l'histoire du soldat€¦ · l'histoire du soldat testo di charles ferdinand ramuz –...

1
Nel centenario dell'entrata in guerra dell'Italia L'HISTOIRE DU SOLDAT Testo di Charles Ferdinand Ramuz – Musica di Igor Stravinsky Regia, scene, costumi e Musicattore®: LUIGI MAIO (disponibile nella versione per Settimino e per Trio) Col suo cavallo di battaglia, L'Histoire du Soldat, il Musicattore® Luigi Maio ha recentemente trionfato al Teatro alla Scala di Milano, al Petruzzelli di Bari e all' Istituto Italiano di Cultura di Londra. Maio porta in scena il capolavoro di Stravinsky e Ramuz rappresentandolo in chiave trasformistica, in una edizione che ha ricevuto il Premio della Critica e le lodi di Marie Stravinsky, bisnipote del grande compositore e presidente della Fondazione Igor Stravinsky di Ginevra, di cui Luigi Maio è ora rappresentante in Italia. Intrecciando note e parole in un magico fuoco di fila, Maio si fa letteralmente in quattro per interpretare i ruoli del Soldato, del Diavolo, del Narratore e della Principessa, rendendo il teatro musicale divertente e affascinante (ed esaltando il tema del Doppio alla Jekyll & Hyde). Da Roma a Milano, da Oporto a Londra, Luigi Maio dialoga in scena con le note di prestigiosi ensemble, coinvoltgendo i musicisti nell’azione teatrale. In occasione delle commemorazioni in tutto il mondo nel centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, L'Histoire du Soldat è uno spettacolo emblematico, semplice e profondo ugualmente, un capolavoro senza tempo che l’estro poliedrico di Luigi Maio rende accessibile a tutte le età. «Settanta minuti da primattore» (Angelo Foletto – La Repubblica) «Luigi Maio ha davvero superato se stesso (...) uno sdoppiamento del personaggio semplicemente miracoloso per forza e piglio convincente» (L. F. - Brescia Oggi) «Dicitore dotato di una retorica naturale predisposta al surreale, mattatore, regista e direttore artistico dello spettacolo è stato Luigi Maio, attore raffinatissimo, cui il talento sorgivo, sensibilità e intelligenza hanno consentito di spaziare in un'affascinante dimensione dove musica e maschera trovano un punto di incontro ideale» (Renato della Torre – Messaggero Veneto) «Um espectáculo que todos deveriam poder ver» (Fernando C. Lapa - Pùblico) «Ammirazione per lo stupefacente repertorio di falsetti, di voci cavernose, di tremoli e di mimica con cui Maio - con uno scaltrito gioco culturale - fa rivivere la magia dei grandi saltimbanchi» (Oliviero Marchesi – Libertà) «Luigi Maio, forse il più grande interprete per questo ruolo (...) realizza un moderno "recitar cantando" che fa di lui un interprete di assoluta grandezza» (Renzo Bellardone – Una voce poco fa) «Una sbalorditiva esibizione da attore, per così dire, stravinskiano (...) da grande attore Maio sulle assi del palcoscenico afferma il protagonismo dell'one man show» (Yuri Brunello – Sipario) «Sul palco, la faccia di bronzo ottusa e ingenua del malcapitato milite trovava nella magnifica maschera di Luigi Maio aderenza e commozione ancor più toccanti ( ...) la sua torreggiante figura di camaleonte ci conduceva tutti (...) in questa vorticosa danza, girone dopo girone, l'esemplare polifonia di Maio - davvero pirandelliano in questo saggio di molteplicità dell'uno - stringeva sempre più la morsa attorno alle povere membra del miles per farsi totalmente Diavolo, ruvido, cavernoso, insinuante quanto capace di feroce dolcezza, totalizzante nel percorrere da cima a fondo l'intera cordiera vocale» (Elide Bergamaschi – il Cittadino) «Luigi Maio, eccelso interprete de "L'Histoire du Soldat"» (Alice Spagnolo – Bordighera.net) «A questo autentico "Musicattore" va riconosciuto il notevole merito di entrare efficacemente tanto nei ruoli recitativi quanto nel rapporto sinergico con l'esigenza musicale (...) Luigi Maio è sicuramente uno dei maggiori interpreti dell'Histoire du Soldat» (Gianni Villani - L'Arena) «La sua recitazione ha veramente del diabolico e, contemporaneamente, dell'umano e (...) assume una valenza quasi metafisica di critica radicale alla società capitalistica, un j'accuse che ricorda, con molta ironia però, il famoso "io so" pasoliniano (...) il pubblico è letteralmente soggiogato da tanta bravura attoriale e musicale» (SergioZolli-InstArt)

Upload: others

Post on 30-Apr-2020

32 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: L'HISTOIRE DU SOLDAT€¦ · L'HISTOIRE DU SOLDAT Testo di Charles Ferdinand Ramuz – Musica di Igor Stravinsky Regia, scene, costumi e Musicattore®: LUIGI MAIO (disponibile nella

Nel centenario dell'entrata in guerra dell'Italia

L'HISTOIRE DU SOLDATTesto di Charles Ferdinand Ramuz – Musica di Igor Stravinsky

Regia, scene, costumi e Musicattore®: LUIGI MAIO

(disponibile nella versione per Settimino e per Trio)

Col suo cavallo di battaglia, L'Histoire du Soldat, il Musicattore® Luigi Maio ha recentemente trionfato al Teatroalla Scala di Milano, al Petruzzelli di Bari e all'Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Maio porta in scena il capolavoro di Stravinsky e Ramuz rappresentandolo in chiave trasformistica, in una edizioneche ha ricevuto il Premio della Critica e le lodi di Marie Stravinsky, bisnipote del grande compositore e presidentedella Fondazione Igor Stravinsky di Ginevra, di cui Luigi Maio è ora rappresentante in Italia. Intrecciando note e parolein un magico fuoco di fila, Maio si fa letteralmente in quattro per interpretare i ruoli del Soldato, del Diavolo, delNarratore e della Principessa, rendendo il teatro musicale divertente e affascinante (ed esaltando il tema del Doppio allaJekyll & Hyde). Da Roma a Milano, da Oporto a Londra, Luigi Maio dialoga in scena con le note di prestigiosiensemble, coinvoltgendo i musicisti nell’azione teatrale.

In occasione delle commemorazioni in tutto il mondo nel centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale,L'Histoire du Soldat è uno spettacolo emblematico, semplice e profondo ugualmente, un capolavoro senza tempo chel’estro poliedrico di Luigi Maio rende accessibile a tutte le età.

«Settanta minuti da primattore» (AngeloFoletto – La Repubblica)

«Luigi Maio ha davvero superato se stesso(...) uno sdoppiamento del personaggiosemplicemente miracoloso per forza epiglio convincente» (L. F. - Brescia Oggi)

«Dicitore dotato di una retorica naturalepredisposta al surreale, mattatore, registae direttore artistico dello spettacolo è statoLuigi Maio, attore raffinatissimo, cui iltalento sorgivo, sensibilità e intelligenzahanno consentito di spaziare inun'affascinante dimensione dove musica emaschera trovano un punto di incontroideale» (Renato della Torre – MessaggeroVeneto)

«Um espectáculo que todos deveriampoder ver» (Fernando C. Lapa - Pùblico)

«Ammirazione per lo stupefacente repertorio di falsetti, di voci cavernose, di tremoli e di mimica con cui Maio -con uno scaltrito gioco culturale - fa rivivere la magia dei grandi saltimbanchi» (Oliviero Marchesi – Libertà)

«Luigi Maio, forse il più grande interprete per questo ruolo (...) realizza un moderno "recitar cantando" che fadi lui un interprete di assoluta grandezza» (Renzo Bellardone – Una voce poco fa)

«Una sbalorditiva esibizione da attore, per così dire, stravinskiano (...) da grande attore Maio sulle assi delpalcoscenico afferma il protagonismo dell'one man show» (Yuri Brunello – Sipario)

«Sul palco, la faccia di bronzo ottusa e ingenua del malcapitato milite trovava nella magnifica maschera di LuigiMaio aderenza e commozione ancor più toccanti ( ...) la sua torreggiante figura di camaleonte ci conduceva tutti(...) in questa vorticosa danza, girone dopo girone, l'esemplare polifonia di Maio - davvero pirandelliano inquesto saggio di molteplicità dell'uno - stringeva sempre più la morsa attorno alle povere membra del miles perfarsi totalmente Diavolo, ruvido, cavernoso, insinuante quanto capace di feroce dolcezza, totalizzante nelpercorrere da cima a fondo l'intera cordiera vocale» (Elide Bergamaschi – il Cittadino)

«Luigi Maio, eccelso interprete de "L'Histoire du Soldat"» (Alice Spagnolo – Bordighera.net)

«A questo autentico "Musicattore" va riconosciuto il notevole merito di entrare efficacemente tanto nei ruolirecitativi quanto nel rapporto sinergico con l'esigenza musicale (...) Luigi Maio è sicuramente uno dei maggioriinterpreti dell'Histoire du Soldat» (Gianni Villani - L'Arena)

«La sua recitazione ha veramente del diabolico e, contemporaneamente, dell'umano e (...) assume una valenza quasimetafisica di critica radicale alla società capitalistica, un j'accuse che ricorda, con molta ironia però, il famoso "ioso" pasoliniano (...) il pubblico è letteralmente soggiogato da tanta bravura attoriale e musicale» (SergioZolli-InstArt)