medici chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se...

34
Medici Chirurghi e Odontoiatri ORDINE DEI bollettino FINANZIARIA 2008 Tutti i provvedimenti adottati per la Sanità TESTAMENTO BIOLOGICO L’appello dei camici bianchi. Intervista all’anestesista di Welby n.1 gennaio/febbraio 2008 R.o.c. n° 2008 - Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/C legge 662/96 - Filiale di Napoli Emergenza rifiuti Allarme sanitario, i medici si mobilitano www.ordinemedicinapoli.it DI NAPOLI E PROVINCIA periodico fondato nel 1913 CORSI DI FORMAZIONE L’Ordine rilancia il tema «Le certificazioni in Medicina e Chirurgia»

Upload: others

Post on 09-Jan-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

Medici Chirurghi e Odontoiatri

ORDINE DEI

bo

ll

et

ti

no

FINANZIARIA 2008Tutti i provvedimenti adottati per la Sanità

TESTAMENTO BIOLOGICO

L’appello dei camici bianchi. Intervista all’anestesista di Welby

n.1

gen

nai

o/f

ebb

raio

200

8

R.o

.c.

2008

- S

pe

diz

ion

e i

n a

bb

on

ame

nto

po

stal

e A

rt.

2 co

mm

a 20

/C l

eg

ge

662

/96

- Fi

lial

e d

i N

apo

liEmergenza rifiutiAllarme sanitario, i medici si mobilitano

www.ordinemedicinapoli.it

DI NAPOLIE PROVINCIA

periodico fondato nel 1913

CORSI DI FORMAZIONE

L’Ordine rilancia il tema «Le certificazioni in Medicina e Chirurgia»

Page 2: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

Avvertenza: chi avesse inserito tra i «preferiti» il vecchio sito, dovrà collegarsi nuovamente awww.ordinemedicinapoli.it, cliccare sulla «versione 2006» e procedere quindi ad un nuovo inseri-mento del sito tra i «preferiti».

www.ordinemedicinapoli.itConsulta il sito dell’OrdineDa alcuni mesi l’Ordine ha modernizzato il sito, rendendolo più efficiente ed attuale.Un riferimento che consentirà di sviluppare una maggiore interazione con gli iscrittichiamati ad un dialogo sempre più costante ed aggiornato con il proprio Ordine.

Page 3: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ed

ito

rial

eRifiuti:medici

in trincea

L’emergenza continua e gliinterrogativi crescono. Non ètempo di polemiche, in ques-to momento inutili e pretes-

tuose, ma di fatti, seri e concreti. De Genna-ro è al lavoro ma ci vorrà necessariamente

tempo per riportare la situazione alla norma-lità. Nel frattempo, il rischio infettivo è alto, la

combustione dei rifiuti produce diossina, lediscariche a cielo aperto si sprecano. Una situa-

zione preoccupante. Ma analizziamo dettagliata-mente. Centoquaranta discariche nella provinciadi Caserta, ottantasei in quella di Napoli. Gli ulti-mi dati disponibili son quelli del 2003. Li offre,senza incertezze, la Commissione Bicamerale d'In-chiesta sul Ciclo Rifiuti, una delle poche realtà isti-tuzionali in grado di snocciolare numeri certi. Daallora, comunque, l'aritmetica si è fatta ancor piùdifficile e complessa e la previsione di un forte au-mento è un dato acclarato. I riferimenti legati a Pia-nura datano 2001, poi i singoli dati sono tutti da as-semblare. I biogas, allora, c'erano, la falda acquiferasuperficiale era compromessa. Ne fu sospeso l'uti-lizzo. Oggi, un'eventuale riapertura semina, natu-ralmente, nel mondo scientifico perplessità ed in-certezza. Non sembra, insomma, la soluzione mi-gliore. E bene ha fatto l'Assessorato Regionale allaSanità, seppur sperimentalmente, a mettere incampo un biomonitoraggio che dovrà chiariredanni ambientali e sanitari. Ci si muove, ad ognimodo, su un terreno minato. Gli accertamentisono complessi, sicuramente parziali. La dios-sina, tanto per citare l'elemento più eclatante,è un killer che si manifesta spesso nel tempo,a distanza di anni. Così come i metalli pe-

santi. Di quanto succede oggi, al di là del-l'oggettiva necessità dei controlli, sapre-

mo qualcosa di certo solo più in là, ma-gari quando l'eco dell'emergenza sarà

lontana e molti avranno dimenticatoquesti giorni difficili. La relazione

tecnica della Bicamerale offre, co-munque, un dato che fa riflette-

re: indici di mortalità, tumo-ri,malformazioni sono più

alti nei Comuni dove esis-tono discariche. Un da-

to sul quale rifletteree argomentare

nella comuni-tà scienti-

fica,

editorialeGIUSEPPE SCALERA

sociale ed istituzionale. Ma c’è un altro, os-curo killer che preoccupa ed inquieta. E'l'esercito di quei fusti tossici e nocivi pro-venienti, in questi anni, dal Nord e sepolti,soprattutto nella aree della provincia diNapoli e Caserta, in assoluta clandestinità.Dieci tonnellate di scorie, secondo alcuni.In chiave ambientale una bomba da orolo-geria. I trasferimenti, in molti casi, avveni-vano di notte, con la complicità di proprie-tari terrieri senza scrupoli. E' una storiache conoscono in molti, difficilissima daintercettare. Una storia che ha sicuramen-te il marchio di fabbrica di infiltrazioni cri-minali. Ecco perché l'ambiente rappresen-ta la vera priorità della Campania e, proba-bilmente, dell'intero Mezzogiorno. Cosafare? Rimuovere, innanzitutto, quantopossibile e subito, assicurando, co-munque, le misure indispensabili alla tu-tela della salute e dell'ambiente, come re-cita l'ordinanza di Palazzo Chigi. Evitando,quindi, di aprire altre ferite su un territoriogià martoriato. Poi, termovalorizzatori dimedio cabotaggio che non richiedonotempi biblici per la loro realizzazione. Lemicce esplose in Sardegna, le polemicheemerse in molte aree del Paese, del resto,testimoniano come la solidarietà ambien-tale sia ancora un dato non ancora meta-bolizzato a livello nazionale. Infine,controlli sulla popolazione e sulle aree arischio per monitorare la realtà di oggi e irischi di domani. Questo un minimo pro-gramma realmente compatibile. In questadifficile contingenza, il mondo mediconon si è tirato indietro. L'Ordine dei Medi-ci di Napoli ha offerto una task-force sani-taria per il biomonitoraggio, la Federazio-ne Regionale degli Ordini Medici offre ilsuo appoggio al commissario De Gennaroper una stretta collaborazione territoriale,mentre la FNOM (l'organizzazione cheraggruppa tutti i camici bianchi italiani) haofferto il sostegno di tutto il mondo medi-co nazionale. Insomma, una realtà profes-sionale che sente forte il bisogno di essereparte attiva di questo nuovo disegno stra-tegico. Un mondo che respinge ogni prati-ca localistica e crede nella mutua collabo-razione. Per questo, nelle prossime setti-mane, tutti i presidenti degli Ordini deiMedici Italiani si riuniranno a Napoli. Em-blematicamente, per definire primi indi-rizzi operativi rispetto all'emergenza sani-taria ed ambientale. Ma, soprattutto, perribadire la centralità della professione me-dica di fronte ai nuovi pericoli che emer-gono dal territorio. Una centralità chequalcuno ha cercato banalmente di sosti-tuire. Magari con la creazione di un banalee inutile call-center.

Page 4: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

la b

ach

eca

la bachecaENPAM, 24 febbraio elezioni suppletive nuovo rappresentante

Domenica 24 febbraio 2008, dalle ore 8 alle ore 21.30, presso le se-di degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odon-

toiatri di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno avrannoluogo le elezioni suppletive di un nuovo rappresentante della Regio-ne Campania in seno al Comitato Consultivo del Fondo dei Medici diMedicina Generale dell’ENPAM. Il nuovo delegato resterà in caricafino al 2010, anno in cui sarebbe scaduta la nomina del collega pre-cedentemente eletto e prematuramente scomparso.

FNOMCEO, MOTTOLA RICONFERMATO COMPONENTE «SALUTE MENTALE»Il 14 dicembre 2007 il Comitato Centrale della Federazione Nazionale degliOrdini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) ha riconfer-mato lo psichiatra e psicoterapeuta napoletano Maurizio Mottola compo-nente del Gruppo di lavoro «Salute Mentale». Al collega, attuale rappresen-tante della FNOMCeO nella Commissione dell'Università e della Ricerca(MUR) per la valutazione dell'idoneità delle scuole di formazione in psico-terapia, tanti auguri per tale impegnativo compito.

CITTADINI E FARMACI STUPEFACENTI RESIDUATI: CHE FARE?Molti cittadini vogliono sapere quale procedura adottare per smaltire stu-pefacenti (in particolare analgesici oppiacei) residuati a domicilio del pa-ziente perché inutilizzati in seguito a decesso o interruzione del trattamen-to. Questa la risposta dell’Ufficio Centrale Stupefacenti (Ministero della Sa-lute). In primo luogo l'Ufficio informa che la normativa vigente (art. 23, 24 e25 del D.P.R. 309/1990) riguarda solo le modalità di smaltimento (peraltrocomplesse) per gli stupefacenti scaduti o inutilizzati che siano in possessodei soggetti autorizzati (produttori, sperimentatori, commercianti, farma-cisti) e le modalità di distruzione degli stupefacenti illeciti confiscati. (art.87 del D.P.R. 309/1990). Circa la condotta, invece, cui devono attenersi i cit-tadini, l'Ufficio informa che mancano disposizioni precise per i privati chesi ritrovino a detenere farmaci prescritti a pazienti deceduti o che hannocessato la terapia: questi cittadini, osserva l'Ufficio, sono «in possesso di li-mitati quantitativi di farmaci parzialmente utilizzati» e dunque «non pos-sono essere assimilati ai soggetti di cui al già citato art. 23 del D.P.R.309/1990». Argomenta, quindi, l'Ufficio che, premesso che probabilmente ifarmaci in questione attualmente finiscono quasi tutti nei cassonetti per irifiuti urbani per essere poi smaltiti in discarica, sarebbe opportuno inveceinvitare i cittadini ad un corretto smaltimento. Smaltimento che, per l'Uffi-cio, può essere praticato dal cittadino perchè già esiste il sistema obbligato-rio di raccolta dei farmaci scaduti che vanno riposti nei contenitori presentinelle farmacie per poi essere eliminati in impianti idonei: dunque il privatoche detenga di farmaci stupefacenti, li può «scaricare» nei contenitori pres-so le farmacie, «senza obblighi di presa in carico da parte del farmacista».

IL PRESIDENTE DELL’AMEC SCRIVE AL BOLLETTINO DELL’ORDINECaro direttore, volevo invitare i colleghi «pensionandi» ad unirsi insie-me a noi dell’AMEC (Associazione Medici ex Dirigenti Cardarelli eOO.RR. di Napoli). I motivi sono molteplici. Innanzitutto il piacere dirivedersi fuori dall’ambiente di lavoro e di condividere le tante attivitàdell’AMEC di carattere culturale, ricreativo e di aggiornamento profes-sionale. L’invito, quindi, è quello di aderire alle nostre iniziative e viver-le insieme agli associati AMEC, a cominciare dalla prossima: i «colle-ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente alnostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande famiglia di medicipensionati. (Renato Cimino - presidente AMEC)

Bollettino Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri

di Napoli e ProvinciaFondato nel 1913

Anno 78 - n. 1 gennaio/febbraio 2008

DirettoreGiuseppe Scalera

Direttore ResponsabileAntonio Di Bellucci

Capo RedattoreRaffaele Di Lorenzo

Coordinamento redazionaleUmberto Zito

Comitato di RedazioneRaimondo BiancoAgnese Borrelli

Silvestro CanonicoAngelo CastaldoAlessandro Cei

Antonio ChiacchioFrancesco Saverio D’Ascoli

Ottavio DelfinoEttore EpifaniaMario IervolinoFabio Lucchetti

Andrea MontellaMauro Muto

Gabriele PeperoniElio Recchia

Vincenzo SchiavoSilvestro ScottiLuigi Sodano

Giuseppe TortorielloFulvio Turrà

Giannamaria VallefuocoGennaro Volpe

Progetto grafico e consulenza editoriale

AlbatrosNews - Iuppiter Group

StampaPoligrafica Fratelli Ariello Editori s.a.s

Corso Amedeo di Savoia, 172 - Napoli

AmministrazionePiazza Torretta,9 - Napoli

tel. 081/660517 - 660544 - 660707

Pubblicazione autorizzata dalla Cancelleria del Tribunale di Napoli n°99/1948

AVVERTENZE AI COLLABORATORIPer agevolare il lavoro redazionale e ottenere la massima quali-tà del Bollettino - che ha inaugurato un nuovo corso editoriale -i collaboratori sono pregati di prendere come riferimento per ipropri testi, per quanto possibile, le sezioni ospitate nel giorna-le. Si prega, inoltre, di inviare i testi in formato word - possibil-mente dei testi che non superino le 7000 battute - alla e-mail:[email protected], all’attenzione della signoraMaria Rosaria Di Bianco.

Page 5: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

sommario

som

mar

io

6 Emergenza rifiuti, medici in prima linea

8 Lo scenario del «dopocrisi»

PRIMO PIANO/1

Mario Riccioe il caso Welby 10 Finanziaria: Sanità, tutti i provvedimenti

PRIMO PIANO/2

9 Libri&Rifiuti, non solo Gomorra

ODONTOIATRIA

L’INTERVISTA14

L’importanzadel Tigem

LA MISSIONE17

Sepe visita la ludoteca del Pascale

L’EVENTO29

23 L’osteonecrosi mascellare

34 Schede degli alberghi convenzionatiLE CONVENZIONI

26 Le certificazioni in Medicina e Chirurgia

17 Telethon, le ragioni del cuore

RICERCA&SOLIDARIETÀ

30 Senologia, gli stati generali

16 Forum contro l’alcol e le droghe

ATTUALITÀ

18 Riforma degli Ordini e incompatibilità

OPINIONI&COMMENTI

NEWS&CONVEGNI

12 Testamento biologico: serve la legge

PRIMO PIANO/3

25 Viaggio d’amore oltre la realtà

LE PAGINE DELLA CULTURA

31 Continuità Assistenziale, la carta servizi

Page 6: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

Nel contesto della catastro-fe ambientale campana ilpanorama delle respon-sabilità politiche, penali,

sociali, e lo scenario delle sue rica-dute (dalla devastazione eco-biolo-gica al crollo d’immagine), si mi-scelano in un magma fluido, latti-ginoso, di ardua decifrazione L’uni-ca equazione che mette tutti d’ac-cordo è quella tra emergenza rifiutied emergenza igienico sanitaria.Una certezza nitida, inequivocabi-le, cui viaggia fatalmente aggancia-to il ruolo decisivo dei medici, nel-lo specifico quelli della regione,nella congiuntura attuale. E in que-sto senso l’Ordine dei Medici diNapoli non si è fatto certo crescerel’erba sotto i piedi, agendo con ab-bondante anticipo all’alba dellacrisi: un anno fa, ad esempio, l’Or-dine fu tempestivamente profetico,richiamando allo stato di massimoallerta i suoi lettori con un articolo,firmato da Antonio Marfella, tossi-

cologo-oncologo della fondazionePascale, pubblicato a febbraio 2007sul Bollettino dell’Ordine.

Marfella esordì con un incipit lu-cido e drammatico: «La situazioneambientale in Campania non è an-cora percepita come priorità asso-luta di intervento anche per la tute-la della salute pubblica». Poi passòa spiegare, sulla scorta dei dati epi-demiologici e della semplice logica,perché bonifica e monitoraggio co-stante del territorio dovevano di-ventare obiettivi principali dell’in-tervento pubblico nella prevenzio-ne primaria dei tumori in Campa-nia. Marfella inaugurò la lista dellecriticità scatenanti con la cancero-genicità degli elementi aria e fuoco,soffermandosi sulla delicatezzadella scelta degli inceneritori, in-dubbie fonti di diossina. Puntò, tral’altro, il dito sugli effetti devastantidella combustione degli attualimotori a scoppio. Infine, last butnot least, inquadrò nel mirino lacancerogenicità degli elementi ac-qua e terra (e, di conseguenza, de-gli alimenti), sostenendo, in pillole,che «lo sviluppo tumultuoso del-l’industria mondiale e la conse-guente globalizzazione hanno de-terminato la sintesi industriale diuna moltitudine di prodotti chimi-ci non biodegradabili e molto len-tamente eliminabili, come le dios-sine, oggi considerate tra i princi-

pali biomarcatori di inquinamentoambientale, sia da combustioneche soprattutto alimentare da cibiprovenienti da aree inquinate». «Sei cittadini campani - proseguiva -volessero sottoporsi all’analisi dellesostanze chimiche presenti nel loroorganismo, ovvero la “cartella chi-mica” individuale, quale sarebbe ilrisultato? Qualche cittadino cam-pano che, per conto suo, ha giàprovato a farlo, ha scoperto di ave-re in corpo più diossina di una pe-cora di Acerra». Marfella citò ancheRoberto Saviano: «Chi ha letto ilcapitolo “La terra dei fuochi” inGomorra, ora sa che il territoriocampano, in particolare Napoli eCaserta, ha assorbito in pochi de-cenni non meno di 14 milioni ditonnellate di rifiuti tossici, prove-nienti dal Nord e sversati illegal-mente». «I dati epidemiologici uffi-ciali - argomentava ancora l’onco-logo - affermano che le province diNapoli e Caserta registrano la mag-giore incidenza e mortalità di can-cro, con tassi analoghi a Milano ealla Lombardia, in alcuni casi oltreil massimo nazionale e con ten-denza all’aumento, pur avendo lapopolazione più giovane d’Italia enessuna attività industriale impor-tante. Ciononostante - si rammari-cava il medico - Caserta è ancorapriva di un registro tumori provin-ciale. Il costo di un registro tumoriè di circa 100mila euro all’anno,

pri

mo

pia

no

/1

56

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

La mobilitazione dei mediciEMERGENZA RIFIUTI

primo piano/1

DA TEMPO è allerta costanteper i camici bianchi:l’Ordine di Napoli in campocon iniziative concrete.Dal biomonitoraggio sulterritorio alla Conventionsu ambiente e salute.

Page 7: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

quanto occorre per una terapia cheprolunghi di qualche mese la so-pravvivenza di un paio di pazienticon cancro del colon retto avanza-to». Nell’indagare il nesso causa-ef-fetto, poi, tra inquinamento am-bientale e malattia in Campania perMarfella fu inevitabile soffermarsisulla situazione di Acerra: «In Cam-pania qual è la situazione delle no-stre falde acquifere, in costante ri-duzione per disastro climatico e au-mento dei consumi? Ad Acerra, adesempio, la ricchezza delle acquedel suolo era la prima causa dellafertilità della zona, da millenni “Ter-ra di lavoro” agricolo. Oggi migliaia di tonnellate di rifiutidi ogni genere giacciono all’apertoo nelle immediate adiacenze dellefalde acquifere e dei terreni agricoliin località detta appunto “Pantano”,dinnanzi ad un inceneritore nean-che funzionante. Cosa accade allezone e agli animali da cui ricaviamola nostra alimentazione?». Marfellamenzionava un dato: «Il 45% di rea-ti ambientali del totale nazionale siconsuma in Campania». E conclu-deva: «Siamo in presenza di unabarca ambientale che affonda rapi-damente anche a causa dello scon-tro con l’iceberg dei rifiuti tossici.Urge nella Regione un poderoso in-tervento di prevenzione primariadella salute e un deciso avvio dellafiliera della raccolta differenziatadei rifiuti».

Un anno dopo l’analisi tecni-ca di Marfella conserva intatta lasua attualità. Così come inalterataresta la soglia di reattività dell’Ordi-ne dei Medici partenopei alla crisirifiuti. Nel tempo della rabbia e deiroghi l’intera categoria professiona-le, rappresentata dal presidenteGiuseppe Scalera, ha confermatouna scelta di campo, ufficializzatada tempo: solidarietà concreta e at-tiva. Il direttivo napoletano, adesempio, ha immediatamente di-chiarato la sua disponibilità a fian-cheggiare concretamente lo scree-ning sanitario disposto dall’asses-sorato regionale alla Sanità nellearee a rischio della città, a comin-ciare da Pianura. Scalera, però, haaddirittura rilanciato, proponendo«un’indagine che in prospettiva do-vrà riguardare anche altre aree dellaCampania che hanno subìto, nel-l’ambito di questi anni, un signifi-cativo danno ambientale sia legatoalle discariche che al deposito fuo-rilegge di fusti tossici e nocivi chehanno nelle falde acquifere superfi-ciali e profonde un’importante spiadi riferimento». Ed è su questo

sfondo che «l’Ordine dei Medici diNapoli - come ha sottolineato Sca-lera - conferma la volontà di affian-care una sua task-force medica peraffrontare la delicata emergenza sa-nitaria e ambientale sia sul pianodel biomonitoraggio, sia per una ra-pida, opportuna campagna di sen-sibilizzazione sul tema della raccol-ta differenziata. Resta, ad ogni mo-do costante, l’attenzione dei cinqueOrdini dei Medici della Campaniaper l’analisi dei risultati fin qui dis-ponibili».

Piena disponibilità, quindi,da disciplinare però in un quadrostrategico complessivo sui tempi esui modi della mobilitazione pro-fessionale contro il rischio sanita-rio: sul piano operativo, allora, le di-rettrici saranno tracciate in unaconvention che in tempi stretti saràorganizzata a Napoli col contributodegli Ordini dei Medici delle cinqueprovince campane. «Si tratta di unconfronto - spiega il presidente deimedici partenopei, motore dell’o-perazione - con tutti gli attori istitu-zionali del settore, un appuntamen-to di approfondimento sul temaambiente e salute, destinato tra l’al-tro ad indicare i primi concreti ri-scontri epidemiologici legati allapopolazione residente». Ma c’è di più. L’Ordine dei Medici diNapoli avvierà «corsi gratuiti di for-mazione continua - anticipa Scalera- per migliaia di medici di Napoli eprovincia sul delicato rapporto traambiente e salute. In questo mo-mento, infatti, è importante che laclasse medica si riappropri del suoruolo professionale, perno centraleper ogni valutazione di ordine igie-nico, sanitario e ambientale».

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

pri

mo

pia

no

/1

67

Un’indagine epidemiologica,datata aprile 2007, coordinatadall’Istituto Superiore di Sanitàha rilevato un aumento di mor-talità nelle province di Napoli eCaserta «devastate» dalle dis-cariche illegali. Lo studio ha di-viso i comuni del territorio delledue province in cinque fasce dirischio. In quella più alta, checomprende otto comuni (Acer-ra, Aversa, Bacoli, Caivano, Ca-stel Volturno, Giugliano, Mar-cianise e Villa Literno) si sonoavuti i dati più preoccupanti. Inbreve ecco le cifre emerse dal-lo studio: 1) Nei comuni conpiù pressione ambientale lamortalità è maggiore del 9%per gli uomini e del 12% nelledonne rispetto a quelli con lapressione più bassa; 2) Un ri-schio maggiore di mortalità inquesti comuni si è registratoanche per tutti i tumori (1% inentrambi i sessi), e per tumorepolmonare (2%) e gastrico (5%)negli uomini. C’è un aumentoanche per i tumori del fegato(4% uomini e 7% donne); 3) Alcrescere della pressione am-bientale cresce il rischio di mal-formazioni del sistema nervosocentrale, che nel peggiore deicasi è dell’84% in più. Per lemalformazioni dell’apparatourogenitale invece l’aumento èdell’83% nei comuni più a ri-schio rispetto a quelli di riferi-mento».

i datiPiù mortalitàvicino a discariche

Page 8: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

pri

mo

pia

no

/1

78

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Novità e colpi di scena nelturbolento teatro di guer-ra della trash-story cam-pana si accavallano in

successione frenetica. Ogni nuovaalba regala sviluppi che consegna-no alla preistoria le cronache delgiorno prima. La matassa sta pro-vando a sbrogliarla il supercom-missario Gianni De Gennaro, mala scacchiera sotto i suoi occhi ob-bedisce ad una quantità ingestibiledi variabili repentine e insidiose.Seduto sulla polveriera, l'uomomandato da Roma ha adottato ma-niere forti e pragmatiche, ma ri-condurre la crisi in un alveo accet-tabile non sarà facile. Una cosa ècerta: anche per il supercommissa-rio valgono le riflessioni formulate,qualche settimana prima del col-lasso verticale della situazione in-nescato dalla rivolta di Pianura,dalla Seconda relazione territorialesulla Campania firmata dalla Com-missione parlamentare d'inchiestasul ciclo rifiuti e sulle attività illeci-te ad esso connesse.

Il preambolo ai capitoli tecnicidel documento partorito dall'orga-nismo bicamerale riassume in pas-saggi scarni ed efficaci i nodi chezavorrano l'impresa della rimonta.«Buona parte del territorio rimanetuttora imbrattato da cumuli di im-mondizia non rimossi - dicono icommissari -, la disponibilità dellecomunità locali all'apertura dinuovi siti da adibire a discarica oall'insediamento di strutture diservizio è sempre più ridotta, la fi-ducia nella capacità delle istituzio-ni centrali di avviare programmi dibonifica e di sviluppo dei territoripiù colpiti dal degrado ambientalesi è praticamente azzerata. Senza

trascurare l'esiziale combinarsi diun radicamento, oramai, presso-ché stabile, della criminalità orga-nizzata nel ciclo dei rifiuti e, dicontro, di un apparato ammini-strativo di controllo largamenteinefficiente. La sensazione - conti-nuano amaramente i relatori - èche l'emergenza abbia lasciato ilposto al dramma. Tutto ciò imponeassunzioni precise di responsabili-tà, nel rispetto delle competenze diciascuno: questo è, appunto, ilsenso del documento che la Com-missione d'inchiesta sul ciclo deirifiuti sottopone all'attenzione deicittadini campani, delle istituzionilocali, del Parlamento e del Gover-no».

I capitoli successivi, poi, tocca-no tutti i segmenti nevralgici dellaquestione. Dalla necessità di porrefine alle inefficienze della strutturacommissariale all'organizzazionedella transizione, dai percorsi daintraprendere nello scenario post-commissariamento alla responsa-bilizzazione definitiva delle ammi-nistrazioni locali, dall'urgenza diaprire il ciclo dei rifiuti alle bonifi-che e allo sviluppo economico al-l'esigenza oggettiva di sbarazzare

la futura gestione del capitolo im-mondizia dai costi gravosi del non-ciclo dei rifiuti (ovvero le spese in-sostenibili dei consorzi), dalla ri-duzione/razionalizzazione dellamovimentazione dei rifiuti, humusper la camorra, alla conseguenteintroduzione di una nuova logisti-ca dei trasporti, dall'opportunità diripensare talune scelte impiantisti-che per evitare immissione inqui-nanti per l'ambiente a quella di af-fiancare al piano regionale coerentipiani provinciali. E suona categori-co l'avvertimento in calce al para-grafo relativo alle future scelte tec-nologiche che saranno adottate nelciclo dello smaltimento: l'obiettivoprioritario, dice la CommissioneParlamentare, è quello di fuoriusci-re dall'emergenza, evitando l'usodi «tecnologie non ampiamentecollaudate e non assistite da un'in-discussa validazione scientifica».

L'appendice della relazione èdedicata, infine e non casualmen-te, all'introduzione di «strumentipiù incisivi di prevenzione delle in-filtrazioni della criminalità orga-nizzata, stimolando la collabora-zione delle imprese: i protocolli ditrasparenza ambientale». Su que-

La sensazione è che l’emergenza abbia lasciato il posto al dramma‘

‘Lo scenario del «dopocrisi»RIFIUTI IN CAMPANIA: IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA

LA BICAMERALE indicai percorsi per un futuroa misura d’ambiente.La normalità in due mosse:impianti virtuosi e gestionetrasparente del ciclo.

Page 9: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

pri

mo

pia

no

/1

89

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

st'ultimo fronte recita testualmen-te il documento: «Si tratta di arric-chire ed adeguare alle peculiaritàdel settore rifiuti i protocolli di le-galità esistenti, prevedendo speci-fiche clausole che prevedono (ocome requisiti di prequalificazio-ne delle imprese o come punteggiaggiuntivi in sede di aggiudicazio-ne) l'indicazione preventiva e det-tagliata, da parte delle impreseche partecipino alle procedureconcorsuali, del programma ge-stionale che verrà seguito nell'ese-cuzione dell'appalto, con partico-lare riferimento ai mezzi utilizzati,alle tecnologie impiegate, aglieventuali collegamenti operativicon altre imprese».

Controffensiva difficile, dun-que, ma praticabile, a patto peròdi non abbassare la guardia: unviatico che ha funzionato da mini-mo comun denominatore anchenella precedente relazione sullacrisi campana della Commissioned'Inchiesta che, senza slalom diparole, ha circoscritto la tragediarifiuti alla sua pura essenza: «Ungrave attentato alla pubblica inco-lumità delle generazioni presenti efuture».

Infine, menzioniamo i compo-nenti della Commissione Parla-mentare d’Inchiesta sul ciclo deirifiuti e sulle attività illecite ad es-so connesse. Il lavoro dei commis-sari sull’emergenza ambientaledella Campania costituisce, infatti,un riferimento prezioso per quantiin queste ore sono impegnati nelteatro delle operazioni. Si trattadei senatori Barbieri (Presidente),Piglionica (Segretario), Adduce,Asciutti, Banti, Bulgarelli, Caforio,Girfatti, Libè, Liotta, Matteoli,Mercatali, Morra, Negri, Piccioni,Pirovano, Pittelli, Scalera, Viespoli,Zanone, e dei deputati Franzoso(Vicepresidente), Piazza Camillo(Vicepresidente), Tucci (Segreta-rio), Benvenuto, Cesario, De Ange-lis, De Luca Francesco, Di Gioia,Fedele, Giuditta, Grimaldi, Iaco-mino, Iannuzzi, Lomaglio, Marti-nelli, Misiti, Pedulli, Rugghia, Rus-so Paolo, Saglia. La Seconda relazione territorialesulla Campania è stata trasmessaalle Presidenze delle Camere il 20dicembre 2007. Essa è stata prece-duta dalla relazione del 13 giugno2007. Per consultare integralmen-te i relativi testi, è possibile scari-carne l’intero contenuto dal sitowww.senato.it

Libri&Rifiuti, non solo Gomorra

Libri&Rifiuti: in molti avevanogià previsto la catatrofe am-

bientale. Almeno a giudicare dalnumero di pubblicazioni (circauna ventina) uscite in libreria du-rante nel 2007. Volumi tecnici, in-dagini, denunce sociali e politi-che, manuali su smaltimento e ri-ciclaggio: è tutto lì, nero su bian-co, scritto ma evidentemente,non letto da chi di dovere. Tra tut-ti primeggia il bestseller di Rober-to Saviano «Gomorra» (ed. Mon-dadori) che dedica il capitolo «Laterra dei fuochi» allo smaltimen-to-occultamento illegale dei rifiutitossici. Seguono il manuale Buf-fetti «Gestione rifiuti & Mud 2007»con regole, leggi e moduli per leaziende; «La guerra dei rifiuti - daKorogocho a Napoli» a cura di M.Montalto (ed. Alegre); «Napoli sia-mo noi» (ed. Feltrinelli) di GiorgioBocca; il «Rapporto ecomafia2007» a cura di Legambiente (ed.Ambiente); «Rifiuti Spa - Fra eco-mafia e mafia delle autorizzazio-ni» (ed. Geva) di Nicola G. Grillo e«Mucchio selvaggio - Per un'eco-logia dei rifiuti» (L'Ancora del Me-diterraneo) di Antonio Cavaliere.Tra i titoli dell'anno scorso vi sonoanche libri illustrati per educare ibambini, da «Dove li butto» diFrancesca Cappelli (Giunti) a «Ladiscarica dei consumi» di G. Ma-rasco e A. Cimino (Isola dei ragaz-zi) sino a un noir per i più piccoliquale «Giallosbratto - L'enigmadei rifiuti spariti» di Piero Zama(Ed. Scienza) o quaderno enigmi-stico dei rifiuti di Roberto Papettiche costruisce giochi di parole in«Arutazzaps» (ed. Scienza).

Pubblichiamo uno stralcio,molto significativo, tratto dal

capitolo «La terra dei fuochi» delbest seller «Gomorra» di RobertoSaviano: “L'immagine di una dis-carica, di una voragine, di una ca-va, divengono sempre più sinoni-mi concreti e visibili di pericolosi-tà mortale per chi ci vive intorno.Quando le discariche stanno peresaurirsi si dà fuoco ai rifiuti. C'èun territorio nel napoletano che

ormai è definito la terra dei fuo-chi. Il triangolo Giugliano-Villa-ricca-Qualiano. Trentanove disca-riche, di cui ventisette con rifiutipericolosi. Un territorio in cui au-mentano del 30 per cento all'an-no. La tecnica è collaudata e vienemessa in pratica a ritmo costante.I più bravi a organizzare i fuochisono i ragazzini ROM. I clan glidanno cinquanta euro a cumulobruciato. La tecnica è semplice.Circoscrivono ogni enorme cu-mulo di rifiuti con i nastri dellebobine di videocassette, poi get-tano alcol e benzina su tutti i ri-fiuti e, facendo dei nastri unamiccia enorme, si allontanano.Con un accendino danno fuoco alnastro e tutto in pochi secondi di-viene una foresta di fuoco, comeavessero sganciato bombe al na-palm. Dentro al fuoco gettano re-sti delle fonderie, colle e morchiedi nafta. Fumo nerissimo e fuococontaminano di diossina ognicentimetro di terra. L'agricolturadi questi luoghi, che esportavaverdura e frutta fino in Scandina-via, crolla a picco. I frutti spunta-no malati, le terre divengono in-fertili. Ma la rabbia dei contadinie lo sfacelo diventano ennesimoelemento di vantaggio, poichè iproprietari terrieri disperati sven-dono le proprie coltivazioni, e iclan acquistano nuove discarichea basso, bassissimo costo. Intantosi crepa di tumore continuamen-te. Un massacro silenzioso, lento,difficile da monitorare, poichè c'èun esodo verso gli ospedali delnord per quelli che cercano di vi-vere il più possibile. L'Istituto Su-periore di Sanità ha segnalato chela mortalità per cancro in Campa-nia, nelle città dei grandi smalti-menti di rifiuti tossici, è aumenta-ta negli ultimi anni del 21 per cen-to. Bronchi che marciscono, tra-chee che iniziano ad arrossarsi epoi la TAC in ospedale, e le mac-chie nere che denunciano il tu-more. Chiedendo il luogo di pro-venienza dei malati campanispesso viene fuori l'intero per-corso dei rifiuti tossici.

focus

Nel 2007 le pubblicazioni sulla cultura ambientale hanno invasogli scaffali delle librerie. Dai volumi di denuncia a quelli pedagogici, fino al «monnezza thriller». Il ruolo di titolo-trainospetta al bestseller di Roberto Saviano.

Page 10: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

Finanziaria 2008. Pubblichia-mo una panoramica dellemisure adottate dal docu-mento finanziario del Go-

verno in materia di Sanità. La fonteè quella del Ministero della Salute.Ecco in sintesi i provvedimenti:

Maggiori risorse destinate all'as-sistenza sanitaria dei cittadini eper il contratto del personale delSsn.Incrementato il Fondo SanitarioNazionale per finanziare i livelliprimari di assistenza: si passa dai97,040 miliardi dello scorso anno ai101,457 miliardi del 2008. Con unaumento di 4,417 miliardi.

Più finanziamenti per la costru-zione di ospedali, servizi e nuovetecnologie.Ripresa degli investimenti struttu-rali nel campo dell'edilizia sanita-ria: 3 i miliardi di euro stanziati perl'ammodernamento delle strutturesanitarie, per nuovi nosocomi eservizi territoriali, per il rinnovo delparco medico-tecnologico, per lamessa in sicurezza degli ambientisanitari e per la realizzazione di re-sidenze per anziani.

Scompare il ticket sulle ricetteper la diagnostica e le visite spe-cialistiche.Abolito il ticket di 10 euro sulle ri-cette per le prestazioni diagnosti-che e per i consulti specialistici.

Crescono le risorse destinate alfondo per l'assistenza ai soggettinon autosufficienti.Il Fondo per l'assistenza ai malatinon autonomi e bisognosi di assi-stenza continuativa accresce lapropria dotazione di 400 milioni dieuro

Maggiori fondi per la salute e laprevenzione nel mondo del lavoro.

Stanziamento di altri 50 milioni dieuro per consolidare le attività dicontrasto agli incidenti e alle pato-logie professionali sui luoghi di la-voro. Si tratta di fondi che alimen-teranno i nuovi programmi di for-mazione e prevenzione, contem-plati dalla nuova legge-delega sullasalute e la sicurezza del lavoro, li-cenziata nell'agosto 2007.

Stanziamento mirato alla vacci-nazione contro il cancro alla cervi-ce uterina.Aumentano i trasferimenti alle Re-gioni per la rapida esecuzione delvaccino gratuito contro il virusHPV, causa del tumore alla cerviceuterina: 30 i milioni di euro stan-ziati per questa nuova vaccinazionepubblica, la prima efficace contro ilcancro, che sarà praticata ogni an-no su circa 250mila ragazze italia-ne.

Cure palliative, unità di risvegliodal coma, terapia intensiva escreening neonatali.Nel contesto dei fondi per l'ediliziasanitaria e per i servizi territoriali, ilprovvedimento di spesa 2008 vin-cola: (1) 150 milioni di euro per lacreazione di strutture residenziali eper l'assistenza domiciliare, dedi-cate alla terapia palliativa (2) 100milioni per il potenziamento delle«unità di risveglio dal coma» (3) 7milioni per il potenziamento e larealizzazione di nuove «unità di te-rapia intensiva neonatale» (4) 3 mi-lioni di euro per gli screening neo-natali per patologie metabolicheereditarie.

Indennizzo dei danni da trasfu-sione, vaccini e talidomide.180 milioni di euro annui sarannoimpiegati, a decorrere dal 2008, perrisarcire le persone danneggiate datrasfusioni, vaccinazioni e sindro-me da talidomide.

Norme per facilitare l'assorbi-mento dei medici precari.Medici e dirigenti sanitari del Ssncon contratti o incarichi precari po-tranno far valere gli anni di servizioprestati come titolo ai fini dell'as-sunzione a tempo indeterminato. Ilprovvedimento ribalta il vecchio re-

gime normativo che non consenti-va il riconoscimento degli anni diservizio precario come titolo valu-tabile ai fini dell'assunzione.

Più fondi ai giovani talenti dellaricerca.Al fine di arginare la «fuga dei cer-velli» verso l'estero, le risorse desti-nate alla ricerca passano dal 5% al10%: lo stanziamento è di circa 81milioni di euro. Destinatari: i ricer-catori sanitari «under 40».

Il Servizio sanitario nazionaleassume in carico l'assistenza ai de-tenuti.L'intero spettro di funzioni sanita-rie, finora gestito dal dipartimentodell'amministrazione penitenziariae da quello della giustizia minoriledel Ministero della Giustizia, passaal Ssn. Viene così perfezionato il ri-ordino della medicina penitenzia-ria avviato nel '99.

Debutta l'Autorità nazionale perla sicurezza alimentare.Il Comitato nazionale per la sicu-rezza alimentare, istituito nel 2007,sale di rango e si trasforma in Auto-rità nazionale per la sicurezza ali-mentare. Essa opererà presso il Mi-nistero della Salute e avrà una sedereferente a Foggia per la quale sonostati stanziati 6,5 milioni di europer il triennio 2008/2010.

La gestione dell'ECM passa all'A-genzia nazionale per i servizi sani-tari regionali.La gestione dei programmi di edu-cazione continua in medicina, ri-volti a tutto il personale sanitarioper l'aggiornamento e la formazio-ne post laurea, viene trasferita al-l'Agenzia nazionale per i servizi sa-nitari regionali. Il passaggio chiudeformalmente la fase sperimentaleavviata nel 2001 che ha visto losvolgimento di oltre 350mila eventiformativi.

Sanità integrativa: l'assistenzaodontoiatrica e quella prestata aimalati non autosufficienti diventa-no obbligatorie per l'ottenimentodei benefici fiscali.Per ottenere i benefici fiscali di leg-ge, i fondi sanitari integrativi do-

pri

mo

pia

no

/2

910

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Sanità, tutti i provvedimentiFINANZIARIA 2008

TRA LE MISURE adottate:più risorse al FondoSanitario e all’ediliziaospedaliera. E per i farmacidisposizioni antispreco.

primo piano/2

Page 11: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

pri

mo

pia

no

/2

1011

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

vranno erogare obbligatoriamenteanche le prestazioni odontoiatri-che e quelle per i malati non auto-nomi. Un decreto del Ministero della Sa-lute stabilirà il «pacchetto» mini-mo di prestazioni obbligatorie.Sarà, poi, estesa alle mutue terri-toriali la normativa sulla deduci-bilità ai fini fiscali dei contributiversati, già in vigore per i fondi sa-nitari di origine contrattuale. Inentrambi i casi la deducibilità ver-rà d'ora in poi subordinata allafornitura di prestazioni integrativerispetto a quelle fornite dal Ssn.

Farmaci: meno sprechi e ricettepiù ponderate.Dietro la spinta delle associazionidi volontariato, viene introdotta lapossibilità di riutilizzare, da partedi Asl, di Rsa o i sodalizi non lu-crativi, le medicine non scadute enon utilizzate dal malato (decedu-to o che ha abbandonato la tera-pia) cui erano destinate. Inoltre è sancito il divieto di pre-scrivere medicinali non registrati(o registrati, ma con diversa indi-cazione terapeutica) se non sianodisponibili almeno i dati, ovvia-mente favorevoli, derivati da spe-rimentazione clinica di fase II. In-fine si stabilisce che l'efficacia diun farmaco non registrato (ai finidel suo inserimento nell'elencospeciale che ne consente la pre-scrizione a carico del Ssn quandomanchi una valida alternativa te-rapeutica tra i farmaci regolar-mente immessi in commercio)deve essere oggetto di specifichevalutazioni eseguite dall'AgenziaItaliana del Farmaco (AIFA).

Altri provvedimenti Vengono stanziati 700mila europer potenziare la capacità di con-trollo/verifica di trapiantologia daparte dei Centri regionali per i tra-pianti. Sono confermati i contrattia tempo determinato stipulati sul-la base delle convenzioni con laCroce Rossa Italiana. Vengono introdotte nuove lineeguida per l'appropriatezza nelcampo dell'assistenza protesica.Viene istituito presso il Ministerodella Salute il registro dei «dottoriin chiropratica»: in esso verrannoiscritti i possessori del diploma dilaurea magistrale in chiropratica(o titolo equivalente) e l'iscrizionesarà «conditio sine qua non» perl'esercizio della professione sia inambito del Ssn che in forma pri-vata.

Risvolti fiscali ed adempimenti

Francesco Paolo Cirillo*

Quest’anno la Legge Finanziaria2008 consta di tre articoli sud-

divisi in 1193 commi.Volendo dare delle brevi note affe-renti sia il campo di applicazioneprofessionale che quello del singolocittadino, in questo articolo si iniziadando spazio a una grossa novità incampo fiscale per i giovani profes-sionisti medici.L’articolo 1 dal comma 96 al 117 di-sciplina la normativa per un nuovoregime fiscale, cosiddetto “dei Con-tribuenti Minimi”. A decorrere dal 1gennaio 2008 le persone fisiche re-sidenti nel territorio dello Stato Ita-liano, esercenti attività professiona-le, che nell’anno precedente:

- hanno conseguito compensi nonsuperiori a 30.000 euro,

- non hanno sostenuto spese perlavoratori dipendenti o collabora-tori a progetto,

- non hanno effettuato cessioni al-l’esportazione,

- non hanno erogato utili da parte-cipazioni agli associati con appor-to di solo lavoro,

- nel triennio antecedente non han-no effettuato acquisti di beni stru-mentali per un ammontare supe-riore a 15.000 euro (per la norma-tiva vigente il valore dei beni stru-mentali è dà considerarsi al 50% esi fa riferimento al momento dellaconsegna o spedizione per l’ac-quisto di beni mobili)

possono avvalersi di questo regimeparticolare.

Ovviamente per coloro che inizianol’attività nel 2008 il limite di 30.000euro deve essere ragguagliato adanno, dovranno dare comunicazio-ne all’Agenzia dell’Entrate, nella di-chiarazione d’inizio attività, ai sensidell’articolo 35 DPR. 633/72 – attra-verso il modello AA9. Per coloro in-vece che già sono in attività, ma chehanno i requisiti per poter accedereal profilo del Contribuente Minimo,l’opzione avviene tramite compor-

tamento concludente.La scelta vale per un triennio.Analizziamo quali sono i vantaggiche derivano da tale scelta fiscale:- nessuna liquidazione IVA ,- nessuna registrazione delle fatture

emesse,- nessuna registrazione degli acqui-

sti,- nessuna tenuta e relativa conser-

vazione dei registri ai fini IVA (re-gistro acquisti, fatture emesse, be-ni ammortizzabili),

- nessuna comunicazione e dichia-razione Iva

- nessuna compilazione e invio de-gli elenchi Clienti e Fornitori (ob-bligatorio per i professionisti daquest’anno, entro il 29 aprile 2008per i redditi relativi all’anno 2007).

Per quanto attiene,invece, agliadempimenti, ci sarà l’obbligo di:- di numerare e conservare le fattu-

re di acquisto,- di integrare le fatture emesse, con

la seguente dicitura “operazioneeffettuata ai sensi dell’articolo 1,comma 100 della Legge Finanzia-ria 2008” conservando le fattureemesse.

Ma i grandi vantaggi derivanti dal-l’applicazione dell’art. 1 dal comma96 al 117 per i “contribuenti mini-mi” sono i seguenti:- non sono soggetti all’applicazione

degli studi di settore e ai parame-tri,

- non sono soggetti al pagamento• dell’IRPEF,• dell’Addizionale Regionale,• dell’Addizionale Comunale,• dell’IRAP.

Il nuovo regime comporta l’appli-cazione di una sola imposta sosti-tutiva, pari al 20% del reddito, cal-colato come differenza tra i com-pensi percepiti e le spese sostenutein base al principio di cassa, e cioèdal momento di effettiva percezio-ne del compenso nonché di effetti-vo sostenimento della spesa.

* Dottore Commercialista,Revisore Contabile,

(1 - Continua)

l’esperto

Con il Documento Finanziario 2008 si propone ai professionisti medici un nuovo scenario tributario. La lente del commercialistatra le pieghe della normativa. In primo piano l’ ineditoregime fiscale «dei Contributi Minimi»

Page 12: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

pri

mo

pia

no

/3

1112

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Fermenta sotto pelle, ognitanto riaffiora, agita le co-scienze della nazione, infi-ne torna in letargo: è il co-

pione infinito del dibattito sul te-stamento biologico, argomento in-stabile ed esplosivo come il tritolo.Stavolta a riaccendere i riflettori cihanno pensato gli specialisti, ri-unitisi a Roma a dicembre per ilcongresso della Società italiana dicardiologia. Sotto accusa l’inerziache paralizza la soluzione dell’"in-terruzione di vita" e l’oscuramentoimposto dalle logiche di cartello al-la questione. Una sola certezza: 11 disegni dilegge sono in attesa di essere unifi-cati e discussi in Commissione Sa-nità. E alla fine il diktat dei cardio-logi: "Fate la legge". Cardiologi che

la vacatio legis condanna a volteall’eroismo per forza nelle sceltedel "fine vita". Cardiolo-gi d’accordo su un pun-to: "Il confine tra testa-mento biologico ed eu-tanasia deve essere clini-co e non ideologico".Già, perché la sensazio-ne diffusa è che sul cri-nale scivoloso della desi-stenza terapeutica nonsiano più possibili acro-bazie. Un punto fermoche a Roma è partito daun dato: in Italia il 62%dei medici sospende leterapie nei casi termina-li. I cardiologi hanno ri-assunto così: "La rinun-cia all’accanimento è at-to medico dovuto e nonva confusa con l’eutana-sia. E’ vero: le nuove te-rapie intensive produco-no un arretramento del-la soglia mortale, ma èper guadagnare tempo ecercare di vincere la malattia: altri-menti si insiste in un penoso pro-lungamento dell’agonia".

Francesco Rossi, rettore della SUN,va al punto: "La desistenza non è la

risposta al vuoto legis-lativo. Ed è genericauna definizione di desi-stenza terapeutica cheaccomuni scelte di me-dici diversi, su pazientidiversi, in condizionisocioambientali e fami-liari diverse. Più che te-stamento biologico, poi,meglio dire “dichiara-zioni anticipate di trat-tamento” per sottoli-neare nei disegni di leg-ge il concetto di nonvincolabilità per il me-dico. La norma poi an-drà inquadrata nell’am-bito del consenso infor-mato e della relazionemedico-paziente, per ilrispetto dovuto all’auto-nomia del malato: limi-tarsi, infatti, a discipli-nare solo l’aspetto delledichiarazioni anticipate

non potrebbe che confermare, nel-la migliore delle ipotesi, dal puntodi vista etico e giuridico, il rifiuto

L’appello: necessaria la leggeTESTAMENTO BIOLOGICO

TORNA incandescente il dibattito sulla “dichiarazioneanticipata di trattamento”.Accanimento terapeutico ed eutanasia: la soluzionenel mezzo.

Il 62% dei medici sospende le terapie nei casi terminali‘

‘primo piano/3

Francesco Rossi

Ignazio Marino

Page 13: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

dell’accanimento e il dovere delmedico per il bene del paziente. Icriteri della futura legge? La di-chiarazione anticipata, resa in mo-do preciso da maggiorenni infor-mati, non deve avere scopo euta-nasico, non contraddireil diritto e la pratica me-dica, e non vincolare ilmedico. E da censurareè il concetto che solouna vita sana è da rite-nere autentica vita uma-na e che solo la malattiacurabile o socialmentetollerabile sia da tratta-re".

Per Ignazio Marino, pre-sidente della Commis-sione Sanità del senato,la politica si muove: "Illavoro della Commissio-ne è nelle 49 audizioniin materia dal luglio2006 in poi. Il mio impe-gno, quello della relatri-ce Fiorenza Bassoli edegli altri membri staconsentendo una dis-cussione proficua sulle11 bozze. L’obiettivo èun testo condiviso dapresentare in senato.Capisco i medici: quel62% che pratica la desi-stenza, lo fa in segreto.Altrimenti verrebbe ac-cusato di omicidio. Bi-sogno di legalità, invece,è il coro di cardiologi,anestesisti, oncologi emedici di famiglia. Tec-nicamente il diritto datutelare è quello di unsoggetto che possa dire oggi in se-renità quali cure ritenga accettabi-li per se stesso nel caso un giornodiventasse incapace di intendere evolere: sia che scelga una fine na-turale sia che intenda usare le tec-nologie curative disponibili. Innessuna delle 11 bozze, ovviamen-te, si parla di eutanasia".

Il senatore Antonio Tomassini,presidente della Commissioneparlamentare d’inchiesta sull’effi-cienza del SSN: "Una concreta ap-plicazione del principio di autode-terminazione nel campo delle curemediche è un diritto improcrasti-nabile, sia che si rifiuti sia che si

accetti l’intervento medico. Comeorientare la futura legge? Di sicuronon nel senso del ricorso all’euta-nasia o all’accanimento terapeuti-co: il primo caso è un reato, èescluso dal Codice deontologico, è

condannato dall’Ordi-ne dei Medici e dal Pa-pa. E analoga riprova-zione viene espressaper l’accanimento. Nel-la futura norma ognu-no, in possesso delleproprie capacità, do-vrebbe poter disporre,nei limiti giuridici emedici, degli interventisanitari cui intenda sot-toporre il proprio cor-po, nonché esprimerele proprie convinzionireligiose. 2 le dichiara-zioni possibili: o dichia-rare in anticipo indica-zioni sulle scelte sanita-rie o, in previsione diincapacità, delegare unmandatario a decidereper conto del fiducia-rio. Il testamento biolo-gico, poi, dovrà essereatto pubblico, ma tute-lato da privacy".

Sintetizza le linee gene-rali della questioneGiovanni Persico, pre-side di Medicina allaFederico II: "Finora si èscaricato tutto sullespalle del medico. E’tempo di una legge chedovrà prevedere in li-nea di massima la vo-lontà di chi sottoscrive

il testamento biologico. La partecomplessa, invece, è quella chedovrà prevedere la libertà del me-dico di valutare globalmente la si-tuazione, dandogli la possibilità diagire non in contrasto col codicedeontologico e nell’interesse delpaziente".

Per saperne di piùwww.ministerosalute.it

www.fnomceo.itwww.fondazioneveronesi.it

www.medicinaepersona.orgwww.lucacoscioni.it

www.aduc.itwww.ignaziomarino.it

La desistenza terapeutica non è la risposta al vuoto di legge‘

Fiorenza Bassoli

Antonio Tomassini

Giovanni Persico

Il testamento biologico si inseriscesullo sfondo più generale della bioe-tica, branca del sapere che affondale sue radici nel dibattito cultural-reli-gioso sulla dignità e i diritti della per-sona, sviluppatosi nel dopoguerra.Dagli anni '50 in poi, infatti, il pro-gresso di biologia e medicina produ-ce un confronto intenso tra scienzae sfera morale della persona: nascela bioetica. Il termine è coniato nel'70 dall'oncologo Van ResselaerPotter nel libro «Bioethics: bridge tothe future» e nel '73 è ripreso in Ita-lia dal dott. Torchio, biologo padova-no. Per entrambi la bioetica «realizzain sé il complesso incontro tra scien-ze biomediche e morale» e «ha comefine la riflessione etica su biomedici-na, biotecnologia e prassi medica».Dunque la bioetica investe vita, salu-te, malattia e morte e affronta temicome fecondazione assistita, abor-to, sperimentazione clinica, eugene-tica, ingegneria genetica, clonazio-ne, e ovviamente l'eutanasia, l'acca-nimento terapeutico e la fine dellavita, un terzetto cui si salda per affi-nità il testamento biologico. «Con es-so - è la definizione didascalica - lapersona esprime ufficialmente la vo-lontà di decidere in anticipo e in au-tonomia quale trattamento terapeuti-co/assistenza dovrà ricevere, oppu-re no, in caso di malattia, soprattut-to se preveda l'ipotesi di essere col-pito in futuro da una patologia cosìgrave che lo privi della facoltà di in-tendere e volere (“capacità natura-le”)». Ma il dibattito sull'autodeter-minazione, in realtà, ha illustri pre-cedenti storici. Nel '700, ad esem-pio, il filosofo David Hume argomen-tava: «Se disporre della vita umanafosse una prerogativa peculiare del-l'Onnipotente, al punto che per gliuomini disporre della propria vitafosse un'usurpazione dei Suoi diritti,sarebbe ugualmente criminoso sal-vare o preservare la vita». Ben altroclima nel 1928 quando, primo almondo, il giurista Giuseppe Del Vec-chio sosteneva che l'eutanasia nonera un delitto. Condivisibile o menoil principio, in ogni caso Del Vecchiogià centrava il punto: il trasferimentodella questione dalla cornice moralea quella giuridica.

la storiaLe radicidel dibattito

pri

mo

pia

no

/3

1312

Page 14: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

pri

mo

pia

no

/3

1314

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

I problemi della bioetica sono ormai molto sentiti dalla gente‘

‘Il volere supremo del pazienteINTERVISTA AL MEDICO CHE «STACCÒ LA SPINA» A PIERGIORGIO WELBY

11 proposte di legge sul Testa-mento Biologico attendono di es-sere unificate e discusse in Com-missione Sanità. Un´inerzia che amolti appare intollerabile. Cosane pensa?Una spiegazione tecnica ed unamaliziosa. L’elevato numero diproposte presentate confermanola scarsa conoscenza della materiada parte della stessa classe politi-ca. In tal senso ho avuto modo diverificare questo di persona in oc-casione di una audizione che horeso – nel marzo scorso – presso lecommissioni congiunte Giustiziaed Affari Sociali della Camera deiDeputati. Potrebbe essere ancheuna scelta per rendere impossibilel’elaborazione di un testo da por-tare in Aula Parlamentare, una sor-ta di preostruzionismo. Personal-mente propendo maggiormenteper la seconda ipotesi, ma ho veri-ficato anche la ragionevolezzadella prima.

Lo scenario fino ad oggi è quellodel paziente terminale e del suomedico lasciati soli in balia deglieventi. Come è possibile che unmomento drammatico comequello della fine della vita vengascaricato sulle spalle del medico?Nel nostro paese il dibattito sui te-mi di bioetica è stato a lungo di-menticato. Le cause sono molte-plici. Indubbiamente c’è stata laresistenza degli ambienti confes-sionali, ma anche un ritardo dovu-to alla pigrizia e al disinteresse dinoi medici, non disgiunto dalla in-capacità di capire l’impatto dell’a-vanzamento della medicina nellacultura moderna. Senza dimenti-care poi che aprirsi al confronto su

questi temi viene visto da una par-te della classe medica come unaperdita della propria autorevolez-za. Quindi non possiamo lamen-tarci delle nostre stesse colpe. Oggiè esplosa la problematica, ma nonvi è stata però la preventiva neces-saria preparazione tecnica per af-frontare tematiche assai delicate.E’ facile pertanto confondere leidee all’opinione pubblica,man-dando in stallo ogni tentativo disoluzione giuridica. Il caso Welbyin tal senso è assai paradigmatico.

Qual è la differenza, secondo lei,tra desistenza terapeutica ed eu-tanasia?Mi ricollego alla risposta prece-dente. Enorme, anche se pococonosciuta anche fra la stessa clas-se medica. La desistenza, la limita-zione, la pianificazione, l’interru-zione così come il non inizio diuna terapia sono giornalmentepraticate da tutti. Medici e pazien-ti. Ma nulla hanno a che fare conun atto eutanasico. L’eutanasia in-fatti è esclusivamente il gesto atti-vo di somministrazione di unasostanza farmacologica ad un pa-ziente, atta a provocarne diretta-

mente, intenzionalmente e quasiistantaneamente la morte attra-verso l’interruzione della attivitàrespiratoria e/o cardiaca.

Una legge sul T. B. non lede il di-ritto alla vita a qualsiasi costo?Cosa rispondere insomma aquanti sostengono che una leggesul T. B. coincide con l´introdu-zione del diritto alla morte?Una tale obiezione viene sostenu-ta da chi non ha una preparazionetecnico-giuridica in materia o dacoloro che confondono i propri,pur rispettabilissimi, convinci-menti personali-di natura etica oreligiosa-con il diritto. Una leggesul TB permette semplicementel’estensione del diritto costituzio-nale al rifiuto dei trattamenti sani-tari anche quando è venuta menola capacità di intendere e volere (ilconcetto di competent nell’acce-zione anglosassone). Rimane peròovviamente sempre un diritto chespetta alla singola persona. Chinon desidera esercitarlo non è cer-to costretto a farlo. Un diritto nonè certo un dovere. Ma al contempoil mio legittimo diritto a rifiutarel’esercizio di un mio diritto, nonpuò tramutarsi nella negazione deldiritto di altri di esercitarlo per sestessi. Può sembrare complicato,ma è molto semplice. La letturacombinata delle sentenze Englaroe Riccio-Welby è estremamentechiara. La consiglio a tutti.

Puoi dirci quali sono a suo avvisole giustificazioni etiche alla basedi una legge sul T. B.?Mi piace molto questa domanda.Mi permette di chiarire una distin-zione importante. Nella rispostaprecedente spero di aver riportatochiaramente cosa dice in proposi-to il diritto vigente. Dal punto divista etico invece il problema puòrimanere aperto. Per alcuni l’uo-mo non può autodeterminarsi co-me desidera. O almeno può farlosolo entro un certo limite. Oltredeve rispondere a delle leggi mo-

MARIO RICCIO intervienesul testamento biologicoripercorrendo le tappe della sua vicenda che hafatto il giro del mondo.

Mario Riccio

Page 15: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

rali assolute a cui fa riferimentospesso in base ad una confessionereligiosa. Questo può essere pre-sente in vari campi. In bioetica ri-guarda la riproduzione, la sessua-lità, i problemi dell’inizio e fine vi-ta etc etc. Per altri invece il concet-to di autodeterminazione, in qual-siasi campo, non è limitabile. Ov-viamente fino a quando non ledela libertà di altri. Interrompendouna terapia alla quale sono sotto-posto, non impedisco ad un'altrapersona invece di proseguirla inbase ai suoi convincimenti etici-religiosi. Per ritornare alla doman-da precedente, l’esistenza di unalegge sul T.B. permetterebbe adentrambi di esercitare il propriodiritto. La mancanza di tale leggeinvece limita i diritti di una solaparte.

Ad essere immorale non è piut-tosto l´accanimento terapeutico?Accanimento terapeutico è un ter-mine che dovrebbe essere abolito.Si usa ormai solo nel nostro paesee non riesce a definire assoluta-mente niente. Quello che per mepotrebbe essere accanimento, perun'altra persona non lo è. Gliesempi in tal senso all’attenzionedell’opinione pubblica o dei tribu-nali nel nostro paese sono molte-plici. Fra tutti, il caso della signoraMaria che quattro anni or sono aMilano rifiutò l’amputazione dellagamba e preferì morire di settice-mia piuttosto che vivere senza unagamba. Pensate invece a quell’at-leta sudafricano che, pur addirit-tura amputato di entrambe legambe per un incidente, sta tro-vando la forza di battersi per par-tecipare alle prossime olimpiadi.Un trattamento può essere inveceragionevolmente giudicato futile-inutile (il concetto di futility an-glosassone). Ma al contempo an-che un trattamento utile non puòessere imposto al paziente. Il vole-

re del paziente è infatti insupera-bile. Come hanno ribadito unani-memente numerose sentenze intutti questi anni.

Qual è il sentimento che l´haspinta ad agire come ha agito nelcaso Welby?Come ho detto più volte, inizial-mente mi avvicinai al caso per uninteresse personale. Sono infattiormai più di 15 anni che mi occu-po di bioetica, anche come com-ponente dell’associazione cultura-le Consulta di Bioetica di Milano.Entrai poi sempre più addentro al-la vicenda, chiarii che a mio pareresi trattava di un chiaro e semplicecaso di rifiuto delle cure e pertantodi assoluta praticabilità giuridica.Quando Piergiorgio infine mi chie-se se ero disposto a passare dalleparole ai fatti, mi sembrò non soloovvio ma doveroso accettare. Lasentenza del GUP ha riconosciutoanche giuridicamente correttoquesto percorso.

Cosa ha provato in quel frangen-te, come medico e come uomo?Mi rendevo conto che la vicendastava assumendo un carattere as-

sai più rilevante del semplice ordi-nario rapporto fra un paziente edun medico. Ma al contempo hocercato di mantenerla in questoconfine. Anche perché, devo am-mettere, se avessi dovuto valutaretutte le eventuali conseguenze, av-rei potuto essere comprensibil-mente sopraffatto da molti timori.

Chi le è stato vicino in questa dif-ficile scelta?Principalmente le mie fermeconvinzioni in tema di autodeter-minazione della persona. Che mihanno sorretto anche nei momen-ti più difficili del dopo. E questinon sono certo mancati. Le mieconvinzioni però si sono formatein anni di rapporto con molte per-sone. Fra tutti indicherei il ProfMori, il noto docente di Bioeticaall’Università di Torino e Presiden-te della Consulta di Bioetica. Unamico prima ancora di un maes-tro. Anche tutte le esperienze ac-quisite in oltre 20 anni di lavorosono state fondamentali. Spessopoi ho pensato a mia figlia che og-gi ha sei anni. Credo sia importan-te fare qualcosa per lasciare alleprossime generazioni un paeseche veda maggiormente riconos-ciuti i diritti della persona

Da quella drammatica esperienzaad oggi, cosa è cambiato nella suavita?Sostanzialmente niente. La mia vitaè sempre scandita dalle solite cose.La turnistica ospedaliera, la fami-glia, qualche amico. Occasioni diconfronto sulle tematiche di bioeti-ca le avevo anche prima. Oggi effet-tivamente per me queste occasionisono più frequenti - come ad esem-pio questa che mi ha gentilmenteofferto il vostro Ordine, che ringra-zio - e non sono solo riservate agliambienti specialistici, ma spessosono di carattere divulgativo. Ques-to è importante perchè mi sono ac-corto, uscendo maggiormente dagliambienti strettamente scientifici,che adesso i problemi della bioeti-ca sono molto sentiti dalla gente.Inizialmente ero schivo ad accetta-re le opportunità divulgative. Oggiho capito che è importante dare uncontributo anche in tal senso. Usci-re cioè dalla bioetica trattata nei so-li ambienti specialistici per aprirsiverso una necessaria divulgazione.

Mario Riccio è dirigente medicochirurgo specialista in rianimazio-ne presso l’ospedale maggiore diCremona.

1514

pri

mo

pia

no

/3

Piergiorgio Welby è morto il 20 dicembre del 2006, sotto sedazione, dopoche gli è stato staccato il respiratore, secondo la sua volontà, dall’anestesi-sta Mario Riccio. Welby ha impiegato 40 minuti per morire: congedandosidai presenti ha fatto mettere della musica di Bob Dylan. Il 1 febbraio2007 l'Ordine dei Medici di Cremona ha riconosciuto che il dottor Ric-cio ha agito nella piena legittimità del comportamento etico e profes-sionale. L'8 giugno 2007 il giudice per le indagini preliminari ha impo-sto al pm l'imputazione del medico respingendo la richiesta di archi-viazione del caso, ma il 23 luglio 2007 il GUP di Roma, ha proscioltol'imputato dall'accusa di “omicidio del consenziente”.

il fattoL’ultimo respiro con le note di Dylan

Page 16: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

1516

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

attu

alit

à

Ubriachi su quattro ruote,tossici al volante. L’Istitu-to Superiore di Sanità af-fonda il bisturi: «Allarme

rosso sul fronte alcol: in Italia chiguida in stato di ebbrezza rischia uncontrollo ogni 170 anni. Così la de-terrenza dell’etilometro si sbricio-la». Solo solletico dunque per i ra-gazzi del sabato sera, quelli dal bic-chiere facile. E la condotta omissivadei controllori si trasforma per i gio-vani nella licenza implicita di ucci-dere o rovinare colposamente séstessi e il prossimo. Impressionantile cifre dell’olocausto. Eloquente, adesempio, lo spaccato natalizio delfenomeno: 14 morti a Natale e 7 il24 dicembre. Una contabilità mor-tale, accumulata in appena 48 ore:solo un frammento della dimensio-ne stragista che si registra in un an-no. Secondo il ministero della Salu-te, infatti, negli ultimi 12 mesi sonomorti sulle strade italiane circa 200giovani in stato di ubriachezza. Ci-fra che fa il paio con una percentua-le terrificante: oltre il 50% delle vitti-me da incidenti stradali è provocatoda bevande alcoliche. Un bollettinodi guerra che non meraviglia, pa-rente stretto dell’emergenza sociale:nel nostro paese, sempre secondo ilministero, sono 800mila i ragazzidediti all’assunzione di birra esuperalcolici. E per i giovani italianic’è anche il record europeo nell’ap-proccio precoce alla bottiglia: danoi si comincia a 11/12 anni, la me-dia continentale è a 14. Le radici della mattanza le indivi-dua Silvestro Canonico, docente al-la SUN: «I ragazzi in genere nonpercepiscono il rischio. Un’inchies-ta ha dimostrato che sono convintidi avere un controllo pieno dellavettura. Perciò risulta fatale la sotto-valutazione del mix stanchezza perl’ora tarda e abuso di alcol o droghe.Come incidere? Con corsi di guidasicura da pubblicizzare agendo sul-

la curiosità: ad esempio corsi sullaguida in condizioni estreme. E in-trodurrei per i liceali l’obbligo difrequentare, almeno per un sabatonotte, un pronto soccorso per veri-ficare la fragilità del corpo umano.Terzo: il contenimento della pubbli-cità degli alcolici, a partire da birra evino, considerati non dannosi daigiovani». Il neurochirurgo AntonioAmbrosio sposta l’attenzione suldopoincidente: «Che le strade sianopopolate da pericoli pubblici è in-dubbio. Ma vediamo le conseguen-ze. L’incidentistica stradale producead esempio ustionati, più o menogravi, che richiedono cure di som-ma urgenza. A Napoli esiste un cen-tro ustionati efficiente, quello delCardarelli, che tratta la prima fasedella patologia. Per le fasi successi-ve dell’assistenza, invece, il proble-ma esiste. Non ci sono centri ade-guati né piani specifici. Peccato

perché le moderne tecnologie ri-durrebbero al minimo i postumi in-validanti. Sarebbe auspicabile chein Campania si assumessero inizia-tive in tal senso». Il dottor FrancoVerde, segretario provinciale Anaao,va a monte del problema: «Consu-mismo, pseudocultura, crollo deivalori e della funzione scolastica,droga, solitudine: si disgrega ilrispetto delle regole, montano alcole stupefacenti. Sarà scontato, maserve una società più responsabile.Certo, occorre anche il contrasto alsintomo. Tra le contromisure indi-cherei una maggiore severità nel ri-lascio delle patenti, e più rigore nel-l’erogare pene certe: che vergognauccidere tre persone e restare liberi!Inoltre più incentivi alle forze del-l’ordine per i controlli al di fuori deilocali, uso dell’etilometro all’uscitadelle discoteche e individuazionedell’autista non bevitore». L’asseprospettico del primario ortopedicoRenato Rotondo è squisitamentetecnico: «Un dato assodato è l’in-cremento dei traumi stradali da altavelocità e la giovane età dei coinvol-ti. Traumi drammatici del torace edel bacino, della testa e della colon-na vertebrale, spesso mortali. Poi lefratture degli arti, spesso associate alesioni di pelle e muscoli, ad altorischio infettivo. Altre volte si asso-ciano lesioni dei vasi e dei nervi: laguarigione è lenta senza certezza direcupero completo. Insomma: lacoscienza attenuata per abuso di al-col o droghe trasforma il guidatorein un killer. Si impongono riflessio-ni profonde».

Quei bravi ragazzi sbandatiFORUM CONTRO L’ALCOL E LE DROGHE

SECONDO il Ministero dellaSalute nel 2007 sono mortisulle strade italiane 200giovani perché ubriachi.Come fermare la mattanza.

attualità

Page 17: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

1716

rice

rca&

solid

arie

Diciotto anni di altruismoad alto profilo, un ruolocruciale negli ingranaggidella solidarietà naziona-

le, è dal 1990 che Telethon fa brec-cia nel cuore degli italiani. Unamissione puntualmente assoltaanche nell’edizione dello scorsodicembre quando la gigantescaraccolta di fondi, complice il pic-colo schermo e l’ospitalità di Raiu-no, ha rastrellato dagli italiani«buoni» oltre 30 milioni di euro.Ma cos’è esattamente Telethon? Ilcopyright spetta agli americani chel’idea la sfornarono nel ’66. Lascintilla partì da Jerry Lewis neltentativo di convogliare beneficen-za sulla ricerca per la distrofiamuscolare, utilizzando la Tv: tele-thon, infatti, è la contrazione di te-levison marathon. Ora il fenomenoè planetario. Da noi il termineidentifica soprattutto la trasmis-sione televisiva di 36 ore che sisvolge appunto a dicembre con loscopo di raccogliere donazioni edirottarle verso la ricerca sulla dis-trofia muscolare e altre malattiegenetiche: ed in 18 edizioni dellamaratona televisiva la generositàdel Belpaese si è concretizzata in341 milioni di euro, puntello impo-nente ai modesti investimentipubblici nella ricerca. Ma Telethonè anche la «ragione sociale» di unsodalizio senza fini di lucro che or-ganizza l’evento mediatico e ges-tisce le risorse incassate: la mentedi Telethon abita nel «Comitato Te-lethon Fondazione ONLUS», ilbraccio si identifica con la «Fonda-zione Telethon». Eccone le radio-grafie. Il Comitato è il motore dinumerose iniziative di sensibiliz-zazione dell’opinione pubblica eraccoglie il denaro conferito in be-neficenza (non solo quello dellatrasmissione Tv) per destinarlo siaa strutture di ricerca esterne che ailaboratori targati Telethon. Il bi-lancio annuale è di circa 30 milionidi euro, spesi all’80% in attivitàscientifiche e di ricerca: il resto ali-menta la macchina organizzativa.Al vertice c’è Susanna Agnelli. LaFondazione, invece, è il segmentopiù squisitamente scientifico-am-ministrativo dell’associazione be-nefica e gestisce, senza scopo di

lucro, 4 laboratori interni: a Milanoil TIGET (Istituto San Raffaele Tele-thon per la terapia genica), a Sar-cedo (VI) il TECNOTHON (Labora-torio di ricerca Tecnologica dellaFondazione), poi il DTI (DulbeccoTelethon Institute) che è l’ultimonato, non ha una sede fisica e sipropone il rimpatrio dei ricercatoriitaliani all’estero. Infine merita, enon solo per campanile, un para-grafo a parte il napoletano TIGEM(Istituto Telethon di Genetica eMedicina), da molti reputato il ve-ro fiore all’occhiello, sul piano tec-nico, dell’intera geografia Telethon.«Per il TIGEM di via Castellino, di-retto dal professor Andrea Ballabioe operativo dal ’94, funziona, comeper gli altri 3 istituti, un meccanis-mo virtuoso che, dopo rigorosa se-lezione, garantisce l’assegnazionedei fondi a progetti di alta qualità eai ricercatori più valenti» : lo spiegaBrunella Franco, ricercatrice alvertice dell’equipe partenopea. «Lapriorità - aggiunge - è lo studio del-le malattie genetiche rare. Lo staffcomprende più di 150 persone, di-vise in 13 gruppi di ricerca. Tele-thon copre il 45% del fabbisognofinanziario TIGEM, il resto provie-ne dalla Regione: fondi investiti su

approcci terapeutici e malattie ra-re, difficilmente finanziabili altri-menti». Premessa che introduce aldettaglio: «Studiamo le malattiegenetiche rare - dice BrunellaFranco - partendo dall’identifica-zione dei geni responsabili perpassare alla comprensione deimeccanismi molecolari attraversocui questi geni determinano l’alte-razione patologica. L’obiettivo èl’elaborazione di strategie terapeu-tiche efficaci. Attualmente ciconcentriamo su alcune malattiedello sviluppo, su malattie ocularicome l’amaurosi congenita di Le-ber e la retinite pigmentosa, e sualcune patologie metaboliche».Anche Oreste Perrella, direttoredella VII Divisione Malattie Infetti-ve del Cotugno, è tra gli estimatoridi Telethon, ma ipotizza uno spet-tro più ampio dei campi di ricercafinanziabili col metodo della rac-colta plebiscitaria: «Telethon privi-legia giustamente malattie di gran-de rilevanza sociale, spesso rare,con patogenesi di tipo geneticoe/o immunitario: malattie inab-bordabili con le cure tradizionali edebellabili solo con la ricerca. Isuoi laboratori, inoltre, sono cro-giuolo di giovani talenti scientificie argine alla loro emigrazione. Ilsuo raggio di azione istituzionale,però, non soddisfa alcune esigenzedi ricerca espresse dalla medicinaattuale: mi riferisco a molte malat-tie, una volta ritenute idiopatiche,ma oggi riconosciute a genesi im-munologica e genetica, come adesempio le malattie infettive chehanno un ruolo decisivo nell’indu-zione di patologie gravi come scle-rosi multipla, cancro al fegato o al-lo stomaco, malattie linfoprolifera-tive etc. Appare allora suggestiva –azzarda Perrella - l’ipotesi di inclu-dere tra i target Telethon anche lapatologia infettiva visto che moltemalattie infettive hanno back-ground immunologico: è il casodell’Aids, dell’epatocarcinoma,delle epatiti croniche virali. Il ris-chio, mi rendo conto, è l’allarga-mento a dismisura degli obiettivielettivi della Fondazione. E a ques-to punto il rammarico si rivolge al-lo Stato che non investe massiccia-mente nella ricerca».

Telethon, le ragioni del cuoreSTORIA DI UNA MISSIONE

IN 18 EDIZIONI la Fondazioneè riuscita a raccogliere 341milioni di euro. Il ruolo delTigem e l’importanza di sostenere i giovani ricercatori.

ricerca&solidarietà

Page 18: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

op

inio

ni&

com

me

nti

18

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Nell’ampio di-battito che siè sviluppatosulla stampa

specializzata e non circa la riformadegli Ordini Professionali, emergeprepotente tra le altre la problema-tica delle incompatibilità dei Consi-glieri dell’Ordine con altri incarichi,come quelli associativi e/o sindaca-li o di dirigenza apicale delle Azien-de Sanitarie locali ed ospedaliere.Le riflessioni da fare sull’argomentosono diverse. Innanzi tutto i Consi-gli degli Ordini sono soggetti ad unturn-over relativamente veloce, cheprevede le elezioni ogni tre anni.L’iscritto, quindi, ha la possibilità digiudicare l’azione di governo dellacategoria, se essa viene effettuatain maniera trasparente e democra-tica, senza favoritismi o al contrarioostracismi per questa o quella cate-goria o gruppo professionale o sin-golo e quindi vi è la possibilità dimettere subito in discussione ilConsiglio in tutte le sue componen-ti o solo in alcune parti. Inoltre nondimentichiamo il momento impor-tante in cui l’iscritto all’Ordine puòfar valere il suo voto: l’assembleaannuale per il bilancio, dove tuttivengono invitati a partecipare ed adiscutere attivamente delle lineeprogrammatiche ed economico-fi-nanziarie del governo ordinisticoper l’anno in corso.

D’altra parte mi chiedo: se nonvi fossero responsabili sindacali o idirigenti di cui sopra, quanti pro-fessionisti andrebbero a votare?

Le ultime elezioni svoltesi all’Or-dine dei Medici Chirurghi ed Odon-toiatri della provincia di Napolihanno visto l’afflusso alle urne di

poco oltre i 7.300 votanti su circa23.000 iscritti, ovvero il 30% dellacategoria. Era una tornata elettora-le importante che vedeva l’alloraPresidente della FNOMCeO ed isuoi componenti di lista, che attin-geva dalle varie categorie professio-nali, dai medici di medicina gene-rale agli specialisti, dai dirigentiagli universitari, contrapposta aduna lista di sindacati molto ampiaed articolata, rappresentata dall'at-tuale Presidente, Senatore della Re-pubblica. Se così non fosse stato,quanti sarebbero stati i votanti?Forse non si sarebbe raggiuntaneanche la fatidica soglia del 10%,alla seconda tornata, attorno allaquale si è oscillato in tutte le prece-denti elezioni.

Ed allora mi chiedo: è mai possi-bile che il 10% dei professionistipuò decidere per l’altro 90%? Chelegittimità avrebbe un Ordine cosìeletto?

Anche la tendenza delle votazio-ni politiche nazionali ed ammini-strative prevede un pericoloso calodei votanti attorno al 50%, e gli ulti-mi referendum sono stati in questouna spia importante.

D'altra parte non riesco a com-prendere come il singolo medico,seppur valente professionista, pre-so dalla sua attività quotidiana econ una scarsa visibilità, se non perquei contatti di lavoro all'internodell'ospedale, del distretto o del-l'associazione, quali competenze esoprattutto quali motivazioni po-trebbe avere tanto forti da spinger-lo a candidarsi alle elezioni ordini-stiche?

La strada da intraprendere,quindi, mi sembra proprio oppostaa quella che molti sbandierano co-me decisiva per il rilancio degli Or-dini professionali, che invece po-trebbe divenire di fatto la via perarrivare all’abolizione degli stessiOrdini. Ritengo, inoltre, nel mio vis-suto di Vice Presidente dell’Ordinedei Medici-Chirurghi e Odontoiatriche nella molteplicità di esperien-ze, seppure con estrazioni sindaca-li, associative e lavorative diverse,all’interno della Casa Comune si

possano attuare delle scelte condi-vise che vadano verso l’affermazio-ne di quei principi di legalità e de-mocrazia che alcuni vedrebberocalpestati.

E’ necessario, invece, dare mag-giori opportunità ai Consigli ordini-stici che oggi si devono limitare so-lo alla verifica del Codice Deontolo-gico e al rilascio di qualche certifi-cato. Alcuni esempi. Si parla sem-pre più di formazione e sì che inquesto campo, ancora oggi al limitedi una giungla per i temi trattati eper la scarsa trasparenza degli inte-ressi, una attenta vigilanza degliOrdini potrebbe fare chiarezza. Da-re, inoltre, delle armi, quelle attualisono spuntate, per la verifica delleattività professionali ed agire sullamalpractice, quando è evidente chevi siano situazioni conciliabili in as-senza di procedimenti penali. E daquesto punto di vista l’esperienzadell’Ordine di Roma è un seminoda far germogliare soprattutto seannaffiato con buone leggi.

Allora sì che tutti i professionistiguarderebbero con rinnovato inte-resse all’azione ordinistica e po-trebbero ritenere utile parteciparealle attività che spesso vengonoproposte.

Vi è indubbiamente, per quantoattiene alle incompatibilità, un pro-blema legato alle Commissioni di

La soluzione dei tre probiviriRIFORMA DEGLI ORDINI ED INCOMPATIBILITÀ

RIFLESSIONI sulla necessitàdi rappresentatività dellecategorie professionali.Idee per il rilancio concreto dell’Ordine.

17

opinioni&commenti

E’ necessario dare maggiori opportunità ai Consigli ordinistici‘

Gabriele Peperoni*

Page 19: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

op

inio

ni&

com

me

nti

18

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

disciplina per la valutazione delleinfrazioni riguardanti il CodiceDeontologico. Evitiamo, però, laclassica foglia di fico all’italianache vedrebbe candidati i propri“amici”, non direttamente respon-sabili di associazioni e/o sindacatio non dirigenti apicali ed ovvia-mente non politici, ma riferibili al-la loro area di appartenenza. Lamia personale ipotesi per la solu-zione del problema?

E’ da sempre esistita e fa parteintegrante di tutti gli statuti asso-ciativi: oltre ai consiglieri ed ai revi-sori propongo le elezioni di almenotre probiviri.

Questi ultimi potrebbero esseresoggetti di affermata e riconosciutaprofessionalità, anche in quiescen-za, o elevate personalità a cui i pro-fessionisti potrebbero dare fede.Alla elezione dei probiviri, e solo aquella, si potrebbero mettere ulte-riori paletti quale ad esempio: ilcandidato non deve aver avuto nel-la precedente legislazione incarichisindacali o associativi o apicali inAziende Sanitarie Locali o Ospeda-liere o di altro tipo. Essi, secondo leultime proposte, di cui chiarisconon sono estremamente convinto,potrebbero anche non appartenereesclusivamente alla categoria pro-fessionale in cui sono eletti, aven-do comunque stretti contatti con ilmondo delle professioni. Non sa-rebbero chiaramente candidabiliun vigile urbano o un maestro discuola, dando il rispetto dovuto siaa loro che alle loro esclusive com-petenze, ma certamente lo potreb-bero essere notai, giudici, avvocati,commercialisti, psicologi, biologiecc. ed ovviamente medici nel casodegli altri Ordini Professionali, pur-ché professionisti capaci di incar-nare quella voglia di trasparenza elegittimità che oggi tutti chiedono.

Cosa accadrà durante questonuovo anno? Le ipotesi sono tante,quello che è certo è che la riformadegli Ordini allo stato attuale parenei fatti congelata, sia per la fittaagenda di impegni parlamentari,sia per le difficoltà del Governo incarica a gestire le proprie compo-nenti interne, ma certamente la ca-tegoria, attraverso le associazioniprofessionali e sindacali ma so-prattutto i propri organismi istitu-zionali, veglierà affinché tale rifor-ma non sia l'ennesimo papocchio enon rappresenti l'anticamera di unulteriore indebolimento della pro-fessione medica.

*Vice Presidente OMCeO Napoli

Il 22 dicembre è morto un gio-vane direttore di gara di 18 an-ni, deceduto mentre dirigevauna gara del campionato vene-

to «Giovanissimi», tra Intrepida eOlimpia Stadio, a Verona, nel cam-po da gioco di via Adamello. Loren-zo Modena ha perso la vita per unarresto cardiaco mentre stava arbi-trando. Due anni fa aveva sostenu-to l'esame da arbitro presso la Se-zione di Verona. Lorenzo era unodei 31.640 arbitri italiani che esple-tano regolarmente attività sportivaper conto delle federazioni. «A dieciminuti dall'inizio della gara - rac-conta il presidente del Comitato re-gionale veneto degli arbitri, TarcisioSerena - Lorenzo si è improvvisa-mente accasciato a terra, colpito daun malore».

Soccorso immediatamente, il ra-gazzo è stato caricato in ambulan-za, ma è morto durante il trasportoal Policlinico Borgo Roma di Vero-na.

L’incidente mortale occorso algiovane arbitro ci porta ancora unavolta a riflettere sulle carenze e sul-la prevenzione della morte improv-visa. Nel caso del giovanissimo Lo-renzo Modena i problemi emersisono di 2 tipi: da un lato la mancataprevenzione e dall’altro la carenzanella assistenza nel primo soccor-so. Lo sport di massa è in continuacrescita e offre prospettive moltopositive per il benessere delle per-sone ma nello stesso tempo richie-de un nuovo e piu’ efficace sistemadi assistenza medica. Non tutti igiovani che si avvicinano allo sportsono nelle condizioni di potersisottoporre a sforzi agonistici e purtuttavia spesso non vengono fer-mati e anzi superficialmente invo-gliati a proseguire. Sgombriamo ilcampo da dubbi: il giovane Lorenzoè morto non per un infarto in cam-po ma per lo scatenarsi di una fi-brillazione ventricolare che ha cau-sato entro pochi minuti la morteimprovvisa.

Si poteva prevenire? La rispostaè affermativa. Infatti se si fossero

seguiti scrupolosamente i protocol-li cardiologici per il giudizio di ido-neità allo sport agonistico pubbli-cati dalla Società Italiana di Cardio-logia dello Sport nel 2003 (LineeGuida COCIS) che hanno indivi-duato le cardiopatie congenite cheper gravità e complessità controin-dicano la pratica sportiva agonisti-ca, il giovane Lorenzo non sarebbestato idoneo alla attività fisicosportiva. Probabilmente avremmoavuto un ottimo arbitro in menoma un giovane ancora vivo.

In Italia abbiamo una delle nor-mative di prevenzione sanitarianello sport più avanzate d’Europa.Basta solo attuarle per tutti coloroche praticano attività sportiva aqualsiasi livello. Il certificato di ido-neità allo sport è stato sostituito dal1 settembre 2004 dal libretto sani-tario dello sportivo nel quale ven-gono registrate annualmente leidoneità alle attività sportive agoni-stiche e non agonistiche.

Anche per quanto riguarda ilprimo soccorso dovremmo fare al-cune considerazioni: il primo inter-vento è stato eseguito efficacemen-te? Se si fosse praticato un massag-gio cardiaco e usato un defibrillato-re esterno si poteva evitare la morteimprovvisa? Tutto questo è manca-to. Da molti anni ormai con la So-cietà Italiana di Cardiologia stiamoadoperandoci per insegnare a vo-lontari non sanitari le manovre diprimo soccorso, ma soprattuttonell’ambito del mondo dello sportc’è ancora molto lavoro da fare. Unintervento immediato puo’ risulta-re decisivo nei tanti casi di emer-genza sanitaria collegati alla prati-ca sportiva a livello amatoriale oltreche professionistico. E’ percio’ im-portante creare nel nostro Paese lacultura al primo soccorso fra tuttigli operatori dello sport, dai diri-genti ai tecnici, dagli accompagna-tori ai gestori delle palestre, daimassaggiatori ai custodi degli im-pianti senza aspettare che capitinoaltri casi mortali come quello diLorenzo. Campi di calcio, piste diatletica, piscine, rings, campi datennis, palestre, impianti sportivi diogni genere nei quali allenatori eatleti stessi potrebbero trovarsi ad

Prevenzione e primosoccorso: più investimenti

MORTI IMPROVVISE NELLO SPORT

19

Maurizio Santomauro*

Page 20: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

op

inio

ni&

com

me

nti

1920

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

essere testimoni di un arresto car-diaco. Oltre agli atleti non è da sot-tovalutare la presenza di moltepersone all’interno dell’impiantosportivo, alcune delle quali po-trebbero essere portatrici di fattoridi rischio talora sconosciuti. Gliallenatori e gli istruttori sono ilpersonale di prima linea in questicasi, ma non sempre sono presentiperché molti centri sportivi nehanno pochi. Coloro che devonoessere addestrati al riconoscimen-to di un arresto cardiaco sono lepersone sempre presenti, ossia al-lenatori e compagni di squadra.Anche se diversi centri sportivi sistanno attrezzando con defibrilla-tori il personale presente deve co-munque essere addestrato all’usoe al primo soccorso (BLSD). Tra leresponsabilità del medico sportivoe di squadra si segnalano tra le al-tre, quella di disporre di un ade-guato training per il soccorso ini-ziale alle emergenze cardiovasco-lari da sport, in attesa dell’attiva-zione e dell’arrivo del 118. Costi-tuisce, ormai, uno standard assi-stenziale richiesto la disponibilitàsul campo, durante le gare, e incorso di allenamento, dei defibril-latori semiautomatici esterni. Perla loro facilità di utilizzo e per la si-curezza di efficacia del loro impie-go, essi vanno utilizzati subito. Idefibrillatori semiautomatici sonoormai ampiamente disponibili inmolte realtà del mondo sportivo,professionistico, e semiprofessio-nistico, nazionale, regionale. In at-tesa dell’arrivo del 118 sono pro-prio i soccorritori occasionali adeffettuare, l’importantissimo attodella defibrillazione precoce, uni-ca terapia efficace nell’interrom-pere aritmie maligne causa dellamorte improvvisa.

Attualmente è in discussione alSenato una nuova legge "NuoveNorme in materia di utilizzo deidefibrillatori semiautomatici e au-tomatici sul territorio" nella quale,tra gli altri, sono previsti tutti gliambienti sportivi con obbligo adavere un defibrillatore e personaleabilitato all'uso. Ci auguriamo cheil Senato possa licenziare prestoquesta nuova legge per evitare nelfuturo altri terribili episodi comequello avvenuto al giovane Loren-zo.

*Specialista cardiologoPresidente Associazione

Italiana EmergenzeCardiocircolatorie (GIEC)

Dip. Scienze Cardiovascolari Policlinico Federico II Napoli

Il 23 novembre 2007 presso lasede di Napoli dell’Ordine deiMedici ha avuto termine, conun incontro in plenaria sul te-

ma della continuità dell’assistenzain rapporto con Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del Malato, ilIV Corso di Formazione per LaContinuità Assistenziale dell’ASLNapoli 1. Altissimo è stato l’interes-se dei colleghi alle relazioni deldott. Silvestro Scotti in rappresen-tanza dei medici di Continuità Assi-stenziale e dell’Ordine dei Medici diNapoli, e di Salvatore Salatiello, re-sponsabile provinciale di Napoli diCittadinanzattiva-TdM.

Obiettivo dell’incontro è statol’individuazione da parte del pianosanitario nazionale 2006-2008 delterritorio quale primaria sede di as-sistenza e di governo dei percorsisanitari: territorio, quindi, non piùfiltro o luogo di prestazioni decen-trate bensì punto di partenza perl’intercettazione e la soddisfazionedella domanda di salute e sede dicontrollo dei percorsi sociosanitari.

Condizione essenziale perchétutto ciò si realizzi è che i professio-nisti del territorio, medici di Conti-nuità Assistenziale, offrano al citta-dino una continuità dell’assistenzaintesa come presa in carico dell’u-tente in linea con l’appropriatezzadegli interventi, ottimizzando l'usodelle risorse ed integrando, senzasovrapporle, le azioni professionalinei differenti ambiti di intervento.

Inoltre la continuità dell’assi-stenza non solo è intesa come fattotemporale, cioè garanzia di coper-tura 24 ore su 24 dei bisogni assi-stenziali del cittadino, ma anche co-me responsabilità delle professio-nalità coinvolte in un comune pro-getto assistenziale finalizzato aduna risposta compiuta alle proble-matiche poste: il “to care” anglosas-sone.

La conoscenza delle competenzedel medico di Continuità Assisten-ziale, definite dagli AACCNN, e delleloro modalità operative, e la condi-visione di modelli di assistenza,particolarmente in questo periodo

di transizione, garantiscono la con-tinuità di approccio e di metodolo-gia necessarie a realizzare, nel con-creto, il nuovo modo di rapportarsial cittadino ed ai suoi bisogni, met-tendogli a disposizione quei profes-sionisti di cui egli, nel territorio, hanecessità, legandoli insieme intor-no alle sue problematiche, secondouna visione condivisa e organica.

La presenza in questo ambito dicura delle organizzazioni dei citta-dini come Cittadinanzattiva-TdM ela sinergia di intenti con questi ulti-mi, cercano di migliorare il rappor-to medico-paziente alla ricerca diuna “umanizzazione del rapporto”tra l’ammalato e chi lo prende in ca-rico.

Per la prima volta si sono con-frontati, intorno ai dati del PIT 2006proposto da TdM, rappresentantidei medici e delle associazioni deicittadini, condividendo le loroesperienze e mettendo in evidenzauna serie di criticità, da entrambe leparti, su cui lavorare insieme.

Dai dati del PIT 2006 è risultatoevidente che la stragrande maggio-ranza delle richieste di interventofatte dai cittadini alle associazioninascono dall’utilizzo improprio, daparte dei pazienti che ne ignoranoquasi del tutto le metodologie ope-rative, dei servizi sanitari.

Sia Fimmg-Metis che Cittadinan-zattiva-TdM si sono trovati d’accor-do sul fatto che una maggiore con-divisione dei percorsi sanitari, inparticolare nell’utilizzo della Conti-nuità Assistenziale, deve avvenireattraverso una maggiore responsa-bilizzazione dei sanitari sui loro do-veri di informazione del cittadino edei pazienti sui loro reali diritti diutilizzo dei servizi legati alla conti-nuità di assistenza.

Espressione di questa sinergiamedico-paziente è la neonata Cartadei Servizi della Continuità Assi-stenziale fortemente voluta dalgruppo di formazione Fimmg-Metise dalla stessa Cittadinanzattiva-TdM.

Il significato fondamentale cheabbiamo voluto, pertanto, dare aquesta Carta dei Servizi è di renderefruibile al cittadino una serie di ser-vizi che spesso sono poco conosciu-

La continuità assistenzialeva incontro al paziente

LA NUOVA «CARTA DEI SERVIZI»

Salvatore Ghiggi*

Page 21: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

op

inio

ni&

com

me

nti

2021

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

ti o mal utilizzati per mancanza diinformazione specifica.

La semplicità di linguaggio e l’e-strema capacità di sintesi della Car-ta dei Servizi rappresentano un pri-mo importante passo verso un uti-lizzo consapevole dei servizi di Con-tinuità Assistenziale (ex guardia me-dica) sia da parte degli operatori sa-nitari che dei cittadini-utenti.

La necessità di definire una va-lenza della Carta dei Servizi per laContinuità Assistenziale su tuttol’ambito provinciale e la possibilitàdi integrazione con le carte dei ser-vizi già presenti al singolo livelloaziendale, ha trovato riscontro nellasensibilità del Presidente dell’Ordi-ne di Napoli Sen. Giuseppe Scalerache nel patrocinare l’iniziativa gli haattribuito un valore etico e erga om-nes.

Va inoltre sottolineato l’impegnoe la condivisione sui progetti forma-tivi per la Continuità Assistenzialeper L’A.S.L. NA 1 da parte dei Diri-genti della stessa A.S.L. rappresen-tati sicuramente dal dr. RenatoMontella e dal dr. Gennaro Volpeche hanno sempre favorito lo spiri-to di sviluppo che attraverso la for-mazione il gruppo della ContinuitàAssistenziale della A.S.L. NA 1 si èvoluto dare.

Le ultime righe le lascio per i rin-graziamenti ai colleghi che hannopartecipato all’incontro, alle OOSSche hanno permesso l’organizzazio-ne del pacchetto formativo, a Silve-stro Scotti per la sua poliedrica atti-vità che ha conciliato gli aspetti siapolitico-sindacali che ordinistici, adAdele Bartolucci per il paziente la-voro di strutturazione della Cartadei Servizi, in accordo con l’Ordinee Cittadinanzattiva-TdM nella per-sona di Salvatore Salatiello, ed in ul-timo, ma non per l’impegno, a tuttala squadra della Formazione dellaASL Napoli 1 (Francesco Arlotta,Marco Bencivenga, Pietro Franco,Pasquale Persico, Rossella Riccio,Vincenzo Rosciano, MargheritaRuocco, oltre ai colleghi già citati)che ho l’onore di coordinare e che siè impegnata al massimo per la ri-uscita di questo evento.

*Responsabile Formazione Continuità Assistenziale

ASL Napoli 1

L’alta prevalenza e inciden-za delle malattie cardiova-scolari in tutti i paesi indu-strializzati, compreso l’Ita-

lia, è dato noto da tempo, e la mag-gioranza delle attività del SSN è ri-volta alla prevenzione di tali pato-logie. Le malattie cardiovascolari ri-entrano altresì nel gruppo delle af-fezioni che configurano il quadrodella cosiddetta “sindrome meta-bolica”, definita dalla presenza diaumentata circonferenza vita, iper-trigliceridemia, basi livelli di cole-sterolo HDL, ipertensione, ipergli-cemia. Sia nei soggetti obesi che inquelli con sindrome metabolica èquasi sempre presente la steatosiepatica, oggi considerata l’espres-sione epatica della stessa. La stea-tosi epatica può essere legata a varifattori, fra cui certamente prevalen-ti sono la sindrome metabolica(Non Alcoholic Fatty Liver Disease,NAFLD) e l’abuso di alcol (Alcoho-lic Fatty Liver Disease, AFLD).Lasua prevalenza nella popolazionegenerale aumenta gradualmentedai soggetti normopeso a quelliobesi, dove raggiunge valori di pre-valenza vicini all’80% ed è altresìcorrelata, sia nel normopeso chenell’obeso, all’introito alcolico.Inun campione italiano di popolazio-ne generale la prevalenza media è:58,2 %, così suddivisa: nei soggettimagri ed astemi:16%; negli obesi:76%; in bevitori di alcol in quantità50 g/die: 46%; in bevitori obesi:95% (Bellentani S et al., Eur J Ga-stroenterol Hepatol. 2004 Nov;16(11):1087-93).

L’importanza del riscontro di fe-gato grasso deriva dal fatto che èattualmente noto che tale dannonon è sempre benigno e reversibile,ma può evolvere verso una steatoe-patite e poi verso una cirrosi e tuttele complicanze relative, compresol’epatocarcinoma. Fattori predittividi evoluzione sono l’età, il diabete ela sindrome metabolica. Pochissimistudi italiani a tutt’oggi hanno pub-blicato lavori riguardanti la preva-

lenza, l’incidenza, la storia naturaledell’obesità e ancor meno della sin-drome metabolica quali fattori dirischio per le malattie croniche difegato. Da questi tuttavia si calcolache oggi in Italia 1 adulto su 3 è incondizione di sovrappeso (33,4%),con andamento crescente all’au-mentare dell’età (45% per le fascedi età comprese tra i 65 e i 75 anni)(Studio ISTAT «Salute, Stili di vita eFattori di rischio», 2002.www.istat.it/sanita/sociosan). Ilruolo dell’alcol nel determinismodelle malattie epatiche non è diret-tamente esprimibile come assen-za/presenza, ma è una variabilecontinua e dipendente da più co-fattori. Sono da considerarsi a mag-gior rischio le quantità giornalieredi consumo alcolico eccedenti i 20grammi per le donne ed i 40 gram-mi per gli uomini (Loguercio C etal. Dig Liver Dis. 2007Aug;39(8):748-52). L’alcol, a dosiconsiderate “non dannose” per ilfegato, diviene invece fattore didanno a partire da 1-2 bicchieri divino al giorno se il soggetto che be-ve è in soprappeso o obeso e/o dia-betico.

Attualmente si calcola che in Ita-lia la prevalenza delle malattie epa-tiche da alcol (la steatosi epatica èpresente nell’80% dei soggetti cheabitualmente consumano >di 30-40g di etanolo/die) si aggira intorno al13%. Tuttavia, in termini di inci-

Progetto di ricercasul legame cuore-fegato

RIFLESSIONI SCIENTIFICHE

Carmela Loguercio*Silvia Soreca**

A pagina 31 è possibileconsultare «La Cartadei Servizi della Conti-nuità Assistenziale»

Page 22: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

op

inio

ni&

com

me

nti

2122

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

denza, si registra un netto calo dellemalattie virali, con contemporaneosignificativo incremento della pato-logia epatica da etanolo e di NAFLD(Stroffolini T.et al. Dig Liver Dis2004; 36: 829-833; Pendino GM etal. Hepatology. 2005 ;41(5):1151-1159). NAFLD è significativamentecorrelata con malattie cardio-va-scolari, e questo riveste importanzain vista delle implicazioni strategi-che di screening e sorveglianza diquesti pazienti. Infatti la NAFLD èpresente nella maggior parte deipazienti con fattori di rischio car-dio-metabolici (Hamaguchi M et al.World J Gastroenterol 2007;13(10):1579-1584; Targher G. Athe-rosclerosis 2007; 190(1):18-23). Unsignificativo numero di pazienticon NAFLD sviluppa problemi me-tabolici e la presenza di NAFLD au-menta la mortalità per rischio car-dio-vascolare. Inoltre pazienti conNAFLD presentano precocissimealterazioni sia ecocardiograficheche vascolari (Doppler), in presenzao meno di diabete. Diabete di tipo 2è associato con un rischio di 2-5volte maggiore di sviluppareNAFLD.

Cuore e fegato quindi si incon-trano, e il punto di incontro è l’en-dotelio vascolare. Infatti, la disfun-zione endoteliale è attualmente ri-tenuta essere non solo un marcato-re, ma piuttosto uno dei meccani-smi patogenetici principali nell’ini-zio, nella progressione e nell’emer-genza delle manifestazioni clinichedella malattia vascolare. Uno squili-brio tra disponibilità di fattori vaso-dilatanti (ossido nitrico, NO) e fat-tori vasocostrittori, causa un’altera-zione della vasodilatazione endote-lio-dipendente ed uno stato di “atti-vazione endoteliale”, con rilascio difattori pro-infiammatori e pro-co-agulatori, che partecipano attiva-mente alla formazione e al mante-nimento della placca ateroscleroti-ca. Il legame biochimico tra malat-tie cardio-vascolari, steatosi epaticae singole componenti della sindro-me metabolica, rimane poco cono-sciuto, sebbene la steatosi epaticasia stata associata con disfunzioneendoteliale ed infiammazione siste-mica.

Difetti di funzione endotelialeNO- dipendenti e alti livelli epaticie sistemici di prodotti della lipope-rossidazione sembrano avere unruolo cruciale nello sviluppo e pro-gressione di malattie cardio-vasco-

lari in questi pazienti. La partecipa-zione epatica sia come organo dan-neggiato che come fonte di altera-zioni ossidative sistemiche è ulte-riormente supportata dalla coesi-stenza di steatosi epatica in pazien-ti con ipertensione arteriosa. Eleva-te dosi di alcol alterano la funzioneendoteliale ed aumentano il rischiodi malattie cardiovascolari; vicever-sa, l’assunzione regolare di bassedosi conferirebbe protezione au-mentando il rilascio di NO e miglio-rando la vasodilatazione endotelio-dipendente. Il legame cuore-fegatoè altresì suggerito dalle osservazionisperimentali in cui è dimostratoche farmaci usati per il diabete(metformina, tiazolidionici) o perl’ipertensione e il rischio cardiova-scolare ( sartanici, pentossifillina) oper la dislipidemia ( statine, fibrati),migliorano anche il danno epaticoe bloccano la fibrosi.

Per meglio chiarire tali aspettiera necessario un incontro fra duevecchie amiche, quali la specialisti-ca ambulatoriale e l’università. Per-tanto la Dott.ssa Silvia Soreca, car-diologa specialista ambulatorialeDist 49 ASL NA1 e la Prof. CarmelaLoguercio, professore di Gastroen-terologia della Seconda Universitàdi Napoli, hanno elaborato un pro-getto di ricerca che le vede coinvol-te direttamente come esperte e co-me espressione delle competenzespecifiche nel loro settore. Il proget-to, che è stato presentato ai colleghispecialisti ambulatoriali dell’ARCACampania e al MIUR per possibilifinanziamenti, è ampio e a stepssuccessivi di esecuzione, coinvol-gendo anche altre strutture comel’Università di Bari e di Roma, il

CNR e il Centro internazionale diRicerche sulla Comunicazione (Se-meion, Roma). Gli obiettivi dellostudio sono molteplici : a) creareuna interrelazione sia sul piano co-noscitivo che su quello terapeuticofra medici specialisti di varia estra-zione; b) valutare il ruolo dell’usoanche moderato di alcol sul fegatograsso in pazienti con sindromemetabolica; c) valutare quantoparametri di stress ossidativo e/o diinfiammazione generalizzata sianocorrelati alla presenza di fegatograsso, di danno endoteliale, di ri-schio cardio-vascolare e/o di tuttetali alterazioni, con particolare rife-rimento all’ossido nitrico e ai suoimetabolici circolanti; d) compararei risultati ottenuti attraverso l’ela-borazione dei dati sia con sistemistatistici tradizionali e che con l’uti-lizzo di “reti neurali” (“statisticadell’individuo”) al fine di identifica-re nuovi fattori predittivi (o confer-mare i già noti) sia di danno epaticoa partire dalla sindrome metabolicasia di coinvolgimento metabolico apartire dal danno epatico, alcolico enon.

L’obiettivo finale è lo sviluppo diconoscenze utili per l’elaborazionedi programmi formativi interdisci-plinari di prevenzione sulla popola-zione generale, di cura nel singolopaziente, e di ricerca futura perpossibili nuovi approcci terapeutici.

*Cattedra di GastroenterologiaFacoltà di Medicina e Chirurgia

Seconda Università di Napoli

**Specialista ambulatoriale ASLNA1, Presidente A.R.C.A. Campania

Necessario l’incontro tra la specialistica ambulatoriale e l’università‘

Page 23: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

od

on

toia

tria

2223

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Negli ultimi anni si è svilup-pato un crescente interessescientifico nei confrontidell’ osteonecrosi delle ossa

mascellari da parte di odontoiatri,ematologi, oncologi e specialisti delmetabolismo del calcio. Essa è statadescritta come complicanza rara,quasi esclusivamente in pazienti concancro o mieloma multiplo, sottopo-sti a chemio o radioterapia e simulta-neamente trattati con alte dosi di po-tenti bisfosfonati iniettivi. I casi diosteonecrosi delle ossa mascellari neipazienti affetti da osteoporosi ed intrattamento con bisfosfonati orali re-stano estremamente rari ed aneddo-tici.

Gli aspetti clinici dell’osteonecrosidelle ossa mandibolari in pazientitrattati con bisfosfonati sono stati re-centemente trattati in uno “SpecialeOdontoiatria” pubblicato sul Bolletti-no dell’Ordine dei Medici (M. Migno-gna et al., Nov. 2006).

Prendiamo spunto da questa inte-ressante pubblicazione dei colleghiodontoiatri, a cui va il merito di averesollecitato l’interesse verso questaproblematica nei suoi aspetti odon-tostomatologici, per condividere leopinioni ed esperienze cliniche nel-l’uso dei bisfosfonati iniettivi in pa-zienti affetti da neoplasie maligne, edei bisfosfonati orali nel trattamentodell’ osteoporosi.

L’incidenza nella popolazione ge-nerale, così come l’etiopatogenesidell’osteonecrosi mascellare, sonoancora oggetto di dibattito scientifi-co. E’ ormai evidente che diversi fat-tori sono determinanti nell’aumenta-re il rischio dell’insorgenza dell’o-steonecrosi delle ossa mascellari. Unevento traumatico o un interventoodontoiatrico possono esporre facil-mente le ossa mascellari ai microor-ganismi presenti nella cavità orale so-pratutto in presenza di una scarsaigiene orale e di indeguata coperturaantibiotica dopo l’intervento. Questieventi possono aumentare il rischiodi osteonecrosi delle ossa mascellari

in pazienti sotto trattamenti chemio-terapici o sottoposti ad alte dosi di ra-diazioni locali.

I bisfosfonati iniettivi (clodronato,pamidronato, zoledronato) si sonodimostrati efficaci nel trattamentodelle osteolisi maligne, normalizzan-do la calcemia, riducendo i rischi difrattura ed aumentando la sopravvi-venza dei pazienti. In Italia, nella Re-te Nazionale di Farmaco Vigilanza,prendendo in considerazione le se-gnalazioni di reazioni avverse insortedal 2001 fino alla fine del 2005, sonostate registrate 98 segnalazioni di rea-zioni avverse da bisfosfonati relativeall’ apparato dentale (osteonecrosi,ma anche osteomielite, ascesso den-tale, gonfiore gengivale). Di questereazioni avverse il 98% ha riguardato ibisfosfonati iniettivi (zoledronato, pa-midronato e clodronato).

Più recenti dati della Rete nazio-nale di farmacovigilanza dal 2004 al2006 riportano 203 casi e conferma-no che le segnalazioni riguardantil’apparato dentale, i cui sintomi pos-sono essere correlati all’osteonecrosi,sono associate in massima parte al-l’uso del più potente dei bifosfonatiiniettivi, l’acido zoledronico (158 ca-si), e in minor numero all’acido pa-midronico (29 casi). I casi di osteone-crosi in trattamento con bisfosfonatiorali sono, invece, sporadici: 11 casicon alendronato, 2 con alendronatosomministrato con clodronato e 1con risedronato. (1 - vedi nota paginaseguente)

In uno studio retrospettivo effet-tuato in quattro Divisioni di Ematolo-gia del Sud Italia in pazienti con mie-loma multiplo trattati con bifosfonatiiniettivi, negli ultimi tre anni sono

state riscontrate osteolisi mascellariin 8 donne ed in un maschio. I pa-zienti avevano ricevuto bisfosfonatiiniettivi per periodi molto lunghi (26mesi, range 7-45). Tutti questi pa-zienti avevano ricevuto zoledronato;due pazienti avevano precedente-mente ricevuto anche pamidronato.La terapia con bisfosfonati era statasospesa in seguito alla identificazionedell’osteonecrosi ed i pazienti eranostati trattati con antibiotici ed in alcu-ni casi con courettage chirurgico. No-ve casi di osteonecrosi in quattro Di-visioni di Ematologia in tre anni rap-presentano un numero relativamentepiccolo di eventi avversi, inferiore al3% di tutti i pazienti in trattamentocon bifosfonati iniettivi (Catalano etal., Haema 9, 410, 2006). I bifosfonatiorali sono indicati per la prevenzioneed il trattamento della osteoporosi,patologia che si sta imponendo all’at-tenzione della comunità medica in-ternazionale e delle autorità sanitarieper la sua diffusione e per la poten-ziale gravità delle sue conseguenze, lefratture, che comportano un sensibi-le incremento del rischio di mortalità,sia nel caso di fratture vertebrali chefemorali. L’utilizzo dei bifosfonati inquesta patologia ha consentito risul-tati molto promettenti, con una ridu-zione dell’incidenza di eventi frattu-rativi dell’ordine del 50% nei soggettitrattati. I dati disponibili suggerisco-no che il rischio di incorrere nell’osteonecrosi mascellare è estrema-mente basso in pazienti in tratta-mento con bisfosfonati orali per l’osteoporosi (inferiore a 1:100.000) edè controbilanciato dalla dimostratariduzione di fratture vertebrali e dianca che, come già detto, aumentano

L’osteonecrosi mascellareLA QUESTIONE

odontoiatria

Antonio Del Puente*

Bruno Rotoli**

Michele Mignogna***

Page 24: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

od

on

toia

tria

2324

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

il rischio di mortalità nei pazientiosteoporotici. Il profilo di sicurezzadell’uso dei bisfosfonati è stato docu-mentato in diversi studi clinici conpiù di 60.000 pazienti-anno di esposi-zione al trattamento. La sicurezzadell’uso dei bisfosfonati orali è ancheattribuibile al fatto che essi vengonoassorbiti in bassa percentuale edhanno alta affinità per il tessuto os-seo, sebbene con caratteristiche di-verse a secondo dei diversi principiattivi. Esistono quindi profonde diffe-renze fra bisfosfonati iniettivi ed oraliin termini di farmacocinetica, di affi-nità per l’osso e caratteristiche bio-chimiche; ciò determina il diverso ri-schio di insorgenza dell’osteonecrosidelle ossa mascellari, che può consi-derarsi molto raro con l’uso dei bisfo-sfonati orali nel trattamento dell’o-steoporosi. In conclusione l’osteone-crosi delle ossa mascellari è una affe-zione rara, ed è verosimile che il suoinsorgere sia il risultato di più fattoridi rischio. La valutazione del singolopaziente è estremamente importantenella valutazione di tali fattori alloscopo di ridurli od eliminarli. Un fat-tore di rischio emerso chiaramenteda alcuni anni nei pazienti con neo-plasie è l’uso dei bifosfonati iniettivi,mentre è estremamente raro che i bi-fosfonati orali possano causare osteo-necrosi. E’ necessario porre particola-re attenzione a questo fenomeno inpazienti neoplastici sottoposti a tera-pia con zoledronato o pamidronato,evitando di protrarre il trattamentoper più di due anni. Nei pazienti cheassumono bisfosfonati orali è suffi-ciente consigliare una accurata igieneorale con eventuale bonifica pretrat-tamento e frequenti controlli odon-toiatrici con metodiche non invasive.

*Reumatologia Università Federico II, Napoli

**Cattedra di Ematologia UniversitàFederico II, Napoli

***Dipartimento di Scienze Odonto-stomatologiche e Maxillo-facciali

Università Federico II, Napoli

1 - NOTA AL TESTO

«Anche se per pochi casi è necessaria la giusta attenzione del professionistaodontoiatra nelle terapie invasive con pazienti che utilizzano tali farmaci».

(nota di Antonio Di Bellucci in riferimento al paragrafo

“Più recenti... risedronato”)

• Convegno ANDIA Verona, dal 30 novembre al 1 dicem-bre 2007, oltre 400 delegati hannopartecipato all’VIII Congresso PoliticoANDI (Associazione Nazionale DentistiItaliani) Nel corso del congresso è sta-to approvato all'unanimità un docu-mento che delinea la linea politica del-l'Associazione dei prossimi tre anni Inparticolare il documento congressualeribadisce la contrarietà alle forme diconvenzionamento diretto, codifica li-nee guida per la gestione del conten-zioso e ribadisce una forte propensio-ne a tutti gli aspetti attinenti la sferaprevidenziale sino ad auspicare un ve-ro e proprio "welfare odontoiatrico". Inparticolare l'Associazione auspica l'u-niformità dei Lea sul territorio naziona-le e la ricerca di un punto di equilibriotra la libera professione ed il diritto allasalute dei più vulnerabili. Si auspica,inoltre, che venga abolito il minimo for-fettario non detraibile sulle parcelle sa-nitarie e sia valutata la possibilità di unincremento della detraibilità fiscale.Per quanto riguarda la lotta all'abusivi-smo e al prestanomismo, nel 2008 sa-rà inviato a tutti gli iscritti un badge diriconoscimento con fotografia, generali-tà, anche di appartenenza ad ANDI, daapporre sul camice di lavoro. Nel docu-mento viene ribadita la difesa dell'ac-cesso programmato al corso di laureain Odontoiatria e la criticità sul modelloECM. Grande interesse hanno suscita-to gli elaborati dei due gruppi di lavoro,l'uno volto a valorizzare le esigenzedelle colleghe odontoiatre, l'altro orien-tato a rappresentare le istanze dei gio-vani neo laureati e degli studenti.

• AIO, vertici rinnovatiIl 2 dicembre 2007 si è tenuta a Ca-gliari l'Assemblea dei Delegati pereleggere il nuovo Direttivo dell' Asso-ciazione Italiana Odontoiatri (AIO) per iltriennio 2008-2010. Particolarmenteapprezzata e carica di significati politicila presenza del Presidente della C.A.O.Nazionale Dott. Giuseppe Renzo e delDott. Raffaele landolo componente del-la stessa. Nel corso dei lavori, per lesue alte doti umane e per l'impegnodecennale a difesa della professioneal Dott. Giuseppe Renzo è stata confe-rita la carica di Socio onorariodell'A.I.O. Una standing ovation ha sa-lutato l'uscente Presidente NazionaleDott. Gerhard Seeberger, a sottolinea-re la grande referenza e apprezzamen-to di tutta l'Associazione che, sotto lasua guida, ha avuto una svolta signifi-cativa. Il nuovo Direttivo, votato all'una-nimità dei delegati, è così composto:Presidente Nazionale Dott. SalvatoreRampulla; Segretario Generale: Dott.Pierluigi Delogu; Tesoriere Nazionale:

Dott. Enrico Lai; Componenti del Consi-glio di Presidenza: Dott. Giuseppe Ba-dia, Dott. Vincenzo Macrì, Dott. MarioMarrone, Dott. Giovanni Moleti, Dott.Luca Ortensi, Dott. Guido Ranieri, Dott.Giovannino Muci, Dott. Denis Poletto. Tra gli altri elementi di spicco che gui-deranno in questo triennio l'Associazio-ne, vanno evidenziate la Dott.ssa Car-men Fiorella Rosso, coordinatrice dellaCommissione Nazionale Pari Opportu-nità e la Dott.ssa Simona Marcucci, in-caricata nazionale per le Pubbliche Re-lazioni. Il neopresidente nazionale dot-tor Rampulla, subito dopo l’elezione,ha dichiarato: «Sono onorato di esserestato eletto alla guida del sindacatopiù rappresentativo della categoriaodontoiatrica. Essere rappresentativo,infatti, non significa avere il numeropiù o meno grosso di iscritti, ma riusci-re a rappresentare al meglio le istanzee la dignità degli Odontoiatri. E questoè esattamente quello che AIO fa dasempre e continuerà a fare».

• Corso in OrtodonziaPresso il Dip. di Scienze Odontostoma-tologiche e Maxillo-Facciali (Cattedra diOrtognatodonzia) della Fac. di Medici-na della Federico II decollerà a breveun Corso di perfezionamento in orto-donzia. 2 i livelli: teorico-pratico e clini-co. Ambedue i livelli prevedono 6 in-contri di 2 giornate ciascuno. Il livelloteorico-pratico si svolgerà nei mesi dimarzo, aprile, giugno, luglio ottobre enovembre. Quello clinico nei mesi difebbraio, aprile, maggio, giugno, set-tembre e novembre.(prof Martina info:081.7462192) Da aprile anche un ma-ster in Terapia delle Patologie Temporo-mandibolari, Occlusali e Posturali. Info: www.ortodonzia.unina.it

• Corsi in ParodontologiaAl via, presso il Dip. di Scienze Odonto-stomatologiche e Maxillo-Facciali (Cat-tedra di Parodontologia) della Fac. diMedicina della Federico II, i Corsi diperfezionamento in Chirurgia Parodon-tale Ricostruttiva e Implantologia OraleOsteointegrata per l'anno acc. 2007-2008. Coordinatore: prof. Carlo Cafie-ro. Info: tel. 081.7462090

• Simposio Straumann23 febbraio: il Simposio NazionaleStraumann presenterà alla platea i daticlinici disponibili sullo «StraumannDental Implant System»: previsto il col-legamento satellitare tra Bologna, Ca-gliari, Catania, Milano, Napoli, Roma eVerona. La sede di trasmissione saràMilano dove saranno presenti il prof.Urs Belser, il prof. Matteo Chiapasco eil prof. Paolo Casentini.

pillole

Page 25: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

bollettino ordine dei medici dicembre 2007

Viaggio d’amore oltre la realtàESORDIO LETTERARIO

Il cuore è normalmente raggiunto,non attraverso la ragione,

ma attraverso l’immaginazione.J. K. Newman

Nel corso del No-vecento è statopossibile assiste-re a un fenome-

no letterario interessante e sorpren-dente: il ritorno nella narrativa del Mitoe dell’Epica. Accendendo ancora unavolta la fantasia degli uomini (da qui ladefinizione di “letteratura fantasy”), ilMito ha dimostrato di essere vivo e vi-tale nella fantasia e nei sogni. Non c’ègenerazione di lettori la quale, a dispet-to di tutte le mode, non senta la sugge-stione dell’elemento fantastico, mitico,fiabesco: un tipo di letteratura portatri-ce di una sapienza antichissima chemimetizza i suoi contenuti nel linguag-gio apparentemente semplice e infan-tile delle fiabe, o del folklore popolare.Diceva George MacDonald, romanzie-re vittoriano e precursore del generefantasy: “Se qualsiasi passaggio dellamia musica spezzata farà brillare gli oc-chi di un bambino, o appartare per unmomento quelli di sua madre, la miafatica non sarà stata vana”. Questa le-zione è stata fatta propria mirabilmen-te da Joana Grigore, nata a Bucarest,studentessa in medicina a Napoli ed alsuo esordio letterario. Vive nella nostracittà, dove è stata “adottata” dal caroamico e collega Ernesto Di Florio - cuiJoana dedica il libro – chiamandolocon riconoscenza e gratitudine “papàDi Florio”. Con Oltre la realtà (Ed IlFilo), la giovane scrittrice ci narraun’avventura oltre la realtà. Sul disegnodi copertina – che, come quelli all’in-terno, sono opera dell’Autrice – c’èscritto “Osa sognare...osa volare…osa

sperare!”. Due ragazzi,fratelli gemelli, scappa-no da una vita oppri-mente e che non ama-no, per seguire le loroaspirazioni e il loro di-ritto all’autodetermina-zione, alla felicità. Mapresto si ritrovano invi-schiati in una storia piùgrande di loro, una sto-ria dove le ambientazio-ni sono fantastiche ma isentimenti e le emozio-ni che le muovono sonoreali, possibili, umane. Odio antico edesiderio di rivalsa, tremendi castighi ebramosia di potere assoluto. Il Bene inperenne lotta contro il Male. La vogliadi dominare il mondo che genera soloil dolore e la voglia di rivincita dei vinti.Su tutto, su colpi bassi e lotte all’ultimosangue, su vendette e subdoli cambia-menti di identità, su draghi e fate, solol’Amore può vincere, persino la morte.La pietà che tutto dimentica e tuttoperdona. Vi sono due storie che s’in-trecciano, travasando i sentimenti dal-l’una all’altra. Un solo punto hanno incomune: la ricerca di quel “Qualcosa”che nobilita la vita e sconfigge l’odio, lapaura, le guerre ed infine la morte. La-sciamo la parola a Joana: “Mai, dagli al-bori del tempo, la guerra è stata mes-saggera di pace… è pieno l’Universodel suo dolore! Con la guerra non puoicombattere la guerra! Non accresci cosìche il suo potere! Chi è l’ingenuo chespera di appagare il sangue col sangue?Da miliardi di anni, sordi e ciechi la ap-plicano in una continua follia. Il cando-re della pace non sgorgherà mai dalpurpureo orgoglio della guerra! Altronon genera se non lacrime e dispera-zione!.” L’Amore – puro, eterno, scoper-to nel più profondo dei cuori – vienefuori nell’ora più bella della notte,quando fiumi d’ira e violenza sembra-no aver sradicato già tutto. Vittoria, fan-ciulla di luce in un universo tropposcuro nella sua solitudine amara, è unangelo d’Amore in una terra troppocorrotta e confusa per abbassarsi anco-ra ai sentimenti ed al perdono. Sarà leia guidare i personaggi evasi da unarealtà contraria ai loro sogni verso unmondo, uno spazio dove cercano l’am-bita pace. Sarà lei a mostrare loro che leapparenze non valgono nulla davanti

alla “povera, umile pietà”.Sarà sempre lei a guidarlinel tremendo labirintodelle loro stesse paure,dagli incubi da cui inva-no cercano di scappare.Infine, è lei che insegnaagli evasi di “ricordarsichi sono” e che una me-ravigliosa Verità si na-sconde laddove non sidegnavano nemmeno diguardare e che li solleveràdal buio dell’egoismosulla montagna di Luce,

dove “risplende il Sole”. Per fortuna leleggende non finiscono mai e così il let-tore disincantato di oggi può ancoraimbattersi in personaggi e figure leg-gendarie e straordinarie, che possonolasciargli qualche interrogativo non deltutto ozioso: come diceva il grandeShakespeare “ci sono più cose in cielo ein terra, Orazio, che nella tua filosofia”.Non va trascurata, infatti, l’importanzadel fantastico per la psiche stressata esovraccaricata dell’uomo moderno. Ilfantastico non ha solo una funzioneevasiva ma, cosa ancora più importan-te, costituisce un’offerta di valori, la ri-cerca di una crescita interiore, intellet-tuale, morale e spirituale dell’uomo.Non a caso, alla fine del libro, possiamoleggere queste frasi; la prima è dellaJoana (“E vissero insieme, felici e beati,per sempre. Perché l’Amore è eterno”);la seconda è tratta da una lettera deiCorinzi,13,1-8,13 (“Ora dunque tre co-se durano:fede, speranza, amore; ma lapiù grande di esse è l’amore”). Il para-dosso (affidare un’immane impresa,quale nemmeno maghi e cavalieri sen-tono di assumersi, a piccole e fragili es-seri) e la follia (rifiutare le seduzioni delpotere e del piacere per percorrere unavia di sacrificio e rinuncia, contro ogniapparente logica razionale) sono le ca-ratteristiche dunque della fantasia gua-ritrice e ristoratrice, che consente l’eva-sione da un luogo angosciante e daun’esistenza condotta fra formalismi,convenzioni, condizionamenti e men-zogne. Pertanto, non resta che congra-tularci con questa ragazza (ha poco piùdi venti anni) che, al suo esordio, ci haregalato un romanzo della migliore tra-dizione fantasy.

*Già Direttore U.O. sc di Pneumologia Ospedale Cardarelli - Napoli

IL ROMANZO fantasy di JoanaGrigore narra l’avventura di due fratelli gemelli chescappano da una vita opprimente per cercare di realizzare i loro sogni.

le pagine della culturale pagine della cultura

Francesco Iodice*

Page 26: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

2526

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

news&convegni6 CORSI DI FORMAZIONE,

IN FASE DI ACCREDITAMENTO ECM, ORGANIZZATI DALL’ORDINE

Il Consiglio Direttivo, su proposta della commissione formazione, ha deliberato, di reiterare, in 6edizioni, il corso di formazione, a titolo gratuito, su «Le certificazioni in Medicina e Chirurgia: traconoscenza, deontologia e rischi medico-legali» già effettuato nel 2007.

Calendario e durataI Corsi, che si terranno presso l’auditorium dell’Ordine dei medici di Napoli, si svolgeranno in un’u-nica giornata (h. 8.30/17.30), nelle seguenti date:

19 Febbraio 2008 (Martedì)

21 Febbraio 2008 (Giovedì)

26 Febbraio 2008 (Martedì)

04 Marzo 2008 (Martedì)

11 Marzo 2008 (Martedì)

13 Marzo 2008 (Giovedì)

Modalità di iscrizione Gli interessati dovranno inviare il fac-simile, riportato nella pagina accanto, debitamente compi-lato, al fax dell’Ordine (081/7614387).

- I fax dovranno pervenire entro le ore 14,00 del 12 febbraio 2008.

Saranno iscritti ad ogni corso max n. 50 unità, secondo l’ordine cronologico di arrivo dei fax.(farà fede la data e l’orario del report del fax ricevente).

- Nel fac-simile è prevista la possibilità di indicare due date alternative. L’Ordine provvederà acomunicare per e-mail o per telefono la data assegnata.

- Si precisa che, trattandosi di una riedizione, non sarà ammesso chi ha già partecipato allostesso corso.

Page 27: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

2627

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Fac- simile istanza di iscrizione

Da trasmettere esclusivamente via fax al n. 081/7614387

All’Ordine provinciale dei medici

chirurghi e degli odontoiatri

Napoli

Io sottoscritto Dr ……………………………………………………………………………………….

nato il ……………………… a ………………………………………………………………………….…

residente a ……………. alla Via ……………………………….……………………………………..

laureato in Medicina e Chirurgia, iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi di

Codesto Ordine al N………………

CHIEDO

di essere iscritto al Corso di Formazione ECM “Le certificazioni in Medicina e

Chirurgia: tra conoscenza, deontologia e rischi medico-legali”.

Preciso di essere disponibile a frequentare il suddetto corso in una delle due

seguenti date:

A) ______________________ oppure B)_______________________________

Chiedo che ogni eventuale comunicazione venga inviata al seguente indirizzo:

_________________________________________________________________

Recapito telefonico n.____________email______________________________

Firma

Data……………………………

Page 28: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

2728

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Il 15 Dicembre 2007 si èconcluso il Corso tenutosipresso la sede del nostro Or-dine sul tema «Le certifica-

zioni in Medicina e Chirurgia: traconoscenza, deontologia e rischimedico-legali». Corso che, forte-mente voluto dal Presidente Giu-seppe Scalera e da tutti i Compo-nenti del Consiglio Direttivo del-l'Ordine, è stato realizzato dallaCommissione Ordinistica sullaFormazione composta dai Colle-ghi Canonico, Montella, Valle-fuoco, Recchia, Tortoriello e dalsottoscritto. L'evento, accreditato dalla Com-missione Nazionale ECM con 6crediti formativi, si è tenuto pergruppi di 25/50 discenti ed è sta-to replicato in 9 edizioni il lunedìed il sabato dalle 8,30 alle 15,30.L'argomento ha fatto seguito aquello dello scorso anno (Privacye Segreto professionale) ed hariscosso un notevole consensosia per il tema trattato che per irelatori intervenuti, tema di scot-tante attualità viste le ultime, maricorrenti notizie, che la stampariporta sulla presunta facilità nelrilascio di certificazioni da partedei Medici. Le certificazioni di uso più co-mune sono state enunciate daesperti relatori della MedicinaGenerale Campana quali: Castal-do, Scotti, Lucchetti, Zerella, Ca-lamaro, Sabini, Arcari, Ghiggi,Crimaldi e dal sottoscritto e deiPediatri di libera scelta Napolita-no, Marigliano, de Franchis. Lecriticità sono state evidenziate darelatori di Enti ed Istituzioni, perl'INPS: Castaldo e Vitulano e perl'INAIL Iacoviello. Gli specialisti ambulatoriali Pe-peroni, Sodano,Montella, Cei

hanno rimarcato le responsabili-tà deontologiche previste dalnuovo Codice Deontologico, maanche quelle previste dagli Ac-cordi Collettivi Nazionali per iM.M.G ed i P.L.S nonché per gliSpecialisti Ambulatoriali, e dalContratto nazionale per i Diri-genti Medici. I relatori Dirigenti di ASL e deiDistretti Sanitari e Ospedalieri,Volpe, landolo, Napolitano, Gen-tile, hanno sottolineato leresponsabilità su referti e denun-ce ed insigni Magistrati, qualiD'Amato e Mazzetti, hannoesaustivamente evidenziato leresponsabilità Penali con com-menti e sentenze di riferimento.Infine i docenti Universitari, Lan-di, Della Pietra e Perna hannorelazionato sui requisiti in-dispensabili per non incorrere inproblemi Medico-legali, mentreAvvocati e Docenti Universitari diDiritto, quali Martingano, Rosa,Giacomardo, Aponte si sono sof-fermati sulle responsabilità Civiliche hanno i Medici nell'espletarequesta delicatissima parte dellaprofessione medica. Hanno mo-derato con interventi, spesso vo-lutamente provocatori per ani-mare il dibattito, Canonico, Mutoe Sodano. I numerosissimi inter-venti dei colleghi intervenutihanno manifestato il vivo e par-tecipato interesse agli argomentitrattati al punto da indurre ilConsiglio Direttivo a deliberare lareplica di almeno altre 6 edizionidell'evento nel corso del 2008(vedi pagine 26-27). E' comunqueemersa la necessità che l'Asses-sorato alla Sanità, i Direttori Ge-nerali delle ASL, i Dirigenti diINPS, INAIL, e quelli della SanitàMilitare aprano un confronto edun dialogo costante per informa-re e formare la classe medica sualcune delle problematiche criti-che che i circa 500 medici inter-venuti hanno denunciato. Unparticolare plauso al Direttoredell'Ordine dr.Umberto Zito e atutto lo staff per gli aspetti orga-nizzativi e funzionali.

*Consigliere OMCeO Napoli

Le certificazioni in MedicinaRESOCONTO SUL CORSO DI FORMAZIONE 2007 DELL’ORDINE DI NAPOLI

Giochi Mondiali della Medicina edella Sanità: 28 edizioni e già unblasone consolidato. La prossima,la 29esima, si terrà a Garmisch-Partenkirchen in Germania dal 12al 19 luglio prossimi. La manifesta-zione, una vera e propria miniolim-piade riservata ai camici bianchi(dal corpo medico a quello parame-dico), esibisce cifre di eccellenzaassoluta: 2.500, ad esempio, i par-tecipanti in rappresentanza di circa45 paesi. E 25 gli sport proposti:tra essi atletica, basket, ciclismo,scacchi, scherma, calcio, golf, judo,nuoto, tennis, tiro con la carabina,vela, pallavolo ed equitazione. Re-quisiti per partecipare? Uno solo:appartenere al pianeta sanità, sen-za nessuna selezione preliminare.Agonismo a parte, l'evento è dasempre opportunità di incontri econtatti privilegiati tra specialistidella salute di tutto il mondo. Lakermesse, infatti, viene scanditaanche da risvolti di sapore monda-no e conviviale: cene, momenti dianimazione e la gran soirée di chiu-sura che abbasserà il sipario suuna settimana intensa ed indimenti-cabile. Ma non basta. Il programmadei Giochi prevede anche un'ango-latura scientifica con la possibilitàdi partecipare ad un Simposio Inter-nazionale di medicina che consenteaggiornamenti professionali neicampi della medicina sportiva, dellafisioterapia e della terapia nellosport. Tra gli ingredienti primari del-la manifestazione anche la sugge-stione della location: Garmisch- Par-tenkirchen, infatti, nota come me-tropoli degli sport invernali, sfoderain estate tutte le su carte migliori:scontata l'efficienza teutonica, gliassi su cui conta la località sonoimpianti sportivi di prima scelta,grande capacità di ricezione, 300chilometri di escursioni e, soprattut-to, lo scenario mozzafiato e l'incon-taminata natura dello Zugspitze, lavetta più alta della Germania coisuoi 2962 metri di altitudine. Per in-formazioni rivolgersi al dott. Giovan-ni Giovannini, tel. 0572771535,mail: [email protected]

l’eventoLe Olimpiadidei medici

GRANDE consenso per il temache ha coinvolto circa 500 camici bianchi che hannodenunciato le criticitàdella loro professione. Ricca la squadra dei relatori.

Vincenzo Schiavo*

Page 29: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

2829

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Nel corso delle festivitànatalizie l’Istituto Tu-mori di Napoli ha potu-to godere della visita di

Sua Eminenza il Cardinale Cres-cenzio Sepe. L’occasione è stata la benedizio-ne augurale della ludoteca per ifigli delle donne che sono ricove-rate al Pascale o vi si recano pereffettuare cicli di chemioterapiaed hanno necessità di portarecon loro i loro piccoli che, in talmodo possono beneficiare di unastanza, riempita di giocattoli, do-ve giocare tra trenini, macchini-ne, costruzioni, bambole e tras-correre qualche ora senza esserecoinvolti nel dolore che compor-ta la malattia tumorale che hacolpito le loro mamme. E per il loro divertimento nonmanca il teatrino! Assistiti con ladolce amorevolezza di giovani as-sistenti volontarie. Il Nostro Car-dinale ha gioiosamente preso inbraccio dei bimbi che giocavanolì e benedetto con commozionequesto luogo di svago, sorto pervenire incontro, in modo concre-to, alle esigenze di chi soffre emolto spesso è alle prese conproblemi di ordine pratico edeconomico oltre che inerenti allamalattia stessa che l’ha colpito.Indi nell’Aula Cerra Sua Eminen-za Sepe ha potuto esprimere unmessaggio augurale agli ammala-ti ed al personale tutto dell’Istitu-to, ivi radunatosi. E’ seguito il saluto del professore.Mario Luigi Santangelo, direttoregenerale dell’Istituto, che ha vo-luto fortemente la ludoteca e lavisita del Cardinale in occasionedelle festività natalizie e nell’otti-ca del percorso di umanizzazioneche sta attuando nel Nostro Isti-

tuto, oltre all’impegno che staprofondendo per lo sviluppo tec-nologico dell’Ente e nella raccol-ta dei fondi per la ricerca, taloraanche con toni provocatori neiconfronti delle Istituzioni. Il Cardinale ha, come sempre,avuto parole intrise di speranzaper riaccendere animi spenti, hainstillato gocce d’amore in animiche aspettavano tale linfa in unperiodo dell’anno dove occorremettere da parte rancori perso-nali e prevaricazioni di sorta perattingere solo alla fonte dell’amore e del perdono. E’ toccato poi alla sottoscritta, enon senza commozione, porgereal Nostro Arcivescovo, a nome ditutto l’Istituto, un dono affinchési ricordasse, durante le funzioniliturgiche, di tutto il personaledell’Ente e dei nostri ammalatiche, traendone conforto spiritua-le e forza interiore, hanno graditomoltissimo la visita del CardinaleCrescenzio, faro luminoso dellanostra Napoli. Egli, infatti, ormai da due anni,rappresenta l’ancora di sostegnoper tutti i napoletani, la voce deipiù deboli, il conforto degli am-malati, la luce nella notte buiache troppo spesso avvolge la nos-tra città tanto martoriata da graviproblemi ambientali e da un’es-calation di microcriminalità.

Nel segno dell’umanizzazioneCRESCENZIO SEPE ALL’ISTITUTO TUMORI DI NAPOLI

IL CARDINALE nel corso delle festività natalizieha benedetto la ludotecadel Pascale. Cronacadi una giornata nel nomedella speranza.

Immacolata Capasso

Il Consiglio Direttivo dell'Ordine Provin-ciale dei Medici-Chirurghi e degli Odon-toiatri di Napoli in data 22-05-2007istituisce l''«Osservatorio per la tuteladell'attività professionale e per il con-trasto delle discriminazioni e delle mo-lestie delle donne medico». Compo-nenti dell'Osservatorio sono le dotto-resse: Agnese Borrelli, GiannamariaVallefuoco (entrambe consigliere del-l'Ordine ), Susy Cecchi, Vincenza Di Ri-so, Maria Fortunata Di Stefano, Fran-cesca Fiorillo, Sandra Frojo, Flavia Fu-mo, Gabriella Lepore, Maria Padula,Anna Antonia Peluso, Claudia Serino,Marina Taurisano, Giuseppina Tomma-sielli, Maria Gabriella Troncone. Compito dell'Osservatorio, delicato eattualissimo, è l'analisi del contestodel mondo del lavoro femminile nell'a-rea medica, della verifica del rispettodi quanto previsto dalla giurisprudenzasull'uguaglianza di genere affinché sipossa promuovere, indirizzare e coor-dinare procedure per realizzare l'effet-tiva uguaglianza tra uomini e donne.L'incidenza sempre maggiore di iscri-zioni delle donne alla Facoltà di Medi-cina e Odontoiatria determinerà in po-chi anni la prevalenza di donne medi-co rispetto agli uomini. Bisogneràchiedersi se il sistema sanitario saràin grado di offrire senza ostacoli lestesse opportunità di scelte professio-nali e di carriera a tante donne medi-co che mostreranno di possedere ca-pacità e volontà di misurarsi in tantediscipline scientifiche ed anche di as-sumere ruoli dirigenziali di grande re-sponsabilità. L’«Osservatorio» sarà at-tento a ciò che già oggi avviene e evi-denzierà gli ostacoli di condizioni, or-ganizzazioni e ripartizioni del lavoroche di fatto impediscono l'attuazionedelle pari opportunità. L'aspetto culturale, non secondario,deve essere l’humus che va preparatoe coltivato per diffondere una mentali-tà e un pensare comune privo di pre-giudizi. Interesse di tale Osservatoriosarà anche la promozione attraversovarie forme di comunicazione e di for-mazione della conoscenza della realtàprofessionale delle donne medico edelle potenzialità inespresse.

focusOsservatorio delledonne medico

Page 30: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

2930

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Si terrà a Napoli, dal 16 al 17maggio 2008, il 4° Incontrobiennale «Aggiornamentiin Senologia». Al convegno

esperti del settore, provenienti datutta Italia. Sul tappeto tematichedi ampio interesse come diagnos-tica, trattamento chirurgico, trat-tamenti adiuvanti e di chirurgiaplastica e ricostruttiva. L'evento,in programma negli ambienti del-l'Hotel Royal Continental, è pa-trocinato dalla II Università diNapoli, dall'Ordine dei Medici diNapoli e dalla Società Napoletanadi Chirurgia. Qui di seguito il pro-gramma. Venerdì 16: alle 8.30 presentazio-ne del congresso alla presenza delprof. F. Rossi, del prof. A. Monte-marano, del prof. G. Scalera, deldott. F. Bottino, dell'avv. L. Muto edel dott. T. Pellegrino. Alle 9.15,presidente F. Lo Schiavo, LetturaMagistrale di A. R. Bianco su «Laterapia adiuvante del carcinomamammario: ieri, oggi, domani».Alle 9.45 «Aspetti OrganizzativiTerritoriali»: moderano R. Bellan-tone e A. Renda. M. Montella su«Epidemiologia Regionale», A. Pe-dicini su «La dimensione del Pro-blema sul territorio Regionale»,G. D'Aiuto su «Breast Unit», F.Schittulli su «Il DipartimentoDonna», P. Muto su «La reteradioterapica Italiana». Interventipreordinati di L. Cremone, G.Guerra, E. Mazzeo Cicchetti e P.Zagarese. Alle ore 11.30, presi-dente A. Rotondo, Lettura di C. DiMaggio su «La comunicazionediagnostica in Senologia». «Scree-ning»: moderano G. Petrella e E.Procaccini. I. Capasso su «Strate-gie preventive», M. Di Maio su «Ilprogramma di screening dellaASL NA1», A. Marra su «Il pro-gramma di screening della ASLCE1», A. Ponti su «L'esperienzaTorinese». Lettura di L. Palmierisu «Il ritardo diagnostico in Seno-

logia». Alle 15, presidente M. Sal-vatore, Lettura di V. Lattanzio su«Mammografia digitale». «Nuovefrontiere della diagnostica»: mo-derano A. Siani e A. Sodano. A.Petrillo su «La RM attuali indica-zioni e prospettive future», I. Ma-rano su «Eco con m.d.c.», R. Fari-na su «Diagnostica della metasta-tizzazione linfonodale», A. M.Guerrieri su «Microbiopsiestereotassiche», V. Cuccurullo e L.Mansi su «Ruolo della medicinanucleare (PET)». Discussants: S.Amenta, V. Cuccurullo, A. D'And-rea, A. Guarino, N. Iacomino, F.Procaccino e V. Tardi. Alle 17, pre-sidente C. Pignatelli, Lettura di D.Terribile su «Il cancro mammarioin età giovanile». «Carcinomaduttale in situ»: moderano L.Agozzino e G. Borea. M. A. Latterisu «La malattia di Paget dellamammella», A. Riccardi su «Laradiologia interventistica», G.Macellari e G. Limite su «Qualetrattamento: opinioni a confron-to», A. Morra su «RT adiuvante»,L. De Lucia su «Il trattamento or-monale adiuvante». Discussants:R. Benevento, M. Benincasa, P.Falco, A. Manganiello, G. Oliva, C.Saccone e S. Zullo.Sabato 17: alle 9, presidente G.Catalano, Lettura di F. Ciardiellosu «Angiogenesi e prospettive deltrattamento». «La scelta dei trat-tamenti adiuvanti»: moderano S.De Placido e G. Comella. L. Baronsu «Markers Biologici: attualità eprospettive», F. De Vita su «Tumo-ri con overespressione di HER2»,

S. De Placido su «Tumori “triplenegative”/ ”basal like”», M. R.Diadema su «Tumori con recetto-ri ormonali positivi», M. De Lau-rentiis su «Tumori linfonodo-ne-gativi». Discussants: A. Giordano,M. Giuliano, P. Masullo, M. Ordi-tura, L. Pesce. Alle 11.30, presi-dente C. Natale, Lettura di A. Plu-chinotta su «Iperplasie atipiche:come interpretarle». «La mastec-tomia: attuali indicazioni e pro-grammazione terapeutica»: mo-derano L. Fiore e E. Procaccino.G. Frasci su «La chemioterapianeoadiuvante», G. F. Scoppa su«Indicazioni alla RT adiuvantepostmastectomia», E. Cossu su«La diagnostica RM della mam-mella operata», R Murgo su «Reci-diva locale dopo chirurgiaconservativa». Interventi preordi-nati: F. Iovino su «Ruolo dei fattoridi crescita», F. Natale «Linfonodosentinella: nostra esperienza».Discussants: R. Alfano, A. Cris-cuolo, P. Falco, S. Gili, E. Irlande-se, A. Losco, C. Procaccini e R. Se-taro. Alle 15, presidente F. D'And-rea, «Chirurgia Plastica: dalle ri-costruzioni all'estetica»: modera-no E. Gubicciotti, G. Molea e G. F.Nicoletti. C. Rubino su «Mastec-tomia nipple e skin sparing», F.Schonauer su «La ricostruzionecon lembi», R. D'Alessio su «Ri-costruzione con espansori e pro-tesi», A. Borriello su «Mastoplasti-ca additiva», S. Brongo su «Mas-toplastica riduttiva». Discussants:A. Apolito, V. Argenzio, V. Ascione,G. Capone, D. D'Angelo, G. Di Ca-prio, G. Ferraro, E. Grella, S. Lan-gella, A. Stanziola, L. Tirone, M.Trunfio. Alle 16.45, presidente N.Di Martino, «Problematiche parti-colari in Senologia»: moderano C.Balbi, V. Liguori, P. Piazza. A. San-toriello su «LCNP: Indicazioni allabiopsia chirurgica e tecnica», L.Cobellis su «Cancro mammario ingravidanza», N. Colacurci su«HRT e cancro mammario», S.Del Prete su «Il carcinoma mam-mario avanzato», R. Ruggiero su«Sieromi ascellari: prevenzione etrattamento», A. P. Laprovitera su«Il cancro mammario genetica-mente determinato». Discus-sants: E. Ariviello, F. Balbi, C.D'Angelo, E. Foglia, C. Pascolati,S. Perrotta, M. Treré.

Senologia, gli stati generaliCONVEGNO A NAPOLI DAL 16 AL 17 MAGGIO

DUE GIORNI di full immersionnelle problematiche dellamammella. Esperti da tutta Italia all’Hotel RoyalContinental per il 4°Incontro biennale.

Page 31: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

3031

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

Vedi articolo a pagina 20 «La continuità assistenziale va incontro al paziente» a firma di Salvatore Ghiggi

Page 32: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ne

ws&

con

vegn

i

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

3132

Ricordiamoli insiemeL’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiantri di Napoli abbruna il suo labaro

e partecipa commosso al dolore delle famiglie per la scomparsa dei colleghi nel periodo dicem-bre 2007-gennaio 2008

CARLO AIELLO, PIERNICOLA BOCCUNI, SALVATORE BRUNO, ANTONINO CARACÒ, ANTONIO CARCAVAL-LO, SERGIO CATALDI, ROSARIA CATALFAMO, PASQUALE CAUSA, MICHELE COPPOLA, FRANCESCOCORAGGIO, LEONARDO CORBOSIERO, FRANCESCO D'ANIELLO, FRANCESCO D'APICE, ROBERTO DEFUORTES, EDUARDO MARIO CIRO DE GENNARO, GIUSEPPE DE LAURENTIIS, FELICE IANDOLI, ANTONIOLONGO, MAURO MAROLDA, VITTORIO MARTUSCELLO, CARMINE MUSELLA, ANTONIO NAPOLITANO,PAOLO PERRIS, FABRIZIO POLLIO, OLIVIA RICKLER, DOMENICO RUSSO, FRANCESCO SIMEOLI, LUIGITARALLO, GIUSEPPE TEMPONE, ERSILIA TRAMONTANO.

Il loro ricordo resterà nella memoria dei tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerli.

In ricordo di FABRIZIO POLLIO

Il 3 agosto 2007, a 34 anni, ci halasciati Fabrizio Pollio (nella fo-

to). Specialista in Ginecologia eOstetricia, Dirigente Medico pres-so l’Azienda Ospedaliera Universi-taria Federico II, Dottorando di Ri-cerca in Riproduzione, Sviluppo eAccrescimento dell’Uomo pressol’Università Federico II, nonostan-te la giovane età Fabrizio era av-viato ad un percorso professionalebrillante, per il quale aveva giàposto solide basi. In ogni ambitodella professione, Fabrizio si dis-tingueva per la dedizione, la meti-colosità, il piacere di studiare, diapprendere, di approfondire ogniaspetto, di aggiornare le sueconoscenze e trasmetterle ai piùgiovani. Con questo spirito, sup-portato da una predisposizionenon comune, Fabrizio era diventa-to un raffinato ecografista e un os-tetrico-ginecologo eccellente. Insala operatoria, cercava di perfe-zionare la propria abilità e di met-tere in pratica quanto apprendevadai Maestri della chirurgia gineco-logica: era un divulgatore di nuovetecniche ed era avviato a diventareun sicuro punto di riferimento peri giovani medici della nostra Co-munità Scientifica. Collaboratoreinsostituibile, anche quando lamalattia contro cui ha lottato finoalla fine lo obbligava a limitare gliimpegni professionali, Fabrizio hacontinuato a dedicarsi alla ricercascientifica, portando a termine al-cuni degli studi che aveva intrap-reso e che hanno suscitato l’inte-resse della comunità scientifica

internazionale, tanto da pubblica-re come primo nome sulle presti-giose riviste American Journal ofObstetrics and Gynecology e Hu-man Pathology. L’amore per il la-voro, l’instancabile dedizione allepazienti, la curiosità scientificahanno guidato Fabrizio in tutta lasua attività professionale e sonorimasti immutati fino alla fine, maiattenuati dalla malattia, ma addi-rittura esaltati dalla sofferenza. Èmolto triste e innaturale che mitrovi a commemorare il mio giova-ne Allievo prematuramente scom-parso e a commuovermi come unpadre per il figlio, dal momentoche se ne sono andati una partedel mio cuore, un lembo della miaanima ed una parte viva del miolavoro. Collaborare con Fabrizio evolergli bene è stato un privilegio.Accogliere la sua eredità, fatta diserietà, sensibilità, dignità e corag-gio, sarà il modo migliore per ren-dere onore alla sua memoria,mantenerla viva in tutti noi e tras-metterla ai giovani.

Prof. Andrea Di Lieto

In ricordo di PASQUALE CAUSA

La collettività pediatrica napo-letana piange uno dei suoi fi-

gli migliori, degno erede dellamigliore tradizione ippocraticapartenopea: il dott. PasqualeCausa.Una tragedia repentina ce lo haportato via, sottraendolo a noied al mare della sua Pozzuoli co-me un soffio d’aria improvviso:un nulla leggero ed impalpabile,capace di flettere gli alberi dellebarche, e di farli sembrare fus-celli nelle mani di un gigantesenza tempo e senza età.Già, un gigante; e così era la suastatura morale. Un uomo diffici-le, Pasquale Causa. Un uomo chenon conosceva il grigio: per luibianco o nero, e senza ripensa-menti. Era grosso e forte, con untimbro di voce leggermente ca-denzato, ed una mimica ed unagestualità che sottolineavano adogni momento il suo dire; i trattidel viso decisi, e gli occhi chequando ti raggiungevano eranodue lame d’acciaio che andava-no dritte al cuore, a volte a mal-apena celati da un mezzo sorrisoun po’ sornione.La lunga militanza nell’ACP enella FIMP sono state per lui so-lo un mezzo per testimoniare laforza dei valori di collettivismo,correttezza e meticolosità pro-fessionale in cui credeva; antesi-gnano assoluto e co-fondatorestorico della prima Pediatria diGruppo campana, ha rivolto lemigliori energie della vita a rea-lizzare un modello professionale

Page 33: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

ne

ws&

con

vegn

i

3233

CONSULENZATRIBUTARIA

Si ricorda che ogni gio-vedì, dalle ore 12,00 al-le 14,00 presso la sededell’Ordine un consu-lente in materia tribu-taria è a disposizionedegli iscritti per infor-mazioni di natura fi-scale.

COMUNICARE ALL’ORDINE IL CAMBIO DI RESIDENZASi invitano i colleghi la cui residenza è mutata rispetto a quelladepositata all’atto dell’iscrizione, a far pervenire agli uffici del-l’Ordine un certificato di residenza aggiornato o a presentarsiagli stessi uffici al fine di autocertificare la modifica intervenuta.Tale adempimento è estremamente importante per la gestionedell’Albo ed evita fastidiosi disguidi ai fini del pagamento delletasse annuali e del recapito della corrispondenza. Si richiamal’attenzione dei colleghi medici sull’urgenza di adeguarsi a quan-to imposto da evidenti esigenze organizzative e burocratiche.

in cui il vissuto “insieme”, purnella dialettica interlocutoria discelte e decisioni che difendevacon la veemenza e la consapevo-lezza proprie del dotto, era co-munque prevalente sugli inter-essi del singolo; in altre parole,era più capace di dare che di ri-cevere.Tutti noi abbiamo immagini nel-lo studio: foto di familiari o dipazienti a cui il proprio vissutonon vuol rinunziare, o ancoratracce grafiche che spesso in-consciamente appendiamo persegnalarci modalità, fini edobiettivi, o, a volte, anonimi qua-dretti che lentamente ingiallis-cono sotto il peso della densitàdel tempo, tracce senza età esenza storia. Pasquale no. Luinello studio aveva appeso i dis-egni dei suoi bambini: mute, co-stanti testimonianze d’affetto, dicui aveva sete forse più del Sape-re. Le sue emozioni, il suo uma-no sentire, vivere, divenire, era-no appaganti; ed anche se ilfreddo vento del nord che prean-nunzia l’inverno ce lo ha portatovia, la sua immagine non ci sfug-girà dalla mente e non diventeràuna nebbia incerta e remota,trascinata via dall’incedere in-esorabile del quotidiano sotto icui colpi, aria tra le fronde, an-che i ciclopi hanno i piedi d’ar-gilla. Non accadrà perché Pas-quale Causa ha saldato il suo de-bito con l’esistenza; meglio dime Miguel de Unamuno in “Il se-greto della vita” dice: “Abbiamotutti idee e sentimenti potenzialiche passeranno dalla potenza al-l’azione solo se giunge chi ce lirisvegli. Ognuno di noi portadentro di sé un Lazzaro che hasolo bisogno di un Cristo che lo

resusciti. Disgraziati i poveriLazzari che terminano la lorocarriera di amori e di dolori ap-parenti, senza aver incontrato ilCristo che dica loro: alzati!”. Edesattamente questo è stato il suoruolo nella vita: un incitamentocostante, una tensione continua,un incalzare i Lazzari della vitaad alzarsi ed a riprendere il cam-mino. Abbiamo avuto troppo, edora abbiamo un debito, e tu uncredito; a buon rendere, amicocaro.Per la famiglia, per la figlia, è iltempo del bilancio degli affetti edella sofferenza del distacco fisi-co; agli amici resta il dolore dellaconsapevolezza della perdita, so-lo mitigato dalla certezza che ciòche abbiamo avuto non ci è statodato invano: la testimonianza diuna speranza, di un umano fun-zione e simbolo della civiltà deldivenire.

Pasquale Capone

***

In ricordo di PAOLO PERRIS

“Perris è morto”. Pochi mesidi malattia. Un’esplosione

neoplastica lo ha stroncato a soli61 anni. Il Prof. Paolo Perris, Associato diChirurgia alla SUN, giungeva aNapoli, nell’ottobre 1970, comestudente dall’Università di Pavia.Nel luglio 1973 si laureava in Me-dicina e Chirurgia entrando a farparte della Scuola del prof. Roc-co Docimo, maestro di Chirur-gia. Anni di lavoro, sacrifici enormiper il giovane Paolo. Nel 1982 di-

venne Ricercatore. Si specializzòin Chirurgia Vascolare e poi inChirurgia Generale, ad Ancona,con il Prof. Occhipinti. In sala operatoria era sempre alfianco del prof. Docimo, che nonrisparmiava rimproveri a chic-chessia nè tanto meno a Paolo,che si definiva un animale di salaoperatoria ed i rimbrotti di Doci-mo li prendeva come sprone afar meglio. Tecnicamente prepa-ratissimo, conosceva gli stru-menti di sala operatoria megliodi un operaio specializzato. Alminimo inghippo, tutti noi, Do-cimo compreso, ci rivolgevamo alui. E Paolo, in un batter d’occhiorimetteva sempre la palla al cen-tro. Aveva un modo di parlare di-retto, senza retorica, a volte an-che scorbutico, ma sempre ta-gliente ed incisivo. Uomo di pro-fonda cultura umanistica,conosceva bene il latino ed ilgreco. Nel 2000 conquistò l’am-bito traguardo dell’Associatura.Negli ultimi tre anni fu Direttoredi un Master universitario chedivenne la sua creatura ma so-prattutto la sua invenzione. Ha lavorato senza sosta fino aquando il male gli ha tolto le for-ze. Non tocca a me fare l’apologiadel medico e del chirurgo macertamente è stato padre e mari-to esemplare. Amava la sua fami-glia di una tenerezza che l’uomonon mostrava in altre occasioni.I leoni “docimiani” Marco Ap-perti, Antonio Cennamo, Dome-nico Di Giacomo, Antonio Izzo,Fabrizio Maffettone, Andrea Ma-sella, Girolamo Vittoria Ti porte-ranno sempre nel loro cuore, ca-rissimo Paolo.

Domenico di Giacomo

Page 34: Medici Chirurghi bollettino gennaio/febbraio 2008 e ...ghi» saranno così in grado di decidere se iscriversi successivamente al nostro sodalizio che ormai è un’autentica e grande

xxx

XX

ordine dei medici gennaio - febbraio 2008

le c

on

ven

zio

ni

3334

Il bollettino vuole essere una costan-te fonte informativa per tutti i colle-ghi medici. La nuova redazione hainteso ripristinare la pubblicazionedi tutte le strutture convenzionate,dedicandogli una pagina che vi terràcostantemente aggiornati su tutte leiniziative tra Ordine ed ENPAM.

ABANO TERME (PADOVA) Hotel Terme MagnoliaVia Alessandro Volta, 6 Tel. (+39) 049 8600800 Fax (+39) 049 8602648 Prezzi per persona al giorno minimo 3 giorniin mezza pensione in camera doppia da Euro63 a Euro 77. Prezzi a persona in camera sin-gola a mezza pensione minimo 3 giorni daEuro 76 a Euro 90. Animali ammessi su richie-sta e di piccola taglia Euro 13 al giorno, postiesclusi. Sconto 20%.

MONTEGROTTO TERME (PD)Hotel Terme Montecarlo****Tel. (+39) 049/793233Mezza pensione in camera doppia (minimo 3giorni) da Euro 57 a Euro 62. Supplementocamera singola da Euro 8/10 al giorno. Sullesuddette tariffe sarà praticato lo sconto del10% sul prezzo del soggiorno ed il 20% suipacchetti forfettari comprensivi di cure ter-mali. Ai familiari e parenti di l° grado deisig.ri medici verrà praticato lo sconto del10% sul prezzo del soggiorno e del 12% seusufruiranno dei pacchetti forfettari. Talisconti non sono validi nei periodi di Pasqua,Ferragosto, Natale e Capodanno e per sog-giorni inferiori a 3 giorni.

Hotel CaesarTerme**** Tel. (+39) 049 793655 Mezza pensione in camera doppia per perso-na al giorno da Euro 64 a Euro 81. Supple-mento camera singola Euro 9/10. Sulle sud-dette tariffe sarà praticato lo sconto del 10%sul prezzo di pernottamento mezza pensionee pensione completa e del 20% su tutti i pac-chetti forfettari. Programma" Fango-Terapeu-tico”: ai familiari e parenti di l° grado deiSig.ri medici verrà praticato lo sconto del10% sul prezzo del soggiorno e del 12% seusufruiranno dei pacchetti forfettari "Specia-le programma fango-terapeutico" (sconti noncumulabili con altri sconti).

Hotel Terme Des Bains**** Tel. (+39) 049 793500 Mezza pensione in camera doppia per perso-na (minimo 3 giorni) da Euro 64 a Euro 75.Supplementi in camera singola Euro 8. Sullesuddette tariffe sarà praticato lo sconto del10% sul prezzo di pensione ed il 20% sulprezzo dei programmi fangoterapeutici (sog-giorno+cure). Ai familiari dei Sig.ri mediciverrà praticato lo sconto del 10% sul prezzodi pensione e 12% sul prezzo dei programmifangoterapeutici (soggiorno+cure). I suddettisconti non saranno praticati durante le festi-vità pasquali e natalizie.

ARCIDOSSO (GROSSETO) Hotel Toscana Via Davide Lazzaretti 47 - 58031 Tel. (+39) 0564.967486 fax (+39) 0564.967000 Prezzi al giorno per persona in camera dop-pia alta stagione mezza pensione Euro 50 -

Bassa stagione mezza pensione Euro 43 -Prezzi al giorno per persona in camera dop-pia uso singola alta stagione in mezza pen-sione Euro 60. Bassa stagione in mezza pen-sione Euro 53. Le tariffe a pensione partonoda un minimo di 3 giorni consecutivi. Sconto10%.

LACCO AMENO - ISCHIA (NA) Grand Hotel Terme di AugustoViale Campo, 128 - 80076 Tel. (+39) 081994944 - fax (+39) 081980244 Prezzi giornalieri di mezza pensione per per-sona in camera doppia da Euro 77 e Euro104. Sconto 20% sulle tariffe relative allamezza pensione escluso IVA, al medico, ai lo-ro familiari, ed ai componenti del nucleo fa-miliare alloggiati nello stesso periodo anchese in camere diverse, a pensionati e vedove.Detto sconto non potrà essere curnulabilecon altri previsti dal listino e la prenotazionedovrà essere effettuata direttamente senzaavvalersi di intermediari (agenzie di viaggio)precisando l'appartenenza all'ordine dei me-dici esibendo la tessera all'arrivo in albergo.Per le cure, l'albergo è accreditato al S.S.N.

LA THUILE (AOSTA) Hotel PlanibelFraz. Grand Entreves, 158 - 11016 Tel. (+39) 0165 884541 fax (+39) 0165 884535Linea verde 800-017199 www.planibelresidence.com.Sconto 20% su tutte le tariffe alberghiere edel residence. Tutte le prenotazioni devonopervenire esclusivamente all'albergo. All'arri-vo deve essere presentata la tessera di iscri-zione all'Ordine dei Medici della Provincia diappartenenza. Lo sconto viene applicatoesclusivamente ai componenti del nucleo fa-miliare. Lo sconto non viene applicato se laprenotazione viene fatta tramite agenzia diviaggio o tour operator.

MILANOATAHOTEL Executive**** Via Luigi Sturzo Tel. (+39) 02 62942811 Camera doppia superior uso singola da Euro194 a Euro 244. Offerta week-end Euro 170 apersona in camera doppia. I suddetti prezzinon sono validi nei periodi fieristici e manife-stazioni congressuali. Sconto 20%.

ATAHOTEL Quark**** Via Lampedusa, 11/a Tel. (+39) 02 84431Camera doppia superior uso singola da Euro143 a Euro 189. Offerta week-end Euro 140 apersona in camera doppia o singola. Offertaesclusiva: Week-end nei musei di Milano. 2pernottamenti, colazione, cocktail di benve-nuto, ingresso in un museo, 1 cena tipica,omaggio in camera e bambino fino a 12 annigratis in camera con i genitori (prenotazionidiretta almeno 7 giorni prima dell'arrivo-noncumulabile ad altre promozioni). Durante lasettimana sconto 20% sulla tariffa ufficiale(ad eccezione dei periodi fieristici e manife-stazioni congressuali).

ATAHOTEL De Angeli**** Via Trivulzio, 8 Tel. (+39) 02 467031 Appartamento mensile da Euro 2190 e Euro7590. Sconto 20% sulla tariffa ufficiale.

OPERA (MILANO) Hotel Sporting**** Tel. (+39) 02 576831Camera singola Euro 98. Camera doppia Eu-ro 135. Camera tripla e prima colazione Eu-ro 165.

PIEVE EMANUELE (MILANO) Ripamonti Due Hotel****Tel. (+39) 02/90761 Camera Singola Euro 190 - Camera doppiaEuro 220 - Camera tripla Euro 250 - Sconto10%. Sistemazione in appartamenti bilocalidi 48 mq. Per 1/2/3 ospiti: Singolo mensileEuro 998 - Doppio mensile Euro 1133. Triplomensile Euro 1318N.B. Alle quotazioni sopraesposte viene addebitata "una tantum" l'im-porto di Euro 60 per le spese di pulizia fina-le dell'appartamento: sistemazione in abita-zioni bilocali di 48 mq. Per 1/2/3 ospiti: con-tratti settimanali. Singolo settimanale Euro 369. Doppio setti-manale Euro 419. Triplo settimanale Euro488.

ROMAHotel delle Nazioni **** Via Poli, 7 Tel. (+39) 06 6792441Camera singola Euro 155. Camera doppiaEuro 210. Junior suite Euro 310. Nei giornidi venerdì, sabato e domenica sarà praticatoil prezzo della camera singola anche per ladoppia occupata da due persone.

Hotel Genova**** Via Cavour, 33 Tel. (+39) 06476951 Camera singola Euro 113. Camera doppiaEuro 160. Nei giorni di venerdì, sabato e do-menica sarà praticato il prezzo della camerasingola anche per la doppia occupata dadue persone.

Hotel Raphael**** L.go Febo, 2 Tel. (+39) 06 682831 Nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, luglio,agosto, novembre e dicembre. Camera sin-gola standard Euro 182. Camera doppia standard Euro 273. Nei mesidi aprile, maggio, giugno, settembre, otto-bre. Camera singola standard Euro 200. Ca-mera doppia standard Euro 285. Esclusa pri-ma colazione. Le cancellazioni dovranno es-sere comunicate almeno 72 ore prima delladata di arrivo per iscritto; in caso di cancel-lazione tardiva, verrà fatturato per una not-te di addebito penale per cancellazione.

ATAHOTEL Villa Pamphili**** Via della Nocetta, 105 Tel. (+39) 06 6602 Camera singola superior da Euro 156 a Euro198. Offerta esclusiva: Week-end di storia ecultura Euro 180 a persona in camera dop-pia, 2 pernottamenti, colazione, cocktail dibenvenuto, ingresso in un museo, 1 cena ti-pica, omaggio in camera e bambino fino a12 anni gratis in camera con i genitori (pre-notazione diretta almeno 7 giorni primadell'arrivo non cumulabile ad altre prenota-zioni). Durante la settimana sconto 20% sul-la tariffa ufficiale (ad eccezione dei periodifieristici e manifestazioni congressuali).

le convenzioni