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MOSEB Alimenta- zione e attività fisica in Svizzera Una selezione di 21 indicatori del Sistema di monitoraggio alimentazione e attività fisica spiegati con parole semplici 2014

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MOSEB Alimenta­zione e attività fisica in SvizzeraUna selezione di 21 indicatori del Sistema di monitoraggio alimentazione e attività fisica spiegati con parole semplici

2014

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PartnerIl Sistema di monitoraggio alimentazione e attività fisica (MOSEB) fa capo per quanto possibile a fonti di dati esistenti. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) lo gestisce in stretta collaborazione con otto importanti partner. La raccolta di indicatori è legata ai sistemi esi-stenti delle seguenti tre organizzazioni:

Gli altri partner sono l’Ufficio federale dello sport (UFSPO), l’Ufficio federale di statistica (UST), l’Ufficio fe-derale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), l’Ufficio federale delle strade (USTRA) e l’Istituto nazio-nale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva).

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Una base per la promozione della salute e la prevenzione

Il Sistema di monitoraggio alimentazione e attività fisica (MOSEB) è una raccolta esaustiva di dati statistici sulle abitudini nutrizionali e motorie in Svizzera. Il sistema, elaborato nell’ambito del Programma nazionale alimenta-zione e attività fisica (PNAAF), del quale condivide i fini, è in sintonia con le priorità della politica sanitaria svizzera. Il MOSEB si rivolge agli specialisti dell’amministrazione pubblica, del mondo politico ed economico, dell’educa-zione e della ricerca, nonché alle organizzazioni senza scopo di lucro, agli organi d’informazione e a tutti coloro che s’interessano al tema. Con i suoi 54 indicatori, il sistema costituisce una base importante per la pianificazione e l’attuazione di misure preventive in Svizzera. Il MOSEB agevola inoltre la dif-fusione delle informazioni, garantendo il libero accesso a tutti i dati grazie a una piattaforma online aggiornata regolarmente.

Informazioni importanti e aggiornate La presente pubblicazione analizza 21 dei 54 indicatori: spiega perché sono rilevanti, illustra i principali risultati, indica gli ultimi sviluppi e fornisce informazioni sulle fonti dei dati. La selezione di indicatori è così composta:

– 10 indicatori principali d’importanza strategica per il lavoro di prevenzione

– 11 indicatori complementari, che illustrano impor-tanti novità o forniscono informazioni rilevanti.

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Sei ambiti di centrale importanza

Gli indicatori del MOSEB sono suddivisi in sei ambiti tematici che, come mostra lo schema qui di seguito, presentano strette correlazioni. Le condizioni quadro e le offerte hanno un forte influsso sugli ambiti successivi. Se frutta e verdura sono sempre disponibili, ad esempio, è più facile seguire la raccomandazione di consumarne quo-tidianamente cinque porzioni.

Le condizioni quadro e le offerte determinano inoltre le conoscenze e la motivazione: più la popolazione è infor-mata sui benefici di un’attività fisica regolare, maggiore è la probabilità che la pratichi.

L’attuazione delle raccomandazioni si riflette sul compor-tamento alimentare e in quello motorio. Questi due indi-catori evidenziano in che misura i bambini, gli adolescenti e gli adulti in Svizzera seguono un’alimentazione corretta e si tengono in allenamento.

Il comportamento alimentare e quello motorio incidono infine sul peso corporeo. Insieme ad altri, tutti questi fattori concorrono a determinare lo stato di salute della popolazione.

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Risultati principali

La popolazione svizzera non mangia sano, si muove troppo poco ed è sempre più sovrappeso? L’Indagine sulla salute in Svizzera (ISS) è l’inchiesta più vasta e approfondita su temi legati alla salute in Sviz-zera. Viene condotta ogni cinque anni. I dati dell’ultimo rilevamento del 2012 mostrano che negli ultimi cinque anni sono aumentate le persone sovrappeso e obese nel nostro Paese. Nel contempo, più persone fanno una sufficiente attività fisica rispetto al passato. Va invece migliorato il nostro comportamento alimentare: le raccomandazioni sul con-sumo di frutta e verdura non sono seguite dalla grande maggioranza della popolazione.

Aumento del sovrappeso e dell’obesitàSecondo i dati dell’ultima ISS, nel 2012 il 41 % della po-polazione dai 15 anni di età in su residente in Svizzera è sovrappeso o obeso. Negli ultimi 20 anni si è registrato in particolare un forte aumento degli obesi. Siccome tra il 2002 e il 2007 la quota di persone con sovrappeso e obesità ha avuto un andamento stagnante, il recente aumento non era preventivato. Anzi, sulla base di altri studi, come il 6° Rapporto sull’alimentazione in Svizzera dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) del 2012, ci si attendeva la conferma di una certa stabilità (vedi pagina 36).

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Tendenza a muoversi di piùI dati sul comportamento motorio seguono un’evoluzione positiva. Dal 2002 è aumentata la percentuale di persone che fanno un’ attività fisica sufficiente. Attualmente, il 73 % della popolazione residente si muove a sufficienza, ossia, soddisfa le raccomandazioni svizzere per un’attività fisica salutare. Simultaneamente è diminuita la quota degli inattivi, vale a dire delle persone che si muovono per meno di 30 minuti alla settimana (vedi pagina 26).

Si mangia meno frutta e verduraI dati dell’ISS 2012 relativi al consumo di frutta e verdura indicano che le raccomandazioni conformi alla piramide svizzera degli alimenti – cinque porzioni di frutta e ver-dura al giorno (due di frutta e tre di verdura) - non sono seguite da molte persone. Solo l’11 % della popolazione vi si attiene.

Aumento del rischio di malattie non trasmissibiliIl sovrappeso e l’obesità sono fattori di rischio centrali per l’insorgenza o la progressione di malattie non trasmissibili come i disturbi cardiocircolatori, il diabete mellito di tipo 2 e alcuni tipi di tumore. Di conseguenza generano costi elevati in Svizzera (vedi pagina 46). Altri importanti fattori di rischio di malattie non trasmissibili sono l’ipertensione, il colesterolo alto nel sangue, un consumo ridotto di frutta e verdura, l’inattività fisica, il consumo di tabacco e il consumo di alcol. Dopo un andamento stabile tra il 2002 e il 2007, i dati dell’ISS 2012 indicano un aumento del numero di diagnosi e trattamenti associati all’ipertensione arteriosa e all’ipercolesterolemia (vedi pagina 44).

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Peso corporeo stabile in bambini e adolescenti, anche se il comportamento alimentare e motorio è migliorabileCome evidenzia il monitoraggio dell’IMC nelle città di Ba-silea, Berna e Zurigo, nel 2013 un bambino su cinque era sovrappeso od obeso: una quota rimasta stabile dal 2005. Le raccomandazioni sull’attività fisica erano seguite nel 2010 soltanto da una minoranza e più spesso dai ragazzi che dalle ragazze. Anche in questo caso non ci sono state variazioni significative dal 2002. Per contro, dal 2002 al 2010 è lievemente aumentato il consumo giornaliero di frutta tra bambini e adolescenti, anche se solo il 21 % della popolazione in questa fascia d’età si attiene alla rac-comandazione di consumare almeno due porzioni di frutta al giorno (vedi pagine 22, 28 e 38).

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Altre fonti di informazione

Sito web Oltre alla raccolta di indicatori, il sito del MOSEB riporta link verso altri progetti svizzeri di monitoraggio e una serie di domande standard per le indagini sull’alimenta-zione e l’attività fisica. www.moseb.ch

Infomail alimentazione e attività fisicaLa Sezione nutrizione e attività fisica dell’Ufficio federale della sanità pubblica informa più volte all’anno per e-mail sulle novità nel proprio campo, in particolare sul MOSEB e sull’iniziativa actionsanté. A Infomail ci si può abbonare gratuitamente sul portale informativo dell’Amministra-zione federale. www.news.admin.ch

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21 indicatori selezionati a colpo d’occhioLa presente pubblicazione si concentra su 21 dei 54 in-dicatori del MOSEB. La raccolta completa è disponibile online all’indirizzo www.moseb.ch.

Conoscenze

Orientamento del comportamento alimentare in 12 base ai messaggi nutrizionali

Motivazioni a favore e contro l’attività sportiva 14

Ostacoli a un’alimentazione sana 16

Comportamento alimentare

Comportamento alimentare degli adulti 20

Comportamento alimentare 22 di bambini e adolescenti

Comportamento motorio

Comportamento motorio degli adulti 26

Comportamento motorio 28 di bambini e adolescenti

Sedentarietà 30

Attività fisica negli spostamenti quotidiani 32

Attività sportiva 33

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Peso corporeo

Indice di massa corporea degli adulti 36

Indice di massa corporea 38 di bambini e adolescenti

Girovita 40

Grado di soddisfazione del proprio peso 40 nei bambini e negli adolescenti

Grado di soddisfazione del proprio 41 peso negli adulti

Stato di salute

Malattie non trasmissibili legate 44 all’alimentazione e all’attività fisica

Costi generati da sovrappeso e obesità 46

Costi generati dall’inattività fisica 48

Disturbi alimentari 50

Condizioni quadro e offerte

Offerte per l’alimentazione e l’attività 52 fisica in ambiti specifici

Azioni promosse dall’economia 54

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Conoscenze

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Orientamento del comportamento alimentare in base ai messaggi nutrizionali

Ogni giorno prendiamo numerose decisioni riguardanti il cibo, sulla base di svariati motivi e in diverse circostanze. La risposta alla domanda «presta attenzione alla sua ali-mentazione?» dà un’indicazione generale sull’importanza della consapevolezza alimentare nelle decisioni concer-nenti il cibo. Una prima indicazione d’una «coscienza nu-trizionale» della popolazione può mostrarsi nell’attenzione che le persone dedicano alla propria alimentazione.

Il 68 % della popolazione residente in Svizzera è attenta alla propria alimentazione, mentre il resto non bada a ciò che mangia. Le donne (75 %) si dimostrano nettamente più «consapevoli» degli uomini (61 %). La quota di per-sone attente all’alimentazione è rimasta stabile tra il 1992 e il 2012.

Osservazione: questo indicatore corrisponde all’indicatore 4D di Promozione Salute Svizzera. Le percentuali indicate sono state arrotondate; di conseguenza la somma totale non è sempre uguale a 100.

Fonte: ISS 1992, 1997, 2002, 2007, 2012, Ufficio federale di statistica (UST).

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Consapevolezza alimentare Ripartizione, in percentuale

1992

non sto attento a niente sto attento a qualcosa

199769

68

31

32

20026931

2007

2012

71

68

30

32

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Motivazioni a favore e contro l’attività sportiva

Anche quando vi è una conoscenza dei comportamenti benefici per la salute, sono diversi i fattori che favori-scono o ostacolano lo svolgimento di un’attività sportiva . Questo indicatore evidenzia le motivazioni che inducono la popolazione residente in Svizzera a tenersi in allena-mento.

In Svizzera, nel 2014 il 74 % della popolazione residente compresa fra i 15 e i 74 anni pratica un’attività sportiva. Queste persone sono state invitate ad attribuire un grado d’importanza alle motivazioni che le spingono a fare sport. Salute (97 %) e divertimento (96 %) sono ragioni importanti o molto importanti per quasi tutti gli sportivi. Per la maggior parte di essi sono inoltre determinanti il fatto di mantenersi in forma e in allenamento (92 %), «staccare» (91 %) e rilassarsi (85 %). Molto significativi sono anche i contatti sociali, la possibilità di fare espe-rienze uniche e migliorare l’aspetto fisico, mentre per-seguire determinate prestazioni, misurare i propri limiti e confrontarsi con gli altri sono fattori menzionati più raramente. È interessante notare che l’importanza delle diverse motivazioni è rimasta praticamente immutata tra il 2008 e il 2014.

Fonti: Sport Svizzera 2008 e 2014: Pratica sportiva e consumo di sport fra la popola-zione svizzera. Ufficio federale dello sport (UFSPO)

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Motivazioni che spingono a fare sportImportanza delle diverse motivazioni (2014, più risposte possibili), in percentuale

Promuovere la salute

97

Divertirsi

96

«Staccare»

91

Rilassarsi

85

Mantenersi in forma e in allenamento

92

Contatti sociali

70

Fare esperienze uniche

63

Misurare i propri limiti

46

Migliorare l’aspetto fisico

56

Ottenere prestazioni personali

49

Misurarsi con gli altri

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Ostacoli a un’alimentazione sana

La conoscenza dei principi di un’alimentazione sana ed equilibrata non implica necessariamente la loro appli-cazione. Nell’ottica della promozione della salute e del lavoro di prevenzione è pertanto importante conoscere i fattori che impediscono alle persone di nutrirsi in modo corretto.

Dall’indagine è emersa una serie di ostacoli: il fattore più citato è la predilezione per la buona tavola (45 %). Spesso vengono menzionati anche il prezzo elevato dei cibi salu-tari (40 %), le costrizioni quotidiane (38 %), la perdita di tempo eccessiva per l’acquisto e la preparazione di pasti sani (32 %), nonché la mancanza di volontà (22 %). Il confronto tra gli anni 2002, 2007 e 2012 mostra che, dopo un chiaro aumento tra il 2002 e il 2007, la citazione di questi fattori è nuovamente diminuita nel 2012 per la maggior parte delle categorie. Tutti gli ostacoli, infatti, nel 2012 sono stati menzionati con minor frequenza che nel 2007. Spicca soprattutto il fattore del prezzo, citato molto meno spesso rispetto al 2002 e al 2007 e relegato al secondo posto. Si nota anche un calo dell’importanza dei fattori cosiddetti «ambientali», come l’offerta dei risto-ranti, il sostegno da parte del proprio ambiente, l’offerta nei negozi e lo scoraggiamento da parte di conoscenti. In quest’ambito si è assistito a un notevole cambiamento tra il 2007 e il 2012.

Fonte: Indagine sulla salute in Svizzera 2002, 2007 e 2012, UST

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Ostacoli a un’alimentazione sanaFattori citati (risposte multiple consentite), in percentuale

Prezzo elevato 47

51

Predilezione per la buona tavola

42

48

Costrizioni quotidiane 44

45

Perdita di tempo per gli acquisti 31

35

Mancanza di volontà26

25

2002 2007 2012

40

45

38

32

22

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19

Com

port

amen

to a

limen

tare

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Comportamento alimentare degli adulti

Un’alimentazione equilibrata, corrispondente al fabbiso-gno, fornisce un contributo essenziale al benessere indi-viduale e alla promozione della salute. Questo indicatore mostra in che misura viene effettivamente seguita la raccomandazione attuale di consumare frutta e verdura cinque volte al giorno, ossia almeno 3 porzioni di verdura e 2 porzioni di frutta ogni giorno.

Solo poco più del 10 % della popolazione residente in Svizzera segue questa raccomandazione ogni giorno, mentre un altro 8 % vi si attiene per cinque o più giorni alla settimana. Le donne (16 %) seguono la raccoman-dazione molto più degli uomini (6 %). Quasi il 10 % degli intervistati consuma poca frutta o verdura, mangiandone per meno di 5 giorni alla settimana.

Osservazione: questo indicatore corrisponde all’indicatore 4B di Promozione Salute Svizzera. La formulazione delle domande e la categorizzazione delle risposte sono state cambiate nell’Indagine sulla salute in Svizzera 2012 (vedi sotto), per cui i dati del 2012 non sono più confrontabili con quelli delle indagini precedenti. Le nuove domande consentono di valutare in che misura vengono seguite le attuali raccomanda-zioni riguardanti il consumo di frutta e verdura.

Fonte: Indagine sulla salute in Svizzera 2012, USTNuove domande: Abitualmente, quanti giorni alla settimana circa mangia verdure o insalata , senza le patate, o beve succhi di verdura?E quante porzioni di verdura, insalata o succhi di verdura consuma in media giornal-mente? Una porzione corrisponde alla grandezza di un pugno o a circa 1 pomodoro, un grossa carota. Per i succhi a circa 2dl.Quanti giorni alla settimana mangia frutta o beve succhi di frutta, in media?E quante porzioni di frutta o succhi di frutta consuma in media giornalmente? Una porzione corrisponde alla grandezza di un pugno cioè 1 mela, 1 pera. Per i succhi a circa 2dl.

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frutta e verdura per meno di 5 giorni alla settimana al massimo 2 porzioni di frutta e verdura al giorno per 5 o più giorni

da 3 a 4 porzioni al giorno per 5 o più giorni 5 o più porzioni al giorno per 5 o più giorni almeno 2 porzioni di frutta e 3 porzioni di verdura per 7 giorni

6 32 36 10 16

14 44 30 6 6

Consumo di verdura e fruttaFrequenza percentuale

Popolazione totale

Donne

Uomini

33

8

11 10

38

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Comportamento alimentare di bambini e adolescenti

Un’alimentazione equilibrata è particolarmente im-portante per lo sviluppo fisico e mentale di bambini e adolescenti e plasma le abitudini alimentari. Il grafico sot-tostante mostra, sulla base del consumo di frutta, come è cambiato negli ultimi anni il comportamento alimentare dei giovani svizzeri.

Nel 2010, quasi la metà (48 %) delle ragazze in età compresa fra gli 11 e i 15 anni ha consumato quotidia-namente frutta, contro il 38 percento dei loro coetanei maschi. Fra il 2002 e il 2010, la proporzione di coloro che mangiano frutta ogni giorno o almeno una volta alla setti-mana è leggermente aumentata per entrambi i sessi.

Osservazione: questo indicatore corrisponde all’indicatore 4C di Promozione Salute Svizzera.

Fonte: Health Behavior of School Aged Children 2002, 2006 e 2010. Dipendenze Info Svizzera. Domanda posta: «Quante volte alla settimana consumi normalmente i seguenti alimenti?»

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Consumo di fruttaFrequenza, in percentuale

2002

2006

2010

Ragazze

Ragazze

Ragazze

Ragazzi

Ragazzi

Ragazzi

41546

46495

48475

315810

36568

38548

Raramente, mai Almeno una volta la settimana Più volte al giorno

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Comportamento motorio

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Comportamento motorio degli adulti

L’attività fisica previene patologie molto diffuse quali le malattie cardiovascolari, il diabete mellito di tipo 2, l’obe-sità, l’osteoporosi, certe forme di tumore (al seno e al colon) e i disturbi alla schiena. Questo indicatore mostra l’evoluzione del comportamento motorio della popolazione adulta residente in Svizzera fra il 2002 e il 2012.Quasi tre adulti su quattro (72 %) residenti in Svizzera fanno sufficiente movimento, vale a dire che si attengono alle raccomandazioni di base per un’attività fisica salutare: almeno 150 minuti di attività di intensità moderata o 75 minuti di attività di intensità elevata alla settimana. Questo vale per i gruppi «allenati», «regolarmente attivi» e «non regolarmente attivi».La quota di popolazione attiva è costantemente au-mentata dal 2002 al 2012. Nel 2002 le raccomandazioni sull’attività fisica erano seguite dal 63 % della popola-zione, nel 2007 dal 67 % e nel 2012 dal 72 %. Tra le persone che non raggiungevano questi requisiti minimi nel 2012, l’11 % era composto da inattivi, definiti come persone che ogni settimana fanno meno di 30 minuti di attività moderata e meno di un’attività che porta alla sudorazione. Il restante 17 % rientrava tra i parzialmente attivi, ossia persone che esercitano un’attività moderata per più di 30 minuti o almeno un’attività che porta alla sudorazione alla settimana. Gli uomini (76 %) seguono le raccomandazioni sull’attività fisica in misura chiaramente superiore alle donne (69 %).Osservazione: questo indicatore corrisponde all’indicatore 3A di Promozione Salute Svizzera e all’indicatore 1.1 dell’Osservatorio sport e movimento Svizzera.

Fonte: ISS 2002, 2007 e 2012, UST.Raccomandazioni svizzere per un’attività fisica salutare di UFSPO, UFSP, Promozione Salute Svizzera, Ufficio prevenzione infortuni (upi), Istituto nazionale svizzero di assi-curazione contro gli infortuni (Suva), Rete svizzera Salute e Movimento. Muoversi fa bene alla salute. Macolin: UFSPO 2013

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Livello di attività fisicaRipartizione, in percentuale

allenati: almeno 3 giorni alla settimana di attività fisica che provoca sudorazione

regolarmente attivi: almeno 5 giorni con almeno 30 minuti di attività fisica di media intensità (accelera-mento del respiro)

non regolarmente attivi: almeno 150 minuti di media intensità alla settimana oppure 2 giorni con attività che provocano sudorazione. Questi ultimi e i gruppi prece-denti seguono le raccomandazioni

parzialmente attivi: chi, nel corso di una settimana, svolge almeno 30 minuti di attività a media intensità o una volta un’attività fisica che porta alla sudorazione

inattivi: meno di 30 minuti di attività di intensità mo-derata e meno di un’attività che porta alla sudorazione alla settimana

26

24

29

18

15

11

9

10

15

19

19

17

28

33

28

2002

2007

2012

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Comportamento motorio di bambini e adolescenti

Il movimento è molto importante per lo sviluppo fisico, psichico e sociale dei bambini. Per la salute di bambini e adolescenti si raccomanda almeno un’ora di movimento o sport al giorno. Questo indicatore mostra per quanti giorni alla settimana i ragazzi in età compresa tra gli 11 e i 15 anni seguono questa raccomandazione, nonché l’an-damento del dato dal 2002 al 2010.

Solo il 9 % delle ragazze e il 16 % dei ragazzi afferma di muoversi per più di un’ora al giorno sette giorni su sette. Tra il 2002 e il 2010 tali percentuali sono rimaste relativa-mente stabili. Nel corso degli anni è diminuita lievemente la quota di femmine e maschi inattivi, ossia che fanno al-meno un’ora di attività fisica in due o meno giorni alla set-timana. Tuttavia i dati sul rispetto delle raccomandazioni vanno interpretati con prudenza, dato che nel calcolo non sono incluse le attività sportive in senso stretto.

Osservazione: le percentuali indicate sono state arrotondate; di conseguenza la somma totale non è sempre uguale a 100.

Fonte: Health Behaviour of School Aged Children 2002, 2006 e 2010. Dipendenze Svizzera.

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Attività fisica extrascolastica Numero di giorni settimanali con almeno 60 minuti di atti-vità fisica, in %

2002

2006

2010

Ragazze

Ragazze

Ragazze

Ragazzi

Ragazzi

Ragazzi

35

35

42

20

21

24

11

10

9

30

30

24

4

4

2

34

35

37

26

24

29

17

15

16

21

24

17

3

3

2

7 giorni 5 - 6 giorni 3 - 4 giorni

1 - 2 giorni 0 giorni

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Sedentarietà

Ai nostri giorni, le attività sedentarie sono molto diffuse, sul lavoro, a casa, nel tempo libero e anche negli spo-stamenti. Non solo la mancanza di attività fisica, ma lo stesso stile di vita sedentario ha ripercussioni negative sulla salute. Un’attività fisica regolare nel tempo libero non è in grado di compensare gli effetti negativi dello stare seduti per lunghe ore al giorno.

Nel 2012 la mediana del tempo di sedentarietà era di 300 minuti, ossia, metà della popolazione residente in Svizzera ha affermato di stare in posizione seduta o rilas-sata per più di cinque ore al giorno, l’altra metà meno. In media, gli uomini trascorrono seduti un’ora più delle donne (300 minuti contro 240). Un quarto degli intervi-stati (25 %) ha ammesso di essere sedentario da 5,5 a 8,5 ore al giorno, un ulteriore 15 % persino per più di 8,5 ore. Nell’indagine non è stato considerato il tempo tra-scorso dormendo.

Fonte: ISS 2012, UST.

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Durata delle attività sedentarie al giorno Ripartizione, in percentuale

8,5 ore o più 5,5 - 8,5 ore 2,5 - 5,5 ore 2,5 ore o meno

41 202515

45 20

37 19

24

26

12

19

Totale

Donne

Uomini

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Indicatori complementari con nuove informazioni

Attività fisica negli spostamenti quotidiani Il movimento quotidiano, ad esempio andare a piedi o in bicicletta, svolgere lavori domestici o fare giardinaggio, incide molto sul benessere personale e sulla salute. Il raffronto fra gli anni 2002, 2007 e 2012 indica una certa stabilizzazione della tendenza a muoversi con le proprie forze negli spostamenti quotidiani. Nel 2012, il 30 % della popolazione ha percorso giornalmente tragitti a piedi e/o in bicicletta superiori ai 30 minuti, contro il 32 % del 2007 e il 29 % del 2002. Nel 2012 quasi la metà della popola-zione (46 %) non ha mai percorso un tragitto a piedi e/o in bicicletta, ritornando ai livelli del 2002 (46 %) dopo una lieve diminuzione nel 2007 (37 %).Le donne si dimostrano nettamente più attive negli spo-stamenti quotidiani, con il 32 % che usa la bicicletta e/o va a piedi rispetto al 27 % degli uomini. Solo il 42 % delle donne non percorre mai tragitti a piedi e/o in bicicletta, a fronte di più della metà degli uomini (52 %).

Fonte: ISS 2002, 2007 e 2012, UST.

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Attività sportivaLo sport è una componente significativa del comporta-mento motorio e riveste notevole importanza per uno stile di vita sano. Negli ultimi decenni la pratica sportiva sistematica si è progressivamente diffusa in Svizzera. La quota di popolazione residente che fa sport due o più volte alla settimana è passata dal 22 % degli anni 1970 al 52 % nel 2014. Il boom degli scorsi decenni ha tuttavia influito molto poco sul fatto che un quarto (26 %) della popolazione non pratica alcuno sport. Ha invece inciso sulla proporzione degli sportivi occasionali, ossia di coloro che fanno sport meno di una volta alla settimana, che si è ridotta in favore degli sportivi regolari dal 19 % del 1978 al 5 % del 2014.

Fonte: studi di Swiss Olympic 1978-1994; Sport Svizzera 2000, 2008 e 2014.Risposte alla domanda: «Quante volte alla settimana pratica sport?»

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Peso corporeo

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Indice di massa corporea degli adulti

Il sovrappeso e soprattutto l’obesità sono fattori di rischio di malattie non trasmissibili, come le malattie cardio-vascolari, il diabete mellito di tipo 2 e alcune forme di tumore. È possibile definire il sovrappeso, l’obesità e il sottopeso mediante i valori limite dell’indice di massa corporea (IMC*) in base alle raccomandazioni dell’OMS. L’IMC è uno dei numerosi parametri utilizzati per valutare il rischio di malattie non trasmissibili. Il grafico presenta l’evoluzione dell’IMC nella popolazione adulta residente in Svizzera.

Nell’arco di 20 anni la proporzione di persone normopeso rispetto alla popolazione complessiva è diminuita all’in-circa del 10 % (dal 65 al 55 %). Nel frattempo la popo-lazione definita sovrappeso o obesa è aumentata fino al 41 % rispetto al 30 % del 1992. In modo particolarmente marcato – di circa il 50 % – è cresciuta la proporzione di obesi. La percentuale di persone sottopeso si è invece stabilizzata. Quindi, in generale si è assistito nel 2012 a un nuovo aumento delle persone sovrappeso e obese, dopo una breve stabilizzazione tra il 2002 e il 2007.

Osservazione: questo indicatore corrisponde all’indicatore 2A di Promozione Salute Svizzera e all’indicatore Indice di massa corporea dell’Osservatorio svizzero della salute.Le percentuali indicate sono state arrotondate; di conseguenza la somma totale non è sempre uguale a 100.

Fonte: ISS 1992, 1998, 2002, 2007 e 2012. UST.

*L’IMC, noto anche con la denominazione inglese body mass index (BMI), si calcola con la seguente formula: peso corporeo in kg / altezza in metri al quadrato

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Indice di massa corporea autodichiarato a partire dai 15 anni di etàRipartizione, in percentuale

1992

Obesità (IMC >_ 30) Sovrappeso (25 <_ IMC < 30) Normopeso (18,5 <_ IMC < 25) Sottopeso (IMC < 18,5)

1997

65255

61287

200259308

2007

2012

59

55

5

4

4

4

4

29

31

8

10

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Indice di massa corporea di bambini e adolescenti

L’obesità rappresenta un rischio per la salute anche di bambini e adolescenti e spesso può provocare sofferenze psichiche e fisiche. Per definire il sovrappeso e l’obesità nei bambini e negli adolescenti si utilizza l’indice di massa corporea (IMC) commisurato all’età e al sesso. Il grafico mostra l’evoluzione nelle città di Basilea, Berna e Zurigo (i dati si basano su misurazioni).

La grande maggioranza dei bambini e degli adolescenti esaminati negli anni scolastici dal 2005/06 al 2012/13 non ha problemi di sovrappeso. Tuttavia, un bambino su cinque (19 %) è sovrappeso (14,3 %) o addirittura obeso (4,7 %). Queste percentuali sono rimaste stabili negli ultimi anni. Questa stabilizzazione generale deriva quindi dalla com-pensazione reciproca delle variazioni delle diverse fasce d’età. Un’analisi della diffusione del sovrappeso secondo il grado scolastico rivela che la quota di bambini sovrappeso è leggermente diminuita nella scuola dell’infanzia (13,3 %), è rimasta stabile nelle scuole elementari e medie (21,8 %) ed è leggermente aumentata nelle secondarie superiori (25,7 %).

Osservazione: questo indicatore corrisponde all’indicatore 2C di Promozione Salute Svizzera.

Fonte: Monitoring des données de poids des services médicaux scolaires des villes de Bâle, Berne et Zurich. Evaluation comparative des données de l’année scolaire 2012/13. Stamm H., Ceschi M., Gebert A., Guggenbühl L., Lamprecht M., Ledergerber M., Sperisen N., Staehelin K., Stronski Huwiler S., Tschumper A. Promotion Santé Suisse, document de travail 5, 2014

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Percentuali di bambini sovrappeso e obesiMedia di tutti i gradi scolastici, in percentuale

2005/2006

Obesità Sovrappeso (esclusa obesità) Sovrappeso (inclusa obesità)

2006/2007

2007/2008

2008/2009

2009/2010

2010/2011

2011/2012

2012/2013

19,9

14,75,2

19,5

14,45,1

19,3

14,74,6

19,5

14,94,6

19,3

14,44,9

20,1

19,5

19,0

15,1

14,5

14,3

5,0

5,0

4,7

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Altri indicatori con informazioni nuove o importanti

GirovitaIl girovita (Waist Circumference, WC) è un indicatore importante per valutare il rischio cardiovascolare. Se ba-sato sul girovita, quest’ultimo risulta superiore al rischio stimato in base all’IMC: il 53 percento della popolazione residente in Svizzera presenta un rischio da moderato ad alto di sviluppare una malattia cardiovascolare (WC >_ 80 cm per le donne, WC >_ 94 per gli uomini).

Fonte: Enquête sur la consommation de sel de la population suisse. Service de Néphrologie et Institut Universitaire de Médecine Sociale et Préventive Centre Hospitalier Universitaire Vaudois, 2011.

Grado di soddisfazione del proprio peso nei bambini e negli adolescenti Per sviluppare una buona percezione del proprio corpo è importante che i bambini e gli adolescenti in particolare imparino a stimare correttamente il proprio peso. Il nu-mero di bambini e adolescenti che sanno dire più o meno quanto pesano è nettamente aumentato tra il 1994 (48 %) e il 2010 (57 %). Nello stesso periodo la percentuale di coloro che si definiscono troppo magri è rimasta pres-soché stabile (1994: 15 %, 2010: 14 %), mentre quella di coloro che si dichiarano troppo grassi è sensibilmente diminuita (1994: 37 %, 2010: 29 %).

Fonte: Health Behavior of School Aged Children 1994, 1998, 2002, 2006 e 2010. Dipendenze Info Svizzera.

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Grado di soddisfazione del proprio peso negli adultiUna premessa importante per modificare il peso corporeo e riuscire in questo intento è la corretta valutazione della propria situazione ponderale e la sensibilizzazione al pro-blema. Essere insoddisfatti del proprio peso costituisce dunque un’importante motivazione a cambiare le proprie abitudini. Tre quarti (76 %) della popolazione adulta resi-dente in Svizzera è soddisfatta di quanto pesa. Questa percentuale è cresciuta nel 2012 dopo essere rimasta re-lativamente stabile tra il 1997 e il 2007, quando costituiva circa i due terzi degli intervistati (67 % circa). Di conse-guenza è diminuita anche la proporzione di persone che si sono dichiarate non del tutto o per niente soddisfatte (dal 33 % nel 2007 al 24 % nel 2012).Nel 2012 si è dichiarato da abbastanza a pienamente soddisfatto del proprio peso il 58 % delle persone so-vrappeso e obese e l’89 % delle persone normopeso o sottopeso.

Fonte: ISS 1997, 2002, 2007 e 2012, UST.

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Sta

to d

i sal

ute

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44

Malattie non trasmissibili legate all’alimentazione e all’attività fisica

Secondo l’OMS, le malattie non trasmissibili come le malattie cardiovascolari, il diabete mellito di tipo 2, il can-cro e le malattie respiratorie croniche sono responsabili dell’86 % dei decessi e del 77 % del carico di malattia nella regione europea dell’OMS. Questi problemi di sa-lute presentano fattori di rischio comuni che si possono combattere con provvedimenti comuni. Cinque dei sette principali fattori di rischio sono legati all’alimentazione e all’attività fisica: ipertensione, colesterolo alto, sovrap-peso/obesità, consumo ridotto di frutta e verdura e inat-tività fisica. Gli altri due fattori di rischio sono il consumo di tabacco e il consumo di alcol. Il grafico mostra l’evolu-zione della quota di trattamenti e diagnosi legati ad alcuni fattori di rischio metabolici.

Per i fattori di rischio diabete, ipertensione e colesterolo sono aumentati sia i trattamenti sia le diagnosi nel 2012, dopo un periodo di relativa stabilità tra il 2002 e il 2007. Secondo quanto indicato dagli stessi intervistati, una per-sona su sei (16,2 %) riceve un trattamento contro l’iper-tensione e circa il 4 % contro il diabete.

Fonte: ISS 2002, 2007 e 2012. UST.

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3,4

3,0

4,0

14,0

15,0

16,2

3,8

4,5

4,7

20,9

21,8

26,8

14,6

15,9

17,4

45

Trattamenti medici e diagnosiQuota di trattamenti medici e diagnosi, in percentuale

Trattamenti*

Diagnosi

*nessun dato sui trattamenti medici dell’ipercolesterolemia e di altri disturbi legati all’alimentazione e all’attività fisica.

Diabete

Ipertensione

Diabete

Ipertensione

Colesterolo alto

2002 2007 2012

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Costi generati da sovrappeso e obesità

Oltre alle conseguenze sulla salute dei diretti interessati, il sovrappeso e l’obesità hanno anche un notevole im-patto economico. Il calcolo dei costi generati da queste due condizioni nonché dalle malattie associate evidenzia la necessità di adottare provvedimenti generali e i van-taggi finanziari che ne risulterebbero. Questo indicatore presenta l’evoluzione di tali costi. Al sovrappeso e all’o-besità sono legate almeno due tipologie di costi: i costi diretti, risultanti da misure adottate per ridurre il peso corporeo, e i costi indiretti, riconducibili alle malattie as-sociate al sovrappeso e all’obesità. I costi complessivi generati da sovrappeso e obesità ammontano a circa 8 miliardi di franchi, più di due miliardi in più rispetto al 2006. I costi diretti, che raggiungono i 77 milioni di franchi, rappresentano solo l’1 % dei costi complessivi. Questo importo comprende le spese per i farmaci (ad esempio inibitori dell’appetito), le spese di consultazione (consulenza alimentare) e i costi degli interventi chirurgici (ad esempio bypass gastrico). Secondo le stime, altri 4,7 miliardi di franchi sono destinati a coprire i costi diretti delle malattie legate al sovrappeso, ad esempio il diabete o l’ipertensione. I costi indiretti di queste malattie sono stimati in 3,3 miliardi di franchi e comprendono le spese conseguenti alle assenze dal lavoro e a un decesso pre-maturo.

Fonti: Cost of obesity in Switzerland in 2012, Schneider, H., Venetz W. Datagen AG, 2014.Overweight and obesity in Switzerland. Schneider, H., Venetz W., Gallani Beradro C. Health Econ, 2009.

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I costi riconducibili alle malattie associate al sovrappeso e all’obesitàCosti diretti e indiretti, in miliardi di franchi

2002*2,7

2007

2012

5,8

1,9

8,0

3,3

costi diretti costi indiretti costi complessivi

* Per il 2002 sono disponibili solo i costi complessivi.

3,9

4,7

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Costi generati dall’inattività fisica

L’inattività fisica aumenta il rischio di diverse malattie non trasmissibili, come le cardiopatie coronariche, l’iper-tensione, il diabete mellito di tipo 2, il cancro del seno e dell’intestino e la depressione. Oltre ai problemi di salute, queste malattie causano grandi costi per la collettività. Da un lato i costi diretti per il loro trattamento, dall’altro i costi indiretti generati dalle assenze dal lavoro, dall’inca-pacità lavorativa permanente e da un decesso prematuro.

Nell’analisi è stata dapprima determinata la percentuale di malattia causata dall’inattività fisica, e in seguito su questo dato sono stati calcolati i costi. Ne è risultato un costo complessivo di 2534 milioni di franchi generato dall’inattività fisica, con un incremento del 6 % dal 2001. I costi indiretti contribuiscono per più della metà (54 %) alla cifra complessiva. Stando ai calcoli, le conseguenze dell’inattività che contribuiscono maggiormente alla spesa totale sono il mal di schiena (39 %), le malattie cardiovascolari (ipertensione, ictus, malattie coronariche: 29 %) e la depressione (27 %).

Fonti: Die Kosten der körperlichen Inaktivität in der Schweiz. Smala A., Beeler I. und Szucs T. D. Studio su incarico dell’Istituto di scienza dello sport di Macolin dell’UFSPO, della Suva e dell’upi, 2001. Kosten der körperlichen Inaktivität in der Schweiz. Schlussbericht. Mattli R., Hess S., Maurer M., Eichler K., Pletscher M. und Wieser S. Università di Scienze applicate di Zurigo (ZHAW) su incarico dell’UFSP, 2014.

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Costi generati dall’inattività fisicaCosti diretti e indiretti, in milioni di franchi

2001

2384

805

2011

2534

1369

costi diretti costi indiretti costi complessivi

1579

1165

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Altri indicatori con informazioni nuove o importanti

Disturbi alimentariI disturbi del comportamento alimentare hanno gravi conseguenze fisiche, psichiche e sociali per i diretti interessati, tanto che nei casi più estremi possono portare all’invalidità e alla morte. Di conseguenza rive-stono grande rilevanza clinica e sociale. Il 3,5 percento della popolazione residente in Svizzera soffre nel corso della propria esistenza di una o più forme di disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata). I casi sono quasi quattro volte più frequenti nelle donne rispetto agli uomini (5,3 % contro 1,5 %). L’1,2 percento delle donne e lo 0,2 percento degli uomini soffrono di anoressia nervosa, il 2,4 percento delle donne e lo 0,9 percento degli uomini di bulimia nervosa e il 2,4 percento delle donne e lo 0,7 percento degli uomini di disturbo da alimentazione incontrollata.

Fonte: Prävalenz von Essstörungen in der Schweiz. Schnyder U., Milos G., Mohler-Kuo M., Dermota P. Universitätsspital Zürich und Universität Zürich, 2012.

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Condizioni quadro e offerte

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Offerte per l’alimentazione e l’attività fisica in ambiti specifici

Se da un lato i temi dell’alimentazione e dell’attività fisica riguardano il nostro comportamento individuale, dall’altro hanno un legame intrinseco con le strutture che promuo-vono o ostacolano uno stile di vita salutare. Dal punto di vista della prevenzione strutturale assume grande impor-tanza il sistema educativo, in particolare quello scolastico. Il grafico indica in che misura i temi dell’alimentazione e dell’attività fisica sono radicati nelle scuole.

Nel 2012, la metà (50 %) delle scuole partecipanti all’in-dagine dava raccomandazioni concrete su alimentazione, attività fisica e peso corporeo sano (ad esempio sug-geriva di trascorrere la ricreazione all’aperto). Nel 23 % delle scuole vigevano persino regole formali al riguardo (ad esempio divieto di distributori automatici di bevande zuccherate). La maggior parte delle scuole trattava que-sto tema al di fuori delle lezioni obbligatorie di educazione fisica e di economia domestica. Tuttavia, rispetto al 2009 si è registrato un aumento degli istituti in cui non veni-vano formulate raccomandazioni di questo tipo. Sembra dunque che in questo periodo sia calata la sensibilizza-zione ai temi legati all’alimentazione, all’attività fisica e al mantenimento di un peso corporeo sano.

Fonte: Moviemento e alimentazione nelle scuole svizzere. Risultati di un sondaggio su tutto il territori somministrato alle direzioni scolastische con un confronto a livello can-tonale e con il Principato del Liechtenstein. Ehmig S., Furrer C., Lenares J. Su incarico di Promozione Salute Svizzera, 2009Movimento e alimentazione nelle scuole svizzere. Risultati del secondo sondaggio rivolto ai direttori scolastici su tutto il territorio svizzero e nel Principato del Liechten-stein. Dubowicz A., Camerini A.-L., Ludolph R., Amann J., Schulz P. J. Promozione Salute Svizzera, Fogli di lavoro 10, 2013Risposte alla domanda se la scuola tratta queste tematiche al di fuori delle lezioni ob-bligatorie di educazione fisica e di economia domestica (risposte multiple consentite).

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Grado di inserimento dei temi alimentazione, attività fisica e peso corporeo sano nelle scuole dell’obbligo svizzerePercentuale delle scuole

Raccomandazioni concrete ai docenti

Regole su alimentazione, attività fisica e peso corporeo sano

60

50

46

23

Temi inseriti nelle linee guida della scuola

28

2009 2012

Temi inseriti in forma diversa

41

39

Altro inserimento

36

32

Nessuna regola/raccomandazione

13

17

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Azioni promosse dall’economia

Riuscire ad alimentarsi in modo equilibrato e a praticare un’attività fisica sufficiente dipende non da ultimo dall’e-sistenza di offerte alimentari e motorie adatte. Con ciò si intende la messa a disposizione di un’infrastruttura facilmente accessibile per le attività sportive e motorie, la possibilità di acquistare generi alimentari a basso te-nore di grassi, zuccheri e sale oppure la limitazione della pubblicità destinata ai bambini. L’iniziativa actionsanté, lanciata dall’UFSP nell’ambito del PNAAF, si propone di incoraggiare le aziende a migliorare o adeguare la propria offerta nel campo dell’alimentazione e dell’attività fisica.

Dal 2009, anno dell’avvio di actionsanté, sono stati ac-quisiti 18 importanti partner a sostegno dell’iniziativa. Si tratta sia di grandi distributori e fornitori di generi ali-mentari sia di produttori di alimenti. Dalla fine del 2009, il numero delle azioni concrete è salito da 5 a 31. Finora si sono incentrate sulla riduzione del tenore di grassi, zuccheri e sale nelle derrate alimentari, sul miglioramento della qualità dei grassi, sull’ottimizzazione dell’offerta di generi alimentari e sulla rinuncia alla pubblicità per i bam-bini sotto i 12 anni.

Fonte: actionsanté, UFSP

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Impegno delle aziende a favore della saluteNumero di partner di actionsanté e azioni

Numero di partner

Numero di azioni

2

10

15

16

17

18

5

16

23

26

28

31

Fine 2009 Fine 2010 Fine 2011

Fine 2012 Fine 2013 Maggio 2014

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Sigla editoriale

EditoreUfficio federale della sanità pubblicaData di pubblicazione: settembre 2014Numero di pubblicazione UFSP: 2014-OEG-31 Redazione, consulenza tecnica e assistenzaNadine Stoffel-Kurt, Kathrin Favero, Nicole Ruch, Alberto Marcacci (Ufficio federale della sanità pubblica) Esther Camenzind-Frey (Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria) Thomas Wyss (Ufficio federale dello sport)Renaud Lieberherr, Ueli Oetliker (Ufficio federale di statistica)Heidi Meyer (Ufficio federale delle strade)Lisa Guggenbühl (Promozione Salute Svizzera)Edith Müller (Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni Suva)Florence Moreau-Gruet (Osservatorio svizzero della salute)Hanspeter Stamm, Doris Wiegand, Markus Lamprecht (Osservatorio sport e movimento Svizzera / L&S Sozialforschung und Beratung AG) Andreas Renggli (Polarstern GmbH)

LayoutErich Brechbühl (Mixer)

OrdinazioniLa presente pubblicazione è disponibile anche in tedesco e franceseUFCL, Vendita delle pubblicazioni federali, 3003 Bernawww.bundespublikationen.admin.chverkauf.zivil@bbl.admin.chNumero d’ordinazione: 316.250.i

ContattoUfficio federale della sanità pubblica UFSPSezione nutrizione e attività fisica3003 Berna+41 58 463 87 [email protected]

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