libretto

27
I° Incontro Con: ENZO REGA - LELLO AGRETTI - FLAVIA BALSAMO - ANNA CIUFO - GIOVANNI D'AMIANO - STELVIO DI SPIGNO - MARIASTELLA EISENBERG - FEDERICA GIORDANO - GIOVANNA IORIO - ROSSELLA LUONGO - KETTI MARTINO - MARIA NUNZIA MASULLO - RITA PACILIO - GRAZIA PAOLELLA - ANNA MARIA PUGLIESE - RAFFAELE URRARO - VANINA ZACCARIA - GIUSEPPE VETROMILE Sabato 5 ottobre 2013 ore 17.00 Azienda Vivaistica "Abitare la natura" Via Boschetto 3, Domicella (Av) ABITARE LA NATURA AZIENDA VIVAISTICA Domicella (AV)

Upload: circololetterarioanastasiano

Post on 02-Jan-2016

22 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Libretto

I° Incontro

Con:

ENZO REGA - LELLO AGRETTI - FLAVIA BALSAMO - ANNA CIUFO - GIOVANNI D'AMIANO - STELVIO DI SPIGNO - MARIASTELLA EISENBERG - FEDERICA GIORDANO

- GIOVANNA IORIO - ROSSELLA LUONGO - KETTI MARTINO - MARIA NUNZIA MASULLO - RITA PACILIO - GRAZIA PAOLELLA - ANNA MARIA PUGLIESE -

RAFFAELE URRARO - VANINA ZACCARIA - GIUSEPPE VETROMILE

Sabato 5 ottobre 2013 ore 17.00

Azienda Vivaistica "Abitare la natura" Via Boschetto 3, Domicella (Av)

ABITARE LA NATURAAZIENDA VIVAISTICA

Domicella (AV)

Page 2: Libretto

I Poeti della rosa

La rosa: fiore che più di ogni altro viene indicato e nominato a rappresentare i sentimenti più forti dell'animo umano, come l'amore e la passione; ma la rosa è anche simbolo di raffinatezza, di bellezza, di candore, di purezza, e di tanti altri valori sottintesi che in questo mondo così frettoloso, pratico, ridotto all'essenziale (ma un essenziale banale, prettamente materiale...) difficilmente vengono manifestati. E la poesia è come la rosa: è bella, meravigliosa e profumata, ma può "pungere" con le sue spine, può offrire una bellezza e un equilibrio soltanto dopo la sofferenza "pungente" e lacerante dell'introspezione, della presa di coscienza profonda di ciò che siamo veramente: non materia inerte meccanicamente programmata ad autosostenersi, non semplice riciclo di polvere cosmica, ma essenza e profumo, senso, energia vitale, speranza che ci accompagna lungo il cammino e che ci sostiene nell'andare, fino al mistero finale, dove forse il tutto si combinerà nei profumi e nei colori, nell'estaticità della natura in perenne evoluzione.Rispetto della natura, dunque, che è il nostro ricettacolo. E la rosa-poesia è, qui, come il testimone che gli staffettisti si passano, perché la corsa non si interrompa mai. Una rosa come testimone, dunque. Simbolo di totalità integrata, felicità con la sofferenza, gioia con il dolore, vita con la morte.I Poeti presenti e attenti alle verità del cosmo e della vita, ne siano oggi i messaggeri e gli interpreti fondamentali.

Giuseppe Vetromile

2

Page 3: Libretto

I Poeti della rosa

Rose al balcone

Rose sul balconeprima un bocciolo poi un altrosullo stelo proteso al solepoi il miracolo dell’aperturaalbale venuta al mondolo stelo di spine fioritoquasi di ogni spina un fiorecarico si china al ventol’aria ne dice altrove l’odoreil profumo nel ricordo ancoraci dice dei petali che toccammoche non sono più nel ritaglio del cielonello spazio e nel tempola rosa è cosa che rimanevita che dispiega il suo colorerito di stagione

come quella giovanerosa dal balconeflessuosa e spinosane ricordano ancora il petalo della pelleil profumo ne è memoria tattileora che è solo più un cennonelle parole di chi la conobbe

ma la bellezza che fu e che fuggedice che nonostante tuttoincontrammo il bello

Enzo Rega

Enzo Rega, nato a Genova nel 1958, vive tra Palma Campania e Siracusa. Già docente Siss all'Università "Suor Orsola Benincasa", collabora con l'Università di Salerno. Ha pubblicato libri di saggistica, narrativa e poesia ed è presente in diverse antologie poetiche. Scrive su varie riviste, tra cui "L'Indice", "Gradiva", "Italian Poetry Review", "Poeti e Poesia", "La Clessidra", "La Mosca di Milano", "Sinestesie".

3

Page 4: Libretto

I Poeti della rosa

LELLO AGRETTI

Il vento

A volte succede che subito rincasia volte può metterci un'intera primavera.Talora, invece, stagioni e stagioni non bastanoe bisogna che il ventoabbia attraversato molti porti e mercatiprima di rivelarci la chiara direzioneprima che dagli occhiil profondo sentimento porti via.

Quello che m'alzò sopra le casefinalmente è tornato e ripassando m'ha detto:

ora che a nuovo apprendere t'avviiora che le mani quiete son tornatee ciechea lei ogni tempo consacra.

Nato a Torre del Greco nel 1949, Lello Agretti vive a Caserta. All’attivo qualche pubblicazione. Predilige quelle fai da te. Dichiarazione di poetica: Qualunque dichiarazione non direbbe appieno. Meglio, allora, gettare una bottiglia nel mare…

4

Page 5: Libretto

I Poeti della rosa

FLAVIA BALSAMO

Rosa gialla

Questa cornice di niente che mi stringo addossofosse per lei non saresti quirosa giallagioia immobilepietra di allegriache squarcia il presenterintanandosi abbracci nel tempotutto intorno singhiozzacostantemente ubriachi di sopravvivenzatu notu sei stampatapunto fisso e vertiginosorispetto al quale impallidisce tutto il restomi tieni aggrappatacostantemente sul punto di cadereho conosciuto il tutto del nienteoggirosa gialladico piacere al nientegli tendo la mano nell’affettuoso dileguarmiin punta di piedi

ospite del mondo, dicestiacrobata sull’amore,dico.

Flavia Balsamo, giovane dottoranda in critica letteraria, vive e studia a Napoli. Ha all'attivo diverse presentazioni di libri di poesia e di narrativa ed inoltre partecipa a convegni e incontri letterari. Ha fatto parte della Giuria nel Concorso di Narrativa "Resy Ceccatelli", la cui cerimonia di premiazione si è svolta nel mese di giugno scorso, alla presenza dell'illustre filosofo napoletano Aldo Masullo.

5

Page 6: Libretto

I Poeti della rosa

ANNA CIUFO

Fiume

-Forte, più forte- gridava il fiume,le mani piantate nei fianchidove l’acqua si gonfiava dimenandosi, puntava al piccolo fosso fra le rocce bianche,penetrava sfrontata in cerca di un’estasi salvifica.E noi fummo gocce, e terra, e pietre,sotto gli scrosci e il tremulo verdedelle piante specchiate.Feriti, lavati, lacerati dalla piena che si levòin gorgoglii di trineverso dita di salice.Fummo dolore, ebbrezza,parole di colla e frammenti divini,sciami di neve agli inguinie poi fuoco.

Anna Ciufo è nata a Formia e si è trasferita a Salerno nel 1982, dove svolge attività didattica. Vincitrice di numerosissimi primi premi in concorsi letterari, partecipa attivamente alla vita culturale della sua città. È membro del direttivo letterario del Centro Artisti Salernitani e dirige la redazione salernitana della rivista multimediale "Lettere, arti, scienze". Ha all'attivo tre pubblicazioni: "Di questi giorni parlati", "Il timore accigliato delle pause" (ed. Ripostes SA-Roma) e "Katana" (ed. Spring- Caserta). Sue poesie sono state selezionate da Maria Luisa Spaziani e tradotte in inglese, nonché diffuse in America e in Francia. Molte delle sue liriche sono state pubblicate in antologie prestigiose.Della sua attività poetica si sono occupati, esprimendo giudizi lusinghieri, poeti e critici letterari come Pasquale Maffeo, Maria Lenti, Marcella Corsi, Antonio Abate, Gerardo Zampella, Mariella Bettarini, Francesco D'Episcopo etc...

6

Page 7: Libretto

I Poeti della rosa

GIOVANNI D'AMIANO

Rosa ’e maggio.

M’aggio abbuscato, Ma’, na rosa ’e maggio,na rosa ’e ciento fronne, ncappucciata.’Sta rosa, accussí bbella e pprufumata,m’ha ricurdato ’e n’atu mese ’e maggio.

Era ’a rosa pe tte cchiú ccannaruta,’a rosa ca sfrunnave p’ ‘a Maronna.Te mettette ’a cchiú bbella ’int’ô tavùto,sfrunnannola, chiagnenno, fronna fronna.

Parive na maronna addulurata:’e mmane ncroce –ddoje manelle ’e céra-,’o rusario mmiez’ê ddete arravugliato,mpietto, papà, dinto a na nocca nera.

Ancora mo, me pare ’e sentí ’a voce,e tte veco ca surride, appena appena;te spio ’a dint’ê llacreme, ca, doce,faje mille mosse pe mm’allascà ’a pena…

Na refola, strusciannome pe ffaccia,m’ha dato, justo ’o senzo ’e na carezza,comme a n’anema cara ca m’abbracciae ’mmesca assieme ggioja cu ttristezza.

Quanno me so’ scetato ’a chistu ncanto,’a rosa, mmane, nu’ mm’ ‘a so’ ttruvata;sulo na fronna, fresca, prufumata,nfosa ’e rusata, ca sapeva ’e chianto.

Giovanni D'Amiano è nato a San Sebastiano al Vesuvio (Na) e vive a Torre del Greco. Ha esercitato la professione di medico pediatra e si è sempre interessato di poesia e di pittura. Più volte premiato come poeta, ha esposto in varie mostre personali e collettive. Ha pubblicato: "Più del pane alla bocca (1981)", "Occhi arrossati (1997)", "Un'ombra lunga (2005)", "L'anguria (2009)". E' presente nel volume collettivo di poesie in vernacolo napoletano "'N'anticchia 'e Napule (1997)". Ha in corso di stampa "'E pprete 'e casa mia (2013)", poesie in vernacolo napoletano.

7

Page 8: Libretto

I Poeti della rosa

STELVIO DI SPIGNO

Fine settembre

Si presentano a orari in cui ognuno prende il volo,verso le sette di sera quando ancora c’è il sole,e con i loro gridi prendono forme umane,un gigante, per esempio, o un volto conosciuto,tanto che l’occhio non distingue il perché del movimentoe vorrebbe saperne di più, ma questi stormifanno a gara con corriere e treni di fortunaa sparire per primi, risucchiando il brusio dei pendolari, la stanchezza dei passi,la finzione di tutto.

Vanno dove si disperdono altre voci,questa volta scaturite dalle case in lontananza, e c’è chi come noi ricorda vagamente dove abbiamo ascoltato per primi le parole che non hanno ritorno.

Da La nudità, peQuod, Ancona 2010.

Stelvio Di Spigno vive a Napoli dove è nato nel 1975. È laureato e addottorato in Letteratura Italiana presso l’Università “l’Orientale” di Napoli. Ha scritto articoli e saggi su Leopardi, Montale, Gadda, Pavese, Zanzotto, Claudia Ruggeri e sulla post-avanguardia poetica italiana, insieme alla monografia Le “Memorie della mia vita” di Giacomo Leopardi – Analisi psicologica cognitivo-comportamentale (L’Orientale Editrice, Napoli 2007). Ha collaborato all’annuario critico “I Limoni” con recensioni e note sotto la guida di Giuliano Manacorda. Per la poesia, ha pubblicato la silloge Il mattino della scelta in Poesia contemporanea. Settimo quaderno italiano, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, Milano 2001), i volumi di versi Mattinale (Sometti, Mantova 2002, Premio Andes; 2a ed. accresciuta, Caramanica, Marina di Minturno 2006, Premio Calabria), Formazione del bianco, (Manni, Lecce 2007, finalista Premio Sandro Penna), La nudità (Pequod, Ancona 2010).

8

Page 9: Libretto

I Poeti della rosa

MARIASTELLA EISENBERG

Murograffiato da rosealle fenditureaggrappatiignudigli spinicosìparole graffiodi vitacosìpensieri di poesiagrappolialla vita.

(Da: "Cantico nella parola svelata")

Mariastella Eisenberg, napoletana, ha dedicato un tempo della sua vita alla scuola come docente e dirigente. Da sempre ha coltivato la passione per la scrittura, cui sta dedicando questo tempo della sua esistenza: ha pubblicato per Guida, Napoli il romanzo SARA; per Sovera, Roma la raccolta di racconti CHIEDI ALLE MANI; per L'Aperia, Caserta la silloge ALFABETANDO; Per La Compagnia dei Trovatori, Napoli la silloge CANTICO NELLA PAROLA SVELATA; per Interlinea, Novara la silloge MADRI VESTITE DI SOLE. Altri racconti e poesie sono presenti su riviste e in antologiche.

9

Page 10: Libretto

I Poeti della rosa

FEDERICA GIORDANO

Il silenzio del corallo

Incontri desolati con teche spadroneggiavi silenzio. Io invece avevo già ingoiato bagliori,avevo la loquacità del sole.

Non hai visto crescere niente altroche parole, magre come vacche magre,sfinite facevano parate.

Non avevi immaginato pance gonfie,non hai mai lasciato traccia che durasse. Neanche uno strappo sotto le mie gonne.

I tuoi miti imbalsamati sotto vetri da museo.Non c'è suono che da bocca si apra.

Si impietrito nelle mie maniramificate verso il tempo,il silenzio marino del corallo.

Federica Giordano nasce a Napoli nel 1989. Si laurea con 110 e lode in Lingue e culture moderne con una tesi in traduzione letteraria dal tedesco dal titolo “ Traduzione e traducibilità della poesia. Porcellana di Durs Grünbein”.Nel 2008 pubblica la raccolta poetica Nomadismi, Edizioni Il Filo. Nel 2009 è autrice del testo in musica "Favola di Mezzanotte", musicato dal compositore G. Mancusi. Nel 2011 pubblica "La parte che ti ho affidato", Boopen Led Edizioni.Suoi testi ricevono segnalazioni a premi e concorsi, tra i quali il concorso Omaggio a Mario Luzi.Viene segnalata per la sezione “Giovani autori” alla X edizione del Concorso Nazionale di Poesia Città di Sant’Anastasia.Sue poesie vengono pubblicate su riviste specialistiche tra le quali Gradiva, La clessidra e siti di poesia. Numerose le partecipazioni a reading poetici e rassegne letterarie come Il festival della Letteratura di Narni e Una piazza per la poesia di Napoli.E’ attiva anche come critico su opere di altri autori per varie riviste, tra cui Officina Poesia – Nuovi Argomenti. Da segnalare il suo servizio sulla raccolta “Porcellana – Poema sulla distruzione della mia città” di Durs Grünbein, pubblicato sul numero di febbraio 2013 della rivista Poesia.

10

Page 11: Libretto

I Poeti della rosa

GIOVANNA IORIO

L'angelo con la spada

La polvere sulle coseLa polvere sulle roseLa polvere sul visoLa polvere sul sorrisoLa polvere sulla voceLa polvere sulla croceLa polvere sulla pelleLa polvere delle stelle

E l'angeloChe taglia la polverecon una spada di sole.

Giovanna Iorio vive a Roma. Le sue raccolte di poesia sono: La memoria dell'acqua (Ghaleb Editore); Il libro degli oggetti smarriti, in La forza delle parole (Fara Editore); Mare Nostrum (CFR); In-chiostro, (Delta 3 Edizioni). Scrive racconti per Storiebrevi.it (Feltrinelli) ed è autrice di radiodrammi per Radio Rai 3 (Il Cantiere). Collabora con Finzioni Magazine e ha un blog personale: Amici di Letture e di Leggerezza (http://amicidiletture.blogspot.it).

ROSSELLA LUONGO

11

Page 12: Libretto

I Poeti della rosa

Pioggia di maggioSe ci pensi, si può.Dire fare esserese stessi, senza limiti.Si può scoppiaregemme tra i rami,sussulti dietro la pellelingue tra le dita.Si può essere l'altra metà di mele disperse perfettee ritrovarsi imperfetti uniti.Ed eccomi, stavolta ci siamo.Accanto ai frutti del tempoti lascio un po' di mesgranata di sole timidotra le gocce irriverentidi questa pioggia di maggio.

Rossella Luongo, avvocato e giornalista-pubblicista, si dedica alla poesia e alla prosa. Il suo ultimo romanzo è “Latte acido” (Edizioni della Sera 2012). In poesia ha pubblicato: “Passaggi di piccole cose” (Joker ed. 2011), Ipotesi di contrasto (Giulio Perrone ed. 2010), Canti metropolitani (Samuele ed. 2009), La Fata e il Poeta (Fermenti ed. 2007). Sito web: www.rossellaluongo.it

KETTI MARTINO

Mare

Rivoli di spuma tesaopalescenteè questo il mare mioricamo che trattiene la mia stretta

12

Page 13: Libretto

I Poeti della rosa

quando lo sguardonaviga su via Caracciolo.

Se accolgo il grido dei gabbiani persi,lenta la brezza sparge odor di muschiodentro al verde delle alghee trapassa ancora il ventre come passionesalda al respiro dell’attesa.

Ketti Martino è nata a Napoli. Laureata in filosofia, ha insegnato nella scuola pubblica. Ha pubblicato la silloge poetica I poeti hanno unghie luride (Boopen Led edizioni). Ha curato con Floriana Coppola l’Antologia poetica La poesia è una città (Boopen Led edizioni). Sue liriche e racconti sono rintracciabili in antologie e riviste. Varie sono le esperienze teatrali. Ha preso parte a numerosi reading ed eventi letterari.

MARIANUNZIA MASULLO

Eruzione

Magma incandescentecome sangue bollente esplode,e fluido scorre dalle tue viscereverso la valle.Forza indomita ad imporre

13

Page 14: Libretto

I Poeti della rosa

la tua inoppugnabile supremazia,la tua prorompente vitalità,a spegnere l’umana avidità.Terre bruciate e aride,come bruciati e aridi gli animi,eppure nuovi germoglidalla terra arsa nasceranno,a baluardo di una rinnovata coscienza.

Marianunzia Masullo è nata a Napoli il 13/09/1956, dove tutt'ora vive e lavora presso Poste Italiane. Ha conseguito la maturità scientifica e si è iscritta all'Istituto Universitario Orientale di Napoli, dove ha frequentato per svariati anni. Ha scritto " L' Animo allo Specchio", raccolta inedita di poesie e pensieri, per la quale è stata premiata al Premio Nazionale "L'INEDITO SULLE TRACCE DEL DE SANCTIS" u. s. quale autore in evidenza per la sezione poesia. Ha realizzato e pubblicato " Il Limite dell'Infinito" opera postuma di Ciro Masullo. Ha partecipato a diverse edizioni della "Giornata Mondiale della Poesia " patrocinata dall' Unesco presso il Maschio Angioino, è intervenuta alla presentazione del libro di Teresa Bello " Poesia è ' na vita" al Giardino di Babuk e alla presentazione del libro di Biagio Ciardiello "Rime e Cucina" alla libreria Treves di Napoli.

GRAZIA PAOLELLA

Rosa perenne.

La tua vita una scia di profumo incessante.che ancora mi inebria. Da acerba promessa,fresca e rigogliosa, come un bocciuolo di rosa, a fiore maturo, ricco di sfumature, di forza, di slancio,

14

Page 15: Libretto

I Poeti della rosa

orientato verso il sole, proteso verso la vitasaldamente radicato,intensamente generosonella sua sconfinata, immarcescibile bellezza.La tua vita intrecciata alla mia, fusa nella mia,io e te in simbiosi.  Ora che il vento di una volontà superiore ha reciso il tuo gambo, ti libri nel cielopiù libera e incantevole che mai, accompagnandomi col tuo inconfondibilee perenne profumo.

Grazia Paolella, napoletana, è Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo Statale Francesco D'Assisi di Torre del Greco (Na).E' attivamente impegnata nel campo letterario e poetico ed inoltre si fa promotrice di importanti iniziative educative e culturali, anche in rete con altre istituzioni scolastiche.

RITA PACILIO

Nelle mie vene un falò(Da "Alle lumache di aprile")

Sugli occhi un brivido è scesocome l’acqua si increspa al ventoe dalla bocca miele.

15

Rita Pacilio è nata a Benevento. Sociologo, Autore in Poesia, Scrittrice, Collaboratore editoriale si occupa di Poesia, di critica letteraria e di Vocal jazz. Numerosi i riconoscimenti dalla critica di settore in Premi Nazionali di Letteratura e di Poesia.

Page 16: Libretto

I Poeti della rosa

Mi hai ripetuto‘Perché piangi bambina adorata?’Stavolta sorridendo me l’hai detto.

Ritrovo il respiro dell’animanei baci assetatie maledico nettare e pene.

Ogni sera arriva sul mio lettol’angelo maleficospietato versa fuoco sul mio seno.

Con le ali asciuga le lacrimedivora pezzi di mesi quieta se tendo arco e frecce.

Intona canti stonati nel pettointreccia i capelli alle spinee mi benda gli occhi.

Mi trascina lontanoin un bosco profumato di mentaquesta è l’ora se vedo la morte.

‘Fammi la grazia’ pregoma nelle sue mani resto curva:sono destinata alla vecchiaia.

Tu vuoi le ghirlande del piaceresbocciate nei giardinirose fiorite di sangue vergine.

‘Crudeltà sei porpora!’come la matrigna della Naturami spandi sulle foglie della rosa.

ANNAMARIA PUGLIESE

Nell’acerbo mattino

ricordo

l’ulivo e il biancospino

e il mirto e la rosa

nell’acerbo mattinodel novantanove

16

Page 17: Libretto

I Poeti della rosa

ricordo

un intarsio di volti e accenti mediterranei

nell’acerbo mattinodel novantanove

ricordo

una stanza assolatae un’aria di mirto e biancospino

nell’acerbo mattinodel novantanove

ricordo

la mostra a Capodimonte (l’ulivo capovolto)e tutte le altre pensate…..e ripensate con te

nell’acerbo mattinodel novantanove

ricordo

una melopea di abbracci e l’adagio di Albinoni

nell’acerbo mattinodel novantanove

ricordo

il tuo volto di neve e la mia rosa….. sul tuo nome di pietra

nell’acerbo mattinodel millenovecentonovantanove

Anna Maria Pugliese, artista e poeta, vive a Napoli. Ha esposto in musei e gallerie private, di alcune città, in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Russia, Medio Oriente, Africa, America, Canada. E’ presente in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha partecipato a eventi di poesia, in: Italia, Russia, Grecia, Colombia. Suoi testi sono in riviste e antologie, tra cui: Frammenti Imprevisti. Antologia della poesia italiana contemporanea, a cura di A.Spagnuolo, Kairós edizioni, Napoli (2011); La voce in movimento. Vocalità scritture e strutture intermediali nella sperimentazione poetico-sonora, con C.D., a cura di G.Fontana, edizioni Harta Performing&Momo, Monza (2003).

RAFFAELE URRARO

il poeta ha gettato la vita

A Franco Capasso

il poeta ha gettato la vita

17

Raffaele Urraro è nato e vive a San Giuseppe Vesuviano. Laureato in Lettere Classiche presso l’Università “Federico II” di Napoli, dopo aver insegnato Italiano e Latino nei Licei, ora si dedica esclusivamente al lavoro letterario. I suoi interessi spaziano dalla poesia alla saggistica alla narratologia alla linguistica alla semiologia allo strutturalismo. La sua attività culturale si esplica quindi nello studio delle forme del dire e nel culto della parola intesa come massimo strumento di espressione e di comunicazione. La parola vesuviana, ricca e affascinante nella sua espressività, rientra anch’essa tra i suoi campi d’indagine. Giornalista pubblicista, collabora come redattore alla rivista di letteratura e arte Secondo Tempo diretta da Alessandro Carandente. Suoi interventi critici sono presenti anche in altre riviste, come La Clessidra, L’Immaginazione, Capoverso, Sìlarus.Ha all'attivo diverse importanti pubblicazioni di poesia, di saggistica e di critica letteraria.Ha inoltre pubblicato, in collaborazione con Giuseppe Casillo, molte antologie di Classici Latini edite dall’Editore Loffredo di Napoli, e una storia della letteratura latina per l’Editore Bulgarini di Firenze.

Page 18: Libretto

I Poeti della rosa

nel solco dei suoi versi disperati

ed ora anche sui suoi foglisembra calarsi la nottea risucchiare tra le ombrele sue parole amarecome un sorso di veleno

ma le parole del poetasono come una stilla di rugiada nerache sa di vita e di doloresono come la luceche feconda il silenzio

i versi del poeta sono l’acquache penetra nei cuori vaneggiantia gettarvi una parolache ha la massa corporea di una pietra

perciò le sue parolenon possono moriresono il seme che feconderà domanicome la luce che va velocedavanti al buio che insegue

oh benedetto il poetache non vive la vita della pietra

VANINA ZACCARIA

Opera di tufo

Questo inverno ci piegherà i rami, ci restituirà alle piazze alle panchine come dardi di neve.Lascerà ai vecchi il tempo per l’immaginazione

18

Page 19: Libretto

I Poeti della rosa

si faranno gesti piccoli come di richiamo, come di salutole vele dovranno attendere e sedere, questo inverno ci metterà a riparo dalle pioggelascerà all’uomo il tempo per la vergogna e alle riviere nude il segno di gesso dell’onda ingigantito dai fanali la coscienza della misura corretta dell’acqua. Quelli abituati alla deriva avranno da bere e da raccontare quando nelle stive il catrame della solitudine si mischia al languore della tenerezza. Questo inverno ci dirà la combinazione l’aria rarefatta e immobile dove verrà deposto il fiato, i bagnanti ritireranno i sandali dagli usci di casa guarderanno impazzitil’ampiezza delle spalle della stagione gialla.I caffè sfolleranno la brava gente venuta d’abitudinequesto inverno avremo più reduci e meno contrabbando, a qualcuno resterà il sospetto d’essersi incontrato.Questo inverno solleverà le sabbie d’Arabia per i carovanieri in fila alla frontieramescerà il vino e le occasioni, questo inverno mia cara conteremo i caduti dalle finestre vedremo le rincorse del mare.

Vanina Zaccaria vive e lavora a Napoli. La sua attività si è costantemente divisa tra il percorso artistico-letterario e l’impegno nel campo della ricerca sociale e delle politiche sociali.Attualmente è presidente della Fondazione di cultura russa Lermontov, nell’ambito della quale si occupa di rassegna stampa internazionale e ricerca nel campo della storia e della geopolitica.Collabora con il giornale in lingua italiana e russa Sussurri e Grida come curatrice della rubrica ‘Osservatorio Etico’, che si propone come spazio di libero pensiero e riflessione intorno ai temi della politica contemporanea, usufruendo del contributo delle scienze sociali.

Ho spiegato alle palme

Ho spiegato alle palme che non sono io sulle loro fogliema ho i miei piedi dentro la terra come loro le radicie bevo il succo nutriente del pianetarespiro il profumo del cieloe la notte

19

Page 20: Libretto

I Poeti della rosa

guardo le stelle come loro

come loronon muovo un passo ma nel tempo mi carico di tempofino alla porta dell'eternitàdove trapasso in legno da arderee resina per le pelli delicate dell'umanità

lenisco ogni dolore come loroguardandomi tra i rami e covando nidi di rondinitra le dita

io come lorosono fermo quaggiù nella radura e nessuno mi toccao mi accarezza la superficie rugosadi sugheroancheil mio tronco e il mio sangue una metamorfosi clorofillacea

sto nel mio dentro all'ombra silenziosa e ridono bimbiattorno alla mia vitasussurri d'uccelli e nuvole al di sopra un mito azzurroche ignorano in molti

quando sarò grande imploderònel cuore della terra

e poi di nuovo dal mio seme una mia vita

Giuseppe Vetromile

20

Page 21: Libretto

I Poeti della rosa

Evento progettato e realizzato dal Circolo Letterario Anastasiano

di Giuseppe Vetromile.http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com

http://transitipoetici.blogspot.com

IN COLLABORAZIONE CON:

ENZO REGAPoeta e Critico Letterario

21

ABITARE LA NATURAAZIENDA VIVAISTICA

Domicella (AV)