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MUSEI POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIA Palazzo Arese Litta Corso Magenta, 24 - 20123 - Milano www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it Mappa dei Musei del Polo Museale della Lombardia CO LO PV VA MI BS MN BG LC SO MB CR 1 2 3 4 8 5 6 7 9 10 Museo del Cenacolo Vinciano - Milano Grotte di Catullo e Museo archeologico - Sirmione Castello Scaligero - Sirmione Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica - Capo di Ponte Palazzo Besta e Museo Archeologico - Teglio Museo Archeologico Nazionale di Mantova Museo Archeologico Nazionale della Lomellina - Vigevano Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica - Cividate Camuno Museo della Certosa di Pavia Cappella Espiatoria - Monza 416,347 282,851 314.798 12.728 6.133 17.082 8.836 4.791 37.968 5.407 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Visitatori 2017 ROMA-Planetarium Aula Ottagona 19 gennaio 2018

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MUSEI

POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIAPalazzo Arese Litta Corso Magenta, 24 - 20123 - Milanowww.polomuseale.lombardia.beniculturali.it

Mappa dei Musei del Polo Museale della Lombardia

CO

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Museo del Cenacolo Vinciano - Milano

Grotte di Catullo e Museo archeologico - Sirmione Castello Scaligero - Sirmione Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica - Capo di Ponte Palazzo Besta e Museo Archeologico - Teglio Museo Archeologico Nazionale di Mantova Museo Archeologico Nazionale della Lomellina - Vigevano Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica - Cividate Camuno

Museo della Certosa di Pavia Cappella Espiatoria - Monza

416,347

282,851

314.798

12.728

6.133

17.082

8.836

4.791

37.968

5.407

1

2

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10

Visitatori 2017

ROMA-PlanetariumAula Ottagona

19 gennaio 2018

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POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIA

I LUOGHI DEL POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIA

Museo del Cenacolo Vinciano piazza Santa Maria delle Grazie, 2 - 20123 - Milano

tel. +39 02 92800360

Grotte di Catullo e Museo archeologico piazza Orti Manara, 4 - 25019 - Sirmione (BS)

tel. 030 916157

Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica via S. Martino, 7 - 25044 - Capo di Ponte (BS)

tel. +39 0364 42403

Palazzo Besta e Museo Archeologico via F. Besta,1 - 23036 - Teglio (So)

tel. 0342 781208

Museo Archeologico Nazionale di Mantova piazza Sordello, 27 - 46100 - Mantova

tel. 0376 320003

Museo Archeologico Nazionale della Lomellina piazza Ducale, 20 - 27029 - Vigevano (PV)

tel. fax 0381 72940

Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica via Roma 29 - 25040 - Cividate Camuno (BS)

tel. fax 0364 344301

Museo della Certosa di Pavia via del Monumento, 4 - 27012 - Certosa di Pavia (PV)

tel. 0382 924990

Cappella Espiatoria via Matteo da Campione 7/a - 20900 - Monza (MB)

+39

Castello Scaligero piazza Castello, 34 - 25019 - Sirmione (BS)

tel. +39 030 916468

+39

+39

+39

+39

+39 Polo Museale della Lombardia

Palazzo Arese Litta

Corso Magenta, 24 - 20123 - Milano

tel. 02 80294401 - fax 02 80294403

WWW.POLOMUSEALE.LOMBARDIA.BENICULTURALI.IT

Il Polo Museale della Lombardia – diretto da Stefano L'Occaso –

è stato istituito nel 2014 ed è un ufficio del Ministero dei Beni e delle

Attività Culturali e del Turismo. Nell'ambito territoriale di competenza – la

Lombardia – ha il compito di gestire e valorizzare i musei, gli

istituti e i luoghi di cultura statali che gli sono stati assegnati.

Il Polo, in particolare, elabora progetti relativi alle attività e ai servizi

di valorizzazione in rapporto al territorio e promuove l'integrazione

di percorsi culturali di fruizione e di itinerari turistico-culturali in

collaborazione con le realtà locali.

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MILANOCenacolo Vinciano

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Prenotazione obbligatoria al numero +39 02 92800360

dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 18.30

Intero: € 10,00 (+ € 2,00 per il diritto di prenotazione)

Ridotto: € 5,00 (+ € 2,00 per il diritto di prenotazione)

ORARI DI VISITA

Dal martedì alla domenica 8.15-19.00 (ultimo ingresso ore 18.45)

CHIUSURA

Tutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTI

Museo del Cenacolo Vinciano

Piazza Santa Maria delle Grazie 2 – 20123 Milano

tel: +39 02 92800360

Numero Verde gratuito, da rete fissa: 800 990 084

oppure online: www.vivaticket.it

La chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e il dipinto

murale con l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci sono tra i dieci siti lombardi

riconosciuti dall'UNESCO “Patrimonio dell'umanità”. Il complesso e l'opera di

Leonardo, infatti, sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Unesco nel 1980,

come testimonianza di una cultura da trasmettere all'umanità.

Leonardo dipinse l'Ultima Cena su una parete del Refettorio del convento di

Santa Maria delle Grazie per volere di Ludovico il Moro, tra il 1494 e il 1497.

L'opera, capolavoro assoluto dell'arte italiana del Rinascimento, rappresenta

Gesù e gli apostoli seduti a una tavola imbandita. L'artista, in particolare, ha

raffigurato il momento in cui Cristo, al centro della tavola, annuncia che sarà

tradito da uno degli apostoli, suscitando in loro diverse emozioni

straordinariamente rappresentate dalle gestualità. L'Ultima Cena di Leonardo è

una pittura su muro; l'artista non ha utilizzato la tradizionale quanto resistente

tecnica dell'affresco, che impone una veloce stesura del colore sull'intonaco

ancora umido. Leonardo sperimentò una tecnica di lavorazione sull’intonaco

asciutto atta a lavorare per velature e a giungere alla massima cura del dettaglio;

tuttavia, ciò causò il rapido deperimento dell’opera. L'ultimo intervento conservativo,

durato oltre vent'anni, si è concluso nel 1999. Grazie alla rimozione delle antiche

ridipinture, questo restauro ha riportato alla luce quanto restava delle stesure originali.

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SIRMIONEGrotte di Catullo

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Intero: € 8,00

Ridotto: € 4,00 dai 18 ai 25 anni

Non è obbligatoria la prenotazione

ORARI DI VISITA

www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it/index.php/grotte-di-catullo/

CHIUSURA

Tutti i martedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTI

Area archeologica delle Grotte di Catullo e Museo archeologico

Piazza Orti Manara, 4 – 25019 Sirmione (BS)

Tel. +39 030 916157 – Fax +39 030 9906002

e-mail: [email protected]

Facebook www.facebook.com/grottedicatullo.sirmione

naturali. Il riferimento a Catullo, invece, deriva dai versi del poeta latino, di origine

veronese, che celebrano Sirmione.

Nel 1999 all'interno del parco archeologico è stato inaugurato un Museo che ospita

numerosi reperti provenienti dagli scavi delle “Grotte di Catullo”, da altre ville

romane sul lago di Garda (villa di via Antiche Mura a Sirmione e villa di Toscolano

Maderno) e da siti archeologici della zona.

La grande villa romana, edificata agli inizi del I secolo d.C., si pone sul termine

della penisola, su uno sperone di roccia marnosa, in straordinaria posizione panoramica.

La villa, realizzata in un progetto unitario, ha una pianta rettangolare, con due avancorpi

sui lati corti; di essa oggi restano solo alcuni elementi, come le strutture di sostegno

(sostruzioni) create per adattare la villa all’ambiente naturale, visibili sul lato ovest,

nella zona del Grande Criptoportico,

La villa era caratterizzata da lunghi porticati e terrazze aperti lungo i lati, comunicanti

a nord con un’ampia terrazza belvedere, munita di velarium, ovvero una copertura

mobile in tessuto. Lungo il lato occidentale si trova il criptoportico, una passeggiata

un tempo coperta. La zona residenziale dell'edificio era ripartita tra nord e a sud,

mentre la parte centrale, costituita oggi dal Grande Oliveto, era occupata da un esteso

giardino. Sul lato meridionale della villa si trova la grande cisterna, lunga quasi 48 metri,

che raccoglieva l'acqua necessaria agli usi quotidiani.

L'ampio settore termale, costituito da diversi vani situati nella zona sud occidentale,

tra i quali la cosiddetta piscina, fu ricavato probabilmente all'inizio del II secolo d.C.

I vari ambienti della villa hanno nomi convenzionali, legati alla tradizione locale o a

denominazioni date durante i primi scavi, che risalgono agli inizi dell'Ottocento.

Tra le rovine, a esempio, si trovano l'Aula a tre pilastri, il Lungo corridoio, la Trifora

del Paradiso, il Grande Pilone, la Grotta del Cavallo e l'Aula dei Giganti.

Nel corso dei secoli cronisti e viaggiatori visitarono le rovine, conosciute sin dal

Rinascimento come “Grotte di Catullo” per i vani della villa che erano crollati e che

col tempo la vegetazione aveva coperto ed entro i quali si poteva entrare come in cavità

e sul lato orientale dell'avancorpo settentrionale.

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SIRMIONE Castello Scaligero

Il Castello, o rocca, prende nome dalla famiglia della Scala, che dal 1262 dominò

Verona, il territorio veronese e fino a Sirmione per oltre un secolo. È uno dei castelli

più completi e meglio conservati in Italia, oltre che un raro esempio di fortificazione

lacustre. Il Castello è bagnato su tutti i lati dalle acque del lago di Garda, mentre a est,

poco dopo la costruzione della rocca, fu realizzata la darsena, difesa da

torri e di non molto successiva all'epoca scaligera. La darsena racchiude una piccola

porzione del lago e un tempo era il luogo di rifugio della flotta scaligera. Un fossato

esterno cinge il Castello e sfocia direttamente nel lago.

Le mura e le tre massicce torri maggiori hanno merlature a coda di rondine che

contraddistinguono le costruzioni scaligere; dal cortile centrale svetta l'imponente

mastio, alto 47 metri, sotto al quale si trovavano le celle destinate

ai prigionieri.

La costruzione del Castello ebbe inizio nel 1270, per volere del podestà di Verona,

Mastino I della Scala. Il Castello aveva una funzione difensiva e di controllo portuale

perché Sirmione, che si trova in una posizione di confine, era esposta ad aggressioni.

Proprio per aumentare le difese del Castello, nel Trecento furono aggiunti due cortili e un

rivellino. Nel 1405 Sirmione passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che

rafforzò ulteriormente le strutture difensive. Fu in questo periodo che venne realizzata la

darsena, forse in sostituzione di una precedente, probabilmente lignea. Il percorso

all'interno del Castello prevede l'accesso anche ai camminamenti di ronda delle mura

e, tramite rampe di scale in legno restaurate recentemente, fino in cima al mastio, la torre

più alta della fortezza. Da Pasqua 2018 sarà, per la prima volta, aperta al pubblico la

darsena (su prenotazione).

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Intero: € 6,00

Ridotto: € 3,00 cittadini UE tra i 18 e i 25 anni

Prenotazione obbligatoria solo per scolaresche al numero +39 030 916468

ORARI DI VISITA

www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it/index.php/castello-scaligero

CHIUSURA

Tutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTI

Castello Scaligero

Piazza Castello, 34 – 25019 Sirmione (BS)

tel. 030 916468

e-mail: [email protected]

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CAPO DI PONTENazionale della Preistoria della Valle Camonica

La Valle Camonica è famosa in tutto il mondo per il suo straordinario complesso

di raffigurazioni incise sulle rocce, in gran parte risalenti alla Preistoria. Meno

conosciuti sono gli aspetti del loro vivere quotidiano, emersi solo negli ultimi 30

anni grazie a numerosi interventi di archeologia preventiva e di ricerca condotti

in Valle. A queste comunità, che dall'età del Ferro saranno note come Camunni,

sono riferibili vari abitati, luoghi di lavoro, di culto e sepolture.

Il Museo Nazionale della Preistoria, ospitato nell'antico edificio di Villa Agostani

nel centro storico di Capo di Ponte, integra, con l'esposizione dei reperti, il

patrimonio di immagini incise sulle rocce e ricompone, in un insieme inscindibile,

La visita ha inizio al piano terra: qui, in una serie di ambienti voltati, è sviluppato

il tema Manifestazioni del sacro. I santuari megalitici dell'età del Rame,

che prosegue nella tensostruttura sul retro. Oltre 50 stele e massi-menhir istoriati

permettono di comprendere le caratteristiche dei santuari megalitici dell'età del

Rame (IV-III millennio a.C.): Cemmo, Bagnolo, Ossimo-Anvoia e Ossimo-Pat.

Si tratta di reperti di particolare suggestione e, in alcuni casi, di imponenti

dimensioni, che rendono la Valle partecipe dell'esteso fenomeno del megalitismo

europeo. Il percorso prosegue al secondo piano dove, in un ampio salone, sono

illustrate le sezioni dedicate alla cultura materiale: Il primo popolamento della

Valle nel Paleolitico e Mesolitico, La neolitizzazione e la trasformazione

dell'ambiente, Gli abitati, I luoghi del lavoro, Le sepolture e, in un'ideale ripresa

della sezione al piano terra, Aspetti e luoghi di culto nella protostoria.

l'espressione identitaria della Valle Camonica

BIGLIETTI E PRENOTAZIONIIngresso senza prenotazione. Il biglietto consente anche l'ingresso al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane

Biglietto intero: € 6,00

Biglietto ridotto: € 3,00 Per i cittadini italiani e dell'Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni

ORARI DI VISITAIl Museo è aperto dal mercoledì alla domenica e nei giorni festivi ore 14.00-18.00

CHIUSURATutti i lunedì, martedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTIMuseo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica Via S. Martino, 7 – 25044 Capo di Ponte (BS) tel. +39 0364 42403 [email protected] www.mupre.capodiponte.beniculturali.it

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PALAZZO BESTATEGLIO

Il Palazzo è una dimora rinascimentale che sorge nell'antico borgo di Teglio, da

cui deriva il toponimo Valtellina (da Vallis Tellina, che significa appunto Valle di

Teglio). Azzo I Besta lo fece costruire dalla metà del XV secolo sul modello dei

palazzi delle grandi signorie del tempo. L'edificio fu completato dal figlio Azzo II

che, con la moglie Agnese Quadrio, vi tenne una piccola corte frequentata da

artisti, letterati e filosofi.

Nel XVIII secolo il complesso passò ai Morelli, che fecero costruire due st?e in

legno, dette stanze d'inverno, in aggiunta alla st?a verde del XVI secolo

(piano nobile) e alla st?a a baule (secondo piano). Nel 1913-1914, dopo anni di

incuria e abbandono, il Palazzo fu acquistato dallo Stato Italiano e restaurato da

Luigi Perrone, che terminò i lavori nel 1927.

Il Palazzo, articolato su tre piani, ospita un cortile quadrato, al quale si accede

da un elegante portale rinascimentale in pietra. Le pareti del cortile sono decorate

con affreschi a monocromo che rappresentano episodi dell'Eneide di Virgilio e

con una fascia a grottesche e medaglioni, che racchiudono ritratti di personaggi

all'antica.

All'interno del Palazzo il Salone d'Onore è decorato con 24 episodi tratti

dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, nella volta il pittore settecentesco

Giuseppe Prina ha ritratto La regina di Saba ricevuta da re Salomone. La Sala

della Creazione, invece, contiene affreschi ispirati alle storie della Genesi; sulla

volta è affrescata la carta geografica del mondo conosciuto nel XVI secolo,

riproduzione di un disegno del cartografo tedesco Caspar Vopell e testimonianza

degli interessi culturali e scientifici dei Besta. Al secondo piano del Palazzo si

trovano ambienti decorati con scene dalle Metamorfosi di Ovidio, una sala che

ricostruisce la falconeria dei Besta e un'altra stanza proveniente da un palazzo

demolito di Traona.

Il piano terreno del Palazzo ospita l'Antiquarium Tellinum, con una raccolta di steli

preistoriche, una delle quali raffigura l'antica Dea Madre.

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Intero: € 4,00

Ridotto: € 2,00, dai 18 ai 25 anni

ORARI DI VISITA

www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it/index.php/palazzo-besta

INFORMAZIONI E CONTATTI

Palazzo Besta e Museo Archeologico

via F. Besta,1 – 23036 Teglio (SO)

tel. 0342 781208, servizio attivo ore 9.00-12.00 e 14.00-17.00

e-mail: [email protected]

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MANTOVAMuseo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico di Mantova raccoglie ed espone collezioni di reperti

rinvenuti nel territorio mantovano, che spaziano dal neolitico e dall'età del

bronzo, all'epoca etrusca, celtica, romana, medievale e rinascimentale.

L'area dove sorge ora il Museo, all'interno del perimetro del Palazzo Ducale

di Mantova, dalla metà del '500 alla fine del '800 ospitò la sede del teatro di Corte

dei Gonzaga. Divenuto di proprietà comunale, l’immobile fu trasformato in “Mercato

dei Bozzoli” (bachi da seta), poi destinato al commercio ortofrutticolo e infine

donato, nel 1978, dal Comune di Mantova al Ministero per i Beni e le Attività Culturali,

affinché se ne cominciasse la ristrutturazione e la trasformazione in museo

archeologico

Nel corso del 2017 il Museo è stato parzialmente riallestito e ampliato, con

l'inaugurazione, il 7 dicembre scorso, della nuova sezione dedicata ai riti funerari

della preistoria del mantovano e, in particolare, allo straordinario reperto noto

come “Amanti di Valdaro”, scheletri del neolitico ritrovati presso Valdaro in

prossimità di Mantova nel 2007 e così denominati perché i due scheletri, un

uomo e una donna, furono rinvenuti abbracciati. Nella cornice dell’architettura

Paleoindustriale fervono i lavori per il completamento del piano terra i con la

monumentale sezione destinata alle sepolture di epoca romana di tipologia sarsinate

e del primo piano, con il completamento delle sezioni preistorica e protostorica.

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Intero: € 4,00

Ridotto: € 2,00, dai 18 ai 25 anni

Senza obbligo di prenotazione

ORARI DI VISITA

Da martedì a domenica : 8.30-19.00 ( ultimo ingresso ore 18.30)

da gennaio a febbraio e da ottobre a dicembre la domenica

ore 8.30-14.00

CHIUSURA

Tutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTI

Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Piazza Sordello, 27 – 46100 Mantova

tel. 0376 320003 e fax 0376 318293

e-mail: [email protected]

( ultimo ingresso ore 13.30)

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VIGEVANOMuseo Archeologico Nazionale della Lomellina

Inaugurato nel 1998 e ampliato nel 2006, il Museo raccoglie, all'interno

di alcuni spazi molto suggestivi del Castello Sforzesco di Vigevano, le

testimonianze archeologiche provenienti da scavi o recuperi

occasionali nel territorio Lomellino, con lo scopo di diffonderne la

conoscenza e favorirne la fruizione da parte di un vasto pubblico in

visita alla città e ai suoi monumenti. Si tratta di reperti relativi a diverse

epoche, dall'Età celtica (II-I sec. a.C.) a quella altomedievale

(VII-VIII sec d.C.), e provenienti da varie zone della Lomellina (Valeggio,

Tromello, Dorno, Zinasco e Vigevano).

La scuderia quattrocentesca, realizzata da Maffeo da Como per volere

di Galeazzo Maria Sforza, ospita reperti dalle necropoli tardoceltiche

e romane, che costituiscono la documentazione archeologica più

significativa del territorio. Altre sale sono dedicate rispettivamente all'Età

tardoantica e altomedievale e al territorio di Vigevano dalla Preistoria

all'Età romana. Da maggio sarà aperta al pubblico la nuova sezione di

allestimento dedicata alla Preistoria e alla Protostoria in Lomellina.

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione

ORARI DI VISITA

Il Museo è aperto dal martedì al sabato ore 8.30-13.30

CHIUSURA

Tutte le domeniche e i festivi, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTI

Museo Archeologico Nazionale della Lomellina

Piazza Ducale, 20 – 27029 Vigevano (PV)

telefono e fax: +39 0381 72940

e-mail: [email protected]

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Il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica è stato creato

con l'obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio

archeologico mobile di età romana proveniente da Cividate Camuno

e dall'intero territorio della Valle. Il Museo si pone inoltre come elemento

di collegamento con i siti archeologici di età romana presenti nei dintorni

(il Parco Archeologico del Teatro e dell'Anfiteatro e l'area archeologica

del Foro in via Palazzo a Cividate Camuno; il Parco Archeologico del

Santuario di Minerva in località Spinera di Breno) e più in generale come

raccordo con il territorio.

Il primo allestimento del Museo (1981) ha subito nel tempo diversi

interventi di ampliamento e risistemazione dei percorsi: in particolare,

tra il 2005 e il 2006 è stata modificata la disposizione del Museo per dare

maggiore rilievo a due capolavori della statuaria di epoca romana:

la statua di Minerva, rinvenuta nel 1986 nel santuario di Minerva a

Breno, e il nudo maschile in posa eroica ritrovato nel 2004 nell'area

del foro di Cividate Camuno. Ulteriori ampliamenti sono stati effettuati

nel 2010-2011, con un nuovo percorso espositivo dedicato al ricco

apparato decorativo di una domus scavata nell'area del Foro e nel

2014 con la realizzazione di un nuovo spazio di accoglienza per il

pubblico.

CIVIDATE CAMUNOMuseo Archeologico Nazionale della Valle Camonica

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione

ORARI DI VISITA

Il Museo è aperto dal martedì al sabato ore 8.30-19.00

Domenica: ore 8.30-14.00

CHIUSURA

Il lunedì non festivo o il martedì successivo al

lunedì festivo, 1° gennaio e 25 dicembre,

salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTI

Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica

Via Roma, 29 – 25040 Cividate Camuno (BS)

Tel. e fax: +39 0364 344301

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All'interno della Certosa di Pavia, negli spazi del Palazzo Ducale, si trova un

museo che ospita opere provenienti dal complesso certosino e gessi

ottocenteschi.

Il museo fu progettato da Luca Beltrami a partire dal 1892, quando si formò

un primo nucleo che ospitava diverse opere: sculture attribuite al Bambaia, la

Madonna con Bambino, i santi Giovanni Battista e Girolamo con angeli

musicanti di Bartolomeo Montagna, i disegni per la facciata della Certosa,

l'Ecce Homo, copia da Bramantino, e una gipsoteca. Quest'ultima ospita

calchi realizzati da Pietro ed Edoardo Pierrotti nella seconda metà dell'Ottocento,

tratti dalle decorazioni quattrocentesche della facciata della Certosa, opera di

Giovanni Antonio Amadeo e Cristoforo e Antonio Mantegazza. Nelle intenzioni

del Beltrami la gipsoteca doveva avere una funzione didattica e di studio,

testimonianza delle vicende conservative della facciata della Certosa e dei due

chiostri. La raccolta di gessi, inoltre, avrebbe favorito una visione ravvicinata

dei dettagli decorativi della facciata e lo studio dei particolari esecutivi che

potevano sfuggire ad un'osservazione globale e da lontano. Essa, inoltre,

avrebbe rappresentato uno strumento utile per la tutela e la manutenzione della

Certosa.

Luca Beltrami curò l'allestimento del Museo, inaugurato nel 1911 ma chiuso

dopo pochi mesi. Il Museo riaprì oltre mezzo secolo dopo. Tra il 2005 e il 2017

la pinacoteca e la collezione di sculture, che si trovano al primo piano, e la

gipsoteca, collocata al secondo piano, sono state dotate di un nuovo e aggiornato

apparato didattico e informativo. Il Museo ospita anche un’ interessante

pinacoteca, con opere di Bartolomeo Montagna, Bernardino Luini, Bernardino e

Vincenzo Campi.

CERTOSA DI PAVIAMuseo della Certosa

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione

ORARI DI VISITA

da giovedì a domenica,

9.30-11.30/14.30-16.30 (Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio)

9.30-11.30/14.30-17.00 (Marzo, Ottobre)

9.30-11.30/14.30-17.30 (Aprile, Settembre)

9.30-11.30/14.30-18.00 (Maggio, Giugno, Luglio, Agosto)

CHIUSURA

Lunedì, martedì e mercoledì.

L'apertura del museo è subordinata agli orari di apertura e

chiusura del complesso Certosino. Per la visita alla Chiesa

e al complesso monumentale della Certosa, rivolgersi

direttamente ai Padri Cistercensi.

INFORMAZIONI E CONTATTI

Museo della Certosa di Pavia

via del Monumento, 4 – 27012 Certosa di Pavia (PV)

tel. 0382 924990

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Page 12: OPUSCOLO POLO LOMBARDIA 2018 · Nell'ambito territoriale di competenza – la Lombardia ... La Valle Camonica è famosa in tutto il mondo per il suo straordinario complesso

Cappella EspiatoriaMONZA

La Cappella Espiatoria fu voluta da Vittorio Emanuele III, figlio e successore di

Umberto I, per commemorare il luogo in cui il padre venne ucciso per mano

dell'anarchico Gaetano Bresci, il 29 luglio 1900, mentre presenziava ad una

cerimonia sportiva. Il progetto fu affidato al celebre architetto Giuseppe Sacconi,

autore del Vittoriano a Roma e della tomba di Umberto I al Pantheon, ma

Sacconi morì nel 1905, a costruzione appena iniziata. L'opera fu completata nel

luglio del 1910 da Guido Cirilli, assistente del Sacconi, che apportò alcune

modifiche al progetto originario.

Il monumento, costituito da una cripta e dalla cappella sovrapposta, culmina con

un'alta stele a base circolare. La cripta, a croce greca, è rivestita con preziosi

mosaici che figurano un cielo stellato, impreziosito da pietre e dagli stemmi,

sempre a mosaico, dei Savoia. Nella cripta ci sono corone in bronzo inviate da

tutto il mondo come omaggio al re morto e un cippo in marmo nero del Belgio sul

quale è incisa la data del regicidio. Anche la cappella è decorata con mosaici di

ispirazione bizantina che raffigurano angeli, i simboli della Passione, busti dei santi

e beati della famiglia Savoia. Il pavimento della cappella è fatto di marmi colorati

antichi.

La stele, alta in tutto 35 metri e realizzata in pietra d'Oggiono, è decorata all'esterno

con due lunghe croci latine in alabastro, mentre nella parte bassa si trova una Pietà

in bronzo dello scultore Ludovico Pogliaghi. Il monumento si trova al centro di un

giardino, racchiuso da una cancellata in ferro battuto progettata da Alessandro

Mazzucotelli.

BIGLIETTI E PRENOTAZIONIL'accesso al sito è gratuitoVisita su appuntamento al numero + 39 039 380772

ORARI DI VISITADa martedì al venerdì: ore 9.00-14.00Prima, terza ed eventuale quinta domenica del mese ore 9.00-14.00

CHIUSURATutti i lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni

INFORMAZIONI E CONTATTICappella Espiatoria via Matteo da Campione, 7/a – 20900 Monza tel: + 39 039 380772; + 39 02 80294401