lombardia libera · 2013. 7. 16. · (articolo di alfredo lissoni) 2 lombardia: approvato il piano...

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1 Lombardia Libera Bollettino a cura del Gruppo Lega Nord in Regione Lombardia (Fonti utilizzate: agenzia di stampa Lombardia Notizie e sito web Regione Lombardia) Gruppo Lega Nord restituisce residui scorsa legislatura Romeo: “1 milione 400 mila euro tornano ai cittadini lombardi” “1.393.764,50 di euro, a tanto ammonta la quota di denaro residuo della precedente legislatura, restituito dal Gruppo della Lega Nord in Regione Lombardia al Consiglio”, spiega Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio al Pirellone. “Si tratta dei fondi dei gruppi consiliari della precedente legislatura. La legge prevede l’obbligo di riconsegnare i residui, ma c’è un escamotage: la possibilità di richiederne la riassegnazione per la legislatura in corso. La qual cosa non è nelle nostre intenzioni; la nostra restituzione è assolutamente definitiva, in quanto non chiederemo al Consiglio nessuna riassegnazione, a differenza di quanto probabilmente hanno intenzione di fare altri gruppi politici”. Già, perché se la legge impone di ridarli, quei soldi avanzati, permette anche di riprenderseli (certo, “esclusivamente per pagare il personale”). Il sistema dunque per fare i furbi c’è. Spiega Romeo: “In tempi di crisi è nostra ferma intenzione dare un forte segnale di trasparenza ai cittadini; non solo, ci auguriamo che altri gruppi seguano il nostro esempio. Con le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese iniziative del genere non sono unicamente una questione normativa, ma etica. L’attuale Gruppo Lega Nord ha condiviso pienamente il taglio dei costi della politica, che ha ridotto dell’86% i fondi assegnati ai gruppi. Poiché la normativa prevede la restituzione solo e soltanto nei confronti del Consiglio Regionale, e dunque non consente di assegnare queste risorse ad un soggetto di nostra scelta, a persone bisognose o per risolvere questioni su nostre indicazioni, vigileremo affinché il Consiglio Regionale utilizzi queste risorse nell’interesse dei cittadini lombardi”. Romeo tira poi una staffilata: “ La legge ci avrebbe consentito di utilizzare queste risorse per spese relative al personale, ma abbiamo preferito rinunciarvi completamente a favore dei cittadini, ovvero far rientrare questi soldi nel bilancio del Consiglio Regionale. E adesso stiamo a vedere se anche tutti gli altri gruppi politici, presenti già nella scorsa legislatura, faranno domanda per vedersi riassegnare queste risorse o se invece vorranno prendere esempio dal nostro gruppo.” (articolo di Alfredo Lissoni)

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    Lombardia Libera Bollettino a cura del Gruppo Lega Nord in Regione Lombardia (Fonti utilizzate: agenzia di stampa Lombardia Notizie e sito web Regione Lombardia)

    Gruppo Lega Nord restituisce residui scorsa legislatura Romeo: “1 milione 400 mila euro tornano ai cittadini lombardi”

    “1.393.764,50 di euro, a tanto ammonta la quota di denaro residuo della precedente legislatura, restituito dal Gruppo della Lega Nord in Regione Lombardia al Consiglio”, spiega Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio al Pirellone. “Si tratta dei fondi dei gruppi consiliari della precedente legislatura. La legge prevede l’obbligo di riconsegnare i residui, ma c’è un escamotage: la possibilità di richiederne la riassegnazione per la legislatura in corso. La qual cosa non è nelle nostre intenzioni; la nostra restituzione è assolutamente definitiva, in quanto non chiederemo al Consiglio nessuna riassegnazione, a differenza di quanto probabilmente hanno intenzione di fare altri gruppi politici”. Già, perché se la legge impone di ridarli, quei soldi avanzati, permette anche di riprenderseli (certo, “esclusivamente per pagare il personale”). Il sistema dunque per fare i furbi c’è. Spiega Romeo: “In tempi di crisi è nostra ferma intenzione dare un forte segnale di trasparenza ai cittadini; non solo, ci auguriamo che altri gruppi seguano il nostro esempio. Con le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese iniziative del genere non sono unicamente una questione normativa, ma etica. L’attuale Gruppo Lega Nord ha condiviso pienamente il taglio dei costi della politica, che ha ridotto dell’86% i fondi assegnati ai gruppi. Poiché la normativa prevede la restituzione solo e soltanto nei confronti del Consiglio Regionale, e dunque non consente di assegnare queste risorse ad un soggetto di nostra scelta, a persone bisognose o per risolvere questioni su nostre indicazioni, vigileremo affinché il Consiglio Regionale utilizzi queste risorse nell’interesse dei cittadini lombardi”. Romeo tira poi una staffilata: “ La legge ci avrebbe consentito di utilizzare queste risorse per spese relative al personale, ma abbiamo preferito rinunciarvi completamente a favore dei cittadini, ovvero far rientrare questi soldi nel bilancio del Consiglio Regionale. E adesso stiamo a vedere se anche tutti gli altri gruppi politici, presenti già nella scorsa legislatura, faranno domanda per vedersi riassegnare queste risorse o se invece vorranno prendere esempio dal nostro gruppo.” (articolo di Alfredo Lissoni)

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    Lombardia: approvato il Piano Regionale di Sviluppo Maroni: con il Prs il lavoro della Giunta viaggia al 100%

    "L'approvazione del Piano Regionale di Sviluppo è un passaggio fondamentale, perché segna l'avvio al 100% dell'azione di governo della legislatura". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando alla stampa una sintesi del PRS approvato in Consiglio regionale.

    Gli obiettivi strategici: Fanno da premessa al Prs alcuni obiettivi strategici che il presidente ha voluto evidenziare, ricordando che sono quelli che "sostengono e ispirano, sia quanto abbiamo già fatto fino ad ora, sia quanto è stato fissato nel programma per la legislatura 2013-2018". Ossia: il sostegno alle imprese e la riduzione della pressione fiscale, l'istituzione della Macroregione del Nord e l'attribuzione in ambito regionale di almeno il 75% del gettito fiscale, l'Expo e il Post Expo.

    La Macroregione del Nord una vera rivoluzione: - "Tra gli obiettivi strategici che ci siamo posti c'è l'istituzione della macroregione del Nord e l'attribuzione ad essa di almeno il 75% del gettito fiscale". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel

    corso della conferenza stampa sul Piano Regionale di Sviluppo tenutasi a Palazzo Lombardia. "La macroregione del Nord vuol dire cambiare gli assetti istituzionali, è una sfida impegnativa che riguarda il futuro dell'Italia e dell'Europa. Per la sua rilevanza - ha ricordato Maroni - questa è la rivoluzione istituzionale che a Roma e in Parlamento non sono stati in grado di fare, una rivoluzione che voglio che facciano i territori, perché questa è la grande sfida vera, politica e istituzionale che abbiamo davanti".

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    Post Expo: Per 'post Expo', ha spiegato Maroni, "intendo tutto quanto succederà dopo Expo e che dovrà avere ricadute positive sul territorio lombardo negli anni e non solo nei mesi successivi". "Non mi riferisco - ha precisato - solo all'area dell'esposizione, ma a tutta la Regione Lombardia per quanto riguarda il turismo, il coinvolgimento delle imprese e i loro rapporti internazionali e la valorizzazione del territorio. Per questo, entro la fine del mese di luglio, verrà costituita una società fra Regione, Camera di commercio e società Expo per valorizzazione aspetti legati al turismo conseguenti all'evento del 2015".

    World Expo Tour, ottobre a Bruxelles: Sempre in tema Expo, Maroni ricordando l'evento di domenica 7 luglio alla Villa Reale di Monza, ha annunciato che la prossima tappa del 'World Expo tour', ossia la presentazione di Expo e dei suoi contenuti nelle principali capitali del mondo, "partirà ad ottobre con Bruxelles e con il Parlamento europeo".

    L'agricoltura: Due in particolare, il primo è quella dell'agricoltura dove l'assessore Fava con il suo lavoro ha coinvolto anche la Regione Friuli Venezia Giulia che, per bocca del suo nuovo presidente, si era espressa prima in maniera contrastante dicendo no alla macroregione, ma dichiarandosi favorevole all'euroregione, che sono la stessa cosa. Però poi, sul tema della concretezza, quello della Pac e del rapporto tra le Regioni del Nord e la commissione UE, l'iniziativa che stiamo prendendo ha coinvolto anche il Friuli".

    Le infrastrutture: - "L'altro tema concreto - ha continuato Maroni - è quello delle infrastrutture dove abbiamo coinvolto il Piemonte e la Liguria, con cui abbiamo iniziato l'elaborazione di un progetto che riguarda il Terzo Valico, il trasporto su gomma e ferro e il porto di Genova: settori su cui le tre Regioni sono unite per migliorare e sviluppare il loro sistema infrastrutturale".

    L'unione fa la forza: - "Questa è la nostra grande sfida. Come si fa? L'unione fa la forza - ha concluso Maroni - da sola la Lombardia non ce la farebbe, ma con il Piemonte e il Veneto sì, mettendo in moto un processo di riforma che nessuna bicamerale potrebbe fare. Per questo l'unica vera riforma può partire solo da qui, questo è il nostro grande obiettivo strategico".

    (Agenzia di stampa Lombardia Notizie – 10 luglio 2013)

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    Tumore al seno – Lega Nord presenta mozione in Consiglio Regionale Francesca Brianza: “Abolire ticket su esami di prevenzione per pazienti ad alto rischio oncologico ed estendere Progetto RAL all’intero territorio lombardo” «Il tumore al seno colpisce una donna su otto nell'arco della vita ed è la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 16% di tutti i decessi per causa oncologica»; interviene così Francesca Brianza, consigliere regionale Lega Nord, prima firmataria di una mozione urgente con cui si chiede l'abolizione del ticket sanitario per gli esami riguardanti la prevenzione del tumore al seno e patologie collegate per il target di donne ad alto rischio oncologico individuate tramite lo screening genetico. «Il 10 per cento di questi tumori è ereditario, dovuto ad alterazioni di geni (BRCA ed altri, noti e non); questa percentuale si sviluppa in famiglie ad alto rischio, ad esempio con almeno due casi di cancro mammario precoce (prima dei 40 anni), magari bilaterale o con un caso di cancro ovarico, sempre in parenti molto prossimi tra loro», dichiara il consigliere del Carroccio; “se portatrice di mutazione, il rischio di sviluppare il tumore al seno nell’arco della vita può arrivare anche all’80 per cento. Inoltre le persone con mutazione BRCA hanno un rischio del 20-40% anche di cancro dell’ovaio, raro nella popolazione generale (1 a 100) e di difficile diagnosi precoce. Fortunatamente la percentuale di guarigione supera il 95% se la diagnosi è precoce e la cura avviene in Centri di Senologia dedicati e la ricerca ha fatto passi avanti nell'ambito della prevenzione primaria a tal punto che, attraverso un prelievo di sangue, è possibile attestare se una donna è portatrice di un gene modificato che la candida ad avere più dell'85% di probabilità di sviluppare il tumore della mammella e dell'ovaio ereditario. Siamo di fronte a una rilevanza sociale non trascurabile in quanto coinvolge prevalentemente la fascia giovane della popolazione: la maggior parte dei tumori ereditari ha infatti una precoce età di insorgenza, quindi questo modello di prevenzione ha come target pazienti ad alto rischio che però non rientrano nell’ attuale programmazione di screening.” “La provincia di Varese è tra le zone d’Italia con la più alta incidenza di carcinomi mammari - prosegue il consigliere Brianza -. Circa 800 donne si ammalano ogni anno in questa zona, e circa 6 casi su 100 sono ereditari, dovuti cioè a una predisposizione genetica allo sviluppo di queste patologie; si tratta di tumori particolarmente aggressivi, che colpiscono in età più precoce di quelli normali e per i quali è quindi fondamentale una diagnosi tempestiva. Dato che il Dipartimento Oncologico della provincia di Varese sta portando avanti un nuovo progetto per la prevenzione e lo studio dei tumori ereditari chiamato Rete Alti Rischi (R.A.L), offrendo uno screening personalizzato, ho chiesto al Governatore Maroni di valutare l’estensione del Progetto RAL in tutto il territorio Lombardo».

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    BANDI REGIONALI

    Bando autobus ecologici 2013 Destinatari sono Province e Comuni capoluogo. Il bando ha ad oggetto l’acquisto di autobus immatricolati dopo il 31 dicembre 2012, a ridotto impatto ambientale, con classe di omologazione EEV o Euro VI e alimentazione a gasolio, a metano o GPL oppure ibridi/elettrici. Regione Lombardia riconosce :

    50% della spesa per l’acquisto di autobus alimentati a gasolio; 70% della spesa per quelli alimentati con carburanti alternativi al gasolio (metano, GPL) o

    ibridi/elettrici.

    I soggetti interessati posso accedere al finanziamento inviando la richiesta all’indirizzo di posta certificata della DG Infrastrutture e Mobilità:

    [email protected] entro le ore 18:00 del 16 settembre 2013. Per maggiori informazione potete consultare il sito: http://www.trasporti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Attivita&childpagename=DG_Infrastrutture%2FWrapperBandiLayout&cid=1213615258487&p=1213615258487&packedargs=menu-to-render%3D1213277032926&pagename=DG_INFWrapper

    mailto:[email protected]://www.trasporti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Attivita&childpagename=DG_Infrastrutture%2FWrapperBandiLayout&cid=1213615258487&p=1213615258487&packedargs=menu-to-render%3D1213277032926&pagename=DG_INFWrapperhttp://www.trasporti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Attivita&childpagename=DG_Infrastrutture%2FWrapperBandiLayout&cid=1213615258487&p=1213615258487&packedargs=menu-to-render%3D1213277032926&pagename=DG_INFWrapperhttp://www.trasporti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Attivita&childpagename=DG_Infrastrutture%2FWrapperBandiLayout&cid=1213615258487&p=1213615258487&packedargs=menu-to-render%3D1213277032926&pagename=DG_INFWrapper