leuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore lorenzo bini smaghi membro del...

31
L’Europa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno “Manifatturiero industria del futuro” Prato, 23-24 novembre 2007

Upload: ponzio-perrone

Post on 02-May-2015

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

L’Europa e il mondo: dialogo tra un economista

e un imprenditore

Lorenzo Bini SmaghiMembro del Comitato Esecutivo

Banca Centrale Europea

Convegno “Manifatturiero industria del futuro”Prato, 23-24 novembre 2007

Page 2: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

2

SOMMARIO

1. Il “nuovo mondo” in cui opera l’industria italiana

2. La performance dell’industria italiana nel suo complesso nel nuovo mondo

3. Storie di successo: cosa ci insegnano per competere meglio

Page 3: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

3

IL NUOVO AMBIENTE

1. Globalizzazione

2. Spostamento della domanda verso prodotti a più alto valore aggiunto

3. Euro

4. Sfide e opportunità

Page 4: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

4

GLOBALIZZAZIONE

Fenomeno complesso che sta comportando:

1. Aumento degli scambi (ogni economia diventa più aperta, Italia inclusa), non solo beni di consumo ma anche (soprattutto) beni intermedi

2. Caduta dei costi di trasporto e di trasmissione delle informazioni, e delle tariffe doganali

3. Forte crescita della domanda mondiale4. Aumento del peso delle economie emergenti5. Spostamento del manifatturiero nelle economie

emergenti, peso crescente dei servizi in quelle avanzate

6. Aumento degli scambi finanziari, ma capitale che fluisce da Sud a Nord

Page 5: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

5

SPOSTAMENTO VERSO I SERVIZI NEI PAESI AVANZATI

Quota dei Servizi sull'occupazione totale

60%

63%

65%

68%

70%

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

Italia

Area euro (esclusa l'Italia)

Page 6: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

6

LA SVALUTAZIONE DELLA LIRA NON CI HA RESI PIU’ COMPETITIVI

Tasso di cambio effettivo dell’Italia, nominale e reale

80

130

180

230

280

330

380

80859095100105110115120125130

Tasso di cambio nominale, asse di sinistra

Tasso di cambio reale, asse di destra

Page 7: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

7

L’EURO

Il tasso di cambio rilevante per l’industria italiana non è il cambio effettivo dell’euro, nè tantomeno il cambio euro – dollaro. E’ invece il tasso di cambio effettivo dell’Italia; stabile perchè molte imprese italiane esportano verso l’area euro

85

90

95

100

105

110

115

Jan-

99Ju

l-99

Jan-

00Ju

l-00

Jan-

01Ju

l-01

Jan-

02Ju

l-02

Jan-

03Ju

l-03

Jan-

04Ju

l-04

Jan-

05Ju

l-05

Jan-

06Ju

l-06

Jan-

07Ju

l-07

Italia Euro

Page 8: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

8

I MERCATI DI SBOCCO PER L’ITALIA: NON SOLO GLI STATI UNITI

Altri paesi Europa occidentale

Stati Uniti

Giappone

Area euro

Asia (escl. Giappone)

Nuovi paesi membri UE

Resto del mondo

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Area euro Francia Germania Italia Stati Uniti Regno Unito

Quote percentuali del commercio extra area euro, 2006Fonte: BCE.

Page 9: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

9

RISPARMIO DI COSTO DI FINANZIAMENTO PER LE IMPRESE CON

L’EURO

-2.0

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

-2.0

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

up to one year over 1 year overall

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

Jan03

Jul03

Jan04

Jul04

Jan05

Jul05

Jan06

Jul06

Jan07

Jul07

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

Tassi d’interesse reali per le imprese italiane, 1995-2007Fonte: BCE.

Page 10: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

10

L’EURO CI HA FATTO RISPARMIARE SULLA BOLLETTA ENERGETICA

Prezzo del petrolio (brent) in euro e in dollari USA1990=100

Source: Bloomberg.Nota: Dati mensili, Ultima osservazione si riferisce a Novembre 2007. I valori per Novembre corrispondono all’8 Novembre 2007.

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2003 2004 2005 2006 2007

20

30

40

50

60

70

80

90

100

USD

EUR

Page 11: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

11

PERFORMANCE DELL’INDUSTRIA ITALIANA

Produzione Industriale: Italia/Altri Paesi Area Euro (1960=1)

0.8

0.9

1

1.1

1960

1962

1964

1966

1968

1970

1972

1974

1976

1978

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

2002

2004

2006

Page 12: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

12

CALO SENSIBILE DELLA QUOTA EXPORT TOTALE DELL’INDUSTRIA ITALIANA…

Quota export mondiale del settore manufatturiero italiano1990=100

Italia 3.6%4.7%

Francia5.3%4.3%

9.8%Germania

9.6%

Regno Unito

4.7%3.8%

31.5%area euro (rhs)

29.4%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

Page 13: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

13

…MA IL CALO É MINORE PER LE ESPORTAZIONI VERSO I PAESI FUORI

DELL’AREA EURO Quota export mondiale del settore manufatturiero italiano1990=100

2.8%3.4% Italia

3.0%3.5% Francia

7.7%7.7% Germania

2.6%3.4%

Regno Unito

21.0%

area euro (rhs)

22.0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

5%

7%

9%

11%

13%

15%

17%

19%

21%

23%

25%

Page 14: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

14

LA COMPETITIVITA’ DI PREZZO E’ PEGGIORATA

Costo unitario medio del lavoro nel settore manifatturiero2000=100

80859095

100105

110115120125130

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Italia Area euro Germania

Page 15: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

15

CRISI DI PRODUTTIVITA’ NEL SETTORE MANIFATTURIERO

Crescita della produttività totale, punti percentuali

1980-1995 1996-2004 Cambiamento nella crescita della

produttività nei due periodi

Germania 1.09 0.36 -0.73 Spagna 0.68 -0.92 -1.60 Francia 1.04 0.67 -0.37 Italia 0.51 -0.65 -1.15 Area euro 0.85 0.46 -0.39 Stati Uniti 0.65 1.61 0.96

Page 16: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

16

PROGRESSO TECNOLOGICO

• Aumento della crescita mondiale in buona parte legato alla crescita della produttività

• Spostamento della produzione ad alta intensità di lavoro in Asia, ad alta intensità di capitale / ricerca negli Stati Uniti, Giappone e parte dell’Europa

• Aumento del capitale per lavoratore, dell’Information Technology sul totale del capitale, dell’educazione e ricerca e sviluppo a livello mondiale

• Maggiore ritorno sull’educazione ha comportato, in alcuni paesi, maggiori disuguaglianze salariali (in particolare negli Stati Uniti)

Page 17: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

17

PROGRESSO TECNOLOGICO: QUOTA EXPORT ALTA TECNOLOGIA

5

7

9

11

13

15

17

19

21

23

25

Italia UE Mondo

Quota dell’export di alta tecnologia sul totale export

Page 18: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

18

SFIDE E OPPORTUNITA’ PER INDUSTRIA ITALIANA

Sfide:• (Molta) più competizione nei settori ad alta

intensità di lavoro• Più competizione anche nei settori ad alta

intensità di capitale e ricerca• Più competizione per le materie prime (prezzo

del petrolio)Opportunità:• Domanda mondiale (es. classe media di 200

milioni di cinesi)• Ottimizzazione dei costi (es. offshoring)• Basso costo del finanziamento; alti profitti per

le imprese• Spinta a liberalizzare e diventare più

competitivi, senza la facile “medicina” del tasso di cambio

Page 19: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

19

CHI ESPORTA IN ITALIA?

Studi recenti (per esempio Mayer e Ottaviano, 2007) mostrano che:

• Il 72% di tutte le esportazioni italiane è generato dal solo10% di tutte le imprese esportatrici.

• il 75% di tutte le esportazioni italiane è generato dalla minoranza d’imprese che esportano più di 10 prodotti in più di 10 mercati.

• Le imprese multinazionali ed esportatrici sono le vere superstar dell’industria italiana: rispetto alle imprese che operano sul solo mercato domestico, e a paritá di altre condizioni, sono in genere:– piú grandi, piú produttive e a piú alta intensitá di

capitale – pagano salari piú alti e impiegano lavoro piú

qualificato.

Page 20: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

20

COSA PUÓ FARE IL POLICY-MAKER PER AUMENTARE LA VENDITA DEI PRODOTTI ITALIANI SUI MERCATI

ESTERI

• Aiutare le imprese italiane ad entrare sui mercati esteri: il volume delle esportazioni nazionali dipende soprattutto da quante imprese esportano, più che dal volume di esportazioni per impresa (Mayer/Ottaviano 2007).

• Quindi:1. Attuare politiche di riduzione dei costi fissi

all’esportazione2. Non impiegare troppe risorse per aiutare le imprese

che già esportano. Le missioni commerciali aiutano solo in alcuni casi (Head e Ries, 2007)

3. Coltivare le superstar di domani, creando le condizioni affinché le piccole realtà dinamiche possano crescere e finanziarsi

4. Promuovere la competizione sul mercato interno dei prodotti, per favorire la riallocazione delle risorse all’interno dello stesso settore, dalle imprese meno efficienti

Page 21: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

21

FATTORI AMBIENTALI CHE FRENANO LE IMPRESE

• Alta regolamentazione dei mercati dei prodotti. Favorisce le imprese poco competitive, sfavorisce quelle competitive

• Bassa efficienza della pubblica amministrazione (agli ultimi posti tra i paesi OCSE nella graduatoria della Banca Mondiale) – ad esempio giustizia civile

• Ritardi nell’istruzione rispetto agli altri paesi avanzati

• Costi più alti di alcuni input per la scarsa concorrenza in alcune utilities

• Evidenza: scarso afflusso di investimenti diretti esteri

• Tuttavia: Italia può attrarre immigrazione, potenzialmente anche qualificata

Page 22: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

22

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI

Investimenti diretti esteri, % del Pil Italia 0.9

Francia 3.6 Germania 1.5

Regno Unito 5.9 Spagna 1.6

Media OCSE 2.4 Fonte: OCSE. I dati si riferiscono al 2003.

Page 23: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

23

ITALIA NELLE POSIZIONI DI CODA NELL’ISTRUZIONE TRA I PAESI OCSE

Punteggio PISA dell’OCSE (2)

Educazione secondaria (1) Lettura Matematica Scienze

Italia 48.6 21-26 25-26 19-25 Francia 65.3 10-18 11-15 9-13

Germania 83.9 12-20 14-18 11-17 Regno Unito 65.0 - - -

Stati Uniti 87.9 10-19 22-24 17-23 Media OCSE 67.5 - - - (1) Fonte: OCSE. Percentuale della popolazione in età lavorativa che ha completato la scuola secondaria. I dati si

riferiscono al 2003. (2) Fonte: OCSE. I dati si riferiscono al 2004 e indicano la gamma di ranking tra i 30 paesi OCSE.

Page 24: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

24

I PROFITTI DELLE IMPRESE

• Per quanto riguarda le imprese esportatrici, aumento dei prezzi all’esportazione ha in parte compensato il calo in termini di volumi; i profiti hanno tenuto, anche se sono rimasti indietro rispetto al resto dell’Europa, in particolare la Germania

spostamento verso una maggiore qualità dei prodotti? In parte, ma non è l’unica spiegazione dell’aumento dei prezzi all’esportazione

• A livello di sistema, il livello dei profitti riflette anche le condizioni competitive

Page 25: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

25

I MARGINI DI PROFITTO SONO ELEVATI IN ITALIA, MA SOPRATTUTTO NEI

SERVIZI …

IT FR DE US UK

Industria 0.16 0.14 0.13 0.12 0.12 Resto

economia 0.38 0.26 0.25 0.19 0.16

Fonte: Base dati STAN dell'OCSE.

Page 26: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

26

… E I PROFITTI DELL’INDUSTRIA, IN TERMINI REALI, RISTAGNANO

Fonte: Commissione Europea/EurostatNota: per il 2007 si considera la media dei primi due trimestri

Margine Operativo Lordo reale nell'Industria (1999=100)

80

90

100

110

120

130

140

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Area euro (esclusa Italia)

Italia

Page 27: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

27

TENUTA DEI PROFITTI NON RIFLETTE SOLTANTO UNO SPOSTAMENTO SULLA QUALITA’

Un recente studio della Banca d’Italia (limitato alle imprese con piu’ di 50 addetti = 80% dell’export italiano) mostra che il settore dell’export italiano e’ composto da due tipi di imprese:

1. Imprese che sono sempre presenti all’estero e che hanno potere di mercato.

2. Imprese che entrano nei mercati internazionali solo quando le condizioni sono profittevoli (forte crescita della domanda nei mercati di sbocco).

Questa strategia “duale” riconcilierebbe la vivace dinamica dei prezzi all’export con la capacita’ di fare profitti delle imprese esportatrici.

Page 28: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

28

IL PROBLEMA DELL’ANDAMENTO DEI COSTI

• Le parti sociali (imprese, sindacati) devono ancora adattarsi a vivere con un cambio forte

• Bisogna sviluppare un sistema di relazioni industriali che leghi l’andamento delle retribuzioni alla produttività, come in Germania

• Non è solo un problema degli ultimi anni

Page 29: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

29

COME RECUPERARE PRODUTTIVITA’

• Specializzazione produttiva sfavorevole dell’industria italiana

• Spesa in ricerca e sviluppo delle imprese è un terzo in Italia rispetto alla media europea

• La dimensione delle imprese (e di quelle confinanti) gioca un ruolo chiave per la spesa in R & S (Fabiani, Schivardi e Trento, 2005)

• Capitalismo familiare è un problema se impedisce la crescita dimensionale

Page 30: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

30

MALGRADO TUTTO VI SONO MOLTE STORIE DI SUCCESSO

Secondo studi recenti:• Rafforzamento del marchio• Aumento della propria presenza all’estero (con

prospettive di nuovi sbocchi per le imprese piu’ grandi, e di costi inferiori per quelle piu’ piccole)

• Supporto di intermediari finanziari di recente evoluzione (fondi di private equity) in grado di accompagnare crescita dimensionale con servizi di consulenza manageriale

• Investimento in attivita’ “terziarie” a monte e a valle della produzione (R&S e design a monte, marketing e assistenza post-vendita a valle)

• Questo investimento ha pero’ un elevato costo fisso: di fatto la convenienza aumenta con la dimensione d’impresa

Page 31: LEuropa e il mondo: dialogo tra un economista e un imprenditore Lorenzo Bini Smaghi Membro del Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea Convegno Manifatturiero

31

SPUNTI DI DISCUSSIONE

• Problemi dell’economia / industria italiana vengono da lontano (anni Ottanta)

• Non riflettono tanto l’effetto della globalizzazione, né dell’euro

• Per competere, alcuni fattori (pochi) giocano un ruolo chiave: 1. La dimensione delle imprese2. Istruzione3. Efficienza della pubblica amministrazione

• Queste dovrebbero essere le priorità della politica economica, ma anche degli imprenditori