Mente e linguaggio negli animali non umani

Prof. Stefano Gensini 2017-18 Filosofia del linguaggio II modulo Dispensa n. 5

Il punto di vista di Ch. Darwin

• Ricordiamo che in Origin of Species (1859), D. non aveva toccato la storia evolutiva dell’essere umano, limitandosi a indicare un possibile sviluppo della prospettiva che il suo libro cercava di aprire.

• “In the distant future I see open fields for far more important researches. Psychology will be based on a new foundation, that of the necessary acquirement of each mental power and capacity by gradation. Light will be thrown on the origin of man and his history” (1859: 488).

Il tema dell’ «Uomo» viene affrontato nel 1871• Darwin si trova a rispondere a

una folla di obiezioni sollevate negli ambienti conservatori alle tesi dell’Origine delle specie;

• In particolare, quello dellinguaggio è un tema crucialeperché esso eratradizionalmente ritenuto (per ragioni religiose e/o filosofiche) il segno distintivo dell’essereumani.

Max Müller (1823-1900), professore di filologia comparata a Oxford, attaccò le tesi evoluzioniste di Darwin nelle sue Lectures on the Science of Language(1861) nelle quali il LV è presentato come «il Rubicone» della specieumana che nessunanimale puòattraversare.

Primi passi del darwinismo in Italia

Torino 11 gennaio1864

Firenze, 21 marzo1869

L’Origine delle specie era stata tradotta nel 1864da Giovanni Canestrini.

Le reazioni degli ambienti cattolici

• Intervendo su La Nazione (1.4.1869) Raffaello Lambruschini si sforza(va)

• «di comprendere di quale utilità potesse riuscire per il popolo fargli sapere che i suoi progenitori sono scimmie; e trattare così dinanzi ad uditori mal preparati, un argomento intorno al quale s’aggruppano questioni che tengono agitati gli spiriti non tanto degli uomini della scienza quanto degli uomini di mondo e della gente timorata (…).

• Che sarebbe, per esempio, se dalla supposta evoluzione degli esseri stabilita come legge inerente alla natura e come legge necessaria venisse la scienza a dedurne logicamente che anco l’umana volontà è trascinata da questa legge fatale, e perciò non è libera? A quest’annunzio l’umana coscienza non manderebbe un grido d’indignazione, e la società non sentirebbe crollare il terreno sotto i suoi piedi? La scienza vera non può mai condurre a queste conseguenze irragionevoli senza distruggersi».

• Niccolò Tommaseo, L’uomo e la scimmia (1869):

• «V’annunzio una lieta novella. L’Italia, che da tanti secoli invocava l’aiuto straniero per ricuperare la propria dignità, ha finalmente trovato uno straniero magnanimo che gliela rende, mettendo gl’Italiani alla pari non solamente coi Russi e cogli Ottentotti ma con le scimmie. Questo si chiama sedere al banchetto delle nazioni davvero (…). La docilità è veramente un’invitta necessità dell’umana (scusate, della scimmiesca) natura, se lo scuotere il gioco della fede vecchia ci fa pazienti del domma novello, il domma della scimmietà»

Darwin 1871: The Descent of Man

Continuità delle facoltà

mentali (mental powers)

Le emozioni

Memoria e ragione

• Si tratta di due tra le facoltà mentali tradizionalmente ritenute altamente speficiche dell’essere umano, a differenza dagli animali. Ancor oggi, numerosi studiosi ritengono che gli animali vivano in un eterno presente, senza alcuna capacità di ricordare le esperienze passate, né di anticipare quelle future. Ma molte osservazioni – argumenta Darwin –militano in senso contrario.

Il linguaggio: aspetti

generali (1)

Il linguaggio: aspetti generali (2)

Possibile origine del linguaggio

verbale