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MUSEI
POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIAPalazzo Arese Litta Corso Magenta, 24 - 20123 - Milanowww.polomuseale.lombardia.beniculturali.it
Mappa dei Musei del Polo Museale della Lombardia
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Museo del Cenacolo Vinciano - Milano
Grotte di Catullo e Museo archeologico - Sirmione Castello Scaligero - Sirmione Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica - Capo di Ponte Palazzo Besta e Museo Archeologico - Teglio Museo Archeologico Nazionale di Mantova Museo Archeologico Nazionale della Lomellina - Vigevano Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica - Cividate Camuno
Museo della Certosa di Pavia Cappella Espiatoria - Monza
416,347
282,851
314.798
12.728
6.133
17.082
8.836
4.791
37.968
5.407
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Visitatori 2017
ROMA-PlanetariumAula Ottagona
19 gennaio 2018
POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIA
I LUOGHI DEL POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIA
Museo del Cenacolo Vinciano piazza Santa Maria delle Grazie, 2 - 20123 - Milano
tel. +39 02 92800360
Grotte di Catullo e Museo archeologico piazza Orti Manara, 4 - 25019 - Sirmione (BS)
tel. 030 916157
Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica via S. Martino, 7 - 25044 - Capo di Ponte (BS)
tel. +39 0364 42403
Palazzo Besta e Museo Archeologico via F. Besta,1 - 23036 - Teglio (So)
tel. 0342 781208
Museo Archeologico Nazionale di Mantova piazza Sordello, 27 - 46100 - Mantova
tel. 0376 320003
Museo Archeologico Nazionale della Lomellina piazza Ducale, 20 - 27029 - Vigevano (PV)
tel. fax 0381 72940
Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica via Roma 29 - 25040 - Cividate Camuno (BS)
tel. fax 0364 344301
Museo della Certosa di Pavia via del Monumento, 4 - 27012 - Certosa di Pavia (PV)
tel. 0382 924990
Cappella Espiatoria via Matteo da Campione 7/a - 20900 - Monza (MB)
+39
Castello Scaligero piazza Castello, 34 - 25019 - Sirmione (BS)
tel. +39 030 916468
+39
+39
+39
+39
+39 Polo Museale della Lombardia
Palazzo Arese Litta
Corso Magenta, 24 - 20123 - Milano
tel. 02 80294401 - fax 02 80294403
WWW.POLOMUSEALE.LOMBARDIA.BENICULTURALI.IT
Il Polo Museale della Lombardia – diretto da Stefano L'Occaso –
è stato istituito nel 2014 ed è un ufficio del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo. Nell'ambito territoriale di competenza – la
Lombardia – ha il compito di gestire e valorizzare i musei, gli
istituti e i luoghi di cultura statali che gli sono stati assegnati.
Il Polo, in particolare, elabora progetti relativi alle attività e ai servizi
di valorizzazione in rapporto al territorio e promuove l'integrazione
di percorsi culturali di fruizione e di itinerari turistico-culturali in
collaborazione con le realtà locali.
MILANOCenacolo Vinciano
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Prenotazione obbligatoria al numero +39 02 92800360
dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 18.30
Intero: € 10,00 (+ € 2,00 per il diritto di prenotazione)
Ridotto: € 5,00 (+ € 2,00 per il diritto di prenotazione)
ORARI DI VISITA
Dal martedì alla domenica 8.15-19.00 (ultimo ingresso ore 18.45)
CHIUSURA
Tutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTI
Museo del Cenacolo Vinciano
Piazza Santa Maria delle Grazie 2 – 20123 Milano
tel: +39 02 92800360
Numero Verde gratuito, da rete fissa: 800 990 084
oppure online: www.vivaticket.it
La chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e il dipinto
murale con l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci sono tra i dieci siti lombardi
riconosciuti dall'UNESCO “Patrimonio dell'umanità”. Il complesso e l'opera di
Leonardo, infatti, sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Unesco nel 1980,
come testimonianza di una cultura da trasmettere all'umanità.
Leonardo dipinse l'Ultima Cena su una parete del Refettorio del convento di
Santa Maria delle Grazie per volere di Ludovico il Moro, tra il 1494 e il 1497.
L'opera, capolavoro assoluto dell'arte italiana del Rinascimento, rappresenta
Gesù e gli apostoli seduti a una tavola imbandita. L'artista, in particolare, ha
raffigurato il momento in cui Cristo, al centro della tavola, annuncia che sarà
tradito da uno degli apostoli, suscitando in loro diverse emozioni
straordinariamente rappresentate dalle gestualità. L'Ultima Cena di Leonardo è
una pittura su muro; l'artista non ha utilizzato la tradizionale quanto resistente
tecnica dell'affresco, che impone una veloce stesura del colore sull'intonaco
ancora umido. Leonardo sperimentò una tecnica di lavorazione sull’intonaco
asciutto atta a lavorare per velature e a giungere alla massima cura del dettaglio;
tuttavia, ciò causò il rapido deperimento dell’opera. L'ultimo intervento conservativo,
durato oltre vent'anni, si è concluso nel 1999. Grazie alla rimozione delle antiche
ridipinture, questo restauro ha riportato alla luce quanto restava delle stesure originali.
SIRMIONEGrotte di Catullo
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Intero: € 8,00
Ridotto: € 4,00 dai 18 ai 25 anni
Non è obbligatoria la prenotazione
ORARI DI VISITA
www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it/index.php/grotte-di-catullo/
CHIUSURA
Tutti i martedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTI
Area archeologica delle Grotte di Catullo e Museo archeologico
Piazza Orti Manara, 4 – 25019 Sirmione (BS)
Tel. +39 030 916157 – Fax +39 030 9906002
e-mail: [email protected]
Facebook www.facebook.com/grottedicatullo.sirmione
naturali. Il riferimento a Catullo, invece, deriva dai versi del poeta latino, di origine
veronese, che celebrano Sirmione.
Nel 1999 all'interno del parco archeologico è stato inaugurato un Museo che ospita
numerosi reperti provenienti dagli scavi delle “Grotte di Catullo”, da altre ville
romane sul lago di Garda (villa di via Antiche Mura a Sirmione e villa di Toscolano
Maderno) e da siti archeologici della zona.
La grande villa romana, edificata agli inizi del I secolo d.C., si pone sul termine
della penisola, su uno sperone di roccia marnosa, in straordinaria posizione panoramica.
La villa, realizzata in un progetto unitario, ha una pianta rettangolare, con due avancorpi
sui lati corti; di essa oggi restano solo alcuni elementi, come le strutture di sostegno
(sostruzioni) create per adattare la villa all’ambiente naturale, visibili sul lato ovest,
nella zona del Grande Criptoportico,
La villa era caratterizzata da lunghi porticati e terrazze aperti lungo i lati, comunicanti
a nord con un’ampia terrazza belvedere, munita di velarium, ovvero una copertura
mobile in tessuto. Lungo il lato occidentale si trova il criptoportico, una passeggiata
un tempo coperta. La zona residenziale dell'edificio era ripartita tra nord e a sud,
mentre la parte centrale, costituita oggi dal Grande Oliveto, era occupata da un esteso
giardino. Sul lato meridionale della villa si trova la grande cisterna, lunga quasi 48 metri,
che raccoglieva l'acqua necessaria agli usi quotidiani.
L'ampio settore termale, costituito da diversi vani situati nella zona sud occidentale,
tra i quali la cosiddetta piscina, fu ricavato probabilmente all'inizio del II secolo d.C.
I vari ambienti della villa hanno nomi convenzionali, legati alla tradizione locale o a
denominazioni date durante i primi scavi, che risalgono agli inizi dell'Ottocento.
Tra le rovine, a esempio, si trovano l'Aula a tre pilastri, il Lungo corridoio, la Trifora
del Paradiso, il Grande Pilone, la Grotta del Cavallo e l'Aula dei Giganti.
Nel corso dei secoli cronisti e viaggiatori visitarono le rovine, conosciute sin dal
Rinascimento come “Grotte di Catullo” per i vani della villa che erano crollati e che
col tempo la vegetazione aveva coperto ed entro i quali si poteva entrare come in cavità
e sul lato orientale dell'avancorpo settentrionale.
SIRMIONE Castello Scaligero
Il Castello, o rocca, prende nome dalla famiglia della Scala, che dal 1262 dominò
Verona, il territorio veronese e fino a Sirmione per oltre un secolo. È uno dei castelli
più completi e meglio conservati in Italia, oltre che un raro esempio di fortificazione
lacustre. Il Castello è bagnato su tutti i lati dalle acque del lago di Garda, mentre a est,
poco dopo la costruzione della rocca, fu realizzata la darsena, difesa da
torri e di non molto successiva all'epoca scaligera. La darsena racchiude una piccola
porzione del lago e un tempo era il luogo di rifugio della flotta scaligera. Un fossato
esterno cinge il Castello e sfocia direttamente nel lago.
Le mura e le tre massicce torri maggiori hanno merlature a coda di rondine che
contraddistinguono le costruzioni scaligere; dal cortile centrale svetta l'imponente
mastio, alto 47 metri, sotto al quale si trovavano le celle destinate
ai prigionieri.
La costruzione del Castello ebbe inizio nel 1270, per volere del podestà di Verona,
Mastino I della Scala. Il Castello aveva una funzione difensiva e di controllo portuale
perché Sirmione, che si trova in una posizione di confine, era esposta ad aggressioni.
Proprio per aumentare le difese del Castello, nel Trecento furono aggiunti due cortili e un
rivellino. Nel 1405 Sirmione passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che
rafforzò ulteriormente le strutture difensive. Fu in questo periodo che venne realizzata la
darsena, forse in sostituzione di una precedente, probabilmente lignea. Il percorso
all'interno del Castello prevede l'accesso anche ai camminamenti di ronda delle mura
e, tramite rampe di scale in legno restaurate recentemente, fino in cima al mastio, la torre
più alta della fortezza. Da Pasqua 2018 sarà, per la prima volta, aperta al pubblico la
darsena (su prenotazione).
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Intero: € 6,00
Ridotto: € 3,00 cittadini UE tra i 18 e i 25 anni
Prenotazione obbligatoria solo per scolaresche al numero +39 030 916468
ORARI DI VISITA
www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it/index.php/castello-scaligero
CHIUSURA
Tutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTI
Castello Scaligero
Piazza Castello, 34 – 25019 Sirmione (BS)
tel. 030 916468
e-mail: [email protected]
CAPO DI PONTENazionale della Preistoria della Valle Camonica
La Valle Camonica è famosa in tutto il mondo per il suo straordinario complesso
di raffigurazioni incise sulle rocce, in gran parte risalenti alla Preistoria. Meno
conosciuti sono gli aspetti del loro vivere quotidiano, emersi solo negli ultimi 30
anni grazie a numerosi interventi di archeologia preventiva e di ricerca condotti
in Valle. A queste comunità, che dall'età del Ferro saranno note come Camunni,
sono riferibili vari abitati, luoghi di lavoro, di culto e sepolture.
Il Museo Nazionale della Preistoria, ospitato nell'antico edificio di Villa Agostani
nel centro storico di Capo di Ponte, integra, con l'esposizione dei reperti, il
patrimonio di immagini incise sulle rocce e ricompone, in un insieme inscindibile,
La visita ha inizio al piano terra: qui, in una serie di ambienti voltati, è sviluppato
il tema Manifestazioni del sacro. I santuari megalitici dell'età del Rame,
che prosegue nella tensostruttura sul retro. Oltre 50 stele e massi-menhir istoriati
permettono di comprendere le caratteristiche dei santuari megalitici dell'età del
Rame (IV-III millennio a.C.): Cemmo, Bagnolo, Ossimo-Anvoia e Ossimo-Pat.
Si tratta di reperti di particolare suggestione e, in alcuni casi, di imponenti
dimensioni, che rendono la Valle partecipe dell'esteso fenomeno del megalitismo
europeo. Il percorso prosegue al secondo piano dove, in un ampio salone, sono
illustrate le sezioni dedicate alla cultura materiale: Il primo popolamento della
Valle nel Paleolitico e Mesolitico, La neolitizzazione e la trasformazione
dell'ambiente, Gli abitati, I luoghi del lavoro, Le sepolture e, in un'ideale ripresa
della sezione al piano terra, Aspetti e luoghi di culto nella protostoria.
l'espressione identitaria della Valle Camonica
BIGLIETTI E PRENOTAZIONIIngresso senza prenotazione. Il biglietto consente anche l'ingresso al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane
Biglietto intero: € 6,00
Biglietto ridotto: € 3,00 Per i cittadini italiani e dell'Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni
ORARI DI VISITAIl Museo è aperto dal mercoledì alla domenica e nei giorni festivi ore 14.00-18.00
CHIUSURATutti i lunedì, martedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTIMuseo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica Via S. Martino, 7 – 25044 Capo di Ponte (BS) tel. +39 0364 42403 [email protected] www.mupre.capodiponte.beniculturali.it
PALAZZO BESTATEGLIO
Il Palazzo è una dimora rinascimentale che sorge nell'antico borgo di Teglio, da
cui deriva il toponimo Valtellina (da Vallis Tellina, che significa appunto Valle di
Teglio). Azzo I Besta lo fece costruire dalla metà del XV secolo sul modello dei
palazzi delle grandi signorie del tempo. L'edificio fu completato dal figlio Azzo II
che, con la moglie Agnese Quadrio, vi tenne una piccola corte frequentata da
artisti, letterati e filosofi.
Nel XVIII secolo il complesso passò ai Morelli, che fecero costruire due st?e in
legno, dette stanze d'inverno, in aggiunta alla st?a verde del XVI secolo
(piano nobile) e alla st?a a baule (secondo piano). Nel 1913-1914, dopo anni di
incuria e abbandono, il Palazzo fu acquistato dallo Stato Italiano e restaurato da
Luigi Perrone, che terminò i lavori nel 1927.
Il Palazzo, articolato su tre piani, ospita un cortile quadrato, al quale si accede
da un elegante portale rinascimentale in pietra. Le pareti del cortile sono decorate
con affreschi a monocromo che rappresentano episodi dell'Eneide di Virgilio e
con una fascia a grottesche e medaglioni, che racchiudono ritratti di personaggi
all'antica.
All'interno del Palazzo il Salone d'Onore è decorato con 24 episodi tratti
dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, nella volta il pittore settecentesco
Giuseppe Prina ha ritratto La regina di Saba ricevuta da re Salomone. La Sala
della Creazione, invece, contiene affreschi ispirati alle storie della Genesi; sulla
volta è affrescata la carta geografica del mondo conosciuto nel XVI secolo,
riproduzione di un disegno del cartografo tedesco Caspar Vopell e testimonianza
degli interessi culturali e scientifici dei Besta. Al secondo piano del Palazzo si
trovano ambienti decorati con scene dalle Metamorfosi di Ovidio, una sala che
ricostruisce la falconeria dei Besta e un'altra stanza proveniente da un palazzo
demolito di Traona.
Il piano terreno del Palazzo ospita l'Antiquarium Tellinum, con una raccolta di steli
preistoriche, una delle quali raffigura l'antica Dea Madre.
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Intero: € 4,00
Ridotto: € 2,00, dai 18 ai 25 anni
ORARI DI VISITA
www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it/index.php/palazzo-besta
INFORMAZIONI E CONTATTI
Palazzo Besta e Museo Archeologico
via F. Besta,1 – 23036 Teglio (SO)
tel. 0342 781208, servizio attivo ore 9.00-12.00 e 14.00-17.00
e-mail: [email protected]
MANTOVAMuseo Archeologico Nazionale
Il Museo Archeologico di Mantova raccoglie ed espone collezioni di reperti
rinvenuti nel territorio mantovano, che spaziano dal neolitico e dall'età del
bronzo, all'epoca etrusca, celtica, romana, medievale e rinascimentale.
L'area dove sorge ora il Museo, all'interno del perimetro del Palazzo Ducale
di Mantova, dalla metà del '500 alla fine del '800 ospitò la sede del teatro di Corte
dei Gonzaga. Divenuto di proprietà comunale, l’immobile fu trasformato in “Mercato
dei Bozzoli” (bachi da seta), poi destinato al commercio ortofrutticolo e infine
donato, nel 1978, dal Comune di Mantova al Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
affinché se ne cominciasse la ristrutturazione e la trasformazione in museo
archeologico
Nel corso del 2017 il Museo è stato parzialmente riallestito e ampliato, con
l'inaugurazione, il 7 dicembre scorso, della nuova sezione dedicata ai riti funerari
della preistoria del mantovano e, in particolare, allo straordinario reperto noto
come “Amanti di Valdaro”, scheletri del neolitico ritrovati presso Valdaro in
prossimità di Mantova nel 2007 e così denominati perché i due scheletri, un
uomo e una donna, furono rinvenuti abbracciati. Nella cornice dell’architettura
Paleoindustriale fervono i lavori per il completamento del piano terra i con la
monumentale sezione destinata alle sepolture di epoca romana di tipologia sarsinate
e del primo piano, con il completamento delle sezioni preistorica e protostorica.
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Intero: € 4,00
Ridotto: € 2,00, dai 18 ai 25 anni
Senza obbligo di prenotazione
ORARI DI VISITA
Da martedì a domenica : 8.30-19.00 ( ultimo ingresso ore 18.30)
da gennaio a febbraio e da ottobre a dicembre la domenica
ore 8.30-14.00
CHIUSURA
Tutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTI
Museo Archeologico Nazionale di Mantova
Piazza Sordello, 27 – 46100 Mantova
tel. 0376 320003 e fax 0376 318293
e-mail: [email protected]
( ultimo ingresso ore 13.30)
VIGEVANOMuseo Archeologico Nazionale della Lomellina
Inaugurato nel 1998 e ampliato nel 2006, il Museo raccoglie, all'interno
di alcuni spazi molto suggestivi del Castello Sforzesco di Vigevano, le
testimonianze archeologiche provenienti da scavi o recuperi
occasionali nel territorio Lomellino, con lo scopo di diffonderne la
conoscenza e favorirne la fruizione da parte di un vasto pubblico in
visita alla città e ai suoi monumenti. Si tratta di reperti relativi a diverse
epoche, dall'Età celtica (II-I sec. a.C.) a quella altomedievale
(VII-VIII sec d.C.), e provenienti da varie zone della Lomellina (Valeggio,
Tromello, Dorno, Zinasco e Vigevano).
La scuderia quattrocentesca, realizzata da Maffeo da Como per volere
di Galeazzo Maria Sforza, ospita reperti dalle necropoli tardoceltiche
e romane, che costituiscono la documentazione archeologica più
significativa del territorio. Altre sale sono dedicate rispettivamente all'Età
tardoantica e altomedievale e al territorio di Vigevano dalla Preistoria
all'Età romana. Da maggio sarà aperta al pubblico la nuova sezione di
allestimento dedicata alla Preistoria e alla Protostoria in Lomellina.
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione
ORARI DI VISITA
Il Museo è aperto dal martedì al sabato ore 8.30-13.30
CHIUSURA
Tutte le domeniche e i festivi, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTI
Museo Archeologico Nazionale della Lomellina
Piazza Ducale, 20 – 27029 Vigevano (PV)
telefono e fax: +39 0381 72940
e-mail: [email protected]
Il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica è stato creato
con l'obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio
archeologico mobile di età romana proveniente da Cividate Camuno
e dall'intero territorio della Valle. Il Museo si pone inoltre come elemento
di collegamento con i siti archeologici di età romana presenti nei dintorni
(il Parco Archeologico del Teatro e dell'Anfiteatro e l'area archeologica
del Foro in via Palazzo a Cividate Camuno; il Parco Archeologico del
Santuario di Minerva in località Spinera di Breno) e più in generale come
raccordo con il territorio.
Il primo allestimento del Museo (1981) ha subito nel tempo diversi
interventi di ampliamento e risistemazione dei percorsi: in particolare,
tra il 2005 e il 2006 è stata modificata la disposizione del Museo per dare
maggiore rilievo a due capolavori della statuaria di epoca romana:
la statua di Minerva, rinvenuta nel 1986 nel santuario di Minerva a
Breno, e il nudo maschile in posa eroica ritrovato nel 2004 nell'area
del foro di Cividate Camuno. Ulteriori ampliamenti sono stati effettuati
nel 2010-2011, con un nuovo percorso espositivo dedicato al ricco
apparato decorativo di una domus scavata nell'area del Foro e nel
2014 con la realizzazione di un nuovo spazio di accoglienza per il
pubblico.
CIVIDATE CAMUNOMuseo Archeologico Nazionale della Valle Camonica
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione
ORARI DI VISITA
Il Museo è aperto dal martedì al sabato ore 8.30-19.00
Domenica: ore 8.30-14.00
CHIUSURA
Il lunedì non festivo o il martedì successivo al
lunedì festivo, 1° gennaio e 25 dicembre,
salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTI
Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica
Via Roma, 29 – 25040 Cividate Camuno (BS)
Tel. e fax: +39 0364 344301
All'interno della Certosa di Pavia, negli spazi del Palazzo Ducale, si trova un
museo che ospita opere provenienti dal complesso certosino e gessi
ottocenteschi.
Il museo fu progettato da Luca Beltrami a partire dal 1892, quando si formò
un primo nucleo che ospitava diverse opere: sculture attribuite al Bambaia, la
Madonna con Bambino, i santi Giovanni Battista e Girolamo con angeli
musicanti di Bartolomeo Montagna, i disegni per la facciata della Certosa,
l'Ecce Homo, copia da Bramantino, e una gipsoteca. Quest'ultima ospita
calchi realizzati da Pietro ed Edoardo Pierrotti nella seconda metà dell'Ottocento,
tratti dalle decorazioni quattrocentesche della facciata della Certosa, opera di
Giovanni Antonio Amadeo e Cristoforo e Antonio Mantegazza. Nelle intenzioni
del Beltrami la gipsoteca doveva avere una funzione didattica e di studio,
testimonianza delle vicende conservative della facciata della Certosa e dei due
chiostri. La raccolta di gessi, inoltre, avrebbe favorito una visione ravvicinata
dei dettagli decorativi della facciata e lo studio dei particolari esecutivi che
potevano sfuggire ad un'osservazione globale e da lontano. Essa, inoltre,
avrebbe rappresentato uno strumento utile per la tutela e la manutenzione della
Certosa.
Luca Beltrami curò l'allestimento del Museo, inaugurato nel 1911 ma chiuso
dopo pochi mesi. Il Museo riaprì oltre mezzo secolo dopo. Tra il 2005 e il 2017
la pinacoteca e la collezione di sculture, che si trovano al primo piano, e la
gipsoteca, collocata al secondo piano, sono state dotate di un nuovo e aggiornato
apparato didattico e informativo. Il Museo ospita anche un’ interessante
pinacoteca, con opere di Bartolomeo Montagna, Bernardino Luini, Bernardino e
Vincenzo Campi.
CERTOSA DI PAVIAMuseo della Certosa
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione
ORARI DI VISITA
da giovedì a domenica,
9.30-11.30/14.30-16.30 (Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio)
9.30-11.30/14.30-17.00 (Marzo, Ottobre)
9.30-11.30/14.30-17.30 (Aprile, Settembre)
9.30-11.30/14.30-18.00 (Maggio, Giugno, Luglio, Agosto)
CHIUSURA
Lunedì, martedì e mercoledì.
L'apertura del museo è subordinata agli orari di apertura e
chiusura del complesso Certosino. Per la visita alla Chiesa
e al complesso monumentale della Certosa, rivolgersi
direttamente ai Padri Cistercensi.
INFORMAZIONI E CONTATTI
Museo della Certosa di Pavia
via del Monumento, 4 – 27012 Certosa di Pavia (PV)
tel. 0382 924990
e-mail: [email protected]
Cappella EspiatoriaMONZA
La Cappella Espiatoria fu voluta da Vittorio Emanuele III, figlio e successore di
Umberto I, per commemorare il luogo in cui il padre venne ucciso per mano
dell'anarchico Gaetano Bresci, il 29 luglio 1900, mentre presenziava ad una
cerimonia sportiva. Il progetto fu affidato al celebre architetto Giuseppe Sacconi,
autore del Vittoriano a Roma e della tomba di Umberto I al Pantheon, ma
Sacconi morì nel 1905, a costruzione appena iniziata. L'opera fu completata nel
luglio del 1910 da Guido Cirilli, assistente del Sacconi, che apportò alcune
modifiche al progetto originario.
Il monumento, costituito da una cripta e dalla cappella sovrapposta, culmina con
un'alta stele a base circolare. La cripta, a croce greca, è rivestita con preziosi
mosaici che figurano un cielo stellato, impreziosito da pietre e dagli stemmi,
sempre a mosaico, dei Savoia. Nella cripta ci sono corone in bronzo inviate da
tutto il mondo come omaggio al re morto e un cippo in marmo nero del Belgio sul
quale è incisa la data del regicidio. Anche la cappella è decorata con mosaici di
ispirazione bizantina che raffigurano angeli, i simboli della Passione, busti dei santi
e beati della famiglia Savoia. Il pavimento della cappella è fatto di marmi colorati
antichi.
La stele, alta in tutto 35 metri e realizzata in pietra d'Oggiono, è decorata all'esterno
con due lunghe croci latine in alabastro, mentre nella parte bassa si trova una Pietà
in bronzo dello scultore Ludovico Pogliaghi. Il monumento si trova al centro di un
giardino, racchiuso da una cancellata in ferro battuto progettata da Alessandro
Mazzucotelli.
BIGLIETTI E PRENOTAZIONIL'accesso al sito è gratuitoVisita su appuntamento al numero + 39 039 380772
ORARI DI VISITADa martedì al venerdì: ore 9.00-14.00Prima, terza ed eventuale quinta domenica del mese ore 9.00-14.00
CHIUSURATutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni
INFORMAZIONI E CONTATTICappella Espiatoria via Matteo da Campione, 7/a – 20900 Monza tel: + 39 039 380772; + 39 02 80294401