lorenzo commisso portfolio 2015
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LORENZO COMMISSO
Lorenzo Commisso crea connessioni tra oggetti, immagini, situazioni; il suo è un pensiero musicale che ambisce a logorare con segni, disegni, giochi linguistici ogni significato, fino a farlo precipitare; la sua performance dialettica avvita i concetti; quasi un dadaista, in un continuo esercizio di sponda che trasforma le sue opere in cover, rielaborazioni e ricezioni di altre opere. Sembra questa la sua cifra migliore: la non afferrabilità. Un perfromer minimalista che vuole azzerare tutto. Uno strano vuoto lo circonda nel suo silenzio; un vuoto attraversato da un rumore bianco.
Stefano Coletto
Lorenzo Commisso creates conceptual connections between objects, images and situations; his thought is a musical one which sets out wear down all meanings through signs, drawings and linguistic games until it crumbles; his dialectic performance nails down concepts; almost like a Dadaist, a continuously rebounding exercise which transforms his work into covers, re-elaborations and receptions of other works. This is perhaps his most obvious hallmark: his non-graspability. A minimalist performer who sets out to annihilate everything. A strange void surrounds him in his silence; a void invaded by white noise.
Stefano Coletto
Promemoria/ Reminder
Installazione, vari oggetti installation, different objects
5 x 2 mt2013 - 2014
Installazione per la Mostra finale Atelier Bevilacqua La Masa 2014
Promemoria è una micro mostra che cataloga i vari momenti vissuti in questo periodo di residenza.
Sono piccoli lavori che esemplificano discussioni fatte con artisti, qui a Venezia in questo periodo e
che hanno dato modo alla mia ricerca di evolvere e modificarsi. Un piccolo simulacro che materializza
il luogo (non solo fisico ma anche mentale) della mia recente produzione artistica, che muove dallo
studio della trasparenza, del colore e del non colore.
Installation for the final exhibition Atelier Bevilacqua La Masa 2014
Reminder is a micro show that catalogues the different moments lived during this year of artistic residence. It is made by little works that embody
different comparisons made with artists in Venice, that permitted my research to grow and modify.
A little simulacrum that materializes the place (not only pshisical but also mental) of my recent artistic
production, that moves from the study of the transparency, of the colour and no-colour.
I colori si formano attraverso un processo di addizione dei tre colori primari, la gamma di toni necessari alla pittura. Sinestetica nasce dalla volontà di ricercare un unico colore primario da cui sottrarre tutti gli altri. L’installazione è composta da un cd audio, attivo in un lettore a parete, che ne palesa il movimento. Al momento dello spegnimento del lettore, il cd si ferma e come in un processo di sottrazione, emergono i sette colori dell’iride.
Colours are formed by the additive process of the three primary colors, the range of colors needed for painting. Synaesthetic born from the desire to seek a single primary color, whence subtract all the others. The installation consists of an audio cd, active in the cd player in the wall, which reveals the movement. When turning off the player, the cd stops and, like in a process of subtraction, the seven colors of the rainbow emerge.
Sinestetica/ Synesthetic
Cd, cd player17 x 17 x 4 cm2007
Ekphrasis
installazione, metro, dado da gioco, tela installation, meter, dice game, canvas
111.3 x 150 cm1522 - 2014
L’Ekphrasis è la descrizione verbale di opere, luoghi, persone e cose, che per il suo virtuosismo, gareggia con la stessa cosa
descritta, rivelandone particolari invisibili. Questo lavoro è il tentativo di far apparire, immaginandolo, il quadro di Dosso
Dossi, “Giove pittore, Mercurio e la Vergine”, sintetizzato in un metro a forma di camaleonte, aperto a misurare l’insolita altezza di 111.3 cm di un lato del quadro. Il dado posto all’estremità del metro simboleggia il percorso temporale compiuto dalla forma,
dal Rinascimento ai giorni nostri.Ekphrasis quindi diventa la traduzione visiva e tangibile di un concetto, che parla del fluire del tempo e della riemersione di
alcuni elementi che sembrano accompagnare la cultura durante la sua evoluzione. Una porta spazio- temporale che fa dialogare
il passato e il presente.
Ekphrasis is the verbal description of artworks, places, people and thigns, that for its virtuosity, competes with the described
thing, revealing unseen details. This work is an attempt to bring up, imagining the framework of Dosso Dossi, “Painter Jupiter,
Mercury and Virgo”, summed up in a meter in the form of chameleon, open to measure the unusual height of 111.3 cm of one side of the picture. The dice, on the end of the meter,
symbolizes the path made by the temporal form, from the Renaissance to the present day. Ekphrasis then, becomes the visual and tangible translation of a concept, which talks about the passing of time and the re-emergence of some elements
that seem to accompany the culture during its evolution. A space-time door that links the past and the present.
Mosaico in libertà/ Free mosaico
12 tessere di mosaico, indelebile nero, dimensioni variabili12 mosaico tiles, black ink, variable size2013
Cheap Imitation
installazione, disco in ceramica installation, ceramic disc30 cm ø2013
Riproduzione in ceramica del vinile LP 33 giri Cheap Imitation di John Cage - 1969. Questo progetto in collaborazione con il Museo della Ceramica Carlo Zauli di Faenza, è orientato verso la ricerca di un nuovo ipotetico supporto per l’incisione di brani musicali, con la consapevolezza che la ceramica potrebbe modificarne il risultato sonoro. Il mio interesse risiede proprio in questa fase processuale di potenziale copia non conforme all’originale, che sviluppi effetti uditivi differenti e autonomi dalla matrice. Il vinile diviene metafora dell’andamento rotatorio che il tornio compie nel momento della formazione del prodotto. L’oggetto in ceramica vedrà nel momento della sua formazione, la creazione di un paradosso. La necessità di crearlo attraverso un calco che ne preservi le incisioni originali, negherà la possibilità di modellarlo servendosi del tornio, a cui vuole rifarsi.
Ceramic reproduction of the vinyl 33 rpm LP Cheap Imitation by John Cage - 1969. This project, in collaboration with the Museum of Ceramics of Faenza Carlo Zauli, is oriented towards the search for a new hypothetical support for the recording of music, with the understanding that the pottery could change the resulting sound. My interest lies precisely in this stage of the proceedings of potential copy of the original, which develops and self-auditory effects different from the matrix. The vinyl becomes a metaphor the rotatory trend that the lathe fulfilled in the time of formation of the product. The ceramic object will create, in the moment of its formation, the creation of a paradox. The need to create a mold through which preserves the original album, will deny the opportunity to shape it using the lathe, which refers.
La condizione umana/ The human condition stampa fotografica, dimensioni variabili/ photoprint, variable size, 2004
Questo non è un Joseph Kosuth This is not a Joseph Kosuth
stampa su carta/ print on paper, 42 x 29.7 cm, 2013
Questa fotografia prosegue la ricerca del limite tra tributo, plagio, copia, appropriazione. Una riflessione semiotica che accoglie il lascito concettuale di J. Kosuth e ironicamente lo sfida, cercando di azzerare il rapporto fra i tre elementi installati, al fine di affrontare un discorso di verità fotografica, attraverso l’oggetto rappresentato, che diventa nuovamente significante.
This photography continues the research about copy, plagiarism, tribute and appropriation. A semiotic reflection, that catches J. Kosuth’s conceptual legacy and ironically challenges, trying to elimiante the relationship between the objects of the installation, with the aim of talk about photographic truth, through the represented object, that becomes once again a significant.
L’arte è una piccola cosa/ Art is a small thing
wall painting, dimensioni variabili variable size, 2014.
Un quadrifoglio e degli occhiali attaccati al muro, spiazzano il protagonista del film Le vacanze Intelligenti di Alberto Sordi, in visita alla Biennale del ‘78. Questo lavoro cerca di ricreare lo stesso spaesamento provato dall’attore davanti a questa piccola opera d’arte. Essere per un secondo o più, Alberto Sordi. L’opera si attiva e si completa, quando un secondo fruitore guarda chi guarda l’opera. Questo lavoro riflette sui supporti riflessivi e le loro attivazioni e soprattutto sui loro vincoli culturali. Chi comprende l’opera d’arte e chi no. Chi conosce Alberto Sordi e chi no, ecc..
A fourl-leaf clover and a pair of glasses in the wall, confused the main character of Alberto Sordi’s movie “Le Vacanze Intelligenti”, visiting the Biennal of Venice in 1978. This work tries to create the same disorientation felt by the character, watching the artwork. Being for a second or more Alberto Sordi. The artwork activates and completed itself, when a second audience watches who is watching the artwork. This work is a reflection about the reflexive supports and their activations and above all a thougth about thier cultural bounders. Who understands the artwork and who doesn’t. Who knows Alberto Sordi and who doesn’t, etc...
Iterazione/ Iterance
installazione, stampa digitalie su alluminio installation, digital print on aluminium
29.5 x 17.7 cm 2001/ 2002
Iterazione nasce dall’idea di catalogare sistemi di ordine casuale all’interno del caos quotidiano. Una collezione di targhe in cui le cifre
sono composte da tre numeri identici che si ripetono, sottolineando le coincidenze nei sistemi di catalogazione delle vetture. Le dieci stampe
fotografiche formato Aps riproducono su alluminio il reale supporto materico del soggetto, mentre il richiamo all’estetica formale di D. Judd,
segna un rafforzamento della successione finita dei numeri primi.
Iterance is based on the idea of catalogue random order systems within the chaos of everyday life. A collection of plates in which the figures are
composed of three identical numbers that are repeated, emphasizing the connections in cataloging systems of the cars. The ten Aps
photographic prints on aluminum reproduce the real material support of the subject, while the appeal to D. Judd’s formal aesthetic, marks a
strengthening of finite succession of prime numbers.
Grigio/ Grey
installazione, tela e bicchiere installation, canvas and glass
40 x 40 cm2013
“L’opacità non è una proprietà del colore bianco. Non più di quanto la trasparenza non sia una proprietà del vedere. Ciò che appare luminoso non
appare grigio, tutto il grigio appare illuminato. La luce non è colorata. Se è vero allora lo è nel senso in cui non sono colorati i numeri”. L. Wittgenstein
“Opacity is not a property of white. No more than the transparency is not a property of seeing. What seems to be bright does not appear gray, all gray
looks enlightened. The light is not colored. If it is true then, it is in the sense that the numbers are not colored”.
L. Wittgenstein
Disorientamento/ Disorientation
test oculistico, cornice bianca e inclinazione eye test, white frame and tilt
29.7 x 21 cm2013
Problemi irrisolti sulla perdita di significato di questo simbolo. E’ difficile ora percepire
se si tratta di 3, E, W, M.
Unresolved issues on the loss of meaning of this symbol. It is difficult now perceive
whether it is 3, E, W, M.
Ingrandire un’idea/ Enlarge an idea
mela di plastica, pupazzo in plastica, mensolaplastic apple, plastic puppet, shelf
28 x 30 x 20 cm2014
Ingrandire un’idea/ Enlarge an idea
lampadina, accendino, mensolabulb, lighter, shelf
28 x 30 x 15 cm2014
Wagner vs Verdi
vinili 33 giri / vinyls17.5 cm ø
2014
Lavoro di sound art che fonde due vinili, rispettivamente di Wagner (Lohengrin) e Verdi
(Rigoletto), che dopo essere stati sezionati vengono uniti,
per creare un’operazione sonora che somma Wagner,
Verdi e lo scontro tra essi.
Sound Art work that is a fusion of two vinyls,
Wagner’s Lohengrin and Verdi’s Rigoletto, that, after
been cutted, they have been combined to create a sound
action that is the sum of Wagner, Verdi and the clash
between them.
1 + 1 = 11
Verità fittizie/ Fictional true
stampe digitali/ digital print21 x 29.7 cm, 2013
Senza pittura/ Unpainting
acrilico su tela/ acrylic on canvas50 x 50 cm (x 3)
2014
Dopo vari studi sul bianco, sull’assenza e sulla pausa, ho voluto dipingere con l’assenza di colore. Le tele sono quindi delle piccole metafore sull’utilizzo della
pausa in musica, elemento fondamentale per la composizione. Ho tentato, quindi di esprimere questi concetti dipingendo per sottrazione, scelta che esalta
l’intercapedine, generatrice di simboli, come elemento centrale del quadro. Paradossalmente queste tele sono dei monocromi di colori differenti, che viste nel
loro insieme creano un’ammiccante senso pop del colore.
After studies about white, absence and pause, i wanted to paint without color. Canvanses are little metaphores about the pause in music, a central element in
composition. I tried, to explain this concepts with a subtratcing painting, a choice that exalts the interspace, generating symbols, as a central element of the paint.
Paradoxically these paints are monochrome made by different colors, that, watched all together, create a winking and pop way to manage color.
Non vivrebbe con la sua sola formaIt will no live with only its form
Martello, chiodo, gravità/ hummer, nail, gravity10 x 30 cm2014
COLORa
Lorenzo Commisso, Rachele Burgato.
The zebra crossing è un pensiero in bianco e nero nato da una ricerca di immagini sul web, dove
digitando la parola “colora” si produce un risultato composto da soli disegni in bianco e nero, da
colorare. Musica fatta con le immagini. È un progetto audio/ video che, partendo dalle regole dei giochi di far finta del mondo infantile, riflette
sui concetti di verità e finzione. Lo strumento ritmico della drum machine viene sostituito da un insieme di ritagli video assemblati secondo strutture ritmiche, selezionando e montando le
immagini video in base ai suoni che producono.
The zebra crossing is a thought in black and white born from an image research on the web, where,
typing the word “color”, will produce a result consisting of only drawings in black and white,
to color. Music made with the images. It’s an audio/ video project that, starting from the rules
of the games of pretend children’s world, reflects on the concepts of truth and fiction. The rhythm
instrument of the drum machine is replaced by a set of video clips assembled according to rhythmic structures, selecting and assembling
video images according to the sounds they produce.
Incisione/ Engraving
installazione, carta da incisione installation, engraving paper
20 x 20 cm2004
Incisione è un lavoro, che riflette sui molteplici significati della parola incisione (dal lat. “in-caedere”, “in-tagliare”) e sul duplice
contesto di riferimento: il mondo della grafica e quello della musica. Un cd masterizzato precedentemente e contenente il
suono in loop di un graffio, viene inciso con una linea retta, per poi essere inchiostrato e utilizzato come una lastra da incisione, creando un’impronta e un’unica linea. Si crea quindi un mise en
abyme meta-linguistico che sovrappone nello stesso oggetto svariate tipologie di incisione.
Engraving is a metalinguistic work, the study of the different meanings of the word “incisione” (from latin “in-caedere”, “in-tagliare”) and the dual frame of reference: in graphics
(engraving) and in music (recording). A cd burned previously and containing the sound in the loop of a scratch, is engraved
with a straight line, to then is inked and used as a slab by incision, creating an impression and a single line. It then creates
a meta-linguistic mise en abyme, that overlap in the same object several types of engraving.
11:11 - 22:22, installazione, sveglie e mensola/ installation, allarm and shelf, 26 x 120 x 26 cm, 2003
Lavoro basato sull’analisi dell’ora e dei suoi significanti numerici, quindi non come sistema convenzionale di misurazione del tempo ma come elementi che aprono la possibilità di creare significanti estetici differenti. Due orari apparentemente casuali, entrano in relazione tra loro in un momento prestabilito. L’attenzione dello spettatore è catturata da un segnale sonoro della durata di un minuto in cui, l’allineamento di ogni serie numerica iterattiva, crea un nuovo sistema d’ordine temporale basato sui rapporti di uguaglianza.
This work is based on the analysis of the hour and its numerical signs, not seen such as a conventional time measurement system, but rather as elements that opens up the possibility of creating aesthetic meanings. Two different times, at first glance accidentals, linked together in a given instant. Viewer’s attention is captured by a one-minute-sound message, during which the alignment of each numerical series, creates a new system of temporal order based on equality relationship .
Lorenzo Commisso vs Stefano arienti
una gara di feccette o spartito musicale? darts challenge or musical score?
pentagrammi forati e piegati, freccette, spugna drilled and folded staves, darts, sponge
40 x 100 x 10 cm, 2014
autenticare/ Authenticate
attestato di Cesare Pietroiusti Cesare Pietroiusti’s certificate,
22.5 x 31 cm, 2013
Riflessioni sull’impossibilità del dono. Firmando questo lavoro/ attestato, donatomi dall’artista cercherò di vendere l’opera come
un mio originale dandogli però un valore inestimabile. Con questo nuovo intervento si mantengono le stesse qualità di vendità, ma per
diversa prescrizione.
Reflection about the impossibility of gift. Signing this work of art/ certificate, that the artist gave to me, i will try to sell the artwork
as my original artwork, give it an priceless value, instead. With this new intervention, the same selling qualities are manteined, but with
different prescription.
60 X 60
stampa digitale su cartadigital print on paper
60 x 60 cm2010
Lavoro realizzato per la mostra 60 x 60, con il vincolo di produrre un’opera della dimensioni
di 60 x 60 cm. La scelta del soggetto è una riflessione sul riflettere. Il soggetto, Rubick,
sta osservando e pensando al suo Cubo, così come lo spettatore guarda la stampa, formata
da tessere quadrate.
This work was realized for the show 60 x 60, that imposed the limit of artworks of 60 x 60 cm size. The choise of the subject is a reflection about thinking. The subject of the
work, Rubick, is observing his famous Cube, as the viewer of the show looks the print,
made by little squares.
Spazio-tempo/ Space-time dimensioni variabili, loop, installazione audio-video/ variable size, loop, audio-video installation, 2004
Spazio tempo è un’installazione composta da quattro video, in cui si assiste alle singole improvvisazioni di quattro batteristi registrati in momenti e luoghi differenti. I video, trasmessi simultaneamente su quattro monitor differenti, creano un cortocircuito temporale, formando un continuo sonoro sempre diverso. Si crea così una reale polifonia che permette al pubblico di mutare l’ascolto in base alla sua posizione nell’ambiente. Batteristi: Nicolò Fortuni, Stefano Giust, Riccardo Biondetti, Matteo Dainese.
Space time is an installation composed by four videos, in which we see the single improvisations of four drummers, recorded in different moments and spaces. The videos, received concurrently, forming a temporal short circuit, creating a musical continuous that is never equal to itself. A real polyphony is created, and it allows the audience to change his perception, based on its place in the space. Drummers: Nicolò Fortuni, Stefano Giust, Riccardo Biondetti, Matteo Dainese.
2 INQUaDRaTO
Lorenzo Commisso, Stefano Paron.
Senza titolo/ Untitledtessuto di cotone/ cotton canvas
300 x 300 cm2003
stampa su carta adesiva/ print on sticky paper3 x 6 mt
2002
2 inquadrato è una collaborazione artistica che nasce nel 2001. Il modulo del quadrato, tributo al
Quadrato nero su fondo bianco di K. Malevic, si inserisce all’interno di spazi pubblicitari e luoghi pubblici, attraverso installazioni site specific. In-
terventi che entrano in relazione con le architettu-re che fanno loro da supporto, trovando in fine dei
pretesti per lo studio sul non/ colore e il rapporto di implosione/ esplosione del nero rispetto al
bianco.
2 inquadrato is an artistic collaboration, establi-shed in 2001. The form of the square, a tribute to Black Square of K. Malevic, is part of advertising and public places, through site-specific installa-
tions. Actions which dialogue with the architectu-res that act as their support, under the cloak to study the non/colour and the relation of implo-
sion/explosion of black into white.
Double negative
stampa fotografica su carta/ photoprint on paper, 12 x 8.5 cm, 2004
Questa è una traiettoria che finge di essere una scritta/ This is a trajectory that pretends to be a written
bersaglio, freccetta, matita su muro, dimensioni variabili target, darts, pencil on wall, variable size2013
Un foglio di carta con una piega e la scritta retro. Il luogo dove passato, presente e futuro subiscono un
cortocircuito per fondersi assieme, senza più limite tra l’uno e l’altro. Il futuro, ipoteticamente il retro del foglio, grazie alla piega rientra nel presente, per poi anticiparlo
e diventare passato, mentre la scritta capovolge le coordinate logico-spaziali dell’installazione.
A sheet of paper with a fold and a written “back”. The place where past, present and future become part of a short circuit for join each other without a limit between
one and another. Future, in the back of the sheet, thanks to the fold is in the present, and then mostly, in the past, meanwhile the written turns upside down the logical and
spatial coordinates of the installation.
Retro/ Back
stampa su foglio di carta A4 print on sheet of paper, 29.7 x 21 cm
2013
Escatologico/ Eschatological
cubo di metallo, dadosteel cube, dice
4 x 4 x 4 cm2013
Riflette sulla forma del cubo come oggetto che imprime sicurezza, associata a due oggetti che ne dichiarano la fragilità:
un elogio al dubbio, che si sofferma sull’impossibilità di comprendere il confine delle cose, che ci pare di comprendere.
It’s a reflection about the cube, an object that gives security, associated to objects that declare its fragility: a praise to doubt,
and the impossibility to understand the limit of what we belive to understand.
La misteriosità dell’evento visivo/ Mistery of the visual event valigia, idee, basamento/ case, ideas, basement55 x 55 cm2013
PaPIERS COLLéSLorenzo Commisso,
Alan De Cecco, Stefano Giust.
OK NOLorenzo Commisso,
BLU, Maledettottave.
IL MORO E IL QUaSI BIONDOLorenzo Commisso,
Matteo Dainese, Manuel Pitton, Mario Ruggero, Roberto D’Agostin.
BEaR NOT DRINKING BEERLorenzo Commisso,
Antonio Facca, Francesco Nguyen
Performance/ Band
PROGETTO EDERa
Organizzazione eventi, progetto grafico e allestimento locali/ Event planning, graphics and layout.
2006/ 2009Above the Tree. Aoxomoxoa. Arbeiter. Be Invisible Now. Be Maledetto Now. Bob Corn. Brown and the leaves. Cane di
Coda. Cerronza. Chewingum. Chris Leo. Cobenhavn Store. Dj Elephant. Elliott Brood. Ennie Hall. Eterea. Fantasmagramma.
Father Murphy. Gianni Gebbia. Gommaworkshop. Il Cane. Iriondo. Japanese Gum. Joe Lalli. Justice Yeldham. Mangiamar-
got. My Handsome Mistake. Mondocane. Musica da cucina. Onga Boring Machines. Parva. Rue Royale. Satan is my brother. Stefano Pilia. The Goons. The Grains. Trees of Mint. Vert. Vide-
odreams.
CV
FORMaZIONE/ EDUCATION
2013MA, Visual Arts, IUAV, Venezia2006BA, Accademia di Belle Arti, Bologna.
RESIDENZE E WORKSHOP /RESIDENCES AND WORKSHOP
2015Ludiko, Omegna (VB).2014Sul montaggio, a cura di/ curated by Philippe Alain Michaud, IUAV, Venezia.L’origine del film, a cura di/ curated by Philippe Alain Michaud, IUAV, Venezia.2013/ 2014Atelier Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.Vincitore Premio della Ceramica, Museo Carlo Zauli di Faenza (BO), con il progetto Cheap Imitation.2004Massimo Vitali, Pierpaolo Calzolari, Massimo Cittarini, Fare arte. Nuove idee in luoghi storici. Massa Carrara.2003Akio Suzuki, Pierre Marietan, Albert Mayer, Seminario di paesaggio sonoro - La musica nei luoghi. Ai Colonos di Villacaccia di Lestizza (UD).
PUBBLICaZIONI/ PUBBLICATIONS
2014Martina Cavallarin, L’abbandono. Pratiche di relazione nell’arte contemporanea, Silvana editore, Milano, 2014.In forma di ceramica. Arte contemporanea dal Museo Zauli, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.2013Stonefly - Walking with Art, premio in collaborazione con Bevilacqua La Masa, Venezia.Atelier BLM 2013, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.2006Spazio FVG on Paper, a cura di/curated by Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto, Flash Art Italia n° 259.2004Ad’a - Area d’azione, a cura di/curated by Roberto Daolio, Rocca Sforzesca di Imola, Imola, (BO).
MOSTRE PERSONaLI/ SOLO SHOW
2015Ingrandire un’idea, a cura di / curated by Martina Cavallarin and Stefano Monti, Scatola Bianca, Milano.2014Colora - The Zebra Crossing, a cura di/ curated by Valentina Merzi, Casa Punto Croce, Venezia.2003 Ordine, Modo Infoshop, Bologna.
MOSTRE COLLETTIVE/ GROUP SHOW
2015Me and the medium, a cura di/ curated by Davide Bevilacqua, G.A.P. - Glurns Art Point, Glorenza (BZ). Open Call 2, a cura di/ curated by Angelo Bertani e Michele Bazzana, Associazione Culturale Ai Colonos, Codroipo (UD).No place to hide, a cura di/ curated by Stefano Monti e Martina Cavallarin, Galleria d’Arte contemporanea di Monfalcone (GO).20143 for SALE, a cura di/ curated by Valentina Lacinio, Claudio Piscopo, Magazzini del Sale, Venezia.In forma di ceramica. Arte contemporanea dal Museo Zauli, a cura di/ curated by Stefano Coletto, e Matteo Zauli, Fondazione Bevilacqua LaMasa, Palazzetto Tito, Venezia.Evoluzione, a cura di/ curated by Marco Tagliafierro, Galleria Monotono, Vicenza.Collettiva Atelier 2014, a cura di/ curated by Rachele D’Osualdo, Fondazione Bevilacqua LaMasa, Galleria San Marco, Venezia.Landshape, a cura di/ curated by Stefano Monti, Galleria Ultra, Udine.Elvis ha lasciato l’edificio, a cura di/ curated by Rachele Burgato, Valentina Lacinio, Giulia Morucchio, Palazzetto Tito, Venezia.2013Materia, a cura di/ curated by Marco Tagliafierro, Fondazione Bevilacqua LaMasa, Palazzetto Tito, Venezia.Et un oseliera et non vi è, a cura di/ curated by Gianluca D’Inca Levis, Dolomiti Contemporanee, Castello di Andra z (BL).2012Academy Awards, a cura di/ curated by Cesare Pietroiusti e Filipa Ramos, Fabbrica del Vapore, Milano.Auctor-is, a cura/ curated by di Fabio Caccuri, Casa Punto Croce, Venezia.201160x60 Images, a cura di/ curated by F. Agostinelli, Academy of Fine Arts, Cincinnati (USA).201060x60 Images, a cura di/ curated by F. Agostinelli, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Udine.2009Entourage, Arte Due Gallery, Milano.2006Spazio FVG on Paper, a cura di/ curated by Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto, Villa Manin Centro d’Arte Contemporanea, Codroipo (UD).Fruz. Una nuova generazione di artisti in regione, a cura di/ curated by Andrea Bruciati, Galleria d’Arte Contemporanea, Monfalcone, (GO). Torture Garden, a cura di/ curated by Paolo Toffolutti, Villa di Toppo Florio, Buttrio (UD). 2005Murart#4. Bertocchi - Commisso, a cura di/ curated by Francesca Pagliuca ed Elvira Vannini, Circolo della Grada, Bologna. 2004Ad’a - Area d’azione, a cura di/ curated by Roberto Daolio, Rocca Sforzesca di Imola, Imola, (BO).2003Lab.03, a cura di/ curated by Roberto Daolio, Via Farini, Milano.Art Lab, Atelier 25, Reggio Emilia.Accademia in stazione, a cura di/ curated by Roberto Daolio, Stazione Centrale di Bologna, Bologna.2001 Corsie, a cura di/ curated by Concetto Pozzati, Atelier Pozzati, Barricella (BO).
Contatti/ Contacts
mail/ [email protected]/ 349.6086377web/ http://cargocollective.com/lorenzocommisso