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> NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 7 - Febbraio 2008 Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 Lodi Tel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected] N WS Commercio estero: prospettive per l’Italia Per le imprese italiane, sia dal punto di vista settoriale (con la crescita del comparto dei mezzi di trasporto, di parte di quello elettromeccanico e del sistema moda: beni di consumo), sia da quello geografico (grazie ai mercati europei e mediorientali), le prospettive per il prossimo biennio appaiono favorevoli. Per sfruttare pienamente le opportunità offerte dai mercati esteri, l’Italia dovrà proseguire nel difficile processo di revisione delle proprie strategie per la competizione internazionale. I risultati conseguiti l’anno scorso consentono però di guardare con fiducia alla possibilità che il nostro Paese riesca ad agganciare positivamente la crescita mondiale degli scambi di manufatti. Dopo 3 anni di flessioni, infatti, nel 2007 le quote italiane a prezzi correnti stanno evidenziando una moderata espansione, grazie alla riqualificazione dell’offerta delle nostre imprese manifatturiere, ma anche agli effetti positivi, almeno in un’ottica di breve periodo, legati all’apprezzamento dell’euro. Conforta anche il risultato relativo all’evoluzione delle quote a prezzi costanti, ancora in flessione, ma a ritmi sempre meno intensi dal 2003. Dopo la svalutazione del dollaro avviatasi nel 2001 e l’adozione dell’euro, le imprese italiane sono state costrette a rivedere profondamente il proprio comportamento strategico nei mercati internazionali, basato in molti settori sulla competitività di prezzo alimentata dalla debolezza della nostra moneta. La contemporanea fase di recessione della domanda interna (italiana ed europea) non ha aiutato le imprese italiane a velocizzare questi processi, determinando il brusco peggioramento delle loro quote sui mercati internazionali. Pur con le necessarie cautele, i risultati del 2007 possono essere interpretati come il segnale che per una quota significativa di imprese la fase di maggior difficoltà sia passata e che ora, grazie anche a una composizione geografica della domanda mondiale particolarmente favorevole, sia possibile riportare il canale estero ad alimentare sia i volumi produttivi interni sia la continua attività d’investimento necessaria a contrastare l’avanzata dei nuovi concorrenti. Settori in espansione Particolarmente positivo risulta il dato relativo al comparto elettromeccanico, in cui le quote italiane hanno fatto registrare importanti progressi, soprattutto nei Paesi emergenti più vicini. In questo settore, la competizione internazionale è sempre stata basata in prevalenza sui fattori non legati al prezzo (quali la competenza tecnica, la personalizzazione dei prodotti, l’innovazione) e le nostre imprese non hanno dovuto più di tanto correggere le proprie strategie, riuscendo velocemente a sfruttare le opportunità offerte dallo sviluppo del tessuto manifatturiero e delle infrastrutture nelle aree emergenti più prossime. Anche gli altri beni di consumo (in particolare la farmaceutica) hanno mostrato segnali di miglioramento: in questo caso, tuttavia, il sostegno alle esportazioni italiane è derivato dalla presenza in Italia di importanti unità produttive delle multinazionali operanti in questi settori, attratte sia dall’elevato livello di specializzazione della nostra industria nelle fasi finali del confezionamento dei prodotti, sia dalla significativa dimensione del mercato italiano. Se sul versante settoriale non emergono particolari situazioni di difficoltà, a livello geografico si registrano invece risultati meno brillanti, soprattutto nelle zone più distanti e nel resto Europa. Presidio dei mercati più distanti A prima vista, l’ipotesi che mercati tanto lontani non possano essere serviti direttamente dall’Italia, ma richiedano investimenti produttivi in loco non pare suffragata dal confronto tra la performance italiana e quelle di altri tradizionali concorrenti, tedeschi in primis. La Germania, infatti, non solo detiene quote più elevate anche su questi mercati, ma negli ultimi anni esse sono apparse in leggera crescita, a fronte della progressiva marginalizzazione della presenza italiana. Il sistema industriale tedesco è infatti riuscito, in anticipo e con maggior intensità rispetto a quello italiano, a gettare sui mercati più lontani solide basi attraverso le quali costruire reti distributive, commerciali e di assistenza nei Paesi ad alto potenziale di crescita e garantirsi un più facile accesso ai mercati finali. Un discorso analogo può valere anche per i risultati in Europa orientale. Nonostante quest’area stia contribuendo in modo significativo alla crescita delle esportazioni italiane, infatti, le quote nazionali mostrano continui ridimensionamenti, segnalando la difficoltà della nostra offerta nel far fronte ad una domanda in così forte espansione. Oltre agli abituali problemi sul versante dell’accesso alle reti distributive, però, tali risultati possono anche dipendere dal fatto che le imprese italiane hanno prevalentemente puntato su specifici segmenti di mercato (i più remunerativi e i meno aggredibili dai concorrenti a basso costo del lavoro), rinunciando a priori a poter soddisfare tutta la potenziale domanda espressa da tali Paesi. I processi di riqualificazione dell’offerta hanno comunque permesso alle imprese italiane di interrompere il declino di inizio decennio, garantendo loro sia buoni livelli di profittabilità delle vendite sui mercati esteri, sia di operare in un contesto competitivo più adeguato alle condizioni economiche, sociali e industriali del nostro Paese. Fonte: Evoluzione del Commercio con l’Estero per Aree e Settori, a cura di ICE/ Prometeia, novembre 2007. Il Gulliver, prodotto di punta della Sgariboldi di Codogno

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Il Gulliver, prodotto di punta della Sgariboldi di Codogno Fonte: Evoluzione del Commercio con l’Estero per Aree e Settori, a cura di ICE/ Prometeia, novembre 2007. > NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 7 - Febbraio 2008 Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 Lodi Tel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected]

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> NOTIZIE> APPROFONDIMENTI> OPPORTUNITA’

PER L’ESPORTAZIONE

LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 7 - Febbraio 2008Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella

Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 LodiTel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected]

N WSCommercio estero: prospettive per l’ItaliaPer le imprese italiane, sia dal punto di vista settoriale (con la crescita del comparto dei mezzi di trasporto, di parte di quello elettromeccanico e del sistema moda: beni di consumo), sia da quello geografico (grazie ai mercati europei e mediorientali), le prospettive per il prossimo biennio appaiono favorevoli.Per sfruttare pienamente le opportunità offerte dai mercati esteri, l’Italia dovrà proseguire nel difficile processo di revisione delle proprie strategie per la competizione internazionale. I risultati conseguiti l’anno scorso consentono però di guardare con fiducia alla possibilità che il nostro Paese riesca ad agganciare positivamente la crescita mondiale degli scambi di manufatti. Dopo 3 anni di flessioni, infatti, nel 2007 le quote italiane a prezzi correnti stanno evidenziando una moderata espansione, grazie alla riqualificazione dell’offerta delle nostre imprese manifatturiere, ma anche agli effetti positivi, almeno in un’ottica di breve periodo, legati all’apprezzamento dell’euro. Conforta anche il risultato relativo all’evoluzione delle quote a prezzi costanti, ancora in flessione, ma a ritmi sempre meno intensi dal 2003.Dopo la svalutazione del dollaro avviatasi nel 2001 e l’adozione dell’euro, le imprese italiane sono state costrette a rivedere profondamente il proprio comportamento strategico nei mercati internazionali, basato in molti settori sulla competitività di prezzo alimentata dalla debolezza della nostra moneta. La contemporanea fase di recessione della domanda interna (italiana ed europea) non ha aiutato le imprese italiane a velocizzare questi processi, determinando il brusco peggioramento delle loro quote sui mercati internazionali.Pur con le necessarie cautele, i risultati del 2007 possono essere interpretati come il segnale che per una quota significativa di imprese la fase di maggior difficoltà sia passata e che ora, grazie anche a una composizione geografica della domanda mondiale particolarmente favorevole, sia possibile riportare il canale estero ad alimentare sia i volumi produttivi interni sia la continua attività d’investimento

necessaria a contrastare l’avanzata dei nuovi concorrenti.

Settori in espansione

Particolarmente positivo risulta il dato relativo al comparto elettromeccanico, in cui le quote italiane hanno fatto registrare importanti progressi, soprattutto nei Paesi emergenti più vicini. In questo settore, la competizione internazionale è sempre stata basata in prevalenza sui fattori non legati al prezzo (quali la competenza tecnica, la personalizzazione dei prodotti, l’innovazione) e le nostre imprese non hanno dovuto più di tanto correggere le proprie strategie, riuscendo velocemente a sfruttare le opportunità offerte dallo sviluppo del tessuto manifatturiero e

delle infrastrutture nelle aree emergenti più prossime. Anche gli altri beni di consumo (in particolare la farmaceutica) hanno mostrato segnali di miglioramento: in questo caso, tuttavia, il sostegno alle esportazioni italiane è derivato dalla presenza in Italia di importanti unità produttive delle multinazionali operanti in questi settori, attratte sia dall’elevato livello di specializzazione della nostra industria nelle fasi finali del confezionamento dei prodotti, sia dalla significativa dimensione del mercato italiano. Se sul versante settoriale non emergono particolari situazioni di difficoltà, a livello geografico si registrano invece risultati meno brillanti, soprattutto nelle zone più distanti e nel resto Europa.

Presidio dei mercati più distanti

A prima vista, l’ipotesi che mercati tanto lontani non possano essere serviti direttamente dall’Italia, ma richiedano investimenti produttivi in loco non pare suffragata dal confronto tra la performance italiana e quelle di altri tradizionali concorrenti, tedeschi in primis.La Germania, infatti, non solo detiene quote più elevate anche su questi mercati, ma negli ultimi anni esse sono apparse in leggera crescita, a fronte della progressiva marginalizzazione della presenza italiana. Il sistema industriale tedesco è infatti riuscito, in anticipo e con maggior intensità rispetto a quello italiano, a gettare sui mercati più lontani solide basi attraverso le quali costruire reti distributive, commerciali e di assistenza nei Paesi

ad alto potenziale di crescita e garantirsi un più facile accesso ai mercati finali.Un discorso analogo può valere anche per i risultati in Europa orientale. Nonostante quest’area stia contribuendo in modo significativo alla crescita delle esportazioni italiane, infatti, le quote nazionali mostrano continui ridimensionamenti, segnalando la difficoltà della nostra offerta nel far fronte ad una domanda in così forte espansione. Oltre agli abituali problemi sul versante dell’accesso alle reti distributive, però, tali risultati possono anche dipendere dal fatto che le imprese italiane hanno

prevalentemente puntato su specifici segmenti di mercato (i più remunerativi e i meno aggredibili dai concorrenti a basso costo del lavoro), rinunciando a priori a poter soddisfare tutta la potenziale domanda espressa da tali Paesi. I processi di riqualificazione dell’offerta hanno comunque permesso alle imprese italiane di interrompere il declino di inizio decennio, garantendo loro sia buoni livelli di profittabilità delle vendite sui mercati esteri, sia di operare in un contesto competitivo più adeguato alle condizioni economiche, sociali e industriali del nostro Paese.

Fonte: Evoluzione del Commercio con l’Estero per Aree e Settori, a cura di ICE/Prometeia, novembre 2007.

Il Gulliver, prodotto di punta della Sgariboldi di Codogno

Di seguito, presentiamo il calendario aggiornato delle manifestazioni supportate da Lodi Export, nel corso del 2008. Ricordiamo che il Consorzio assicura abbattimenti sulle spese sostenute dalle aziende associate, ed in particolare la possibilità di beneficiare di agevolazioni del valore di € 2.500 per singolo evento. Per maggiori informazioni, si prega di contattare gli uffici del Consorzio.

AGRICOLTURA E ZOOTECNIA

Fieragricola (7 – 10 febbraio)

Fiera del Bovino da Latte (Cremona: 23 – 26 ottobre)

Eurotier (Hannover: 11 – 14 novembre)

EIMA (Bologna: 12 – 16 novembre)

ALIMENTARE

Pro-Wein (Dusseldorf: 16 – 18 marzo)

Vinitaly (Verona: 3 - 7 aprile)

Cibus (Parma: 5 - 8 maggio)

SIAL (Parigi: 19 - 23 ottobre)

ARREDAMENTO, EDILIZIA, AMBIENTE

Festivity (Milano: 16 - 20 gennaio)

FIERE INTERNAZIONALI 2008: CONTRIBUTI PER I SOCIMADE Expo

(Milano: 5 – 9 febbraio)

Expocomfort (Milano: 11 -15 marzo)

Light & Building (Francoforte: 6 – 11 aprile)

EIMU (Milano: 16 - 21 aprile)

Macef (Milano: 5 – 8 settembre)

Maison et Objet (Parigi: 5 – 9 settembre)

Mondo Natura (Rimini: 13 – 21 settembre)

Abitare il Tempo (Verona: 18 – 22 settembre)

Saie (Bologna: 15 – 18 ottobre)

CARTA, STAMPA E COMUNICAZIONE GRAFICA

Paperworld (Francoforte: 23 – 27 gennaio)

Eurocoat (Lione: 30 settembre – 2 ottobre)

IFRA (Vienna: 27 – 30 ottobre)

Worlddidac (Basilea: 29 – 31 ottobre)

MECCANICA, ELETTROMECCANICA E METALMECCANICA

Seatec (Carrara: 7 - 9 febbraio)

AIStech (Pittsburgh: 5 – 8 maggio)

EXPO Ferroviaria 2008 (Torino: 20 – 22 maggio)

Reifen (Essen: 20 - 23 maggio)

CeMAT (Hannover: 27 – 31 maggio)

Automechanika (Francoforte: 16 – 21 settembre)

BI – MU (3 – 7 ottobre 2008)

EuroBLECH (Hannover: 21 – 25 ottobre)

Adipec (Abu Dhabi: 3 - 6 novembre)

The Big 5 Show (Dubai: 23 – 27 novembre)

Euromold (Francoforte: 3 – 6 dicembre)

LODI EXPORT A CIBUS 2008

Lodi Export, in collaborazione con Pro-vincia e Camera di Commercio di Lodi, organizza la partecipazione di aziende agroalimentari del territorio alla fiera Ci-bus, una delle principali manifestazioni internazionali del settore alimentare, che si terrà a Parma dal 5 all’ 8 maggio.L’occasione offrirà in particolare l’oppor-tunità di presentare al panorama mondia-le i prodotti esposti sotto il marchio Lodi-giano Terra Buona, un marchio di qualità che nasce, da un lato, dalla volontà di valorizzare e promuovere la tradizione e le eccellenze del settore agro-alimentare della provincia di Lodi e, dall’altro, dal-

la necessità di tutelare il benessere degli animali, l’ambiente e la salute dei con-sumatori.I prodotti a marchio Lodigia-no Terra Buona includono car-ni, latte, formaggi, salumi, cereali. Per garantire la massima qualità, il Co-mitato del Marchio effettua un’accurata selezione delle aziende ammesse al cir-cuito Lodigiano Terra Buona e deman-da all’Ufficio Marchio il monitoraggio costante del rispetto delle prescrizioni previste dai vari disciplinari, in linea con i criteri della norma ISO 45011. Con lo stesso rigore e con la supervisione di ap-posite commissioni tecnico-scientifiche, il Comitato del Marchio valuta anche

ciascun disciplinare di produzione, che viene poi sottoposto, per l’adozione defi-nitiva, alla valutazione della Giunta Pro-vinciale, organo garante della sua corret-ta applicazione. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito www.lodigiano-terrabuona.it.

Lo stand di Florio Carta alla fieraFestivity 2008

15 miliardi di dollari di interscambio, la maggior parte dei quali (8,6 miliardi) frutto dell’export dal “Belpaese”. Il settore più apprezzato dai turchi? La meccanica, innanzitutto. E proprio le aziende del meccanico e dell’elettromec-canico guideranno la “task force” lodi-giana in visita tra il 2 e il 4 marzo nella capitale turca: «Nel Lodigiano - spiega il direttore di Lodi Export, Fabio Milella - sono relativamente poche le aziende che hanno rapporti d’affari con la Turchia, e il senso della nostra missione è proprio quello di incrementarle, unitamente al fatto che abbiamo rilevato come sussi-stano opportunità interessanti soprattutto nell’ambito della meccanica, destinatario principale dell’iniziativa e parte rilevante dell’economia lodigiana. Tra le nostre associate attualmente sono circa una quindicina le aziende che esportano in Turchia, con un fatturato ex-port generalmente al di sotto del 10 per cento, fatte salve importanti eccezioni come la Simaco Elettromeccanica, che in Turchia realizza circa il 15 per cento del suo fatturato export e che parteciperà alla

Nuovi associati

Salumificio Bertoletti e Salumificio Castoldi

La delizie delle campagne lodigiane: un’espressione che ben si adatta ai gustosi prodotti delle ultime aziende entrate a far parte della compagine consortile.Sorto nel 1973, il Salumifico Bertoletti

si trova presso Graffignana, con una sede curiosamente modellata sull’esempio di un imponente castello medievale. Di Borghetto Lodigiano è invece il Salumi-ficio Castoldi, che inizia la sua attività nel 1957.Entrambi nascono come aziende artigiane a conduzione familiare. Oggi l’industria si è sostituita brillantemente alla sapien-za artigianale e la tradizione continua in strutture completamente rinnovate, dotate delle più moderne tecnologie per il con-trollo e la verifica dei processi produttivi.Ad ennesima conferma di ciò, i due sa-

lumifici hanno ottenuto la prestigiosa cer-tificazione del marchio Lodigiano Terra Buona, sostenuto dalla Provincia di Lodi ed alla cui promozione Lodi Export con-tribuisce sul versante dei mercati esteri.

I salumi delle due aziende saranno espo-sti nel corso della prossima fiera Cibus di Parma (si veda l’articolo a pag. 2). La gamma dei prodotti è disponibile sui siti: www.salumificiobertoletti.com e www.salumificiocastoldi.it.

General Ricambi Spa

Nata venticinque anni fa, la General Ri-cambi di Castiglione d’Adda produce parti di ricambio per tutti i modelli di au-tomobili europee e giapponesi, in partico-

lare giunti omocinetici, semiassi, sterzi, idroguide, pinze freno, alberi di trasmis-sione e varie (crociere, piantoni sterzo, mozzi ecc.).Con una struttura che si estende su un’area di 25.000 mq ed un organico di 150 uni-tà, l’azienda ha saputo progressivamente conquistarsi, grazie ad una politica accorta e lungimirante, una posizione di assoluta leadership, sia in Italia che all’estero. In-

Ditte lodigiane alla scoperta della Turchia: «Puntiamo su meccanica

e agroalimentare»

Saranno una decina di imprese, in rappre-sentanza dei settori chiave dell’economia lodigiana, le protagoniste della “missio-ne” estera organizzata dalla Camera di Commercio di Lodi, dal Consorzio Lodi Export e dalla società Promos per esplo-rare le possibilità della nostra imprendi-toria in uno dei mercati più dinamici degli ultimi anni: la Turchia. Fatta eccezione

per la Russia e la Germania, peraltro, l’Italia rappresenta il partner commer-ciale più importante per Istanbul: oltre

missione per consolidare e incrementare la sua posizione». Della spedizione a Istanbul faranno parte anche imprese del settore chimico e una di quello agroalimentare: un comparto,

quest’ultimo, per il quale fare breccia in Turchia non è facile: «Esistono nor-mative legali molto rigide e dazi doga-nali elevati che costituiscono formidabili barriere d’accesso - conferma Milella -. La comunità europea ha esteso l’area di libero scambio, ma l’alimentare non vi rientra: si sta cercando un accordo, noi cercheremo i nostri spazi».

Tratto da “Il Cittadino” del 2/02/2008.

Pinze freno GR

Trasmissioni laterali GR

vestendo regolarmente in strutture, mac-chinari, impianti, tecnologie e personale sempre più qualificato, General Ricambi è pronta a rispondere alle più svariate esi-genze di affidabilità e qualità totale, con-formemente alle normative UNI EN ISO 9001/2000. Tutte le informazioni sono di-sponibili sul sito www.generalricambi.it.

ASSOCIARSI A LODI EXPORT

Informazioni sulle condizioni previste per l’adesione al Consorzio, e sui relativi vantaggi, possono essere richieste rivolgendosi ai consueti recapiti telefonici, oppure anche tramite appuntamento, presso la sede di Lodi Export o dell’azienda interessata.I nuovi associati riceveranno in omaggio la Guida all’Export per le Imprese: strumenti e suggerimenti per affrontare con successo il mercato estero, di Antonio Di Meo, già relatore durante il convegno promosso da Lodi Export Nuove Norme UCP 600, del 25 giugno 2007.

MISSIONI COMMERCIALI

Lodi Export propone e sostiene la partecipazione ad una serie di missioni economiche multisettoriali, al fine di creare interessanti opportunità d’affari per le PMI associate. Le azioni proposte prevedono la definizione di un’agenda personalizzata di incontri con partner locali appositamente selezionati e rispondenti alle esigenze delle singole imprese partecipanti.Di seguito, proponiamo una serie di iniziative organizzate nell’ambito del circuito Federexport Lombardia (l’associazione rappresentativa dei consorzi export), e finanziate da contributo regionale:

Spagna (Madrid e Bilbao): 16 – 20 giugno.

Russia (Mosca e Novosibirsk): 28 giugno – 5 luglio.Austria (Vienna): 22 – 24 settembre.

Slovacchia (Bratislava): 25 – 26 settembre.

Olanda (Amsterdam): 20 – 22 ottobre.

Belgio (Bruxelles): 23 – 24 ottobre.

Per conoscere i dettagli su costi e modalità di partecipazione, le aziende possono rivolgersi agli uffici di Lodi Export.

LA CINA: UNA SFIDA DA VINCERE INSIEME

Lunedì 18 febbraio Banca Popolare di Lodi, in collaborazione con Lodi Export, ospiterà, presso il foyer dell’auditorium di via Polenghi Lombardo 13 (Lodi), uno workshop rivolto specificamente ad imprese attive sul mercato cinese, o che potrebbero avere interesse ad avvicinarsi ad esso. L’incontro si svolgerà in forma di tavola rotonda, con i partecipanti che potranno mettere a confronto le rispettive esperienze, mentre l’istituto di credito offrirà un focus sul Paese.Il calendario di massima sarà così articolato:

Ore 18,00Saluto di Paolo Landi, Vice Direttore

Generale Banca Popolare di Lodi.

Ore 18,10Saluto di Francesco Monteverdi,

Presidente Lodi Export.

Ore 18,15Relazione di Paolo Ranelli, Regional Relationship Manager Cina Giappone

Far East Banco Popolare.

Ore 19,00Intervento di Jiang Yang, Responsabile

ufficio di rappresentanza Banco Popolare a Pechino.

Ore 19,15Dibattito.

Segue buffet.

WORKSHOP TURCHIA

In preparazione della missione di imprese lodigiane in Turchia, che si terrà dal 2 al 4 marzo prossimi, le aziende aderenti sono invitate a partecipare ad un seminario di presentazione del Paese, in cui una parte relativa alle opportunità commerciali sarà seguita da una di tipo normativo, inerente la tutela legale e contrattuale dell’esportatore in Turchia.L’incontro si terrà presso la sede di Camera di Commercio, mercoledì 20 febbraio, a partire dalle 14,30. La partecipazione è gratuita ed aperta anche alle aziende che, pur non avendo aderito alla missione, sono comunque interessate ad acquisire una conoscenza dettagliata del mercato turco.

> OPPORTUNITÀ

Lodi Export ha stipulato con GI GROUP, società leader nella fornitura di lavoro temporaneo, una convenzione a favore degli Associati al Consorzio.Nel rendersi disponibile ad un colloquio informativo, senza alcun impegno a carico delle aziende associate, GI GROUP si impegna a dare a queste ultime la priorità nell’invio in missione dei propri lavoratori temporanei, in tempi compresi tra le 24 e le 48 ore dal ricevimento dell’ordine.

GI GROUP assicura quindi tariffe di favore agli Associati, con un margine fisso di euro 2,50 sul costo orario del lavoro, che potrà essere soggetto ad ulteriori sconti a seconda del numero di inserimenti o al raggiungimento di fatturati eventualmente prestabiliti; in caso di personale selezionato e segnalato dall’azienda stessa, procederà all’applicazione di un margine di euro 2,00 sul costo orario del lavoro.Con tale accordo, Lodi Export

ACCORDO DI COLLABORAZIONE LODI EXPORT – GI GROUPintende fornire un canale di accesso privilegiato alle aziende esportatrici del territorio che necessitano di personale specializzato, tramite una fattiva sinergia volta a promuovere la massima qualità ed accuratezza del servizio.

Riferimenti:

Gi Group S.p.A. - Filiale di LodiVia Trento Trieste, 51/53 - 26900 Lodi. Tel: 0371-428336;e-mail: [email protected].