nena ristic fotografata da maurizio polverelli · nena ristic fotografata da maurizio polverelli....

16
Si affacciano nuove idee e una nuova classe dirigente NASCE UN’EMOZIONE NASCE UN’ EMOZIONE Il Sisters Bar di Igea nei mitici anni ‘60. Baldassarri: “Mingardi turista onorario”. L’architetto Edoardo Preger: “Un grande boulevard al posto della ferrovia.” COPERTINA: PAGINE 2 E 3 Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli

Upload: others

Post on 17-Aug-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Si affacciano nuove ideee una nuova classe dirigente

NASCE UN’EMOZIONENASCE UN’EMOZIONE

Il Sisters Bar di Igea nei mitici anni ‘60.Baldassarri: “Mingardi turista onorario”.

L’architetto Edoardo Preger: “Un grandeboulevard al posto della ferrovia.”

COPERTINA: PAGINE 2 E 3

Nen

a R

istic

fot

ogra

fata

da

Mau

rizio

Pol

vere

lli

Page 2: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Il Nuovo2copertina

Ragioni e passioni perla città del 2020

Un dibattito che ha spalancato nuove prospettive, quello or-ganizzato da “Emisfero associazioni”. Sia per la ricchezzadei contenuti che per gli “attori” coinvolti. Sul tappeto pensie-ri “lunghi” e il tema della “classe dirigente allargata”.

di Claudio Monti

Creatori d’emozioni: la nuova immagine promozionale“Creatori d’emozioni”. Questo loslogan lanciato durante la seratadi gala della bella giornata orga-nizzata da Emisfero associazioni.Una frase che accompagna la nuo-va immagine promozionale, inno-vativa e tutta da valutare, di Bel-laria Igea Marina e che sicuramen-te ha già fatto centro. Infatti si col-loca decisamente nel profondo del-le riflessioni emerse durante il con-vegno del pomeriggio. Inoltre sisposa perfettamente con la mostradi Maurizio Polverelli, intitolata“nasce un’emozione”, il quale sve-la il corpo di una neomamma, labellissima Nena Ristic in dolce at-tesa al momento degli scatti. Maquel che più conta è il fatto che“creatori d’emozioni” esprime pie-namente la storia e la realtà, nonsolo turistica, del nostro paese. Di-fatti, Bellaria Igea Marina, ancorprima che offrire bellezze paesag-gistiche e storico-culturali, che nonmancano ma che non possono com-petere con altri territori, offre una“bellezza umana” senza paragoni.La capacità di vivere bene, di ac-cogliere l’ospite, l’elasticità nel con-frontarsi con esigenze tra le piùvarie ed una schietta umanità,sono il nostro valore aggiunto. Eccoperché la centratura sull’umano,sul vissuto, sia che appartenga alturista che al semplice abitante, èla scelta vincente e ci trova in pie-

na sintonia ideale. Una sintoniaespressa concretamente anche dal-la presenza de Il Nuovo, nella figu-ra del sottoscritto quale moderato-re del convegno pomeridiano. Uncompito, questo, che abbiamo lie-tamente accettato in piena coeren-za con la finalità del nostro giorna-le di dar voce e sostenere un paeseche vuole rinascere. Una giornatache può essere intesa come una bel-la inversione di rotta rispetto a tan-te difficoltà del recente passato. Icinquecento convitati hanno potu-to assistere ad un evento che, gra-zie al poster prodotto da Verdeblùsulla base di uno degli scatti di Mau-rizio Polverelli, potrà perdurarenell’immagine promozionale diquest’anno ma, ancor più, in deci-ne e decine di uomini capaci di cre-are rinnovate emozioni.

Emanuele Polverelli

Il Nuovo, all’interno del suo in-tento di dare voce al “paese chevive”, ha predisposto sul web ifile audio delle relazioni delconvegno di Emisfero associa-zioni. Sempre nella sezioneeventi/podcast del sito, è possi-bile trovare anche il video delbackstage e quello della pre-sentazione della mostra “nasceun’emozione”.http://www.ilnuovo.rn.it/eventi.html

Il poster prodotto da Verdeblù su uno scatto diMaurizio Polverelli. Lo scorso anno l’immagi-ne era stata quella di Silvio Canini.

Enzo Ceccarelli l’ha detto chiaramen-te aprendo il convegno dedicato a “Bel-laria Igea Marina 2020” (sottotitolo:darsena, turismo, servizi e territorio):“Oggi è l’inizio di un nuovo percorso”.In realtà non è da oggi che le maggioricategorie economiche della città han-no avviato un cammino di riflessioneche guarda avanti. E il primo passol’hanno compiuto “federandosi” e dan-do vita ad Emisfero associazioni cheraggruppa Aia, Confcommercio, Con-fartigianato e Cooperativa bagnini.Ma il 20 aprile al Centro congressieuropeo qualcosa di nuovo e di parti-colarmente significativo è sicuramen-te accaduto: il mondo economico halanciato un messaggio chiaro e co-struttivo ad un interlocutore che nonè principalmente e in prima battutala politica, ma la città intera. Com’ègiusto che sia: non perché si debba es-sere contro la politica, ma perché lapolitica non basta, tanto meno da noidove chi amministra rappresenta unterzo dell’elettorato e su molte e deci-sive questioni ha governato controampi settori della città. Contro impor-tanti portatori di interesse (i famosi“stakeholder” come si dice con termi-nologia forbita). Per uscire dalle sec-che occorre una nuova alleanza all’in-terno della società civile. Occorre an-dare oltre il teatrino della politica chia-mando nuovi “attori” sul campo digioco. La novità è proprio questa: ilmondo economico si è messo in giococome soggetto pubblico e l’impressio-ne è stata quella di trovarsi davantiad una nuova classe dirigente, secon-do la perfetta sintesi di Gabriele Bucci(uno dei relatori), direttore dell’Aia diRimini: “Non credo esista una classedirigente che è per forza quella eletti-va, occorre una classe dirigente allar-gata. E chi rappresenta i cittadini èclasse dirigente”.Il dibattito è stato ricco, difficile da sin-tetizzare tanti sono stati gli spunti sca-

turiti, ma sul sito internet del Nuo-vo è a disposizione l’audio integralecon i diversi interventi. Era da mol-to che non si ascoltavano pensieri ingrado di delineare un percorso co-mune. Capaci di giudicare il presen-te e guardare al futuro con realismo.Era da tanto tempo che passioni e

ragioni non venivano gettate nel-l’agorà del confronto pubblico, conla forza di persuasione che i relato-ri del convegno promosso dalle as-sociazioni di categoria hanno fattoassaporare.“Bisogna fare di più soprattutto perquello che riguarda il contesto ur-

bano. Non dobbiamo omologare le cittàturistiche, mentre il percorso compiutonegli ultimi 10 anni è andato proprio inquesta direzione perché i portatori di in-teresse forti sono diventati i costruttori”,ha detto Gabriele Bucci. “Sono invecegli attori dell’impresa che connotano unterritorio, ma hanno bisogno di un conte-

Page 3: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

sto urbano che valorizzi la loro attivi-tà e non la consideri solo una scatolaedilizia. L’omologazione svilisce ancheil capitale umano.” Tre le linee di la-voro indicate dal direttore dell’Aia:“L’accessibilità, l’attrattività e l’acco-glienza”, da concretizzare con “proget-ti e strumenti finanziari idonei, cer-cando alleanze anche al di fuori daiconfini amministrativi.”Qual è lo stato di salute del nostro ter-ritorio? “Non siamo in recessione. Gliindicatori economici registrano unaflessione per l’agricoltura e il commer-cio (anche se nel secondo caso si intra-vedono delle attività di nicchia in ri-presa). Il turismo sta crescendo, rispet-to agli ultimi anni, dal punto di vistadegli arrivi e delle presenze. Artigia-nato e industria sostanzialmente ten-gono, l’edilizia va fortissimo, molto piùche nel resto della regione e dell’Ita-lia. Da noi si vive ancora questa bollaedilizia che potrebbe esplodere da unmomento all’altro”, ha sottolineatoCorrado Monti presidente di Roma-gna Est. Diverse le “debolezze” che siintravedono all’orizzonte: “Ci si è ad-dormentati nell’innovazione, crescel’indebitamento delle famiglie che nonhanno più la capacità di risparmiareche avevano un tempo ed anzi ognianno che passa si indebitano un po’ dipiù. Stiamo passando da un paese diimprenditori ad uno di dipendenti.”Quale strada imboccare? “Agevolarela produzione del capitale sociale, ge-nerare fiducia, capacità di produrrebeni relazionali, ricreare una logicadell’appartenenza perché ognuno pos-

sa sentirsi parte di un progetto gene-rale da cui ciascuno trae il proprio be-neficio”, ha aggiunto Corrado Monti.Ci sono poi obiettivi che riguardano ilprivato e il pubblico e “l’economia e lapolitica non possono prescindere dalconiugare l’etica e l’estetica.”“E’ la parola organizzazione che vamessa a capo della crescita di una cit-tà, ponendo sempre al centro l’uomoche vive la città. E non solo chi ci abi-ta 365 giorni l’anno, ma anche chi citrascorre la villeggiatura. Bellaria haoggi davanti a sé l’occasione del piano

“Risolvete le criticità del progetto darsena”

strutturale per concretizzare tuttoquesto”. E’ stata questa la sollecitazio-ne che è venuta da Marco Castelli,esperto di pianificazione integrata epresidente della Fondazione MonteTitano. “E sul Ps è di estrema impor-tanza creare un tavolo costante di con-fronto, un forum aperto a tutti gli ope-ratori economici, alle associazioni, allerealtà culturali e sociali, per fare sin-tesi dei vari interessi.”“Uscire dalla stagione della renditaper entrare nella logica di creare va-lore col proprio operare. Il molto de-

naro che c’è va investito di più nellosviluppo economico, che però non èrappresentato dagli appartamenti, iquali drogano l’economia.” Così Ro-berto Mazzotti, vice direttore diIccrea Holding. Il quale ha aperto lafinestra sugli scenari mondiali segna-ti da profondi cambiamenti in atto:quale futuro per la nostra città e perla riviera romagnola in questo conte-sto? Come non finire marginalizzati?Il primo passo è quello di “imparare asuperare l’individualità, serve il co-raggio di mettersi assieme per creareun polo finanziario in grado di poterincidere nello sviluppo del paese. Nonsi può pensare che la politica da solapossa risolvere i problemi. BellariaIgea Marina mette insieme una ric-chezza di 700 milioni di euro, un si-stema di investimenti di circa 600 mi-lioni di euro e questo vuol dire che sia-mo in presenza di un “giro” compresofra 1,2 e 1,3 miliardi di euro”. Il dena-ro c’è, ha concluso Mazzotti, “e conquesta forza finanziaria non si può ab-dicare lasciando che altri vengano afarci la darsena, è inconcepibile. E unpaese che dispone della ricchezza as-siste passivo a questi processi dicolonizzazione, stando a vedere checosa fanno gli altri? Il problema è no-stro prima di tutto. Dobbiamo impa-rare a mettere insieme le forze econo-miche, definire una strategia, dircidove vogliamo indirizzare la nostra of-ferta. Ed anche il piano strutturaledeve essere inserito in un disegno mol-to più ampio per pensare oltre il2020.”

Nel progetto della darsena l’imboccatura èa rovescio. Lo ha detto l’ingegner VittorioGuarracino, che di porti turistici ha una lun-ga esperienza maturata sul campo, inter-venendo al convegno delle categorie eco-nomiche, dove ha messo in luce il “proble-ma dell’imboccatura del porto esposta anord, nord-est e questo rappresenta unagrossa criticità, soprattutto in presenza dimarosi”. Un altro problema, ha aggiunto, èquello del muro paraonde eccessivamentealto.“L’errore di fondo è stato quello di non averpensato di progettare insieme alla città que-sto valore aggiunto ma di aver voluto met-tere il sigillo per poter dire la darsena l’hofatta io”, ha aggiunto Corrado Monti. Al di-battito è intervenuto anche il vicesindacoUgo Baldassarri: “Spero che le occasioni diconfronto siano più frequenti. Alle asso-ciazioni va dato il merito di aver iniziato undibattito approfondito su questo tema. Pur-troppo il tentativo di fare la darsena con

l’imprenditoria locale è stato fatto, ma nonha dato risultati. L’ideale sarebbe avereesperti diversi che si confrontano con iprogettisti in un contraddittorio per far capi-re come si può migliorare il progetto.”Sta di fatto che il primo confronto pubblicosul tema l’hanno realizzato le categorie eco-nomiche e non la pubblica amministrazio-ne, che invece ha promosso l’assembleadel 3 luglio scorso al Palazzo del turismo,che a molti è sembrato solo uno “spot” allavigilia del consiglio comunale che ha ap-provato il progetto grazie all’astensione diNuova Civica. Sandro Giorgetti, presidentedell’Aia bellariese, ha ricordato aBaldassarri che “le categorie sono venutequattro volte in amministrazione a discute-re di darsena, ma non sono state tenute innessun conto. Siamo abituati a confrontar-ci sui tavoli istituzionali, solo col Comune diBellaria questo non si verifica, perché c’èuna classe dirigente nulla ,che non è capa-ce di fare una o con un bicchiere.”

3 Il Nuovocopertina

Concorso di fotografia del “Nuovo”: due premi da mille euro ciascunoIl Nuovo lancia un concorso foto-grafico che ha per tema BellariaIgea Marina. Sappiamo bene qualeforza comunicativa abbia una bel-la fotografia. Ce lo insegnano i pro-fessionisti dei quali abbiamo espo-sto stupende immagini in occasio-ne della recente cena del Nuovo:

Maurizio Polverelli, Silvio Canini, Ita-lo Angelini ed Elia Faccin. Ce lo rendeevidente il manifesto realizzato daMaurizio Polverelli (lo scorso anno quel-lo di Canini) per conto di Verdeblù, dicui ci occupiamo in queste pagine.Un concorso di fotografia dunque, resopossibile dalla generosità di un amico

bellariese che ha chiamato il nostrogiornale dicendo: “Metto a disposizio-ne 2mila euro per premiare le due fo-tografie più belle che ritraggano unaspetto negativo ed uno positivo diBellaria Igea Marina”. Detto fatto, co-minciamo da questo numero a lan-ciare il concorso, in modo che gli inte-

ressati possano “riscaldare i moto-ri”, anzi gli obiettivi. Nel prossimodaremo le informazioni tecniche,ma da subito diciamo che il con-corso è aperto a tutti e le fotografiepossono essere digitali, su carta escattate con i telefonini. Spazio allacreatività e all’estro artistico.

Via Torre n. 38 Bellaria - Tel. 392.6516232

Page 4: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

4 Il Nuovoil caso

Viale Pinzon a Igea Marina (anni ‘60).Sono ben visibili gli alberghi più voltericordati da Andrea Mingardi: lo“Smeraldo”, il “Gigliola” e il “Savoia”.Sotto, a sinistra, il “K2” e, a destra, il via-le Ennio. Le cartoline (anche quella in co-pertina) appartengono alla collezione pri-vata Gianni Graziani.

“Mingardi turista onorario”Il vicesindaco e assessore al turismo Ugo Baldassarrisi dice d’accordo con l’idea proposta dal Nuovo.

Andr

ea M

inga

rdi

(Fot

o S.

De

Luci

a)

“Ho molto apprezzato l’idea lanciatadal Nuovo di attribuire ad AndreaMingardi la cittadinanza onoraria.Tanto è vero che sto pensando di coin-volgerlo per un importante eventomusicale a fine giugno.” Chi parla èUgo Baldassarri (nella foto a fianco),vicesindaco e assessore al turismo diBellaria Igea Marina. “Mingardi me-rita la riconoscenza dell’intera città,per la quale non perde occasione dispendere parole di affetto. Lo ha fattosulla stampa nazionale, lo ha ribadi-to all’incontro promosso da RomagnaEst, lo ha scritto nel bel libro pubbli-cato di recente da Mondadori, e lo hadetto nell’intervista al Nuovo”. Il vi-cesindaco aggiunge: “La proposta mi

trova perfettamente d’accordo edanzi mi piacerebbe aggiungere unelemento di ulteriore caratterizzazio-ne: va bene la cittadinanza onoraria,ma perché non pensare ad una for-mula del tipo il “turista onorario”?Penso, poi, che un simile riconosci-mento possa essere esteso ad altri ospi-ti illustri di Bellaria Igea Marina. Necito solo due ma l’elenco è lungo: San-

dra Mondaini e Antonella Clerici. Laprima ha trascorso a Bellaria le va-canze per diversi anni, la seconda citorna ogni estate”.Ugo Baldassarri sottolinea il fatto chequesti ed altri illustri personaggi delmondo dello spettacolo e della musi-ca, hanno instaurato con BellariaIgea Marina un rapporto che non silimita alla villeggiatura, ma rap-

presenta una sorta di identificazione.E questo costituisce un valore e unaopportunità che arricchisce la nostracittà.”

Page 5: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Il Nuovo5eventi

RISTORANTE - PIZZERIA

TAVERNA “DA BRUNO”di MATTEO e BEATRICE

specialità

PESCE e CARNE

Tel. 0541-344556

Viale Panzini, 150

BELLARIA

Riviera Bio

Via Tibullo, 21B - Igea Marina

Telefono e fax 0541.333685

Staffelli... in bucaSabato e domenica, 21 e 22 aprile, si èsvolta l’ottava edizione di “Sabbia eGolf” Trofeo Nokia Nseries, organizza-ta dall’Associazione Albergatori-Turi-smhotels e Sabbia e Golf Club, con ilpatrocinio dell’assessorato al Turismoe con la collaborazione della Coopera-tiva Bagnini.Domenica la gara ad inviti sulla sab-bia ha richiamato una cinquantinadi golfisti suddivisi in due squadre chesi sono sfidate su 9 buche Pitch & Puttdislocate sulla spiaggia di Bellaria IgeaMarina: la squadra di casa, il team“Sabbia e Golf Club” e la squadra ospi-te, il team “Fondazione Milan”. Ed èstata la squadra di casa, capitanatadal bellariese Orlando Vasini, a supe-

rare per 4 lunghezze la squadra ospi-te, capitanata da Daniele Massaro: ilrisultato finale è stato infatti di 14 a10 per il team “Sabbia e Golf Club”.Sulla spiaggia i caddies a cavallo han-no seguito e supportato i giocatori pertutto il percorso di gara, mentre nelcentro cittadino l’“Isola del Golf” conil simulatore della Federazione Italia-na Golf ed un maestro a disposizionedel pubblico (più Minigolfmania conle 4 piste di minigolf allestite lungol’Isola dei Platani) hanno attirato tan-tissimi bambini, curiosi di sperimen-tare un nuovo sport.In una piazza don Minzoni affollata dipubblico, l’inviato di Striscia la NotiziaValerio Staffelli ha consegnato i pre-

mi. Fra questi, il premio per il “nea-rest to the pin” alla buca 1, è andato aElide Bartolucci (del team “Sabbia eGolf Club”) che ha mandato a segno ilcolpo vincente, quello che dopo il sal-to del canale si è maggiormente avvi-cinato alla bandierina. Pierluigi Mis-siroli, presidente Turismhotels, ha

consegnato a Daniele Massaro il con-tributo (nella foto) che l’Organizza-zione Sabbia e Golf ha destinato que-st’anno al progetto benefico di Fonda-zione Milan: 5mila euro per la costru-zione di un reparto di Neonatologia eTerapia Intensiva presso l’Holy Fami-ly Hospital di Nazareth.

Anche l’inviato di Striscia la notizia a “Sabbia e Golf”.

Page 6: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

primo piano 6 Il Nuovo

Il NuovoGiornale di Bellaria Igea Marina

Quindicinale

Direttore responsabile:Claudio Monti

Registrazione:Tribunale di Rimini n. 12/2004

Direzione e Redazione:via Orazio n. 101

Tel. e Fax: 0541-33.14.43

E-mail: [email protected]

Stampa:La Pieve Poligrafica Editore

Villa Verucchio srl(Villa Verucchio)

Società Editrice:Editoriale Nuova Comunicazione srl

Pubblicità: Tel. 0541-33.14.43Tiratura: 7000 copie. Chiuso in

tipografia il 23.04.2007

La grande impresadi educare

VIA TEANO, 26VIA TEANO, 26VIA TEANO, 26VIA TEANO, 26VIA TEANO, 26

Un momento di lavoro vero. Un mo-mento di ascolto vero. Perché non c’èlavoro serio senza chiarezza di obietti-vi e presupposti solidi. Pertanto il pri-mo momento di riflessione sul temadell’educazione voluto dalle parroc-chie e da alcune associazioni di Bella-ria Igea Marina non poteva che essereun momento di ascolto, di riflessione e- passatemi il termine - di commozio-ne.Commuoversi non è un fatto senti-mentale. Commuoversi è muoversiinsieme. Muoversi verso un unicoobiettivo. Daniele Celli ha condottomagistralmente i quasi 200 presen-ti, mediante un percorso profondo,personale e meditato, all’interno deltema della responsabilità educativa.Che cosa significa educare?Sicuramente i 200 presenti, dopo laserata del 17 aprile scorso, hanno unapiù intensa percezione del grande fa-scino di questo compito. Educare unfiglio o un alunno, o chiunque altro,non è solo un compito terribile e impe-gnativo, un compito che oggi sembratitanico, è anche l’avventura più im-portante e bella che possa capitare adun uomo. “L’impresa delle imprese”l’ha chiamata Celli, con chiaro riferi-mento alle tante carriere che ci co-struiamo. «Qualsiasi risultato abbia-mo raggiunto, se non abbiamo un“tu” a cui raccontare le nostre azioni,a che serve?»Le parrocchie - ma prezioso è stato illavoro del gruppo di pastorale sociale,coordinato con discrezione e intelligen-za da don Tonino Brigliadori - hannodimostrato saggezza e capacità di farecultura. Dapprima l’iniziativa sullalegge 40, poi quella sulla famiglia,messa in dubbio da legislatori confusie pasticcioni, infine il tema dell’edu-cazione quale unica risorsa per la no-stra civiltà. E’ chiaramente un per-corso. Un percorso in cui i tasselli sonotenuti insieme da un filo rosso benevidente e scandito dalla saggezza se-colare della Chiesa, attualizzata dal-l’autorevole voce di papa BenedettoXVI, i cui suggestivi richiami sono statispesso tenuti in conto nel corso dei la-vori.Un’amica alla fine dell’incontro, ma-

nifestando apprezzamento per la rela-zione di Celli, mi confessava che la col-piva la chiarezza e la laicità dei prin-cipi espressi. Perché è dell’uomo che ilprof. Celli ha parlato. E dunque haparlato un linguaggio laico. Ma hapotuto parlare dell’uomo, grazie al ri-ferimento alla propria ragionevolesperanza sull’uomo, ovvero alla pro-pria fede. Così si è passati dalla lette-ratura più nota e studiata dai nostriragazzi (anche l’ ateo Foscolo) alla ci-tazione evangelica, con una sponta-neità assoluta, come quando ha detto:“se uno promette la vita eterna, io glivado dietro”. Perché, spiegava sem-pre Celli, l’eternità è la cifra del no-stro cuore e non solo una pia aspira-zione. «Amare una persona è dirle: tunon morirai», ha spiegato citando ilfilosofo esistenzialista francese GabrielMarcel.

Così, grazie anche ad un eloquio ele-gante e semplice al contempo, sonotrascorse due ore senza accorgersene,in un silenzio attento, perfino irreale.Ma quale è stato il contenuto di questoincontro?Gli assenti possono ancora fruire delleparole di Celli grazie al Nuovo. Sulnostro sito alla sezione podcast (http://www.ilnuovo.rn.it/eventi.html) èpossibile infatti ascoltare in streamingl’incontro intero, compreso il dibatti-to.Per i più pigri riassumiamo noi (mainvitiamo poi davvero all’ascolto di-retto del prof. Celli).Dopo aver denunciato la solitudine incui noi adulti stiamo lasciando i gio-vani, attestata dalla loro rabbiosa escomposta espressività, Celli si è in-centrato su tre parole chiave perchél’intervento educativo abbia efficacia.

Infatti, comunque sia, noi educhiamo.Il dramma è che spesso educhiamo alnegativo per palesi errori, per inco-scienza, oppure per assenza.La prima parola chiave è libertà. Maisostituirsi ai figli. I ragazzi devono es-sere sollecitati ad una risposta, la qua-le mai può essere sostituita da una re-gola o da una imposizione, ma devenascere come libero accoglimento diuna proposta chiara. Libertà vuol direintelligenza. Infatti la libertà non èseguire spontaneamente i propri ca-pricci. E’ seguire la verità. E’ l’ener-gia interiore di chi è capace di sacrifi-carsi per affermare la verità. La veri-tà va dunque detta. Va proposta e sideve chiedere di seguirla. Al ragazzopoi spetta la risposta, che non tradirà,ma sarà nei modi personalissimi eunici di ognuno. Infatti il cuore delragazzo, come quello di ogni uomo, èfatto per la verità.La seconda parola chiave è realismo:oggi, in un mondo fatto di orizzontiartificiali o virtuali, è un errore gra-vissimo censurare parte della realtà.La realtà va guardata fino in fondo.Occorre guardarla insieme ai nostrifigli. La grande difficoltà dei ragazzioggi è accettare la realtà in tutti i suoiaspetti e ciò accade perché evitiamoloro di affrontarla, proteggendoli.La terza parola è lavoro. Celli ha so-stenuto la necessità di recuperare ilsenso del lavoro e del sacrificio, ma haanche chiarito che non c’è senso dellavoro senza concepire la vita comeun compito. Se la vita è solo un’occa-sione per galleggiare nel mondo, nonsi percepisce più il motivo del sacrifi-cio. I genitori spesso esprimono unapremura che soffoca i figli, in quantotoglie loro il proprio e specifico compi-to, alleviando tutti i momenti di sfor-zo e tenacia che la realtà richiede.Diverse e qualificate le domande. Sututte, una sembra aver espresso l’esi-

Il compito della responsabilità educativa nell’in-contro con il prof. Daniele Celli, promosso dalleparrocchie e da altre realtà del territorio.

di Emanuele Polverelli

L’incontro con il prof. Celli (nella foto) èstato organizzato dal gruppo di pastoralesociale e promosso da parrocchie, Acr,Scout, Movimento per la vita, societàsportiva Dinamo, Nido della Cicogna eIstituto comprensivo di Bellaria Igea Marina.

Page 7: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

primo piano 7 Il Nuovo

Tanta solidarietà per Antoniogenza più diffusa. “Come fare per intra-prendere questa strada?” La risposta diCelli è stata chiara e ha dimostrato lasintonia con lo spirito della serata. “L’es-sere qui in così tanti è la prima risposta.Occorre sapere che non si è soli in questostraordinario compito.”Questo dunque il dato più positivo: lapossibilità di una compagnia attiva efattiva che vive nel tessuto del paese at-traverso tutte le sigle che hanno sotto-scritto l’evento. I sottoscrittori, infatti,intendono approfondire il senso dell’ “im-presa delle imprese” e avvertono di esse-re dentro un percorso più grande, comeattesta l’incoraggiamento di BenedettoXVI agli educatori, letto in chiusura:“Continuate dunque, senza lasciarvi sco-raggiare dalle difficoltà che incontrate.Il rapporto educativo è per sua naturauna cosa delicata: chiama in causa in-fatti la libertà dell’altro che, per quantodolcemente, viene pur sempre provoca-ta a una decisione. (…) Senza la luce del-la verità, prima o poi ogni persona è in-fatti condannata a dubitare della bontàdella sua stessa vita e dei rapporti che lacostituiscono, della validità del suo im-pegno per costruire con gli altri qualco-sa in comune.”

A distanza di qualche setti-mana dall’articolo in cui ab-biamo raccontato la storia diAntonio, sono accaduti moltifatti positivi. La vicenda diquest’uomo che vive nella suaauto, nel parcheggio di Bel-verde, dal novembre del2005, è stata raccontata sulNuovo del 15 marzo scorso.Dopo che ne abbiamo parlato,diverse persone si sono fatteavanti per dare una mano adAntonio. “Ogni tanto arrivaqualcuno che mi bussa al ve-tro: chi per scambiare due pa-role, chi per chiedere se mioccorra qualcosa. I ragazzi cheaspettano alla fermata delloScuolabus alla mattina misalutano e scherzano con me”.Ma adesso c’è anche un’altrabella notizia che risale a po-chi giorni fa: Antonio ha tro-vato “casa” e un piccolo lavo-ro. Farà la stagione in uncampeggio della nostra città,dove gli è stata messa a dispo-

sizione (dal 25 aprile) unaroulotte, la sua nuova casa.L’auto la utilizzerà così soloper gli spostamenti, per lavo-

rare e per raggiungere le pistedi atletica, che sono la suagrande passione.

Cristian Scagnelli

Antonio farà la stagione in un campeggio. La sua storia ha catalizzato l’attenzione ela solidarietà di diverse persone.

Dopo un anno e mezzo vissuto in auto, dal 25 aprile avrà una roulotte e un lavoretto.

Page 8: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Spazio Rom

agna Est

LA CITTÀ A PORTATA DI NUMERO

VESPADAYLa nona edizione del raduno èin programma il 5 e 6 maggio

MunicipioP.zza del Popolo, 1

Tel. 0541.343711

Iat Informazioni turisticheBellaria: Via Leonardo da Vinci, 2

Tel 0541.344108 fax [email protected]

marina.rn.it

Polizia MunicipaleVia Leonardo da Vinci, 10

Tel. 0541.343811

Pronto InterventoPiazza del Popolo, 1 - Tel. 0541.327152

Pubblica Assistenza Croce BluVia Ricci, 9

Tel. 0541.333222

CarabinieriVia Giovanni Pascoli, 60

Tel. 0541.344104

OrientaexpressP.zza Gramsci,4

Tel. (e fax) 0541.340144

Biblioteca ComunaleViale Paolo Guidi, 108

Tel. 0541.347186

Nursing ExpressAssistenza infermieristica domiciliare

Via Virgilio, 84 Igea MarinaTel. 0541.333653

Centro GiovaniTel. 0541.333220

CUPTel. 0541-327153

Hera (Nettezza Urbana)Tel. 0541.361361

Protezione CivileTel. 0541.331148

InformahandicapTel. 0541.343782

Taxi Bellaria (servizio diurno enotturno) Tel. 0541.343132

Il Nuovo8in breve

Collaboratore d’AgenziaCollaboratore d’AgenziaCollaboratore d’AgenziaCollaboratore d’AgenziaCollaboratore d’AgenziaAgenzia di assicurazione-sedeAgenzia di assicurazione-sedeAgenzia di assicurazione-sedeAgenzia di assicurazione-sedeAgenzia di assicurazione-sedegenerale in Bellaria, quindicen-generale in Bellaria, quindicen-generale in Bellaria, quindicen-generale in Bellaria, quindicen-generale in Bellaria, quindicen-nale Attività, seleziona colla-nale Attività, seleziona colla-nale Attività, seleziona colla-nale Attività, seleziona colla-nale Attività, seleziona colla-boratore d’agenzia per inqua-boratore d’agenzia per inqua-boratore d’agenzia per inqua-boratore d’agenzia per inqua-boratore d’agenzia per inqua-dramento fisso più provvigio-dramento fisso più provvigio-dramento fisso più provvigio-dramento fisso più provvigio-dramento fisso più provvigio-n i .n i .n i .n i .n i .Offresi corso di formazione aOffresi corso di formazione aOffresi corso di formazione aOffresi corso di formazione aOffresi corso di formazione anorma di legge e programmanorma di legge e programmanorma di legge e programmanorma di legge e programmanorma di legge e programmadi sviluppo 18 mesi.di sviluppo 18 mesi.di sviluppo 18 mesi.di sviluppo 18 mesi.di sviluppo 18 mesi.Info al 338/7362055 Conti Car-Info al 338/7362055 Conti Car-Info al 338/7362055 Conti Car-Info al 338/7362055 Conti Car-Info al 338/7362055 Conti Car-lo.lo.lo.lo.lo.

Tenetevi la pancia: torna L’Arpa di Noé! E Zelig trema.Pensate di avere un impegno inderogabile per sabato 5maggio? Beh, non vi sbagliate: non avrete mica inten-zione di mancare alla decima edizione de L’Arpa di Noé!Appuntatelo sul calendario, mettetelo in promemoriasul cellulare, fatevi un nodo dove vi viene più comodo…insomma, vedete di correre ai ripari per non dimenti-carvene.Torna puntuale anche quest’anno la kermesse di musi-ca e comicità che da nove anni fa tremare il palco delteatro parrocchiale di Igea Marina, alternando alla ri-balta artisti di ogni genere e specie. E anche quest’annosi parte alla grande, con una scaletta da fare invidia aSanremo: da Franco Califano a Paola e Chiara, senzafarsi mancare ospiti internazionali del calibro di Ma-donna, Europe e Joe Cocker, passando per “La paranza”di Daniele Silvestri e i comici di Zelig, il piatto anchequest’anno si presenta ricco di gag comiche, sganghera-te imitazioni, parodie pubblicitarie e soprattutto tantamusica, con sorprese e divertimento assicurati.Lo ‘zibaldone’ de L’Arpa si arricchisce anche per questadecima edizione di momenti particolari: dopo la Postadel Cuore, le Previsioni del Tempo, le Arpanotizie flash ela Home shopping Arpa del 2006, televendita di impro-babili articoli per la casa, troverà spazio anche que-st’anno l’angolo delle vendite con ‘Arpa Star’, per tuttiquelli che vogliono mantenersi in forma a casa propriaspendendo… davvero poco. A questo vanno ad aggiun-

gersi altre due chicche top secret, una a cura della miti-ca Veronica, l’altra che vi farà sognare con gli ‘Arpeirosde Bordonchios”. L’appuntamento è quindi per una se-rata di puro divertimento, sabato 5 maggio alle ore 21,presso il teatro parrocchiale di Igea Marina. E se siete deiveri aficionados dell’Arpa, non perdete l’occasione di sfrut-tare la vostra “Arpa card” per godere della visione delleprove generali nella serata del 4 maggio: un’occasioneunica per divertirsi due volte! Senza mai dimenticareche come sempre lo scopo è benefico. Anche quest’annoL’Arpa aiuterà padre Michael Agbayi, rettore del semi-nario della diocesi di Okigwe, in Nigeria. L’incasso (even-tuale!) della serata sarà quindi finalizzato al sostegno delprogetto dicostruzionee completa-mento dellachiesa del se-minario, giàavviato esostenuto daIgea attra-verso molte-plici inizia-tive parroc-chiali.

Il Vespa Club di Bellaria Igea Mari-na va giustamente fiero di questamanifestazione che è già arrivataalla nona edizione: il Vespaday. Sicomincia il 5 maggio alle ore 15, alPolo Est di Igea Marina, con le iscri-zioni. A seguire le gare di specialitàe (ore 17) il giro turistico per le viedella città con aperitivo e mostra inpiazza Matteotti. Di sera musica livenei locali di Bellaria Igea Marina.Domenica si prende aria in sella allamitica vespa: alle 10.30, infatti,parte il tour collinare romagnolo ele dueruote si parcheggiano solo peril pranzo delle 13 al Rio Grande. Poile premiazioni e alle 15 concerto liveal Polo Est.Della serie: la primavera è già scop-piata, anzi incalza l’estate, e la Ve-spa scalpita. Il raduno è aperto a tut-ti quanti abbiano una Vespa in re-gola e in buone condizioni di mar-cia. Gli organizzatori hanno pensatoa tutto, anche ad un camion con ser-vizio tecnico per assistere eventualiguasti.La quota d’iscrizione di 12 euro com-prende: colazione, maglietta, adesi-vo, aperitivo in centro e in collina,servizio stradale durante il raduno,premi a sorteggio.Info e iscrizioni 339-3439202

Investi oggi in “Conto Energia”“Conto Energia”“Conto Energia”“Conto Energia”“Conto Energia”E il sole pagherà le rate del tuo finanziamento

Nuovi e maggiori contributi sonoin vigore dal 23 febbraio 2007 colDecreto Ministeriale conosciutocome “Conto Energia”, finalizzatoad incentivare la produzione dienergia elettrica mediante la con-versione fotovoltaica della fontesolare.Interessanti margini di risparmioper i privati e le aziende che Ro-magna Est Banca di Credito Coo-perativo intende favorire con ilnuovo prodotto “Mutuo ContoEnergia”. Sarà possibile rientraredal finanziamento tramite la ven-dita all’Enel dell’energia prodottadai pannelli fotovoltaici.

Si tratta di uno specifico finanzia-mento realizzato nell’ambito del-l’iniziativa PASSIAVANTI, il pro-getto per l’ambiente ed il rispar-mio energetico promosso da Roma-gna Est. Il prestito è riservato acoloro che intendono acquistare einstallare pannelli fotovoltaici cheentrano in esercizio entro il 31 di-cembre 2008 usufruendo delleagevolazioni e dei contributi sta-tali.Presso tutte le nostre Filiali è atti-vo un servizio gratuito di consu-lenza per le azioni e gli investimen-ti legati all’ambiente.

Page 9: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha
Page 10: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Il Nuovo10l’intervista

Una città balneareda differenziare

“Per riqualificare e rilanciare una cit-tà balneare occorre una visione di lun-go respiro.” Lo dice al Nuovo l’architet-to Edoardo Preger, ex sindaco di Cese-na, urbanista. Si occupa di piani di ri-qualificazione urbana in diverse cittàitaliane e proprio in questo ambito hapartecipato, per conto della RegioneEmilia-Romagna, al comitato tecnicoche ha avviato la legge n. 19 sulla ri-qualificazione urbana. Fra i suoi nu-merosi incarichi ricordiamo il recupe-ro dell’ex manicomio di Imola e del pa-stificio Ghigi a Morciano di Romagna,progetti di riqualificazione delle peri-ferie e incentrati sulla qualità deglispazi pubblici nella città di Roma. L’ar-chitetto Preger ha firmato il Piano deiservizi di Bellaria Igea Marina, per lanostra città si sta occupando del pro-getto relativo all’area artigianale alconfine con San Mauro mare e nel re-cente passato ha fatto parte della com-missione che ha elaborato lo studio pre-liminare “per la realizzazione e il mi-glioramento dell’attuale sistema di at-traversamento della ferrovia”, cioèdella discussa questione dei sottopassiferroviari. Ed è proprio da qui che pren-de le mosse la nostra intervista con l’ar-chitetto Preger: “La commissione distudio voluta dal Comune di BellariaIgea Marina e dalla Provincia di Rimi-ni, allo scopo di verificare la fattibilitàdei sottopassi, ha concluso il suo lavorocon la proposta di ridurre al minimol’impatto dei sottopassi. Ne ha previstouno carrabile solo in via Pisino, per ilresto la soluzione individuata ne pre-vede unicamente di pedonali e ciclabi-li”, spiega Preger. “Anche perché rea-lizzare una specie di gruviera nel cen-tro di Bellaria significherebbe avalla-re l’idea che la ferrovia debba rimane-re per sempre. Mentre ritengo che nellungo periodo, cioè in una logica stra-tegica e quindi di piano strutturale eterritoriale (perché il problema non ri-guarda solo Bellaria), questo temavada affrontato in modo diverso.”Quale soluzione immagina per ri-solvere il problema della ferroviache taglia in due la nostra città?A mio parere la soluzione migliore nonè l’interramento della linea ferrovia-ria (non da ultimo per la vicinanza almare ed anche perché l’esercizio dellalinea verrebbe interrotto per anni) mapiuttosto quella di bypassare Bellariacollegando la linea a Santarcangelo,una variante dell’ordine di una deci-na di chilometri. L’importanza di unintervento di questo genere non è solo

quella di “eliminare” la ferrovia ma dicogliere quest’occasione per trasforma-re un elemento di debolezza in un pun-to di forza.Ma è possibile pensare a BellariaIgea Marina come “scollegata”dalla ferrovia?Non vedo problemi. Il collegamentocon le stazioni di Cesenatico e Riminisarebbe garantito da un sistema di tra-sporto compatibile, tipo tram o metro-politana leggera a raso. Non penso cer-tamente ad un isolamento di BellariaIgea Marina, anche perché il futuro stanel far parte della città della costa.E come utilizzerebbe lo spazio “li-berato” dalla strada ferrata?Come un grande boulevard che diven-terebbe un elemento qualificante perBellaria Igea Marina. Quella che stodescrivendo è un’idea di ampio respiroche va immaginata in un’ottica di ri-qualificazione della città, irrealizzabi-le a breve, ma comunque non un pro-getto così straordinario.Non crede sia un sogno? Forsemuovendosi 20 anni fa qualcosasi sarebbe potuto fare, ma ades-

di Claudio Monti

“Scegliete la vostra specificità turistica”. E’ l’invitoche formula l’architetto Edoardo Preger. Che per ilfuturo di Bellaria Igea Marina indica tre campi dilavoro: la ferrovia, il porto e la zona colonie.

so…Non è un progetto irrealizzabile nem-meno iniziando adesso. Certo, occorreuna progettualità forte, anche perchéoggi è molto delicato attraversare unterritorio densamente edificato, perònon è un sogno. E’ un progetto fattibilee, soprattutto, è il vero nodo che Bella-ria Igea Marina deve affrontare. Cosìcom’è oggi la fascia turistica è destina-ta a rimanere asfittica, compressa. Lastessa Isola dei platani, che è l’unicoluogo di qualità urbana vera a Bella-ria, è dall’altra parte della ferrovia,separata dalla zona turistica. Mentrel’Isola va connessa, integrata nella zonabalneare. Anche il recupero dell’Isola eil suo rilancio sono legati al progetto di“eliminazione” della ferrovia che hosommariamente enunciato.Il Trc è ormai un dato di fatto: nonpreclude definitivamente al-l’obiettivo che ha appena descrit-to?Se rimane un servizio sulla linea Ra-venna-Rimini direi di no. Un domani,invece che passare da Bellaria, il Trcpasserebbe da Cesenatico, Santarcan-

gelo e Rimini. L’idea dello spostamen-to, come già accennavo in precedenza,riguarda il lungo periodo, traguarda20 anni e in quest’arco temporale ilTrc può svolgere una funzione impor-tante. Nel frattempo occorre lavorareal progetto a lungo termine, che inte-ressa diversi comuni, due province esul quale dovrà essere coinvolta anchela Regione. E’ un progetto che non ap-partiene ad una sola amministrazioneche dura in carica 5 anni: la secante diCesena ha interessato vari sindaci edognuno ha fatto la propria parte la-sciando il testimone all’amministrazio-ne successiva. E’ un progetto della cit-tà e del territorio.Quali sono a suo parere gli altritemi forti che Bellaria Igea Mari-na ha davanti a sé?Il porto, il lungofiume e le colonie. Nonentro nel merito del progetto della dar-sena, che non conosco, ma la sistema-zione del lungofiume e il porto turisti-co per una città balneare sono elemen-ti importanti di connotazione e carat-terizzazione.E per le colonie?Sono rimaste poche le realtà sulla co-sta che possono vantare ancora una“città delle colonie”: Bellaria Igea Ma-rina, Cesenatico e Cervia. Su questearee si possono attuare pianificazionidi respiro complessivo che sono in gra-do di fare la differenza. Forse il fattoche non siano partiti interventi su que-ste aree, che quindi sono ancora degra-date, paradossalmente lo considero unvantaggio.Perché?Perché anziché interventi a spot, consistemazioni di piccole porzioni, c’è an-cora la possibilità di attuare grosse pro-grammazioni.A Igea Marina singoli interventi,anche molto significativi perl’estensione delle aree interessa-te (ad esempio il “Mare d’inverno”)stanno partendo.Mi riferivo a Cesenatico, che mantie-ne ancora tutti i suoi 60 ettari di colo-nie. Questa è una carta importante cherimane da giocare, probabilmente lapiù importante, ma bisogna farlo aven-do una visione complessiva.E la sua visione per la zona colo-nie di Igea Marina qual è?Io punterei su un modello ricettivo di

REVISIONE PERIODICA VETTURE E VEICOLI COMMERCIALIVENDITA E ASSISTENZA

Bollinoblu

Anche l’Isola dei platani va connessa conla zona turistica, e per farlo occorre toglierela ferrovia.

Page 11: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

tipo nuovo che permetta di intercetta-re turismi diversi rispetto a quelli chevanno per la maggiore in Riviera: adesempio i grandi tour operator e altrisegmenti complementari al turismobalneare, senza dimenticare che a duepassi avete la Fiera di Rimini. Ma la“filosofia” dovrebbe essere quella dellacittà balneare che si specializza: il pun-to è quello di essere parte di un sistemama nell’ottica della differenziazione.Occorre uscire dal modello imitativo,dalla logica che ciascuno, nel propriopiccolo, cerca di fare le stesse cose chefanno gli altri. Il modello imitativo èquello che ha fatto nascere e crescerela Riviera romagnola come fenomenoturistico, basta guardare la ricettivitàalberghiera e lo stesso modello dellaspiaggia, tutta uguale da Cattolica aRavenna. Ma questo non può essere ilfuturo e infatti da qualche anno si ècominciato ad andare in una direzionediversa: è nata una zona “ricreativa”fra Rimini e Riccione, ad esempio, Cer-via e Cesenatico hanno scelto il turi-smo sportivo ed altro, …Il tema della specializzazione èmolto interessante perché oggiBellaria Igea Marina è un paesesenza identità, anche dal punto divista turistico.Il turismo balneare rimarrà come ele-mento comune, ma non è più sufficien-te a caratterizzare una città balneare.Ogni località deve trovare un proprio

segmento turistico importante, senzaripetere quello degli altri. Cesenatico,per fare ancora un esempio, ha nel suoportocanale un elemento di forte ca-ratterizzazione e identità, anche dalpunto di vista dell’immagine. Cerviaha le terme e, con la pineta, anche unaprecisa immagine ambientale. Bella-ria deve fare lo sforzo di trovare unapropria identità.Bellaria dispone di una fascia tu-ristica compresa fra la ferrovia ela spiaggia, decisamente conge-stionata. Un lungo tratto è ancheprivo di lungomare con stradinechiuse che arrivano alla spiaggia.Come si innova e riqualifica?E’ una fetta di città sulla quale inter-venire, anche se non è semplice. Nellamia attività professionale ho lavoratomolto sul tema della riqualificazione el’esperienza mi dice che la riqualifica-

zione parte nel momento in cui si inne-scano alcuni meccanismi. Escludo chesi possa riqualificare con una pianifi-cazione di tipo “sovietica” e, ovviamen-te, non si può nemmeno pensare di ra-dere al suolo e ricostruire.Quali meccanismi devono inne-scarsi.Potrebbero essere alcuni alberghi chesi mettono insieme e da 3-4 pensionci-ne danno vita ad un grande albergo.Oppure la nascita di una struttura diristorazione interessante. Un impulsosicuramente importante sarebbe quel-lo dello spostamento della ferrovia, dicui si parlava. Sono importanti ancheinterventi di tipo pubblico negli spaziliberi, che riqualificano in manieraconsistente determinate aree. Bisognache qualcosa inneschi il processo....Monocultura turistica o anche al-tri poli di specializzazione, ad

esempio l’artigianato?Un polo artigianale di livello provin-ciale non lo vedrei a Bellaria. Propriosu questo tema sto collaborando conl’amministrazione comunale per il pro-getto della zona artigianale al confinecon San Mauro mare: un’area di di-mensioni ragionevoli per attività a ser-vizio del sistema turistico, credo sianecessaria. Un po’ come ce l’hanno tut-ti i Comuni della costa. E credo che nelpunto in cui è stata prevista sia inte-ressante perché è in collegamento conla zona dell’Iper.E’ giunto il momento di dire ba-sta al consumo del territorio?Bellaria non ha bisogno di crescereancora perché ha già costruito molto.Nel redigere il piano dei servizi ho datoun input chiaro nel senso di fermare lacorsa al mattone. Nei limiti in cui puòfarlo un piano dei servizi, sono statimessi alcuni paletti con l’obiettivo dinon consumare quel poco di territorioche è rimasto. Adesso sarà il pianostrutturale che dovrà andare in que-sta direzione, e l’occasione non va per-sa. Oggi ci sono anche strumenti nuo-vi e importanti, ad esempio quello del-la perequazione, ma qui si aprirebbeun discorso molto lungo ed anche unpo’ troppo tecnico.

Il Nuovo11l’intervista

La zona colonie è l’ideale per sperimenta-re un modello ricettivo di tipo nuovo.

Page 12: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

12 Il Nuovoopinioni

Alcuni rottami sono stati rimossi, ma altri ne sono spuntati

di Cristian Scagnelli

il Ficcanaso

Ci colleghiamo con il “Comunale”di Bellaria per la telecronaca del-l’incontro Ficcanaso-Comune. Laprima formazione è sensibilmentein vantaggio per cinque reti a zero.Potrebbe essere questa la cronacadi quello che sta accadendo sulcampo da gioco della nostra città aproposito dei rottami di auto e mo-torini sparsi per tutto il territorio.Va detto che, dopo gli articoli pub-blicati dal Nuovo, qualcosa è suc-cesso e alcune auto sono state ri-mosse. L’ammiraglia Fiat Cromache da anni era in sosta nel par-cheggio vicino alla rotonda di viaP r o p e r z i o è s p a r i t a ( 1 - 0 ) .Stessa sorte per la Golf rimos-s a d a v i a B a c c i , n e l l a z o n aColonie (2-0), dove però sonoa p p a r s i s u l l a s p i a g g i a m e t r ie metri di tubi che, con la sta-g i o n e a l l e p o r t e , v e r r a n n outi l izzat i per i l r ipascimento.E’ scomparso pure lo scooter in viaRavenna (3-0), zona Bordonchio,così come l’accoppiata divano-sco-oter a Igea centro (4-0). Gli altri

mezzi sono ancora tutti in “cam-po”. Anzi, grazie alle segnalazio-ni dei cittadini, altre similcarcas-se si aggiungono alla lunga lista.In via Del Lavoro a Bellaria Mon-te - proprio vicino al deposito co-munale - ci sono stati segnalatidue mezzi abbandonati uno die-tro l’altro: una Golf rossa e unDucato Bianco, con assicurazionescaduta o addirittura senza ta-gliandino. Chi ci ha segnalato lacosa sostiene di aver avvisato piùvolte le forze dell’ordine della so-sta prolungata di questi mezzi.Spostiamoci a Bordonchio: mono-volume in sosta da tempo accan-to alla cabina Enel, dove forse il

pericolosissimo im-brattatore Ro.Ca ochi per lui (tanto lacolpa la darannosempre a lui), hascritto una cosa ab-bastanza sensata. Ela quinta rete, dire-te voi? E’ un auto-gol: i carroattrezzisi sono mossi, guar-da caso, solo dopoche sono usciti i no-stri articoli. Mora-le: 5-0 e tutti neglispogliatoi. La panchina del mistersconfitto trema: chissà se mangeràil panettone? Il mattone forse sì.

Alcuni mezzi su ruote che continua-no a sostare in zone centrali pur es-sendo abbandonati da tempo.

Page 13: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Militavano nel settore giovanile dell’A.C. Bellaria Igea Ma-rina negli anni ‘80 e ‘90. Li ha rimessi insieme la passioneper il pallone e la voglia di ritrovarsi. E alla fine hannovinto il campionato. Luca Zamagni ci racconta l’exploit.

Il Nuovo13società

Bellaria United, gli “ex” non temono confronti

di Elisabetta Santandrea

Nati con la testa…nel pallone. Ungruppo di amici che si incontra edecide, un po’ per gioco, un po’ per lavoglia di rimettersi in gioco, di for-mare una squadra fatta di ex gioca-tori del settore giovanile dell’A.C.Bellaria degli anni ’80-’90. Nel 2006si costituiscono in associazione spor-tiva dilettantistica con il nome diBellaria United, e da ottobre ad apri-le corrono sui campi di calcio a 7 diMartorano, a Cesena. E’ la loro pri-ma partecipazione ad un campiona-to e, sbaragliando squadre da ben piùtempo in attività, svettano in testaalla classifica delle dieci squadre diserie A del 3° campionato di calcio a7 maschile organizzato dalla legacalcio Uisp di Forlì-Cesena. Ma chisono questi ‘irriducibili’? Facciamoun passo indietro con Luca Zamagni,presidente e giocatore del BellariaUnited. Una familiarità col campoda calcio che risale alla metà deglianni ’70, Zamagni ha militato comegli altri giocatori della squadra nelBellaria di quegli anni, ed è ‘figliod’arte’: il padre è infatti AlessandroZamagni, che fu presidente dell’A.C.Bellaria Igea Marina con FerruccioGiovanardi. “Del glorioso Bellaria -esordisce Luca ripensando a queglianni - tanto che è un po’ anche perricordare quei tempi trascorsi assie-me e soprattutto per divertirci cheda me e Massimo Scardovi, ora capi-tano della nostra squadra (ex gioca-tore di C1 ed attuale allenatore delDel Conca, militante nel campiona-to di calcio di Eccellenza), è natal’idea di formare una squadra di exgiocatori di quegli anni. L’idea è natainizialmente quasi come uno scher-

tro sconfitte è rimasto saldamenteancorato alla propria posizione dipreminenza assicurandosi la vitto-ria di campionato. “E’ stata una bel-la esperienza - sottolinea Zamagni -che ci ha permesso di ottenere, oltrealla vittoria del campionato, la vit-toria del gruppo, a testimonianza chesi può fare sport anche a livello ama-toriale”. E la vittoria l’hanno condi-visa con mogli e figli, festeggiandolain una delle loro solite ‘rimpatriate’con famiglie al seguito presso il ri-storante ‘La Contessa’. Ma non è fi-nita qui. L’avventura del BellariaUnited continua: già iniziati i turnidi gioco per la I° coppa di calcio a 7maschile, che vedrà impegnata lasquadra giovedì 26 aprile alle 20.30,sempre sul campo di Martorano. Riu-sciranno i nostri giocatori a replica-re la vittoria di campionato? Maidire mai. E il presidente del BellariaUnited continua, concedendosi unpiccolo appunto sulla dislocazione delcampionato. “Peccato soltanto cheper giocare e per allenarci ci siamodovuti spostare fino a Martorano, acausa della mancanza qui a Bellariadi una struttura adatta per il calcioa 7. Sono comunque speranzoso e fi-ducioso che, essendo il nostro paese,soprattutto per tradizione calcistica,pieno di persone appassionate a que-sto sport, si riuscirà a trovare la so-luzione più adatta a questa mancan-za”. La palla è lanciata. Ora sta a chisi occupa di sport a Bellaria IgeaMarina a coglierla al balzo e metter-la in porta, rendendo giustizia ad unosport praticato per puro divertimen-to, per ‘fare squadra’ e vivere il pro-prio tempo libero in modo sano.

zo, un pretesto per incontrarsi: sia-mo un gruppo di amici che spesso ilsabato sera, al di là delcalcio che ci unisce, ci ri-troviamo con le nostrefamiglie al completo peruna mangiata in compa-gnia. Poi nel 2006 abbia-mo fondato l’associazione(Zamagni è anche ideato-re dello scudetto del Bella-ria United, ndr: immaginea fianco) e da lì la decisione di

partecipare al campionato di Mar-torano”. Una prima volta che ha ti-

rato fuori tutta la grintadella nuova squadra: il7 aprile scorso è stata uf-ficializzata la classificafinale, sulla quale l’ulti-mo turno, dedicato ai re-cuperi, non ha affatto in-

ciso nel posizionamentodelle squadre. Il Bellaria

United, collezionando 13vittorie, un pareggio e quat-

Il bilancio di un anno e la nuova sfida di Croce Blu

In piedi da sinistra: Massimo Scardovi, Cristiano Vasini, Ugo Peroni, Fabio Calderoni, MarcoRinaldini, Stefano Giorgetti, Marco Pirani. Sotto, da sinistra: Alberto Giorgini, Fabio Zaccagni,Luca Zamagni, Daniele Boschetti, Diego De Palma, Mirco Pirani. Gli altri giocatori della squa-dra (non in foto) sono: Fabio Onofri, Luca Perotto (svincolato a gennaio), Pierpaolo Ancillotti,Gianluca Scarpellini, Davide Fantini.

Approvati all’unanimità il bilan-cio consuntivo per l’anno 2006 ele linee programmatiche per l’an-no 2007, i soci di Pubblica Assisten-za Croce Blu sono pronti a partirecon un nuovo obiettivo, che il pre-sidente Daniele Grosseto riassumecosì: “L’acquisto di un pulmino peril trasporto dei diversamente abi-li, che Croce Blu si impegna ad ac-quisire entro il dicembre 2007 eper il quale la nostra associazionesta inviando in questi giorni unalettera a casa di tutti i bellariesichiedendo il “5 per mille” della di-

chiarazione dei redditi”.I numeri del bilancio sono sempreun po’ aridi, ma a parlare è l’atti-vità di Croce Blu, che prosegue sen-za sosta e con entusiasmo. I servizidi tipo sociale e sanitario sono pas-sati dai 1.581 del 2005 ai 1.844del 2006. Molti di più anche i pa-zienti trasportati (da 574 a 821) epure i chilometri percorsi (più 20mila circa). Rispetto al 2005, sonoaumentati nel 2006 i servizi a garesportive e a manifestazioni in ge-nere, lo sportello per l’utenza edanche il numero degli anziani soli

seguiti ogni settimana telefonica-mente.“Tolti dalle entrate l’importo delmutuo e il contributo ricevuto daRomagna Est, e tolto dalle uscite ilvalore del nuovo mezzo, sievidenzia un avanzo di gestione perl’anno 2006 di complessivi 14.821euro, che sommati agli avanzi deiperiodi precedenti fanno risultareuna liquidità disponibile di 40.638euro”, spiega Grosseto. “Estrema-mente positivo anche il giudiziosulla gestione contabile, espressonella loro relazione dai revisori dei

conti presieduti dal dottor AlfonsoVasini.”

(N.R.)

Page 14: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha

Il Nuovo14direttore ti scrivo

Parcheggio “pericoloso”alla Cagnona

Per scrivere al direttorefax: 0541.331443; e-mail: [email protected]; posta: via Orazio

101, 47813 Igea Marina. Tel. redazione: 0541.331443

Egregio direttore,le scrivo dal parcheggio divia Indro Montanelli in

zona Cagnona, per appellarmi attra-verso il suo autorevole giornale aduna maggiore civiltà ed al rispettodelle regole di convivenza. Infatti daalcuni giorni a questa parte, nel sud-detto parcheggio, si riuniscono alcu-ni giovani ragazzi, che si danno ap-puntamento verso le undici di seraper passare insieme la serata, e finqui nulla in contrario se non fosse chesi accampano fino quasi le tre di not-te con l’autoradio a tutto volume, ur-lando, imprecando e bestemmiandoa più non posso e divertendosi a farevere e proprie gare di formula unocon slalom tra le auto parcheggiate.Ma non si sono fermati qui. Ultima-mente hanno inventato un altro belpassatempo: sradicare la recinzioneche delimita il parcheggio (nella fotogrande), saltandoci sopra. E dopoaver appagato la loro “voglia di di-struzione” se ne vanno lasciandocome ricordo bottiglie di birra spac-cate, confezioni di snack vari, pac-chetti di sigarette (nella foto picco-la), mozziconi di spinelli e persinolunghi fiumi di urina che contribui-scono a deodorare l’ambiente circo-stante.Naturalmente noi inquilini nelle vi-cinanze abbiamo provveduto ad av-visare la polizia locale, ma almenoper ora, senza ottenere risultati, tut-tavia rimaniamo fiduciosi!E purtroppo non possiamo fare altro,dato che nessuno (più che giustamen-te) se la sente di affrontare un grup-po di ragazzi sbronzi a tu per tu, cer-cando di farli ragionare (sempre chesiano in grado di farlo...) dato che ilsolo risultato sarebbe di trovarsi l’au-to rigata o la propria recinzione ab-battuta.Mi permetta di concludere con uncommento che credo rispecchi quellodi molti che si trovano in simili circo-stanze: sappiamo che oggi più chemai i nostri ragazzi vivono una si-tuazione di forte e motivato disagio etrovano nel gruppo la loro forza, mase questa grande energia venisse uti-lizzata per creare e non per distrug-gere non si ritroverebbe anche quel-la grande voglia di vivere che gene-ra la spensieratezza e la gioia tipicadell’età? In fondo i valori non sonomutati nel tempo si sono solo affievo-

liti ed è giunto il momento di risco-prirli, non bevendo, fumando o di-struggendo ma educando alla civiltàed al rispetto per il prossimo.A tutti i genitori ed ai ragazzi chestanno leggendo vorrei fare un invi-

to: camminiamo tutti insieme versouna rinnovata forma di convivenzain cui il valore del prossimo e dellesue cose sia eguale a quello che noivorremmo ricevere.

Lettera firmata

La città di ieri e quella dioggi: un abisso!

Riprendo da dove l’avevo la-sciata, la mia lettera pubbli-cata sul “Nuovo” n.5/2007.

Vorrei elencare alcune cose fatte dal-l’Azienda di Soggiorno di Bellaria IgeaMarina fino al 1983: campi da tennisdi Bellaria e di Igea Marina, più buonaparte del lago del Gelso. Il Palazzo delturismo e un terreno vicino al Centrocongressi europeo. Il Festival delle VociNuove, tappe del giro d’Italia, gare mo-tonautiche, alcune valevoli per i cam-pionati italiani, europei e mondiali. In-contri di boxe nazionali e internazio-nali, premi giornalistici su Bellaria ePanzini, fuochi d’artificio per più volteper stagione balneare, con manifesta-zioni folcloristiche che coinvolgevanogli stessi villeggianti in modo da ren-derli spettatori e protagonisti. Feste delbagnino nei locali notturni con seguitodi grandi cene, gare di nuoto, mosconi,tornei di calcio, trampolini in mare,zattere sulle quali prendere il sole, al-talene. La manifestazione Anteprimacinema, che se fosse rimasta in gestio-ne all’Azienda di Soggiorno avrebbesenz’altro avuto più popolarità. Come

promozioni eravamo presenti alle fie-re di Hannover, Bruxelles, Ginevra,Colmar, con grandi eventi come la staf-fetta a piedi di Hannover e la grandefesta sulla MarktKirchen Platz. La staf-fetta ripetuta fino a Zurigo e la festasulla piazza di Selingenstad (in Ger-mania), la medaglia d’oro consegnataallo stilista e amico Tristano Onofri aDusseldorf, un riconoscimento da luicontraccambiato portando la Tv tede-sca a Bellaria Igea Marina per registra-re la presentazione di una linea di modadedicata alla nostra città. Voglio an-che smentire quanti hanno sostenutoche Bellaria ha “finalmente” un tea-tro: già negli anni Trenta all’Astra sitenevano opere, operette, avanspetta-colo e commedie. Voglio anche ricor-dare le favolose veglie danzanti conpartecipazione da tutta la Romagna: ilVeglione di Santo Stefano, Capodanno,Sega Vecchia, Mascherato, quello deiMarinai, dei Cacciatori, il Garofano ros-so, le Mimose, gli Albergatori, Carosel-lo. Come vedete non avevamo tanto

tempo per annoiarci, ma non posso cer-tamente dire la stessa cosa per quelloche l’amministrazione ci sta offrendo.Ci sono voluti 20 anni per avere l’Isolapedonale ed altrettanti per avere quel-le infrastrutture che la possano qualifi-care, ma ancora nemmeno le idee, soloparole. Trent’anni per la darsena e nonsi può dire non ci siano state le richiesteper realizzarla senza motore immobi-liare. Si chiede da 40 anni lo spostamen-to della ferrovia, indispensabile per uni-ficare il paese ed unico modo per dareparcheggi nella prossimità degli alber-ghi, del mare e del centro. Dopo 30 annisi acquisisce la Casa Panzini e per disto-gliere l’attenzione dal vero patrimoniostorico-culturale che non c’è più (libri,mobili, la bicicletta, i manoscritti ed al-tro), ma resta la spesa di circa 3 milionidi euro, si evidenziano gli affreschi,opere certamente non di valore ar-tistico, anche se dei primi ‘900. Cosadovremo dire delle mura del castello deiMalatesta sepolte sotto l’argine del fiu-me, e dei ritrovamenti delle tombe ro-mane a Bordonchio? Dove sono finiti?Perché non vengono esposti a Bellaria?Dove sono finite le collezioni di carta-moneta, conchiglie, radio d’epoca?Perché la collezione ornitologica è fi-nita a Cesenatico nel disinteresse del-l’amministrazione? Il viaggio dellaTeresina a New York non è stata un’oc-casione sprecata? Non si sarebbe po-tuto organizzare un charter di bella-riesi (naturalmente a spese dei parte-cipanti) per realizzare una presenzavisibile della nostra città anche attra-verso manifestazioni collaterali? Per15 giorni tutte le previsioni meteo da-vano tempo buono e clima mite perNatale e capodanno, ma il Comunenon è stato capace di organizzare unaserata in piazza con una piccola or-chestra e richiamare coloro che avreb-bero voluto scambiarsi gli auguri in-sieme agli amici. Ancora una voltaavete voluto mandarci fuori dalla no-stra città, addirittura con un bus gra-tuito. E che dire del basso livello dellemanifestazioni per il 50esimo del Co-mune, a parte le sfilate dei nostri am-ministratori e le occasioni per appun-tarsi medaglie non certo meritate.Qualcosa di qualificante sarebbe sta-to l’inaugurazione di una scuola supe-riore, ma non è nemmeno nelle ideevisto che mancano quelle dell’obbli-go. Concludo invitando ancora unavolta a consultare i cittadini, a lasciar-li parlare e ad ascoltarli.

Gianpiero Gori

Page 15: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha
Page 16: Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli · Nena Ristic fotografata da Maurizio Polverelli. copertina 2 Il Nuovo Ragioni e passioni per la città del 2020 Un dibattito che ha