le voci del morgagni n. 1

12
No, non è uno scherzo.Ce l'abbiamo fatta! Il giornale si presenta....................................pag 2 Autogestioni e occupazioni, Roma si infiamma ................................pag 3 e 4 La tecnologia ha invaso la scuola.............pag 5 Intervista alla preside, autogestione, settimana corta e tanto altro!............pag 6 e 7 Confronto: quella della riforma, è una buona o cattiva scuola? .........pag 8 e 9 Aula autogestita, cosa c'è da sapere?...pag 10 || mese dicembre 2015 || Anno 1 prima pagina primo numero || #LeVocidelMorgagni || L'inizio di una nuova avventura

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Le Voci del Morgagni, il giornale studentesco del Liceo Scientifico Morgagni di Roma. Numero 1 dicembre 2015. Inizia una nuova avventura

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Page 1: Le voci del Morgagni n. 1

No, non è uno scherzo.Ce l'abbiamo fatta!

Il giornale si presenta....................................pag 2

Autogestioni e occupazioni,

Roma si infiamma …................................pag 3 e 4

La tecnologia ha invaso la scuola.............pag 5

Intervista alla preside, autogestione,

settimana corta e tanto altro!............pag 6 e 7

Confronto: quella della riforma,

è una buona o cattiva scuola? ….........pag 8 e 9

Aula autogestita, cosa c'è da sapere?...pag 10

|| mese dicembre 2015 || Anno 1 prima pagina primo numero || #LeVocidelMorgagni ||

L'inizio di una nuova avventura

Page 2: Le voci del Morgagni n. 1

Scuola,la nostra scuolaScuola,la nostra scuola

Il Morgagni hafinalmenteil suo giornalestudentesco!

In molti, leggendo le pagine di

questo numero, si porranno delle

domande sull’ effettiva utilità di un

giornale scolastico e molti altri

neanche proveranno a

sfogliarlo, sicuri di

perdere soltanto il loro

tempo. Eppure noi siamo

convinti del lavoro che

stiamo facendo perché

crediamo che tra i

ragazzi della nostra generazione come

tra le persone del nostro tempo si stia

diffondendo un’indifferenza generale

che prima ha colpito le questioni

politico-nazionali per poi andare ad

espandersi/attaccare la nostra vita

quotidiana. Ma se tra gli adulti un

sentimento di rassegnazione e

indifferenza può essere quasi

compreso, è nella natura dell’esser

giovane la voglia di cambiare il

mondo. Una voglia che sembra esser

quasi scomparsa.

Le colpe sono da attribuire a una

società che non riesce più a trasmettere

ai suoi figli la passione per la res

pubblica, per tutto ciò che ci riguarda

da vicino. Forse perché siamo troppo

ammaliati dal benessere economico. Il

consumismo ci ha reso insensibili di

fronte a quello per cui i nostri nonni e

antenati hanno sempre combattuto: la

difesa dei propri

diritti, la libertà, la

partecipazione. Il

volere dei cittadini

sta perdendo inoltre

la sua importanza,

elezioni con

percentuali di astensionismo altissime,

governi non eletti dal popolo

dovrebbero essere più che spie

d’allarme. E’ un dato oggettivo: ormai

ad un governo fa più paura vedere la

borsa chiudere in rosso che centinaia di

migliaia di persone

manifestare

arrabbiate nere in

piazza. Noi di sicuro

con questo giornale

non possiamo

cambiare questa

concezione della vita, ma possiamo

provare a sensibilizzare gli studenti del

nostro liceo su alcune tematiche

cruciali, tematiche che ci riguardano da

vicino, le nostre tematiche.

Arrivati a questo punto vorrei

presentarvi il primo numero del nostro

giornale con una frase di Malcom x: “il

domani appartiene a coloro che oggi si

preparano ad affrontarlo”. Il presente

quindi è strettamente legato al futuro.

Se vogliamo realizzarci un domani,

dobbiamo iniziare a lavorare oggi per

conoscere il passato e capire un

presente che è ben più che compiti a

casa, calcio, soldi o terrorismo. Questo

oltre ad essere il compito di un giornale

dovrebbe anche essere l'obbiettivo

della scuola, che nel nostro paese

invece che essere aiutata e finanziata

dallo stato, con il passare degli anni è

sempre più vittima di

ridimensionamenti.

Noi invece

questo lavoro lo

faremo con la piena

dignità di chi sa di

aver messo al

servizio degli altri il

proprio tempo, il proprio pensiero e

quindi anche un po’ di se stesso.

G.E

|| mese dicembre 2015|| pagina 2 || #LeVocidelMorgagni ||

No, non è uno scherzo. Ce l'abbiamo fatta! No, non è uno scherzo. Ce l'abbiamo fatta!

Dopo anni di tentativi più o meno falliti, nasce Dopo anni di tentativi più o meno falliti, nasce

Le Voci del Morgagni, con lo scopo di mettere Le Voci del Morgagni, con lo scopo di mettere

gli studenti del nostro liceo a conoscenza dei gli studenti del nostro liceo a conoscenza dei

fatti inerenti il mondo scuola e non solo! Sarà a fatti inerenti il mondo scuola e non solo! Sarà a

cadenza mensile e gratuito per noi ragazzi.cadenza mensile e gratuito per noi ragazzi.

Tra le persone del nostroTra le persone del nostro

tempo si sta diffondendotempo si sta diffondendo

un'indifferenza generaleun'indifferenza generale

Malcom X: “il domani Malcom X: “il domani

appartiene a coloro che oggi siappartiene a coloro che oggi si

preparano ad affrontarlo”preparano ad affrontarlo”

Page 3: Le voci del Morgagni n. 1

ScuolaScuola

Gli studenti romani si sonoriappropriati delle loro scuole!

E' appena concluso il periodo caldo delle proteste studentesche, vediamo come è andata

“Ogni novembre sempre la stessa

storia! Ai nostri tempi queste forme di

protesta avevano un valore, voi lo fate

solo per perdere ore di lezione”;

ripetono imperterriti alcuni professori

che, evidentemente, non hanno avuto

modo di dare senso alle loro forma di

protesta.

Arriva Novembre, e le scuole

occupano o autogestiscono. Il decreto

107 deliberato dal governo Renzi, più

comunemente chiamato “Buona

Scuola” ha fatto discutere e ha creato

malumore, ma anche senza nessuna

riforma governativa ci sarebbe stata

comunque occasione per protestare. La

scuola italiana infatti non è perfetta e

troppi ragazzi,usciti dal mondo

liceale ,non sono ancora pronti ad

affrontare e vivere il mondo in tutta la

sua cruda realtà.

E' per questo motivo che

si fanno le autogestioni

ed è per questo che si

occupano le scuole: le

forme di protesta di

Novembre, sono l’unico

vero momento in cui i

ragazzi possono

riprendersi gli spazi che appartengono

anche a loro, visto che li vivono

quotidianamente ; ogni singolo

studente ha delle responsabilità che

non può ignorare, altrimenti la sua

stessa scuola ne pagherà. I ragazzi

devono avere il

coraggio di opporsi a

quella scuola che

troppo spesso non è

in grado di prepararli

al mondo della vita

reale.

Quest'anno gli istituti del quartiere

Monteverde hanno messo in atto

diverse forme di protesta, più o meno

incisive. Come il Morgagni anche

Montale, Manara e Caffè hanno deciso

di intervenire e dare inizio a una

didattica alternativa attraverso una

settimana di

autogestione,

aperta al dialogo

e destinata ad

affrontare in

particolare i temi

scottanti di

oggigiorno che

sempre più

spesso vengono accantonati dagli stessi

docenti, ingabbiati da programmi

immobili e antiquati.

Il Malpighi si è invece impegnato

nell'occupazione dell'istituto, complici

anche le varie problematiche interne.

Una forma

di protesta

decisa,

duratura e

ben riuscita

nei suoi

scopi. Di tutt'altro esito la protesta del

Volta, costretto a disoccupare dopo soli

due giorni a causa dell'intervento da

parte delle forze dell'ordine, allertate

dalla preside della scuola.

Per concludere tra le forme di protesta

di quest’anno, ci sembra doveroso

citare l’esempio del Virgilio, liceo da

sempre in prima linea . Gli studenti del

liceo Virgilio hanno deciso di occupare

il loro istituto, criticando la riforma del

governo ma anche portando

all’attenzione del dirigente scolastico

una serie di problematiche interne alla

loro scuola. Con una grande forza

d’animo e di volontà’ questi studenti,

da soli contro tutti: dirigente, professori

segue a pag 4 »

|| mese dicembre 2015 || pagina 3 || #LeVocidelMorgagni ||

Morgagni, Montale e Caffè: Morgagni, Montale e Caffè:

autogestione. Occupazioni per autogestione. Occupazioni per

Malpighi e VirgilioMalpighi e Virgilio

Page 4: Le voci del Morgagni n. 1

ScuolaScuola

»segue da pag 3

e genitori, sono riusciti a

mantenereun'occupazione per ben 15

giorni; 15 giorni pieni di conferenze,

corsi e momenti di socialità’. Hanno

inoltre avuto un grandissimo impatto su

l’opinione pubblica, apparendo su tg e

testate giornalistiche nazionali e, come se

non bastasse, sono riusciti ad ottenere un

incontro coni Davide Faraone, il

sottosegretario dell’istruzione. Non

sappiamo ancora come si evolverà’ la

situazione per i ragazzi del Virgilio,

tornati da pochi giorni a scuola dopo ben

due settimane, ma sicuramente la loro e’

stata una vittoria. La dimostrazione che

noi ragazzi non siamo solo destinati ad

accettare il mondo come ci viene

presentato ma possiamo fare la

differenza, influenzare con le nostre

azioni, la società. Le occupazioni e le

autogestioni non sono dunque quelle

ricorrenze tradizionali, fatte tanto per

fare, che servono solo a perdere tempo e

saltare scuola, ma sono momenti di

partecipazione, di responsabilizzazione e

formazione per gli studenti che possono,

anche se in maniera non tradizionale,

crescere culturalmente, migliorare se

stessi e, almeno nella loro speranza, il

mondo.

Si ringraziano tutti gli studenti degli altri

licei di Roma per i dati forniti.

N.C

Approfondiamo:l'autogestione del Morgagni in sintesiApprofondiamo:l'autogestione del Morgagni in sintesi

Anche il nostro liceo, dal 23 al 27 Novembre ha avuto la possibilità di prender parte Anche il nostro liceo, dal 23 al 27 Novembre ha avuto la possibilità di prender parte

alla protesta cittadina con un' autogestione che ha riportato più che buoni risultati.alla protesta cittadina con un' autogestione che ha riportato più che buoni risultati.

La settimana è infatti iniziata con un'assemblea in cui i ragazzi hanno ricordato ai (non La settimana è infatti iniziata con un'assemblea in cui i ragazzi hanno ricordato ai (non

tanti) docenti presenti, il loro desiderio e la loro necessità di approfondire tematiche tanti) docenti presenti, il loro desiderio e la loro necessità di approfondire tematiche

d’attualità troppo spesso messe in secondo piano da una parte del corpo docenti a causa d’attualità troppo spesso messe in secondo piano da una parte del corpo docenti a causa

della preoccupazione, non sempre lecita, di dover finire i programmi didattici. della preoccupazione, non sempre lecita, di dover finire i programmi didattici.

I giorni che sono andati dal 24 al 27 novembre sono stati quindi importanti per I giorni che sono andati dal 24 al 27 novembre sono stati quindi importanti per

approfondire determinati argomenti, poco trattati nelle “normali” lezioni scolastiche.approfondire determinati argomenti, poco trattati nelle “normali” lezioni scolastiche.

Sono stati invitati numerosi ospiti: con Camilla Ancona e Rosa Lovene è stato possibile Sono stati invitati numerosi ospiti: con Camilla Ancona e Rosa Lovene è stato possibile

discutere e approfondire la tanta discussa (non nelle classi) legge 107 “La Buona discutere e approfondire la tanta discussa (non nelle classi) legge 107 “La Buona

Scuola”. Il professore universitario Mario Midiri ha parlato delle nuove mafie, di stato eScuola”. Il professore universitario Mario Midiri ha parlato delle nuove mafie, di stato e

globalizzazione. Sulla questione mediorientale e sui fatti di Parigi sono intervenuti globalizzazione. Sulla questione mediorientale e sui fatti di Parigi sono intervenuti

Francesco Pira, che ha un importante ruolo nell’ausilio dei rifugiati siriani, e Vincenzo Francesco Pira, che ha un importante ruolo nell’ausilio dei rifugiati siriani, e Vincenzo

Fabbri, giornalista della nota rivista Limes, che con Fabbri, giornalista della nota rivista Limes, che con un’interessante conferenza un’interessante conferenza

congiunta, hanno potuto spiegarci e farci riflettere sulle cause dei noti attentati congiunta, hanno potuto spiegarci e farci riflettere sulle cause dei noti attentati

terroristici. Si è anche avuto modo di invitare noti personaggi pubblici, come Armando terroristici. Si è anche avuto modo di invitare noti personaggi pubblici, come Armando

Traverso, storico conduttore del programma della nostra infanzia “è Domenica Papà”, Traverso, storico conduttore del programma della nostra infanzia “è Domenica Papà”,

passando per il regista Cosimo Alemà, rilevante sia nell’ambiente musicale che passando per il regista Cosimo Alemà, rilevante sia nell’ambiente musicale che

cinematografico, concludendo con il giovane Cranio Randagio, stella nascente nel cinematografico, concludendo con il giovane Cranio Randagio, stella nascente nel

campo campo della musica rap, che ha avuto modo quest’anno di confrontarsi con il mondo di della musica rap, che ha avuto modo quest’anno di confrontarsi con il mondo di

X Factor. X Factor.

C’è stata oltretutto la possibilità di invitare un dirigente della FAO, che ha parlato C’è stata oltretutto la possibilità di invitare un dirigente della FAO, che ha parlato

dell’importanza politica ed economica dell’acqua nel mondo, e il presidente di Amnestydell’importanza politica ed economica dell’acqua nel mondo, e il presidente di Amnesty

International, che ci ha fatto riflettere su un tema sempre attuale e significativo come International, che ci ha fatto riflettere su un tema sempre attuale e significativo come

quello dei diritti umani. Senza dimenticare il sopravvissuto alla Shoà Nello quello dei diritti umani. Senza dimenticare il sopravvissuto alla Shoà Nello

Dell’Ariccia, che ha potuto raccontarci la sua toccante esperienza, e dell’importante Dell’Ariccia, che ha potuto raccontarci la sua toccante esperienza, e dell’importante

discorso di Vincenzo Barca riguardante la sensibilizzazione sulle droghe, lavorando lui discorso di Vincenzo Barca riguardante la sensibilizzazione sulle droghe, lavorando lui

stesso a contatto con tossicodipendenti. Bisogna per questioni di spazio tralasciare gli stesso a contatto con tossicodipendenti. Bisogna per questioni di spazio tralasciare gli

interventi di molti altri. E' tuttavia evidente che questa settimana di autogestione sia interventi di molti altri. E' tuttavia evidente che questa settimana di autogestione sia

stata la dimostrazione che gli studenti non sono stata la dimostrazione che gli studenti non sono interessati a boicottare la scuola col interessati a boicottare la scuola col

fine di saltare qualche ora di lezione, tutt’altro: vogliono semplicemente renderlafine di saltare qualche ora di lezione, tutt’altro: vogliono semplicemente renderla

migliore.migliore.

R.M R.M

|| mese dicembre 2015 || pagina4||#LeVocidelMorgagni||

Page 5: Le voci del Morgagni n. 1

TecnologiaTecnologia

Tecnologia:

Morgagni, liceo

all'avanguardia?

Noi alunni del Morgagni studiamo

in una scuola dotata di computer,

proiettori, aule informatiche, lim e

molto altro ancora. Ma quali sono

esattamente gli standard tecnologici

che la nostra scuola può vantare? E

soprattutto, potremmo reggere un

eventuale confronto con gli altri licei

italiani e non? Da una recente intervista

con il dott. Paliotto, DSGA del

Morgagni, la redazione ha ottenuto

alcune informazioni sulla nostra

scuola.

Tutte le nuove macchine sono state

acquistate grazie ad un progetto del

2012 gestito dal Paliotto e dalla prof.

Amatiste. Stiamo parlando di: 45

computer con relativi monitor

distribuiti in tutte le classi , sala

professori e uffici vari, e 39

videoproiettori. Il Morgagni è dotato

inoltre di un'infrastruttura di rete, che

in ottica futura, sarà in grado di

sopportare la connessione a internet di

tutti gli alunni, tramite dispositivi

personali. Si arriverebbe così a creare

un wi-fi di classe, e un vero e proprio

network fra i professori e la classe

stessa. Distribuendo

contemporaneamente tablet o pc

portatili a tutti gli studenti.

Da queste informazioni potremmo

tranquillamente affermare che il

Morgagni, per la teconlogia che mette

al servizio dei propri studenti, è un

liceo all'avanguardia, ma passiamo ad

un confronto con altre scuole.

Al Liceo Statale Pietro Metastasio

di Scalea, in Calabria, sono state

potenziate le attrezzature multimediali

per favorire la didattica laboratoriale in

tutte le classi. Il progetto è stato

intitolato "Verso la Scuola 2.0”, e ha

attrezzato i docenti di tablet personali e

la scuola di registri elettronici. Inoltre è

stato previsto l'ampliamento del

laboratorio di Disegno e Storia

dell'Arte per consentire l'uso di

software a essa dedicati.

Il 22 gennaio 2013 le stampanti 3D

sono arrivate sui banchi di scuola del

liceo Malpighi di Bologna. Per ora

questo progetto è un esperimento che

punta però ad aprire la strada anche per

le altre scuole. Venti studenti,

frequentanti dal secondo al quinto anno

del liceo scientifico, potranno

partecipare a un percorso extra-

curriculare, durante il quale gli sarà

insegnato prima a disegnare in 3D, poi

a stampare e personalizzare i propri

oggetti. Per gli studenti di primo,

invece, il percorso è curriculare e sarà

portato avanti dai docenti di

informatica e di disegno

Secondo un sondaggio del 2009

fatto dal Dipartimento dell'Istruzione

degli Stati Uniti, nelle scuole pubbliche

americane il 97% degli insegnanti ha

dei computer collegati ad un registro

elettronico in ogni classe, al 93% di

essi è possibile cedere a internet ogni

giorno, mentre il 7% di essi viene

utilizzato esclusivamente per la visione

di diapositive. Negli USA esistono,

però, tante realtà diverse. Si possono

trovare licei all’avanguardia, come la

Menlo school in California, aventi le

tecnologie più avanzate come

computer, lim e tablet; e scuole, senza

alcun strumento tecnologico, dove

questa ondata di modernizzazione non

è arrivata Per questo motivo il

presidente della commissione federale

negli USA delle comunicazioni, ha

stanziato 1,4 miliardi di dollari per un

programma che permetterà alle scuole

con difficoltà economiche l'acquisto di

nuovi strumenti tecnologi.

S.L.P e I.C

|| mese dicembre 2015|| pagina 5 || #LeVocidelMorgagni ||

Grazie all'operato del dott. Paliotto, DSGA del Grazie all'operato del dott. Paliotto, DSGA del

nostro liceo e della prof. Amatiste, un'ondata di nostro liceo e della prof. Amatiste, un'ondata di

computer, proiettori e monitor ha invaso il computer, proiettori e monitor ha invaso il

nostro liceo. Vediamo in dettaglio di cosa nostro liceo. Vediamo in dettaglio di cosa

stiamo parlando e se questa ondata è arrivata stiamo parlando e se questa ondata è arrivata

anche nelle scuole del resto d'Italia e non. anche nelle scuole del resto d'Italia e non.

Page 6: Le voci del Morgagni n. 1

Intervista alla presideIntervista alla preside

“Gli studenti e i professori, le colonne del liceo.

I docenti dovrebbero aprirsi di più nei vostri confronti”

Buongiorno, preside.

Buongiorno a voi ragazzi, sono molto

felice che inizi questo giornale

scolastico.

A tal proposito, che ruolo deve avere

un giornale all’interno di un liceo?

Deve trattare gli argomenti a cuore

degli studenti del Morgagni; dalla

cronaca, qualcosa di divertente

riguardante prof. e alunni, all’attualità

culturale e politica.

Lei è ormai al Morgagni da due anni,

prima il dirigente scolastico era la

professoressa Termite. Come ha

trovato il liceo al suo arrivo? E’

soddisfatta dell’operato svoltosi in

questi due anni?

Il liceo Morgagni è un bel liceo, che si

fonda su due colonne: una sono gli

studenti, voi ragazzi che siete

splenditi,belli, l’altra sono i docenti, di

cui devo riconoscere la bravura. Ho

però percepito un po’ di tensione

all’interno del corpo docenti; ci sono

dei gruppi e non c’è collaborazione.

Dovrebbero più aprirsi nei vostri

confronti.

Come valuta l’autogestione da poco

conclusa e l’assemblea straordinaria

convocata per i fatti di Parigi?

Molto bene. E’ stata un’occasione per

mettere alla prova voi studenti , che

avete dimostrato una grande capacità

organizzativa. Certo, alcuni ragazzi

non hanno partecipato, ma comunque

l’affluenza è stata elevata. L’assemblea

all’inizio dell’autogestione è stata

molto interessante, sebbene disertata

dalla gran parte dei docenti. Anche nel

momento dei fatti di Parigi avete

partecipato in molti e dimostrato molta

maturità agli occhi dei professori.

Considerando quindi l’alta

partecipazione e il risultato positivo,

non pensa che iniziative di questo

genere dovrebbero essere più

frequenti durante l’anno scolastico?

Io parlo da vecchia docente: ai docenti

non basta mai il tempo che hanno a

disposizione, distendono le spiegazioni

per un lungo periodo e dopo, tutte le

verifiche sono sempre fatte alla fine o

del trimestre o del pentamestre. Già vi

comunico che, come sempre, i mesi di

aprile e maggio saranno terribili per voi

ragazzi. Vi ricordo comunque che voi

avete la vostra assemblea mensile,

quelle 5 ore possono essere veramente

utilizzate per approfondire gli

argomenti.

Da quest’anno è entrata in vigore la

settimana corta. Quali miglioramenti

pensa abbia portato questo

cambiamento alla didattica?

Io sono una fautrice delle settimana

corta. Bisogna ancora lavorarci perché

l’organizzazione scolastica ha subito

dei cambiamenti che potrebbero

sembrare al momento non troppo

proficui: si è allungata la giornata, voi

ragazzi avete 6 ore invece che 5.

Quest’anno è stato di prova, il

prossimo, saremo maggiormente attenti

alla formulazione dell’orario e anche i

docenti cominceranno a capire che non

vi possono subissare di compiti. Un

professore di matematica con 2 ore,

non può fare un’ora matematica e una

fisica, dovrà fare un’ora e mezza di

matematica. I consigli di classe

dovranno diventare luogo di

programmazione, che al momento

manca. Però, a mio avviso, i due giorni

di riposo sono proficui per gli studenti.

Segue a pag 7 »

|| mese dicembre 2015|| pagina 6 || #LeVocidelMorgagni||

Lunga intervista rilasciata dalla preside alla nostra Lunga intervista rilasciata dalla preside alla nostra redazione. Molti i temi trattati: dal ruolo che deve redazione. Molti i temi trattati: dal ruolo che deve avere un giornale all'interno di un liceo, avere un giornale all'interno di un liceo, all'autogestione da poco conclusa, dalla settimana all'autogestione da poco conclusa, dalla settimana corta, al progetto MUSM. Non sono mancate delle corta, al progetto MUSM. Non sono mancate delle frecciatine, soprattutto nei confronti dei docenti.frecciatine, soprattutto nei confronti dei docenti.

Page 7: Le voci del Morgagni n. 1

Intervista alla presideIntervista alla preside

»segue da pag 6

L’anno scorso noi studenti eravamo

contrari alla settimana corta e

abbiamo dovuto subire questa

mutazione. In cambio però c’erano

state fatte delle promesse, dall’utilizzo

maggiore dei laboratori all’uso dei

computer in classe. Cosa vuole dire a

tutti quei professori che non hanno

minimamente rispettato queste

promesse?

E’ anche vero che gli studenti favorevoli

alla settimana corta l’anno scorso hanno

taciuto. Io poi, sistematicamente, vado

nel collegio a dire ai professori che

pressano troppo i ragazzi, dovrebbero

limitarsi di più e organizzarsi. Al

Morgagni del resto si studia, i risultati

poi li vedrete a lungo termite.

Lei sarebbe disposta a rimettere la

settimana corta in discussione al

consiglio di istituto?

E’ troppo presto per trarre giudizi,

aspettiamo almeno la fine dell’anno. Il

Morgagni si sta muovendo nella

direzione che hanno preso tutte le scuole.

Lei è consapevole del fatto che i

professori non leggono le circolari in

classe?

Sono consapevole. Devo però lamentare

il fatto che il sito d’istituto non è

navigato per niente da voi studenti e lì

sono presenti tutte le circolari. Andate a

vedere il sito e pretendete voi, dai

professori, la lettura delle circolari.

I rappresentati degli studenti

vorrebbero far partire il progetto

MUSM, grazie al quale degli artisti

avranno il permesso di abbellire

l’edificio scolastico con dei murales, lei

è favorevole a questo progetto?

E’ un progetto di cui parleremo in

consiglio d’istituto. La street art a me

piace molto, quanto poi sia lecito farla

all’interno dell'edificio bisogna

discuterne, perché io sono dirigente

adesso e i locali sono di proprietà della

provincia. E' una cosa che dovrebbe

essere gestita meglio anche insieme al

municipio.

Non pensa che questi murales possano influire positivamente sull’aumento di

iscrizioni al nostro liceo?

Dipende, se questi artisti del MUSM vorranno fare dei murales sulla parete sotto i

motorini o sulla parete del campetto, non ci saranno problemi. Sulla parte interna, è un

discorso che va oltre la scuola, di competenza della provincia.

In questo numero ci sarà un articolo sulla Buona Scuola. Che idea si è fatta su

questa riforma?

Sono sostanzialmente favorevole alla buona scuola; certo ci sono delle criticità, per

noi dirigenti il lavoro è aumentato ma a me sembra una legge che investe sulla scuola.

Anche questa deve essere un po’ vissuta. Arrivederci ragazzi e in bocca al lupo per il

giornale.

F.C

CONCORSO: RAPPRESENTA IL MORGAGNI IN UNA FOTO O IN UN DISEGNO, E INVIALO ALLAE-MAIL, [email protected]. LA MIGLIOR IMMAGINE O IL MIGLIOR DISEGNO, SARA' MESSO IN PRIMA PAGINA NELPROSSIMO NUMERO!

|| mese dicembre 2015 || pagina 7 || #LeVocidelMorgagni||

Page 8: Le voci del Morgagni n. 1

Confronto...proConfronto...pro

Buona scuola: grande fregatura o riforma rivoluzionaria?

Parliamo ora di un argomento che

ha generato molte controversie nel

mondo della scuola e non solo: la

Riforma della Buona Scuola.

Due sono i punti che hanno causato

maggiori discussioni: l'aumento dei

poteri del preside e la presunta

trasformazione della scuola in

un'azienda.

Specialmente riguardo al secondo

punto, molti sindacalisti e lavoratori si

sono lamentati del fatto che la scuola

abbia perso la sua funzione educativa

per esser totalmente piegata verso il

mondo del lavoro, per fare un esempio:

gli alunni di ogni liceo, dovranno

partecipare a 200 ore, 400 nel caso di

istituti tecnici-professionali, di stage in

aziende e istituzioni, anche in periodi

extra- scolastici, per un finanziamento

statale di 100 milioni, facendo così

entrare la logica del mercato nella

scuola, per trasformarla in una

“fabbrica di lavoratori”.E allora ci si

potrebbe chiedere: ma la funzione

principale della scuola non dovrebbe

essere appunto quella di preparare noi

studenti al mondo del lavoro, anziché

solo “educarci” e produrre precari e

disoccupati come tutti (persino

l'Unione Europea) ci rimproverano? A

me sembra il controsenso maggiore di

questa riforma il fatto che tutti, ma

proprio tutti, prima si lamentino del

fatto che la scuola italiana produca solo

precari, e poi quando si fa una legge

che può porre un rimedio efficace al

problema, si dà la colpa del precariato

alla legge suddetta. Tutte queste ore di

stage ci permetterebbero sia di trovare

un lavoro con più facilità una volta

fuori dalle superiori, che farci capire il

lavoro ai noi più congeniale, per

evitare di arrivare fino ad oltre

l'università senza saper fare niente.

Perché gli studenti italiani prodotti dal

sistema scolastico precedente alla

Buona Scuola sono invidiati da tutto il

mondo, per la loro formazione

culturale...eppure, quanto alle loro

effettive capacità lavorative, non sono

un granché, (infatti, l'Italia conta un

13% di disoccupati, contro il 5% degli

Stati Uniti, il cui sistema scolastico

inserisce gli studenti nei settori

lavorativi immediatamente dopo le

superiori).

Ora parliamo della questione del

“preside-sceriffo”. Siccome è un punto

di grande controversia (come tutta la

riforma del resto), ho deciso di

leggermi meglio la riforma per capirne

di più, e questo è ciò che ho potuto

discernerne: il preside convocherà di

persona i neo-assunti (scelti in base ai

risultati dei concorsi) come si fa di

solito per qualunque altro lavoro (con

l'ufficio di collocamento come tramite);

potrà tagliare le classi sovraffollate

smistando gli alunni in altre classi;

potrà assegnare supplenze di una

durata massima di 10 giorni; si

occuperà dei licenziamenti; dovrà

promuovere la didattica (che sarà a

organizzazione triennale); dovrà

valutare gli insegnanti (consigliato da

un organo di tre insegnanti, due

genitori e un ispettore esterno); e verrà

sottoposto a esame statale ogni tre

anni. Effettivamente, il preside viene

quasi trasformato in un direttore

d'azienda, ed effettivamente, la logica

di mercato entra nella scuola.

Ma è davvero così terribile, la cosa?

Come ho già detto, la maggior parte di

noi dovrà entrare nel mondo del lavoro,

e dovrà imparare le regole stesse del

mercato. Non è forse meglio che vi

entriamo in contatto fin da subito?

L.L.B

|| mese dicembre 2015|| pagina 8 || #LeVocidelMorgagni ||

La nuova riforma del sistema scolastico voluta La nuova riforma del sistema scolastico voluta

da Renzi è stata la legge che, se possibile, ha da Renzi è stata la legge che, se possibile, ha

generato più controversie nella storia italiana. generato più controversie nella storia italiana.

Ma cosa c'è di vero? Io, curioso per natura, Ma cosa c'è di vero? Io, curioso per natura,

sono andato a indagare...sono andato a indagare...

Page 9: Le voci del Morgagni n. 1

Confronto...controConfronto...contro

Buona scuola:un decreto leggeche raggira,una riforma all'italiana

Siamo tutti a conoscenza della

nuova riforma del sistema scolastico

che è stata passata sotto il nome di

“Buona scuola”.

Indubbiamente andava estirpato dal

sistema scolastico italiano il cancro del

precariato in una maniera o nell'altra,

ma come è nostra abitudine anche

questa volta è stata solo “messa una

toppa”.

Lo stato ha infatti deciso, costretto

dall’Unione Europea, di assumere a

tempo indeterminato quell'esercito di

precari che caratterizzava il panorama

didattico ante riforma, oltrepassando

sia il sistema delle graduatorie

(privando quindi tutti i professori nelle

posizioni più alte della graduatoria dei

loro diritti), che inserendo una parte dei

neoassunti

“nell’organico

dell’autonomia”. Ancora

non è chiaro quali

mansioni andranno a

svolgere questi ultimi.

Dovrebbero essere innanzitutto legati a

una rete di scuole e usati

prevalentemente per sostituire i docenti

titolari di qualsiasi materia e grado

(medie-liceo), in caso di loro assenza

dal lavoro per un periodo massimo di

10 giorni.

Il problema è che i precari assunti in

questo modo, sono già

interni alla scuola,

lavorando ogni anno da

settembre a giugno. E non

c’era bisogno di questa

riforma per garantire un

posto stabile a tutti quei

lavoratori che avevano già maturato il

diritto al contratto a tempo

indeterminato.

Soffermiamoci ora, per un attimo su

questa figura del Preside-manager. Con

questa riforma si cerca in maniera

esplicita di trasformare la scuola in

un'azienda dove il preside diventa il

datore di lavoro in

grado di assumere

chi vuole, di

rinnovare o meno i

contratti triennali

dei professori e di

premiare il “merito” (quindi i più

capaci o i più servili?).

Con questo sistema, chi impedirà ai

presidi di scuole più rinomate e con un

budget maggiore (in base agli iscritti)

di assumere i migliori docenti sul

mercato, lasciando così sguarniti gli

altri istituti? Si accentuerà dunque il

divario tra scuole di serie A e di serie

B. Tra centro e

periferia.

In altri punti

la riforma parte

da buone idee

ma finisce

sempre o con il privare i docenti di

quelle conquiste per cui hanno lottato

giustamente per lungo tempo o con il

non specificare dove si andranno a

prendere i fondi per le innovazioni.

Dopotutto è una riforma a ribasso, una

riforma che tende a finanziare le scuole

paritarie e a “aziendalizzare” quelle

pubbliche, una riforma che assume ma

dall'altra mano leva garanzie, una

riforma che raggira … Dopotutto una

riforma all'Italiana!

E.P e G.E

|| mese dicembre 2015 || pagina 9|| #LeVocidelMorgagni ||

Milioni di persone scese in piazza a Milioni di persone scese in piazza a

protestare,occupazioni e scioperi, non sono bastati protestare,occupazioni e scioperi, non sono bastati

a fermare la Buona Scuola. Esiste una legge di a fermare la Buona Scuola. Esiste una legge di

iniziativa popolare, che però non è stata iniziativa popolare, che però non è stata

minimamente presa in considerazione dal governo. minimamente presa in considerazione dal governo.

Consapevoli di questo, andiamo a capire meglio i Consapevoli di questo, andiamo a capire meglio i

cambiamenti apportati dalla legge 107cambiamenti apportati dalla legge 107

Precariato: il cancro delPrecariato: il cancro del

sistema scolastico italianosistema scolastico italiano

La scuola diventa aziendaLa scuola diventa azienda

mentre il preside, unmentre il preside, un

datore di lavorodatore di lavoro

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ScuolaScuola

Studenti mentre imbiancano la nostra aula

Aula autogestita, istruzioni per l'uso

Da quest'anno anche noi studenti del Morgagni abbiamo uno spazio tutto nostro, sfruttiamolo!

L’aula autogestita è un'aula presente

all’interno dell’edificio scolastico,

gestita in maniera autonoma dagli

studenti, utilizzabile fuori dall'orario

delle lezioni o nelle ore di buca. Qui gli

studenti di una scuola possono riunirsi

per guardare film, tenere corsi

pomeridiani o semplicemente riposarsi.

In particolare, nel nostro liceo l’aula si

trova al piano terra accanto al

laboratorio di musica e viene usata per

alcune attività quali il cineforum e il

giornale studentesco. La nostra aula

autogestita è in fase di allestimento, ma

abbiamo molti progetti in servo per

cercare di sfruttare al meglio lo spazio

che abbiamo a disposizione. Per il

momento è provvista di computer,

proiettore e di un discreto numero di

sedie con banchi. E’ stata recentemente

imbiancata e si provvederà a dipingere

murales per abbellirla. Purtroppo molte

scuole non hanno a disposizione

un’aula da dare agli studenti o se la

possiedono non la cedono facilmente

perché c’è il pericolo che possa

diventare un luogo sospetto, utilizzato

dai ragazzi per perdere soltanto il loro

tempo. Ma l’aula autogestita può

diventare anche lo spazio dove tenere

normalmente le assemblee o un centro

di ispirazione per tutti gli alunni di una

scuola. Certo, questo dipende molto

dalla maturità degli studenti. Un’ altro

esempio di aula autogestita lo troviamo

al Montale che dopo l’occupazione ha

messo appunto un auletta autogestita.

Ma tornando a noi, il professor Fantera

ci ha raccontato, in una recente

intervista, che in passato, nel

Morgagni, l’aula era diventata un posto

losco e poco raccomandabile, quindi in

seguito chiusa.

Ecco qua, invece, la

storia della nostra aula nel

dettaglio: L’idea dell’alula

risale agli anni ’70

quando tra gli studenti

nasce l’esigenza di avere

un proprio spazio in cui esprimere e

sviluppare le proprie idee. L'aula così

assunse anche un aspetto politico,

diventando il simbolo delle conquiste

studentesche. Agli inizi degli anni ’90

il clima politico cominciò ad

affievolirsi, l’aula nel nostro liceo, si

trovava ancora tra il laboratorio di

musica e LAE 1, e gli alunni di allora

ottennero il permesso di organizzarci

delle attività gestite dagli studenti fuori

l’orario scolastico. Fu così che l’aula

venne chiusa perché diventata un luogo

di posteggio per chi nelle ore di buca si

nascondeva o perchè, nel pomeriggio

veniva usata per fare cose poco

raccomandabili con gli amici.

Quest’anno è stata riaperta nel LAE 1

per la necessità degli studenti di

ritrovarsi. L’intervista con il professor

Fantera si è conclusa con il prof. che ci

ha chiesto se fosse così utile un’aula

dove noi studenti possiamo andare per

venti minuti durante la mattina, o

restare per poco

tempo nel

pomeriggio data la

rigidità dell’orario

scolastico delle

scuole italiane, e l’elevato numero di

compiti a casa, (altri paesi ad esempio

hanno un orario scolastico con due ore

di lezione e una di riposo, poi una di

lezione ect.). Noi cercheremo di stupire

il professore con i vari progetti che

proveremo a organizzare nell’aula

autogestita. Ora però, non resta altro

che mantenerla in vita e cercare di

allestirla! I ragazzi del 1C

|| mese dicembre 2015|| pagina 10 || #LeVocidelMorgagni ||

Aula autogestita, simbolo Aula autogestita, simbolo

delle conquiste studenteschedelle conquiste studentesche

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CinemaCinema

Il Fondamentalista Riluttante e Fury, i film scelti questo mese dal nostro cinemaniaco

Il mese di Novembre è stato caratterizzato, da tematiche

forti e violente come quella della lotta al terrorismo e al

Fondamentalismo islamico, in seguito agli attentati di Parigi. Il

film è ambientato in Pakistan nel 2010, Le manifestazioni che

vedono coinvolti studenti fondamentalisti islamici sono in

aumento. Uno dei leader delle ribellioni è il giovane professore

Changez Khan . Il sequestro di un suo collega americano fa

precipitare la situazione. È proprio in questo momento delicato

che Khan accetta di farsi intervistare dal giornalista americano

Bobby Lincoln al quale decide di raccontare la propria storia, di

un giovane professionista nel campo della finanza, stimato da

numerosi colleghi per le sue incredibili capacità . Nell'ambiente

della borsa newyorchese Changez sembra aver anche trovato

l'amore con Erica, una fotografa alle prime armi . Tutto va bene

per lui quindi fino a quando l'11 settembre 2001 cambiano di

colpo le prospettive. La sua vita comincerà a modificarsi

indelebilmente : è diventato improvvisamente l'islamico da

amare od odiare, non più una persona. Un ottimo film per intuire

le ragione dell’odio che ha causato gli attentati Parigini, e su

quanto il pregiudizio può essere dannoso per la nostra società.

VOTO 3,5/5

La guerra, dopo anni di apparente pace, è tornata ad aleggiare

nel nostro continente. Fury, racconta l’ultima ( e la più

disastrosa) guerra affrontata dall’Occidente. Nell'aprile del

1945, mentre gli Alleati sferrano l'attacco decisivo nel Vecchio

Continente , un agguerrito sergente, Wardaddy, comanda un

carro armato Sherman e il suo equipaggio di cinque uomini in

una missione mortale contro l’esercito Nazista. Fury è un war

movie, allo stesso tempo di grande qualità e di grandi

contraddizioni, eternamente sospeso tra sincero orrore e

celebrazione dell'eroismo. Molto vicino come stile a Quentin

Tarantino senza però quell'ironia che caratterizzava le scene di

non guerra in Bastardi senza Gloria.

Brad Pitt e il regista David Ayer, quindi, ci regalano un film

emozionante in cui la violenza della guerra è l’assoluta

protagonista. Una guerra dura ed omicida che però, non può

cancellare l’amore, le azioni eroiche , il coraggio e le virtù di cui

gli uomini, nonostante tutto, sono ancora in grado di mostrare.

Magistrale anche l'interpretazione di Lgan Lerman, Norman

'Macchina' Ellison nel film, già famoso per esser stato il

protagonista di Percy Jackson e gli dei dell'olimpo, e Colpa delle

stelle.

VOTO 4/5

|| mese dicembre 2015|| pagina 11 || #LeVocidelMorgagni ||

Sin dalla sua creazione, il cinema è stato considerato “la settima arte”, Sin dalla sua creazione, il cinema è stato considerato “la settima arte”,

un'arte nuova che ha coinvolto immediatamente ogni individuo della un'arte nuova che ha coinvolto immediatamente ogni individuo della

nostra società. Noi del Giornale Studentesco, abbiamo pensato di nostra società. Noi del Giornale Studentesco, abbiamo pensato di

proporvi alcuni film per affrontare in maniera diversa argomenti delicati proporvi alcuni film per affrontare in maniera diversa argomenti delicati

e interessanti della nostra societàe interessanti della nostra società..

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Hanno partecipato alla creazione di questo giornale: Giorgio Ercoli, Nathan

Clay, Enrico Prosperi, Renato Midiri, Francesca Canale, Lorenzo La Bella,

Marcofabio Segoni, Susanna La Porta, Ivana Chiesa, i ragazzi del 1C.

Un ringraziamento particolare ad Adolfo Gaudioso, compagno d'avventura.

Ringraziamo anche la D.S prof. Zona, il DGSA dott. Paliotto e il prof.

Fantera per il tempo che ci hanno messo a dispozione.

Visitate la nostra pagina facebook: www.facebook.com/LeVocidelMorgagni.

Le Voci del Morgagni può anche essere sfogliato on line all'indirizzo.

https://issuu.com/adolfogaudioso/docs/voci .

|| mese dicembre 2015|| pagina 12 || #LeVocidelMorgagni||

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