n° 3 di dicembre 2009

8
Droghe: Aumenta il consumo Aut. Trib. Viterbo n° 6/09 Distribuzione gratuita - Stampa Tip. Spada, via Marco Polo 8 (Questo numero è entrato in tipografia il 14 dicembre - tiratura 3000 copie) [email protected] www.ronciglioneviva.it Sede Legale P.za Principe di Napoli, 17 N. 3 - Dicembre 2009 Acqua: La strategia del silenzio Dopo la conferenza del 5 dicembre l’ATO chiede chiarimenti al Comune attraverso Si vola a Ronciglione con Marco Mengoni Grazie Marco, per averci dato la possibilità di superare l’ostilità nei confronti dei talent/reality show imparando a distinguere gli uni dagli altri. In tanti ci siamo avvicinati a questo appuntamento del merco- ledì sera con perplessità, quasi fosse un atto dovuto nei con- fronti di quel sentimento campa- nilista che in fondo in fondo appartiene un po’ a tutti noi ron- ciglionesi. Ma è bastato vederti sul palco la prima sera per capire che XFactor sarebbe diventato il nostro appuntamento dei tre mesi che sarebbero seguiti. Hai ricevuto i complimenti migliori che un giovane talento possa aspettarsi: autorevoli critici ti hanno definito il Re Mida della canzone, una superstar da palco- scenico, un Freddie Mercury del 2000. Condividiamo tutto ciò e aggiungiamo molto altro perché oltre al talento, hai la capacità di farci emozionare per il tuo modo di fare musica. Nel me- dley finale, passando con facilità da canzoni rock a canzoni jazz, hai dimostrato di essere un arti- sta completo e versatile, hai per- sonalità, presenza scenica e gusto non solo italico ma inter- nazionale. E non hai emozionato solo noi, ma anche tutti quelli Inchiesta Centro anziani Intervista ai consiglieri Valeri e Stella di Roberto Magnasciutti (continua a pag. 4) Giovani, alcool, droga. Già a mettere insieme questi elementi si rischia di sconfinare nel socio- logismo allarmistico, nella reto- rica sui tempi in cui certe cose non accadevano e così via. Senza considerare che nell’epoca della sindrome di Peter Pan, cir- coscrivere il problema dell’abuso di queste sostanze alle fasce gio- vanili è già un errore in partenza, tanto è vero che gli adulti italiani, secondo recenti studi, sono i più (continua a pag. 3) E’ questa la domanda che Ronci- glioneViva ha fatto al Sindaco nella lettera aperta del 1.12 2009 ed è con questa domanda che si è aperto l’incontro dibattito organizzato dall’ Associazione Ronciglione- Viva il 5 dicembre presso la Sala Conferenze della Banca di Credito Cooperativo. Tanti i relatori, dal Responsabile Tecnico dell’ATO1, Ing. Daniele, alla Dottoressa Cintoli dell’ARPA, dalla Dottoressa Pitzurra, Garante del Servizio Idrico Integrato per la Regione, al Dr. Giacomelli, invitato come rappresentante dell’ OTUC (Organismo di Tutela dei Consu- matori) di Viterbo, ma che ha pre- ferito parlare come rappresentante dell’ADUC (Associazione dei Consumatori. Al tavolo dei relatori anche la Dott.ssa Litta dell’ISDE (Associazione Medici per l’Am- biente), e Tommaso Bruzziches, consigliere provinciale, in sostitu- zione dell’Assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai, che a sua volta avrebbe dovuto rappresentare Ales- sandro Mazzoli, Presidente della Provincia e dell’ATO1. Come sempre assente la rappresen- tanza del Comune di Ronciglione. Sia il Sindaco Massimo Sangiorgi, che l’assessore all’ambiente Pietro Lazzaroni, hanno infatti comuni- cato di non poter partecipare all’in- contro per problemi personali. Primo dato quindi registrabile è la latitanza del mondo politico istitu- zionale. I cittadini hanno comun- que apprezzato la disponibilità del consigliere Bruzziches, pur se non La comparsa di nuove droghe e di nuove modalità di consumo delle sostanze sta diventando preoccu- pante per i giovani , a causa di una maggiore disponibilità di de- naro e per le offerte particolar- mente “vantaggiose” promosse dagli spacciatori in cerca di nuovi clienti. I fenomeni di abuso e dipendenza si stanno profondamente modifi- cando per comportamenti quali il poliabuso di sostanze o il con- di Marina Carletti (continua a pag. 4) ha potuto dare risposte precise sugli argomenti affrontati, proprio perché non specifici del suo incarico. La ASL, assente anche essa al ta- volo dei relatori ha dato però il suo contributo di informazione in- viando una nota riassuntiva della si- tuazione, firmata dalla Dottoressa Forte, medico del servizio di Igiene dell’ASL di Viterbo. Il dato fondamentale emerso dalle 2 ore di dibattito è che, mentre il Sin- daco Massimo Sangiorgi, sul gior- nale arrivato nella case dei Ronciglionesi, sosteneva che aveva reso l’acqua potabile di Ronci- glione più pura, la ASL, sulla nota inviata a RonciglioneViva, dichiara che in data 16.4.2009 ha proposto al Sindaco un’ordinanza di non po- tabilità, per i lavori di filtraggio sulla rete. L’ordinanza può essere sospesa solo dopo i risultati di ulte- riori analisi che la ASL effettuerà, previa comunicazione di fine lavori da parte del Comune di Ronciglione (alla data del 5.12.2009 alle ore 9,15, la comunicazione di fine la- vori non era ancora stata notificata). Altro dato fondamentale emerso dal dibattito è che la gestione del Ser- vizio Idrico è ben regolamentata dal D.lgs. 13/2001, che dovrebbe gui- dare passo passo il gestore del ser- vizio idrico ed i cooprotagonisti dello stesso, vale a dire ASL ed ATO, nell’assolvimento dei loro do- veri, definendo per ciascun di essi, le relative responsabilità. In realtà questo decreto, che prevede e guida tutte le fasi del processo, anche nelle eccezionalità, quindi nella ge- stione in deroga, a tutt’oggi, non ri- sulta venga messo in pratica dal Comune di Ronciglione, che è il ge- store del servizio idrico. Non tutti sanno infatti che l’OMS (l’Organismo Mondiale di Sanità) indica come valore accettabile di arsenico nell’ acqua potabile il Si susseguono voci intorno alla sorte del “centro polivalente per anziani”. Per fare un minimo di chiarezza sulla vicenda, abbiamo rivolto qualche domanda a Marco Valeri e ad Alfredo Stella, en- trambi consiglieri. Quello che leg- gerete è un breve sunto della chiacchierata. Cosa succede al Centro Poliva- lente? Ci sono arrivate voci di polemica tra voi e gli assessori e di un peggioramento della vita associativa? Quali sono i mo- tivi? Partendo dal fatto che non è venuto meno il nostro impegno e tanto meno sono cambiate le nostre ca- pacità gestionali, il motivo della crisi va ricercato nella volontà (continua a pag. 2) Vince Xfactor e osannato da tutta la critica, si propone prepotentemente nel panorama della musica italiana Matric (continua a pag. 2) Giovani e droghe “E’ Natale ma a Ronciglione sembra sempre Carnevale” L’acqua di Ronciglione si può bere? Sangiorgi e Lazzaroni non hanno partecipato al dibattito Il giornale “Il Municipale” scrive che l’acqua è potabile, la ASL ri- tiene invece ancora valida l’ordi- nanza di non potabilità L’arsenico presente nell’acqua supera i livelli indicati dall’ OMS una lettera che può essere consultata sul nostro sito www.ronciglioneviva.it giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 1

Upload: riccardo-mattei

Post on 28-Mar-2016

229 views

Category:

Documents


7 download

DESCRIPTION

N° 3 di Dicembre 2009

TRANSCRIPT

Page 1: N° 3 di Dicembre 2009

Droghe: Aumentail consumo

Aut. Trib. Viterbo n° 6/09

Distribuzione gratuita - Stampa Tip. Spada, via Marco Polo 8 (Questo numero è entrato in tipografia il 14 dicembre - tiratura 3000 copie)

[email protected]

www.ronciglioneviva.it

Sede Legale P.za Principe di Napoli, 17

N. 3 - Dicembre 2009

Acqua: La strategia del silenzio

Dopo la conferenza del 5 dicembre l’ATO chiede chiarimenti al Comune attraverso Si vola a Ronciglionecon Marco Mengoni

Grazie Marco, per averci dato lapossibilità di superare l’ostilitànei confronti dei talent/realityshow imparando a distingueregli uni dagli altri.In tanti ci siamo avvicinati aquesto appuntamento del merco-ledì sera con perplessità, quasifosse un atto dovuto nei con-fronti di quel sentimento campa-nilista che in fondo in fondoappartiene un po’ a tutti noi ron-ciglionesi. Ma è bastato vedertisul palco la prima sera per capireche XFactor sarebbe diventato ilnostro appuntamento dei tremesi che sarebbero seguiti. Hairicevuto i complimenti migliori

che un giovane talento possaaspettarsi: autorevoli critici tihanno definito il Re Mida dellacanzone, una superstar da palco-scenico, un Freddie Mercury del2000. Condividiamo tutto ciò eaggiungiamo molto altro perchéoltre al talento, hai la capacitàdi farci emozionare per il tuomodo di fare musica. Nel me-dley finale, passando con facilitàda canzoni rock a canzoni jazz,hai dimostrato di essere un arti-sta completo e versatile, hai per-sonalità, presenza scenica egusto non solo italico ma inter-nazionale. E non hai emozionatosolo noi, ma anche tutti quelli

Inchiesta

Centro anzianiIntervista ai consiglieriValeri e Stella

di Roberto Magnasciutti

(continua a pag. 4)

Giovani, alcool, droga. Già amettere insieme questi elementisi rischia di sconfinare nel socio-logismo allarmistico, nella reto-rica sui tempi in cui certe cosenon accadevano e così via.Senza considerare che nell’epocadella sindrome di Peter Pan, cir-coscrivere il problema dell’abusodi queste sostanze alle fasce gio-vanili è già un errore in partenza,tanto è vero che gli adulti italiani,secondo recenti studi, sono i più

(continua a pag. 3)

E’ questa la domanda che Ronci-glioneViva ha fatto al Sindaco nellalettera aperta del 1.12 2009 ed ècon questa domanda che si è apertol’incontro dibattito organizzatodall’ Associazione Ronciglione-Viva il 5 dicembre presso la SalaConferenze della Banca di CreditoCooperativo.Tanti i relatori, dal ResponsabileTecnico dell’ATO1, Ing. Daniele,alla Dottoressa Cintoli dell’ARPA,dalla Dottoressa Pitzurra, Garantedel Servizio Idrico Integrato per laRegione, al Dr. Giacomelli, invitatocome rappresentante dell’ OTUC

(Organismo di Tutela dei Consu-matori) di Viterbo, ma che ha pre-ferito parlare come rappresentantedell’ADUC (Associazione deiConsumatori. Al tavolo dei relatorianche la Dott.ssa Litta dell’ISDE

(Associazione Medici per l’Am-biente), e Tommaso Bruzziches,consigliere provinciale, in sostitu-zione dell’Assessore all’AmbienteTolmino Piazzai, che a sua voltaavrebbe dovuto rappresentare Ales-sandro Mazzoli, Presidente dellaProvincia e dell’ATO1.

Come sempre assente la rappresen-tanza del Comune di Ronciglione.Sia il Sindaco Massimo Sangiorgi,che l’assessore all’ambiente PietroLazzaroni, hanno infatti comuni-cato di non poter partecipare all’in-contro per problemi personali.

Primo dato quindi registrabile è lalatitanza del mondo politico istitu-zionale. I cittadini hanno comun-que apprezzato la disponibilità delconsigliere Bruzziches, pur se non

La comparsa di nuove droghe e dinuove modalità di consumo dellesostanze sta diventando preoccu-pante per i giovani , a causa diuna maggiore disponibilità di de-naro e per le offerte particolar-mente “vantaggiose” promossedagli spacciatori in cerca di nuoviclienti.I fenomeni di abuso e dipendenzasi stanno profondamente modifi-cando per comportamenti quali ilpoliabuso di sostanze o il con-

di Marina Carletti

(continua a pag. 4)

ha potuto dare risposte precise sugliargomenti affrontati, proprio perchénon specifici del suo incarico.

La ASL, assente anche essa al ta-volo dei relatori ha dato però il suocontributo di informazione in-viando una nota riassuntiva della si-tuazione, firmata dalla DottoressaForte, medico del servizio di Igienedell’ASL di Viterbo.Il dato fondamentale emerso dalle 2ore di dibattito è che, mentre il Sin-daco Massimo Sangiorgi, sul gior-nale arrivato nella case deiRonciglionesi, sosteneva che avevareso l’acqua potabile di Ronci-glione più pura, la ASL, sulla notainviata a RonciglioneViva, dichiarache in data 16.4.2009 ha propostoal Sindaco un’ordinanza di non po-tabilità, per i lavori di filtraggiosulla rete. L’ordinanza può esseresospesa solo dopo i risultati di ulte-riori analisi che la ASL effettuerà,previa comunicazione di fine lavorida parte del Comune di Ronciglione(alla data del 5.12.2009 alle ore9,15, la comunicazione di fine la-vori non era ancora stata notificata). Altro dato fondamentale emerso daldibattito è che la gestione del Ser-vizio Idrico è ben regolamentata dalD.lgs. 13/2001, che dovrebbe gui-dare passo passo il gestore del ser-vizio idrico ed i cooprotagonistidello stesso, vale a dire ASL edATO, nell’assolvimento dei loro do-veri, definendo per ciascun di essi,le relative responsabilità. In realtàquesto decreto, che prevede e guidatutte le fasi del processo, anchenelle eccezionalità, quindi nella ge-stione in deroga, a tutt’oggi, non ri-sulta venga messo in pratica dalComune di Ronciglione, che è il ge-store del servizio idrico.

Non tutti sanno infatti che l’OMS(l’Organismo Mondiale di Sanità)indica come valore accettabile diarsenico nell’ acqua potabile il

Si susseguono voci intorno allasorte del “centro polivalente peranziani”. Per fare un minimo dichiarezza sulla vicenda, abbiamorivolto qualche domanda a MarcoValeri e ad Alfredo Stella, en-trambi consiglieri. Quello che leg-gerete è un breve sunto dellachiacchierata.

Cosa succede al Centro Poliva-lente? Ci sono arrivate voci dipolemica tra voi e gli assessori edi un peggioramento della vitaassociativa? Quali sono i mo-tivi?Partendo dal fatto che non è venutomeno il nostro impegno e tantomeno sono cambiate le nostre ca-pacità gestionali, il motivo dellacrisi va ricercato nella volontà

(continua a pag. 2)

Vince Xfactor e osannato da tutta la critica, si propone

prepotentemente nel panorama della musica italiana

Matric

(continua a pag. 2)

Giovani e droghe

“E’ Natale ma a

Ronciglione sembra

sempre Carnevale”

L’acqua di Ronciglione si può bere?

Sangiorgi e Lazzaroni non hannopartecipato al dibattito

Il giornale “Il Municipale” scriveche l’acqua è potabile, la ASL ri-tiene invece ancora valida l’ordi-

nanza di non potabilità

L’arsenico presente nell’acquasupera i livelli indicati dall’ OMS

una lettera che può essere consultata sul

nostro sito www.ronciglioneviva.it

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 1

Page 2: N° 3 di Dicembre 2009

della nuova amministrazione co-munale di gestire direttamente ilcentro anziani. Per farlo si è pro-gressivamente esautorato l’organi-smo di cui siamo i rappresentanti enon lo si è rinnovato alla scadenza(agosto 2007). Di questa volontàne sono la prova alcuni atteggia-menti che, quando non hannomesso in crisi le finanze del centro,sono stati o di estrema diffidenza odi palese contrasto.

Iniziative che hanno messo incrisi le finanze? Cioè?E’ semplice! Il centro si sostenevafino a 2 anni fa grazie al contributodel Comune (soldi più uso gratuitodel locale), al tesseramento ed alle

iniziative associative (gite, cene equant’altro). Queste tre entratesono attualmente tutte in calo con-siderevole: il contributo del Co-mune si è dimezzato rispetto aprima (dai 4.000 € del 2007 si èpassati agli attuali 2.000 €); il tes-seramento è stato vietato per sceltapolitica (avevamo più di 300/400soci) e le gite sono state sostituitecon quelle gratuite organizzate dalComune.

Di questa situazione di crisi nondoveva esserne informato l’as-sessore ai servizi sociali? Gli amministratori sapevano beneche con gli attuali introiti non riu-sciamo nemmeno e pagare l’ener-gia elettrica (più di 300 € abimestre). Spesso i nostri ammini-stratori, al di la dei tanto sbandie-rati propositi di rilancio, hannofatto orecchie da mercante nonhanno mai fatto seguire i fatti agliimpegni verbali. Anzi! Mancandouna sinergia tra i due enti, anche ibuoni propositi del Comune sonofiniti indirettamente con il danneg-giarci. Ne è un esempio la neces-sità di annullare le prenotazioni (esostenere le relative perdite) di unagita a Gubbio (a parlare è MarcoValeri) perché in contemporanea ilComune ne aveva programmatauna gratuita, con inviti quasi “adpersonam”, senza darcene assolu-tamente notizia.

Come sono attualmente i vostri

rapporti?Ulteriormente peggiorati daquando il Comune ci ha speditouna “lettera/diffida” in cui ci invi-tava a documentare le spese soste-nute (cosa regolarmente fatta delresto). Con questo accorgimentoprendevano le distanze dalle nostraconduzione e, nonostante fosserotutti a conoscenza delle nostre dif-ficoltà, ci accusavano di cattiva ge-stione contabile (ricordiamo cheper statuto il bilancio deve chiu-dere al massimo in pareggio). Que-sta lettera è stata una sorta di “benservito” verso chi profonde dasempre energie per il sociale e lo faprescindendo da qualsivoglia ideapolitica. Questo luogo porta ilnome di una persona a cui tengo(parla Marco Valeri ed il circolo èdedicato a sua madre ArmeniaMattei) e, a prescindere da tutto,voglio che esso funzioni. Mi sonosempre impegnato con questo fine,ma ora ne stanno mancando i pre-supposti.

Ed i motivi reali, secondo voi,dove vanno ricercati?Non serve nascondere che gli an-ziani sono un grande bacino eletto-rale. E’ naturale che qualsiasipolitico ne sia interessato, ma lepolitiche per il sociale hanno uncosto che non tutti intendono soste-nere. Imputare pertanto su di noi leresponsabilità dei conti in rosso èculturalmente disonesto! Pensatesolo al fatto che il consiglio diret-

tivo è scaduto da più didue anni. Ci sono statedimissioni di alcuni con-siglieri (Alfredo stesso èormai dimissionario damesi) ed il Comune nonha ancora provvedutoalle nuove nomine. Co-noscete modo migliore per esauto-rare un organismo?

E’ vera l’indiscrezione degli ul-timi giorni di un trasferimentodella struttura alla nuova Casal-bergo?Ne abbiamo soltanto sentito par-lare. Se l’indiscrezione fosse con-fermata, sarebbe la riproposizionedi una vecchia idea. Farlo adesso,a condizioni mutate, fa nasceregrossi dubbi. Crediamo infatti cheuna gestione completamente pub-blica delle due entità (era questo ilprogetto della giunta Bianchini)avrebbe certamente favorito un in-trecciarsi di comunità ed una aper-tura democratica alla vita socialedelle due strutture. Una gestioneprivata (RSA: Residenza SanitariaAssistenziale) non crediamo chegarantirebbe la stessa libertà di ac-cesso. Speriamo, pertanto, che que-ste siano solo voci e, qualora nonlo fossero, che il Comune adotti undecalogo di gestione che favoriscaal massimo la presenza e la parte-cipazione di tutti.

Attualmente com’è la frequenta-zione degli anziani?

Attualità 2 RonciglioneViva N° 3

quantitativo di 10 microgrammi allitro. Il D.lgs del 2001, da la possi-bilità, alle Regioni, di concedereuna deroga temporanea ai gestoridel servizio consentendo un livellomassimo di tale elemento di 50 mi-crogrammi per litro. Tale deroga èconcessa per eseguire le opere ne-cessarie a rientrare nei valori previ-sti dell’arsenico.

Il decreto prevede però, che quandola gestione del servizio è in deroga(come nel caso di Ronciglione, inquanto il livello di arsenico è supe-riore a quello previsto dall’ OMS),i cittadini vengano informati co-stantemente e precisamente suiquantitativi di queste eccedenze,proprio perché ritenuti pericolosi. Non risulta che il Comune di Ron-ciglione, a tutt’oggi non abbia maiaffisso un manifesto illustrativo suquesta faccenda, che pur è allar-mante. Ma soprattutto l’Amm.neComunale di Ronciglione come in-tende gestire il problema arsenicodopo il 31.12.2009?

Altro dato emerso dalla conferenzariguarda la famosa questione dellaPlanktothrix Rubescens, o meglioancora della tossina prodotta daquesta alga. Se è vero che non intutti i periodi dell’anno è rilevabilela presenza di questa alga nelleacque del nostro lago (il periodomaggior fioritura riguarda la sta-gione invernale), è però vero, chel’ARPA di Viterbo, che ha il solo

compito di rilevare la presenzadell’alga, su commissione dellaASL o dell’ATO, non ha la stru-mentazione adeguata per isolare lamicrocistina prodotta da tale alga.E’ l’Istituto Superiore di Sanità cheha la strumentazione adeguata a ri-levare questa presenza.

Ad oggi però, il Dott. Ottavini, re-sponsabile del Dipartimento delle

Acque Potabili dell’Istituto Supe-riore di Sanità ha confermato di nonaver ancora avviato la ricerca sutale attività (per ritardi sul finanzia-mento del progetto da parte del-l’ATO1, che sempre a detta del Dr.Ottavini) dovrebbe partire entro iprimi mesi del nuovo anno.

L’Ing. Daniele dell’ATO1, ha riba-dito che la risoluzione del problemaacqua, va affrontato nella sua glo-

balità perché, se per quanto ri-guarda la presenza della microci-stina, il problema è specifico dellago di Vico, per quanto attiene alproblema dell’arsenico, esso inte-ressa l’intero ATO1. E’ partendo daquesta analisi che l’ATO1 e la Pro-vincia hanno avviato gli studi pre-liminari, in collaborazione con l’ISS Dipartimento Ambientale, el’ARPA. Per ottenere però dei risul-tati, ha ribadito l’Ing. Daniele, è ne-cessario che i Comuni, si adeguinoal rispetto delle norme indicate

dalla Convenzione dei Sindaci, ce-dendo la gestione del servizio idricoalla società indicata dalla Conven-zione stessa. Il Comune di Ronci-glione, ha ribadito l’Ing. Daniele,ad oggi, non ha adempiuto a taleobbligo, e sta cercando in autono-mia soluzioni ad un problema, chelui, come tecnico, ribadisce che nonpossa essere risolto singolarmente,ma affrontato nella sua globalitàtrovando un unico centro di approv-

vigionamento per l’ intera ATO1. L’Ing. Daniele ha anche ribaditoche la sostituzione dei filtri effet-tuata dal Comune rischia di essereun investimento fallimentare, per-ché il problema dei filtri non è l’in-stallazione, ma la manutenzione chepuò e deve essere fatta da personalespecializzato con precise compe-tenze. Quindi, tale investimento peressere efficace presuppone un costomolto alto che il Comune in qual-che modo dovrà poi giusticare.L’Ing. Daniele ha parlato di investi-menti per l’intero ATO1, per il va-lore di circa 40 milioni di euro,finanziabili oltre che dalla regioneanche dalla Banche solo nel caso incui la società gestrice riesca a ga-rantire l’intero bacino di utenzacompreso nell’ATO1. Ha ribaditoche più lunghi saranno i tempi dicessione del servizio alla società ge-strice, più lunghi saranno i tempiper la risoluzione del problema.

Altro dato registrabile della confe-renza è quello più tipicamente le-gato al Servizio ai consumatori.A riguardo ha fatto il quadro dellasituazione la Dott.ssa Pitzurra, cheha comunicato alla cittadinanza dinon aver ancora avuto risposta dalComune ai quesiti da lei inviati die-tro sollecitazione della DottoressaLitta, relativi al dovere di informa-zione ai cittadini da parte della so-cietà gestrice del servizio. LaDottoressa Pitzurra si è impegnataa chiedere al Ministero dell’Am-biente la surroga dei poteri per in-tervenire in sostituzione degli entiinadempienti, e si è impegnata dichiedere all’ANCI (Associazionedei Comuni d’Italia) di convocare ilSindaco per sollecitare il rispetto

della normativa vigente sul servizioidrico.Giacomelli ha ribadito che è ancorain attesa di risposta da parte del Co-mune, di tutta la documentazionecertificante i risultati delle analisiper la potabilità dell’acqua, che ob-bligatoriamente il Comune è tenutoad effettuare periodicamente ed arendere disponibile. Il 20 dicembreinoltrerà comunicazione al TAR, sutale inadempienza da parte del Co-mune.Alla domanda posta da alcuni citta-dini sulla possibilità di non pagarela bolletta proprio perché l’acqua diRonciglione al momento non risultaessere potabile, ha risposto il Dr.Giacomelli, che si è reso disponi-bile a fornire la modulistica (chie-dendo all’AssociazioneRonciglioneViva di fare da tramite)per la richiesta di autoriduzionedella bolletta.

Chi può assumersi la responsabilitàdi dire se l’acqua è potabile oppureno, se si può utilizzare per cucinareoppure no, è il Sindaco, come pre-visto dall’ art. 117 del D.lgs 112/98.Egli deve obbligatoriamente tenerconto dei dati scientifici forniti dailaboratori utilizzati dal gestore delservizio idrico e dei dati scientifici,nonché delle indicazioni fornitedalla ASL. Però alla domanda specifica formu-lata a fine conferenza, la Dott.ssaCintoli, ha risposto, che l’arsenicoin fase di bollitura non svanisce. Aicittadini quindi le logiche dedu-zioni.

Acqua: La strategia del silenzioContinua dalla prima

Circolo Polivalente: Quale futuro?Continua dalla prima

In consistente calo. Le donne con-tinuano ad incontrarsi nel piano su-periore esercitando, con latombolata, il loro passatempo pre-ferito. Gli uomini invece, cheerano i maggiori frequentatori delbar, sono praticamente spariti deltutto e trascorrono il loro tempo inaltri luoghi o nella solitudine delleproprie abitazioni. Non avrannonemmeno il barista con cui dialo-gare visto che a breve sarà sosti-tuito con delle macchinettedistributrici. Il piano superiore saràtrasferito invece presso la RSA(sempre che l’indiscrezione vengaconfermata) ed in questo modo ilcentro potrà considerarsi sostan-zialmente chiuso. Agli anziani nonresterà che attendere le “fantasma-goriche” iniziative pubblicizzatedal Comune sugli organi di stampa.

Spero che sia chiaro a tutti comecon questa intervista abbiamoascoltato soltanto una delle duecampane. Se la seconda volesse re-plicare, sa come contattarci. Ne sa-remmo senza dubbio lieti edarricchiremmo considerevolmentela nostra efficacia informativa.

Scade il 31.12.2009 la derogasulla concentrazione ammissibiledi arsenico nell’acqua potabile

L’ARPA non ha la strumenta-zione adeguata per rilevare la

presenza della microcistina dellaPlanktothrix rubescens

Il problema dell’acqua si può ri-solve solo se affrontato nella sua

globalità

La sostituzione dei filtri rischia di es-sere un investimento fallimentare

L’ADUC si fa promotore dell’au-toriduzione della bolletta

Con l’acqua di Ronciglione sipuò cucinare?

Il Dipartimento Acqua Potabile del-l’ISS non ha ancora inziato le attività

di ricerca per la microcistina

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 2

Page 3: N° 3 di Dicembre 2009

Sui muri non si scrive, soprattuttosu quelli d’ interesse storico.Questa cosa noi ragazzi la sap-piamo bene, ma la voglia di la-sciare il segno di un nostropensiero, un nostro sentimento avolte è così forte che ci lasciamoprendere la mano dalla bombo-letta. Quando affronto questo ar-gomento in famiglia, i mieigenitori, criticando questa “pra-tica giovanile”, ammettono peròche c’è sempre stato il desideriodi comunicare da parte dei gio-vani attraverso scritte sui muri,esprimendo frasi d’amore, diodio, pensieri di politica o comesi ricordava mio padre per inneg-giare a grandi campioni del cicli-smo come Coppi e Bartali. Iwriters, così si chiamano i ra-gazzi che usano le bombolette edi pennarelli per lasciare la loro te-stimonianza, non credo che vo-gliano compiere un attovandalico con le loro scritte; vo-gliono solo dare voce ad un sen-timento che direttamente nonriescono ad esprimere o, comespesso accade, vogliono abbellirezone urbane delle grandi città chealtrimenti risulterebbero grigie eanonime. Colorare i vagoni dellametropolitana è un modo per na-scondere i segni della trascura-tezza. Lasciare firme, messaggi,disegni, è un modo di colorare lacittà; un modo per dire che nellastoria ci siamo pure noi. Su inter-net ho letto che questo fenomeno

è nato a New York all’inizio deglianni ’80 (famosi i graffiti nellametropolitana) e poi si è diffusoin Europa, in città come Amster-dam e Parigi per poi arrivare inItalia nelle nostre maggiori città.

Allora mi viene da chiedere que-sto: non sarebbe bello creare deipannelli, magari da mettere lungovia della Stazione oppure diretta-

Noi ragazzi tra arte e van-dalismo

mente all’interno del Giardino, sucui noi ragazzi possiamo scriverei nostri pensieri, fare i nostri di-segni, anche di gruppo? Sarebbeun bel modo di limitare i danni alpatrimonio artistico e di dare

spazio alla creatività. Chissà,forse potrebbe venir fuori qual-che vero artista.

Attualità 3 RonciglioneViva N° 3

di G.Sa.

Un Graffito di Banksy sul muro di

sicurezza della Striscia di Gaza

Guelfi e GhibelliniCi sono momenti di gloria pertutto: la schedina della dome-nica, l’hula hop, il cubo diRubik, lo yoyo, il cinema d’essai,il fantacalcio, la play station, fa-cebook, ecc. ecc. ecc……. maqual è ora il passatempo prefe-rito delle famiglie ronciglionesi?Semplice, la raccolta differen-ziata! In alcune strade il pomeriggio lefamiglie si riuniscono per unprimo ripasso: “Dove va il va-setto dello yogurt lavato? E se in-vece non si lava?” Tutti vengonointerrogati a turno. La difficoltàdelle domande aumenta manmano che si procede: “Si togliela carta dalle bottiglie di pla-stica? Dove va il catetere di zioPeppino? E il pannolino

asciutto?”. In queste case av-viene l’accumulo della spazza-tura, perché è facile dimenticarsie saltare un giorno di raccolta.Dramma: le bottiglie di plastica,benché accartocciate riempionoprima numerosi sacchi gialli, poisi diffondono come blob per tuttala casa. Apri un armadio e zak! tiprecipitano in testa le bottiglieche aveva nascosto la nonna, vaial bagno e ne scopri la vascapiena. In altre case di Ronciglione la si-tuazione è diversa….qui siamonella zona B! Ronde di condo-mini pattugliano le strade intornoai cassonetti per evitare che“quelli della zona A” vengano ascaricare la loro spazzatura. Mal’astuto cittadino “A” sfrutta le

ore che precedono l’alba, quandola sorveglianza cala per infilarela mondezza nei cassonetti altrui.Spesso, impossibilitati per casso-netto stracolmo, lasciano i sac-chetti sul marciapiede, nelcontenitore del vetro, altrimentisempre vuoto o, per sfregio,nell’androne dei palazzi.In un futuro migliore si userà lostesso sistema di raccolta in tuttoil paese e la pace tornerà a re-gnare.

di Eugenio Bigonzoni

Perché non viene ripristinata l’illumina-

zione notturna nella Fontana degli Uni-

corni in Piazza del Comune?

Sono ormai parecchi mesi che in loca-

lità S.Paolo Strofiano di fronte alla

Coop, c’è un palo della luce piegato in

maniera pericolosa, perché non si inter-

viene?

Perché non si predispone un adeguato piano del traffico con limi-

tazione della velocità, e non si rendono più sicuri gli incroci lungo

la circonvallazione visti anche i tanti incidenti verificatisi que-

st’anno?

Quando si completeranno i lavori di si-

stemazione di via dei Partigiani. E per-

ché almeno non si provvede al taglio

delle erbacce?

Perché è stato spostato di 100 metri

il divieto di accesso in via San Gio-

vanni? E perché sono stati rimossi da

tempo i dossetti rallentatori?

Perché a Ronciglione sono pochissimi i proprietari di cani che ac-

compagnano i loro animali muniti di sacchetto per la raccolta degli

escrementi? E perché li portano a fare i bisogni nell’unico metro

quadrato adibito a parco giochi adiacente alla Caserma dei Ca-

rabinieri?

Perché il Comune e le scuole non fanno la raccolta differenziata

porta a porta come tutti i comuni cittadini? Non è proprio dalle Isti-

tuzioni che dovrebbe venire l'esempio?

Il Comune organizza l'ennesima gita gratuita per anziani. Si po-

trebbero conoscere le modalità di selezione visto che non è stata

data alcuna pubblicità all'iniziativa?

I cittadini

domandano

che non ti conoscono e non sa-pevano neppure dove stesseRonciglione. Grazie quindianche per aver fatto entrare lanostra cittadina nelle case ditanti italiani che attraverso te eper te, decideranno di fare unapasseggiata da noi, magari tra-scorreranno anche un week-end qui. Perché, se la TV hatanti difetti, ha anche il pregiodi arrivare ovunque.Grazie per averci fatto vincere,perché insieme a te ha vintotutta la nostra cittadina chepotrà guardare al suo futuroanche da un altro punto di vista,quello della canzone. Perché diuna cosa abbiamo certezza, chepur se hai raggiunto la notorietàcon la velocità di una meteora(questa è la forza della TV), haitutti i requisiti per rimaneresulla breccia per molto tempo.Hai vinto anche il premio dellacritica, ma poco sarebbe cam-biato se non lo avessi fatto, per-ché sei riuscito a conquistare il

cuore di tutti - proprio tutti -quelli che hanno avuto l’umiltàdi ascoltarti per almeno un mi-nuto.Ci hai dato la possibilità di vi-vere una realtà parallela dovetutto ha funzionato semplice-mente, dove contano di più isentimenti, dove le regole ven-gono rispettate, dove insommala gente onesta e capace puòvincere, dove un giovane di ta-lento come te non deve svilirsi,non deve scappare all’esteroper dimostrare le sue grandi ca-pacità.E’ stato bello poter provaretutto ciò, ti ringraziamo per latua grande umiltà, per il tuo sor-riso e per la tua emozionalità.Perché tutto ciò è vero, non èun reality show; ci hai final-mente riconsegnato, anche seper un attimo, quei sentimentiveri che ci fanno entusiasmaree ci permettono di apprezzaretutta la bellezza della vita. Grazie!

Continua dalla prima

Si vola a Ronciglione con

Marco Mengoni

La nuova raccolta differenziata divide i Cittadini ronciglionesi

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 3

Page 4: N° 3 di Dicembre 2009

Dipendenze 4 RonciglioneViva N° 3

...Mi guardo un’altra volta allo

specchio… Vado bene? O sto

meglio così? Ma sì, un’altra

smorfia e… Via si parte! Salgo

in macchina, sono solo le 22:00,

in giro non c’è nessuno; conti-

nuo a fare altre vasche, ascolto

un po’ di musica…questa lagna

no, fa sfigato,è meglio una sana

dose di disco: sono carico, mi

gasa, è forte! Giro ancora, e an-

cora, ancora. I bar cominciano

ad affollarsi, mi fermo in piazza,

è meglio! Bevi? Che prendi da

bere? Qualcosa di forte! Bevo

una volta e anche due, arrivano

anche gli altri. Che bevete?

Pago io!

Quanto ho bevuto sabato

scorso... Troppo! E questa sera

che farò? Bere fa male, ma sa-

bato scorso ho passato una se-

rata fighissima! E bevo, bevo.

Mi sento splendidamente bene,

leggero, il mio sorriso s’è allar-

gato e se questa sera mi dice no,

me ne frego. Cambiamo bar, lì

c’è più gente e senza cocktail tra

le mani … che ci stai a fare? Un

bicchiere in mano completa l’ar-

monia della serata. Bravo, mi

guardo intorno e tutti bevono,

tutti stanno bene ridono, par-

lano. Io mi sento un po’ male, mi

fermo, accendo una sigaretta e

in una corsa frenetica alterno la

fumata alla bevuta, io reggo

tutto… Ma se poi collasso? Mi

rialzo lo stesso!

Parlo, rido, scherzo, bevo,

anch’io come tutti. Le ore pas-

sano e i miei riflessi rallentano.

Dondolo fra la gente e rido, non

mi sento più smarrito, tutto è

perfetto e sono pronto. Sì sono

pronto per andare a ballare. Se

non si è ubriachi non si può an-

dare a ballare! Le luci psichede-

liche come sono belle. Come è

bella la gente baciata da queste

luci, brilla tutto. Faccio la fila,

aspetto un po’ prima di entrare

e nel frattempo si abbassa pure

l’effetto dell’alcool, ma si entra

e di corsa al bancone: un cock-

tail grazie, il più forte. Ora sono

davvero sulla cresta dell’onda,

ballo tutta la notte. Non si può

chiacchierare ma a me non im-

porta, ruoto ed interagisco con

gli sguardi, muo-

vendomi e co-

munque continuo

a bere, e ballo

sino all’alba.

Questo era il pro-

gramma della se-

rata, ma in

discoteca non

sono riuscito ad

entrare; all’ in-

gresso ho vomi-

tato e non sono

riuscito più a ri-

prendermi. Stavo

troppo fuori. Mi sono rovinato la

serata e la ho rovinata agli

amici, ma loro sono rimasti vi-

cino a me e poi mi hanno riac-

compagnato a casa. Che scemo

sono stato , potevo anche rego-

larmi…

Domenica poi ho ricevuto un

sms:”Ti sei ripreso?” Nessun

rimprovero, nessuna critica. Ieri

ho davvero esagerato, ero dav-

vero figo, e con gli amici se ne

parlerà.

Ci vediamo sabato prossimo, poi

un altro giro!

Cronaca di un sabatoqualunque Deborah Della Porta

Giovani e droghe

assidui consumatori di cocaina inEuropa.Perché, allora, affrontare questotema? Innanzitutto perché piùcresce il fenomeno, più cala il si-lenzio, soprattutto nella silenteprovincia, dove da sempre certecose si fanno, ma non se ne parla.E poi perché i giovani sono co-munque quelli che rischiano dipiù, da tutti i punti di vista. Cosa ci dicono dati e statistiche? Il dato del Nucleo Operativo Tos-sicodipendenze della Prefettura

di Viterbo, relativo alle segnala-zioni per art. 75 del DPR 309/70(uso sostanze stupefacenti) è ilseguente:205 segnalazioni nel 2007; 265 segnalazioni nel 2008;250 segnalazioni fino a settem-bre del 2009 Facendo un calcolo statistico ar-riveranno, presumibilmente a piùdi 300 per la fine dell’anno. Pos-siamo tranquillamente parlare difenomeno in continua crescita esi può presupporre che ad esso

corrisponda un aumento di tutti ireati correlati.Ma che sia un tema difficile dadelineare con esattezza lo dimo-stra una ricerca svolta da "LaMaieutica ricerca e formazione",promossa dall'assessorato allaTutela dei consumatori della Re-gione e poi in parte sconfessatada Anna Salome Coppotelli, As-sessore regionale uscente alle Po-litiche sociali. Secondo la ricerca, svolta su uncampione di 1200 giovani tra i 15

e i 25 anni, in tutte le province delLazio, due ragazzi su dieci con-sumano abitualmente cocaina,nove su dieci marijuana e otto sudieci hashish. Un quadro aggra-vato dal consumo di alcool: ottosu dieci sono considerati grandibevitori, e già dall'età di 15 anniconsumano più di quattro birre asera. Certo è poi paradossale, osegno di un terribile conformi-smo, che nonostante queste abi-tudini, i giovani intervistaticonsiderino la salute il valore più

importante.Ma - per ribadire la difficoltà diinterpretazioni univoche - se-condo la Coppotelli i dati emersisono frutto di una errata valuta-zione del campione, per cui nondovrebbero essere generalizzati ecorretti molto a ribasso, “anchese – afferma l’assessore - restapreoccupante il forte incrementodel consumo di droga e la dipen-denza dall'alcol fra i giovani,anche quindicenni.” Che fare?

Cresce il consumo, crescono i reati

Continua dalla prima

Continua dalla prima

sumo di psicostimolanti, comecocaina anfetamine .Vengono uti-lizzate sostanze vecchie connuove modalità di consumo (ades. eroina fumata), a cui si ag-giungono sostanze nuove, comele “smart drugs” . Con tale ter-mine si intendono tutta una seriedi composti sia di origine vege-tale, sia sintetica ma anche so-stanze con caratteristicheallucinogene.Ancora utilizzati tra i giovanis-simi sono gli inalanti, come latrielina e le colle, i funghi alluci-nogeni e le benzodiazepine, tran-quillanti prescrivibili assunti indosi da abuso.Un altro fenomeno in aumento èquello che riguarda il bere pato-logico nei giovanissimi: in Italiaun giovane su quattro è un “bevi-tore regolare” (beve un alcolicopiù di una volta la settimana) evengono consumati soprattuttobirra, vino e cocktails alcolici.L’atteggiamento dei genitori èpiù permissivo che nei confrontidel tabacco essendo sottovalutatele conseguenze nocive del con-sumo di alcol.Troppo spesso si pensa che un ra-gazzo desideri provare la drogasolo quando ha problemi in fami-glia o a scuola. Ma ci sono anchealtre motivazioni, a volte anchemolto più semplici, che possonoavvicinare i giovani alla droga:-disponibilità: l’accesso alladroga spesso non è così difficilee avviene solitamente attraversocompagni di scuola e amici-curiosità e desiderio di speri-mentare

-desiderio di essere accettati dalgruppo-desiderio di ribellione, di infran-gere le regole-depressione, scarsa sicurezza emancanza di autostima-desiderio di rilassarsi o sballarsiper vincere lo stress, la noia o ildolore.Non esiste un modo facile e si-curo per sapere se il proprio figliosi droga, tuttavia un genitore at-tento noterà di sicuro nel propriofiglio un seppur minimo improv-viso cambiamento. Questi cam-biamenti potrebbero essere:-lunghi silenzi in famiglia, im-provvisi sbalzi di umore, aggres-sività o irascibilità -diminuzione del rendimentoscolastico, svogliatezza o ten-denza a saltare la scuola-cambio di amicizie e repentinipassaggi a nuovi gruppi di amici-abbandono delle normali attivitàsvolte regolarmente (sport o altreattività ricreative)-presenza di disturbi alimentari-possibili disturbi del sonno-mancanza di energia, stanchezzapersistente-sparizione da casa di oggetti divalore o di denaro.E’ molto importante però che igenitori non traggano conclusioniaffrettate: ci sono svariati motivioltre alla droga che potrebberoessere alla base di tali cambia-menti.E’ opportuno cercare di analiz-zare ciò che sta accadendo nellavita del proprio figlio, dandogli lapossibilità di fornire una spiega-zione dei fatti. Il modo migliore

per capire è chiedere direttamentea lui, tenendo conto che provareuna droga non significa esseretossicodipendente. Si parla di“dipendenza” soltanto dopo unutilizzo prolungato e regolare.La disponibilità a sperimentareper la prima volta le sostanze psi-coattive non può però essere con-siderata una semplice "scelta"dell’adolescente, fondata soltantosu elementi casuali o sul condi-zionamento del gruppo di coeta-nei. Alcuni studi hannodimostrato che la disponibilità aprovare le droghe illegali durantel’adolescenza è significativa-mente più elevata nei soggetti chemostrano propensione alla ricercadi sensazioni forti, minor con-trollo comportamentale e impul-sività, temperamento aggressivo.L’inizio dell’uso di sostanze av-viene prevalentemente tra i 13 edi 14 anni. Sembra che i conflittiall’interno della famiglia e lascarsa capacità di confrontarsi erisolvere i problemi di tutti igiorni siano associati a un nettoaumento del rischio di abusaredroghe.Al contrario, una buona relazionefamiliare può rappresentare unottimo ostacolo contro la ten-denza dei giovani a sperimentarele sostanze anche sotto l’in-fluenza di amici consumatori disostanze psicoattive. Da considerare inoltre tutti i pro-blemi connessi all’uso di so-stanze, quali la trasmissione dimalattie infettive e l’aumentataprobabilità di incidenti stradaliper la conseguente alterazionedelle capacità di concentrazione.Analizzare i fattori di rischio perl’abuso e la dipendenza da so-stanze psicoattive non è un eser-cizio puramente meccanicistico,né può portare alla definizione dipercorsi obbligati, orientati a de-stini ineluttabili, piuttosto com-porta la difficile comprensione diintrecci sottili, di interferenzesub-cliniche leggibili con un ap-proccio transdisciplinare, che ser-vano a svelare sempre di più ilmistero che sottende un feno-meno così complesso.

Dott.ssa Marina Carletti

Farmacologo clinico

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 4

Page 5: N° 3 di Dicembre 2009

Multietnica 5 RonciglioneViva N° 3

In un clima di caos e di violenzageneralizzata salì al potere delgoverno peruviano Alberto Fu-jimori, erano gli anni 90 e un pro-gressivo impoverimento dellapopolazione seguito dall’incre-mento delle operazioni di narco-traffico e delle azioni terroristichedi “Sendero luminoso” e del mo-vimento rivoluzionario “TupacAmaru”, colpì tutto il paese. L’al-ternativa del governo fu di chiu-dere il Congresso per convocareun referendum per l’elaborazionedi una nuova Costituzione (1992)con il sostegnodell’esercito peru-viano e di tutte leforze dell’ordine.Iniziò così la guerraal narcotraffico e alterrorismo senderi-sta. Sempre con lostesso clima e neglistessi anni nacque laprima promozionedi sotto-tenenti dellaPOLIZIA NACIO-NAL DEL PERU. È cosi che ini-zia questa testimonianza: Lui unpromettente Ufficiale della PoliziaPeruviana, figlio, fratello, cognatodi altri membri dell’istituzione.Del suo mestiere ne aveva fattouna passione, trasmessa soprat-tutto dal padre, che aveva il suonome (Hector), nonostante tutto ilsacrificio che costa essere un buonufficiale. Proprio quel padre chevenne ucciso in mezzo ad unastrada per difendere un paesedove la corruzione si mescolavaai dissapori di un governo an-dato nel pallone, dove le forzedell’ordine furono lasciate sole acombattere, in un paese preda delpanico e della paura della morte;dove il buio dell’attività terroristaportava senza risparmiare bam-bini, donne, anziani; non era ne-cessario vivere nei quartieri di

zona “rossa”, per morire. Aprile1992, me lo ricordo bene io, lamia piccola famiglia fu travoltada questa tragedia, e lui Hector,mio marito, a farsi carico di tutto(della madre, sorelle, fratello edella nostra piccola figlia). Non hamai fatto vedere il dolore a nes-suno, cercava solo spiegazioninella sua istituzione, ma soprat-tutto cercava quelli che ammazza-rono suo padre (ex-poliziotticorrotti,neo-narcoterroristi). Lecose cambiarono all’improvviso,fu distaccato in zona di emergenza

(Uchiza), popolo appartenente allacosta fluviale dell’ Amazzonia, aitempi covo di narco terroristi. Dilui, per mesi nessuna notizia, igiornali parlavano solo di numerodi morti sempre crescente. All’ im-provviso una strana telefonata lavigilia di natale, un permesso spe-ciale spiegò Hector (un’ulcera alduodeno in realtà). Pochi giorni infamiglia, e la fuga immediata perla sopravvivenza, inutile raccon-tare i motivi della sua persecu-zione, erano gli stessi del suoimprovviso trasferimento in zonad’emergenza. Gli stessi che gliportavano tante lodi da parte delsuo comandante. Lo stesso co-mandante che aveva tanto minac-ciato me e la mia piccola bambinain sua assenza. Il 13 Gennaio 1993con un permesso speciale, pochivestiti, e quel famoso giornale

dov’era citata la morte delpadre ”eroe” come altri poli-ziotti, partì senza tappa fissa. Nonha fatto una scelta mirata, avevacon sé solo una lettera di racco-mandazione per un sacerdoteamico di famiglia che si trovavaper studi in Italia. La stessa sorteanche per me, la mia più grandeamarezza lasciare mia figlia cheaveva appena 2 anni. Ormai ave-vamo perso i migliori frutti dei no-stri sforzi, lei no. Così siamo arrivati in Italia, nonpassò tantissimo tempo per riem-pirsi di coraggio, assieme fu moltopiù facile vincere la paura, cosi cisiamo presentati davanti al Que-store, e abbiamo richiesto asilopolitico. Non so quale linguaggioabbiamo usato per farci capire,

non so se l’anima diquel padre ci abbia cu-stodito. Davanti aduna commissione,de-centralizzata ormai,dell’ACNUR a Roma,siamo stati riconosciutirichiedenti Asilo Poli-tico, allora era ancorain vigore la legge39/90 la cosiddettaLegge Martelli. Pocotempo dopo la stessacommissione ci rico-

nosce il diritto allo Status diAsilo Politico. Nessun transito ob-bligatorio in centri di accoglienza,ancora e per poco godevamo dellenostre risorse economiche, e poiabbiamo messo fretta al nostro lin-guaggio, e così io mi ritrovai all’improvviso con il mio primo la-voro:alcune ore di pulizie (dopotanti libri universitari) e lui Hectordalle armi allo strofinaccio perauto in un garage, nulla in con-fronto a quelle poche telefonate anostra figlia credetemi. Avevamola soddisfazione di un lavoroanche se con l’ orgoglio calpe-stato. Alla fine del ‘93 e solo percaso ci siamo rivolti a una delleprime istituzioni benefiche, “LaCaritas diocesana” che ci disse cheil posto giusto per noi era al CIR(Consiglio Italiano per il Rifu-giato). Lì ci spiegarono che il be-neficio della prima assistenza eraun nostro diritto, per cui siamoandati a vivere in un centrod’accoglienza alle porte diRoma - Località Pian Paradiso(Fraterna Domus) attualmentesolo un edificio abbandonato, econ noi i profughi provenienti dalconflitto dell’ ex -Jugoslavia (Al-bania,Bosnia,e Corno d’Africa).Tutti attorno ad una grande tavola,razze, etnie, religioni diverse, co-lori diversi, tutti con un unico di-stintivo: “rifugiati”. Non so più aquei tempi dove iniziavano i mieidiritti e dove finivano i miei do-veri,noi la stanza 23 della Fra-terna Domus avevamo solo unameta, lavoro, casa, famiglia sta-bilità e niente più paura.

Riceviamo e Pubblichiamo:La CEI e l'ABI hanno stipulato un accordo a favore delle famiglie

disagiate dalla crisi economica mondiale che ha colpito l'intero pia-

neta terra dall'anno 2008, per aiutare la fascia più debole hanno

dato vita a tale iniziativa con un prestito di euro 6000,00 ( seimila,00)

in 12 (dodici) rate mensili di euro 500,00 (cinquecento,00) con un

interesse proforma del 4,5% fisso. La sostituzione avviene al tredi-

cesimo mese con rate mensili di circa euro 117,00 per 60 rate ossia

in 5 anni. Gli aventi diritto debbono avere i seguenti requisiti: perdita

del lavoro e ogni fonte di reddito dal 01/01/2008; essere iscritti alle

liste di collocamento; avere tre figli o uno invalido con relativa do-

cumentazione, o divorziati con figli a carico. Per ulteriori informazioni

rivolgersi al centro d'ascolto Caritas di Ronciglione oppure tramite

me medesimo - numero telefonico 333/6569788.

Aiutateci ad aiutare. Con Il prestito della Speranza noi ci stiamo

provando.

Gianluca Spinucci, Responsabile della Vicaria Cassia per

il Prestito della Speranza

In fuga per la sopravvivenza

di Rocio Yvon Gomez Obaldo

Ingredienti:1 Tacchino intero e sviscerato, 100gr di aglio,150gr di peperoncino speciale( ajì panca), aceto, 150 dl di salsa si soia, sale, pepe, cumino, ½ tazza diPisco(grappa peruviana)Preparazione:Lasciare un giorno prima il tacchino con il sale e aceto per 12 ore almeno.Preparo i condimenti per il soffritto con aglio tritato, peperoncino speciale(ajì panca molido) sale, pepe, cumino, salsa di soia. Tolgo il tacchino interoe sviscerato dall’ infuso per fare dei piccoli fori con un coltello, strofino ilcondimento e faccio entrare nei fori il tutto. Lasciare riposare per altre 10 orey poi al forno a 250°C fino cottura. Si bagna di tanto in tanto con grappa pe-ruviana (pisco) o con acqua e vino. Per decorare: Insalata russaPatate, carote, piselli, barbabietola rosa, lessate a cubetti e poi condite consale, limone e maionese a piacere.

En Perù mi cena navideña: Un pavo horneado como sigueDe un dia anterior remojo al pavo en sal y vinagre durante aprox. 12 horas.Luego hago un aderezo de ajo,ajì especial(ajì panca molido) sal,pimienta,co-mino,tuco sibarita,siyao.Pero antes lo he sacado al pavo y escurrido.Luegohago agujeros en el pavo con un pequeño cuchillo y lo enbarro al pavo e in-troduciendo el adereso en los agujeros.Lo dejo maserar por otras 10 horas yluego al horno hata que este cocinado y dorado.Le roseo al ponerlo al hornopisco o de lo contrario agua con vino. Luego pongo en la mesa ensaladarusa:papas,zanahorias,alberjitas,beterragas,cortadas a cuadraditos pequeñosy sancochados en agua con sal,la beterraga aparte.Se aderesa con .sal,pimientalimon y mayonesa al gusto.

Cena Natalizia in Perù:“pavo al horno”

Ingredienti: 1 ½ kg di zampe o di testa di maiale, 1 cipolla, 1 carota, 1 mazzetto di prez-zemolo, 1 pastirnac, 1 sedano, 2 foglie di alloro, 3-4 grani di pepe, 3-4 spic-chi d'aglio e sale.Preparazione: Lavare bene e pulire le zampe o la testa del maiale. Le zampe si tagliano indue verticalmente e si pongono in una pentola ampia, ricoperte d’acqua, inmodo che il livello dell’acqua sia 3-4 dita sopra la carne. Si mette sul fuocoa bollire lentamente e mentre bolle si aggiungono il sale, il pepe, le foglied’alloro e le spezie. Si copre la pentola con un coperchio lasciando solo unapiccola parte della pentola scoperta. Si fa bollire fino a quando la carne si to-glie facilmente dalle ossa. Rimosse le ossa la carne si pone sul fondo deipiatti. Schiacciare l’aglio con un po’ di sale e mescolarlo con il sugo dellacarne. Versare il sugo in più piatti assicurandosi che la carne sia ben coperta.Mettere poi al freddo a coaugulare. Per ottenere una buona gelatina si devesempre far bollire lentamente.

Ingrediente: 1 ½ kg picioare sau cap de porc, 1 ceapa, morcovi, 1 patrunjel, 1 pastirnac,1telina, 2 foi de dafin, 3-4 boabe de ienibahar, 3-4 catei de usturoi (faculta-tiv), sare Mod de preparare:Se spala si se rad bine cu cutitul picioarele sau capul de porc (daca au par, sepirlesc la flacara). Picioarele se taie in doua pe lungime, iar capul se spargecu satirul. Se asaza intr-o oala incapatoare si se acopera cu apa in asa fel, incitnivelul apei sa fie cu 3-4 degete deasupra carnii. Se pune la foc potrivit lasindsa fiarba incet. Se spumeaza mereu, apoi se adauga sarea, zarzavatul curatatsi spalat, foile de dafin si ienibaharul. Se acopera vasul cu un capac, lasindnumai la o margine cratita putin descoperita. Trebuie sa fiarba pina cind car-nea se desface usor de pe oase. Se scot oasele si se asaza carnea pe fundulmai multor farfurii. Se piseaza usturoiul in piulita de lemn cu putina sare sise amesteca cu zeama de carne. Se strecoara si se toarna zeama strecurata infarfurii peste carne, avind grija ca aceasta sa fie bine acoperita. Se pune larece sa se inchege. Ca sa se obtina o piftie frumoasa, limpede, trebuie sa fiarbatot timpul foarte incet si vasul sa fie aproape acoperit. Cea mai gustoasa piftieeste aceea pregatita din picioare de porc si urechi. Tot astfel se poate preparasi piftia din picioare de vaca sau, amestecat, picioare de vaca cu picioare deporc.

“Piftie de Porc” peril Natale Rumeno

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 5

Page 6: N° 3 di Dicembre 2009

Cultura 6 RonciglioneViva N° 3

L*

A*

Dopo un anno e mezzo di lavoro

il 7 e 8 novembre si è svolto nel

nostro paese il primo premio na-

zionale del dolce con nocciola

gentile romana, ideato dal presi-

dente dell’Associazione 1728

Fabio Troncarelli con l’immanca-

bile apporto di tutti gli associati e

di un comitato scelto ad hoc per

l’occasione. L’obiettivo della ma-

nifestazione è stato quello di riva-

lutare la risorsa del nocciolo nel

nostro territorio creando un

evento che potesse darle vanto

in tutta Italia e così è stato. Nu-

merosi i partecipanti alla gara,

dei veri maestri pasticceri che si

sono messi alla prova creando

delle vere opere d’arte giudicate

da una giuria di esperti, tra i quali

Mario Ragona, pasticcere di

fama internazionale, che hanno

decretato ben tre vincitori: per la

scenografia ha vinto il primo pre-

mio l’agriturismo “La vita”, per il

gusto il “Forno Micheli” e per il

miglior abbinamento con il vino la

pasticceria “Dolce Borgo”. Un in-

teressante convegno sulla colti-

vazione e le nuove tecnologie

legate al nocciolo ha preceduto la

premiazione al quale è interve-

nuto l’ex ministro dell’agricoltura

Pecoraro Scanio che ha sottoli-

neato come sia essenziale, so-

prattutto per il nostro territorio,

rivalutare le nostre colture di

base, seguendole dalla loro na-

scita fino a farne un prodotto fi-

nito destinato alla vendita e

creare dei luoghi e degli eventi

che possano attirare l’attenzione

e la partecipazione dei turisti che

arrivano nel nostro paese. L’au-

gurio del presidente dell’Associa-

zione 1728 è quello di far si che

la nocciola tonda gentile romana

non si tolga più l’abito della festa

e che possa diventare una realtà

in Italia al pari della nocciola pie-

montese e campana. Un grande

in bocca al lupo per il prossimo

anno!

La nostra nocciola siè vestita a festa

di Simona Gatto

Dolce vincitore del premio categoria“gusto” - Forno Micheli

Arte

A*Arte

Molti tra coloro che hanno assi-stito a “Diavolerio” lo spettacolodi Luciano Mariti rappresentatoal Teatro Petrolini nei giorni delCarnevale 2008, ricorderannouna battuta su Martin Lutero esulla presenza di eretici a Ronci-glione. Pochi mesi prima, nel corso diuna chiacchierata sui viaggiatoricelebri transitati per la nostracittà, il prof. Mariti ricordò cheun suo collega tedesco aveva ac-cennato a rapporti tra Martin Lu-tero e Ronciglione, dando perscontato che la vicenda fosse danoi molto nota. Sulla base di que-sta informazione è iniziata una ri-cerca che ha effettivamenteconfermato che Martin Luteronell’inverno 1510-1511, dopoaver visitato i monasteri agosti-niani d’Italia, nel suo viaggioverso Roma è passato da Ronci-glione. Purtroppo non abbiamoaltri dati a riguardo. Ma la verasorpresa è stata quella di rintrac-ciare un interessante passo che ri-guarda Ronciglione nell’ultimoscritto del monaco protagonistadella Riforma Protestante, unviolento pamphlet contro laChiesa di Roma dal titolo Widerdas Papsttum zu Rom vom Teufelgestiftet (“Contro il Papato diRoma, fondato dal demonio”)pubblicato nel 1545, appena unanno prima della sua morte. Inquesto testo il monaco riporta unepisodio di cui era venuto a cono-scenza durante il suo soggiornoromano. Un fatto, scrive Lutero,

“ dal quale chiunque puòdecidere cosa pensare diquei sacri mascalzoni e as-sassini della Santa Sede”,accaduto in un luogo “dinome Ronciglione a circasette miglia tedesche daRoma”, dove al tempo diPaolo II “un funzionariopapale che si rese contodella natura blasfema ediabolica del papa diRoma e della gentaglia alsuo seguito” si rifiutò dicorrispondergli le dovutetasse. Chi è questo “funzionario”di cui scrive Lutero? Diquale natura sono stati i suoi con-trasti con la Chiesa? A nostro pa-rere si tratta del Conte Deifobodell’Anguillara, spregiudicatocondottiero, signore di molti ca-stelli della zona a nord di Roma,tra cui Vico, Caprarola, Capra-nica, Vetralla, Carbognano eRonciglione, figlio dell’altret-tanto spregiudicato Everso. Sia Everso che Deifobo furonoprotagonisti di scorrerie e sac-cheggi in gran parte dell’Italia nelcorso della metà del XV secolo escelsero Ronciglione come lororesidenza.Nel luglio del 1456, qualche annoprima che accadessero i fatti ri-cordati da Martin Lutero, Eversoaveva perduto Caprarola peropera di Menelao di Vico. Dueanni dopo tenterà di riprender-sela, provocando la reazione diPapa Callisto III che, per far ces-sare qualsiasi contrasto tra i due,avocò a sé il possesso dei castellidi Caprarola e di Vico. Alla morte di Everso, avvenutanel 1464, il figlio Deifobo prestòsubito atto d'omaggio al nuovopapa Paolo II, con la promessa diconsegnargli alcuni castelli e dimettere fine ai contrasti con le fa-miglie rivali. Tuttavia, non tennefede ai suoi impegni, continuò lescorrerie nel territorio e l’annosuccessivo riconquistò Caprarola.Nel giugno di quell’anno il Papa,dopo avergli ingiunto inutilmentedi restituire quei territori ai Vico,scomunicò in contumacia Dei-fobo dell’Anguillara. Alcuni mesi dopo Paolo II inviòl'esercito pontificio sotto il co-mando di Federico da Montefel-tro che in pochi giorni e senzacombattere recuperò alla Chiesail patrimonio degli Anguillara e

mise in fuga Deifobo con i suoi.In tal modo tornarono alla Ca-mera Apostolica, tra gli altri Vico,Carbognano, Caprarola, Capra-nica, Vetralla, Blera e Ronci-glione. Non ancora rassegnato,nell’agosto del 1484, Deifobo,approfittando della morte delpapa Sisto IV, rientrò nel Lazio esi riprese Cerveteri, AnguillaraSabazia e occupò nuovamente lerocca di Ronciglione (e quella diVetralla). Morirà poi nel 1490.

A proposito della condanna diDeifobo avvenuta nel 1465, Lu-tero scrive che “ il papa fece suo-nare le campane a morto per lui”,e lo scomunicò seguendo il ritoprevisto per gli eretici, con la ma-ledizione dal pulpito e lo spegni-mento delle luci della chiesa.Dopo la pronuncia della scomu-nica in contumacia il papa “fecepreparare un ritratto del funziona-rio, con il capo circondato damolti diavoli, fece portare il di-pinto in tribunale, e pronunciòl’accusa e la condanna al rogo.Subito dopo mise il ritratto sulfuoco e lo lasciò bruciare”.Per nulla intimorito dalla con-danna e dalle modalità con cui lasentenza era stata eseguita, ilconte Deifobo “fece preparare unritratto del papa e dei suoi cardi-nali, circondati da molti diavoli,riunì un tribunale e li accusò diessere i peggiori farabutti sullafaccia della terra”. Dopo aversentite molte persone che confer-marono le accuse, come riporta ilriformatore tedesco, il Tribunalericonobbe le colpe degli imputatied emise la condanna al rogo “esubito, nel nome di mille diavoli,il funzionario gettò il dipinto sulfuoco”.

Ottimi risultati per la mostra di fumetto tenutasi al Palazzo delle Maestranze

dal 28 novembre al 6 dicembre, l’autore, l’artista tarantino Cosimo Ferri, at-

tualmente lavora per la Star Comics ed è disegnatore di un fumetto “Rourk” al

quale era dedicata un’intera sala di esposizione. L’artista, che ha presenziato

l’evento nei fine settimana, ha voluto presentare anche il fumetto erotico da lui

stesso ideato e naturalmente le più belle copertine che portano la sua firma.

Dal 12 al 27 dicembre presso il Palazzo delle Maestranze tornerà l’arte con

Roberta Serenari. L’artista bolognese protagonista delle più importanti riviste

d’arte in Italia che con i suoi dipinti legati alla fiaba e al sogno ci farà rivivere

le atmosfere del realismo magico, ponendoci davanti agli occhi ritratti intes-

suti d’incanto perché come lei stessa afferma: “Dipingere non è raffigurare,

ma penetrare”

Diavoli e roghi nella Ronciglione del XV secoloLa condanna e la scomunica di Deifobo dell’Anguillara nel racconto di Martin Lutero

di Massimo Chiodi

Grande successo per il primo libro del nostro scrittore Alessandro Vettori.

Sono state vendute più di mille copie del romanzo “Il bianco rumore dei re-

spiri”. Vista la grande risposta del pubblico, la distribuzione si estenderà a li-

vello nazionale. Chi ancora non avesse acquistato il libro del giovane autore,

può farlo presso tutte le librerie locali o tramite internet.

Libri

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 6

Page 7: N° 3 di Dicembre 2009

Indubbiamente la crisi si sente ma l’aria difesta ci aiuta ad allontanare il pensiero deiconti che ultimamente non tornano mai. IlCentro Commerciale Naturale, non è ancorapartito, e questo è un peccato - quale mi-gliore occasione del Natale per lanciare unanuova strategia commerciale? –, ma ci piacepensare che ormai il cantiere è aperto ed èsolo questione di qualche mese. D’altrocanto, anche l’inagibilità delle scale che col-legano il parcheggio di P.zza Mancini con ilcentro del paese non facilita lo shopping. Maanche su questo argomento vogliamo esseregenerosi (del resto è Natale): i lavori sonoiniziati e poco importa se da lungo tempo:prima o poi l’ascensore sarà finito e parcheg-giare la macchina a Piazza Mancini sarà lacosa più comoda del mondo. Non fa nulla seil traffico a Montecavallo è paragonabile aquello di un’affollatissima via del centro diRoma; questo è il bello delle feste: il grandemovimento! Sopraffatti da questo spiritobuonista, che è in tema con la festa più reli-giosa e allo stesso tempo più dispendiosadell’anno, diamo uno sguardo alle iniziativenatalizie, culturali e non.

La Pro Loco, insieme alla Pia Unione MariaSS.ma delle Grazie, organizza il Concorsoper il Presepe più caratteristico; numerosicome sempre i partecipanti. Ma a chi andràil conteso premio? Per partecipare al con-corso basta iscriversi presso la sede della ProLoco, oppure telefonare ai n. 0761627242 –333844246.L’ associazione Mariangela Virgili veste afesta i Borghi. Lungo tutta via Borgo diSotto, fino alla Provvidenza, saranno le lu-minarie che rappresentano i personaggi delpresepe, (lavoro artistico in ferro e luci inte-ramente realizzato dagli associati) a dare ilbenvenuto ai visitatori. Sono due i presepiallestiti dall’associazione: il primo all’in-terno della sede sociale; l’altro davanti allaChiesa della Provvidenza. Chi è alla ricercadi antichi sapori, non può rinunciare ad unpiatto di “minestra della nonna” che potràdegustare nei locali dell’associazione stessanei sabati immediatamente a ridosso del Na-tale. Per prenotazioni chiamare il numero3392016784. Il ricavato verrà utilizzatodall’associazione per la santificazione di

Suor Mariangela .Non esiste ancora un vero e proprio percorsodi visita ai presepi di Ronciglione, (potrebbeessere una buona idea da organizzare per ilNatale del prossimo anno magari allestendoqualche punto di ristoro lungo la strada convendita di caldarroste e pizze fritte), masono diversi i presepi da vedere: da quellodei Frati, a quello della Madonna del Ro-sario, a quello della Madonna del Ponte (laMadonnella).Per la prima volta, però dopo 29 anni, permancanza di manodopera artistica, nonverrà allestito il presepe dei Ferrovieri pressola Stazione. E’ con grande rammarico cheVittorio Ortenzi, uno dei ferrovieri che daanni si dedica a questo allestimento, ci hadato l’informazione. Questo è un vero pec-cato, dal momento che esso era una tappaobbligatoria del Natale dei Ronciglionesi; ilpassaggio dal giorno alla notte ed il ritornardell’alba, accompagnava ormai da più diventi anni i nostri Natali tanto da diventareun tutt’uno con l’immagine collettiva di que-sta festa.

Mentre la Pro-Loco, in collaborazione con ilComune, organizza il Concorso per la ve-trina Natalizia più caratteristica (anche inquesto caso, le adesioni si raccolgono pressola pro-Loco, agli stessi numeri di telefono),Via Solferino si illumina per il Natale, grazieal lavoro dell’ Associazione Mariangela Vir-gili, che ha avuto incarico dai commerciantidella via di realizzare le luminarie nellostesso stile dei Borghi. E’ opera della proLoco con il contributo di alcuni commer-cianti, l’illuminazione del resto del Centrostorico. Bella quella di via Roma e di Mon-tecavallo, un po’ meno il tendone di piazzadella Nave.La Banda cittadina Alceo Cantiani organizzail 14° Concerto di Natale, che si terrà il 19dicembre alle 21,00 al Duomo di Sotto. Po-tremo ascoltare musiche di Beethoven, Ros-sini, Strauss.Come sempre ormai da tanti anni, ProcivArci e Croce Rossa, in occasione delle festi-vità Natalizie, organizzano la distribuzionedi prodotti per le famiglie bisognose, in col-laborazione con la rete della Colletta Ali-mentare.L’Unicef, invece, con la collaborazione deiragazzi delle scuole Medie, ha preparato unCalendario per l’anno 2010, con disegni epensieri realizzati dai ragazzi stessi. E’ pos-sibile acquistare il calendario presso la SalaConferenze del Banco di Credito Coopera-tivo nei giorni 20, 21 e 22 dicembre, oppurepresso la Coop, in località Strofiano il 18 e19 dicembre, il cui ricavato verrà destinatoai bambini meno fortunati. E’ diventataormai tradizione l’iniziativa “adotta una Pi-gotta”, anche questa organizzata dall’Unicef,in collaborazione con i bambini della scuolaelementare. Anche le Pigotte potranno essereadottate, nelle stesse giornate.

Vita sociale 7 RonciglioneViva N° 3

Il 15 novembre RonciglioneVivaè stata ospite a Montalcino dellatenuta Castello Romitorio, di pro-prietà di Sandro, Filippo ed Anto-nio Chia. Ospitalità all’ insegnadell’arte e del buon vino, saputiegregiamente rappresentare daDaniele D’Antona, responsabiledel marketing aziendale, che hafatto gli onori di casa. La tenuta,interamente coltivata a vigneti,circondata da fitte foreste di lecci,sorge su una collina che si affac-cia su Montalcino a 450 metri dialtitudine. Simbolo della tenuta èproprio il Castello Romitorio, co-struzione risalente al tardo pe-riodo romano, convertita infortezza nell’XI secolo, proprioper difendere Montalcino e Siena

dall’ invasione fiorentina.L’impegno di ottenere una viticol-tura eccellente, nel rispetto dellanatura e della innovazione è sicu-ramente il motivo conduttore del-l’azienda, produttriceprevalentemente di SangioveseGrosso, raccolto rigorosamente amano; il processo di trasforma-zione dell’uva viene svolto pergravità senza l’uso delle pompemeccaniche, ottenendo un vinoche può essere annoverato tra iclassici della tradizione enologicaitaliana. Rivolgiamo un ringrazia-mento per la calda ospitalità danoi ricevuta dalla famiglia Chia,sperando di poter presto tornare adegustare i loro eccellenti pro-dotti

Tra arte e buon vino aMontalcino

Ronciglione prepara il suo Nataledi Rita Guadagnini

Dopo 29 anni il “Presepe dei Ferrovieri”, realizzato nei locali dell’ex Stazione,

non verrà allestito, scompare un simbolo del Natale Ronciglionese.

Diamoci del Tudi Caterina Rizzo

Il linguaggio si adegua al cambiamento della societàdi Stefano Santoboni

Quale pronome useremmo oggi,per comunicare? Sembra chel’antico “lei” abbia fatto ormai ilsuo tempo e che risulti anacroni-stico, almeno nei rapporti co-muni. Soprattutto tra i giovani,infatti, è invalso l’uso di usare iltu, chiunque sia l’interlocutorecui si rivolgano. Tempo fa ho cer-cato di capire la ragione di talecambiamento e mi è stato rispostoche è un attestato di amicizia.Quale confusione! L’amicizianasce da condizione di sintoniamentale e sentimentale, si raf-forza nel tempo e diventa un le-game. Si è amici di persone chenon si conoscono, ma che si fre-quentano, forse temporanea-mente? E forse cambia,inrelazione al pronome usato? No,non è un segno di amicizia, ma ildesiderio (conscio o meno) di eli-

minare le distanze, di stabilire unlegame confidenziale con chi ciascolta, una sorta di connivenza… Per che cosa, poi? La nostratradizione culturale, quella che siè affermata nell’800, che è testi-moniata dalle opere di Leopardi,ha celebrato il lei come stru-mento di comunicazione. Poi ilfascismo lo ha sostituito con ilVoi, in un afflato di socialismostoricamente e concretamente mi-sconosciuto. Modificare, oggi,l’antico “lei” appare come unestremo tentativo di omologaretutti, eliminando quelle diffe-renze che sono indispensabili per-ché ciascuno sia in grado diricoprire, conservare e mantenereil ruolo che è riuscito a conqui-stare. Negli anni ’70 gli studentidavano del tu agli insegnanti e,naturalmente, usavano il linguag-

gio quotidiano quando erano in-furiati con i docenti. Perché stu-pirsi? Era nella logica naturale direlazioni pseudo-uguali , basatesul sogno di cancellare le barrieretra i “baroni” e quelli che nonerano tali.Pertanto, non cerchiamo di for-zare i normali rapporti sociali: ledifferenze devono esistere perchéla storia insegna che il processoevolutivo è determinato dal supe-ramento dei contrasti. Conser-viamo, dunque, il nostro “Lei”,senza avere tuttavia la presun-zione che esso ci riconosca supe-riore al nostro interlocutore. Lasuperiorità non è un privilegio,ma una conquista quotidiana det-tata dall’umiltà di riconoscere er-rori e limiti.

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 7

Page 8: N° 3 di Dicembre 2009

Sport e tempo libero 8 RonciglioneViva N° 3

Sconti per i soci di RonciglioneViva

presso i Punti Vendita Associati

Per usufruirne è sufficiente avere la Tessera annuale della nostra Associazione e presentarla agli esercizi commerciali sotto riportati.

La Boutique dei Formaggi – 10% di sconto su tutti i prodotti

La Bottega della Pasta – ogni 10,00 euro di spesa ½ Kg di tortorelli gratis

Profumeria “Angelino” – 5% di sconto extra su tutti i prodotti

Pianeta 2000 – sconto extra del 5% anche sui prodotti già in offerta

Pizzeria/Trattoria “Il Gusto” – pranzi e cene con il 20% di sconto ai pensionati

Ristorante ”Il Buccaro” - lunedì, mercoledi', giovedì e venerdì sconto del 5%

Computer Service - Installazioni gratis su vendita PC - 5% sconto extra su stampe digitali 10x13

Erboristeria “Il Passepartout” – 5% di sconto su tutti i prodotti (escluso alimentari)

Centro Estetico “Venustas” - sconto 10% il mercoledì su trattamento viso e corpo e sul Solarium

Frutta Allegra – 10% di sconto su tutti i prodotti

“Theorema” – Parrucchiera Loredana – dal martedì al giovedì sconto del 10% su servizi tecnici(esclusi piega e taglio)

Gioielleria Petrucci – buono spesa pari al 10% dell’acquisto, cumulabile. Entro il 31.12.2009

Macelleria “da Lele” - per tutti gli associati fettine di vitello di 1° scelta ad euro 13,90 anziché 18,90e girello di vitellone ad euro 11,50 anziché 15,00.

Ottica Lino Zega – sconto extra del 12% in aggiunta al normale sconti

Intimo di Luna – buono spesa pari al 10% dell’acquisto, cumulabile, entro il 31.12.2009

Antica norcineria Bomarsi (Sutri) – 10% di sconto su tutti i prodotti

Colorificio Vettori – 10% di sconto su tutti i prodotti

Autoricambi Carboni – 10% di sconto su tutti i prodotti

Il Girasole – 10% sulle piante d’appartamento

Pizzeria La Castellana (Vetralla) –sconto 10% - lun. mer. antipasto+pizza no stop 11 €

Cartolibreria Teknica – 10% di sconto su tutta la merce

Forno Micheli – 10% di sconto su pasta e dolci

A ‘NNA LA’ 1.Pe’ ‘a vigilia di Natale si cucinano co’ ‘e noci 6. Della sezione roncionese è Presidente Vincenzo Bol-drini 10. Lo sono i limoni 13. Marco Mengoni vuole essere portato dove si può fare questa cosa 14. Prima personasingolare del presente del verbo usare 17. Bagnata 20 ‘O Fiordo accettava così di farlo fare a un cane 21. Eranol’ingrediente principale dei dolci in gara al Palazzo delle Maestranze 23. Ne è piena la vetrina di Petrucci 24. Laaspettiamo in questo mese ma di solito a Ronciò arriva a marzo 25. Mo’ ve... ( dice chi vi sta per tirare una secchiatad’acqua ) 26. La maestra che ha il pregio di aver fatto conoscere il nostro dialetto ai bambini (Iniziali) 27. Il nostrosindaco (Inziali) 28. In Italia è sparito a seguito di un referendum 29. Ne useremo tante per cucinare durante le feste30. Andate 31. Monica 34. Moche 36. E’ stato Presidente di questo partito l’ex ministro che ha presenziato al premionazionale del dolce con nocciola gentile romana 38. Bolzano 39. Articolo romanesco 40. Ci hanno lavorato moltiMattei 43. Doppo in inglese 44. Il tempo incerto 48. Nel prepararlo per Natale puoi scottarti le dita.A VVENI’ GIU’ 1.Se a Ronciò fa freddo io me…2. La canzone che ha cantato il diretto avversario di Marco nellafinale di X Factor – 3. Ex promessa dell’atletica Ronciglionese (cogn. e nome) 4. Tipica esclamazione roncionese5. Il nostro è Vicano 6. Ha scritto Il Bianco rumore dei respiri (Iniziali) 7. Gli abitanti della zona più antica di Ron-ciglione 8. A Ronciò si dice ‘O 9. La Chiesa che ha recentemente subito degli atti vandalici 12. Dà l’avvio all’or-chestra 15. Lo puoi chiamare se devi rifare gli infissi 18. Lo sono Mascagna e Picchiorocò in una famosa foto diCarnevale 19. L’inizio della salita 22. Mejo uno oggi che ‘na gallina dimà 24. Negazione 25. Quelle che abbiamovisto al Teatro Petrolini erano feroci 26. Pittore roncionese seguace di Andy Warhol (Iniziali) 27. Pronome possessivo32. Arrugginita 36. Si dice che quello sutrino sia assassino 37. Noto insetticida 38. Brutte 41. Il numero di magliadell’amatore Di Mattia se fossimo nell’antica Roma 42. ‘A farina che se dopra pè fà ‘e tesichelle 45. Il personaggioprincipale di Piccole donne 46. Si regalano a Pasqua 47 Andrà a Sanremo (Iniziali)

Cruciverba Roncionesea cura di Alessandra Conti

Sono uno sportivo amante delcalcio giocato e frequento ilcampo sportivo oramai da qual-che anno, ma devo segnalareahimè l’abbandono da parte delleistituzioni locali di questa storicastruttura che ha visto trascorreresul rosso terreno gli anni più bellidi molti ronciglionesi e non. Ilcampo sportivo… Comunale, ap-punto, vive sulle spalle di chi loama e delle società che non nepossono fare a meno. Grazie alloro contributo e al loro volonta-riato, la Cimina Ronciglione perquanto riguarda gli spogliatoi co-siddetti nuovi posti sotto la tri-buna, la Vicus e l’Asd CicramRonciglione per gli spogliatoivecchi, riescono ancora a darneuna veste accettabile. Inoltre,queste società non solo provve-dono alla pulizia degli spogliatoi,alla tracciatura delle linee primadi ogni incontro e di altro ancoraspecialmente dopo i tornei estivi,

ma devono attingere dalle propriecasse per rimediare alle ineffi-cienze che una struttura vecchiadi volta in volta presenta. Non sichiede il rifacimento del terrenodi gioco in erba o in sinteticocome molti comuni della Tusciahanno già fatto, ma si chiede unasemplice manutenzione ordina-ria, basti guardare i riflettori aiquali non vengono da tempo so-stituiti i fari non funzionanti. In-fine l’assenza di un custode, cioèdi una persona che potrebbe con-trollare l’accesso agli spalti enegli spogliatoi durante gli alle-namenti, e soprattutto di una fi-gura che potrebbe vigilare sulnuovo campo di calcetto di nuovagenerazione, costato molti euro,che spesso nei pomeriggi assolatisi trasforma in area pic-nic, ri-specchia il menefreghismo neiconfronti del nostro storicoCampo Sportivo.

Lettera firmata

C’era una volta il campo

sportivo Riceviamo e pubblichiamo

giornale n° 3:Layout 1 13/12/2009 18.17 Pagina 8