lezione 2 rischi sul lavoro 1. lezione 2 2 tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono...

132
LEZIONE 2 LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO RISCHI SUL LAVORO 1

Upload: rosalva-marini

Post on 02-May-2015

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2LEZIONE 2

RISCHI SUL LAVORORISCHI SUL LAVORO

1

Page 2: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

2

Tutti i soggetti coinvolti nell’ambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro in modo da:

conoscere i pericoli e gestire il rischio

Page 3: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

PERICOLO (DEFINIZIONE)

Pericolo: Proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità o

condizione che ha la potenzialità di causare danni.

Concetto generale: molte cose (impianti, materiali, attrezzi di lavoro,

sostanze, metodi e pratiche di lavoro, rumore, ecc.) rappresentano

un pericolo.

3

Page 4: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

RISCHIO(DEFINIZIONE)

Rischio: Probabilità che sia effettivamente raggiunto il limite

potenziale che determina il danno.

L’uso degli agenti pericolosi può determinare un rischio concreto o

meno. Dipende dalle condizioni di uso.

4

Page 5: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

IL RISCHIO È LA MISURA DEL PERICOLO

R = P x M

Misure di protezione

Misure di prevenzione

Dove:

R= Rischio

P= Probabilità di accadimento di un evento

M= magnitudo dell’evento cioè le conseguenze

5

Page 6: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilità di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravità e dell’intensità degli effetti dannosi (M)

6

Page 7: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

DANNO

Il danno è l’evento che può

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo).

Pericolo (potenziale): potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere):

Condizioni d’uso, esposizione, ecc.

Danno (è successo):Alle persone, alle cose,

agli impianti ecc.

7

Page 8: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

• ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI, MICROCLIMA

• ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

• ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

• ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

• CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

• ESPOSIZIONE A RUMORE

• LAVORO A VIDEORTERMINALI

• ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

Page 9: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RISCHI PER LA SICUREZZA E L’INCOLUMITA’ FISICA

I rischi per la sicurezza, o rischi di natura

infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attività lavorative, in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.)

LEZIONE 2

9

Page 10: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori,

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dell’equilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

l’emissione nell’ambiente di agenti inquinanti

ambientali, di natura chimica, fisica e biologica, con

seguente esposizione degli addetti.

LEZIONE 2

10

Page 11: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

all’interno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra l’operatore e

l’organizzazione del lavoro in cui è inserito.

Tale rapporto può comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori.

LEZIONE 2

11

Page 12: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

Page 13: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

FUOCO E INCENDI

Quello degli incendi è uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro, la relativa normativa è molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a:

• Evitare l’innesco dell’incendio

• Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Page 14: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Effetti del fuoco su persone e strutture

• L’effetto principale sull’uomo è l’asfissia e l’intossicazione ad

opera dei fumi

• La diminuzione della visibilità può ostacolare l’evacuazione

dal locale

• Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

• Dopo un certo periodo di stress termico c’è il collasso con

conseguente crollo delle strutture.

LEZIONE 2

14

Page 15: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI FUOCO

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

Page 16: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ATTIVITÀ SOGGETTE A CPI

Il D.M. 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attività,

locali e depositi, soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi.

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte.

LEZIONE 2

16

Page 17: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Per alcuni ambienti e attività particolari (uffici, locali di

spettacolo, autorimesse ecc.) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

l’antincendio.

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica.

ATTIVITÀ SOGGETTE A REGOLE TECNICHE

LEZIONE 2

17

Page 18: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ATTIVITÀ NON SOGGETTE A CPI

Nelle attività non soggette al rilascio del CPI:

• Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 13/3/1998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

• Il DL applica la regola tecnica nelle attività soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Page 19: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

GESTIONE DELLE EMERGENZE

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione.

Il piano di emergenza è una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non è più ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Page 20: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

GLI SCENARI DI EMERGENZA

Il piano di emergenza non si applica solo all’antincendio ma a

ogni possibile scenario quali:

•Terremoto

•Altra emergenza naturale

•Contaminazione naturale o artificiale

•Attacco terroristico

LEZIONE 2

20

Page 21: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Contenuti del piano di emergenza

• Possibili scenari di emergenza

• Procedure da adottare

• Procedure di coordinamento con terzi

• Procedure per l’allontanamento dal luogo di lavoro

• Procedure per assicurare l’efficienza dei presidi antincendio

• Intervento dei VVF

• Assistenza ai disabili

• Planimetrie

• Esercitazioni annuali.

LEZIONE 2

21

Page 22: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

NOMINATIVI E RECAPITI PRESENTI

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere:

•Datore di lavoro

•RSPP

•Lavoratori addetti alla gestione delle emergenze

•Centralinisti e portiere

•Addetti al pronto soccorso

•Addetti all’assistenza dei disabili

•Medico Competente

•Servizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Page 23: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

NUMERO ADDETTI EMERGENZE

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacità e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) l’incarico.

Il loro numero è fissato dal DM 10/3/1998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il n° di lavoratori e l’eventuale presenza di portatori di

handicap.

LEZIONE 2

23

Page 24: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

FORMAZIONE ADDETTI EMERGENZA

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio.

Se la gestione aziendale dei rischi è idonea, i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori …

LEZIONE 2

24

Page 25: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

Page 26: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione:

• Radiazioni ionizzanti

• Rumore

• Ultrasuoni e infrasuoni

• Vibrazioni meccaniche

• Campi elettromagnetici

• Radiazioni ottiche artificiali

• Microclima

• Atmosfere iperbariche.

LEZIONE 2

26

Page 27: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

OBBLIGHI GENERALI

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno priorità

rispetto alle misure specifiche

•Tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di misure per

controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti dall'esposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo […]

•In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione […]

•Allorché, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro […] i

valori limite di esposizione risultino superati, il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto di questi […]

LEZIONE 2

27

Page 28: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RADIAZIONI IONIZZANTI

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995, n. 230, e sue

modificazioni) che non è stato inserito nel

D.Lgs. 81/2008.

Controlli personali, dosimetrie, restrizioni d’uso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati.

LEZIONE 2

28

Page 29: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RADON E PRODOTTI DI DECADIMENTO

• Si stima che l’esposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

• Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

• Il D. Lgs. 241/2000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Page 30: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ESPOSIZIONE PROFESSIONALE AL RUMORE

• L’Esposizione professionale al rumore è causa

ogni anno di circa il 50% delle denunce di malattia

professionale all’INAIL

• Il danno da rumore più frequente è la sordità

(ipoacusia) favorita dalla intensità e durata

dell’esposizione

• L’incidenza di questa patologie è in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro.

LEZIONE 2

30

Page 31: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ADEMPIMENTI PER IL RISCHIO RUMORE

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio):

•la misura dell’esposizione personale (fonometrie);

•visite mediche periodiche (audiometrie);

•adozione di DPI (cuffie, inserti auricolari ecc.);

•corsi di formazione e informazione;

•la delimitazione delle aree a rischio.

Con procedure differenziate in funzione dei livelli.

LEZIONE 2

31

Page 32: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dell’apparato musco-scheletrico.

Il D.Lgs. 81/2008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR, limiti di esposizione, riduzione al minimo).

32

Page 33: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

MICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico può diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia, addetti alle celle

frigorifere, lavori in esterno ecc.

Esistono norme tecniche per la VDR e l’adozione delle

misure più idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT, HSI ecc.) che

suggeriscono l’adozione del vestiario più adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

Page 34: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

•Negli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

•Uffici, scuole, terziario …

•Esistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto, PPD percentuale degli

insoddisfatti).

LEZIONE 2

34

Page 35: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

•Ultrasuoni e infrasuoni

•Radiazioni ottiche artificiali

•Atmosfere iperbariche.

I principi generali sono comunque applicabili.

LEZIONE 2

35

Page 36: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

PATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso è difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato.

•Ipoacusie

•Tumori da radiazioni (concause)

•Patologie scheletriche da vibrazioni

•Alterazioni da stress termico e da altri agenti fisici.

LEZIONE 2

36

Page 37: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

Page 38: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)

LEZIONE 2

38

Tutti gli elementi o composti chimici

(sostanze), sia da soli sia nei loro miscugli

(preparati), allo stato naturale o ottenuti,

utilizzati o smaltiti (anche come rifiuto)

mediante qualsiesi attività lavorativa, siano

essi prodotti intenzionalmente o no e siano

immessi o no sul mercato

Page 39: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

39

SOSTANZE

gli elementi chimici ed i loro composti, allo stato

naturale o ottenuti mediante qualsiasi procedimento

di produzione

PREPARATI

le miscele o le soluzioni costituite da due o piu'

sostanze

Page 40: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolosità di un agente chimico è data:

• da caratteristiche chimico fisiche;

• dalle condizioni di uso;

• dalla suscettibilità individuale.

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica.

LEZIONE 2

40

Page 41: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Classificazione

• Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali e/o

sulla base di studi epidemiologici.

• Irritanti, nocivi tossici, infiammabili, corrosivi, cancerogeni …

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo.

LEZIONE 2

41

Page 42: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

VDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende l’analisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalità di esposizione

•si usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

•sulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

42

Page 43: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

VDR CHIMICO E MISURE

• Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

• Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione, indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

43

Page 44: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

44

Page 45: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Agenti cancerogeni(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano l’incidenza di tumori

nella popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono

soggetti a particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione “ufficiale” non è sempre allineata con le opinioni

della comunità scientifica

LEZIONE 2

45

Page 46: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi

che erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato.

L’esposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dall’esposizione

•L’uso dell’amianto è bandito in Italia dal 1992

•Ogni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le

esposizioni pregresse

•L’amianto è regolato da numerosissime norme di prevenzione

e protezione

LEZIONE 2

46

Page 47: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

FUMO DI SIGARETTA

• L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato l’esposizione a fumo passivo come cancerogena

• Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

• Il datore di lavoro è tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel D.Lgs. 81/2008

LEZIONE 2

47

Page 48: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

48

Page 49: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AGENTI BIOLOGICI

• Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi,

anche se geneticamente modificati, colture

cellulari ed endoparassiti umani che potrebbero

provocare infezioni, allergie od intossicazioni

• Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di

lavoro in maniera volontaria o involontaria

LEZIONE 2

49

Page 50: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

50

MICRORGANISMO

qualsiasi entità microbiologica, cellulare o

meno, in grado di riprodursi o trasferire

materiale genetico.

COLTURA CELLULARE

il risultato della crescita in vitro di cellule

derivate da organismi pluricellulari.

Page 51: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

AGENTI BIOLOGICI( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolosità cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di:

•INFETTIVITÀ

•PATOGENICITÀ

•TRASMISSIBILITÀ

•NEUTRALIZZABILITÀ

LEZIONE 2

51

Page 52: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

52

RISCHI PRINCIPALI

I rischi determinati dagli agenti biologici possono essere:

INFEZIONI: sviluppo di una malattia infettiva nell’organismo

che viene a contatto con l’agente patogeno.

EFFETTI TOSSICI: dovuti alle sostanze liberate dai

microrganismi infettanti (tossine, ecc.).

REAZIONI ALLERGICHE: dovute alla sensibilizzazione verso

microrganismi o costituenti organici con cui si è venuti a

contatto precedentemente.

Page 53: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI MMC

• A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

• Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

• Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50%

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35%

nell’industria e servizi

LEZIONE 2

53

Page 54: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

MMCMMC

• Il D.Lgs. 81/2008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

• Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalità di lavoro

• È prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

54

Page 55: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

RISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)

LEZIONE 2

55

Page 56: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Il D.Lgs. 81/2008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a:

•Piano di lavoro

•Sedile di lavoro

•Rumore

•Microclima

•Illuminazione

•Umidità

•Prevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

•Prevenzione di problemi visivi

•Prevenzione per disturbi da affaticamento mentale.

VDT

LEZIONE 2

56

Page 57: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

VDT((definizioni))

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato;

LEZIONE 2

57

Page 58: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

il lavoratore che utilizza una attrezzatura munita di vdt in modo

sistematico e abituale per almeno 4 ore consecutive giornaliere,

dedotte le interruzioni di cui all’art. 54, per tutta la settimana lavorativa.

modificato con almeno 20 ore settimanali

LEZIONE 2

58

Page 59: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DISTURBI CONNESSI ALL’USO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALL’USO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

59

Page 60: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza,

tensione, bruciore, arrossamento oculare;

deficit della messa a fuoco; vista

annebbiata.

LEZIONE 2

60

Page 61: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dall’operatore.

Dipendono dal sedile (schienale, altezza), dimensioni

tavolo lavoro, presenza/assenza di poggia-piedi,

appoggi per avambracci, altezza e angolazione dello

schermo, conformazione tastiera, posizione del porta

pagine.

LEZIONE 2

61

Page 62: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia, nervosismo,

irritabilità, demoralizzazione e alterazione

dell’umore, Sono causati dall’organizzazione del

lavoro e dal tipo di attività svolta.

LEZIONE 2

62

Page 63: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti.

LEZIONE 2

63

Page 64: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

VALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

64

Page 65: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

65

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

PERICOLOCondizione ineliminabile

di possibile danno

Probabilità che in determinate condizioni si verifichi un danno a

fronte della presenza di un pericolo

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOconsiste nel mettere in relazione tra di loro la gravità

del danno e la probabilità che si verifichi l’evento contro la sicurezza

RISCHIO PROBABILITÀCHE SI VERIFICHI L’EVENTO

CONTRO LA SICUREZZA=

GRAVITÀDEL DANNO

CONSEGUENTEX

Page 66: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DECRETO 81/08: OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza, un principio generale del

D.Lgs. 81/08 ma anche un obbligo

operativo: l'omissione del programma,

all’interno del documento di valutazione dei

rischi, comporta conseguenze penali.

LEZIONE 2

66

Page 67: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

«VALUTAZIONE DEI RISCHI»:

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui

essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezza”.

LEZIONE 2

67

Page 68: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

E’ un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale, per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR), della collaborazione

del:

• Servizio di Protezione e Prevenzione

• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

• Medico competente

LEZIONE 2

68

Page 69: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

69

Page 70: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

• ENTITÀ (esempi: intensità del rumore, concentrazione delle sostanze,

ecc.)

• TEMPO DI ESPOSIZIONE

• MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

• DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

• GRAVITÀ DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

• FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITÀ CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

70

Page 71: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Priorità degli interventi

A seguito della valutazione (VDR), sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle priorità di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR.

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e priorità di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

71

Page 72: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

72

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E’ ARTICOLATA COME SEGUE

ELEMENTI CHIAVE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

• Identificazione dei pericoli

• Identificazione dei lavoratori (o di terzi) esposti a

rischi potenziali

• Valutazione dei rischi, dal punto di vista qualitativo e

quantitativo

• Studio della possibilità di eliminare i rischi e, in caso

contrario…

• …decisione sulla necessità di introdurre ulteriori

provvedimenti per eliminare o limitare i rischi

Page 73: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

73

RILEVAMENTO DEI POSSIBILI PERICOLI E DEIRISCHI

Viene effettuato con un sistema misto che utilizza, contestualmente, il

metodo delle liste di controllo (check-list), integrato dalle osservazioni

e dalle

esperienze raccolte sul posto con la collaborazione ed il coinvolgimento

dei responsabili delle attività che vengono svolte nell'ambito di lavoro

considerato; in alcuni casi con il personale che effettua lavori di

manutenzione e con lavoratori direttamente interessati alle varie

situazioni di rischio.

Page 74: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

74

Criteri di Valutazione

- Valutazione con possibilità di misure, dove è possibile avere un

confronto con indici di riferimento,

- Valutazione con stime probabilistiche quantitative, basata su sistemi

probabilistici, che considerano l'entità del rischio come funzione di due

variabili:

la probabilità di accadimento (P) dell'evento non voluto.

il livello del danno (D) che si ipotizza possa determinarsi

Page 75: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

75

Fissata quindi una scala delle

probabilità di accadimento (P) ed una

scala dei danni possibili (D), il livello del

rischio verrà definito, volta per volta, da

R = P x D, dove R = Rischio, P = Probabilità, D = Danno

Page 76: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

76

Scala delle probabilità (P)

• valore 4 = Alta probabilità: correlazione diretta tra carenza

e danno; nessuno stupore in Azienda (la stessa carenza

ha già prodotto danni)

• valore 3 = Probabile: eventuale danno provocato dalla

carenza, anche se non in modo diretto; moderata sorpresa

in Azienda (qualche episodio conosciuto)

Page 77: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

77

• valore 2 = Poco probabile: La carenza può provocare

danno solo in circostanze sfortunate di eventi;

grande sorpresa in Azienda (noti rarissimi episodi)

• valore 1 = Improbabile: Concomitanza di eventi

indipendenti poco probabili (non si conoscono

episodi già verificatisi); incredulità in Azienda

Page 78: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

78

Scala dell'entità del danno (D)

• valore 4 = Gravissimo: Infortunio (o episodio di

esposizione acuta o cronica) con effetti mortali o di

invalidità totale

• valore 3 = Grave: Infortunio (o episodio di esposizione

acuta o cronica) con effetti irreversibili e/o di invalidità

parziale.

Page 79: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

79

• valore 2 = Medio: Infortunio (o episodio di esposizione

acuta o cronica) con effetti di inabilità reversibili

• valore 1 = Lieve: Infortunio (o episodio di esposizione

acuta o cronica) con effetti di inabilità rapidamente

reversibile

Page 80: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

80

Ascisse = PROBABILITÁ – Ordinate = DANNO

1 2 3 4

2 4 6 8

3 6 9 12

4 8 12 16

Page 81: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

81

Valutazione con stime probabilistiche qualitative

PROBABILITÁ/DANNO

Improbabile Poco probabile

Probabile Altamente probabile

Gravissimo Alto Alto Molto Alto Molto Alto

Grave Medio Alto Alto Molto Alto

Medio Trascurabile Medio Medio Alto

Lieve Trascurabile Trascurabile Medio Medio

Page 82: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

82

Dove:

• trascurabile = pericoli potenziali insignificanti o

potenzialmente controllabili;

• medio = valutare se i controlli delle situazioni pericolose

possono essere migliorabili;

• alto = sono necessarie verifiche e misure di prevenzione e

protezione;

• molto alto = livello insostenibile: azioni e misure organizzative

necessarie.

Page 83: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

83

ESEMPIO SCHEDA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Page 84: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

84

Page 85: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

All’esito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio, in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive:

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

85

Page 86: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR è firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS.

Il DVR è il documento fondamentale per la

gestione dell’igiene e della sicurezza

dell’azienda

LEZIONE 2

86

Page 87: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dell'impresa

2) descrizione dell'attività e schema del ciclo produttivo, prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilità aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( s.p.p., medico

competente, r.l.s., consulenze, supporti, mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata all’emergenza, primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

87

Page 88: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda, modalità di organizzazione,

gestione e verifica delle attività

7) funzionamento del sistema, modalità di

organizzazione delle attività date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attività effettuate

all'interno dell'aziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

88

Page 89: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

9) descrizione delle modalità con cui la

valutazione è programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attività attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e, per ogni elemento della

griglia, specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio è valutato per rilevanza

LEZIONE 2

89

Page 90: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtà operative, con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per l'individuazione e la valutazione dei

rischi

► lo schema del processo lavorativo, con riferimento sia ai

posti di lavoro, sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

► le persone esposte al rischio prese in esame, nonché gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali,

rispetto alla media dei lavoratori, i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

90

Page 91: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

► IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI,

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

► LE PROFESSIONALITÀ E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

► I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

91

Page 92: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI LEGGE

(norme di buona tecnica, codici di buona pratica, ecc.)

► gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione, e quelli

programmati, per conseguire un’ulteriore riduzione di rischi residui

► le conseguenti azioni di informazione e formazione dei lavoratori

previste

LEZIONE 2

92

Page 93: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

L'ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

► l'organizzazione del servizio di prevenzione e protezione

► il programma per l'attuazione ed il controllo dell'efficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

► il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione,

anche in esito ai risultati dell'azione di controllo.

LEZIONE 2

93

Page 94: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dall'esame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro,

vengono redatte tabelle (schede) così strutturate:

a) nella prima colonna: descrizione della situazione di rischio.

b) nella seconda, terza, quarta colonna: rispettivamente la

probabilità di accadimento del danno (p), l'entità del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna è indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna;

LEZIONE 2

94

Page 95: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

d) nella sesta colonna vi è il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

l'indicazione:

I : quando il provvedimento deve e/o può essere attuato al

più presto

II : quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III : quando il provvedimento ha bisogno di più tempo per

essere programmato e/o realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attuerà appena

possibile in sostituzione, o in aggiunta, di quello provvisorio

già in atto) o riguardante rischi di lieve entità.

LEZIONE 2

95

Page 96: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare:

• L’individuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) già assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate;

•I lavoratori, in relazione ai rischi presenti nella struttura,

ai fini della sorveglianza sanitaria, con l'indicazione, per

ognuno di essi, del rischio al quale sono esposti;

LEZIONE 2

96

Page 97: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

• Il programma delle attività di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione, con i relativi

contenuti;

• Il piano di gestione delle emergenze;

• Le procedure per l'attuazione del pronto soccorso

e l'emergenza sanitaria;

LEZIONE 2

97

Page 98: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

• Il programma dell'eventuale monitoraggio per quei

parametri, che possono subire variazioni nel tempo;

• Il programma delle riunioni periodiche stabilite

all'art.11 del D.Lgs. 626/94.

LEZIONE 2

98

Page 99: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

• consapevolezza del datore di lavoro

• consapevolezza dei responsabili “operativi” e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

• documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle “schede di sicurezza” ed ai “manuali tecnici”

LEZIONE 2

99

Page 100: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

• professionalita’ e capacita’ del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad “esperti” e “specialisti” (v. d.lgs 195/03)

• coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze, anche mediante una opportuna opera

di formazione, non “burocratica” ma mirata,

principalmente, a creare una “cultura della sicurezza”

LEZIONE 2

100

Page 101: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

• chiara definizione di responsabilitá, competenze

e funzioni

• flusso interno ed esterno, e ben determinato, di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

101

Page 102: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

• integrazione della salute e della sicurezza

nella realtá aziendale

(sgsl)

• miglioramento e “calibratura” del sistema

in modo da mantenere “nel tempo” buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione “dinamica”

LEZIONE 2

102

Page 103: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

103

Page 104: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificare?

Obiettivi di questa sezione

• Criteri di coordinamento

• DUVRI

• POS e PSC

LEZIONE 2

104

Page 105: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

GENERALITÀ SU INTERFERENZE

Art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e coordinamento:

• Il DL committente: verifica l’idoneità tecnico professionale e

fornisce informazioni per coordinare le attività.

• Il DL appaltatore: fornisce le informazioni per coordinare le

attività e partecipa al coordinamento.

• Norme di condotta, aree vietate, lavorazioni interdette ecc.

LEZIONE 2

105

Page 106: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

106

IL COORDINAMENTO

Ha lo scopo di prevenire infortuni legati

all’interferenza fra il personale del committente e

quello degli appaltatori, dei consulenti e dei lavoratori

autonomi operanti nella struttura, quindi

è uno scambio di fattori di rischio per prevenirli

Page 107: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni previste, il DL

committente procede alla redazione del DUVRI (Documento

unico di valutazione dei rischi da interferenze) da allegare

all’appalto (affidamento di incarico).

LEZIONE 2

107

Page 108: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo:

•rumori;

•agenti chimici;

•caduta di oggetti;

•transito di automezzi …

LEZIONE 2

108

Page 109: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

DUVRIDUVRI

E’ fondamentale che l’esame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi.

•Descrizione appaltante e appaltatore

•Natura e durata dei lavori

•Misure di sicurezza concordate

•Costi della sicurezza

•Verbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

109

Page 110: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

110

COSTI SICUREZZA

• nel contratto d’appalto devono essere indicati i costi della sicurezza

• i costi sono solo quelli che derivano dal coordinamento tra committente e appaltatore

• i costi devono essere congrui e si stimano con riferimento a listini riferiti alla regione del lavoro

• per esempio: se le cuffie proteggono da un rischio tipico di una delle parti non vanno computate.

Page 111: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

111

TESSERINO RICONOSCIMENTO

Nell’ambito dello svolgimento dell’attività svolta in appalto o subappalto il

personale dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere

munito di apposita tessera di riconoscimento con

– fotografia;

– generalità del lavoratore;

– indicazione del datore di lavoro.

Page 112: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

PIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento è parte integrante del

contratto di appalto.

•Si tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessità dell'opera da realizzare, atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

•Contiene la stima dei costi per la sicurezza

•È corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza.

LEZIONE 2

112

Page 113: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

PIANO DI SICUREZZA

• Il piano operativo di sicurezza è un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

• Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

• E’ redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

113

Page 114: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

114

PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell'allegato XV (contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieritemporanei o mobili);

Page 115: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

115

Il Piano operativo di Sicurezza (POS) dovrà

contenere gli elementi di base elencati dall’art. 28 del

D.Lgs. 81/08, cioè quelli previsti per la redazione di

un più generale documento di valutazione dei rischi

(DVR).

Page 116: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

116

Contenuti minimi del piano operativo di sicurezza

Il POS è redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell'articolo 17 del presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono: 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici dellasede legale e degli uffici di cantiere;2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresaesecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione deilavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, delrappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, oveeletto o designato; 4) il nominativo del medico competente ove previsto;5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresaesecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessaimpresa;

Page 117: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

117

b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni

figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;

c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e

dei turni di lavoro;

d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere

provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti

utilizzati nel cantiere;

e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con

le relative schede di sicurezza;

Page 118: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

118

f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;

g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto

a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi

connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;

h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando

previsto;

i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori

occupati in cantiere;

l) la documentazione in merito all'informazione ad alla formazione fornite ai

lavoratori occupati in cantiere.

Page 119: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

119

Il POS è quindi un documento:

dinamico;

deve prendere i provvedimenti necessari per organizzare il

sistema della prevenzione;

deve prendere in considerazione l’informazione, la formazione e

l’addestramento dei lavoratori;

deve definire i DPI necessari per la protezione dei lavoratori;

deve essere di facile comprensione;

deve poter permettere di essere interpretato.

Page 120: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

120

Segnaletica di sicurezza: definizioni.

Segnaletica di sicurezza e salute sul luogo di lavoro.

Una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una

attività o ad una situazione determinata, fornisce una

indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza

o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda

dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o

acustico, una comunicazione verbale o un segnale

gestuale.

Page 121: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

121

Segnaletica di sicurezza: tipologie.

I segnali possono essere di:

DIVIETO

vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

AVVERTIMENTO

un segnale che avverte di un rischio o un pericolo

PRESCRIZIONE

un segnale che prescrive un determinato comportamento

SALVATAGGIO E SOCCORSO

un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi

di

soccorso e salvataggio

INFORMAZIONE

un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle precedenti

Page 122: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

122

SEGNALETICA DI SICUREZZA: UTILIZZO.

La segnaletica di sicurezza viene utilizzata

• quando risultano rischi che non possono essere evitati o

sufficientemente limitati con misure, metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione

collettiva.

Page 123: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

123

SEGNALETICA DI SICUREZZA: COLORI DI SICUREZZA.

Page 124: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo;

Segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato comportamento;

LEZIONE 2

124

Page 125: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione: un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare: un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

125

Page 126: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Colore di sicurezza: un colore al quale è assegnato un significato determinato;

Cartello: un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da una illuminazione di intensità sufficiente;

Simbolo o pittogramma: un'immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento, impiegata su un cartello o su una superficie luminosa;

LEZIONE 2

126

Page 127: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

Segnale acustico: un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc, senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso: un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, che è illuminato dall'interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

• Segnale gestuale: un movimento e/o posizione delle braccia e/o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori.

Comunicazione verbale: un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale;

LEZIONE 2

127

Page 128: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

Page 129: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

Page 130: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

Page 131: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

Page 132: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 2 Tutti i soggetti coinvolti nellambiente di lavoro devono partecipare attivamente sulle questioni riguardanti

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2