meditare e conoscersi con il mandala
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Webinar Insegnalo.it Meditare e conoscersi con il Mandala con Chiara Repetto. http://www.insegnalo.it/webinar-online/item/elisir-di-ecopsicologia Il mandala – raffigurazione presente in molte tradizioni costruita attorno a un ideale baricentro centrale – è uno strumento prezioso per favorire la meditazione e per promuovere la conoscenza e l'equilibrio delle varie parti di sé intorno a un unico centro interiore.TRANSCRIPT
Meditare e conoscersi con il MANDALA
La parola Mandala e’ una parola di origine sanscrita cos6tuita da due par6: la parola
Manda che vuol dire “essenza” e il suffisso la che puo’ essere trado>o con la parola
“contenitore”, quindi si puo’ le>eralmente tradurre il significato in “contenitore
dell’essenza”. Anche trado>a come «cerchio» o «centro»
Le tre proprietà di base del mandala sono un centro, la simmetria ed i pun4 cardinali; il primo principio è costante, gli altri due variabili a seconda del mandala.
Il simbolo del cerchio appar6ene ai primordi della storia umana…
…è presente nelle più profonde stru>ure della
materia….
…nei cicli temporali…
..è la ruota della vita…
La ciclicità è presente anche nei suoni del corpo...
…per gli indiani d’America tu>a la concezione del mondo poggiava sul
cerchio
La ruota della medicina
In natura troviamo mol6 esempi di Mandala….
…anche nel nostro corpo
…nei cibi
Mol6 giochi ruotano a>orno al centro.
Il bambino, giocando a par6re dal proprio centro, pare trarre da esso la
sua energia e la sua gioia.
…Anche molte danze si svolgono in cerchio
Il con6nuo ruotare intorno al centro invisibile è il modello arche6pico
fondamentale della nostra vita ed è il modello basilare della danza.
Possiamo considerare giochi e danze come dei «mandala in movimento»
Il labirinto, strumento usato in molte civiltà per proteggere e meditare, può essere considerato un mandala. Rappresenta la ricerca che l’uomo fa, seguendo vie diverse, per avvicinarsi al centro.
Nelle chiese medievali si usava spesso, davan6 all’entrata, un labirinto circolare a
mosaico che rappresentava il pellegrinaggio alla ci>à santa di
Gerusalemme, metafora dell’unione con Dio.
Mo6vi mandalici non si trovano solo sui pavimen6 delle costruzioni sacre, ma
anche nelle stru>ure dei soffiQ
Nei rosoni delle ca>edrali go6che abbiamo altri esempi di mandala.
Li troviamo anche nelle moschee
Molte costruzioni sacre è come se
fossero dei mandala tridimensionali…
…gli stupa buddis6…
…moschee islamiche…
…I kiva degli indiani Pueblo…
…Stonehenge in Inghilterra
…Il tempio del cielo in Cina
Dimore a forma di mandala…
…gli igloo inuit
…case circolari in Africa…
..in Perù…
…i tepee degli Indiani d’America…
…in Italia…
…a Milano!
Anche gli animali non umani, i nostri «fratelli maggiori», hanno spesso dimore circolari…
…per non parlare della Dimora di tuQ….
Cyma6c experiment -‐ YouTube La teoria cima6ca di Hans Jenny studia
l’effe>o morfogene6co delle onde sonore.
Siamo immersi in un mondo «mandalico». In quanto forma simbolica colleQva, come sosteneva Carl Gustav Jung, rappresenta un linguaggio comune insito nella memoria
gene6ca dell’umanità.
Meditare con il mandala
Meditazione: la pra6ca di concentrazione della mente su uno o più oggeQ, immagini, pensieri (o talvolta su nessun ogge>o) a scopo religioso,
spirituale, filosofico o semplicemente di miglioramento delle proprie condizioni
psicofisiche.
Mandala buddis6 6betani
Iniziazioni
Ne Mandala le figure basilari sono due: il cerchio, simbolo della
perfezione spirituale e il quadrato, simbolo dell’ armonia del mondo
materiale
Nell’ Uomo Vitruviano di Leonardo l’unione tra il materiale -‐ terreno rappresentato dal
quadrato (simbolo della terra) e l’immateriale -‐
trascendente rappresentato dal cerchio (simbolo del cielo) sono connessi mediante l’Uomo,
elemento dinamico e di
congiunzione.
Altre figure geometriche generalmente presen6 nel
diagramma circolare del mandala sono il triangolo ed il punto.
Il triangolo, in natura, rappresenta il fuoco. Se il
ver6ce è rivolto verso l’alto viene collegato al maschile, verso il basso al femminile.
Il punto centrale dal quale si origina il mandala è il coside>o bindu, è il simbolo più importante del mistero dell’Essere perché collega l’invisibile-‐senza dimensioni-‐al visibile. Il bindu funge da s6molatore cerebrale perché
favorisce l’a>enzione e la concentrazione.
…nel mandala possono comparire
anche figure, luoghi, oggeQ complessi e minuziosi
Yantra: rappresentazioni
geometriche u6lizzate come supporto nella concentrazione o per favorire l'assorbimento
medita6vo. Il termine infaQ significa
originariamente "veicolo", "mezzo" o
meglio ancora "strumento/ogge>o a>o a favorire" un'esperienza o conseguimento mis6co
A differenza del Mandala, lo Yantra è circondato da una cornice quadrata con qua4ro «T» disposte presso i 4 pun6 cardinali-‐
come varchi che perme>ono l’accesso alla zona consacrata-‐ ed è formato esclusivamente da figure geometriche, all’interno delle
quali si possono iscrivere le4ere in sanscrito.
Un altro elemento 6pico dello Yantra è il fiore di loto, simbolo del cammino spirituale, della conoscenza e dell’illuminazione
Il mandala, come direbbe Giuseppe Tucci, è un cosmogramma perchè rappresenta l'universo intero
nel suo schema essenziale, nel suo processo di emanazione e di riassorbimento, inoltre, si può dire che il mandala sia anche un psicocosmogramma: lo schema
della disintegrazione dall'uno al molto e della reintegrazione del molto all'uno.
Perché «fa bene» colorare o realizzare un mandala
? Quasi tuQ i disturbi possono essere in qualche modo collega6 alla perdita del proprio centro e dell’orientamento…
…Creando un mandala diamo vita ad uno spazio sacro, un luogo prote>o, un centro in cui concentrare le
nostre energie.
La connessione di tu>e le par6 nel mandala, come si rivela in natura con tanta facilità, aiuta l’uomo nella sua
trasformazione e capacità d’integrazione, accompagnandolo nella comprensione di tu>e le
piccole interconnessioni invisibili.
Jung u6lizzò il mandala come strumento di auto esplorazione.
“in essi vedevo come operava il Sé, la mia totalità […] mi fu sempre più chiaro che il mandala è il centro, è l’espressione di tu>e
le vie, è la via verso l’individuazione.
Disegnando un mandala creiamo un simbolo personale che rispecchia chi siamo in quel
momento.
Il centro del mandala non è solo la costante dello spazio, ma anche quella del tempo: il
centro del tempo è ora. Rappresenta il culmine della consapevolezza.
Costruire un mandala è una tecnica che favorisce la calma, la concentrazione e perme>e di
controllare ansie e paure. I confliQ interiori, a>raverso il mandala, vengono proie>a6 fuori di sé e possono essere riconosciu6; ciò fornisce chiarezza, equilibrio tra gli oppos6
contenu6 della coscienza, perme>e di sperimentare armonia.
Lo psichiatra statunitense R. Turner raccomanda il lavoro con i mandala sopra>u>o in qua>ro 6pi di situazioni cri6che: 1) Perdite par6colarmente gravi; 2) Profondi cambiamen6 dei passaggi di età; 3) MalaQe che minacciano la vita; 4) Emergenze spirituali.
Come lavorare su di sé con il mandala
Ognuna delle aQvità che vedremo prevede di accostarsi ad essa con lo stesso rispe>o con cui
entreremmo in uno spazio sacro, è lo è! E’ un momento per noi, da ritagliarsi, da onorare
rendendolo un rito, da proteggere e vivere in silenzio, magari spegnendo il cellulare, accendendo una candela, un bastoncino di incenso, recitando una
piccola formula per noi significa6va all’inizio e alla fine dell’aQvità
«Tanto più il lavoro con i mandala assume cara>ere rituale, tanto migliori saranno i suoi effeQ terapeu6ci»
Ruediger Dahlke
• Colorare un mandala prestampato. h>p://www.disegnidacoloraregra6s.it/giochi/forme_geometriche.php Questa aQvità è oQma da proporre anche ai bambini. E’ possibile svolgerla in coppia: si stampano tre mandala iden6ci, ognuno colora il suo mandala e successivamente insieme si colora il terzo.
Realizzazione libera • Tracciare un cerchio dal diametro di circa 15
cm, con un punto in mezzo, l’unica regola è di disegnare restando all’ interno del cerchio.
• Evitare di seguire idee precos6tuite • Sospendere il giudizio este6co • Dare un 6tolo al mandala • Segnare la data di esecuzione • Segnare l’alto e il basso • Osservarlo • Scrivere cosa suscita in noi
E’ possibile anche creare mandala «materici»…
Tecniche varie: Creare mandala colleQvi Creare mandala familiari Mandala come esercizio di autos6ma Trataka
Trasformare un’esperienza in un mandala «Mandalizzare» un sogno
Bibliografia • Giuseppe Tucci, Teoria e pra4ca del mandala, Ed.
Astrolabio-‐Ubaldini, Roma 1969. • Ruediger Dahlke, Terapia con i mandala, Ed. Tea,
Monaco 1999. • Susanne F. Fincher, I mandala, Ed. Astrolabio-‐Ubaldini,
Roma 1996. • Disegna il tuo mandala, n° 296 Riza Scienze, Gennaio
2013. • Rudiger Dahlke, Mandala, Ed. RED, Como 1994. • F.N.E.Y, Raja-‐Yoga La concentrazione (Dharana), Ed.
Promolibri Magnanelli, Torino 1999. • Renzo Rossin, Il mandala: uso psicologico ed educa4vo,
Psicosintesi n° 7 aprile 2007