l'europa che vogliamo
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Elaborazione dei dati raccolti nel corso del tour "L'Europa che vogliamo" realizzato dai due deputati europei Antonio Panzeri e Patrizia Toia con il contributo del Gruppo S&D al Parlamento EuropeoTRANSCRIPT
COESIS RESEARCH SrlSede legale - Direzione e amministrazione: 24127 Bergamo, Via Grumello 61 - Tel. 035/4328422 - Fax 035/2652639
Sedi operative: 20093 Cologno Monzese (MI), Via Milano, 150 - Tel. 02/2539581 - Fax 02/25395821; 07041 Alghero (SS), Via Don Minzoni 19/21C.F. e P.IVA 03906890961 - Reg. Imp. di Bergamo n. 03906890961 - Cap. Soc. € 60.000,00 I.V.
Rapporto C 2014.021
Gennaio 2014
a cura di
Alessandro Amadori, Martina Magli e Paola Simonetta
L’Europa che vogliamo
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Il campione
4
Base: totale campione - 1716 casi
Età
4%
21%
30%
45%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Oltre i 60 anni
Fra i 35 e i 60 anni
Fra i 20 e i 35 anni
Minore di 20 anni
Il campione
SessoMaschi
57%
Femmine
43%
Titolo di studio
Licenza Media
34%
Licenza Superiore
40%
Superiore alla laurea
5%
Laurea
21%
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L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
6
46%
23%
3%
36%
La possibilità di poter circolare liberamentenel territorio europeo
Aver messo fine, dopo la seconda guerramondiale, a un periodo di instabilità e
conflittualità
Il mercato unico e l'adozione dell'euro
Altro
Base: totale campione
D. 4 A tuo parere, qual è la conquista maggiore dell’UE?
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
7
23%
23%
23%
14%
13%
13%
11%
Opportunità
Pace
Burocrazia
Unità
Sviluppo
Austerità
Diritti
D. 5 Quale fra queste parole associ maggiormente all’Europa?
Base: totale campione
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
8
Sì
36%
No
64%
49%
51%
Sì se neparla a
sufficienza
Sì, ma sitrattano itemi
sbagliati
Base: coloro che pensano si parli abbastanza di Europa – 626 casi
57%
43%
No, se neparla solo
neimomentidi crisi
No, non sene parlamai a
sufficienza
Base: coloro che pensano non si parli abbastanza di Europa – 1090 casi
Base: totale campione - 1716 casi
D. 6 Sui mezzi di informazione, a tuo parere, si parla abbastanza di Europa?
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
9
D. 7 Conosci qualcuno che abbia usufruito, direttamente o indirettamente, di un programma europeo?
Base: totale campione - 1716 casi
Sì
48%
No
52%
86%
17%
13%
8%
8%
2%
2%
Programma Erasmus per la mobilità
degli studenti
Fondo Sociale Europeo
Programmi per la Ricerca
Programma Leonardo per
l'apprendimento permanente
Servizio Volontario Europeo
Progress e Daphne
Altro
Base: Coloro che conoscono qualcuno che ha usufruito di un programma europeo – 827 casi
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
10
33%
20%
16%
15%
45%
Manca una vera unità di intenti: ognunolavora per sé e non per gli obiettivi
comuni
Mancano istituzioni efficienti e davverodemocratiche per far sì che l'UE diventiprima di tutto una vera unione politica
Mancano i grandi ideali che hannopermesso la nascita dell'Unione Europea
Manca la dimensione sociale
Mancano meccanismi di controllo epartecipazione da parte dei cittadini
D. 9 Cosa manca all’Europa oggi?
Base: totale campione
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
11
31%
29%
28%
19%
12%
Penso che, come paese, bisognerebbeimpegnarsi di più nel decidere
preventivamente quali politiche adottare inEuropa
Penso che a volte ci siano dellestrumentalizzazioni da parte dei politici italiani
Penso che far parte dell'UE richieda dirispettare le politiche decise di comune
accordo a livello europeo, anche se questopuò comportare qualche sacrificio
Penso che l'Italia, rispetto ad altri paesi UE, siasoggetta a condizioni troppo dure
Penso che bisognerebbe ribellarsi ai diktateuropei
D. 10 Cosa pensi quando, a fronte di misure impopolari sul piano politico, si afferma «ce lo chiede l’Europa»?
Base: totale campione
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
12
63%
24%
21%
18%
13%
9%
Lavoro
Istruzione e Ricerca
Crescita economica e industriale
Innovazione e sviluppo sostenibile
Sviluppo della dimensione sociale
Sicurezza e controllo dei confini
D. 11 Quali pensi debbano essere le priorità dell’Europa per i prossimi 5 anni?
Base: totale campione
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
13
74%
14%
13%
2%
L'Europa manca di incisività perchésono ancora troppo evidenti i singoli
interessi nazionali
L'Europa gioca un ruolo positivononostante le sue divisioni interne
L'Europa è totalmente ininfluente sulloscenario internazionale
L'Istituzione dell'Alto Rappresentanteper la politica estera ha migliorato le
cose
D. 12 Cosa ne pensi dell’azione europea a livello internazionale?
Base: totale campione
L’Europa: cosa conosciamo, cosa ci aspettiamo
14
L’Europa: cosa vorremmo
23%
19%
11%
11%
11%
10%
6%
5%
4%
Costituzione di una realtà politica unica
Politiche di aiuto (sociali, economiche epolitiche) per i paesi in difficoltà
Politiche per i giovani (formazione e lavoro)
Creare un senso di appartenenza europeo
Politiche economiche unitarie
Più politiche riguardanti il lavoro e lepensioni più eque, proporzionali ai
contributi versati
Maggiore informazione e partecipazionediretta dei cittadini
Aumento dell'autonomia statale in materiaeconomica (riduzione del potere della BCE)
Più politiche per la gestionedell'immigrazione
D. 13 Cosa vorresti nell’Europa di domani?
Base: 297 casi
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Conclusioni
16
Libertà di circolazione
Secondo il 46% degli intervistati laconquista maggiore dell’Unione Europea èquella di aver unito un territorio nelquale è possibile circolareliberamente, secondo il 36% quella diaver messo fine a un periodo di instabilitàe conflittualità e per il 23% deirispondenti quella di aver creato unmercato unico con una sola moneta,l’euro.
17
Le parole chiave
Le parole associate maggiormente all’Europa (69%) sono pace, opportunità eburocrazia.
EUROPAOPPORTUNITÀ
PACE
BUROCRAZIA
Le prime due (pace al 23% eopportunità al 23%), come sipuò notare, hanno un significatocompletamente positivo:all’Europa è strettamente legataun’idea di benessere, protezionee allo stesso tempo sviluppo enuove possibilità.
La terza parola (burocrazia al23%) assume una sfumaturanegativa: nell’immaginariocollettivo la burocrazia, infatti,non serve a risolvere le difficoltàdei cittadini in un’ottica diproblem solving.
18
Più informazione…
La sensazione dominante nei cittadiniintervistati (64%) è che non si parliabbastanza di Europa, e conseguentementedi Unione Europea, sui mezzi diinformazione.
Il desiderio di maggioreinformazione emerge anche nellospazio finale dedicato alle risposteaperte, dove molti hanno fattonotare la necessità di maggiorichiarimenti e approfondimentisulle decisioni europee e sulletrattative intra ed extraeuropee.
19
Formazione e lavoro
Quasi la metà dei rispondenti (48%) conosceuna persona che ha usufruito di unprogramma europeo. Il progetto più citato èl’Erasmus per la mobilità degli studenti(86%), a seguire il Fondo sociale europeo(17%), i programmi per la ricerca (13%),il programma Leonardo perl’apprendimento e il servizio volontarioEuropeo, citati dall’8% degli intervistati.
L’opinione che il lavoro sia la prioritàdell’Europa nei prossimi 5 anni è ampiamentecondivisa (63%). Gli altri settori da sviluppare,secondo gli intervistati, sono quellidell’istruzione e della ricerca (24%), dellacrescita economica e industriale (21%),dell’innovazione e dello svilupposostenibile (18%), della dimensione sociale(13%) e del controllo dei confini (9%).
20
Politiche comunitarie
Circa un soggetto su tre pensa che per essere piùefficace sul piano politico l’UE dovrebbe impegnarsimaggiormente nel decidere preventivamentequali politiche adottare in Europa (31%).Parallelamente, il 28% ritiene che far partedell’Europa richieda di rispettare le politichedecise di comune accordo a livello europeo, quali cheesse siano.
La mancanza di obiettivi comuni risultaessere l’ostacolo principale a una vera unione,politica e sociale (45%). Altri motivi individuaticome impedimento sono: la mancanza diistituzioni efficienti e democratiche (33%),l’assenza dei grandi ideali che hannopermesso la nascita dell’UE (20%), la scarsapartecipazione da parte dei cittadini (15%) equindi una dimensione sociale troppo debole(16%).
21
I temi
L’affermazione: «l’Europa manca di incisività perché sono ancora troppo evidenti i singoliinteressi nazionali» concorda con l’opinione del 74% dei cittadini intervistati, il 14% ritieneinvece che l’Europa giochi un ruolo positivo nonostante le sue divisioni e il 13% che siatotalmente ininfluente sullo scenario internazionale.
Nello spazio aperto dedicato alle idee, ai suggerimenti e a ciò che si vorrebbe in futuro alivello europeo, compaiono evidenti la costituzione di una realtà politica unica (23%) emaggiori politiche di sostegno per i paesi più in difficoltà, a livello economico e sociale(19%).
Altri temi che ricorrono frequenti sono quelli riguardanti le politiche e gli aiuti ai giovani(11%), così come l’aumento di fondi europei che diano la possibilità di un’interazioneumana e culturale tra i cittadini provenienti da paesi diversi (11%), in modo da creare unsenso di appartenenza a un’unica comunità.
Con frequenza minore, ma comunque apertamente richieste, sono una politicaeconomica unitaria (11%) e maggiori politiche riguardanti il lavoro (10%), lepensioni, che vengono ritenute attualmente inadeguate, e il problemadell’immigrazione (4%).
Infine, anche l’aumento dell’autonomia statale in materia economica e la richiesta dimaggior informazione e partecipazione diretta dei cittadini figurano tra le richiestedi circa il 5% dei rispondenti.
22
Per concludere…
E’ dunque sul duplice concetto di identità, e di unità, che un grande partito develavorare, affinché il nobile sogno europeo che sta alla base del progetto di UnioneEuropea non solo non perda attualità, ma divenga la direzione verso cui tendere, tuttiinsieme, nei prossimi anni. Aveva dunque ragione, Giuseppe Mazzini, a pronunciarequeste bellissime, e visionarie, parole:
«L'Europa può avere un'identità solo in quanto è unita; e può
essere qualcosa di unito solo in quanto ha un'identità.»
Emanuele Severino, L'intima mano, 2010
Per concludere, questo aforisma sembra emergere dall’analisi dei risultati raccolti:
«L'epoca passata, epoca che è finita con la rivoluzione francese, era destinata ad emancipare l'uomo, l'individuo, conquistandogli i doni della libertà, della eguaglianza, della fraternità. L'epoca nuova è destinata a costituire l'umanità;... è destinata ad
organizzare un'Europa di popoli, indipendenti quanto la loro missione interna, associati tra loro a un comune intento…»