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Parma, 26 giugno 2018 L’evoluzione della prevenzione incendi secondo il nuovo codice Piergiacomo Cancelliere

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Parma, 26 giugno 2018

L’evoluzione della prevenzione incendi secondo il nuovo codice

Piergiacomo Cancelliere

Il contesto normativo attuale

Norme proceduraliDLGs 139/06, DPR 151/11, DM 7/8/12, ...

Regole tecniche orizzontali

Regole tecniche

verticali

Norme tecniche

Il Codice di prevenzione incendi

Norme proceduraliDLGs 139/06, DPR 151/11, DM 7/8/12, ...

Metodi

Regole tecniche verticali

Generalità

Obiettivi di sicurezza AI

Strategia antincendio

Norme tecniche

Il nuovo Codicedi prevenzione incendi

VOLONTARIO???

COGENTE???

NON NECESSARIO???

SI APPLICA O NO???

ALTERNATIVO???

Il Codice è alternativo...(per cominciare)•... ai criteri generali di PI:

es. DM 10 marzo 1998

⦁... alle seguenti regole tecniche:

DM 9 marzo 2007“Prestazioni di resistenza al fuoco”

DM 16 febbraio 2007,“Classificazione di resistenza al fuoco”

DM 20 dicembre 2012“Impianti di protezione attiva”

DM 15 settembre 2005,“Vani degli impianti di sollevamento”

Il Codice di PI non si applica a…(appena emanato….)

Attività normate….

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

• DECRETO 9 agosto 2016

Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendiper le attività ricettive turistico - alberghiere, ai sensidell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. (16A06144) (GU Serie Generale n.196 del 23-8-2016)

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

• DECRETO 8 giugno 2016

• “Approvazione di norme tecniche di prevenzioneincendi per le attività di ufficio, ai sensi dell'articolo15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. (16A04716) (GU Serie Generale n.145 del 23-6-2016)”

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

Regola tecnica di prevenzione incendi per le

autorimesse (D.M. 21/02/2017) - in vigore

dal 02/04/2017. (GU Serie Generale n.52

del 3-3-2017)

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

Ma…Il Codice di PI si può applicare anche a:

… applicabile ad attività soggette …

Il Codice costituisce criterio di riferimento per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio delle attività escluse dall’allegato I del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151.

Ipotesi fondamentali

In condizioni ordinarie, l'incendio di un'attività si avvia da un solo punto di innesco.

Escluso incendio doloso o eventi estremi (es. catastrofi, azioni terroristiche, ...)Il rischio di incendio di un'attività non può essereridotto a zero.

Le misure antincendio sono selezionate per minimizzare il rischio di incendio, in termini di probabilità e di conseguenze, entro limiti considerati accettabili.

Un nuovo approccio metodologico

Rvita, Rbeni ed Ramb:La progettazione della sicurezza antincendio passa sempre per la VdR del Rischio Incendio

Rvita : salvaguardia della vita umana da ISO/TR 16738:2009 e BS 9999:2008 Section 2, determinato per compartimento

Rbeni : salvaguardia dei beni artistici e strategici, specifico italiano, determinato per l'intera attività

Rambiente : salvaguardia dell'ambiente, specifico italiano, determinato per l'intera attività

I Profili di Rischio del Codice:

Strumenti a disposizione

Misure antincendio

Quali?

Eccole!

Il metodo

Definito il Rischiocome risolvo ilproblemaantincendio?

Dalla cassetta degli attrezzi scelgo per ciascuna misura antincendi antincendio l’attrezzo più adeguato.

lo strumento deve anche avere una dimensione adatta: misura conformeOppure la costruisco ad hoc: alternativa

Fabio Dattilo, Direttore Interregionale VVF Veneto e Trentino Alto Adige

Soluzioni conformi:Taglie e drop giusti!Pret a porter

Soluzioni alternative:Il sarto!!!

Novità vere:Resistenza al fuoco:•Livello I prestazione•Livello II e III senza “paracadute”

Distanze di separazione, 12,5 Kw/mq

Reazione al fuoco (gruppi materiali);

Distanze di separazione;

Vie d’esodo, nuovo metodo;

Impianti di estinzione; colonna a secco, estintori solo A

Sistemi di Gestione della sicurezza

RAPPORTO CON GLI ORGANI DI CONTROLLO

.

Ai fini della valutazione del progetto da parte del CNVVF, il progettista deve garantire tramite la documentazione progettuale:

l'appropriatezza degli obiettivi di sicurezza antincendio perseguiti, delle ipotesi di base, dei dati di ingresso, dei metodi, dei modelli, degli strumenti normativi selezionati ed impiegati a supporto della progettazione antincendio

Ad esempio: appropriata applicazione delle soluzioni conformi, ...

la corrispondenza delle misure di prevenzione incendi agli obiettivi di sicurezza perseguiti secondo le indicazioni del presente documento

Ad esempio: previsione di adeguato sistema di vie d'esodo per soddisfare l'obiettivo di sicurezza della vita umana, ...

la correttezza nell'applicazione di metodi, modelli, strumenti normativi

Ad esempio: assenza di grossolani errori di calcolo, corrispondenza tra i risultati numerici dei calcoli e le effettive misure antincendio, ...

Valutazione del progetto antincendio

⦁Il progettista assume piena responsabilitàin merito alla valutazione del rischio di incendio riportata nella documentazione progettuale relativa all'attività.

Cambia la metodologia di valutazione del progetto da parte del funzionario VF

* 2 + 2 = 4

2 + 2 = 4

Per i Controlli di PI non Cambia alcunché!

⦁Regole di ingaggio: La base del tempio non si cambia, Dlvo 139, DPR 151/11 DM 7 agosto 2011.

⦁Asseverazioni e Certificazioni saranno “controllate” con lo stesso metodo!

⦁Sono in via di predisposizione delle linee guida nazionali per uniformare le verifiche dei controlli di PI in fase di sopralluogo per SCIA e rilascio CPI da parte dei Funzionari VVF.

Piergiacomo Cancelliere

[email protected]