mondo giovanile, globalizzazione e istanze della … · si raggiunge una maggiore consapevolezza di...

79
© 2015 Ipsos. MONDO GIOVANILE, GLOBALIZZAZIONE E ISTANZE DELLA POLITICA 27 novembre 2017

Upload: trinhnga

Post on 18-Feb-2019

219 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

© 2015 Ipsos.

MONDO

GIOVANILE,

GLOBALIZZAZIONE

E ISTANZE DELLA

POLITICA

27 novembre 2017

© 2015 Ipsos.

1. LE FONTI

2. BREVI CENNI AL CAMBIAMENTO

ANTROPOLOGICO

3. CHI SONO I GIOVANI: le figure di

riferimento, la famiglia, la felicità e il

lavoro

4. LE ISTITUZIONI E LA DOPPIA FRATTURA

SOCIALE

5. LE ISTANZE DELLA POLITICA

6. DIO A MODO MIO

7. CONCLUSIONI

© 2015 Ipsos.

LE FONTI

© 2015 Ipsos.

Vengonodi seguito presentati i risultati di più ricerche:

Banca dati ricerche Ipsos

“Rapporto Giovani” promosso dall’Istituto Toniolo e realizzato da Ipsos

“Dio a modo mio”, realizzata dall’Istituto Toniolo

© 2015 Ipsos.

CHE COS’È?http://www.rapportogiovani.it/

© 2015 Ipsos.

CHE COS’E’

Oggi Rapporto Giovani può essere definito un vero e proprio

Osservatorio della condizione giovanile, fornendo dati, analisi e notizie che esplorano a fondo una componente essenziale della nostra società, contribuendo così a meglio orientare politiche, servizi e progettualità.

Rapporto Giovani nasce nel 2012 e diventa la ricerca

disponibile più estesa nel nostro Paese sull’universo giovanile.

© 2015 Ipsos.

IL METODO DELLA RICERCA

La rilevazione è strutturata in cicli triennali. Durante ciascuno di questi cicli viene effettuata un’indagine principale LONGIDUTINALE (una all’anno, mirata a ripercorrere l’evoluzione del percorso biografico dei giovani) e in parallelo altre indagini tematiche di approfondimento

su temi specifici (5 ogni anno).

Nel triennio

2012-2014

Le indagini hanno visto il

coinvolgimento di 9.000giovani dai 18 ai 29 anni.

Nel triennio

2015-2017

Il campione viene rinnovato e

l’indagine principale di

partenza vede la

partecipazione di 9.358giovani dai 18 ai 33 anni.

© 2015 Ipsos.

I TEMI TRATTATI NELLE LONGITUDINALI

I giovani e le istituzioni I giovani e la felicità

I giovani e il lavoro I giovani e le figure di riferimento

I TEMI TRATTATI NEGLI APPROFONDIMENTI

I giovani e l’Europa

I Focus su:

Pianeta «Neet»

Garanzia Giovani

Il volontariato

Expo 2015

© 2015 Ipsos.

BREVI CENNI AL

CAMBIAMENTO

ANTROPOLOGICO

© 2015 Ipsos.

COM’E’ CAMBIATA L’ITALIA

Negli ultimi decenni il paese ha fatto registrare un profondo cambiamento antropologico.

3 gli aspetti emersi con grande nettezza:

E, in aggiunta, si evidenziano altri due elementi che influenzano opinioni e comportamenti degli individui:

1. La crescita di importanza delle emozioni sulla razionalità

2. Il prevalere della percezione sulla realtà

© 2015 Ipsos.

TUTTO CIÒ INVESTE LE DIVERSE DIMENSIONI IN CUI DIPANA LA

VITA QUOTIDIANA

Rapporto con la

FAMIGLIA Rapporto con gli ALTRI

(vicini e lontani/ uguali e diversi)

Rapporto con le ISTITUZIONI,laPOLITICA e la

RAPPRESENTANZA

Rapporto con la

RELIGIONE e la CHIESA

Rapporto con

l’EUROPA

Il senso CIVICO, le LEGGI, le

TASSE

Rapporto con l’AMBIENTE

Rapporto con i MEZZI DI

INFORMAZIONE

Emerge il ritratto di un paese, ricco di AMBIVALENZE e di CONTRADDIZIONI

© 2015 Ipsos.

I VALORI SOCIALI AL TERZO POSTO DI UNA SCALA IDEALE

Famiglia

Amore

Amicizia

Relazioni

1° GLI AFFETTI

Salute

Sicurezza per il futuro

Lavoro

Autorealizzazione

2° LA QUALITA’ DELLA VITA

Il rispetto delle regole

La solidarietà

L’impegno per l’ambiente

L’impegno sociale

3° I VALORI

Fonte: Banca Dati Ipsos

© 2015 Ipsos.

CHI

SONO I

GIOVANI

© 2015 Ipsos.

Le figure di

riferimento

© 2015 Ipsos.

CHI E’ LA TUA FIGURA DI RIFERIMENTO?

La mamma rimane in testa alle classifiche per le figlie (38%), mentre per i figli maschi un amico

batte di un punto la madre (28% contro il 27%).

Un giovane su venti (il 5%) dichiara di non avere figure di riferimento: il 60% di questi non la trova anche se ne sente il bisogno mentre il 30% pensa di cavarsela da solo.

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

L’aiuto maggiore che cercano è quello disinteressato (22%), che ascolta senza giudicare (21%) e che riesca a far capire loro

dove sbagliano (16%)

garantendo il massimo della comprensione (16%).

L’amico ascolta senza giudicare

(54%) e capisce realmente i problemi da affrontare (42%). La mamma e il partner sono

disinteressati e pensano solo al bene del figlio/a o del compagno/a (entrambe al 42%). E’ il partner a trasmettere

serenità ed entusiasmo per la vita (35%), il padre è invece simbolo di autorevolezza (30%) e di esperienza (26%).

CHE CARATTERISTICHE DEVE AVERE?

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

IL RAPPORTO CON I GENITORI

55%

48%

44%

37%

34%

32%

Il percorso di studio

La tua carriera professionale

Di credere o non credere inDio

Di sposarsi o di non sposarsi

Il partito per cui votare

Di fare o non farevolontariato

92%

76%

76%

75%

72%

72%

Saper rispettare le regole

Stare bene con gli altri

Perseguire i tuoi obiettivi

Guardare con fiducia la vita

Trovare un modo per affermarsi

Coltivare le tue passioni

In che misura la tua famiglia è stata importante per te nel decidere… Quanto la tua famiglia ti ha aiutato a…

Fonte: Banca dati Ipsos. 1.000 giovani dai 18 ai 29 anni . Interviste CAWI svolte dal 30 giugno al 7 luglio 2015

L’importanza del ruolo della famiglia in alcuni aspetti della vita

© 2015 Ipsos.

La famiglia

© 2015 Ipsos.

I GIOVANI E LA FAMIGLIA

A sua volta, il rinvio reiterato del primo figlio

riduce il tempo disponibile, aumentando così

le probabilità di non avere figli per tutta la

vita, o riducendo le possibilità che nascano

secondogeniti e terzogeniti. Nel complesso,

tutto questa fa sì che il nostro Paese si

caratterizzi per un tasso molto basso di

fecondità, addirittura fra i più bassi

d’Europa.

Nel nostro Paese l’età media di

uscita dalla casa dei genitori è

pari a circa 30 anni: la

conquista “ritardata”

dell’autonomia fa slittare in

avanti anche la formazione di

una propria famiglia, ed

eventualmente la scelta della

maternità e paternità.

Dobbiamo dedurne che tra i giovani italiani si sta

diffondendo una crescente disaffezione verso l’idea di

diventare genitori?

© 2015 Ipsos.

I GIOVANI E LA FAMIGLIA

Se poi si guarda a una prospettiva di breve periodo, solo il 20% degli uomini (contro il 30% delle

donne) prevede di avere un figlio entro i prossimi tre anni. Di tale quota, solo il 30% dei rispondenti

prevede di averlo entro i dodici mesi. Una delle variabili di maggior interesse nella scelta di avere

figli è l’occupazione: il possesso di un impiego mostra un impatto decisamente positivo, rispetto a chi

è disoccupato o inoccupato. Un altro fattore influente è il titolo di studio: chi ha un titolo di studio

elevato tende a essere maggiormente impegnato nella valorizzazione del proprio capitale umano nel

mondo del lavoro, e questo porta a ridurre le intenzioni di fecondità nel brevissimo termine.

In una situazione ideale

l’80% di uomini e donne

vorrebbero 2 o più figli (in media poco più di 3 figli)

…alla luce delle condizioni

reali

Si scende ad

ipotizzare di avere 1

figlio solo

MA…

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

La felicita’

e il lavoro

© 2015 Ipsos.

QUANTO SEI FELICE? La fotografia dell’Italia

Fonte: Banca Dati Ipsos

© 2015 Ipsos.

per nulla 5%

poco24%

abbastanza58%

molto13%

Si tratta di una felicità unita alla consapevolezza

della difficile situazione in cui versa il nostro Paese: l’85% dei giovani ritiene che l’Italia offra limitate o scarse possibilità per chi entra oggi nel mercato del lavoro.

Sono i giovani che riescono a far conciliare lo studio con qualche lavoro part-time ad avere una maggiore

percezione di benessere (80%), seguiti da chi lavora (76,7%) e in ultimo da chi studia (74,9%).

I livelli più bassi vengono toccati dai Neet (59%), gli

under 30 che non studiano e non lavorano. Si tratta di una categoria di giovani che vede le proprie capacità e competente inutilizzate, lasciate deperire, con il rischio di marginalizzazione non solo economica ma anche

sociale. A lungo andare, la permanenza in tale

condizione può minare la fiducia in sé stessi e la possibilità di raggiungere obiettivi desiderati di vita.

QUANTO SONO FELICI I GIOVANI?

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

LA DIMENSIONE INDIVIDUALE

Il senso di fiducia. I giovani hanno fiducia …

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

IL LAVORO MANUALE

Quanto saresti disponibile a fare un lavoro manuale se…

Molto Abbastanza Poco/per nulla TOT…ben pagato 29% 55% 16% 100%

…creativo 34% 44% 22% 100%… con orario flessibile 21% 46% 33% 100%

Quanto saresti disponibile a fare un lavoro manuale se…

Grado di importanza dei seguenti fattori nel determinare il successo professionale:

Molto Abbastanza Poco/per niente TOT

L’impegno 71% 23% 6% 100%Le competenze 64% 30% 6% 100%

Le capacità relazionali 61% 35% 4% 100%La disponibilità 61% 34% 5% 100%

La rete dei contatti 47% 42% 11% 100%La reputazione 41% 46% 13% 100%

Il titolo di studio 27% 43% 30% 100%Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

L’ITALIA E LE OPPORTUNITA’ DI LAVORO

A tuo parere, l’Italia quante possibilità di trovare lavoro offre ad un giovane con la tua preparazione?

GENERE CLASSE SOCIALE

Maschi Femmine Bassa Media AltaAdeguate 15% 9% 9% 14% 19%

Limitate 33% 33% 32% 32% 40%Scarse 52% 58% 59% 54% 41%

Qual è il motivo principale per cui l’Italia NON offre a giovani molte opportunità di trovare lavoro?

29%

19% 16% 16%8% 6% 5% 2% 1%

Mercato offresolo impieghi

precari

Situazioneeconomica

Minoresperienza dei

giovani

Vengonopreferiti i

raccomandati

Mancanza diinvestimenti

Concorrenzadegli immigrati

Regole tropporigide per

assunzione

Formazionescarsa

Giovani nonaccettano

alcuni lavoriFonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

MENO DISOCCUPATI RISPETTO ALLA MEDIA ITALIANA

FONTE: Indagine Intercultura (2016)FONTE per i confronti: Istat (2015)

vs.

valori percentuali %

base: tutti gli intervistati - ex partecipanti ad un programma di mobilità studentesca con Intercultura (886 interviste)

vs.

* Disoccupati e persone in cerca di lavoro sulla popolazione attiva (cioè escludendo gli altri non lavoratori - che non cercano lavoro)

La mobilità facilita l’occupazione al termine degli studi

© 2015 Ipsos.

LA SODDISFAZIONE NON È SOLO A LIVELLO LAVORATIVO

valori percentuali %

base: tutti gli intervistati

FONTE: Indagine Intercultura (2016)FONTE per i confronti: European Social Survey (2013)

Quanto ti ritieni FELICE?

Il 69% è molto felice

Il 47% è molto felice

74%

Una carica di positività proviene dagli ex-partecipanti

© 2015 Ipsos.

NELLA QUOTIDIANITÀ E NELLE DIFFICOLTÀ

Grazie ai mesi di studio all’estero durante le scuole secondarie… (spontanea)

…è cambiato il mio modo di affrontare la vita – 73%

Sono più aperto

So di poter affrontare qualsiasi cosa

27%

24%

Il mondo è la mia «patria»

12%

So scegliere/agire in autonomia

23%

base: tutti gli intervistatiFONTE: Indagine Intercultura (2016)

Mobilità, madre di un modo di vivere diverso

© 2015 Ipsos.

SI RAGGIUNGE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DI SÈ

Grazie ai mesi di studio all’estero durante le scuole secondarie… (spontanea)

…è cambiata la percezione che avevo di me– 41%

base: tutti gli intervistati

Sono più sicuro di me e consapevole dei miei punti di forza

27%

Ho maggior consapevolezza della mia identità

Mi sento più maturo / adulto

…e non solo:

FONTE: Indagine Intercultura (2016)

La mobilità fa bene all’autostima

© 2015 Ipsos.

NEI RAPPORTI INTERPERSONALI

Grazie ai mesi di studio all’estero durante le scuole secondarie… (spontanea)

…è cambiato il modo di rapportarmi agli altri– 32%

Sono più socievole/mi rapporto più facilmente

12%

Non mi metto sempre «al centro» della relazione

11%

base: tutti gli intervistati

Sono più aperto agli altri

11%

FONTE: Indagine Intercultura (2016)

È più facile «aprirsi e dialogare» con gli altri

© 2015 Ipsos.

IL PROFILO ATTITUDINALE CAMBIA DI RITORNO DALLE DIVERSE AREE

valori percentuali %

base: tutti gli intervistati

È importante che tutti siano trattati equamente

Gli stranieri sono un mondo da scoprire senza paure

64

50

È importante provare cose nuove e differenti58

È importante aiutare gli altri

30

FONTE: Indagine Intercultura (2016)

Andare «lontano»: più inclusività e voglia di cambiamento

© 2015 Ipsos.

LE

ISTITUZIONI

e LA DOPPIA

FRATTURA

SOCIALE

© 2015 Ipsos.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

IN TUAMADRE

IN TUO PADRE NEI TUOIAMICI

IN TESTESSO/A

IN PAPAFRANCESCO

NEI TUOIINSEGNANTI

NELLA CHIESACATTOLICA

NEL PARROCODELLA TUA

CHIESA

NEL TUOCOMUNE

NELLO STATOITALIANO

Totale

14-16 anni

17-19 anni

Base casi: totale adolescenti

In una scala da 1 a 10 (dove 1 indica nessuna fiducia e 10 moltissima fiducia) quanta fiducia hai…

% voti 8-10 (molta fiducia)

Adolescenti

Fonte: Banca Dati Ipsos

La difficoltà di alcune istituzioni ad interagire con i giovani, unita all’atteggiamento svalutativo dei genitori ha come risultato una situazione in cui la fiducia riposta dai ragazzi nelle istituzioni è piuttosto limitata

© 2015 Ipsos.

LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI DEI GIOVANI

% voti

positivi

(2014)

% voti

positivi

(2016)

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale giovani Totale adulti Totale adulti

Forze dell’ordine 4,9 5 5 44% 46% 45% 78% 73%

Scuola e Università 4,7 4,5 4,6 42% 39% 33% 69% 56%

Chiesa Cattolica 4,2 3,8 4 36% 30% 33% 69% 54%

Unione Europea 3,9 3,7 3,8 30% 27% 29% 48% 35%

Sindacati 3,5 3,3 3,4 22% 20% 21% 34% 30%

Comune 3,6 3 3,3 25% 18% 21% 47% 43%

Presidente della Repubblica 3,5 2,9 3,2 25% 18% 22% 58% 58%

Regione 3,4 2,9 3,1 23% 16% 20% 37% 34%

Governo Nazionale 2,9 2,1 2,5 18% 8% 13% 43% 37%

Senato delle Repubblica 2,9 2,1 2,5 16% 8% 12% 32% 25%

Camera dei Deputati 2,9 2,1 2,5 16% 7% 11% 33% 26%

Partiti Politici 2,6 1,9 2,3 15% 1% 11% 19% 14%

Media voti (2014) % voti positivi (2014)Media del grado di fiducia e

percentuale di voti positivi per

sesso

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

Giovani dai 18 ai 32 anni

© 2015 Ipsos.

Il 58% degli interpellati concorda con l’affermazione che l’Unione Europea appaia un

esperimento sostanzialmente

fallito. Chi la boccia senza

appello è uno su quattro (il 22,4% è “Del tutto d’accordo” con tale affermazione) ma molti sono i dubbiosi (35% chi si dichiara “Abbastanza d’accordo”).

Esistono però forti differenze sociali e per titolo di studio. Chi concorda con il fallimento sono circa due giovani su tre tra chi ha titolo basso e tra i Neet(66%), invece meno della metà tra i laureati.

PER I GIOVANI L’EUROPA, COSÌ COM’È, NON VA

Quanto concordi con l’affermazione che l’Unione Europea è un

esperimento fallito? % di chi ha risposto “Molto” o “Abbastanza”

58%

67%

53%

49%

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

37%

23%

30%

9% 1%Molto negativo

Abbastanza negativo

Né negativo né positivo

Abbastanza positivo

Molto positivo

Se nei giovani esiste la visione e il desiderio di un processo europeo che arrivi a piena realizzazione, prevale attualmente un giudizio negativo

sull’attuale guida, non

considerata all’altezza delle sfide che l’Europa ha davanti.

La responsabilità di un esperimento che una larga parte considera fallito, viene quindi soprattutto attribuita all’inadeguatezza delle

istituzioni politiche.

BOCCIATE LE ISTITUZIONI EUROPEE

Quanto, secondo te, le istituzioni politiche europee sono

complessivamente all’altezza?

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

Rispetto ai valori che si considera più specificamente legati all’identità europea, al livello più elevato viene posto il binomio cultura e libertà. Molto

elevato anche il riconoscimento alla singola persona umana,

indicato da due giovani su tre.

La religione cristiana è indicata

da poco più del 40% degli intervistati, questo suggerisce che per la maggioranza dei giovani a contare in modo distintivo più che la religione in sé sono i valori che ne stanno alla base e che devono diventare patrimonio comune anche per chi arriva dall’esterno e professa altre fedi.

MA L’EUROPA RIMANE UN’OPPORTUNITA’

In generale, secondo te, per un giovane l’Europa è più un

vincolo o più un’opportunità?

under 25 25 o più TOTALEUN VINCOLO 25% 28% 26%UN’OPPORTUNITA’ 63% 61% 62%NON SO 12% 11% 12%

41%59% 65% 69% 69%

religione cristiana sistema sociale valore dellapersona

libertà cultura

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

40

89

92

79

77

68

...l’Unione Europea

...l’Italia

...la tua città/il tuo paese

EUROPEISTI VS. ITALIANI «LOCALISTI»

valori percentuali %

base: tutti gli intervistatiFONTE: Indagine Intercultura (2016)

FONTI per i confronti: Eurobarometro (2015)

SENSO DI APPARTENENZA a…(molto + abbastanza)

Vivono all’estero

83

73

61

48%

28%

14%

8%

2%

La c ittà in c ui vivi

L'Italia

Il mo ndo intero

L'E urop a

No n s o

Il localismo caratterizza anche i giovani, a

sottolineare l‘importanza della mobilità durante gli

studi

Fonte: Banca dati Ipsos – 1.000 giovani dai 18 ai 32 anni (2016)

Sommano l’identità comunitaria a quella italiana

© 2015 Ipsos.

KEY:

Agree 2016 Disagree 2016

55%

82%

79%

77%

72%

72%

70%

65%

57%

56%

56%

54%

53%

52%

49%

49%

45%

45%

45%

41%

41%

36%

31%

30%

32%

14%

13%

19%

24%

17%

24%

26%

32%

34%

27%

27%

37%

29%

31%

31%

45%

41%

37%

36%

41%

51%

53%

57%

Total

India

China

Peru

Indonesia

S Africa

Brazil

Argentina

Sweden

S Korea

GB

Canada

Turkey

Australia

Japan

U.S.

Germany

Mexico

Poland

Russia

Spain

Italy

France

Belgium

T

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

Base: 18,180 adults across 23 countries, online, 12th Sep – 11th Oct 2016

GLOBALISATION IS GOOD FOR MY COUNTRY

36%

40%

46%

31%

32%

34%

34%

30%

41%

59%

51%

42%

41%

62%

52%

54%

51%

61%

45%

13%

Totale Italia

16-24

25-34

35-44

45-59

60-64

Baby Boomers

Gen X

Millennials

Gen Z

© 2015 Ipsos.

50

59

45

50

55

60

2016 2005

Gran parte della gente e' degna di fiducia

46

43

40

45

50

2016 2005

Gli altri sono sempre corretti nei miei confronti

89

82

75

80

85

90

2016 2005

Non si e' mai troppo prudenti nel trattare con la gente

8368

0

50

100

2016 2005

Gli altri approfitterebbero della mia buona fede+7 +15

-9 +3

% Molto + abbastanza d’accordo

Base: Totale campione

%

%

%

%

%

%

%

In quanto prudenza e sfiducia regolano i rapporti con gli altri

Fonte: Banca Dati Ipsos

© 2015 Ipsos.Base casi: totale adolescenti

Mi sapresti dire, utilizzando una scala da 1 a 10 (dove 1 significa per niente importante e 10 molto importante)

l’importanza che rappresentano per la tua vita …

% voti 9-10 (molto importante)

ragazze

ragazzi

Totale

Adolescenti

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

“la famiglia: un porto sicuro dove so

che posso sempre andare “

L’amico: ti da una mano a vicenda, ti aiuta a

pensare, a capire delle cose che da solo non

riusciresti

I valori importanti per gli adolescenti

© 2015 Ipsos.

LE ISTANZE

DELLA

POLITICA

© 2015 Ipsos. Fonte: Banca Dati Ipsos

Qual è per lei il primo problema, il più grave e urgente dell'Italia? E il problema che metterebbe al secondo posto? E quale altro mi direbbe?

87%

43%

16%

31%

17%

3% 3%

86%

43%

23%

33%

17%

4% 3%

86%

44%

24%

32%

20%

5%2%

85%

39%

30%33%

19%

5%3%

82%

38%35%

31%

23%

5%2%

occupazione edeconomia

isituzioni immigrazione welfare sicurezza ambiente mobilità

primo semestre 2015 secondo semestre 2015 primo semestre 2016 secondo semestre 2016 primo semestre 2017

Risposta spontanea – Totale citazioniTrend 2015-2017

81%

34%33%

27%

21%

7%

3%

18-34enni

I problemi dell’Italia: aggregazione per aree

© 2015 Ipsos. Fonte: Banca Dati Ipsos

Qual è per lei il primo problema, il più grave e urgente nel suo Comune? E il problema che metterebbe al secondo posto? E quale altro mi direbbe?

50%

32%

17%20%

14%

21%

9%

49%

35%

20% 20%18%

22%

11%

51%

33%

25%23%

20%23%

12%

49%

34%

23% 22%20% 20%

15%

48%

33%

23% 22% 21% 20%17%

occupazione edeconomia

mobilità ambiente isituzioni sicurezza welfare immigrazione

primo semestre 2015 secondo semestre 2015 primo semestre 2016 secondo semestre 2016 primo semestre 2017

Risposta spontanea – Totale citazioniTrend 2015-2017

52%

32%

23%19% 20% 18%

15%

18-34enni

I problemi locali: aggregazione per aree

© 2015 Ipsos.

I GIOVANI E L’IMPEGNO POLITICO

Giovani che hanno fatto spesso o molto spesso le seguenti attività

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

© 2015 Ipsos.

hanno fatto VOLONTARIATO (negli ultimi 12

mesi)48

hanno fatto VOLONTARIATO (negli ultimi 12

mesi)16

48

28

64

58

50

È importante che tutti siano trattati equamente

È importante provare cose nuove e differenti

Gli stranieri sono un mondo da scoprire senza paure

DECLINA L’ALTRUISMO IN FORMA «ATTIVA»

SI ADATTA MOLTO al mio modo di essere e pensare

n.d.

valori percentuali %

base: tutti gli intervistatiFONTE: Indagine Intercultura (2016)FONTE per i confronti: European Social Survey (2013); indagine Ipsos «Italia che dona» (pop. 18-64enni)

Aperta e curiosa, è oggi una Generazione Inclusiva

© 2015 Ipsos.

I GIOVANI E L’IMPEGNO POLITICO

46%

18%

13%

7%

3%

3%

2%

4%

5%

Corruzione

Sdegno

Rabbia

Impegno

Passione

Progettualità

Creatività

Altro

Non risponde

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

Qual è la parola che i giovani associano alla politica

© 2015 Ipsos.

I GIOVANI E L’IMPEGNO POLITICO

Fonte: Indagine Toniolo/Ipsos

Votano? Cosa votano?

36%64%Totale Italia

© 2015 Ipsos.

Dio a modo mio!

Giovani, fede,

Chiesa”

A cura della Prof.ssa Paola Bignardi

© 2015 Ipsos.

Vi è ancora posto per Dio?

Viviamo in un’epoca in cui tutto

deve essere conciso ed immediato.

Le lettere sono state sostituite dai

tweet, gli album di famiglia sono

on-line su facebook e non serve più

uscire con gli amici in quanto li si

trova tutti nel gruppo su

whatsApp.

In una società in cui il tempo viene

misurato in byte vi è ancora posto

per Dio?

(Luisa, 19 anni)

© 2015 Ipsos.

VERSO LA PERIFERIA DELLA COMUNITÀ

CRISTIANA Alcuni dati

Chi è giovane oggi vive la propria condizione in un mondo diverso dalla generazione dei propri genitori e dei propri educatori. Non solo il sistema di vincoli e

opportunità cambia con le trasformazioni economiche e sociali, ma mutano, sottotraccia, anche desideri, bisogni, sensibilità, modo di relazionarsi con

gli altri. (Doc .Prep. Sinodo, 2)

© 2015 Ipsos.

Lei crede a qualche tipo di religione o credo filosofico?

% 2013

%2014

%2015

%2016

Sì, alla religione cristiana cattolica 55,9 52,2 49,0 50,7

Sì, a una religione cristiana non cattolica 2,4 2,6 2,5 2,6

Sì, mi sento cristiano ma senza nessuna specificazione

6.4 7,8 5,4 5,1

Sì, a religioni non cristiane monoteiste (ebraismo, islam,…)

1,4 1,6 1,1 1,5

Sì, a religioni orientali (buddismo, induismo…)

0,8 0,9 1,4 1

Sì, credo a un’entità superiore senza riferimento a nessuna religione

10.1 9,2 7,7 6,2

No, non credo a nessuna religione o filosofia trascendente

15.2 17,7 23,6 23,5

Credo che sulla religione non ci si possa esprimere

7.8 8 9,3 9,2

© 2015 Ipsos.

VIAGGIO ALLA PERIFERIA DI UNA FEDE

ISTITUZIONALEe (forse) ritorno

© 2017 Ipsos.

© 2015 Ipsos.

© 2015 Ipsos.

Una realtà mescolata con i propri

stati d’animo.

«Una persona, un bambino può essere in un momento DIO.

Ma anche una montagna, cioè… non so come dire.

Un’atmosfera particolare. So che

è molto strano…però lo vedo più così.»

«La fede nasce dal rapporto personale che hai tu con DIO, un DIO indeterminato... che

può essere cristiano come non. Io con il mio DIO ho un rapporto personale che è dentro

di noi. Ognuno di noi ha un rapporto singolare col proprio DIO. Ognuno di noi è

unico e quindi ognuno di noi ha la sua idea di DIO.

I giovani pensano a Dio dentro la

relazione che hanno con Lui.

Dio

© 2015 Ipsos.

«Sono una ragazza agnostica, nel senso che mi affido solamente alla

potenzialità della mia ragione e dato che essa non è in grado di

comprendere tutto ciò che riguarda il metafisico, tutto ciò che comunque è

trascendentale, io ritengo che un DIO,

un essere superiore, possa esistere, però non ne nego neppure la totale

assenza.»

Chi non crede, si affida solo alla ragione

Il Dio di chi non crede

© 2015 Ipsos.

Il Dio degli «altri»

«Credo che ognuno sia libero di credere in ciò che vuole. Si deve trovare un dialogo comune, però l’importante è che ci sia rispetto reciproco».

Le religioni non cristiane: rispetto, tolleranza, interesse

“Ci sono cose splendide in ognuna delle grandi religioni sulla terra, è un po' come un prisma: la luce entra ed esce di mille colori, ma è la stessa luce. L'uomo che crede e si mette in dialogo con il trascendente è una cosa spettacolare, siano i muezzin in Marocco e gli aborigeni che cantano in Australia. La luce è una e il mondo è come un prisma...”

© 2015 Ipsos.

È un dialogo personale e interiore con Dio.

«La PREGHIERA è qualcosa di intimo. È

come quando tu parli privatamente con una tua amica, con una persona cara, hai delle cose da dire che magari preferisci tenere per te e per quella persona. Preferisco sempre la PREGHIERA in camera

mia o comunque in posti privati e preferisco le PREGHIERE non prestabilite… l’ave Maria, il padre nostro sono PREGHIERE

bellissime, e ovviamente non si toccano, però mi piace anche un discorso diretto con Dio .

«Io penso di non aver bisogno di andare a messa la domenica per

essere vicino a DIO.»

La preghiera

© 2015 Ipsos.

Non si capisce che cosa c’entri la Chiesa con il proprio rapporto con Dio.

Fanno problema gli errori e i difetti della Chiesa.

Mi sono allontanata dalla Chiesa cattolica, soprattutto dall’istituzione, più che dal DIO in sé,

dopo aver studiato la storia della Chiesa, la faccenda della simonia e ho avuto un rigetto nel

momento in cui ho iniziato ad emanciparmi a livello culturale

La Chiesa

«secondo me le riunioni di fede dovrebbero essere più libere non con regole che magari vengono imposte così a discrezione del capo».

© 2015 Ipsos.

Papa Francesco

lui ascolta, ha voglia di ascoltare, e soprattutto si è spogliato di tutte queste cose sfarzose che avevano gli altri.»

«quest’estate a Cracovia, … a parte che io ho pianto per una settimana, perché quando parla ti smuove proprio tutto,

tutte le viscere, tutto, perché va proprio a toccare quei punti fragili che abbiamo, e poi problemi concreti, non so mi è rimasta in mente la frase che ha detto lui “ vivete

con le vostre nonne, godetevi i vostri nonni” è una cosa che non ci si aspetta

di sentire da un Papa, però è la semplicità più bella che ci sia, … E poi

quello che secondo me colpisce di più è che è povero, semplice, schietto, e forse

questo lo rende più vicino».

Piace il suo modo diretto e semplice di comunicare, il suo amore ai poveri e per la pace

© 2015 Ipsos.

La fede è un cammino personale

«Tre anni fa ho cominciato a domandarmi: ma questa fede che mi è stata

insegnata ma... la vivo oppure è un'esperienza così... ? Ho cominciato a ricercare un cammino personale di fede che andasse oltre quello

che mi era stato insegnato alla catechesi, quindi ho... vabbé, sono rimato a frequentare la parrocchia, ma ho anche cercato l'aiuto di un padre spirituale per farmi aiutare in questo cammino. Quindi piano piano, ho anche scoperto l'importanza di determinati gesti, ad esempio la messa domenicale, se prima la vivevo come una sorta di tradizione, adesso ho scoperto nella celebrazione

un incontro, e...

Ecco comunque man mano che vado avanti mi aumentano i problemi, perché mi trovo davanti alla realtà, tante volte mi scontro con... proprio con DIO

tante volte mi ci arrabbio... e... però so alla fine che quello che lui mi chiede lo chiede perché ha una volontà di amore, perché poi io man mano ci arrivo, ci

arriverò piano piano».

© 2015 Ipsos.

Credere dà un senso alla vita, dà speranza e soprattutto fa sentire che non si

è mai soli

È come se avessi sempre qualcuno vicino, non sei da solo, sei supportato in ogni momento da un qualcosa vicino che è come se ti aiutasse sempre, è essere convinti che ci sia sempre qualcuno che ti sta vicino, che quando ti senti solo e ti senti perso nel mondo, c’è qualcuno, sono tranquillo, non sono mai solo.

Il bello di credere

Mi fa sentire abbracciato, mi fa sentire anche un po'

arrabbiato quando magari ci parlo e... sto in una situazione

un po' triste e la risposta è... abbandonati...,

© 2015 Ipsos.

“Io mi sento di vivere la mia fede come

piace a me, nel senso che sono

assolutamente certa che non sia necessario andare in Chiesa tutte le

domeniche per credere, è necessario il pensiero di un minuto e mezzo nella

giornata, mi basta il pensiero”

Dio a modo mio

© 2015 Ipsos.

“Mi sono riavvicinata pensando che da sola non ce l’avrei fatta … vivo dei momenti difficili, ho pensato che se sono riuscita a superare

determinati momenti, è anche perché qualcuno mi ha aiutato (…), e questo è il

motivo fondamentale per il quale ho pensato che qualcosa deve esistere …”

Qualcosa deve esistere…

© 2015 Ipsos.

PERCORSIFORMATIVI

© 2015 Ipsos.

I percorsi formativi I giovani intervistati hanno in genere frequentato i percorsi di iniziazione cristiana in parrocchia.

Di questa esperienza hanno un cattivo ricordo perché:

❖ si sono sentiti costretti a frequentare il catechismo,

❖ L’hanno vissuto come un’esperienza simile a quella della scuola,

❖ Hanno vissuto come un obbligo andare a Messa, rito che hanno

avvertito come anonimo e freddo.

Dopo i sacramenti, hanno lasciato la pratica religiosa e la comunità

cristiana.

© 2015 Ipsos.

A che cosa è servito il catechismo?

Ha dato ai giovani un bagaglio di conoscenze e di prospettive, alle quali attingono

al bisogno e

in modo

soggettivo

Non ha dato loro una comunità

«Non diciamo che oggi è più

difficile; è diverso!

Dobbiamo riconoscere che il

contesto dell’Impero romano non

era favorevole all’annuncio del

Vangelo, né alla lotta per la

giustizia, né alla difesa della

dignità umana….”

(Papa Francesco, EG 263).

Oggi è più difficile di un tempo educare i giovani alla fede!???

© 2015 Ipsos.

LA FEDE DEI GIOVANI.BRACE SOTTO LA

CENERE

© 2017 Ipsos.

Chi saprà

soffiare via la

cenere che

copre la brace

e far

riaccendere il

fuoco?

Dov’è la brace?

© 2015 Ipsos.

Educare i giovani alla fede,ovvero

la pratica di soffiar via la cenere

© 2015 Ipsos.

www.rapportogiovani.it

© 2015 Ipsos.

CONCLUSIONI

© 2015 Ipsos.

2. Frammentazione identitaria la fede, se c’è, è una delle componenti

dell’identità, talora neppure la più importante (religione “fai da te”, affievolimentodel senso della colpa, la riconciliazione è sacramento più in crisi)

1. Individualismo, investimento nelle relazioni sociali ristrette, affievolimento del senso

di appartenenza sociale

3. Ripiegamento difensivo, tutto è minaccioso, lo sguardo sul mondo è sfiduciato e diffidente omofilia

Il cambiamento antropologico che ha caratterizzato il mondo adulto riguarda

anche i giovani

© 2015 Ipsos.

2. La competizione in contrapposizione alla cooperazione

1. L’uomo che si fa da sé in contrapposizione al valore delle relazioni

3. Le regole in contrapposizione all’anomia

I giovani respirano lo stesso clima del Paese, non possono essere molto diversi,

anche perché sono venute meno le fratture generazionali, le età di passaggio

con i loro riti e i loro simboli e, molto più che nel passato, siamo interconnessi.

I modelli e i valori sono trasversali

© 2015 Ipsos.

2. Dall’altro gli adulti li sostengono con una rete di protezione che li preservi daqualsiasi rischio. Come si può immaginare che affrontino sfide e i rischiconseguenti se non contempliamo “inciampi” e non consentiamo loro di cadere erialzarsi?

1. Da un lato si impone uno sguardo severo, deluso, giudicante: “ai miei tempi”,rinfacciamento di modelli culturali e valoriali diversi (i famosi sacrifici), di ununiverso simbolico diverso

3. Come si può dare loro fiducia e speranza?

Forteambivalenza del mondo adulto nei confronti dei giovani

© 2015 Ipsos.

Forteambivalenza del mondo adulto nei confronti dei giovani

4. Emblematico il caso della convivenza, spesso vero e proprio “rodaggio” del matrimonio. Intal senso è proprio il contrario del principio che sta alla base del matrimonio, laico oreligioso: ci si affida reciprocamente, senza calcoli, con un po’ di incoscienza, desiderosi direalizzare un progetto di vita comune, il cui valore aiuta a superare tutto, anche le piccoleo grandi difficoltà della vita quotidiana

5. In generale si osserva una diffusa generalizzazione di una realtà, quella giovanile,articolata e complessa

6. Appare necessaria l’uscita dal “quadrilatero” che definisce il mondo dei giovani:bamboccioni-choosy-sdraiati-martiri