nel segno del libro

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  • 8/16/2019 Nel Segno Del Libro

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    Pablo EchaurrenNEL SEGNO DEL LIBRO75 segnalibri con aforismi libreschi pp. 54 cm. stampa a colori su cartoncino 14x21 (prima edizione: Gennaio 1997)

    Apprezzato fumettista, illustratore e artista romano, l’autore qui ci propone una

    raccolta di segnalibri da ritagliare, abbinati ad altrettanti aforismi librari dicelebri personaggi del passato e contemporanei. Unmust per bibliofili e affini!

    RASSEGNA STAMPA:

    “Pittore, fumettista, illustratore e studioso, Echaurren (...) qui si diverte a giocare con i canonidell’illustrazione. Dalle strip alle strisce segnalibro, l’artista propone corpi, animali, figure totemiche escherzi cartoonistici, cui la costrizione ‘verticale’ dell’oggetto segnalibro offre alternative di lettura.” OscarCosulich, L’Espresso , 30 Aprile 1997

    “75 coloratissime strisce piene di figurine: elefantini incavolati, porcellini salvadanaio, robottini che siacculturano con l’imbuto, viaggi su Marte, fiamme dell’inferno e tante altre storielline raccontate con il suoinconfondibile stile.” Enrico Sist, Il Mucchio n. 244, 11-17 Febbraio 1997

    “Su un versante, il gusto concettuale del ‘libro di segnalibri’ appartiene a quel gusto ironico che tantoconcettualismo ha animato; ma, tradotto in termini formali e funzionali, il ‘libro d’uso per libri da leggere’acquista al tempo stesso una valenza più profonda di ‘improbabile design’ e quello più lieve e deliziosodella pittura che vaga tra le pagine della letteratura. Su un altro versante, quest’edizione limitata riporta ilvolume nell’ambito dell’opera moltiplicata (con tutte le cautele e l’ironia del caso), trasferendo intatto ilvalore segnico e cromatico tra gli ‘oggettini’ da maneggiare.” F.F.,il Messaggero Veneto , 22 Dicembre1997

    “(...) i segnalibri disegnati da Echaurren, staccabili e utilizzabili per eventuali libri che valga davvero la pena di leggere, non sono oggetti normali, ma appunto aforistici e crudeli nei confronti dello stesso oggettoal cui interno andrebbero teoricamente utilizzati: disegnati in verticale, coloratissimi (...) Un’operazioneche vuol essere anche un lucido ritorno all’infanzia quando magari ancora non è che si leggessetantissimo.” Jonathan Giustini,l’Unità , 9 Luglio 1997

    RETRO-COPERTINA:

    Il segnalibro è un elemento della tradizione libraria purtroppo in declino da lungo tempo. Ai primordi dellastampa, quasi ogni libro era fornito di una striscia di pelle o di stoffa utile per ritrovare prontamente la pagina alla quale si era interrotta la lettura. In passato sono stati prodotti segnalibri in carte pregiate e con

    disegni di artisti famosi, collezionati, esposti in mostra e valutati in cataloghi. Oggi i segnalibri vengonousati soprattutto come banali gadget pubblicitari o per promuovere altri libri.Quest’opera è una proposta di rinnovamento per una forma espressiva in via d’estinzione, che rivendica alsegnalibro una sua funzione estetica e culturale oltre che pratica, recuperandone il senso nell’ambito dellacontemporaneità. É il primo volume composto unicamente di segnalibri illustrati, da ritagliare e usare. Alrovesciamento metalinguistico tra libro tradizionale e suo usuale inserto si abbina, riprendendo un’anticaconsuetudine, una serie di massime librarie, selezionate dall’Olimpo della letteratura mondiale.

    Pablo Echaurren (Roma, 1951), ama considerarsi un costruttore di immagini, spaziando tra arte e artiapplicate: pittura, fumetto, illustrazione e decorazione di oggetti. Collabora con varie riviste e ha pubblicatovari volumi, tra cui Majakovskij (1986),Vita di Pound (1993), Evola in Dada (1994).

    UN ESTRATTO:

    I letterati, e soprattutto i poeti, sono come i pavoni, ai quali si getta nella gabbia qualche misero granello per vederli fare la ruota, mentre galli, polli, oche e tacchini razzolano nell’aia in libertà e si ingozzano aloro piacimento.

  • 8/16/2019 Nel Segno Del Libro

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    Nicholas de Chamfort

    I buoni scrittori hanno in comune due cose: preferiscono l’essere capiti all’essere ammirati; e non scrivono per i lettori aguzzi e troppo sottili.Friedrich Nietzsche

    La cultura ha guadagnato soprattutto da quei libri con cui gli editori hanno perso.Thomas Fuller

    (...)

    da Pre-inter-post-fazione in forma apologicaBoris Brollo

    Il mondo attuale non è un mondo nel “segno dei libri”, diviso com’è tra virtuale, audiovisivo e Internet, e il“segno del tempo” tende a cancellare tutto ciò che è cartaceo, quindi tattile e maneggevole. Trovare quindiun artista come Pablo Echaurren che si dedichi ai segnalibri, a quella piccola parte, quasi una striscia, cioèin-utile, ma così preziosa che con amore si sposta da pagina a pagina e si rimira pensosi tra le mani“gustandone” le grinze, se in pelle, o la lucentezza, se in carta, ci è parsa bellissima. Non solo: legare questi

    oggetti a degli aforismi, quali brevi massime che enunciano regole pratiche o norme di saggezza, con illibro, ci è parso ancora più sfizioso. Questo anche perché si è obbligato l’artista Echaurren a riassumere duecostanti del suo lavoro: prima l’organizzazione in sequenza, qui verticale, della sua “striscia” e dall’altra,come scrisse Renato Barilli, di superare il problema dello spazio per conquistare quello del tempo, e cioè dicreare un racconto che diviene nel suo fluire organico in quanto senza cesure e posto in un continuumideale. Il suo diviene un parlare, un disegnare, conscio e sentenzioso quindi aforistico, casella per casella,segnalibro su segnalibro (...)