leggere, comprendere, studiare · •se si assegna un compito di comprensione in classe: –dare...

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI P AVIA LABORATORIO DI PSICOLOGIA DELL APPRENDIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SISTEMA NERVOSO E DEL COMPORTAMENTO Domodossola, Maggio 2014 Marzia Bizzaro Lorenzo Caligaris Leggere, comprendere, studiare bizzaro - caligaris

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA LABORATORIO DI PSICOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SISTEMA NERVOSO E DEL COMPORTAMENTO

Domodossola, Maggio 2014

Marzia Bizzaro – Lorenzo Caligaris

Leggere, comprendere, studiare

bizzaro - caligaris

Leggere (reading litteracy): comprendere e utilizzare testi scritti, riflettere su di essi e impegnarsi nella loro lettura al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di essere parte attiva della società (PISA, 2012)

20% degli studenti con gravi difficoltà nell’uso di abilità di lettura che riesce a portare a termine in modo corretto solo compiti elementari (PISA, 2003)

bizzaro - caligaris

bizzaro - caligaris

Lettura

Processi automatici

attivazione preattentiva

Comprensione

Processi centrali

attenzione volontaria

Lettura a voce alta Lettura silenziosa

Funzioni e pratiche della lettura

bizzaro - caligaris

Sistema fonologico

analisi della parola

opera su unità discrete

(fonemi)

richiede risorse attentive

ha una processazione

“lenta”

Sistema visivo

parola globale

opera in modo automatico

(parola)

non richiede attenzione

ha una processazione

“veloce”

DECODIFICA RICONOSCIMENTO

Logan (1988; 1997) Sistemi di Lettura

VIA : • FONOLOGICA • INDIRETTA

• SUBLESSICALE

VIA : • VISIVA • DIRETTA • LESSICALE

• La lettura silenziosa consente di comprendere più rapidamente i testi, favorendo al tempo stesso una disposizione quasi sistematica dell’ordine delle parole (soggetto – verbo – oggetto) e la diffusione dei sistemi di interpunzione.

• La pratica di leggere silenziosamente divenne comune quando, tra il XIII e il XIV secolo, nelle biblioteche scolastiche e universitarie si affermò la regola del silentium, applicata anche oggi.

Fonte: Geymonat, 2008 bizzaro - caligaris

Lettura e comprensione del testo

Lettura e comprensione del testo

Un punto oggi sempre più riconosciuto è che sia opportuno

diversificare nel modo più netto l’abilità di comprensione da

quella di decodifica.

Far leggere il soggetto a voce alta

e quindi interrogarlo sulla sua comprensione

costituisce quindi una prassi molto pericolosa.

Fonte: Cornoldi, Colpo, 1995

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Lettura e comprensione del testo

La valutazione della comprensione viene differenziata in

maniera radicale, eliminando le coercizioni:

della rapidità,

della lettura a voce alta,

della memoria,

delle abilità di produzione linguistica

Il soggetto può leggere al ritmo preferito, silenziosamente,

tornare quando vuole a riconsiderare il testo.

bizzaro - caligaris

Fonte: Cornoldi, Colpo, 1995

Lettura e comprensione del testo

Per comprendere e studiare occorre leggere mentalmente

• La lettura silenziosa consente l’attivazione di strategie utili a comprendere ciò che si legge

• La lettura a mente non è lineare, è irregolare e discontinua, è “frastagliata”: segue ricorsività, oscillazioni e mutamenti di rapidità necessari per controllare i significati del testo

bizzaro - caligaris

Per comprendere e studiare occorre leggere mentalmente

• Non è importante leggere bene o male, è importante comprendere

• Una lettura particolarmente lenta (o scorretta) può compromettere la comprensione del testo

Lettura e comprensione del testo

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La comprensione del testo

Nella comunicazione scritta (e orale) i testi che si producono hanno dei “nomi” che si riferiscono a diverse tipologie. Conoscere le tipologie testuali aiuta a orientarsi su come operare in modo più consapevole ed efficace in relazione al proprio scopo.

Werlich (1976) ha proposto una classificazione dei testi in base alla finalità:

− narrativi

− descrittivi

− informativi/espositivi

− argomentativi

− regolativi C. Lavinio, Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia,1990

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La comprensione del testo

Vincoli interpretativi

Il parametro fondamentale che guida l’emittente del testo è la volontà di regolare in modo più o meno esplicito l’attività interpretativa del destinatario (vincoli interpretativi)

F. Sabatini, La comunicazione e gli usi della lingua, Loescher, Torino, 1990

La comprensione del testo

TESTI POCO VINCOLANTI

Non c’è una rigida volontà interpretativa da parte dell’emittente. Al destinatario, che non è strettamente identificabile, viene lasciata ampia libertà.

Testi letterari: letteratura in prosa e poesia; motti e proverbi; particolari testi pubblicitari.

F. Sabatini, La comunicazione e gli usi della lingua, Loescher, Torino, 1990

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Storie e racconti

La comprensione del testo

TESTI MEDIAMENTE VINCOLANTI

Il vincolo interpretativo è temperato dal fatto di far giungere gradualmente il destinatario al proprio scopo e dalla consapevolezza di presentare tesi controvertibili.

Testi espositivo-argomentativi: trattati, manuali di studio, enciclopedie, saggi critici ecc.

Testi informativi: opere divulgative e di informazione corrente; testi giornalistici; corrispondenza familiare.

F. Sabatini, La comunicazione e gli usi della lingua, Loescher, Torino, 1990

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Storia, Geografia, Scienze

La comprensione del testo

TESTI MOLTO VINCOLANTI

Il vincolo interpretativo è massimo. Libertà di interpretazione esplicitamente regolata, se non ristretta.

Testi normativi: leggi, decreti, regolamenti.

Testi scientifici: descrizioni e definizioni scientifiche formalizzate.

Testi tecnico-operativi: istruzioni per l’uso (di apparecchi, strumenti) o per eseguire operazioni (movimenti, giochi).

F. Sabatini, La comunicazione e gli usi della lingua, Loescher, Torino, 1990

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Problemi

La lettura come un compito di problem solving in cui il lettore si avvale degli indizi provenienti dal testo e delle sue conoscenze per avanzare delle ipotesi sul contenuto di ciò che legge; tali ipotesi potranno, in seguito, essere o meno confermate dalla lettura del testo che segue. (De Beni e Pazzaglia, 1995)

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MANTENIMENTO, INIBIZIONE E TRASFORMAZIONE

COMPRENSIONE

attiva la memoria di lavoro che opera una continua

integrazione delle nuove informazioni con quelle previamente codificate che sono state mantenute attive in memoria

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Comprendere

strategia

TRADUZIONE DIRETTA

Short cut approach

(prima calcolo e poi ragiono)

MODELLO MENTALE

Meaningful approach

(comprensione qualitativa)

-> NON ATTIVA LA MEMORIA DI LAVORO

-> NON CREA RAPPRESENTAZIONE MENTALE bizzaro - caligaris

Processo di comprensione

Comprensione semantica: integrazione

Struttura profonda

Risoluzione concettuale

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Processo di comprensione

Ricerca della parole chiave o magiche

Struttura superficiale

Risoluzione per tentativi ed errori

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Prove MT di Comprensione

• Scuola primaria:

– Prove di approfondimento

due per classe, dalla seconda alla quinta

seconda e terza: testi narrativi

quarta e quinta: un testo narrativo, un testo informativo

• Scuola media:

– Prove iniziali

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Prove MT di Comprensione

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Le domande di queste prove MT sono siglate in modo da

rinviare a un modello teorico di riferimento.

La codifica delle risposte esatte e di quelle errate consente di

costruire un “profilo di comprensione”.

Dalla classe IV primaria, il profilo di comprensione è costituito da

un “brano narrativo” e un “brano informativo”.

Prove MT di Comprensione

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La stesura di un profilo di comprensione consente di:

• Valutare il grado di accesso ai significati in tipologie testuali differenti

• Evidenziare punti forti e punti critici della comprensione, ad esempio: – Capacità di seguire la struttura sintattica

– Capacità di fare inferenze lessicali e semantiche

– Capacità di individuare le informazioni più importanti

La comprensione del testo

Dall’incontro tra le caratteristiche del testo e le caratteristiche del lettore

ha origine la comprensione, che potrebbe essere definita come la

costruzione della rappresentazione mentale del testo, frutto dell’integrazione delle nuove informazioni,

desunte dal testo, all’interno della struttura conoscitiva preesistente nel lettore.

Ciò significa che soggetti diversi

possono avere rappresentazioni mentali diverse dello stesso brano.

Fonte: Jhonson-Laird, 1983 - De Beni, Cornoldi, Carretti, Meneghetti, 2004

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Il ruolo delle conoscenze di base (schema)

• La nozione di schema indica il carattere organizzato con cui l’individuo mantiene le conoscenze in memoria

• Lo schema:

– è un riferimento utile per discriminare il grado di importanza delle informazioni

– fornisce una struttura coerente per organizzare informazioni nuove

– ha una funzione predittiva e consente di tratte inferenze dal testo

Fonte: Cisotto, 2006

La comprensione del testo

La comprensione del testo

La rappresentazione del significato nel caso di frasi appartenenti

a un testo è solo parzialmente e raramente verbatim.

E’ l’interazione immediata tra la rappresentazione del singolo

significato e la rappresentazione complessiva del testo letto fino a

quel momento che spiega il motivo per cui la veste linguistica

specifica con cui quel significato è arrivato al lettore tende a essere

abbandonato:

decisiva e irrevocabile è la perdita della veste linguistica

Fonte: Lumbelli, 2009

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La comprensione del testo

Inconsapevole è l’estrazione del significato dalla veste linguistica e

altrettanto inconsapevole è la sua interazione con la

rappresentazione del testo precedente

Così come decisiva e irrevocabile è la perdita della veste linguistica,

irreversibile è il cambiamento del significato che deriva

dall’integrazione del nuovo significato nella rappresentazione

complessiva del testo già letto

Fonte: Lumbelli, 2009

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La comprensione del testo

I processi di comprensione avvengono normalmente “in parallelo” e

arrivano alla coscienza solo “quando nella percezione o nella

comprensione si ha un impasse”, ma in questi casi i processi di

comprensione non sono più tali bensì “diventano processi di

problem-solving in quanto processi di riparazione o restaurazione”

(Kintsh, 1998)

Fonte: Lumbelli, 2009

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Proporre compiti di comprensione del testo

• Analizzare accuratamente il testo prima di proporlo

– Tipologia testuale

– Complessità lessicale e sintattica

– Layout

– Indici contestuali

– Corredo iconografico

– … … …

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Proporre compiti di comprensione del testo

• Se il testo viene letto in classe:

– Sollecitare l’esplicitazione delle conoscenze pregresse e collegarle al testo

– a seconda della tipologia testuale, scegliere modalità interattive e coinvolgenti, utilizzare esempi, domande, immagini, ecc.

– se il testo è poco vincolante, accogliere le diverse interpretazioni, discuterne e confrontarle

– se il testo è molto vincolante, incoraggiare ad argomentare le proprie interpretazioni

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Proporre compiti di comprensione del testo

• Se si assegna un compito di comprensione in classe:

– dare una consegna scritta molto chiara e leggerla a voce alta per tutta la classe

– orientare l’attenzione su eventuali domande presenti nel testo suggerendo di leggerle prima di affrontare il testo

– orientare l’attenzione all’esplorazione (ricognizione testuale) prima di procedere alla lettura

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Proporre compiti di comprensione del testo

• Le domande:

– Le domande prima della lettura: • creano aspettative,

• focalizzano l’attenzione sull’argomento,

• stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo

– Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento

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La tecnologia del testo può essere definita come

l’applicazione di un approccio scientifico al “disegno del testo”,

ossia l’insieme delle forme e dei segnali con cui il discorso scritto

viene presentato in funzione della comprensione e del ricordo.

Fonte: Cisotto, 2006

Tecnologie testuali

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Si tratta di quel complesso di congegni testuali e di segnalazioni

(semantiche e tipografiche) che fungono da suggerimenti per il

lettore e hanno lo scopo di richiamare la sua attenzione sulle

informazioni importanti o sull’organizzazione concettuale delle

parti del testo

Tecnologie testuali

Fonte: Cisotto, 2006 bizzaro - caligaris

Tecnologie testuali

• Le prime tecniche per evidenziare specifici argomenti hanno riguardato la suddivisione del testo in capitoli e paragrafi e la disposizione su righe distinte dei versi.

• Un’altra modalità che poteva facilitare la lettura consisteva nelle miniature collocate nelle parti del testo che si intendeva evidenziare.

Fonte: Geymonat, 2008

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Tecnologie testuali

I bambini con poche esperienze di alfabetizzazione prescolare

ricorrono di meno alle informazioni contestuali, come le

immagini, per costruire il significato del testo.

I bambini precocemente alfabetizzati utilizzano in misura

maggiore elementi o indizi linguistici, come la somiglianza fra le

parole, l’uso del titolo, ecc.

Fonte: Valenti, Ciccia, Baldi, 2013

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• Segnalazioni semantiche:

– titoli

– sottotitoli

– sintesi, sommari

• Segnalazioni tipografiche:

– sottolineature

– corsivi, grassetti

– box

L’assenza di segnalazioni incentiva una modalità di

elaborazione di tipo elencativo

Tecnologie testuali

Fonte: Cisotto, 2006

La presenza di segnalazioni ha effetti positivi sul ricordo e sull’organizzazione delle informazioni

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Strategie di studio

• Ricordare

– Ripetere un testo in modo più o meno fedele. Richiede un impegno cognitivo rivolto alla memorizzazione

• Comprendere

– Rielaborare cognitivamente per costruire il significato del testo. Richiede la produzione di rappresentazioni coerenti e inferenze a vari livelli

• Apprendere

– Implica sia ricordo sia comprensione. Richiede la capacità di utilizzare le informazioni del testo per l’acquisizione di nuove conoscenze

Fonte: Cisotto, 2006 bizzaro - caligaris

• Ricordare – Livello superficiale

• Comprendere – Livello profondo

• Apprendere – Componenti strategiche e metacognitive

Nell’attività di studio, l’apprendimento consiste nell’acquisire

strategie di accesso, controllo e organizzazione

dei significati e delle informazioni

Strategie di studio

Fonte: Cisotto, 2006 bizzaro - caligaris

Il primo strumento compensativo per un alunno

con dislessia:

un efficiente metodo di studio

Fonte: Cornoldi et Al., 2010

Strategie di studio

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Strategie di studio

Cosa bisogna studiare?

• Qual è l’argomento? (leggere il titolo)

• In quali e quanti parti è suddiviso? (leggere i titoli dei paragrafi)

• Cosa sai di questo argomento? (attivazione di schemi)

• Ci sono domande? (leggerle)

(Questi elementi concorrono a definire una mappa cognitiva dell’argomento)

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Strategie di studio

Ricognizione degli elementi contestuali:

• Lettura (anche a voce alta) degli indicatori contestuali e

discussione/riflessione sui significati di cui sono portatori

• “Leggere” le immagini, le cartine, i grafici, le tabelle

• Il lavoro preliminare di ricognizione ha lo scopo di orientare in senso gerarchico le conoscenze. Ciò consente di costruire uno sfondo, una base in grado di supportare e integrare i significati del testo.

(Questi elementi concorrono a definire una mappa cognitiva dell’argomento)

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Strategie di studio

L’attività di studio (testo: codice scritto)

• Leggere la prima domanda

• Leggere il primo paragrafo, individuare la risposta, sottolinearla

• Ci sono altre cose che ci sembrano importanti? (sottolinearle)

• Procedere con la seconda domanda e il secondo paragrafo

• Integrare con eventuali rimandi a box, carte tematiche, grafici, tabelle, ecc.

(Questi elementi concorrono a definire una mappa concettuale dell’argomento)

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Strategie di studio

L’attività di studio (immagini: canale visivo)

• Osservare un grafico: – Che cosa rappresenta?

– Che cosa indicano i numeri?

– Porre domande sul contenuto del grafico

• Osservare una carta tematica: – Che cosa rappresenta?

– Che cosa indicano i colori (i simboli)?

– Porre domande sul contenuto della carta

(Questi elementi concorrono a definire una mappa concettuale dell’argomento)

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Strategie di studio

L’attività di studio (organizzare le conoscenze)

• Domande relative ai singoli paragrafi

• Preparare una semplice scaletta degli argomenti

• Preparare una rappresentazione grafica degli argomenti

• Preparare una “lezione” sull’argomento studiato

(Questi elementi concorrono a definire una mappa concettuale dell’argomento)

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Strategie di studio

• Ripetere a voce alta, anche più volte.

• Preparare una “presentazione” dell’argomento studiato per fare

una “lezione” ai compagni

• Esercitarsi a parafrasare le informazioni che non si ricordano

(parafrasare: dire con parole proprie). Non ricorrere subito al

testo, ma aspettare dopo la rielaborazione personale.

• La rielaborazione ad alta voce organizza il pensiero verbale,

potenzia la padronanza degli argomenti, costituisce un’utile

simulazione della situazione scolastica e aiuta a ridurre e

controllare l’ansia della verifica.

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Strategie di studio

Il linguaggio è una potente chiave di costruzione dei significati.

Raccontare quello che è stato fatto, raccontarlo a un’altra

persona sviluppa la capacità di riflessione, la padronanza della

conoscenza e favorisce il funzionamento del pensiero

metacognitivo.

Fonte: R. Imperiale, 2011

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• Mappe soggettive e mappe oggettive

Le mappe cognitive riguardano la rappresentazione di

conoscenze soggettive e sono strumenti principalmente

diagnostici e metacognitivi con i quali l’autore rappresenta una

rete concettuale.

Le mappe concettuali formalizzano conoscenze assimilate e

ristrutturate dal soggetto e costituiscono uno strumento di

apprendimento e di comunicazione di un sapere acquisito e

consolidato.

Fonte: Gineprini, Guastavigna; 2004

Strategie di studio

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• Mappa cognitiva

Una mappa cognitiva è la rappresentazione grafica delle

conoscenze possedute da ciascun individuo (…). Ha lo scopo di

individuare la matrice conoscitiva di un soggetto e di esplicitare

le pre-conoscenze, i modelli di spiegazione e di ragionamento di

un individuo nei confronti di un nuovo argomento.

Fonte: Gineprini, Guastavigna; 2004

Strategie di studio

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• Mappa concettuale

Una mappa concettuale è la rappresentazione grafica di concetti

espressi in forma sintetica (parole-concetto) all’interno di una

forma geometrica (nodo) e collegati tra loro da linee o frecce che

esplicitano la relazione attraverso parole-legamento

Fonte: Gineprini, Guastavigna; 2004

Strategie di studio

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La lettura per studiare deve essere

una ricerca predefinita di informazioni,

e non una esplorazione senza meta

alla fine della quale cercare, con successive letture,

di individuare cosa è importante e cosa non lo è

(Cornoldi et Al., 2010)

Strategie di studio

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Bibliografia

De Beni, Cornoldi, Caponi, Gasparetto

Nuova guida alla comprensione del testo

Ed. Erickson (4 volumi)

Cornoldi, De Beni, Gruppo MT

Imparare a studiare – 2

Ed. Erickson

Cisotto

Didattica del testo

Ed. Carocci

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Bibliografia

Grossi, Serra

La comprensione della lettura

Ed. Armando

Lumbelli

La comprensione come problema

Ed. Laterza

Loretelli

L’invenzione del romanzo

Ed. Laterza

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