liberta' - speciale valtidone

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SPECIALE VAL TIDONE LIBERTÀ A CURA DI ALTRIMEDIA PUBBLICITÀ e.14.10.08 e.14.10.08 La storia dellaValTidone Forse non tutti conoscono l’affascinante storia della Val Tidone La storia della ValTidone, co- me d'altronde quella di tante al- tre nostre contrade, è fortemen- te intrecciata alle vicende e ai personaggi che pure hanno scritto la Storia d'Italia. Presen- ze umane in ValTidone si posso- no far risalire al paleolitico, e certamente al neolitico come te- stimoniano reperti archeologici rinvenuti in tutta la vallata. I primi timorosi abitanti di que- sta vallata, forse tribù Ligures ricostruiti per rinnovati motivi di offesa e difesa, possiamo an- cora oggi vedere. Il presente ha ampiamente ri- scattato il passato, i Valtidonesi non mostrano alcun retaggio dei trascorsi bellicosi e tribolati e si presentano con un carattere aperto e gioviale pronti alla bat- tuta e al riso, forti lavoratori, a- cuti imprenditori e dichiarata- mente buongustai. Roby Bi nel 3000 a.c., diedero vita ad in- sediamenti stabili dedicandosi all'agricoltura, ma dovettero ben presto abituarsi alle nume- rose scorrerie da parte di altre popolazioni che, nel corso dei secoli, portarono violenza, fa- me, desolazione e lutti. Prima le tribù rivali, poi gli E- truschi a cui seguirono i Roma- ni. Poi fu la volta di Visigoti, Van- dali, e Unni. Dal III secolo alla fine del pri- mo millennio la dominazione Longobarda e poi Carolingia non fu meno apportatrice di guerre e tribolazioni, e caratte- rizzata dalla formazione delle grandi proprietà terriere. Proprietà che i potenti asse- gnavano a monasteri, vescova- di, laici o funzionari di palazzo e maggiorenti del luogo per con- servarne le simpatie, ma accre- scendo le invidie e suscitando cupidigie dei vari successori, de- gli esclusi e dei vicini (Pavia). Condottieri e nobili si alternano nel possesso di terre e castelli e molti dei nomi dei casati sono ancora comuni ai giorni nostri: Landi, Scoto, Malvicini, Fonta- na, Arcelli, Sforza, Dal Verme, Scotti, Cattaneo, Bonvini ecc. Il secondo millennio è pur sempre contrassegnato da nuo- ve guerre, nuovi dominatori; dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini al dominio francese, dalla signo- ria dei Farnese al dominio dei Borboni, dalla conquista della Valle nel 1747 da parte degli au- striaci a quella di Napoleone nel 1796 e, alla capitolazione di que- sti, nuovamente all'Austria e fi- nalmente l'unione, ultimo atto prima dell'unificazione d'Italia, col Piemonte nel 1859. E' nel corso di queste vicende e di questi secoli che in Val Tido- ne sorgono i numerosi fortilizi e castelli che, in parte distrutti e

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SPECIALEVAL TIDONE

LIBERTÀA CURA DI ALTRIMEDIA PUBBLICITÀ

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.10.

08

e.14

.10.

08

La storia della Val TidoneForse non tutti conoscono l’affascinante storia della Val Tidone

La storia della ValTidone, co-me d'altronde quella di tante al-tre nostre contrade, è fortemen-te intrecciata alle vicende e aipersonaggi che pure hannoscritto la Storia d'Italia. Presen-ze umane in ValTidone si posso-no far risalire al paleolitico, ecertamente al neolitico come te-stimoniano reperti archeologicirinvenuti in tutta la vallata. Iprimi timorosi abitanti di que-sta vallata, forse tribù Ligures

ricostruiti per rinnovati motividi offesa e difesa, possiamo an-cora oggi vedere.

Il presente ha ampiamente ri-scattato il passato, i Valtidonesinon mostrano alcun retaggiodei trascorsi bellicosi e tribolatie si presentano con un carattereaperto e gioviale pronti alla bat-tuta e al riso, forti lavoratori, a-cuti imprenditori e dichiarata-mente buongustai.

Roby Bi

nel 3000 a.c., diedero vita ad in-sediamenti stabili dedicandosiall'agricoltura, ma dovetteroben presto abituarsi alle nume-rose scorrerie da parte di altrepopolazioni che, nel corso deisecoli, portarono violenza, fa-me, desolazione e lutti.

Prima le tribù rivali, poi gli E-truschi a cui seguirono i Roma-ni. Poi fu la volta di Visigoti, Van-dali, e Unni.

Dal III secolo alla fine del pri-

mo millennio la dominazioneLongobarda e poi Carolingianon fu meno apportatrice diguerre e tribolazioni, e caratte-rizzata dalla formazione dellegrandi proprietà terriere.

Proprietà che i potenti asse-gnavano a monasteri, vescova-di, laici o funzionari di palazzoe maggiorenti del luogo per con-servarne le simpatie, ma accre-scendo le invidie e suscitandocupidigie dei vari successori, de-

gli esclusi e dei vicini (Pavia).Condottieri e nobili si alternanonel possesso di terre e castelli emolti dei nomi dei casati sonoancora comuni ai giorni nostri:Landi, Scoto, Malvicini, Fonta-na, Arcelli, Sforza, Dal Verme,Scotti, Cattaneo, Bonvini ecc.

Il secondo millennio è pursempre contrassegnato da nuo-ve guerre, nuovi dominatori;dalle lotte tra Guelfi e Ghibellinial dominio francese, dalla signo-

ria dei Farnese al dominio deiBorboni, dalla conquista dellaValle nel 1747 da parte degli au-striaci a quella di Napoleone nel1796 e, alla capitolazione di que-sti, nuovamente all'Austria e fi-nalmente l'unione, ultimo attoprima dell'unificazione d'Italia,col Piemonte nel 1859.

E' nel corso di queste vicendee di questi secoli che in Val Tido-ne sorgono i numerosi fortilizi ecastelli che, in parte distrutti e

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Val Tidone A CURA DI ALTRIMEDIA PUBBLICITÀ

e.22.05.09

Le finestre che arredano disponibili

in tutte le forme

Speciale Val Tidoneaziende sul territorio

Fossati PVC: l’esperienza tramandata da tre generazioni, produce i fruttie contrasta la crisi

Stiamo parlando della dittaFOSSATI PVC, che ha sede inLoc. La Noce.

La ditta è stata fondata nel1920 dal nonno Giovanni eGiovanni si chiama anche ilnipote che a tutt’oggi gestiscel’azienda e al quale facciamoqualche domanda.

Oltre i serramenti in legno ilserramento in PVC. Cosa hadeterminato questa svolta?

“L’analisi di un mercato in

evoluzione con normativesempre più severe e restrittivemirate al risparmio energeti-co, ha portato l’azienda, adorientarsi verso un prodottocon ottime caratteristiche tec-niche, grande isolamento siatermico che acustico e unaspetto estetico tipicamenteitaliano con dettagli curati neiminimi particolari. L’espe-rienza generazionale acquisi-ta ci impone come regola fon-

damentale il servizio e la qua-lità del prodotto e la necessità,almeno in ambito locale, diseguire il cliente dalla sceltadel prodotto adatto alle sueesigenze fino all’installazioneeseguita da personale inter-no.”

Un grosso sforzo, in questomomento di crisi economica...

“Una crisi che non c’è……dopo aver ristrutturato l’orga-nico con l’inserimento di

forze nuove e grazie soprattut-to agli enormi sforzi fatti negliultimi due anni con notevoliinvestimenti sia in impiantitecnologici che in ricerca esviluppo di nuovi prodotti,possiamo dire di essere incontrotendenza con la situa-zione economica attualeavendo notevolmente incre-mentato i nostri volumi. Aconferma dell’efficienza e del-l’avanzata tecnologia dei

nostri impianti abbiamo otte-nuto, come unica azienda inItalia, da parte della dittatedesca che estrude i profili inpvc, la certificazione che atte-sta il rispetto delle direttive daloro imposte. La Fossati pvcoggi, opera in tutto il nordItalia avvalendosi di collabo-ratori e rivenditori altamentequalificati, in grado di soddi-sfare ogni tipo di esigenza.”

Giada Griledo

Realtà al passo coi tempi

Da sapere

I tanti vantaggidel PVCIsolamento termico e a-custico La struttura dei profilatiin PVC evita dispersionitermiche, con un forte ri-sparmio energetico e as-sicura un elevato assorbi-mento delle onde sonore.Tenuta antiaria e antiac-qua Guarnizioni, ante e telaiobloccano ogni infiltrazio-ne, anche in condizioniclimatiche molto rigide.Semplicità di manuten-zione Per mantenere le superfi-ci sempre perfette è suffi-ciente una semplice puli-zia con acqua e detergen-te, senza necessità di ver-niciature o trattamentisuperficiali, con un con-seguente contenimentodei costi. Sicurezza I serramenti in PVC offro-no massima tenuta e sta-bilità. Il PVC inoltre è resistente, non viene danneggiatodagli agenti atmosferici. È ignifugo e igienico: mol-to utilizzato nella produ-zione di strumentazionisanitarie, è particolar-mente igienico e sicuroanche nel caso dei serra-menti. Ed è soprattutto ecologi-co: completamente rici-clabile e non inquinante.

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 200928

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Speciale Val Tidonela cantina Mossi

Posta a 270 metri di altitudine èvicinissima al 45° parallelo, lo stesso che passa a Bordeaux

Vini Mossi:antichi nettari«Sono nato in una botte». LuigiMossi sorride e riassume così,in una battuta, i suoi 72 anni divita interamente trascorsi all'in-terno dell'azienda che porta ilsuo cognome. L'azienda, unadelle realtà più significative al-l'interno del panorama vitivini-colo piacentino, quest'anno hatagliato un traguardo storico:quattro secoli e mezzo di atti-vità. I primi document d'archi-vio in cui si parla della famigliaMossi come proprietaria di vi-gneti sulle colline di Albareto diZiano, proprio nello stesso luo-go dove tuttora si trova l'azien-da di cui Luigi rappresenta laquattordicesima generazione,

sono datati infatti 1558.Di tutta questa storia e di questatradizione nella coltivazionedelle uve e nella produzione divini accumulata in 450 anni Lui-gi Mossi rappresenta l'ultimo a-nello, e precisamente gli ultimisette decenni. Classe 1936, hainfatti proseguito nell'attivitàdel padr Piero e del nonno Fa-bio. «Sono nato e cresciuto qui eancora oggi tutta la mia vita èriassunta qui - racconta lo stes-so titolare che insieme alla mo-glie Rosa manda avanti l'azien-da - la mia giornata inizia allesei e di solito vado avanti a la-vorare fino alle nove di sera. Fi-no a qualche anno fa non mi

concedevo neppure la domeni-ca. Se torno indietro non riescoa separare la mia memoria daquesti luoghi. Ricordo che al-l'età di due anni e mezzo mifabbricarono una piccola forcae attrezzi su misura con cui po-tevo imitare il lavoro dei grandidurante la vendemmia». Untempo ormai lontano. «Rispettoad allora - ricorda l'imprendito-re di Albareto di Ziano - è cam-biato praticamente tutto. Ricor-do che anni fa nei vigneti veni-va impegnata una quantità dimanodopera che per i giorninostri sarebbe impensabile, vi-sti i costi e visti i livelli di mecca-nizzazione raggiunti. Oggi si fa

quasi tutto a macchina. Untempo i vini erano infatti moltopiù corposi, meno lavorati emeno puliti. Non esistevano fri-goriferi, penso ai tempi di guer-ra, e i vini oggi forse risultereb-bero imbevibili rapportandoli agusti moderni». L'azienda gui-data da Luigi Mossi oggi si e-stende su sessanta ettari di ter-reno sulle colline di Albareto diZiano e commercia con tutta I-talia e con l'Europa. Luigi Mos-si in sette decenni di attività si èfatto conoscere, tra le altre co-se, per avere negli anni '70 rilan-ciato l'Ortrugo che oggi è unodei prodotti che meglio caratte-rizzano la piacentinità. «Insie-

me al Gutturnio - dice - l'Ortru-go è uno di quei prodotti su cuidobbiamo puntare perché rap-presentano il nostro cavallo dibattaglia. Gutturnio e Ortrugopossono essere prodotti solo nelPiacentino e per questo sono ledue bandiere che meglio ci con-traddistinguono».Luigi Mossi è conosciuto ancheper essere da sempre un im-prenditore innovatore e moltoattento alla ricerca. «Fin daglianni '60 - racconta - abbiamo i-niziato a collaborare con l'Uni-versità Cattolica, e in particola-re con lo staff del professor Ma-rio Fregoni, con cui abbiamoportato avanti diversi progetti-tra cui un vigneto sperimenta-le. Il risultato sono quattro nuo-ve varietà di vini bianchi e unadi vino rosso di qualità assoluta-mente eccezionale e un vinorosé ancora da studiare». Ac-canto a questa microproduzio-ne di nicchia, Mossi produce u-na ventina di altri vini di qualitàsu larga scala che vengonocommercializzati in tutta Italiae all'estero. In tutti questi annidi attività l'azienda ha portato acasa numerosissimi riconosci-menti e premi di cui l'ultimo so-lo un mese fa, quando le è statoattribuito il premio per il vinoMalvasia Rosa “Rosa di vigna2005” al Gran Palio della Signo-ria di Bentivoglio dell'Accade-mia della Muffa Nobile a Benti-voglio di Bazzano bolognese. Inpiù occasioni i suoi vini, in par-ticolare il Gutturnio nelle suediverse declinazioni, hannovinto l'Oscar del Gambero Ros-so per il migliore rapporto qua-lità prezzo. Di recente il Malva-sia Rosa vendemmia tardiva“Rosa di vigna 2004” è entratonella classifica dei 100 migliorivini d'Italia. Nel 2002 l'Ortrugo

frizzante prodotto da Mossi fuinserito tra i migliori vini d'italiaper il settore Emilia Romagna.Tra i riconoscimenti di prestigiosi annovera anche il primo pre-mio assoluto al primo Concorsonazionale della Malvasia che fuvinto a Velletri con il “Malvasiarosa vendemmia tardiva” nel di-cembre del 2001. La cantinaMossi di Albareto di Ziano ha i-nanellato premi a riconosci-menti già a partire dai primi del'900. Il primo di cui si ha memo-ria risale addirittura al 1905quando alla Mostra nazionaleagricola di Castelsangiovanni(che oggi non esiste più) fu con-ferita a Fabio Mossi la medagliad'oro per i suoi vini. Al figlio Pie-ro tra il 1920 e il 1937 venivanoassegnate 12 medaglie d’oro perle uve da tavola. Nello stesso an-no gli fu assegnato anche unparticolare riconoscimento: ilprimo premio della “Cattedraambulante di agricoltura per larazionale lotta antiparassitarianei vigneti”. Ancora nello stessoanno Piero Moss vinse altri duepremi per i vini presentati allaseconda fiera campionaria diTripoli e all'Esposizione inter-nazionale di vini che si tenne aTorino sempre nello stesso an-no. Da quegli anni fino ai giorni no-stri non c'è stato praticamenteanno in cui la famiglia Mossinon sia stata insignita di un pre-mio o di un riconoscimentopubblico. «Sono particolarmen-te fiero per il premio Cangrandedella Scala riconosciutomi peraver rilanciato l’Ortrugo. Di cer-to posso dire che ricevere unpremio fa sempre piacere per-ché è un riconoscimento delfatto che il lavoro che fai è ap-prezzato anche all'esterno».

R.B.

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 2009 29

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Speciale Val Tidonebere&mangiare

Nuove ideeper integrarela produzione

PER LA STORICA CANTINA DI VICOBARONE SI TRATTA DI UNA:

Iniziative promozionali, lega-me con i prodotti territoriali maanche ricerca ed innovazionesono le linee guida che la Can-tina sta perseguendo con estre-ma determinazione

Domenica 10 maggio è statala volta di “Ortrugo e mariola”,una competizione di auto d’e-poca ed una mostra d’arte.

È solo da qualche mese cheCarlo Bassanini siede sulloscranno di presidenza dellaCantina di Vicobarone, ma lasua gestione si è già fatta nota-re, eccome. Con lui un consi-glio di amministrazione rinno-vato e ringiovanito, che ha pre-so a cuore lo sviluppo dellacantina, una struttura nata nel1960 a Vicobarone di Ziano Pia-centino nel cuore della Val Ti-done, il distretto che concentraoltre i tre quarti della viticoltu-ra della provincia di Piacenza.Attualmente sono circa 330 isoci viticoltori che conferisco-no uve provenienti dalle zoneDoc dei Colli Piacentini e, inmisura limitata, dell'OltrepòPavese.

“Vogliamo e dobbiamo esse-re più visibili e più incisivi –spiega Bassanini – pertanto co-minciamo dal territorio. Abbia-mo stretto un accordo con SlowFood Piacenza ed ogni secon-

da domenica del mese organiz-zeremo un abbinamento con iprodotti tipici piacentini ed inostri vini. Abbiamo iniziato lasettimana scorsa con l’accop-piata ‘Sheratan’, il nostro Ortu-go Brut spumante, e ‘mariola’,salume simbolo della piacenti-nità: una degustazione guida-ta, assai gradita dai tanti parte-cipanti, dove esperti hanno il-lustrato le caratteristiche deidue prodotti. Ogni evento inol-tre vedrà anche l’allestimentonella nostra bottaia di una gal-leria d’arte organizzata da‘Nuovospazio Artecontempo-ranea’. Sempre domenica scor-sa si è svolta la quarta edizionedel ‘Trofeo Cantina di Vicoba-rone’, gara di auto d’epoca lun-go un percorso predisposto inun’area dedicata sul piazzaledella cantina, praticamente o-ramai un classico”.

“Certo che non è tutto qui,anzi, il nostro programma disviluppo è ben più articolato –continua Bassanini.

Ma abbiamo un punto fer-mo; siamo convinti di doverpuntare con molta più incisi-vità sulle nostre specificità, equindi continueremo a fare vi-ni a strettissimo legame territo-riale, ma dobbiamo però con-temporaneamente innovare, e

per questo abbiamo chiestoaiuto all’Università di Piacenza.Con il professor Mario Fregoniabbiamo messo a punto unprogetto che è stato presentatoalla stampa ed alla base sociale.In sostanza, pur in un momen-to di grande incertezze nelcomparto vitienologico nazio-nale e non solo, noi rilanciamo;rilanciamo soprattutto sullaMalvasia e sul Gutturnio, senzatrascurare le altre produzionima concentrando, per ora, i no-stri sforzi su questi due vini,che sono poi l’anima del terri-torio in cui siamo inseriti”. Dal-la vigna alle reti commerciali

Ma come si fa ad innovare sesi dichiara di voler rimanere nelsolco della tradizione? “È pro-prio migliorando cose che sisanno già fare che si possonorealizzare concreti vantaggicompetitivi – risponde decisoBassanini – e noi agiremo supiù fronti.

Partiremo dall’aspetto varie-tale ma ci occuperemo anchedi zonazione e, soprattutto, la-voreremo con la punta più a-vanzata dei nostri conferentiseguendo un patto di qualità.Tutti i nostri soci, comunque,saranno coinvolti in un percor-so di miglioramento continuo

della qualità. Le varietà su cuisi intende lavorare sono Malva-sia, Barbera e Croatina (local-mente detta Bonarda) ma sipunterà soprattutto sulla Mal-vasia di Candia aromatica cheha nel piacentino il più consi-stente bacino produttivo nazio-nale (circa 1000 ettari di cuiquasi 700 in Valtidone). “Occor-re esaltare il carattere aromati-co di questa varietà arrivando aprodurre vini simili, per tipolo-gia, ai Traminer – spiega il pre-sidente. “Qui a Vicobarone co-stituiremo anche un campo dicollezione delle Malvasie (ita-liane e del mondo) – spiegaBassanini - con almeno 50piante per ogni tipo (sono ben17 le sole Malvasie italiche).Questa collezione attirerà l’in-teresse degli appassionati e de-gli studiosi, e potrà essere an-che utilizzata per fare degli in-croci. Siamo anche contempo-raneamente impegnati nelsempre più efficace presidiodei mercati tramite una ferreapolitica di valorizzazione dei vi-ni a stretto legame territorialema guardando alle nuove esi-genze in termini di confeziona-mento e dei servizi. Incremen-teremo pertanto nel tempo laquota di imbottigliato sul tota-le, mentre, da subito, si puntaad un miglioramento dell’im-magine, fattore indispensabileall’espansione commerciale.Oltre a rifornire la ristorazionee la grande distribuzione ab-biamo attualmente attivi duepunti vendita aperti al pubbli-co, uno nella sede aziendale el’altro a Piacenza, che ci dannocrescenti soddisfazioni”.

Matteo Marenghi

Seconda giovinezzaBuona Tavola

Le ProposteIl Ristorante a Corano diBorgonovo. Aperto nel2000 grazie alla passione el’estro della Signora Dani-la Ratti, che dopo 20 annidi lavoro altrove ha decisodi ascoltare la sua ispira-zione: la cucina. Ha ri-strutturato il bellissimo ru-stico che aveva e, con ilprezioso aiuto della figlia edel marito ha dato inizioalla fortunata avventura.La Signora Danila è partitadal presupposto che la ri-storazione classica merita-va di essere implementatae rielaborata, per mante-nere alto l’interesse delpubblico e per evitare cheregredisse, impoverita dalfatto di essere sempre u-guale a se stessa. Ne derivache una nuova e suggesti-va proposta di piatti co-munque legati in parte alterritorio, in parte alla tra-dizione, dia più valore an-che al territorio stesso, at-tirando tanto i buongustailocali che quelli “forestie-ri”, dal pavese al milanese.Anche il nome Le Propo-ste esprime la completez-za dell’offerta, che va daipiatti classici alle ghiotto-nerie nuove. Tutto è sceltocon cura e fatto a mano. Ilristorante è aperto mezzo-giorno e sera e ha una ca-pienza di 60 coperti e unaterrazza con vista sulla SanColombano con altri 30posti a sedere.

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 2009 31

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Speciale Val Tidoneedilizia

I corsi di specializzazione fatti dai tecnici della Vegetti, sono una garanzia per il cliente finale

CI VUOLE SEMPRE IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA NUOVE TECNOLOGIE ED ESPERIENZA DECENNALE

La ditta Vegetti, storicaimpresa edile di Sarmato si ètrasferita in Via dell’Industriaal numero 4. Con 2.000 mq dicapannoni e 200 mq. di uffici.

Storica perchè è stata fonda-ta dal papà dell’attuale pro-pietario, il Sig. Daniele, ben 52anni fa.

Le persone che operano perla Vegetti sono una quarantinae garantiscono il lavoro dallaconsulenza immobiliare, allafase progettuale, alla realizza-zione del progetto.

Edilizia a 360° quindi, siaresidenziale che industriale,in tutta la zona dellaValtidone.

E l’esperienza maturata ètanta, basti pensare che, aparte i silos, buona parte deglizuccherifici Eridania sonostati fatti e manutenuti daquesta azienda!

A Sarmato e a Borgonovohanno da poco installato ipannelli fotovoltaici sui tettidelle scuole e tra poco tutte leabitazioni di nuova costruzio-

ne avranno queste caratteri-stiche. “Ci stiamo specializ-zando sul risparmio energeti-co - dice il sig. Daniele - per-chè è quello che chiedonotutti.

Oggi si presta molta atten-zione a questo argomento mac’è ancora molta confusione.

Si legge tanto in giro, ma ilcampo è molto vasto e specia-lizzato: non sempre ci si puòrispondere da soli insomma.

Alla Vegetti crediamo che ilrapporto con il cliente sa fon-

damentale e io sono l’interlo-cutore unico. Ogni dubbio,ogni perplessità vengonoaffrontate subito per rispon-dere con tecnologia ed espe-rienza mixate assieme.

Questo è estremamenteimportante.”

“Sempre presenti, quindi”“Si, sempre presenti e pro-

fessionalmente preparati. I miei tecnici frequentano

spesso corsi di specializzazio-ne. Non serve abbassare iprezzi se poi ciò che si offre è

scadente.”Il signor Daniele sorride e

un po’ si commuove ricorda-dandomi che oggi costruiscele case per i figli dei figli disuoi clienti.

“Questo è bellissimo perchèla fiducia tra cliente e fornito-re è fondamentale e questoconferma che il nostro lavoroè stato fatto bene, con serietàe impegno.

E i nostri clienti diventanoamici, amici veri.”

R.B.

Edilizia e amicizia

Alternative

La casa biocompatibileLa Fiera milanese di RhoPero riapre dopo alcunianni e lo fa per celebrare lenuove eccellenze italiane.Tra queste anche ‘eco-ca-sa’, una casa colorata, chelascia spazio alla fantasiapersonale. Costa poco al-l’ambiente e al portafoglio.100 metri quadrati a 100mila euro. La ‘eco-casa’, fir-mata da Symbola a da Ma-rio Cucinella, fa da ban-diera all’intera Fiera. E’ ilsimbolo di un’Italia chepunta sull’architettura e-cologica e su una lungatradizione di design benradicata nel nostro paese.La ‘casa dei desideri’ anco-ra non esiste, quello pre-sentato è un progetto chesarà la base di un bando digara.La soluzione alterna-tiva al tradizionale matto-ne da costruzione arrivada un ricercatore del Mit diBoston. Ha proposto di ot-tenere case dagli alberi. Ilsegreto è convincere un al-bero a crescere secondoforme adeguate a conte-nere una famiglia di esseriumani, con l´aiuto di alcu-ni elementi artificiali. Ilprincipio proposto da Mit-chell Joachim è quello diforzare la crescita del tron-co e dei rami dell´alberosecondo schemi prestabi-liti, intrecciandoli manmano che si sviluppano .

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 200932

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Val Tidone A CURA DI ALTRIMEDIA PUBBLICITÀ

e.22

.05.09

Speciale Val Tidoneuna banca, una valle

Il Credito Cooperativo di Cretaha rinnovato i suoi vertici per i prossimi tre anni

BCC rinnovati i verticiNani e Cattanei rispettivamente presidente e vice-presidente

“Un grande progetto per unasola valle, con Piacenza e Paviainsieme ed una diga nelmezzo.” Si potrebbero riassu-mere così le parole del dott.Giovanni Nani, presidente Bcc.

Prosegue il vice -presidenteGiovanni Cattanei: “Bisognaandare oltre i confini ammini-strativi, è necessario che tutti iComuni della Val TidonePiacentina e Pavese, con leProvince di Piacenza, Pavia eMilano presentino compatte econ largo anticipo il progetto di

ammodernamento della ex sta-tale 412, in occasione di ExpoMilano 2015. Ritengo questoprogetto vitale per lo sviluppodi tutta la valle, che deve quindicoinvolgere tutti: istituzioni,privati, comuni e province, perrilanciare con entusiasmo lepeculiarità della Val Tidone conle sue eccellenze.”

“La nostra banca, presente inmaniera capillare su tutto il ter-ritorio della Val Tidone, si pro-pone come soggetto economi-co locale in grado di interpreta-

re e rispondere a esigenze ebisogni di tutta la vallata. Si pro-propone come guida per perse-guire questo ambizioso e fon-damentale piano di sviluppo”.

E’ questo il concetto forte cheil Dott. Stefano Sfulcini diretto-re generale della BCC, tiene afare presente, rimarcandoquanto sia ricca di attrattivequesta valle, come è testimo-niato dalle numerose pubblica-zioni di autori piacentini e nonsolo.

RobyBi

BCC:BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CRETA CREDITO COOPERATIVO DI PIACENZA

Seduti al tavolo da sinistra: Sfulcini, Nani e Cattanei

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 2009 33

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Speciale Val Tidoneartigianato&industria

L’antica maestriadisponibileancora oggi

Mobili artigianali a SarmatoIl sapore e il profumo della tradizione più antica per la nostra casa

A Sarmato, c’è Pegaso, azien-da che tratta mobili di tipo tra-dizionale e artigianali veneti.

Nasce dalla volontà di creareun grande magazzino di mobi-li, capace di offrire la stessaquantità e varietà di prodottiche il cliente può trovare in Ve-neto, luogo di produzione mo-biliera artigianale per eccellen-za.

Un’idea portata avanti consuccesso da oltre 10 anni di at-

non: lampade in stile, quadri,specchi ed ogni altro omple-mento per rifinire il vostro arre-do o per un regalo specil e di si-curo gradimento.

L’azienda propone un finan-ziamento a tasso 0%, per im-porti non inferiori a e 1.000 Eu-ro e non superiori a 5.000 Euro(durata massima 12 mesi), sog-getto ad approvazione della so-cietà finanziaria.

Giada Griledo

tività e che ha reso Pegaso rico-nosciuto da tutti come sinoni-mo di stile e qualità e prezzisenza concorrenza!

Dispone di una sua falegna-meria e di un laboratorio di ver-niciatura per la finitura dei mo-bili.

Inoltre collabora con oltre 60laboratori artigianali di falegna-meria, lucidatura e laccatura.

Qui si realizzano, secondo tec-niche antiche, prodotti di eleva-

to livello qualitativo, dal mobilpiù importante al piccolo com-plemento d’arredo.

Si trovano mobili in stile, artepovera, classici e rustici dellamigliore tradizione.

I mobili Pegaso si devono am-mirare dal vivo, toccare e perfi-no odorare: hanno il gusto del-la tradizione italiana e il caloredelle nostre case e dell'ospita-lità veneta.

La vastità dell'offerta Pegaso

comprende articoli in legni estili diversi, mobili laccati, anti-cati, intarsiati, con finiture an-tiquariato, velature, patine, eimpiego di cere e gommalacca.

E poi i colori più audaci, i tes-suti rinnovati, le soluzioni tec-nologiche applicate agli armaditradizionali, per non rinunciareal comfort, restando nell’ambi-to dell’arredo in stile.

Nulla è industriale, nè fatto inserie. Ogni pezzo può essere ri-

chiesto anche su misura e per-sonalizzato.

Un altro settore di cui alla Pe-gaso vanno fieri, è la cucinacountry in legno massicio. Sonobellissime con cappe con i gran-di camini, con i lavabi in mar-mo come una volta.

Anche le colonne frigo sonoparticolari, fatte come le vec-chie ghiacciaie.

Pegaso offre un vasto assorti-mento di oggettistica in legno e

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 200934

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Val Tidone A CURA DI ALTRIMEDIA PUBBLICITÀ

SIARRA R R E D A M E N T ISIARRA R R E D A M E N T I

Case - NegoziUffici - ContractArredi su misura

Luci e complementi

APERTO LA DOMENICA POMERIGGIOZIANO PIACENTINO - Tel. e Fax 0523.862262 - www.siarr.com

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Luci e complementi

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Speciale Val Tidoneaziende

Personalizzare ogni ambiente senza perdere di vista la personalità del cliente

A Ziano Piacentino la Siarrproduce ed esporta idee d’arredo

Due piani animati dai pro-dotti delle tendenze del designcontemporaneo e dove si in-contrano il moderno e le mi-gliori tradizioni artigiane delmobile classico.

Ogni prodotto è appartenen-te alle ditte più conosciute nelsettore dell’arredamento: Mol-teni, Dada, Vitra, Binova, Meri-talia, Rimadesio, Zanotta, Ro-da, Cantori, Former, Gervaso-ni, Galli, Orizzonti, Bontempi,Glas, Bonaldo, Magis, Arrex,Battistella, Unifor, Novamobili,

Primafila, Spini, Calligaris,Grattarola, Callesella, Moletta,Celsius, azienda che producecamini con forte impatto visi-vo e di grande funzionalità perriscaldare ogni tipo di ambien-te. La data però, si allontana dialmeno 50 anni, dal giorno incui la famiglia Droghi si tuffa inquesto settore; prima il nonnonelle vesti di falegname, poi ilpapà Sergio, tutt’oggi impe-gnato attivamente e autore delBorgo Poggio Diola, ed ora i trefigli, che, con compiti diversi

ma complementari, seguonoquotidianamente ogni proget-to. Una crescita graduale mache oggi appare ben fondata eche si propone come obiettivoquello di consolidarsi ancoradi più.

Il motto potrebbe essere:progettare, produrre ed espor-re idee, anche le più insolite. Sivuole essere in grado di con-cretizzare anche quelle ideeche non trovano riscontro inciò che è rintracciabile sulmercato. La falegnameria in-

terna è il giusto ingrediente peruna totale soddisfazione delcliente, poiché in grado dicreare mobili a misura.

Ogni complemento d’arredoviene installato in loco daimontatori, interni all’aziendae che da anni effettuano que-sto tipo di lavoro con accumu-lata esperienza.

Un’impresa edile interna euna collaborazione ormai de-cennale con esperti artigiani,che rende capaci di realizzarequalsiasi opera di muratura,

impiantistica, installazione eposa. Per questo si va ad agireanche in lavori di ristruttura-zione.

Anche il particolare vuole lasua parte! Perseguendo que-st’ottica è stata sviluppata an-che la fornitura di tendaggi, ri-vestimenti, oggettistica e, fon-damentale e di estrema impor-tanza per caratterizzare ogniambiente, l’illuminazione.

Rivenditori Flos, Penta, Ita-lamp e Valenti, ma conoscitorie installatori anche delle mi-

LA FONDAMENTALE IMPORTANZA DEL PARTICOLARE gliori tecnologie, quali l’illumi-nazione a LED.

La parola demotica per l’a-zienda non è sconosciuta, maanzi propone studi in quelcampo, lo dimostra l’esposi-zione.

Altra importante sfera ab-bracciata è la progettazione el’arredo degli spazi aperti, dal-le strutture dell’Alce, all’arredodi Emu e Garden Point, fino adarrivare a quello di Roda. Per laSIARR fidelizzare il cliente si-gnifica seguirlo in tutte le suescelte, supportarlo durante lesue indecisioni per incanalarlonella giusta direzione che piùrispecchia i suoi gusti ed esi-genze. Significa dargli il mate-riale giusto per soddisfare isuoi reali bisogni.

Significa assisterlo sempre,anche quando non si sta lavo-rando per lui.

Questo porta la SIARR ad u-na grossa soddisfazione ed unonore impagabile, forse il piùgrande: gli esempi di personeche sono per l’azienda clientinon da una vita, ma da più ge-nerazioni.

Il buon nome, costruito conpassione e dedizione è passatodi parola in parola attraverso legenerazioni, dal nonno, alpapà, ai figli ed ancora oggi ri-chiama i clienti storici e quelliche, per la prima volta, si acco-stano ad un mondo di consu-lenze e servizi davvero com-pleto.

Ogni sforzo di SIARR è fina-lizzato a rendere unico il risul-tato, differenziando e persona-lizzando ogni ambiente, senzamai perdere di vista il vero pro-tagonista, il cliente, con le sueidee e la propria personalità.

Roby Bi

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 2009 35

Page 9: Liberta' - Speciale Valtidone

Val Tidone A CURA DI ALTRIMEDIA PUBBLICITÀ

e.22.05.09

Speciale Val TidonePianello

La SMEA a Borgonovo è sinonimo di grande competenza, professionalitàed esperienza cinquantennale

Le feste dellabella stagione

SMEA

Una bella aziendafondata nel ‘60prospera e crescein Val Tidone

Per festeggiare l'inzio dellabella stagione, ogni anno, il pae-se di Pianello Val Tidone, cele-bra un singolare rito, dalle origi-ni molto antiche.

Questa tradizione è di prove-nienza contadina e si svolgevadurante la notte e per i casolaridi campagna, davanti ai quali, igiovani intonavano il seguenteverso: “dateci le ova de galeinagrisa”, appunto le uova dellagallina grigia.

Oggi, durante la giornata difesta, diversi gruppi formati da

cantori girano per le vie e lepiazze del paese e si fermanopresso tutte le case, per chiede-re le uova.

Le uova sono conservate inun cesto, dove si trova anche u-na gallina grigia.

Il tutto è accompagnato dacanti tradizionali, con in sot-tofondo la musica della fisar-monica e del piffero. Questi duestrumenti, insieme alla corna-musa, sono dei simboli dellatradizione popolare.

La festa è accompagnata da

gustose preparazioni gastrono-miche, in cui il protagonista èl'uovo, tra cui la burleina, unasorta di crepes salata, caratteri-stica del nostro territorio.

Il Paese sarà animato da: Ban-carelle, Mercatini, Mostre, E-sposizioni e Luna Park, per tut-ta la giornata e la serata. In piùapertura degli Stand Gastrono-mici e dal mattino degustazio-ne di Prodotti e Vini tipici.

Il 7 giugno in paese si terrà laFesta Nazionale dello sport na-ta per implementare una cultu-

ra dello sport e dell'educazionefisica che inquadri questi para-metri educativi in un'ottica an-che di educazione sanitaria enon soltanto sportiva o sociale.

La Festa più importante peròè sicuramente la Grande Fierad'Agosto, che si tiene tutti glianni l'ultimo mercoledì del me-se. Preceduta dalla Festa del Co-techino, sagra ormai nota e par-tecipatissima organizzata dallaPro Loco, la Grande Fiera d'A-gosto prosegue con le sue Ban-carelle, Esposizioni, mostre, lu-

na park, banco di beneficenza,ecc...

Da non dimenticare la FestaPatronale di San Maurizio, checade solitamente verso la metàdi Settembre, anche in questaoccasione diverse le iniziativetra cui gli sbandieratori di Cer-reto Guidi che ogni anno pre-sentano il loro spettacolo... LaPro Loco come sempre organiz-zando le serate danzanti prepa-ra e serve i tanti piatti tipici alpubblico e ai visitatori.

R.B.

La SMEA ha visto la luce neglianni ’60 a Borgonovo, grazie adAdriano Girometta e due soci.Oggi i soci sono Marco e Alex Gi-rometta, con la mamma MariaFrancesca Riccardi. All’inizioproducevano marmette (pia-strelle in cemento con granigliedi marmo e lastre di marmo),successivamente sono passatialla commercializzazione dimattonelle, rivestimenti, arredobagno, stufe, camini, parquet;insomma tutto quel che rifiniscegli interni di una casa. Oggi com-mercializzano materiale di altolivello, fregiandosi di un rappor-to consolidato con i marchi piùimportanti e le aziende più ri-nomate: Marazzi, Panaria,Gruppo Fincibec, Serenissima,Ariostea ecc. La Smea si rivolgeprevalentemente ad architetti,imprese edili e privati con gran-de competenza. Non solo, laSMEA non si limita alla sola ven-dita ma offre la propria espe-rienza cinquantennale per laposa e la manutenzione; nel ca-so dei camini e delle stufe si oc-cupa anche della messa in ope-ra che deve necessariamente es-sere eseguita a “regola d’arte”. Iprogetti futuri della SMEA resta-no nel solco della sua tradizio-ne: migliorare ed ampliare sem-pre i servizi offerti ai propriclienti.

G.G.

LE TRADIZIONI DELLA VALTIDONE

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 200936

Page 10: Liberta' - Speciale Valtidone

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Iveco. Garantiamo produttività, sicurezza e rispetto per l'ambiente.Iveco è un'azienda globale che offre una gamma completa di veicoli industriali, autobus e notori diesel. Il nostro impegno èfinalizzato a dare conc-rete risposte alle esigenze del mondo del trasporto e alla soddisfazione dei clienti, attraverso l'uso el'applicazione di tecnologie d'avanguardia che garantiscono prestazioni, affidabilità ed eccellenza qualitativa ai nostriprodotti, con il supporto di servizi disponibili a livello globale. Produttività e Sicurezza del trasporto stradale uniti al Rispettodell'Ambiente sono i valori cardine sui quali si basa la nostra strategia globale.Iveco mette a disposizione dei propri clienti una rete commerciale composta di oltre 840 concessionari e una capillare reteassistenziale che conta 3.000 officine autorizzate e 20.000 tecnici specializzati, nel mondo.

In tutto il mondo, con tutto il nostro impegno.

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Speciale Val Tidoneper gli occhi e le orecchie

A Sarmato la filiale di una delle più importantirealtà italiane

REALTÀ COMMERCIALI E MANIFESTAZIONI CULTURALI A DARE LUSTRO ALLA VALLE

Mercatone Uno è una dellepiù importanti realtà italianenel settore della GrandeDistribuzione non-food, lea-der nella vendita di mobili ecomplementi d’arredo, convasto assortimento di prodottiper la casa.

Dall’anno della sua nascita(1983) ad oggi, MercatoneUno ha esteso capillarmentela propria rete di Punti Venditasu quasi tutto il territorionazionale e la crescita non si èancora arrestata. L’ultimo

punto vendita aperto è a S.Vittoria d’Alba e a breve siaprirà a Rimini: una stupefa-cente struttura. Grazie ad ocu-late scelte manageriali, ilGruppo è riuscito a mantene-re la propria posizione diassoluto protagonista sulmercato, rispondendo con laforza delle sue offerte alle esi-genze della clientela e allasempre maggiore competiti-vità delle grandi catene multi-nazionali.

I punti di forza di Mercatone

Uno: ampiezza dell’assorti-mento, convenienza dell’of-ferta, vantaggioso rapportoqualità-prezzo, continuo in-cremento dell’offerta e inseri-mento di reparti specializzati.

A Rottofreno, MercatoneUno c’è dal 1997 e da allora èin crescita costante.

Non si può certo parlare dicrisi in questo punto venditama niente è regalato... Il suc-cesso è frutto di grande atten-zione verso la clientela ecostante rinnovamento del-

l’offerta.A differenza di tanti, la filo-

sofia aziendale di MercatoneUno, non è quella di abbassa-re i prezzi fino all’impossibile,ma di mantenerli costantioffrendo però tanta innova-zione. Il servizio è da sempreimpeccabile perchè la soddi-sfazione del cliente è la piùgrande vittoria.

Giusto per coccolarlo un po’,in questo periodo ci sono pro-mozioni molto interessanti:con l’acquisto di nuovi pro-

dotti, Mercatone Uno ritiral’usato gratuitamente oppure,nel caso non ci sia nulla da“rottamare”, regala premiveramente speciali: dal misu-ratore di pressione al motori-no!

E di motorini se ne intendo-no, visto che a Sarmato ilMercatone Uno è venditoreufficiale Piaggio. Scooter,Quad e tanto altro ad un prez-zo molto vantaggioso, comesempre.

R.B.

Coccolare i clienti

Musica

ValTidone FestivalI Concorsi Internazionalidi Musica della Val Tidonesono storicamente pro-mossi dal Comune di Pia-nello Val Tidone in colla-borazione con la Fonda-zione di Piacenza e Vige-vano, e patrocinati da Re-gione Emilia Romagna,Provincia di Piacenza eComunità Montana dellaValle del Tidone.Nati nel 1998 con l'obietti-vo di contribuire all'affer-mazione di giovani artistinel complesso mondo delconcertismo, i Concorsi siinseriscono in un articola-to programma di valoriz-zazione del patrimoniostorico, naturale, artisticoed enogastronomico dellaVal Tidone, vera e propriaperla della provincia diPiacenza. Questo programma con-templa, oltre ai ConcorsiInternazionali di Musicadella Val Tidone, un'inno-vativa proposta di corsi diperfezionamento musica-le estivi (il Val Tidone Sum-mer Camp) ed un Festivalnei castelli, nelle dimorestoriche, sulle piazze e ne-gli angoli più suggestividella Val Tidone. La realiz-zazione del progetto, fir-mato dalla Fondazione ValTidone Musica, è affidataall'Associazione Culturale"Tetracordo" sotto la dire-zione artistica di Livio Bol-lani.

LIBERTÀVenerdì 22 maggio 2009 37