magic lake autumn 2010

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Magic Lake autumn 2010

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Lettera a Sante, una persona specialeLa prima tentazione di dedicarti due righe è nata in me dopo averti conosciuto in occasione di alcune serate organizzate per la presentazione del magazine Magic Lake. Bastava davvero poco, solo parlarti, per capire che la tua disponibilità era genuina, senza filtri, ne interessata, ma rivolta al bene della comunità, principio chiaro fin dal primo incontro. Ma la certezza di scriverti una lettera l’ho avuta dopo che Tu ci hai lasciato, come nel tuo stile, senza far clamore, senza disturbare, soffrendo in silenzio, solo con la tua Maria, quello stupendo incontro con cui hai costruito la tua vita e la tua famiglia. Sì caro signor Prefetto Sante, mi brucia ancora il ricordo della tua presenza “Amica” e dei momenti familiari che ci hai regalato durante la tua vita terrena. Bisognerebbe inventare un riconoscimento speciale per uno come te che ha sempre donato stima a chi la meritava, encomi, attestati e riconoscimenti pubblici. Ho dovuto riavvolgere in un attimo la pellicola di un documentario sui ricordi di molti momenti passati in compagnia alle cene di Amici di Como, quando ci raccontavi, con la tua semplicità, momenti belli o brutti del vivere quotidiano legato ai problemi più importanti dell’Italia e del territorio. I ricordi si interrompono lì, come in un bel film, conclusosi troppo presto per goderci le emozioni del finale. Ma non finisce la storia di Maria e di Sante; oggi Maria sta ancora soffrendo, ma il suo Re non l’ha lasciata. Giungono notizie che si stia divertendo progettando “ le Prefetture del cielo”. Maria, Sante continuerà a cavalcare al fianco della sua Regina, come un cavaliere di un'altra epoca, e per noi è, e rimarrà sempre, una Persona Speciale.

Caro Sante,non puoi immaginare come sia stato difficile scrivere queste poche righe cercando di trovare le parole giuste senza rischiare di cadere nella facile retorica ma concentrandomi, senza deragliare, sulla persona speciale che eri. Con la tua presenza e la tua calma riuscivi a infonderci sicurezza, attraverso il sorridere alla vita riuscivi a convincerci che il dialogo, aperto e trasparente tra le persone, deve essere la panacea per continuare a vivere bene, ad amare e ad aiutare la nostra gente, la nostra città e la nostra terra. Perché ti considero speciale? Perché una persona speciale sa trasmettere, standoti vicina, quel calore che ti fa star bene; perché la persona speciale crede veramente e sempre in quello che fa, in quello che pensa e in quello che dice; la persona speciale ha i problemi che hanno tutti, magari anche di più, ma riesce sempre a trovare una soluzione anche nel tunnel più buio, e decide, convinta, che ciò che farà sarà sempre la cosa più giusta, per sé e, di conseguenza, per gli altri; la persona speciale non è perfetta ma sa trovare soluzioni per ogni problema e sa dare fiducia anche quando ha, lei stessa, paura; la persona speciale ti aiuta a scoprire la felicità che hai dentro e che non riesci a trovare da solo, ti insegna ad essere sempre te stesso anche nelle situazioni più difficili; la persona speciale si sa commuovere alle gioie e ai dolori degli altri, ma sa anche condividere i desideri e i sogni di chi gli sta più vicino; la persona speciale ti sta accanto ed è sempre pronta ad offriti il suo indispensabile aiuto senza mai chiedere nulla in cambio. Ecco perché, caro Sante,ti ho sempre considerato una Persona Speciale.

Questa lettera voleva essere un umile riconoscimento mio personale, della redazione di Magic Lake e di tutti coloro che credono che esistano ancora delle persone Speciali, come l’Amico Sante Frantellizzi che, per il suo fare e il suo dare, è stato un esempio e sarà sempre uno stimolo e un punto di riferimento in questo mare in tempesta.

Daniele B.

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5Dear affectionate Readers,

here we are after the summer break, we hope it was enjoyable, relaxing and why not, even pleasure-seeking for all of you. All the editorial staff worked to propose you some novelties that we consider important in order to continue and increase the quality and the new proposals and also in order to consolidate the relationship of esteem and trust with you. We can tell you that we took into account the possibility to increase the number of pages after the numerous suggestions and proposals we received, but the 240 pages set for this edition were quickly completed. Thank you for your spontaneous collaboration and for the interesting and stimulating topics you suggested us. In this edition we selected some and reserved them some special sections. The first topic is the one dedicated to health and wellness, wrote by two specialists, prof. Giuseppe Perone and dott. Tiziano Testori; with them we spoke of prevention, how to know it and promote it. The second one, following the project of supplying detailed information on our beautiful territory to our readers, is the new section dedicated to the mountain, in particular to the discovery of the variegated territory of the neighboring Valtellina. The third one can be considered a selection of topics which have the entrepreneurial excellence as a point in common and they are to be discovered in the new section focus on. Our attention towards the big events held on Lake Como in the next months is confirmed and renovated, from Festival del Design in Brianza to Città dei Balocchi and to the promotional initiatives linked to golf. These events will involve and promote the provinces of Como, Lecco and Monza Brianza in an intelligent way, they won’t longer be divided by borders set by politics, but they will be joined by projects that involve creative persons, full of talent. With their ability, they demonstrated that they can dedicate themselves to bring positive results on our energetic and worldwide envied territory. We conclude leaving you the pleasure to leaf through this autumn edition of MAGIC LAKE, the magazine that wants to be loved for its commitment toward the knowledge and the promotion of everything that was inherited, invented and built by our people.

The EditorsDaniele Brunati

Rosaria Casali

Cari affezionati Lettori, eccoci alla ripresa dopo la pausa estiva, che speriamo sia stata per tutti voi divertente, rilassante e perché no, anche godereccia. Tutta la redazione ha lavorato per proporvi delle novità che riteniamo essere importanti per continuare a crescere in qualità, in nuove proposte e per consolidare quel rapporto di stima e di fiducia che si è instaurato tra di noi. Vi confidiamo che abbiamo anche accarezzato la possibilità di aumentare la fogliazione a seguito delle numerose segnalazioni e proposte di servizi giunti in redazione ma, ormai, le 240 pagine stabilite per questa edizione erano già esaurite. Grazie per la vostra spontanea collaborazione, per gli argomenti interessanti e stimolanti suggeriti. In questo numero ne abbiamo scelti alcuni ai quali abbiamo riservato delle sezioni speciali. Il primo argomento è quello dedicato alla salute e al benessere, redatto a cura di due luminari comaschi, il prof. Giuseppe Perone e il dott. Tiziano Testori; con loro abbiamo affrontato in modo semplice il tema della prevenzione, come farla conoscere e promuoverla. Il secondo, sulla scia di quanto ci eravamo prefissati, di dare una conoscenza ampliata del nostro meraviglioso territorio ai lettori, è quello della nuova sezione dedicata alla montagna, in particolare alla scoperta della vicina Valtellina. Il terzo può essere considerato una summa dell'operosità delle eccellenze del nostro tessuto imprenditoriale, tutte da scoprire nella nuova sezione focus on. Confermata e rinnovata la nostra attenzione ai grandi eventi che si svolgeranno sul Lario nei prossimi mesi, dal Festival del Design in Brianza alla Città dei Balocchi, alle iniziative di promozione tematiche legate alla pratica del golf. Questi eventi sapranno coinvolgere e promuovere in modo intelligente le province di Como, Lecco e Monza Brianza, non più divise da confini disegnati dalla politica, ma unite da progetti che coinvolgono persone creative, operose, piene di talento che, con le loro capacità hanno dimostrato di sapersi mettere in gioco per portare sul nostro territorio, tra i più energici e invidiati al mondo, opportunità positive per tutti noi. Vi salutiamo, lasciandovi al piacere di sfogliare questo numero autunnale di MAGIC LAKE, la rivista che sa farsi amare per il suo impegno verso la conoscenza e la promozione di tutto ciò che è stato ereditato, inventato e costruito dalla nostra gente.

Gli EditoriDaniele Brunati

Rosaria Casali

Autu

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NEW

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E D I T O R I A L E

NOVITA' d'autunno

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5 Portoghese Yacht Club Chronograph. Ref. 3902: «Appena possibile, invertire la marcia.» Una cosa è certa: gli strumenti utilizzati dai veri navigatori, come Vasco da Gama, sono meno invadenti. Uno di questi è già una leggenda della naviga zione: il Portoghese Yacht Club Chronograph. Il suo movimento meccanico di manifattura IWC, con funzione flyback e sistema di carica automatica a doppio cricchetto, garantisce la massima precisione nel raggiungimento del proprio personale appro-do. Un silenzioso compagno di viaggio che non avrà mai nulla da ridire anche se vi dovesse capitare di cambiare rotta all’improvviso. Movimento cronografico meccanico di manifattura IWC | Funzione flyback | Sistema di carica automatica a doppio cricchetto IWC | Datario | Vetro zaffiro antiriflesso | Fondello in vetro zaffiro | Impermeabile 6 bar | Oro rosso 18 ct | IWC. Engineered for men.

Finalmente un sistema di navigazione piacevolmente silenzioso.

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sommariosummary

In copertina:Hugh Grantphoto © Autodromo Nazionale Monza

In the photo cover:Hugh Grantphoto © Autodromo Nazionale Monza

Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration

n. 19/2005 dell’11.05.2005Stampa • Printed by

Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)

Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore

Patrocinata da • Sponsored byRegione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como

Camera di Commercio di Como

Sostenuta da • Supported byAmici di Como

In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte

Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di LeccoAssessorato al Turismo Comune di Como

Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio

Progetto editoriale • Research EditorDaniele Brunati, Rosaria Casali

Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali

Direttore responsabile • EditorDaniele Brunati

Grafica • GraphicAndrea Pedretti

Testi • Research and MaterialMichele Tortora, Rodolfo Mecarelli, Don Piercarlo Contini,

Luca Bernardi, Daniele Brunati, Rosaria Casali, Elisabetta Comerio, Isabella Nobile, Gian Enrico Ghilotti, Stefania De Giorgi, Franco Binaghi,

Giuseppe Perone, Tiziano Testori, Elena Massari, Davide Lacchini, Marco Lombardo Giassetti, Andrea Frigerio, Renata Romano, Marili

Fontana, Guido Capizzi, Idapaola Sozzani, Banca BSI SA

Pubblicità • AdvertisingTBM Service, Paolo Fasola, Marianna Sgheiz

Traduzioni • TranslationsElena Pedretti

Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

Foto • Photographic MaterialCarlo Pozzoni, Andrea Butti, Alberto Locatelli, Matteo Bigi, A3

Maurizio Camponovo, Isabella Nobile, Enrico Selva, Ivan Previsdomini, Attilio Selva, Imagina Studio, Abram, Pedrazzini, De Maria,

Royal-T Graphic, Dario FusaroArchivi: Centro Orientamento Pastorale, Autodromo Nazionale

Monza, G.G. Brown III, Montanelli, Cappelletti, Festival del Film di Locarno, Pinacoteca Cantonale G. Züst, Rêve Zone, Suzuky, Banca BSI

SA, Petazzi Costruzioni, Provincia di Lecco, Provincia di Como, Wire Team, Consorzio Turistico Terziere Superiore-Tirano, Ferrovie Retiche,

Mendrisiotto TurismoArchivio Speciale Golf: Golf Club Villa D'Este, Golf Club Menaggio &

Cadenabbia, Golf Club Monticello, Golf Club Carimate, Golf Club La Pinetina, Golf Club Lanzo, Golf Club Lecco

Archivio Focus On: Poliform & Varenna, Meritalia, MagistraVini, Cartorama, IMAGO, Il Corazziere, Gruppo Ovas,

RedPoint Communication, Roda, GSI SUISSE, Doppio Malto, La Filandina, Pallacanestro Cantù, Archivio Francesco Ballerini - CEFB

Segreteria di redazione • Editorial Support TeamElena Massari

Amministrazione • AdministrationDaniela Fasola

Un ringraziamento speciale • Special thanks toa Isabella Nobile, a Giovanni e Ornella Anzani

per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

®

PEOPLEHugh Grant, mi sono regalato una FerrariHugh Grant, I make myself a present: a Ferrari

Enrico Gelpi, un comasco da podioEnrico Gelpi, a citized of Como for the podium

Innocenzo XI, il Papa del dialogoInnocenzo XI, the Pope of the dialogue

Il Cavaliere d'EgittoThe knight of Egypt

Èvietatalariproduzioneparzialeototaledelmaterialesenzal’esplicitoconsensodell’editoreperchéprotettidaCopyright©odallanormativasuldirittod’autoreIsprohibitedthetotalorpartialreproductionofmaterialwithoutthedirectconsentfromthepublisherbecauseprotectedbyCopyright©

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piazza Duomo 1722100 Como Tel. 031.268.989e-mail [email protected]

www.comosmagiclake.comwww.issuu.com/magiclakecomo

DInAsTIEMr. George Garvin Brown III, dal 1870 generazioni di "spirito"Mr. George Garvin Brown III, history of a dinasty from 1870

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TERRITORIOBlevio, una perla del lagoBlevio, a pearl of the lake

Il Museo dell'Unità d'ItaliaThe Museum of the Unity of Italy

E' proprio vero: c'era una volta il confineIt is really true: once there was the border

Gli antichi tesori dei monti larianiAncient treasures on the mountains of the lake

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AnnIVERsARICroce Azzurra, ogni giorno tutti i giorni da 10 anniCroce Azzurra, every day all day long since 10 years 218sPECIALIFestival del Design in BrianzaFestival del Design of Brianza

What's onWhat's on

Destinazione GolfGolf destination

Salute No ProblemHealth No Problem

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80In copertina:Ascanio PacelliKatia Pedrottiphoto © Enrico Selva

In the cover:Ascanio PacelliKatia Pedrottiphoto © Enrico Selva

In copertina:GP Monza F1photo © Autodromo Nazionale Monza

In the photo cover:GP Monza F1photo © Autodromo Nazionale Monza

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EVEnTIIl Green sul lago per ADMO The Green on the lake for ADMO

Orticolario, giardinaggio evolutoOrticolario, evolved gardening

Amici di Como e Magic Lake attraccano allo Yacht Club ComoAmici di Como and Magic Lake dock at Yacht Club Como

Convegni del Sestante, terza edizioneConvegni del Sestante, third edition

L'Eucaristia al centro di ogni forma di comunità cristianaEucharist at the center of any form of Christian community

Rubens, show finaleRubens, the final show

Città dei Balocchi, coming soonCittà dei Balocchi, coming soon

1° Trofeo del Mattone 20101°TrofeodelMattone2010

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FOODAnDDRInkIn cucina con Davide LacchiniIn the kitchen with Davide Lacchini

Luisa, lo chef dello Yacht Club ComoLuisa, the chef of Yacht Club Como

Lugano da vivere con gusto in Villa e al MaryLugano to live with taste in Villa and at the Mary

La sponda esclusiva del lago di Lugano Antico Grotto CaprinoThe exclusive shore of Lugano LakeAntico Grotto Caprino

Doppio Malto, tripla vittoriaDoppio Malto, triple victory

MAgICLAkELECCOArturo Montanelli, il creativo del lagoArturo Montanelli, the creative artist of the lake

Dal lago di Abbadia alla montagna dei ResinelliFrom the lake of Abbadia to the mountains of Resinelli

Prestigiose note a La FilandinaPrestigious notes at La Filandina

Stati Generali del Turismo in Provincia di LeccoStati Generali del Turismo in Provincia di Lecco

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ADVERTIsIngPetazzi Costruzioni, presenta residenza Le ViolePetazzi Costruzioni, presents residence Le Viole

Cappelletti, una garanzia per l'alta gioielleriaCappelletti jewelry, a warranty of high jewelry

Suzuki Swift, auto dell'annoSuzuki Swift, the car of the year

Rêve Zone, un'esperienza di benessere in un ambiente da sognoRêve Zone, a wellness experience in a dream place

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sPORTInternational GT Open, Roda -8 olèInternational GT Open, Roda -8 olè

Bennet Cantù sempre più in altoBennet Cantù higher and higher

Pro-Am under 15/12Pro-Am under 15/12

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Dai vigneti ai ghiacciai, 100 anni del Trenino rosso del BerninaFrom Tirano to St. Moritz, travelling with the nose glued to the window

152MAgICMOUnTAInVALTELLInA

Rassegna gastronomica imperdibileGastronomic festival unmissable

Il Rinascimento nelle terre ticinesiRenaissance in the Ticino area

Festival del Film di LocarnoFilm Festival of Locarno

Como Border, pit stop to hog 2010Como Border, pit stop to hog 2010

Wire Team, i leaders delle produzioni televisiveWire Team, the leaders of TV productions

MAgICsWIssTICInO

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G E N ÈV Erue du rhône 39+41 22-318 62 22

LU GA N OVia nassa 5+41 91-923 51 56

ST. M O R I TZPalace Galerie

+41 81-833 51 77

ZÜ R I C HBahnhofstrasse 64

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Home project 10 italian glass creativity

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Il progetto della casa contemporanea: un’eccezionale varietà tipologica per consentire la ricerca di soluzioni d’interni sempre più individuali. La Murrina presenta una collezione di lampade pensate come elementi di definizione stilistica degli spazi domestici. Corpi illuminanti e oggetti che interpretano diverse concezioni estetiche, accomunati dal materiale antico da cui prendono forma: il vetro di Murano.

Una materia fuori dal tempo, a cui la creatività dei designer e dei maestri vetrai dona un forte legame con il nostro tempo. Dalle citazioni di disegni classici alle intuizioni formali più originali, una “manualità evidente” in piena continuità con una preziosa tradizione. Una collezione esclusiva, internazionale, che nella propria ampiezza di proposte permette la più totale libertà di approccio progettuale.

1. Lolita. Massima essenzialità per una forma geometrica rigorosa, primaria, che vive di trasparenze e gradazioni di luce. 2. Glamour. Un design che attualizza elementi decorativi classici, in un’interpretazione di forte caratterizzazione. Le spirali sottolineano la maestria nella lavorazione del vetro.

3. Rio. Un vaso in vetro che nella forma asimmetrica sottolinea la modellatura a mano, con la superficie composta da murrine. 4. Astra design Denis Santachiara. Sfere in vetro colorato che sembrano galleggiare in una bolla trasparente: un design dagli elementi ludici, dove la luce crea un’idea di leggerezza.

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Il progetto della casa contemporanea: un’eccezionale varietà tipologica per consentire la ricerca di soluzioni d’interni sempre più individuali. La Murrina presenta una collezione di lampade pensate come elementi di definizione stilistica degli spazi domestici. Corpi illuminanti e oggetti che interpretano diverse concezioni estetiche, accomunati dal materiale antico da cui prendono forma: il vetro di Murano.

Una materia fuori dal tempo, a cui la creatività dei designer e dei maestri vetrai dona un forte legame con il nostro tempo. Dalle citazioni di disegni classici alle intuizioni formali più originali, una “manualità evidente” in piena continuità con una preziosa tradizione. Una collezione esclusiva, internazionale, che nella propria ampiezza di proposte permette la più totale libertà di approccio progettuale.

1. Lolita. Massima essenzialità per una forma geometrica rigorosa, primaria, che vive di trasparenze e gradazioni di luce. 2. Glamour. Un design che attualizza elementi decorativi classici, in un’interpretazione di forte caratterizzazione. Le spirali sottolineano la maestria nella lavorazione del vetro.

3. Rio. Un vaso in vetro che nella forma asimmetrica sottolinea la modellatura a mano, con la superficie composta da murrine. 4. Astra design Denis Santachiara. Sfere in vetro colorato che sembrano galleggiare in una bolla trasparente: un design dagli elementi ludici, dove la luce crea un’idea di leggerezza.

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BSI si prende cura di voi e del vostropatrimonio ogni giorno.Con la competenza di un espertoe la sensibilità di un amico.

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... è in arrivo il Natale ...

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P E O P L E

"Mi sono regalatounaFERRARI"

di Daniele Brunatifoto Autodromo Nazionale Monza

Gran Premio d'Italia di Formula 1, Monza, domenica 12 settembre. Merita di essere narrato l’incontro inaspettato, fuori dai box delle rosse, con il divo di Hollywood protagonista di Notting Hill, l'atto-re inglese Hugh Grant, al quale siamo riusciti a strappare alcuni attimi tra un'intervista televisiva e l’altra. L'affascinante star è giunta a Milano in occasione della Vogue Fashion's Nigth Out, dove ha festeggiato i suoi 50 anni con la splendida Afef e pochi amici. L'occasione è quella ideale per farsi un regalo speciale: una Ferrari California. Hugh ci ha confidato di ricordare la sua fugace visita sul lago di Como come una scoperta entusiasmante. Ormai è passato qualche tempo dalla sua permanen-za sulle nostre rive e i suoi ricordi si fanno un po' vaghi. Non dimentica, tuttavia, una serata passata con alcuni amici in un ristorante dall’aspetto un po' rétro (come cita testualmente lui), con un' ottima cucina locale e una terrazza romantica affacciata sul lago. Peccato che non si ricordi il nome, ma dice che lì vicino c'erano un piccolo porticciolo e una chiesetta . Quale sarà il ristorante di cui l'attore non dimentica l'atmosfera calda e cordiale? Provate ad immaginarlo voi dai pochi indizi che sono riuscito a raccogliere. Simpatico e disponibile, Hugh non ha potuto dedicarci altro tempo per un'intervista più completa, ma ci ha salutato con garbo, promettendoci un arrivederci a presto sul nostro bellissimo Lago. La nostra speranza è che questo non sia stato solo un modo gentile per dirci addio.

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GP Italia Formula 1, Monza, Sunday 12th September. The unexpected meeting with the star of Hollywood, the protagonist of Notting Hill Hugh Grant, deserves to be mentioned. We tried and spent some moments with him between one interview and the other. The fascinating actor arrived in Milan on the occasion of the Vougue Fashon's Nigth Out, where he celebrated his 50th birthday with the beautiful Afef and few friends. This is the ideal occasion to make himself a special present: a Ferrari California. Hugh told us he remembered of his short visit on Lake Como, as a enthusiastic discovery. It was a long time ago when he visited our lake and so he hadn’t clear memories. Anyway he couldn’t forget an evening with some friends in a kind of retro restaurant (as he defined it) with very good local food and a romantic terrace on the lake. Unfortunately he couldn’t remember the name, but he remembered of a small harbor and a church nearby. What is the restaurant of which he remembers the friendly atmosphere? Try and guess with the few clue I collected. Friendly and polite, but with no much time to dedicate us for a more complete interview, Hugh said hi to us with the promise to come soon to our beautiful lake. Our hope is that it wasn’t just a nice way to say bye to us.

"I make myself a present aFERRARI"

A destra, la Ferrari di Alonso vincitrice del Gran Premio d'Italia Santander di Formula 1

On the right, Alonso's Ferrari winner of the GP Italia Formula 1

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Un comascodaPODIO

“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”...e noi abbiamo chiuso il sacco dopo averci fatto entrare la vittoria della Ferrari con Fernando Alonso, il terzo posto di Felipe Massa, la gioa dell’avvocato comasco Enrico Gelpi, presidente dell’ACI e tutto il GP di Monza con i suoi protagonisti illustri. Bottino ricco per Como e per Magic Lake all’autodromo brianzolo, grazie alla grande collaborazione, oltre che del presidente Gelpi e della gentile consorte, anche dell’efficiente ufficio stampa dell’ACI, in particolare del dott. Miceli e del dott. Leanza. La giornata parte presto con la visita di ri-gore ai box Ferrari. Cicerone d’eccezione è il responsabile della logistica, ing. Balocchi, foto di buon auspicio con tutto il team della ”rossa”, gusto-so siparietto all’esterno dei box con foto per gli Amici di Como, incontrati dopo i festeggiamenti in occasione dei 58 anni di Pierluigi Marzorati (taglio

della torta alle 9.58 in punto, all’interno dello spazio Ferrari). Dalle 12.00 in poi, nella saletta riservata dell’ACI, proprio sopra i box, inizia la sfilata degli ospiti venuti a rendere omaggio al padrone di casa. Molte anche le personalità giunte da Como, che abbiamo immortalato in una serie di foto, coinvolgendo anche il Ministro Fazio, che, seduto comodamente in poltrona intento a gustarsi il GP, con spiccata simpatia ci ha confessato di ritenere il lago di Como il più affascinante d’Italia. Bernie Ecclestone, Eric Clapton, Renato Pozzetto e Stefano Domenicali sono solo alcuni dei noti personaggi presenti, ma anche la politica e lo sport non sono stati da meno. Ritorniamo ora alla soddisfazione del presidente Gelpi nel vedersi circondato da tanti amici venuti da Como per condividere con lui il trionfo delle Ferrari. In una giornata che segna il prepotente ritorno di Alonso ai

P E O P L E

EnRICOgELPI

di Daniele Brunatifoto Autodromo Nazionale Monza, Carlo Pozzoni

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Nella pagina precedente, Enrico Gelpi, presidente ACI e Bernie Ecclestone, patron della Formula 1; in questa pagina, nelle foto: 1. Enrico Gelpi con la moglie Simona; 2. Eric Clapton, rockstar; 3. John e Lapo Elkann; 4. Flavio Briatore, Elisabetta Gregoraci e Paolo Romani, Vice Ministro

primi posti della classifica ufficiale della F1, Como è stata protagonista. Ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con alcuni nostri impren-ditori. PASQUALE FORTE, imprenditore comasco, al momento della nostra telefonata impegnato in Turchia, ormai da tempo è salito a bordo delle più belle vetture di Maranello per migliorarne le performance e diminuirne il consumo e l’inquinamento. A lui abbiamo chiesto come è nata la liaison tra il Gruppo Ferrari e la Eldor, azienda comasca leader mondiale nel campo dei componenti avvolti. «Vorrei innanzitutto sottolineare, e lo faccio con personale orgoglio, che nel 2007 la Eldor ha ricevuto il Tech nology Award direttamente dal Grup-po Ferrari. La motivazione di questo riconoscimento, assegnato alla nostra

azienda per “l'incremento allo sviluppo tecnologico del team”, nasce da una forte collaborazione tra i due soggetti. L’impegno della Eldor riguar-da soprattutto la Ferrari per Gran Turismo, non direttamente la Formula 1, anche se, ovviamente, di riflesso, le nostre tecnologie vengono utilizzate anche per testare le auto da corsa. Per entrare nel dettaglio, l’innovazione che la Eldor ha portato ai motori Ferrari riguarda la capacità di controllare la combustione cilindro per cilindro in modo da ottimizzarne i parametri e ridurre i consumi in termini di risparmio energetico (si registra una dimi-nuzione del 15% di inquinamento), aumentandone la potenza. Quindi sì, anche se marginalmente, è come se la Eldor fosse salita sul podio con la rossa italiana». Non è stato l'unico riconoscimento...

In the previous page, Enrico Gelpi, presidente of ACI and Bernie Ecclestone, patron of F 1; on this page, in the photos: 1. Enrico Gelpi with his wife Simona;

2. Eric Clapton, rockstar; 3. John and Lapo Elkann; 4. Flavio Briatore, Elisabetta Gregoraci and Paolo Romani, undersecretary

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Nelle foto: 1. Daniele Brunati con Rodolfo Mecarelli, generale di brigata (GdF), e sua moglie Lucia; 2. gruppo di amici comaschi ai box Ferrari, tra cui Paolo De Santis , presidente C.C.I.A.A. di Comoe Alessandro Maria Lodolini, procuratore capo di Como; 3. Aldo e Marco Spinelli con Bernie Ecclestone; 4. Fernando Alonso, Pierluigi Marzorati, Antonio Colombo e Paolo Cremascoli

«Due anni dopo, nel 2009, è la Volkswagen che chiama la Eldor a ritirare il suo premio alla VW Award. Si tratta della prima volta, nella storia dell’auto-mobilismo, che il gruppo tedesco ritiene un’azienda italiana meritevole di vincere il primo premio».Ci si chiede sempre cosa avete in riserbo per il futuro. Immagino che per voi sia tutto già programmato...«La collaborazione con la Ferrari sta dando grandi risultati. Continuiamo a perseguire la nostra filosofia del risparmio energetico e stiamo lavorando proprio a stretto contatto con il Gruppo Ferrari per la realizzazione di auto elettriche e ibride. Il resto verrà scritto dalla storia».Lasciamo Pasquale Forte ai suoi tanti impegni, sicuri di ritrovarlo prossi-mamente tra le nostre pagine. Per riuscire a capire a fondo che cosa vo-glia dire per Como il Gp di Monza, sembra doveroso domandarlo a chi, da sempre, dà il benvenuto e ospitalità ai piloti e agli appasionati turisti: JEAN-MARC DROULERS, AD del Grand Hotel Villa d'Este. Formula Uno GP di Monza e Villa d’Este: quando è iniziata questa sto-

ria d’amore?«All’inizio degli anni ’70 la Formula 1 vede crescere considerevolmente l’audience mediatica; gli sponsor delle diverse squadre organizzano attor-no ad esse e, soprattutto, ai piloti degli eventi di interesse per la loro pro-mozione; Villa d’Este diventa, naturalmente, la cornice ove si ritrovano pra-ticamente tutte le squadre, tranne la Ferrari, partecipanti al Gran premio di Monza. In quegli anni i piloti erano ancora dei gentlemen drivers e, dun-que, approfittavano della loro permanenza per godersi le nostre strutture sportive, il Lago, i divertimenti fino a tarda ora e persino la partecipazione a simpatiche competizioni come la gara nautica organizzata da Villa d’Este con Tullio Abbate e le sue imbarcazioni, che vedevano Villeneuve esibirsi in spericolate manovre pur di tagliare per primo il traguardo e ritirare il premio messo in palio». Si ricorda anche chi fu il primo pilota ospite a Villa d’Este?«Non ricordo chi sia stato il primo pilota. Uno dei primi fu sicuramente Ja-ckie Stewart che anche quest’anno abbiamo rivisto, sia in occasione del

In the photos: 1. Daniele Brunati with Rodolfo Mecarelli, brigadier (GdF), and his wife Lucia; 2. group of fans of Ferrari, among them Paolo De Santis, president of C.C.I.A.A. di Como, and

Alessandro Maria Lodolini, chief prosecutor of Como; 3. Aldo and Marco Spinelli with Bernie Ecclestone; 4. Fernando Alonso, Pierluigi Marzorati, Antonio Colombo and Paolo Cremascoli

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IDEE E TECNOLOGIE PER IL DORMIRE: NATURALE PERFEZIONE.

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1. Aldo Spinelli con il Ministro Mariastella Gelmini; 2. Carlo Edoardo Valli, presidente ACI Lombardia, Gian Valerio Lombardi, Prefetto di Milano, il Ministro Maria Vittoria Brambilla, Enrico Gelpi, Ascanio Rozera, segretario generale ACI; 3. il Senatore Nitto Francesco Palma e Enrico Gelpi; 4. Daniele Brunati con il Ministro Ferruccio Fazio

Concorso d’Eleganza Villa d’Este, poiché vi aveva iscritto un’automobile della sua famiglia, sia dell’attuale Gran Premio».Chi Le ha lasciato il più bel ricordo, in tutti questi anni?«Gilles Villeneuve era un personaggio molto “colorito” e qualsiasi compe-tizione, di barche -come già sopra- o di drink bevuti al bar, lo vedevano sempre protagonista».Parliamo di quanto sia stata importante la Vostra struttura alber-ghiera per dirottare su Como anche l’indotto che si è poi generato. «E’ pacifico che un Gran Premio storico come quello di Monza riesca anco-ra oggi ad attirare un numeroso pubblico internazionale che, per diversi giorni si ferma volentieri nei diversi alberghi del nostro Lago, approfittan-do dell’occasione per visitarlo o per rivedere i luoghi già conosciuti. Il Gran Premio, dunque, è un evento significativo che cadenza la nostra stagione. Sostengo, dunque, l’azione del Presidente Gelpi per far rimanere a Monza, che ne è la cornice storica, lo svolgimento del Gran Premio». ANTONELLO PASSERA, presidente del consorzio Como Imprenditori Al-berghieri

Quanto sono importanti i grandi eventi, come in questo particolare caso, il GP di Monza?«Devo dare merito agli alberghi del territorio ed ai consorzi, come la C.I.A. che io rappresento in prima persona, di essere in grado di mantenere un forte legame e dei buoni rapporti con i tour operator specializzati che gestiscono i flussi turistici in occasione di questo evento. Fino ad alcuni anni fa, il week-end del Gran Premio di Monza, è sempre stato il clou della stagione in termini di domanda alberghiera sul Lago di Como. L’aumento dell’offerta di camere nella periferia milanese e nelle zone limitrofe all’Au-todromo ha determinato, oggi, una leggera flessione per nostre strutture. Per il futuro, è necessario, quindi, presidiare ed intervenire, con grande de-terminazione, per mantenere la nostra quota di mercato attraverso pac-chetti turistici e mirate politiche di web-marketing».ROBERTO CASSANI, presidente del Consorzio di Imprese del Territorio per il Turismo.Quali sono gli effetti sul turismo della zona di Como ed in particolare sui suoi alberghi durante il periodo del GP di Monza?

1. Aldo Spinelli with the Minister Mariastella Gelmini; 2. Carlo Edoardo Valli, president ACI of Lombardy, Gian Valerio Lombardi, Prefect of Milan, the Minister Maria Vittoria Brambilla,

Enrico Gelpi, Ascanio Rozera, secretary-general of ACI; 3. the Senator Nitto Francesco Palma and Enrico Gelpi; 4. Daniele Brunati with the Minister Ferruccio Fazio

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Nelle foto: 1. Bernie Ecclestone con Daniele Brunati; 2. Enrico Gelpi, Tullio Lauria, membro esecutivo ACI, e Ascanio Rozera; 3. Da sinistra, in alto, Fulvio Caradonna, Oscar Ronzoni, Simona Gervasini, Simona Gelpi, Alessandro Maria Lodolini e signora, Angelo Majocchi, Giorgio Gandola e sua figlia; in basso, Paolo De Santis, Daniele Brunati, Marco Fattorini, Enrico Gelpi e Pietro Bernasconi

«Indubbiamente il GP di Monza rappresenta da sempre un veicolo di flussi turistici verso i nostri alberghi, non soltanto per la vicinanza, ma soprat-tutto perchè la bellezza del nostro territorio induce molti appassionati ad abbinare l'evento sportivo ad un lungo weekend sul lago di Como. Trat-tandosi poi di un turismo abbastanza elitario, l'indotto della manifestazio-ne è rilevante non solo per le strutture ricettive, ma anche per molte altre attività commerciali (ristoranti, bar, negozi, servizi auto con conducente). Si consideri, inoltre, che una parte di coloro che visitano i nostri luoghi in con-comitanza del GP, poi ritornano a prescindere dall’evento, chiaro segnale di apprezzamento dell'offerta turistica del territorio».La tre giorni del Gp di Monza ha visto anche due protagonisti comaschi in pista, impegnati nelle formule che hanno fatto da contorno alla gara di Formula 1. Davide Valsecchi, erbese, gareggiava nella Gp2, cioè la catego-ria di accesso alla F1 che si disputa negli stessi weekend del GP. Il ragazzo, che ha 23 anni, è uno dei giovani piloti più apprezzati in chiave futura e quest’anno ha ottenuto due podi e una pole position. Vittima di un'in-comprensibile decisione dei commissari che lo hanno penalizzato per un

dubbio salto di chicane e di un contatto, è stato poco fortunato a Monza. Nel monomarca Porsche Cup era invece impegnato Davide Roda, autore di un'ottima rimonta che lo ha visto risalire dal fondo in 17esima posizione, nonostante abbia corso menomato ad un occhio per un incidente capita-togli alla vigilia. Chi meglio del presidente ENRICO GELPI può incorniciare con le sue parole questa meravigliosa giornata?Presidente, da uomo di sport come ha sempre dimostrato di essere, avrebbe mai pensato all’inizio della sua carriera di arrivare a svento-lare la bandiera a scacchi del GP di Monza?«Il mondo dell’automobile e dell’automobilismo sportivo è stato sempre la mia passione, ma non avrei mai pensato di arrivare a tanto. Sono molto impegnato, ma soddisfatto».«In realtà la bandiera a scacchi è di competenza del direttore di gara, ma l’emozione più forte è quando sei sul podio per la premiazione, con decine di migliaia di tifosi sotto a festeggiare i piloti e tutto ciò si amplifica quando vince la Ferrari!»

In the photos: 1. Bernie Ecclestone with Daniele Brunati; 2. Enrico Gelpi, Tullio Lauria, executive member of ACI, and Ascanio Rozera; 3. From the left, abowe, Fulvio Caradonna, Oscar Ronzoni, Simona Gervasini, Simona

Gelpi, Alessandro Maria Lodolini and his wife, Angelo Majocchi, Giorgio Gandola with his daughter; below, Paolo De Santis, Daniele Brunati, Marco Fattorini, Enrico Gelpi and Pietro Bernasconi

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Como Le deve dare merito per l'impegno verso la città ed il territorio in occasione dell’Assemblea Internazionale della FIA, svoltasi grazie a Lei a Villa Erba e per la difesa contro il tentativo di scippo da parte di Roma del Gran Premio d’Italia che, storicamente è patrimonio di Monza e della Lombardia. Le è stato riconosciuto questo merito? «Io mi impegno per passione, per senso di responsabilità: se riesco a fare qual-cosa per la mia città sono solamente contento e questo mi basta». La sua stima ed amicizia con Jean Todt porterà altri ritorni positivi sul Lago di Como?«Il consiglio mondiale dello sport che si è appena concluso doveva tenersi a Como, era già tutto organizzato e il Sindaco Bruni ci aveva concesso l’uso di Villa Olmo. Poi la vicenda disciplinare della Ferrari per il GP di Germania ha de-terminato lo spostamento della riunione nella sede ufficiale e neutra della Fia a Parigi. Comunque, Todt mi ha promesso che l’anno prossimo si farà ancora a Como un evento FIA di valenza mondiale».

Chi Le è stato più vicino in questi anni di impegno intenso?«Mia moglie, la mia famiglia, gli uomini e donne dell’Automobile Club di Como e i tanti amici che come me condividono l’interesse per il mondo dell’auto».Da esperto pilota, qual è il suo pronostico su chi risulterà primo quest’anno nella classifica piloti di Formula 1?«La lotta per il titolo è ancora incerta, vedo favorito uno della Red Bull, Hamilton è imprevedibile, anche se come italiano mi piacerebbe che vincesse un pilota della Ferrari».Chi è il suo pilota preferito?«Ayrton Senna per la Formula 1 e Sandro Munari per i Rally».Ora possiamo tranquillamente affermare che Como è stata protagonista della 81esima edizione del Gran Premio di Monza. Grazie avvocato Gelpi, sei riuscito a farci sentire per un giorno “ospiti d’Onore” nel gotha dell’au-tomobilismo sportivo che veramente conta.

Nelle foto: 1. Roberto Miceli, responsabile ufficio stampa ACI e Enrico Gelpi; 2. Paolo Cremascoli,Daniele Brunati, Ercole Salvioni, Antonio Colombo, Gianni Salvioni; 3. Renato Pozzetto, Stefano Domenicali, Ferruccio Fazio, Paolo Romani e Enrico Gelpi; 4. Simona Gelpi,Sonia Majocchi,Enrico Gelpi, Angelo Majocchi, Simona Gervasini e Pietro Bernasconi

In the photos: 1. Roberto Miceli, pressa gent of ACI and Enrico Gelpi; 2. Paolo Cremascoli,Daniele Brunati, Ercole Salvioni, Antonio Colombo, Gianni Salvioni; 3. Renato Pozzetto, Stefano

Domenicali, Ferruccio Fazio, Paolo Romani and Enrico Gelpi; 4. Simona Gelpi, Sonia Majocchi,Enrico Gelpi, Angelo Majocchi, Simona Gervasini and Pietro Bernasconi

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Gelpi premia Fernando Alonso, Jenson Button e Felipe Massa

Gelpi awards Fernando Alonso, Jenson Button and Felipe Massa

“Don't count your chickens before they're hatched”…and we counted our chickens after the win of the Ferrari with Fernando Alonso and the third place of Felipe Mas-sa and we will never forget the happiness of Enrico Gelpi, a citizen of Como and the President of the ACI and of all the GP in Monza with its famous protagonists. An important win for Magic Lake and Como at the racetrack in Brianza, thanks to the collaboration with the president Gelpi and with his wife and also with the compe-tent press office of the ACI, in particular of Mr. Miceli and Mr.Leanza. The day started early with the visit of the pit stop of Ferrari. The engineer Balocchi, responsible of the logistics, was the Cicero and after a picture with the whole Ferrari team and a pic-ture for Amici di Como at the exit, it followed the celebration of the 58th birthday of the former basketball player Pieluigi Marzorati, with the cake at 9.58 am sharp, inside the Ferrari area. At 12.00 pm in the room reserved to ACI, located above the pit stop lots of guests arrived to honor the master of the house. Many personalities arrived from Como, lots of pictures also with the Minister Fazio. He was sitting in his armchair and he was enjoying the GP; in a very nice mood, he confessed us that he believes that Lake Como is the most fascinating lake of Italy. Bernie Ecclestone, Eric Clapton, Renato Pozzetto, ,Stefano Domenicali, just to quote but a few personalities at the event, but there were also personalities of politics and sport. But let’s go back to the satisfaction of the president Gelpi, he was surrounded by many friends who arrived from Como to share the win of the Ferrari with him. In a day that marked the strong return of Alonso in the first positions of the official classification of F1, Como was the protagonist. For sure PASQUALE FORTE was happy too, at the time of our phone call he was in Turkey, it’a a long time that the entrepreneur from Como drives the most beautiful cars of Maranello to improve the performances and to reduce consumption and pollution.«First of all, I would stress that I am very proud that in 2007 Eldor got the Technology Award directly from the Ferrari Group. The reason of this prize, given to the company for “enhancing the technological development of the team”, is due to a strong col-laboration between the two companies. Eldor mainly collaborates with Ferrati for Gran Turismo, not directly for Formula1, even if our technologies are also used to test race cars. To go into details, the innovation that Eldor brought to the motors of Fer-rari refers to the ability to control the combustion cylinder after cylinder, in order to optimize the parameters of the combustion, reducing the consumptions in terms of energy saving (a reduction of 15% in the pollution) increasing the power. So we can say that marginally it’s just like Eldor was on the podium together with Ferrari. After this award, two years later, in 2009, Volkswagen calls Eldor for delivering its award at the VW Award. It is the first time, in the car history, that the German group decides that an Italian company can get the first prize».What should we wait for the future? Is it everything already programmed?«The collaboration with Ferrari is giving good results. We continue and follow our philosophy of energy saving and we are working in close contact with the Ferrari Group to build electric and hybrid cars».To try and understand what it means the Gp in Monza for Como, we have to ask this question to a person who always welcomes and has drivers and fans as guests: JEAN-MARC DROULERS, MD of the Grand Hotel Villa d'EsteFormula One GP in Monza and Villa d’Este: when did this love story begin?«At the beginning of the ‘70ies Formula 1 was increasing as a media event; the spon-sors of the different teams were organizing around themselves, but above all round the drivers, promotional events; Villa d’Este became the place where all the teams participating to the Grand Premio in Monza used to meet, with the exception of the Ferrari. In those years the drivers still were gentlemen drivers and they took advanta-ges of their stay, using our sports facilities, enjoying Lake Como and having fun until late at night, even participating in pleasing competitions, like the boat competition

A citizen of Como for the Podium

organized by Villa d’Este with Tullio Abbate and his boats, Villeneuve exhibited in spectacular ropes in order to be first and to win the prize. An historical Gran Premio like the one in Monza still attracts an international public, who spend some days in the different hotels on Lake Como and visit the area or the places they already know. The GP is a significant event during our season. I support the action of the President Gelpi to keep the GP in Monza, which represents its historical frame».ANTONELLA PASSERA, president of Como Imprenditori AlberghieriWhat is the importance of big events, just like in this particular case, the GP in Monza?«I have to mention the merit of the hotels of the territory and to the tourist offices, for example the C.I.A. that I directly represent, that are able to keep a strong bond and good relationships with the specialized tour operators that handle the tourist flows on the occasion of this event. Up to some years ago, the weekend dedicated to the GP in Monza was always considered the most important in terms of hotel requests on Lake Como. The increase of the hotel offers in the surrounding of Milan and ne-arby the racetrack determined today a light decrease requests for our hotels. For the future, it is necessary to preside and intervene with great determination to keep our market share through tourist packages and precise policies of web marketing». ROBERTO CASSANI, president of Consorzio di Imprese del Territorio per il TurismoWhat are the effects, from the touristic point of view, for the Como area and in particular for its hotels during the GP in Monza?«For sure the GP in Monza represents a vehicle of touristic flow in direction of our hotels since ever. Not only for the fact that we are close, but above all because the beauty of our territory attracts many fans who combine the sports event together with a long weekend on Lake Como. It is mainly elite tourism, the one that arrive for this occasion, for this reason it is relevant not just for the hotels, but also for the diffe-rent commercial activities (restaurants, bars, shops, car services). Moreover we have to consider that some people who visit our area during the GP, come back on other occasions; it is a clear sign that they appreciate the touristic offer of our territory». Protagonists even on the circuit, in the morning Davide Valsecchi competed in GP2 and Davide Roda competed in the trophy Davide Roda. President Gelpi is the best person that can describe this beautiful day .President, you have always demonstrated you are a sports person, have you ever imagine at the beginning of your sports career that you could have reached and weaved the chequered flag of GP Monza?«The world of cars and sports car racing has always been my passion, but I never thought I could have gone that far. I am very busy, but satisfied». How did you live the emotion of the first time on the winning post of Monza?«Actually the chequered flag is a competence of the race director, but the most im-portant emotion is when you are on the podium with thousands fans celebrating the drivers. All this is even bigger when the Ferrari wins!».Will your esteem and friendship with Jean Todt bring positive effects on Lake Como?«The International sport council which just ended was supposed to be held in Como, everything was organized and the Mayor Bruni gave us the permission to use Villa Olmo; then the disciplinary measures for the Ferrari during the GP in Germany, cau-sed a change and the meeting was held in the official and neutral seat of FIA in Paris. Anyway Todt promised me that next year in Como there is an international event FIA».Now we can basically say that Como was the protagonist of the 81st edition of Gran Premio in Monza. Thank you president Gelpi, for a day you make us “special guests” in the real reign of sports cars.

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T E R R I T O R I O

BLEVIO Una PERLA del Lago

di Renata Romanofoto Matteo Bigi

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Lungo la sponda est del Lario, a pochi chi-lometri dalla città di Como, si adagiano dol-cemente cullati dallo sciacquio delle onde del lago sette piccoli agglomerati di antica origine: essi costituiscono il paese di Blevio. Nato come vilaggio di pescatori e contadi-ni quando le sponde erano ricoperte solo da verdi prati, Blevio si trasformò nel 1800 in una ambita sede di villeggiatura per i ric-chi e per i nobili che venivano da Milano e dall'Europa per cercare la pace e la tranquil-lità, nonché la purezza dell'aria e delle ac-que. Fu così che sorsero le favolose dimore che ancor oggi attraggono importanti ospiti e che, come nel passato, vedono vivere un turismo riservato ed elegante. Nell'Ottocen-

to, grazie anche alla presenza vivace di pro-prietari come la famosa soprano Giuditta Pasta, Blevio ebbe come ospiti grandi nomi dell'arte e specialmente della musica come Donizzetti, Rossini e Bellini, quest'ultimo compose qui la sua celebre opera “Norma”. Oggi queste dimore si presentano, a volte convertite in appartamenti, in tutta la loro magnificenza e stupiscono il visitatore con le loro eterogenee architetture ed incante-voli giardini. Ma c'é da stupirsi anche risco-prendo l'antica Blevio, quella delle immagini religiose, quella delle piccole frazioni, quel-la delle viuzze e delle rive. Una Blevio che ci conduce a visitare la settecentesca chiesa dei Santi patroni Gordiano ed Epimaco che

Sotto, particolari architettonici del borgo di Blevio

Below, architectural details of the village of Blevio

conserva un pregevole organo Prestinari del 1821; una Blevio che ci invita a ripercorrere l'antica via Regia, attraversando le frazioni dove fra le antiche fontane e le cascate si affacciano cappelle votive, pilastri della sto-ria del piccolo borgo; una Blevio che ci in-curiosisce con le leggende di streghe e de-moni che sulle pendici dei monti retrostanti avrebbero disseminato i massi erratici, sacri per gli antichi Celti; una Blevio che ci porta alle testimonianze di epoche lontane fino al Castel d'Ardona per poi ricondurci alla riva del lago per una passeggiata fra i giardini delle più belle dimore, per sentirci immersi nella fascinosa e romantica atmosfera dei bei tempi andati, ma qui ancora vivi.

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Along the east shore of Lake Como, just few kilometers from the city of Como, se-ven small agglomerations of ancient origin softly lay cradled by the rinsing of the waves of the lake: they made the town of Blevio. Born as a village of fishermen and farmers, when the shores were covered only by gre-ens lawns, in the 19th century Blevio turned to be a selected destination for rich and no-ble families who came from Milan and from Europe to seek the peace and the calm, as well as the cleanness of air and water.So the fabulous residences were born and still today, as in the past, they attract impor-tant guests who look for reserved a elegant tourism. In the 19th century, thanks to the

vivacious presence of owners, such as the famous soprano Giuditta Pasta, Blevio had as guests important names of art and music, for example Donizzetti, Rossini and Bellini, who composed here his famous opera "Nor-ma". Today these residences are sometimes turned into apartments and with their ma-gnificence they surprise the visitor with their heterogeneous architectures and enchan-ting gardens. But there is to also be surprised rediscovering the ancient Blevio, the one of religious images, the one of the small frac-tions, the one of the small streets and of the shores. Blevio leads us to visit the 18th cen-tury church of the SSs Gordiano e Epimaco, that preserve a valuable Prestinari organ

BLEVIO: A pearl of the LAKE

In questa pagina, alcune delle caratteristiche dimore di prestigio visibili dal lago

On this page, some characteristic luxury villas you can see from the lake

dated back to1821; Blevio invites us to follow the ancient via Regia, crossing the fractions, where between the ancient fountains and the falls you can find out votive chapels, pil-lars of the history of the small suburb; Blevio is also rich of legends of witches and demons who disseminated erratic rocks on the slopes of the mountains, which were sacred for the ancient Celtic populations; Blevio brings us testimonies of distant times up to the Ca-stel d’ Ardona and then it brings back us to the shore of the lake for a walk among the gardens of the most beautiful residences, we feel dipped in the fascinating and romantic atmosphere of the beautiful ancient times, that here are still alive.

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sul LAGOIl

di Elena Massari, Rosaria Casalifoto di Enrico Selva

E V E n T I

GREEN

per ADMO

Sono le 8.00 di una domenica soleggiata di settembre come tante a Domaso ma, al rom-bo delle prime auto che percorrono la stata-le Regina fa eco un suono inconsueto, sullo sfondo di quello delle onde che accarezza-no la riva. Il rumore è quello delle palline da golf che rompono la quiete dell'acqua, lan-ciate dalla riva verso un insolito green “gal-leggiate". Sono tiri forti e ben decisi, spinti dalla voglia di fare del bene. La rara e curiosa situazione alla quale assistiamo ha un solo precedente in quel di Firenze, sulle acque dell'Arno. Si tratta del primo “Domaso Golf Challenge 2010”. Incontriamo proprio lì, a

dare il buon esempio alla popolazione il sin-daco del paese, Pierangelo Leggeri, con gli assessori Raffaello Noghera e Giacomo Veni-ni. Con l'entusiasmo di un gruppo ben affia-tato e felici di poter mostrare il loro impegno, ci spiegano quale sarà lo scopo di questa manifestazione organizzata, in prima battu-ta, dalla Pro Loco e abbracciata, fin da subito, dall'amministrazione comunale. «L’evento ha lo scopo benefico di sensibilizzare la gente alla nuova collaborazione che sta nascendo fra AVIS Alto Lario e ADMO (Associazione Do-natori Midollo Osseo), che prevede l’apertura di un nuovo centro ADMO, proprio in alto

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Il

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lago. L’augurio è che la formula scelta per l'evento di oggi sia quella giusta e che i pros-simi anni si possa replicare». Impossibile non cogliere l’armonia del gruppo promotore: sguardi d'intesa, sorrisi e pacche sulle spalle tra Vairo Benetti, presidente della Pro Loco, i rappresentanti comunali, Paola Strada, medico di base di Domaso e Raffaela Livio, presidentessa della sezione ADMO Como, tutti attivissimi durante la giornata. Il pubbli-co numeroso, che assiste dalla passeggiata fronte lago, resta affascinato dalle parabole delle traiettorie delle palline che, lanciate dai golfisti dai tre Tee posizionati per la prima volta sulla battigia, sembrano delineare una cornice intorno alle decine di barche a vela che, con il proseguire della mattinata, s'infit-tiscono sulle acque del lago. Le palline cado-no, per merito dei più abili e anche un po’ for-tunati, sui curiosi green galleggianti al largo. Non poteva mancare in una giornata in cui il golf e la solidarietà sono i veri protagonisti, un golfista d’eccezione: Ascanio Pacelli (prin-cipe e pronipote di Papa Pio XII, ndr), accom-pagnato dalla moglie Katia che, lasciatosi alle spalle la partecipazione al Grande Fratello, è tornato a quella che è la sua professione, ma prima di tutto la sua passione. «Ovviamente io mi sono sentito coinvolto fin da subito in questo evento grazie al mio caro amico Vittorio Bersotti, del Valtellina Golf Club e, lo sono stato ancora di più una volta scoperto il valore benefico della mani-festazione. Di fronte a questa premessa an-che mia moglie Katia non ha esitato ad esse-re presente. La novità dei green galleggianti mi ha subito entusiasmato. Potrebbe essere la scelta ideale per riuscire ad incuriosire chi del golf ha un’idea del tutto sbagliata. Da una vita cerco di smentire dei falsi pregiudizi su questo sport, ancora di più da un anno a questa parte, da quando sono diventato con-sigliere PGIA (Professional Golfer Association of Italy). Non è assolutamente vero che il golf è uno sport economicamente poco accessi-bile. Di fatto un anno di golf costa meno di un anno di palestra». La domanda sembra scontata: il Lago di Como vede sulle sue sponde e nei territori

I testimonial del Domaso Golf Challenge 2010 Ascanio Pacelli e la moglie Katia Pedrotti

The testimonials of the Domaso Golf Challenge 2010 Ascanio Pacelli and his wife Katia Pedrotti

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limitrofi importanti e numerosi campi da golf. Conosci questa zona e ti è mai capi-tato di giocare qui? «Assolutamente sì. Ho giocato per tantissimi anni al Menaggio & Cadenabbia Golf Club, dove facevo gare da professionista e Pro Am. Per dirla tutta, ancora prima che il famoso George lo frequentasse. Erano i tempi ante-cedenti il GF, quando Ascanio Pacelli era un professionista di golf che puntava molto in alto. Come dimenticare l’incantevole luogo dove sorge uno tra i più antichi golf d’Italia? Ma sono stato anche a Monticello e al Golf Club La Pinetina. Inutile che sia io a dirlo, ma per un golfista queste sono le zone ideali per giocare e divertirsi». Golfista professionista, insegnante di golf, show-man sono i diversi ruoli in cui ti sei cimentato. Da ultimo, ma non per im-portanza, marito e padre. Dove Ascanio si sente più se stesso?«Ascanio è una persona che ha bisogno con-tinuamente di nuovi stimoli, è uno cui piace fare tante e diverse esperienze. Ora Ascanio è una persona che lavora per far star tranquil-la la propria famiglia, cercando di cogliere al volo quelle che sono le giuste opportuni-tà. Non sono nato volendo far televisione e non ho studiato per farla, ma arrivo da una via breve che non vuol dire necessariamente più sicura. Ascanio rimarrà sempre professio-nista golfista, pur con la consapevolezza di non aver raggiunto mai il livello che sperava. Voglio allargare i miei orizzonti nel mondo del golf, riprendendo il filo della fase prece-dente il GF. Intanto, ho aperto un negozio di golf a Roma, il Roma Golf Center, a testi-monianza che innanzitutto questo è il mio mondo. Adesso posso permettermi di avere un ruolo da golfista senza abbandonare del tutto l’idea della TV. Io e Katia abbiamo la-vorato ad un programma su Sky Marco Polo “Una valigia per due” che andrà in onda nelle prossime settimane. Prima di tutto, però, vie-ne Ascanio papà. Diventare padre è quanto di meglio la vita ti può regalare. Il rapporto tra me e mia figlia è talmente bello e talmen-te buffo che cerco di proteggerlo il più pos-sibile. Mi piace proprio godermela e per lei

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rinuncio facilmente a tutto il resto». Questa invece può essere una domanda insolita: forse non sai che Como ha dato i natali a Papa Odescalchi. Tu discendi da una famiglia altrettanto importante. Qual è il rapporto con la religione per Ascanio, pronipote di Papa Pio XII? «Forte di un’educazione che mi ha portato a credere in Dio, sono diventato di certo una persona religiosa e credo fermamente che ci sia qualcuno che ci osservi da lassù». Tu che sei un principe vero, racconti le fia-be a tua figlia?«In realtà è ancora presto, Matilda è pazza per Scooby Doo! Di certo le racconterò come va il mondo più che le favole, aiutandola a capire come si fa ad essere consapevoli e ri-spettosi degli altri». Noi che abbiamo imparato a conoscerlo du-rante il GF non abbiamo dubbi: nonostante gli stemmi e le ascendenze importanti, la persona semplice e rispettosa che è Ascanio sarà in grado di educare sua figlia secondo questi principi. Sulla stessa lunghezza d’on-da e con altrettanta disponibilità anche Katia, la bionda valtellinese che, entrata nel Grande Fratello, fece girare la testa non solo ad Asca-nio. Ne approfittiamo subito per parlare con lei delle sue origini: nata a Chiesa in Valma-lenco, si è successivamente trasferita nella capitale. Chiesa in Valmalenco - Roma. Volo diretto e senza rimpianti? «Scalo a Milano, in realtà. Sono andata a vive-re lì a soli 18 anni. Sono una persona estrover-sa e mi piacciono le città cosmopolite. Sarò sincera: amo casa mia, ma i luoghi in cui sono nata li apprezzo più ora che sono mamma di quando ero più giovane. In Valtellina ho la mia famiglia, quindi mi piacerà sempre. Sono nata con lo snow-board ai piedi e quello mi manca davvero. Sciare era il mio divertimen-to, la mia passione. Purtroppo, ora, vivendo a Roma, è uno sport che pratico meno, ma so che, appena sarà possibile, insegnerò a Ma-tilda a sciare». Meno sci e più golf?«Sto muovendo i primi passi nel mondo del golf. Che io sappia giocare a golf è tutta un’al-

Petazzi CostruzioniA lato, alcuni dei partecipanti al Domaso Golf Challenge 2010

On the side, some of the players at Domaso Golf Challenge 2010

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Petazzi Costruzioni is building a new and luxury residential complex in Menaggio, projected by Studio tecnico Nardi, it is made of two indepen-dent villas called “Residenza Le Viole”. Located in a dominating position, surrounded by a wide green area: the lake and the sky near at hand…a scenery with no equals, which gives new and strong emotions. Both villas are on three levels with large balconies on the lake, a garden and a private swimming pool. They are projected following the energy saving and they have the energy classification in class B.

Sopra, vista panoramica dalla Residenza Le Viole

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tra cosa. Ascanio mi insegna ad amarlo, ma se ascoltassi le mie amiche non dovrei gioca-re con lui: finiremmo per litigare». La tua scelta per la famiglia: hai evitato di diventare una gieffina come tante altre. Lode a Katia! «L’ho evitato perché sono una persona diver-sa. Preferisco centellinare le mie presenze e fare cose che servono veramente per il mio lavoro. Le reti nazionali, con un largo bacino d’utenza, purtroppo, danno poco spazio agli ex concorrenti del GF che vogliono, come me, intraprendere la carriera della condut-trice».Come è cambiata Katia da quando ha fat-to il GF? «Cambiare è un processo fisiologico. Diven-tare mamma significa crescere. Sentire il pro-prio bambino in grembo trasforma profon-damente una donna. E’ un'esperienza unica, che ho vissuto profondamente, ma che non ha modificato gli aspetti più birichini e sba-razzini della mia personalità. E’ proprio que-

A lato, Katia Pedrotti; sotto, a sinistra il vincitore del Challenge, Moro Carlo; a destra, secondo classificato Celestino Petazzi, vincitore del Nearest to the Pit

On the side, Katia Pedrott; below, on the left, the winner of the Challenge, Moro Carlo; on the right, the winner of the second place, Celestino Petazzi, winner of the Nearest to the pit

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sto carattere giocoso che cerco di trasmette-re anche a mia figlia». Se un giorno fosse lei a dirti “voglio fare il GF"? «Non glielo impedirei di certo. La mia fami-glia mi ha sempre consentito di fare le mie scelte e questo succederà anche con Matilda. Cercherò di darle dei consigli, ma nelle scelte importanti non le sarà mai imposto nulla». Una madre ha sempre delle aspettative per la propria figlia, quali sono le tue per Matilda? «La salute prima di tutto, il resto viene di con-seguenza. Vorrei che riuscisse ad assorbire un po’ della purezza che contraddistingue chi, come me, è nato in un piccolo paesino, la semplicità che spesso manca a chi vive in città». Rapiti da due sguardi accesi e vivaci, occhi azzurri per entrambi, ci lasciamo coin-volgere da una coppia tanto affiatata nella vita personale come in quella professionale. Inutile dirlo ma, insieme, sembra abbiano trovato il loro “swing perfetto”.

A lato, Ascanio Pacelli; sotto, a sinistra, una rappresentante della Pro Loco di

Domaso; a destra, Raffaello Noghera, un rappresentante comunale

On the side, Ascanio Pacelli; below, on the left, a member of the Pro Loco of Domaso; on the right, Raffaello Noghera, a staff member

of the Municipality

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ADMo ComoSig.a Raffaela Livio "Circolo Don Bassi"Via Monte Grappa, 17 22012 Cernobbio COCell. 345 1656464 e-mail: [email protected]: mer. dalle ore 21.00 alle ore 22.30

The first golf event on the shores of Lake Como was held in Domaso, the Domaso Golf Challenge 2010. The Pro Loco in collaboration with the public administration of Domaso and Valtellina Golf Club of Caiolo organized the Domaso Golf Challenge 2010. The competition was set following a profes-sional event held in Florence, where the international golfers compete in throwing the balls from the starting tee located on the Ponte Vecchio to reach the floating green located on the Arno river. During the Domaso Golf Challenge the starting tee were positioned on the beach along the lake of Domaso in front of Villa Camilla and two foating green were positionedat 50 and 70 meters from the beach so that the spectators could admire the trajectory of the ball hit by the golfer. The testimonials of the event are Ascanio Pacelli and his wife Katia Pedrotti, who both took part in the Italian edition of the TV show Big Brother in 2004. Ascanio is a professional golfer. The charity event aims at sensitizing the people, promoting the new colla-boration between AVIS Alto Lario and ADMO (Association of bone marrow donors), which foresees the opening of a new ADMO center in that area.

on the LAKEThe GREEN

for ADMO

Sotto, la presidentessa dell'ADMO Como, Raffaela Livio; i vincitori del Domaso Golf Challenge 2010

Below, the president of ADMO Como, Raffaela Livio; the winner of the Domaso Golf Challenge 2010

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T E R R I T O R I O

La sala del Museo di Como dedicata a Garibaldi

The room of the Museum in Como dedicated to Garibaldi

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il Museo dell' UNITÀ d' ITALIA

di isabella Nobile * foto Carlo Pozzoni

"Lego la mia casa in Como [...] per un museo da intitolarsi a Giuseppe Garibaldi, in memo-ria del soggiorno che quel prode vi fece per 11 giorni nel giugno 1866". Con queste parole Carlotta, l’ultima discendente della nobile fa-miglia Olginati, morendo nel 1931 lasciava al Comune di Como il suo palazzo che era stato quartier generale dell’Eroe, con il vincolo di adibirlo a museo risorgimentale. Dopo qua-si settant’anni, quindi, il sentimento liberale che aveva sostenuto l’affrancamento dal do-minio austriaco e la costituzione di una realtà nazionale, incarnato nella figura di Garibaldi, era ancora vivo e tenace. Grazie al generoso legato, i cimeli garibaldini e le molte altre testimonianze della formazione dello Stato unitario, che fino al 1932 avevano occupato un locale di palazzo Giovio, vennero distri-buiti nelle sale del primo piano di palazzo Olginati che si affacciano sulla piazza Meda-glie d’oro. Un primo nucleo di questi oggetti era stato raccolto al termine dell’Esposizione Generale di Torino del 1884, un secondo in seguito all’inaugurazione del monumento a Garibaldi in piazza Vittoria nel 1889: in oc-casione della nuova esposizione del 1932 si verificarono ulteriori donazioni da parte dei cittadini comaschi. L’ultima sistemazione,

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A lato, dall'alto, berretti, elmo, spalline e cappuccio della Guardia Nazionale del 1848; al centro, da sinistra, quadro con 39 fotografie di volontari garibaldini della Provincia di Como che parteciparono alla spedizione dei Mille; a destra, camicia rossa appartenuta a Garibaldi e fotografia dell'eroe eseguita a Londra; sotto, una delle prime bandiere tricolori con le scritte: "20 marzo 1848 -W Dio, l'Italia e Pio" e i colori bianco e verde erroneamente disposti

On the left, from above caps, helmet, straps and hood of the National Guard in 1848; in the middle, from the left, a pictures with 39 photos of the voluntary of Garibaldi in the Province of Como who are taking part in the expedition of the Mille; on the right, a red shirt of Garibaldi and a photo of the hero in London; below, one of the first Italian flag with the writing: "20th March 1848 - W God, Italy and Pio" and the colors white and green in the wrong position

che risale al 1963 e corrisponde all’attuale, mantenne sostanzialmente la stessa orga-nizzazione spaziale, ampliando tuttavia l’arco cronologico con l’inserimento della II guerra mondiale. Il percorso espositivo, che in occasione della ricorrenza del 2011 si in-tende valorizzare, ci trasmette il forte senso di partecipazione dei cittadini di Como alle vicende legate all’unità nazionale, non solo durante il Risorgimento, ma anche nel seco-lo scorso. Basta pensare alle tante persone che spontaneamente contribuirono offren-do i cimeli più disparati, nelle occasioni so-pra ricordate, o al grande entusiasmo che accompagnò l’inaugurazione del Museo. D’altra parte poche città d’Italia possono dir-si garibaldine quanto Como. Non solo, infat-ti, Garibaldi operò militarmente nelle sue im-mediate vicinanze (battaglia di San Fermo, 27 maggio 1859), ma ebbe più volte occa-sione di soggiornarvi, anche proprio nel pa-lazzo Olginati. Inoltre, parecchi dei suoi più stretti collaboratori erano nati nella nostra provincia: Enrico Pessina, Giuseppe Sirtori e Paolo Carcano fra gli altri. Il 150° anniversa-rio dell’Unità potrà costituire l’occasione di mostrare il cammino verso l’unità non tan-to come occasione di retorica quanto come testimonianza della vita e delle idee di tanti comaschi che ci hanno preceduto.

* isabella Nobile, responsabile dei Musei Civici di Como

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Il dipinto di Francesco Capiaghi "Dopo la resa", ora esposto in Pinacoteca, che ritrae le truppe austriache che si arrendono ai patrioti comaschi il 22 marzo 1848

The painting by Francesco Capiaghi "Dopo la resa" now exhibited in Pinacoteca, which represent the Austrian troops that are defeated by the partesans of Como on 22nd March 1848

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The Museum oftheUnITY of ITALY

Carlotta, the last descendant of the noble fa-mily Olginati, died in 1931 and left her palace to the city of Como, with the tie to turn it into a museum of the Risorgimento entitled to Ga-ribaldi. After almost seventy years, the feeling that sustained the constitution of a national reality was still alive and tenacious. Thanks to the generous legacy, the heirlooms linked to the time of Garibaldi and lot of other testimo-nies of the formation of the unitary State were exhibited in the rooms of the first floor of the

palace Olginati. The last setup, dated back to 1963, corresponds to the actual one, substan-tially maintaining the same organization of the rooms, nevertheless widening the chronologi-cal arc including World War II. On the occasion of the anniversary in 2011, the exhibition path aims at giving value and transmitting us the strong sense of share of the citizens of Como with stories linked to the national unity, not only during the Risorgimento period, but also in the last century.

Museo Storico Giuseppe GaribaldiPiazza Medaglie d'Oro, 122100 ComoTel.: +39 031 252550Email: [email protected]

INFO MUSEI CIVICI

Sotto, da sinistra, busto in marmo di Giuseppe Garibaldi, opera dello scultore comasco Pietro Clerici; a destra, la facciata di Palazzo Olginati, in cui ha sede il Museo Storico "Garibaldi"

Below, on the left, a marble statue of Giuseppe Garibaldi, by the sculptor of Como Pietro Clerici;

on the right , the facade of Palazzo Olginati , the seat of the Historical Museum "Garibaldi"

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In occasione del quarto centenario dalla nascita vogliamo rendere omaggio ad uno dei ponte-fici piu' prestigiosi nella storia della Chiesa e sebbene sia arduo evidenziare esaurientemente i molteplici aspetti di un tale astro , tenteremo in poche righe di tratteggiarne le qualita' e le azioni salienti. Benedetto Odescalchi, futuro Papa Innocenzo XI, nasce a Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Paola Castelli. Compiuti i primi studi presso i Gesuiti, a 25 anni si reca a Roma dove fa conoscenza con il cardinale de la Queva; questi lo prende in simpatia e lo indirizza agli studi giuridici e Benedetto viene insignito a Napoli della laurea in utroque iure. L'esempio di alcuni padri Cappuccini lo induce a prendere gli ordini clericali e in seguito torna a Roma dove svolte alcune missioni delicate, merita la porpora cardinalizia a soli 34 anni. Be-nedetto coniuga giustizia con equità', spesso attuando misericordia. Nel 1645 si occupa della carestia a Ferrara, nel 1656 porta aiuti alle famiglie di Roma nel corso della pestilenza. Eletto Papa il 21 settembre 1676 assume il nome di Innocenzo XI. Una delle piu' grandi azioni di Inno-cenzo consiste nell'economia: vengono tagliate le spese superflue, rinuncia ad emolumenti a lui destinati, oltre che a paramenti e vesti nuove. Istituisce una congregazione economica sulla necessita' e la qualità delle spese di palazzo. Combatte il nepotismo, solleva il popolo dalla ca-restia facendo arrivare grano da Danzica, riduce le tasse e combatte l'usura aprendo un monte di pegni ad interessi zero mentre gli usurai applicavano interessi del 20% da lui fatti ridurre al 12% quando era ancora cardinale. Si occupa inoltre dell'istruzione religiosa del popolo e della

Il PAPAdel DIALOGO

InnOCEnZOXI

PEO P L E

di Luca Bernardifoto Carlo Pozzoni

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Dipinto raffigurante papa Innocenzo XI orante

A painting representing Pope Innocenzo XI praying

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cura degli infermi. Amante della semplicità, la sua stanza ospita un tavolino di legno con un crocefisso, un paio di sedie, pochi quadri alle pareti. Fin dall'inizio del pontificato intuisce la de-bolezza politica dell'Europa del tempo, in cui egoismi e nazionalismi impediscono uno sviluppo sia economico che sociale, e si sforza di far dialogare le potenze di allora con immenso sforzo diplomatico. In questo non pecca di protagonismo, spesso utilizzando intermediari di sua fi-ducia in compiti delicati badando al risultato piu' che al prestigio personale. Comprende che solo le radici cristiane possono garantire all'Europa la necessaria libertà di pensiero ed azione, e quando questa libertà viene minacciata da quanti vogliono utilizzare la forza e non il dialogo per imporre le proprie posizioni, rivendica il diritto di difendere questa libertà ad ogni costo. La difesa di Vienna rappresenta qualcosa di piu' che un'impresa militare: d'ora in poi l'Europa prenderà coscienza del suo ruolo nel mondo. Se oggi camminiamo per le nostre strade liberi di muoverci e di pensare liberamente lo dobbiamo certamente a quest'uomo straordinario, senza il cui apporto la storia avrebbe senz'altro preso un corso differente. Il ricordo di questa impor-tante figura storica ci spinge a non dimenticare, cosi' da non perdere per errore di prospettiva le conquiste della nostra civiltà'.

A lato, sopra, da sinistra autografo del Cardinale Benedetto Odescalchi del 1651; a destra, ritratto del Cardinale Benedetto Odescalchi. Sotto, lettera apostolica di Papa Innocenzo XI del 1861

On the side, above, from the left, the autograph of the Cardinal Benedetto Odescalchi 1651; on the right, a painting of the Cardinal Benedetto Odescalchi. Below, the apostolic letter of Pope Innocenzo XI 1861

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On the occasion of the 4th centenary of the birth, we would celebrate one of the most prestigious popes in the history of the Church and although it is difficult to underline the different aspects of such a personality, we would try and describe the qualities and the important moments of his life. Benedetto Odescalchi, the future Pope Pope Innocenzo XI, was born in Como on 19th May 1611. His father was Livio Odescalchi and his mother was Paola Castelli. He finished his studies by the Jesuits and when he was 25, he moved to Rome and he met the cardinal de la Queva who helped him and addressed him to the juridical studies. Benedetto was honored of the degree in utroque iure in Naples. The example of some Cappuccini fathers induced him to take the clerical orders and subsequently he returned to Rome where he made some delicate missions, he deserved to become cardinal when he was only 34. Be-nedetto conjugated justice with equity, often using mercy. In 1645 he dealt with the famine in Ferrara, in 1656 he helped the families in Rome during the pestilence. He was elected Pope in September 21st 1676 and he took the name

The POPEof the DIALOGUE

I cimeli appartenenti a Papa Innocenzo XI pubblicati in questa e nella pagina prece-dente sono stati gentilmente mostrati in anteprima e in esclusiva ai lettori di Magic Lake. Essi saranno oggetto di una mostra dedicata alla ricorrenza dei 400 anni dalla nascita di Benedetto Odescalchi nella primavera 2011 presso i Musei Civici di Como.

The relics of Pope Innocenzo XI which are published on this page and in the previous one are presented in exclusive to the readers of Magic Lake. They will be displayed during an exhibition dedicated to the birth anniversary of Benedetto Odescalchi (400 years) in spring 2011 at the Musei Civici of Como.

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Sopra, moneta in rame di Papa Innocenzo XI Above, both side of the copper coin of Pope Innocenzo XI

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of Innocenzo XI. One of the greatest action of Innocenzo was an economic one: he cut the superfluous expenses, he renounced to his emoluments and to hangings and new dresses. He founded an eco-nomic congregation to control the need and the quality of the palace expenses. He fought nepotism and he helped the people to overcome famine, getting wheat from Danzig, he reduced taxes and he fought the usury opening a mountain of pawn at zero interests, while the usurers applied 20% inte-rests, he made them cut at 12% while he was a cardinal. He took care of the religious education of the people and of the care of patients. He loved simplicity, in his room he used to have a wood table with a crucifix, two chairs and few pictures on the walls. Since the beginning of the pontificate he under-stood the political weakness of Europe of that time, in which egoisms and nationalisms prevented an economic and social development and he tried to make to converse those who got the power with an immense diplomatic effort. He wasn’t a protagonist and he had intermediaries he trusted who had delicate commitments, he cared more of the result than of the personal prestige. He understood that only the Christian roots could guarantee the necessary liberty of thought and action in Europe and when this liberty is threatened by those who wanted to use the strength and not the dialogue to impose their own positions, he claimed the right to defend this liberty at every cost. The defense of Vienna represented not just a military enterprise: from that moment Europe would take conscience of its role in the world. If today we walk in the streets and we are free to move and to think in full freedom, we also have to thank this extraordinary man, without his contribution the history would have taken a different course. The memory of this important historical person let us remember of our past in order to maintain the conquests of our civilization.

Sotto, da sinistra, le statue superstiti del monumento eretto a Vienna per la vittoria sui Turchi; a destra, monumento a Papa Innocenzo XI dello scultore Eli Riva

Below, on the left, the statues of the monument built in Vienna for the victory on the Turkish people; on the right,

the monument of Pope Innocenzo XI by the sculptor Eli Riva

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Avevo scritto due anni fa un articolo sul con-fine che corre tra la provincia comasca e la Svizzera. La Confederazione stava per entra-re nello spazio Schengen e il titolo che carat-terizzò l’articolo fu “C’era una volta il confi-ne”. Fino ad un certo punto obiettivamente legato alla reale situazione, per un altro ver-so un po’ provocatorio: la Svizzera, pur re-stando uno Stato extracomunitario stava per entrare tra i paesi che hanno voluto condivi-dere uno Spazio (c.d. Schengen) all’interno del quale le persone (in questo caso solo le persone) possono circolare liberamente, senza più essere sottoposti - in maniera si-stematica - ai controlli della polizia di frontie-ra. E per questo evento (scrissi “storico”) il ti-tolo ben inquadrò ciò che stava, in quel momento, per cominciare. Sono trascorsi due anni e altri passi (questa volta senza… pedule) sono stati fatti lungo il confine, fina-lizzati a far cadere altre barriere, e non solo quelle fisiche. Nel 2009, nel territorio del co-mune di Drezzo, i Finanzieri, da decenni pre-senti all’omonimo valico che veniva dagli stessi militari aperto al mattino e chiuso alla sera, una notte di ottobre, anziché chiuderlo, lo hanno lasciato aperto, senza più neanche presidiare, in armi e permanentemente, l’ul-

timo lembo di territorio nazionale prima di andare in Svizzera o il primo per coloro che entrano in Italia. Cos’è accaduto? Semplice e complessa, nello stesso tempo, la risposta. La Guardia di Finanza ha considerato fossero maturi i tempi per abbandonare (si fa per dire!) i valichi così detti minori, cioè quei trat-ti di confine riservati ai passaggi soprattutto dei nostri frontalieri e poche - e di scarsa im-portanza economica - merci. Schengen (an-che se per le merci e le valute il regime doga-nale non è mutato) non poteva passare inosservato a coloro che - come appunto le Fiamme Gialle - da oltre due secoli sono ai confini d’Italia, come ci ricorda la scritta pre-sente in tutte le caserme del Corpo a mo’ di monito per migliaia di finanzieri: “Vedette in-sonni del confine, le più lontane, le più sole. Perché questo è il giuramento, il comanda-mento, il premio”. Ma non solo Schengen. I sistemi economici e finanziari ormai globaliz-zati ( il citatissimo battito d’ali di una farfalla in Cina che muove l’aria in America e vicever-sa), reti di comunicazioni attraverso le quali siamo sempre “connessi” come ironicamente ci ricordava un comico televisivo qualche tempo fa, le già numerose problematiche le-gate al mondo del lavoro delle migliaia di

T E R R I T O R I O

C’ERA UNA VOLTAILCOnFInE

E’ proprio vero:

di Rodolfo Mecarelli *foto Andrea Butti

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Veduta aerea dei monti dell'alto lago

Areal view of the mountains of the high lake

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connazionali frontalieri che ogni giorno van-no e tornano dalla Svizzera, non potevano lasciare indifferenti i Finanzieri. E così - anche con il gusto della sfida all’immobilismo pa-rassitario che sembra debba spesso conno-tare le funzioni della Pubblica Amministra-zione - ci si è messi all’opera, ovviamente con i responsabili della Dogana, per esami-nare la situazione del confine comasco an-che alla luce delle esperienze operative ma-turate in questi ultimi anni, con lo scopo di sopprimere tutti quei servizi di vigilanza che fossero risultati antieconomici nel rapporto costi/benefici (in questo caso, le spese per il personale e per le attività svolte confrontate con i vantaggi effettivi della popolazione e delle casse dell’Erario) tenendo bene in evi-denza, in più, la doverosa necessità di rimoti-vare il personale assegnato alle zone di fron-tiera, attraverso servizi più efficienti ed efficaci. Si è costituita e messa al lavoro un’apposita commissione centrale a Roma- composta da dirigenti della Guardia di Fi-

nanza e dell’Agenzia delle Dogane, la quale, accolta in tempi rapidissimi e favorevolmen-te la proposta dei rispettivi colleghi coma-schi, ha disposto la sperimentazione di un nuovo tipo di vigilanza. Già, perché di que-sto si tratta. Anziché stare immobile al confi-ne nei valichi di passaggio, ora le Fiamme Gialle sono su tutto il territorio, ben oltre la stessa frontiera. Maggiore qualificazione dei servizi e, soprattutto, più sicurezza per i cit-tadini. Quest’ultimi, infatti, hanno potuto constatare, in brevissimo tempo, la presenza di un maggior numero di pattuglie sulle stra-de, in particolare quelle dei comuni vicini alla frontiera. E visto che la sperimentazione ha dato sul campo gli effetti previsti (e spera-ti), confermando così la giustezza di quanto era stato analizzato e proposto, in questi ul-timi mesi si è passati alla seconda fase del progetto: l’apertura del confine, senza più sbarre e cancelli da aprire e chiudere ad ora-rio, anche presso i valichi di Ronago, Lanzo d’Intelvi e in parte anche di Oria Valsolda.

Decine di militari recuperati su e per il terri-torio: in pattuglia con le auto, una volta al valico, un’altra lungo le vie che portano alla frontiera, un’altra ancora nei posti di control-lo in retrovalico. Più dinamismo, più mobili-tà. Soprattutto, come già evidenziato, ma è bene ricordarlo, più presenza sul territorio, in concorso alle altre Forse di Polizia, a tutela della sicurezza dei cittadini dei comuni Co-maschi. In altre zone del confine, laddove il transito delle merci e delle persone è di gran lunga maggiore e importante, i Finanzieri e i Doganieri sono rimasti. Brogeda Autostrada, il valico commerciale di Ponte Chiasso, la Stazione ferroviaria Internazionale di Chias-so. Ma non c’è dubbio che si è ormai messo in movimento, tra l’Italia e la Svizzera e non solo lungo il comune confine, un congegno moderno, sensibile alle attese delle perso-ne-cittadini e che non potrà che migliorare, sempre nell’ottica di recare loro una miglio-re qualità del lavoro e degli affari privati. Al-lora è proprio vero: c’era una volta il confine,

Sotto, cabina di pilotaggio di un elicottero della Guardia di Finanza in volo durante la vigilanza, dall'alto, del confine svizzero-comasco

Below, the piloting cabin of an elicopter of the Guardia di Finanza, flying and controlling

the Swiss border

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per i comaschi, non è più solo un auspicio: è una bella realtà. Non solo territoriale in sen-so stretto in quanto rappresenta (deve rap-presentare) una realtà culturale, sociale e, naturalmente, politica. Non perdiamo que-sta occasione. Durante gli incontri prope-deutici alla stesura della proposta da inviare a Roma, non si è parlato solo di servizi valu-tari, doganali e anticontrabbando. Non si po-teva, per dare dignità a quel po’ di cultura e di intelligenza che ancora ci fanno compa-gnia, non sottolineare che le sbarre al confi-ne rappresentano, in ogni caso, un non-sen-so culturale, una frattura alla libertà: di muoversi, di andare, tornare, viaggiare, di conoscere, di commerciare, fare affari, scam-biare le proprie esperienze con quelle degli altri di Paesi diversi. In sostanza, un ostacolo a mettersi alla prova godendo di più libertà: senza passaggi obbligati dove una guardia potrà (o meno) controllarci anche senza il nostro consenso e solo in funzione del tran-sito. E allora carpe diem: non perdiamo un’oc-casione come questa solo vedendone

l’aspetto più elementare. Cioè quello di po-ter passare la frontiera quando si vuole, an-che senza la vigilanza. Lo stesso Accordo di Schengen va in questa direzione che è, per l’appunto, culturale, sociale, economica e politica. Voliamo oltre alle nostre - seppur importanti per ognuno di noi - individualità e scorgiamo nelle nuove modalità di muo-versi sul confine una fantastica possibilità di aggiungere mattoni alla casa comune. I no-stri vicini svizzeri non potranno tirarsi indie-tro davanti a proposte illuminate e pragma-tiche perché nella globalizzazione ci sono anche loro. Per la verità ci sono entrati - fi-nanziariamente parlando - molto prima di tanti altri. Ciò che oggi può sembrare di diffi-cile soluzione, o addirittura impossibile, do-mani- osservato e analizzato alla luce di al-tre, successive esperienze e con l’insostituibile contributo dei “portatori sani” di idee innovative- potrà essere realizzato. Chi è comasco o chi conosce un po’ la storia del confine con la Confederazione avrebbe mai potuto pensare di non sentirsi più porre

la rituale domanda: “Lei ha niente da dichia-rare?” e poter transitare liberamente al di là o al di qua della frontiera? Eppure è accaduto. E mentre coloro che hanno responsabilità politiche nazionali sono al lavoro per rag-giungere accordi idonei a far avvicinare sem-pre di più la Svizzera all’Unione Europea e all’Italia, i cittadini comaschi e i loro locali amministratori possono continuare l’opera essendone, tra l’altro, attori e non compri-mari. Dimostrando - come è nelle loro corde - che la frontiera, può e deve essere un punto di incontro, di aggregazione e di crescita proprio nel rispetto delle regole che ogni Pa-ese si è voluto dare esprimendosi, in tal modo, nella propria inviolabile sovranità. Questo, e non altri, è il concetto di libertà tra i popoli. E’ così, e non ce ne sono diversi, il modo di diventare, e restare, persone re-sponsabili della scelta quotidiana di ciò che e’ lecito e ciò che non lo è.

* Rodolfo Mecarelli, Generale di Brigata della Guardia di Finanza

Sotto, ufficiali delle Fiamme Gialle durante una ricognizione lungo il confine. Il primo a sinistra è anche un pilota e comandante degli elicotteri della Guardia di Finanza, mezzi aerei impiegati in molteplici attività istituzionali, tra le quali il soccorso in montagna.

Below, officials of the Fiamme Gialle during a mission along the border. The first on the left is also a pilot and commander of the elicopters of Guardia di Finanza, aeria l means used for

different institutional activities, for example the help on the mountains

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Two years ago I wrote the article entitled " Once there was the border" on the occasion of the adhesion of the bordering Switzerland to the Schengen Agreement. It seemed a futuristic title, a simple (and startling) declaration of in-tents rather than the synthesis of the reality of that moment and, above all, of want it would have arrived later. Instead here we are, in 2010, with a historical border, the Swiss Confedera-tion (it hasn’t the same customs and monetary regime of the European Union yet), open as it had never been before. In fact, the passes of Drezzo, Ronago, Lanzo d’Intelvi and Oria Val-solda – which cover a long part of the border – no longer foresee the presence of the Finan-ciers, but they also stay open the whole day, without bars or closed gates during the night.

This is the result of what the Guardia di Finan-za (Department of Internal Revenue) – in colla-boration with the Customs – strongly wanted, considering not just the area Schengen, sha-red by Switzerland too, but also of the changes due to technology, in particular communica-tion eliminated the borders of all the countri-es in the world. In this case, Italy reached im-portant goals, many Financiers can carry out more effective institutional assignments on the territory, so the people of Como are more protected and facilitated in the different daily job relationships with the neighboring Swit-zerland. So the article of two years ago turned to be very appropriate and it allows us to entit-le this article: “IT IS REALLY TRUE: ONCE THERE WAS THE BORDER”.

Sotto, i cippi di confine sono, comunque, sempre presenti, come le pattuglie dei finanzieri, lungo i crinali delle montagne a segnalare i limiti nazionali dei due paesi confinanti

Below, the stones of the border are anyhow present, together with the platoon of the financiers, positioned along the mountains in

order to set the national borders

It is really true:

ONCE THERE WAS THEBORDER

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From 1st to 3rd October 2010 it is held the second edition of Orticola-rio, the location is still the exclusive scenery of Villa Erba in Cernobbio, "for an evolved gardening", three days focused on the excellence of flowers and plants, presented by the best Italian and foreign flower and plant experts. A particular attention is dedicated to the scenogra-fic and aesthetical aspect thanks to the flower composition of great effect in the center of a pavilion where you can find a garden too, it represents a sort of flower catalogue where the best researches and productions are exposed. For the occasion, the essences and their pe-culiarities are illustrated to the visitors by a staff of the Fondazione Minoprio. Also outside, in the park, a catalog field is prepared with

In questa pagina, foto di interni ed esterni della scorsa edizione di Orticolario

On this page, photos of the internal and external of the last edition of Orticolario

EVOLVEDgardeningsome exemplars of flower-beds and garden flowerings. Inside the pa-vilions, at the end of the two main wings, there are two "aesthetical" angles, prepared by the company from Como, Rattiflora and the Si-cilian Association Milazzo Flora. The program also foresees lectures, book presentation, courses and floral workshops, besides laboratori-es and animations for children and the possibility, for all visitors, to go with the hot-air balloon and to admire the gardens of some villas on the lake, that usually cannot be visited.Orticolario is an initiative organized by Societa’ Ortofloricola Comense and S.O.G.E.O srl, with the support of Orticola di Lombardia, with a charity aim: the proceeds of the event are given to charity associations in the territory.

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E V E n T I

YACHT CLUB COMO

Una vera serata tra amici quella che ha avuto luogo martedì 22 giu-gno allo Yacht Club Como per la presentazione dell’edizione estiva della rivista Magic Lake. Nessuna location poteva essere più adatta della prestigiosa sede comasca, che ha accolto con entusiasmo que-sta “invasione”, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, di esse-re uno dei luoghi più suggestivi affacciati sul primo bacino del lago di Como. Autorità, inserzionisti, protagonisti e persone vicine alla ri-vista, oltre agli associati di Amici di Como hanno partecipato a que-sto appuntamento, dimostrando una forte affezione nei confronti di Magic Lake. Oltre a Daniele Brunati, editore della rivista, si sono susseguite sul palco illustri personalità: il Prefetto di Como, Dott. Mi-chele Tortora, Giancarlo Ge, “padrone di casa”, Silvio Santambrogio,

presidente di Amici di Como, Antonello Passera, presidente della CIA, Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina, Fabio Dadati, assessore al turismo della Provincia di Lecco, Paolo Cremascoli, pre-sidente della NGC e il Sindaco di Como, Stefano Bruni. Al termine della presentazione gli ospiti sono stati accolti nella rinnovata sala ristorante, una finestra sul lago di Como, per un impeccabile dinner buffet preparato dallo chef Sig.ra Luisa, affiancata dal suo profes-sionale staff. Uno speciale evento ha poi chiuso la serata: la presen-tazione, in anteprima, del disco “W la Suisse”, che vede protagoni-sta l’associato di Amici di Como, Lorenzo Vanini, insieme a Dorino Rigetti, con la partecipazione straordinaria di Alberto Radius e del folker per eccellenza del lago di Como, Davide Van De Sfroos.

attraccano allo

di Elisabetta Comeriofoto Carlo Pozzoni

AmicidiComo&MagicLake

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On these pages, the public during the evening of the event

In queste pagine, immagini del pubblico presente alla serata di presentazione

YACHT CLUB COMO

AmicidiComo&MagicLake

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Sopra, il nuovo consiglio di Amici di Como. Da sinistra,Silvio Santambrogio, Roberto Bruni, Celestino Petazzi, Daniele Brunati, Alberto Frigerio, Claudio Quarta,Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Mario Pittorelli

Below, the new council of Amici di Como. From the left, Silvio Santambrogio, Roberto Bruni, Celestino Petazzi,

Daniele Brunati, Alberto Frigerio, Claudio Quarta, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Mario Pittorelli

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S.E. Michele Tortora, prefetto di Como

S.E. Michele Tortora, prefect of Como

A real evening among friends was the one held on 22nd June at the Yacht Club Como for the presentation of the summer edition of the ma-gazine Magic Lake. No other place could have been more appropriate than the prestigious seat in Como, which welcomed with enthusiasm this “invasion” showing, once again, that it is one of the most suggestive places on the first basin of Lake Como. Authorities, advertisers, protago-nists and people linked to the magazine, as well as members of Amici di Como, took part in this appointment, showing a great affection for Ma-

YACHT CLUB COMO

Amici di Como and Magic Lake

dock at

S.E. Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina

S.E. Mons. Domenico Sigalini, Bishop of Palestrina

Stefano Bruni, Sindaco di Como

Stefano Bruni, mayor of Como

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Da sinistra, Fabio Dadati, assessore della Provincia di Lecco; Antonello Passera, presidente C.I.A.

From the left, Fabio Dadati, councillor of the Provincie of Lecco; Antonello Passera, president of C.I.A.

gic Lake. Besides Daniele Brunati, editor of the magazine, other important people took part in the event: the Prefect of Como, Michele Tortora, Giancarlo Ge, “master of the house”, Silvio San-tambrogio, President of Amici di Como, Anto-nello Passera, President of CIA, Mons. Domenico Sigalini, Bishop of Palestrina, Fabio Dadati, Tou-rism Councillor of the Province of Lecco, Paolo Cremascoli, president of NGC and the Mayor of Como, Stefano Bruni. At the end of the presenta-tion the guests were welcomed in the renewed restaurant room, a window on Lake Como, for a dinner buffet prepared by Ms Luisa, chef of the club, and by her staff. A special event closed the evening: the preview presentation of the album “W la Suisse”, the protagonists were the member of Amici di Como, Lorenzo Vanini, together with Dorino Rigetti, with the extraordinary participa-tion of Alberto Radius and of the folker of Lake Como, Davide Van De Sfroos.

Da sinistra, Giorgio Pozzi, consigliere regionale, Marco Mazzoni, Siticibo

From the left, Giorgio Pozzi, regional councillor, Marco Mazzoni, Siticibo

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87Grandate (CO) Tel. 031.450354 [email protected]

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Sotto, da sinistra, Giancarlo Ge, presidente dello YCC; a destra, Mogol, ospite della serata. Sotto, altri moemnti della serata

Below, on the left, Giancarlo Ge, president of YCC; on the right, Mogol, guests of the evening.

Below, other moments of the evening

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In queste pagine, immagini della cena tenutasi presso il Ristorante Yacht Club di Como

Testo, testo testo testoText, text text text

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On these pages, the buffet dinner held at the Ristorante Yacht Club of Como

Testo, testo testo testoText, text text text

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La serata si è conclusa con la splendida esibizione della DoroDoc Band

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The evening ended with the beautiful exhibition of the DoroDoc Band

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E V E n T I

terza edizione

Convegni del Sestante

“Mala tempora currunt: convivere con un ambiente economico senza prospettive di svilup-po”. Questo il tema del terzo Convegno del Sestante che ha avuto luogo, come di consueto, nelle magnifiche sale del Grand Hotel Villa d’Este, mercoledì 7 luglio 2010. L’intento del co-mitato organizzatore, composto dalla Banca della Svizzera Italiana, l’associazione Amici di Como, Studio Rag. Giorgio Torres e Associati, IUS&TAX e TBM Service, era quello di proporre un tavolo di confronto e di approfondimento, rivolto a professionisti e imprenditori, capace di affrontare con diversi approcci metodologici l’analisi dell’attuale contesto economico, che quotidianamente pone nuove sfide. Ha introdotto i lavori Fabio Selli, BSI Lugano (7). Hanno preso parte in qualità di relatori, moderati dall’avvocato Gianluca Vigo di Torre Bairo (1), il professor Alessandro Penati (2), docente di Corporate Finance dell’Università Cattolica di Mi-lano, Gianfilippo Cuneo (3), presidente del Comitato Investimenti Synergo SGR SpA, il profes-sor Enzo Pulitanò (6), presidente dell’Associazione Italiana Giuristi d’Impresa, il dottor Fausto Salvador (5) e il professor Luigino Bellusci (4), docente a contratto Master in diritto processua-le tributario dell’Università di Bari.

di E. C.foto Carlo Pozzoni

1

2 3 4 5 6

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Nella pagina precedente, i relatori del convegno; in questa e nella pagina successiva, i partecipanti

In the previous page, the speakers of the meeting; in this page and in the next one, the participants

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A destra, il comitato organizzatore, da sinistra, Fabio Selli, Daniele Brunati, Ferdinando Paglia,

Vigo di Torre Bairo, Fabrizio Milesi e Paolo Grandi

On the right, the organizing committee from the left, Fabio Selli, Daniele Brunati, Ferdinando Paglia, Vigo

di Torre Bairo, Fabrizio Milesi and Paolo Grandi

"Mala tempora currunt: cohabit with an eco-nomic environment without perspectives of development." This the theme of the third Con-ference of the Sexstant took place, as usual, in the magnificent rooms of Grand Hotel Villa d’Este, on Wednesday 7th July 2010. The aim of the organizing committee composed by the Banca della Svizzera Italiana, the association Amici di Como, Studio Rag. Giorgio Torres e Associati, IUS&TAX and TBM Service, was to propose a round table for professionals and entrepreneurs, in order to face the analysis of the present economic situation with different methodological approaches, which always set new challenges. Alessandro Penati, teacher of Corporate Finance at Università Cattolica of Milano, Gianfilippo Cuneo, president of the In-vestment Committee Synergo SGR SpA, Enzo Pulitanò, president of the Italian Association Jurists of enterprise, Fausto Salvador and Lui-gino Bellusci, teacher at Master contract in tri-butary right at the Università of Bari took part as speakers, while the lawyer Gianluca Vigo di Torre Bairo took part as a moderator.

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Dal 21 al 24 giugno 2010 la Diocesi di Como ha ospitato la sessantesima settimana nazio-nale di orientamento pastorale promossa dal COP di Roma. Attualissimo il tema proposto dal convegno svoltosi presso la Casa Incontri Cristiani di Capiago (Como): “Le relazioni pastorali tra clero, religiosi, laici e territorio”. Centinaia i convegnisti giunti da tutta Ita-lia, sacerdoti, religiosi, laici impegnati nelle diverse realtà parrocchiali e diocesane. Re-latori e partecipanti hanno portato il loro contributo di idee ed esperienze. Al Convegno ha partecipato anche Mons. Mariano Crociata, segretario Generale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che ha sviluppato il tema: Chiesa-Comunione, fondamento e anima della pastorale. Mons. Domenico Sigalini, Presidente della Commissione CEI per il laicato, Vescovo di Palestrina e Presidente del COP (Centro Orientamento Pastorale) ha concluso con una sua sintesi i lavori ed ha indirizzato a nome del Centro a tutti i parrocchiani rimasti senza preti, (realtà sempre più estesa) una lettera in cui li esorta a diventare sempre più corresponsabili della vita parrocchiale. Anche Magic Lake e Amici di Como hanno colla-borato all’ottima riuscita di questo appuntamento. Durante un simpatico rinfresco offerto dagli Amici di Como nel cortile della Curia Vescovile, è stata consegnata ad ogni parteci-pante una copia dell’edizione 2010 della rivista, ancora una volta ambasciatrice del nostro territorio. La stessa rivista pubblicava un' interessante intervista a Mons. Sigalini. Durante i lavori della settimana si è percepito che al fine di comprendere le nuove forme di comu-nità ecclesiali nella loro impostazione occorre ispirarsi alle prime comunità cristiane con una rinnovata apertura al territorio, un rinnovato spirito di fraternità, una cura particolare delle relazioni tra le diverse realtà ecclesiali e territoriali, con l’apporto della sensibilità femminile, nonché quello dei diversi carismi presenti nella Chiesa. Senza dimenticare la storia delle diverse parrocchie. Fondamentale sarà porre l’Eucaristia al centro della vita di queste nuove realtà che vanno emergendo senza trascurare l’apporto intelligente e generoso degli organismi di partecipazione ecclesiale, quali i consigli pastorali, composti da persone con una solida formazione cristiana.

E V E n T I

L’EUCARIsTIA al centro di ogni forma di comunità cristianadi Don Piercarlo Continifoto Centro orientamento Pastorale

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From the 21st to 24th June in the Diocese of Como there was the 60th national week of pastoral orientation promoted by the COP in Rome. The theme that was proposed at the conference held at the Casa Incontri Cristiani di Capiago (Como)is very topical: "The pa-storal relationships among clergy, religious people, laymen and the territory." Hundreds people came from Italy: priests, religious people, laymen involved in different parish and diocesan realities. Chairmen and participants brought their contribution of ideas and ex-periences. Mons. Mariano Crociata General secretary of the CEI (Italian Episcopal Lecture) also took part in the Conference and he developed the theme: Church-Communion, base and soul of the pastoral mission. Mons. Domenico Segalini President of the Committee CEI for the laymen, Bishop of Palestrina and President of the COP (Pastoral Orientation Center) ended with his synthesis and in the name of the Center to all the parishioners re-mained without a priest, he addressed a letter in which he exhorts them to become more and more responsible of the parish life. Also Magic Lake and Amici di Como collaborated to the good result of this appointment. During a friendly break offered by Amici di Como in the courtyard of the Episcopalian Curia, every participant received a copy of the edition 2010 of the magazine, which one again represented our territory. In the magazine there was also an interesting interview to Mons. Sigalini. During the meeting of the week it was understood that in order to know new forms of church community in their formulation, it is necessary to follow the example of the first Christian communities with a renewed opening to the territory, a renewed spirit of fraternity, a particular care of the relation-ships among the different church and territorial realities, with the contribution of the fe-male sensibility, as well as that of the different present charismas of the Church, without forgetting the history of the different parishes. It is fundamental to set the Eucharist in the center of the life of these new realities that are emerging without neglecting the in-telligent and generous contribution of the church participating organs, for example the pastoral councils composed by people with a solid Christian education.

Un momento dell'assemblea presso la "Casa incontri Cristiani" di Capiago

A moment of the assembly at the "Casa incontri Cristiani" in Capiago

Nella pagina precedente, la celebrazione eucasistica conclusiva. Da sinistra, Mons. Sigalini, presidente del COP; a destra, Mons. Crociata, Segretario Generale della C.E.I.)

In the previous page, the ending Eucharistic celebration. On the left, Mons. Sigalini, president of COP;

on the right, Mons . Crociata, General Secretary of C.E.I.

EUCHARIsT at the center ofany form of Christian community

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E V E n T I

Si è conclusa con oltre 88.000 presenze l'esposizione dedicata a Rubens e ai fiamminghi a Villa Olmo, la settima delle grandi mostre organizzate dall'assessorato alla Cultura del Comune di Como, che ha chiuso i battenti domenica 25 luglio. La festa di chiusura della rassegna è stata l’ennesima conferma del successo di tutto l’evento. La grande serata “barocca” è stata regalata alla città dall’associazio-ne Amici di Como, in collaborazione con due associati: Ance Como e Confartigianato Imprese Como. In linea con la filosofia di puro me-

RUBENS SHOW finale

cenatismo che caratterizza l’associazione, Amici di Como ha voluto ancora una volta rivolgere la propria attenzione alla promozione del capoluogo, attraverso il sostegno ad un appuntamento di rilievo, ca-pace di accrescere l’offerta culturale e turistica sia a livello locale che internazionale. Durante la serata il già suggestivo parco di Villa Olmo si è animato con lo straordinario spettacolo di proiezioni in 3D sulla facciata della villa, fontane danzanti e fuochi artificiali, in un vero e proprio tripudio barocco.

foto Carlo Pozzoni

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Nelle pagine, immagini dello spettacolo pirotecnico di chiusura della mostra a Villa Olmo; sotto, gli sponsor della serata, da sinistra Lorenzo Peroni - Confartigianato Como, Silvio Santambrogio - Amici di Como e Valentino Carboncini - Ance Como

RUBENS, the final SHOWThe exhibition dedicated to Rubens and to the Flemish artists in Villa Olmo ended with over 88.000 visitors, it is the 7th of the great exhi-bitions organized by the Culture Councilor of Como, which closed on 25th July 2010. The closing party of the exhibition represented a further confirmation of the success of the whole event. The great "Baroque" evening was a present of the association Amici di Como to the city, in collaboration with two members of the association, Ance Como and Confartigianato Imprese Como. In line with the philoso-

phy of pure patronage that characterizes the association, Amici di Como, once again, wanted to turn its attention to the promotion of the city, supporting an important event, which increases the cultural and touristic offer both at local and at international level. During the evening, the already suggestive park of Villa Olmo became ani-mated with the extraordinary show of 3D projections on the façade of the villa, dancing fountains and fireworks, in a real Baroque ju-bilation.

On these pages, photos of the closing firework show of the exhibition in Villa Olmo; below, the sponsors of the evening, from leftLorenzo Peroni - Confartigianato Como,

Silvio Santambrogio - Amici di Como and Valentino Carboncini - Ance Como

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In occasione del centenario della morte di Francesco Ballerini il CEFB (Centro di Egittologia Francesco Ballerini) organizza, in col-laborazione con l’associazione Amici di Como, sabato 9 ottobre 2010 una Giornata di Studi e una Mostra per promuovere la risco-perta non solo di un grande egittologo e orientalista italiano, ma anche di un importante cittadino comasco, poco conosciuto nel-la sua stessa città d’origine. Francesco Ballerini, nato a Como nel 1877, subito dopo la laurea intraprende l’attività di insegnamento presso il ginnasio-liceo del “Collegio Gallio”. Nel 1902 inizia la col-laborazione presso il Museo Egizio di Torino e fin da subito viene coinvolto nelle attività di ricerca sul campo promosse dal diretto-re Ernesto Schiaparelli: partecipa a numerose missioni condotte in varie località dell’Egitto, fra cui si ricordano la Valle delle Regine, dove prende parte alla scoperta della tomba di Nefertari, e Deir el-Medina a Tebe (Luxor). L’importanza della sua attività scientifi-

P E O P L E

ILCAVALIEREd'Egitto

ca viene riconosciuta nel 1905 quando S.M. il Re d’Italia lo nomina Cavaliere della Corona d’Italia. Nel 1910, tuttavia, un'improvvisa malattia lo priva prematuramente della vita. Gli interventi previsti per la Giornata di Studi, alla quale parteciperanno il dr. Christian Leblanc (CNRS – MAFTO, Mission archéologique française de Thè-bes-Ouest), il dr. Beppe Moiso (ACME - Associazione Amici Colla-boratori del Museo Egizio di Torino), la prof.ssa Patrizia Piacentini (Università degli Studi di Milano), il prof. Alessandro Roccati (Uni-versità degli Studi di Torino) e il dr. Angelo Sesana (CEFB – Centro di Egittologia Francesco Ballerini), permetteranno di ripercorrere le attività di Francesco Ballerini e le scoperte cui diede un impor-tante contributo, avvenute nel contesto della ricerca archeologica italiana in Egitto agli inizi del ‘900. Nella Mostra, che sarà inaugu-rata a conclusione della giornata, verranno esposte le lettere e le fotografie originali dello studioso.

foto Archivio Francesco Ballerini - CEFB

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Per ulteriori informazioni: For further information:Tel. 02 468.111, Tel. Cell. 389 1798444, Fax 02 89079662,

www.cefb.it, e-mail: [email protected]

On the occasion of the centenary of Francesco Ballerini’s death, the CEFB – "Francesco Ballerini" Centre of Egyptology (with sponsorship from the “Ami-ci di Como” Association) will hold a Study Day and Exhibition on Saturday 9th October 2010, in order to promote the rediscovery of a great Italian Egyptologist who was also an expert on Middle-Eastern civilizations, and who was regrettably little known in his native town of Como, but who ne-vertheless was a very active member of the Town Council and many other local organizations. Francesco Ballerini was born in Como in 1877. Imme-diately after having attained his degree, he was appointed as a teacher in the High School at “Collegio Gallio”. In 1902, he started collaborating with the Egyptian Museum in Turin, and at this time became a member of the Italian archaeological expedition to Egypt, headed by Ernesto Schiaparelli. Francesco Ballerini took part in many archaeological missions in various parts of Egypt, among which the Valley of the Queens, where he was di-rectly involved in the discovery of the tomb of the Queen Nefertari, and Deir

TheknIgHT ofEgyptel-Medina Thebes (Luxor), Qau el-Kebir, Asiut, Ermopoli, Giza and Eliopoli. The importance of his scientific activity was recognized by H.M. the King of Italy in 1905, when he was awarded the "Cavaliere della Corona d’Italia" (Knight of the Crown of Italy). In 1910, a sudden illness took him away too early. The presentations at the Study Day, in which Christian Leblanc (CNRS. MAFTO, Mission archéologique française de Thèbes-Ouest), Beppe Moiso (ACME - Association Friends and Collaborators of the Egyptian Museum in Turin), Patrizia Piacentini (The University of Milan), Alessandro Roccati (The University of Turin) and Angelo Sesana (CEFB – Centre of Egyptology “Fran-cesco Ballerini”) are taking part, will remind participants of all the achie-vements of Francesco Ballerini and the discoveries to which he gave basic contributions thus becoming an important member of Italian archaeolo-gical research taking place in Egypt at the beginning of the 20th Century. The Exhibition, which will officially open after the presentations, will feature letters and original photographs of the Italian scholar.

Sotto, Francesco Ballerini davanti all’accampamentodella Missione Archeologica Italiana a Qau el-Kebir, nel 1905

Below, Francesco Ballerini in front of the camp of the Italian Archeological Mission in Qau el-Kebir, in 1905

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E V E n T I

CittàdeiBalocchiCOMIngsOOn

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Diciassette anni e diciassette edizioni che hanno portato la Città dei Balocchi ad imporsi come la manifestazione natalizia più seguita, popolata ed attesa della regione. Incurante delle superstizioni, il Consorzio Como Turistica, organizzatore della kermesse, è certo che questa edizione sarà l’ennesimo successo. Tante novità, come un’apertura al territorio, inteso come lago e monti, molti personaggi che popoleranno le giornate degli innume-revoli visitatori della manifestazione, ma anche conferme attese da grandi e bambini. Tra queste l’arrivo di Babbo Natale alla vigilia, la grande festa per il Capodanno, sempre sul lungo lago e l’arrivo della Befana il giorno dell’Epifania. L’appuntamento è sempre per di-cembre, quando il nastro della XVII edizione sarà ufficialmente tagliato e quando, ancora una volta, il Natale tornerà ad invadere Como con la Città dei Balocchi.

Seventeen years, seventeen editions that have brought the Citta’ dei Balocchi to become the most followed and crowed event at Christmas. Consorzio Como Turistica, organizer of the ker-mis, knows that this edition will be another success. Many novelties, for example an opening of the territory for its mountains and its lake, for the people who will take part in the different events, but also for many adults and children. Among those, the arrival of Santa Klaus, the gre-at party of the New Year’s Eve, held on the lake, the celebration of Epiphany. The appointment is always in December, when the ribbon of the 17th edition will be officially cut and when, once again, Christmas will return and invade Como with Citta’ dei Balocchi.

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Provincia di Como

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Lo splendido territorio del Lago di Como ed i suoi prestigiosi campi da golf sono la meta ideale per tutti gli appassionati golfisti. E’ una destinazione am-bita da tutti gli amanti di questo sport che sono alla ricerca di luoghi ricchi di arte, di cultura e di bellezze naturali di eccellenza. Lo sport in generale e, nello specifico il Golf, è un interessante catalizzatore per il turismo che ben si innesta con l’offerta turistica complessiva della Provincia di Como e di Lecco. Il turismo attivo è diventato ormai un must per qualsiasi territorio che voglia essere prota-gonista in questo settore, e il Lago di Como con la sua potente offerta golfistica, possiede campi tra i più prestigiosi d’Italia. Cominciamo con il Golf Club di Me-naggio, il secondo più antico d’Italia con la sua importante biblioteca golfistica; il Golf Club di Monticello, dove l’abilità dei giocatori viene messa a dura prova per il suo percorso altamente tecnico; la sorprendente bellezza del Golf Club Villa d’Este e i Golf Club di Carimate, la Pinetina di Appiano e il Golf Club di Lanzo in Val d’Intelvi. Senza dimenticare il Golf Club Lecco, situato ad Annone, in una delle zone più belle della verde brianza. Con questo obiettivo si è pensato di lanciare un progetto quinquennale di sviluppo territoriale, avendo il Golf come punta di diamante e di prestigio dell’offerta turistico-sportiva complessiva. Obiettivo strategico è “catturare” l’interesse di oltre 10 mila nuovi turisti ap-passionati di golf. Un’operazione di co-marketing sportivo del valore stimato di 20 milioni di euro. “Per la prima volta metteremo in rete 7 circoli di golf di alto profilo, che diventeranno un’offerta di eccellenza per quel che concerne questo specifico segmento. Crediamo che sia una novità che Operatori del settore e le Istituzioni pubbliche tentino questa forma di collaborazione”, spie-gano gli Assessori al Turismo della Provincia di Como e Lecco, rispettivamente Achille Mojoli e Fabio Dadati. “Attualmente il nostro sistema turistico ospita mediamente circa un milione di turisti all’anno, per un totale di 2,800 milioni di pernottamenti. La nostra sfida è creare una duplice offerta, concorrenziale con quanto avviene anche all’estero, sia in termini di prezzo che di servizio offerto al turista-golfista. Ci muoveremo, pertanto, sullo sviluppo di nicchie di mercato, come appunto lo sport del Golf, in grado di generare affari per entrambe le province di Como e Lecco. E’ il primo progetto di una piattaforma che vedrà lo

sport sempre più al centro dell’offerta turistico-alberghiera”. Secondo l’Interna-tional Association of Golf Tour Operator (Iagto) il numero di appassionati di golf nel mondo è cresciuto in misura esponenziale (da 7,9 milioni del 1989 a 13 milio-ni nel 2000) è annualmente aumentato di un 8%. Da questa indagine emerge un altro dato rilevante ai fini del marketing territoriale: solo il 7% del budget di questa clientela( circa 40 milioni di dollari nel 2000), infatti, viene spesa per gli ingressi nei campi da golf, mentre il restante 93% viene assorbito dall’econo-mia presente sul territorio ( 29% alloggio; 25%trasporto; 21%ristorazione e bar; 9% divertimenti; 6% per regali). L’offerta promossa dagli assessorati provinciali prevede un’azione destinata ai cosiddetti golfisti “puri”, che si muovono da soli, concentrati quasi esclusivamente sul gioco. Si tratta di utenti che pernottano mediamente 5 notti provando diversi campi presenti sul territorio. La provincia di Como e quella di Lecco mirano realisticamente, nei prossimi 4 anni, a “con-quistare” 5 mila appassionati di Golf per un totale di 25 mila pernottamenti. La seconda offerta è per un target più esteso. Verrà lanciata una “carta prestigio” rivolta a coppie e famiglie, che prevede di contattare circa 10.000 potenziali ospiti tra giocatori e famigliari, per un soggiorno di circa 7 giorni. Sarà possibile giocare su tutti i campi in rete, incluso il Villa d’Este Golf Club e parallelamente, verranno organizzate visite guidate alle eccellenze artistiche e culturali del terri-torio del Lago di Como e shopping in negozi selezionati. Un progetto che potrà generare, a medio termine, più o meno 100 mila pernottamenti collegando le due offerte, insomma “ 7 days 7 greens”. Per intercettare in modo professionale questi flussi sono stati organizzati, a luglio e settembre, una serie di educational con tour operator stranieri specializzati in pacchetti viaggio per golfisti. Sotto il profilo promozionale Il Lago di Como sarà presente nelle più importanti fiere di settore, e curerà anche l’immagine dell’offerta golfistica ospitando media e giornalisti di settore. Il territorio della Provincia di Como, come quello della Pro-vincia di Lecco, è ricco di accoglienti hotel e ristoranti in riva al lago, che sono la meta ideale per trascorrere rilassanti soggiorni e degustare piatti tipici dai sapori antichi ma, nel contempo, non privi di innovazione. Insomma il Lago di Como è destinazione che meraviglierà per professionalità, bellezza e unicità.

Lo SPLENDIDO territoriodel Lago di Como

S P E C I A L E G O L F

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Lo SPLENDIDO territoriodel Lago di Como

L'Assessore al Turismo della Provincia di Como Achille Mojoli e l'Assessore al Turismo della Provincia di Lecco Fabio Dadati durante l'incontro con l'AD di Iagto e i presidenti dei sette Golf Club comaschi e lecchesi

The beautiful area of Lake Como and its prestigious golf courses are the ideal destination for those who love golf, because it represents a perfect combination among golf, art, culture and excellent natural beauties. Sports in general, and golf in particular, are good catalyst for tourism with a rich touristic offer in the Province of Como and Lecco. The active tourism became a must for any territory that wants to be a protagonist in this sector and Lake Como with its strong golf offer boasts some of the most prestigious courses in Italy. You can start with the Golf Club di Me-naggio, the second most ancient of Italy with its important golf library; the Golf Club di Monticello, where the ability of the players is tested in its highly technical course; the surprisingly beauty of the Golf Club Villa d’Este and the Golf Club di Carimate , the Pinetina di Appiano and the Golf Club di Lanzo in Val d’Itelvi. You cannot forget the Golf Club di An-none, located in the Province of Lecco, in one of the most beautiful area of the green Brianza. Following this goal, it is foreseen a 5 year project of territory development, having golf as the top of the diamond in the general tourist-sports offer. The strategic goal is to “capture” the interest of more than 10,000 new tourists who love golf. An operation of sports co-marketing, which amounts to 20 million euro.“For the first time we are promoting 7 golf clubs of high profile, which will be an excellent of-fer in that specific segment. We believe that it is something new to see that people of the sector and public institutions are working together in this way” explain the Councilors of Tourism of the Province of Como, Achille Mojoli and of the Province of Lecco, Fabio Dadati. “Now our tou-rist system has about one million tourists every year, for a total of 2,800 million overnight stays. Our challenge is to create a double offer, which has to be competitive for those who come from abroad, both in the prices and in the service offered to the tourist-golfer. So we are moving and developing some niche of the market, for example golf, which can increase business for both provinces of Como and of Lecco. It is the first project of a platform which will see sports more and more in the center

of the tourist-hotel offer”. According to the International Association of Golf Tour Operator (Iagto) the number of golf lovers increased from 7,9 millions in 1989 to 13 millions in 2000 and now it is increasing of 8%. The data show other interesting information for the local marketing: just 7% of the budget of these tourists (about 40 million dollars in 2000) is spent for the entrances in golf courses, while the remaining 93% is spent in the territory ( 29% hotel; 25% transport; 21% restaurants and bars; 9% amu-sements; 6% presents). The offer promoted by the provincial councilors foresees an action devoted to the so called “pure” golfers, who travel by themselves, who are concentrated almost on golf. They usually over-night 5 nights and they go to different golf courses in the territory. The Province of Como and the one of Lecco realistically aim at conquering 5,000 golfers in the next 4 years, for a total of 25,000 overnight stays. The second offer is for a larger target. There will be the “prestige card” for couples and families, which foresees to contact about 10,000 potential guests and their families for a stay of around 7 days. They will have the opportunity to play on all the courses of the area, including Villa d’Este Golf Club, in the meantime they will follow guided tours to the artistic and cultural excellences of the territory of Lake Como and they will also go shopping in selected shops. This project could bring about , more or less 100,000 overnight stays linking the two offers, that is “7 days 7 gre-ens”. To promote this project in a professional way, in July and in Sep-tember, there were some educational meetings with foreign tour opera-tors specialized in packages for golfers. From the promotional point of view, Lake Como will be present in the most important fairs of the sec-tor, together with media and journalists. The territory of the Province of Como, such as the one of the Province of Lecco, is rich in nice hotels and restaurants on the lake shores, which are the ideal destination to spend relaxing stays and to taste typical dishes with ancient flavours, but also with some innovation. So Lake Como is a destination that will surprise for the professional skill, the beauty and the uniqueness.

The BEAUTIFUL area of Lake Como

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

Golf Club Villa d’Este 18 Holes

Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

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Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Golf Club La Pinetina 18 Holes

A. S. D. Golf Club Lanzo 9 Holes

Presidente / President: Roberto TavecchioDirettore / Manager: Simone LaurentiArchitetti / Architect: John Deering Harris (1971), Gianni Albertini (1976), David Mezzacane (2001)Percorso: 18 buche, mt. 5528 par 70 / Course: 18 holes, 5528 metres, par 70Attrezzature: bar, ristorante, driving range, putting green, pitching green, golf cart, pro shop, sala bridge, pitch & putt (6 holes) Amenities: bar, restaurant, driving range, putting green, pitching green, golf carts, pro shop, bridge room, pitch & putt (6 holes)Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 370 mt. s.l.m. / Altitude: 370 metres a.s.l.Località: 25 km da Como – 35 km da Milano / Situated: 25 km from Como – 35 km from MilanoINFO: Via Al Golf, 4 – 22070 Appiano Gentile (Co) Tel. (+39) 031/933202 www.golfpinetina.it [email protected]

Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

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LAGO DIPUSIANO

LAGO DIANNONE

COMO

LECCO

ERBA

CANTÙ

BELLAGIO

CERNOBBIO

MANDELLODEL LARIO

LIERNA

FAGGETO LARIO

LAGLIO

GOLF CLUBLANZO

TREMEZZO

SCHIGNANO

CANZO

BELLANO

DONGO

GERA LARIO

COLICO

MONTICELLOGOLF CLUB VILLA D’ESTE

GOLF CLUB

LA PINETINAGOLF CLUB

OLGIATE

MENAGGIO

VARENNA

GOLF CLUBLECCO

GOLF CLUB MENAGGIO &CADENABBIA

CARIMATEGOLF CLUB

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

PROVINCIA DI VARESE

PROVINCIA DI COMO

PROVINCIA DI LECCOARGEGNO

CAMPIONE D’ ITALIA

Golf Club Lecco 18 Holes

Presidente / President: Pier Luigi DoneganaDirettore / Manager: Luca AngeliniArchitetto / Architect: Enrico Colombo Percorso: 18 buche, mt. 5683 par 71 / Course: 18 holes, 5683 metres, par 71Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, corsi per bambini, car rent, pro shop, piscina all’aperto, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, children’s courses, car rent, pro shop, outdoor swimming pool, bar, restaurant Stagione: apertura tutto l’anno (chiuso dal 7 al 23 gennaio) / Open: year round (except for 7th to 23rd January)Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 250 mt. s.l.m. / Altitude: 250 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Frazione Pizzighettone, 1 Annone Brianza (Lc) tel. (+39) 0341 579525 www.golfclublecco.it [email protected]

I GOLF delTERRITORIO

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La Gioielleria Cappelletti di Cantù rappresenta un punto fermo della tradizione orafa del territo-rio comasco e brianzolo, una passione tramandata di padre in figlio, una storia iniziata nel 1937, quando l’attenzione era rivolta soltanto all’orologeria, per poi aprirsi, successivamente, anche al mondo della gioielleria. La scelta fatta nel corso degli anni da Paolo Cappelletti, titolare del negozio, è di tutelare la clientela offrendo un panorama di collezioni appartenenti alle Maisons di gioielleria più qualificate quali Bulgari, Pomellato, Mikimoto, Buccellati, Chantecler, Damiani, Gucci, Dodo, Mimì, Misani e di orologeria come Cartier, Blancpain, Franck Muller, Officine Panerai, Baume & Mercier, Hublot, di cui la boutique canturina è concessionario ufficiale, senza esimersi dal dare la possibilità ai clienti di creare preziosi ad hoc. La Gioielleria Cappelletti offre a queste griffes la possibilità di mostrarsi in tutto il loro splendore nelle vetrine espositive monomarca che dal 2009 ornano via Matteotti, a Cantù, grazie alla ristrutturazione di una “casa di ringhiera” che si trova proprio di fronte al negozio sede di vendita. Alcuni appuntamenti scandiscono poi il calen-dario degli affezionati clienti: due volte all’anno, in occasione delle stagioni primavera e autunno, presso la “Casa del Pozzo”, un’altra palazzina ristrutturata in via Matteotti, a pochi passi dalla bou-tique di vendita, hanno sede eventi monomarca dedicati alle presentazioni delle nuove collezioni delle Maisons di cui la Gioielleria Cappelletti e' ambasciatrice. Il protagonista dell’autunno 2010 è Pomellato, che dal 16 al 24 ottobre, entrerà in scena con i suoi nuovi gioielli. Gli stessi marchi sono poi abbinati, una volta all’anno, a Gare di Golf che si svolgono sul prestigioso green del Golf Club Carimate. L’eccellenza dell’alta gioielleria e orologeria, la qualità delle griffes più eleganti, la garanzia di una storia che prosegue da più di settant’anni. Questo è la Gioielleria Cappelletti.

CAPPELLETTI una garanzia

A D V E R T I S I N G

per l'alta GIOIELLERIA

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The Jewelry Cappelletti of Cantù represents a reference point in the jewelry tradition in Como and in Brianza, a passion transmitted from father to son, everything started in 1937, when the attention was turned only to the watchmakers and then they started working in the je-welry sector. During the years the choice made by Paolo Cappelletti, owner of the shop, is to sell quality products to the customers offering them collections of the most important jewelry brands, that are Bulgari, Pomellato, Mikimoto, Buccellati, Chantecler, Damiani, Gucci, Dodo, Mimì, Misani and of watchmakers as Cartier, Blancpain, Franck Muller, Officine Panerai, Bau-me & Mercier, Hublot, of which the boutique in Cantù is the official dealer, giving the customers the possibility to create precious ad hoc solutions. The Jewelry Cappelletti offers these brands the possibility to be exhibited at the top in the single brand window that from 2009 embellish via Matteotti, in Cantù, thanks to the restructuring of a so called “casa di ringhiera” (handrail house) that is right in front of the shop. The important appointments are twice a year, on the occasion of spring and fall, by the “Casa del Pozzo” (House of the Well), another palace which was restructured in via Matteotti, which is located not far from the shop, it hosts events devo-ted to the presentations of the new collections of the brands that the Jewelry Cappelletti sells. The protagonist of Fall 2010 is Pomellato, from 16th to 24th October there is the presentation of the new jewels. The same brands are then linked once a year to Golf Competitions held on the prestigious green of Golf Club Carimate. The excellence of the high level jewelry and watchma-kers, the quality of the most elegant brands, the guarantee of a history that continues for more than seventy years. All this is the Jewelry Cappelletti.

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Gli ANTICHI TESORI dei Monti Lariani

Da diversi anni l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Como realizza pubblicazioni aventi come tema il contesto naturale del comasco. “Oltre a far conoscere gli aspetti ambientali del no-stro territorio, a volte poco noti, con queste pubblicazioni intendiamo portare avanti una vera e propria politica di educazione ambientale rivolta a tutti e non solo, come tradizionalmente si è portati a pensare, centrata sul mondo scolastico, – afferma l’Assessore Provinciale Paolo Ma-scetti. – Siamo infatti profondamente convinti che la comprensione delle dinamiche che hanno portato alla nascita del nostro meraviglioso contesto naturale abbiano come conseguenza un accresciuto rispetto per l’ambiente.” Nell’alveo di tali iniziative è stata di recente affrontata una tematica particolare, quella dei fossili, che ha sempre suscitato interesse anche in chi non è esperto o appassionato della materia, se non altro per il richiamo ad epoche smisuratamente lontane rispetto alla scala umana, le cui tracce di vita si rinvengono oggi pietrificate sui nostri monti. Grazie infatti ad Attilio Selva, appassionato ed esperto comasco, che ha messo a disposi-zione il materiale da lui elaborato in anni di ricerche, la Provincia ha potuto realizzare una bella pubblicazione (ritirabile gratuitamente presso l’Assessorato Ecologia della Provincia), conte-nente per la prima volta una sistematica e dettagliata descrizione dei ritrovamenti paleonto-logici effettuati nel corso degli anni sul territorio comasco. Il territorio della provincia di Como è infatti molto ricco di affioramenti fossiliferi, i cui ritrovamenti sono riconducibili ai principali

di Franco Binaghifoto Attilio Selva

T E R R I T O R I O

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periodi geologici. Tra i giacimenti più importanti vi è l’affioramento carbonifero della Val Sanagra, che ha permesso di portare alla luce fossili di oltre 310 milioni di anni fa, formatisi nel periodo Carbonifero in un ambiente dominato da foreste di felci giganti, licopodi e equise-ti. I fossili della Val Sanagra sono in uno stato di conservazione tale da mostrare i dettagli minuti delle fronde delle felci e, fatto molto raro, contengono i primi semi comparsi nella storia della Terra. Un altro sito degno di nota è il giacimento giurassico di Osteno, noto a livello mon-diale per l’eccezionale stato di conservazione dei fossili che mostrano peculiari dettagli anatomici come le antenne e i muscoli dei crostacei. La fauna di Osteno consente di ricostruire una parte del Giurassico, caratterizzata dalla presenza di un ambiente marino particolarmen-te ricco di pesci e crostacei. Tra gli eccezionali ritrovamenti di Osteno si citano la Squaloraja, un pesce con caratteristiche intermedie tra lo squalo e la razza, o l’emblematico Ostenocaris cypriformis, uno stra-no animale che ha permesso agli studiosi di istituire una nuova classe di crostacei precedentemente sconosciuta alla scienza. Un’altra zona che merita attenzione è la Val Menaggio. Negli strati rocciosi di queste aree sono state individuate faune noriche (Triassico superiore) parti-colarmente ricche di pesci, in particolare i generi Saurichthys (che ri-cordano gli attuali barracuda) e Thoracoperus (pesci volanti). Fossili

Fossile di crostaceo marino proveniente dal giacimento di Osteno

Fossil of sea crustacean of the repository in Osteno

più recenti, comunque sempre risalenti a decine di milioni di anni fa, si rinvengono negli strati del Rosso Ammonitico Lombardo e della Ma-iolica, formazioni rocciose di età giurassico/cretacica che interessano il settore meridionale del Triangolo Lariano (Alpe del Vicerè), particolar-mente ricche, come ne attesta il nome, di ammoniti.

Fossile di Saurichthys, pesce predatore dei mari triassici simile a un barracuda

Fossil of Saurichthys, predator fish of the Sea Triassic similar to a barracuda

Since some years the Environment Council Department of the Province of Como makes publications about the natural landscape on Lake Como. "Besides presenting the environmental aspects of our territory, that only a few know, with these publications we would pursue a real policy of envi-ronmental education for everybody and not just for schools, as someone may think”, says the Provincial Councillor Paolo Mascetti. Among these initiatives, recently it was faced a particular theme, the one of the fossils. They have always been a source of interest also for those who are not ex-perts or impassioned of the subject, because they represent a call to the

ANCIENT treasures on the Mountains of the Lake

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ancient times if compared to the human beings, moreover their traces of petrified life can be found on our mountains today. Thanks to Attilio Selva, a impassioned expert, who put at disposal his material of years of rese-arches, the Province made a beautiful publication (to get for free at the Environment Council Department of the Province of Como) with a syste-matic and detailed description of the paleontological recoveries carried out during the years on the territory of Como. The territory of the province of Como is in fact very rich of fossils, whose recoveries are dated back to the principal geologic periods. Among the most important layers there is the carboniferous breakthrough of the Val Sanagra, that allowed to bring to the light fossils of over 310 million years ago, formed in the Carbonife-rous period, in an environment dominated by forests of giant ferns, club-moss and equisetum. The fossils of the Val Sanagra are in a state of such maintenance that they show the minute details of the leafy branches of the ferns and, a very rare thing, they contain the first seeds appeared in the history of the Earth. Another site worthy of note is the Jurassic layer of Osteno, it is known at world level for the exceptional state of mainte-nance of the fossils that show peculiar anatomical details as the spar and the muscles of the shellfishes. The fauna of Osteno allows to reconstruct a part of the Jurassic time, characterized by the presence of a sea environ-ment which was particularly rich in fishes and shellfishes. Another area

Ammonite proveniente dall’Alpe del Viceré

Ammonit of the Alpe del Viceré

Impronta di felce proveniente dal giacimento fossilifero della Val Sanagra

Fern mark of the fossil repository in Val Sanagra

L' Assessore Dott. Paolo Mascetti

that deserves attention is the Val Menaggio. In the rocky layers of these areas noric faunas (superior Triassic) particularly rich in fishes is been in-dividualized. More recent fossils, however always going back to about ten million years ago, are recovered in the layers of the Lombardy Red Ammonite, and of the Maiolica, rocky formations of Jurassic/cretacic age that interest the southern sector of the Triangolo Lariano (Alpe del Vicerè), which are particularly rich in ammonite.

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LA GUIDA AGLI EVENTI DI COMO E DEL SUO TERRITORIOLAKE COMO EVENTS’ GUIDE

Magic Lake & What’s On Ancora più unite per un’informazione completa a 360° del Lago di Como in tutto il mondo.

Together all over the world with detailed information on Lake Como

www.youtube.com/magiclakecomoreviewwww.issuu.com/magiclakecomo

sono questi i contenuti della guida “WHAT’S ON”, l’iniziativa editoriale di TBM SERVICE & C., che da questo numero è parte integrante del magazine “MAGIC LAKE Como’s review”.Nelle pagine della guida sono indicati gli appuntamenti, gli incontri, i grandi eventi e le informazioni che raccontano con un linguaggio ed una grafi ca semplice e diretta, l’espressione della creatività delle persone che si impegnano per il territorio, per offrire un’accoglienza di qualità al turista e al cittadino.

EVENTS OF THE LAKE

These are the items of the guide WHAT’S ON, edited by TBM SERVICE & C., that now you can fi nd inside Magic Lake.Into its pages are included the appointments, meetings, events and information that tell you, with simple and direct language and design, the engagement of institution’s creativity for the territory, to offer a quality welcome for the tourist and for the citizen.

EVENTI DEL TERRITORIO

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Lecco

IL CREATIVO del LAGO

ARTURO MONTANELLI

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The creative artist of the LAKE

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Un creativo a 360 gradi: dal design ad architetture imponenti ad interventi paesaggistici e poi l’arte. Come si definisce Arturo Montanelli?«La mia personalità irrequieta, sempre in movimento, fa sì che non mi accontenti dei risultati ottenuti, ma accende in me sempre una nuova voglia di sperimentare, di progredire nella ricerca. E' un continuo met-tersi in discussione e confrontarsi, anche in campi che si discostano dalla mia formazione di partenza, cercando contaminazioni culturali e approcci a nuove tecnologie».Arturo Montanelli e Velasco Vitali, due lecchesi che strabiliano Venezia con “Off Leash”. Come è nata l’idea del museo itinerante e quali affinità intercorrono fra personalità così creative?«Io e Velasco ci conosciamo da tempo immemorabile, per cui fra noi c’è un’affinità a tutto tondo e non solo nel campo lavorativo. Il punto fondamentale che ci accomuna è proprio la passione che entrambi abbiamo per la materia, elemento cardine della nostra creatività: dare dignità ai materiali poveri come ferri, guaine bituminose e cemento, che poi nella loro articolazione acquisiscono nobiltà nel divenire ope-

ra d’arte. Da vari confronti creativi è nato il sodalizio che ci ha portato poi alla realizzazione di diversi progetti. Abbiamo cominciato con Ex-tramoenia, mostra allestita prima a Palermo e successivamente por-tata al Palazzo della Ragione a Milano. Lavorando per il progetto del suo nuovo studio in Sicilia, è nata l’idea di creare un'istallazione al Pier 54 di New York sul tema del meticcio e del mix di culture che continua a generarsi; inoltre l’espressione del concetto del transitorio dà vita all’esigenza di proporre architetture che possano permettere di esse-re riconfigurate in luoghi diversi. L’idea era quella di far proseguire la mostra in siti in cui fosse presente l’acqua, perciò si voleva che le de-stinazioni successive fossero Trieste e poi il Nord Europa. Per ora siamo approdati a Venezia. Qui Il museo itinerante è realizzato con un agglo-merato di ghiaia nera da riciclo, in diverse granulometrie, legata da una resina, soluzione di solito usata per interventi di geotecnica fluvia-le. Il tentativo è stato quello di creare uno spazio monomaterico che non prevaricasse le opere esposte, un tubo di decompressione, uno spazio calmo che si ponesse come mediazione fra la città e l’opera, il cui contenitore potesse diventare un elemento della mostra stessa».

di Stefania De Giorgi foto Archivio Montanelli

Nella pagina accanto, Casa di Pietra, Fiumelatte; a sinistra, Parco Sant'Andrea, Menaggio

In the next page, Casa di Pietra, Fiumelatte; on the left, Parco Sant'Andrea, Menaggio

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Lei ha saputo riportare un armonico connubio fra gli edifici carichi di passato e qualcosa di elevatamente attuale, sia per i materiali che per le tecnologie applicate. Come definisce il suo approccio con le architetture esistenti?«La mia è una formazione da paesaggista, che mi porta, prima di iniziare qualsiasi progetto, a cercare di leggere l’identità del luogo e i suoi valori intrinseci. Applico lo stesso criterio quando mi trovo a dover intervenire su un edificio che sia industriale o storico: il tenta-tivo è quello di mettere in evidenza gli elementi positivi esistenti e di interporre un dialogo fra antico e moderno con un progetto che abbia un pensiero manifesto. Ancora una volta si rende protagonista la materia, vengono scelti pochi materiali come codice di linguaggio architettonico. Detti materiali, talvolta, sono frutto di altissima tecno-logia contemporanea e vengono scelti anche per i particolari effetti cromatici ottenuti dalla riflessione della luce. Il punto di partenza è quello di non creare mai un falso storico, ma il rispetto dell’esistente con interventi dichiarati con chiarezza».

Sotto, allestimento della Biennale del Progetto Off Leasch

Below, preparation of the Biennale of the project Off Leasch

La realizzazione della ciclopedonale di Abbadia Lariana po-trebbe essere una svolta per il territorio, un incentivo ad una forma di mobilità sostenibile. In base a quali criteri è maturato il suo progetto?«Il progetto, concepito insieme all’architetto Paolo Bodega, ha vin-to il concorso che aveva come richiesta la realizzazione di una pista ciclo-pedonale, da posizionare sullo stesso piano della superstrada che collega Lecco ad Abbadia Lariana. La nostra intuizione è stata quella di portare il percorso il più vicino possibile al piano dell’ac-qua e riguadagnare i circa sei chilometri di litorale, di spiagge e di percorsi andati perduti in seguito alla costruzione della strada. Così, abbiamo pensato di proporre un’infrastruttura che permet-tesse di recuperare gli arenili e gli elementi della sottovia della superstrada da destinare a spazi per attività ludiche e sportive. Il valore potenziale di questa proposta è la riappropriazione da parte degli abitanti di un tratto di lago e di costituire un'attrattiva turisti-ca di rilievo».

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Sotto, Arturo Montanelli con Velasco Vitali

Below, Arturo Montanelli with Velasco Vitali

"la MATERIA, elementocardine della nostra CREATIVITÀ"

"the MATTER, keyelement of our CREATIVITY"

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A 360 degree creative artist: from design to imposing architecture, landscape interventions and then art. How can Arturo Montanelli be defined?«My restless personality always turns on a new desire of trying experi-ments, of progressing in the search. I keep on discussing and comparing, trying cultural contaminations and approaches to new technologies». Arturo Montanelli and Velasco Vitali, two person of Lecco who sur-prise Venice with “Off Leash”. How did the idea of a touring museum start and what are the affinities between such creative artists?«The fundamental linking point is the passion for the matter: to give di-gnity to the poor materials that in their articulation acquire nobility and become works of art. We started with Extramoenia, exhibition prepared in Palermo first and then in Palazzo della Ragione in Milan. Working on this project in his new study in Sicily, he had the idea to create an installation at the Pier 54 in New York on the subject of half-cast and the mix of cultu-res that keeps regenerating. In Venice, the touring museum is made of a mix of black gravel to be recycled. The attempt is to create a monomatter area not to prevail on the exposed works».You created harmonic combinations between historical building and very modern building, both for the materials and for the ap-plied technologies. How do you define your approach with the exi-sting architectures?«I come from a landscape preparation, so before I start a project, I try and

read the identity of the place and its hidden values. I apply the same cri-terion when I have to work on an industrial or historical building: the at-tempt is to stress the existing positive elements and to establish a dialogue between the ancient and the modern with a project that has a clear line. Once again the matter is the protagonist, few materials are selected to have a code of architectonical language. These materials are the result of a very high contemporary technology and they are selected for particular color effects obtained by the reflection of the light. The starting point is to avoid creating a historical fake work, but to respect the existing one with declared clear interventions». The realization of the cycling-walking track in Abbadia Lariana could represent a turn in the territory, an incentive for a form of sustainable mobility. What criteria did you follow to develop your project?«The project was studied together with the architect Paolo Bodega, he won the contest for the realization of a cycling-walking track, it has to be positioned on the same area of the freeway which connects Lecco with Abbadia Lariana. Our intuition was to have the track as close as possible to the water and regain about 6 kilometers of coast, beaches and path that were abandoned, due to the freeway construction. So we thought to propose an infrastructure in order to reuse the stretches of sand and the elements of the road under the freeway in order to use them for free time and sports activities».

Sopra, ciclopista di Abbadia Lariana

Above, cycling track of Abbadia Lariana

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Dal LAGO di Abbadia...di Elisabetta Comeriofoto Alberto Locatelli, Archivio Provincia di Lecco

Veduta aerea di Abbadia Lariana

Aereal view of Abbadia Lariana

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Dal LAGO di Abbadia...

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...alla MONTAGNA del PIAN dei Resinelli

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...alla MONTAGNA del PIAN dei Resinelli

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Immagini panoramiche

Panoramic views

Sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lario, la superstrada verso Colico e Sondrio si delinea sotto le pareti del monte San Marti-no fino ad Abbadia Lariana. Fa da spartitraf-fico una grande torre del XII secolo, detta la Torraccia, resto di una fortificazione medie-vale che dà il benvenuto al visitatore. Dove si devia per rientrare sul tracciato lacuale, la chiesa di San Martino biancheggia nel-le muraglie del XIII-XV secolo, con qualche affresco; qui si distende il paese, attrezzato con spiagge. Un antico monastero ha dato il nome alla località; già dedicato a San Pie-tro dei benedettini ed unito a San Vincenzo in Prato di Milano nell’833, fu ricostruito nel 1272 dai Serviti; ad essi appartenne il Con-ventino, ora abitazione privata, a lato della parrocchiale di San Lorenzo. Dei numerosi filatoi, rimane quello della famiglia Monti (circa 1818), ora Museo del Setificio, con ruo-te, canali, e un altissimo piantello in tondo dell’epoca. Il paese vecchio sta a monte della ferrovia, con murature medievali, affreschi murali, caseggiati barocchi, fino alla chiesa neoclassica di San Rocco (1839). A regolare il sole in paese c’è l’imponente sagoma della Grigna Meridionale (2184 m), mentre le fi-nestre rivolte al lago si affacciano sul profilo montuoso del Triangolo Lariano. La recente riqualificazione della passeggiata sul lago re-gala, inoltre, momenti di relax ed ampi scorci di lago. Fanno parte del comune di Abbadia Lariana, oltre che di Mandello del Lario, Bal-labio e Lecco, anche i Piani Resinelli, un vasto altopiano pianeggiante tra i 1200 e i 1300 m d’altezza. La località è adagiata ai piedi del-la Grignetta ed è costituita da una distesa di prati tra boschi di faggi, betulle e conife-re, dolcemente digradanti verso Abbadia e Mandello. I Piani Resinelli si propongono come centro alpinistico tra i più importanti d’Italia, con un ampio ventaglio di possibi-lità sportive: traversate ed ascensioni, facili ed impegnative e innumerevoli vie di roccia di ogni grado di difficoltà ne fanno una pa-lestra di roccia tra le più belle e frequentate. Notevole anche il Museo Naturalistico delle Grigne che offre un’interessante carrellata di tutti gli aspetti paesaggistici e naturalisti-ci del gruppo delle Grigne. Ai Piani Resinelli esiste anche una complessa rete di miniere che continua a stupire per le recenti scoper-te di nuovi cunicoli, binari e di un carrello in ottimo stato di conservazione, diventate percorso di visite guidate.

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Above, on the right, house museum of the Grigne mountains in the park of Valentino

Sopra, a destra, casa museo delle Grigne del parco del Valentino

L' Assessore al Turismo, Fabio Dadati

From the LAKE of Abbadia to the MOUNTAINS of Resinelli

On the oriental bank of the branch of Lecco on Lake Como, the freeway towards Colico and Sondrio is delineated under Monte San Marti-no until Abbadia Lariana. The divider is a huge tower dated back to the 12th century, called the Torraccia, it is part of a medieval fortification that welcomes the visitors. In the point where you change direction to follow the lake shores, the church of San Martino can be seen throu-gh the 13th and 14th century walls with some frescos; here the village is equipped with bea-ches. The place is named after an ancient mo-nastery; it was already dedicated to San Pietro dei benedettini and linked to San Vincenzo in Prato of Milan in 833; in 1272 it was rebuilt by the Serviti; the Small convent is their property and now it is a private residence, at the side of the parish church of San Lorenzo. Of the nume-rous spinning wheels, it remains just the one of the Monti family (around 1818), now it is the Silk Museum, with wheels, channels and a high ancient round throwing-mill. The old village is above the railway, with medieval walls, mural frescos, baroque houses, up to the neoclassical church of San Rocco (1839). The sun in the villa-ge is regulated by the imposing outline of the Mountain Grigna Meridionale (2184 meters),

while the windows in direction of the lake lean out on the mountainous profile of the Trian-golo Lariano. The recent requalification of the walk on the lake promenade gives also mo-ments of relax and wide views of the lake. The Piani Resinelli are part of the municipalities of Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio and Lecco, they are a big level plateau about 1200 and 1300 meters high. The place is loca-ted at the feet of the Grignetta and it is made of lawns among woods of beech trees, birch trees and conifers, which softly descending towards Abbadia and Mandello. The Piani Resinelli are one of the most important alpine center in Italy, with many sports opportunities: easy and difficult crossing and climbing, and many rock streets of different difficulty levels make them one of the most beautiful and attended rock gym. The Naturalistic Museum of the Grigne is also notable, it offers an interesting range of landscapes and naturalistic aspects of the group of Grigne. At the Piani Resinel-li it also exists a complex net of mines, which still surprises for the recent discoveries of new burrows, binaries and a cart in good state of maintenance, which represents a destination for tourists.

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Lo scorso mese di luglio ad Abbadia Lariana, presso la Filandina, un piccolo edificio affac-ciato sul lago, destinato in passato alla lavora-zione della seta ed ora studio d’arte privato, si sono tenuti due corsi di masterclass per can-tati lirici e maestri accompagnatori. Questa iniziativa chiamata “Lirica sul Lario”, la prima del genere sul ramo di Lecco, si è avvalsa da subito di nomi di spicco internazionale come il direttore d’orchestra Maestro Marcello Mot-tadelli, che ne è stato l'ideatore e il direttore artistico e dei Maestri Leone Magiera e Ni-cola Martinucci in qualità di docenti. “Lirica sul Lario” ha avuto l’importante sostegno e contributo della Provincia di Lecco, della Fon-dazione Cariplo, della Camera di Commercio, del comune di Abbadia Lariana e si è avvalsa del patrocinio di numerosi importanti Enti del territorio lecchese quali, per citarne alcu-ni l' Unione Industriali, il Rotary Club Lecco e il FAI. Il notevole successo dell’iniziativa, che non ha mancato di suscitare stupore e curio-sità tra gli abitanti e turisti lecchesi, è da atti-buire sicuramente alla grande professionalità dei Maestri e all’impegno dei numerosi allie-vi che a fine corso hanno offerto a tutti due bellissimi concerti cui ha attivamente parte-cipato, in veste di presentatore, anche l’attore Enrico Beruschi. La musica lirica, protagonista

The last month of July in Abbadia Lariana, near the Filandina, a small building leaned out on the lake, which was used in past for the wor-kmanship of the silk and now it is a private stu-dy of art, two courses of master class were held for opera singers and teachers. This is the first initiative of this kind on the branch of Lecco and it is called "Lyric on the Lario", used immediate-ly important international names, for example the orchestra director is Maestro Marcello Mot-

indiscussa di tutto il mese di luglio abbadie-se, ha entusiasmato tutti ed ha portato così alla nascita dell’Accademia Internazionale Lariana “Antonio Ghislanzoni” - formazione e perfezionamento per giovani musicisti, con sede nella Filandina ad Abbadia. Presidente dell’Accademia A. Ghislanzoni è il Maestro Marcello Mottadelli e il direttore artistico è Sabino Lenoci, altro nome di grandissimo prestigio nel mondo della musica lirica e non solo. Il prossimo mese di ottobre l’Accademia aprirà un masterclass tenuto dalla celebre so-prano Raina Kabaivanska con concerto finale il 15 ottobre.

tadelli, who promoted and directed it and the Maestri Leone Magiera and Nicola Martinucci as teachers. The opera is the undisputed prota-gonist of the whole month of July in Abbadia, it thrilled all and it brought so to the birth of the Accademia Internazionale Lariana "Antonio Ghislanzoni" – training and improvement for young musicians, with the headquarters in the Filandina in Abbadia (the president is the Mae-stro Marcello Mottadelli and the artistic direc-tor is Sabino Lenoci). The next month, in Octo-ber, the academy will open a masterclass held by the famous soprano Raina Kabaivanska with a final concert on October 15.

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PRESTIGIOUS notes at La Filandina

Prestigiose note

a LA FILANDINA

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Palazzo FalckSabato 2 ottobre ore 9.00- 13.00 Workshoph. 09.00 – 09.50. Il Turismo può essere un valore per Artigianato e Industria?Franco Keller, Presidente Confindustria Lecco, Riccardo Bonaiti, Presidente API Lecco, Arnaldo Redaelli, Presidente Confartigianato Lecco, Modera Giancarlo Ferrario, direttore Giornale di LeccoVideo di presentazione delle attività di Lariofiereh. 10.00 – 10.50. Montagna, Lago, Brianza. Come integrare l’offerta turistica.Massimo Fossati, ITB Barzio; Andrea Colzani, C Hotel Cassago Brianza, Ercole Crippa, Hotel Griso Lecco. Ramona Villa, Sal Tour Lecco. Modera Ernesto Galigani, direttore La Provincia di Leccoh. 11.00 – 11.50. Arte, Fede, Storia, Vela, Montagna e Canoa. La sfida di Sport e CulturaFrancesca Colombo, Segretario Generale MITO Settembre Musica; Silvia Cima Rauzi, FAI Lecco; Alberto Barenghi, presidente International Flying Dutchman Class; Pierluigi Donegana, presi-dente Golf Club Lecco. Modera Katia Sala, direttore editoriale La Gazzetta di Lecco, Teleunicah. 12.00 – 12.50. Turismo, Enogastronomia, Agricoltura. Vince il territorio.Giulio De Capitani, Assessore regionale all’AgricolturaClaudia Crippa, consorzio IGT Terre Lariane; Consorzio Terre Alte, Peppino Ciresa, presidente Unione Commercianti Lecchesi, Giovanni Ciceri, vicepresidente Lariofiere.Modera Angelo Panzeri, caporedattore Il Giorno edizione Lecco.

Strutture, servizi, pacchetti, informazione, promozione. Lo stato dell’arte, le azioni in fase di realizzazione, i progetti per il futuro

Stati Generali del Turismo in PROVINCIA DI LECCO

E V E N T I

Lecco

Auditorium Camera di Commercio di Lecco Venerdì 1 ottobre ore 17.00 – 19.00Relatori:Vico Valassi, Presidente della Camera di Commercio di LeccoVirginio Brivio, Sindaco di LeccoAchille Mojoli, Assessore al Turismo della Provincia di ComoAndrea Monti, Assessore al Turismo della Provincia di Monza e BrianzaDaniele Nava, Presidente della Provincia di LeccoFabio Dadati, Assessore al Turismo Provincia di Lecco, Coordinatore del Sistema turistico del Lago di ComoSeverino Beri, Presidente Federalberghi provincia di LeccoFranco Gattinoni, Presidente Nazionale AINeT (Associazione Italiana Network Turistici)Gianfranco Bucher , Grand Hotel Villa SerbelloniStefano Maullu, Assessore Regionale al Turismo, Commercio e Fiereon. Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo (invitata)

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Valtellina

i 100 anni del Trenino Rosso del BERNINA

Dai VIGNETI ai GHIACCIAI

mountain

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I grandi alpinisti romantici inglesi di fine Ot-tocento avrebbero sicuramente apprezzato questa meraviglia dell’umanità che solo nel pronunciarla ha il già merito di farci stupire come bambini in attesa di una sorpresa: il Trenino Rosso del Bernina. Loro che erano aristocratici, scrittori ed esploratori, prima che alpinisti, si erano innamorati dei luoghi e dei paesaggi attraversati oggi dal rosso trenino svizzero, facendo così scoprire al mondo con le loro scalate e con i loro diari di viaggio, da veri pionieri del turismo, questo “Gran Tour” tra l'Italia e la Svizzera che fa la corte, girandoci intorno, al grande Piz Ber-nina, orgoglioso e regale con i sui 4048 m. Proprio il Bernina dà il nome a questa favola rossa su rotaia, la linea ferroviaria ad aderen-

za (e non a cremagliera), più ripida d’Europa che, nel 2010, ha compiuto i suoi primi 100 anni. 100 anni di saliscendi, da nord a sud e ritorno, attraversando le Alpi, dai vigneti del-la Valtellina ai ghiacciai del Bernina. Ultimata nel 1910, questa magnifica linea ferroviaria, che di fatto è un’incredibile opera di ingegne-ria e di rispetto per la montagna, porta dalla storica cittadina valtellinese di Tirano (429 m.s.m.) oltre i ghiacciai del Passo del Bernina (2253 m.s.m.) fino a raggiungere l’Engadina e le sue rinomate perle turistiche di Pontresina e di St.Moritz. Una salita che in soli 22 km in linea d’aria copre un dislivello di 1824 metri. affrontando pendenze del 70 per mille sen-za l’ausilio della cremagliera, ma solo grazie alla trazione elettrica. I primi progetti per la

realizzazione di una tratta ferroviaria tra Ti-rano, la Val Poschiavo e l’Engadina portano la data di fine Ottocento. “Le vivaci relazioni amichevoli e commerciali tra i Grigioni e la Valtellina invocavano un metodo di traspor-to più rapido e moderno lungo il passo del Bernina…”, così riportava la rivista “Schweiz Bauzeitung” già nell’edizione del 1912. Prima di allora si viaggiava in diligenza e il tempo di percorrenza tra Samaden e Tirano era di ben nove ore. Troppe per i passeggeri e per le botti di vino valtellinese dirette ai mercati del Nord Europa. Il tempo era denaro anche allora e l’avvento dell’energia elettrica di tra-zione per la ferrovia contribuì a dare i natali anche alla linea del Bernina. All’inizio non era stata pensata per il funzionamento durante

di Gian Enrico Ghilottifoto Archivio Consorzio Turistico Terziere Superiore - Tirano - Ph. Ivan Previsdomini Archivio Ferrovie Retiche

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tutto l’anno. Troppo grande era il rispetto della natura in questo tracciato di montagna. Solo nel 1910, un inverno meno nevoso del solito suggerì l’acquisto di uno spazzaneve a vapore e così, tre anni più tardi, la linea del Bernina iniziò a rimanere in funzione tutto l’anno. Fu una lungimirante scelta non solo tecnologica, ma soprattutto turistica. Oggi i cento anni di saliscendi al cospetto del Bernina hanno dato i loro frutti. Sono oltre 700.000 i viaggiatori che ogni anno decido-no di vivere l’esperienza di un viaggio con il Trenino Rosso su una linea ferroviaria che il National Geographic annovera tra le dieci linee ferroviarie più belle al mondo. Non a caso, nel 2008, l’UNESCO ha voluto inserire il Trenino Rosso con le sue due linee, quella del

Bernina e quella dell’Albula, che da St.Moritz porta a Thusis, tra i Patrimoni dell’Umanità. Un fantastico modo per festeggiare un com-pleanno centenario. E se gli anni non si sen-tono le meraviglie sicuramente scorrono sui grandi finestrini panoramici, comodamente seduti a bordo del Bernina Express, uno dei tanti convogli (d’estate si può viaggiare an-che sulle gialle carrozze scoperte) che per-corrono giornalmente la tratta centenaria che collega la Valtellina con la Val Poschiavo e con l’Engadina. Un viaggio da favola, let-teralmente incollati ai finestrini, come se si stesse sfogliando un grande album con il me-glio dell’iconografia e del paesaggio alpino. Un paesaggio orgogliosamente coccolato e mantenuto integro, pronto per i nostri oc-

chi, dove ingegneria, ambiente e montagna sembrano convivere del tutto “naturalmen-te”. Le immagini di pascoli, laghi, montagne, ghiacciai, paesi e boschi si susseguono per tutto il viaggio, declinate in tutti i colori che le stagioni sanno regalare sulle Alpi. “Siamo al mondo per stupirci” scriveva Goethe. Non vi sarà difficile crederlo, seduti con il naso sul finestrino, passando di curva in curva, per ben 20 paesi, 196 ponti, decine di viadotti e 55 tunnel, in viaggio da Tirano a Thusis, dai colori e dai sapori della Valtellina ai magnifici silenzi retici delle montagne del Canton Gri-gioni. Una favola di viaggio…un "gran tour” dai vigneti ai ghiacciai.

Above, on the left, the Sanctuary of the Holy Mary of Tirano (16th century); on the right, from Tirano towards Teglio:

the terraced vineyards of the Rethic side

Sopra, a sinistra, il Santuario della Madonna di Tirano (XVI sec.); a destra, da Tirano verso Teglio: i vigneti terrazzati del versante retico

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The railway dream of the Bernina Line starts in Tirano 1407 feet (429 metres) – one of the most famous historical town of Veltlin, today it is the Wine City and Slow City. The Bernina Line actually starts from a city of art in the he-art of the Alps, to remind us that the human architecture and the landscape architecture can and must live together. Leaving Veltlin, in its first curve the Bernina Line almost ca-

resses the 16th century Basilica della Ma-donna di Tirano, one of the most important religious monuments in Lombardy, and then it starts to climb and reveal surprises among the chestnut groves, leaving behind the vi-neyards of the renowned wines of Veltlin, which are, not by chance, red too. You don’t really have the time to feel you are travelling that, just like children, you are enchanted when the train looks like it runs after itself on the circular viaduct of Brusio. It is one of the many engineering works, for sure the most photographed, so much to become the symbol of UNESCO World Heritage. Such an unbelievable emotion makes you feel to sit, just like many lillipuzianis, in a train mo-del. The Bernina Line continues and climbs

on reaching Poschiavo, capital of this valley, the Val Poschiavina, it has been linked to Veltlin for centuries, both for the language and for the culture, after having circled the lake green cobalt. After Poschiavo the train starts its real slope reaching the station of Ospizio Bernina 7391 feet (2253 metres). It is a railway climb, passing from one bridge to the other, from one tunnel to the other, from one curve to the other, from Cavaglia, with its Geologic Park of the "Giardino dei ghiacciai” to the station of the Alp Grüm, panoramically located on the glacier of Palù. Immediately after every trip it always hap-pens a magic. While the Bernina Line turns again, near the entry to Engadina, don’t be surprised if, as animated by the magic of an

From Tirano to St. Moritz, TRAVELLING with the nose glued to the window

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elf climbed on the train from the woods of the Val Poschiavina, everybody will get up incredulous, looking like in a great cinema-scope at 360°, the Italian Alps, with the Ber-gamo Alps in the background embracing the Retiche Alps, freshing up geography in a single look. Leaving the Bernina Pass the train starts to descend, passing by the Lago Bianco (White Lake) and the Lej Nair (Black Lake), that mark the watershed between the basin of the Po and the one of the Reno ac-companying their waters from here to the Black Sea. It is difficult to look at all that is over your windows, especially in winter, when here -crossing the Bernina Pass - the Bernina Line races with its fantastic slowness between walls of snow and white snow ca-

kes vanished in the blue of the sky or in the white of the snow lifted by the wind. By now you will think you are used to surprises but, after having left the stations of departure of the two cable cars of Lagalb and Diavo-lezza, you will meet the holder of the name of your train: the Bernina. The holder of the name of your train: the Bernina waits for you for the first true meeting with it. You will see it at your sight, while with the eyes you will climb the great glacier of the Morteratsch, in the homonym small station in the wood. Don’t worry if sometimes, surliness and re-servedly, “the great Bernina” won’t make itself perceive, covered by clouds. Its court of glaciers and peaks will be there, only for your eyes. By now the trip of the centennial

is about to end, when you arrive in Engadina. The first stop is Pontresina, one of the most important city for the historical tourism in Engadina and from there, after the last turns in the woods and after four hours of wonder from the windows, here is St. Moritz, with its jet-set lifestyle, with its lake, with those colors that fascinated the divisionist painter Segantini. A walk on the lake, a chocolate at Hanselmann (…remembering movies and li-terature…) and above all a visit to the Museo Segantini and then, with a simple change of platform, the dream of your trip can conti-nue, departing to Thusis through the Albu-laPass, cuddled as always by your Bernina Line. Once again…with "the nose glued to the window."

Nelle foto, il Bernina Express, paesaggio invernale al Passo del Bernina

In the photo, the Bernina Express, winter landscape at the Bernina Pass

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MARCO LUPIvive a Mendrisio(Canton Ticino).

Di lui ha detto la criticaSimona Ostinelli: “L’unica

arte a cui Lupi guardacon interesse è quella

infantile. Sintesi esemplicità: questa è la

strada per raggiungere lavera scoperta”.Mentre il critico

Paolo Levi nel 1996scriveva: “Il suo é un

nascondersi e unriapparire, un travestirsi

attraverso panni dal tagliosurreale. Le sue tecniche

miste su tela hanno duechiavi di lettura. La prima

verte sui contenuti, laseconda sulla capacità

pittorica da nonsottovalutare”.

LOMAZZO - Como - Italywww.tecnograf ica.ws

L’arte della stampa

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MARCO LUPIvive a Mendrisio(Canton Ticino).

Di lui ha detto la criticaSimona Ostinelli: “L’unica

arte a cui Lupi guardacon interesse è quella

infantile. Sintesi esemplicità: questa è la

strada per raggiungere lavera scoperta”.Mentre il critico

Paolo Levi nel 1996scriveva: “Il suo é un

nascondersi e unriapparire, un travestirsi

attraverso panni dal tagliosurreale. Le sue tecniche

miste su tela hanno duechiavi di lettura. La prima

verte sui contenuti, laseconda sulla capacità

pittorica da nonsottovalutare”.

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per TUTTI i GUSTI

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Ticino

per TUTTI i GUSTI

GASTRONOMIA e CULTURA

GASTRONOMY and CULTURE for all TASTES

swiss

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La Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio è un ap-puntamento imperdibile per coloro che amano la buona tavola e la tradizione. In questa regione, particolarmente caratterizzata da una particolare varietà e qualità di prodotti eno-gastronomici, il ritorno di questa rassegna saluta annualmente i colori autunnali. Un territorio si scopre anche attraverso i prodotti della terra ed i piaceri della tavola. Il Mendrisiotto è una regione privilegiata ed apprezzata dal profilo eno-gastronomico, ma la Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Bas-so Ceresio non è strettamente legata ad una proposta di piatti tipici, bensì spazia nella grande offerta della cucina internazionale. Ognuno dei 46 ristoranti che, di regola, aderiscono a questa iniziativa sviluppa-

ta dall’associazione GastroMendrisiotto in collaborazione con Mendri-siotto Turismo, propone un piatto e/o un menu. I prezzi, così come la proposta e tutti i dati relativi al ristorante o grotto in questione, sono pubblicati in un libretto che serve anche a raccogliere i timbri che danno diritto ad un premio immediato e ad un premio-fedeltà. La qualità della manifestazione è data da un severo regolamento di partecipazione e da un comitato che sorveglia l’andamento annuale dei ristoranti-parteci-panti. Apprezzata da coloro che abitano della regione e dai turisti que-sta rassegna propone anche un vino in degustazione acquistabile anche a bicchiere. Scoprire una regione attraverso i sapori della buona tavola: quale migliore occasione per conoscere il Mendrisiotto e Basso Ceresio?

Nelle foto, immagini di alcune delle oltre 30 cantine visitabili nel Mendrisiotto

di Marili Fontanafoto Archivio Mendrisiotto Turismo

RASSEGNAGASTRONOMICA

imperdibile dal 1 al 31 ottobre

E V E N T I

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The Gastronomic Festival of Mendrisiotto and of the lower part of Ceresio is an appointment that people who love good food and tra-dition cannot miss. In this region, particularly characterized by a va-riety of wines and gastronomic products, the return of this festival annually greets the autumn colors. A territory can also be discovered through the products of the area and the pleasure of its food. The Mendrisiotto is a privileged region and it is appreciated for its wine and food, but the Gastronomic Festival of Mendrisiotto and lower part Ceresio it is not tightly tied to a proposal of typical dishes, on the contrary it offers food of the international tradition. Each of the 46 restaurants that they usually take part in this initiative promoted

by the association GastroMendrisiotto in collaboration with Mendri-siotto Turismo, proposes a dish and/or a menu. The prices, as well as the proposal and all the data related to the restaurant or grotto, are published in a book that also collects the stamps that give the right to an immediate prize and to a fidelity prize. The quality of the event is determined by specific rules and by a committee that controls the annual course of the participating restaurants. Appreciated by tho-se who live in the region and by tourists, this festival also proposes a wine to taste which can be bought in glass. Discover a region through the tastes of good food: what better occasion to get to know Mendri-siotto and of the lower part of Ceresio?

In the photos, some of the more than 30 wine cellars you can visit in the Mendrisiotto

GASTRONOMIC FESTIVAL unmissable

from 1 to 31 october

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Il Museo Bagatti Valsecchi sbarca in Ticino, per la precisione a Rancate, Mendrisio, presso la Pinaco-teca cantonale Giovanni Züst, con l’esposizione “Il Rinascimento nelle terre ticinesi”, dal 9 ottobre 2010 al 10 gennaio 2011. La mostra, curata da Giovanni Agosti, Jacopo Scoppa e Marco Tanzi, si propone di indagare lo svolgimento delle vi-cende figurative in Canton Ticino tra Quattro e Cinquecento. Per la prima volta, in occasione di questa esposizione, verrà ripercorsa la storia della produzione artistica rinascimentale della vicina Svizzera, e non solo, coinvolgendo tesori artistici

racchiusi nella nostra città. Sarà idealmente sfo-gliato un capitolo ineludibile dell’arte lombarda ed europea del periodo, attraverso una cinquan-tina di opere appartenenti ad artisti tra i quali Bramantino e Bernardino Luini, grazie alle quali sarà possibile seguire il mutare degli stili in un territorio di confine. La ricerca, come detto, non si è però fermata in Ticino. Infatti, durante la mo-stra, saranno esposte delle opere appartenenti al Duomo di Como, per la precisione uno stendardo processionale realizzato da Bartolomeo da Ponte Tresa, rappresentante la Pentecoste, due grandi

C U L T U R A

tele di Bernardino Luini raffiguranti San Sebastia-no e San Cristoforo, e altre due grandi tele di Santi, Abbondio e Gerolamo in una, Provino e Amanzio nell’altra, attribuite a Ludovico De Donati. Queste opere fanno parte di un prezioso patrimonio con-servato nella cattedrale comasca che sarà riporta-to in primo piano dall’esposizione ticinese. Anche Varese verrà coinvolta in questo progetto. Infatti, dal 16 ottobre 2010 al 10 gennaio 2011, il refettorio settecentesco dell’ex convento di Sant’Antonio ospiterà due tavole del più importante pittore va-resino del rinascimento: Francesco De Tatti.

Nella pagina successiva, da sinistra, Bernardino Luini,Sant' Anna, tavola, 1523 circa, Filadelfia, Philadelphia Museum of Art; Bramantino, Fuga in Egitto, tavola,1510-1515 circa Orselina, Madonna del Sasso

In the next page, from the left, Bernardino Luini,Sant' Anna, painting, 1523 circa, Filadelfia, Philadelphia Museum of Art; Bramantino, Fuga in Egitto, painting,1510-1515 circa Orselina, Madonna del Sasso

Da sinistra, tele raffiguranti San Sebastiano eSan Cristoforo, di Bernardino Luini, Cattedrale di Como

From the left, painting representing San Sebastiano andSan Cristoforo, by Bernardino Luini, Cathedral of Como

IL RINASCIMENTO Ticinesinelle terre

di Elisabetta Comeriofoto Archivio Pinacoteca Cantonale G. Züst

Pinacoteca cantonale Giovanni Zustdal 9/10 2010 al 10/01 2011CH-6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, SvizzeraTel. 0041 (0) 91 816 47 91 - Fax 0041 (0) 91 816 47 99www.ti.ch/zuest

INFO

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The Museum Bagatti Valsecchi arrives in Tici-no, to be precise in Rancate, Mendrisio, at the Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, with the exhibition “Il Rinascimento nelle terre ticinesi”, (Renaissance in Ticino) from 9th October 2010 to 10th January 2011. The exhibition, organized by Giovanni Agosti, Jacopo Scoppa and Marco Tanzi, aims at analyzing the figurative repre-sentations in Canton Ticino between 15th and 16th century. For the first time, on the occasion of this exhibition, there is a presentation of the Renaissance artistic production in Switzerland

and not only, including artistic treasures hidden in our city. Around 50 works of art of painters such as Bramantino and Bernardino Luini to in-troduce an important chapter of the Lombardy and European art, in order to understand the different styles in a border territory. The research, as already said, didn’t stop in Ticino. During the exhibition, you can also see works of art of the Cathedral in Como, for example a procession standard by Bartolomeo da Ponte Tresa, repre-senting the Whitsun, two big canvas by Bernardi-no Luini representing Saint Sebastian and Saint

Christopher and other two big canvas of Saints, one with Abbondio and Gerolamo and the other one with Provino and Amanzio, are attributed to Ludovico De Donati. These works of art are part of a precious artistic heritage of the Cathedral in Como, which has an important position in the exhibition in Ticino. Even Varese is involved in this project. Actually, from 16th October 2010 to 10th January 2011, in the 18th century refectory of the former convent of Sant’Antonio two works of art of the Renaissance painter of Como, Fran-cesco De Tatti, are displayed.

RENAISSANCE Ticino areain the

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Como e Suzuki, un binomio indissolubile ormai. A dimostrazione di questo, il capoluogo lombardo è stato scelto per la presentazione in anteprima nazionale della neonata creatura della casa automobilistica giapponese: la nuova Swift. Tre giorni per mostrare alla stampa e ai concessionari di tutta Italia la vettura di punta del marchio nipponico che è stata oggetto di un restyling, con miglioramenti nelle prestazio-ni e nel design e con un'evoluzione in termini di risparmio di carburan-te, emissioni di CO2, performance di guida, sicurezza e stile. Swift, il modello più venduto nella storia di Suzuki, è considerata un modello strategico grazie alle sue caratteristiche improntate sulla facilità e sul piacere di guida. La quarta generazione di Suzuki Swift presenta un modello lievemente rinnovato a livello estetico e con notevoli miglio-ramenti che ne incrementano la capacità dinamica. Notevoli investi-menti sono stati fatti sul versante della sicurezza: infatti, nuova Swift, assicura una maggiore stabilità, grazie alle nuove misure della carroz-zeria, costruita principalmente in acciaio. Premiata con le cinque stelle nei crash test Euro NCAP, la nuova stella del firmamento delle auto è stata presentata anche nell’incantevole location della concessionaria Suzuki esclusiva per Como, Autotecnica A & B di Montorfano. I tito-lari hanno accolto, nella nuova sede dello showroom di Montorfano (uno spazio espositivo di 1.500 mq), i loro fedeli clienti ed amici orga-nizzando una serata unica ed utile per poter testare la nuova Suzuki Swift. A dimostrazione dell’alto livello e dell’importanza della serata erano presenti i vertici nazionali della casa giapponese: Nobuo Fuji-ta, presidente di Suzuki Italia e Massimo Nalli, direttore generale della divisione auto. Insomma, non è semplice riuscire a migliorarsi, giorno dopo giorno, modello dopo modello. Suzuki lo fa, di generazione in generazione, in sicurezza, confort ed eleganza.

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Autotecnica A&B, Montorfano, lungo la Strada Statale Briantea(Statale Como-Bergamo), tel. 031/200 252, www.absuzuki.it

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A D V E R T I S I N G

AUTO DELL' ANNO

Como and Suzuki, an indissoluble union. To demonstrate this, the city of the Lom-bardy region was selected for the national preview presentation of the newborn cre-ature of the Japanese car company: the new Swift. Three days to show the top level car of the Japanese brand to the press and to the Italian car dealers that underwent a restyling, with improvements in the performances and in the design and with an evolution in terms of fuel saving, CO2 emissions, driving performance, safety and sty-le. Swift, the most sold model in the history of Suzuki, a strategic model for its charac-teristics focused on easiness and pleasure of driving. The fourth generation of Suzuki Swift slightly introduces a slightly renewed model from the aesthetical point of view with notable improvements that increase its dynamic ability. Notable investments were made on safety: in fact, the new Swift assures a great stability, thanks to the new measures of the car body, mainly built in steel. Awarded with the five stars in the European crash test NCAP, the new star of the firmament of the cars was presented in Como in the enchanting location of the car dealer Suzuki, Autotecnica A & B in Montorfano. The owners welcomed their clients and friends, in the new showroom of Montorfano (an exhibition area of 1.500 meters), organizing an unique evening to be able to test the new Suzuki Swift. To demonstrate the high-level and the impor-tance of the evening they were the national leaders of the Japanese company: No-buo Fujita, president of Suzuki Italia and Massimo Nalli, general manager of the car division. It is not simple to succeed in improving, day after day, model after model. Suzuki does it, generation after generation, in safety, comfort and elegance.

THE CAR OF THE YEAR

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Nuova Swift presentata durante l'inaugurazione del nuovo showroom della concessionaria esclusiva per Como Autotecnica A & B

New Swift presented during the inauguration of the new showroom of the exclusive car dealers in Como Autotecnica A & B

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Festival del Film di LOCARNO

E V E N T I

di Guido Capizzi e Idapaola Sozzanifoto © Festival del Film Locarno

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Ha parlato di rigore e tradizione il presidente del Festival del film di Locarno, Marco Solari, presentando il nuovo direttore artistico, Olivier Père, che a sua volta ha invitato pubblico e critica a lasciarsi sorprendere. Molte novità, tutte volte a migliorare la sostenibilità am-bientale di un evento giunto alla 63^ edizione. Fiore all’occhiello del Cantone Ticino, che ha aumentato il contributo per gli anni fino al 2015, il Festival ha confermato il suo ruolo di “finestra del mondo” con una fornitissima selezione di film d’autore e di opere prime. Il Pardo d’onore è stato assegnato a Jia Zhang-Ke, regista cinese autore di “Platform” (2000), Leone d’oro a Venezia nel 2006 con “Still Life”, autore di 9 lungometraggi e 3 documentari, l’ultimo dei quali “I wish I knew” presentato a Cannes nel 2010. Premiata anche Chiara Mastroianni, figlia di Marcello e Catherine Deneuve, con l’Excellence Award Moet & Chandon. Di Chiara Mastroianni più che come attrice dei due film presentati a Locarno – “Non ma fille tu n’iras pas danser” e “L’homme au bain” – ricordiamo “Prêt-à-porter” di Robert Altman e “Le parole di mio padre” di Francesca Comencini. Due temi sui quali Chiara ha insistito sono le vecchie abitudini nel giudicare le donne, spesso soffocate dalla famiglia e l’adolescenza, età difficile per tutti. Argomenti trattati in diversi film proiettati a Locarno. Sia nella splendida cornice di Piazza Grande, con lo schermo più grande d’Europa, sia nelle varie sale in città. La cinema-tografia francese l’ha fatta da padrona a Locarno con 62 film. Dagli USA ne sono arrivati 52, 51 dalla Svizzera, 40 dalla Germania e 15 dall’Italia. Tra i 19 film proiettati in Piazza Grande – contenente fino a 8000 posti – si è rivisto “Uomini contro” di Rosi.

Nella pagina precedente, veduta della Piazza Grande di Locarno; sotto, "Pardo d'onore" Swisscom. da sinistra, Katrin Ayacher, JIA Zhang-ke, Cina, Marco Solari, © Festival del Film di Locarno / De Maria

In the previous page, a view of Piazza Grande in Locarno; below "Pardo d'onore" Swisscom. From the left Katrin Ayacher, JIA Zhang-ke, Cina, Marco Solari, © Festival del Film di Locarno / De Maria

Sotto, da sinistra, Olivier Père, direttore artistico del Festival con il regista Francesco Rosi, "Pardo alla carriera" 2010, © Festival del Film di Locarno / Pedrazzini

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Marco Solari, the president of the Film Festival of Locarno spoke of rigor and tradition, presen-ting the new artistic manager, Olivier Père, who invited the public and the critics to let them be surprised. Many novelties, all of them aim at improving the environmental sustainability of an event which reached its 63th edition. It is a flower to the buttonhole for Canton Ticino that increased the contribution for the next years, until 2015. The Festival confirmed its role of “window of the world” with a rich selection of author film and first works. The Leopard of Honor was assigned to Jia Zhang-Ke, Chinese director author of “Platform” (2000), Gold Lion in Venice in 2006 with “Still Life”, author of 9 feature films and 3 documentaries, the last of which “I wish I knew you” presented in Cannes in 2010. Chiara Mastroianni, daughter of Marcello and Catherine Deneuve, was awarded the Excellence Award Moet & Chandon. In Locarno she presented "Non ma fille tu n'iras pas danser" and "L’ homme au bain" but we mainly remember Chiara Mastroianni in “Pret-a-porter” by Robert Altman and “Le parole di mio padre” by Fran-cesca Comencini. She insisted a lot on these two themes: the old habits to judge women, often suffocated by the family and the adolescence, a difficult age for everybody. These subjected were present in different films projected in Locarno, both in the splendid frame of Piazza Gran-de, with the biggest screen in Europe, and in the different theatres of the city. The French cine-matography has dominated the Festival of Locarno with 62 films. 52 films were from USA, 51 from Switzerland, 40 from Germany and 15 from Italy. Among the 19 films projected in Piazza Grande- with more than 8000 seats – “Uomini contro” by Rosi.

Sotto, Excellence Award Moet&Chandon, Chiara Mastroianni, © Festival del Film di Locarno / Abram

Below, Excellence Award Moet&Chandon, Chiara Mastroianni, © Festival del Film di Locarno / Abram

Below, from the left, Olivier Père, artistic director of the Festival with the movie maker Francesco Rosi, "Pardo alla carriera" 2010, © Festival del Film di Locarno / Pedrazzini

Film Festival of LOCARNO

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E’ l’architetto Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania) il vin-citore della seconda edizione del BSI Swiss Architectural Award, premio internazionale di architettura promosso da BSI Architectu-ral Foundation, con il patrocinio dell’Ufficio Federale della Cultura a Berna e dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana) e in collaborazione con l’Archivio del Mo-derno, Mendrisio. Il Premio, che ammonta a 100.000 franchi, vie-ne assegnato ogni due anni ad architetti under 50 che abbiano saputo offrire “un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea, dimostrando una particolare sensibilità al con-testo paesaggistico e ambientale”. Il vincitore di questa seconda edizione, Diébédo Francis Kéré, è stato premiato per “la singolare capacità di creare edifici che, pur profittando delle competenze tecniche apprese durante la formazione compiuta in Europa, sono saldamente radicati nella tradizione culturale e nel tessuto sociale del proprio paese di origine, il Burkina Faso, e sono l'esito di un intenso coinvolgimento delle comunità locali”. Il premio sarà con-segnato al vincitore il 18 novembre all’Accademia di architettura a Mendrisio (Svizzera) nel corso di una cerimonia che segnerà anche l’apertura dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati. I la-vori saranno raccolti in un volume monografico.

Gli appuntamenti17 novembre 2010, conferenza stampa presenziata dal vincitore evisita in anteprima dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati18 novembre 2010, cerimonia di premiazione e inaugurazione dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati. Accademia di ar-chitettura, Palazzo Canavée. Mendrisio (Svizzera)

A R T E

BSI Architectural Foundation promuove le conoscenze, la forma-zione e la ricerca nel campo dell’architettura. In particolare la Fonda-zione prevede l’istituzione di un premio di architettura biennale (BSI Swiss Architectural Award) e sostiene l’attività ed i progetti promossi nell’ambito del suo allestimento, quali mostre, pubblicazione e pre-sentazioni. La BSI Architectural Foundation è una delle Fondazioni di BSI SA. Fanno parte del Consiglio di Fondazione Felix R. Ehrat (Presi-dente), Mario Botta (Vice Presidente), Alfredo Gysi e Marco Solari.

Seconda edizionedel BSI SWISS ARCHITECTURAL AWARD

Sotto, uno dei progetti presentati dell'architetto Kéré: "School extension in Gando"

Below, one of project presented by the architect Kéré: "School extension in Gando"

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The BSI Architectural Foundation promotes knowledge, training and research in the field of architecture. It presents a biennial architecture award (BSI Swiss Architectural Award) and sponsors activities and projects as part of that event, including exhibitions, publications and presenta-tions. The BSI Architectural Foundation is one of the BSI AG Foundations. Felix R. Ehrat (President), Mario Botta (Vice-President), Alfredo Gysi and Marco Solari are members of the Foundation Board.

The architect Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germany) is the winner of the second edition of the BSI Swiss Architectural Award, international prize of Architecture promoted by BSI Architectural Foundation, under the patronage of the Swiss Federal Office of Culture in Bern and by the Accade-mia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana) and in partnership with the Archivio del Moderno, Mendrisio. The award, which totals 100,00 Swiss francs, is assigned every two years to architects under 50, who have made “a significant contribution to contemporary archi-tecture and who have shown particular sensitivity to the landscape and environmental context”. The winner of this edition, Diébédo Francis Kéré, has been awarded for his “exceptional capacity to create buildings that, while benefiting from the technical knowledge he gained while studying in Europe, are deeply rooted in the cultural tradition and social fabric of his country of origin, Burkina Faso, and are the result of local communi-ties’ intense involvement”. The award will be given to the winner on 18th November at the Accademia di architettura di Mendrisio (Switzerland) at a ceremony that will also mark the opening of the exhibition of works sub-mitted by the candidates. The works will also be collected in a catalogue.

Second edition of BSI Swiss Architectural Award

The winner is the architect Diébédo Francis Kéré

Calendar of events17 November 2010, Accademia di architettura, Palazzo Canavée, Men-drisio, Switzerland Press conference attended by the winner, and preview of the exhibition of works submitted by candidates.18 November 2010, Accademia di architettura, Palazzo Canavée, Men-drisio, SwitzerlandAwards ceremony and inauguration of the exhibition of works submitted by candidates

Sotto, a sinistra il vincitore del premio l'architetto Diébédo Francis Kéré; a destra, il premio che gli sarà consegnato. Edizione limitata di Liam Gillick, 10 esemplari per BSI. CrNi-Stahl (ChromNickel-Stahl) - Prodotto da Flury Modellbau GmbH, Egliswil

Below, on the lef, the winner of the award, the architect Diébédo Francis Kéré; on the right, the award he will receive. Limited edition by Liam Gillick, 10 copies for BSI. CrNi-Stahl

(ChromNickel-Stahl) - Prodotto da Flury Modellbau GmbH, Egliswil

vince l’architetto DIÉBÉDO FRANCIS KÉRÉ

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Il 17 luglio Como si è svegliata con il rombo delle Harley che hanno invaso piaz-za Cavour. Sono arrivate in riva al nostro lago 485 esemplari, autentici gioielli di tutte le fogge e cilindrate, una diversa dall’altra, come è costume nella famiglia degli harleysti. Sono state registrate presenze da tantissimi paesi europei: Ger-mania, Inghilterra, Svizzera, Francia, Austria e Croazia, solo per citarne alcuni. In-somma, un successo annunciato che non ha tradito le aspettative. I bikers hanno cominciato ad arrivare in piazza Cavour a partire dalle 10.30, poi, con il passa-re dei minuti, il “salotto” comasco è stato invaso da tantissimi esemplari, tanto che alcuni hanno dovuto sostare fuori della piazza. Anche Magic Lake, insieme a Mitchumm, è stata presente a questo appuntamento con l’edizione Summer

E V E N T I

foto Royal-T Graphic

2010 della rivista che è stata distribuita gratuitamente a tutti i partecipanti insieme alla maglia ricordo dell’evento. I motociclisti sono poi stati invitati al Caffè Ambrosiano di piazza Cavour per un aperitivo offerto dall’organizza-zione. Alle ore 12.00 è partita la parata per le vie di Como, coadiuvata dalle forze d'ordine cittadine. Un grande entusiasmo ha accompagnato lungo tutto il tragitto i Chapter che hanno letteralmente invaso le vie comasche, raccogliendo applausi lungo tutto il tragitto. Al termine della parata, il cor-teo ha proseguito fino a Lugano dove altri 10.000 bikers attendevano per continuare la grande festa. Il 2011 è vicino..i lavori per la prossima edizione sono già in corso e qualsiasi idea è benvenuta.

Como border

PIT STOP TO HOG 2010

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On July 17 Como woke up with the roar of the Harley that invaded Piazza Cavour. 485 Harley Davidson reached the lake shores, they are authentic jewels of all models and capacities, one different from the other, as it is custom in the family of those who love Harley Davidson. They came from many European countries: Germany, England, Swit-zerland, France, Austria and Croazia, only to quote just a few. Also Magic Lake, together with Mitchumm, took part in this appointment with the edition Summer 2010 of the magazine that was distributed to all the participants together with a t-shirt of the event. The bikers

were invited then to the Caffè Ambrosiano in Piazza Cavour for an appetizer offered by the organization. At 12.00 pm they started a parade in the streets of Como, followed by the city police. A the Chapter was accompanied with great enthusiasm along the whole journey, they literally invaded the streets of Como, picking up ap-plause along the whole journey. At the end of the parade, they con-tinued up to Lugano where others 10.000 bikers waited to continue the great party. 2011 is nearby..people are already working for the next edition are already in progress and any idea is welcome.

TO HOG 2010

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Il mondo della produzione televisiva ha vissuto, come altri settori ad alto contenuto tecnolo-gico, un notevole cambiamento strutturale. Il modo di produrre un evento ha subito influssi che hanno modificato l’approccio iniziale prettamente artistico ed intuitivo, in un approccio ove il connubio tecnica e professionalità è determinante. Oggi parlare di televisione vuol dire saper produrre in modo tale da consentire all’utente di vivere, in diretta e da casa, lo spetta-colo e le emozioni di un evento in modo attivo. Wire Team SA, una realtà presente da quasi un trentennio nelle produzioni di eventi, ha vissuto in modo attivo e propositivo le varie fasi tecnologiche, passando dall’analogico al digitale ed ora all’alta definizione. Una cura particola-re per le risorse umane ed un'attenta evoluzione tecnologica hanno consentito lo sviluppo di una filosofia aziendale la cui cura del dettaglio consente di consegnare un prodotto di altissi-mo contenuto qualitativo. La società inoltre è strutturata in modo tale da disporre di mezzi di produzione e di trasmissione che consentono un servizio completo che parte dalla produzione sino alla consegna in casa del prodotto mediante il sistema satellitare. Una struttura cresciuta grazie all’allestimento dei mezzi di produzioni e trasmissione satellitare, interpretando quindi le esigenze dei clienti in modo attivo. Un mondo in continua evoluzione e con necessità di

WIRE TEAM i leaders delle produzioni televisive

foto Archivio Wire Team

T E R R I T O R I O

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crescita costante ha portato la società ad acquisire, nel 2009, un’importante realtà del settore consentendole un’ulteriore espansione della propria presenza. La storia ha portato la struttura ad essere particolarmente importante nel settore sportivo. Con una clientela internazionale è presente, da anni, in importanti eventi quali MotoGP, Formula 1, Calcio -sia campionato Italiano di serie A, che incontri di nazionali di calcio-, Champions League, gare di Coppa del Mondo di sci per non citarne che alcune. La nostra presenza invade, in modo discreto ma costante, le case dei telespettatori spesso e giustamente ignari della realtà di una produzione in diretta, ove ogni dettaglio deve essere curato affinché la trasmissione sia tale da rendere attivamente par-tecipe l’utente. Tutto deve essere attentamente coordinato e pianificato: i mezzi di produzione, le risorse umane, la logistica, i rapporti con l’organizzatore e l’ente televisivo, in un contesto sempre di vivo coinvolgimento e di passione professionale. Per Wire Team il futuro rappresenta il presente, per cui si cavalcano le varie evoluzioni tecniche sia di produzione che di trasmis-sione in modo costante, incluso il 3D, nel rispetto tuttavia della filosofia aziendale che pone la qualità come elemento essenziale del proprio prodotto, unico mezzo per trasmettere tutta l’adrenalina di un evento allo spettatore.

i leaders delle produzioni televisiveLa comunicazione via radio e via cavo è deterninante per la buona riuscita di un evento

The communication by radio and by cable is determining for a successful event

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Sotto, l'allenatore Trapattoni intervistato da Wire Team

The world of the TV production experienced, as many other sectors with high technological contents, an important structural change. The way to organize an event is submitted to influences that modified the initial ap-proach, which mainly was artistic and intuitive, into a approach where the combination between technique and professional skill is fundamen-tal. Today to speak of television means to know how to produce in a way that the user can live, live or at home, the show and the emotions of an event in an active way. Wire Team SA is present in the production of events since 30 years and it took part in the different technological phases in an active way, passing from the analogical to the digital and now to the high definition. A particular care to human resources and a careful technologi-cal evolution allowed the development of a business philosophy, in which the attention to the details allows the delivery of a product of high-quality content. Moreover the company is structured in order to have means of production and transmission that allow a complete service from the pro-duction to the delivery of the product at home thanks to a satellite system. This structure grew through the preparation of the production means of and satellite transmission, interpreting therefore the customer’s need in

WIRE TEAMthe leaders of TV productions

an active way. In a world in continuous evolution and with necessity of constant growth, in 2009 the company acquired an important area of this sector, allowing a further expansion. It became very important in the sports sector. Now they have international customers and they are present in international events such as MotoGP, Formula 1, Soccer - both Italian First League and national soccer games -, Champions League, Ski World Cup to quote but a few. Its presence invades, in discreet but constant way, the people's houses, who are often and justly unaware of the reality of a live production, where every detail has to be studied so that the custo-mer has an active part in the TV program. Everything has to be carefully coordinated and planned: means of production, human resources, logi-stics, relationships with the organizer and the television corporate body, following a concept of involvement and of professional passion. For Wire Team the future represents the present; the various technical evolutions are always at the forefront both in the production and in the transmission, including 3D, in the respect nevertheless of the business philosophy that sets the quality as essential element of the production, the only way to transmit the whole adrenaline of an event to the spectator.

Below, the coach Trapattoni during an interview by Wire Team

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D I N A S T I E

Dal 1870 generazioni

di Marco Lombardo Giassettifoto Archivio G. G. Brown III

GEORGE GARVIN BROWN III

INTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKE

U l t i m a p a r t e

di "SPIRITO"

Ultima puntata di Magic Lake dedicata a Mr. George Garvin Brown III. Di rito, un’occasione per i ringraziamenti. La redazione della rivi-sta ne ha uno davvero speciale da rivolgere a Mr. Brown, che ci ha aperto le porte della sua casa e della sua vita, senza riserve e che ci ha permesso di raccontare questa affascinante storia. LE DONNELa moglie canadese, poi Antonella, poi tan-te amiche, quelle delle foto. Garvin III glissa, però ricorda con orgoglio quelle 26 ragazze che ha aiutato – in maniera disinteressata, precisiamolo – a crescere e a studiare fino all’università: “E a tutte è andata benissimo”. La stessa cosa che ha fatto anche per gli studenti, questa volta maschi, di un college che ha aperto nel Connecticut per dare una speranza a chi ce la vuole fare: “E’ una parte importante della mia vita: è una scuola dove

si impara anche la musica classica, c’è il tea-tro e anche l’auditorium. Io l’ho finanziata e quando mi hanno detto come avrei voluto chiamarla, ho risposto: con il nome della mia prima moglie. E non c’è niente di strano: ci siamo amati, è la madre dei miei figli, è una gran persona, appassionata di musica clas-sica. Quando vado a parlare con i ragazzi e le ragazze che sostengo, dico sempre loro: nella vita ci si sposa e si divorzia, l’importante è rimanere amici. Io con mia moglie mi sono separato per colpa di piccole cose: ad esem-pio a lei piaceva l’opera, a me il rock. Ma se sei stato tanto innamorato da arrivare a sposarti, è assurdo non restare amici dopo…”.LA FAMIGLIAQui entrano in campo gli affetti, George Gar-vin Brown III ne parla con orgoglio evidente, parla delle sorelle, una delle quali ha aperto un albergo-museo diventato “il numero 1 in

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Usa e il numero sei nel mondo”. E poi par-la dei figli, George Garvin IV e Campbell, entrambi impegnati a proseguire la tradi-zione di famiglia nell’azienda di liquori ed entrambi sposati “con una canadese come la mamma”. Poi i quattro nipoti, “tutti sot-to i dieci anni, per questo è meglio che le mie barche siano a motore piuttosto che a vela: è meglio che siano comode come una casa. Unico problema: non c’è un George Garvin Brown V, mia nuora non ha voluto.”. Una grande famiglia, insomma, per la quale lottare e magari redimersi, come racconta Garvin senza reticenze: “Non mi vergogno a dirlo: come è stato per mio padre, anch’io ho avuto problemi con l’alcol. E dire che sulle nostre bottiglie scriviamo: bevete re-sponsabilmente”. Non è stato così, insom-ma: “Quattro anni fa mio figlio un giorno mi dice: “Papà, ti ricordi di ieri sera?”. E io:

“No, perché?”. E lui: “Perché sei tornato a casa e hai sbagliato porta: sei entrato da me che eri mezzo nudo, solo che eri nudo nella parte sbagliata…”. Lì, a quel punto, in quel momento, ho detto stop: sono stato 3 mesi in una clinica specializzata dello Utah e adesso non bevo e non fumo più e mi sento meglio. La vita spesso ti porta su una strada sbagliata, ma ti dà sempre la possibilità di rimediare”.IL FUTUROIl computer continua a passare foto su foto, la vita prosegue, ma l’avventura di Garvin III resta fissata in quelle foto, belle, buffe, hard, commoventi e artistiche, le mille fac-ce di un uomo che non si è ancora stancato di fare affari con il mondo: “Viaggio avanti e indietro dall’America perché continuo a cu-rare gli aspetti finanziari della mia azienda. Ho la mia collezione di automobili – la più

Sopra, G.G.Brown con la famiglia al completo

vecchia è una Porsche 356 SC del 1965, poi ce ne sono altre quattordici, Ferrari compre-se –, ho una vita completamente realizzata. Sto bene insomma…”. Allora, alla fine si può dire che George Garvin Brown III non è solo l’immagine di una delle aziende più famose del mondo, ma è pure un uomo come tutti, che si gode la vita, la sua casa nel centro di Milano con "vista sul lago di Como" e le sue emozioni: “Certo che sono uno che si emo-ziona: non avrei scelto sennò di vivere qui da voi…”. L’ascensore della sua vita allora punta al prossimo piano anche se, Garvin, davvero, ci pensi bene: le manca qualcosa? Silenzio. Poi: "Sì, qualcosa c’è. Vorrei qualche viaggio in meno e un po’ di tranquillità in più. Vorrei stare un po’ da solo a giocare con le mie foto e godere di tutto quello che la vita mi ha dato”. Compresa la casa in centro con "vista sul lago".

Above, G.G.Brown with the whole family

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History of a DYNASTY from 1870

Last episode of Magic Lake dedicated to Mr. Geor-ge Garvin Brown III. As usual, an occasion to thank him. The editorial staff of the magazine has a spe-cial one to address to Mr. Brown, he opened us the door of his house and of his life, without reserves, and he let us tell this fascinating story. WOMENA Canadian wife, then Antonella, then many frien-ds, the ones we can see in the photos. Garvin III avoids the issue, but he remembers the 26 girls he helped in the studies until they graduated: “They all made their own way”. He did the same thing with some male students in a college in Connecticut to give a new hope to those who want to make it: “It is an important part of my life: it is a school where they also learn classical music, there is the theatre and the auditorium. I financed it and when I was asked what name I would give to the school, I de-cided to give the name of my first wife. There is nothing weird in it: we loved each other, she is the mother of my children and she has a great passion for classical music. When I go and speak with the boys and girls I help, I always tell them: in life you get married and you divorce, the important thing is to stay friends. For example I divorced with my wife because of small things: for example she liked ope-ra, I liked rock. But when you are so in love that you decide to get married, it’s silly not to stay friends…”.FAMILYNow we talk of feelings, George Garvin Brown III speaks with an evident pride, he talks of one of his sisters, who opened a hotel-museum which beca-me “the number 1 in the US and the number 6 in the world”. Then he speaks of his children, George Garvin IV and Campbell, they are both involved in the traditional family liquors company and they are both married “with a Canadian just like the mother”. And then four grandchildren, “all younger than 10 years old, this is the reason why it is better that my boats are motorboat instead of sailing boat: it is better they are comfortable just like at home. The only problem is that there isn’t a George Garvin Brown V, my daughter-in-law didn’t want it”. A big family, I fought and redeemed myself for my family, Garvin told without hiding: “I am not as-hamed to tell that just like my dad, I had problems with alcohol. Think that on our bottles we write: drink responsibly”. It wasn’t so: “ Four years ago my son told me: “Dad, do you remember of yesterday evening?”. I answered: “No, why?”. He said: “You came back home and you entered in the wrong

room: you entered in my room and you were al-most naked, but you were naked in the wrong part…” From that moment, I said stop: I stayed in a specialized clinic in Utah for three months and now I quit smoking and drinking and I feel better. Life can take you to the wrong way, but it gives you the chance to put everything right.THE FUTUREThe computer is full of photos, life continues, but the adventure of Garvin III is fixed in those nice, funny, hard, touching, artistic photos, thousands of faces of a man who still wants to make business with the world: “I travel to and from the US because I am still involved in the business of my company. I collect cars – the oldest one is a Porsche 356 SC dated back to 1965, then there are other 14, inclu-

ding the Ferrari – I am completely fulfilled. I feel good…”. So at the end we can say that George Garvin Brown III is not just the image of one of the most famous company in the world, but he is also a man just like the others, he enjoys life, his home in the center of Milan with a view on Lake Como and his emotions: “For sure I am a person who is moved: otherwise I wouldn’t have decided to live here…” The elevator of his life now is heading to the next floor, but Garvin, think very well, do you miss something? He stays in silence and then he says: “Yes, I miss something. I would travel a little bit less and I would have more peace. I would stay alone for a while and play with my photos. And I would also enjoy everything life gave me.” Inclu-ding my home with a view on the lake.

Sotto, le passioni di G.G.Brown: donne, motori e fotografia

Below, the passions of G.G.Brown women, cars and photography

foto

A3

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George Garvin Brown III ha messo il punto la notte tra il 19 e 20 settembre. La sua storia, quella che Magic Lake vi ha raccontato a pun-tate, sarebbe potuta continuare. Ma il suo li-bro invece ha vissuto l’ultima pagina, dopo un’esistenza esaltante, che ha riservato – come capita - grandi gioie e dolori difficili da oscurare, ma che ha fatto di lui, l’erede della più grande distilleria d’America, una persona che sapeva vivere. E soprattutto amare. Que-sto è sembrato Garvin nell’ora abbondante che ci aveva dedicato per aprirsi a chi non lo conosceva bene. Un tempo passato (purtrop-po) in un attimo, pieno di racconti sempre af-fascinanti che l’italiano americanizzato di cui era dotato, aveva reso ancora più avvincenti. Sembrava di stare in un film, insomma, con quelle foto della sua storia personale di im-prenditore playboy che scorrevano, nessuna esclusa, su un computer che ora diventerà il suo memoriale. Un incontro, quello nella sua casa a Milano, che appunto aveva rivelato un Garvin innamorato, della vita sicuramen-te, di tutte le sue donne (“non si può odiare una persona che si ha amato intensamente”, diceva) e di questo piccola parte del mondo, tra Milano e il lago di Como, che aveva scelto come il centro del suo cuore. Garvin amava ed era ricambiato, perché se parlate di lui a tutte le persone che gli erano vicino, non troverete mai un’incrinazione nello sguardo, una nota stonata nelle parole. Garvin era Garvin, e anche noi l’avevamo capito. Per questo Magic Lake continua a raccontarvelo, come se lui potesse ancora continuare dopo quel punto. Perché tutti vivono per non mo-rire ma non tutti muoiono ancora vivi. Garvin Brown III ci è riuscito. E la sua storia resterà indimenticabile.

Marco Giassetti LombardoDaniele BrunatiRosaria Casali

Ricordando G.G.BROWN III

Remembering G.G.BROWN III

George Garvin Brown III left us the night between 19th and 20th September. His story, the one that Magic Lake told you in serial form, could have continued. But his book came to an end, after an exciting life, which reserved him – as it happens -great happiness and difficult sorrows to hide, but the heir of the most important American distille-ry turned to be a person able to enjoy life. Above

all a person able to love. This is how Garvin was during the good hour we spent together, in which he described his life. Unfotunately it was a short time, anyway it was full of fascinating stories that his American-style Italian made them even more fascinating. It looked like we were in a movie, with the photos of his personal story of a playboy-en-terpreneur on the screen of his computer, that now it will become his memorial. During the meeting in his house in Milan, we met Garvin who was in love, for sure in love with life, with his women (“you cannot hate a person you deeply loved” he said) and also in love with this small part of the world, between Milan and Lake Como, he selected as

center of his heart. Garvin loved people and peo-ple loved him, because if you speak of him with all the people who were his friends, you will never find a doubtful glance, a discordant note in the voice. Garvin was Garvin and we understood that. For this reason Magic Lake continues and tells of him, just like he could continue after that moment. Be-cause everybody lives not to die, but not everybody dies alive. Garvin Brown III made it. His story will be unforgettable.

Marco Giassetti LombardoDaniele BrunatiRosaria Casali

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Francesca Valenza,ideatrice e proprietariadi Rêve Zone

Via Auguadri, 12 - 22100 Como - tel: +39 031.243316www.revezone.it

Un’esperienza di benessere in un ambiente da sogno

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L’ultima, in ordine temporale, è un innovativo macchinario, Body Shape – Radiofrequenza bipolare/quadripolare, che dall’au-tunno 2010 sarà a disposizione della clientela, anche per una prima prova gratuita. Giornata di presentazione in Istituto - venerdì 8 ottobre 2010 dalle ore 10.00 alle 19.00.

Autumn and winter are the perfect seasons to return in a good shape and to dedicate some time to ourselves. Rêve Zone is the place where the physical and psychical wellness meet to give a moment of true and absolute relax. This center offers an important added value: the possibility to take care of your body and, at the same time, to take care of your soul, according to the philosophy of aesthetic culture that considers these two binding dimensions. Body and soul are essential elements for us and for our wellness. Also for this reason, it is necessary to chose accurately among the different opportunity offered today to those who would experience beauty treatments. Rêve Zone is a warranty of high professional skills, thanks to its qualified staff. At the same time, Rêve Zone presents continuous innovations.

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L’autunno e l’inverno sono le stagioni ideali per rimettersi in forma e per dedicare un po’ di tempo a se stessi. Rêve Zone è il luogo dove benessere fisico e psichico si incontrano per regalare un momento di vero e assoluto relax. Questo centro offre un importante valore aggiunto: la possibilità di prendersi cura del proprio corpo e, parallelamente, della mente, secondo quella filosofia di cultura estetica che intende le due dimensioni come im-prescindibili. Corpo e mente sono elementi essenziali per noi stessi, per il nostro benessere. Ed è anche per questo motivo che è necessario scegliere con cognizione tra le infinte possibilità offerte oggi a chi intende sottoporsi a trattamenti estetici. Rêve Zone è garanzia di grande professionalità, grazie a personale qualificato che opera all’interno del centro. Allo stesso tempo, e forte di queste caratteristiche, Rêve Zone presenta continue in-novazioni.

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Autumn and winter are the perfect seasons to return in a good shape and to dedicate some time to ourselves. Rêve Zone is the place where the physical and psychical wellness meet to give a moment of true and absolute relax. This center offers an important added value: the possibility to take care of your body and, at the same time, to take care of your soul, according to the philosophy of aesthetic culture that considers these two binding dimensions. Body and soul are essential elements for us and for our wellness. Also for this reason, it is necessary to chose accurately among the different opportunity offered today to those who would experience beauty treatments. Rêve Zone is a warranty of high professional skills, thanks to its qualified staff. At the same time, Rêve Zone presents continuous innovations.

The last one is the innovative machine, Body Shape –bipolar/quadripolar Radiofrequency, it will be at disposal of the customers in Autumn 2010, even for a first free section. Day of the presentation at the center is Friday 8th October from 10.00 am to 7.00 pm

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Live comfortable. Fly Livingston.

Livingston è la compagnia aerea italiana leader per i voli leisure.Ecco perché viaggiare con noi è un perfetto mix di comfort, innovazione,

qualità e sicurezza per raggiungere Caraibi, Centro America, Oceano Indiano, Africa, Mediterraneo, Mar Rosso, Isole dell’Atlantico e Medio Oriente.

Volate con Livingston: ad ogni volo sarete con noi ambasciatoridell’eccellenza italiana nel mondo.

Per informazioni e prenotazioni, chiama il call center 02 39192552 o prenota online su www.lauda.it o presso le migliori agenzie di viaggi

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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedica-re alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.

Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and not, which are able to improve con-tinuously and which with their work are personally committed in the promotion of our territory in the world.

Il "Governo Incontra" ComoThe "Government Meets" Como

Assarredo & GFK-Eurisko verso il futuroAssarredo & GFK-Eurisko towards the future

L'oasi di Poliform & Varenna in BahrainThe oasis of Poliform & Varenna in Bahrain

MagistraVini nel segno dell'arteMagistraVini in the name of art

Meritalia veste il Tre Merli a TriesteMeritalia dresses Tre Merli a Trieste

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F O C U S O N

Magic Lake

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Oriente & Occidente uniti da IMAGOWest & East unified by IMAGO

Claudio Quarta conquista LondraClaudio Quarta conquers London

Andrea Camesasca, "radici per l'innovazione"Andrea Camesasca, "roots of innovations"

Gruppo Ovas, intralogistica su misuraOvas Group, customized intralogistic

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E’ stata una bella occasione di incontro quella che si è tenuta alla biblioteca co-munale di Como il 5 luglio scorso. L’iniziativa è stata promossa dal Ministro per l’attuazione del programma di Governo, Gianfranco Rotondi e dal Sottosegre-tario di Stato, Daniela Santanchè, nell’ambito del programma “Governincon-tra”, una campagna itinerante di comunicazione con la quale il Governo, incon-trando le realtà locali, intende da una lato fornire un’appropriata informazione sullo stato di realizzazione del programma e sulle principale iniziative adottate e dall’altro ascoltare le esigenze del territorio. In effetti l’incontro del 5 luglio non ha tradito le attese: dopo l’intervento di apertura del Ministro Rotondi, che si è soffermato sul tema del federalismo, sottolineandone gli aspetti collegati al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi ed alla più oculata razio-nalizzazione delle risorse pubbliche, si sono avvicendati alla tribuna autorevoli rappresentanti del territorio comasco, che hanno messo in luce le principali problematiche locali davanti ad una platea qualificata ed attenta. Ne è emer-so un quadro di una provincia attiva, laboriosa, con una qualità della vita che rimane alta se paragonata ad altre aree del territorio nazionale, ma tuttavia non priva di criticità. In primo luogo, la crisi economica si sta facendo sentire pesan-temente sul tessuto produttivo comasco, richiedendo un'intelligente politica

i l "GOVERNO INCONTRA" Como Magic Lake

Sopra, da sinistra, S.E. Michele Tortora, prefetto di Como con il Ministro Gianfranco Rotondi; a destra, l'on. Daniela Santanchè con il Ministro

di sviluppo e di sostegno all’economia. In questa ottica, un ruolo non seconda-rio può essere giocato dagli investimenti infrastrutturali, di cui la provincia ha particolarmente bisogno (miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali, piattaforme intermodali per il trasporto delle merci). E’ stata anche auspicata la necessità di adottare politiche sociali a sostegno dei ceti più deboli della società e di investire sui giovani ed in particolare sul sistema scolastico ed uni-versitario della città, perché dall’innovazione è possibile trovare le occasioni di rilancio dell’economia. Inoltre, è stata auspicata una pubblica amministrazione più moderna, meno orientata al rispetto formale delle procedure burocratiche e più vicina alle esigenze degli imprenditori. Al termine dell’incontro, le conclu-sioni sono state affidate al Sottosegretario Daniela Santanchè, che ha illustrato gli interventi del Governo per fronteggiare la crisi, sottolineando in particolare gli aspetti positivi della manovra economica recentemente varata, che ha con-sentito di mantenere in ordine i conti pubblici senza penalizzare i ceti produt-tivi del Paese. In sintesi: un importante ed apprezzato momento di dialogo e di confronto tra Governo ed esponenti della realtà territoriale per approfondire congiuntamente la situazione comasca ed individuare le migliori strategie di intervento. di Michele Tortora, Prefetto di Como

Above, on the left, S.E. Michele Tortora, prefect of Como with the Minister Gianfranco Rotondi; on the right, Daniela Santanchè with the Minister

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The event, held on 5th July in Como, was promoted by the Mi-nister for the realization of the Government Program, Gian-franco Rotondi, and by the State Undersecretar y, Daniela San-tanchè, as a par t of the program “Governincontra”, a touring communication campaign in which the government meets the locals and aims at supplying a correct information on the re-alization of the program and on the main initiatives adopted and it also aims at l istening to the territor y needs. Af ter the opening speech of Minister Rotondi, who spoke of federalism, underlining the aspects connected to the improvement of the ser vice qualit y standards and to the rationalization of the pu-blic resources, impor tant personalities of Como stressed the main local problems. The general outline was the one of an active province, with a high l ife qualit y if compared with other realities of the national territor y, even though there are also some critical points. First of all the economic crisis is hit ting the production in the Como area, so an intell igent develop -ment and suppor t polic y is needed. In this perspective, the in-

frastructural investments have an impor tant role and the pro -vince relies on them (improvement in the railway and street connections, intermodal plat forms for good transpor tation). Then social policies are ver y impor tant too, in order to sup -por t the weakest classes and to invest on young people and in par ticular on the school and universit y system of the cit y. Mo -reover, the public administration has to be more modern, less oriented on the respect of the bureaucratic aspects and close to the entrepreneur ’s needs. At the end of the meeting, the Un-dersecretar y, Daniela Santanchè, i l lustrated the inter ventions the Government did to face the crisis , underlining the positive aspects of the recently approved economic maneuver, in or-der to have the public account in order, without penalizing the production classes of the countr y. In shor t: an impor tant and appreciated dialogue and comparison bet ween the Gover-nment and the personalities of the territor y to go into details on the situation in Como and to detect the best inter vention strategies. di Michele Tortora, Prefect of Como

The "GOVERNMENT MEETS" Como

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Assarredo, con lo scopo di ottenere una maggiore consapevolezza sulle abitudini di acquisto dei consumatori italiani per quanto riguar-da i complementi d'arredo ed avere la possibilità di comprendere come saranno i trend futuri, ha commissionato a GFK-Eurisko una ricerca sulle nuove tendenze che caratterizzano la casa e l'abitare. Partendo da dati riguardanti le stanze maggiormente amate all'inter-no della casa ed arrivando fino all'individuazione di sette tipologie diverse di appartamento, segnalandone le caratteristiche, lo scopo è stato fornire un ampio quadro del vivere contemporaneo. La ricerca ha seguito due linee direttive principali: l'esplorazione delle nuove tendenze sulla casa e sull'abitare e la comprensione delle diverse cul-ture di acquisto. "Dalla ricerca è emerso che l'87% degli italiani presi in considerazione sono possessori di una casa - sottolinea il presidente di Assarredo Giovanni Anzani - e che questa è ritenuta il bene più prezioso, in quanto rappresenta la famiglia e il sé. L'arredamento non è considerato come un bene destinato a durare all'infinito, ma che può essere modificato e rinnovato a seconda del cambiamento di gu-sto o stile di vita dei consumatori". Per quanto riguarda le stanze più

ASSARREDO & GFK-EURISKO verso i l futuro Magic Lake

amate all'interno della casa, ai primi posti si situano la camera matri-moniale e la cucina, seguiti dal soggiorno; i luoghi del riposo e quelli della convivialità familiare e sociale rappresentano le due anime della casa. Inoltre è molto importante per gli intervistati che la casa sia lo specchio dei propri gusti personali e delle proprie necessità. Questo porta ad una maggiore autonomia nella scelta dell'arredamento. An-che a fronte di questo desiderio di "fare da sé", nell'acquisto dell'arre-damento sono privilegiati i negozi di mobili e la grande distribuzione rispetto agli artigiani o ai negozi specializzati. Mantiene inoltre una grande importanza ai fini dell'acquisto la qualità del prodotto e il prezzo dello stesso. Nell'individuazione di sette modi italiani di vivere ed arredare la casa, si è notato come, a seconda dello stile abitativo preso in considerazione, varino le caratteristiche dell'arredamento e del modo di pensare e vivere la casa. "Siamo sicuri con questa ricer-ca - conclude il presidente Giovanni Anzani - di aver fornito ai nostri associati uno strumento importante, che permetterà alle imprese di essere ancora più competitive e fornirà nuovi spunti nel percorso di rinnovamento continuo che le caratterizza da sempre".

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ASSARREDO & GFK-EURISKO verso i l futuro

Sopra, in alto, Giovanni Anzani, presidente di Assarredo; in basso, da sinistra, Giuseppe Minoia, presidente di GFK Eurisko; a destra, Cesare Bergamini, responsabile segreteria Assarredo

Assarredo aims at get ting a great awareness on the purchase habits of the Italian consumers regarding the furniture com-plements and having the possibil it y to understand the futu-re trends; it commissioned a research on the new house and living trends to GFK- Eurisko. Star ting from the data on the most beloved rooms in the house and ending with 7 dif ferent t ypes of apar tments, detecting the characteristics; the goal is to present an wide picture of the contemporar y way of l iving. The research followed t wo principal directive l ines: the e xplo -ration of the new house and living trends and the understan-ding of the dif ferent purchase cultures. " The research showed us that 87% of the Italian own a house - stresses the president of Assarredo Giovanni Anzani - and this is considered the most precious good, because it represents the family and the identi-t y. The furniture is not seen as a good which is destined to last forever, on the contrar y it can be modif ied and renewed accor-ding to the change of taste or l ifest yle of the consumers”. Re-garding the most beloved rooms inside the house, in the f irst

places are the bedroom and the kitchen, followed by the l iving room; the places of the rest and those of the family and social l ife represent the t wo souls of the house. Besides it is ver y im-por tant for the inter viewees that the house is the mirror of the personal tastes and of the personal needs. This allows more autonomy in the choice of the furniture. Despite the desire to “do by oneself ”, in the purchase of pieces of furniture the stores and the big distribution are preferred, rather than the ar tisans or the specialized shops. The qualit y of the product and the price have also a great impor tance. Detecting 7 Italian ways to l ive the house and to furnish it, you can notice that , according to the house st yle taken into consideration, the furniture cha -racteristics and the way of thinking and living a house change. “ With this research we are sure – says the president Giovanni Anzani – we supplied an impor tant instrument to our associa-tes, so that the companies can be even more competitive and they will also have more information for the continuous reno -vation which characterize them since ever ”.

ASSARREDO & GFK-EURISKO towards the future

Above, on the top, Giovanni Anzani, president of Assarredo; below, on the left, Giuseppe Minoia, president of GFK Eurisko;

on the right, Cesare Bergamini, secretary of Assarredo

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Poliform il 12 maggio ha celebrato l’opening del nuovo flagship store in Bahrain, a testimonianza del consolidato radicamento del brand sul mercato arabo. La struttura sorge in Palm Square, un cubo bianco im-merso nel cuore della piazza, ritagliato da ampie vetrate che offrono un quadro di soluzioni di alta gamma per tutte le esigenze di arredo: sistemi giorno, camere da letto, cabine armadio e cucine in grado di soddisfare i gusti più sofisticati. Dedizione alla qualità, abilità nell’interpretare i trend contemporanei, versatilità e accortezza nell’individuare i bisogni di una clientela globale sono le caratteristiche che hanno fatto di Poliform uno dei leader mondiali nel settore dei mobili di design. Ciò che rende unico il brand è la grande abilità nel personalizzare i propri prodotti a seconda dei gusti del cliente, il quale viene seguito nell’intera realizzazione di un Home-project su misura. Poliform e Varenna, quali sinonimi di high de-sign ed eleganza, si riconfermano i leader del settore in un’area geografi-ca rinomata per la ricerca del lusso e della qualità made in Italy.

l'oasi di POLIFORM & VARENNA in Bahrain Magic Lake

Sopra, il nuovo flagship store di Poliform in Bahrain

Above, the new flagship sore of Poliform in Bahrain

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Sopra, gli ambienti firmati Poliform & Varenna

Above, pieces of furniture by Poliform & Varenna

Bahrain, giving evidence to the consolidated roots of the brand in the Arabian market. The building rises in Palm Square, a white cube im-mersed in the middle of the square, cut out with wide windows that offer an insight into high-end solutions to all interiors needs: day sy-stems, bedrooms, walk-in-closets and kitchens able to satisfy even the most sophisticated tastes. Commitment to quality, ability to interpret contemporary lifestyle trends and a flair for understanding the needs of its global clientele are the characteristics that make Poliform one of the worldwide leader in the design furniture sector. What makes the brand unique is the great ability in customizing the products ac-cording to Client’s taste, who is followed in the entire realization of a custom-made Home-project. Poliform and Varenna, synonymous of high design and elegance, reconfirm themselves the leading Com-pany of the sector in a geographic area renowned for its research of luxury and made-in-Italy quality.

The oasis of Pol i form and Varenna in Bahrain

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MAGISTRAVINI nel segno del l ' ARTE Magic Lake

Sopra, il Maestro Ercole Pignatelli con l'imprenditore Claudio Quarta, ai piedi della scultura "La Colonna d'Ercole"; a destra, un particolare della scultura

Ercole Pignatelli e Claudio Quarta sono due uomini che hanno affer-mato il loro successo nel territorio lombardo, il primo ha eletto Garzola come meta per ritemprarsi lontano dalla frenesia milanese, il secondo ha scelto Como come città di adozione, ma nonostante il legame con i luoghi che li hanno accolti, hanno voluto sottolineare l’indissolubile vincolo con la propria città natale. Nove metri di intensa salentinità è quello che ha spinto l’imprenditore Claudio Quarta a farsi mecenate di un’opera realizzata dal Maestro Ercole Pignatelli che riassume quelle che sono state e che sono le peculiarità della città di Lecce. Una celebrazione della pietra leccese e della propria capacità di donare alla città una luce che riverbera sugli opulenti ricami che solo la plasticità del barocco sa regalare. Germinazioni, questo il titolo dell’opera dalle caleidoscopiche forme amorfe, è un omaggio alla storia cittadina attraverso il richiamo al colore e alla trasposizione del barocco, mediata con il background creato in tanti anni di culture e di arte scivolate accanto all’artista. L’ope-ra rappresenta molto di più delle citazioni artistiche e delle percezioni emozionali. La scultura, dalle imponenti dimensioni, è stata posta all'in-gresso della città di Lecce, punto strategico poichè da qui si deve ne-cessariamente transitare per raggiungere qualsiasi destinazione o per

uscire dalla città in direzione nord. Tale collocazione ci rimanda ad un parallelo con Le Colonne d’Ercole, oltre le quali c’è l’ignoto: nell’antichità come oggi esse possono simbolicamente considerarsi la rappresentazio-ne del varco verso la scoperta del nuovo. Sono i due protagonisti che hanno superato, attraverso quella strada alle porte di Lecce, il limite del conosciuto e, abbandonando le certezze e le sicurezze, si sono avventu-rati alla scoperta di luoghi nei quali hanno maturato la propria forma-zione e la propria concezione del mondo. E come Ulisse, che dopo avere sfidato l’ignoto infine torna nella sua terra carico di bagagli di esperienze, Claudio Quarta ed Ercole Pignatelli pongono nel loro territorio un trionfo delle proprie consapevolezze. Un trionfo racchiuso nella “colonna d’Er-cole”, la quale come un menhir s’innalza verso il cielo e termina la sua cor-sa con un tucano nero dal becco giallo ed uno bianco col becco carminio. I volatili simboleggiano il dialogo fra le civiltà, la fusione tra il vento del nord e il vento dell’Africa, l’andare oltre gli ideali ormai consolidati di un popolo per vincere i pregiudizi e ampliare le conoscenze. Il monumento può essere riassunto come l’incontro tra il presente ed il passato, fra la tradizione e la tecnologia; “un ponte con gli antichi fasti del passato arti-stico di questa terra”, come dice lo stesso Pignatelli.

Above, on the left, the Master Ercole Pignatelli with the enterpreneur Claudio Quarta; on the right, the sculpture "The pillar of Hercules"

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Ercole Pignatelli and Claudio Quarta are two men that affirmed their success in the Lombardy region, the first one chose Garzola as the pla-ce to recover from the Milanese frenzy, the second one chose Como as an adoption city, but despite the bond with the place where they have been welcomed, they wanted to stress the indissoluble bond with their native city. Nine meters of intense bond with Salento is what encoura-ged Claudio Quarta to be patron of a work of art that summarize the characteristics of the city of Lecce, created by the Master Ercole Pigna-telli. A celebration of the stone of Lecce and of his ability to give a light that reverberates on the opulent embroideries represented only in the plasticity of the Baroque. Germinations, this is the title of the work of art with kaleidoscopic "amorphous" forms, which is a homage to the history of the city, through the colour and the Baroque transposition, matched with the background created in so many years of cultures and arts which were very close to the artist. But the work of art represents much more than the artistic quotations and of the emotional percep-tions. The sculpture with its huge dimensions, is situated in the only direction that lets it reach any destination, the entrance of the city of Lecce, which is also the exit toward north, according to the point of

view and it is really the position that allows a parallel with the pillar of Hercules, behind there is just the unknown: in the ancient times as to-day, they can symbolically represent the passage towards the discovery of new things. They are the two protagonists that overcame the doors of Lecce through that road, the limit of the unknown, abandoning the certainties and the safeties, they tried and discovered places in which they developed their training and their idea of the world. And like Ulys-ses, who after having finally challenged the unknown returned on the land with his experiences, Claudio Quarta and Ercole Pignatelli brought a triumph of their awareness in their territory. A triumph contained in the “pillar of Hercules”, that like a menhir is lifted in the sky and ends its run with a black toucan with a yellow beak and a white one with a reddish beak. The birds represent the dialogue among different cultures, the fusion between the wind of the north and the wind of Africa, the will to go over the ideals set by the people, to win prejudices and to widen the knowledge. The monument can be reassumed as the meeting between the present and the past, between the tradition and the technology; "a bridge with the ancient splendor of the artistic past of this land", as Pi-gnatelli says.

MagistraVini in the name of ar t

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MERITALIA veste i l TRE MERLI a Tr ieste z

Tranne la struttura, l’hotel è stato curato da Meritalia, anche per le il-luminazioni. Gli arredi sono stati realizzati su misura proprio per poter fornire ad ogni visitatore ogni comfort. Tutte le stanze sono curate nei dettagli e sono una diversa dall’altra per poter fornire esclusività al pro-getto. Copriletti e tendaggi sono in tessuto coordinato ed ogni stanza è caratterizzata da un colore diverso sempre in sintonia con l’ambiente. È un hotel essenziale, di puro design, dove la modernità si sposa appie-no con il comfort. L’hotel è l’unica struttura in tutta Trieste a ridosso sul mare, con accesso diretto ed ampia terrazza panoramica dove godersi un po’ di relax e tutti i servizi del bar e dove tra non molto sorgeranno delle suite esclusive. L’hotel è volutamente contenuto nelle dimensioni, proprio per poter fornire il massimo servizio al cliente in modo che pos-sa sentirsi “a casa”. Contenuta è anche la reception, con illuminazioni d’effetto e pannelli a led alle pareti del corridoio d’ingresso per un’atmo-sfera magica, fino a giungere al desk, dove si possono osservare i grandi pannelli retrostanti alti 3,5 metri illuminati e decorati a foglia argento, come se si assistesse ad una pioggia iridescente. Tutto ciò rigorosamen-te bianco e lucido. A dare il tocco finale, “la Michetta”, design Gaetano Pesce per Meritalia, renderà piacevole l’attesa per il check-in.

foto Imagina studio

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MERITALIA veste i l TRE MERLI a Tr ieste

Except for the building, the hotel was entirely made by Merita-lia, also for the illumination. The pieces of furniture were selected according to the guests’ needs in order to supply any comfort to the guests. Every room shows a great attention to the details and any room is characterized by a different colour which is coordina-ted with the environment. It is an essential hotel, of pure design, where modernity goes on equal footing with comfort. This is the only hotel in Trieste that is located so close to the sea, with direct access and a wide terrace where you can enjoy a little bit of re-lax and all the services of the café and where exclusive suite are about to be ready soon. The hotel was studied to be small, so that it can supply the best services to the guests to let them feel “like home”. The reception is also contained, with effect illuminations and led panels on the walls of the entrance corridor which convey a magic atmosphere, at the desk there are huge panels, 3,5 me-ters high, illuminated and decorated by a silver leaf, as it was an iridescent rain. Everything is in polish white. To give a final touch, “la Michetta”, design by Gaetano Pesce for for Meritalia, will assu-re you a pleasant time before the check-in.

MERITALIA dresses TRE MERLI in Tr ieste

foto Imagina studio

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Ha aperto ufficialmente i battenti lo scorso 22 gennaio IMAGO, il primo concept store di Gruppo Cartorama all’interno dello Shop-ping mall "iSquare" di Hong Kong, con una grandiosa inaugurazio-ne con oltre 200 ospiti italiani e internazionali. Una grande inno-vazione per il mondo della cartoleria e della regalistica: un punto vendita capace di allestire un’esperienza di esplorazione e di sco-perta da parte del cliente attraverso una pluralità di suggestioni, provenienti sia dalla grande varietà di prodotti offerti, sia dall’ar-chitettura stessa dell’ambiente: uno spazio nuovo, d’impatto, cari-co di fascino, confortevole, attrattivo. L’apertura del primo Imago fa parte di un progetto d’ampia visione, che ha visto una seconda recentissima apertura a Hong Kong nel mese di settembre, all’in-terno del centro commerciale Tuen Mun Town Plaza di Tuen Mun, con uno spazio che registra un elevatissimo passaggio e visibilità. Il progetto vedrà poi la realizzazione nei prossimi mesi di altri 5

Or iente & Occidente unit i da IMAGO Magic Lake

Sopra, Claudio Gaggio con il figlio Alessandro in occasione dell'inaugurazione del nuovo concept store IMAGO ad Hong Kong

punti vendita a Singapore, e successivamente a Shanghai, Pechi-no e Shenzhen per un allargamento del mercato estero. L’azienda, acquisita dal fondo Barclays Private Equity nel dicembre 2008, ha una storia trentennale in Italia: dai quaderni Snoopy e Furia Cavallo del West alla fine degli anni Settanta, al primo trolley per la scuola nel 2002, è diventata punto di riferimento per quel che riguarda le novità e le maggiori licenze nel mondo non solo del tessuto e car-totecnica per la scuola, ma anche di gadget e decorazioni natalizie. All’interno dei negozi Imago i clienti potranno trovare i prodotti di alcune delle licenze più famose del Gruppo, come Dimensione Danza, Fiorucci, Benetton, Hollywood, Sweet Years, Baci & Abbrac-ci, Guru, simbolo del fashion d’alta qualità italiana e marchi sportivi noti in tutto il mondo come Ferrari, Lonsdale, Inter, Juventus, All Blacks, Springboks, AC Milan, Pickwick, senza tralasciare Smiley, Van Gogh e Marie Claire, marchi di fama internazionale.

Above, Claudio Gaggio with his son Alessandro on the occasion of the opening of the new concept store IMAGO of Hong Kong

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It officially opened on 22nd January 2010. IMAGO is the first con-cept store of the Cartorama Group and it is located inside the Shopping mall "iSquare" of Hong Kong, a great inauguration with over than 200 Italian and international guests. A great innova-tion in the world of the stationery and gift: a point sale able to prepare an experience of exploration and discovery for the custo-mer thanks to a plurality of suggestions, deriving both from the great variety of products which are offered and from the archi-tecture of the environment: a new full of charm, comforting and attractive space. The opening of the first Imago is part of a wider project, the second recent opening in Hong Kong in September, inside the mall Tuen Mun Town Plaza in Tuen Mun, an area with a high passage of people and visibility. The project continues in the next months with the opening of other 5 sale points in Singa-pore, and then in Shanghai, Peking and Shenzhen to enlarge the

foreign market. The company, bought by the fund Barclays Private Equity in December 2008, has 30 years‘ history in Italy: from the notebooks Snoopy and Fury Horse of the West at the end of the seventies, to the first trolley for the school in 2002, it has become a point of reference for new products and the greatest licenses in the world of the fabric and stationery for the school, but also of gadget and Christmas decorations. In the shops Imago the custo-mer can find the products of some of the most famous licenses of the Group, such as Dimensione Danza, Fiorucci, Benetton, Hol-lywood, Sweet Years, Baci & Abbracci, Guru, symbol of the fashion of high Italian quality products and sports brands known all over the world as Ferrari, Lonsdale, Inter, Juventus, All Blacks, Sprin-gboks, AC Milan, Pickwick, as well as Smiley, Van Gogh and Marie Claire, brands of international fame.

West and East uni f ied by IMAGO

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CLAUDIO QUARTA conquista LONDRA Magic Lake

Tanti riconoscimenti alla prima partecipazione a due importanti concorsi in-ternazionali. Un anno ricco di medaglie il 2010 per Magistravini s.r.l., che con le sue due cantine in Puglia e Campania ha anche ottenuto degli ottimi posizio-namenti nelle più qualificate guide internazionali che costituiscono il riconosci-mento di un percorso di qualità avviato da tempo, grazie alla collaborazione in azienda di personale altamente qualificato e all’impiego di materie prime d’ec-cellenza prodotte nelle proprie tenute di Casino Nitti, nell’avellinese e nel bene-ventano. Luca Maroni 90 Punti per Greco di Tufo, Salice Salentino e Niuru Maru; Veronelli 2 Stelle (Vino Ottimo) per Falanghina, Fiano e Suavemente; Gambero Rosso 2 Bicchieri Rossi (Vino in finale per il massimo risultato) per Falanghina e Greco. “Siamo orgogliosi di ricevere manifestazioni oggettive e qualificate che premiano la qualità dei nostri prodotti in continua crescita” afferma Clau-dio Quarta “i frutti che abbiamo appena iniziato a cogliere sono il risultato di un processo di Global Quality che abbraccia tutte le attività delle aziende sin dalla preparazione del terreno e dalla coltivazione dei vigneti alle pratiche di affinamento dei nostri vini”. MAGISTRAVINI una rete di cantine strutturate “a grappolo”, nelle quali si producono vini d’eccellenza, per restituire insieme al sapore della terra, anche la storia, l’identità , i saperi di territori votati da secoli alla produzione vitivinicola.

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Many recognitions at the first participation to two important internatio-nal contests. A year rich in medals for Magistravini s.r.l., with its two wine cellars in Puglia and Campania it got very good positions in the most qualified international guides that represent the recognition of a quality line started a long time ago thanks to the collaboration of a highly qua-lified staff and to the use of excellent materials, produced in the estate of Casino Nitti, in the areas of Avellino and Benevento: Luca Maroni 90 Points for Greco di Tufo, Salice Salentino and Niuru Maru; Veronelli 2 Stars (Excellent Wine) for Falanghina, Fiano and Suavemente; Gambero Ros-so 2 Red Glasses (Wine in final for the maximum result) for Falanghina and Greek. "We are proud to receive objective and qualified awards for the quality of our products which are in continuous growth” says Claudio Quarta “the fruits we just started to gather are the result of a process of Global Quality that embraces all the activities of the companies, starting from the ground preparation and from the cultivation of the vineyards and ending with the refinement of our wines”.MAGISTRAVINI a net of wine cellars structured “at bunch” for the production of excellent wines, to return not just to the taste of the ground, but also the history, the identity and the tastes of the wine tradition since centuries.

Claudio Quar ta conquers LONDON

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Il “Corazziere”, pregiato e rinomato hotel 4 stelle situato a Merone, nel cuore della Brianza, con un ristorante considerato come una delle real-tà enogastronomiche più importanti della Lombardia, negli ultimi mesi ha proposto un interessante ed impegnativo progetto di recupero di un ex mulino ad acqua, attiguo alla struttura. Il progetto è stato ideato dall’amministratore Andrea Camesasca e si è aggiudicato il 1° Premio nella categoria “Innovazione nel Turismo”, nell’ambito del concorso indetto dal Governo Italiano in occasione della Giornata Nazionale dell’Innovazione, con la seguente motivazione: “per aver saputo rein-terpretare in chiave moderna ed innovativa l’utilizzo dell’antica energia dell’acqua coniugandola con molteplici aspetti culturali, salutistici e di sostenibilità”. In particolare, il progetto vincitore "radici per l’innova-zione” prevede lo sviluppo di un nuovo concept ricettivo per un turi-smo sostenibile attraverso un ambizioso programma di recupero del mulino ad acqua da destinare, in parte, a museo permanente che farà da sfondo ad attività quali corsi settimanali di produzione di pane ca-salingo, di culinaria o anche enologici in grado di offrire interessanti pacchetti completi di vacanze-relax-culinario-didattiche, nonché natu-ralistiche. Secondo Andrea Camesasca sarà inoltre possibile alimentare l’intera struttura alberghiera sfruttando solo l’energia elettrica fornita dalle ruote messe in moto dalla corrente del fiume Lambro.

ANDREA CAMESASCA radici per l'innovazione Magic Lake

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The “Corazziere” is an appreciated and famous 4 star hotellocated in Merone, in the heart of Brianza, with a restaurant that is considered one of the most important wine and food realities of the Lombardy region, in the last few months it proposed an interesting and binding project of restoration of an former water mill nearby the property. The project was conceived by the administrator Andrea Camesasca and it got the 1° Prize in the category "Innovation in the Tourism", in the contest announced by the Italian Government on the occasion of the National Day of the Innovation, with the following motivation:”it reinterpreters the use of the ancient energy of the water in a modern and innovative way, connected it with many cultural, health and sustainability aspects”. In particular, the winning project “roots of innovations” foresees the development of a new receptive concept for a sustainable tourism through an ambitious program of recovery of the watermill to destine partly to a permanent museum that will be the background for different activities, such as weekly courses for the production of home bread, cooking courses and also wine courses, in order to offer interesting complete vacation-relax-cooking-didactic and naturalistic packages. According to Andrea Came-sasca, it will also be possible to give light to the whole hotel structure using the electric energy supplied by the wheels activated by the flow of the Lambro river.

Sopra, Andrea Camesasca con il presidente della Repubblica italiana,Giorgio Napolitano e il Ministro per la pubblica

amministrazione e innovazione, Renato Brunetta

Above, Andrea Camesasca with the President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano and the Minister for public

administration and innovation, Renato Brunetta

ANDREA CAMESASCA roots for innovation

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Magic Lake

INTRALOGISTICA è una parola che descrive la fitta e complessa rete di strumen-ti e di processi che si interfacciano con le attività di movimentazione, di stoc-caggio e di flussi produttivi interni alle aziende. Dai punti di carico-scarico alla movimentazione fisica delle merci con tutte le informazioni relative per una logistica più efficace, supportata da strumenti evoluti, sicuri e di facile utilizzo. Il Gruppo Ovas è una realtà di oltre un centinaio di persone, suddivise in ap-posite divisioni aziendali che si occupano rispettivamente di carrelli elevatori, service/noleggio, scaffalature industriali di magazzino, software dipartimenta-li e movimentazione automatica delle merci. Le divisione carrelli, scaffalature sono gestite da Ovas, nella sede di Erba dove operano anche gli ingegneri in-formatici di Ovas Logistix, che sviluppa pacchetti software per la gestione del magazzino, della produzione e di tutti i processi logistici, mentre Eutro Log è la società del gruppo che progetta e realizza soluzioni complete per l'automazio-ne industriale. Le caratteristiche e i punti forti dell'offerta OVAS che si distingue fortemente nel panorama dei fornitori di attrezzature rivolte al settore della logistica, ci vengono presentate, durante un incontro denso di spunti, dal presi-dente della società, Danilo Lecchi. Dal passato al presente: quali scelte vi hanno portato dove siete ora? E che cosa vedete in futuro per la vostra azienda? «Ovas nasce nel 1978 come azienda per il commercio di carrelli elevatori, stringendo una partnership tutto-ra valida con l'azienda Cesab. In seguito si è entrati più direttamente nel mondo della logistica, affiancando al marchio Cesab la distribuzione del marchio BT

GRUPPO OVAS intralogistica su misura

azienda Svedese, leader mondiale nel settore delle macchine per magazzino. È nata così un'attività che ha portato alla costituzione di un ufficio progettazione layout di magazzini ed in seguito è stato abbastanza naturale cominciare a con-frontarci con problematiche di gestione del flusso delle merci insieme al flusso delle informazioni. Dapprima abbiamo collaborato con soggetti esterni per poi realizzare pacchetti software in proprio. La quinta divisione, Eutro Log, è nata invece dal sempre maggior coinvolgimento per la fornitura di strutture dina-miche ed impianti automatici. Se parliamo del futuro, la mia idea è che tutto questo abbia ancora ampiamente motivo di essere proposto, sia in modo com-pleto e integrato, che differenziato come singola linea di prodotto a cura del-le nostre divisioni operative. A seconda delle esigenze espresse dalle aziende clienti siamo in grado di offrire un pacchetto completo oppure se necessitano solo di un'offerta specifica».Quindi siete in grado di offrire ex novo una soluzione completa, ma an-che un servizio continuativo sulle diverse linee di prodotto, per soddi-sfare esigenze via via emergenti? «Certo, anzi, l'elemento della continuità fa parte da sempre della nostra storia, come dimostra l'attività di service: non semplici fornitori ma partner che rimangono a disposizione dell'azienda Cliente ben oltre il momento di installazione della macchina o dell'impianto. Il Gruppo Ovas si può interfacciare come fornitore di soluzioni di intralogistica complete, ma al suo interno operano singole realtà in grado di agire in modo autonomo, con le proprie risorse e le proprie logiche commerciali».

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INTRALOGISTIC is a word that describes the complex net of tools and processes that are interfaced with movement activities, storage and pro-duction flows in the companies. From the points of load-unloaded to the physical movements of goods with all the relative information for more effective logistics, supported by updated, safe and easy-to-use tools. The Group Ovas is a reality of over hundred people, divided in special business departments that respectively deal with elevator carts, service / rental, industrial store shelves, departmental software and automatic movement of goods. The division dollies, shelves are managed by Ovas, in the seat of Erba, where the computer engineers of Ovas Logistix also operate, it develops software packages for the store management, for the production and for all the logistic processes, while Eutro Log is the company of the group that plans and realizes complete solutions for the industrial automation. The characteristics and the strong points of what OVAS offers, strongly distinguishes it in the panorama of the suppliers of equipments for the logistics, are presented by the president of the com-pany, Danilo Lecchi, during an informative meeting.From the past to the present: what are the choices that brought you here? How will your company be in the future? «Ovas was born in 1978 as a company for commerce of carts elevators, tightening a part-nership, which is still valid, with the company Cesab. Then it entered the world of logistics, together with Cesab it started to distribute the brand of

the Swedish company BT, world leader in the sector of the store ma-chines. This business brought the planning of a construction office of store layout and subsequently it has been a natural step to start to face the problem of managing the flow of goods together with the flow of information. At first we collaborated with external staff and then we started making our own software packages. The fifth divi-sion, Eutro Log, was born for the raising involvement in the supply of dynamic structures and automatic plants. Speaking of the future, I can say that my idea is that everything has still broadly to be pro-posed, both in complete and in integrated way, in order to diversify a single production line followed by our operative divisions. According to the demands of the customers, we can supply a complete package or also a single specific offer».So you can offer a new complete solution, but also a steady service for the different lines of a product in order to satisfy emerging needs? «Sure, the element of the continuity is part of our history, as it is shown by the service activity: not simple suppliers but partners, which stay at disposal of the customer company also after the moment of the machine or plant installation. The Group Ovas is able to interface complete solutions as a supplier, but inside of it there are also single realities which can act autonomously with their resources and their commercial logics».

OVAS GROUP customized intra logist ic

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n o p r o b l e m

a cura di: Tiziano Testori, Giuseppe Perone

S a l u t e

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Nelle societa’ evolute in cui tutti i bisogni primari son stati soddisfatti, il mantenimento di uno stato di salute ottimale, prerequisito fondamentale per un’alta qualità della vita, riveste un ruo-lo sempre più importante. Il crescente interesse sull’ argomento e la moderna consapevolezza che si può essere in forma a qualsiasi età si concretizzano nella nascita di numerose testate e di trasmissioni televisive che riscuotono il successo in termini di vendite o di audience. Magic Lake non poteva essere indifferente a questa nuova realtà ed ha deciso di cimentarsi anche in questo campo con lo spirito che contraddistingue la nostra testata: evidenziare sul territorio le eccellenze, trattando argomenti di benessere e salute di interesse generale in modo professionale ed etico . Si deve fornire un' informazione trasparente, corretta e possibilmente validata dall’assise scientifica internazionale quando si trattano argomenti molto delicati come la salute, per non ingenerare fal-se aspettative o peggio ancora essere fuorviante nei confronti del lettore che rappresenta l’utente finale della prestazione medica. Tra gli associati di Amici di Como la redazione di Magic Lake ha chiesto di fare da apripista per questa nuova iniziativa a Giuseppe Perone e Tiziano Testori che sono stati scelti non solo perchè fanno parte della nostra associazione, ma anche perche possie-dono oggettivi indicatori in campo medico che testimoniano la loro attendibilità e competenza nei rispettivi campi di azione. Gli indicatori oggettivi sono rappresentati dalle loro pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali che possono essere consultate sulle banche-dati mondiali del sapere medico, dai libri scritti e pubblicati non solo in italiano ma anche in inglese e in altre lingue, dalle cariche istituzionali ed associative che ricoprono ed infine dall’ apprezzamento di cui godo-no presso i loro colleghi per la competenza e professionalità. In questa rubrica affronteremo temi di ordine generale con cui quasi tutti noi abbiamo avuto a che fare in passato o avremo a che fare in futuro, che sono rappresentati dalle nuove frontiere dell’oftalmologia e della salute orale. Siamo sicuri che questa nuova iniziativa editoriale incontrerà il favore dei nostri lettori e stimolerà le ec-cellenze sanitarie del territorio a fornire il loro contributo per migliorare la qualità di vita di tutti noi.

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In the evolved societies, where all the primary needs have been satisfied, the main-tenance of an optimal health is a fundamental prerogative for a high life quality and it has a more and more important role. The increasing interest on this matter and the modern awareness that people can be in shape at any age, are concretized in the birth of numerous magazines and TV programs that are successful in terms of sale or au-dience. Magic Lake could not be indifferent in front of this new reality deciding to de-velop this field and following the spirit that countersigns our magazine: to focus on the excellences of our territory and to speak of wellness and health in a professional and ethical way. Information that will be supplied, have to be transparent, correct and pos-sibly confirmed by the international scientific community, when the subjects are very delicate, such as health, no false or worse misleading expectations for the readers are admitted. Magic Lake asked to start this new project to Giuseppe Perone and Tiziano Testori, they are associates of Amici di Como but they were also selected because they know very well the medical field thanks to their testified reliability and competence in their concentrations.The objective indicators are represented by their scientific pu-blications on international magazines which can be consulted on the international medical data centers, on the books they wrote and published not just in Italian, but also in English and in other languages, moreover they have institutional and associa-tive positions and they are appreciated by their colleagues for the competence and professional skills. In this section you will find themes of general order that everybody had to deal with in past or will have to deal with in the future, which are represented by the new frontiers of ophthalmology and oral health. We are sure that this new editorial initiative will have the approval of our readers and will foster the health excellences of our territory in order to give a contribution to increase the life quality of all of us.

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1Di cosa si occupa la chirurgia refrattiva ?È una branca relativamente recente della chirurgia oftalmica dedicata alla correzione dei vizi di refrazione, tanto per intenderci miopia, ipermetropia e astigmatismo. In parole povere si tratta di tecniche chirurgiche estrema-mente sofisticate per liberare i nostri pazienti dalla schiavitù degli occhiali.Ma proprio tutti possono buttar via gli occhiali?Sì, oggi possiamo dire che proprio tutti possono liberarsi dalla schiavitù degli occhiali e questo solo in centri alta-mente specializzati, dopo attenta valutazione del caso che richiede tecnologie di avanguardia e opportune tec-niche chirurgiche.Quale consiglio darebbe ad un paziente che vorrebbe sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva ?L’esperienza ormai ultraventennale in questo campo mi ha dato la possibilità di affermare con certezza che la chirurgia refrattiva è una super-specializzazione. Come in tutti gli altri campi, anche nella moderna oftalmologia ci si deve affidare ad un professionista esperto, che abbia in dotazione tutto il corredo tecnologico e professionale per valutare il caso e consigliare la strategia migliore, sapendone motivare la scelta ed indicare gli effetti collaterali. Ma come fanno i pazienti a capire che sono capitati nel centro giusto e nelle mani giuste?I centri “super tecnologici” in Italia non sono tanti. Una diagnostica strumentale di avanguardia, laser ad eccimeri di ultima generazione ed in pianta stabile nel centro, laser intrastromale, sale operatorie ad alto livello tecnologico e certificazioni di qualità rilasciate dalla ACERSOI non sono requisiti che tutti i centri possiedono. E’ necessario verificate sempre che i chirurghi siano in grado di eseguire con la stessa padronanza le varie tecniche chirurgiche.Dalle sue parole ci sembra di capire che i chirurghi veramente preparati in materia dispongono di varie tecniche chirurgiche per liberare i portatori di occhiali da questa “schiavitù”. Ce le può illustrare breve-mente?Le tecniche chirurgiche sono molteplici e possiamo fare una prima netta distinzione tra tecniche di superficie, vale a dire quelle che vanno a modificare il potere refrattivo della cornea e tecniche di impianto di lente. Per Le prime è indispensabile disporre di tecnologie di avanguardia come il laser ad eccimeri, uno strumento in grado di modificare il profilo corneale cambiandone il potere refrattivo mediante l’asportazione controllata di tessuto corneale; altra tecnologia di estrema avanguardia, per ora disponibile solo in pochissimi centri in Italia, è il laser a femtosecondi o laser intrastromale (noi nel nostro centro siamo stata i primissimi in Italia a disporre di questa tec-nologia nel 2005), che sta determinando cambiamenti epocali e davvero impensabili in tutta la chirurgia oftalmica e non solo in quella refrattiva. Con il laser intrastromale è possibile eseguire tagli corneali con la precisione di un micron. Con le tecniche di superficie PRK (Fotocheratectomia) e lasik ( Laser Intrastromal Keratomileusis) possiamo correggere miopia ipermetropia e astigmatismi di lieve entità (la nostra preferenza è per la tecnica lasik con laser intrastromale, che garantisce risultati veramente eccezionali e l’assenza assoluta di complicanze). La lasik è una tec-nica chirurgica assolutamente indolore che viene eseguita con una banale anestesia con collirio; l’intervento nelle mani di chirurghi esperti dura non più di un paio di minuti ed il paziente è già operativo dopo poche ore. Abbiamo poi le tecniche che utilizzano l’impianto di “invisibili” lenti intraoculari, per difetti refrattivi più importanti. Per l’ese-cuzione di questa tecnica ho ideato una metodo di “impianto semplificato con iniettore” proprio per impiantare la lente in modo più semplice e attraverso una micro incisione, che ho presentato al congresso nazionale AICCER ( associazione italiana chirurgia della cataratta e refrattiva ) tenutosi a Napoli con una chirurgia in diretta.Qual è, allora, l’ultima frontiera ?In chirurgia refrattiva parlare di ultima frontiera è un problema perché le evoluzioni si susseguono di conti-nuo. Potremmo però affermare che l’introduzione negli ultimi anni del laser a femtosecondi o laser intrastroma-le sta determinando cambiamenti epocali e davvero impensabili in tutta la chirurgia oftalmica e non solo in quella refrattiva.

P r o f .

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2Perchè quando si richiedono più pareri a più professionisti di solito si ricevono proposte terapeutiche differenti fra di loro e spesso discordanti?I pazienti sono spesso disorientati perché gli odontoiatri, come i medici in generale, non comunicano in modo adeguato e non dedicano loro sufficiente tempo spiegando che, pur esistendo una sola diagnosi ci sono diversi piani di trattamento. Il paziente deve essere conscio che il proprio caso clinico può essere risolto in diversi modi. Molte volte il curante si spiega in modo sommario e illustra una sola modalità di cura che, di solito, è la modalità di trattamento in cui si sente più preparato. Il paziente, non convinto, richiede un altro parere, magari ricevendo un’informazione completamente diversa. Perde fiducia nella categoria medica e comincia a peregrinare da uno specialista all’altro. Il disperato bisogno d’informazione da parte del paziente, che sempre più naviga in Internet, è confermato dal monitoraggio continuo del nostro portale www.implantologiaitalia.it che vede più di 6.000 visitazioni ogni mese. Inoltre la scelta di uno specialista è fornita dal passaparola fra conoscenti, non il consiglio fornito da un altro medico o da un’istituzione sanitaria. I metodi di valutazione “fai da te” prevalgono nei sistemi sanitari che non diffondono dati sulla performance delle strutture e non rendono accessibili i curricula dei curan-ti. Anche se in questo campo bisogna essere molto cauti, non contano solo gli attestati professionali, ci vorreb-bero indicatori di qualità più complessi. Forse in un futuro prossimo, anche in Italia, le istituzioni diffonderanno linee guida con indicatori di qualità che contribuiranno ad elevare lo standard qualitativo delle cure erogate al paziente. In campo odontostomatologico si sente parlare soprattutto di Implantologia, questo perché le terapie tradizionali sono obsolete?Le terapie tradizionali non sono assolutamente obsolete. I dati della letteratura scientifica in campo odontoiatri-co e la nostra esperienza clinica dimostrano come le terapie convenzionali quali la protesi fissa, la parodontologia (la cura delle gengive e dell’osso di supporto), l’endodonzia (le devitalizzazioni), se ben eseguite, danno risultati eccellenti. L’odontoiatria non deve perciò perdere di vista la sua “mission” che è quella, in primis, di curare i pa-zienti, mantenedo i loro impianti originali. Diverse multinazionali producono impianti e investono soprattutto in Congressi e Marketing implantare. Quando invece con le terapie convenzionali non è possibile curare i denti originali, l’implantologia rappresenta uno straordinario trattamento che può ridare funzione ed estetica ai nostri pazienti. L’implantologia esprime le sue potenzialità di cura soprattutto nei pazienti che hanno perso tutti o al-cuni denti e presentano denti naturali completamente sani vicino alla zona compromessa. Non è più consigliato dalla comunità scientifica e clinica a livello internazionale di limare, ad esempio, due denti sani per sostituire un dente mancante. Bisogna però tenere presente che ogni caso clinico necessita di una diagnosi personalizzata. In medicina non si può generalizzare e standardizzare i piani di cura. È vero che nel vostro settore c’è crisi?Il settore sta attraversando un momento di crisi, anche se sarebbe forse più giusto chiamarla trasformazione. Innanzitutto è diminuita la patologia in favore di una più efficace prevenzione e, d’altro canto, è aumentato il numero di professionisti. La professione si è enormemente complicata in termini di competenze richieste per assolvere una prestazione di qualità. Di conseguenza il professionista singolo fa fatica a tenersi aggiornato in tutte le varie branche dell’odontostomatologia. Oggi in odontostomatologia ci sono diverse specialità che all’estero sono già assodate da anni, ma che stanno per essere introdotte anche in Italia. Attualmente è presente solo la specialità in Chirurgia Orale. Nelle grandi città, soprattutto al nord, molti professionisti si sono uniti in gruppi che si occupano di differenti spe-cialità del settore. Il lavoro di team, la specializzazione, la trasparenza degli onorari e l’elevata professionalità ci permetteranno di uscire dalla crisi e di curare anche tutti coloro che non accedono alle cure odontoiatri-che/implantari, (più del 60% della popolazione).

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2People ask for different opinions to different professionals and they usually get different treatments, that often are very diffe-rent one to the others, why?Patients are often disorientated because dentists, as all the doctors, in ge-neral don't communicate in a suitable way and they don't devote them enough time to explain that a single diagnosis can imply different plans of treatment. Patients have to be aware that their own clinical case can be resolved in different ways. Many times the doctor explains himself in a general way and he illustrates just a single treatment, which is usually the treatment in which he feels more prepared. When patients are not convin-ced, they ask for another opinion and sometime they receive completely different information and they start going from one doctor to the other. The desperate need of information can be detected through the Internet, patients keep on visiting our web site www.implantologiaitalia.it, 6.000 visit per month. Moreover the choice of a specialist is made following the suggestions of other people, not the suggestions of another doctor or of a sanitary institutions.The methods of individual evaluation prevail in the sanitary systems whe-re no data on the performances of the structure and the curricula of the specialists are available. Even though, in this field, people have to pay attention, the professional certificates are not enough, it is important to have more complex quality indications. Perhaps in a next future, also in Italy, institutions supply guidelines with quality indications that will con-tribute to increase the quality standards of the treatments.In the odontostomatologic field people usually speak of Implan-tology, is it because traditional therapies are obsolete?Traditional therapies absolutely are not obsolete. The data of the scientific literature in the odontoiatric field and our clinical experience show that conventional therapies, for example fixed prosthesis, parodontology (the care of the gums and the bone of support), the endodonzy (the devitaliza-tions), if well done, give excellent results. Dentists don't have to lose sight of their "mission" that it is that in primis to take care of patients, keeping their original fittings. Different multinational companies produce fittings and they invest especially in Congresses and Marketing. Instead with the conventional therapies it is not possible to take care of the original teeth, implantology represents an extraordinary treatment that can give back function and aesthetics to our patients. Implantology expresses its care potentialities especially in patients that have lost all or some teeth and in-troduce completely healthy natural teeth next to the compromised zone. The international scientific and clinic community no longer recommend to level, for instance, two healthy teeth to replace a lacking tooth. It has to be kept in mind that every clinical case needs a personalized diagnosis. In medicine you cannot generalize and standardize the plans of care.Is that true that your field is experiencing a crisis? Yes, our field is experiencing a crisis, even though it is better to call it a transformation. First of all the pathology is decreased in favor of a more effective prevention and the numbers of dentists is increasing. The profes-sion became enormously complicated in terms of competences, which are required in order to perform a quality performance. The single dentist fin-ds hard to be updated in all the different branches of odontostomatology. Today in odontostomatology there are different specialties that in foreign countries have already been used for years and they are also be introdu-ced in Italy. Currently it is present only the specialty in Oral Surgery. In big cities, above all in the north, many dentists work in groups that deal with different specialties. Team work, specialization, transparency in the costs and high professional skills will allow us to overcome the crisis and to take care also those people who have no access to the odontoiatric tratments (more than 60% of the population).

1What does the refractive surgery imply?It is a quite recent branch of the ophthalmic surgery and it is devoted to the correction of the refractive problems, that is myopia, hypermetropia and astigmatism. They represent extremely sophisticated surgical me-thods to free our patients from the slavery of the glasses.But is this represent a solution to the glasses for everybody?Yes, everybody can be free from the slavery of the glasses just in highly specialized centers, after a careful evaluation of the case that requires advanced technologies and appropriate surgical techniques.What is the suggestion you will give to a patient who want to undergo refractive surgery?My experience is of more than 20 years and I can say that the refracti-ve surgery is a super-specialization. As in all the other fields, also in the modern ophthalmology you have to rely on a experienced professional with all the technological and professional means to evaluate the case and suggest the best strategy, to give a motivation to the choice and to explain the side effects.How can the patients understand that they are in the right cen-ter and in the right hands?In Italy there are few “super technological” centers. They need to have a modern instrumental diagnostic, last generation lasers and highly technological operating rooms and quality certifications released by the ACERSOI. It is also important to verify that the surgeons are able to per-form the various surgical techniques at a high level.From your words we understand that the best surgeons follow different surgical techniques to free patients from the slavery of the glasses. Can you shortly describe them?There are many surgical techniques and we can make a first clear distin-ction among the surface techniques, that is those which modify the re-fractive power of the cornea and techniques of lens plant. For the first ones, it is essential to use technologies at the forefront such as the laser, an instrument which is able to modify the corneal profile, changing the refractive power with the removal of the corneal tissue; another extreme-ly modern technology is the femtosecond laser or intrastomal laser, it is available only in few centers in Italy (in our center we were the first in Italy to use it in 2005). It is determining big changes, unthinkable in the whole ophthalmic surgery, not just in the refractive one. With the intrastomal laser, it is possible to perform corneal cuts with the precision of a micron. With the techniques of surface PRK (Photocheratectomy) and lasik (Laser Intrastromal Keratomileusis) we can correct myopia, hypermetropia and light astigmatisms (our preference is for the lasik technique with intrasto-mal laser which grants great results and no problems at all). The lasik is an absolutely painless technique that is performed with a banal anesthe-sia with eyewash; the intervention in the hands of experienced surgeons lasts no more than a couple of minutes and the patient it is already reco-vered after a few hours. We have then the techniques that use the plant of "invisible" intraocular lenses, for more important refractive defects. For the execution of this technique I have conceived a method of " simplified plant with injector" to install the lens in a simple way and with a micro incision, I have introduced it at the national congress AICCER (associa-tion Italian surgery of the cataract and refractive surgery) held in Naples performing a live surgery.Wha is the last frontier?In refractive surgery to speak of last frontier is a problem, because the evolutions are continuous. We would however affirm that the introduc-tion of the femtosecond laser or of the intrastomal laser has determined big changes in the last years, which would have been unthinkable in the whole ophthalmic surgery and not just in the refractive surgery.

G i u s e p p e P e r o n e D o t t . T i z i a n o Te s t o r iP r o f .

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Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice alla prima edizione del “Trofeo del Mattone” , Special sponsor Petazzi Costruzioni Srl, svoltosi sul percorso del prestigioso Menaggio & Cadenabbia Golf Club lo scorso 28 agosto. Sul Tee di partenza, i 104 giocatori – un record per questa prima edizione - scherzavano tra loro, poi all’arrivo sul green della buca 18 un po' di delusione, alcune smorfie e qualche sorriso facevano intravedere i probabili vincitori del conteso trofeo, molto particolare, senza alcun dubbio originale e molto “reale”, realizzato artigia-nalmente da “Il Coccio” di Menaggio in collaborazione con Selva Arredamenti di Carlazzo. La cerimonia di premiazione ha visto la consegna dei premi ai vincitori direttamente dalle mani del Presidente del Golf Club, sig. Vittorio Roncoroni. E per concludere questa prima edizione lo chef Giancarlo Morelli, de “La locanda del Pomiroeu” ha preparato un buffet con mille prelibatezze per tutti i golfisti.

CATEGORIA UNICA1° COPPIA NETTO Formenti Massimo - Formenti Alessandra 471° COPPIA LORDO Zanotta Andrea – Presti Walter 412° COPPIA NETTO Cagliani Ludovico – Di Giura Luca 423° COPPIA NETTO Manzolini Daniele – Castelli Ugo 42

PREMI SPECIALI1° COPPIA LADY Monolo Anna – Mazzucchi Lucia 361° COPPIA SENIOR Spreafico Riccardo – Vitali Federico 391° COPPIA JUNIOR Visdomini Matteo – Petazzi Giulia 351° COPPIA MISTA Noseda Federica – Martini Luciano 37NEAREST TO THE PIN MASCHILE BUCA 3 Visdomini Matteo 1.51NEAREST TO THE PIN FEMMINILE BUCA 3Pedraglio Rita 8.90NEAREST TO THE PIN MASCHILE BUCA 10Lanfranconi Massimo 1.29DRIVING CONTEST MASCHILE BUCA 12 Di Giura LucaDRIVING CONTEST FEMMINILE BUCA 12 Dambrine Camille

A beautiful sunny day framed the first edition of the “Trofeo del Mattone” Special, sponsor Petazzi Costruzioni Srl, held on the green of the prestigious Menaggio & Cadenabbia golf club on 28th August 2010. On the starting Tee, 104 players – a record for this first edition – who were joking, then when they got on the green of the 18 hole rage, grimace and some smiles let us under-stand the possible winners of the particular and original trophy, organized by “il Coccio” of Menaggio in collaboration with Selva Arredamenti of Car-lazzo. Worthy conclusion was the prize giving carried out by the President of the golf club, Mr Vittorio Roncoroni. To celebrate this first edition the chef Giancarlo Morelli, de “La locanda del Pomiroeu” sealed this first edition, pre-paring a buffet with lots of delicacies for the golfers.

E V E N T I

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RODA -8...olé

S P O R T

INTERNATIONAL GT OPEN

foto Archivio Roda

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Avevamo lasciato, all’inizio dell’estate, Gianluca Roda e il compagno Lietz pronti per la gara a SPA. Risultato: la Porsche, dai motori romban-ti, riapre la classifica del campionato con il duetto Lietz-Roda due volte terzi e ad appena 12 punti da Barba-Kaffer, gli alfieri dell’AF Corse Ferra-ri. Appena pochi giorni e la competizione si sposta a Magny-Cours. Im-portanti performance, fatte di sorpassi e partenze spettacolari. In terra francese la Porsche replica e incrementa le vittorie con un week-end trionfale. Al quinto appuntamento dell’International GT Open 2010, Autorlando Sport ritrova il sorriso del podio sul più alto gradino. Roda e Litez vincono la gara 2 e accorciano le distanze dalla Ferrari: -8! Il secon-do posto a Magny-Cours è per Narac-Pilet (ISMA) seguiti da Barba-Kaf-fer. Continua anche il percorso vittorioso della coppia Roda-Lietz nel Campionato Italiano Gran Turismo e nel Campionato GT Spagnolo: due vittorie da podio al Mugello ed a Estoril hanno entusiasmato gli animi degli spettatori. La lotta è ancora ferrata, nel futuro prossimo altre tre tappe importanti ma di sicuro la coppia Roda-Lietz, a giudicare dalle premesse, sarà protagonista di questo Internatinal GT Open 2010.

At the beginning of the summer, we left Gianluca Roda and the team-mate Lietz ready for the competition in SPA. Result: the Porsche, with the rumbling motors, reopens the championship classification with the duo Lietz-Roda twice third and at 12 points from Barba-Kaffer. Just few days and the competition moved to Magny-Cours. Important performances, with overtaking and spectacular starts. In France, Por-sche repeated and increased the wins with a triumphal weekend. At the fifth appointment of the International GT Open 2010, Autorlando Sport regains its smile on the higher step of the podium. Roda and Lietz won the competition 2 and cut the distances from Ferrari: -8! The second place in Magny-Cours goes to Narac-Pilet (ISMA) followed by Barba-Kaffer. The winning trend of the teammates Roda-Lietz con-tinues in the Italian Gran Turismo Championship and in the Spanish GT Championship: two podium wins at Mugello and at Estoril gave enthusiasm to the spectators. The competition is tight, three other im-portant stages are close, but for sure, considering the premises, Roda-Lietz will be the protagonists of this International GT Open 2010.

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Impossibile non innamorarsi della Pallacane-stro Cantù, non farsi coinvolgere dalla passione che ruota attorno alla squadra, dell’entusiasmo che si respira al Pianella. Neanche il gruppo Bennet, leader della grande distribuzione, ha saputo resistere al fascino della storica società brianzola e ha deciso di sposare il progetto NGC per i prossimi tre anni, diventandone sponsor unico. Una scelta dettata dall’attaccamento di Bennet alla bandiera canturina e dal desiderio di portare ancora più in alto il nome della Pal-lacanestro. Un binomio importante anche per l’appartenenza delle due aziende comasche, Ngc Medical e Gruppo Bennet, all’associazione Amici di Como. Un esempio importante di una sinergia nata per promuovere le realtà storiche del nostro territorio, capaci di esportare con successo il nome della nostra provincia oltre i confini locali e nazionali.

Impossible not to fall in love of Basketball Can-tù, of the passion that is around the team, of the enthusiasm that you breathe at the Pia-nella. Not even the group Bennet, leader of the great distribution, could resist to the charm of the historical club of Brianza and they decided to support the project NGC for the next three years, becoming the single sponsor. A choice dictated by the attachment of Bennet to the flag of Cantu’ and by the desire to bring even higher the name of Basketball. An important union even for the fact that the two companies from Como, Ngc Medical and Group Bennet, are members of the association Amici di Como. An important example of synergy born to pro-mote the historical realities of our territory, which are able to export the name of our pro-vince over the local and national borders with success.

S P O R T

BENNET Cantùsempre più in ALTO

di Elisabetta Comeriofoto Archivio Pallacanestro Cantù

BENNET Cantù higher and higher

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BENNET Cantùsempre più in ALTO

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S P O R T

PROFESSIONISTI e GIOVANI PROMESSEsullo stesso

Strepitoso il successo riscosso dalla Pro-Am Under 15/12 sponsorizzata per il secondo anno da Petazzi Costruzioni srl. Sono state ben 52 le squadre partecipanti che si sono contese la vittoria di una gara unica nel panorama golfistico italiano. Le squadre sono composte da un Professionista e da un Amateur Under 15 o Under 12. Gli allievi competono al fianco dei propri maestri, collaborando costruttivamente per ottenere il miglior risultato finale. Da sottolineare l’ottima prestazione della giovanissima giocatrice del Menaggio & Cadenabbia Golf Club, Ilaria Ferrari, la quale ha contribuito alla vittoria finale con il Professionista Lattanzi Emanuele. Per la categoria Under 12 si sono aggiudicati il titolo 2010 il Professionista del Golf Club Padova Mori Vittorio insieme al suo allievo Martini Pietro. Marco Donghi è il vincitore della classifica indivi-duale Professionisti con un 64 lordo.

foto RedPoint Communication

GREEN

16° PRO-AM UNDER 15/12

MAJOR SPONSOR

16° PRO-AM UNDER 15/12

MAJOR SPONSOR

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Great success of Pro-Am Under 15/12 sponsored by Petazzi Costruzioni srl for the second year. There were 52 participating teams, which play to gain the first place in a unique com-petition in the Italian golf world. The teams are composed by a Professional and an Under 15 or Under 12 Amateur players. The learners compete together with their masters and col-laborate to get the best final result. To mention is the excellent performance of the young player of the Menaggio & Cadenabbia Golf Club, Ilaria Ferrari, who contributed to the final victory with the Professional Lattanzi Emanuele. For the category Under 12 the Professional player of the Golf Club Padova, Mori Vittorio, together with his pupil Martini Pietro got the title 2010. Marco Donghi is the winner of the individual classification Professionals with a 64 gross.

PROFESSIONAL and

YOUNG PLAYERSon the same GREEN

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A N N I V E R S A R I O

OGNI GIORNO TUTTI I GIORNIdi Andrea Frigerio foto Maurizio Camponovo

CROCE AZZURRA

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da 10 ANNICROCE AZZURRA

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Si è appena concluso, lo scorso luglio, il pri-mo decennio di attività dell’associazione che garantisce il soccorso urgente e non urgente nella città di Como. Il claim scelto per festeg-giare i 10 anni della Croce Azzurra di Como non poteva essere più appropriato: OGNI GIORNO, TUTTI I GIORNI. E’ la maggiore as-sociazione di volontariato operante in am-bito di trasporto sanitario extraospedaliero dell’intera provincia di Como, che conta nella sola sezione di Como 130 volontari, persone comuni che ogni giorno, al di fuori delle pro-prie attività lavorative di impiegati, operari, imprenditori, pensionati, studenti e casalin-

ghe, mettono a disposizione il loro tempo per garantire un servizio indispensabile 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e permettono così una risposta pronta e tempestiva a tut-te le richieste urgenti e non urgenti. Spesso, infatti, non si conosce l’intero mondo di cui Croce Azzurra è parte fondamentale; spes-so si pensa che Croce Azzurra sia solamente l’ambulanza che, con lampeggianti e sirena accesi, corre sul luogo di un incidente o di un malore per prestare soccorso, per portare gli infortunati il più presto possibile in ospeda-le. In realtà ciò che esiste dietro a quell’am-bulanza è un mondo molto più complesso,

più articolato, che si basa sull’indispensabile attività di volontariato delle persone comu-ni, sulla formazione continua e necessaria a garantire una qualità del servizio il più pos-sibile professionale, su mezzi di trasporto all’avanguardia, dotati di tutte le tecnologie oggi utilizzabili da coloro che fanno del soc-corso la loro passione, ma non la loro profes-sione, rinunciando ad ore di sonno prima di un giorno di lavoro o a trascorrere una gior-nata festiva con i propri cari. Croce Azzurra Como ogni giorno garantisce due ambulan-ze adibite al soccorso urgente, a queste si affiancano cinque ulteriori mezzi e un’auto-

In questa e nelle pagine successive, alcune immagini delle varie attività giornaliere dei volontari della Croce Azzurra

On this page and in the following ones, some pictures of the different daily activities of the volunteers of Croce Azzurra

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POLTI PROFESSIONAL.LA PULIZIA PIU’ COMPLETA E PROFONDA PER ALBERGHI.IN FORMATO COMPATTO.

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vettura che effettuano servizi di trasporto non urgente per i privati cittadini: ricoveri, di-missioni, terapie continuative quali la dialisi o semplicemente esami o visite specialistiche. Complessivamente ogni anno Croce Azzurra effettua più di 5000 interventi di soccorso e 7000 servizi di trasporto non urgente; sono stati oltre 80.000 gli interventi garantiti nel primo decennio di attività. Numeri che fan-no riflettere, che stupiscono se si analizza che non stiamo parlando di una società ma di un’associazione senza scopo di lucro, che spesso deve faticare per far quadrare i bilanci di fine anno, come sovente accade nel mon-do del volontariato. Questo primo decennio di attività ha comunque evidenziato una necessità fondamentale per Croce Azzurra Como: una nuova sede. E’ per questo motivo

che l’associazione ha deciso di intraprendere un grande sforzo e di costruire la sua nuova sede operativa. Un edificio studiato per fare fronte a tutte le necessità tecniche e logisti-che e per garantire una soluzione definitiva a tutti i problemi dell’attuale ubicazione. E’ grazie anche all’interessamento di Amici di Como, da sempre associazione che ha se-guito da vicino lo sviluppo degli ultimi anni e che spesso è stata la madrina di Croce Az-zurra che, proprio durante il festeggiamento del suo decennale, è stato possibile presen-tare il progetto esecutivo della nuova sede operativa. L’immobile, un edificio di due piani di quasi 400mq. è stato progettato dal rinomato studio di architettura comasco Vac-carella e Associati tenendo in grande consi-derazione gli aspetti di ecosostenibilità e di

risparmio energetico. Certamente si tratta di un progetto importante ed ambizioso, di un obiettivo che difficilmente Croce Az-zurra potrà raggiungere senza l’aiuto della Città e dei suoi amministratori, di coloro che credono nell’associazione e che la vorranno sostenere negli anni a venire; E’ anche per questo motivo che ancora una volta Amici di Como ha deciso di essere al fianco di coloro che svolgono veramente attività importanti per la città. Dopo questi dieci anni Como ha imparato a conoscere la sua associazione e le persone che la compongono, a riconoscerne i valori ed il significato fondamentale dell’at-tività, a far capire che non arriva semplice-mente “un’ambulanza” ma è arrivata “la Cro-ce Azzurra di Como”… e fortunatamente sarà sempre così… OGNI GIORNO, TUTTI I GIORNI

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Croce Azzurra Como is the main voluntary as-sociation handling the extra-hospital sanitary transport in the entire province of Como and this year it celebrates its first 10 years of acti-vity with the claim EVERY DAY ALL DAY LONG. Just in the section of Como the association has 130 volunteers, common people who every day spend their time to grant a service round the clock, 365 days a year and thanks to them the service is supplied in an effective and timely way for urgent and not urgent needs. Croce Az-zurra is not just the ambulance that goes with flashings and siren on the places of an accident or that gives help in case of emergencies; it is a more complex world, which is much more articulated. It is based on voluntary service of common people, on brand-new means of tran-sports, with all the technologies used by those who have a passion for the voluntary service even if they are not professionals, people who spend sleepless hours in the night before they go to work or who spend a feast day in the am-bulance rather than with their families. Every

day Croce Azzurra Como grants 2 ambulan-ces for urgent help, then there are 5 means of transports and a car for non urgent transport services for private citizens: totally every year Croce Azzurra covers more than 5000 emer-gency services and 7000 non urgent transport services; more than 80.000 services in its first 10 years of activity. These data make reflect and surprise too if you think that we are not talking of a company, but of an non-profit association that has to work hard to balance the budgets at the end of the year, as it often happens in the world of voluntary services. Also for this reason, once again Amici di Como decided to be at the side of those who carried out impor-tant activities for our city. After 10 years Como learned to know this association and the peo-ple who are part of it, to recognize the values and the fundamental meaning of this activity, to understand that it is not just coming “an am-bulance” but “the Croce Azzurra di Como”…and fortunately it will be always so…EVERY DAY, ALL DAY LONG.

Croce Azzurra ComoVia M.Monti, 4 22100 ComoTel: 031.300.699 Fax:031.299.210E-mail: [email protected]: IT 68 U 08430 10900 00 00 00 261085Codice Fiscale per devolvere il 5x1000: 95003160132

INFO

EVERY DAY all day long since 10 years

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F O O D A N D D R I N K

di Davide Lacchinifoto Carlo Pozzoni

In CUCINA con DAVIDE LACCHINI

“PRIMA AGONI POI MISSOLTINI”

At the origin when they are just fished they are called twaite shad then, after the drying up, the salt process and the storage in boxes called “missolte”, they change their name into “missol-tini”, being named after those boxes. The “mis-soltini” are a half-preserved fish typical of Lake Como.

All’origine, appena pescati, hanno il nome di agoni, in seguito, dopo il procedimento di essi-cazione, di salagione e di conseva in contenitori chiamati missolte, prendono il nome di missol-tini. I missoltini sono una sorta di conserva itti-ca tipica del lago di Como. L’agone (alosa finta lacustris) è un parente stretto dell’aringa e può essere consumato in carpione oppure infarina-to e fritto al burro e salvia. La pesca dell’agone è regolamentata fin dall’inizio del Medioevo e av-viene nei mesi di giugno e luglio con tecniche diverse: reti, bilanciere ed esche artificiali. Per diventare missoltini l’agone subisce una com-plessa lavorazione: i pesci vengono eviscerati, lavati, salati strofinandoli e lasciati in salagione per circa 12 ore . Poi vengono nuovamente lava-ti e preparati per l’essicazione: appesi con spillo-ni inox al sole, quindi riposti in contenitori alter-nati alle foglie di alloro (Laurus Nobilis), pressati con torchi per la fuoriuscita del grasso e lasciati

“FIRST TWAITE SHAD THEN MISSOLTINI”

in conservazione per circa 90 giorni, secondo un procedimento esclusivamente artigianale tramandato di padre in figlio. I missoltini si gu-stano dopo averli riscaldati sulla griglia solo il tempo necessario, altrimenti, se troppo cotti, le carni divengono legnose anziché rosse e mor-bide. Sono infine sgrassati con uno spruzzata di aceto e conditi con olio e prezzemolo. L’accom-pagnamento ideale dei missoltini è la polenta calda, che ne ammorbidisce il sapore deciso, ma nel corso degli anni sono stati inseriti anche in nuove ricette .

In the KITCHEN with DAVIDE LACCHINI

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360 g. garganelli, 6 missoltini, 200 g. salsa di pomo-doro, 240 g. pomodori a cubetti, 2 rametti di timo selvatico, 1 spicchio di aglio, 1/2 verza, 1 dl. di vino bianco secco, 1,5 dl di olio di oliva, 1 scalogno, 50 g. di prezzemolo, sale e pepe quanto basta. Elimi-nare la testa e la coda dei missoltini e le eventuali squame, farli rinvenire in abbondante acqua fred-da per circa 15 minuti quindi scottarli leggermente da entrambi le parti in una padella antiaderente. Sfilettarli facendo attenzione ad eliminare le lische, tagliando i filetti ottenuti in listarelle e metterli in marinatura con il vino bianco e uno spicchio di aglio per circa mzz'ora. Tritare finemente lo scalo-gno, soffriggerlo in una padella a saltiere con l’ag-giunta di olio di oliva extra vergine, aggiungervi i filetti di missoltino, il timo selvatico, i pomodori a cubetti, la verza tagliata finemente e rosolare per alcuni minuti. Irrorare con il vino bianco, lasciare svaporare, aggiungere il prezzemolo tritato e la sal-sa di pomodoro.Cuocere riducendo brevemente. Nel frattempo, cuocere i garganelli in abbondante acqua e scolarli al dente, un poco umidi, versandoli nella padella dove è stata precedentemente pre-parata la salsa quindi spadellare in continuazione a fuoco vivace. Servire aggiungendo un filo di olio di oliva extra vergine a crudo.

Per l’impasto: 750 g. patate lesse con buccia, n. 1,2 tuorli d'uovo, 120 g. farina bianca, un pizzico di noce moscata, n. 2 cucchiai di grana grattugiato. Per la salsa: 60 g. burro, 30 g. cipolla, n.1 spicchio di aglio, 60 g. pancetta tesa dolce, 150 g. polpa di pomodo-ro, 1/2 bicchiere di vino bianco, 150 g. di formaggio di alpeggio tipo robiola o casoretta. Procedimento per la salsa: soffriggere nel burro lo spicchio d'aglio (che andrà poi tolto), la cipolla tagliata finemente e la pancetta tagliata a fiammifero. Versare il vino bianco, lasciare ridurre e aggiungere la polpa di pomodoro.Preparare il formaggio tagliato a piccoli cubetti. Una volta lessate, pelare le patate ancora calde e schiacciarle con il passapatate, incorporarvi le uova e lasciare raffreddare leggermente a tem-peratura ambiente. Unire all’impasto tiepido la fari-na, il formaggio grana, un pizzico di noce moscata e lavorare con le mani ottenendo un composto asciutto e morbido. Stendere il composto poco alla volta come un grissino, tagliarlo formando dei pallini di circa 1 cm. e premerli facendoli scivolare sui rebbi di una forchetta per incavarli. Cuocerli affogandoli in acqua salata in ebollizione per circa 4 minuti: il tempo necessario perchè affiorino a gal-la, scolarli e condirli con la salsa precedentemente preparata, aggiungendo il formaggio.

SPADELLATA DI GARGANELLI MIS-SULTÀA” DOSE ( Dose per n 6 persone )

GNOCCHI DI PATATE ALLA LARIANA dose per 6 p. ( Dose per n 6 persone )

Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como.

360 g. garganelli pasta, 6 “missoltini”, 200 g. of tomato sauce, 240 g. of tomatoes cut into small pieces, 2 sprigs of wild thyme, 1 clove of garlic, 1/2 cabbage, 1 dl. dry white wine, 1,5 dl of olive oil, 1 green onion, 50g. of parsley, salt and pepper. Cut head, tail and possible scale of the missoltini; let them in abundant cold water for about 15 minutes, slightly burn them on both sides in the frying pan and cut watching out to eliminate the fishbones. Cut the fillets into small parts and put them in a pan with the white wine and a clove of garlic for around 30 minutes. Mince the green onion, fry lightly in a frying pan adding the extra vir-gin olive oil; then add the fillets of “missoltini”, the wild thyme, the tomatoes cut into small pieces, the cabbage cut into small pieces and brown for some minutes. Add the white wine, leave the alcoholic part to evaporate and add the minced parsley and the tomato sauce. In the meantime, cook the garganelli in abun-dant boiling water and a little damp, add them in the frying pan where you have pre-viously prepared the sauce and fry lightly and continuously. Serve adding a thread of extra virgin olive oil.

"PAN OF GARGANELLI MISSULTÀA" ( to serve 6 )

INFO

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400 g. di f iletto di vitello,150 g. di petto di pollo,150 g. di spinaci cotti,n. 1 tuorlo di uovo, n.6/8 fette di pancetta arrotola-ta,1/2 bicchiere di brandy,un pizzico di noce moscata sale e pepe q.b. Legare il f iletto di vitello, insaporirlo con sale e pepe e scottarlo in un soute a fuoco vi-vace per circa 3 minuti, f lambare con in brandy e lasciare raffreddare. Passare al tritacarne per 2/3 volte il petto di pollo e gli spinaci ben strizzati, al composto aggiungere un tuorlo d’uovo, sale , pepe e un pizzico di noce moscata. Passare il tutto al robot mixer per rendere la farci-tura omogenea di un colore verde. Sle-gare i f iletti e spalmare la farcitura sopra ogni f iletto , ricoprire il tutto con fette di pancetta e arrotondare in carta da forno, legare come un arrosto, arrotola-re il tutto in carta stagnola e cuocere in forno preriscaldato a 170 °/175 ° con spil-lo a sonda con temperatura al cuore di 55/60 gr. A cottura avvenuta tagliarlo a fette dello spessore di circa 1 cm e servi-re accompagnato con verdure e funghi trifolati.

MEDAGLIONI DI VITELLO VESTITO AL MANTO VERDE CON FANTASIA DI VERDURE E FUNGHI PORCINI TRIFOLATI ( Dose per n 6 persone )

LAKE STYLE POTATO GNOCCHI( to serve 6 )

Dough: 750g. boiled potatoes with peel, n.1,2 yolks of eggs, 120g. white flour, a pinch of nutmeg, n.2 teaspoons of Parme-san cheese. Sauce: 60g. of butter, 30g. of onion, n.1clove of garlic, 60g. sweet tense bacon, 150g. pulp of tomatoes, 1/2 glass of white wine, 150 g. of robiola or casoretta cheese. Procedure for the sauce: fry lightly the clove of garlic in the butter, (then re-move it) the onion and the bacon, both cut into small pieces; pour the white wine, add the pulp of tomatoes; prepare the cheese cut into small dices. Once the potatoes are boiled, peel them and put them in the po-tato masher, then add the eggs; leave to slightly cool to temperature environment. Add the flour, the Parmesan cheese and the pinch of nutmeg to the dough, work it with the hands getting a dry and soft mix-ture. Stretch the mixture like a bread-stick and cut it into little balls of around 1 cm each. Press them on a fork to give them a round shape and cook them in salty boi-ling water for about 4 minutes; drain them and season them with the prepared sauce adding robiola or casoretta cheese.

400 g. of calf fillet, 150 g. of chicken bre-ast, 150 g. of cooked spinaches, n. 1 yolk of egg, n.6/8 slices of rolled bacon, 1/2 glass of brandy, a pinch of nutmeg salt and pep-per . Tie the calf fillet, add salt and pepper and burn it in a soute for about 3 minutes, pour brandy and wait until it gets cool. Pass the chicken breast and the squeezed spinaches into the meat grinder for 2/3 ti-mes, then add a yolk of egg, salt, pepper and a pinch of nutmeg. Pass everything in the robot mixer to make the homogeneous compound of a green color. Untie the fil-lets and smear the compound above every fillet, cover everything with slices of bacon and round off in oven paper; tie as a roast, roll up everything in tinfoil and cook it in a preheated oven to 170 °/175s ° with pin to probe and inside temperature of 55/60 grs. After the cooking cut it into slices of around 1 cm and serve it accompanied with vegetables and edible mushrooms.

MEDALLIONS OF CALF DRESSED WITH A GREEN MANTLE OF VEGE-TABLES AND EDIBLE MUSHROOMS.( to serve 6 )

Davide Lacchini was born in Como in 1961. Now he is Food and Beverage Manager, Chef and Gourmet Consultant at the Hotel Regina Olga and at the restaurant Cenobio. He worked for Ristorante Al musichiere, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; Ristorante Club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno, residence of the royal family of Saudi Arabia; Casino’ di Campione d’Italia. Consultant and contributor of the book published by the Province of Como “Dal Lario alla Brianza” (From Lario to Brianza). Editorial consultant of the book “In cucina” (In the kitchen) printed by the Como Provincial Association of Chefs.

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Lei è la regina del ristorante dello Yacht Club Como e, con il suo carisma e la sua professionalità, era impossibile che fosse diversamente. La signora Luisa, così la conoscono tutti, è lo chef e l’anima del ristorante del presti-gioso club comasco da ormai tredici anni. La nuova sala al primo piano e una vista mozzafiato sul lago sono gli ultimi regali che il presidente dello Yacht Club Como, Giancarlo Ge, le ha voluto fare. Ci confida che, ogni volta che la sera spegne le luci e si trova immersa nello splendido panorama del lago, ancora si sente emozionata. Il menù offre un’ampissima scelta di piatti appartenenti ad una tipologia di cucina casalinga, con un inevi-tabile e apprezzatissimo richiamo alle nostre tradizioni gastronomiche: risotto con pesce persico e lavarello d’estate, polenta, brasato e cazzuola d’inverno, solo per citarne alcuni. È impossibile non menzionare poi la fa-mosa torta di mele, la punta di diamante dei dessert, preparata seguendo un'antica ricetta di oltre cent'anni. Un lungo viaggio ha portato lo chef Lu-isa fino a qui: l’esordio nelle cucine del ristorante “Silenzio”, dodici anni in quello della “Como Nuoto”, otto anni in birreria per poi approdare nella sua nuova casa, in riva al lago, condivisa con la figlia Claudia. Insomma, una cucina d’eccezione, forte di una tradizione di famiglia che si tramanda da generazioni in un ambiente senza eguali, che regala agli ospiti, oltre al piacere del palato, anche uno spettacolo per gli occhi.

She is the queen of the restaurant of the Yacht Club Como and with her charisma and her professional skill she couldn’t be different. Mrs. Luisa, as everybody calls her, is the chef and the soul of the re-staurant of the prestigious club in Como for 13 years. The new room at the first floor and a breathtaking view are the last presents that the president of the Yacht Club Como Giancarlo Ge wanted to give her. She tells us that in the evening every time she switches off the lights and she is absorbed in the beautiful view of the lake, she fe-els excited. The menù offers an ample choice of “house” dishes with an inevitable and appreciated reference to our gastronomic tradi-tions: risotto with perch fish and whitefish in summer and polenta and braised meat in winter, to quote but a few. Then the famous apple cake, the point of diamond among the desserts, is prepared following a recipe dated back 100 years ago. A long journey brou-ght the chef Luisa here: the debut in the restaurant “Silenzio”, twelve years in the one of the “Como Nuoto”, eight years in a brewery and then on the lake shores, together with her daughter Claudia. Excep-tional food and a tradition that is passed from generations in a uni-que surrounding, which gives to the guests not just a pleasure for the palate, but also a show for the eyes.

lo chef dello Yacht Club ComoLUISA

F O O D A N D D R I N K

The chef of Yacht Club Como

Sopra, la signora Luisa Butti con la figlia Claudia

Above, Mrs. Luisa Butti with her daughter Claudia

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Gli aperitivi musicali più esclusivi di tutto il Lago di Lugano sono senza alcun dubbio quelli al Ristorante Parco Ciani – La Villa che ha festeggiato il primo com-pleanno! La suggestiva cornice della terrazza esterna del rinomato ristorante situato nel parco cittadino ospita tutti i giovedì sera, quello che è diventato un appuntamento cult della movida non solo ticinese. Tantissime persone scelgo-no di trascorrere una serata all’aperto divertendosi, ascoltando buona musica dal vivo con la regia di DJ Set, assaporando cibi sfiziosi e curati al royal buffet, chiacchierando con numerosi ospiti V.I.P. e per proseguire questo appuntamen-to must anche nella stagione invernale basta attraversare la strada! Proprio di fronte al ristorante e al Palazzo dei Congressi c’è l’ex Asilo Ciani di Lugano che per l’occasione diventa il luogo ideale dell’evento “LA VILLA” che, con lo stesso format degli aperitivi musicali estivi accoglie nella magica atmosfera della gran-de sala, il pubblico degli happy hour per un imperdibile appuntamento che fa tendenza firmato GSI SUISSE. Ristorante Parco Ciani – La Villa, Piazza Indipen-denza, 4, Lugano, tel. 004191 9238656 - [email protected]

The most exclusive musical appetizers on Lake Lugano are with no doubt at the Restaurant Parco Ciani - La Villa actually they celebrated the first birthday! Every Thursday evening, in the suggestive frame of the external terrace of the famous restaurant in the city park, people meet for an impor-tant appointment of the movida in Ticino. Many people choose to spend a evening outside and have a good time, listening to good live music with DJ Set, tasting nifty food of the royal buffet, talking with different VIP. This appointment also continues in the winter season, just cross the road! In front of the restaurant and of the Palazzo dei Congressi you find the former Kindergarten Ciani of Lugano, for this occasion it becomes an ideal place for the event “LA VILLA” that, with the same format of the summer music appetizers, welcomes the public in the magic atmosphere of the great room the public of the happy hour for a trendy event promoted by GSI SUISSE. Ristorante Parco Ciani - La Villa, Piazza Indipendenza, 4, Lugano, tel. 004191 9238656 - [email protected]

F O O D A N D D R I N K

LUGANO da vivere con GUSTO...

..."IN" VILLALUGANO to live with TASTE...

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Sul lungo lago di Lugano, accanto al municipio di piazza Riforma, un elegante palazzo in stile Liberty ospita lo storico ristorante “Mary”, il cui “fiore all’occhiello” sono, senza alcun dubbio, le squisite pizze, che fanno concorrenza a quelle della vicina Italia. La recente ristrutturazione ha reso più accogliente il dehors fronte lago che permette di ammirare il lago da una particolare prospettiva, mentre al primo piano ci sono le sale riservate a soddisfare diverse esigenze della clientela, da riunioni d’affari a coffee break aziendali, da cene romantiche a ricorrenze particolari. A far da cornice a questi piacevoli momenti, la splendida vista lago, la professionalità di tutto il personale che come divisa ha il sorriso sincero e la garanzia di un locale firmato GSI SUISSE. Per ogni informazione ristorante, pizzeria Mary, piazza Rezzonico, 2, Lugano; [email protected], tel. 00 41 91 923 10 58.

On the lake shore of Lugano, close to the town hall in Piazza della Riforma, in an elegant building in Liberty style you find the hi-storical restaurant "Mary", its "flower to the buttonhole" for sure are the delicious pizzas, which compete with those of the near Italy. The recent restructuring made the dehors in front of the lake more pleasant so that you can admire the lake from a particular perspective, at the first floor there are rooms reserved to satisfy different customers’ needs, from business meeting to business cof-fee breaks, from romantic dinners to particular events. A splendid view of the lake frames this beautiful moments, the professional skill of the staff is characterized by a sincere smile and guarante-ed by GSI SUISSE. For any information: Ristorante pizzeria Mary, Rezzonico plaza, 2, Lugano; [email protected], tel. 00 41 91 923 10 58.

...e al MARY

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F O O D A N D D R I N K

Se cercate un luogo speciale per vivere un’esperienza indimenticabile, dove i sa-pori risvegliano il palato e i profumi i ricordi dimenticati, circondati da una natura incontaminata e un paesaggio incantevole, non potete non andare, almeno una volta nella vita, al rinnovato Antico Grotto Caprino. Sito tra pochissime casette tipicamente ticinesi, ai piedi del monte Caprino, questo posto davvero unico si può raggiungere esclusivamente via lago con i battelli della navigazione oppure con i taxi boat dal pontile di fronte a piazza Rezzonico a Lugano o direttamente con il servizio privato dell’ Antico Grotto Caprino, proprio come per quei ristoranti caratteristici che si trovano sulle isole della laguna veneta. Seduti al tavolo del ristorante, si è rapiti dalle emozioni suscitate dalla vista davvero unica e inusuale del golfo di Lugano, suggestioni che vengono ulteriormente rese indimenticabili quando, grazie al servizio impeccabile del personale, vengono serviti i piatti pre-parati accuratamente dallo chef che, oltre alle ricette speciali della cucina italiana, propone tante leccornie tipiche della tradizione dell’antico grotto. Questo locale raffinato e ricco di charme è una location ideale per cene romantiche indimenti-cabili, business meeting, eventi, feste di compleanno, matrimoni ed ogni iniziati-va che desideri un tocco di classe.

La sponda esclusiva

ANTICO GROTTO CAPRINO

DEL LAGO DI LUGANO

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INFO

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 24,da ottobre ad aprile nei week-ende per eventi privati.Gradita la prenotazione.

Antico Grotto CaprinoCantine di Caprino6823 CaprinoTel. Ristorante: 0041 (0) 91 922 50 85Direttore Mobile: 0041 (0) 76 421 50 [email protected]

If you are looking for a special place to live an unforgettable experience, where the tastes wake up your palate again and the perfumes bring back forgotten memories, where you are surrounded by an uncontaminated natu-re and an enchanting landscape, you have to go at least once in life, at the renewed Antico Grotto Caprino. It is located among few cottages in Ticino’s style, at the feet of Monte Caprino, it is a unique place you can reach only by boat with the boats of the public navigation, with the taxi boat from the pier in front of piazza Rezzonico in Lugano or with the private service of Antico Grotto Caprino, just like those restaurants that you can find on the islands of the Venetian lagoon. When you are sitting at the table of the restaurant, you will experience unique and unusual emotions given by the sight on the gulf of Lugano, unforgettable suggestions also enhanced by the impeccable service, the chef prepares special dishes of the Italian cuisine together with many delicacies typical of the kitchen of the ancient grotto. This refined and rich place of charme is an ideal location for unforgettable romantic dinners, business meeting, events, birthday parties, weddings and every initiative in which you desire a touch of class.

The exclusive shore

ANTICO GROTTO CAPRINOOF LUGANO LAKE

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F O O D A N D D R I N K

Doppio MaltoTRIPLA VITTORIAdi Elisabetta Comeriofoto Birrificio Doppio Malto

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Doppio MaltoTRIPLA VITTORIA

“La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici”, Benjamin Franklin. Senza addentrarci nel campo del profano, crediamo di poter affermare che questa è una filosofia condivisa da molti, considerando il fatto che, secondo dati diffusi da Assobirra, circa 30 milioni di italiani consumano questa bevanda. Gli stessi italiani saranno orgogliosi di sapere che una delle birre più buone del mondo si chiama Mahogany ed è prodotta a Erba. Ad affermarlo non siamo noi, ma i 40 giudici riunitisi in una giuria d’eccellenza in occasione dell’International Beer Challenge 2010, uno dei più autorevoli campionati mondiali di birra, tenutosi a Londra. Il birrificio Doppio Malto Brewig Company di Erba ha conquistato, infatti, il primo e il terzo gradino del podio con due “creature” di cui Alessandro Campanini, fondatore e mastro birrario di formazione canadese, insieme al figlio Alex e a Manolo Lia, va molto fiero: la già citata Mahogany, birra ambrata tipo india pale ale ad alta fermentazione, medaglia d’oro, e la Zingibeer, già vincitrice del concorso nazionale “Birra dell’Anno 2010”, questa volta medaglia di bronzo. Un risultato importante che Alessandro Campanini vuole dividere con i soci Alessandro Brusadelli, Maurizio Minoretti e Stefano Padoan. Al birrificio Doppio Malto Brewig Company, in via Milano, si producono sette birre artigianali, una a bassa e sei ad alta fermentazione. In un ambiente fatto di classici tavoli da birreria e un grande bancone da bar spiccano oggetti curiosi di modernariato provenienti dagli Stati Uniti, dove Alessandro Campanini si reca per cercare sempre nuove ispirazioni, passando, ovviamente, per il Canada, luogo dove il mastro birraio erbese ha imparato l’arte della birra e che ha ispirato le tecniche di lavorazione utilizzate nella brasserie comasca. Al birrificio Doppio Malto Brewig Company, le birre possono essere accompagnate da un menù composto da tipica cucina mediterranea: la pizza, se ne preparano infinite varietà con ingredienti accuratamente selezionati, e da specialità come lo gnocco fritto, tigelle con salumi, oltre wurstel e crauti. Inoltre, ogni fine settimana, tantissime proposte fuori menù per accontentare i clienti più affezionati. Ora, in alto i calici! Un brindisi per celebrare la medaglia d’oro, uno per festeggiare la medaglia di bronzo ed uno per il birrificio Doppio Malto Brewig Company, un must per gli amanti della birra.

Sopra, l'equipe del Doppio Malto al completo

Above, the staff of the Doppio Malto

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"The beer is the proof that God loves us and wants us happy", Benjamin Franklin. Without going into the profane, we believe we can affirm that this is a philosophy shared by many, considering the fact that, according to the data issued by Assobirra, around 30 million Italian consume this drink. The Italians, and not just them, will be happy to know that one of the best beers in the world is called Mahogany and it is produced in the province of Como, in the town of Erba. It’s not just us that we affirm this, but 40 judges gathered up together as a jury of excellence on the occasion of the International Beer Challenge 2010, one of the most important world championship of beer, held in London. The brewery Doppio Malto Brewig Company of Erba conquered, in fact, the first and the third position of the podium with two "creatures" of which Alessandro Campanini, founder and brewery master of Canadian formation, together with his child Alex and Manolo Lia, is very proud: the beer we already mentioned, Mahogany, pale ale beer Indian type at high fermentation, which already won the national contest “Beer of the year 2010”, this time bronze medal. It is an important result for Alessandro Campanini, who wants to share it with his business partners Alessandro Brusadelli, Maurizio Minoretti e Stefano Padoan. At the brewery Doppio Malto Brewery Company, in via Milano, seven handicraft beers are produced, one at low and six at high fermentation. In an environment made of classical beer house tables and a big coffee counter from, you can find curious objects coming from United States, Alessandro Campanini always goes there to look for new inspirations, passing obviously from Canada, a place where the master from Erba learned the art of the beer that inspired the techniques used in the brasserie in Como. At the brewery Doppio Malto Brewery Company beers can be accompanied by a typical Mediterranean menu: different types of pizza, prepared with selected ingredients, but also specialities, like the fried potato dumpling, tigelle with meat, wurstel and sauerkraut. Moreover, every weekend, many menu proposals to satisfy the most affectionate clients. Now lift the glasses: a toast to celebrate the gold medal, a toast to celebrate the bronze medal and a toast the brewery Doppio Malto Brewig Company, a must for the beer lovers.

Sotto, le medaglie d'oro e di bronzo ricevute a Londra e le due birre vincitrici: da sinistra, Mahogany e Zingibeer

Below, the gold and the bronze medals received in London and the two winning beers, Mahogany e Zingibeer

Sotto, i tre birrai del Doppio Malto, Alessandro Campanini, il figlio Alex e Lia Manolo, a Londra

Below, the three beer producers of Doppio Malto, Alessandro Campanini, his son Alex and Lia Manolo, in London

Doppio MaltoTRIPLE VICTORY

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Sadi per l’ambienteLinea “GREEN LINE”

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22040 Lurago D’Erba (Co) - ITALY - Via Vallassina 21/iTel. +39.031.3599149 - Fax +39.031.696747www.sadichristeyns.it - [email protected]

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via Rodari 6, 22100 Comotel. 031 264042www.ristorantesociale.it

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