lettura strutturale della fotografia il segno abbiamo detto che il «segno-cosa» «significa» il...

Lettura strutturale della Lettura strutturale della fotografiafotografia

IL SEGNOIL SEGNO

Abbiamo detto che il «segno-cosa» «significa»

il «contenuto mentale» che vi è stato

imex

presso

Analizziamo ora la seguente fotografia, in quanto segno-cosa, e cerchiamo di coglierne il significato

presso


IL SEGNOIL SEGNO

I TRE LIVELLI DEL SIGNIFICATO

Un primo significato è dato dall’”ape stessa che stava succhiando il fiore su cui era posata” quando è stata scattata la foto. L’ape e il fiore, fissati nella foto, hanno quindi un significato in se stessi, indipendentemente dal fatto che siano stati fotografati.

IL SIGNIFICATO DELLA COSA IN SÉ


IL SEGNOIL SEGNO



La foto assume il significato dell’azione di quell’ape e questo significato della cosa resta, nella foto, anche se quell’ape non succhia più o addirittura è morta.

IL SIGNIFICATO DELLA COSA RAPPRESENTATAin quanto cosa


IL SEGNOIL SEGNO



Per il fatto di essere stata rappresentata così da vicino, l’ape si può vedere meglio e manifesta l’idea che l’autore aveva nel riprenderla. Ma perché?

IL SIGNIFICATO DELLA COSA RAPPRESENTATAin quanto rappresentata


IL SEGNOIL SEGNO



L’autore ha ripreso da vicino l’ape affinché la si possa vedere bene nel suo atto di succhiare e quindi la foto è informativa o documentaria.

IL SIGNIFICATO DELL’IMMAGINE ( O DELLA RAPPRESENTAZIONE)


IL SEGNOIL SEGNOI TRE LIVELLI DEL SIGNIFICATO

In questa foto, notturna, sono stati ripresi:un balcone dove si intravede una bici, un arco a volta, luci di natale, fra cui due stelle comete.

Esaminiamo un’altra foto



Ma la particolare azione tecnica (zoomata durante lo scatto) ha dato certe caratteristiche all’immagine, nella quale la «cosa rappresentata» (balcone. bici, luminarie, ecc.) interessava non di per se stessa, bensì in funzione dell’effetto che quella zoomata avrebbe prodotto.



Per cui il significato ultimo dell’immagine è:

«esplosione di luci»«esplosione di luci»

(immagine composizione)



Autore: N. Taddei

L’autore ha ripreso “un plastico” escludendo ogni riferimento alla “sua realtà di plastico”, proprio per dare l’illusione di trovarsi davanti al monumento vero.

Esaminiamo un’altra foto



Ora guardate la sequenza che segue. (clicca per scorrere)



Abbiamo la stessa mano (cosa) e la stessa foto (cosa rappresentata); presentandola con diversi orientamenti (possiamo considerali anche come stessi C1 ma diversi C2), assegniamo diversi significati alla “cosa rappresentata” e quindi anche all’immagine. La stessa cosa possiamo ottenerla anche con la mano tesa o chiusa a pugno.

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