lezione fisioterapisti

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Fibromialgia dalla diagnosi alla terapia Dott. ssa Laura Bazzichi U.O. di Reumatologia, Università di Pisa

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Page 1: lezione fisioterapisti

Fibromialgia

dalla diagnosi alla terapia

Dott. ssa Laura Bazzichi

U.O. di Reumatologia, Università di Pisa

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Cos’è la Fibromialgia

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La Fibromialgia, chiamata originariamente fibrosite, è una malattia cronica non articolare dove il dolore muscoloscheletrico è il sintomo principale. Quest’ultimo è evocabile alla digitopressione in punti elettivi di dolorabilità, detti “tender points” (TPs), fondamentali per la diagnosi. Il termine fibrosite è stato abbandonato perchè in questa malattia non ci sono segni di infiammazione; sono inoltre tipicamente assenti alterazioni biochimiche o elettromiografiche classiche a meno che non siano presenti altre patologie.

"Mariana"Sir John Everett Millais – 1851

The Makins Collection

Cos’è la Fibromialgia?

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Chi colpisce la Fibromialgia

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Epidemiologia:

• Colpisce il 2-5% della popolazione generale

• Colpisce tutte l’età

• Netta prevalenza nel sesso femminile (rapporto donne:uomini 10:1)

• Alta prevalenza in donne bianche tra 20 e 50 anni

• La fibromialgia è più comune nei figli di pazienti con FM, è presente pertanto una componente familiare.

• Nell’insorgere della malattia sono molto importanti I fattori ambientali.

Page 6: lezione fisioterapisti

Epidemiologia:

In un recente lavoro è stata esaminata la diffusione del dolore muscolare nella popolazione adulta ed adolescente ed è stato riscontrato che:

• Il dolore muscolare è comunemente presente soprattutto nella popolazione adulta.

• Circa 1/5 della popolazione adulta riferisce dolore diffuso, 1/3 dolore alle spalle, circa ½ mal di schiena nell’ultimo mese.

• L’incidenza del dolore varia in base a caratteristiche dei sottogruppi (fattori socio-economici, etnia, razza) o individuali (fumo, dieta, stato psicologico).

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Fattori di rischio e che influenzano la Fibromialgia

Page 8: lezione fisioterapisti

Fattori di Rischio e sintomi co- e pre-esistenti:

Sesso femminile Età media Diabete, obesità Malattie della tiroide Malattie autoimmuni Fattori biomeccanici Eventi traumatici fisici Eventi traumatici psichici Livello di istruzione inferiore Reddito basso Essere divorziati

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Fattori che influenzano la Fibromialgia

Fattori negativi Fattori positivi

Umidità e freddo Caldo, tempo secco

Sonno non ristoratore Sonno ristoratore

Eccessivo lavoro Attività fisica

Inattività fisica Bagni caldi

Stress

Ansia

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Le cause della Fibromialgia

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L’eziologia della Fibromialgia è tutt’ora sconosciuta, tuttavia sono state proposte diverse ipotesi anche se a volte contrastanti.

Eziologia

La patogenesi riconoscerebbe, alterazioni a carico di numerosi neurotrasmettitori e del sistema neuro endocrino:

1. riduzione dei livelli di amine biogene 2. un’aumentata concentrazione di neurotrasmettitori

eccitatori (la sostanza P)3. ed una disregolazione dell’asse ipotalamo-

ipofisisurreneLa sensibilizzazione neuronale in diverse aree delsistema nervoso centrale (SNC) rappresenta, ultimamente, l’ipotesi patogenetica maggiormente

accreditata.

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SINAPSI

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Patogenesi: Fibromialgia e muscolo

La possibile correlazione tra fattori posturali e/o lavorativi ed alcune condizioni dolorose croniche, quali la fibromialgia, è stata studia dopo la descrizione di una forma “epidemica” comparsa in un’azienda australiana negli anni ‘80.

È improbabile che una particolare occupazione giochi un ruolo nella patogenesi della FM

Posture scorrette Microtraumi ripetuti

Probabile ruolo nella cronicizzaione o nel peggioramento della

sintomatologia

Page 14: lezione fisioterapisti

Traumi psichici, fisici

infezioni+

Ridotta risposta

allo stimolo

ipofisi

Eccessivo aumento

surrene

Alterata risposta allo stress

Patogenesi: FM e alterazioni neuroendocrine

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↑ valori basali del cortisolo Mancata risposta della

cortisolemia al test di soppressione al desametazone ( McCain e Tibe 1989, Ferraccioli 1990, Griep 1998)

Riduzione dell’escrezione urinaria giornaliera del cortisolo

Stimolazione con ACTH risposta inferiore /nessuna differenza sulla cortisolemia (Griep 1998 Griep 1993)

↑ valori del ACTH

Alterazione del ritmo circadiano del CRH e ACTH

Ridotta risposta surrenalica per esaurimento da simolazione cronica

↓ della serotonina abolisce il ritmo circadiano del cortisolo

Patogenesi: FM e alterazioni neuroendocrine

CONCETTO DI PLASTICITA’ NEURONALE

ALLODINIA, IPERALGESIA SECONDARIA DOLORE RIFERITO

Page 16: lezione fisioterapisti

• Alta incidenza di disturbi psicologici al Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) in casistiche di pazienti selezionati nelle cliniche reumatologiche rispetto ai controlli sani o ai soggetti selezionati nelle cliniche generali

• Solo il 26% dei pazienti presenta una sindrome depressiva maggiore al momento della diagnosi di sindrome fibromialgica

• Non esisterebbero differenze significative nell’incidenza di disturbi maggiori dell’affettività tra i pazienti fibromialgici e quelli affetti da altre malattie dolorose croniche

• Nelle scale che valutano lo stress i soggetti fibromialgici presentano punteggi più elevati rispetto ai pazienti affetti da altre condizioni dolorose croniche

• La sindrome fibromialgica non può essere considerata il risultato di un processo di somatizzazione in pazienti depressi

Relazione tra disturbi psicologici e Sindrome Fibromialgica

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IL-1: iperalgesia, fatica, mialgia, disturbo del sonno.

IL-1 Ra: stress, inibizione espressione IL-8.

IL-2: mialgia, disfunzioni cognitive.

IL-6: stress, fatica, depressione, attivazione SNS, stimolazione del rilascio di sostanza P.

IL-8: stimolazione della produzione di sostanza P.

IL-10: inibisce l’infiammazione antagonizza le altre IL infiammatorie

Alterazioni del sistema immunitario

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Il sonno punto di contatto tra SN centrale e periferico

Disturbi del sonno

Stress fisiciInfezioni virali

GH ↓

Sovraccarico funzionalePosture incongrue

Contrazione persistente muscolare

Lesione muscolare

Scarsa attività fisica

Suscettibilità delle fibre a microtraumi

Scarso allenamento muscolare

Affaticabilità

DOLORE DIFFUSO

IGF1 ↓

GHRHIPOTALAMO

Page 19: lezione fisioterapisti

Alterazione del ciclo rilassamento/contrazione muscolare(Elert JE. Scand J Rheumatol 1989)

Coattivazione muscolare diffusa(Donaldson C.C.S NeuroRehabilitation 2002)

dati non univoci

Compromissione della microcircolazione locale,

flusso ematico ridotto(Bennett A. Arthritis Rheum 1989)

Tender points e muscolo

Page 20: lezione fisioterapisti

Alterazioni del ciclo contrazione /rilassamento con compromessione della microcircolazione (Elert JE. Scand J Rheumatol 1989)

Flusso ematico muscolare ridotto (Bennett A. Arthritis Rheum 1989)

Riduzione di flusso ed aumento dei globuli rossi nei tender point

Ipertono simpatico (blocco del simpatico ↓del dolore)

Coattivazione muscolare diffusa (Donaldson C.C.S NeuroRehabilitation 2002)

Origine periferica del dolore

Page 21: lezione fisioterapisti

Alterazioni ed ispessimentodei piccoli vasi → danno endoteliale Deficit del metabolismo energeticoSensibilizzazione delle fibre nocicettive

Iperattività simpatica

Alterazione della membrana

sarcolemmatica e del mitocondrio

Aumento del calcio intracellulare

con fuoriuscita del potassio

Anomalie del metabolismoenergetico

Ipossia dolore

Alterazioni muscolari aspecifiche

Page 22: lezione fisioterapisti

La Fibromialgia è ereditaria?

Page 23: lezione fisioterapisti

Base genetica della Fibromialgia

Studio di Buskila del 2005

20 nuclei familiari con madre affetta da FM

Studiati 58 discendenti di primo grado

Il 28% di questi aveva Fibromialgia

Page 24: lezione fisioterapisti

I fattori genetici ed ambientali giocano un ruolo fondamenta nella patogenesi della Fibromialgia.

Sembra improbabile che l’alterazione di un solo gene sia responsabile del coacervo di sintomi della Fibromialgia.

Sembrano implicati polimorfismi del sistema dopaminergico,

catecolaminergico, serotoniniergico; tuttavia i dati in

letteratura sono contrastanti e non univoci.

Page 25: lezione fisioterapisti

Fattori di rischio + predisposizione genetica

SNC & SNA

FIBROMIALGIA

Alterazione della processazione e percezione del dolore

Eziopatogenesi

Riduzione della soglia del dolore

Attivazione dello Stress System

Page 26: lezione fisioterapisti

Come si può fare la diagnosi

Page 27: lezione fisioterapisti

Sindrome della fatica cronica

Fibromialgia

Sensibilità Chimica Multipla

Sindrome della Guerra del Golfo

REUMATOLOGO INTERNISTA, ONCOLOGO

INFETTIVOLOGO

REUMATOLOGO

ALLERGOLOGO,AMBIENTALISTA

MEDICI MILITARI

Diagnosi

Page 28: lezione fisioterapisti

Criteri diagnostici dell’American College of Rheumatology

Dolore diffuso da almeno tre mesi

Positività alla digitopressione in 11 su 18 Tender Points

Ad un paziente viene diagnosticata la Fibromialgia se sono presenti:

Page 29: lezione fisioterapisti

Diagnosi clinica:

Criteri dell’American College of Rheumatology (1990)

Parametri clinici che mancano di specificità e non consentono di

misurarne l’attività, nè valutarne la severità.

Sindrome della Fatica Cronica

Comorbidità con altre patologie

reumatiche

Malattie non reumatologiche

come l’ipotiroidismo

Sensibilità 88%Specificità 81%

Page 30: lezione fisioterapisti

La diagnosi deve essere pertanto accompagnata dall’esclusione di patologie che hanno sintomi, ma non cause, comuni

con la Fibromialgia

Polimiositi Spondiloartriti

Polimialgia reumatica

Page 31: lezione fisioterapisti

Caratteristiche e sintomi associate alla Fibromialgia

Caratteristiche principaliDolore diffuso da almeno tre mesi

Positività alla digitopressione in 11 su 18 Tender Points

Sintomi associatiAnsietà

Difficoltà cognitive

Fatica

Mal di testa

Parestesie

Disturbi del sonno

Page 32: lezione fisioterapisti

Cosa sono i Tender Points

I Tender Points (TPs) sono siti anatomici distribuiti nel sistema muscoloscheletrico. Sono posizionati tipicamente nei ventri muscolari, sulle inserzioni tendinee e sulle protuberanze ossee.I meccanismi anatomici e fisiologici della presenza e delle cause dei TPs hanno ricevuto grande attenzione ma la loro origine rimane poco chiara.

Page 33: lezione fisioterapisti

FMS SECONDARIA

Ipotiroidismo Miopatie Polimialgia

reumatica Farmaci

(antidislipemici, antivirali)

Deficit di vitamina D

FMS CONCOMITAMTE

Artrite Reumatoide Reumatismo

palindromico Lupus Eritematoso

Sistemico Sindrome di Sjögren Miopatie infiammatorie

patologie Intestinali Epatite C Infezioni da parvovirus Malattia di Lyme

Diagnosi differenziale

Page 34: lezione fisioterapisti

FMS SECONDARIA

Ipotiroidismo Miopatie Polimialgia

reumatica Farmaci

(antidislipemici, antivirali)

Deficit di vitamina D

FMS CONCOMITAMTE

Artrite Reumatoide Reumatismo

palindromico Lupus Eritematoso

Sistemico Sindrome di Sjögren Miopatie infiammatorie

patologie Intestinali Epatite C Infezioni da parvovirus Malattia di Lyme

Diagnosi differenziale

25% al 50% Raynaud o sindrome sicca

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La FM è l’anticamera di una malattia autoimmune?

In un recente lavoro sono stati analizzati in maniera retrospettiva 450 pazienti FM e 129 controlli. Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra I 2 gruppi, riguardo la presenza di Ab anti-nucleo, markers di malattie del tessuto connettivo (CTD). Osservando i pazienti in un lungo periodo (10 anni) è emerso che la probabilità di sviluppare malattia autoimmune è la stessa in pazienti e in controlli e che la positività verso gli Ab anti-nucleo non è predittiva per lo sviluppo di CTD.

Page 36: lezione fisioterapisti

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale di Fibromialgia include:

sindrome miofasciale

sindrome della fatica cronica

ipotiroidismo

Queste condizioni possono essere presenti anche nel paziente con Fibromilagia e rendono più difficile la diagnosi.

Page 37: lezione fisioterapisti

Fibromialgia e sindromi miofasciali

Il dolore miofasciale è caratterizzato da dolorabilità e aree dolenti nei muscoli. È una condizione localizzata senza manifestazioni sistemiche.

Diversamente dalla Fibromialgia, il dolore nelle sindromi miofasciali nasce da aree localizzate nei muscoli e non è diffuso.

La presenza di Trigger Points (punti grilletto) è una caratteristica del dolore miofasciale.

Page 38: lezione fisioterapisti

Fibromialgia e Fatica Cronica

Il dolore cronico e la fatica sono due manifestazioni caratteristiche della Fibromialgia e della Sindrome della Fatica Cronica (CFS).

A differenza della Fibromialgia, la CFS è verosimilmente legata ad un processo infiammatorio. I pazienti affetti da CFS mostrano febbricola, linfonodi gonfi ed un esordio acuto della patologia. Queste non sono presenti nella Fibromialgia.

Page 39: lezione fisioterapisti

Fibromialgia, ipotiroidismo ed

ipotirodismo subclinico

L’ipotiroidismo si manifesta come profondo senso di fatica, debolezza muscolare e malessere generalizzato, come apparentemente riportato dai pazienti affetti da Fibromialgia.

Tuttavia i pazienti con ipotiroidismo mostrano un quadro caratteristico nei valori tiroidei.

Page 40: lezione fisioterapisti

Quanto sono grave?

Page 41: lezione fisioterapisti

Come si valuta la severità della Fibromialgia

La valutazione delle condizioni del paziente fibromialgico è effettuata mediante l’analisi dei sintomi principali quali:

dolore

disturbi del sonno

depressione ed ansia

valutazione della qualità della vita

Page 42: lezione fisioterapisti

Valutazione del dolore

Vengono valutati attentamente i Tender Points. Altri strumenti di utile ausilio sono la compilazione di questionari specifici per la valutazione del dolore.

Es.

SCALA ANALOGICA VISIVA DEL DOLORE (VAS-DOLORE)Vorremmo che Lei indicasse con una crocetta su questa scala da 0 a 100

quanto è forte il Suo dolore

0 100

Nessun dolore

Il peggior dolore mai provato

Page 43: lezione fisioterapisti

Valutazione dei disturbi del sonno

Il sonno disturbato è uno dei sintomi più frequenti della Fibromialgia.

Una buona qualità del sonno è fondamentale, non solo per lo svolgimento delle attività quotidiane e per le capacità cognitive ma anche per la riparazione muscolare. Durante il sonno viene infatti prodotto l’ormone della crescita (GH), fondamentale per la riparazione del danno muscolare.

SCALA ANALOGICA VISIVA DEL SONNO (VAS-SONNO)Come si è sentito stamani al risveglio

0 100

Ben riposato/a

Ancora stanco/a

Page 44: lezione fisioterapisti

Valutazione dei disturbi del sonno

La polisonnografia registre l’elettroencefalogramma, l’elettrooculogramma, l’elettromiogramma e diversi parametri vegetativi. L’analisi si basa sulla continuità e sull’architettura del sonno.

Page 45: lezione fisioterapisti

Valutazione dei disturbi del sonno

La polisonnografia registre l’elettroencefalogramma, l’elettrooculogramma, l’elettromiogramma e diversi parametri vegetativi. L’analisi si basa sulla continuità e sull’architettura del sonno.

NEI FIBROMIALGICO INTRUSIONE DI ONDE ALFA

NEL RITMO DI ONDE DELTA DEL SONNO NREM

Page 46: lezione fisioterapisti

Valutazione psichiatrica

Depressione ed ansia sono frequentemente presenti nella Fibromialgia. È ancora controverso se la fibromialgia sia scatenata da disturbi psichiatrici oppure se la Fibromialgia contribuisce allo sviluppo di comorbidità psichiatriche.

La valutazione psichiatrica viene effettuata da specialisti psichiatri, mediante l’utilizzo di appositi questionari.

Page 47: lezione fisioterapisti

Valutazione psichiatrica

In un nostro recente lavoro, effettuato valutando l’aspetto psichiatrico di 368 pazienti è emerso che il 64% dei pz FM aveva avuto un episodio psichiatrico nel corso della vita, prevalentemente di tipo depressivo, ma solo il 34% presentava al momento della diagnosi un disturbo psichiatrico corrente sottolineando che la patologia fibromialgica non ha stretto rapporto causa-effetto con la comorbidità psichiatrica.

il 50% dei pazienti con Fibromialgia soffre di depressione versus 29% di quelli con artrite reumatoide

Page 48: lezione fisioterapisti

Valutazione psichiatrica

In un nostro recente lavoro, effettuato valutando l’aspetto psichiatrico di 368 pazienti è emerso che il 64% dei pz FM aveva avuto un episodio psichiatrico nel corso della vita, prevalentemente di tipo depressivo, ma solo il 34% presentava al momento della diagnosi un disturbo psichiatrico corrente sottolineando che la patologia fibromialgica non ha stretto rapporto causa-effetto con la comorbidità psichiatrica.

Concetto di spettro

Page 49: lezione fisioterapisti

Valutazione della

qualità della vita

Fibromyalgia Impact Questionnaire

FIQ

È un questionario composto da 10 domande che valuta l’incidenza di sintomi caratteristici sulla qualità della vita del paziente Fibromialgico.

Ogni domanda, eccetto la prima, è costituita da una Scala Analogica Visiva 0-10

(VAS 0-10)

Page 50: lezione fisioterapisti

Valutazione della qualità della vita

Health Assessment Questionnaire

(HAQ)

È un questionario che valuta quanto i sintomi della malattia influiscano sulle attività quotidiane.

Page 51: lezione fisioterapisti

Valutazione della qualità della vita

Ad oggi non esiste un marker di malattia o di gravità

TUTTAVIA

In un campione di 285 pazienti affetti da Fibromialgia, abbiamo osservato che livelli più alti di anticorpo antipolimero (APA), correlano con una maggiore severità di malattia

Page 52: lezione fisioterapisti

É una malattia invalidante?

Page 53: lezione fisioterapisti

La Fibromialgia non viene attualmente riconosciuta come causa di invalidità in Italia.

Il 10% dei soggetti fibromialgici si considera invalido.

Indagine negli USA su 620 pazienti affetti da Fibromialgia

circa il 15% riceveva un indennizzo di disabilità.

Il 25% si considerava totalmente diasabile.

I PAZIENTI FIBROMIALGICI RIPORTANO DISABILITÁ NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÁ QUOTIDIANE CHE SONO ALTRETTANTO SEVERE DI QUELLE RIPORTATE DAI PAZIENTI AFFETTI DA ARTRITE REUMATOIDE.

Page 54: lezione fisioterapisti

Si può guarire?

Page 55: lezione fisioterapisti

La guarigione completa è un evento estremamente raro. Tuttavia, attraverso abitudini corrette, adeguate terapie e supporto psicologico, si può convivere e migliorare i sintomi di questa malattia.

Page 56: lezione fisioterapisti

Fibromialgia: quali terapie?

Page 57: lezione fisioterapisti

TERAPIA

Gli obiettivi del trattamento della FM sono

rappresentati dalla riduzione del dolore e dal miglioramento della funzione

ciò è possibile con un approccio multimodale, •farmacologico •riabilitativo•psicoterapeutico

Page 58: lezione fisioterapisti

TERAPIA

I farmaci che si sono dimostrati maggiormente efficaci nel trattamento della FM sono quelli che agiscono a livello del SNC, come gli antidepressivi, i miorilassanti e gli anticonvulsivanti; queste sostanze agirebbero a livello dei neuromediatori (ad es. serotonina, noradrenalina ecc.) le cui modificazioni avrebbero un ruolo patogenetico nel determinismo di questa malattia.

Page 59: lezione fisioterapisti

Terapie della Fibromialgia

Efficacia Terapie farmacologiche Terapie non farmacologiche

Forti evidenze Amitriptilina (Laroxyl), Ciclobenzaprina (Flexiban)

Esercizio cardiovascolare, terapia cognitiva, educazione del paziente, terapie multidisciplinari

Moderate evidenze

Duloxetina (Cymbalta), Venlafaxina (Effexor), Fluoxetina (Prozac), antidepressivi triciclici, Pregabalin (Lyrica), Tramadolo (Unitrama), Paracetamolo (Tachipirina)

Agopuntura, Biofedback, balneoterapia, Ipnosi

Scarse evidenze Chiropratica, Elettroterapia, Massaggi, ultrasonografia

No evidenze Corticosteroidi, melatonina, FANS, oppioidi, omoni tiroidei

Stretching, iniezioni sui tender points

Page 60: lezione fisioterapisti

serotonina mista noradrenalina

Citalopram

Fluvoxamina

Sertralina

Paroxetina

Fluoxetina

Venlafaxina

Duloxetina

Amitriptilina

Milnacipran

Imipramina

Maprotilina

Desipramina

Nortrifilina

Reboxetina

Antidepressivi Analgesici Antidepressivi

Attività relativa al re-uptake di serotonina e di noradranalina degli antidepressivi

Page 61: lezione fisioterapisti

Eff

icac

ia n

ella

Fib

rom

ialg

ia

5-HT NA

Inibizione del Re-uptake di serotonina e noradrenalina

Citaolopram

Fuoxetina

Venlafaxina

Duloxetina

Milacipran

Amitriptilina

Nortifilina

Page 62: lezione fisioterapisti

TERAPIA

• Il milnacipran, come la duloxetina, inibisce la ricaptazione sia della 5-HT sia della NA essendo tuttavia, rispetto alla duloxetina, più selettivo per la NA

• questa molecola, inoltre, è in grado di legarsi ai recettori NMDA

• il milnacipran è un farmaco con proprietà antidepressive, i miglioramenti più significativi sono stati osservati nei pazienti che, in condizioni basali, non presentavano una comorbidità per sintomi depressivi

Page 63: lezione fisioterapisti

Farmaci anticonvulsivanticapacità di limitare l’eccitabilità neuronale e di incrementarne l’inibizione. la capacità di interferire con i canali ionici(ad es. i canali per il sodio e per il calcio)coni recettori eccitatori per glutammato ed N-methyl-D-aspartato con i recettori inibitori per il GABA e la glicina

Il gabapentin ha dimostratoin studi RCTs, di possedere attività analgesica nella neuropatia diabetica, nella nevralgia posterpetica, nella profilassi dell’emicrania ed in altre condizioni cliniche caratterizzate da dolore neuropaticoCronicoIl pregabalin è un altro antiepilettico che si è dimostrato efficace nel trattamento della FM

Page 64: lezione fisioterapisti

Farmaci sedativi-ipnoticiIl sodio oxybato è il sale sodico del gamma-idrossibutirrato (GHB), un acido grasso endogeno a catena Corta. Diverse evidenze suggeriscono che il GHB svolga azioni di tipo neurotrasmettitoriale e di neuromodulazione.Il sodio oxybato è approvato dalla FDA peril trattamento della cataplessia e dell’eccessiva sonnolenza diurna nei pazienti affetti da narcolessia

Page 65: lezione fisioterapisti

Farmaci sedativi-ipnotici

Il sodio oxybato riduce il dolore

e l’affaticabilità dei pazienti fibromialgici e,

soprattutto, riduce le anormalità elettroencefalografiche (intrusione di onde alfa e riduzione del sonno ad onde lente) che si pensa siano responsabili

del sonno non ristorativo riferito da questi pazienti.

Page 66: lezione fisioterapisti
Page 67: lezione fisioterapisti

Agonisti dopaminergici

il pramipexolo (un agonista del recettore D3 della dopamina) arruolati 60 pazienti fibromialgici.

al dosaggio di 4 mg, il farmaco è stato ben tollerato ed ha indotto un miglioramento significativo del dolore, dell’affaticabilità, degli indici di funzionalità e degli scores di salute globale.

Gli effetti indesiderati più frequentemente riportati sono stati episodi transitori d’ansia ed il calo ponderale.

Page 68: lezione fisioterapisti

Farmaci analgesici

il tramadolo è risultato efficace e ben tollerato nei

pazienti fibromialgici

uno studio più recente, in cui è stata comparato il tramadolo al dosaggio di 37,5 mg in combinazione con 325 mg di paracetamolo verso placebo in 315 pazienti conFM è stato osservato che gli scores per il dolore ed il FIQ miglioravano significativamente nel gruppo in trattamento con il farmaco attivo.

Page 69: lezione fisioterapisti

FUTUROI soggetti con l’allele 5HTTLPR nel sistema serotoninergico sarebbero i candidati al trattamento con farmaci antidepressivi mentre i soggetti con polimorfismo genico nel sistema dopaminergico, come il polimorfismo della regione ripetitiva dell’esone III del recettore D4 per ladopamina, sarebbero maggiormente suscettibili ad una terapia con farmaci dopaminergici.

Page 70: lezione fisioterapisti

CELLFOOD®

nella Fibromialgia si ipotizza una riduzione della “biodisponibilità”, della

quantità di ossigeno di macronutrienti (soprattutto di aminoacidi e proteine) di micronutrienti (sali minerali e vitamine)

Cos’è il CELLFOOD®,?• integratore alimentare in gocce, somministrazione per os, • Esso si presenta come un sistema colloidale acquoso la cui fase

polidispersa è costituita da solfato di deuterio e da una miscela complessa di 78 minerali 17 amminoacidi e 34 enzimi in tracce, che agiscono:

• come antiossidanti prevenendo i danni da radicali liberi responsabili delle lesioni da “stress ossidativo”

• AZIONE :modula la biodisponibilità dell’ossigeno a livello cellulare aumentandonei livelli in caso di ipossia o riducendone la concentrazione in caso di iperossia.

Page 71: lezione fisioterapisti

RISULTATI Dopo 3-6 mesi la maggior parte dei parametri esaminati hanno mostrato un notevole miglioramento e sono state osservate differenze statisticamente significative tra il gruppo trattato con Cellfood® ed il gruppo di controllo per quanto riguarda il dolore, l’astenia e le funzioni fisichedolore, l’astenia e le funzioni fisiche.

Dall’analisi dei dati si è notato già dopo 12 settimane di trattamento con Cellfood®, un miglioramento della sintomatologia sia sul piano soggettivo (VAS) che sul piano oggettivo (conta soggettivo (VAS) che sul piano oggettivo (conta dei tenderpoints).dei tenderpoints). La tollerabilità da parte dei pazienti si è dimostrata ottimale.

Page 72: lezione fisioterapisti

NESSUN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO È UNIFORMEMENTE EFFICACIE IN TUTTI I PAZIENTI.

TRATTAMENTI FARMACOLOGICI

TRATTAMENTI NON FARMACOLOGICI

Devono essere individuati per ogni singolo paziente, e il clinico può avere la necessità di provare differenti modalità terapeutiche,

prima di ottenere un miglioramento ottimale dei sintomi del paziente.

Page 73: lezione fisioterapisti

Sessualità nel paziente Fibromialgico

Page 74: lezione fisioterapisti

Questionari specifici rilevano che il 71% dei pazienti FM ha problemi sessuali, termine che include disturbi sia psicologici che sistemici.

La sessualità è un processo complesso, coordinato a livello neurologico, endocrino e vascolare ed è influenzato da fattori familiari, sociali e religiosi. I disturbi sessuali possono essere legati anche all’età, allo stato di salute ed al vissuto. La sessualità può essere studiata globalmente ma individuare la fase del ciclo sessuale alterata può condurre a programmi educazionali e ad interventi terapeutici mirati. Migliorare la qualità della vita dei pazienti FM deve essere un obiettivo per far sì che abbiano una vita felice anche sotto l’aspetto sessuale.

Page 75: lezione fisioterapisti

Sono stanca: ho la Fibromialgia o la Sindrome della Fatica Cronica?

Page 76: lezione fisioterapisti

Definizione: • Affezione caratterizzata da sensazione di fatica altamente

invalidante presente da più di 6 mesi associata a sintomi tra cui intolleranza allo sforzo, non inquadrabile in un definito disordine di tipo medico o psichiatrico.

Straus S.E, 2002.

Sindrome della Fatica Cronica

Page 77: lezione fisioterapisti

la CFS viene definita come:

Condizione di affaticamento cronico, accertata clinicamente, persistente, recidivante e non spiegabile

Ad esordio recente o comunque collocabile temporalmente

Non risultante da un periodo di sforzi in corso

Non alleviata da riposo Invalidante dal punto di vista

occupazionale, sociale o personale

Esclusione di qualsiasi condizione clinica e psichiatrica

Necessaria la concomitanza dialmeno 4 sintomi presenti da almeno 6 mesi: Deterioramento della memoria a

breve distanza, tale da determinare una riduzione degli standard precedenti nelle attività lavorative, scolastiche, sociali o personali

Faringodinia ricorrente Linfoadenopatia

cervicale/ascellare Dolore muscolare Dolore poliarticolare senza

tumefazione o arrossamento Cefalee con caratteristiche

nuove o di gravità diversa Sonno non ristoratore Malessere prolungato dopo

sforzo che dura più di 24 ore

Fukuda K et Al. Annals of Internal Medicine,1994;121:953-954

Criteri Diagnostici per la CFS

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Similarities between fibromyalgia syndrome and chronic fatigue syndrome

Block 1993, Goldenberg 1989, Yunus 1989

  FMS CFS

Età Giovani adulti Giovani adulti

Sesso ♀ ♀

Prevalenza Comune Comune 0.1-0.7 %

Causa Sconosciuta Sconosciuta

Cronicità Si Si

Test di laboratorio

Normale Normale

Scoperte patologiche

Nessuna Nessuna

Disabilità riferita

Si Si

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condizioni % in CFS/FMS Popolazione normale

Cefalea cronica 50% 5%

Dismenorrea 60% 15%

Endometriosi 15% 2%

Cistite interstiziale 25% meno 1%

Vescica irritabile/ dolore uretrale 15% meno 1%

Sindrome del colon irritabile 60% 10%

Prolasso della valvola mitralica 75% 15%

Sensibilità Chimica Multipla 40% 5%

Gambe senza Riposo 30% 2%

Dolore tempo-romandibolare 25% 5%

Condizioni prevalenti nella CFS/FMS

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Sintomi prevalenti nella FMS e CFS

FMS FMS/CFS CFS

↑dolore diffuso e tensione muscolare

Stanchezza e facile affaticabilità

Interessamento della BEE

Tender Points Disturbi del sonno Febbricola

Crampi Dolore diffuso Disturbi cognitivi

Dispepsia e colon irritabile

Cefalea Linfoadenomegalia

Vaginismo e dismenorrea

Difficoltà di concentrazione

Terapia

Difficoltà di accomodamento

Mal di gola

Parestesie

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La fibromialgia ha molti aspetti in comune con la sindrome della fatica cronica (CFS) e con altre condizioni cliniche di causa sconosciuta come la sindrome del colon irritabile, il disordine temporo-mandibolare e la ”sensibilità chimica multipla”.

Studi comparativi hanno stimato che circa il 70% dei pazienti con fibromialgia risponde anche ai criteri per la CFS e viceversa nel 35-70% dei casi [Buchwald et al., 1994]. Inoltre, sembra che il sesso sia un fattore che influenza la comorbidità, visto che la fibromialgia viene riscontrata con maggiore frequenza nelle donne.

COMORBIDITA’

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Il dolore muscolo scheletrico è presente sia nella FSM che CFM

Nelle FMS e nella CFS c’è un alterazione della percezione del dolore

Nella FSM la ipereccitabilità di recettori spinali NMDA comporta un aumento della percezione del dolore (allodidia, dolore riferito, iperalgesia)

Nella CSF non c’e sensibilità abnorme agli stimoli pressori e non ci sono i tender points

Differenze nel dolore

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FMS CFSAntidolorifici Antiossidanti

MagnesioMiorilassanti

Farmaci che migliorano il sonno

Trattamenti termali Esercizio fisico

Farmaci AntidepressiviIdroterapia Fisioterapia

ImmunoglobulineTossoide stafilococcico

PsicofarmaciGalantamine

AntiviraliProstigminaCortisoniciAzatioprina

AcetilcarnitinaAmpligen

NahdSulbutiamine

Acidi grassi insaturi, Magnesio

Terapia cognitiva comportamentale

Terapia della FMS e CFS

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Nel Libro di Giobbe, parte del Vecchi Testamento, scritto tra il 1500 e il 600 prima di cristo, Giobbe scrive

“…mi sono assegnate notti di dolore. Non appena mi corico, dico: "Quando mi alzerò?" Ma la notte si prolunga, e mi sazio di agitazioni fino all'alba.” (Giobbe 7:3-4).”

Da questo e da altri passaggi del libro di Giobbe, si evince come I sintomi da lui riprtati fossero simili a quelli dei pazienti affetti da Fibromialgia.

Fibromialgici famosi: da Giobbe a Frida Kahlo

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Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910) fu un' infermiera britannica nota come La signora con la lampada. È considerata la pioniera della moderna professione di infermiere e dell'organizzazione degli ospedali da campo militari.

Si sentì male durante una visita ad un campo di battaglia, e fu costretta a letto per gli ultimi 50 anni della sua vita. I sintomi da lei riportati fanno presupporre che fosse affetta da Fibromialgia. Il giorno della sua nascita, 12 maggio, viene oggi celebrato come giornata mondiale della Fibromialgia

Florence Nightingale

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Charles Darwin

Charles Robert Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) è stato un naturalista, geologo e agronomo inglese, celebre per aver formulato, assieme ad Alfred Russel Wallace, la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale di mutazioni casuali congenite ereditarie (origine delle specie), e per aver teorizzato la discendenza di tutti i primati (uomo compreso) da un antenato comune (origine dell'uomo).

Si dice che avesse una misteriosa, con profonda astenia, dolore, vomito, cefalea, insonnia, ansia e eczemi cronici. Molti dei sui collaboratori pensavano fosse ipocondriaco. Ma i sontomi lasciano pensare alla FIBROMIALGIA

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Frida Kahlo il cui nome completo era Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954) è stata una pittrice messicana. Affetta dall'età di sei anni da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite (ne era affetta anche sua sorella minore), fin dall'adolescenza manifestò talento artistico ed uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale.

La famosa artista messicana soffrì di fibromialgia postraumatica a seguito di un grave incidente subito all’età di 18 anni.

Frida Kahlo

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• La frequenza delle pubblicazioni riguardanti la CFS non è significativamente cambiata dal 1995 al 2004.

• Il numero di pubblicazioni riguardanti FM e fatica è notevolmente aumentato (p<0.0001) negli ultimi anni.

• La maggior parte delle pubblicazioni, sia su FM che CFS, riguarda la diagnosi, la fisiopatologia e l’aspetto psicologico.

• Riguardo alla fatica, il 31.4% delle citazioni è focalizzato sulla eziologia.

• Il 37.7% degli studi riguardanti la CFS sono stati realizzati negli USA, il 31.4% in Inghilterra, il 4.9% in Olanda.

Quanto sono studiate oggi queste patologie?

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JOAN MIRO’

la Speranza

Dal 40 al 70% dei pazienti con CFS

soddisfa i criteri ACR per la FMS

La fatica sembra essere il sintomo che accomuna entrambe le patologie

che comunque sono differenti l’una dall’altra

CONCLUSIONI

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CONCLUSIONI

I medici ed i pazienti

dovrebbero conoscere i possibili meccanismi fisiopatologici che sottostanno alla malattia

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CONCLUSIONI

stabilire insieme degli obiettivi realistici da raggiungere con tutte le possibili modalità terapeutiche disponibili.Numerosi farmaci sono stati utilizzati per •il dolore• migliorare la qualità del sonno•l’ansia• la depressione • per migliorare la qualità della vita

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Un mare di grazie !