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1 Noi Amici di San Domenico Savio FOGLIO MENSILE DEL GRUPPO “AMICI DI SAN DOMENICO SAVIOANNO VIII n. 9 8 settembre 2017 PARTE IL SINODO PARROCCHIALE Quest’anno l’otto settembre non sarà il solito pellegrinaggio serale di inizio anno pastorale nell’anniversario della prima celebrazione in parrocchia. Sarà anche il lancio del sinodo parrocchiale che per due anni ci farà riflettere su “Noi di s. Do- menico Savio. Chiesa madre” per capire come diventare una parrocchia sempre più accogliente, ospitale e “madre” che genera alla fede. Contenuti: si parlerà di iniziazione cristiana dei ragazzi, di accoglienza verso i gio- vani, di accoglienza verso situazioni di famiglie irregolari e di famiglie in generale, ma anche di accoglienza verso chiunque capiti anche solo per un attimo tra le mura della chiesa oppure all’interno delle nostre attività. Metodo: il primo anno sarà di analisi della situazione per capire che cosa si sta facendo e verificar- lo, ma anche per farci aiutare da qualche esperto a vedere cosa cambia intorno a noi. Sia il primo che il secondo anno, inoltre, prevedono momenti di confronto con la parola di Dio e di preghiera per lasciarci ispirare dallo Spirito. Il secondo anno, infine, sarà quello in cui si prenderanno decisio- ni operative a lunga scadenza. Il sinodo è promosso dal consiglio pastorale parrocchiale però si cercherà di coinvolgere più perso- ne possibili nella riflessione, nella preghiera e nella presa di decisioni. In questo modo non sarà tanto il che cosa si decide, ma il come si decide a costruire comunità e ambiente accogliente. Ce lo auguriamo tutti e chiediamo per questo l’intercessione di s. Domenico Savio. La luce della Parola Il cammino dei discepoli La parola “sinodo” significa “camminare insieme” e fa riferimento soprattutto al cammino come dimensione costitutiva. Come si diceva sopra: non è tanto il cosa, ma il come si decide. Gesù ha istruito i suoi in cammino sulle strade della Palestina, alternando momenti in cui egli parlava alle folle che lo seguivano e momenti in cui parlava ai suoi che lui stesso aveva scelto. Sulle strade della Palestina ha posto i gesti dei miracoli e ha fatto gli incontri che hanno contribuito a costruire la comunità degli apo- stoli. Anche gli Atti degli Apostoli sono occupati in gran par- te dal camminare di s. Paolo verso gli estremi confini della terra. Ma pure nel Primo Testamento il cammino ha caratte- rizzato le vicende dei patriarchi (Abramo, Isacco, Gia- cobbe, Giuseppe) e di Mosè e del popolo verso la Ter- ra Promessa. Allora “camminare” non è optional…! Gli amici di San Domenico Savio E’ un gruppo fondato da don Giacomo (parroco fondatore della nostra parrocchia), che si propone di sviluppare l’amicizia spiri- tuale attraverso la preghiera reciproca. Con- ta più di 350 aderenti ed essendo una frater- nità spirituale comprende anche persone defunte. Per tutti gli aderenti ogni 8 del me- se viene celebrata una eucaristia, ricordando la festa dell’Immacolata dell’8 dicembre nel cui nome San Domenico Savio aveva messo piedi con i suoi amici una “compagnia” per impegnarsi particolarmente nel cammino di santità. Un momento significativo è la festa della parrocchia: il 12 giugno (anniversario di de- dicazione della chiesa). Rilanciando questa fraternità spirituale si intende offrire spunti per il proprio cammino di fede e anche per al conversione di vita, a partire da gesti sempli- ci, dotati però anche di valenza sociale. Per iscriversi è necessario rivolgersi in par- rocchia: la quota simbolica è di 5 euro Marchio amici san Domenico Savio

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Page 1: Noi Amici di San Domenico Savio · spagnolo e portoghese). Le risposte dovranno pervenire alla Segreteria Generale entro il 30 novembre 2017. Queste risposte, conclude la nota della

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Noi Amici

di San Domenico Savio FOGLIO MENSILE DEL GRUPPO “AMICI DI SAN DOMENICO SAVIO”

ANNO VIII – n. 9

8 settembre 2017

PARTE IL SINODO PARROCCHIALE Quest’anno l’otto settembre non sarà il solito pellegrinaggio serale di inizio anno pastorale nell’anniversario della prima celebrazione in parrocchia. Sarà anche il lancio del sinodo parrocchiale che per due anni ci farà riflettere su “Noi di s. Do-menico Savio. Chiesa madre” per capire come diventare una parrocchia sempre più accogliente, ospitale e “madre” che genera alla fede. Contenuti: si parlerà di iniziazione cristiana dei ragazzi, di accoglienza verso i gio-vani, di accoglienza verso situazioni di famiglie irregolari e di famiglie in generale, ma anche di accoglienza verso chiunque capiti anche solo per un attimo tra le mura della chiesa oppure all’interno delle nostre attività. Metodo: il primo anno sarà di analisi della situazione per capire che cosa si sta facendo e verificar-lo, ma anche per farci aiutare da qualche esperto a vedere cosa cambia intorno a noi. Sia il primo che il secondo anno, inoltre, prevedono momenti di confronto con la parola di Dio e di preghiera per lasciarci ispirare dallo Spirito. Il secondo anno, infine, sarà quello in cui si prenderanno decisio-ni operative a lunga scadenza. Il sinodo è promosso dal consiglio pastorale parrocchiale però si cercherà di coinvolgere più perso-ne possibili nella riflessione, nella preghiera e nella presa di decisioni. In questo modo non sarà tanto il che cosa si decide, ma il come si decide a costruire comunità e ambiente accogliente. Ce lo auguriamo tutti e chiediamo per questo l’intercessione di s. Domenico Savio.

La luce della Parola

Il cammino dei discepoli

La parola “sinodo” significa “camminare insieme” e fa riferimento soprattutto al cammino come dimensione costitutiva. Come si diceva sopra: non è tanto il cosa, ma il come si decide. Gesù ha istruito i suoi in cammino sulle strade della Palestina, alternando momenti in cui egli parlava alle folle che lo seguivano e momenti in cui parlava ai suoi che lui stesso aveva scelto. Sulle strade della Palestina ha posto i gesti dei miracoli e ha fatto gli incontri che hanno contribuito a costruire la comunità degli apo-stoli. Anche gli Atti degli Apostoli sono occupati in gran par-te dal camminare di s. Paolo verso gli estremi confini della terra. Ma pure nel Primo Testamento il cammino ha caratte-rizzato le vicende dei patriarchi (Abramo, Isacco, Gia-cobbe, Giuseppe) e di Mosè e del popolo verso la Ter-ra Promessa. Allora “camminare” non è optional…!

Gli amici di San Domenico Savio

E’ un gruppo fondato da don Giacomo (parroco fondatore della nostra parrocchia), che si propone di sviluppare l’amicizia spiri-tuale attraverso la preghiera reciproca. Con-ta più di 350 aderenti ed essendo una frater-nità spirituale comprende anche persone defunte. Per tutti gli aderenti ogni 8 del me-se viene celebrata una eucaristia, ricordando la festa dell’Immacolata dell’8 dicembre nel cui nome San Domenico Savio aveva messo piedi con i suoi amici una “compagnia” per impegnarsi particolarmente nel cammino di santità. Un momento significativo è la festa della parrocchia: il 12 giugno (anniversario di de-dicazione della chiesa). Rilanciando questa fraternità spirituale si intende offrire spunti per il proprio cammino di fede e anche per al conversione di vita, a partire da gesti sempli-ci, dotati però anche di valenza sociale. Per iscriversi è necessario rivolgersi in par-rocchia: la quota simbolica è di 5 euro

Marchio amici san

Domenico Savio

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Fede testimoniata

Un sito web per raccogliere le opinioni dei giovani su fede e chiesa

Il sinodo su giovani, che si terrà ad ottobre

2018, viene preparato quest’anno con un questiona-

rio mandato agli operatori pastorali o a chiunque

voglia dire la sua, ma anche con un questionario

solo online al quale possono rispondere direttamen-

te i giovani.

La Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi an-

nuncia l’apertura di un sito web in preparazione alla

XV Assemblea Generale Ordinaria sul tema I giova-

ni, la fede e il discernimento vocazionale, che si cele-

brerà nel mese di ottobre del 2018. Il sito internet sarà

disponibile a partire da domani, 14 giugno, al seguen-

te indirizzo: youth.synod2018.va.

Questo sito web – si legge in un comunicato della

Segreteria generale del Sinodo – permetterà di pro-

muovere una più ampia partecipazione di tutti i

giovani del mondo, non solo ricevendo informazioni

sull’evento sinodale ma anche interagendo e parteci-

pando nel cammino di preparazione.

In particolare, viene sottolineato, il sito include un

questionario online rivolto direttamente ai giova-

ni in diverse lingue (italiano, inglese, francese,

spagnolo e portoghese). Le risposte dovranno

pervenire alla Segreteria Generale entro il 30

novembre 2017. Queste risposte, conclude la nota

della Segreteria generale del Sinodo, saranno di

grande utilità nel cammino di preparazione

dell’evento sinodale e faranno parte dell’ampia con-

sultazione che la Segreteria Generale sta svolgendo

a tutti i livelli del popolo di Dio.

SPECIALE

GIOVANI

Pillole di catechesi

La collaborazione dei laici al governo della Chiesa

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica (nn 910-911):

« I laici [...] possono anche sentirsi chiamati o esse-

re chiamati a collaborare con i loro Pastori nel servi-

zio della comunità ecclesiale, per la crescita e la

vitalità della medesima, esercitando ministeri diver-

sissimi, secondo la grazia e i carismi che il Signore

vorrà loro dispensare ».

Nella Chiesa, nell'esercizio della medesima potestà

di governo, « i fedeli laici possono cooperare a nor-

ma del diritto ».E questo mediante la loro presenza

nei Concili particolari,nei Sinodi diocesani,nei Con-

sigli pastorali;nell'esercizio della cura pastorale di

una parrocchia;nella collaborazione ai Consigli de-

gli affari economici;nella partecipazione ai tribunali

ecclesiastici,ecc.

Celebrare la fede

La benedizione in occasione

di un convegno o simili

Sul benedizionale, nel quale vengono riportate molte

formule di benedizione, ce n’è anche una che può

essere usata all’inizio di una riunione o di un conve-

gno di operatori pastorali e che potrebbe essere usata

anche all’inizio di questo sinodo parrocchiale. Ecco il

testo: Infondi in noi, o Padre, lo Spirito d'intelletto, di verità e di pace, perché ci sforziamo di conoscere ciò che è a te gradito, per attuarlo nell'unità e nella concordia. Per Cristo nostro Signore. Donaci, o Padre, di sentire in mezzo a noi la presenza del Cristo tuo Figlio, promessa a quanti sono radunati nel suo nome, e fa' che, nello Spirito di verità e di amore, sperimentiamo in noi abbondanza di luce, di misericordia e di pace. Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia da te il suo inizio e in te il suo compimento.

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Fratello Domenico

Suo zelo per la salute delle anime

In questi anni abbiamo sempre a spizzichi raccontato di s. Domenico Savio a seconda del

tema del foglio. Vogliamo da ora in poi andare in ordine, pubblicando di volta in volta le varie parti della sua vita raccontata da don Bosco.

CAPITOLO 11. (1a

puntata)

La prima cosa che gli venne consigliata per farsi santo fu di adoperarsi per guadagnar anime a Dio; percioc-

ché non avvii cosa più santa al mondo che cooperare al bene delle anime, per la cui salvezza Gesù Cristo

sparse fin l’ultima goccia del prezioso suo sangue. Conobbe Domenico l’importanza di tale pratica, e fu più

volte udito a dire: Se io potessi guadagnare a Dio tutti i miei compagni, quanto sarei felice! Intanto non la-

sciava sfuggire alcuna occasione per dare buoni consigli, avvisar chi avesse detto o fatto cosa contraria alla

santa legge di Dio.

La cosa che gli cagionava grande orrore e che recava non piccolo danno alla sua sanità, era la bestemmia, o

l’udir nominare il santo nome di Dio invano. Se mai nelle vie della città o altrove gli fosse accaduto di udire

alcuna di somiglianti parole, egli tosto abbassava dolente il capo, e diceva con cuor divoto: sia lodato Gesù

Cristo.

Passando un giorno per mezzo ad una piazza della città, un compagno lo vide a togliersi il cappello e profe-

rire sotto voce alcune parole, Che fai? gli disse, che dici? Non hai udito? Domenico rispose: quel carrettiere

nominò il santo nome di Dio invano. Se avessi creduto utile sarei corso ad avvisarlo di non farlo mai più:

ma temendo di fargli dire cose peggiori, mi limito a togliermi il cappello e dire: sia lodato Gesù Cristo. E

questo con animo di riparare qualche poco l’ingiuria fatta al santo nome del Signore. -

Il compagno ammirò la condotta ed il coraggio di Domenico, e va tuttora con piacere raccontando tale epi-

sodio ad onore dell’amico e ad edificazione dei compagni.

(1. continua)

Mamma Maria

Non solo Maria, ma tutta la Santa Famiglia

L’ultimo sinodo dei Vescovi è stato sulla famiglia e ha prodotto l’esortazione Amoris Lae-

titiae che si conclude con una bella preghiera alla Santa Famiglia. Ovviamente non si poteva solo

avere il riferimento a Maria., ma è nella Santa Famiglia che essa acquisisce la migliore figura. Ec-

co la preghiera:

Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore del vero amore, a voi, fiduciosi, ci affidiamo. Santa Famiglia di Nazaret, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole di Vangelo e piccole Chiese domestiche.

Santa Famiglia di Nazaret, mai più ci siano nelle famiglie episodi di violenza, di chiusura e di divisione; che chiunque sia stato ferito o scandalizzato venga prontamente confortato e guarito.

Santa Famiglia di Nazaret, fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli del carattere sacro e inviolabile della famiglia, della sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltateci e accogliete la nostra supplica. Amen.

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Fede testimoniata

Il “cammino” in due

Una parte delle nostre vacanze, la più ricca e

appagante, l’abbiamo trascorsa percorrendo a

piedi le prime sei tappe del “Camino di Santia-

go”.

Per noi non era un’esperienza nuova perché sei

anni fa avevamo camminato per gli ultimi 130

km da Tricastela a Santiago e proprio allora era

nato il nostro amore per il “Camino”.

Il “Camino di Santiago” è così: se inizi a cam-

minare non ti puoi fermare fino alla fine, non

potendo per motivi di tempo, percorrerlo tutto

insieme, abbiamo pensato di affrontarlo un po’ alla volta.

Affrontarlo insieme come esperienza di coppia di sposi (ormai siamo sposati da 30 anni), per noi è

stato un valore aggiunto.

Il piacere di camminare a fianco per chilometri e chilometri, magari in silenzio, ma vicini condivi-

dendo le fatiche delle salite, la pioggia e il caldo, compensati dallo spettacolo della natura intorno

a noi, è stato davvero grande.

Il “Camino” è fatto di pensieri e silenzi, di preghiera anche, ma non solo… di incontri di parole

dette in tutte le lingue di abbracci, di sorrisi, di meditazione .

Durante il “Camino” ci siamo spessi sentiti intimamente vicini anche se in realtà negli ostelli, alla

sera, non c’è neppure un po’ di quella che normalmente viene definita intimità di coppia….

Questi sono tutti pensieri in libertà, perché provando a scrivere queste parole ci siamo resi conti di

come sia difficile raccontare un’esperienza così particolare e unica, che ci ha avvicinati alla Fede

in modo diverso e intimo, che ci ha fatto conoscere tantissime meravigliose persone che sono state,

anche se per breve tempo, compagni di viaggio, che vorremmo ripetere e ripetere.

Il “Camino” non è una prestazione sportiva,dove e d’obbligo arrivare “primi”, la paura di non far-

cela ha lasciato immediatamente il posto alla forza e alla grandezza dei momenti che abbiamo vis-

suto e la stanchezza fisica è sempre stata ampiamente compensata dalla gioia delle emozioni che

provavamo.

Noi non siamo allenati. Ma per godere del cammi-

no basta avere le scarpe giuste per, anche lenta-

mente, passo dopo passo arrivare a destinazione. È

una perfetta metafora della vita: il passo del cam-

mino è il tuo passo e ognuno ha il suo, a fine gior-

nata ci si trova tutti insieme davanti a un buon

piatto di minestra, a raccontare e ridere… a godere

della gioia di stare insieme a persone di ogni na-

zione e di credo diversi.

Il “Camino” è tutto questo, ma anche molto altro

che non sappiamo dire a parole perché è fatto di

suoni, colori, odori , pensieri che non si possono

raccontare … noi ripartiremo da dove ci siamo

fermati e ..

BUEN CAMINO a tutti quelli che vorranno pro-

vare…

Paolo e Rosi

Il Regno: segni della sua presenza

Un bimbo genera unità

Il mese scorso parlavamo della nascita di Ma-

rio, bimbo di Augustine e Joy, fratellino di De-

stiny e ora lui è nato. Intorno si è formata una

fitta rete di interesse: chi porta i propri figli

piccoli a giocare con Destiny per non farlo

sentire solo, chi accompagna Joy per le visite,

chi provvede al corredino del bimbetto, ecc.

ecc.

Non importa se il bambino è figlio di africani:

un bambino è sempre segno del Regno che

viene e suscita il bene che c’è in ognuno...