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Polmonite Giovanni Di Bonaventura, Ph.D. CI Medicina di Laboratorio CL Medicina e Chirurgia Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara AA 2014-2015

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Polmonite

Giovanni Di Bonaventura, Ph.D.

CI Medicina di Laboratorio

CL Medicina e Chirurgia

Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara

AA 2014-2015

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Polmonite

• Infezione:– Batterica

– Virale

– Fungina

• Infiammazione del polmone con alveoli ripieni di fluido

• Acquisita in comunità

• Nosocomiale

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Polmonite batterica

• Streptococcus pneumoniae

• Legionella

• Mycoplasma pneumoniae

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Streptococcus pneumoniae

• Pneumococco

• 2/3 delle polmoniti viene contratta in comunità

• Non può sopravvivere al di fuori del proprio habitat

• Alto rischio: anziani, stagionalità, presenza di infezione virale, diabete, consumo di alcool e/o stupefacenti

• Variabilità dell’antigene capsulare

• Consolidamento

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S. pneumoniae. La colorazione di Gram rivela caratteristici coppie cellulari. La coltura su agar sangue mostra alfa-emolisi.

Streptococcus pneumoniae

Il consolidamento consiste nel blocco infiammatorio di bronchioli ed alveoli, con formazione di essudato.

Polmonite batterica: consolidamento.

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Legionella

• Infezione infrequente ma grave

• Sopravvive nell’habitat naturale (acqua di rubinetto, sorgenti termali, ecc.)

• Malattia opportunistica

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Legionella è un organismo intracellulare capace di sopravvivere nelle amebe e nei fagociti umani.

Legionella intracellulari

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Mycoplasma pneumoniae

• Il più piccolo tra i batteri conosciuti

• Assenza di parete cellulare

• Walking pneumoniae – polmonite atipica

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Infezione virale

• Hantavirus

– Malattia emergente

– Sindrome respiratoria acuta• Disseminazione ematica dell’antigene di Hantavirus

• Perdita di fluido dai vasi sanguigni

• Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS)-associated Coronavirus

– Concentrata in Cina e sud-est asiatico

– Pochi casi in Australia, Canada e USA

– Sintomatologia similare a quella indotta da influenzavirus e virus sinciziale respiratorio (RSV)

– Il genoma virale è stato interamente sequenziato

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Infezione fungina

• Histoplasma capsulatum– Causa la malattia di Darling (o febbre Ohio Valley)

– Manifestazione benigna: Benigna o grave, Acuta o cronica

– Intracellulare

– Pazienti affetti da AIDS sono ad alto rischio

– Endemica

• Pneumocystis jiroveci– Già denominato Pneumocystis carinii

– Infezione opportunistica in pazienti con AIDS

– Intracellulare ed extracellulare

– Cianosi

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PolmoniteDiagnosi microbiologica

TIPOLOGIA DEL CAMPIONE– ESCREATO: per i campioni di escreato (almeno 1 ml) si richiede

che il materiale sia di provenienza dalle vie respiratorie inferiori ottenuto con colpi di tosse profondi. Quando la tosse è secca, possono essere utili la fisioterapia, il drenaggio posturale o l’inalazione di un aerosol prima dell’espettorazione.

– LAVAGGIO BRONCOALVEOLARE (BAL - bronchoalveolar lavage): Dopo inserzione di un broncoscopio flessibile si ‘lava’ con soluzione fisiologica sterile (max quantità possibile) un segmento polmonare, ottenendo in tal modo componenti cellulari e non-della superficie della mucosa del tratto respiratorio inferiore.

– ALTRI CAMPIONI: campioni prelevati broncoscopicamente con spazzolamento protetto, campioni da spazzolamento bronchiale “cieco” e lavaggio broncoalveolare non diretto.

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PolmoniteDiagnosi microbiologica

TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE• I campioni devono essere trasportati e processati il più presto

possibile.

• L’escreato può essere refrigerato per 2-3 ore senza una perdita apprezzabile dei patogeni. Qualsiasi ritardo oltre questo limite di tempo può consentire la sovracrescita di bacilli Gram- e la mortalità di Haemophilus e S. pneumoniae.

• Quando il trasporto è difficoltoso, i campioni possono essere refrigerati e seminati entro 48 ore dal prelievo, ponendo attenzione all’interpretazione dei risultati.

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PolmoniteDiagnosi microbiologica

La ricerca e l’isolamento di microrganismi responsabili di polmonite dipendono da:– Adeguatezza del campione delle basse vie respiratorie

– Assenza di contaminazione della flora del tratto respiratorio superiore

– Utilizzo delle tecniche microscopiche e colturali

– Trattamenti antimicrobici recenti in corso

• La differenziazione fra colonizzazione tracheobronchiale e vera infezione polmonare può risultare difficile.

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PolmoniteDiagnosi microbiologica

La colorazione di Gram su campioni di escreato può essere utilizzata per:

1. verificare la qualità del campione:

– per le colture sono selezionati campioni purulenti (presenza di PMNs) e non contaminati con cellule epiteliali squamose;

– gli escreati dei pazienti immunodepressi od ove sussistano difficoltà per la ripetizione del campione non dovrebbero essere rifiutati.

2. predire la probabilità di riscontro dei patogeni in funzione delle loro caratteristiche morfologiche:

– il campione dovrebbe essere osservato prima della sua coltura;

– porre attenzione all’interpretazione del Gram, poiché l’uso di antimicrobici può rendere non vitali i microrganismi osservati sul vetrino;

– può essere inappropriato identificare i microrganismi in caso di grossolana contaminazione da flora orofaringea;

– la sensibilità del Gram può variare e spesso dipende da un nuovo controllo soggettivo del vetrino;

– la colorazione Gram consente l’identificazione di ife di lieviti, ma è di qualità inferiore rispetto all’idrato di potassio ed ai coloranti fluorescenti.

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PolmoniteDiagnosi microbiologica

Coloranti fluorescenti

• Nella ricerca dei bacilli acido-alcool resistenti sono preferiti coloranti quali auramina-fenolo perché più rapidi e sensibili rispetto allo Ziehl Neelsen (Z-N). Gli strisci auramina positivi possono essere confermati con una sovra-colorazione con Z-N.

• Calcofluor bianco, ed altri coloranti fluorescenti sono particolarmente idonei per visualizzare le ife fungine. Sono lievemente più sensibili delle colorazioni con KOH, e di lettura è più rapida. Forniscono inoltre informazioni morfologiche più dettagliate rispetto ai coloranti KOH, sufficienti a riconoscere i Mucorales (grandi ife non settate) da quelle simil-Aspergillus (sottili, settate, con ramificazioni a 45°).

• I coloranti per Pneumocystis jiroveci, agente causale della polmonite pneumocistica, sono per lo più fluorescenti.

• Può essere richiesta la microscopia in fluorescenza per Legionella.

Calcofluor white staining

Rhizopus Aspergillus

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Caratteristiche di polmoniti batteriche, virali e fungine