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Strumenti della sostenibilità: Le valutazioni ambientali (VIA – VAS) Strumenti per l’attuazione: Il Project Financing prof. Giuseppe Mazzeo Università del Sannio Corso di Tecnica Urbanistica (prof. Romano Fistola) 9 giugno 2005

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  • Strumenti della sostenibilità:Le valutazioni ambientali (VIA – VAS)

    Strumenti per l’attuazione:Il Project Financing

    prof. Giuseppe Mazzeo

    Università del SannioCorso di Tecnica Urbanistica (prof. Romano Fistola)9 giugno 2005

  • Concetti connessi con la sostenibilità

    Sostenibilità

    Capacità di un sistema di utilizzare le risorse a disposizione in modo da soddisfare le necessità della generazione attuale e senza ridurle i modo tale da compromettere le necessità delle generazioni future(Rapporto Bruntland, 1987)

    Sostenibilità come concetto applicabile a tutte le scale di azione dell’uomo:

    - a livello territoriale ……………………………………(VAS)

    - a livello di singolo intervento ………………………..(VIA)

    - a livello di comportamento ambientale virtuoso …..(Certificazioni)

  • Concetti connessi con la sostenibilità

    SVILUPPOInclude aspetti economici e aspetti non economici (crescita sociale, istruzione, tutela dei beni culturali ed ambientali)

    CRESCITA ECONOMICA-- Incremento della produzione di beni

    e servizi-- Incremento del PIL

    superamento delle disuguaglianzeEQUITA’

    I fenomeni fisici ed economici sono incertiINCERTEZZA

    Alcuni fenomeni fisici sono irreversibili

    IRREVERSIBILITA’

    Scelta tra uso e non di una risorsa

    VALORE D’OPZIONE

  • Concetti connessi con la sostenibilità

    CCPRODUZIONE DIBENI E SERVIZI

    1. Fattori di produzione fisici2. Fattori di produzione umani3. Fattori di produzione ambientali

    La combinazione dei 3 fattoriè diversa da luogo a luogo.

    Essi sono sostituibili.

    SOSTITUIBILITÀ

    IL CAPITALE COMPOSITO (CC)È SOMMA DEI TRE FATTORI

    CAPITALE NATURALE CRITICO Livello minimo necessarioalla riproducibilità biologica

    La sostituibilità è funzione di

    CAPACITÀ DI CARICOLivello “inquinante” che uno spazio naturale è capace di assorbire e sopportare

  • IL TRIANGOLO DEL PIANIFICATORE(Campbell, 1996)

    Equità, giustizia sociale

    EquitàSostenibilità

    Sviluppo

    Confltto sullo sviluppo

    Confltto sulla proprietà

    Il centro può rappresentare la

    sostenibilità?

    Concetti connessi con la sostenibilità

    Sviluppo economico

    Protezione dell’ambiente

    Confltto sulle risorse

  • Concetti connessi con la sostenibilitàINTERAZIONE TRA AMBIENTE ED ECONOMIA (Siebert, 1998)

    Produzione Consumo

    Emissioni

    Stato degli elementiinquinanti nell’ambiente

    Materie prime(risorse naturali)

    Suolo

    Beni ambientalipubblici

    elementi quantitativibellezza del paesaggio

    2

    1 5

    76

    99

    8

    43

  • Valutazione di impatto ambientale

    AMBIENTESistema complesso di risorse

    RISORSE COMPONENTI AMBIENTALI

    BIOTICHE

    ABIOTICHE

    UMANE

    IMPATTO AMBIENTALEInsieme di tutte le conseguenza che un’opera genera sull’ambiente

    EFFETTI O IMPATTIConseguenze (positive, negative, dirette, indirette, temporanee, permanenti, cumulate)

    VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE-- Schema di analisi preventiva degli effetti indotti da una opera su un sito-- Processo complesso-- Approccio sistemico d interdisciplinare

  • Valutazione di impatto ambientale

    Direttiva 1985/337/CEEmodificata da Direttiva 1997/11/CEmodificata da Direttiva 2003/35/CEValutazione di impatto ambientale di piani e progetti pubblici e privati

    Legge 349/1986, art. 6Istituzione del ministero dell’ambiente e norme sul danno ambientale

    DPCM 337/1988DPCM 27 dicembre 1988Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale

    VIA statale

    DPR 12 aprile 1996 (mod. DPCM 3/9/1999)Atto di indirizzo e coordinamento per l’attuazione delle disposizioniin materia di valutazione di impatto ambientale

    VIA regionale

    Legge 443/2001DLgs 190/2002Attuazione della legge delega n. 433/2001 (infrastrutture e insediamentiproduttivi strategici)

    VIA speciale

    Legge delega in materia ambientale (approvata definitivamente il 24-11-2004)

  • Valutazione di impatto ambientale

    DPCM 27/12/1988 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (S.I.A.) - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

    Fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l’opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale

    Descrive il progetto in relazione agli strumenti di pianificazione e programmazione generali e Settoriali ed in relazione ai loro obiettivi

    Precisa i tempi di attuazione dell’intervento

    Individua eventuali infrastrutture complementari e di servizio

    Precisa eventuali disarmonie tra intervento e strumenti di programmazione e pianificazione

  • Valutazione di impatto ambientale

    Descrive il progetto e le soluzioni tecniche adottateDescrive l’inquadramento del progetto nel sito e nel territorio

    Descrive le caratteristiche in merito a:– natura dei beni e dei servizi offerti– grado di copertura della domanda (diverse soluzioni)– evoluzione prevedibile della domanda e dell’offerta– fasi di realizzazione dell’intervento

    DPCM 27/12/1988

    S.I.A. - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTURALE

    Per le opere pubbliche:– analisi economica costi/benefici

    Descrive le seguenti caratteristiche progettuali:– caratteristiche tecniche e fisiche del progetto– aree occupate nelle fasi di costruzione, di esercizio, di smantellamento– condizionamenti e vincoli localizzativi e progettuali

    (norme tecniche, norme e prescrizioni di piani, vincoli paesaggistici,storico-culturali, idrogeologici, servitù)

    – motivazioni tecniche della scelta progettuale– principali alternative progettuali

    Contiene provvedimenti di carattere gestionalee provvedimenti di ottimizzazione dell’inserimento nel territorio e ambiente

  • Valutazione di impatto ambientale

    Utilizza criteri descrittivi, analitici e previsionali

    DPCM 27/12/1988 Individua l’ambito territoriale (sito e/o area vasta) interessati dal progetto

    S.I.A. –QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

    Individua i sistema ambientali interessati dal progetto e le criticità esistenti

    Individua gli usi plurimi delle risorse e i livelli di qualità preesistenti

    Stima qualitativamente e quantitativamente gli impatti indotti dall’opera

    Descrive le modificazioni delle condizioni d’uso e della fruizione del territorio

    Descrive l’evoluzione prevedibile delle componenti ambientali e delle interazioni tra esse

    Descrive e stima la variazione dei livelli di qualità preesistenti

    Definisce gli strumenti di gestione, di controllo e le eventuali reti di monitoraggio

    Illustra i sistemi di intervento nel caso di particolari emergenze

  • Valutazione di impatto ambientale

    DPCM 27/12/1988 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

    COMPONENTI AMBIENTALI – Componenti naturali ed antropiche la cui interazione va esaminata nel quadro di riferimento ambientale

    – ATMOSFERA qualità dell’aria – caratterizzazione meteoclimatica

    – AMBIENTE IDRICO acque sotterranee e di superficie – come componenti, risorse, ambienti

    – SUOLO E SOTTOSUOLO aspetti geologici, geomorfologici, pedologici – come ambiente, risorsa

    – VEGETAZIONE, FLORA, FAUNA specie singole ed in associazione – significatività (protezione)

    – ECOSISTEMI complessi di componenti ambientali e fattori interdipendenti

    – SALUTE PUBBLICA relativamente ai singoli e alla comunità

    – RUMORE E VIBRAZIONI impatti sull’uomo e sull’ambiente naturale

    – RADIAZIONI IONIZZANTI E NON impatti sull’uomo e sull’ambiente naturale

    – PAESAGGIO morfologia – cultura – identità locale – beni culturali

    – ATTIVITÀ SOCIO-ECONOMICHE redditi locali – ricadute singole e comunitarie

  • Valutazione di impatto ambientale

    L’INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI

    VALUTAZIONE COME CONFRONTO TRA

    AZIONI DI PROGETTO

    COMPONENTI AMBIENTALI COINVOLTE

    ESISTONO UNA SERIE DI METODOLOGIE – LE FASI ANALITICHE SONO COMUNI

    1. MISURAZIONE DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI AL TEMPO t=0

    2. DETERMINAZIONE DEGLI IMPATTI (MODIFICHE) CONSEGUENTI ALL’INTERVENTO (t=1)

    3. CALCOLO E MISURAZIONE DEGLI IMPATTI

    4. COSTRUZIONE DI SCALE NUMERICHE COMUNI (CONFRONTABILI)

    5. DETERMINAZIONE DELLA VALUTAZIONE COMPLESSIVA

  • Valutazione di impatto ambientale

    MISURA DEGLI IMPATTI

    12 34 5

    IMPATTO NETTO PREVISTO AL TEMPO t = 1

    t=01 - STATO QUALITATIVO AL TEMPO t=02 – STATO QUALITATIVO MINIMO3 – STATO QUALITATIVO MASSIMO

    t=14 – STATO QUALITATIVO CON INTERVENTO5 – STATO QUALITATIVO SENZA INTERVENTO

    t=0 t=1

    qualità

    minima

    massima

    t

    a t=0

    con

    senza

    t’

    L’analisi deve tener conto dell’evoluzione temporale

  • Valutazione ambientale strategica

    STRUMENTO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE DIPOLITICHE, PIANI, PROGRAMMI

    Valuta gli impatti ambientali ad un livello strategico, mediante predisposizione e selezione di alternative

    INTEGRA ALL’INTERNO DI PIANI E PROGRAMMIPRESCRIZIONI ED INDICAZIONI A CARATTEREAMBIENTALE

    STRUMENTO NON CONSOLIDATO

    STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DA PARTE DEL SOGGETTO RESPONSABILE

    PARALLELO ALLO SVOLGERSI DELLA PIANIFICAZIONE O PROGRAMMAZIONE

    ESSENZIALMENTE EX-ANTE

    NECESSITA DI UNA STRUTTURA TECNICA

    PRETTAMENTE POLITICO ED ARGOMENTATIVO

  • Valutazione ambientale strategica

    LA VALIDITÀ DI UN PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE SI VALUTA SULLAEFFICACIA DEGLI INTERVENTI

    REGOLAMENTO CE 1260/1999 -Disposizioni in materia di fondi strutturali

    L’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI E’ DEFINITA SULLA BASE DI UN PROCESSO DI VALUTAZIONEDA SVOLGERE IN TRE FASI:

    -- VALUTAZIONE EX ANTE-- VALUTAZIONE INTERMEDIA-- VALUTAZIONE EX POST

    VALUTAZIONE EX ANTE-- Da svolgere all’atto della preparazione del programma-- Analizza i punti di forza, i punti di debolezza, le potenzialità dell’ambito territoriale-- È svolta in relazione ai caratteri socio-economici, ambientali e di parità

    Contiene:-- una descrizione della situazione attuale-- una stima degli impatti

  • Valutazione ambientale strategica

    VALUTAZIONE INTERMEDIAPrende in considerazione:-- i primi risultati degli interventi-- la pertinenza dei risultati con gli obiettivi-- il livello di conseguimento degli obiettivi-- l’efficienza nell’impiego dei fondi comunitari

    È svolta da un soggetto indipendente entro il dicembre 2003La verifica comunitaria è svolta entro il dicembre 2005

    REGOLAMENTO CE 1260/1999 -Disposizioni in materia di fondi strutturali

    VALUTAZIONE EX POSTRende conto:-- dell’impiego delle risorse comunitarie-- dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi-- degli effetti ottenuti

    È di base per l’impostazione delle successive politiche di coesione

    Gli elementi considerati sono:-- fattori di successo e di insuccesso-- realizzazioni-- risultati-- durata dei risultati

    È svolta da un soggetto indipendente

  • Valutazione ambientale strategica

    MINISTERO DELL’AMBIENTELinee guida per la Valutazione Ambientale Strategica

    SCHEMA DPSIR

    RisposteDeterminanti

    ImpattiPressioni

    Stato

    Interventistrutturali

    Bonif

    iche

    Interve

    ntipre

    scrittiv

    i e tec

    nologi

    ci

    (tecnol

    ogie p

    ulite, l

    imiti e

    missivi

    , …)

    * agricoltura* industria* trasporti* ecc.

    * leggi* piani* prescrizioni* ecc.

    * emissioni atmosferiche* riduzione dei rifiuti* scarichi industriali

    in corpi idrici* ecc.

    * sulla salute* sugli ecosistemi* danni economici* ecc.

    * qualità dell’aria* qualità delle acque* qualità dei suoli* biodiversità* ecc.

  • Valutazione ambientale strategica

    DIRETTIVA CE 42/2001 Concernente la “valutazione degli effetti di determinati piani e programmi”• valutazione ambientale come fondamentale strumento per l’integrazione dei fattori ambientali in P/P• estensione a tutto il sistema dei piani e dei programmi della valutazione strategica

    Necessità di garantire un elevato livello di protezione ambientale attraverso l’integrazione di “considerazioni ambientali” nel momento in cui si elaborano e si adottano piani e programmiaventi effetti significativi sull’ambiente.Tale azione viene assicurata da una valutazione ambientale dello strumento in esame

    La valutazione ambientale si svolge attraverso diversi momenti:-- l’elaborazione di un rapporto di impatto ambientale-- lo svolgimento di consultazioni-- la valutazione del rapporto e dei risultati della consultazione-- la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione presa.

  • Valutazione ambientale strategica

    Piani e programmi da sottoporre a valutazione: -- Piani dei settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei

    trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, delturismo, della pianificazione territoriale e urbana.

    -- Piani e programmi che definiscono il quadro di riferimento per l’applicazionedella direttiva 85/337 CEE (VIA)

    -- Piani e programmi che interessano siti di cui alla Dir. 92/43/CEE (habitatnaturali e seminaturali – valutazione di incidenza)

    DIRETTIVA CE 42/2001

    Per i piani e i programmi che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi, la valutazione ambientale è necessaria solo se gli Stati membri determinano che essi possono avere effetti significativi sull'ambiente.La determinazione avviene (…) attraverso l'esame caso per caso o specificando i tipi di piani e di programmi o combinando le due impostazioni.

    Non rientrano nell'ambito di applicazione della presente direttiva:-- piani e programmi destinati esclusivamente a scopi di difesa nazionale e di

    protezione civile,-- piani e programmi finanziari o di bilancio.

    La direttiva non si applica ai piani e ai programmi cofinanziati (regolamenti (CE) n. 1260/1999 e (CE) n. 1257/1999 del Consiglio).

  • Valutazione ambientale strategica

    La valutazione ambientale deve essere effettuata durante la fase preparatoria del P/P e comunque prima della sua adozione o approvazione. Tale procedura va integrata all’interno della specifica procedura di adozione del P/P

    DIRETTIVA CE 42/2001

    -- contenuti, obiettivi principali del P/P e rapporto con altri P/P-- stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza P/P-- caratteristiche ambientali delle aree interessate-- screening dei problemi ambientali esistenti (anche per aree ZPS e aree SIC)-- elencazione degli obiettivi di protezione ambientale (a livello internazionale,

    comunitario o degli Stati membri) e come se ne è tenuto conto-- potenziali effetti significativi sull’ambiente e sulle sue componenti, compreso

    quelli non primari-- misure preventive per impedire, ridurre e compensare eventuali effetti negativi del P/P-- motivazione delle scelte (descrizione delle modalità di valutazione)-- eventuali carenze tecniche o conoscitive-- descrizione delle misure di monitoraggio previste-- sintesi non tecnica

    Contenuto del rapporto ambientale (All. I DIR.)

  • Valutazione ambientale strategica

    Per quanto concerne le caratteristiche dello strumento-- rilevanza del P/P nello stabilire un quadro di riferimento-- influenza del P/P su altri P/P, inclusi quelli gerarchicamente ordinati-- possibilità del P/P di integrare considerazioni ambientali con lo scopo di

    promuovere la sostenibilità dello sviluppo-- determinazione dei problemi ambientali derivanti dal P/P-- rilevanza del P/P per l’attuazione della normativa comunitaria nei settori

    ambientali

    DIRETTIVA CE 42/2001

    Criteri per la determinazione dei possibili effetti significativi (Allegato II) Per quanto concerne le caratteristiche degli effetti e delle aree interessate

    -- probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti-- carattere cumulativo-- natura transfrontaliera-- rischi per la salute umana o per l’ambiente (gestione corrente e delle

    emergenze)-- estensione spaziale degli effetti e popolazione potenzialmente interessata-- valore e vulnerabilità dell’area (caratteristiche naturali o antropiche,

    superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, utilizzointensivo del suolo)

    -- effetti su aree o paesaggi protetti a livello nazionale, comunitario ointernazionale.

  • Valutazione ambientale strategica

    1. I piani territoriali di settore ed i piani urbanistici sono accompagnati dalla valutazione ambientale di cui alla direttiva 42/2001/CE del 27 giugno 2001, da effettuarsi durante la fase di redazione dei piani.

    2. La valutazione scaturisce da un rapporto ambientale in cui sono individuati, descritti e valutati gli effetti significativi dell’attuazione del piano sull’ambiente e le alternative, alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale di riferimento del piano.

    3. La proposta di piano ed il rapporto ambientale sono messi a disposizione delle autorità interessate e del pubblico con le procedure di cui agli articoli 15, 20 e 24 della presente legge.

    4. Ai piani di cui al comma 1 è allegata una relazione che illustra come le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano e come si è tenuto conto del rapporto ambientale di cui al comma 2.

    REGIONE CAMPANIALR 16/2004

    Articolo 47Valutazione ambientale dei piani

  • Il Project financing

    Il PF nasce nei paesi anglosassoni.

    E’ una tecnica finanziaria che rende possibile il finanziamento di iniziative economiche sulla base della valenza tecnico-economica del progetto stesso piuttosto che sulla capacità autonoma di indebitamento dei soggetti promotori dell'iniziativa.

    Il progetto viene valutato dai finanziatori principalmente per la sua capacitàdi generare flussi di cassa, che costituiscono la garanzia primaria per il rimborso del debito e per la remunerazione del capitale di rischio.

    La fase di gestione dell'opera costituisce elemento di primaria importanza:solo una gestione efficiente e qualitativamente elevata consente di generare i flussi di cassa necessari a rimborsare il debito e remunerare gli azionisti.

  • Il Project financing

    Il PF è un insieme di procedure per la realizzazione di lavori pubblici o di lavori di pubblica utilità che utilizzano risorse totalmente o parzialmente a carico di privati (promotori).

    Le opere da realizzare in PF devono essere inserite nella programmazione triennale delle opere pubbliche o in strumenti di programmazioneformalmente approvati.

    Il PF si inserisce in un filone di intervento secondo il quale il coinvolgimento dei privati nell’attività di finanziamento, realizzazione e gestione di infrastrutture di servizi di utilità pubblica costituisce una priorità.

    Esso permette di raggiungere due importanti risultati: sollevare le pubbliche amministrazioni dagli oneri finanziari per la realizzazione di infrastrutture e affidare la gestione delle stesse a soggetti privati che se ne assicurano la completa utilizzazione commerciale.

  • Il Project financing

    Concetto di partenariato pubblico-privato (PPP)Vasta gamma di modelli di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato

    Tipologie di progetti realizzabili mediante PPP:

    progetti dotati di una intrinseca capacità di generare reddito attraverso ricavi da utenzai ricavi commerciali di tali progetti consentono al settore privato un integrale recupero dei costi di investimento nell'arco della vita della concessione. Il settore pubblico si limita ad identificare le condizioni necessarie per consentire la realizzazione del progetto, facendosi carico delle fasi iniziali di pianificazione, autorizzazione, indizione dei bandi di gara per l'assegnazione delle concessioni e fornendo la relativa assistenza per le procedure autorizzative

    progetti in cui il concessionario privato fornisce direttamente servizi alla pubblica amministrazioneè il caso di tutte quelle opere pubbliche - carceri, ospedali, scuole - per le quali il soggetto privato che le realizza e gestisce trae la propria remunerazione esclusivamente (o principalmente) da pagamenti effettuati dalla pubblica amministrazione

    progetti che richiedono una componente di contribuzione pubblicaIniziative i cui ricavi commerciali da utenza sono di per se stessi insufficienti a generare adeguati ritorni economici, ma la cui realizzazione genera rilevanti esternalità positive in termini di benefici sociali indotti dalla infrastruttura. Tali esternalità giustificano l'erogazione di una componente di contribuzione pubblica.

  • Il Project financing

    Elementi essenziali del PPP sono:

    la partecipazione attiva del settore privato in tutte le fasi della realizzazione dell'infrastruttura e dell'erogazione dei relativi servizi;

    la trasparenza e la tutela della concorrenza nella gestione delle procedure di gara;

    l'ottimizzazione dei costi per il settore pubblico (value for money), da intendersi non solo come costo effettivo di realizzazione dell'infrastruttura, ma anche della gestione della stessa in funzione dei servizi da prestare all'utenza;

    il trasferimento di livelli di rischio al settore privato, identificando il soggetto più idoneo a sopportarne gli effetti e in funzione dell'ottimizzazione della loro gestione.

  • Il Project financing

    Principale rischio:A causa di operazioni sottostimate nei costi e nei ricavi, le amministrazioni pubbliche possono finire comunque per accollarsi tutti gli rischi (sotto forma di ripianamento dei debiti) delle opere finanziate con questo strumento.

    Altro rischio:Possibile “abuso” dello strumento (che si considera valido oltre una certa soglia di redditività).

  • Il Project financing

    Legge n. 109/94 (Legge Merloni)Le ultime consistenti modifiche sono state apportate dalla Legge n. 166 del 1 agosto 2002, “Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti”, che ha inciso anche sullo strumento del PF

    Articoli principali: 37-bis, 37-ter, 37-quater.

    Gli articoli successivi regolano elementi procedurali successivi alla definizione contrattuale dello strumento.

    Altri articoli che interessano sono il 14 e il 19.

  • Il Project financingArt. 37-bis (PROPOSTE) I promotori possono presentare proposte relative alla realizzazione di lavori pubblici o di lavori di pubblica utilità, inseriti nella programmazione triennale (art. 14, c. 2) ovvero negli strumenti di programmazione formalmente approvati dall’amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente, tramite contratti di concessione (art. 19, c. 2) con risorse totalmente o parzialmente a carico dei promotori stessi.

    Art. 37-bis (CONTENUTO PROPOSTE) Le proposte devono contenere uno studio di inquadramento territoriale e ambientale, uno studio di fattibilità, un progetto preliminare, una bozza di convenzione, un piano economico-finanziario asseverato da un istituto di credito o da società di servizi costituite dall’istituto di credito stesso ed iscritte nell’elenco generale degli intermediari finanziari, una specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione nonché l’indicazione degli elementi di cui all’articolo 21, comma 2, lettera b), e delle garanzie offerte dal promotore all’amministrazione aggiudicatrice

    Art. 37-bis (PROPOSTE AUTONOME) I soggetti pubblici e privati possono presentare alle amministrazioni, nell’ambito della fase di programmazione (art. 14) proposte d’intervento relative alla realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità e studi di fattibilità. Tale presentazione non determina, in capo alle amministrazioni, alcun obbligo di esame e valutazione. Le amministrazioni possono adottare, nell’ambito dei propri programmi, le proposte di intervento e gli studi ritenuti di pubblico interesse; l’adozione non determina alcun diritto del proponente al compenso per le prestazioni compiute o alla realizzazione degli interventi proposti.

  • Il Project financing

    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8A Adozione in GM del Piano TriennaleB Approvazione in CC del PT e EAC Avviso pubblico con elenco opere in PF

    D1 Presentazione proposteE1 Nomina del Responsabile di Procedim.F1 Valutazione di fattib. da parte del RPG1 Avvio della gara e aggiudicazione

    D2 Presentazione proposte se D1 a vuotoE2 Nomina del Responsabile di Procedim.F2 Valutazione di fattib. da parte del RPG2 Avvio della gara e aggiudicazione

    30/9

    30/3

    20/4

    30/6

    15/7

    15/1

    131

    /12

    15/1

    15/2

    15/5

    15/8

    GM - Giunta ComunaleCC - Consiglio comunalePT - Piano Triennale Opere PubblicheEA - Elenco Annuale Opere PubblicheRP - Responsabile di Procedimento

    ANNO 1 ANNO 2 ANNO 3

  • Il Project financing

    La valutazione di fattibilità (punto F) delle proposte presentate va fatta sulla base di una serie di profili, tra i quali quello:

    − “costruttivo”;− “urbanistico ed ambientale”;− “della qualità progettuale”;− “della funzionalità”;− “della fruibilità dell’opera”;− “dell’accessibilità al pubblico”;− “del rendimento”;− “del costo di gestione e di manutenzione”;− “della durata della concessione”;− “dei tempi di ultimazione dei lavori della concessione”;− “delle tariffe da applicare” e “della metodologia di aggiornamento delle stesse”;− “del valore economico e finanziario del piano”;− “del contenuto della bozza di convenzione”;