misericordia di roma appio - tuscolano. soccorso al paziente traumatizzato
TRANSCRIPT
Misericordia di Roma
Appio - Tuscolano
Soccorsoal paziente
traumatizzato
Il trauma
Lesione corporea provocata per azione meccanica da un agente esterno
Parte del corpo interessata
Tipo di lesione (tipo di agente esterno)
Energia
Le conseguenze del trauma
• Prima causa di mortalità al di sotto dei 45 anni
• Prima causa di disabilità al di sotto dei 45 anni
Le conseguenze deltrauma stradale nel 2010
Urbane Extra-urbane Autostrade Totale
Incidenti 160049 39276 12079 211404
Decessi 1759 1955 376 4090
Feriti 218383 63685 20667 302735
Decessi/incidenti 1,1/100 5/100 3,1/100 1,9/100
Fonte: ISTAT (pubblicato 09 novembre 2011)
Le conseguenze del traumaCirca il 50% delle morti dovute a traumi avvengono a
distanza di ore o giorni dall’evento traumatico
Una gestione pre-ospedaliera corretta delpaziente traumatizzato aumenta le
probabilità di sopravvivenza
La prima ora èla più importante!
La gestione del trauma
Il fattore più importante nella gestione del trauma è
il riconoscimento deiproblemi più urgenti
Il paziente traumatizzato
• Sicurezza della scena• Rischio attuale e rischio evolutivo
• Dinamica dell’evento• Caduta dall’alto - Incidente stradale - Esplosione - Aggressione
• Rapida valutazione del paziente
IN UN MINUTO!
Dinamica dell’evento
Anche in assenza di lesioni evidenti tutte le vittime di incidenti con
dinamica maggiore devono essere portate in ospedale per
osservazione ed eventuali accertamenti
Dinamica dell’evento (2)
Cadute
Adulti: 6 metri o più alto (circa due piani)
Bambini: 3 metri o più (circa un piano) o almeno il doppio dell’altezza del bambino
Dinamica dell’evento (3)Incidenti stradali
– Automobile vs automobile• Intrusione di 25 cm o più• Passeggero sbalzato dall’abitacolo• Altro passeggero nel veicolo morto (o gravemente ferito)• Impatto ad alta velocità/assenza di cinture di sicurezza
– Automobile vs pedone/ciclista• Vittima buttata a terra• Vittima travolta• Velocità di impatto > 35 Km/h
– Motocicli• Velocità di impatto > 35 Km/h• Assenza di casco od altri indumenti protettivi
Dinamica dell’evento (4)
EsplosionePossono verificarsi gravi lesioni degli
organi interni anche in assenza dilesioni esterne evidenti
(blast injury)
AggressioneMotivi medico - legali
Rapida valutazione del paziente
• Età apparente• Sesso • Respiro• Coscienza• Emorragie• Movimenti spontanei
Manovre salvavita
• Arrestare emorragie arteriose
• Disostruire le vie aeree
EmorragiaDefinizione
Fuoriuscita di sangue da un vaso
EmorragieClassificazione
• Esterne: il sangue fuoriesce all’esterno tramite una lesione della cute e dei tessuti sottostanti
• Interne: il sangue esce dai vasi e si raccoglie in una cavità interna del corpo
• Interne esteriorizzate: il sangue proviene da un organo interno e fuoriesce da una cavità naturale del corpo
EmorragieFerite
La ferita è una emorragia causata da un corpo estraneo che danneggia la superficie corporea
• Ferita superficiale: la lesione riguarda solo cute e tessuto sottocutaneo superficiale
• Ferita profonda: la lesione riguarda anche i tessuti profondi sottocutanei
• Ferita penetrante: l’intero spessore della parete di una cavità corporea è stato leso
Emorragie
• Arteriosa: il sangue esce da un’arteria, a forte pressione ed in maniera intermittente
• Venosa: il sangue esce da una vena, a bassa pressione ed in maniera continua
Emorragia
• Riduzione della quantità di fluidi circolanti nel sistema cardiocircolatorio
• Riduzione dell’afflusso di sangue ad una regione del corpo
• Accumulo di sangue in una cavità con aumento della pressione intracavitaria
• Shock ipovolemico
• Necrosi
• Lesione di organi sensibili alla pressione
Shock
• Condizione in cui l’apporto di fluidi, ossigeno e sostanze nutrienti ai vari organi dell’organismo NON è sufficiente a coprire il fabbisogno.
• Lo shock è una condizione che evolve, con velocità variabile a seconda della causa sottostante e delle capacità di compenso dell’organismo
• Lo shock non trattato tempestivamente è mortale.
Shock
• Fluidi corporei
• Sistema vasale
• Pompa cardiaca
• Ipovolemico (emorragie)
• Vasogenico (traumi cranio-spinali)
• Cardiogeno (infarto, arresto cardiaco)
Shock anafilatticoShock settico
Shock ipovolemicomeccanismi di compenso
Sistema vasale• Vasocostrizione (si riduce il
calibro dei vasi per limitare la perdita di liquidi)– Cute pallida (palme delle
mani)– Cute fredda– Mucose secche– Diuresi ridotta
Pompa cardiaca• Tachicardia (aumenta la
frequenza delle pulsazioni per mantenere costante la gittata cardiaca)– Polso rapido– Aumento frequenza cardiaca
Mantenimento della pressione arteriosa e
della perfusione cerebrale e cardiaca
Shock ipovolemicoScompenso
Se la perdita di fluidi non viene corretta, i meccanismi di compenso perdono la loro
efficienza e si manifestano i segni e i sintomi di ipoperfusione
Il primo apparato che manifesta i segni e i sintomi della scarsa perfusione è il
Sistema Nervoso Centrale
Shock ipovolemicovalutazione della coscienza
• Vigilanza:– Postura– A: Alert– V: Verbal– P: Pain– U: Unresponsive
Valutare la durata della risposta allo stimolo
• Funzioni Mentali:– Domande semplici
• Come si chiama?• Quanti anni ha?• Dove siamo?• Cosa è successo?• Riconosce questa persona?
– Istruzioni semplici• Tiri fuori la lingua• Mi stringa le mani• Guardi il mio dito
Shock ipovolemicovalutazione/azione
Valutazione• Paziente Unresponsive
• Paziente con Coscienza alterata ma presente
Azione• BLS
– se c’è respiro e circolo
• Valutazione dei parametri vitali e della glicemia
Parametri VitaliParametri non strumentali• Coscienza!• Frequenza e meccanica
respiratoria• Frequenza cardiaca• Presenza di emorragie esterne
evidenti• Colorito cutaneo
– Labbra e bocca– Occhi (congiuntive)– Unghie e polpastrelli
Parametri strumentali• Saturazione ossigeno
– Posizionare bene lo strumento– Attendere qualche secondo– Valore normale: superiore a 90%
• Pressione arteriosa– Espressione della quantità di
sangue che arriva agli organi– Valore normale:
• Sistolica (max): 130 mmHg• Diastolica (min): 80 mmHg
Valori molto bassi sono più preoccupanti di valori alti!NON RIMUOVERE
EVENTUALICORPI ESTRANEI
Shock ipovolemicovalutazione/azione
1. Ci sono emorragie esterne evidenti?• Sì: Tampona le emorragie (escluse emorragie dal cranio o
dal torace) e passa al punto 2• No: Passa al punto 2
2. Misura Pressione Arteriosa e Glicemia• Una delle due è bassa?
– Sì: Posizione Anti-shock (in assenza di fratture)– No: continua a monitorizzare i parametri vitali
Somministrare OSSIGENOOSPEDALIZZAZIONE
EmorragieTrattamento
Il principio generale consiste nell’applicare una forte pressione esterna alla ferita per bloccare
l’emorragia
Quando una grossa emorragia interessa un arto, si può bloccare il flusso di sangue
prossimalmente alla ferita (arteriosa) o distalmente alla ferita (venosa)
Emorragie arteriose
Disostruzione delle vie aeree
• NON IPERESTENDERE IL CAPO!• Aprire leggermente la bocca• Asportare corpi estranei se ben evidenti• Aspirare eventuali secrezioni/sangue• IMMOBILIZZARE IL RACHIDE CERVICALE• Posizionare cannula di Guedel (se il paziente è
incosciente)
Croce Verde P.A. SVT 31
Posizionamento del collare
Valutazione primaria
• A: Airways - Vie aeree/Rachide cervicale
• B: Breathing - Respiro
• C: Circulation - Circolo/Emorragie
• D: Disability - Stato neurologico
SEQUENZA BLS
Valutazione primaria (2)
• A: ostruzione vie aeree - manovre di disostruzione
• B: alterazioni del respiro– frequenza respiratoria < 10 atti/min– nei bambini < 1 anno: frequenza respiratoria < 20 atti/min– frequenza respiratoria > 30 atti/min
• C: pressione sistolica < 90 mmHg - emorragie potenzialmente letali
• D: Glasgow Coma Scale < 14
Glasgow Coma Scale
• Rapida valutazione dello status neurologico tramite la valutazione della risposta agli stimoli
• Assegna un punteggio numerico a ciascun tipo di risposta: max 15 - min 3
• Più alto è il punteggio, migliore è lo status neurologico
• Tre indicatori– Apertura occhi: da 1 a 4 punti– Risposta verbale: da 1 a 5 punti– Movimenti: da 1 a 6 punti
Glasgow Coma Scale (2)
• Apertura occhi– Spontanea: 4– Allo stimolo verbale: 3– Allo stimolo doloroso: 2– Assente: 1
Glasgow Coma Scale (3)
• Risposta verbale– Appropriata: 5– Disorientata: 4– Parole sconnesse: 3– Suoni incomprensibili: 2– Silenzio: 1
Glasgow Coma Scale (4)
• Movimenti– Spontanei/a comando: 6– Localizza il dolore: 5– Si ritrae dal dolore: 4– Flessione forzata degli arti: 3– Estensione forzata degli arti: 2– Rilasciamento flaccido: 1
Esame testa - piedi• Ferite penetranti• Amputazione/gravi lesioni delle estremità• Dolore addominale• Lesione toracica evidente (flail chest)• Dolore toracico• Lesioni del cranio• Paralisi/Perdita di urine o feci/dolore alla schiena• Fratture di ossa prossimali (al di sopra del gomito e del
ginocchio)• Frattura del bacino
Emorragie in atto e potenziali
Esame testa - piedi• Ferite penetranti• Amputazione/gravi lesioni delle estremità• Dolore addominale• Lesione toracica evidente (flail chest)• Dolore toracico• Lesioni del cranio• Paralisi/Perdita di urine o feci/dolore alla schiena• Fratture di ossa prossimali (al di sopra del gomito e del
ginocchio)• Frattura del bacino
Traumi toracici
Un trauma del torace può provocare un accumulo di sangue (emotorace o versamento pleurico) o di aria (pneumotorace) tra le pleure, impedendo
la normale espansione dei polmoni.
In questi casi, il paziente accusa DISPNEA.
Traumi toraciciVersamento pleurico
Traumi toraciciPneumotorace
Dolore toracico post-traumatico
Esame testa - piedi• Ferite penetranti• Amputazione/gravi lesioni delle estremità• Dolore addominale• Lesione toracica evidente (flail chest)• Dolore toracico• Lesioni del cranio• Asimmetria pupille/movimenti oculari/deviazione lingua• Paralisi/Perdita di urine o feci/dolore alla schiena
• Fratture di ossa prossimali (al di sopra del gomito e del ginocchio)
• Frattura del bacino
Esame testa - piedi• Ferite penetranti• Amputazione/gravi lesioni delle estremità• Dolore addominale• Lesione toracica evidente (flail chest)• Dolore toracico• Lesioni del cranio• Paralisi/Perdita di urine o feci/dolore alla schiena• Fratture di ossa prossimali (al di sopra del gomito e del
ginocchio)• Frattura del bacino
Fratture
Trattamento• Arrestare emorragie potenzialmente letali• Disostruire le vie aeree/immobilizzare il rachide cervicale• Prima di liberare un arto incastrato, mettere un laccio
emostatico alla radice (sindrome da schiacciamento)• Immobilizzare arti fratturati• Immobilizzazione su tavola spinale• Somministrare ossigeno
Contattare Centrale Operativa 1.1.8. per ospedalizzazione del
paziente
Sindrome da schiacciamento
Quando un arto, soprattutto l’arto inferiore, viene compresso per un lungo periodo di
tempo, i muscoli vengono gravemente danneggiati e rilasciano i propri componenti
nel sangue
Questi componenti sono molto tossici per i reni
Sindrome da schiacciamento
Prima di liberare un arto, è necessario sapere da quanto tempo è sotto pressione e, se
possibile, palpare un polso distale.
Se l’arto è stato sotto pressione per almeno un’ora e il polso distale non è palpabile, prima di liberare l’arto stesso è necessario bloccare
l’afflusso di sangue.
Ricapitolando…• SICUREZZA DEI SOCCORRITORI• Dinamica dell’evento• Emostasi & stabilizzazione vie aeree• Valutazione primaria A – B – C – D
– A: Airways– B: Breathing– C: Circulation– D: Disability
• Valutazione secondaria– Esame testa-piedi
• Trattamento
Grazieper
l’attenzione