra giugno e settembre e la fruttificazione perdura per tutto
il periodo autunno-invernale. Predilige gli areali a clima mite e temperato caldo, con inverni
piuttosto miti. Si adatta a diversi tipi di substrato all’infuori di quelli asfittici e compatti. Mostra
notevole resistenza all’inquinamento atmosferico e al trapianto; è più veloce nella fase giovanile
di crescita rispetto alla W. Filifera.
Allergenicità: 2 (♂)
122
Wisteria sinensis Sweet Fam. Fabaceae
Nome volgare
Glicine
Descrizione:
Vistoso rampicante legnoso e volubile in senso
antiorario che può raggiungere i 15 m di altezza.
Le foglie sono alterne, imparipennate, di 25-30
cm con 7-13 foglioline ovato lanceolate. I fiori
sono ermafroditi, di 2,5 cm di diametro, sono
riuniti in racemi compatti, lunghi 30-35 cm, sono papilionati, di colore violetto, molto profumati e
compaiono in primavera prime delle foglie. Il frutto è un legume bruno, coperto di fine peluria
vellutata e contiene dei semi grigiastri, velenosi. La fruttificazione avviene raramente.
Origine geografica: Cina
Localizazzione e frequenza: Specie presente: Villa Malfitano, Giardino di Palazzo dei Normanni
(Palermo), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Garibaldi
(Mistretta), Parco di Villa Bonsignore (Leonforte), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa
Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Reimann (Siracusa), Villa Comunale (S.Stefano Quisquina),
Villa Maria (Casteltermini), Villa La Falconara (Taormina).
Exsiccatum
22/07/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Italia (S.Stefano di Camastra).
Biologia ed Ecologia: Il glicine è un rampicante molto diffuso a scopo ornamentale, è utilizzato
per rivestire muri, su appositi sostegni o per decorare e ricoprire pergolati o barriere artificiali,
compresi gli allestimenti decorativi dei "gazebo". Possiede una discreta rusticità e, pur
sopportando le basse temperature, necessita di climi temperati e miti ed esposizioni al sole.
Predilige terreni umidi tendenzialmente argillosi, ricchi di elementi nutritivi; non tollera molto
bene i terreni calcarei. Una leggera potatura estiva ed una più energica durante il periodo
invernale, quando la pianta è spoglia e non vi sono rischi di gelate, permettono di contenere lo
sviluppo della pianta e garantire stupende fioriture. L'apparato radicale, molto robusto ed espanso,
può creare dei problemi a strutture e selciati.
124
Capitolo 5
Conclusioni
La ricerca effettuata presenta la consistenza del patrimonio vegetale legnoso dei giardini e parchi
siciliani implicato nelle pollinosi. Complessivamente, tale patrimonio – sotto l’apetto quantitativo
– non si discosta molto da quello dell’Italia peninsulare. Dal punto di vista qualitativo, invece,
presenta significative caratteristiche distintive costituite principalmente da entità subtropicali
esotiche, assenti o rare nel resto d’Italia, ma più o meno frequenti anche in altre aree del
Mediterraneo centrale quali l’intero arcipelago siciliano, include Malta, la costa nordafricana, ecc.
Rispetto alle pollinosi, poiché lo studio non comprende le terofite e molte emicriptodfite
ornamentali, ma soprattutto perché non tratta tutte le essenze della flora nativa, esso non offre il
quadro del potenziale allergenico globale per la Sicilia.
Tuttavia, a parte il valore della documentazione in sé, in riferimento agli aspetti applicativi, i
risultati della ricerca si prestano a impieghi di non trascurabile interesse ai fini del restauro e della
riconversione qualitativa di parchi e giardini storici da restituire alla fruizione sia pubblica che
privata in un’ottica più generale di salubrità dell’ambiente urbano. Lo stesso vale oltremodo per
gl’impianti di nuova realizzazione come le alberature stradali, ecc.
Inoltre, i dati in questione rappresentano una base per realizzazione dei calendari pollinici su scala
locale e regionale. Infine costituiscono il punto di partenza indispensabile per organizzare i
bollettini pollinici che in passato si pubblicavano saltuariamente su dati provenienti dalla Penisola
e che attualmente mancano del tutto.
125
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