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Lezione 12 1. Legame ionico 2. Legame metallico 3. Legami deboli 1. Legame idrogeno 4. Gli stati della materia 5. Transizioni di fase 6. Equilibri di fase 7. Diagramma di stato

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Lezione 12

1. Legame ionico

2. Legame metallico

3. Legami deboli

1. Legame idrogeno

4. Gli stati della materia

5. Transizioni di fase

6. Equilibri di fase

7. Diagramma di stato

I tre modelli del legame chimico

Legame chimico – Legame ionico

Si realizza quando atomi di un elemento fortemente elettropositivo

(bassa energia di ionizzazione) si combinano con atomi di un

elemento fortemente elettronegativo (elevata affinità elettronica)

Il sale NaCl è formato da

un grandissimo numero

di atomi di sodio e cloro

aggregati in un solido

ionico cristallino

Legame chimico – Legame ionico

Legame chimico – Legame ionico

• Requisiti per la formazione di un legame ionico:

Legame chimico – Legame ionico• Energia Reticolare: energia che si acquista nella formazione del

reticolo cristallino.

Legame chimico – Legame metallico

Tendenze nel comportamento metallico

Teoria degli orbitali molecolari

• gli elettroni di valenza sono delocalizzati

• gli orbitali molecolari si formano per la sovrapposizione di orbitali atomici

• Tutti gli elettroni sono localizzati in orbitali che appartengono all’intera molecola (da qui il nome orbitali molecolari) e NON negli orbitali di ciascun atomo costituente la molecola.

Legame metallico

• La teoria delle bande

Legame metallico- Teoria delle bande

Conduttori, isolanti e semiconduttori

Conduttori, isolanti e semiconduttori

Isolante

Banda di valenza satura e separata dalla banda di conduzione da

un dislivello (GAP) energetico

molto elevato

Conduttori, isolanti e semiconduttori

Semiconduttore

Banda di valenza satura e separata dalla banda di conduzione da

un dislivello (GAP) energetico piccolo

Differenze tra metalli, isolanti e semiconduttori

Conducibilità termica

Ognuno sa che, a temperatura ambiente, una

superficie metallica appare al tatto più fredda

di una superficie di legno. L’alta conducibilità

termica dei metalli permette al calore di fluire

dal nostro corpo verso l’esterno molto più

efficacemente rispetto a legno o plastica.

Per la stessa ragione, una superficie

metallica a T superiore a quella corporea

apparirà molto più caldo. L’alta conducibilità

termica è attribuita ad eccitazioni vibrazionali

degli elettroni delocalizzati; queste

eccitazioni si diffondono molto rapidamente

nel cristallo e molto più lentamente in

struttura meno organizzate come il legno.

Lucentezza

Quando parliamo di “lucentezza” o di

“tipico effetto metallico” ci riferiamo

alla capacità di un metallo di riflettere

la luce. Quando la luce colpisce un

metallo, il campo EM oscillante

induce simili oscillazioni negli

elettroni debolmente legati di

superficie. Una carica vibrante è di

per sé un emettitore di radiazioni

elettromagnetiche, così che l’effetto è

una riemissione, o riflessione, della

luce incidente.

Legami Chimici

Sommario delle forze di interazione

+

Ione

- +

dipolo

- +

- +

- +

- +

dipolo dipolo (incluso H)

dipolo indotto dipolo indotto

Carica ionica-dipolo

Dipolo-dipolo

Dipolo indotto-dipolo indotto

Au

men

to f

orza d

i in

terazio

ne+

Ione

-

Ione

Carica ionica- Carica ionica

Interazioni di van der Waals

• Interazioni ione-dipolo (ione Na+ e ione Cl-

solvatati in acqua)

Dissoluzione di NaCl in acqua

Polarità e proprietà chimiche

• Forti interazioni dipolo –

dipolo fra molecole della

stessa specie comportano

temperature di ebollizione

alte => es. fase

condensata a pressione

atmosferica (H2O)

Deboli interazioni dipolo – dipolo

o nulle (molecole apolari)

comportano temperature di

ebollizione basse => fase

gassosa a pressione

atmosferica (CO2)

Momento di dipolo e temperatura di ebollizione

Forma molecolare e temperatura di ebollizione

Legame a Idrogeno

Il legame di idrogeno è dovuto a interazione di atomi H

legati ad atomi elettronegativi, con atomi analoghi di altre

molecole

Legame a Idrogeno

L'acqua liquida è tale perché esistono infiniti legami a idrogeno tra gli atomi H e O; il fenomeno è dovuto al fatto che, essendo O molto elettronegativo, gli H ad esso legati hanno una parziale carica positiva, che tendono a compensare interagendo con i doppietti liberi degli O di altre molecole: ogni O è praticamente legato parzialmente a 4 H, in una struttura pressoché tetraedrica.

Per NH3 il fenomeno incide poco; per CH4 non conta nulla (infatti C è poco elettronegativo rispetto ad H).

Link a un tutorial in inglese

L'acqua solida (ghiaccio) ha una densità minore dell’acqua liquida, a causa della presenza di legami idrogeno, che nel ghiaccio inducono una organizzazione cristallina in cui le molecole risultano più distanziate rispetto alla fase liquida.

L’acqua liquida mantiene solo in parte la

struttura del ghiaccio, dato che al

crescere della temperatura si rompe un

certo numero di legami ad idrogeno

A quattro gradi la densità dell’acqua è massima.

Struttura del ghiaccio

www.its.caltech.edu/~atomic/snowcrystals/photos/photos.htm

www.its.caltech.edu/~atomic/snowcrystals/photos/photos.htm

Forze intermolecolari:

influenzano le proprietà

fisiche di una sostanza

Stati fisici della materia

Stato solido

Quando si definiscono le proprietà generali

dei solidi, in genere si fa riferimento ai solidi

CRISTALLINI, caratterizzati da una struttura

ordinata che si ripete regolarmente nello

spazio. Altre sostanze, pur presentando

proprietà macroscopiche simili a quelle dei

solidi, non hanno una struttura

geometricamente regolare e vengono definiti

solidi AMORFI; un tipico esempio è

rappresentato dal vetro.

Stato Solido

Le caratteristiche dei solidi, dei liquidi e

dei gas possono essere interpretate

secondo considerazioni di cinetica, cioè

sulla base delle possibilità di movimento

delle particelle; in generale, l’energia

cinetica media delle particelle aumenta al

crescere della temperatura.

In un SOLIDO, le particelle sono disposte in modo ordinato le une

vicine alle altre e non hanno energia sufficiente per vincere le forze di

attrazione che le tengono insieme: i loro movimenti sono quindi molto

limitati, sotto forma di vibrazione all’interno della struttura ordinata del

solido.

Stato Liquido

In un LIQUIDO, le particelle, un po’ più lontane tra loro e meno

ordinate, hanno energia superiore; sono, quindi, in grado di vincere

le forze che le trattengono e di muoversi con maggiore libertà che

non in un solido, ma ancora in misura limitata.

A livello macroscopico, solidi e liquidi presentano alcune somiglianze: entrambi hanno un

volume definito, sono poco o nulla comprimibili e hanno densità elevata; questo perché

nei liquidi e nei solidi le particelle sono molto vicine e trattenute da forze attrattive efficaci

nel limitare il loro movimento. I liquidi si caratterizzano però per la fluidità, che li porta ad

assumere la forma del contenitore.

Stato Gassoso

In un GAS, infine, le particelle

sono molto più lontane ed hanno

energia decisamente superiore:

si muovono, quindi, liberamente

nello spazio disponibile.

Nei gas le particelle, più lontane e meno trattenute, possono

occupare tutto lo spazio a disposizione: le specie gassose sono

quindi caratterizzate da una bassa densità e da un’elevata

comprimibilità.

Stato solido

Quando si definiscono le proprietà generali dei

solidi, in genere si fa riferimento ai solidi

CRISTALLINI, caratterizzati da una struttura

ordinata che si ripete regolarmente nello spazio.

Altre sostanze, pur presentando proprietà

macroscopiche simili a quelle dei solidi, non

hanno una struttura geometricamente regolare

e vengono definiti solidi AMORFI; un tipico

esempio è rappresentato dal vetro.

Confronto delle proprietà di grafite e diamante

Il terzo stato allotropico del C: i fullereni

• Il fullerene C60 (il più famoso e il più semplice tra i fullereni) è un

composto del carbonio ed è costituito da 60 atomi di carbonio che

formano esagoni e pentagoni uniti tra loro, con una struttura che ricorda

un pallone da calcio.

• Le sfere di fullerene hanno un diametro di circa 7-15 angstroms

• Il professor Sir Harold W. Kroto dell'Universita' del Sussex (Inghilterra) ha

ricevuto il premio Nobel per la Chimica nel 1986 insieme a Richard E.

Smalley e Robert F. Curl per la scoperta del fullerene C60.

Applicazioni e nanotubi

• derivati del buckminsterfullerene sono biologicamente attivi e sono stati usati per combattere il cancro

• Un altro utilizzo del fullerene, è in particolare della sua forma solida (la fullerite) è quello di lubrificante ( le sfere possono ruotare tra due superfici riducendo l'attrito)

• La proprietà più importante del fullerene e dei suoi derivati è quella relativa al campo dell'elettronica, infatti aggiungendo al C60 3 atomi di un metallo alcalino, a temperatura abbastanza alta questo diventa un superconduttore;

• Un nanotubo è una particolare forma derivata dal fullerene e si ottiene prendendo un singolo foglio di grafite arrotolandolo su se stesso e applicando alle due estremità del cilindro i 2 emisferi del fullerene semplice (C60)

• Il primo a fabbricare un nanotubo nel 1991 è stato Sumio Iijima, un ricercatore della Nec

• Inoltre possiede delle interessanti proprietà elettriche, infatti, a seconda del suo diametro può essere o un conduttore di corrente, come un metallo, o un semiconduttore, come il silicio degli attuali microchip.

Il reticolo cristallino e la cella elementare

Il reticolo è una disposizione di punti che definisce le posizioni delle particelle nella struttura di un cristallo.

Una cella elementare è la più semplice disposizione di punti che produce il reticolo quando è ripetuta in tutte le direzioni.

Una porzione di una scacchiera è un’analogia bidimensionale di un reticolo cristallino.

cella elementare cubica

Celle elementari di tipo cubico

La struttura del cloruro di sodio NaCl

La struttura di NaCl può essere visualizzata come il risultato dell’interpenetrazione di due disposizioni cubiche a facce centrate, una di ioni Na+ (in marrone) e l’altra di ioni Cl - (in verde).

Una visualizzazione space-

filling della cella elementare

del cloruro di sodio,

costituita da quattro ioni Cl-

e quattro ioni Na+.

Silice cristallina e amorfa

La disposizione atomica

della cristobalite, una delle

molte forme cristalline

della silice (SiO2), mostra

la regolarità

dell’impaccamento cubico

compatto.

La disposizione atomica

di un vetro di quarzo è

amorfa con una

struttura generalmente

disordinata

Fase liquidaLo stato liquido può essere

considerato intermedio tra

stato solido e stato gassoso.

le molecole, che si muovono

in modo caotico, sono

tenute insieme da forze

sufficienti ad evitarne la

separazione, ma non a

bloccarle in una struttura

fissa.

Nei liquidi esiste un ordine A CORTO RAGGIO,

contrapposto all’ordine A LUNGO RAGGIO dei cristalli

PROPRIETA’ DEI LIQUIDI

VISCOSITA’

• La viscosità rappresenta l’attrito interno di un liquido ed

esprime la maggiore o minore facilità di scorrimento

rispetto ad una superficie adiacente.

TENSIONE SUPERFICIALE

• è l’energia richiesta per aumentare l’area superficiale

di un liquido, portando molecole interne alla

superficie, cioè ad un livello di energia più elevato.

Le basi molecolari della tensione superficiale

Le molecole situate all’interno di un liquido sono

soggette ad attrazioni intermolecolari in tutte le

direzioni.

Le molecole situate sulla superficie del liquido

sono soggette a un’attrazione netta orientata in giù

(freccia rossa) e si muovono verso l’interno.

Perciò, un liquido tende a minimizzare il numero di

molecole sulla superficie, il che genera la tensione

superficiale.

PROPRIETA’ DEI LIQUIDI

TENSIONE DI VAPORE

• è la pressione esercitata da un vapore in equilibrio con il liquido, è costante a temperatura costante e generalmente aumenta al crescere della temperatura.

I liquidi con tensioni di vapore elevate vengono definiti VOLATILI, quelli con basse tensioni di vapore NON VOLATILI.

L’evaporazione è il passaggio allo stato gassoso delle molecole di un liquido.

A parità di temperatura, un liquido evapora più o meno facilmente a seconda

delle forze che mantengono unite le molecole. Perché una particella si

allontani dal liquido, deve possedere un’energia sufficiente per sottrarsi

dall’attrazione delle altre molecole; quindi, avranno maggiore possibilità di

allontanarsi le particelle che hanno energia più elevata

Cos’è una “fase”?

Phase:

• a distinct state of matter in a system;

• matter that is identical in chemical

composition and physical state and

separated from other material by the phase

boundary;

• Es. "the reaction occurs in the liquid phase of

the system"

Curva di raffreddamentoper la conversione di acqua gassosa in ghiaccio

Lab 101

Fusione, vaporizzazione e sublimazione sono

trasformazioni endotermiche, mentre solidificazione,

condensazione e brinamento sono trasformazioni

esotermiche.

• In una fase, una variazione di calore è accompagnata

da una variazione di temperatura, che è associata ad

un variazione dell’energia cinetica media delle

molecole

• Durante una transizione di fase, avviene una

variazione di calore a temperatura costante, associata

ad una variazione dell’energia potenziale (varia la

distanza intermolecolare media)

In un sistema chiuso e in condizioni controllate,

le transizioni di fase di molte sostanze sono

reversibili e raggiungono un equilibrio.

Transizione di fase liquido-vaporeLab 102

Equilibrio liquido-gas

All’equilibrio, la pressione è costante perché la velocità di vaporizzazione è uguale alla velocità di condensazione.

La pressione in questo punto è la pressione di vapore del liquido a quella temperatura.

la pressione di

vapore aumentala pressione del

vapore raggiunge

un valore costante

Effetto della temperaturasulla distribuzione delle velocità molecolari in

un liquido

La frazione di molecole con energia sufficiente per fuggire dal liquido (area ombreggiata) è maggiore a temperatura più alta.

Alla temperatura più alta T2, l’equilibrio viene raggiunto con un maggior numero di molecole di gas nello stesso volume e quindi a una pressione di vapore più alta.

Lab 65

Lab 67

Lab 74

Pressione di vapore in funzione della temperatura e delle forze intermolecolari

Le pressioni di vapore di tre liquidi

rappresentate in funzione della

temperatura.

A ogni data temperatura, l’etere

dietilico ha la pressione di vapore

più alta e l’acqua ha la pressione di

vapore più bassa perché l’etere

dietilico ha le forze intermolecolari

più deboli e l’acqua ha quelle più

forti.

Lab 86

Lab 101

Diagramma di fase

• Ciascuna regione visualizza

le temperature e le pressioni

a cui la fase è stabile.

• Le linee di separazione tra

due regioni qualsiasi

indicano le condizioni in cui

le due fasi coesistono in

equilibrio.

• Nel punto triplo, le tre fasi

coesistono in equilibrio.

• Il punto critico indica le

condizioni oltre le quali non

esistono più la fase liquida e

la fase gassosa separate. Al

di sopra del punto critico, la

fase liquida non può

esistere, indipendentemente

dalla pressione.

Diagramma di stato di H2O

Diagrammi di fase per CO2 e H2O

A. Il diagramma di fase per CO2 è tipico della maggior parte delle sostanze in quanto la curva solido-liquido si inclina verso destra al crescere della pressione: il solido è più denso del liquido.

B. L’acqua è una delle poche

sostanze la cui curva solido-

liquido si inclina verso sinistra al

crescere della pressione: il solido

è meno denso del liquido.

Punto critico

• Per tutti i gas, incluso CO2, c‘é una temperatura massima oltre laquale non è possibile liquefare il gas, neanche aumentando lapressione. Questa è la Temperatura Critica, Tc.

Il fenomeno è spiegabile come segue: in un recipiente chiuso (Vcostante) un liquido di densità dliq esiste alla sua pressione divapore (densità del vapore: dvap). Se la temperatura aumenta, illiquido evapora e simultaneamente la densità del liquidodiminuisce e la densità del vapore aumenta. Alla temperaturacritica Tc, il liquido e il vapore hanno la stessa densità, dliq = dvap ea questo punto non è più possibile distinguere le due fasi. Oltre ilpunto critico la separazione di fase tra liquido e vapore scompareper poi riapparire se si raffredda il sistema al di sotto di Tc.

• I fluidi supercritici possiedono proprietà fisiche e chimicheinteressanti. CO2, ad es., è un ottimo solvente per i processi diestrazione di materiali organici (es. Estrazione di caffeina daichicchi di caffè)

Esperimento: Temperatura critica della CO2

CO2 solida viene messa in una provetta. La provetta viene sigillata

sotto vuoto e riscaldata lentamente.

(a) Fase liquida e

vapore coesistono

al di sotto di 304 K.

(b) Riscaldando il

menisco sale e

diventa meno

netto.

(c) Quando la T

supera Tc, la

separazione di fase

non si vede più.